Migliaia di vacanzieri itineranti tra le novità del Salone del camper

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Migliaia di vacanzieri itineranti tra le novità del Salone del camper
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MARTEDÌ 13 SETTEMBRE 2016
Parma
TRIBUNALE L'UOMO, 36 ANNI, L'AVEVA AGGREDITO FRATTURANDOGLI DUE COSTOLE: 6 MESI DI PENA
Pugni e calci a un cliente, buttafuori condannato
II Era andato a festeggiare il com-
pleanno di un amico in discoteca,
ma poche ore dopo si era ritrovato
in Pronto soccorso con un paio di
costole rotte. Nessuna lite con
qualche altro cliente in preda ai
fumi dell'alcol: ad aggredirlo, uno
degli allora buttafuori del locale,
secondo la denuncia dell'uomo.
Una ricostruzione ritenuta attendibile, visto che ieri l'addetto alla
sicurezza, 36 anni, originario di
Palermo ma residente a Parma, è
stato condannato a 6 mesi per lesioni aggravate, come richiesto
dal pm Marirosa Parlangeli. Il
giudice Mattia Fiorentini ha anche disposto l'interdizione per 6
mesi dall'esercizio della professione di addetto alla sicurezza. In
sede civile, invece, verrà valutato
il risarcimento del danno biologico causato.
Sono passati quattro anni da
quella sera: il 26 ottobre 2012 l'uomo, oggi 41enne, aveva appuntamento al Dadaumpa, il locale di
via Emilio Lepido con tanto di ristorante, insieme a una ventina di
amici. Una cena e poi la notte in
discoteca: questo il programma
previsto. Tanto è vero che, secon-
do quanto ha dichiarato il 41enne
nella querela, il giorno precedente
era stata fatta la prenotazione per
far entrare l'intero gruppo nel
«privé» del locale. Ma quando lui
e un amico, verso le 4, tentano di
accedere in quella sala, il buttafuori sbarra loro il passaggio. Senza nessuna spiegazione. A quel
punto, il cliente batte le mani e gli
dice: «Sei molto furbo».
Parole e gesti evidentemente
«poco graditi» dall'addetto alla sicurezza, che - senza troppi complimenti - avrebbe reagito assestando un pugno sulla bocca del-
l'uomo. Un cazzotto che lo fa cadere
a terra, ma a quel punto l'addetto
alla sicurezza avrebbe anche piazzato alcuni calci sulla parte destra
del costato dell'uomo. Che per alcuni secondi perde i sensi, e quando si riprende cerca di capire chi si è
accanito contro di lui. Ma non riesce a dare un'identità a quel volto,
perché - secondo la denuncia - nel
locale si sarebbero rifiutati di fornire le generalità del dipendente.
Il 41enne se ne va a casa. I dolori,
però, cominciano a farsi sentire, così
decide di andare al Maggiore. In
Pronto soccorso gli vengono diagno-
sticate due fratture costali e un trauma facciale. La prognosi? 25 giorni.
Ma a quel punto per il cliente
diventa fondamentale dare un nome all'aggressore. Un amico gli va
in soccorso dicendogli che quel
buttafuori è fidanzato con una ragazza che ha un profilo social. Basta dare un'occhiata alle foto inserite dalla donna per risolvere il
mistero. Tra le immagini c'è anche
quella del buttafuori incrociato
quella sera nel locale: è lui l'aggressore. E così parte la querela. Sfociata nella condanna di ieri. u r.c.
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BAGANZOLA FINO A DOMENICA IL MEGLIO DEI VEICOLI RICREAZIONALI PIÙ ALL’AVANGUARDIA
VOLANTE DENUNCIATO PER MINACCE
Migliaia di vacanzieri itineranti
tra le novità del Salone del camper
Richiedente asilo
di troppe pretese
finisce nei guai
Dall'Aglio: «Una fiera che ha un ritorno economico per il territorio di 8 milioni di euro»
tutti i giorni; Lamoretti a Casatico
di Langhirano tutti i giorni; Monte
delle Vigne a Ozzano Taro di Collecchio tutti i giorni; Vigna Cunial
a Traversetolo tutti i giorni. Inoltre, le cantine Dall’Asta, Palazzo,
Amadei, Ariola, Carra, Monte delle Vigne e Vigna Cunial possono
offrire anche ospitalità per i camper. Prenotazioni sul sito internet
www.viniparma.it. u E.B.
parmigiano, numero uno nazionale di Assocamp. «La presenza di
questo Salone nella nostra città ha
un grande effetto trainante - aggiunge -: da una ricerca condotta
insieme al Centro Studi di Ascom
Parma è emerso infatti come, grazie
alla presenza di migliaia di visitatori, tale manifestazione generi un
ritorno economico per il nostro territorio che si aggira tra i 7,5 e gli 8
milioni di euro, costituendo così
una preziosa risorsa per il turismo.
Ad infondere fiducia al nostro settore - conclude Dall’Aglio - è però
anche la crescita del mercato: a livello locale registriamo un incoraggiante più 10% per quanto concerne le vendite del nuovo, con una
forbice che si allarga fino al 15% per
l’usato». Il viaggiatore itinerante, si
sa, non manca di apprezzare la buona tavola. Al Salone del Camper, c’è
spazio anche per lo stand dell’unione ristoranti del Buon ricordo,
associazione che riunisce i più apprezzati ristoratori italiani e protagonista di un convegno celebrato
alla presenza, tra gli altri, del presidente Ovidio Mugnai e di Franco
Iseppi, numero uno del Touring
club italiano. In questi giorni i visitatori potranno lasciarsi deliziare
da una degustazione di prodotti tipici delle diverse regioni italiane,
proposte tra gli altri anche dal «Cavallino Bianco» di Polesine Parmense, della famiglia Spigaroli. u
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Vittorio Rotolo
II Visto dall’alto, nel weekend ap-
pena trascorso, il quartiere fieristico di Baganzola si presentava
avvolto da un enorme tappeto
bianco, rappresentato dai veicoli
dei vacanzieri all’aria aperta.
In migliaia, tra appassionati, curiosi e addetti ai lavori, quelli che
hanno preso d’assalto la nostra città, per ammirare tutte le novità dell’industria del caravanning, illustrate all’interno del Salone del
Camper. La manifestazione, organizzata da Fiere di Parma e Apc-associazione produttori caravan e
camper, proporrà fino a domenica
prossima il meglio dei veicoli ricreazionali più all’avanguardia,
della componentistica e degli accessori, frutto della creatività delle
300 aziende italiane ed estere presenti nei 138 mila metri quadrati di
superficie espositiva. L’obiettivo è
superare le 130 mila presenze registrate nella passata edizione.
Lunghe code nello stand di Assocamp, l’associazione nazionale operatori veicoli ricreazionali, per l’iniziativa Rental Pack: 2.000 i voucher a disposizione, che consentono il noleggio di un camper per un
fine settimana ad un prezzo vantaggioso. «Siamo soddisfatti dell’andamento di questi primi giorni,
specchio del crescente interesse da
parte di nuovi potenziali camperisti» afferma Vittorio Dall’Aglio,
Offerte ai visitatori dal Consorzio di tutela
Visite e degustazioni nelle cantine dei colli
nn Si rinnova, per il quinto anno
consecutivo, la collaborazione fra
i Consorzi del Prosciutto di Parma, del Parmigiano Reggiano e
dei Vini dei Colli di Parma, in occasione del Salone del camper
alle Fiere. Il Consorzio dei Vini, in
particolare, offre anche degustazioni di prosciutto e parmigiano
abbinati ai vini delle nostre colline e la possibilità di effettuare
visite e degustazioni presso al-
cune cantine: Il Poggio a Cangelasio di Salsomaggiore, tutti i
giorni e con giornata esclusiva
oggi; Il Cortile di dall’Asta a Casatico di Langhirano, tutti i giorni
e in esclusiva domani; Palazzo a
Castellaro di Sala Baganza, tutti i
giorni e con giornata esclusiva
venerdì; Amadei a Barbiano di
Felino tutti i giorni; Ariola a Calicella di Pilastro tutti i giorni;
Carra a Casatico di Langhirano
Personaggio Ha compiuto 100 anni e nel 2001 era a New York
e ha passate tante. E’ rimasta orfana da ragazzina, ha perso un fratello
giovane, ha vissuto la Seconda guerra mondiale. Il suo
cuore ha dovuto sopportare disgrazie e orrori ma, più di tutto ha sempre raccontato lei stessa l’ha segnata l’11 settembre del
2001. Era a New York Giuseppina
Marino. Era dalla figlia in occasione del suo 85º compleanno,
mentre le Torri Gemelle si sgretolavano al suolo a causa di un attacco terroristico che ha cambiato
la storia del mondo.
Giuseppina, originaria di Parma
dove ha vissuto per 50 anni, due
giorni fa ha spento le 100 candeline
insieme ai familiari a Vibo Valentia, dove ora risiede. E’ in buone
condizioni ma non se la sente di
ripercorrere in prima persona tutto ciò che ha dovuto vedere e subire, troppo forte il dolore da rivivere per una centenaria. E’ uno
N
Giuseppina Marino È originaria di Parma, dove ha vissuto per 50 anni.
dei nipoti, Alessandro Romano, a
raccontare la sua storia, ascoltata
così tante volte. «Mia nonna abitava con i genitori in pieno centro,
vicino al Battistero - sottolinea
Alessandro - e a Parma ha lasciato
il cuore: dopo essersene allontana-
ta ha sempre manifestato il desiderio di tornare e in passato lo faceva spesso per incontrare il cugino, oggi 98enne, rimasto a vivere
lì».
Una gioventù trascorsa nei campi
quella di Giuseppina, fino al matri-
monio quando ha iniziato a fare la
tessitrice per le amiche e a dedicarsi alla casa. «E ha presto iniziato a
viaggiare per l’Italia - prosegue il nipote - perché mio nonno era militare e lei doveva seguirne gli spostamenti». E’ diventata madre di
tre figli, Pasqualino, Sofia e Rita e
proprio quest’ultima, ha sposato un
americano e si è trasferita a New
York ospitandola tra il 2001 e il
2002. «L’11 settembre io e la nonna
- racconta ancora il nipote - eravamo d’accordo di sentirci telefonicamente per gli auguri di compleanno. Ma è successa la tragedia ed è
stato solo panico: per quattro giorni le linee sono state interrotte e noi
non avevamo alcuna notizia né di
lei né di mia zia. Ricordo benissimo
l’angoscia che abbiamo vissuto, la
paura di averle perse. Poi, al quinto
giorno, siamo riusciti a metterci in
contatto. Erano entrambe sconvolte perché fortunatamente loro stavano bene, ma mia zia ha perso due
amiche in quell’agguato quindi la
tragedia è stata vissuta da vicino, è
II I giudici hanno risposto picche
alla sua richiesta di asilo politico. Alla fine, anche chi lo accoglieva in borgo Onorato ha
detto basta alle sue intemperanze di ospite scomodo. E lui ha
risposto impugnando un trinciapollo: per minacciare chi aveva in tasca le chiavi che gli erano
appena state ritirate.
Troppe le intemperanze, troppe le volte nelle quali il giovane,
sbarcato con migliaia di altri
africani da un gommone, si è
messo in luce in negativo. «Stop,
così non ci siamo: non puoi più
stare nella nostra comunità» gli
ha detto ieri mattina, dopo l'ultima che aveva fatto l'ospite, il
responsabile di Svoltare onlus di
borgo Onorato. E lui ha pensato
bene di reagire con i fatti, passando al contrattacco. Alla fine,
sono dovuti intervenire i poliziotti della Squadra volante.
Protagonista di questa vicenda, un ventunenne ghanese dal
carattere piuttosto irruento e
con le carte non proprio in regola per ottenere l'asilo politico.
Questo era ciò che chiedeva, anche se i giudici finora sono stati
di parere contrario. Il permesso
di soggiorno nel frattempo gli è
scaduto, ma lui avrà modo di
riprovarci, ricorrendo contro
questo primo «verdetto» come
vuole la prassi. Ma intanto gli è
scaduto anche il «permesso di
soggiorno» in borgo Onorato.
Qui, nella struttura che ospita
in pieno centro decine di richiedenti asilo, il giovane si era presentato con un biglietto da visita
non proprio positivo, dopo un
periodo trascorso in un centro
della provincia. Un «irrequieto», una «persona incapace di
rispettare orari e regole». Si sperava che il cambiamento d'aria
ispirasse anche un nuovo comportamento. Ma così pare che
non sia stato.
Ieri mattina, il giovane se l'è
presa con l'assistente al quale il
responsabile della onlus aveva
consegnato le chiavi dell'alloggio appena ritirate. Le chiavi gli
sono state restituite, ma lui non
ci ha potuto far gran che, perché
a quel punto la questione è diventata argomento da Codice
penale. E' partita una telefonata
per il 113: in pochi secondi (la
struttura si trova vicinissima a
borgo della Posta) è arrivata una
pantera della Squadra volante.
Il giovane è stato accompagnato in ufficio in questura. Pare che
anche qui non abbia avuto un
atteggiamento molto conciliante. Alla fine, il giovane richiedente asilo e pretendente alloggio
(alle sue condizioni) se n'è uscito
con una denuncia per minacce
aggravate. Di certo non rende
più facile il suo ricorso contro il
primo no all'asilo. u r.c.
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VIA GENOVA CADUTO DA SEI METRI
Giuseppina, sopravvissuta all'11 settembre
Ilaria Ferrari
Al sequestro della chiave
dell'alloggio ha reagito
impugnando
un trinciapollo
stata pienamente sentita. Mia nonna l’ha definita la Terza guerra
mondiale. Era sotto choc, ripeteva
che mai avrebbe pensato di arrivare
a vedere cose simili a 85 anni e che
mai avrebbe potuto dimenticare: il
giorno del suo compleanno sarebbe
sempre rimasto indissolubilmente
legato a quella tragedia. Mia nonna
è una donna saggia - aggiunge Alessandro - non ha potuto studiare ma
ha la saggezza dell’esperienza, quella che probabilmente si matura solamente con l’età. Mi auguro di diventare come lei».
Viene definita tranquilla, senza
pretese, tutta casa e famiglia, da
sempre. Domenica ha festeggiato i
suoi 100 anni con tutti i familiari,
mangiando poco come fa fin dalla
gioventù. Mai una sigaretta, mai
un eccesso a tavola. Ma, conclude
il nipote: «Il vero segreto della sua
longevità credo sia la serenità
sempre dimostrata nell’affrontare
anche le cose più brutte, la pacatezza, la bontà d’animo». u
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Resta in Rianimazione
il ragazzo precipitato
II Immobile in un letto di Rianimazione. In condizioni stazionarie, dopo il pauroso volo di sei
metri giù dal tetto di uno dei capannoni dell'ex Bormioli. In teoria, che non ci siano grandi novità
nel «bollettino medico» relativo
al diciassettenne di origini sudamericane precipitato sabato sera
in via Genova è già di per sé una
buona notizia. Il tempo gioca dalla parte del ragazzo, che ancora è
in prognosi riservata, anche se
non sarebbe in pericolo di vita.
L'incidente sarebbe avvenuto
mentre - non se ne ha la certezza,
ma l'ipotesi è più che attendibile il diciassettenne era impegnato in
una prova di parkour, che prevede
corse, arrampicate e salti. Forse è
sbagliato chiamarlo disciplina o
gioco. Per certi versi, quando viene effettuato in contesti particolarmente pericolosi (e già l'altezza
rappresenta un terribile fattore di
rischio, se poi si cammina su tetti
che possono cedere da un mo-
Ex Bormioli Sabato l'incidente.
mento all'altro non ne parliamo) è
un gioco come può esserlo la roulette russa. Parma ha già pagato
con il sangue questa moda diffusa
tra i più giovani: il 2 giugno dello
scorso anno, sempre in via Genova, precipitò Aurelio Sokoli, 17
anni. La sua vita si spense poco
dopo: a terra, dieci metri sotto il
tetto sul quale cercava di scacciare
la noia. u r.c.
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