Programma riconoscimenti Toscana
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Programma riconoscimenti Toscana
4 Aprile 2014 Cerimonia assegnazione riconoscimenti “Toscana - Cultura della disabilità 2014” Fattoria di Castiglionchio Ore 18.30 Apertura dell‟evento con il Corteo storico di Pontassieve Introducono: il Presidente Can. Vasco Giuliani - Assessore alla politiche e beni culturali del Comune di Pontassieve Alessandro Sarti Visita del museo della Civiltà Contadina e della Torre e percorso guidato alla scoperta della Fattoria Ore 19:30 Concerto della Pianista Jin Ju Diploma e Master al Conservatorio di Pechino, Master all‟Accademia Pianistica “Incontri col Maestro”, Diploma e Medaglia d‟Oro in “Professional Performance” del Royal North Music College di Manchester, premi nei maggiori concorsi pianistici quali il Queen Elizabeth di Bruxelles ed il Caikovskij di Mosca, concerti presso il Konzerthaus di Berlino e Vienna, la Sala Grande del Conservatorio di Mosca, il Teatro della Pergola di Firenze. E‟stata tra i primi pianisti invitati a suonare all‟interno della Città Proibita in Cina, e nel 2009 ha tenuto un “concerto straordinario” presso la Sala Nervi di Città del Vaticano, davanti a 5000 persone e al papa Benedetto XVI. Jin Ju, pianista, docente di pianoforte presso l‟Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola, è stata premiata lo scorso 14 ottobre 2012 presso la Konzerthaus di Berlino con il premio Echo Klassik per il “miglior recital pianistico con un programma ottocentesco”. La trentacinquenne pianista cinese si è aggiudicata l‟autorevole riconoscimento indetto dalla Deutsche PhonoAkademie grazie al suo recente CD inciso con la casa discografica tedesca MDG, dedicato a Beethoven (Appassionata), Czerny (Variazioni “La ricordanza” op.33) e Schubert (Sonata in do minore D 958). L' Echo Klassik è tra i premi internazionali discografici di maggior prestigio e livello. Tra i nomi premiati ricordiamo nel 2002 Claudio Abbado e Maurizio Pollini, nel 2008 Josè Carrera e nel 2009 Placido Domingo, e numerosi altri nomi di altissima fama. Programma: F. CHOPIN NOTTURNI op.55 n.1 e n.2 BARCAROLA op.60 L.van BEETHOVEN SONATA op.57 (Appassionata) :Allegro assai -Andante con motoAllegro ma non troppo -Presto Ospiti d‟onore: S.E. Card. Giuseppe Betori Arcivescovo di Firenze S.E. Mons. Mario Meini Vescovo di Fiesole Autorità civili e militari Ore 20.15 Cerimonia di assegnazione alla presenza della Commissione Giudicatrice (Can. Vasco Giuliani, Presidente della Fondazione ODA Firenze Onlus, Canonico della Basilica di San Lorenzo a Firenze, Prof. Augusto Marinelli, già Magnifico Rettore dell‟Università degli studi di Firenze, Alessandro Sarti, Assessore alla politiche e beni culturali del Comune di Pontassieve, M.o Mauro Mannelli, Presidente Associazione Colori del Levante Fiorentino, Dott. Stefano Lassi, Vicepresidente European Association for Mental Health in Intellectual Disability, Sr. Veronica Amata Donatello, Responsabile Settore persone disabili dell'UCN della Conferenza Episcopale Italiana, Dott. Mauro Avellini, viceDirettore de La Nazione) dei Riconoscimenti. Elenco Riconoscimenti: Diplomi di Benemerenza “Toscana: Cultura della Disabilità 2014” Jin Ju Stefano Fiuzzi Fiorentino, ha compiuto gli studi umanistici e musicali nella sua città, all'Università (Facoltà di Lettere), al Conservatorio "L. Cherubini" e al Rosary College University dell‟Illinois. Docente di Pianoforte Principale presso il Conservatorio di Firenze, nonché di Fortepiano e Prassi esecutiva su strumenti storici presso l'Accademia Pianistica Internazionale di Imola, è da molti anni Visiting Professor presso il RNCM di Manchester. Appassionato di strumenti antichi, è fondatore e Direttore Artistico dell'Accademia "Bartolomeo Cristofori", Amici del Fortepiano di Firenze, istituzione che ha vinto il Premio Abbiati nel 1993. Fabio Calvetti Fabio Calvetti è nato nel 1956 a Certaldo, cittadina in provincia di Firenze dove risiede. Si è diplomato al Liceo Artistico e successivamente all‟Accademia di Belle Arti di Firenze nella Scuola di Pittura. Intensa la sua attività in Italia e all‟estero con mostre in gallerie negli Stati Uniti, in Germania, in Spagna, in Belgio e soprattutto in Giappone e in Francia. Negli ultimi anni sono state allestite sue esposizioni personali in Musei e Spazi Pubblici di grande rilievo come Palazzo Venezia a Roma, lo Shinjuku Park Tower di Tokyo, il Museo d‟Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo, il City Art Museum a Kwangju in Corea e la Biblioteca Marciana di Venezia. Giovanni Maranghi Nato nel 1955 a Lastra a Signa, Giovanni Maranghi svolge i suoi studi nella vicina Firenze. Alterna i suoi studi da universitario con la frequentazione dei corsi di nudo libero presso l‟Accademia delle Belle Arti. Di quegli anni la conoscenza e la frequentazione di artisti del calibro di Primo Conti, Lucio Venna e Paulo Ghiglia. Appena ventenne trova spazio per un‟esposizione personale presso la Galleria San Ferdinando di Bari. Da questo momento, seguiranno numerose mostre personali e collettive sia in Italia che all‟estero. Fra gli appuntamenti di maggior rilievo si ricordano, Galleria d‟Arte Spinetti di Firenze nel (1982), alla Galleria Dalders ad Amsterdam (1985) e Galleria Diva di Bruxelles (1987). Gli anni ‟90 si aprono con un‟importante personale “La poltrona dei sogni” alla Galleria Nuovo Sagittario di Milano, a seguire inizierà una lunga serie di mostre negli Stati Uniti che lo vedranno esporre a Carmel alla Medici Gallery, allo Studio 205 di Chicago e a New Orleans. Il nuovo secolo si apre con “Gnacchi e Timparlini” all‟Hotel Excelsior di Firenze; una mostra ispirata alle “poesie metasemantiche” di Fosco Maraini. Nel 2001, Mondadori Editore, gli dedicherà un redazionale e uno special sul periodico “Arte”. L‟attività espositiva, prosegue poi con “Illusiones coscientes” alla Galleria Nichido di Parigi. Fra il 2005 e la fine del 2007 altri importanti appuntamenti, Siena, Pietrasanta, Matera, Firenze (all‟interno delle Palazzine Lorenesi in occasione di “Pitti Immagine”) e Forte dei Marmi. Contemporaneamente espone in Olanda, Francia, Russia e Usa. In questi anni, Maranghi, oltre all‟Encausto, tecnica da lui a fondo indagata, sperimenta altre soluzioni, che vanno dal “collage”, alle più attuali “resine”, in quel perenne gioco che è congeniale al suo discorso pittorico. Il 2008 è l‟anno di “Extra – Large Barocco”, mostra di particolare interesse e grande fascino all‟interno della Basilica della SS. Vergine del Carmelo a Piacenza, dove il tema della Donna si confronta con quello della clausura. Di lì a poco espone con“Colazione da Maranghi”, all‟interno dell‟Antico Spedale degli Innocenti a Firenze, in occasione del quale presenta il calendario “Mukki Latte” per l‟anno 2009. Anno che inizierà con due appuntamenti negli Stati Uniti; a Palm Beach alla Galleria Faustini e alla Chetkin Gallery di New York, per proseguire poi alla De Freo Gallery di Goteborg e a Parigi in occasione dell‟inaugurazione della nuova galleria di Tatiana Tournemine. Nella prima metà del 2011 è a Montecarlo durante il 69°Gran Premio di Formula 1 con un‟esposizione sullo yacht “Planet 125” Euro Choo-Choo curata dalla De freo Gallery. Da luglio a settembre ha esposto a Lajatico (PI), “Art Food – cibo per la mente” da un‟idea di Andrea Bocelli in occasione del “Teatro del Silenzio 2011” con la curatela di Alberto Bartalini. Di seguito, espone alla “De Freo Gallery” di Berlino e alla Galerie “Tatiana Tournemine” di Parigi insieme alla designer di gioielli Jade Jagger per poi presentare “Casta Diva”, all‟interno della “Sala delle Colonne” del Comune di Pontassieve, mostra presentata dal Prof.Antonio Natali, Direttore della “Galleria degli Uffizi” di Firenze. Hanno scritto di lui, Romano Battaglia, Luciano Caprile, Francoise de Céligny, Maria Vittoria Corti, Giovanni Faccenda, Fosco Maraini, Nicola Micieli, Antonio Natali, Tommaso Paloscia, Patrice della Perriere, Daniela Pronesti, Stéphanie Portal, Maurizio Vanni. Roberto Smorti Nato a Firenze il 15 Aprile 1943, Roberto Smorti inizia a dipingere giovanissimo. A 18 anni conosce Giuseppe Mazzon, che pochi anni dopo diventerà il suo Maestro. Dopo soli due anni lascia il maestro e continua da solo. Il suo primo studio è a Firenze, in via di Mezzo, insieme ad altri pittori. E' qui che si appropria dell'atmosfera della Firenze di una volta, dei personaggi di strada, degli antichi mestieri. Ma la sua pittura dal vero non si ferma agli scorci fiorentini. Roberto per dipingere dal vero, è instancabile viaggiatore, non importa se è per pochi o tanti chilometri, ed ecco perché vedendo una sua mostra, o scorrendo un catalogo delle sue opere ci si imbatte in una sterminata sequenza di luoghi, dove il tempo sembra si sia fermato, siano essi intorno a Firenze, nelle colline di Bagno a Ripoli, a Villamagna o alla Certosa, a Candeli o a Settignano, là nel Chianti e oltre ancora fino alla Maremma. Nel frattempo la sua arte cresce, le esposizioni dei quadri si susseguono e le sue opere prendono le strade di ritorno a casa dei turisti che dal viaggio in Italia vogliono riportare i ricordi, le sensazioni e le immagini del bello che hanno visto. Nella sua generosità Roberto si presta più volte ad insegnare la sua arte, anche a scopi curativi, come ha fatto nei confronti dei pazienti del reparto di malattie mentali dove lavorava. Oggi il pittore Roberto Smorti ha il suo studio nella sua abitazione a Villamagna di Bagno a Ripoli. Ma il suo vero studio ha un cielo con bianche nuvole: è uno studio all'aperto, negli angoli più belli della Toscana. Paolo Staccioli Paolo Staccioli (Scandicci, 1943), inizia la sua attività artistica negli anni „70 come pittore. All‟inizio degli anni ‟90,in cerca di nuove sintesi estetiche, frequenta la bottega di un ceramista di Faenza e comincia ad approfondire l‟arte della ceramica dapprima con la tecnica della ceramica invetriata, poi sperimentandola cottura a “riduzione”,che gli consente di ottenere straordinari effetti di iridescenza e lucentezza. La superficie dei suoi vasi diviene anche spazio dove riversare i suoi fantasiosi racconti: giostre di cavalli-giocattolo, bambole, pulcinella ecc. Personaggi che presto si guadagnano la terza dimensione, divenendo sculture ma non perdendo l‟accento di accadimento fiabesco. Numerosissime le sue esposizioni tra cui si segnalano nel 2006 la personale al Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti, nel 2007 al Museo Archeologico di Fiesole, nel 2008 presso il FuLe International Ceramic Art Museum di Fuping in Cina e l‟Istituto di Cultura Italiana di New York mentre del 2009 è la personale alla Galleria Selective Art di Parigi. Negli ultimi anni si ricordano l‟esposizione al Museo Horne di Firenze e presso la Sala delle Colonne del Comune di Pontassieve con Danilo Fusi (entrambe nel 2011), l‟installazione di un Guerriero in bronzo in una piazza di Pontassieve(2013) e la mostra nella Limonaia di Palazzo Medici Riccardi a Firenze (nel febbraio-marzo 2014). Andrea Stella Andrea Stella nasce nel 1950 a Firenze. Risiede a periodi alterni in due città culle dell'arte: Firenze ed Atene dove studia Arte. Stabilendosi definitivamente a Firenze, frequenta le famose Botteghe d'intaglio artistico. Lavori di quel periodo si possono trovare anche in Palazzo Pitti a Firenze, nel Museo Vaticano a Roma ed in alcune chiese di epoca romanica e medioevale in Toscana. Effettua numerose manifestazioni artistiche tra Stati Uniti ed Europa, ottenendo ovunque consensi da parte della critica. Le sue opere trovano collocazione in molte collezioni private, oltre che in Italia a Zurigo, Vienna, Atene, Lisbona. Il suo estro artistico lo porta a dedicarsi a studi sull'evoluzione materica, ricercando, con l'alterazione alchemica di terre e laminati di oro, argento, rame, etc., la realizzazione di opere neocromatiche divenendo così caposcuola di questa nuova forma artistica, che in seguito darà vita alla nuova corrente pittorica "neo-rinascimento". Oggi vive e lavora in un antico convento a Bibbiano - Pelago nei pressi di Firenze. Luogo immerso nel verde e nel silenzio dei boschi e dei vigneti della campagna Toscana, dove svolge anche stages ed incontri con i suoi allievi nella vera tradizione dell'arte fiorentina. Giampaolo Talani Giampaolo Talani è nato a San Vincenzo (LI) nel 1955. Dopo il Liceo Artistico a Lucca e a Firenze, frequenta l'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ha come maestro Goffredo Trovarelli. Negli anni giovanili realizza il grande ciclo di dipinti a fresco nella chiesa di San Vincenzo cui seguono altri lavori: la "Predica di San Bernardino" nel Palazzo Vescovile di Massa Marittima, il Santuario della Madonna del Frassine. Nel suo curriculum compaiono fino dagli anni '80 -'90 importanti personali in selezionate gallerie d'arte, sia in Italia che all'estero e significative esposizioni, spesso antologiche, in sedi pubbliche. Sue le tavole eseguite per lo scalone interno del Municipio di San Vincenzo, presentate da Vittorio Sgarbi nel 2002 per arrivare a "PARTENZE", l'affresco collocato nel 2006 nella stazione ferroviaria di "Santa Maria Novella" a Firenze, opera che si inserisce perfettamente nell'architettura razionalista del grande architetto Michelucci. L'affresco è in fase di acquisizione dalla città di Firenze che nel 2008 gli ha dedicato la grande antologica in Palazzo Vecchio "Rosa dei Venti". Contemporaneamente una statua in bronzo alta 3 mt., dallo stesso nome, veniva collocata sotto il Loggiato degli Uffizi. Opere del maestro Talani si trovano in prestigiose collezioni, sia pubbliche che private. Da tempo infatti Talani collabora con selezionate gallerie italiane ed estere. Di lui hanno scritto, tra gli altri, Mario Bucci, Tommaso Paloscia, Nicola Micieli, Domenico Guzzi, Giovanni Faccenda, Vittorio Sgarbi, Maurizio Fagiolo dell'Arco, Maurizia Tazartes, Maria Cristina Acidini, Elisa Gradi, Sandra Nava, Umberto Cecchi, Luigi Ravaioli, Maurizio Vanni, Marco Moretti, Pier Francesco Listri, Fabio Canessa, Francesco Festuccia, Riccardo Ferrucci, Laura Farina, Silvano Granchi. Ha partecipato alla 54° esposizione internazionale d'arte della Biennale di Venezia. Gli artisti hanno realizzato e donato i riconoscimenti 2014 Giulietta Nannoni Cognata di Emilio Terenzi e da più di 15 anni responsabile della cucina e della sala del Ristorante della Fattoria. Depositari dei segreti della cucina casalinga toscana di Castiglionchio. Silvestro D‟Andrea Chef presso ODA Diacceto, con esperienza ventennale in vari settori della ristorazione,negli ultimi anni ho maturato la passione per l'intaglio cercando di raffinare sempre più per poi arrivare ad insegnarla sia nell'ambito pubblico che nel privato,suscitando l'interesse di vari quotidiani e tv, inoltre ho partecipato a vari concorsi internazionali e mondiali con ottimi risultati. Piero Ferrini Nei profumi e nei colori delle pietanze ripone i ricordi della sua vita, iniziata a Marradi 1956 a cavallo fra la Romagna e la Toscana. Diplomandosi alla scuola alberghiera Saffi nel 1974 gira fra alberghi e ristoranti lavorando con quegli chef di poche parole ma molti fatti, ritorna alla scuola alberghiera e ci rimane fino ad oggi. La sua passione nel suo territorio si riversa ricco di prodotti eccellenti, Valdisieve e Valdarno. Del suo lavoro di cuoco dice: “la mia prima e intramontabile passione è la cucina e non si finisce mai di imparare, ma si deve essere sempre attenti intorno a noi”. Stefano Frassineti Cuoco, con la C maiuscola, persona che dà felicità una volta seduti a tavola. Dopo aver gestito per anni un locale a Montebonello, ha creato il suo “buen retiro” a Pontassieve (Toscani da sempre), rilevando una vecchia locanda e trasformandola in un ristorante con camere, dove propone una cucina territoriale ma non ripetitiva, legata all‟amore per la sua terra e i prodotti che vi nascono. Nel suo lavoro si ispira alla figura di Pellegrino Artusi, alla quale ha dedicato una sala del suo locale. Come fondatore del pellegrinaggio artusiano dice “È un‟icona positiva per la cucina in generale: noto ovunque, ha diffuso per primo la conoscenza della cucina: se si vuole usare una piccola forzatura, diciamo che ha iniziato il processo di globalizzazione della cucina”. Carla Nannoni Terenzi Moglie di Emilio e casalinga... con la grande passione della tradizionale cucina toscana di una volta… Gli Chef hanno preparato e dato vita alla cena offerta al termine della cerimonia Corteo Storico di Pontassieve Emilio Terenzi - Fattoria di Castiglionchio Diplomi di Benemerenza per sostenitori “Toscana: Cultura della Disabilità 2014” Amici di Bianca Fotoincisione Tanini Lions Club di Pontassieve Tinghi Motors Renault Italia Associazione Colori del Levante Fiorentino Chiara Benelli BCC Pontassieve Amici di Marco Dott. Danilo Poggiolini Cooperativa Sociale L‟Orologio Bussotti e Fabbrini srl Brilli sat Mario Agostinelli: Produttore dalla Terra alla Tavola di quello che già da tempo è il prodotto simbolo del Pratomagno, e che forse diventerà un emblema della cucina italiana nel mondo, ovvero: il Fagiolo Zolfino. Quando all‟ Amore per la Terra e i suoi prodotti si unisce l‟ esperienza di una vita dedita alla ricerca e al rispetto delle tradizioni agricole più antiche, non possono che nascere prodotti semplici e particolari, addirittura unici. Caterina Brettoni Ferroni, Tenuta Belvedere: L‟Azienda vinicola Tenuta Belvedere sorge nella zona del Chianti Colli Fiorentini, alla confluenza del fiume Sieve con l'Arno conferendo un microclima unico. I vigneti sono quelli dell'antica tradizione Toscana, con un'età stimata tra i 35 ed i 40 anni, coltivati da sempre in modo naturale e rispettando l'equilibrio tra l'uomo e la natura. La filosofia produttiva dell‟azienda, permette di concepire vini di particolare pregio e limitata quantità, offrendo nelle loro bottiglie l'emozione di un vino dal carattere unico. Riconoscimento “Toscana: Cultura della Disabilità 2014” sez. Individuale: Mo Andrea Bocelli Per la testimonianza di vita e per aver dato vita e sostegno alla Fondazione Andrea Bocelli. La Fondazione Andrea Bocelli nasce per valorizzare il patrimonio di relazioni, quello scambio di emozioni, quel legame di fiducia, che Andrea ha creato nel tempo; nasce nella volontà di voler creare con tutte queste persone un rapporto forte, un girotondo di soggetti che possano unire le loro forze e le loro risorse affinché altre persone, che si trovano in difficoltà, di qualunque tipo, possano affermare se stessi oltre ogni limite sia sociale, sia culturale, sia personale. Tutti abbiamo dei limiti, nonostante questo la vita ci mette davanti, costantemente tante possibilità per andare oltre, per superarli, ma la porta che ci fa accedere a quelle possibilità è sempre dentro di noi. Andrea Bocelli è riuscito a superare con coraggio, volontà e tenacia i propri limiti, è riuscito ad aprire quella porta dentro di sé. Egli trasmette gli stessi valori alla Fondazione che porta il suo nome affinché possa operare dando risorse e opportunità a chi sa aprire quella porta e superare la soglia dei propri limiti, a chi merita questa possibilità. “Valorizzare, e non disperdere, il patrimonio di relazioni, lo scambio di emozioni, il legame di fiducia che ogni giorno oramai da anni egli ha creato e crea con tante e tante persone in tutto il mondo: insieme per un sorriso. Noi siamo chiamati al mondo per essere felici, tutti hanno diritto alla felicità; spesso questo non è possibile a causa di muri messi su da società e comunità inique, a causa di muri tirati su da noi stessi, dalle nostre convinzioni limitanti”. Ritira in sua vece il Dott. Giorgio De Martino. Riconoscimento “Toscana: Cultura della Disabilità” sez. Aziendale: A.C. F. Fiorentina Perchè con l‟avvento della famiglia Della Valle alla guida della squadra di Firenze si è costituito un vero e proprio Stile Fiorentina. Si può ormai affermare a buon diritto che a Firenze il calcio fa storia non solo sul campo ma anche con concrete iniziative benefiche quali la costituzione della Fondazione Fiorentina, l'istituzione del Viola Fair, premiazione volta ad incentivare la correttezza presso i tifosi, e l'introduzione del Terzo Tempo nel calcio, nel quale i giocatori avversari, sconfitti o vincenti, vengono applauditi e salutati dalla squadra di casa, hanno cambiato la mentalità di tutto l‟ambiente calcistico italiano poco propenso ad espressioni di sportività. I riconoscimenti per la correttezza della società e del pubblico di Firenze sono giunti da tutto il mondo sportivo e la UEFA ha invitato tutti i club europei ad imitare il "modello Fiorentina". Alle prime iniziative, la Fiorentina ne ha aggiunta una terza: la Sponsorizzazione Solidale a favore dell'organizzazione umanitaria internazionale Save the Children che porta la maglia viola, unica in Italia, a divenire strumento di solidarietà a favore dell'infanzia disagiata. AC Fiorentina si è sempre dimostrata attenta e sensibile alle tematiche della disabilità sia attraverso i suoi strumenti di partecipazione che di sostegno in termini di solidarietà e promozione di una nuova cultura dell‟inclusione. Anche nel garantire sempre l‟accessibilità e la partecipazione alle manifestazioni sportive e allo stadio. Riconoscimento “Toscana: Cultura della Disabilità”sez. Carriera: Comm. Roberto Lupi Per il servizio svolto alla comunità in qualità di Presidente l‟Istituto Scudi di San Martino. L'Istituto Scudi di San Martino nasce a Firenze nel 1983, con precisi scopi sociali: incrementare gli atti di solidarietà umana attraverso una premiazione indirizzata a tutti coloro che si sono distinti per impegno, spirito di sacrificio e coraggio a favore dei più deboli, dei bisognosi e delle persone in grave pericolo. Dal 1984, ogni anno, il sabato più prossimo all‟11 novembre, giorno dedicato a San Martino, si svolge, nel prestigioso Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze, la cerimonia solenne nel corso della quale, alla presenza di numerose autorità Civili, Militari e Religiose, sono assegnati gli scudi in argento, quelli in bronzo e gli attestati di benemerenza a persone ed enti che si sono particolarmente distinti per atti di generosità e solidarietà. L‟istituto ha appena raggiunto una tappa molto importante: trent‟anni di attività nel corso dei quali ha insignito dei prestigiosi riconoscimenti molte persone protagoniste di atti di eroismo, altruismo e solidarietà umana. Ore 20.50: Consegna raccolta di beneficenza realizzata dal Lions Club di Pontassieve in occasione dell‟evento Castiglionchio – Arte, Cultura e Tradizioni del 9 novembre 2013 al Direttore Sanitario del CRP/RSD ODA Diacceto Dott. Marco Campigli Ore 21: Cena di beneficenza: Antichi sapori ritrovati Assaggi dei prodotti di una volta con ricette tratte dall‟antica tradizione Toscana preparati da: Giulietta Nannoni Carla Terenzi Stefano Frassineti Silvestro D‟Andrea Piero Ferrini Fotografia, immagine e video a cura di Chiara Benelli, Marco Quinti e Alessio Bedendi L‟evento ha ricevuto il Premio di Rappresentanza da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano Con il patrocinio di: Regione Toscana, Comune di Firenze, Pelago, Pontassieve, Rignano sull‟Arno Con la partecipazione di: Arcidiocesi di Firenze, Comune di Pontassieve, Fattoria di Castiglionchio Per informazioni: [email protected] – tel. 0558326078 – Website: http://www.odafirenze.it/ Storia della Fattoria Castiglionchio ossia piccolo castello uno dei tanti complessi fortificati che nel Medioevo rappresentavano il possesso, la difesa della gestione economica della campagna circostante. Risale al 1066 il primo documento in cui viene citato CASTIGLIONCHIO quando Gisla di Rodolfo dona al monastero fiorentino di San Pier Maggior una porzione "de curte et castello et turri de Castellunclo". Il piccolo castello appartenne poi alla Badia Fiorentina e quindi ai Ricasoli che, nel 1204, lo cedettero a una famiglia di nobili (per questo da allora in poi chiamati "da Castiglionchio") che abitavano a Firenze sopra alla Porta dei Buoi: dove oggi via dei Benci incrocia Via dei Neri. I da Castiglionchio parteggiavano per i Guelfi e nel 1248, quando questi vennero cacciati dalla città, si rifugiarono nel loro castello che venne assalito e conquistato dai Ghibellini. Riuscirono comunque a fuggire in Romagna, da dove alcuni rientrarono poi in Toscana mentre altri si stabilirono a Roma e Bologna. Fu il ramo bolognese ad aggiungere al proprio cognome quello degli Zanchini che, in seguito, venne adottato anche dal ramo fiorentino: un cinquecentesco palazzo Zanchini Da Castiglione, si trova in Via Maggio (abbreviazione di Maggiore) la strada più importante d'Oltrarno al n. 13. Castiglionchio intanto, con il pieno affermarsi nelle campagne del contratto mezzadrile, da piccolo castello si era fatto grande villa-fattoria: pienamente definita in tutte le sue forme funzione tra 800 e 900. Castiglionchio Oggi.... Un vero Agriturismo alle porte di Firenze ricco di arte, cultura e storia, immersa nel caratteristico paesaggio toscano tra vigneti, uliveti e circondato da dolci colline. Gli appartamenti sono realizzati nel caldo e romantico stile rustico toscano: pavimento in cotto fiorentino, soffitti a travi e a cassettoni, letti a baldacchino e ferro battuto e il soggiorno arricchito con caminetto. Parco naturale con piscina, campo di tennis. Il Museo del arte contadina: che trasmette tecniche antiche ed emozioni, migliaia di oggetti del passato che raccontano una storia lunga.