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Profilo glicemico ambulatoriale (AGP): uno strumento utile per la gestione della terapia insulinica e della variabilità glicemica dopo cambiamento terapeutico Federica D'Angelo UOC Malattie Metaboliche e Diabetologia, INRCA-IRCCS, Ancona Presentazione del caso • • • Maschio di anni 18 affetto da diabete mellito tipo 1 autoimmune (DM1) dall’età di 2 anni. Anamnesi familiare negativa per diabete mellito, nessuna complicanza della malattia diabetica. Il compenso metabolico (HbA1c >53 mmol/l) risulta essere non completamente in linea con gli standard AMD-SID 2014, considerate la giovane età del paziente e la prospettiva di vita. Anamnesi e indagini diagnostiche (1) • • • Il paziente è in sovrappeso (BMI 26,89), non è fumatore e svolge attività fisica quattro volte a settimana (calcio). Seguito sino al mese scorso dalla clinica pediatrica, si presenta in ambulatorio riferendo notevole instabilità dei valori glicemici misurati non più di due volte al giorno. Al momento del controllo è in terapia insulinica con schema di tipo basal bolus (insulina aspart 10 UI colazione, insulina aspart 14 UI pranzo, insulina aspart 10 UI cena, insulina degludec 42 UI prima di coricarsi), che il paziente riferisce di aver cominciato da sette giorni su indicazione dei colleghi della clinica pediatrica. Anamnesi e indagini diagnostiche (2) • • • La terapia precedente il cambiamento risultava così costituita: insulina aspart 10 UI colazione, 14 UI pranzo, 10 UI cena, insulina glargine 44 UI prima di coricarsi. Glicemia e HbA1c alla data della visita sono rispettivamente pari a 190 mg/dl e 57 mmol/l; il profilo lipidico e la funzione renale sono nei limiti della norma e non vi è evidenza di microalbuminuria. Il paziente riferisce ampia variabilità glicemica, con alcuni episodi di ipoglicemia sintomatica non prevedibile nel corso della giornata. Proposte terapeutiche iniziali • • Si propone al paziente di monitorare la glicemia per i successivi 25 giorni mediante tecnologia Flash Glucose Monitoring, che consente una nuova modalità di visualizzazione dei dati AGP (Ambulatory Glucose Profile), in grado di consentire il monitoraggio 24 ore del glucosio interstiziale, in modo automatico e meno invasivo rispetto ai metodi tradizionali. L’analisi dei grafici fornisce un quadro immediato dell’andamento della glicemia e dei parametri correlati sulla scala temporale prescelta (vedi slide successiva), con vantaggi in termini di aumento della compliance e possibilità di memorizzazione dei dati nel tempo in maniera del tutto sovrapponibile all’holter cardiaco. Follow-up a 25 giorni (1) • • Alla visita dopo 25 giorni il paziente riferisce una migliore capacità di gestione della terapia, non dovendo monitorare i valori glicemici giornalieri come spesso accadeva con la metodica tradizionale. Inoltre riferisce facilità e comodità di impiego e, soprattutto, la possibilità di anticipare eventi ipo- e iperglicemici mediante una correzione più adeguata. Nonostante che l’HbA1c risulti in buon compenso, gli episodi ipoglicemici più significativi (glicemia <70 mg/dl per più di 15 minuti) sono stati 16, con una durata media di circa 1 ora e riscontrati soprattutto nelle ore pomeridiane e serali (vedi slide successiva). Follow-up a 25 giorni (2) • • Dal riepilogo settimanale e dall’andamento giornaliero (vedi slide successive) emerge la necessità di modificare il dosaggio della terapia insulinica, in modo da evitare le ipoglicemie post-prandiali e le iperglicemie da “rimbalzo”, pertanto si decide di modificare la terapia come segue: insulina aspart 6 UI colazione, insulina aspart 6 UI pranzo, insulina aspart 6 UI cena, insulina degludec 34 UI prima di coricarsi. Quindici giorni dopo la modifica della terapia l’HbA1c è pari a 6,5%: il paziente riferisce minori episodi di ipoglicemia e, dopo contatti telefonici, si è provveduto a ridurre ulteriormente l’insulina degludec sino a 30 UI. Conclusioni • • Gli effetti della modifica della terapia sul controllo glicometabolico sono stati valutati “in tempo reale” grazie a un sistema di monitoraggio continuo della glicemia. Nel caso specifico è stato possibile ridurre le alte dosi di insulina basale, attenuando significativamente le ipoglicemie, con grande soddisfazione da parte del paziente nell’utilizzare la tecnologia Flash Glucose Monitoring, e di conseguenza maggiore compliance. Il profilo glicemico ambulatoriale e la tecnologia Flash Glucose Monitoring sono strumenti estremamente utili, permettendo di accedere a dati non rilevabili con la metodica tradizionale, peraltro scomoda (dolore, scarsa maneggevolezza, mancanza di analisi continua, soprattutto di notte), spesso celati dietro profili apparentemente ottimali (valori di HbA1c soddisfacenti), fornendo un importante supporto per la valutazione delle modifiche della terapia necessarie. Bibliografia • • • • • • • • Battelino T, et al. Diabetologia 2012;55:3155-62 Bergenstal MN, et al. Diabetes Technol Ther 2013;15:198-11 Blizzard RM. Eur Endocrin 2012;8(1):22-5 Hoss U, et al. J Diabetes Sci Technol 2013;7:1210-19 Keenan DB, et al. J Diabetes Sci Technol 2011;5(6)1327-36 Liebl A, et al. J Diabetes Sci Technol 2013;7(2):500-19 McGarraugh GV, et al. Diabetes Technol Ther 2010;12 (5):365-71 Wolpert HA, et al. Diabetes Care 2008;31(suppl2):S146-9