4 12052015 - Comune di Taranto

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4 12052015 - Comune di Taranto
Consiglio Comunale di Taranto
12 maggio 2015
I lavori del Consiglio Comunale iniziano alle ore 11.00.
Presidente TRIBBIA
Buongiorno a tutti.
Cedo la parola al Segretario Generale per l’appello nominale.
Segretario Generale
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
Procedo all’appello...
Consigliere DE MARTINO
Presidente, posso?
Presidente TRIBBIA
No: non si può!
(I Consiglieri Cannone e De Martino intervengono fuori microfono)
Consigliere, non si può! Prego il Segretario Generale di fare l'appello.
Il Segretario Generale esegue l'appello nominale per la verifica dei presenti.
Essendo, provvisoriamente, in aula n.18 Consiglieri su n. 33, la seduta viene
dichiarata valida.
Presidente TRIBBIA
Diciotto Consiglieri: dichiaro aperto la seduta.
Nomino come scrutatori i Consiglieri Capriulo, Vietri e Cotugno.
Prima di procedere all'ordine del giorno con le “Comunicazioni del
Sindaco”, vorrei porre all'attenzione dell'Assemblea una triste circostanza, una
brutta notizia che ieri è arrivata in città, ovvero la scomparsa dell'ex Consigliere
Dott. Clemente Malagrinò. Pertanto ritengo opportuno, se qualcuno…
Il Consigliere Capriulo ha chiesto la parola. Forse anche De Martino era
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inerente a questo?
(Il Consigliere De Martino fuori microfono)
Ok. Consigliere Capriulo, se vuole intervenire prima di procedere al minuto
di raccoglimento.
Consigliere CAPRIULO
Ovviamente, raccolgo l’invito del Presidente: ho avuto modo di fare, anche
se per pochi mesi, il Consigliere Comunale insieme a Clemente Malagrinò e c'è
una certa emozione nel pensare che, alla sua giovane età, purtroppo non c'è più.
Lui è stato Consigliere in uno dei periodi più “accesi” del Comune di
Taranto, che sfociarono con le dimissioni del Sindaco Di Bello: era in minoranza
con noi. E’ sempre stato una persona che si era posta nel tentativo di rimediare, di
cercare di affrontare quelli che erano i problemi già allora drammatici della città. È
stata sempre una persona disponibile, che aveva da farmacista – quindi da un ruolo
medico sanitario - un osservatorio particolare in quella parte della città, in quella
parte anche popolare della città.
Quindi ha sempre cercato - io lo ricordo, sempre sorridente, solare quando
arrivava con la sua moto – il dialogo, il confronto ed il bene della collettività. Lui
spesso aveva un unico cruccio, che fra l'altro condividevamo, che era il fatto che
l'Inter spesso andava male, questa era l'unica volta che lo sentivi lamentare. Però
per il resto ha sempre cercato il bene della città.
Quindi io credo che il Consiglio Comunale debba salutare Clemente, debba
abbracciare la sua famiglia.
Taranto, a mio avviso, perde una persona impegnata, capace, onesta, ha perso
ieri un grande cittadino. Quindi io credo che il Consiglio Comunale di Taranto
debba riconoscergli il giusto tributo.
Presidente TRIBBIA
Grazie, Consigliere Capriulo.
Se il Consigliere De Martino vuole aggiungere qualcosa.
Consigliere DE MARTINO
Dopo l'intervento del collega Capriulo, che ha tratteggiato molto bene il
profilo umano dell'amico Clemente Malagrinò, io credo che non ci sia molto da
aggiungere, se non che la città, il mondo delle professioni perde un esponente
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molto equilibrato, una persona mite, pacata, sempre propensa al dialogo. Ci
dispiace che se ne sia andato così giovanissimo. Il nostro cordoglio e la nostra
emozione oggi è sincera, da parte del gruppo, del partito ma credo dell'intero
Consiglio Comunale e di quanti hanno avuto modo di intrattenere con lui un
rapporto sempre in assoluta serenità e pacatezza. Lo salutiamo con tantissimo
affetto.
Presidente TRIBBIA
Grazie, Consigliere De Martino.
Lascio la parola all'Assessore Di Gregorio.
Assessore DI GREGORIO
Scusate, non riesco a trattenere le lacrime, perché io ho condivido con
Clemente il gruppo della neo-costituita Margherita. Sono abbastanza sotto shock
da ieri mattina, però vi voglio raccontare di un cittadino modello, perché Clemente
era un cittadino modello; vi voglio solo raccontare dei piccoli episodi. In questi
due/tre anni ho seguito un po’ la sua malattia purtroppo solo il maniera telefonica,
nel senso che gli impegni della vita purtroppo non ti fanno capire che ci sono altri
valori ben più importanti, come per esempio la vicinanza fisica ad un amico che
non sta bene, anche se lontano da casa, per cui raccoglievo spesso le sue telefonate
da Pisa in cui mi diceva: “Ho letto il giornale, ho letto su internet questa cosa di
Taranto: impegnatevi su questo!”. Quindi veramente questa città ha perso un
grande figlio!
Io spero che si possa prendere esempio da lui per le cose sempre positivo che
ha messo in campo: mai una critica, sempre costruttivo sui problemi. Clemente: ti
vogliamo bene veramente!
Presidente TRIBBIA
Grazie, Assessore.
Il Consigliere Aldo Renna a conclusione.
Consigliere RENNA
Grazie, Presidente.
Sì, voglio ricordarlo anch'io perché Clemente è stato anche Consigliere
Comunale nel 2005, quando io ero all’epoca anche all’opposizione: ho stimato la
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persona che, nonostante fosse avversario politico, è stato sempre corretto nei
confronti di chi rappresentava i colori diversi. Quindi Taranto perde veramente
una persona di quelle che, purtroppo, poche ne sono rimaste.
Grazie.
Presidente TRIBBIA
Grazie, Consigliere Renna.
Se vogliamo metterci in piedi per un minuto di silenzio.
(A questo punto tutta l'Assemblea si alza in piedi e osserva un minuto di
silenzio)
(Applausi)
Procediamo al primo punto all'ordine del giorno: "Comunicazioni del
Sindaco". Non ce ne sono.
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Presidente TRIBBIA
Secondo punto all'ordine del giorno: “Approvazione verbale seduta
precedente”.
Diamo per approvato il verbale della seduta precedente, se non ci sono
interventi in merito.
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Presidente TRIBBIA
Terzo punto all'ordine del giorno: "Risposte ad interrogazioni".
Non ci sono risposte ad interrogazioni.
Procediamo agli articoli 11.
Per gli articoli 11 ci sono richieste da parte dei Consiglieri Guttagliere,
Capriulo e Renna.
Quindi per il primo articolo 11 il Consigliere Guttagliere inerente a
"Problematiche rete fognante ed idrica della città di Taranto".
Consigliere GUTTAGLIERE
Signor Presidente, signori Consiglieri, io non mi sono mai alzato in
Consiglio Comunale per fare un articolo 11 perché ritengo che il Consigliere
Comunale, soprattutto il Consigliere Comunale di maggioranza, esprime un altro
potere confronto all'opposizione, che stimola la maggioranza attraverso gli articoli
11 in Consiglio Comunale. Quindi questa mattina lo faccio perché è arrivata una
lettera al "Taranto", quindi all’Amministrazione Comunale nelle vesti del Sindaco,
del Direttore Generale, dei tecnici e dell'Assessore ai Lavori Pubblici da parte
dell'Autorità Idrica Regionale, una letteraccia, una lettera molto brutta per il nostro
Comune, io ve la voglio leggere questa lettera: parla del “Completamento delle
rete idrica e fognante a servizio della zona costiera delle borgate di San Vito,
Talsano e Lama - della parte del mare - Convocazione di un incontro”. Dice:
"Con riferimento all'incontro tenuto presso la sede dell'Autorità in data
23.04.2015, dal quale si è preso atto della mancata - ripeto “mancata” partecipazione dell'Amministrazione Comunale in indirizzo, significa quanto
segue.
Da quanto relazionato dall'AQP, si è appreso che riguardo all'impianto di
sollevamento fognario previsto per la progettazione richiamata in oggetto, nel suo
quarto lotto funzionale, codesta Amministrazione Comunale, sebbene nel 2013
avesse richiesto lo spostamento dello stesso in altra area di proprietà pubblica, in
data 28.01.2015 propone che si attui l’esproprio della pubblica utilità della
particella interessata all'impianto. Detta circostanza comporta un onere aggiuntivo
rispetto a quanto già previsto al piano degli interventi 2014/2018, approvato dal
Consiglio Direttivo nella seduta dell'11.07.2014.
A ciò si aggiunge un ulteriore aggravio di spese già quantificate da AQP in
Euro 716.000 dovute alla disposizione del nuovo Regolamento adottato da codesto
Comune nell'esecuzione di opere (parola incomp.) della manomissione del suolo
pubblico.
Al quadro di per sé già problematico in termini di tempistica di attuazione
degli interventi infrastrutturali previsti da detta progettazione, si aggiunge la
questione riguardante la titolarità delle strade su cui si andrebbero a realizzare
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parte delle reti idriche e fognanti. Parte di esse sono già state dichiarate ad uso
pubblico con determina n. 103 dell’08.07.2014, mentre per le altre non è stata
assunta alcuna decisione, in particolare quelle previste dal quinto lotto come
comunicato da AQP”. E ci sono una serie di strade che non vengo qui ad elencare
ma sono poche, una ventina appena.
“Per tutto quanto su esposto, stante il tempo trascorso e la necessità di fornire
celere riscontro alla richiesta di servizio idrico fognante, si invitano le
Amministrazioni in indirizzo ad un incontro presso questa Autorità per il prossimo
13 maggio 2015, alle ore 10.30 - ci auguriamo che l'Amministrazione Comunale
questa volta sia presente - per assumere definitivamente decisioni in merito alle
problematiche prospettate.
In particolare l'Amministrazione Comunale dovrà fornire assicurazione
circa: 1) l’autorizzazione di massima della manomissione della sede stradale per
l'elenco delle vie richiedenti nella determina n. 103 dell'8.07.2014; 2) per quelle
non rientranti su detta disposizione, la determinazione ad uso pubblico
congiuntamente all'autorizzazione massima della manomissione del suolo
pubblico stradale.
Quanto sopra nelle more della procedura di acquisizione in mano pubblico
anche mediante la costituzione di servitù”. Ce lo indicano anche: se casomai i
funzionari dell'Amministrazione Comunale o altri non lo sanno, possiamo fare la
dichiarazione di servitù perché in quelle strade, anche se private, sono state già
fatte delle opere pubbliche (quale la rete gas) con soldi dell'Amministrazione
Comunale e dello Stato, quindi di fatto sono di uso pubblico minimo dal
1987-‘88-‘89.
"Resta inteso che - dice poi, quindi c'è un richiamo molto forte da parte
dell'Autorità Idrica, perché loro gestiscono i soldi di tutti i comuni della nostra
provincia e ci stanno dando circa 11.400.000 euro che rischiamo di perdere - ove
non si riesca nell'incontro fissato ad avere tempi certi per il superamento delle
problematiche evidenziate, questa Autorità non potrà che autorizzare l’Acquedotto
Pugliese a completare le progettazioni in corso - solo di quelle poche strade escludendo definitivamente le canalizzazioni ricadenti su strade per le quali non è
ancora possibile definire la natura pubblica”.
Bene, oggi io mi rivolgo anche a quei Consiglieri Comunali che nella passata
Amministrazione Comunale si sono dati da fare: in questo caso io vedo l'Assessore
Di Gregorio che all'epoca era Consigliere Comunale e che si è dato da fare, perché
effettivamente le devo riconoscere che comunque è frutto dell’Amministrazione
Comunale, di chi ha fatto parte della prima Amministrazione Stefano, quindi di
portare a casa una delibera di Giunta nel 2011 con un progetto preliminare. Oggi si
sa che per poter andare avanti e fare questo progetto bisogna fare un atto di servitù,
che credo che sia anche pronto se vogliamo, ma soprattutto di passare dal progetto
preliminare a progetti esecutivi, altrimenti il nostro Comune rischia di perdere non
i 5.000.000, ma gli 11.400.000 euro, tenendo presente che vorrei richiamare i
Consiglieri Comunali e anche l'Amministrazione, e in questo caso la Giunta per
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ricordare che noi siamo stati chiamati ad amministrare la Cosa Pubblica,
soprattutto per il bene più assoluto che l’Amministrazione Comunale deve
garantire che sono l'acqua, la fogna, le luci, i marciapiedi e le strade. Per questo noi
siamo stati chiamati a svolgere il nostro servizio: non ce lo dobbiamo dimenticare
e lo dobbiamo portare avanti.
Quindi io chiedo con forza che l'Amministrazione Comunale vada a questo
incontro, che porti avanti questo discorso perché Taranto non può perdere questi
11.000.000 di euro.
Grazie.
Presidente TRIBBIA
Grazie, Consigliere.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Di Gregorio: ne ha facoltà.
Assessore DI GREGORIO
Grazie, Presidente.
Intanto volevo tranquillizzare il Consigliere Guttagliere e lo ringrazio di
questo intervento, ma l'Amministrazione è sempre stata presente a questi incontri.
L'incontro di domani non si farà su richiesta dell'Acquedotto: è stato rimandato in
un primo momento a giorno 15 e in un secondo momento a martedì prossimo,
quindi è martedì 19 che si terrà questo incontro.
Volevo dire che nella passata Giunta abbiamo approvato, non come delibera
ma come elenco da sottoporre ad affissione, quasi 312 strade che sono quasi per la
totalità per il versante di San Vito - Lama - Talsano e 6 strade della zona Cesare
Battisti, di via Torro. Per cui già stamattina Saverio Resta, del Patrimonio, ha
inviato per la pubblicazione degli elenchi per le vie della città questo elenco
famoso di 300 strade. E’ stato un lavoro abbastanza duro e abbiamo usato un
metodo diverso rispetto all’altra delibera, cioè abbiamo cominciato da un capo e
siamo andati dall'altra parte senza escludere nessuna strada.
L'elenco di cui parlava il Consigliere Guttagliere iniziava con via Acciughe.
Conosco molto bene quella lettera dell'Acquedotto: tutte quelle vie che lei troverà
lì elencate sono in questo elenco preparato dalla mia direzione in questi giorni. Le
troverà tutte lì.
Siamo molto attenti perché è una cosa che – lei sa – mi interessa molto
essendo anche indigeno di quei luoghi, per cui è un problema che è molto sentito
dai cittadini.
Presidente TRIBBIA
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Grazie, Assessore Di Gregorio.
Prima di passare al prossimo articolo 11, volevo precisare che l’approvazione
del verbale delle sedute riguarda quelle del 27 marzo e del 30 marzo 2015. Non
avevo il brogliaccio, quindi non ricordavo le date.
Per quanto riguarda gli articoli 11, si aggiunge anche un articolo 11 da parte
del Consigliere Cannone. Procediamo con quella del Consigliere Capriulo: ne ha
facoltà. È inerente a “Problematiche Ilva - Richiesta applicazione della
Valutazione Integrata di Impatto Ambientale”.
Consigliere CAPRIULO
Presidente, abbiamo depositato come gruppo una mozione/ordine del giorno,
però ci sembrava opportuno annunciarlo al Consiglio Comunale e ai
rappresentanti della Giunta perché, anche alla luce della buona notizia di questa
mattina dello sblocco di parte dei fondi per il risanamento dell'Ilva, io credo, noi
crediamo che su questo tema l'attenzione debba essere sempre massima da parte
del Comune, soprattutto nel tentativo (almeno per quelli che condividono questa
tesi) che il lavoro sia coniugato con la massima tutela sanitaria da parte dei
lavoratori e dei cittadini, che è una cosa che ha sancito la Corte Costituzionale ma
che dobbiamo poi realizzare nel concreto.
Siccome crediamo che, nonostante il “problema Taranto” sia diventato
strategico a livello nazionale, nonostante ci siano stati sette interventi legislativi,
nonostante l'A.I.A. sia stata rivista, permangono tutta una serie di problemi,
permangono tutta una serie di necessità che vanno riviste per rispettare il principio
che ho detto in origine.
Su questo, come sapete – la storia è lunga: noi l’abbiamo anche in parte
riepilogata in questo ordine del giorno/mozione - ci sono alcuni dati essenziali.
Ovviamente - come sapete - tutto parte dal luglio del 2012 col sequestro da parte
della magistratura di parte degli impianti e tutto quello che è accaduto.
Per quello che ci riguarda, come Ente coinvolto, noi pensiamo che
quell'A.I.A. poi rilasciata ad agosto del 2012 oramai vada rivista, perché in parte
lacunosa, per esempio, non comprende la parte del suolo, delle acque e del
sottosuolo, quindi quella parte ancora non ha avuto l’A.I.A., quindi questo
problema permane e non è stato affrontato. Ma soprattutto rimane lacunosa perché,
così come dimostrato anche dagli studi che ci sono stati, non rispetta la massima
tutela sanitaria per i lavoratori e per la città di Taranto.
Allora, siccome per quanto ci riguarda - ma credo che sia un pensiero della
stragrande maggioranza dei Consiglieri Comunali - la produzione, se deve
rimanere, deve coniugarsi con la massima tutela sanitaria, su questo dobbiamo
assolutamente essere protagonisti di una serie di proposte che siano proposte
innovative. Da questo punto di vista, ad aprile del 2015 - e mi rivolgo in particolare
all'Assessore Baio, che ha anche la delega sulla materia - nel mondo scientifico di
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queste problematiche c’è un elemento nuovo, che è un lavoro fatto da diverse
A.R.P.A. regionali, dall'I.S.P.R.A., anche dagli Istituti di Protezione degli Enti
Autonomi, guidati dal Prof. Assennato, che hanno elaborato la cosiddetta V.I.A.S.,
che sta per Valutazione Integrata di Impatto Ambientale e Sanitario, e cioè la
possibilità di tenere insieme – adesso non voglio andare troppo sul tecnico perché
rischiamo di non capirci – V.A.S., V.I.A. ed A.I.A. attraverso uno studio
scientifico che porti ad una valutazione che tenga anche conto delle necessità
sanitarie, cioè dell’impatto sanitario da parte di una industria, di una attività
produttive.
Ci sono delle linee guida: sono circa 130 pagine, fatte con un lavoro
scientifico. Il problema di queste linee guida è che non hanno ancora una copertura
normativa, cioè nel senso che non c'è una Legge che impone di applicare queste
V.I.A.S.. Allora la proposta che noi vogliamo avanzare - vogliamo avanzare al
Sindaco, vogliamo avanzare alla Giunta, vogliamo che si discuta in Consiglio
Comunale – è di come, quale Ente che ha sul proprio territorio un problema che si
chiama “Ilva di Taranto”, del risanamento ambientale e della tutela sanitaria dei
cittadini e dei lavoratori, perché non ci rendiamo protagonisti di attivare questa
V.I.A.S. anche non avendo la copertura normativa, attraverso uno sforzo da parte
degli istituti governativi nazionali, regionali, provinciali, tenendo conto che siamo
in una fase in cui l'azienda è commissariata dallo Stato e, quindi, la necessità di
assicurare la produzione, di assicurare il lavoro ma di assicurare anche la tutela
ambientale e sanitaria dovrebbe essere una preoccupazione di tutti, in primis del
Governo della nazione che attualmente gestisce l'Ilva attraverso un
commissariamento.
Quindi questa è la nostra proposta: di iniziare una attività di pressione
affinché questa evidenza scientifica, certificata attraverso le linee guida da parte di
tutto il mondo scientifico pubblico che è formato dall'I.S.P.R.A. e dalle A.R.P.A.
regionali, sia applicato all'Ilva di Taranto vedendo l'A.I.A. del 2012. Ci sembra la
possibilità di un avanzamento importante da un lato per tener conto delle necessità
di produzione di lavoro, ma soprattutto di dire ai cittadini di Taranto che, da questo
punto di vista, ci può essere il massimo della sicurezza sanitaria sia per i lavoratori
che per i cittadini e anche perché, a quel punto, le risorse che dovranno essere
impegnate non saranno spese inutilmente.
Ci sembra una proposta che - così come abbiamo fatto nell'ultimo periodo porteremo, perché sappiamo che non si discuterà oggi in quanto viene messa in
coda all'ordine del giorno, la porteremo nelle Commissioni competenti. Sono
proposte aperte, così come ci stiamo contraddistinguendo nell'ultimo periodo, però
speriamo - appunto - che questo tema ridiventi un tema centrale perché le
preoccupazioni rispetto al fatto che comunque le preoccupazioni sanitarie
continuano a rimanere nei cittadini (come, purtroppo, prima abbiamo dovuto
salutare anche un nostro ex collega per la “malattia del secolo” che a Taranto,
come sappiamo dalle evidenze scientifiche, ha una incidenza maggiore che in altri
posti), ci consenta di coniugare il lavoro con la salute in maniera concreta e non
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soltanto a parole.
Quindi questa è la nostra proposta: speriamo che il Sindaco abbia la
possibilità di vederla, di assumerla e che su questo il Consiglio Comunale possa
fare pressioni in tutte le sedi affinché questo diventi un elemento innovativo sia per
la fabbrica che per la tutela sanitaria dei cittadini.
Presidente TRIBBIA
Grazie, Consigliere. La Presidenza si impegnerà a passare gli articoli 11 a chi
di dovere, oltre al fatto che comunque, come ha anticipato lei, questo articolo 11 è
anche un ordine del giorno che sarà collocato in coda agli ordini del giorno di
questo Consiglio, unitamente ad un altro ordine del giorno proposto dalla
Presidenza inerente anche alla chiusura della filiale di Taranto della Banca d'Italia.
L'Assessore Baio ha chiesto di intervenire in merito all'articolo 11 del
Consigliere Capriulo.
Assessore BAIO
Io volevo rispondere al Dott. Capriulo dicendo che, quando c'è stata quella
notizia a cui si riferisce lei, ricevetti un messaggio con toni entusiastici dal Prof.
Assennato che parlava proprio di un convegno nazionale tenuto soprattutto dai
medici che fanno capo all'A.R.P.A. e che si occupano, ovviamente, anche di
questioni ambientali e c'era questa novità.
Naturalmente è un documento che è stato approvato – mi diceva lui, poi mi
sono sentito anche telefonicamente - con grande resistenza e comunque è passato.
Ora, questa è una cosa: il documento scientifico; poi, circa il fatto normativo
effettivamente c'è al momento una vacatio e credo che l'iniziativa che il gruppo di
Capriulo propone sia una iniziativa giusta, che va seguita, vanno coinvolti
eventualmente anche i Parlamentari del territorio tarantino di qualunque
schieramento facciano parte, in modo tale da essere ulteriormente sempre
all’avanguardia per la difesa della salute dei cittadini tutti, in primis per chi ci
lavora e altri, invece, quelli che vivono in questa città.
Grazie.
Presidente TRIBBIA
Grazie, Assessore Baio.
Per articolo 11 ha chiesto di intervenire il Consigliere Renna inerente a
"Problematiche cittadine": ne ha facoltà.
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Consigliere RENNA
Grazie, Presidente.
Colleghi Consiglieri, signori Assessori, più di qualche Consigliere
Comunale, compreso il Presidente del Consiglio, è impegnato in campagna
elettorale, quindi non può nemmeno sentire le lamentele che porta il sottoscritto a
nome dei cittadini di Taranto, invece dovrebbe essere proprio questa l'Assise dove
loro dovrebbero ascoltare questi suggerimenti per cercare di risolvere quanti più
problemi in questa città. Purtroppo sono impegnati in campagna elettorale. Beati
loro! Però una campagna elettorale che porta anche dei risultati alla città, perché
chiunque è candidato e ha il potere in mano oggi (Assessori o Consiglieri
Comunali) riesce a farsi il pezzettino dell'asfalto, i marciapiedi e qualcosa che oggi
porta un vantaggio, però qualcuno deve anche girare nelle vie limitrofe di Taranto,
e quando parlo di limitrofe intendo il centro di Taranto: via Leonida, via
Temenide.
Mi tocca fare un articolo 11 che non avrei mai fatto in vita mia, perché è
talmente banale la cosa che dico che dovrebbe essere ordinaria amministrazione e
non straordinaria, perché con i soldi dei contribuenti, con i soldi che i cittadini di
Taranto pagano dovremmo dare i servizi ai cittadini di Taranto, ma pare che tutta
questa gente che abita nelle vie traverse di via Dante (via D’Alò Alfieri, via Diego
Peluso, via Giusti)… beh, fatevi una passeggiata con le vostre auto o – per chi ha la
moto – con una moto, con la moto forse si sentirebbe meglio - Consigliere Brunetti
- sembra di fare la “Parigi Dakar” nel momento in cui si va nel deserto del Sahara.
Io voglio sollevare questo problema alla Giunta e anche all'Assessore Di
Gregorio che pensavo che mi rispondesse un po’ di giorni fa per quanto concerne il
discorso del “Magna Grecia”, perché lì da un mese a questa parte si sono asportati
tutti gli infissi, si sono asportati tutti i cavi elettrici e, purtroppo, chi andrà ad
aggiudicarsi la gara - con la speranza che si faccia, che vengano aperte le buste, che
qualcuno prenda in mano la situazione - dovrà spendere un po' di soldini per
ripristinare il tutto. E non solo quella struttura ma anche la struttura del’ex Asilo
“Costa” in via Umbria angolo viale Virgilio: una bellissima struttura, proprietà del
Comune di Taranto, dove si potrebbe fare anche un ritrovo per anziani, dato che a
Taranto ci siamo scordati anche degli anziani. Una volta le circoscrizioni avevano
un luogo di aggregazione per gli anziani, oggi non abbiamo neanche quello.
Ripeto: mi viene anche da piangere a fare un articolo 11 così banale, ma
purtroppo sono costretto a farlo per sollevare questi problemi che sono i problemi
che i cittadini oggi ci sottopongo. Invece qualcuno oggi, impegnato in campagna
elettorale – ripeto - si fa soltanto il proprio “giardino”, e non è così. Purtroppo devo
dire che qualche Assessore fa anche bene a curarsi la sua zona, ma dovrebbe dare
anche ascolto a segnalazioni di Consiglieri Comunali – come il sottoscritto – di
opposizione, perché per otturare una buca in via Liguria sono passati quattro mesi
e mezzo e la buca sì e no è di 20 centimetri.
Signori miei, se dobbiamo fare la politica in questa maniera, io non ci sto più.
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Grazie.
Presidente TRIBBIA
Grazie, Consigliere Renna.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore al Patrimonio Di Gregorio: ne ha
facoltà.
Assessore DI GREGORIO
Grazie, Presidente.
Volevo ricordare al Consigliere Renna che l'immobile citato, quello di via
Umbria angolo viale Virgilio, non è di pertinenza dell’Amministrazione
Comunale, non è nei nostri elenchi perché, come sa, è ex CARIM, quindi c'è tutta
una situazione che evidentemente il collega non conosce bene.
Per quanto riguarda, invece, il “Magna Grecia”, le buste sono state aperte,
siamo già al secondo stadio - non vedo più il dirigente Landinetti che fa parte della
commissione - sono state fatte le verifiche della documentazione preliminare e,
quindi, sono state accettate entrambe le offerte, stanno per richiedere, anzi sono già
partite le richieste della documentazione a cui le due società dovevano provvedere
alla presentazione della gara.
Consigliere RENNA
Presidente, per fatto personale. Grazie.
Presidente TRIBBIA
Prego, ne ha facoltà.
Consigliere RENNA
Dato che sono stato tirato in ballo per non essere a conoscenza della struttura
che non è comunale: l'Assessore mi può mandare o in Commissione o alla mia
e-mail, cortesemente, l'acquisizione da parte di qualche altro Ente di questa
struttura.
Allora mi ero dimenticato che anche l’ex gerontocomio, che è una
“cattedrale” fatiscente che si trova sotto Santa Lucia, anche lì che sta crollando da
dieci anni e anche lì fu fatta una proposta di acquisizione con un bando di gara per
ristrutturarla e anche lì, purtroppo… Abbiamo centinaia di “cattedrali nel deserto”
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all’interno del Comune di Taranto e penso che questa sia struttura di pertinenza del
Comune di Taranto.
Presidente TRIBBIA
L'Assessore Di Gregorio per una breve replica.
Assessore DI GREGORIO
È un po’ sfortunato il Consigliere Renna, è arrivato anche qui in ritardo: il
gerontocomio è attenzionato in un progetto di project financing che sarà presentato
alla città entro i prossimi 20 giorni.
Mi spiace, ci stiamo riuscendo: stiamo mettendo mano dappertutto!
Il Consigliere Renna interviene fuori microfono.
Presidente TRIBBIA
Grazie, Assessore.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cannone per articolo 11 inerente
“Problematiche TCT”: ne ha facoltà.
Consigliere CANNONE
Ho ricevuto una e-mail che vorrei leggere prima, in maniera tale che si possa
in qualche maniera – se riescono a venirne a capo di questi strumenti maledetti che
ci complicano sempre di più la vita – poterla leggere e fare qualche commento
dopo. L’e-mail che ho ricevuto è del Sindacato Nazionale Autotrasportatori, a
proposito della “Vertenza Porto degli autotrasportatori di Taranto”. “A seguito
dell’incontro venutosi presso la Commissione in indirizzo in data odierna,
formalizziamo le problematiche riguardanti il settore trasporto derivante dalla
vertenza TCT-Evergreen.
Premesso:
- che le aziende di trasporto interessate sono circa 100, per un parco mezzi di 300
unità, per una forza sociale di 600 persone interessate;
- che le aziende e le famiglie interessate hanno sede legale e residenza nel
Comune capoluogo e nei vari comuni della provincia di Taranto;
denunciamo l'assenza totale di movimentazione mezzi via container;
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- le condizioni in ambito di sicurezza ed economiche di lavoro a cui sono
costrette le aziende locali a sottostare al fine di mantenere attive le proprie
imprese.
Nel concreto, da novembre 2014 il traffico locale di merci via container è
stato soppresso nel nostro Porto, a vantaggio del Porto di Bari dove da qualche
giorno è stato attivato il collegamento Piraeus-South Italy che collega il Porto di
Bari al Pireo e viceversa. Tutto questo ha portato alla conseguente immigrazione
delle aziende di autotrasporto verso Bari, con sacrifici fisici ed economici notevoli.
Inoltre le condizioni contrattuali proposte alle aziende di autotrasporto della
provincia di Taranto non garantiscono la soglia minima per il rispetto delle norme
sulla sicurezza della circolazione stradale e sociale e del lavoro soprattutto.
Riteniamo, infatti, che le tariffe di libero mercato applicate nel territorio della
provincia di Bari alle aziende tarantine siano umilianti al lavoro: infatti il costo
medio a chilometro riconosciuto dai contratti effettuati ai trasportatori tarantini
dalle agenzie di Bari corrisponde ad 1,13 euro a chilometro. Tenendo conto della
circolare del Ministero dei Trasporti, possiamo notare subito l'inadeguatezza
economica di tali compensi.
Per quanto detto sopra, in rappresentanza delle aziende di autotrasporto, si
voglia sensibilizzare il Consiglio Comunale dello stato di estrema precarietà
economica e sociale che vive il settore autotrasporto in conseguenza della vertenza
TCT-Evergreen, azienda che a tutt'oggi non sembra interessata a ripristinare il
traffico su Taranto, traffico locale essenziale per la sopravvivenza di queste
imprese e relative famiglie”.
Ho una idea mia personale: che la vertenza degli autotrasportatori, purtroppo,
credo sia stata svenduta a favore di una CIG che verrà applicata agli operai.
Questa, per me, è una cosa che bisognerebbe tenere presente perché si escludono
dalla vita sociale ed economica alcuni lavoratori per favorirne altri e, quelli a cui si
esclude questa possibilità, non hanno nessuna possibilità di ammortizzatori sociali,
teniamolo presente: questi autotrasportatori non hanno la possibilità di avere
“favori” da parte dello Stato che evidentemente altri soggetti di lavoratori hanno. È
una idea mia!
Nella Commissione avevo proposto che forse, in considerazione di tutta una
serie di vertenze economiche che stanno dilaniando questo nostro territorio (ieri
cercavo di elencarle ma non riuscivo a ricordare quante esse fossero, perché
aumentano giornalmente, quasi ad horas le categorie di lavoratori interessati dal
disagio economico), avevo proposto, spogliandoci della nostra “casacca partitica”,
che da Taranto, non so con che sistema ma ne vorrei parlare con tutti i Consiglieri
Comunali se fosse possibile, potesse partire una protesta che facesse eco nazionale
su quello che questo territorio sta vivendo.
Probabilmente noi ci stiamo abituando - signori, ci stiamo abituando - ad
avere questo disagio economico; è come quelle squadre che non riescono mai a
vincere - che non è l'Inter, Capriulo, noi abbiamo anche vinto qualche volta – le
squadre sportive di qualunque sport che a un certo punto perdono tanto che per
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loro diventa una condizione naturale, cioè non fa più effetto, non fa più notizia,
non ci badano più. I calciatori e gli atleti sono così abituati a perdere che per loro
ormai è normale. Forse noi stiamo vivendo questo sentimento: forse noi ormai
siamo così abituati a sentire che tutte le nostre aziende del territorio chiudono… la
Marcegaglia se n'è andata, la Telecom ha trasferito i suoi... la Banca d’Italia sta
chiudendo, la Centrale del Latte è fallita, l'Iva ha un problema, gli
autotrasportatori, il Porto, la Motorizzazione che viene trasferita, tutta una serie di
cose che noi subiamo ormai passivamente...
(Il Consigliere De Martino interviene fuori microfono)
L’avevo appena finito di dire, ti è sfuggito, l’avevo detto: la Banca d'Italia ci
sta abbandonando. Noi ormai leggiamo e sentiamo queste notizie e non ci fa più
effetto. Come diceva il buon Edoardo: “Non ne sbatte chiu u core”, “U core a nuj
non je sbatte chiu” di fronte a questi drammi! Lui apriva il tiretto, vedeva quei
soldi, non erano i suoi e non gli sbatteva il cuore! Noi stiamo vivendo questo
dramma con una passività incredibile! Non mettiamo in atto nessun
provvedimento, nessuna azione acché qualcuno ci dica - come dicevo ieri in
Commissione – “Ma lì che sta succedendo?”.
Dovevamo essere adottati da Vendola e fortunatamente siamo rimasti orfani!
Renzi doveva venire a Taranto e farne una cosa meravigliosa, doveva interessarsi
di tutto e noi ci sentiamo qui... Signori, non ce l'ho con Renzi, non ce l'ho col PD,
non ce l'ho con la maggioranza, sto cercando di dire a tutti noi, a me per primo: non
subiamo passivamente questa cosa che sta succedendo sul territorio di Taranto!
Non è più possibile avvertire questo disagio dei nostri fratelli, dei nostri figli,
dei nostri nipoti, dei nostri familiari, dei nostri amici che vivono quotidianamente
questa disoccupazione, questo disagio economico!
I nostri negozi sono chiusi dappertutto: via Principe Amedeo, via Mazzini,
via Anfiteatro, che erano il cuore pulsante di questa città, oggi è uno squallore
vivente, è uno squallore giornalmente. Noi passiamo di lì e vediamo i negozi
chiusi, le vie buie perché non ci sono più le vetrine che le illuminano, non c'è più
nessuno che cammina per la strada che pacchi di acquisti fatti nei negozi di scarpe
e di abbigliamento. Non ci rendiamo conto. E subiamo passivamente anche
l’abusivismo ormai dilagante!
Mettiamo in moto qualcosa: ve lo chiedo col cuore in mano! Mettiamo in
moto qualcosa acché questa città possa avere eco nazionale su quello che è uno
stupro continuo che stiamo subendo!
Grazie per l'attenzione!
Presidente TRIBBIA
Grazie, Consigliere Cannone.
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Ha chiesto di intervenire per articolo 11 il Consigliere Azzaro, argomento
inerente l'Ilva: ne ha facoltà.
Consigliere AZZARO
Grazie, Presidente.
È notizia di ieri lo sblocco del miliardo e 200 milioni da parte del Giudice
Fabrizio D'arcangelo, G.I.P. di Milano, quindi è una dimostrazione anche per
quello che è stato detto pocanzi: che la “Legge Taranto” sta producendo i suoi
effetti. Dopo aver messo a disposizione della nuova Amministrazione 657 milioni
provenienti da Fintecnica e 400 milioni a seguito del provvedimento firmato dal
Ministro Padovan, che anche nella stessa giornata di ieri ha avuto parere
favorevole da parte della Corte dei Conti, c'è stato sempre ieri questo sblocco di
questo miliardo e 200 milioni sequestrato alla famiglia Riva che – ricordo – sarà
destinato esclusivamente l'ambientalizzazione della fabbrica, quindi alla copertura
dei parchi minerari e dei parchi carbonili e, quindi, anche a realizzare tutti i
provvedimenti delle prescrizioni A.I.A., mentre - come dicevo prima - gli altri
invece saranno utilizzati per investimenti dei miglioramenti qualitativi per la
produzione e per tutti gli altri provvedimenti di investimenti sulla fabbrica.
Quindi a tutti coloro che erano scettici qualche tempo fa possiamo dire che lo
Stato, con i suoi poteri dei livelli sia legislativo (che ha fatto la Legge) sia
esecutivo, perché ci ha messo la faccia lo stesso Primo Ministro Renzi che, anche
se non è venuto a Taranto, comunque ha fatto sì che questa Legge desse una
risposta effettiva e concreta alla città di Taranto, perché solo oggi possiamo
contare quasi 2 miliardi di euro che nel breve tempo comunque saranno riversati
sul territorio per andare, innanzitutto, a rispondere alle esigenze che la quasi
totalità dei cittadini di Taranto chiede, cioè l’ambientalizzazione della fabbrica e la
tutela innanzitutto del diritto alla salute, alla vita e - naturalmente - anche al lavoro,
e di conseguenza è una boccata di ossigeno per l’economia locale, perché
comunque riversando questi soldi sul territorio sicuramente avranno “effetto
domino” anche sull’intera economia e, quindi, anche il commercio.
Alla luce di ciò, io vorrei fare un invito, perché comunque adesso so che c’è
già qualche provvedimento che giace al SUAP che stanno celermente visionando e
quindi ottemperando… mi riferisco soprattutto, per esempio, al rilascio
dell’autorizzazione per la realizzazione del filtro che sta sull’agglomerato che mi
auguro venga quanto prima in Consiglio Comunale, magari anche nel prossimo
aggiornamento, perché comunque necessita di una variante al Piano Urbanistico.
Quindi dal lato nostro lo Stato ci sta mettendo la faccia e ha prodotto tutti questi
atti, adesso anche a noi sta la capacità di agevolare soprattutto gli iter
amministrativi per poter realizzare quanto prima gli adempimenti prescritti dalle
A.I.A.. Quindi un invito rivolto alla Direzione Ambiente e Sanità di coadiuvare, di
sentirsi in stretto contatto, quasi quotidianamente con i commissari affinché si
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velocizzino questi provvedimenti amministrativi e si possa quanto prima - quindi
anche l'Assessore alle Attività Produttive, perché parliamo di SUAP - accelerare
questi percorsi amministrativi per iniziare subito i cantieri all'interno dell'Ilva.
Presidente TRIBBIA
Grazie, Consigliere Azzaro.
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Presidente TRIBBIA
Passiamo al quarto punto all'ordine del giorno: “Esame ed approvazione del
Rendiconto della gestione esercizio finanziario 2014”.
A tal proposito è arrivata una missiva da parte del dirigente, Dott. Pietro
Lucca, che la Presidenza ha inviato via e-mail a tutti i Consiglieri Comunali ieri
pomeriggio, ve ne do lettura: "Oggetto: Approvazione del Rendiconto 2014.
Richiesta breve differimento.
Come noto, per effetto dell'articolo 3, comma 7 del D.Lgs. n. 118/2011, gli
Enti Locali devono provvedere, con delibera di Giunta, ad adottare
contestualmente all’approvazione del Rendiconto 2014 il riaccertamento
straordinario dei residui attivi e passivi all'1 gennaio 2015, al fine di adeguarli al
principio della competenza finanziaria potenziata. Essendo detta attività ancora in
corso, attesa la complessità del riaccertamento straordinario, si chiede voler
differire l’approvazione della proposta di Rendiconto 2014 in data successiva al 19
maggio 2015, al fine di consentire a questa Direzione di completare l’operazione
di riaccertamento e la relativa proposta di deliberazione della Giunta Comunale”.
Io proporrei al Consiglio, in attesa di continuare poi con gli altri ordini del
giorno in programma, di stabilire comunque un riaggiornamento di questo
Consiglio per la data del 21 maggio, in modo tale che ci sono i tempi tecnici per gli
atti consequenziali e, quindi, anche rientrare nella scadenza del 26, che è il termine
così come richiesto dal Prefetto. Se siete d'accordo…
Possiamo procedere, quindi, all’autoconvocazione e i Consiglieri assenti
saranno avvertiti.
A seguito di questa comunicazione, passiamo al quinto punto all'ordine del
giorno, rinviamo il quarto punto al prossimo Consiglio Comunale.
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Presidente TRIBBIA
Punto 5: «Mozione avente ad oggetto: “Risanamento Borgo Antico”».
Il Consigliere Nistri, che era il Consigliere proponente, è assente, quindi io
direi di rinviare anche questo punto all’ordine del giorno.
(Il Segretario Generale interviene fuori microfono)
Sì: non ci sono state opposizioni, quindi suppongo che per la convocazione
del 21 non ci sono problemi da parte dei Consiglieri.
(Il Consigliere Azzaro interviene fuori microfono)
Il 21, l’aggiornamento di questo Consiglio. Allo stesso orario, alle ore 10.00.
Va bene?
(Interventi fuori microfono)
No, ditemi voi. Alle 9.00? Alle 9.00!
(Interventi fuori microfono)
Ragazzi, cerchiamo di concordare!
(Interventi fuori microfono)
Facciamo alle 09.30 e cerchiamo di mettere d’accordo tutti.
Consigliere RENNA
Presidente, mozione d'ordine!
Presidente TRIBBIA
Prego.
Consigliere RENNA
Per quanto concerne questo discorso degli orari, per favore o convocate la
riunione dei capigruppo e si decide con tutti i capigruppo... Perché purtroppo, non
è che uno può dire: “A me alle 09.00, 09.30, 09.45, le 11.45”. Allora convocate la
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riunione dei capigruppo e decidete. Altrimenti non si può andare avanti “a
trattativa privata”, questo è un Consiglio Comunale! Grazie.
Presidente TRIBBIA
Prego, Consigliere Cotugno: ne ha facoltà.
Consigliere COTUGNO
Signor Presidente, anche sentito il Consiglio Comunale: naturalmente per il
Consiglio del 21 non parliamo di aggiornamento, perché questo Consiglio è già
aggiornato, qualora manchino i numeri, a dopodomani, giorno 14.
Parliamo di nuovo Consiglio per il 21, visto il ritiro per approfondimento e la
scadenza a cui andiamo incontro. Quindi il 21 è un nuovo Consiglio.
Presidente TRIBBIA
La precisazione da parte del Segretario Generale.
Segretario Generale
Se si aggiorna la seduta, la aggiorniamo per tutti i punti ad una data da
fissare; altrimenti si conviene che sul punto sul quale la Direzione Finanziaria ha
chiesto lo spostamento, andrà fatta una convocazione ad hoc relativamente a quel
punto. Non so se sono stato chiaro.
Consigliere RENNA
Presidente, mozione d'ordine!
Adesso mi dovete spiegare una cosa: se questo Consiglio Comunale va a
cadere, non c'è più il numero legale, ci deve essere la nuova convocazione senza
che voi state aggiornando - fatemi capire! - se la seduta va a decadere? O no? O
sbaglio?
Presidente TRIBBIA
No, Consigliere Renna.
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Consigliere RENNA
Allora fatemi capire!
Presidente TRIBBIA
Consigliere, non è un dibattito, le do risposta a questo interrogativo: nella
convocazione...
Consigliere RENNA
Ho bisogno dal Segretario Generale adesso di una risposta. Sto dicendo:
fatemi capire, se il numero viene a decadere e noi chiediamo l'aggiornamento, è
normale che poi va anche a decadere l'aggiornamento. O sbaglio, Segretario?
Presidente TRIBBIA
Consigliere, no: perché nella convocazione di questo Consiglio Comunale
c’è scritto che tutti gli ordini del giorno che non saranno discussi, saranno portati
nella data di aggiornamento, quindi nella seconda convocazione che è il 14. Dico
bene, Segretario?
Segretario Generale
In sostanza, se venisse meno in qualunque momento il numero legale in
questa seduta, i punti indicati all'ordine del giorno andrebbero in trattazione in
seconda, facendo abbassare il quorum costitutivo ma non deliberativo, nel senso
che alcuni punti se richiedono la maggioranza qualificata, anche scendendo il
quorum costituito di insediamento della seduta, dovranno essere approvati con
quella maggioranza richiesta dal Regolamento. Nel caso invece di aggiornamento
di seduta, significa mantenere sempre la seduta come prima, come se fosse una
proiezione, quindi è una scelta che deve fare questo Consiglio: se andare
normalmente in seconda...
Presidente TRIBBIA
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Che era la proposta che vi avevo fatto onde evitare di rivederci su alcuni
punti dopodomani e poi rivederci il 21. Quindi buon senso vuole, sempre se siete
d’accordo – ovviamente mi rimetto alla decisione del Consiglio Comunale - di
rivederci per i punti all'ordine del giorno che non tratteremo unitamente al quarto
punto (il Rendiconto) direttamente il 21 con un orario predominante, a quanto
pare, alle 09.00.
Consigliere CAPRIULO
Scusa, Presidente, per essere chiari perché senno… Io adesso non voglio fare
l'interprete del Segretario Generale, però mi sembra di capire che, siccome c’è una
scadenza che porterebbe allo scioglimento del Consiglio Comunale e, comunque,
si deve fare il Consiglio Comunale entro una certa data, nell’eventualità permane il
numero legale fino alla fine di questo Consiglio, c’è l’aggiornamento al 21;
nell'eventualità, per un motivo x, decade il numero legale, il 21 c'è una nuova
convocazione del Consiglio Comunale. Questa penso che sia l'interpretazione.
Perché altrimenti facciamo confusione.
(Interventi fuori microfono)
Come no?
Segretario Generale
Noi abbiamo all'ordine del giorno un punto che riguarda il Rendiconto, per il
quale c'è la diffida a tutti i Comuni compreso il nostro; la Direzione Finanziaria ha
chiesto un differimento, per un problema di riaccertamenti (che è competenza
della Giunta), ad una data successiva al 19: quindi relativamente a questo punto del
Rendiconto - ragioniamo adesso soltanto su questo per semplicità – è chiaro che
oggi che cosa fa il Consigliere?
Ritira il punto e poi lo ripropone in un'altra data che conviene, ma soltanto su
quel punto. Rispetto invece alla gestione complessiva della seduta, se decide di
aggiornare, aggiorna tutti i punti, non soltanto questo qui del Rendiconto, perché fa
una valutazione complessiva.
Consigliere CAPRIULO
Sì, però Segretario, adesso è chiaro che stiamo… però non necessariamente
deve ritirarlo, lo può pure mettere in coda e poi al 21 diventa il primo punto.
Adesso questa è una tecnica…
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Segretario Generale
Anche questa è una opzione possibile, cioè si mette in coda e si porta di
seconda al 14.
Consigliere CAPRIULO
Il 21 c’è una nuova convocazione o è aggiornamento di questo? Perché
secondo me converrebbe spostare questo punto dietro e il 21 fare l’aggiornamento
e poi riportarlo come primo punto, se posso suggerire una tecnica. Perché sennò
facciamo un poco di confusione qua. Poi uno vale l'altro, eh!
Presidente TRIBBIA
È proprio questo, Consigliere: volevo portare il quarto punto all'ordine del
giorno, quindi questo punto e anche quelli che non riusciremo a trattare quest’oggi,
visto che ci sono tanti punti all’ordine del giorno. Onde evitare di riconvocare una
conferenza dei capigruppo, quindi possiamo andare non in aggiornamento,
continuiamo il Consiglio e l’aggiornamento di questo Consiglio sarà ritenuto il
giorno 21 con il Rendiconto più gli altri ordini del giorno.
Consigliere CAPRIULO (fuori microfono)
Però è sempre primo punto!
Presidente TRIBBIA
È sempre al primo punto!
Continuiamo! Consigliere D’Eri, per l’orario? Mi sembra che l’orario
predominante sia alle ore 09.00, come anche accettato da parte del Consigliere
Lupo.
Consigliere D’ERI
Scusi, Presidente, però a me sembra più corretto che questo punto, siccome
va a data da destinarsi perché ci chiedono, il dirigente ha chiesto dopo il 19, quindi
non prima del 19, vista l'assenza anche di alcuni gruppi consiliari della
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maggioranza e avendo ascoltato attentamente anche le parole del Segretario
Generale, credo che nulla osta, nulla vieta ad una successiva conferenza dei
capigruppo di stabilire la data e l'orario.
Presidente TRIBBIA
Ci troviamo di fronte ad una nuova proposta da parte del Consigliere D’Eri:
chiedo all'assemblea se è concorde con la proposta del Consigliere D’Eri oppure
diamo per riconvocato il Consiglio in seconda convocazione, cioè in
aggiornamento al 21. Non posso decidere da solo, quindi...!
(Interventi fuori microfono)
Posso anche mettere a votazione la proposta del Consigliere o....
Consigliere D’ERI
Se siamo d'accordo, la conferenza dei capigruppo ribadirà la stessa data.
Presidente TRIBBIA
Non sto notando comunque un assenso…
Consigliere D’ERI
Io non so il parere degli altri Consiglieri. Io per questo stavo dicendo: perché
vedendo che ci sono un po’ di assenti, pensavo che fosse più corretto fare una
conferenza dei capigruppo.
Presidente TRIBBIA
Da parte della Presidenza non c’è problema!
Consigliere D’ERI
Poi se si è già deciso e se il Presidente ha già contattato gli altri Consiglieri,
per me va bene quella data. Non ci sono problemi.
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Presidente TRIBBIA
Noi ci rimettiamo al giudizio e al parere dei singoli Consiglieri.
(Interventi fuori microfono)
Va bene, diamo per fissata la data del 21, alle ore 09.00. Comunque ringrazio
il Consigliere D’Eri per la proposta.
Passiamo, quindi, al sesto punto all'ordine del giorno: «Mozione avente ad
oggetto: “Falò di San Giuseppe…!».
Consigliere GUTTAGLIERE
Presidente, scusi...
Presidente TRIBBIA
Forse non siamo stati chiari! Noi continuiamo con il Consiglio: qualora
dovesse decadere il numero, è convocato per il 21 in automatico.
Consigliere GUTTAGLIERE
Guarda che bisogna notare! Il Consiglio Comunale si deve esprimere! Non
vorrei che, come l’altra volta, ci aggiorniamo ad una data… il Consiglio non si è
espresso! Lo vogliamo fare per alzata di mano? Ah, e poi continuiamo!
Presidente TRIBBIA
Porto a votazione la proposta del Presidente di aggiornare il Consiglio al 21
quando questo Consiglio non avrà più i numeri per proseguire, alle ore 09.00.
Chi è favorevole?
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in
votazione palese, per alzata di mano, la proposta in oggetto che viene approvata
avendo riportato n. 15 voti favorevoli, n. 3 astenuti (Consiglieri Vietri, Cannone,
Renna) su n. 18 Consiglieri presenti.
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Presidente TRIBBIA
La proposta è stata approvata.
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Presidente TRIBBIA
Sesto punto all'ordine del giorno: «Mozione avente ad oggetto: “Falò di San
Giuseppe, rispetto della tradizione e tutela ambientale e sanitaria”» .
I proponenti sono i Consiglieri Capriulo, Venere e Liviano. Se c’è un
intervento in merito inerente questa mozione…
Consigliere CAPRIULO
Brevemente, perché è depositata da così tanto tempo. La proposta è anche
abbastanza banale considerato che c'è tanto tempo e possiamo fare tutto quello che
vogliamo.
Come sappiamo, il 19 marzo è una data a Taranto molto sentita, ci sono le
accensioni dei fuochi, molti dei quali provocano problemi, anche questioni di
carattere ambientale e sanitario: noi crediamo, così come fatto in molte realtà
meridionali dove c'è questa tradizione, che la Polizia Municipale insieme alla
Direzione Ambiente possa elaborare un apposito Regolamento in maniera tale che
chi vuole rispettare questa tradizione, lo debba fare nel rispetto delle regole che
l'Amministrazione vorrà darsi.
Ripeto: questa è una cosa che hanno fatto moltissimi Comuni in Italia,
chiediamo che sia fatto anche a Taranto. Siccome c'è quasi un anno di tempo,
l'obiettivo di questo ordine del giorno è di dare mandato alla Direzione Ambiente,
di concerto con quella di Polizia Locale, di elaborare un apposito Regolamento.
Presidente TRIBBIA
Grazie, Consigliere.
Chiedo se ci sono altri interventi in merito.
Pongo in votazione la mozione presentata dal Consigliere Capriulo. Prego i
Consiglieri di accomodarsi al proprio posto. Siamo in votazione!
(Il Consigliere D’Eri interviene fuori microfono)
Consigliere, vi sto chiedendo questa cortesia!
Chi è favorevole?
Tredici favorevoli… quindici favorevoli.
Chi è contrario?
Chi si astiene? Consigliere Renna, Consigliere Guttagliere e Consigliere
Cannone.
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Presidente TRIBBIA
Settimo punto all'ordine del giorno: «Ordine del giorno avente ad oggetto:
“Sostegno alle rivendicazioni dei precari dei Vigili del Fuoco”».
L’ordine del giorno è presentato da diversi Consiglieri Comunali, suppongo
che i primi proponenti siano quelli... Chi vuole…? Consigliere Capriulo, vuole
relazionare in merito?
Consigliere CAPRIULO
No, lo do per letto! Lo abbiamo firmato quasi tutti i Consiglieri, è depositato
da 27 marzo!
Presidente TRIBBIA
Leggo giusto la parte finale: “…Il Consiglio Comunale di Taranto impegna,
altresì, la Presidenza del Consiglio Comunale a farsi promotore della piena
coscienza della mozione a tutti i soggetti interessati”, si parla – ovviamente - dei
precari dei Vigili del Fuoco.
Porto a votazione l'ordine del giorno.
Consiglieri, così non si può andare avanti però! Consiglieri, così non si può
andare avanti, bisogna avere rispetto per questa Presidenza. Mi rifaccio soprattutto
ai Consiglieri di maggioranza! Non è che qui quando c’è il Sindaco siamo tutti
belli composti e poi, quando c’è il Vice Presidente, tutti se ne fregano.
Questo è l'ultimo appello! O siamo seduto non ritengono valide le votazioni
fuori dal posto, compreso anche il Consigliere D’Eri e company.
Chi è favorevole?
Dodici per ora, vedo, Consiglieri!
(Interventi fuori microfono)
No, non ritengo… il Regolamento dice che bisogna essere al proprio posto,
altrimenti non sono valide le votazioni! Non si transige!
(Il Consigliere Laruccia interviene fuori microfono)
Non è per lei, Consigliere, è per gli altri Consiglieri che se ne stanno
fregando!
Prego gli scrutatori di darmi una mano.
Quattordici favorevoli.
Chi è contrario?
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Chi si astiene?
In mancanza del numero legale, dichiaro sciolta la seduta. Si passa…
(Il Consigliere Capriulo interviene fuori microfono)
Quattordici siamo! Abbiamo detto quattordici!
(Interventi fuori microfono)
Quindici Consiglieri: non c’è il numero legale! Dichiaro sciolta la seduta…
(Interventi fuori microfono)
Non ci stanno, scusa! Non ci stanno!
(Interventi fuori microfono)
Sedici? Sedici! Non ci siamo! E’ 17! È una votazione con 16: non esiste!
(Interventi fuori microfono)
Nella votazione ci sono 16 presenti in aula, 16 votanti: non c’è il numero
legale. I votanti: sappiamo chi sono i votanti!
Consigliere VIETRI
Non è stata chiesta la verifica del numero legale: si è andati in votazione! In
votazione si è riscontrata l’assenza del numero legale!
Consigliere RENNA
Il Segretario Generale può dare conferma, cortesemente? Che qualcuno non
l’ha capito ancora!
Segretario Generale
Di fatto, con la messa in votazione si è verificato quello che era il numero dei
presenti!
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I lavori del Consiglio Comunale terminano alle ore 12.06.
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