In riferimento alla nota n

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In riferimento alla nota n
COMUNE DI NISCEMI
Provincia di Caltanissetta
Ufficio di Gabinetto
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Tel.. 0933- 881228
e-mail: [email protected]
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COMUNICATO STAMPA N. 84
del 14/09/2016
ore 13.10
ATTESO ENTRO OGGI IL “DIETROFRONT” DELLA REGIONE SULLA
PREVISTA CHIUSURA DEL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE
CELEBRATO IERI DAL SINDACO LA ROSA DURANTE IL SIT-IN UN
MATRIMONIO CIVILE NEL CORTILE INTERNO DEL NOSOCOMIO
“Se entro stasera, non arriveranno da parte del Governo regionale rassicurazioni sulla volontà di
rivedere il nuovo Piano di riordino della rete ospedaliera dell’isola e di revocare immediatamente la
prevista chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Niscemi, domani mattina, insieme ad altri
sindaci di Comuni siciliani colpiti dalla chiusura di unità operative ospedaliere e pronti soccorso,
andremo a Palermo per dare inizio ad un Sit-in a tempo indeterminato davanti Palazzo d’Orleans”.
A dirlo è il sindaco Francesco La Rosa, che da tre giorni attua il presidio permanente dell’ospedale
di Niscemi, dove lunedì ha trasferito il suo ufficio di gabinetto nell’androne d’ingresso, a tutela e
salvaguardia del pronto soccorso che la Regione ha deciso di sopprimere e senza pensare alle
conseguenze in termini di perdita di vite umane che comporterebbe l’applicazione del
provvedimento per i notevoli e certi ritardi dei soccorsi sanitari che verrebbero a determinarsi con i
trasferimenti di pazienti in pericolo di vita da Niscemi all’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela.
“Mai permetteremo una decisione così tanto scellerata ed irresponsabile” afferma il primo
cittadino”non cederemo di un millimetro”.
Ad avere fatto da gioiosa cornice ieri al Sit-in attuato dal primo cittadino, simbolo di nuova
speranza e di riscatto della popolazione di Niscemi dall’ingiusta, crudele e pericolosa condanna di
essere privata per sempre del pronto soccorso e dell’ospedale, è stata la celebrazione di un
matrimonio civile nel cortile interno del nosocomio niscemese, dove il sindaco Francesco La Rosa,
affiancato da Francesco Amato, responsabile dei servizi demografici del Comune ed ufficiale di
Stato civile, ha dichiarato marito e moglie gli sposi Manuel Cristian Gerbino e Stefania Geraci
(nella foto).
Un matrimonio civile, simbolo di unione, di costituzione di una nuova famiglia e di generazione
della vita, che è stato vissuto dai cittadini presenti nel cortile dell’ospedale a supporto del Sit-in del
sindaco, come un antidoto all’annunciata soppressione del pronto soccorso dell’ospedale decisa
dalla Regione e della frantumazione continua dei servizi sanitari ospedalieri, quali simbolo di
interventi di emergenza urgenza e di salvezza e cure di vite umane in pericolo.
Ieri sera inoltre, l’Assise cittadina, presieduta dal presidente del Consiglio comunale Luigi Licata, si
è riunita in seduta straordinaria ed urgente nell’androne d’ingresso dell’ospedale di Niscemi, per
esaminare e decidere le azioni istituzionali da intraprendere per impedire la chiusura del pronto
soccorso.
Presenti alla seduta consiliare in ospedale delegazioni di tutte le associazioni di volontariato con i
labari, tantissimi cittadini, rappresentanti sindacali ed anche il sindaco Vincenzo Marino ed il
presidente del Consiglio comunale di Mazzarino Giuseppe Vincenti, nonché l’assessore del
Comune di Gela Francesco Salinitro.
Due sindaci Francesco La Rosa di Niscemi e Vincenzo Marino di Mazzarino, accomunati da una
medesima lotta volta ad impedire la chiusura dei pronto soccorso in entrambi i Comuni, i quali
hanno esternato forte preoccupazione ed al tempo stesso voglia di attuare azioni forti a tutela del
diritto alla salute delle rispettive popolazioni.
Il Consiglio comunale, dopo i vibranti interventi dei consiglieri che hanno espresso dura condanna
nei confronti del Governo regionale per l’annunciata chiusura del pronto soccorso, ha dichiarato il
massimo sostegno all’azione di lotta istituzionale attuata dal sindaco Francesco La Rosa e si è
riservato, dopo le opportune verifiche presso la sesta Commissione sanità dell’Ars sul futuro
dell’ospedale e del pronto soccorso, di stilare un documento unitario a tutela e salvaguardia della
sanità ospedaliera di Niscemi da indirizzare alle massime cariche istituzionali della Regione e dello
Stato.