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Diavoli e angeli custodi per gli investimenti dei risparmiatori — www.adviseonly.com — Readability adviseonly.com 16/10/12 11.37 ORIGINAL PAGE Diavoli e angeli custodi per gli investimenti dei risparmiatori Cosa sono le banche-ombra? Che cos’è un CDO? Quali investitori italiani hanno perso milioni di euro in titoli tossici? Se siete avvezzi a questi argomenti procedete tranquilli, se preferite un ripasso veloce, semplice e comprensibile di ciò che è successo guardate questi due video: parte 1 e parte 2. Il libro “Quei diavoli di derivati – Bugie e segreti dello strumento finanziario più controverso” (edizioni Egea 2011) ripercorre gli eventi degli ultimi dieci anni e aiuta a capire quali sono le cause delle crisi che stiamo vivendo. L’autore è Nicholas Dunbar – un giornalista finanziario britannico di fama. Già nel 2003 aveva messo in discussione l’idoneità della Grecia ai dettami dell’UE e avanzava l’ipotesi che il Paese avesse truccato i conti. http://www.readability.com/articles/xe1ixedt Pagina 1 di 4 Diavoli e angeli custodi per gli investimenti dei risparmiatori — www.adviseonly.com — Readability 16/10/12 11.37 Instrumentum diaboli Dunbar scrive che si è arrivati alla creazione di questi strumenti finanziari “diabolici” perché è scomparsa la razza del “banchiere tradizionale”, quella che odia perdere denaro, sostituita dai “nuovi banchieri”, quelli che secondo il giornalista, amano vincere assumendo enormi rischi non bilanciati dalle risorse patrimoniali . La nuova generazione di banchieri ha modificato anche i termini e il linguaggio finanziario per adattarli alle proprie esigenze, a proprio piacimento. Un esempio: la “credit default option” è stata rinominata “credit default swap”. Perché? Gli swap godevano di un trattamento contabile migliore. I nuovi banchieri, si legge nel libro, trattano gli arbitri (le agenzie di rating) come fossero compagni di gioco. Dal canto loro, le agenzie di rating non valutano più sulla base della solidità patrimoniale e finanziaria, bensì sulla base delle variazioni di prezzo del mercato. Se i prezzi di mercato scendono, la provvista finanziaria diviene più costosa o più difficile, quindi il rating peggiora. Il nuovo mondo dei banchieri spavaldi, quindi, è a breve termine, misurato giornalmente dai prezzi e dal bonus di fine anno. Un mondo lontano da quello tradizionale, degli investitori pazienti a lungo termine. Oggi – si legge nel libro – chi attende pazientemente la scadenza delle obbligazioni per raggiungere il rimborso, rimane senza bonus. Quis custodiet custodes? http://www.readability.com/articles/xe1ixedt Pagina 2 di 4 Diavoli e angeli custodi per gli investimenti dei risparmiatori — www.adviseonly.com — Readability 16/10/12 11.37 Gli angeli custodi dovrebbero essere le agenzie di rating. Tuttavia… Le regole di Basilea 2 hanno permesso ai banchieri spavaldi di mettere da parte le tradizionali modalità di concessione del credito. È diventato conveniente utilizzare modelli statistici per valutare gli investimenti bancari. Si è così creata l’illusione che tali modelli e la regolamentazione potessero sostituire il giudizio umano nell’attività bancaria. Un esempio: la banca tedesca Landesbank (LB Kiel) investì in bond “CDO” (Collateralised Debt Obbligation), i suoi obiettivi erano buoni rendimenti, a fronte di rating elevati. Risultato: persi !150 milioni dei contribuenti tedeschi! I “CDO” rappresentavano tutto ciò che la “banca tradizionale” non avrebbe mai sottoscritto: mutui “subprime”, emittenti con rating speculativo. L’unica cosa importante era il rating. Grazie a complessi modelli statistici creati dalle banche d’affari, impieghi di bassissima qualità combinati e spezzettati in portafogli di CDO, si sono tramutati in investimenti ad alto rating. Il segreto era sfruttare operazioni di cartolarizzazione che rendevano difficilmente valutabili i debiti sottostante, cioè mutui concessi un po’ troppo facilmente. Per cui questi titoli potevano essere venduti come strumenti di buona qualità mentre invece erano legati a sottoscrittori del credito insolventi. Hai qualche dubbio? Quarda questo breve video esplicativo sui CDO. I banchieri moderni hanno così convinto i cauti banchieri tradizionali ad assumersi rischi elevatissimi. Per onor di cronaca Dunbar racconta che la banca d’affari che confezionò il CDO a LB Kiel festeggiò il bonus con una serata nel miglior ristorante di Londra, spendendo 44.000 sterline in vini d’annata. Il bonus pagato al capo-team è stato di 10 milioni di dollari. E in Italia? Decine di milioni di euro sono stati persi anche in Italia, ma pochi ne parlano. Dunbar invece lo scrive: Poste Italiane (104 milioni di euro con la vendita di opzioni); Poste Vita (426 milioni investiti nel CDO “Mayu”, pagando 28 milioni in commissioni). E ancora: Banca http://www.readability.com/articles/xe1ixedt Pagina 3 di 4 Diavoli e angeli custodi per gli investimenti dei risparmiatori — www.adviseonly.com — Readability 16/10/12 11.37 Popolare di Intra (36 milioni di euro investiti nel CDO “Corvus” e 3,6 milioni di dollari di commissioni), la Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione (12 milioni di euro) e la Cassa di Risparmio di San Marino (100 milioni di euro). Nella maggior parte dei casi, le banche furono trascinate in tribunale e patteggiarono offrendo risarcimenti per terminare la vertenza. E domani? In questi giorni, l’Europa sta valutando azioni simili a quelle già adottate negli USA come la Volcker Rule e il Dodd-Frank Act, norme severe che favoriscono la trasparenza e la protezione degli investitori. Basteranno a contenere i comportamenti opportunistici? Il libro ricorda che, nel 2010 a Londra, sono stati pagati 10 miliardi di sterline di tasse sui bonus. E cita il CEO di Deutsche Bank che, alla fine del 2010, promise ai suoi investitori un ROE (rendimenti derivanti dagli attivi su cui ha investito la banca) del 25%!!! Dopo i CDO, arriveranno “Dark pool” e “High frequency trading” volte a favorire la speculazione, che non è un male in sè, ma potrebbe degenerare in speculazione destabilizzante. La SEC (la Consob americana) ha già lanciato l’allarme, a seguito dell’aumento del trading “ad alta frequenza” dopo il “flash crash” del Marzo 2010. Capitoli ancora da scrivere. Speriamo che Dunbar o qualche altro collega se ne stia già occupando… Errare humanum est, perseverare autem diabolicum! Original URL: http://www.adviseonly.com/blog/?p=4961 http://www.readability.com/articles/xe1ixedt Pagina 4 di 4