Microsoft PowerPoint - QUALITA\222 TOTALE \226 LEAN
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QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKIG - SEI SIGMA La breve relazione ha lo scopo di mettere in relazione i rapporti e le complementarietà degli approcci organizzativi Paolo Capelli Ingegnere – Dirigente industriale e docente universitario Consigliere AICQ Novembre 2012 1 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ • AICQ - Costituita nel 1955 come: Associazione Italiana Controllo Qualità • Dal 1982 è una federazione di Associazioni Territoriali • AICQ = Associazione Italiana per la Qualità • Dal 2000 AICQ = Associazione Italiana Cultura Qualità • L’accentuazione degli aspetti culturali trova conferma nella ISO 9001:2000 (Vision 2000) e nella ISO 9004: Gestire una organizzazione per il successo durevole - L'approccio della gestione per la qualità - Novembre 2012 2 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ PRODUTTIVITA' fino agli inizi degli anni '70 è il concetto guida dei settori industriali: produttività = efficienza, rendimento il mercato è avido di prodotti l'organizzazione scientifica del lavoro (Taylor – Ford) l'automazione della produzione la disponibilità di mano d'opera poco qualificata Novembre 2012 3 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ Negli anni '70 il modello organizzativo basato sulla "PRODUTTIVITA' " entra in crisi: spinte sociali contro il lavoro parcellizzato (la catena di montaggio) i mercati si avvicinano ad una saturazione e richiedono prodotti di migliore qualità e non standardizzati aumenta la scolarità dei lavoratori aumenta la dimensione e la complessità delle aziende aumenta la complessità dei prodotti (meccanici, elettrici, elettronici e informatici) esistono situazioni di crisi per le aziende che non sanno stare al passo Novembre 2012 4 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ iniziava la transizione tra la società industriale e la postindustriale nella società industriale è centrale il rapporto del lavoratore con la materia (la terra da coltivare, le macchine da costruire ecc.) nella società post-industriale è centrale il rapporto tra le persone quindi l'organizzazione è richiesta alle persone una presenza sul posto di lavoro non solo fisica ma anche mentale/psicologica le tensioni a livello sociale (lotte sindacali) hanno reso evidente il travaglio del cambiamento Novembre 2012 5 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ si afferma il concetto di: QUALITA' non solo qualità dei prodotti ma qualità della attività produttiva e di tutte le attività aziendali qualità che non trova un limite economico ma che riduce i costi viene teorizzato un nuovo stile nella organizzazione delle aziende; si parla di cambiamento culturale i modelli vincenti provengono dal Giappone che ha applicato e sviluppato impostazioni di origine americana compare il termine "Total Quality" inteso come qualità applicata a tutta l'azienda, a tutti i processi e le attività Novembre 2012 6 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ Nel concetto di QUALITA' sono impliciti: - la valorizzazione del pensiero sistemico (definiamo sistema un insieme di entità interrelate, interangenti e interdipendenti) - la critica alla cultura iper-specializzata, alle conoscenze spezzettate, alle visioni settoriali - la accettazione del "principio di complessità" e la ricerca di metodi alternativi a quelli semplicemente deterministici (l'approccio meccanicistico) - la consapevolezza della importanza delle persone, dei comportamenti individuali e collettivi - utilizzo del concetto di retroazione (feed back) della cibernetica per esprimere la attenzione al risultato e la tensione a correggere continuamente l'attività Novembre 2012 7 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ Nel 1982 esce un libro dell'americano Deming "Quality, Productivity and Competive Position" che mette a confronto il vecchio stile con il nuovo stile della qualità. Il confronto è di tipo dialettico. In realtà il cambiamento è sfumato e coinvolge le aziende in modo diversificato. la qualità costa la qualità rende qualità: un problema della produzione qualità: un problema di tutta l'azienda qualità: compito del quality manager qualità: compito del top manager primo obiettivo: profitto primo obiettivo: soddisfazione del cliente Novembre 2012 8 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ il capo: è un boss il capo: è un leader Il concetto di leadership come capacità di stabilire unità di intenti e indirizzo della organizzazione coinvolgendo tutte le persone è essenziale errore: comporta punizione errore: base per correggere e migliorare fornitori: molti in competizione fornitori: pochi in collaborazione miglioramento: saltuari passi avanti miglioramento: processo continuo scopro un errore: lo correggo scopro un errore: lo correggo e correggo le cause che lo hanno generato conoscere le tecniche conoscere tecniche e le metodologie attenzione: ai prodotti attenzione: ai processi organizzazione richiede disciplina organizzazione favorisce intraprendenza i lavoratori sono: dipendenti i lavoratori sono: risorse Novembre 2012 9 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ strutture direzionali gerarchizzate strutture direzionali con pochi livelli informazioni: solo top-down Informazioni: anche bottom-up lavoro in squadre coordinate da un capo gruppi di lavoro addetti a studiare metodi e tempi di lavoro gruppi di miglioramento costituiti da addetti alla esecuzione contatti con i clienti a cura degli addetti stretti contatti con i clienti a tutti i livelli l’orientamento al cliente è condiviso dalla organizzazione e da tutti i suoi membri Novembre 2012 10 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ Caratteristica nuovo stile pregi difetti stabilità posto di lavoro intensità rapporti umani, esperienza cumulata staticità, freno innovazione promozione per anzianità sicurezza sul futuro rallentamento dello sviluppo dei migliori lavoro di gruppo cooperazione, affiatamento pochi specialisti, difficile riconoscere apporto personale centralità sulle persone utilizzo di tutte le capacità lavori difficili respinti centralità del miglioramento lento, progressivo miglioramento perdita delle occasioni di forte sviluppo relazioni industriali dispiegamento interessi condivisione del “destino comune” Novembre 2012 11 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ • A partire dalla fine degli anni '80 è iniziato un processo di internazionalizzazione delle aziende e della economia in genere chiamato GLOBALIZZAZIONE Il termine deriva da "global" = mondiale Globalizzazione non è un principio organizzativo omogeneo con Produttività e Qualità E' un fatto che impone il ripensamento di tutti i modelli organizzativi. Oggi non c'è una sintesi che possa essere definito un nuovo modello organizzativo Globalizzazione significa: - vendere i prodotti in tutto il mondo (global marketing) - acquistare in tutto il mondo - reperire capitali e finanziamenti in tutto il mondo - ricercare risorse umane in tutto il mondo - ricercare nuove idee e nuove tecnologie su base mondiale Novembre 2012 12 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ Nella pratica vita aziendale questo comporta: molte aziende appartengono a gruppi multinazionali hanno sedi in vari paesi sono immerse in un forte clima competitivo hanno collegamenti informatici in tempo reale con vari siti mondiali parte del personale, anche direttivo, è straniero spesso si parla in inglese i modelli organizzativi prevalenti puntano alla flessibilità e alla rapidità di reazione della azienda sedi estere produttive (nei paesi a basso costo del lavoro) sono gestite con i tipici criteri della produttività "World class manufacturing" o "lean production" sono modelli organizzativi di riferimento Novembre 2012 13 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ la struttura delle aziende è diventata molto complessa ci sono cambiamenti direzionale molto frequenti molte decisioni direzionali sono prese da centri direttivi fisicamente esterni all'azienda i tempi di impegno al lavoro tendono ad allungarsi. L'informatica facilita il "portarsi il lavoro a casa" il telefonino rende sempre reperibili per certe posizioni di responsabilità il guadagno non è proporzionale al tempo: se a un tempo 100 corrisponde un guadagno 100 a un tempo 80 corrisponde 50 o meno Per un giovane che entra in azienda oggi ci sono maggiori problemi di comprensione del clima c'è una percezione di maggiore precarietà La strategia della qualità perseguiva la “continuità” , ora il contesto è tipicamente “incerto”. Novembre 2012 14 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ Il “LEAN THINKING” è il modello manageriale di riferimento negli ultimi 15 anni In ambiti produttivi fa riferimento al TPS (Toyota production system) Nel testo Womack e Jones – Lean Thinking – 1996 si fissavano i principi snelli: Eliminare gli sprechi - Focalizzarsi sul flusso del valore delle attività - Seguire il criterio “pull” – (l’attività a valle traina quella a monte) - Ridurre il lead time - Ridurre le scorte - Puntare alla perfezione Al limite il “lean thinking” punta a fare di più con meno (risorse,materiali, personale, inquinamento) Degli stessi autori “The machine that changed the world” : 1990 fu la scoperta e divulgazione dei successi che stava avendo l’industria giapponese e Toyota in particolare. Novembre 2012 15 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ La implementazione del “lean thinking” recupera gli strumenti della qualità e molti dei principi della “Cultura della qualità” che però tratta da strumenti - Il cliente: massimizzare il valore per il cliente Scopo: chiedersi sempre qual è l’obiettivo Semplicità: adottare lo strumento più semplice Sprechi: riconoscerli e bandirli Visibilità: pulizia, ordine, trasparenza Regolarità: attività pianificate, riunioni cadenzate, Uniformità: evitare picchi o buche di attività Prevenire: errori, problemi, guasti Miglioramento continuo Tempo: ridurre il lead time Partnership: con fornitori Gemba: parola giapponese per esprimere “toccare con mano” Partecipazione: dar modo a tutti di partecipare Novembre 2012 16 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ - Fiducia : Conoscenza: Umiltà: rapporti leali tra le parti interessate costruirla e distribuirla base personale per apprendere Questi concetti sono sitetizzati nella “HOUSE OF LEAN” che ha il notevole pregio di rendere evidente necessità di graduare la implementazione. Esiste una base (fondamenta) , colonne portanti, una trave e un’architrave. Purtroppo il principio di gradualità mal si concilia con le organizzazioni che hanno importanti problemi da risolvere: dei principi lean vengono estrapolati: - Riduzione sprechi: eccesso di personale, spese non indispensabili, riduzione stock - Riduzione scarti: piani “zero difetti” Novembre 2012 17 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ . Novembre 2012 18 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ Le tecniche lean sono come piani di “buona salute e cura incluso interventi chirurgici” L’urgenza porta a estrapolare solo la chirurgia. Non c’è da stupirsi se i programmi “Lean” , particolarmente nei periodi di recessione e crisi economica, possano essere percepiti come piani: - per ridurre il personale - per ridurre le scorte - Per ridurre le spese - La ricerca della perfezione è un punto di arrivo di un processo che richiede almeno: - riduzione della complessità del prodotto in progettazione - riduzione della varietà e variabilità - prevenzione e riduzione degli errori Novembre 2012 19 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ 6σ (sei sigma) è una terminologia desunta dalla statistica quale misura della prestazione o qualità di un prodotto o processo σ è la deviazione standard di un parametro di riferimento di un prodotto/servizio rispetto ad un obiettivo ritenuto ottimale per soddisfare il cliente (valori tra a e b) N° tra le righe rosse cadono eventi al di fuori dei parametri di riferimento a b valori parametro Novembre 2012 20 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ Per calcolare la deviazione standard dal valore ottimale si sommano i valori della differenza tra il valore rilevato e il valore ottimale al quadrato, si divide per il loro numero e si calcola la radice quadrata Ʃ (Xi – Xo)2 σ= -------------N 6σ significa che sei volte la devizione standard sono contenuti all’interno dei valori desiderati, quindi la curva (gaussiana) è molto stretta e alta. Livello di σ 6 5 4 3 2 1 N° difetti per milione di possibilità 3,4 233 6.210 66.870 308.537 690.000 Novembre 2012 21 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ La curva degli errori assume questo aspetto da cui si deduce che dopo i primi passi, in cui i risultati sono significativi il processo verso la “perfezione” è quanto mai lungo – asintotico – 100 99,4 non qualità 68 qualità σ 0 1 2 3 Novembre 2012 4 5 6 22 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ In cosa differisce un programma 6 σ da un programma di miglioramento (baluardo sia del Total Quality che del LEAN THINKING ? Fondamentalmente una accentuazione degli aspetti tecnici e di misura dei problemi. Le 1) 2) 3) 4) 5) caratteristiche essenziali sono: Definizione precisa delle esigenze dei clienti Gestione basata su dati di fatto (cifre e dati) Focalizzazione sui processi Gestione proattiva (prevenzione di guasti, errori, ) Collaborazione senza confini (interno all’azienda, con fornitori, clienti ecc) questo punto viene cassificato come “strumenti soft” e mira ad individuare i: contrati, neutrali, collaborativi, sostenitori del progetto e, tenendo conto del loro grado di influenza, ottenere le migliore collaborzione Novembre 2012 23 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ Il carattere invasivo dell’approccio 6 σ è reso evidente dalla comparsa di specifiche figure aziendali con nomi mutuati dalle arti marziali orientali: Black belt: guida, ispira, gestisce, delega, addestra i colleghi verso l’obiettivo Il black belt è un problem solver fortemente motivato e sosenuto dal Master Black belt che ha in genere una anzianita e una posizione di prestigio nella organizzazione. Il MBB è anche un formatore Green Belt: è una persona che ha acquisito competenze nel 6 σ che esercita mantenendo il proprio lavoro Champion: è un dirigente che appoggia sistematicamente il programma contribuisce a tenerlo focalizzato agli obiettivi aziendali Novembre 2012 24 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ Nella implementazione di un programma 6 σ compaiono molti strumenti della Qualità Totale in parte rivisitata: - Metodo DMAIC (define, measure, analyze, improve, control) come strumento di problem soving – tipico processo iterativo di origine scientifica-sprimentale define control measure improve analyse Novembre 2012 25 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ - Brainstorming: punto di partenza per la generazione delle idee - Diagramma delle affinità: per raggruppare in categorie omogenee le idee o le proposte - Diagramma ad albero per rappresentare i rapporti e i nessi tra le possibilità - Diagrammi di flusso dei processi e delle procedure - Diagrammi causa-effetto (di Ishkawa) Novembre 2012 26 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ - Metodi VOC (voice of the customer) raccolta dati sistematica e ragionata delle aspettative dei clienti. La deviazione viene misurata rispetto ai prametri a cui deve corrispondere la soddisfazione del cliente - Analisi degli stakeholder - Analisi ABC (di Pareto): come costante richiamo ai punti essenziali evitado di disperdersi sui “trivial many” anziché sui “vital few” - FMEA – tecnica per l’analisi dei modi di guasto e degli effetti - Miglioramento delle competenze tecniche delle persone - Lo sviluppo di attività 6σ è rigorosamente pianificato Novembre 2012 27 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ Per il successo di un progetto 6 σ : o o o o o o È fondamentale l’adesione (entusiastica) delle persone Come fare si impara facendo e correggendosi Il metodo crea una certa confusione, non è mai stato integrato nelle normali attività aziendali Le persone devono abituarsi a considerare le attività come processi e non come responsabilità settoriali Una formazione continua, in progress, è fondamentale per: - acquisire una capacità di visione d’insieme - acquisire la capacità di raccogliere dati e ragionare sulla base di dati - capacità di abbandonare convinzioni consolidate - capacità di lavorare in modo collaborativo - acquisire orgoglio del proprio lavoro Confrontarsi con esperienze simili virtuose è importante per mantenere alto il morale e le aspettative Novembre 2012 28 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ I progetti 6 σ puntano a migliorare l’efficienza e l’efficacia delle organizzazioni - Il solo miglioramento della efficienza (tipica dei processi di re-engineering) può causare riduzioni del personale - Il miglioramento della efficacia ha l’obiettivo di aumentare l’appetibilità dei prodotti (la quota di mercato, la redditività delle vendite) e quindi il fabbisogno di personale - Non - la - la - la secondariamente i programmi 6 σ hanno l’effetto di meglio garantire: sicurezza dei prodotti riduzione delle richieste per danno da prodotti difettoso conformità a leggi e regolamenti Novembre 2012 29 QUALITA’ TOTALE – LEAN THINKING – 6 σ Grazie per l’attenzione Novembre 2012 30