L`abolizione delle province
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L`abolizione delle province
indialogo lug14 11.qxp 13/07/2011 9.00 Pagina 1 ...inDIALOGO chiesa numero 14 Direttore Responsabile Pietro Antonio Ruggiero | Direzione e redazione Largo Duomo, 10 - 94014 Nicosia (EN) - Tel./Fax 0935 646040 [email protected] | Tel./Fax 0935 646040 | Autorizzazione Tribunale di Nicosia n. 1/06 del 19-12-06 Progetto Grafico e Impaginazione Stefano Manuele | Stampa Villaggio Cristo Redentore S.r.l. - Z.A. “L. Grassi” - C.da Camatrone - 94018 Troina (EN) Tel. 0935 657813 / 657398 - Fax 0935 653438 sommario Politicamente scorretto di Michele Li Pira Diocesi anno 2011 Riflessioni sul tempo della vacanza Santa Maria Maggiore Nicosia La fatica come scelta 2 di Enzo Vicari della di Nicosia Riflessioni Acqua: bene comune luglio/agosto periodico Oratorio SS. Trinità 3 L’agenda della vita 6 di Antonella Gurgone 7 di Pippo Castiglione Enti inutili e troppo costosi editoriale di Pippo Castiglione Il gusto del vivere S pezzoni di cronaca. A Napoli cumuli di rifiuti sono ancora nelle strade. La ricerca di una realistica soluzione del problema ha ceduto come al solito il passo allo scarico di responsabilità. Intanto la Grecia vara il piano di austerità, mentre a preoccupare ora è la Spagna. E il rischio di un contagio per l'Italia continua a essere un brutto sogno. Dalle coste del nord Africa continuano gli sbarchi di profughi. Mentre in Libia si combatte una guerra senza una chiara prospettiva sul futuro, da noi ci si divide sul numero delle persone da accogliere. Cronache e notizie che sui giornali si mescolano a pagine di intercettazioni telefoniche pubblicate in barba al segreto istruttorio e al rispetto dei più elementari diritti umani. Conversazioni quasi sempre prive di rilevanza penale, ma che diventano armi improprie della lotta per il potere. Cronache e notizie che in tv, specie in quella pubblica pagata col canone, si perdono in un chiacchiericcio che spegne sul nascere ogni tentativo di far emergere i connotati più autentici della realtà. Ne esce il quadro di un paese confuso preda di un clima di emotività spesso alimentata ad arte, come dimostra la vicenda dei referendum, qualunque sia il giudizio di merito sul contenuto dei quesiti. E l'Europa non se la passa meglio. Abbiamo un'Unione europea che si presenta sempre più come un'architettura non compiuta lontana dal progetto coraggioso dei suoi padri fondatori, con un evidente deficit democratico e un'incerta capacità operativa. Basti pensare alla totale assenza di idee convincenti davanti a un fenomeno epocale come l'immigrazione. La sensazione è quella di società rassegnate a un destino irreversibile anche se la nostra storia ci ha visto affrontare in passato condizioni molto più dure e altrettanto complesse di quelle attuali. Ciò che oggi è seriamente preoccupante è la mancanza di speranza che si respira, l'incapacità di gettare il cuore oltre l'ostacolo. È illuminante la frase di Teilhard de Chardin ( un gesuita, filosofo e paleontologo francese) «Il pericolo maggiore che possa temere l’umanità non è una catastrofe che venga dal di fuori, non è né la fame né la peste, è invece quella malattia spirituale che è la perdita del gusto di vivere». In tale panorama non mancano fatti confortanti. Uno fra tutti: la splendida testimonianza di accoglienza della gente di Lampedusa. Era il 18 Maggio scorso quando il Card. Bagnasco, presidente delle CEI, recandosi in visita pastorale sull’isola agrigentina, cosi’ affermava: ” Che cosa sarebbe di questa piccola isola, di questo splendido mare –, senza la luce delle vostre anime? Della bontà? È in forza della continua a pag. 2 L’abolizione delle province Nessun governo ha mai realizzato questo proposito. E in Sicilia? di Nicola Costa L’ abolizione delle province, è stato il cavallo di battaglia, uno dei tanti buoni propositi, mai realizzati dalla politica di qualsiasi schieramento. La proposta ha suscitato il favore dei cittadini che vedono la provincia come “l’ente pubblico inutile” per antonomasia, come un’istituzione molto costosa e poco produttiva. Giuseppe Alessi, primo presidente della Regione siciliana, uno dei fondatori della Democrazia Cristiana, avrebbe voluto abolirle il giorno dopo la sua elezione. Era un autonomista convinto, avrebbe voluto che lo Statuto speciale della Regione siciliana all’art. 15 che disciplina soltanto i comuni e i liberi consorzi comunali, fosse rispettato. La Commissione dei 75 che preparò la Carta costituzionale, aveva proposto la loro soppressione, ma l’Assemblea costituente le resuscitò. Battaglia persa, sia in Sicilia quanto nel resto dell’Italia. Nel 1970 con la nascita delle Regioni, un altro siciliano, Ugo La Malfa, si batté per abolirle, sostenendo che si trattava di un livello di governo inutile. Nel 1991 erano 95, negli ultimi quindici anni ne sono state istituite quindici. Nel 2010, prima dell’estate, mentre si preparava una manovra finanziaria di contenimento delle continua a pag. 8 Chiesa e Comunicazione Centuripe. Nel Suo Nome…c’è anche il tuo Mission possible di Antonio Borzì CENTURIPE Pensieri grandi in tempi difficili Un percorso per i media ecclesiali di Paolo Bustaffa I tempi difficili sono anche i tempi dei pensieri grandi. La storia conferma che in diversi angoli del mondo l'uscita dal buio è stata possibile grazie a uomini e donne che hanno saputo camminare nell'oscurità senza smarrire la direzione. È proprio così, nonostante si pensi che credere in Dio e alla bellezza di una vita di fede, sia qualcosa di bigotto, vecchio, solo delle storielle per bambini, la missione giovani nel mio paese (Centuripe) si è rivelata tutt’ altro che impossibile o inutile. Fin da quando abbiamo iniziato a progettare la missione nel nostro paese abbiamo cercato di evitare che diventasse una semplice propaganda o pubblicità sulla chiesa, ma un vero e proprio incontro dei giovani con i giovani con il fine di mostrare che la chiesa è una realtà che ci appartiene e non un’entità adatta solo a preti e anziani. continua a pag. 4 continua a pag. 2