1.4e - UNISA
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Prof. Alberto Postiglione Dipartimento di Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Salerno 1.4e: MEMORIA DI MASSA Informatica Generale (Corso di Studio in Scienze della Comunicazione) Web Data Design (Corso di Studio Magistrale in Comunicazione, Audiovisivi e Società della conoscenza) Cooperazione di Agenti Informatici (Corso di Studio Specialistico di Informatica – Università di Roma II) Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Bibliografia Curtin, Foley, Sen, Morin “Informatica di base”, Mc Graw Hill Ediz. Fino alla III : cap. 5.1, 5.2, 5.3, 5.4, 5.5, 5.6, 5.7 IV ediz.: cap. 4.1, 15.1, 4.2, 4.3, 15.2, 4.4, 4.5, 4.6 Questi lucidi 17 mag 2010 1.4e 2 1 Prof. Alberto Postiglione Dipartimento di Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Salerno Come Vengono Memorizzati i Dati Informatica Generale (Corso di Studio in Scienze della Comunicazione) Web Data Design (Corso di Studio Magistrale in Comunicazione, Audiovisivi e Società della conoscenza) Cooperazione di Agenti Informatici (Corso di Studio Specialistico di Informatica – Università di Roma II) Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA La Gerarchia delle Memorie Esistono tre tipi di memoria: La memoria interna al processore (cache e registri) che serve per velocizzare l’elaborazione (cache) e porgere i dati al processore e memorizzarne le risposte (registri) la memoria centrale (memoria principale o di lavoro), utilizzata per memorizzare i programmi in esecuzione e i relativi dati la memoria di massa (memoria secondaria o archivio), utilizzata per memorizzare in modo perenne grandi quantità di dati 17 mag 2010 1.4e 4 2 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Necessità della Memoria di Massa La RAM per quanto grande possa essere, non può contenere tutti i programmi, i documenti e gli altri files dell’utente è una memoria volatile, cioè perde tutti i dati non appena il computer viene spento. E’ quindi necessario disporre di supporti che consentano di memorizzare grandi quantità di byte e che li conservino anche quando il computer è spento 1.4e 17 mag 2010 Tali supporti sono le memorie di massa (dette anche ausiliarie, esterne, secondarie) 5 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Componenti di una Memoria di Massa Fisicamente le Memorie di Massa presentano due elementi distinti: Il dispositivo di lettura/scrittura (detto anche driver) Il supporto di memorizzazione vero e proprio (il CD, il FD, ecc…) Scrivere significa copiare dati dalla RAM al supporto Leggere significa copiare dati dal supporto alla RAM 17 mag 2010 1.4e Nell‘architettura di von Neumann, quando ci si riferisce alla memoria, s'intende la memoria centrale, mentre si considera la memoria secondaria alla stregua di un dispositivo d'ingresso (input) e/o di uscita (output). 6 3 MEMORIA DI MASSA Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno Tipi di Memoria di Massa 17 mag 2010 1.4e 7 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Una particella magnetica ha due poli, uno negativo e uno positivo. Due particelle magnetiche si attraggono o si respingono se i poli accostati sono di segno opposto o uguale. Il disco è un supporto magnetico, cioè la sua superficie presenta tante piccole particelle magnetiche, messe una accanto all’altra, allineate in uno dei due possibili versi (il tipo di allineamento corrisponde al valore del bit da memorizzare) 17 mag 2010 1.4e La Memoria Magnetica 8 4 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA La Memoria Magnetica 17 mag 2010 1.4e 9 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA La Memoria Magnetica In fase di scrittura, mentre il disco gira una testina di lettura/scrittura emette piccoli impulsi elettrici. Questi impulsi hanno l’effetto di invertire la polarità delle particelle che incontrano sulla superficie del disco. In fase di lettura avviene il processo inverso: le particelle magnetizzate inducono nella testina una corrente elettrica che viene trasmessa come una successione di 0 e di 1. 17 mag 2010 1.4e 10 5 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA La Memoria Magnetica 17 mag 2010 1.4e 11 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA La Memoria Ottica Sono dischi (CD e DVD) in cui la memorizzazione avviene alterando o meno la superficie tramite la luce prodotta da un raggio laser. 17 mag 2010 1.4e 12 6 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Scrittura dei dati binari Sulla superficie del disco vengono incisi dei buchi (o scanalature) che rappresentano il bit 1, l’assenza della scanalatura (detta intersolco) rappresenta il bit 0 Lettura dei dati binari Il raggio laser in fase di lettura colpisce la superficie del disco, che riflette più o meno luce a seconda che il raggio colpisce un intersolco o una scanalatura. Un dispositivo, il rivelatore fotoelettrico, misura i diversi gradi di rifrazione della luce, che vengono poi trasformati in bit. 17 mag 2010 1.4e La Memoria Ottica 13 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Memorie allo stato solido Memoria Flash, dispositivi recenti (Pen Drive USB, ma anche memorie dei cellulari o delle fotocamere digitali) Simile alla RAM Statica Non è volatile Più lenta delle RAM classiche Più veloce delle memorie di massa (non hanno parti mobili come la testina) Facilmente “deteriorabili”, a causa della modalità di scrittura 17 mag 2010 1.4e 14 7 Prof. Alberto Postiglione Dipartimento di Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Salerno Le Caratteristiche della Memoria Informatica Generale (Corso di Studio in Scienze della Comunicazione) Web Data Design (Corso di Studio Magistrale in Comunicazione, Audiovisivi e Società della conoscenza) Cooperazione di Agenti Informatici (Corso di Studio Specialistico di Informatica – Università di Roma II) Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Modalità di Accesso ai Dati Accesso Diretto o Sequenziale 17 mag 2010 1.4e 16 8 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Strutturazione del Supporto Organizzazione in tracce circolari e settori (solo per le memorie magnetiche) 17 mag 2010 1.4e 17 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Velocità di accesso ai dati Velocità di accesso come somma di tre tempi (solo per le memorie magnetiche): Tempo di ricerca della traccia (Seek o posizionamento) Tempo di latenza (dipendente dalla velocità di rotazione) Velocità di trasferimento 17 mag 2010 1.4e 18 9 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Capacità e Rimovibilità (online e offline) Capacità: quanti dati possono essere memorizzati Rimovibilità: alcuni supporti possono essere rimossi (FD, CD, DVD) e fungere da memoria off-line. La memoria on-line è invece quella sempre direttamente disponibile. 17 mag 2010 1.4e 19 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA 1.4e Caratteristiche delle memorie: riepilogo Velocità di accesso: quanto tempo occorre per raggiungere un dato (1 msec = 10-3 sec; 1 nsec = 10-9 sec) Taccesso a memoria centrale » 0.5 - 1 nsec (nanosecondi) Taccesso a dischi fissi » 5-10 msec (millisecondi) Taccesso a dischetti (floppy) » 100 msec Capacità: quanti dati possono essere memorizzati Capacità Memoria Centrale » da 32 MB a 16 GB Capacità disco fisso » 40 – 320 Gbyte Capacità disco floppy » 1,4 Mbyte Volatilità: perdita dei dati quando si spegne l’elaboratore 17 mag 2010 Costo: costo per singolo dato memorizzabile 20 10 Prof. Alberto Postiglione Dipartimento di Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Salerno I Supporti di Memorizzazione Informatica Generale (Corso di Studio in Scienze della Comunicazione) Web Data Design (Corso di Studio Magistrale in Comunicazione, Audiovisivi e Società della conoscenza) Cooperazione di Agenti Informatici (Corso di Studio Specialistico di Informatica – Università di Roma II) Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA 17 mag 2010 1.4e 22 Floppy Disk Capacità molto ridotta: 1,44 Mbytes! Costituito da un sottilissimo foglio di plastica speciale sulla quale si trova una sostanza magnetica. Ruota ad una velocità costante (circa 300 giri al minuto). Strutturato in facce, tracce, settori: Facce corrispondono alle due superfici di memorizzazione. Tracce Su ciascuna faccia vi sono un insieme di cerchi concentrici (tracce), da 40 a 80 a seconda del tipo di dischetto. Settori Le tracce sono suddivise in settori della dimensione di 512 byte. 11 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Floppy Disk 70.000 FD (da 1,44 MB) per contenere la stessa quantità d’informazione di un HD da 100 GB (100.000 MB)! 17 mag 2010 1.4e 23 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA 17 mag 2010 1.4e Floppy Disk Un FD è un supporto ormai inadeguato alle nuove esigenze di memorizzazione di programmi e di dati Preistoria dell’Informatica. Introdotto nel 1984 (Circa 15 GENERAZIONI fa!) Quando è stato introdotto i computer presentavano CPU Intel 80386 da 16 MHz con 275.000 transistor Dischi fissi di capacità massima di 20 MB Sistema operativo MS-DOS non GUI Monitor a caratteri (24 linee x 80 colonne) 24 12 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Altre Memorie Rimovibili Cartucce ZIP Iomega e Jazz: servono principalmente per fare il back-up dei dati e per memorizzare programmi molto grandi . Le prime contenere 100 o 250 MB di dati e programmi, le seconde 1 o 2 GB. Floppy disk LS 120 o LS 240: possono contenere fino a 120 MB di dati o 240 MB di dati e programmi. Stessa forma, peso e dimensioni di un FD da 3,5 pollici. 1.4e 17 mag 2010 Pen Drive: Memorie Flash rimovibili veloci (su porta USB) e capienti (qualche GB) che di fatto hanno sostituito tutte le Memorie esterne. 25 Prof. Alberto Postiglione Dipartimento di Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Salerno Gli Hard-Disk Informatica Generale (Corso di Studio in Scienze della Comunicazione) Web Data Design (Corso di Studio Magistrale in Comunicazione, Audiovisivi e Società della conoscenza) Cooperazione di Agenti Informatici (Corso di Studio Specialistico di Informatica – Università di Roma II) 13 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Interazione tra RAM e Memoria di Massa Quando si utilizza un programma per il trattamento di un documento (ad esempio un file di testo) bisogna: Caricare in RAM il documento già esistente e presente su disco (in alternativa creare un nuovo documento vuoto) Aggiornarlo, apportando tutte le modifiche necessarie, e questo avviene in RAM utilizzando il programma Salvare il documento modificato, cioè memorizzare su disco il documento modificato. 17 mag 2010 1.4e 27 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Hard Disk Contenitore a chiusura ermetica nel quale trovano posto più piatti con due superfici ciascuno rivestite da uno strato di materiale magnetico che ruotano attorno ad un perno centrale e distanti tra loro di qualche millimetro. Ogni superficie dispone di una propria testina di lettura/scrittura che si può spostare radialmente. 17 mag 2010 1.4e 28 14 MEMORIA DI MASSA Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno Hard Disk 17 mag 2010 1.4e 29 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Organizzazione di un Hard Disk I dati sono registrati sulla superficie del piatto in centri concentrici, detti tracce e in spicchi di uguale capacità (settori). Tipiche capacità per un settore sono 512, 1024, 2048 e 4096 bytes L’insieme di tutte le tracce poste sulla stessa verticale prende il nome di cilindro. 17 mag 2010 1.4e 30 15 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Le tolleranze del Disco Fisso Il disco è in continua rotazione (3600, 5000, 7200 e anche 10000 giri al minuto). Le testine di lettura/scrittura non vengono mai a contatto diretto con la superficie del disco, ma girano su un cuscinetto d’aria molto sottile Come se un aereo viaggiasse ad altissima velocità a pochi centimetri dal suolo 17 mag 2010 1.4e 31 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Le tolleranze del Disco Fisso Una piccola particella può far entrare in contatto testina e disco. Un incidente del genere (il disco ha una velocità di quasi 100 Km/h) può provocare danni irreparabili (Crash della testina). 17 mag 2010 1.4e 32 16 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA I Controller del Disco Fisso Controller è l’interfaccia tra dischi e computer centrale. EIDE (o ATA) che può gestire 4 HD /CD /DVD EIDE Ultra ATA 133 Serial ATA SCSI che può gestire 16 HD /CD /DVD UltraWide Ultra 320 17 mag 2010 1.4e 33 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA 17 mag 2010 1.4e Memorie RAID Redundand Array of Independent Disk Insieme di dischi a basso costo collegati tra di loro che vengono visto come una o più unità Veloci Economici Proteggono i dati Memorizzandoli più volte su dischi diversi (mirroring) Suddividendo i dati in più parti e memorizzando le varie parti su dischi diversi (sezionamento o striping) Prevengono malfunzionamenti dovuti al guasto di un singolo disco (che può addirittura essere sostituito con il sistema in funzione) 34 17 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA 17 mag 2010 1.4e Formattazione e Partizionamento Formattazione (necessaria per poter utilizzare il disco) Basso livello che viene fatta direttamente in fabbrica e che divide i dischi in tracce e settori. Viene inoltre creata la tabella dei Bad Blocks. Logica che viene fatta dall’utente e predispone la creazione di particolari settori riservanti del disco: Boot sector contiene i comandi di sistema necessari all’avviamento del PC. File Table tabella necessaria per la gestione del disco, contiene: nome dei file, dimensioni, data/ora di creazione e aggiornamento, tipo del file, settore iniziale, concatenamenti Partizionamento Una partizione di un disco è una sua suddivisione in una o più zone, ognuna delle quali può contenere ed essere gestita da un differente sistema operativo 35 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Bad Blocks Bad Blocks Il software di gestione della periferica (il drive) gestisce la tabella (interna) dei settori danneggiati (Bad Blocks), che sono settori che non possono essere più utilizzati a causa di imperfezioni di superficie. Questa tabella è creata durante la formattazione a basso livello è aggiornata durante le operazioni di formattazione ad alto livello (o a seguito di operazioni di analisi approfondita della superficie del disco) 17 mag 2010 1.4e 36 18 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA 1.4e Tempo di accesso al disco Per effettuare il trasferimento dei dati in RAM occorre disporre di un’area di memoria (buffer) di dimensioni pari al blocco (quantità di dati che viene tasferita con una sola operazione. Spesso corrisponde ad un settore). 1. 2. 3. Calcolo del tempo di accesso: Ti/o = Tseek + (Trotazione / 2) + Ttrasferimento 17 mag 2010 spostamento della testina (seek) verso la traccia richiesta; attesa che il settore arrivi sotto la testina; trasferimento dei dati in / da memoria centrale, solitamente eseguito da un processore dedicato (Direct Memory Access, DMA). (Tseek è il più lungo) Tseek (15 ms – 1 ms) Latenza di rotazione (6 ms – 3 ms) 5000 – 10000 RPM Velocita’ di trasferimento (misurata in MByte al secondo) 37 Prof. Alberto Postiglione Dipartimento di Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Salerno I Dischi Ottici Informatica Generale (Corso di Studio in Scienze della Comunicazione) Web Data Design (Corso di Studio Magistrale in Comunicazione, Audiovisivi e Società della conoscenza) Cooperazione di Agenti Informatici (Corso di Studio Specialistico di Informatica – Università di Roma II) 19 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA La struttura di questi dischi è paragonabile a quella dei dischi musicali, infatti i dati sono ordinati lungo un’unica traccia a forma di spirale. Storia dei Dischi ottici 1982, CD audio 1985, CD-ROM (Compact-Disk Read-Only Memory) e CDWORM (WORM: Write Once Read Many) 1996, CD-RW (RW: Read Write), cioè CD riscrivibili più volte. 1997, DVD-ROM 17 mag 2010 1.4e Dischi ottici 39 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA La Memoria Ottica 17 mag 2010 1.4e 40 20 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA CD-ROM Sono trasportabili, economici e possono contenere da 650 fino a 800 MB di dati e programmi. I CD-ROM sono di sola lettura mentre CD Scrivibili e i CD-Riscrivibili possono essere anche scritti utilizzando appositi dispositivi chiamati masterizzatori Velocità di trasferimento: Originariamente 150 Kbyte / secondo ( “1x” ); Oggi: 12, 16, 24, …, 52 volte tanto… 17 mag 2010 1.4e 41 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA DVD-Rom DVD (Digital Versatile Disk) Evoluzione del CD-ROM Capacità fino a 17 Gbyte (26 volte quella di un CD) Velocità di trasferimento molto elevata I DVD sono nati come supporto per filmati in alta risoluzione. I DVD non possono essere letti dai lettori CD-ROM, ma richiedono unità apposite, mentre è possibile il contrario. 17 mag 2010 1.4e 42 21 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA 17 mag 2010 1.4e 43 Vantaggi di un DVD su CD e su VCR DVD e CD-ROM hanno simile supporto fisico (120 mm di diametro) DVD maggiore capacità di archiviazione (fino a 26 volte) DVD immagazzina 2 ore di film di alta qualità (2-3 volte rispetto VCR) DVD ha una migliore qualità audio DVD definisce un formato per la gestione multilingue dell’audio di un film e dei sottotitoli DVD può essere connesso a TV DVD presenta minor usura dei VCR DVD può contenere dati DVD-ROM legge CD-ROM e CD audio Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Maggiore Densità 17 mag 2010 1.4e 44 22 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA 17 mag 2010 1.4e DVD-Video vs. DVD-ROM Differenza tra DVD-Video e DVD-ROM: DVD-Video (spesso chiamato semplicemente DVD) contiene filmati Video e viene letto in un lettore collegato al televisore. DVD-ROM contiene dati e viene letto da un drive DVD-ROM collegato ad un PC. La differenza è simile a quella tra CD audio e CD-ROM. Il numero di drive DVD-ROM è molto maggiore di quello dei lettori DVD-Video. I lettori DVD-ROM possono leggere i DVD-Video (se il PC è abbastanza potente con una scheda di decompressione MPEG) 45 Prof. Alberto Postiglione Dipartimento di Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Salerno Aumentare la Capacità di Memorizzazione Informatica Generale (Corso di Studio in Scienze della Comunicazione) Web Data Design (Corso di Studio Magistrale in Comunicazione, Audiovisivi e Società della conoscenza) Cooperazione di Agenti Informatici (Corso di Studio Specialistico di Informatica – Università di Roma II) 23 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Juke Box Mantiene in linea anche centinaia di CD Permette di selezionare e leggere automaticamente dal CD di cui si ha bisogno 17 mag 2010 1.4e 47 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA La gestione “gerarchica” della memoria Criteri per valutare una memoria di massa: Tempo di accesso Costo dei dispositivi Per i dati di uso frequente conviene usare dispositivi più veloci (e più costosi) 17 mag 2010 1.4e 48 24 Prof. Alberto Postiglione Dipartimento di Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Salerno IL Backup dei Dati Informatica Generale (Corso di Studio in Scienze della Comunicazione) Web Data Design (Corso di Studio Magistrale in Comunicazione, Audiovisivi e Società della conoscenza) Cooperazione di Agenti Informatici (Corso di Studio Specialistico di Informatica – Università di Roma II) Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA 17 mag 2010 1.4e BACKUP Copia di salvataggio dei files più importanti. Il valore maggiore di un sistema informatico è quello dei dati che contiene Possono verificarsi “incidenti” quali Furto dei dischi o dei computer Accesso non autorizzato con conseguente distruzione (deliberata o meno) dei dati Infezione da virus Impatto della testina sul disco (con conseguente distruzione fisica di parte o di tutto il disco) … Spesso il supporto di backup è off-site (cioè fisicamente lontano dal computer) 50 25 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA BACKUP: supporti di memorizzazione Ad accesso Diretto. Veloci, ma costosi HD FD ad alta capacità (Iomega Zip, LS-120, …) CD-ROM e DVD-ROM Ad accesso Sequenziale. Supporti economicamente più convenienti Nastri Cassette 17 mag 2010 1.4e 51 Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università di Salerno MEMORIA DI MASSA Nastri e cassette magnetiche Nastri magnetici la memorizzazione avviene attraverso la magnetizzazione della superficie del nastro 1.4e Sul nastro sono tracciate delle piste orizzontali parallele. Di solito, 9 piste parallele di cui 8 corrispondono ad un byte e la nona è il bit di parità. capacità di memorizzazione di qualche Gb tempi di accesso molto alti possibilità di accedere ai dati in modo solo sequenziale molto usate in passato, attualmente sono utilizzate come unità di backup 17 mag 2010 Cassette a nastro: servono principalmente per fare il back-up dei dati. La loro capacità varia da 120 MB a 35 GB 52 26