Programma riconoscimenti Toscana

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Programma riconoscimenti Toscana
4 Aprile 2014
Cerimonia assegnazione riconoscimenti “Toscana - Cultura della disabilità 2014”
Fattoria di Castiglionchio
Ore 18.30 Apertura dell‟evento con il Corteo storico di Pontassieve
Introducono: il Presidente Can. Vasco Giuliani - Assessore alla politiche e beni culturali
del Comune di Pontassieve Alessandro Sarti
Visita del museo della Civiltà Contadina e della Torre
e percorso guidato alla scoperta della Fattoria
Ore 19:30 Concerto della Pianista Jin Ju
Diploma e Master al Conservatorio di Pechino, Master all‟Accademia Pianistica “Incontri col
Maestro”, Diploma e Medaglia d‟Oro in “Professional Performance” del Royal North Music College di
Manchester, premi nei maggiori concorsi pianistici quali il Queen Elizabeth di Bruxelles ed il
Caikovskij di Mosca, concerti presso il Konzerthaus di Berlino e Vienna, la Sala Grande del
Conservatorio di Mosca, il Teatro della Pergola di Firenze. E‟stata tra i primi pianisti invitati a suonare
all‟interno della Città Proibita in Cina, e nel 2009 ha tenuto un “concerto straordinario” presso la Sala
Nervi di Città del Vaticano, davanti a 5000 persone e al papa Benedetto XVI.
Jin Ju, pianista, docente di pianoforte presso l‟Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola, è
stata premiata lo scorso 14 ottobre 2012 presso la Konzerthaus di Berlino con il premio Echo Klassik per il “miglior
recital pianistico con un programma ottocentesco”.
La trentacinquenne pianista cinese si è aggiudicata l‟autorevole riconoscimento indetto dalla Deutsche PhonoAkademie grazie al suo recente CD inciso con la casa discografica tedesca MDG, dedicato a Beethoven (Appassionata),
Czerny (Variazioni “La ricordanza” op.33) e Schubert (Sonata in do minore D 958). L' Echo Klassik è tra i premi
internazionali discografici di maggior prestigio e livello. Tra i nomi premiati ricordiamo nel 2002 Claudio Abbado e
Maurizio Pollini, nel 2008 Josè Carrera e nel 2009 Placido Domingo, e numerosi altri nomi di altissima fama.
Programma: F. CHOPIN NOTTURNI op.55 n.1 e n.2
BARCAROLA op.60
L.van BEETHOVEN SONATA op.57 (Appassionata) :Allegro assai -Andante con motoAllegro ma non troppo -Presto
Ospiti d‟onore: S.E. Card. Giuseppe Betori Arcivescovo di Firenze
S.E. Mons. Mario Meini Vescovo di Fiesole
Autorità civili e militari
Ore 20.15 Cerimonia di assegnazione alla presenza della Commissione Giudicatrice (Can. Vasco
Giuliani, Presidente della Fondazione ODA Firenze Onlus, Canonico della Basilica di San Lorenzo
a Firenze, Prof. Augusto Marinelli, già Magnifico Rettore dell‟Università degli studi di Firenze,
Alessandro Sarti, Assessore alla politiche e beni culturali del Comune di Pontassieve, M.o Mauro
Mannelli, Presidente Associazione Colori del Levante Fiorentino, Dott. Stefano Lassi,
Vicepresidente European Association for Mental Health in Intellectual Disability, Sr. Veronica
Amata Donatello, Responsabile Settore persone disabili dell'UCN della Conferenza Episcopale
Italiana, Dott. Mauro Avellini, viceDirettore de La Nazione) dei Riconoscimenti.
Elenco Riconoscimenti:
Diplomi di Benemerenza “Toscana: Cultura della Disabilità 2014”
Jin Ju
Stefano Fiuzzi
Fiorentino, ha compiuto gli studi umanistici e musicali nella sua città, all'Università (Facoltà di Lettere), al
Conservatorio "L. Cherubini" e al Rosary College University dell‟Illinois. Docente di Pianoforte
Principale presso il Conservatorio di Firenze, nonché di Fortepiano e Prassi esecutiva su strumenti
storici presso l'Accademia Pianistica Internazionale di Imola, è da molti anni Visiting Professor
presso il RNCM di Manchester. Appassionato di strumenti antichi, è fondatore e Direttore Artistico
dell'Accademia "Bartolomeo Cristofori", Amici del Fortepiano di Firenze, istituzione che ha vinto il
Premio Abbiati nel 1993.
Fabio Calvetti
Fabio Calvetti è nato nel 1956 a Certaldo, cittadina in provincia di Firenze dove risiede. Si è diplomato al
Liceo Artistico e successivamente all‟Accademia di Belle Arti di Firenze nella Scuola di Pittura. Intensa la
sua attività in Italia e all‟estero con mostre in gallerie negli Stati Uniti, in Germania, in Spagna, in Belgio e
soprattutto in Giappone e in Francia. Negli ultimi anni sono state allestite sue esposizioni personali in Musei
e Spazi Pubblici di grande rilievo come Palazzo Venezia a Roma, lo Shinjuku Park Tower di Tokyo, il
Museo d‟Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo, il City Art Museum a Kwangju in Corea e la Biblioteca Marciana
di Venezia.
Giovanni Maranghi
Nato nel 1955 a Lastra a Signa, Giovanni Maranghi svolge i suoi studi nella vicina Firenze. Alterna
i suoi studi da universitario con la frequentazione dei corsi di nudo libero presso l‟Accademia delle
Belle Arti. Di quegli anni la conoscenza e la frequentazione di artisti del calibro di Primo Conti,
Lucio Venna e Paulo Ghiglia. Appena ventenne trova spazio per un‟esposizione personale presso la Galleria San
Ferdinando di Bari. Da questo momento, seguiranno numerose mostre personali e collettive sia in Italia che all‟estero.
Fra gli appuntamenti di maggior rilievo si ricordano, Galleria d‟Arte Spinetti di Firenze nel (1982), alla Galleria Dalders
ad Amsterdam (1985) e Galleria Diva di Bruxelles (1987). Gli anni ‟90 si aprono con un‟importante personale “La
poltrona dei sogni” alla Galleria Nuovo Sagittario di Milano, a seguire inizierà una lunga serie di mostre negli Stati
Uniti che lo vedranno esporre a Carmel alla Medici Gallery, allo Studio 205 di Chicago e a New Orleans. Il nuovo
secolo si apre con “Gnacchi e Timparlini” all‟Hotel Excelsior di Firenze; una mostra ispirata alle “poesie
metasemantiche” di Fosco Maraini. Nel 2001, Mondadori Editore, gli dedicherà un redazionale e uno special sul
periodico “Arte”. L‟attività espositiva, prosegue poi con “Illusiones coscientes” alla Galleria Nichido di Parigi. Fra il
2005 e la fine del 2007 altri importanti appuntamenti, Siena, Pietrasanta, Matera, Firenze (all‟interno delle Palazzine
Lorenesi in occasione di “Pitti Immagine”) e Forte dei Marmi. Contemporaneamente espone in Olanda, Francia, Russia
e Usa. In questi anni, Maranghi, oltre all‟Encausto, tecnica da lui a fondo indagata, sperimenta altre soluzioni, che
vanno dal “collage”, alle più attuali “resine”, in quel perenne gioco che è congeniale al suo discorso pittorico. Il 2008 è
l‟anno di “Extra – Large Barocco”, mostra di particolare interesse e grande fascino all‟interno della Basilica della SS.
Vergine del Carmelo a Piacenza, dove il tema della Donna si confronta con quello della clausura. Di lì a poco espone
con“Colazione da Maranghi”, all‟interno dell‟Antico Spedale degli Innocenti a Firenze, in occasione del quale presenta
il calendario “Mukki Latte” per l‟anno 2009. Anno che inizierà con due appuntamenti negli Stati Uniti; a Palm Beach
alla Galleria Faustini e alla Chetkin Gallery di New York, per proseguire poi alla De Freo Gallery di Goteborg e a
Parigi in occasione dell‟inaugurazione della nuova galleria di Tatiana Tournemine. Nella prima metà del 2011 è a
Montecarlo durante il 69°Gran Premio di Formula 1 con un‟esposizione sullo yacht “Planet 125” Euro Choo-Choo
curata dalla De freo Gallery. Da luglio a settembre ha esposto a Lajatico (PI), “Art Food – cibo per la mente” da un‟idea
di Andrea Bocelli in occasione del “Teatro del Silenzio 2011” con la curatela di Alberto Bartalini. Di seguito, espone
alla “De Freo Gallery” di Berlino e alla Galerie “Tatiana Tournemine” di Parigi insieme alla designer di gioielli Jade
Jagger per poi presentare “Casta Diva”, all‟interno della “Sala delle Colonne” del Comune di Pontassieve, mostra
presentata dal Prof.Antonio Natali, Direttore della “Galleria degli Uffizi” di Firenze. Hanno scritto di lui, Romano
Battaglia, Luciano Caprile, Francoise de Céligny, Maria Vittoria Corti, Giovanni Faccenda, Fosco Maraini, Nicola
Micieli, Antonio Natali, Tommaso Paloscia, Patrice della Perriere, Daniela Pronesti, Stéphanie Portal, Maurizio Vanni.
Roberto Smorti
Nato a Firenze il 15 Aprile 1943, Roberto Smorti inizia a dipingere giovanissimo. A 18 anni
conosce Giuseppe Mazzon, che pochi anni dopo diventerà il suo Maestro. Dopo soli due anni
lascia il maestro e continua da solo. Il suo primo studio è a Firenze, in via di Mezzo, insieme ad
altri pittori.
E' qui che si appropria dell'atmosfera della Firenze di una volta, dei personaggi di strada, degli antichi mestieri. Ma la
sua pittura dal vero non si ferma agli scorci fiorentini. Roberto per dipingere dal vero, è instancabile viaggiatore, non
importa se è per pochi o tanti chilometri, ed ecco perché vedendo una sua mostra, o scorrendo un catalogo delle sue
opere ci si imbatte in una sterminata sequenza di luoghi, dove il tempo sembra si sia fermato, siano essi intorno a
Firenze, nelle colline di Bagno a Ripoli, a Villamagna o alla Certosa, a Candeli o a Settignano, là nel Chianti e oltre
ancora fino alla Maremma. Nel frattempo la sua arte cresce, le esposizioni dei quadri si susseguono e le sue opere
prendono le strade di ritorno a casa dei turisti che dal viaggio in Italia vogliono riportare i ricordi, le sensazioni e le
immagini del bello che hanno visto. Nella sua generosità Roberto si presta più volte ad insegnare la sua arte, anche a
scopi curativi, come ha fatto nei confronti dei pazienti del reparto di malattie mentali dove lavorava. Oggi il pittore
Roberto Smorti ha il suo studio nella sua abitazione a Villamagna di Bagno a Ripoli. Ma il suo vero studio ha un cielo
con bianche nuvole: è uno studio all'aperto, negli angoli più belli della Toscana.
Paolo Staccioli
Paolo Staccioli (Scandicci, 1943), inizia la sua attività artistica negli anni „70 come pittore.
All‟inizio degli anni ‟90,in cerca di nuove sintesi estetiche, frequenta la bottega di un
ceramista di Faenza e comincia ad approfondire l‟arte della ceramica dapprima con la
tecnica della ceramica invetriata, poi sperimentandola cottura a “riduzione”,che gli
consente di ottenere straordinari effetti di iridescenza e lucentezza. La superficie dei
suoi vasi diviene anche spazio dove riversare i suoi fantasiosi racconti: giostre di
cavalli-giocattolo, bambole, pulcinella ecc. Personaggi che presto si guadagnano la
terza dimensione, divenendo sculture ma non perdendo l‟accento di accadimento
fiabesco.
Numerosissime le sue esposizioni tra cui si segnalano nel 2006 la personale al Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti,
nel 2007 al Museo Archeologico di Fiesole, nel 2008 presso il FuLe International Ceramic Art Museum di Fuping in
Cina e l‟Istituto di Cultura Italiana di New York mentre del 2009 è la personale alla Galleria Selective Art di Parigi.
Negli ultimi anni si ricordano l‟esposizione al Museo Horne di Firenze e presso la Sala delle Colonne del Comune di
Pontassieve con Danilo Fusi (entrambe nel 2011), l‟installazione di un Guerriero in bronzo in una piazza di
Pontassieve(2013) e la mostra nella Limonaia di Palazzo Medici Riccardi a Firenze (nel febbraio-marzo 2014).
Andrea Stella
Andrea Stella nasce nel 1950 a Firenze. Risiede a periodi alterni in due città culle dell'arte: Firenze ed
Atene dove studia Arte. Stabilendosi definitivamente a Firenze, frequenta le famose Botteghe d'intaglio
artistico. Lavori di quel periodo si possono trovare anche in Palazzo Pitti a Firenze, nel Museo Vaticano
a Roma ed in alcune chiese di epoca romanica e medioevale in Toscana. Effettua numerose manifestazioni artistiche tra
Stati Uniti ed Europa, ottenendo ovunque consensi da parte della critica. Le sue opere trovano collocazione in molte
collezioni private, oltre che in Italia a Zurigo, Vienna, Atene, Lisbona. Il suo estro artistico lo porta a dedicarsi a studi
sull'evoluzione materica, ricercando, con l'alterazione alchemica di terre e laminati di oro, argento, rame, etc., la
realizzazione di opere neocromatiche divenendo così caposcuola di questa nuova forma artistica, che in seguito darà
vita alla nuova corrente pittorica "neo-rinascimento". Oggi vive e lavora in un antico convento a Bibbiano - Pelago nei
pressi di Firenze. Luogo immerso nel verde e nel silenzio dei boschi e dei vigneti della campagna Toscana, dove svolge
anche stages ed incontri con i suoi allievi nella vera tradizione dell'arte fiorentina.
Giampaolo Talani
Giampaolo Talani è nato a San Vincenzo (LI) nel 1955. Dopo il Liceo Artistico a Lucca e a Firenze, frequenta
l'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ha come maestro Goffredo Trovarelli.
Negli anni giovanili realizza il grande ciclo di dipinti a fresco nella chiesa di San
Vincenzo cui seguono altri lavori: la "Predica di San Bernardino" nel Palazzo
Vescovile di Massa Marittima, il Santuario della Madonna del Frassine. Nel suo
curriculum compaiono fino dagli anni '80 -'90 importanti personali in selezionate
gallerie d'arte, sia in Italia che all'estero e significative esposizioni, spesso antologiche,
in sedi pubbliche. Sue le tavole eseguite per lo scalone interno del Municipio di San
Vincenzo, presentate da Vittorio Sgarbi nel 2002 per arrivare a "PARTENZE",
l'affresco collocato nel 2006 nella stazione ferroviaria di "Santa Maria Novella" a Firenze, opera che si inserisce
perfettamente nell'architettura razionalista del grande architetto Michelucci. L'affresco è in fase di acquisizione dalla
città di Firenze che nel 2008 gli ha dedicato la grande antologica in Palazzo Vecchio "Rosa dei Venti".
Contemporaneamente una statua in bronzo alta 3 mt., dallo stesso nome, veniva collocata sotto il Loggiato degli Uffizi.
Opere del maestro Talani si trovano in prestigiose collezioni, sia pubbliche che private. Da tempo infatti Talani
collabora con selezionate gallerie italiane ed estere. Di lui hanno scritto, tra gli altri, Mario Bucci, Tommaso Paloscia,
Nicola Micieli, Domenico Guzzi, Giovanni Faccenda, Vittorio Sgarbi, Maurizio Fagiolo dell'Arco, Maurizia Tazartes,
Maria Cristina Acidini, Elisa Gradi, Sandra Nava, Umberto Cecchi, Luigi Ravaioli, Maurizio Vanni, Marco Moretti,
Pier Francesco Listri, Fabio Canessa, Francesco Festuccia, Riccardo Ferrucci, Laura Farina, Silvano Granchi. Ha
partecipato alla 54° esposizione internazionale d'arte della Biennale di Venezia.
Gli artisti hanno realizzato e donato i riconoscimenti 2014
Giulietta Nannoni
Cognata di Emilio Terenzi e da più di 15 anni responsabile della cucina e della sala del
Ristorante della Fattoria. Depositari dei segreti della cucina casalinga toscana di
Castiglionchio.
Silvestro D‟Andrea
Chef presso ODA Diacceto, con esperienza ventennale in vari settori della ristorazione,negli
ultimi anni ho maturato la passione per l'intaglio cercando di raffinare sempre più per poi
arrivare ad insegnarla sia nell'ambito pubblico che nel privato,suscitando l'interesse di vari quotidiani e tv, inoltre ho
partecipato a vari concorsi internazionali e mondiali con ottimi risultati.
Piero Ferrini
Nei profumi e nei colori delle pietanze ripone i ricordi della sua vita, iniziata a Marradi 1956 a
cavallo fra la Romagna e la Toscana. Diplomandosi alla scuola alberghiera Saffi nel 1974 gira fra
alberghi e ristoranti lavorando con quegli chef di poche parole ma molti fatti, ritorna alla scuola alberghiera e ci rimane
fino ad oggi. La sua passione nel suo territorio si riversa ricco di prodotti eccellenti, Valdisieve e Valdarno. Del suo
lavoro di cuoco dice: “la mia prima e intramontabile passione è la cucina e non si finisce mai di imparare, ma si deve
essere sempre attenti intorno a noi”.
Stefano Frassineti
Cuoco, con la C maiuscola, persona che dà felicità una volta seduti a tavola. Dopo aver gestito per
anni un locale a Montebonello, ha creato il suo “buen retiro” a Pontassieve (Toscani da sempre),
rilevando una vecchia locanda e trasformandola in un ristorante con camere, dove propone una cucina territoriale ma
non ripetitiva, legata all‟amore per la sua terra e i prodotti che vi nascono. Nel suo lavoro si ispira alla figura di
Pellegrino Artusi, alla quale ha dedicato una sala del suo locale. Come fondatore del pellegrinaggio artusiano dice “È
un‟icona positiva per la cucina in generale: noto ovunque, ha diffuso per primo la conoscenza della cucina: se si vuole
usare una piccola forzatura, diciamo che ha iniziato il processo di globalizzazione della cucina”.
Carla Nannoni Terenzi
Moglie di Emilio e casalinga... con la grande passione della tradizionale cucina toscana di
una volta…
Gli Chef hanno preparato e dato vita alla cena offerta al termine della
cerimonia
Corteo Storico di Pontassieve
Emilio Terenzi - Fattoria di Castiglionchio
Diplomi di Benemerenza per sostenitori “Toscana: Cultura della Disabilità 2014”
Amici di Bianca
Fotoincisione Tanini
Lions Club di Pontassieve
Tinghi Motors Renault Italia
Associazione Colori del Levante Fiorentino
Chiara Benelli
BCC Pontassieve
Amici di Marco
Dott. Danilo Poggiolini
Cooperativa Sociale L‟Orologio
Bussotti e Fabbrini srl
Brilli sat
Mario Agostinelli: Produttore dalla Terra alla Tavola di quello che già da tempo è il
prodotto simbolo del Pratomagno, e che forse diventerà un emblema della cucina italiana nel
mondo, ovvero: il Fagiolo Zolfino. Quando all‟ Amore per la Terra e i suoi prodotti si unisce
l‟ esperienza di una vita dedita alla ricerca e al rispetto delle tradizioni agricole più antiche,
non possono che nascere prodotti semplici e particolari, addirittura unici.
Caterina Brettoni Ferroni, Tenuta Belvedere: L‟Azienda vinicola Tenuta Belvedere
sorge nella zona del Chianti Colli Fiorentini, alla confluenza del fiume Sieve con
l'Arno conferendo un microclima unico.
I vigneti sono quelli dell'antica tradizione Toscana, con un'età stimata tra i 35 ed i
40 anni, coltivati da sempre in modo naturale e rispettando l'equilibrio tra l'uomo
e la natura.
La filosofia produttiva dell‟azienda, permette di concepire vini di particolare pregio e limitata quantità, offrendo nelle
loro bottiglie l'emozione di un vino dal carattere unico.
Riconoscimento “Toscana: Cultura della Disabilità 2014” sez. Individuale:
Mo Andrea Bocelli
Per la testimonianza di vita e per aver dato vita e sostegno alla Fondazione Andrea Bocelli.
La Fondazione Andrea Bocelli nasce per valorizzare il patrimonio di relazioni, quello scambio di
emozioni, quel legame di fiducia, che Andrea ha creato nel tempo; nasce nella volontà di voler
creare con tutte queste persone un rapporto forte, un girotondo di soggetti che possano unire le loro
forze e le loro risorse affinché altre persone, che si trovano in difficoltà, di qualunque tipo, possano
affermare se stessi oltre ogni limite sia sociale, sia culturale, sia personale.
Tutti abbiamo dei limiti, nonostante questo la vita ci mette davanti, costantemente tante possibilità
per andare oltre, per superarli, ma la porta che ci fa accedere a quelle possibilità è sempre dentro di
noi. Andrea Bocelli è riuscito a superare con coraggio, volontà e tenacia i propri limiti, è riuscito
ad aprire quella porta dentro di sé.
Egli trasmette gli stessi valori alla Fondazione che porta il suo nome affinché possa operare dando
risorse e opportunità a chi sa aprire quella porta e superare la soglia dei propri limiti, a chi merita
questa possibilità.
“Valorizzare, e non disperdere, il patrimonio di relazioni, lo scambio di emozioni, il legame di
fiducia che ogni giorno oramai da anni egli ha creato e crea con tante e tante persone in tutto il
mondo: insieme per un sorriso. Noi siamo chiamati al mondo per essere felici, tutti hanno diritto
alla felicità; spesso questo non è possibile a causa di muri messi su da società e comunità inique, a
causa di muri tirati su da noi stessi, dalle nostre convinzioni limitanti”.
Ritira in sua vece il Dott. Giorgio De Martino.
Riconoscimento “Toscana: Cultura della Disabilità” sez. Aziendale:
A.C. F. Fiorentina
Perchè con l‟avvento della famiglia Della Valle alla guida della squadra di Firenze si è costituito un
vero e proprio Stile Fiorentina. Si può ormai affermare a buon diritto che a Firenze il calcio fa
storia non solo sul campo ma anche con concrete iniziative benefiche quali la costituzione della
Fondazione Fiorentina, l'istituzione del Viola Fair, premiazione volta ad incentivare la correttezza
presso i tifosi, e l'introduzione del Terzo Tempo nel calcio, nel quale i giocatori avversari, sconfitti
o vincenti, vengono applauditi e salutati dalla squadra di casa, hanno cambiato la mentalità di tutto
l‟ambiente calcistico italiano poco propenso ad espressioni di sportività. I riconoscimenti per la
correttezza della società e del pubblico di Firenze sono giunti da tutto il mondo sportivo e la UEFA
ha invitato tutti i club europei ad imitare il "modello Fiorentina". Alle prime iniziative, la Fiorentina
ne ha aggiunta una terza: la Sponsorizzazione Solidale a favore dell'organizzazione umanitaria
internazionale Save the Children che porta la maglia viola, unica in Italia, a divenire strumento di
solidarietà a favore dell'infanzia disagiata. AC Fiorentina si è sempre dimostrata attenta e sensibile
alle tematiche della disabilità sia attraverso i suoi strumenti di partecipazione che di sostegno in
termini di solidarietà e promozione di una nuova cultura dell‟inclusione. Anche nel garantire
sempre l‟accessibilità e la partecipazione alle manifestazioni sportive e allo stadio.
Riconoscimento “Toscana: Cultura della Disabilità”sez. Carriera:
Comm. Roberto Lupi
Per il servizio svolto alla comunità in qualità di Presidente l‟Istituto Scudi di San
Martino. L'Istituto Scudi di San Martino nasce a Firenze nel 1983, con precisi
scopi sociali: incrementare gli atti di solidarietà umana attraverso una premiazione
indirizzata a tutti coloro che si sono distinti per impegno, spirito di sacrificio e
coraggio a favore dei più deboli, dei bisognosi e delle persone in grave pericolo. Dal 1984, ogni
anno, il sabato più prossimo all‟11 novembre, giorno dedicato a San Martino, si svolge, nel
prestigioso Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze, la cerimonia solenne nel corso
della quale, alla presenza di numerose autorità Civili, Militari e Religiose, sono assegnati gli scudi
in argento, quelli in bronzo e gli attestati di benemerenza a persone ed enti che si sono
particolarmente distinti per atti di generosità e solidarietà. L‟istituto ha appena raggiunto una tappa
molto importante: trent‟anni di attività nel corso dei quali ha insignito dei prestigiosi riconoscimenti
molte persone protagoniste di atti di eroismo, altruismo e solidarietà umana.
Ore 20.50: Consegna raccolta di beneficenza realizzata dal Lions Club di Pontassieve in occasione
dell‟evento Castiglionchio – Arte, Cultura e Tradizioni del 9 novembre 2013 al Direttore Sanitario
del CRP/RSD ODA Diacceto Dott. Marco Campigli
Ore 21: Cena di beneficenza: Antichi sapori ritrovati
Assaggi dei prodotti di una volta con ricette tratte dall‟antica tradizione Toscana preparati da:
Giulietta Nannoni
Carla Terenzi
Stefano Frassineti
Silvestro D‟Andrea
Piero Ferrini
Fotografia, immagine e video a cura di Chiara Benelli, Marco Quinti e Alessio Bedendi
L‟evento ha ricevuto il Premio di Rappresentanza da parte del Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano
Con il patrocinio di: Regione Toscana, Comune di Firenze, Pelago, Pontassieve, Rignano sull‟Arno
Con la partecipazione di: Arcidiocesi di Firenze, Comune di Pontassieve, Fattoria di Castiglionchio
Per informazioni:
[email protected] – tel. 0558326078 – Website: http://www.odafirenze.it/
Storia della Fattoria
Castiglionchio ossia piccolo castello uno dei tanti complessi fortificati che nel Medioevo
rappresentavano il possesso, la difesa della gestione economica della campagna circostante.
Risale al 1066 il primo documento in cui viene citato CASTIGLIONCHIO quando Gisla di
Rodolfo dona al monastero fiorentino di San Pier Maggior una porzione "de curte et castello
et turri de Castellunclo".
Il piccolo castello appartenne poi alla Badia Fiorentina e quindi ai Ricasoli che, nel 1204, lo
cedettero a una famiglia di nobili (per questo da allora in poi chiamati "da Castiglionchio")
che abitavano a Firenze sopra alla Porta dei Buoi: dove oggi via dei Benci incrocia Via dei Neri.
I da Castiglionchio parteggiavano per i Guelfi e nel 1248, quando questi vennero cacciati dalla città, si rifugiarono nel
loro castello che venne assalito e conquistato dai Ghibellini. Riuscirono comunque a fuggire in Romagna, da dove
alcuni rientrarono poi in Toscana mentre altri si stabilirono a Roma e Bologna. Fu il ramo bolognese ad aggiungere al
proprio cognome quello degli Zanchini che, in seguito, venne adottato anche dal ramo fiorentino: un cinquecentesco
palazzo Zanchini Da Castiglione, si trova in Via Maggio (abbreviazione di Maggiore) la strada più importante
d'Oltrarno al n. 13. Castiglionchio intanto, con il pieno affermarsi nelle campagne del contratto mezzadrile, da piccolo
castello si era fatto grande villa-fattoria: pienamente definita in tutte le sue forme funzione tra 800 e 900.
Castiglionchio Oggi....
Un vero Agriturismo alle porte di Firenze ricco di arte, cultura e storia, immersa nel caratteristico paesaggio toscano tra
vigneti, uliveti e circondato da dolci colline. Gli appartamenti sono realizzati nel caldo e romantico stile rustico toscano:
pavimento in cotto fiorentino, soffitti a travi e a cassettoni, letti a baldacchino e ferro battuto e il soggiorno arricchito
con caminetto. Parco naturale con piscina, campo di tennis.
Il Museo del arte contadina: che trasmette tecniche antiche ed emozioni, migliaia di oggetti del passato che raccontano
una storia lunga.