A cura di Rosa Maria Falà - Tiziana Cascone

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A cura di Rosa Maria Falà - Tiziana Cascone
Learning Event
eTwinning, PNSD e AD - il valore aggiunto della
coprogettazione digitale nell’innovazione
della scuola italiana
7-18 aprile 2016
ELABORATO FINALE
Rosa Maria Falà - Sandra Rosi - Tiziana Cascone
Azione PNSD adottata:
Ambito “Strumenti”
Azione 6 - #Linee guida per
politiche attive di BYOD
(Bring Your Own Device)
Perchè adottare questa azione?
R.M. Falà:
Nella nostra scuola abbiamo le aule tutte provviste di LIM ma non abbiamo
computer o tablet per i nostri alunni. Spesso mi capita di utilizzare dei Tools
collaborativi ma i nostri alunni non possono interagire in classe. I loro smartphone
sono chiusi dentro una scatola posta sopra la cattedra e non possono
assolutamente utilizzarli. Il regolamento d’Istituto ne proibisce l’uso.
S. Rosi
La mia motivazione è la stessa. Non avendo altri strumenti a disposizione (solo un
tablet per il docente), faccio già a volte utilizzare gli smartphone (i miei studenti
non sono obbligati a deporli, ma anche nella mia scuola c’è la necessità di
cambiare il regolamento)
T. Cascone
Adottare politiche di BYOD può motivare gli alunni ad utilizzare a scopo didattico i
dispositivi personali, primo fra tutti lo smartphone, che spesso sono considerati
solo uno strumento per giocare, utilizzare i social e navigare in rete.
Come attuare l’azione 6 nella scuola?
- Far conoscere la normativa sui BYOD a tutti, genitori, docenti ed alunni
- Regolamentare l’uso del proprio Tablet o smartphone in classe.
- Modificare gli attuali Regolamenti d’Istituto, che di solito vietano l’uso degli
smrtphone, affinchè ne sia autorizzato l’uso a scopo didattico.
- Stilare un patto di corresponsabilità con i genitori sul loro uso.
- Monitorare e valutare periodicamente i risultati degli alunni delle classi BYOD
In che modo eTwinning può supportare
l’attuazione dell’azione adottata?
- realizzazione di progetti etwinning sul corretto uso del proprio smartphone (ad
uso didattico ma pure per l’uso quotidiano)
- scambi e condivisioni di buone pratiche con i docenti europei
- Webinar e learning event con esperti
- interventi di esperti esterni (come la Polizia Postale per problemi di sicurezza
/ protezione dei dati);
- approfondimenti su come attuare le ricerche di informazioni su Internet (come
valutare l’affidabilità o meno delle info)
- utilizzo di tools come Kahoot all’interno dei progetti ETwinning
Quali ricadute questa azione potrebbe avere nella
didattica o in quella della scuola?
L’uso regolamentato dello smartphone o del Tablet personale potrebbe trasformare la classe in un
laboratorio dove gli alunni interagiscono attivamente utilizzando Padlet o Kahoot oppure come
strumento di ricerca.
Ogni docente diventa una Guida Digitale per i propri alunni.
Le esperienze didattiche condotte con i dispositivi personali avranno una ricaduta positiva sulla
motivazione ad apprendere degli alunni.
L’uso di dispositivi personali può ovviare, anche se solo in parte, alle difficoltà operative dovute
all’obsolescenza delle apparecchiature a disposizione della scuola. Inoltre si possono ridurre i tempi
della ricarica dei dispositivi.
Quali potrebbero essere degli ostacoli da
superare per la sua attuazione?
Alcuni interrogativi e spunti di riflessione:
1. La reticenza di alcuni docenti dovuta alla paura di perdere il controllo sulla classe.
2. Il cyberbullismo, consentire l’uso del cellulare a scuola aumenterebbe il rischio?
3. Ci sono casi di vera e propria dipendenza dal cellulare… è un problema a cui pensare?
E’ davvero opportuno che l’alunno utilizzi i dispositivi personali, di cui fa già un uso
talvolta smodato, anche durante l’orario scolastico?
4. Hanno tutti lo strumento a disposizione? Corriamo il rischio di creare discriminazione?
5. Il collegamento di molti dispositivi alla rete scolastica rende necessario potenziare le
reti Wifi degli Istituti, oppure è legittimo consentire che gli studenti utilizzino a scuola i
GB a disposizione delle SIM personali?
Impatto e disseminazione dei risultati
L’impatto dell’azione 6 sulla didattica è positivo perchè contribuisce a mettere il digitale alla portata di
tutti, soprattutto degli alunni. Dobbiamo partire da ciò che possediamo e sfruttarlo per una didattica
innovativa e condivisa.
La disseminazione dei benefici che questa azione può portare nella didattica personale e della scuola può
avvenire pubblicando sul sito della scuola gli esiti del monitoraggio e della valutazione prima e dopo l’uso
del BYOD, realizzando incontri con genitori e docenti per condividere i risultati e condividendo le
esperienze all’interno dei consigli di classe e dei dipartimenti disciplinari.
Realizzare “caffé digitali” per lo scambio informale di pratiche didattiche fra colleghi.
Una esperienza di BYOD
Breve report di un’esperienza di BYOD condotta nel mese di marzo 2016.
Destinatari:
scuola secondaria di primo grado - classe prima, 24 alunni
Attività:
test di grammatica francese (!) elaborato dal docente con Kahoot e proposto agli
alunni come prova di verifica.
Tempi:
n.2 ore per la preparazione del test, n.1 ora per lo svolgimento in classe
Pro……
contro
- Il materiale è riutilizzabile più volte a costo zero
- Gli alunni si sono divertiti moltissimo anche se si
trattava di una verifica su un argomento non
molto “digeribile”
- La somministrazione del test è abbastanza
veloce e i risultati immediati, va bene per una
verifica strutturata e si azzerano i tempi per la
correzione
e
- La preparazione del materiale per il test su Kahoot
richiede tempo
- Si creano problemi di “contenimento” della
vivacità degli alunni, che pur consapevoli del fatto
che si trattasse di una verifica si lasciano
prendere dall’entusiasmo del gioco (alunni 11/12
anni)
- Il feedback da parte degli alunni è stato
pienamente soddisfacente, lo stesso da parte
delle famiglie (avvisate precedentemente)
- E’ necessario assicurarsi del buon funzionamento
dei dispositivi di tutti, il che porta via del tempo, e
bisogna conoscere il funzionamento dei vari
dispositivi per rispondere efficacemente alle
richieste d’aiuto degli alunni
- La didattica attuata è di tipo laboratoriale e
suscita grande interesse negli alunni
- 3 alunni non possedevano uno smartphone e
hanno utilizzato tablet della scuola