regolamento rischio MMC 2 - IC Citriniti

Transcript

regolamento rischio MMC 2 - IC Citriniti
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “B. CITRINITI”
Via F. Cilea, n. 39 – 88050 – Simeri Crichi (CZ)
Cod. Fisc.: 97035300793 – Cod. Mecc. CZIC83800C Tel. e Fax: 0961481432
PEC: [email protected] E-mail: [email protected] –
Sito: www.icsimericrichi.gov.it
Prot. n.
Simeri Crichi li, 25/11/2014
AI COLLABORATORI SCOLASTICI
p.c. AL DSGA
LORO SEDI
Oggetto: Rischio da movimentazione dei carichi- art. 167 del D. Lgs 81/08
Secondo l'articolo 167 del D. Lgs 81/08 per movimentazione manuale di carichi (MMC),
s'intendono quelle attività che comprendono fra esse sia quelle di sollevamento sia quelle, rilevanti,
di spinta, traino e trasporto di carichi che in conseguenza di condizioni ergonomiche sfavorevoli
comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso - lombari.
Le norme ISO 11228-1 e 2, esplicitamente citate nel D.Lgs 81/08, prevedono come strumento di
valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico del rachide, l'utilizzo del metodo proposto
dall'Ente americano NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health).
La costante di peso da indicare nell'applicazione del metodo (peso massimo sollevabile in
condizioni ideali per sollevamento occasionale) non puo essere:
25 kg per uomo di età compresa tra 18 e 45 anni 20 kg per donne di età compresa tra 18 e
45 anni e per uomini sotto i 18 e sopra i 45 anni 15 kg per donne sotto i 18 e sopra i 45 anni
Modo corretto e modo sbagliato di sollevare i pesi, dal punto di vista medico
Rischi connessi alle operazioni di pulizia
Questo rischio, nelle operazioni di pulizia, è correlato:
a) alla movimentazione dei secchi d’acqua e prodotti di pulizia, sacchi di rifiuti, per il mancato uso,
frequentemente, sia degli appositi carrelli nella movimentazione sui piani,
b) spostamenti di banchi, cattedre, armadi, nelle operazioni di pulizia.
Elementi di riferimento
Caratteristiche del carico
La MMC può costituire un rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorsolombari nei seguenti casi:
-il carico è troppo pesante;
- è ingombrante o difficile da afferrare;
- è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi;
- è collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato a una certa distanza dal
tronco o con una torsione o inclinazione del tronco;
- può, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, in
particolare in caso di urto.
Sforzo fisico richiesto
Lo sforzo fisico può presentare rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare
dorso-lombari nei seguenti casi:
- è eccessivo;
- può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco;
- può comportare un movimento brusco del carico;
- è compiuto col corpo in posizione instabile.
Caratteristiche dell'ambiente di lavoro
Le caratteristiche dell'ambiente di lavoro possono aumentare le possibilità di rischio di patologie da
sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi:
- lo spazio libero, in particolare verticale, e insufficiente per lo svolgimento dell'attività
richiesta;
- il pavimento e ineguale, quindi presenta rischi di inciampo o e scivoloso il posto o
l'ambiente di lavoro non consentono al lavoratore la movimentazione manuale di carichi a
un'altezza di sicurezza o in buona posizione; il pavimento o il piano di lavoro presenta
dislivelli che implicano la manipolazione del carico a livelli diversi; il pavimento o il punto
di appoggio sono instabili;
- la temperatura, l'umidità o la ventilazione sono inadeguate.
Esigenze connesse all'attività
L'attività può comportare un rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare
dorso-lombari se comporta una o più delle seguenti esigenze:
- sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti o troppo
prolungati;
- pause e periodi di recupero fisiologico insufficienti;
- distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassamento o di trasporto;
- un ritmo imposto da un processo che non può essere modulato dal lavoratore.
Fattori individuali di rischio
Fatto salvo quanto previsto dalla normativa vigente in tema di tutela e sostegno della maternità e di
protezione dei giovani sul lavoro, il lavoratore può correre un rischio nei seguenti casi: inidoneità
fisica a svolgere il compito in questione tenuto altresì conto delle differenze di genere e di età;
indumenti, calzature o altri effetti personali inadeguati portati dal lavoratore; insufficienza o
inadeguatezza delle conoscenze o della formazione o dell’addestramento
Azioni migliorative di riferimento
Istruzioni e raccomandazioni attraverso azioni di informazione e formazione
Per prevenire il Rischio da movimentazione dei carichi, in occasione delle operazioni di pulizia, i
collaboratori scolastici usano i mezzi per il trasporto dei secchi d’acqua e dei prodotti di pulizia
(carrelli), sacchi di rifiuti, ecc.
Nella movimentazione sui piani dei secchi d’acqua e prodotti di pulizia, sacchi dei rifiuti,
avvalersi dell’ausilio degli appositi carrelli;
nel caso di spostamenti di arredi adottare misure idonee , attenendosi alle seguenti
disposizioni:
a- il carico deve essere inferiore a 25 Kg (20 per le donne);
b- non deve essere ingombrante o difficile da afferrare;
c- deve essere maneggiato senza contorsioni o posizioni pericolose;
d- deve essere sollevato e collocato nel rispetto delle misure preventive di
sicurezza e salute
e- chiedere la collaborazione di un aiutante qualora il carico,anche se leggero,non
fosse facilmente trasportabile.
Regole fondamentali per sollevare e trasportare carichi
Per sollevare e trasportare correttamente un carico è bene:
- “essere in posizione stabile;
- afferrare il carico con sicurezza, possibilmente sempre con entrambe le mani;
- sollevare il carico con le gambe piegate (abbassarsi solo quanto è necessario);
- sollevare e trasportare il carico mantenendo la schiena diritta;
- tenere il carico il più vicino possibile al corpo;
- distribuire il peso in modo simmetrico”.
Alcuni comportamenti sono poi da evitare assolutamente:
- “curvare la schiena;
- schiena inarcata;
- movimenti a strattoni;
- torsione del busto quando si solleva e si depone il carico;
- sollevare e trasportare carichi pesanti da un unico lato;
- flettere le ginocchia fino a raggiungere il punto di «arresto» e molleggiare su e giù”.
E’ doveroso ricordare che “se il carico è troppo pesante o richiede un notevole sforzo fisico
per sollevarlo”, è opportuno:
- “utilizzare mezzi ausiliari (ad es. carrelli a mano o gru);
- se possibile, suddividere il carico e fare due o più volte il percorso;
- trasportare il carico in due”.
Esercizi di gruppo
Dopo aver mostrato vari esempi di sollevamenti e trasporto, il video presenta alcuni esercizi che è
facile riprodurre in azienda e in casa.
Invitandovi alla visione del video e alla lettura del documento di presentazione (che riporta diverse
immagini esplicative), riportiamo qualche breve esempio.
L’esercizio 2 consiste nel sollevare il carico, trasportarlo e deporlo sul tavolo.
Queste alcune delle regole da seguire:
– “quando si solleva il carico tenere le gambe in posizione stabile;
– quando si depone il carico dare una leggera spinta con la coscia (non con il corpo o con le
braccia)”.
L’esercizio 3 consiste nel sollevare il carico da una posizione elevata (tavolo) e deporlo a terra.
Alcune regole specifiche:
– “avvicinare il carico al corpo, flettere le gambe per deporlo;
– attenzione a non schiacciarsi le dita”.
Infine un ultimo esempio relativo all’esercizio 4: trasportare il carico e passarlo ad un'altra
persona.
Le regole:
– “trasportare il carico tenendolo il più possibile vicino al corpo;
– essere in posizione stabile;
– afferrare il carico con sicurezza;
– durante il passaggio del carico aspettare che l'altra persona sia pronta, dare una spinta con la
coscia;
– quando si prende il carico mettere davanti una gamba, appoggiare il carico sulla coscia”.