Documento 15 maggio - 5 HM - Belluzzi
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Documento 15 maggio - 5 HM - Belluzzi
BELLUZZI - FIORAVANTI ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE C.F. 91337340375 via G.D. Cassini,3 - 40133 BOLOGNA Tel. 051 3519711 - FAX 051 563656 www.belluzzifioravanti.it - [email protected] A.S. 2015/2016 Documento del 15 maggio CORSO SERALE Classe 5 HM Coordinatore Prof. Roberto Valmori 1 Presentazione della scuola L‟Istituto di Istruzione Superiore “Belluzzi-Fioravanti” nasce il 1° settembre 2011 a seguito dell‟accorpamento di due storici istituti bolognesi, l‟Istituto Tecnico Industriale “Odone Belluzzi” e l‟Istituto Professionale per l‟Industria e l‟Artigianato “Aristotele Fioravanti”. L‟I.P.S.I.A. “A. Fioravanti” di Bologna, da sempre ubicato nella sede di via Don Minzoni 17, viene istituito nel 1957, andando ad occupare le stesse aule che in precedenza, fin dal marzo 1935, erano servite per la “Reale Scuola Segmento Professionale Industriale Maschile e Femminile A. Fioravanti” e successivamente per la “Scuola di Avviamento Professionale”. I primi corsi triennali di qualifica attivati furono quelli di tornitori, riparatori di automezzi e orologiai; dal 1958 fu attivato il corso di elettricisti installatori. Negli anni a venire furono aperte le sedi coordinate di Crevalcore, Molinella e Castiglion de‟ Pepoli, oggi tutte comprese in altri Istituti secondari. L‟I.T.I.S. “O. Belluzzi” sorge nel 1961 quale sezione staccata in Bologna dell‟Istituto Tecnico Industriale “F. Corni” di Modena, acquisendo l‟autonomia nel 1964. Numerose sono le sedi cambiate negli anni, così come le succursali aperte in vari comuni della provincia bolognese: Budrio, Porretta Terme e S. Giovanni in Persiceto, oggi tutte incluse in altri Istituti superiori. Nel 1977 trova la propria definitiva ubicazione nella nuova e ampia sede di via G.D. Cassini 3. Con l‟istituzione della nuova istituzione scolastica si è voluto dar vita ad un polo tecnico-professionale nell‟area sud-ovest di Bologna che appare più congegnale alla definizione di una specifica identità capace di interpretare convenientemente le finalità previste dal riordino dell‟istruzione secondaria di secondo grado e dalla nascita del nuovo sistema di istruzione e formazione professionale regionale. La sede di via Cassini, destinata ad accogliere dal prossimo anno scolastico tutti gli studenti dell‟I.I.S. “Belluzzi-Fioravanti” compreso il corso serale fino ad oggi rimasto in via Don Minzoni, è situata al confine tra il Comune di Bologna, a cui appartiene, e il Comune di Casalecchio di Reno. 2 PROFILO PROFESSIONALE MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA Opzione : MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO - IPMM Il Diplomato in Manutenzione ed Assistenza Tecnica: ha le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi; le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: - controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell‟ambiente; - osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi; - organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi; - utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono; - gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l‟approvvigionamento; - reperire e interpretare documentazione tecnica; - assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; - agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità; - segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche; - operare nella gestione dei servizi, anche valutando i costi e l‟economicità degli interventi. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica” consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze : 1. comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti; 2. utilizzare, attraverso la conoscenza e l‟applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche; 3. utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione; 4. individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite; 5. utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti; 6. garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d‟arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione; 7. gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste. Le competenze dell‟indirizzo « Manutenzione e assistenza tecnica » sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio. Presso il ns. Istituto è attiva l‟ opzione “Manutenzione mezzi di trasporto” : gli ambiti di riferimento sono quelli della meccanica e dell‟elettronica. 3 Quadro orario Il monte ore, rappresentato nella tabella sottostante nel computo annuale, ha come riferimento la tabella 6 dell‟allegato C della C.M. 36/2014, dove è indicato il numero di ore di ogni disciplina per i percorsi di Istruzione di secondo livello per i CORSI SERALI. QUADRO ORARIO E DOCENTI Disciplina Docente ITALIANO STORIA MATEMATICA LINGUA STRANIERA: INGLESE EDUCAZIONE FISICA TECNOLOGIE ELETTRICOELETTRONICHE E APPLICAZIONI TECNOLOGIE E TECNICHE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO SEBASTIANI ALBERTO SEBASTIANI ALBERTO ZOCCO ANNA TECNOLOGIE MECCANICHE E APPLICAZIONI ROBERTO VALMORI MARCHETTI PARIDE – ITP (*) LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI STANCARI LIA Totale ore Terzo periodo didattico 99 66 99 FERRAZZA GABRIELLA 66 DI COSTANZO MARIO 33 CABRAS ROBERTO 66 ROBERTO VALMORI MARCHETTI PARIDE – ITP (*) 165 66 (*) 4 99 66 (*) 66 ELENCO STUDENTI 5HM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 AGUSTO GIOVANNI BORTONE MATTEO BOUSSELHAM MOHAMMED CHAOUKI ABDELKARIM DUKA SULEJMAN EL MANSOURI SOUFIANE MACCHIA UMBERTO PAGLIALUNGA MATTEO ISLAM BAHARUL MICLAT ALVIN 5 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE BELLUZZI - FIORAVANTI - BOLOGNA – RELAZIONE FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5 HM Anno scolastico 2015/2016 Classe composta da studenti di varie estrazioni , anche stranieri , scaturita dall‟ inserimento nella precedente classe quarta di alcuni elementi , comunque tutti con preparazione non sempre omogenea . Gli studenti sono di estrazione molto varia per provenienza, impegno, e preparazione . Di due studenti stranieri , pare per problemi familiari , si è dovuta registrare soltanto una sporadica presenza nel primo periodo , con la successiva totale assenza nel secondo quadrimestre . La presenza di studenti stranieri , alcuni con qualche problema di non aver ancora appreso a fondo le forme della lingua italiana e con limitata padronanza dei mezzi espressivi , non è risultata tuttavia di intralcio al normale svolgimento del programma , vista la notevole buona volontà espressa dagli stessi . Si è quindi registrato un buon interesse partecipativo , nonostante un comportamento tendenzialmente dispersivo , e rarissimi sono stati i richiami disciplinari , Gli studenti costituiscono un buon gruppo che ha seguito le lezioni con impegno e partecipazione , anche se a volte distratti da altre attività non inerenti alle lezioni . Infatti , con un atteggiamento vivace e generalmente corretto , la classe ha consentito di lavorare con serenità , ma non ha registrato i progressi che avrebbe potuto ottenere, data la validità di molti elementi presenti ; non si sono avuti problemi di integrazione tra gli allievi italiani e stranieri , questi ultimi perfettamente integrati nella classe . L‟ impegno , sia del collettivo che dei singoli , ed il livello di integrazione sono testimoniate con la partecipazione ad alcune manifestazioni competitive a livello nazionale tra Istituti scolastici ( ad esempio Texa e Toyota , anche con la collettiva ricerca di materiale utile per la tesina di qualificazione ) . Per contro , pur essendo molto diversificate le competenze nelle espressioni scritte , si evidenziano spesso difficoltà all‟ orale , essendo stato obiettivo generale dei docenti quello di riuscire ad applicare in contesti pratici le conoscenze acquisite , anche utilizzando opportune rappresentazioni grafiche , in virtù del profilo richiesto . Si ricorda , a chiarimento di quanto sopra , che il ns. Istituto aderisce al progetto TEXAEDU , programma formativo e sociale realizzato e sostenuto quale impegno sociale da TEXA, riconosciuto dal Ministero dell‟Istruzione, Università e Ricerca, istituito nel 2004 per contribuire alla formazione dei giovani che sognano di diventare meccanici ed all‟ analogo programma T-TEP , istituito da TOYOTA MOTOR ITALIA , anch‟ esso in convenzione col MIUR . L‟ intero iter del processo di apprendimento , inteso come : 1. partecipazione , 2. impegno , 3. metodo di studio , 4. progressione nell'apprendimento , 5. livello medio di prestazione raggiunto nella classe , 6. conoscenze , 7. competenze , 8. capacità , risulta quindi ampiamente positivo per quasi tutti gli studenti . Bologna , 12 Maggio 2016 Il Coordinatore della classe : 6 Prof. Ing. ROBERTO VALMORI Classe V HM Italiano Programma svolto: La classe ha cambiato nel corso dell‟anno tre docenti, fatto che ha posto problemi alla continuità e all‟omogeneità della didattica. La prof.ssa Viviana La Magra, che ha seguito la classe dall‟inizio dell‟anno scolastico alla fine di novembre, si è concentrata sulla scrittura, con esercizi e indicazioni sulle tecniche di composizione di testi per la prima prova scritta dell‟esame di maturità. Per letteratura ha introdotto la vita e le opere di Giacomo Leopardi. La prof.ssa Antonia Lettieri, subentrata a fine novembre, oltre ad aver fatto esercitare nella scrittura gli studenti, ha introdotto in letteratura i concetti di “pessimismo storico” e “pessimismo cosmico” in Leopardi, affrontando i testi “L‟infinito” e “Il sabato del villaggio”. Il sottoscritto, Alberto Sebastiani, ha assunto la docenza della classe a gennaio. Oltre a lavorare con insistenza sulle tecniche per la scrittura di temi, articoli di giornale, saggi brevi per la prima prova dell‟esame di maturità, ha ripreso le opere dell‟autore già introdotto e ha lavorato con attenzione particolare alla lettura e al commento dei testi poetici introdotti dai docenti precedenti, con l‟aggiunta della “Sera del dì di festa” e per la prosa del “Dialogo tra la Natura e l‟Islandese”, introducendo anche il concetto di “ironia” in Leopardi. Ha inoltre lavorato su Alessandro Manzoni, presentandone la poetica e in particolare offrendo una panoramica della ricerca letteraria e linguistica per la stesura del romanzo i “Promessi sposi”, del quale è stata effettuata la lettura integrale, insieme, del capitolo 1, con attenzione particolare al personaggio Don Abbondio. Ha poi introdotto Giovanni Pascoli (con la lettura e il commento di “X agosto”, “Temporale”, “Lampo” e “Tuono”), il Futurismo (con la lettura del Manifesto del 1909 e del Manifesto Tecnico), Giuseppe Ungaretti (con la lettura e il commento delle poesie “Il porto sepolto”, “Fratelli”, “I fiumi”, “Allegria di naufragi”). Metodo di lavoro: Per quanto riguarda l‟esercitazione nella scrittura, abbiamo lavorato insieme su prove delle passate maturità, attraverso la comprensione delle “consegne”, quindi delle impostazioni dei lavori. Abbiamo inoltre lavorato sull‟analisi dei documenti presentati, per comprendere le tecniche per articolare testi argomentativi utilizzabili tanto nell‟elaborazione di un saggio breve quanto in un articolo di giornale. Per quanto riguarda l‟ambito letterario, abbiamo letto e commentato insieme i testi. Gli studenti, nella lettura delle poesie, sono stati stimolati a individuare figure retoriche, tecniche compositive, riferimenti colti e personali nei testi analizzati per comprenderne il senso e per ricostruire la poetica dell‟autore. Per approfondire e stimolare la ricerca, solo a partire dal mese di aprile è stato possibile utilizzare anche supporti audiovisivi con l‟utilizzo della LIM (letture dei testi da parte degli autori stessi, come nel caso di Ungaretti; video e webdocumentari brevi per il futurismo; immagini fotografiche e filmiche per la comprensione degli ambienti e delle situazioni presenti nei testi). Inoltre, nel caso di Ungaretti, della poesia “Fratelli”, si è lavorato sulle varianti da “Soldato” alla versione definitiva: gli studenti hanno lavorato sulle due redazioni cercando le differenze e sono stati stimolati a ragionare sui motivi che possono aver portato ai cambiamenti. Eventuali argomenti trattati a livello inter/pluri disciplinare Il futurismo è stato introdotto a partire dall‟arte, con un‟analisi di dipinti di David, Manet e Boccioni per mostrare come gradualmente, grazie anche all‟invenzione della fotografia, sia stato introdotto nella raffigurazione pittorica un nuovo concetto di movimento, che ha portato all‟abbandono della staticità e all‟introduzione della rappresentazione della velocità. Relazione sulla classe La classe si presenta disomogenea per provenienza geografica degli studenti, nei risultati, nell‟impegno, nelle competenze di base, nella capacità di attenzione. Ci sono diverse criticità, in alcuni casi gravi, tanto nella scrittura quanto nell‟esposizione orale e nella lettura. Nel complesso, però, gli studenti sono stati coinvolti nei discorsi svolti e hanno risposto positivamente agli stimoli a partecipare, tanto che nei momenti di lettura dei testi (sia letterari che dei documenti delle prove di maturità) tutti sono stati in grado di fare interventi pertinenti. 7 Classe V HM Storia Programma svolto: La classe ha cambiato nel corso dell‟anno tre docenti, fatto che ha posto problemi alla continuità e all‟omogeneità della didattica. La prof.ssa Viviana La Magra, che ha seguito la classe dall‟inizio dell‟anno scolastico alla fine di dicembre, in linea con il programma presentato a inizio anno, finalizzato alla conoscenza dei principali eventi storici caratterizzanti la l‟Ottocento e il Novecento, ha impostato un percorso didattico di tipo cronologico, a partire dal Congresso di Vienna per arrivare all‟Italia post-unitaria. Dal registro del docente non risultano unità di apprendimento specifiche, ma soltanto, come da programma presentato dalla stessa a inizio anno, una successione degli argomenti o dei titoli dei capitoli del libro di testo adottato (“La storia in tasca”, di Paolucci e Signorini, edito da Zanichelli), momenti storici che però, una volta subentrato il sottoscritto in classe, è stato evidente che gli studenti non avevano compreso adeguatamente. La prof.ssa Antonella Lettieri, che è subentrata a fine novembre, ha cercato di colmare queste lacune con un ripasso che è stato continuato e integrato dal sottoscritto, Alberto Sebastiani, che ha assunto la docenza della classe a gennaio e che, per non sconvolgere l‟impianto didattico impostato, ha seguito l‟ordine cronologico, affrontando innanzitutto il Risorgimento italiano. Ha inoltre offerto un‟introduzione e una panoramica generale, a partire dalla Seconda rivoluzione industriale e dalle implicazioni economiche, politiche, commerciali, militari che essa ha comportato, l‟esperienza coloniale italiana in Eritrea e in Libia prima della Grande guerra e l‟età giolittiana, la prima guerra mondiale, l‟ascesa dei regimi totalitari in Europa. Si confida di riuscire, nelle ore restanti, ad affrontare almeno un‟introduzione alla seconda guerra mondiale e alla Resistenza. Modulo n.1: Il Risorgimento italiano contro la Restaurazione del Congresso di Vienna Competenze - obiettivi: Saper individuare i caratteri generale della società di Ancient Regime. Saper ricostruire il quadro politico europeo della Restaurazione. Conoscere le principale tappe dell‟Indipendenza italiana e della nascita del Regno d‟Italia Percorso Contenuti / Unità didattiche 1. La Restaurazione in Europa. 2. Gli stati italiani fra il 1831 e il 1846. 3. Le Cinque giornate di Milano e la Prima guerra d‟Indipendenza 4. L' unificazione dell'Italia: la Seconda guerra d‟Indipendenza e l‟impresa dei Mille. 5. La nascita del Regno d'Italia. Modulo N. 2 : “L‟Italia postunitaria” Competenze - obiettivi: Comprendere i problemi dell‟Italia postunitaria Conoscere il significato dei termini Destra e Sinistra storiche. Presentare la situazione politica, sociale, economica del paese e le riforme politiche e sociali Percorso Contenuti / Unità didattiche: 1. Organizzazione economico-politica del nuovo Stato. 2. La terza guerra d‟Indipendenza 3. Le annessioni di Roma e del Veneto. 4. Destra e Sinistra Storiche. 5. Il Decollo industriale italiano e la crisi di fine secolo. 8 Modulo n. 3: La seconda rivoluzione industriale Competenze – Obiettivi: Mettere a fuoco il concetto di "seconda rivoluzione industriale" sotto il profilo tecnologico e quello dell'organizzazione economica. Illustrare le conseguenze esercitate dall'affermarsi della società industriale di massa sui sistemi politici, concentrando l'attenzione sul tema del suffragio e della sua estensione. Spiegare che cosa fu l'imperialismo, mostrarne le differenze rispetto al colonialismo classico e individuarne le cause, mettendo particolarmente in luce gli elementi ideologici derivanti dalla trasformazione dell'ideale nazionalista. Conoscere nei tratti essenziali il quadro politico delle diverse potenze europee in questa fase storica. Percorso Contenuti / Unità didattiche: 1. La crisi agraria in Europa: effetti economici e sociali. 2. Le grandi migrazioni - il significato economico e sociale dell‟emigrazione. 3. La seconda rivoluzione industriale e la nascita del movimento operaio 4. La nascita dei grandi monopoli 5. Dietro la belle epoque: le proteste, il nazionalismo, il darwinismo sociale Modulo n. 4: il colonialismo italiano Competenze - obiettivi: Saper individuare i momenti generali della prima avventura coloniale italiana. Saper ricostruire il quadro politico internazionale del colonialismo in Africa e gli interessi economici che hanno spinto il Regno d‟Italia all‟impresa. Saper leggere il conflitto e gli interessi internazionali attraverso carte storico-politiche Percorso Contenuti / Unità didattiche 1. L‟apertura del Canale di Suez e le nuove rotte commerciali 2. Le tappe del colonialismo italiano: Assab e Massawa, Eritrea e Somalia 3. La sconfitta di Adua e l‟immaginario italiano dell‟Africa 4. L‟Italia Giolittiana 5. L‟Italia e la conquista della Libia 6. Il conflitto con l‟Impero Ottomano Modulo n. 5: la Prima guerra mondiale Competenze - obiettivi: Conoscere la potenza degli Stati in azione. Conoscere i momenti salienti del conflitto mondiale, in particolare per l‟Italia Comprendere le relazioni politiche e le alleanze che hanno portato al conflitto Percorso Contenuti / Unità didattiche: 1. Presentazione attraverso mappe storiche e politiche dell‟Europa dal 1871 al 1914 2. Presentazione sintetica della situazione dei tre principali imperi: Russo, Ottomano, Austro-Ungarico 3. L‟attentato di Sarajevo 9 4. L‟Italia e il cambiamento di alleanze 5. Le fasi del conflitto sul fronte italiano Modulo n. 6: Il totalitarismo Competenze – Obiettivi: Comprendere il concetto di Totalitarismo Comprendere le conseguenze del Trattato di Versailles Riconoscere le ragioni del consenso e la forza della propaganda nell‟Italia fascista Percorso Contenuti / Unità didattiche: 1. Presentazione del Trattato di Versailles e della “vittoria mutilata” 2. Presentazione del concetto di Totalitarismo in Hannah Arendt 3. Sintesi delle fasi della rivoluzione russa e della nascita dell‟Urss: dalla domenica di sangue allo stalinismo 4. L‟Italia e il fascismo: dal biennio rosso all‟ascesa del fascismo 5. La propaganda e l‟Italia del regime fascista Metodo di lavoro: Nell‟impossibilità di usare strumenti come la LIM, il percorso didattico è stato impostato sulla lettura e il commento del libro di testo, con integrazioni del docente. La scelta è stata effettuata anche per educare alla lettura gli studenti, molti dei quali, non solo per origine geografica, presentano problemi nella lettura e nella comprensione della lingua italiana. Solo a partire dal mese di aprile è stato possibile utilizzare anche supporti audiovisivi, organizzando percorsi didattici a partire dalla lettura di carte geografiche politiche storiche dell‟Europa e del mondo per presentare agli studenti come essi sono stati “disegnati” politicamente. I supporti audiovisivi sono stati soprattutto dei webdocumentari disponibili on line sui siti Rai e Zanichelli. In particolare, per la Prima guerra mondiale e le fasi successive, sono stati utilizzati i video realizzati per il progetto “Grande Guerra” e condotti da Carlo Lucarelli. Per il totalitarismo si è riflettuto in particolare sulla definizione che ne dà Hannah Arendt e si è ragionato con gli studenti ad esempio sulla spettacolarizzazione delle adunate e sull‟uso della comunicazione attuato dal regime fascista in Italia. Si confida di riuscire a lavorare sulla seconda guerra mondiale e soprattutto sulla Resistenza utilizzando l‟Atlante delle stragi nazifasciste recentemente messo on line. Eventuali argomenti trattati a livello inter/pluri disciplinare Il totalitarismo, in particolare il fascismo, è stato affrontato riflettendo anche sulla raffigurazione mediatica che il regime offriva all‟Italia e dell‟Italia stessa. In generale, sono state presentate connessioni tra il momento storico in questione e la produzione letteraria coeva, per quanto non in maniera sistematica e approfondita. Relazione sulla classe La classe si presenta disomogenea per provenienza geografica degli studenti, nei risultati, nell‟impegno, nelle competenze di base, nella capacità di attenzione. Ci sono diverse criticità, in alcuni casi gravi, tanto nella scrittura quanto nell‟esposizione orale e nella lettura. Nel complesso, però, gli studenti sono stati coinvolti nei discorsi svolti e hanno risposto positivamente agli stimoli a partecipare, tanto che tutti sono stati in grado di fare interventi pertinenti. 10 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "Belluzzi - Fioravanti" - Bologna A.S. 2015/2016 5HM Disciplina: Matematica Docente: Zocco Anna PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA Equazioni di primo grado e sistemi lineari: Equazioni: definizione, concetto di soluzione, grado e classificazione di un'equazione, principi di equivalenza delle equazioni. Sistemi lineari di due equazioni in due incognite: definizione, rappresentazione, classificazione a seconda della soluzione e risoluzione con il metodo del confronto. Equazioni di secondo grado: Insiemi numerici: insieme Q , R e relative operazioni, proprietà delle potenze. Definizione, forma normale e classificazione di un'equazione di secondo grado (complete e incomplete, intere e fratte), formule risolutive di un'equazione di secondo grado. Il piano cartesiano e l‟equazione della retta: Piano cartesiano: Sistema di riferimento cartesiano ortogonale, punti nel piano e loro individuazione, distanza tra due punti, grafico di una retta data la sua equazione. Equazione della parabola: Concetto di luogo geometrico, definizione e rappresentazione grafica di una parabola, intersezione tra parabola e assi cartesiani. Disequazioni di primo e secondo grado: Intervalli di numeri reali e loro rappresentazione grafica. Disequazioni: definizione, grado, soluzioni di una disequazione e risoluzione di semplici disequazioni intere e fratte a coefficienti numerici. Problemi risolvibili mediante equazioni o disequazioni di primo e secondo grado. Moto rettilineo uniforme e moto accelerato( equazione della retta e della parabola): problemi da risolvere mediante equazioni e disequazioni di primo e secondo grado Funzioni definizione e loro classificazione: Relazioni e funzioni: definizione di relazione, funzione, proprietà, classificazione. Il dominio naturale di una funzione. Dominio di funzioni razionali ed irrazionali, intere e fratte. Calcolo delle simmetrie di una funzione: pari e dispari Studio del segno di una funzione Intersezione con gli assi cartesiani Studio della funzione omografica. I limiti funzioni continue e discontinuità: Limite di una funzione: concetto intuitivo, limite finito e infinito, limite destro e sinistro. Calcolo dei limiti di funzione razionali intere e fratte. Definizione di funzione continua Discontinuità di prima, seconda e terza specie. Asintoti verticali, orizzontali e obliqui e corrispondenti equazioni. Studio di funzioni, rappresentazione grafica: Grafico e caratteristiche principali delle funzioni elementari: retta, parabola, cubica, funzione modulo, iperbole equilatera; grafico delle funzioni esponenziale, logaritmica, funzione seno, coseno e tangente. Rappresentazione grafica di semplici funzioni razionali intere e fratte Bologna , 12-05-2016 11 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ Belluzzi - Fioravanti“ RELAZIONE FINALE Anno Scolastico 2015/16 Classe: 5HM Serale Docente: ZOCCO ANNA Situazione di partenza – La situazione iniziale era contraddistinta da una discreta preparazione di base e da non particolari difficoltà nella elaborazione e nella gestione dei calcoli. Una parte rilevante degli studenti mostrava una certa familiarità nell‟applicazione delle strutture di base della matematica studiata negli anni precedenti. Solo pochi studenti non hanno mostrato conoscenze adeguate al percorso scolastico. Partecipazione e interesse – Nell‟affrontare lo studio, la maggior parte degli studenti, se pur con qualche difficoltà, ha portato a termine i lavori da svolgere in classe, tenendo, per tutto l‟anno, un atteggiamento positivo, costruttivo e un interesse e un impegno costante. In questo contesto, però, solo alcuni, oltre ad essere garbati e rispettosi, hanno mostrato buone capacità, riuscendo a padroneggiare in modo soddisfacente contenuti e termini non semplici. Obiettivi conseguiti Conoscenze – La maggior parte degli studenti presenta una sufficiente conoscenza degli argomenti svolti. In pochissimi casi le conoscenze sono state acquisite in modo completo ed approfondito. Competenze – Gli studenti complessivamente mantengono alcune fragilità. Solo un piccolo gruppo è in grado di formulare risposte con sufficiente chiarezza logica; gli altri si limitano, infatti, alla riproduzione meccanica di brevi esercizi. Tuttavia, tutti gli studenti hanno raggiunto gli obiettivi minimi specifici della disciplina, previsti dalla programmazione. Metodologie, strumenti e supporti didattici utilizzati Lezione frontale, lezione partecipata. Discussione guidata seguita da esercitazioni individuali, a coppie e/o di gruppo. Risoluzione collaborata di eserciti, quesiti e problemi. Utilizzo di sussidi multimediali (app), libri di testo, appunti presi durante le lezioni, schede di approfondimento e di recupero. La valutazione ha tenuto conto dei livelli di partenza, dei comportamenti e delle abilità acquisite rispetto agli obiettivi educativi e didattici, dell'impegno, della partecipazione, della conoscenza dei contenuti, dell'assiduità della frequenza scolastica. Bologna, 12 Maggio 2016 Prof.ssa Anna Zocco 12 PROGRAMMA SVOLTO CLASSE: 5HM-5HE DOCENTE: GABRIELLA FERRAZZA MATERIA: INGLESE A.S.: 2015-2016 DESCRIZIONE ANALITICA DEI MODULI MODULO 1. ENERGY AND MATTER -Definition of matter -States of matter and its changes -The atom MODULO 2: MECHANICS AND VEHICLES - Some important metals and their proprieties -Special tools for garage mechanics -Definition of machines -The six simple machines - The four-stroke internal combustion engine -The diesel engine -Engine subsystems - Some car components : brakes and tyres -Motorcycles MODULO 3: EXPLORING ELECTRICITY - Definition of electricity -How to measure Electricity -Electric circuits -Series and parallel circuits -Home electricity -Energy sources of energy: fossil fuels and non-fossil fuels -Electrical safety: the most common hazards MODULO 4 – COMPUTERS -The main components of a computer -Input devices -Output devices -The computer language PERCORSO FORMATIVO GRAMMATICALE: - Present simple and present continuous Past simple verbi regolari e irregolari Past continuous Modali : can/can‟t; could/couldn‟t ; must/mustn‟t; should/shouldn‟t Future tenses Comparatives and superlatives Adjectives ending –ed/-ing Present perfect 13 RELAZIONE FINALE Materia: INGLESE Prof. : GABRIELLA FERRAZZA V HM IPAS La classe V HM appare abbastanza eterogenea per età, preparazione di base, impegno e livello di maturità. La partecipazione al dialogo didattico-educativo è avvenuta in maniera diversificata: una parte della classe ha mostrato, nel corso dell’anno, un interesse e impegno costanti , attraverso una partecipazione attiva, e generalmente produttiva, alle attività in classe, pervenendo a risultati sia ottimi che buoni nella materia. Un altro gruppo ha conseguito livelli sufficienti e appena sufficienti. Pochi alunni hanno partecipato in maniera discontinua, dando prova di un comportamento in classe il più delle volte passivo e disinteressato alla materia. Tali studenti hanno registrato un progresso parziale rispetto ai livelli di partenza e alle lacune pregresse e non hanno pertanto conseguito un risultato sufficiente alla fine dell’anno scolastico. 14 Istituto di Istruzione Superiore “ Belluzzi – Fioravanti” via G.D.Cassini, 3 - 40133 BOLOGNA TEL 051 3519711 FAX 051 563656 Mail: [email protected] PEC: [email protected] Sito internet: www.belluzzifioravanti.it Materia Scienze motorie e sportive Docente Mario Di Costanzo Classi 5 anno sezione H-E; H-M 1. Finalità Nell’ultimo anno della scuola superiore l'insegnamento di scienze motorie e sportive, è finalizzato alla piena valorizzazione della personalità dello studente. Gli ambiti di esperienza offerti dalla disciplina ( la competizione, il successo, l’insuccesso, la progettazione di percorsi per raggiungere un obiettivo, il fare e lo stare con gli altri, la condivisione di regole) favoriscono l’acquisizione di corretti stili comportamentali e di abilità trasferibili in qualunque altro contesto di vita. 2. Obiettivi didattici La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie: conoscere gli effetti positivi generati dai percorsi di preparazione fisica specifici: controllare la postura e l'azione in relazione alle proprie percezioni. utilizzare autonomamente le principali tecniche di distensione muscolare controllare l'entità dello sforzo in relazione al compito, al contesto e alle attitudini personali; considerare e controllare i propri stati emotivi. Lo sport, le regole ed il Fair Play conoscere e applicare le strategie tecnico – tattiche dei giochi sportivi con diagrammi teorici; concatenare più abilità, motorie ed espressive in situazioni complesse yoga, mimica teatrale, training autogeno, atteggiamento posturale; utilizzare in modo personale e creativo le abilità motorie specifiche degli sport e delle attività praticate; affrontare il concetto di etica corretta nello sport. Benessere, salute, sicurezza e prevenzione valutare l'efficacia di un programma di lavoro misurandone gli effetti su di sé; assumere stili di vita e comportamenti proattivi nei confronti della propria salute, conferendo il giusto valore all'attività fisica e sportiva; intervenire in caso di infortunio, con un primo soccorso adeguato. Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico 15 Praticare attività motoria e sportiva all’aperto. Capacità di lettura ed interpretazione dello sforzo fisico tramite il supporto di tecnologia digitale per il monitoraggio dei parametri fisiologici durante e dopo l’attività fisica. 3. Contenuti Monitoraggio del dispendio energetico e del calcolo calorico annesso. Aspetti teorici su esercizi ginnici di attivazione neuromuscolare e potenziamento delle capacità condizionali di base. Aspetti teorici su attività sportive individuali e di squadra, tecnica dei fondamentali e acquisizione delle regole di gioco. Focus su doping e sostanze integranti lo sforzo fisico nelle competizioni. 5. Metodologia e strumenti Le lezioni di educazione fisica si svolgeranno esclusivamente in aula visto l’indisponibilità della palestra di Istituto. Verranno utilizzati in modo funzionale all'apprendimento e al conseguimento degli obiettivi formativi indicati materiale didattico fornito dal docente, tramite e-mail, ricerca individuale integrativa. La metodologia adottata utilizza: lezioni frontali e guidate; assegnazione di compiti di realtà; esercitazioni individuali, in coppia e in piccoli gruppi; Si cercherà, di offrire situazioni educative individualizzate e personalizzate. 6. Modalità di verifica e valutazione I momenti di verifica, sempre esplicitati agli studenti, saranno differenziati a seconda degli argomenti e delle abilità da verificare. Per le prove di valutazione, almeno tre per ogni quadrimestre, verranno utilizzati i seguenti strumenti: - registrazione dei risultati ottenuti in relazione alle capacità e competenze prendendo in considerazione test scritti a risposta aperta e chiusa, ed interrogazioni orali. Rubriche di autovalutazione su apprendimenti ottenuti. La valutazione finale di ogni singolo studente terrà conto dei risultati ottenuti, dei miglioramenti raggiunti rispetto alla situazione di partenza, dell'impegno, dell'interesse e della partecipazione dimostrati nel corso dell'intero anno scolastico. 16 7. RELAZIONE 5HM La classe ha svolto esclusivamente lezioni teoriche in aula vista l’indisponibilità della palestra dell’Istituto. I contenuti teorici proposti, volti all'acquisizione di corretti stili di vita in funzione della salute e prevenzione, trasferibili in funzione delle attività motorie quotidiane sia sportive che del tempo libero, non hanno sviluppato conoscenze aggiuntive a quelle già possedute in termini di “saperi ingenui” derivanti dal proprio background personale non innescando quindi la giusta riflessione ed approccio critico se non in pochi elementi assidui anche nella frequenza delle ore di lezione. Difficile è stato coinvolgere l'intero gruppo di studenti su tali tematiche che superasse una ossequiosa attenzione anche tramite interazioni pertinenti di parte della classe, non assumendosi responsabilità di ricerca ed approfondimento personale degli argomenti svolti, pur rimanendo tuttavia nella sufficienza di rendimento scolastico. Nell'attività di discussione in classe solo pochi elementi hanno mostrato interesse ed attenzione partecipata con domande esemplificative, e voglia di approfondimento con lavoro personale in autonomia, il resto della classe necessitava un costante richiamo all’attenzione ed al coinvolgimento con domande dirette personali. La classe composta da studenti e studenti-lavoratori sotto l’aspetto della frequenza difficilmente si è radunata per il totale delle sue unità. 17 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” SEDE DI VIA DON MINZONI, 17 40121 BOLOGNA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DOCENTE ROBERTO CABRAS MATERIA Tecnologie Elettrico- Elettroniche CLASSE V HM a . s . 2015/2016 LIBRO DI TESTO Tecnologie Elettrico – Elettroniche e Applicazioni 2 Coppelli/Stortoni – Mondadori CONTENUTI MODULO 1 Elementi di Elettronica non lineare: diodo raddrizzatore, diodo led e diodo zener, conversione da corrente alternata a continua, transistor BJT come interruttore. MODULO 2 Amplificatori Operazionali e condizionamento dei segnali: Parametri caratteristici di un amplificatore, amplificatore invertente e non invertente, buffer, sommatore e amplificatore differenziale MODULO 3 Sensori e Trasduttori: Sensori di temperatura, di posizione e di forza: impiego e condizionamento MODULO 4 Filtri: elementi di analisi dei segnali, serie di Fourier (cenni), filtri attivi e passivi passa alto e passa basso de primo ordine, filtri passa banda Metodi Lezione frontale, discussione guidata, esercitazioni in classe Mezzi Componentistica elettrica elettronica, strumentazione e apparecchiature di base, software di simulazione (Laboratorio tecnologico). Spazi e tempi Aula e laboratorio (Laboratorio Tecnologico). Impegno orario 2 ore/settimana Criteri e strumenti di Valutazione Partecipazione attiva alle lezioni ed ai feed-back, prove sommative scritte, questionari. Griglia docimologica standard. Obiettivi Minimi Saper utilizzare la strumentazione elettronica di base, conoscere la differenza tra corrente continua e alternata, i parametri della tensione di rete, i principi fisici alla base della generazione della corrente elettrica, del trasporto e distribuzione a tensioni diverse, gli interruttori automatici e il coordinamento con l‟impianto di terra. E‟ richiesto inoltre di riconoscere, anche in alcune applicazioni di principio, componenti elettrici-elettronici fondamentali come il resistore, il condensatore, il transistore interruttore, diodi raddrizzatori, Led, Zener, circuiti integrati digitali, amplificatori ad operazionale, nonché di saperli impiegare per piccole applicazioni nel condizionamento del segnale con l‟impiego di trasduttori, sensori e attuatori. Risultati ottenuti. La classe è composta da un numero esiguo di studenti ed è stata possibile una buona interazione durante le lezioni frontali. Il ridotto numero di ore curricolari non ha permesso il completo svolgimento del programma preventivato anche se è stato possibile fornire alla classe una panoramica sufficiente dell‟impiego dell‟elettronica in ambito meccanico. Per gli studenti che hanno frequentato con regolarità le lezioni si ritengono raggiunti gli obiettivi minimi e si rilevano anche casi in cui tali obiettivi risultano ampiamente superati. 18 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE BELLUZZI - FIORAVANTI - BOLOGNA – - PROGRAMMA EFFETTUATO – Docente: Prof. Ing. ROBERTO VALMORI ( ITP Prof. PARIDE MARCHETTI ) Materia : TECNOLOGIE E TECNICHE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO Anno scolastico 2015/2016 Profilo della Classe 5 HM Classe composta da studenti di varie estrazioni , adulti , lavoratori ed in gran parte non di madre lingua italiana , con preparazione non sempre omogenea , specificatamente nella materia . Dal punto di vista del rendimento , quello della classe nel suo complesso è stato buono e con qualche spunto particolare dovuto al fatto che , trattandosi di lavoratori e adulti , l‟ interesse si è riscontrato per la quotidiana , diurna , frequentazione , sul proprio posto di lavoro , con le problematiche esposte ( giustificate e finalmente risolte ! ) . Il problema dell‟ esposizione orale , per alcuni studenti stranieri , è ancora in via di risoluzione . Obiettivi Finalità formative : 1. utilizzare strumenti e tecnologie specifiche nel rispetto della normativa di sicurezza ; 2. seguire le normative tecniche e le prescrizioni di legge per garantire la corretta funzionalità del mezzo di trasporto e delle relative parti , oggetto di intervento di manutenzione nel contesto d‟ uso ; 3. individuare i componenti che costituiscono il sistema e i materiali impiegati , allo scopo di intervenire nel montaggio , nella sostituzione dei componenti e delle parti , nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite ; 4. garantire e certificare la messa a punto a regola d‟ arte del mezzo di trasporto e degli impianti relativi , collaborando alle fasi di installazione , collaudo e assistenza tecnica degli utenti ; 5. agire nel sistema della qualità , gestire le esigenze del committente , reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste ; 6. analizzare il valore , i limiti ed i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale , con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro , alla tutela della persona , dell‟ ambiente e del territorio . Testo adottato : E. Pensi – Fondamenti di tecnica automobilistica – Hoepli Contenuti disciplinari Modulo 1 : NOZIONI DI TECNOLOGIA MECCANICA Specifiche tecniche relative alle lavorazioni meccaniche alle M.U. per asportazione di truciolo Strumenti di misura : calibri , micrometri , alesametri , comparatore a quadrante Errori e precisioni delle misure ( in particolare di lunghezze ) Modulo 2 : MOTORI TERMICI , TERMOLOGIA E COMBUSTIBILI La natura del calore , proprietà dei gas , trasformazioni termodinamiche Cicli termodinamici : ciclo di Carnot , ciclo Otto ideale , ciclo Diesel , ciclo Otto reale La combustione ed i combustibili : petrolio e derivati Benzina e gasolio : numero di ottano e potere antidetonante Lubrificanti e loro modo di agire Modulo 3 : ORGANI PRINCIPALI DEL MOTORE Basamento e monoblocco secondo diverse architetture Testata , valvole e distribuzione , camme e punterie . Pistone e vari tipi di camere di combustione Candele e problemi legati all‟ ignizione Compressori volumetrici e turbocompressori 19 Motori aspirati e sovralimentati Modulo 4 : CURVE CARATTERISTICHE E DINAMICA DEL MOTORE Volano e sua necessità Potenza e momento motore Curva di potenza e di coppia Diagramma a spirale della distribuzione Ordine di scoppio dei cilindri Motore a 4 cilindri in linea ed a 6 cilindri in linea Equilibratura delle forze di inerzia ( cenni ) Modulo 5 : NOZIONI APPLICATE DI ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Resistenze e condensatori – Candele e candelette Oscilloscopio Pile ed accumulatori – Accumulatori al Pb Trasformatori – Bobina ed alternatore Integrazione tra componenti meccanici ed elettrici/elettronici con didattica Texa Modulo 6 : IMPIANTO DI ACCENSIONE Accensione a spinterogeno Accensione elettronica ( cenni ) Sensori ed attuatori - Sensori di giri e di fase Candela : architettura , problemi , vari tipi e caratteristiche Modulo 7 : CARBURAZIONE E GAS DI SCARICO Chimica della combustione e rapporti stechiometrici Carburatore : architettura e problemi connessi Iniezione e relativi impianti Impianti a gasolio Common Rail Impianti a benzina ad iniezione indiretta PFI e ad iniezione diretta GDI Problemi dell‟ inquinamento dei gas di scarico e cenni sulle normative antinquinamento Modulo 8 : RAFFREDDAMENTO E LUBRIFICAZIONE Schema di funzionamento dell‟ impianto di raffreddamento Additivi per impianto di raffreddamento – Glicole etilenico Schema di funzionamento dell‟ impianto di lubrificazione Oli lubrificanti : viscosità e classificazione degli oli Modulo 9 : IMPIANTO FRENANTE Problema della frenatura come dissipazione di energia Freni a tamburo ed a disco e relativi materiali di consumo Problema del blocco delle ruote in relazione all‟ attrito ruota/strada e freno/pattino (cenni ) Sistemi antibloccaggio delle ruote ( ABS ed altri – cenni ) Modulo 10 : SOSPENSIONI ED ORGANI DI STERZATURA Sospensioni : balestre ed ammortizzatori Cenni sulle varie configurazioni dei ponti di sospensione Quadrilatero di sterzatura (cenni ) Scatola di guida meccaniche (cenni ) Servosterzo idraulico ed elettrico (cenni ) Modulo 11 : ORGANI DI TRASMISSIONE Frizione : architettura e problemi connessi Il cambio ad ingranaggi – architettura e sistemi di inserimento marce Cenni sui cambi automatici Differenziale : necessità e problemi (cenni ) Metodi e strumenti La metodologia didattica si è basata su lezioni di tipo frontale cercando di guidare il lavoro degli allievi e fornendo le opportune indicazioni che stimolino le attività degli stessi. Quanto agli strumenti della didattica sono stati utilizzati : - libri di testo. - lavagna tradizionale e LIM 20 - software disponibile - componenti, apparati, strumentazione, disponibili nei laboratori. Modalità di verifica Per quanto riguarda la valutazione formativa si è ritenuto opportuno utilizzare test finalizzati all‟individuazione degli argomenti conosciuti dagli allievi, eventuali verifiche orali e, al termine di ogni prova pratica, si è proceduto alla sistemizzazione dei risultati ottenuti in opportune relazioni, allo scopo di valutare le capacità espressive e la padronanza del linguaggio tecnico acquisito. Tali verifiche e relazioni sono effettuate al termine di ciascuna unità didattica e costituiscono base per i successivi test per la valutazione sommativa. Sono state effettuate prove e simulazioni guidate di seconda prova scritta , con i limiti ovvi imposti dalla mancanza di precedenti . Criteri di valutazione La valutazione è stata effettuata semplicemente computando il punteggio delle risposte esatte , rapportandolo al numero delle domande , per esprimere una valutazione in decimi . Modalità di recupero In itinere , con ore espressamente dedicate al potenziamento e recupero . Bologna , 12 Maggio 2016 21 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE BELLUZZI - FIORAVANTI - BOLOGNA – - PROGRAMMA EFFETTUATO – Docente: Prof. Ing. ROBERTO VALMORI ( ITP Prof. Paride Marchetti ) Materia : TECNOLOGIE MECCANICHE E APPLICAZIONI Anno scolastico 2015/2016 Profilo della Classe 5 HM Classe composta da studenti di varie estrazioni , adulti , lavoratori ed in gran parte non di madre lingua italiana , con preparazione non sempre omogenea , specificatamente nella materia . Dal punto di vista del rendimento , quello della classe nel suo complesso è stato buono e con qualche spunto particolare dovuto al fatto che , trattandosi di lavoratori e adulti , l‟ interesse si è riscontrato per la quotidiana , diurna , frequentazione , sul proprio posto di lavoro , con le problematiche esposte ( giustificate e finalmente risolte ! ) . Il problema dell‟ esposizione orale , per alcuni studenti stranieri , è ancora in via di risoluzione . Obiettivi Finalità formative : 7. utilizzare strumenti e tecnologie specifiche nel rispetto della normativa di sicurezza ; 8. seguire le normative tecniche e le prescrizioni di legge per garantire la corretta comprensione delle tecnologie meccaniche in relazione alla fattibilità di organi meccanici ed alla loro organizzazione economica ; 9. padroneggiare l‟ uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro , alla tutela della persona , dell‟ ambiente , del territorio ; 10. individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione ; 11. utilizzare strategie orientate al risultato , al lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità ; 12. utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nella normativa di riferimento ; 13. riconoscere e applicare i principi dell‟ organizzazione , della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi , assicurando i livelli di qualità richiesti . Contenuti disciplinari Modulo 1 : NOZIONI DI TECNOLOGIA MECCANICA Specifiche tecniche relative alle lavorazioni meccaniche alle M.U. per asportazione di truciolo Strumenti di misura : calibri , micrometri , alesametri , comparatore a quadrante Errori e precisioni delle misure ( in particolare di lunghezze ) Cenni sulla necessità di trattamenti termici e relative modalità attuative Modulo 2 : MACCHINE UTENSILI PER ASPORTAZIONE DI TRUCIOLO Richiami generali , con riferimento alle nozioni impartite nelle classi precedenti Le macchine utensili per costruire ruote dentate : dentatura alla fresatrice con fresa di forma , dentatrice a stozza Fellows , dentatrice a pettine Maag , dentatura con creatore . Lubrificanti e loro modo di agire – Refrigeranti da taglio . Modulo 3 : SICUREZZA SUL LAVORO Regole di comportamento a salvaguardia della sicurezza personale e della tutela ambientale nei luoghi di vita e di lavoro Segnaletica antinfortunistica e dispositivi di protezione individuale e collettiva Disamina delle principali funzioni esposte nel DLGS 81/08 Soggetti ed attori del DLGS 81/08 Disfunzioni e guasti di macchine come cause di infortunio Modulo 4 : STRUMENTI DI MISURA E PROVA DEI MATERIALI Taratura e azzeramento di strumenti di misura e controllo Misure di grandezze geometriche , meccaniche e tecnologiche 22 Cenni di programmazione CNC Modulo 5 : ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Organigramma aziendale –funzione di staff e di line – disamina delle varie funzioni aziendali : Direzione Generale – Direzione Tecnica – Direzione di Produzione – Direzione amministrativa – Direzione commerciale – Altre funzioni di livelli inferiori Magazzini : scopi e organizzazioni ( accettazione , stiva , spedizione ) Produzione Just in time ( cenni ) Modulo 5 : NOZIONI GENERALI DI ECONOMIA Capitale fisso e capitale circolante Capitale fisso : immobili , macchinari & impianti , attrezzature & arredi Capitale circolante : Denaro liquido , materie prime , semilavorati , prodotti finiti , crediti . Metodi e strumenti La metodologia didattica si è basata su lezioni di tipo frontale cercando di guidare il lavoro degli allievi e fornendo le opportune indicazioni che stimolino le attività degli stessi. Quanto agli strumenti della didattica sono stati utilizzati : - libri di testo ed appunti del docente - lavagna tradizionale e LIM - software disponibile - componenti, apparati, strumentazione, disponibili nei laboratori. Modalità di verifica Per quanto riguarda la valutazione formativa si è ritenuto opportuno utilizzare test finalizzati all‟individuazione degli argomenti conosciuti dagli allievi, eventuali verifiche orali e, al termine di ogni prova pratica, si è proceduto alla sistemizzazione dei risultati ottenuti in opportune relazioni, allo scopo di valutare le capacità espressive e la padronanza del linguaggio tecnico acquisito. Tali verifiche e relazioni sono effettuate al termine di ciascuna unità didattica e costituiscono base per i successivi test per la valutazione sommativa. Sono state effettuate prove e simulazioni guidate di seconda prova scritta , con i limiti ovvi imposti dalla mancanza di precedenti . Criteri di valutazione La valutazione è stata effettuata semplicemente computando il punteggio delle risposte esatte , rapportandolo al numero delle domande , per esprimere una valutazione in decimi . Modalità di recupero In itinere , con ore espressamente dedicate al potenziamento e recupero . Bologna , 12 Maggio 2015 23 IIS BELLUZZI FIORAVANTI a.s 2015/16 classe 5HM Manutenzione ed assistenza tecnica Opzione mezzi di trasporto Materia : Laboratorio tecnologico ore 2(1rec+1) Insegnante Prof.ssa Stancari Lia Relazione La classe composta da N° 8 alunni frequentanti ha dimostrato fin dall‟inizio dell‟anno scolastico, buona collaborazione. Essendo esiguo il numero di alunni, nella programmazione era stata inserita la metodologia del lavorare in gruppo, con suddivisione dei compiti. Si sono formati, quindi, due gruppi con propria identità “Old Car” e “Futur Car” per approfondire con ricerche, gli argomenti studiati in classe. Il lavoro di gruppo prepara gli studenti ad una maggior collaborazione, ciò che richiede oggi il mondo del lavoro. Non potendo eseguire attività di laboratorio per inagibilità dei laboratori, causa trasloco, si è cercato di sviluppare il programma con domande e risposte, avvicinando il più possibile la teoria alla pratica. Metodologie di insegnamento: Dettatura di appunti, lezioni frontali, utilizzo LIM, ricerche e preparazione di slide. Valutazioni: Verifiche scritte, comportamento nel lavoro in team, puntualità nel consegnare ricerche e preparazione di slide, ed esposizione orale. Programma svolto -Allineamento di tutti gli studenti della classe per partire da una base comune. Preparazione per lavoro in team (suddivisione dei compiti, identità dei gruppi) applicazione del sistema Problem- solving. -Figura del manutentore Compiti del manutentore -La manutenzione Vari tipi di manutenzione -Sicurezza nei posti di lavoro Studio della sicurezza ( Dlgs 81/2008) -Storia dell‟auto Come si è arrivati dalla prima invenzione di movimento a motore alle auto di oggi. -Futuro dell‟auto Cosa possiamo prevedere per l‟auto del futuro. -Motore Vari componenti. Studio di alcuni inconvenienti e come intervenire per riparli. -Caratteristiche del motore Come verificare alcuni controlli, uso di adeguate strumentazioni di controllo (alesametro). -Sollecitazioni dell‟auto Vari tipi di forze che agiscono e provocano i fenomeni di Rollio, Beccheggio e Imbardata. -Sistema di accensione Schema, vari componenti, difetti e riparazioni in sicurezza. -Il common-rail schema, funzionamento e difetti. -Alimentazione vari tipi di alimentazione, componenti del sistema di accensione -Il sistema frenante Vari tipi, schemi, inconvenienti e interventi per riparazioni. -Ruote –pneumatici Varie parti, materiali , geometria della ruota (Convergenza, campanatura), classificazione dei pneumatici secondo le attuali norme europee. Smaltimento rispettando l‟ambiente. -Sistema raffreddamento Schema, varie parti, difetti e funzionamento. -Sistema di lubrificazione Schema, funzionamento, manutenzione e classificazione dei lubrificanti secondo le norme. Rappresentanti alunni L‟insegnante Prof.ssa Stancari Lia 24 Date delle simulazioni Materie Date/durata Simulazione prima prova 18 aprile 2016 / 5 ore Simulazione seconda prova: TECNOLOGIE E TECNICHE DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO 28 aprile 2016 / 5 ore Prima simulazione terza prova Tipologia C – 6 quesiti a risposta multipla per disciplina - 30 quesiti in totale - 0,5 punti ogni risposta corretta – valutazione finale in 15/mi Materie coinvolte: 05 aprile 2016 / 3 ore Inglese, Matematica, Storia, Tecnologie Elettriche Elettroniche e Applicazioni, Tecnologie Meccaniche e Applicazioni. Seconda simulazione terza prova Tipologia C – 6 quesiti a risposta multipla per disciplina - 30 quesiti in totale - 0,5 punti ogni risposta corretta – valutazione finale in 15/mi Materie coinvolte: 04 maggio 2016 / 3 ore Inglese, Matematica, Storia, Tecnologie Elettriche Elettroniche e Applicazioni, Tecnologie Meccaniche e Applicazioni. 25 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA Cognome ………………………………………………….. Nome ……………………………… Classe…………… INDICATORI Coerenza e adeguatezza alla forma testuale PUNTEGGIO MASSIMO LIVELLI PUNTEGGIO ASSEGNATO 3 Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 0 1 2 2,5 3 4 Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 1 2 3 3,5 4 5 Tema non svolto Gravemente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo 0 1 2 3 4 4,5 5 3 Mancanza di rielaborazione personale Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo A. Analisi del testo: comprensione e competenza di analisi. B. Scrittura documentata: capacità di utilizzo dell‟apparato documentario. C-D. Tema: pertinenza e conoscenza dell‟argomento Padronanza linguistico espressiva Capacità critica e rielaborazione personale N.B. Punteggio con 0.5 arrotondato all‟unità superiore (ad esempio Punteggio assegnato 12.5 – Punteggio definitivo 13) *Esiste la possibilità di assegnare i punteggi intermedi 26 0 0,5 1 2 2,5 3 PUNTEGGIO ASSEGNATO /15 PUNTEGGIO DEFINITIVO /15 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE „BELLUZZI – FIORAVANTI‟ – BOLOGNA Griglia di valutazione di seconda prova di Esame di Stato Classi 5HM A.S. 2015/16 CORSO SERALE Studente: ………………………………………………………….. 1) Conoscenza degli argomenti trattati Inesistente Insufficiente Sufficiente Adeguata Punti: 0 Punti: 1 Punti: 2 Punti: 3 2) Completezza dell‟elaborato Inesistente Insufficiente Completo / sufficiente Elaborato svolto integralmente Punti: 0 Punti: 1 Punti: 2 Punti: 3 3) Correttezza dei calcoli Inesistente Insufficiente Sufficiente Buono/ottimo Punti: 0 Punti: 1 Punti: 2 Punti: 3 4) Elaborazioni grafico/tabellari Inesistente Insufficiente Sufficiente Buono/ottimo Punti: 0 Punti: 1 Punti: 2 Punti: 3 5) Capacità di orientamento, analisi e progettazione Inesistente Insufficiente Sufficiente Adeguata Punti: 0 Punti: 1 Punti: 2 Punti: 3 27 Classe:…………………… GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA Cognome ………………………………………………….. Nome ………………………………………………. Classe…………… Tipologia C 6 quesiti a risposta multipla per 5 discipline 30 quesiti in totale 0,5 punti per ogni risposta corretta nessuna penalizzazione per risposte non esatte valutazione finale in 15/mi Punteggio massimo 15/15 28 Griglia di valutazione della condotta VOTO CRITERI 10 Atteggiamento propositivo in classe e nell‟Istituto; Rispetto delle norme che regolano la vita dell‟Istituto; Impegno costante nello studio e nelle attività di approfondimento; Frequenza regolare e puntuale giustificazione delle assenze. 9 Atteggiamento positivo in classe, senza arrecare disturbo; Frequenza regolare e impegno nello studio; Rispetto delle norme che regolano la vita dell‟Istituto. 8 Frequenza nel complesso regolare; Rispetto complessivo delle norme che regolano la vita dell‟Istituto, pur con richiami scritti sul registro di classe, ma senza aver subito provvedimenti di sospensione. 7 Frequenza non del tutto regolare con gravi e reiterati ritardi; Rispetto non sempre adeguato delle norme che regolano la vita dell‟Istituto, con ripetuti richiami scritti sul registro di classe e/o provvedimenti di sospensione. 6 5o<5 Frequenza irregolare con ritardi e/o assenze frequenti e non motivati; Scarso rispetto delle norme che regolano al vita dell‟Istituto, con numerosi richiami scritti sul registro di classe che hanno determinato provvedimenti disciplinari che abbiano comportato la sospensione di almeno 7 giorni, anche cumulativi, nell‟intero periodo dell‟anno scolastico. Mancato rispetto delle norme che regolano la vita dell‟Istituto, con provvedimenti disciplinari che abbiano comportato la sospensione per almeno 15 giorni, anche cumulativi nell‟intero periodo dell‟anno scolastico, senza successivo miglioramento del comportamento. 29 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 SIMULAZIONE di Prima Prova scritta - classe 5^HE/HM prof. ……………………. Allievo………………………………………………………. data………………… Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981 Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch‟io un‟«antologia personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta, retrospettiva e in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato scritto. L‟ho accettata come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché placet experiri e per vedere l‟effetto che fa. Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto dal mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il mio scrivere risenta più dell‟aver io condotto per trent‟anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti; perciò l‟esperimento è un po‟ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione. Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo stesso avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e gli scoiattoli, e in genere a chi riesce, nell‟unità di tempo, a fare e percepire più cose dell‟uomo maturo medio: il tempo soggettivo diventa più lungo. Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale, un‟abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di tempo, e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» (Deut. 6.7); si faceva cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna. Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di borsa) si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni possibili. I furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se ci fosse una regola non scritta secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di portarselo via e di possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta stampata, ed in cui i testi scolastici erano in minoranza: ho letto anch‟io confusamente, senza metodo, secondo il costume di casa, e devo averne ricavato una certa (eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta stampata, e, come sottoprodotto, un certo orecchio e un certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a scrivere, così come il feto di otto mesi sta nell‟acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto. Mi sembra onesto dirlo chiaramente, in queste «istruzioni per l‟uso» della presente antologia. Primo Levi (Torino 1919-87) è l‟autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica. A partire dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo pieno all‟attività letteraria. Scrisse romanzi, racconti, saggi, articoli e poesie. A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica» dell‟11 giugno 1981: «L‟anno scorso Giulio Bollati ebbe l‟idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di comporre una loro «antologia personale»: nel senso d‟una scelta non dei propri scritti ma delle proprie letture considerate 30 fondamentali, cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d‟autori prediletti un paesaggio letterario, culturale e ideale. […] Tra gli autori che hanno accettato l‟invito, l‟unico che finora ha tenuto fede all‟impegno è Primo Levi, il cui contributo era atteso come un test cruciale per questo tipo d‟impresa, dato che in lui s‟incontrano la formazione scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il vissuto sia nell‟immaginazione, e il forte senso della sostanza morale e civile d‟ogni esperienza». 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo. 2. Analisi del testo 2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell‟«ibridismo» (r. 7)? 2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13). 2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza» (r. 17). 2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare, spiega l‟atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26). 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al libro da cui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, proponi una tua «antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per la tua formazione. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l‟argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e svolgi su questa base la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da‟ al tuo saggio un titolo coerente e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se scegli la forma dell‟“articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo „pezzo‟. Da‟ all‟articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l‟argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: I luoghi della memoria nella narrativa italiana del Novecento. DOCUMENTI All‟alba partì, lasciando il ragazzo a guardare il podere. Lo stradone fino al paese era in salita ed egli camminava piano perché l‟anno passato aveva avuto le febbri di malaria e conservava una gran debolezza alle gambe: ogni tanto si fermava volgendosi a guardare il poderetto tutto verde fra le due muraglie di fichi d‟india; e la capanna lassù, fra il glauco delle canne e il bianco della roccia gli pareva un nido, un vero nido. Ogni volta che se ne allontanava lo guardava così, tenero e malinconico, appunto come un uccello che emigra: sentiva di lasciar lassù la parte migliore di se stesso, la forza che dà la solitudine, il distacco dal mondo; e andando su per lo stradone attraverso la brughiera, i giunchetti, i bassi ontani lungo il 31 fiume, gli sembrava di essere un pellegrino, con la bisaccia di lana sulle spalle e un bastone di sambuco in mano, diretto verso un luogo di penitenza: il mondo. G. DELEDDA, Canne al vento, 1913 Le mura di Pescara, l‟arco di mattone, la chiesa screpolata, la piazza coi suoi alberi patiti, l‟angolo della mia casa negletta. È la piccola patria. È sensibile qua e là come la mia pelle. Si ghiaccia in me, si scalda in me. Quel che è vecchio mi tocca, quel che è nuovo mi ripugna. La mia angoscia porta tutta la sua gente e tutte le sue età. La mia porta mi sembra più piccola. L‟androne è umido e tacito come una cripta senza reliquie. Vacillo sul primo gradino della scala. Ho spavento del silenzio. Ho paura di vedere lassù le mie sorelle col capo velato… Ho vissuto tant‟anni nella dimenticanza di queste cose; e queste cose possono rivivere così terribilmente in me! Nella stanza c‟è il mio letto bianco; c‟è il vecchio armadio dipinto, con i suoi specchi appannati e maculati; c‟è l‟inginocchiatoio di noce dove mi sedevo in corruccio e rimanevo ammutolito con una ostinazione selvaggia, per non confessare che mi sentivo male. Le ginocchia mi si rompono; e le pareti mi prendono, mi vincolano a loro, mi girano, come una ruota di tortura. G. D’ANNUNZIO, Il notturno, 1921 Di tutto quanto, della Mora di quella vita di noialtri, che cosa resta? Per tanti anni mi era bastata una ventata di tiglio la sera, e mi sentivo un altro, mi sentivo davvero io, non sapevo davvero bene perché… La prima cosa che dissi, sbarcando a Genova in mezzo alle case rotte dalla guerra, fu che ogni casa, ogni cortile, ogni terrazzo è stato qualcosa per qualcuno e, più ancora che al danno materiale e ai morti, dispiace pensare a tanti anni vissuti, tante memorie, spariti così in una notte senza lasciare un segno. O no? Magari è meglio così, meglio che tutto se ne vada in un falò d‟erbe secche e che la gente ricominci. C. PAVESE, La luna e i falò, 1950 Senonché, improvvisamente, dal portone rimasto mezzo aperto, là, contro il nero della notte, ecco irrompere nel portico una raffica di vento. È vento d‟uragano, e viene dalla notte. Piomba nel portico, lo attraversa, oltrepassa fischiando i cancelli che separano il portico dal giardino, e intanto ha disperso a forza chi ancora voleva trattenersi, azzittito di botto col suo urlo selvaggio, chi ancora indugiava a parlare. Voci esili, gridi sottili subito sopraffatti. Soffiati via tutti: come foglie leggere, come pezzi di carta, come capelli di una chioma incanutita dagli anni o dal terrore… G. BASSANI, Il giardino dei Finzi Contini, 1962 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: L‟individuo all‟interno di una società globale: compatibilità e rigetto. DOCUMENTI “Una rete Internet aveva ingoiato una banca, che aveva ingoiato un‟industria chimica che aveva ingoiato un‟industria di computer che aveva ingoiato una rete televisiva che aveva ingoiato un‟industria petrolifera che aveva ingoiato una casa editrice che aveva ingoiato un‟industria di carri armati pesanti… Come dicono i commentatori, il mondo si sta avviando verso l‟unità assoluta. Tra poco tutto sarà dominato da una sola Società, che avvolgerà nelle sue reti l‟universo. Non ci sarà più posto per l‟individuo, il particolare e la differenza. Non ci saranno più gli Stati. Gli uomini scompariranno nelle maglie della grande rete. Tutti penseranno allo stesso modo, come imporrà loro l‟unica Televisione, moltiplicata in milioni di televisioni. Tutti ameranno lo stesso amore. Tutti pescheranno con le stesse canne e le stesse esche… In realtà, in questi ultimi decenni, in Europa e nel mondo è avvenuto il fenomeno opposto. Mentre le banche si fondevano e in superficie si preparava il grande Uno, il mondo è caduto in preda alla differenziazione, alla frantumazione, alla moltiplicazione.” P. CITATI, Il vecchio pescatore e l’economia globale, La Repubblica, 3.2.2000 “Gli individui sono parte di sistemi di valori fondati su specificità storiche e culturali. All‟interno e all‟esterno della comunità, i valori non sono immutabili ma in perenne trasformazione. Oggi è possibile avvicinarsi ad altri sistemi di valori, distanziandosi un po‟ di più dai propri. Appropriandoci, come membri dell‟umanità, di prospettive più ampie, anche i nostri interessi assumono una dimensione comune. E nella comunità globale, l‟individuo, proprio come essere umano, dovrebbe prendere coscienza anche di diritti che ineriscono all‟intera umanità.” 32 LUBBERS - MORALES, National States, Global Society and Ethical Values, Conferenza tenuta a Napoli per l’Unesco l’l e il 2 12.1997 “La globalizzazione è un importante mutante “biologico”, un‟inevitabile tappa nell‟evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alle conseguenze di questo processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio, la globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l‟efficacia della ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa non ha eliminato le diversità, ma ha creato un quadro all‟interno del quale la competizione estremamente intensificata tra individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell‟insieme sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee respingono le cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi assunti dalle loro nicchie. Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale pur godendo dell‟apporto della globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma che invaderà rapidamente l‟insieme della nostra cultura? Lo stato di cose attuale potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell‟assorbimento delle differenze culturali e, di conseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”. A mio avviso e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta solo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che saremo testimoni di un‟esplosione di diversità piuttosto che di un‟uniformizzazione delle culture.” C. RUBBIA, Scienza modesta per il nuovo mondo della globalità, il Sole 24 ore duemila, 17.11.1999 3. AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: Alle origini dello sviluppo industriale dell'Italia DOCUMENTI "Un'altra condizione nuova che va tenuta presente è la fine della crisi agraria, avvenuta intorno al 1895, con la conseguente tendenza al rialzo anche dei prezzi agricoli. Lo slancio industriale si collegò pertanto ad una notevole ripresa della produzione agricola che si manifestò, come si vedrà più avanti, nei settori capitalisticamente e tecnicamente più evoluti dell'agricoltura italiana. Anche questa connessione, che favorì l'industria chimica, alcune industrie alimentari e, in qualche misura, l'industria meccanica, meriterebbe di essere approfondita più di quanto sia stato fatto finora, soprattutto per gli effetti riguardanti i movimenti della manodopera e gli impieghi dei capitali. Ma queste circostanze generali non sarebbero bastate a stimolare e a consolidare lo slancio industriale se non avessero agito in senso concomitante altre spinte di carattere interno: la politica doganale ... e il riordino bancario degli anni 189395." G. CANDELORO, Storia dell'Italia moderna. VII, Milano 1974 "I settori di cui si è detto brevemente sin qui sono costituiti in buona parte da industrie relativamente nuove e caratterizzate da notevoli potenzialità di aumento di produttività attraverso l'introduzione di progresso tecnico autoctono o importato. Sono anche i comparti manifatturieri sui quali si fonderanno per molti decenni le fortune economiche di un paese tipicamente trasformatore quale l'Italia. P,, pertanto, giustificata l'attenzione che ad esse dedicano gli storici, nel quadro di quella che molti di essi considerano la rivoluzione industriale italiana, nata sull'onda lunga del progresso tecnico che caratterizza l'intera economia mondiale di questo periodo." G. TONIOLO, Storia economica dell'Italia liberale, Il Mulino, Bologna 1988 "Un,altro ambiente noi troviamo alla vigilia della guerra. Le basi del nostro sistema si sono alquanto allargate, oltre che per il notevole impulso dato alla produzione cotoniera, perché è sorta un'industria siderurgica, una serie di imprese chimiche, se non un'industria chimica, e s'è avuto un esordio promettente dell'industria elettrica ... Il tardivo sviluppo delle nostre industrie spiega agevolmente il largo concorso che in esse si verificò di uomini e capitali stranieri. Notevolissima appare, agli inizi della nostra attività, la partecipazione dell'elemento tecnico o dirigente venuto da fuori, quando tedeschi, svizzeri, inglesi, francesi erano, nella grandissima maggioranza dei nostri opifici attrezzati per la produzione meccanica, i capi-fabbrica e il personale tecnico dirigente, che s'importava insieme col macchinario." R. MORANDI, Storia della grande industria in Italia, Einaudi, Torino 1966 "Il quadro muta, ma lentamente, dopo l'unificazione. Lo sforzo dello Stato per migliorare l'istruzione della popolazione non fu trascurabile. 1 fondi stanziati per la pubblica istruzione passarono da un modestissimo 1,4% del bilancio nel 1861 (il che era comunque pari, in valore assoluto, a circa una volta e mezzo la spesa congiunta degli Stati preunitari nel 1859) a circa il 5% nel 191 I. Anche i comuni aumentarono i fondi per l'istruzione dal 7,5% delle spese nel 1866 al 23% nel 33 1912, mentre le province ebbero in questo campo un ruolo modesto e declinante (dal 5,4% delle spese nel 1866, al 3,5% nel 1913." V. ZAMAGNI, Istruzione e sviluppo economico. Il caso italiano. 1861 ~1 913, in "L'economia italiana. 1861-1940", a cura di G. Toniolo, Laterza, Bari 1978 "Siderurgia e industria tessile furono insieme con la grande cerealicoltura le forze che, come è noto, più energicamente lottarono in Parlamento e nel paese per l'approvazione della tariffa del 1887, e che da essa ricavarono i maggiori benefici. Non spetta a noi di n'prendere qui i temi della pluridecennale polemica fra sostenitori ed avversari del protezionismo allora instaurato, che vide schierati a difesa rappresentanti di interessi sezionali, nazionalisti di varia gradazione e colore, esponenti del movimento operaio e del mondo industriale e settentrionale in genere, contro l'attacco concentrico di meridionalisti, sostenitori degli interessi agrari, libero-scambisti di origine politica o "scientifica", democratici ed esponenti dell'estrema sinistra." R. ROMEO, Risorgimento e capitalismo, Laterza, Roma-Bari 1978 4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO: Il problema energetico oggi DOCUMENTI "Le grandi reti energetiche hanno questo in comune: configurano un nuovo mercato dell'energia e sono fondate su sistemi tecnici esportatori di attività motrici e generatori di bisogni nuovi ... Il prototipo di queste reti di ridistribuzione è quello del carbone britannico ... La filiera energetica del vento, quale era stata sfruttata dal XVI al XVIII secolo, era certamente 'illimitata', per quanto riguardava le quantità di energia eolica captabili, ma era limitata nello spazio dall'esistenza di venti dominanti (alisei, venti dell'ovest, ecc.) e nel tempo dalla probabilità più o meno grande di 'periodi di bonaccia'. Al sistema tecnico del veliero si sostituì, nel XIX secolo, un altro sistema tecnico legato alla macchina a vapore ... che, essendo basato sul carbone, consentiva di superare i limiti spazio-temporali della navigazione a vela. Il ruolo svolto dalla ferrovia, sul piano nazionale e globale, fu dunque progressivamente garantito, sul piano internazionale e marittimo, dalle navi a vapore ... Spostare il limite naturale della giornata era diventato possibile, alla fine del secolo XVIII, grazie alla scoperta del gas illuminante. Non si trattava di una nuova energia primaria, ma di una fonna secondaria ricavata dalla distillazione del carbone a legna o del carbon fossile ... L'irruzione del petrolio nel sistema energetico industriale procede con l'esperienza acquisita in fatto di gas illuminante e con il precedente del carbone." J.C. DEBIER-J.P. DEL:úAGE-D. @MERY, Storia dell'energia, 1993 "La maggior parte del petrolio è usata dai paesi industriali dell'OCSE, i cui consumi continuano a crescere: nel periodo 1994-98 sono passati da 39,8 a 42 milioni di barili al giorno; ... mentre nei paesi non facenti parte dell'OCSE i consumi sono passati, nello stesso periodo, da 28,9 ad oltre 33 milioni di barili al giorno ... Si calcola che, dall'inizio dello sfruttamento industriale del petrolio nella seconda metà del XIX secolo, siano stati estratti dalle riserve petrolifere mondiali all'incirca 800 miliardi di barili di greggio e che restino ancora circa 1000 miliardi, sfruttabili nelle attuali condizioni economiche e tecnologiche ... La stima sulla durata delle riserve si basa sull'ipotesi che agli attuali 1000 miliardi di barili se ne possano aggiungere, con la scoperta di nuovi giacimenti, altri 550 miliardi ... In base a tale ipotesi, le riserve totali ... si esaurirebbero completamente tra il 2036 e il 2056. " M. DINUCCI, Il sistema globale, Bologna, Zanichelli 1998 " Il vantaggio di costruire centrali nucleari civili che, mentre producevano energia elettrica, potessero fornire plutonio e altro materiale fissile per uso militare, apparve evidente a politici e militari, sia negli Stati Uniti che nei paesi che successivamente cominciarono a costruire armi nucleari (Unione Sovietica, Gran Bretagna, Francia, Cina e altri) ... Il nucleare civile è dunque nato come ricaduta tecnologica del nucleare militare ed è servito, a sua volta, allo sviluppo di quest'ultimo, fornendo materiale fissile per le armi nucleari e permettendo ai paesi che le costruiscono di ammortizzarne in parte i costi con la vendita di energia elettrica e di intere centrali elettronucleari. E. TURRIM, La Via del Sole, Ed. Cultura della Pace, 1990 "Le windfarm (fattorie del vento) sono centrali eoliche collegate alla rete elettrica ... Gli impianti eolici producono inquinamento acustico ... e interferenze elettromagnetiche: due inconvenienti ai quali si può rimediare attraverso una opportuna scelta dei siti, come è stato fatto in California installando gli aerogeneratori in zone desertiche. Occorre inoltre considerare che una centrale eolica richiede uno spazio molto maggiore rispetto a una centrale a combustibili fossili ... Il costo dell'energia elettrica prodotta da centrali eoliche è ancora superiore a quello dell'energia prodotta da centrali termoelettriche a combustibili fossili, ma sta rapidamente calando di pari passo con l'aumento dell'efficienza degli 34 impianti. Occorre considerare che, nel definire il costo dell'energia prodotta da centrali termoelettriche a combustibili fossili e termonucleari, non si tiene conto del costo dell'inquinamento e dello smaltimento delle scorie, che invece è nullo nelle centrali eoliche." Dati dell'ENEL, 1995 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Il Novecento non è solo un secolo di grandi e tragici eventi, ma anche della conquista di diritti fondamentali per la democrazia, primo fra tutti il diritto universale al voto. Ripercorri le tappe di questa conquista nel nostro paese. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Nel secolo XX le lotte per l‟emancipazione femminile hanno portato alla crisi del vecchio modello “casalinga in coppia con figli” ed hanno aperto la strada al pieno inserimento della donna nella vita economica, sociale e politica. Il nuovo modello femminile stenta tuttavia a decollare per certe resistenze, sedimentate nell‟attuale società, a riconoscere alla donna la effettiva capacità di assumere compiti nuovi. Illustra il fenomeno con personali riflessioni e proposte. ___________________________ Durata massima della prova: 5 ore. È consentito soltanto l‟uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l‟Istituto prima che siano trascorse 2,5 ore dalla dettatura del tema. 35 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Simulazione di Seconda Prova Classi 5HM – SERALE MECCANICI Tecnologie e tecniche di diagnostica e manutenzione dei mezzi di trasporto Prof. Ing. ROBERTO VALMORI Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE Con riferimento ad un impianto bi-fuel per autovettura , il candidato svolga il tema proposto secondo le indicazioni sotto riportate : 1. indicare che cosa si intende con la sigla GPL ed i relativi componenti 2. descrivere il metodo di alimentazione bi-fuel di un autoveicolo a GPL 3. descrivere l' influenza dell' alimentazione sui gas di scarico ed emissioni , con riferimento alla attuale normativa , per motorizzazioni a benzina ed alternative bi-fuel benzina/GPL 4. descrivere l' influenza del rapporto aria/benzina sulle emissioni allo scarico ed indicare succintamente la funzione del sensore di rilevamento 5. indicare la possibilità di alimentare in modo bi-fuel un motore a ciclo Diesel 6. descrivere che cosa si intende per Numero di Ottano e l' influenza sulla alimentazione bi-fuel sia GPL che Metano 7. indicare le pressioni a cui viene immagazzinato il GPL nei serbatoi delle autovetture ed eventualmente raffrontarle con quelle del metano , considerando vantaggi e svantaggi 8. descrivere l' influenza del potere calorifico di un combustibile sull' alimentazione bi-fuel , illustrare i problemi e come essi vengono risolti in funzione del rapporto di compressione e degli angoli di anticipo di accensione 9. descrivere i problemi di sicurezza che si generano con alimentazioni bi-fuel , sia benzina/GPL che benzina/CH4 10. descrivere la convenienza economico finanziaria degli impianti a GPL 11. descrivere succintamente i componenti di un impianto bi-fuel a GPL 12. descrivere succintamente i parametri che la centralina elettronica deve tenere sotto controllo in un impianto bi-fuel a GPL SECONDA PARTE QUESITO N° 1 Con riferimento ad un impianto ad iniezione diretta di benzina GDI ed ai suoi scopi , il candidato , dopo aver rimarcato le differenze con l' iniezione indiretta , indichi quali possibili cause di malfunzionamento possono verificarsi negli iniettori 36 QUESITO N° 2 Con riferimento ad un impianto ad iniezione di benzina ( dotato cioè di Common Rail ) il candidato indichi le possibili cause di insufficiente pressione nel Rail QUESITO N° 3 Il candidato descriva le informazioni che è possibile desumere da quanto stampigliato sul fianco di un pneumatico QUESITO N° 4 Con riferimento ad un diagramma relativo ad un motore termico provato al banco , avente in ascisse il numero di giri/min ed in ordinate la doppia scala Potenza ( in kW ) e Momento motore ( in Nm ) , il candidato spieghi perché , oltre una certa velocità di rotazione , la potenza diminuisca nonostante i giri/min continuino ad aumentare E' consentito l' uso di manuali tecnici Durata della prova : 5 ore 37 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Prima Simulazione di Terza Prova Scritta DELLA CLASSE: 5^ HM ( Tipologia C – 6 quesiti a risposta multipla per disciplina - 30 quesiti in totale - 0,5 punti ogni risposta corretta – valutazione finale in 15/mi ) ALLIEVO: …………………………………………………………………………………………. DATA: …………………………….... N DISCIPLINE COINVOLTE N. quesiti Valutazione 1 Inglese 6 ……../ 15 2 Matematica 6 ……../ 15 3 Storia 6 ……../ 15 4 Tecnologie Meccaniche e Applicazioni 6 ……../ 15 5 Tecnologie Tecniche Diagnostica Manut. Mezzi di Trasporto 6 ……../ 15 Valutazione Totale DURATA MASSIMA DELLA PROVA : 3 ore E' consentito l'uso di calcolatrici tascabili Bologna, 05/04/2016 38 ……../ 15 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Prima simulazione di Terza Prova classe 5^HE/HM Materia: INGLESE prof. GABRIELLA FERRAZZA Allievo………………………………………………………. Data 05/04/2016 Tick the right answer among the following multi-choice options: 1. Among the properties of metals and non-metals hardness is described as: a ) the property of a metal that breaks without appreciable deformation b) the property of a metal to be changed in shape and to keep the new shape c ) the resistance of a metal to scratching, abrasion and cutting 2. Choose the correct definition of aluminium among the following: a) silver white in colour, light in weight, ductile, malleable and an excellent conductor of electricity b) grey in colour, light in weight, brittle and poor conductor of electricity c) silver in colour, light in weight, brittle and a poor conductor of electricity 3. Tick the right definition of alternating current: a) electric current flowing in one direction and generally constant in value b) electric current that switches its direction at regular intervals c )electricity that collects on a surface and does not flow as a current 4 . In an electric circuit, choose the right definition of switch: a) a component used to generate resistance, it converts electrical energy into heat b) a device used to store energy on an internal electric field c) a device that interrupts the energy flow so to stop the passage of electrons 5. In a four-stroke vehicle, the engine crankshaft is connected to: a) the carburetor b) the clutch c ) the steering column 6. In an ordinary car, the parking brake operates: a) through the pressure applied to the hydraulic liquid in the master cylinder b) on the rear wheels with cables connected to a hand lever c) transmitting pressure from the pump to the axle in an automobile 39 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Prima simulazione di Terza Prova classe 5^HE/HM Materia: MATEMATICA prof.ssa Anna ZOCCO Allievo…………………………………. Data …………………... Oltre a indicare la risposta che ritieni corretta, allega il foglio con i calcoli. 1. Qual è il dominio di questa funzione? a) b) c) 2. Il dominio della funzione a) b) c) 3. Con riferimento al grafico seguente, si può affermare che: a) ; asintoto verticale in x = -3; dominio: b) ; asintoto verticale in x = 2, x = - 3 e in un altro punto x > 2 c) ; ; dominio: 4. Calcolare il seguente limite: lim x 3 Il risultato è: x 3 6 x 2 11x 6 x 3 27 a) 0 b) c) f ( x) e lim f ( x) , x1 x2 ? 5. Può accadere che xlim x x x 1 2 a. No, perché altrimenti non si potrebbe disegnare il grafico. 40 b. No, perché non sarebbe una funzione. c. Si, se ci sono più asintoti verticali. 6. a) vale 8 b) non si può calcolare 41 c) vale ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Prima simulazione di Terza Prova classe 5^HE/HM Materia: STORIA prof. A. Sebastiani Allievo………………………………………………………. data………………… 1) Il Patto della Santa Alleanza, sottoscritto dopo il Congresso di Vienna (1814-1815): a) è firmato a Parigi nel 1815 da Alessandro I di Russia, Federico Guglielmo III di Prussia e Francesco II d‟Austria, e afferma che i tre sovrani devono darsi aiuto reciproco in nome della fratellanza cristiana. b) è firmato a Vienna nel 1815 da Alessandro I di Russia, Federico Guglielmo III di Prussia e Francesco II d‟Austria, è voluto da Metternich e afferma che i tre sovrani devono darsi aiuto reciproco in nome della fratellanza cristiana. c) è firmato a Parigi nel 1815 da Alessandro I di Russia, Federico Guglielmo III di Prussia e Francesco II d‟Austria, ed è voluto da Metternich. 2) Le cinque giornate di Milano, cominciate dopo l‟insurrezione e la nascita della Repubblica di Venezia (17 marzo 1848): a) portano alla cacciata degli Austriaci da Milano, si svolgono dal 17 al 21 marzo 1848, e grazie ad esse Carlo Alberto conquista il Lombardo-Veneto. b) sono la rivolta dei milanesi contro gli Austriaci di Radetzky, dal 18 al 22 marzo 1848, che porta Carlo Alberto a cominciare la Prima Guerra d‟Indipendenza. c) si svolgono grazie all‟alleanza con la Prussia, che permette ai Savoia di annettere il Lombardo-Veneto ma non Trento e Trieste. 3) Alla Guerra di Crimea (1853-1856), tra impero russo e ottomano, l‟Italia partecipa: a) al fianco dell‟impero russo, con Francia e Inghilterra, così Cavour può sollevare la questione dell‟unità e dell‟indipendenza dell‟Italia al Congresso di pace di Parigi (1856). b) al fianco dell‟impero ottomano, con Francia e Inghilterra, così Cavour può sollevare la questione dell‟unità e dell‟indipendenza dell‟Italia al Congresso di pace di Parigi (1856). c) al fianco dell‟impero ottomano, con Francia e Inghilterra, così Cavour può sollevare la questione dell‟unità e dell‟indipendenza dell‟Italia al Congresso di Plombières (1858). 4) Lo sviluppo industriale in Italia porta alla nascita di un proletariato operaio. Il fatto ha conseguenze anche sul piano politico, ad esempio: a) nel 1892 a Genova viene fondato il Partito socialista italiano, che vuole invitare ricchi e proletari all‟accordo e alla collaborazione. b) nel 1891 papa Leone XIII promulga l‟Enciclica Rerum Novarum, che si oppone fermamente alla lotta di classe e al socialismo, e sostiene il carattere naturale della proprietà privata. c) nel 1892 nasce a Genova il Partito socialista italiano e papa Leone XIII promulga l‟Enciclica Rerum Novarum, ed entrambi riconoscono agli operai il diritto di organizzarsi. 5) La Terza Guerra d‟Indipendenza: a) vede l‟Italia alleata alla Prussia di Bismarck contro l‟Austria, si svolge nel 1866 e permette all‟Italia di ottenere il Veneto e Roma. b) vede l‟Italia alleata alla Prussia di Bismarck e alla Francia di Napoleone III contro l‟Austria, si svolge nel 1866 e permette all‟Italia di ottenere il Veneto. c) vede l‟Italia alleata alla Prussia di Bismarck contro l‟Austria, si svolge nel 1866 e permette all‟Italia di ottenere il Veneto. 6) La sinistra storica guidata da Agostino Depretis, al potere dal 1876 al 1883: a) rende obbligatoria la scuola tra i sei e i nove anni, abolisce la tassa sul macinato, aumenta il numero degli elettori, vota le prime leggi a tutela dei lavoratori. b) dà all‟Italia l‟unità, un unico sistema di leggi, porta il bilancio in pareggio, introduce la tassa sul macinato, favorisce il trasformismo. c) organizza lo spostamento della capitale da Torino a Firenze, sceglie lo Statuto Albertino come Costituzione del Regno d‟Italia. 42 I.I.S. BELLUZZI - FIORAVANTI - BOLOGNA A.S. 2015/16 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI TECNOLOGIA MECCANICA ED APPLICAZIONI CLASSE 5 HE-5HM ALLIEVO : …………………………………………………………………. DATA : ………………………….. 1 Una ruota dentata di una trasmissione avente m1 = 2 z1 = 20 ingrana con un' altra con rapporto di trasmissione 1:1 per cui l' interasse dell' accoppiamento sarà : 1) 20 mm 2) 40 mm 3) 60 mm 2 Un materiale Fe 360 : 1) è designato in base alle proprietà fisiche 2) contiene lo 0,36% di Carbonio 3) è destinato alla bonifica 3 Il capitale fisso di un' azienda e' rappresentato : 1) dal solo capitale circolante 2) dall' insieme delle immobilizzazioni , tecniche e non 3) da tutto il capitale di cui dispone l' azienda 4 Un materiale 38NiCrMo4 1) è designato in base alle proprietà fisiche 2) contiene il 3,8% di Carbonio 3) è destinato alla bonifica 5 La prova di resilienza : 1) viene eseguita con il maglio pendolare di Charpy 2) è una prova non distruttiva 3) fornisce valori relativi alla durezza superficiale del materiale 6 Il magazzino di un' azienda e' diviso nelle zone ( nell' ordine ) : 1) accettazione / spedizione / stiva 2) accettazione / stiva / spedizione 3) stiva / controllo / inventario 43 I.I.S. BELLUZZI - FIORAVANTI - BOLOGNA A.S. 2015/16 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI TECNOLOGIE DIAGNOSTICHE PER L' AUTOVEICOLO CLASSE 5 HM ALLIEVO : …………………………………………………………………. DATA : ………………………….. 1 Nei pneumatici per autoveicoli la "larghezza" viene misurata in : 1) pollici 2) millimetri 3) nessuna delle precedenti 2 Un carburante ad alto "Numero di ottano" 1) favorisce l' autoaccensione della miscela 2) ritarda l' autoaccensione della miscela 3) nessuna delle precedenti 3 Un motore a ciclo Otto con elevato rapporto di compressione : 1) presenta rendimento più elevato 2) necessita di benzina con basso Numero di ottano 3) ha organi meccanici meno sollecitati 4 Una candeletta di un motore Diesel assolve la funzione di : 1) entrare in funzione all' avviamento 2) innescare la miscela aria/gasolio 3) mantenere la compressione nei cilindri 5 In un motore a ciclo Otto ad iniezione indiretta , l' iniettore è posto : 1) in camera di combustione 2) lungo il condotto di immissione aria 3) a valle della valvola di scarico 6 La marmitta catalitica assolve la funzione di : 1) incrementare la potenza del motore 2) velocizzare alcune reazioni chimiche 3) soltanto di silenziare le emissioni dei gas di scarico 44 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Seconda Simulazione di Terza Prova Scritta DELLA CLASSE: 5^ HM ( Tipologia C – 6 quesiti a risposta multipla per disciplina - 30 quesiti in totale - 0,5 punti ogni risposta corretta – valutazione finale in 15/mi ) ALLIEVO: …………………………………………………………………………………………. DATA: …………………………….... N DISCIPLINE COINVOLTE N. quesiti Valutazione 1 Inglese 6 ……../ 15 2 Matematica 6 ……../ 15 3 Storia 6 ……../ 15 4 Tecnologie Meccaniche e Applicazioni 6 ……../ 15 5 Tecnologie Tecniche Diagnostica Manut. Mezzi di 6 Trasporto ……../ 15 Valutazione Totale DURATA MASSIMA DELLA PROVA : 3 ore E' consentito l'uso di calcolatrici tascabili NB: Per la prova di Matematica è necessario evidenziare i calcoli svolti. Bologna, 04/05/2016 45 ……../ 15 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Seconda simulazione di Terza Prova classe 5^HE-5^HM Materia: INGLESE prof. GABRIELLA FERRAZZA Allievo………………………………………………………. Data …………………………. Tick the right answer among the following multi-choice options: 1. Which one of the following statements should be respected as an electrical safety rule: a) do not put bare wires into sockets, especially with wet hands b) do not cover sockets with safety caps if babies are in the house c) don‟t keep cords away from hot ovens and other hot surfaces 2. The most common non-renewable energy sources are: a) oil, petroleum, natural gas and uranium b) hydropower, heat, wind and solar energy c) turbines, electricity, steam, nuclear energy 3. Which one of the following definitions describes a simple machine: a) a machine is an electrical component which stores energy b) a machine is a device which changes the shape of materials c) a machine is a device which transforms energy of one kind into another 4. Which one of the following options is one of the six simple machines: a) the connecting rod b) the inclined plane c)the steam turbine 5. The brittleness of metals and other materials is: a ) the property of a material without plasticity which easily breaks b) the property of a metal to be changed in shape and to keep the new shape c ) the ability of a material to be deformed without fracture 6. Which one is the correct definition of iron?: a) silver white in colour, light in weight, ductile, malleable and an excellent conductor of electricity b) grey in colour, light in weight, brittle and poor conductor of electricity c) silver grey in colour, magnetic, hard, malleable and ductile 46 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ BELLUZZI – FIORAVANTI ” - BOLOGNA Anno Scolastico 2015/2016 Seconda simulazione di Terza Prova classe 5^HE/HM Materia: MATEMATICA prof.ssa Anna ZOCCO Allievo…………………………………. Data …………………... Oltre a indicare la risposta che ritieni corretta, allega il foglio con i calcoli. 1. La seguente funzione in : a) Ha una discontinuità di seconda specie c) Ha una discontinuità di terza specie b) Non ha discontinuità 2. La seguente funzione ha una discontinuità di prima specie. Il salto della funzione è uguale a: a) 24 b) 20 c) 16 3. Osservando il seguente grafico possiamo affermare che la funzione ha: a) Due asintoti verticali di equazione e uno orizzontale di equazione b) Tre asintoti verticali di equazione c) Due asintoti verticali e nessun asintoto orizzontale 4. La funzione ha: a) Un asintoto orizzontale con equazione b) Un asintoto orizzontale con equazione c) 5. La seguente funzione a) Due discontinuità di seconda specie e due asintoti verticali di equazioni . b) Una discontinuità di terza specie in . c) Una discontinuità di seconda specie, un asintoto verticale di equazione 6. b) vale b) vale c) vale 47 . I.I.S. BELLUZZI - FIORAVANTI - BOLOGNA A.S. 2015/16 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI TECNOLOGIA MECCANICA ED APPLICAZIONI CLASSE 5 HM ALLIEVO : …………………………………………………………………. DATA : 1 Nella prova di trazione statica: 1) viene misurata l' energia di deformazione elastica 2) il carico di rottura si misura in N 3) la provetta si allunga 2 Un materiale C 10 : 1) è un acciaio inox 2) contiene lo 1,0 % di Carbonio 3) è destinato alla cementazione 3 Con la sigla M10 si intende : 1) un acciaio designato in base alla composizione chimica 2) una filettatura metrica di serraggio 3) una filettatura metrica di manovra 4 Un materiale Fe 510 : 1) presenta un carico di rottura di 510 N/mm2 2) è destinato al trattamento termico di cementazione 3) è destinato al trattamento termico di bonifica 5 La prova di resilienza : 1) viene eseguita con un durometro 2) è una prova distruttiva 3) è idonea per materiali duttili 6 La prova di durezza HRC : 1) è idonea per materiali duri 2) è idonea per materiali teneri 3) fornisce un valore in N/mm2 48 ………………………….. I.I.S. BELLUZZI - FIORAVANTI - BOLOGNA A.S. 2015/16 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI TECNOLOGIE DIAGNOSTICHE PER L' AUTOVEICOLO CLASSE 5 HM ALLIEVO : …………………………………………………………………. DATA : ………………………….. 1 In un circuito di raffreddamento di motore , nella stagione invernale , si inserisce : 1) acqua 2) glicole etilenico 3) olio 2 L' olio lubrificante SAE 10 è : 1) adatto ad un uso estivo 2) adatto ad un uso invernale 3) multigrado 3 In una frizione , la funzione delle molle parastrappi è : 1) premere il disco della frizione 2) consentire un inserimento dolce e graduale della frizione 3) premere il piatto della frizione 4 In un cambio automobilistico , la "presadiretta" rappresenta : 1) la prima marcia 2) la marcia indietro 3) la quarta marcia 5 In un motore a ciclo Otto ad iniezione diretta , l' iniettore è posto : 1) in camera di combustione 2) lungo il condotto di immissione aria 3) a valle della valvola di scarico 6 In una frizione , la funzione delle molle a lamina è : 1) premere il disco della frizione 2) consentire un inserimento dolce e graduale della frizione 3) premere il piatto della frizione 49 IL CONSIGLIO DI CLASSE Materia Lingua e letteratura italiana Storia, cittadinanza e costituzione Lingua inglese Matematica Tecnologie ElettricoElettroniche e Applicazioni Docente Firma Sebastiani Alberto Sebastiani Alberto Ferrazza Gabriella Zocco Anna Cabras Roberto Tecnologie & Tecniche di Diagnostica E Manutenzione Valmori Roberto dei Mezzi Di Trasporto Marchetti Paride (ITP – co-presenza) Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni Valmori Roberto Marchetti Paride (ITP – co-presenza) Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni Stancari Lia Scienze motorie e sportive Di Costanzo Mario Bologna, 15 maggio 2016 50