Fiscal Flash - Informati srl

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Fiscal Flash
La notizia in breve
N. 354
14.12.2012
Indici dei Prezzi al Consumo IPC
Rilevazione del mese di novembre 2012
Categoria: Indici
Sottocategoria: Indice dei prezzi al consumo
Nel mese di novembre 2012, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività NIC,
comprensivo dei tabacchi, registra una diminuzione congiunturale dello 0,2% e un aumento del 2,5% nei
confronti del mese di novembre 2011. Per quanto riguarda l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le
famiglie di operai e impiegati FOI, (al netto dei tabacchi) lo stesso indice registra un calo dello 0,2% su
base mensile e un aumento del 2,4% su base annua.
Indice prezzi al
consumo
L’indice dei prezzi al consumo IPC misura il rincaro dei beni di consumo in un
Paese e serve a determinare il costo attuale dei beni e dei servizi consumati
dalle economie domestiche rispetto a un periodo di base. L’IPC è uno degli
indicatori economici più importanti e maggiormente utilizzati ed è riconosciuto
come ausilio orientativo in politica e in economia.
Rilevazioni sul
sistema dei
prezzi al
consumo
Le rilevazioni correnti sui prezzi al consumo vengono effettuate dall’Istituto
Nazionale di Statistica dando luogo ai seguenti indici:
NIC
Indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera
collettività
FOI
Indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie
di operai e impiegati
IPCA
Indice dei prezzi al consumo armonizzato per i
paesi dell'Ue
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Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected]
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1
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A partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento dell’indice
nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività NIC e
dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati FOI è il 2010 (la base precedente era il 1995).
Base di riferimento IPC = 2010
Indici nazionali
dei prezzi al
consumo
Nella seguente tabella vengono rappresentati gli indici dei prezzi al consumo
(FOI) per le famiglie di operai ed impiegati al netto dei consumi di tabacchi, per
le rivalutazioni monetarie.
Ottobre
Novembre
2012
2012
106,4
106,2
+0,0
- 0,2
+2,7
+2,4
+6,0
+5,7
Indice prezzi al consumo (IPC)
Variazione percentuale rispetto al
mese precedente
Variazione percentuale rispetto allo
stesso mese dell’ anno precedente
Variazione percentuale rispetto allo
stesso mese di due anni precedenti
Indici mensili
del costo della
vita relativi
all’Anno 2011
Indici FOI
(senza tabacchi)
Nella seguente tabella sono riportati gli indici mensili relativi al costo della vita
da gennaio a dicembre 2011:
Anno
2011
%
Gen.
Feb.
101,2
101,5
2,2
2,3
Mar.
Apr. Mag.
101,
9
102,
4
102
,5
2,5
2,6
2,6
Giu.
Lug.
Ago
Set.
Ott.
Nov.
Dic.
102,6
102,9
103,
2
103,2
103,
6
103,7
104,
0
2,7
2,7
3,0
2,8
3,2
3,2
3,2
Nella seguente tabella sono riportati gli indici mensili relativi al costo della vita
fino a novembre 2012.
Indici mensili
del costo della
vita relativi
all’anno 2012
Anno
Gen
.
2012
104,
4
%
3,2
Feb.
104,8
3,3
Mar
Apr.
Mag.
Giu.
Lug.
Ago.
Set.
Ott.
Nov.
105,
2
105,7
105,6
105,8
3,0
3,1
106.,
4
106.,
4
106.,
4
106,2
3,2
105,
9
2,9
3.,1
3.,1
2,7
3,2
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Dic.
2,4
2
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Nella prima riga, in corrispondenza dell'anno, sono riportati gli indici ISTAT,
mentre nella riga successiva, in corrispondenza del segno di percentuale (%),
sono indicate le percentuali di incremento sul corrispondente mese dell'anno
precedente.
Uso dell’indice
Istat per il
calcolo del
nuovo canone di
locazione
Queste percentuali sono utilizzabili in tutti quei casi (contratti di locazione,
assegni al coniuge o altro) che richiedono adeguamenti sulla base del costo
della vita. Per i contratti di affitto (che lo prevedono) è sufficiente calcolare il
75% (o 100%) della percentuale di scostamento per ottenere la rivalutazione
del canone di locazione.
Per calcolare la nuova rata di affitto si utilizza come base l’indice FOI al netto
dei tabacchi disponibile prima della scadenza del contratto.
Contratti di
locazione
abitativa
stipulato dopo
il 30 dicembre
1988
I contratti di locazione abitativa stipulati dopo il 30 dicembre 1988, data di
entrata in vigore della nuova legge sulle locazioni abitative (Legge 431 del
9/12/1998), possono essere rivalutati ogni anno in misura libera e quindi anche
del 100% se espressamente specificato. In mancanza di una clausola nel
contratto, che stabilisca la misura della rivalutazione del canone di locazione,
in caso di lite, qualora si ricorresse in giudizio, la rivalutazione sarà calcolata
nella misura del 75% dell’ indice ISTAT (FOI) al netto dei tabacchi.
Contratti di
locazione a uso
diverso da
quello abitativo
e a uso
abitativo
stipulati prima
del 30
dicembre 1988
Per tutti i contratti di locazione a uso diverso da quello abitativo non importa
quando stipulati, e per quello a uso abitativo stipulati prima del 30 dicembre
1988, la legge stabilisce che per la rivalutazione dell’affitto non si debba
superare il 75% di detto indice. Tutti i contratti di affitto si adeguano a questa
norma per cui il 75% dell’indice ISTAT (FOI) al netto dei tabacchi è la base di
riferimento per l’adeguamento del canone di locazione ed è per questo che
viene sempre già calcolata.
I contratti per uso abitativo stipulati dopo il 30 dicembre 1988 possono
contenere la clausola di adeguamento al 100% dell’indice ISTAT FOI al netto
dei tabacchi.
Esempio di
rivalutazione
del canone
Supponiamo che il Sig. Rossi deve aggiornare il canone di locazione del proprio
immobile.
Supposto di euro 500,00 il canone mensile, l’aggiornamento dello stesso riferito
ad esempio al periodo Novembre 2011 – Novembre 2012 è determinato nel
seguente modo.
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Versamento
Tassa annuale
libri e registri
Supposto (ad esempio) la variazione dell’indice FOI pari a 2,4%, il coefficiente di
rivalutazione (75%) deve essere calcolato nel seguente modo:
Coefficiente di rivalutazione: 2,4% x 75% = 1.8%
Avendo calcolato il coefficiente di rivalutazione andiamo a calcolare
la
rivalutazione del canone di locazione:
Rivalutazione del canone: € 500,00 X 1,8% = € 9,00
L’ultimo passaggio consiste nel calcolare il canone di locazione aggiornato:
Canone aggiornato: € 500,00 + € 9,00 = € 509,00
NUOVO CANONE MENSILE = € 509,00
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