scarica pdf - Primissima

Transcript

scarica pdf - Primissima
www.primissima.it
rivista programma dei cinema
Esplora il mondo virtuale di
Tron: Legacy
Vi presento i nostri
gennaio 2011
Immaturi
Vallanzasca
Gli angeli del male
Qualunquemente
LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM
4
i film del 5 - 14 gennaio
18
immaturi
6
i film del 21 - 28 gennaio
20
Vallanzasca - Gli angeli del
male
8
Tron: legacy
23
qualunquemente
10
Hereafter
25
Parto col folle
12
vi presento i nostri
26
febbre da fieno
15
La versione di Barney
29
The Green Hornet
15
25
26
10
29
rivista programmma dei cinema • anno 22 n.1 - gennaio 2010
Free magazine nato il 1 giugno 1990 distribuito gratuitamente nelle sale cinematografiche italiane
Direttore responsabile
Piero Cinelli
Direttore editoriale
Paolo Sivori
Editore
Multivision S.r.l.
Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma
tel. fax. +39 0645437670 [email protected]
Reg. Trib. Roma n. 73/90 del 1/2/1990
P.Iva 07210901000
Art direction e Grafica
Luca Foddis
[email protected]
Patrizia Morfù
[email protected]
hanno collaborato a
questo numero
Nicoletta Gemmi,
Marco Spagnoli,
Cristina Marella Palmieri
Calendario a cura di
Nicoletta Gemmi
stampa PFG • Ariccia (RM)
distribuzione nazionale Bartolini
Redazione e pubblicità
Primissima
Via Fabio Massimo,
107 • 00192 - Roma
tel. fax. +39 0645437670
[email protected]
LA RIVISTA IN ESCLUSIVA
NELLE SALE ASSOCIATE ANEC
Calendario
Tamara Drewe - Tradimenti all’inglese
(Tamara Drewe, UK, 2010)
Regia di Stephen Frears con Gemma Arterton, Roger
Allam, Bill Camp, Dominic Cooper, Luke Evans
111’, Bim, commedia
5 gennaio
Tamara è una rampante giornalista londinese che se ne torna nella
sua cittadina di campagna, creando un gran scompiglio tra il gruppo di scrittori e artisti frustrati e pettegoli che vivono nel borgo.
Ex-bruttina ora la ragazza è uno schianto e gli abitanti del luogo
fanno a gara per corteggiarla. Tratto dalle tavole di Posy Simmonds,
la pellicola ha il tocco raffinato di Frears che mette in scena un
divertente teatrino britannico di personaggi molto snob.
Che bella giornata
(Italia, 2010)
Regia di Gennaro Nunziante con Checco Zalone,
Rocco Papaleo, Tullio Solenghi, Nabiha Akkari,
Luigi Luciano
100’, Medusa, commedia
Ex cantante neomelodico di Cado dalle nubi, uno dei maggiori
successi del 2009, torna a grande richiesta Luca Medici in arte Checco Zalone, più tamarro, irriverente e comico che mai. Un addetto
alla sicurezza di una discoteca della Brianza diventa l'improbabile
addetto alla sicurezza del Duomo di Milano, e si innamora di una
ragazza araba che ha progetti poco rassicuranti...
14 gennaio
Skyline
(Usa, 2010)
Regia di Colin Strause, Greg Strause con Eric
Balfour, Scottie Thompson, Donald Faison, Brittany
Daniel, David Zayas
94’, Eagle Pictures, fantascienza/thriller
La grigia alba di Los Angeles viene illuminata da una serie di
raggi di luce che scendono dal cielo. I raggi svegliano tutta la
città e iniziano ad attirare le persone che una volta entrate nel
fascio di luce svaniscono nel nulla. Quattro ragazzi, reduci da
una notte di bagordi, scoprono ben presto che i raggi di luce
provengono da entità extraterresti che apparentemente vogliono
cancellare l’intera popolazione dalla faccia della Terra.
L’Orso Yoghi
I mitici personaggi creati da Hanna e Barbera ritornano in 3D.
Il parco di Jellowstone è in crisi e sta per chiudere. Yogi e
Boo Boo sono disperati ma non si perdono d’animo e cercano
una soluzione al problema. I due fraterni amici uniranno le
forze, opponendosi all’ostile Ranger Smith, e troveranno il
modo di salvare il loro paradiso naturale.
(Yogi Bear, Usa, 2010)
Regia di Eric Brevig
80’, Warner Bros. Italia, animazione
Kill Me Please
(Francia/Belgio, 2010)
Regia di Olias Barco con Saul Rubinek, Benoît
Poelvoorde, Bouli Lanners, Aurélien Recoing,
Virginie Efira
95’, Archibald Film, commedia nera
Un giorno della vita
(Italia, 2010)
Regia di Giuseppe Papasso con Maria Grazia
Cucinotta, Alessandro Haber, Ernesto Mahieux, Mia
Benedetta, Domenico Fortunato
80’, Iris Film, commedia/drammatico
4
Il Dr. Kruger è un medico illuminato che ha messo in piedi una
clinica per aiutare, con le dovute cautele, gli aspiranti suicidi. Tra
questi un famoso comico con un cancro incurabile, un ricco erede lussemburghese, una bella ragazza con manie autolesioniste, un
vecchio cabarettista berlinese e un uomo che ha perso tutto nel
gioco d'azzardo, moglie compresa. Kruger dovrà valutare le motivazioni che li spingono a farla finita, ma nelle isolate montagne dove
la clinica si nasconde, è ancora la Morte a decidere quando colpire.
Una pellicola in bianco e nero, per una commedia dallo humour grottesco e nerissimo.
Basilicata 1964. A dodici anni Salvatore finisce in riformatorio a
causa della sua divorante passione per il cinema, che lo spinge ogni
giorno a fare molti chilometri in bicicletta, per poter raggiungere
il cinema più vicino. Un giorno, l’annuncio della vendita di un vecchio proiettore 16 mm fà nascere in lui l’idea di creare un piccolo
cinema. Salvatore acquista il proiettore sottraendo alle casse della
locale sezione del Partito Comunista i soldi raccolti tra i militanti
per inviare una delegazione ai funerali di Togliatti.
Calendario
21 gennaio
21 gennaio
Segui il tuo cuore
(Charlie St. Cloud, Usa, 2010)
Regia di Burr Steers con Zac Efron, Amanda Crew,
Kim Basinger, Chris Massoglia, Dave Franco
99’, Universal Pictures, drammatico/fantasy
La donna che canta
Charlie vive con la madre Claire e il fratellino Sam. Finché un
incidente gli porta via quest’ultimo. Charlie diventa il guardiano del cimitero in cui riposa il fratello minore. Trascorre ogni
notte accanto a lui, fino a quando l’incontro con una ragazza
dal fascino misterioso cambierà per sempre la sua vita.
3 dicembre
(Incendies, Canada, 2009)
Regia di Denis Villeneuve con Lubna Azabal, Mélissa
Désormeaux-Poulin, Remy Girard, Maxim Gaudette,
Allen Altman
110’, Lucky Red, drammatico
Animals United 3D
Una donna libanese, in punto di morte, affida due lettere ai
suoi due figli gemelli, una da consegnare al padre che non
hanno mai conosciuto e l’altra ad un fratello che non sapevano di avere. Per i due inizia un viaggio alla scoperta delle loro
radici e di un destino segnato dagli orrori della guerra.
Billy è un lemure dispettoso, Socrates un socievole leone. I
due amici sono alla ricerca dell’ acqua dato che l’uomo sta
distruggendo il loro habitat naturale. Durante il viaggio si
uniranno ad un buffo gruppo di animali alla ricerca di una
nuova casa visto che la loro è stata distrutta dall’inquinamento. Un racconto in 3D di creature che si alleano per difendere
i loro diritti.
(Konferenz der Tiere, Germania, 2010)
Regia di Reinhard Klooss, Holger Tappe
93’, Moviemax, animazione
The Shock Labyrinth: Extreme 3D
(Senritsu meikyû 3D, Giappone, 2009)
Regia di Takashi Shimizu con Yûya Yagira, Ai Maeda,
Suzuki Matsuo, Misako Renbutsu, Ryo Katsuji, Erina
Mizuno
100’, Wave, horror/thriller
Una ragazza ritorna misteriosamente a 10 anni dalla sua scomparsa, avvenuta durante una gita al lunapark. Gli amici l’accolgono sorpresi e felici, ma sono costretti a portarla d’urgenza in
ospedale per un improvviso collasso. L’ospedale si rivelerà pero’
un luogo da incubo, un terrificante e mortale labirinto degli
orrori... Dovranno fare affidamento al loro passato e alla loro
sanità mentale per uscire vivi da quel luogo terrificante.
28 gennaio
Il Discorso del Re
(The King’s Speech, UK/Australia, 2010)
Regia di Tom Hooper con Helena Bonham Carter,
Colin Firth, Michael Gambon, Timothy Spall, Guy
Pearce, Geoffrey Rush
110’, Eagle Pictures, drammatico/storico
La Rafle
(Francia, 2010)
Regia di Roselyne Bosch con Jean Reno, Melanie
Laurent, Gad Elmaleh, Raphaelle Agogue, Hugo
Leverdez, Oliver Cywie, Thierry Fremont
115’, Videa – CDE, drammatico/storico
6
Alla morte del padre Re Giorgio V e dopo l’abdicazione di suo fratello
Edoardo VIII, Bertie (Colin Firth), che soffre di una grave forma di
balbuzie, viene incoronato Re Giorgio VI d’Inghilterra. Con il suo
paese sull’orlo della II Guerra Mondiale e bisognoso di un leader,
sua moglie Elisabetta (Helena Bonham Carter), la futura Regina
Madre, lo convince a rivolgersi alle cure di un eccentrico logopedista
(Geoffrey Rush). Con l’aiuto di quest’ultimo il Re riuscirà a superare
la sua balbuzie e farà un discorso alla nazione che darà un senso di
unità al paese nell’imminenza della durissima prova.
La ricostruzione del rastrellamento di massa avvenuto a Parigi
nel 1942, quando 13.512 ebrei vennero arrestati. Divisi in 2
categorie, le famiglie con figli furono radunate nello stadio
del velodromo d’inverno di Parigi ed i nubili smistati nel campo di Transito di Drancy, per essere deportati a Auschwitz. In
seguito, anche le famiglie furono divise, ed i genitori dopo
essere stati separati dai figli piccoli, mandati a Auschwitz.
VIAGGIO NELLA SAGA CHE HA INVENTATO IL MONDO VIRTUALE E
CHE ADESSO NE RILANCIA LA RAPPRESENTAZIONE ULTIMA E DEFINITIVA. TRA INSEGUIMENTI IN MOTOCICLETTA E LOTTE A COLPI
DI LAME ROTANTI, UN’ESPERIENZA FISICA NEL PIÙ SPETTACOLARE
CYBER-UNIVERSO MAI CREATO.
S
am Flynn (Garrett Hedlund), un ventisettenne esperto di tecnologia,
indaga sulla scomparsa di suo padre Kevin Flynn (Jeff Bridges) - un
tempo programmatore di software per videogame in lotta contro la Encom,
una potente società di informatica - e si ritrova catapultato nello stesso
mondo di crudeli programmi e giochi di gladiatori in cui il genitore ha
vissuto per venticinque anni. Per arrivare a Kevin, Sam, come lui, viene digitalizzato, trasformato in codice numerico e ricomposto in forma
di energia all’interno dello stesso luogo virtuale dove si trova il
genitore. Quando finalmente, i due si ritrovano insieme,
a loro si aggiunge la leale amica di Kevin e abitante
del mondo di TRON Quorra (Olivia Wilde). I tre se la
dovranno vedere con l’intelligenza artificiale CLU 2
(Bridges ringiovanito al computer) e dovranno vedersela con un sistema praticamente perfetto che
farà di tutto per annullare i programmi ostili alla
propria sopravvivenza.
Era il 1982 quando Steven Lisberger girò Tron e anche lui
come Joseph Kosinski era al suo primo lungometraggio. Per
Tron: Legacy versione 2010 ovviamente le tecnologie hanno
fatto passi da giganti e il regista ha potuto mettere in scena
un mondo architettonico di rara raffinatezza con omaggi a
Stanley Kubrick, costumi che illuminano fisicamente gli attori, scenografie mozzafiato e colonna sonora dei Daft Punk.
“Tron: Legacy ha tutti gli ingredienti per replicare il successo
del primo capitolo e non deludere i fan. – ha affermato il
regista – Persone che hanno aspettato quasi trent’anni per
vedere il nuovo Jeff Bridges nei panni – inaspettatamente
orientaleggianti, questa volta, di Kevin Flynn. I mezzi che mi
sono stati messi a disposizione per girare il film hanno permesso di creare un universo virtuale visivamente ‘oltre’”.
Era uno dei sequel più attesi e le promesse sono state
mantenute. Il ritorno riveduto e adattato al XXI° secolo, il look cyber/dark tipico della saga, ha reso le
immagini in movimento, tra combattimenti e fughe
nel cyberspazio in 3D, uno spettacolo difficile da
descrivere a parole. Tron è un’esperienza visiva.
Imperdibile.
Tron: Legacy
8
(Usa, 2010)
Regia di Joseph Kosinski
con Jeff Bridges, Garrett Hedlund,
Olivia Wilde, Michael Sheen, James Frain,
Bruce Boxleitner
127', Walt Disney, avventura/
fantascienza
5 GENNAIO
SCOPRI I QR CODE
A PAGINA 2
Hereafter
G
eorge (Damon) è una persona semplice con un dono molto speciale, dato che riesce a mettersi in
contatto con gli spiriti delle persone defunte. Un
dono che vorrebbe dimenticare. In fuga da se stesso,
George se ne va a Londra per scoprire i luoghi prediletti del suo scrittore preferito, Charles Dickens. Nella
capitale britannica la sua vita si intreccia con quella di
Marcus e Marie. Quest’ultima (De France) è una giovane
giornalista francese, sopravvissuta allo tsunami, e che
dopo questa esperienza tra la vita e la morte, ha perduto
anche tutte le sue certezze. Marcus (George McLaren e
Frankie McLaren) è un giovane inglese, figlio di una madre drogata, che non riesce a rassegnarsi alla perdita del
fratello gemello avvenuta in un incidente stradale e vuole
mettersi in contatto con la sua metà defunta. Melanie
(Bryce Dallas Howard) è una giovane studente di
cucina, che nasconde dentro di lei una zona grigia
e piena di paura, Richard Kind è un uomo che
ha perso la moglie. Le loro esistenze in qualche
modo si incroceranno e verranno cambiate per
sempre da quello che credono esista, o debba
esistere, nell’altro mondo.
“La domanda alla base del
film è quella che tutti ci
poniamo: che cosa ci accadrà
dopo la morte?”. Parola
del regista Clint Eastwood
che nell’affrontare questo
delicato argomento ha
composto un affresco su tre
persone di età diverse che
sono state segnate in qualche
modo da un decesso.
Clint Eastwood ci sorprende ancora una volta. Dopo una
pellicola che grondava realismo come Gran Torino ha messo
in scena, con Hereafter, una riflessione sulla morte con un
dialogo a varie voci. La sceneggiatura del film è di Peter
Morgan, autore di The Queen, che ha sentito il bisogno
di affrontare questo argomento dopo la morte del suo più
caro amico. “Quello che mi interessava maggiormente di
questa storia – ha detto Eastwood – era il confronto con
la morte e la ricerca più autentica della nostra anima. I
miei personaggi ce lo raccontano in una vicenda di anime
che non ha specifici connotati religiosi e tanto meno è un
thriller sovrannaturale”.
Dal reGiSta Di UNA NOTTE DA LEONI
Hereafter
fUori Giri. fUori coNtrollo. fUori Di teSta.
(Usa, 2010)
Regia di Clint Eastwood con Matt Damon,
Cécile De France, Joy Mohr, Bryce Dallas
Howard, George McLaren
129’, Warner Bros Italia, drammatico/fantasy
5 gennaio
10
Scopri i QR code
a pagina 2
DAL 28 GENNAIO AL CINEMA
WWW.partocolfolle.it
D
DOPO
TI PRESENTO I MIEI E MI PRESENTI I
TTUOI? ARRIVA IL TERZO CAPITOLO DELLA
SA
SAGA FAMILIARE PIÙ CELEBRE DOPO IL PAD
DRINO. RITORNANO I FOTTER E I BYRNES,
P
PIÙ DIVERTENTI, SURREALI E POLEMICI
CCHE MAI. LA FAMIGLIA FOTTER È CRESCIUTA
TA, GREG E PAM HANNO DUE GEMELLI. MA
IL PADRE DI LEI, JACK, È AGGUERRITO PIÙ
CCHE MAI VERSO IL GENERO CHE QUESTA
V
VOLTA NON SARÀ COSÌ SOTTOMESSO COME
N
NEI PRECEDENTI CAPITOLI...
Vi
presento
i nostri
G
reg (Stiller) e Pam (Polo) sono felicemente sposati,
sati, nonché
fieri genitori di due splendidi gemelli, Samantha
tha e Henry.
I due bambini hanno già cinque anni e si preparano
eparano per
affrontare la scuola. Greg dirige il reparto infermieri dell’ospedale
ell’ospedale
dove lavora e Pam fa sempre l’insegnante elementare. Maa la crisi
di mezza età e i dubbi sulle sue capacità di padre comin-ciano a fare breccia nella mente di Greg: sarà in grado
di crescere e garantire un futuro ai suoi due bambini?
Riuscirà a non farsi ossessionare, per l’ennesima volta,
dall’idea che l’ex di Pam, Ken (Wilson) la voglia riconquistare? Per cercare di sbarcare il lunario e pensare ad a l t r o
Greg si trova un secondo lavoro, in nero. E, a questo punto,
unto, entra
in scena il famigliare più pericoloso: il ‘padrino’ Jack (De
De Niro) che
non vede l’ora di trovare un punto debole all’indesiderato
to marito di
sua figlia.
Passaggio di testimone, da Jay Roach a Paul Weitz, alla regia per
famigliari più comiche degli ultimi anni oltre
una delle saghe
sa
che fra le più redditizie. E anche questa volta si gioca duro. Per
Vi presento i nostri è stato preso di mira Il Padrino, non solo
perché De N
Niro è stato uno dei protagonisti, ma per utilizzare - in ma
maniera ironica e veramente esilarante – il modo di
parlare e alcuni atteggiamenti tipici di Vito Corleone. Non
le uniche novità, l’insicuro Ben Stiller non se la
sono queste
que
dovrà vedere
solo con il duro De Niro ma nuovi personaggi
ve
complicheranno la già incasinata esistenza. A cominciare
gli comp
new entry Jessica Alba, rappresentante farmaceutica
dalle ne
piuttosto conturbante, a Harvey Keitel imprenditore per il
piuttost
Greg e Laura Dern la direttrice della scuola
quale lavorerà
la
materna dove vanno i piccoli Fotter.
Vi presento i nostri
(Little Fockers, Usa, 2010)
Regia di Paul Weitz
con Robert De Niro, Ben Stiller, Owen
Wilson, Blythe Danner, Teri Polo
100’, Universal Pictures, commedia
14 GENNAIO
13
SCOPRI I QR CODE
A PAGINA 2
Domenico Procacci presenta
HHHH
HHHH
HHHH
Sublime in Stato di grazia da oScar
®
(il foglio)
(la repubblica)
(il sole 24 ore)
Paul Giamatti, Dustin Hoffman e Rosamund Pike
portano sullo schermo un romanzo di culto, storia
di un adorabile bastardo: cinico, polemico, avido ed
egoista. Insomma un uomo realizzato.
B
arney Panofsky (Giamatti) - produttore televisivo di soap grossolane e
di successo - è un ricco ebreo canadese, figlio di un poliziotto, che, passati i
sessant’anni, decide - apparentemente controvoglia - di scrivere un’autobiografia. Il
motivo che spinge Barney a scriverla è dare
la sua “versione” dei fatti che hanno
portato alla morte del suo amico
Bernard “Boogie” Moscovitch
(Speedman), e raccontare
dei suoi tre matrimoni (in
particolare dell’unico grande
amore: la terza moglie Miriam), della sua esistenza di
uomo ordinario alle prese
con una vita straordinaria, attraverso quattro
decadi, due continenti, e un’incalcolabile serie di sbronze e
azioni politicamente
scorrette... Nel corso
della stesura delle
s u e me mo r ie i
ricordi di Barney
diventano via via
confusi: gli episodi
del suo passato si intrecciano indissolubilmente
con gli avvenimenti del suo
presente.
paul
GiamaTTi
t r a t t o
rosamund
PiKe
d a l
minnie
rachelle
scott
e con
dustin
DriVer LeFeVre SPeeDman HoFFman
b e s t
s e l l e r
d i
m o r d e c a i
E’ lo sguardo di Barney,
caustico, rabbioso, assolutamente originale, quello
che pervade questo film deliziosamente cinico come il personaggio che rappresenta.
Paul Giamatti, che abbiamo intervistato,
ci ha detto: “Quello che a me è piaciuto
di più del romanzo e che mi auguro siamo
riusciti a portare anche nel film è che non
c’è alcuna lezione da imparare dalla vita di
Barney Panofsky. Non è un racconto moralista e certamente non pretende di insegnare
a vivere, perché quello che ti vuole fare capire è che non ci sono regole per vivere la
vita. E’ piuttosto un libro che ti fa riflettere
sulla gioia e sulla compassione per le nostre
esistenze. Per questo motivo si prova empatia con Barney, nonostante sia un adorabile
bastardo, un romantico frustrato e un ossessivo compulsivo”. C’è anche molta Italia
in questo La versione di Barney, tratto dal
capolavoro letterario del canadese/ebreo
Modercai Richler (che ci ha lasciati nel
2001). I motivi sono legati alla produzione
che ha deciso di spostare parte della storia
da Parigi (come è nel romanzo) a Roma. A
questo punto è entrato in scena Domenico
Procacci che ha co-prodotto l’opera con la
sua Fandango.
La versione di Barney
(Barney’s Version, Usa, 2010)
Regia di Richard J. Lewis con Paul Giamatti,
Dustin Hoffman, Scott Speedman, Minnie
Driver, Rosamund Pike, Rachelle Lefevre,
Thomas Trabacchi
132’, Medusa, drammatico/commedia
14 gennaio
r i c h l e r
dal 14 gennaio al cinema
www.repubblica.it/laversionedibarney
15
Scopri i QR code
a pagina 2
G
iorgio (Raoul Bova), Lorenzo (Ricky
Memphis), Piero (Luca Bizzarri), Luisa (Barbora Bobulova), Virgilio (Paolo
Kessisoglu), Francesca (Ambra Angiolini):
cosa hanno in comune questi trentottenni? Semplice, 20 anni fa erano compagni di
scuola. Ma sopratutto erano amici, erano un
gruppo. Poi è successo qualcosa e il gruppo
si è frantumato. Ma tra poco torneranno ad
esserlo, almeno per qualche giorno: il Ministero della Pubblica Istruzione ha annullato il loro esame di maturità e lo dovranno
rifare. Pena l’annullamento di tutti i titoli
successivamente conseguiti. E così li vedremo di nuovo insieme, come ai vecchi tempi,
con qualche ruga di più e qualche capello di
meno. Con l’inevitabile desiderio di risentire
il sapore della giovinezza e la consapevolez-
za, più o meno profonda, che quel periodo
è passato.
“La scuola è un pretesto per raccontare cinque vite diverse. – afferma Paolo Genovese
– La prima parte del film, infatti, si concentra sul narrare queste esistenze e farci
conoscere i personaggi. Poi, quando arriva
la tragica notizia, gli ex-amici che si sono
lasciati a 19 anni e si ritrovano a quasi quaranta, si rinchiudono in una villa per cercare
di affrontare insieme il problema di dovere
ridare l’esame di maturità. Per scoprirsi man
mano più immaturi di allora, con il senso di
inadeguatezza che fa capolino in questa fase
della vita. Sono un campionario di diverse
immaturità: nei confronti dei rapporti sentimentali, verso l’amicizia, nei confronti della
famiglia... Sono tutti più o meno affermati a
livello professionale, tutti più o meno adulti, ma il fatto di ritrovarsi davanti ad una
commissione d’esame – con le problematiche
esistenziali che vivono – mette il gruppo in
una situazione drammaticamente divertente”.
Fortunati questi Immaturi che, ‘grazie’ ad un
errore burocratico, gli sarà data la possibilità di ritornare ai vecchi tempi, e riprovare
sensazioni ed emozioni che la vita cambia
definitivamente con il passare del tempo.
Immaturi
(Italia, 2010)
Regia di Paolo Genovese con Raoul Bova,
Ricky Memphis, Luca Bizzarri, Barbora
Bobulova, Paolo Kessisoglu, Ambra
Angiolini, Giulia Michelini, Anita Caprioli,
Luisa Ranieri
108’, Medusa, commedia
21 GENNAIO
Per una incredibile anomalia burocratica, venti anni dopo l’esame di
maturità gli ex compagni di scuola sono costretti a ripetere l’esame. Una
commedia sentimentale che riporta una generazione a confrontarsi con
la vita che dopo 20 anni è andata nelle direzioni più diverse, fra sogni e
disillusioni.
Immaturi
19
Scopri i QR code
a pagina 2
“In questo film non troverete la verità
sul caso Vallanzasca. Perlomeno non ne
troverete una sola. Perché questo è un film
non un’inchiesta. Non condanna. Non assolve.
Racconta una storia. La storia di una banda,
la storia di una Milano che non esiste più, ma
restano veri e crudi il dolore di chi ha subito
queste violenze”.
Michele Placido
1
985. Renato Vallanzasca, 35 anni, è detenuto in isolamento nel carcere di Ariano
Irpino. È lui stesso a raccontarci le sue prime imprese adolescenziali che gli costeranno la
prima reclusione in un carcere minorile. È l’inizio
di una carriera criminale che culminerà con il titolo di “boss della Comasina”. La lotta violentissima con il clan Turatello, e le rapine sempre più
sanguinose della sua banda criminale, formata
da alcuni amici d’infanzia, che terrorizzarono la
Milano da bere degli anni ‘70 con un numero
impressionante di delitti, che costarono al suo
capo ben 4 ergastoli per una pena complessiva
di 260 anni di reclusione. Con l’accusa di sette
omicidi di cui quattro direttamente compiuti,
una settantina di rapine e quattro sequestri di
persona nonché numerosi tentativi di evasione.
È detenuto da 38 anni.
Passato Fuori Concorso al Festival di Venezia,
per espressa richiesta del regista Michele Placido e accompagnato dalle inevitabili polemiche con l’accusa di aver aderito alle ragioni del
criminale, Vallanzasca è un film potentissimo
con una interpretazione di Kim Rossi Stuart
davvero impressionante. L’attore ha anche partecipato alla stesura della sceneggiatura scritta
da Placido insieme ad Andrea Purgatori, che
si rifà a centinaia d'articoli di giornali, testimonianze, tutto il materiale reperibile sul bandito
ma soprattutto su due libri: l’autobiografico ‘Il
fiore del male. Bandito a Milano.’ scritto da Vallanzasca stesso con l’aiuto del giornalista Carlo
Bonini e ‘Lettera a Renato’ scritto dalla moglie,
Antonella D’Agostino. “Ho trovato stimolante
- ci ha detto Placido -, da un punto di vista
artistico e creativo, entrare nella mente di un
criminale per capire, con un approccio asettico, lontano da qualsiasi giudizio morale, cosa si
prova a stare in bilico fra la normalità e la devianza, a trovarsi al bivio fra il bene e il male e
a scegliere deliberatamente il male”. “E’ stato un
ruolo molto impegnativo – conclude Kim Rossi
Stuart – anche fisicamente, una delle esperienze
più dure della mia carriera”.
Vallanzasca Gli angeli del male
(Italia, 2010)
Regia di Michele Placido con Kim Rossi
Stuart, Valeria Solarino, Filippo Timi, Moritz
Bleibtreu, Francesco Scianna
120’, 20th Century Fox, drammatico/
biografico
21 gennaio
Vallanzasca
Gli angeli del male
21
Scopri i QR code
a pagina 2
Antonio Albanese porta sul grande schermo il
personaggio di Cetto La Qualunque, il politico
semianalfabeta che promette ‘Chiù pilu pi tutti’.
Volete scommettere che verrà eletto?
F
inalmente Cetto La Qualunque (Albanese) torna in Italia dopo una lunga latitanza all’estero. Con lui rientrano anche
una bella ragazza di colore ed una bambina
di cui non riesce a ricordare il nome: la sua
nuova famiglia. Al ritorno in patria Cetto ritrova il fidato braccio destro Pino (Nicola Rignanese) e la famiglia di origine: la moglie
Carmen (Lorenza Indovina) e il figlio Melo
(Davide Giordano). Ovviamente far convivere
il tutto non sarà facile. I suoi vecchi amici lo
informano che le sue proprietà sono minacciate da una inarrestabile ondata di legalità
che sta invadendo la loro cittadina. Le imminenti elezioni potrebbero avere come esito
la nomina a Sindaco di Giovanni De Santis
(Salvatore Cantalupo), un “pericoloso” paladino dei diritti. Così, Cetto, dopo una lunga
e tormentata riflessione in compagnia di
simpatiche ragazze non ha dubbi e decide di
“salire in politica” per difendere la sua città.
La campagna elettorale può cominciare…
Cetto La Qualunque è un imprenditore calabrese corrotto, depravato e ignorante che disprezza la natura, la legalità, la democrazia e
soprattutto le donne, di cui promette ai suoi
sostenitori grande abbondanza. Il suo motto
Qualunquemente
(Italia, 2010)
Regia di Giulio Manfredonia con Antonio
Albanese, Sergio Rubini, Luigi Maria
Burruano, Lorenza Indovina, Antonio Gerardi
100’, 01 Distribution, commedia
21 gennaio
è “più pilu e cemento armato”. “Portare Cetto
La Qualunque al cinema è stata un’idea eccitante e vagamente incosciente – afferma
Albanese -. Il mitico Cetto La Qualunque è
il modello di tutto quello che non ci piace
del nostro Paese e dei nostri politici, e ci ha
dato il grande privilegio di ridicolizzare comportamenti e modelli, magari facendo ridere
e non piangere come di solito capita quando
si ascoltano certi personaggi. Il desiderio è
dunque quello di raccontare con questo film
un pezzo ingombrante della nostra realtà con
la comicità. Il film è anche un omaggio ad
una terra che amiamo e vorremmo proteggere
e difendere. Ridere dunque, per esorcizzare e
per recuperare voglia di andare avanti. Nella
speranza che Cetto La Qualunque diventi col
tempo solo una macchietta e non uno specchio fedele dei nostri tempi”.
23
Scopri i QR code
a pagina 2
Peter è un architetto, un
tipo precisino ed esigente. Sua moglie sta per partorire ed Ethan gli darà
un passaggio. Ethan è un
adulto con l’intelligenza di un ragazzino, e con
una vena di follia piuttosto pronunciata. Una di
quelle persone con la rara capacità di combinare
disastri a go go.
Parto col folle
(Due Date, Usa, 2010)
Regia di Todd Phillips con Robert Downey
Jr., Zach Galifianakis, Jamie Foxx, Juliette
Lewis, Michelle Monaghan
100’, Warner Bros. Italia, commedia
28 Gennaio
I
l film inizia all’aereoporto di Atlanta dove
Peter Highman (Robert Downey Jr.) sta
per prendere un volo per Los Angeles, dove sua moglie Sarah (Michelle Monaghan), in
procinto di partorire, lo sta aspettando prima del lieto evento. Ma le cose prenderanno
una piega diversa. Appena sceso dal taxi Peter sfortunatamente incrocia Ethan Tremblay
(Zach Galifianakis), che lo convince a non
evitare parole come “terrorista” e “bomba”
nella compilazione della carta d’imbarco, con
il risultato che Peter viene fatto scendere immediatamente dall’aereo e messo nella “no-fly”
list, quella delle persone che non possono più
mettere piede su un aereo. Come se non bastasse Peter accetta un passaggio in macchina
dal famigerato Ethan, aspirante attore anche
lui diretto a Los Angeles, insieme al suo cagnolino Sonny. Sin dall’inizio è chiaro che Ethan
è un tipo abbastanza fuori di testa. Quando
Peter gli chiede come mai si porta dietro l’urna
delle ceneri del padre, lui lo fredda con risposte del tipo: “Ma perché è morto!”. I due non si
sopportano e più il countdown al parto arriva
agli sgoccioli, più la meta si allontana.
Parto col folle
E’ nata una nuova coppia di comici? Per Zach
Galifianakis, dopo Una notte da leoni, il
ruolo del personaggio survoltato e sopra le righe, è diventato una specie di maschera. Per
Robert Downey Jr. invece, che ha scelto la
parte dell’uomo ordinato e preciso destinato a
perdere i pezzi, è una prima volta. “Ho accettato questo ruolo – afferma Robert Downey Jr.
– perché la storia mi ricordava pellicole come
Rain Man, Fuga di Mezzanotte, Un biglietto
in due, con le quali sono cresciuto. La cosa
interessante di questo film, come degli altri
che ho citato, è che anche se sono comici parlano sempre di qualcos’altro”. Parto col folle
è un road-movie, come in buona parte lo era
il precedente film di Todd Phillips, Una notte
da leoni. “Mi piacciono i road movie - ci ha
detto il regista - per le possibilità che ti danno di mettere insieme due persone che non
si conoscono e lanciarli nella mischia, senza
amici, senza famiglia, senza soldi, sulla
strada da soli e vedere come se
la cavano di fronte alle
mille difficoltà che
incontrano”.
Scopri i QR code
a pagina 2
S
ullo sfondo di una bellissima Roma estiva,
baciata dalla brezza del Ponentino, il vento
che secondo la leggenda aiuta gli innamorati
timidi a trasportare i messaggi d’amore, si snoda
la storia dei due protagonisti principali: Matteo
(Brosca) e Camilla (Fleri). Lui, ventisei anni
ancora perdutamente innamorato della sua exfidanzata, Giovanna (Filippi), che un anno
prima lo aveva lasciato per una donna;
il vero romantico per definizione,
insegue l’amore ideale finendo col perdere di vista la
realtà.
Laura Luchetti che per
15 anni ha vissuto tra
Londra e gli Stati Uniti, ed è stata anche
l’assistente personale di Russell Crowe,
debutta con una
storia d’amore non convenzionale. In particolare perché gli intrecci di questi giovani
amanti hanno come sfondo il Twinkled. Un
negozio che vende oggetti vintage, un posto
speciale dove gli articoli e le persone hanno
una seconda occasione. “Personalmente – ha
affermato la Luchetti - sono sempre rimasta
molto colpita dal fatto che chi vive e lavora
nel mondo dei negozi di roba usata come
quello mostrato nel mio film, senta come di
avere una missione per salvare cose e oggetti che, altrimenti, finirebbero molto probabilmente nell’oblio, dimenticati o peggio
ancora, buttati via. Intorno a questa idea
ho voluto costruire i personaggi protagonisti della storia alle prese con un quotidiano
personale interessante e complesso, dove,
come talora capita nella vita di tutti quanti
noi, basta un nulla per portare la tua felicità in un’altra
direzione”. Il negozio di
vintage, le seconde occasioni, servono per
narrare la vicenda di Matteo, ragazzo votato
al martirio sentimentale che insegue storie
apparentemente impossibili ed è rivolto
sempre verso il passato non riuscendo così a
comprendere a fondo il suo presente. Fino a
quando la frequentazione dei tipi bizzarri che
costituiscono il microcosmo del Twinkled,
non gli fa capire che se gli oggetti si possono trasformare e diventare ‘altro’, anche
gli esseri umani, hanno questa occasione.
“Ogni cosa ha un’anima che attende solo di
essere scoperta da qualcuno. – conclude la
Luchetti - Ci sono persone che attraverso le
materie, i manufatti riescono ad esprimere
la loro essenza. Febbre da Fieno è un film
d’amore tra le persone, ma anche per tutto
quello che circonda materialmente le nostre
esistenze”.
“Ogni cosa, come ogni persona, ha un’anima che
attende solo di essere scoperta da qualcuno. Questo
è un film d’amore tra le persone, ma anche per
tutto quello che circonda materialmente
le nostre esistenze”.
Laura Luchetti
Febbre da fieno
27
Febbre da fieno
(Italia, 2008)
Regia di Laura Luchetti con Andrea
Brosca, Diane Fleri, Camilla Filippi, Giulia
Michelini, Cecilia Cinardi
100’, Walt Disney, commedia sentimentale
28 gennaio
Scopri i QR code
a pagina 2
ERCHÉ
UPEREOE, P
S
N
U
E
R
E
S
S
È DISPONON PUÒ E
IL CRIMINE
E
R
E
T
T
A
B
M
CI
PUR DI CO
REGOLA. MA
I
N
G
O
E
R
E
ANG
RICSTO AD INFR
GIOVANE E
N
U
’
E
.
O
IN
IC
CHERA
VA MOLTO V
O UNA MAS
R
T
IE
D
E
H
C
AMENTE
CO EDITORE
MBATTE DUR
O
C
E
IL
IB
C
S
IRRICONO
SUO AUTISTA
L
E
D
TO
IU
A
N L’
I CATTIVI CO
LI.
ARTI MARZIA
MAESTRO DI
N
ato negli anni trenta come programma radiofonico, è diventato celebre grazie al fumetto
ed al serial Tv che nel 1960 portò alla ribalta
Bruce Lee. Il Calabrone Verde, è indubbiamente un
personaggio di spicco nella mitologia americana del
primo novecento. “Questa storia – ha detto Gondry
–è un mix d’azione e umorismo. Abbiamo cercato di
fare le cose in maniera creativa, sia sotto il profilo della recitazione che delle scenografie, oltre che
nell’uso della computer grafica e del tridimensionale, usato solo in alcune parti del film, nei flashback
e negli split-screen, in cui era utile creare un senso
di profondità”.
Britt Reid (Rogen), figlio del magnate
dei media di Los Angeles, conduce apparentemente
una vita senza scopi, all’insegna del divertimento, fino a quando suo padre (Wilkinson) muore misteriosamente, lasciandogli in eredità tutto il suo impero economico.
un’improbabile amicizia con uno dei più stretti collaboratori del padre, Kato (Chou), un maestro
Stringendo un
marziali, insieme decidono di dedicarsi alla lotta del crimine. Da criminali. E per proteggere la legge la
di arti marzia
infrangono. Britt diviene così The Green Hornet ed insieme a Kato combatte il crimine per le strade. A bordo
infrangono
fortezza su quattro ruote, in grado di colpire i cattivi, grazie ai modernissimi equipaggiamenti, The
di una fo
Hornet e Kato riescono in breve tempo a farsi una reputazione e con l’aiuto della nuova segretaria
Green H
Britt, Lenore Case (Diaz), iniziano a dare la caccia all’uomo che controlla la malavita di Los Angeles:
di Brit
Benjamin Chudnofsky (Waltz). Ma anche Chudnofsky ha dei piani ben precisi: schiacciare The Green Hornet
Benjam
una volta per tutte.
The Green Hornet
(Usa, 2010)
Regia di Michel Gondry
con Seth Rogen, Cameron Diaz,
Christoph Waltz, Edward Furlong, Jay
Chou, Tom Wilkinson
120’, Sony Pictures, action/thriller
28 GENNAIO
thegreenhornet.libero.it
29
SCOPRI I QR CODE
A PAGINA 2
Trailer d’Oro : la Premiazione
G
iunto alla 10a Edizione, il tradizionale
concorso promosso da Primissima in
collaborazione con Anec, Associazione
degli Esercenti Cinematografici e le Giornate
Professionali del Cinema di Sorrento, ha
avuto martedì 21 dicembre il suo momento
finale, con la consegna dei Premi.
La simpatica cerimonia ha avuto luogo a
Roma, nella sala di proiezioni della sede nazionale dell’Agis. In questa occasione il Presidente dell’Associazione Paolo Protti, che ha
fatto gli onori di casa, dopo una valutazione
molto positiva dell’edizione trascorsa delle
Giornate Professionali e dei listini presentati, ha annunciato l’intenzione di rilanciare
un’edizione estiva, da definire ancora nei
tempi e nei modi. Il progetto è stato confermato anche dal Direttore Organizzativo delle
Giornate Professionali del Cinema Remigio
Truocchio, che ha già iniziato a lavorarci.
Dopo questo importante annuncio il giorna-
lista di Primissima Marco Spagnoli ha chiamato sul palco i vari premiati, iniziando dalle
targhe per i ‘Migliori Poster presentati alle
Giornate Professionali’.
Il Premio per il Miglior Poster è stato assegnato al film I Puffi in 3D della Sony Pictures e ritirato dalla Senior Area Manager della
Società Simonetta Fornea, mentre il Premio
per il Miglior Poster di un Film Italiano, assegnato a Che bella giornata distribuito da
Medusa, è stato ritirato da Serena Petrucci
e Lidia Saccardi della Direzione Marketing
della Società.
Il Premio Speciale per la Promozione del
Cinema Italiano è stato assegnato a 01 Distribution e ritirato da Luigi Lonigro, Direttore della Divisione Theatrical.
Il Premio per il Miglior Promo Reel, assegnato ad Universal Pictures, è stato ritirato
da Richard Borg e Marco D’Andrea, rispetti-
vamente Amministratore Delegato e Direttore
Commerciale della Major.
Giornate Professionali del Cinema
Le Giornate Professionali del Cinema, organizzate dalle Associazioni degli Esercenti Cinematografici (Anec ed Anem)
e delle Industrie Cinematografiche (Anica) rappresentano la
principale manifestazione del settore cinematografico, riservata agli addetti ai lavori, durante la quale vengono presentati tramite convention, promo - reel e trailer i film ed i listini
dell’anno successivo. La edizione trascorsa, la n. 33, ha avuto
luogo a Sorrento ed ha registrato la partecipazione di circa
2mila operatori del settore.
Il Premio per la Miglior Convention, andato
alla Walt Disney Motion Pictures Studios
Italia, è stato ritirato dal Direttore Marketing
della Società Kristin Greiner.
Il Premio per il Miglior Trailer italiano è
andato a La bellezza del somaro di Sergio
Castellitto, prodotto e distribuito da Warner
Bros. Italia, e ritirato da Nicola Maccanico
e Paolo Ferrari, rispettivamente Direttore
Generale e Presidente della Società, mentre il
Trailer d’Oro, assegnato al film The Fighter
della Eagle Pictures, è stato ritirato dal Direttore Marketing Mattia Guerra.
L’incontro si è concluso con lo scambio di
auguri tra i Premiati, i responsabili delle
Giornate Professionali di Cinema e lo staff
di Primissima, con l’impegno di darsi appuntamento per la prossima edizione.
Il Premio per la "Miglior Convention", andato alla Walt Disney Motion
Pictures Studios Italia, è stato ritirato dal Direttore Marketing della Società Kristin Greiner. Nella foto Marco Spagnoli giornalista di Primissima, Paolo Sivori editore di Primissima, Kristin Greiner e Paolo Protti.
Il Premio "Miglior Poster di un Film Italiano", assegnato a Che bella
giornata distribuito da Medusa, è stato ritirato da Serena Petrucci e
Lidia Saccardi della Direzione Marketing della Società.
Trailer d’Oro
Paolo Protti Presidente dell’Agis e
Paolo Ferrari, Presidente Warner Bros. Italia
Il "Trailer d’Oro", assegnato al film The Fighter della Eagle
Pictures, è stato ritirato dal Direttore Marketing Mattia Guerra (nella foto accanto a Paolo Protti).
Il Direttore Organizzativo delle Giornate Professionali del Cinema
di Sorrento Remigio Truocchio
Il "Premio Speciale per la Promozione del Cinema Italiano" è stato assegnato a 01 Distribution e ritirato da Luigi Lonigro, Direttore della Divisione
Theatrical.
Il Premio "Miglior Poster" è stato assegnato al film I Puffi
in 3D della Sony Pictures e ritirato dalla Senior Area Manager
della Società Simonetta Fornea.
Il Premio per il "Miglior Promo Reel", assegnato ad Universal Pictures,
è stato ritirato da Richard Borg e Marco D’Andrea, rispettivamente Amministratore Delegato e Direttore Commerciale della Major.
30
Il Trailer d’Oro, organizzato da Primissima in collaborazione
con le Giornate Professionali del Cinema, viene assegnato tramite una votazione che vede coinvolti gli operatori dell'industria
cinematografica italiana presenti alle Giornate Professionali del
Cinema di Sorrento.
Il Premio per il "Miglior Trailer Italiano" è andato a La bellezza del
somaro, prodotto e distribuito da Warner Bros. Italia, e ritirato da
Nicola Maccanico e Paolo Ferrari, rispettivamente Direttore Generale e Presidente della Società.
31
EffePromo
DVD
La fattoria
Inception
-20%
€18,90
L’ultimo Dominatore
dell’aria
€18,90
In uscita il 27 gennaio
In uscita il 18 gennaio
CD
CD
GAME
WISE
Centinaia di titoli disponibili complessivamente su tutta la rete dei punti vendita la Feltrinelli e RicordiMediaStores.
LIBRI
Gianna Nannini
Io e te
€ 18,90
Negramaro
Casa 69
€ 18,90
Little BIG Planet 2
PS3
€69,90
In uscita il 19 gennaio
Novità imperdibili e sconti fino al70%
su centinaia di LIBRI, CD, DVD, BLU-RAY, GAME
e prodotti di CARTOLERIA
Sconti speciali per i titolari Carta Più
COMPRA ONLINE
Scopri tutti i punti vendita sul sito www.lafeltrinelli.it
Dal 12 gennaio al 7 febbraio
DVD