lavorare all`estero
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LAVORARE ALL’ESTERO Ancora una volta denunciamo una situazione di lavoro surreale in cui versano i colleghi del comparto Estero (FTC / GTB) di Torino. I diversi settori in cui è diviso il Centro Estero Merci (o FTC Foreign Trade Center) ovvero BONIFICI /ANTICIPI, Crediti IMPORT, Crediti EXPORT, RIMESSE e GARANZIE si trovano ormai da tempo in una situazione di cronica EMERGENZA con eccessivi carichi di lavoro non equamente distribuiti per via della solita coperta corta. Nonostante l’azienda abbia confermato il “SIZING” sulla scorta di non si sa quale criterio sicuramente non quello qualitativo , le conseguenze più immediate di questa situazione, nonostante l’impegno profuso da tutti i colleghi, oltre al caos organizzativo, si possono riscontrare nella qualità del servizio offerto ai clienti che trovano spesso nella concorrenza risposte più celeri ed esaustive. Speriamo che i numeri in netto calo siano solo la fotografia di un momento particolare e non di un trend non facilmente reversibile. L’estensione dell’operatività BONIFICI/ANTICIPI anche alle aree di Cuneo, Biella e Novara, l’avvio della nuova procedura nel comparto garanzie peraltro già oberato da tempo per l’incorporazione al suo interno dell’operatività degli FTO (Foreign Trade Office) dell’area Piemonte e l’avvio di una procedura “pilota” relativa all’IMPORT e ad una nuova per l’EXPORT rivolta ai clienti primari completano un quadro già di per se allarmante (tra l’altro non ricordiamo negli ultimi anni una nuova procedura/applicativo che abbia portato benefici funzionali .. naturalmente Portale a parte :). A questo si aggiunga il fatto che in questo periodo, come ben sa chi lavora in banca, aumenteranno i picchi di lavoro e inoltre i colleghi, entro fine anno, dovranno, pena la perdita, obbligatoriamente fruire della Banca delle Ore nonché completare la formazione obbligatoria anche per non incorrere in mancate elargizioni di premi/bonus. Esiste inoltre una professionalità nel comparto Estero appannaggio dei colleghi più anziani che andrebbe trasferita tramite la pratica più semplice ed efficace ovvero l’AFFIANCAMENTO dei più giovani, prima che abbiano effetto le ricadute del piano industriale in corso che vedrà uscire diversi colleghi; situazione già verificatasi in occasione di piani precedenti che però non ha visto particolare attenzione da parte aziendale. Constatiamo che, anche il comparto Estero, una volta considerato fiore all’occhiello dagli stessi esponenti aziendali non è più strategico per l’azienda e diventa difficile credere che si voglia intercettare il business crescente su operazioni estero; la seria preoccupazione dei colleghi laddove non trovi da parte aziendale risposte concrete, anche in punto gestione del Personale, si trasformerà ancora una volta in quel senso diffuso di pericolosa rassegnazione che crediamo non giovi a nessuno e sarebbe tempo di invertire con azioni concrete. Torino, 6 novembre 2015 Coordinamento Regionale OO.SS. Nord Ovest UniCredit SPA