tutti a scuola di Createring!

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tutti a scuola di Createring!
14 | food & wine
tutti a scuola
di Createring!
L’associazione “La Papilla Brilla” propone esperienze di degustazione
creativa per ideare momenti di convivialità attraverso il cibo
di Luisa Galli
Nel suggestivo scenario del
Chiostro della Ghiara di Reggio Emilia, si è svolto un festival dedicato all’arte del cibo:
“Food Immersion: un tuffo
nella cucina creativa”.
Una giornata dedicata interamente al cibo, inteso non soltanto come alimento necessario al nutrimento e al piacere
dell’individuo, ma anche come
mezzo di comunicazione,
espressione e convivialità di cui
la collettività può beneficiare.
Workshop di food styling.
L’idea è venuta alle ragazze
dell’associazione di Createring
“La Papilla Brilla”, da anni
attiva nell’organizzazione di
eventi gastronomici ad alto tasso di creatività.
La Papilla Brilla è un progetto
che nasce nel 2008 dall’idea di
un gruppo di amiche di organizzare cene e serate al “Maffia” per creare momenti di convivialità attraverso il cibo. Il
gruppo è composto da Angelica Cagossi, Francesca Campa-
ni, Lucia Catellani, Giulia Losi,
Valentina Siliprandi e Daniela
Tiberti.
Per le fondatrici il cibo è cultura e porta con sé significati,
simboli e valori che trascendono la sua realtà nutritiva, per
questo cercano di recuperare
lo spessore immaginario, metaforico e comunicativo dell’atto del mangiare. Il cibo diventa
un mezzo per conoscere le differenze e riconoscere le tradizioni.
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“Tour de Fork”.
“L’equilibrio”.
Workshop di food design.
La Papilla Brilla è uno spazio in
cui vogliono ricreare la dimensione tipica dello stare insieme a
tavola; realizzare ambientazioni
che rievocano, nel quotidiano,
atmosfere lontane; usare oggetti consueti in scenari inconsueti;
giocare con i materiali, mescolarli, donargli nuova vita.
Oltre a questo, inseguono anche
l’idea di sostenibilità, cercando
di vivere a ridotto impatto ambientale. Utilizzano sempre prodotti provenienti da realtà agricole locali, mantenendo come
priorità il gusto: il gusto per i sapori genuini, per i sapori nuovi e
insoliti, antichi e perduti.
Uno degli ultimi progetti realizzati è stato il “Gelato in Buccia”, dove il guscio dei frutti
di stagione utilizzati per fare
il gelato è stato pensato come
“contenitore di gusto”; quindi
il gelato alla pesca nella pesca,
il gelato al limone nel limone,
il gelato al melone nel melone,
il gelato alla fragola nella fragola, ecc.
Nell’ambito dell’evento hanno organizzato anche alcuni incontri molto interessanti che si
sono svolti durante la giornata;
ad esempio quello del laboratorio di food design “Tour de
Fork” (di Stefano Citi, designer, e Claudia Castaldi, food
stylist e fotografa, specializzati in organizzazione di eventi culinari, food styling e progetti creativi legati al cibo) che,
sfruttando il principio chimico
delle miscele eutettiche, esplora l’antica tradizione del gelato
di strada, nato ben prima delle macchine frigorifere. Mescolando opportune quantità di
ghiaccio e sale si può raggiungere la temperatura di –21,3 °C
e grazie a questa tecnica del diciassettesimo secolo si possono
produrre sorbetti e gelati freschissimi.
Altro angolo interessante è sta-
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“Musica da cucina”.
to “Da morto a orto”, una rilettura in chiave ironica degli
oggetti che ci circondano e versano in fin di vita. Le vecchie
suppellettili e i mobili dei partecipanti, rielaborati, ibridati
e innestati di verde diventano
“orti da camera”, dove è possibile imparare a coltivare terra e sentimenti (progetto realizzato da Peter Bottazzi e Denise
Bonapace: consapevoli che il
pianeta sia ormai stracolmo di
prodotti, credono che la vera
sfida sia riprogettare il quotidiano, per propagare stimoli,
valori, speranza e poesia).
Poi il food event “L’equilibrio”, la performance di Luca
Marchini in cui afferma che il
tanto ricercato ‘equilibrio’ di
un piatto può arrivare a toccare
una sensazione “emozionale” e
quest’apice è spesso riconducibile al binomio piacevolezza
organolettica-ricordo cerebrale
(Luca Marchini, toscano di origine, vive a Modena da più di
20 anni, dove nel 2003 ha aperto il ristorante “L’Erba del Re”
in area Pomposa a Modena; nel
novembre 2008 ha ottenuto la
prima Stella Michelin).
Ed infine l’angolo dedicato allo
Street food.
“Street food”: gustosissima e
leggera, la pizza al pomodoro
e mozzarella di bufala è stata
realizzata dalla pizzeria “Piccola Piedigrotta” dello chef Giovanni Mandara di Reggio Emilia, che ha proposto l’originale
pizza napoletana in una veste da
passeggio. La pizza viene preparata con impasto per pane,
morbido ed elastico, completamente privo di grassi. Viene stesa a mano senza toccare
i bordi che lieviteranno meglio
in cottura; un veloce passaggio
in forno molto caldo la lascerà
soffice e gustosa. Poi il gelato
salato allo stracchino e rucola, veramente straordinario, e
per finire una crema veramente deliziosa realizzata da “Capolinea, Cremeria Artigianale
Creativa”, una gelateria artigianale che ha come filosofia l’amore per la semplicità, la passione per tutto ciò che è buono
e genuino, la ricerca e la creatività. Simone e Monica utilizzano solo ingredienti selezionati
e naturali; hanno abbandonato
i semilavorati industriali, i grassi vegetali (idrogenati e raffinati), i coloranti e gli aromi artificiali. Utilizzano solo additivi
di origine naturale come la farina di semi di carruba e il guar.
Queste scelte rispecchiano in
pieno l’autentica tradizione gelatiera italiana.
La Papilla Brilla
Createring
Associazione Culturale
e Circolo Arci
via Costituzione, 5
42124 Reggio Emilia
www.lapapillabrilla.net
[email protected]