COMUNICAZIONE NON VERBALE MEDICO

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COMUNICAZIONE NON VERBALE MEDICO
Semeiotica e
Metodologia
Clinica 2
La comunicazione
Medico-paziente
A cura di FV Costa & C.Ferri
COMUNICAZIONE NON VERBALE MEDICO-PAZIENTE
Comunicazione non verbale (CNV):
Ogni comportamento, intenzionale o non intenzionale, in
cui i segni e le regole semiotiche, coinvolte nel processo di
decodifica reciproca, siano di natura non verbale:
 Espressività del volto: contatto visivo; sguardo; mimica facciale
 Atteggiamento del corpo: gesti; postura;
distanza interpersonale (prossemica)
 Uso di oggetti: vestiti; accessori
 Aspetti paralinguistici: tono di voce; ritmo; silenzio
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Analisi del messaggio
“Sono arrabbiato con lui”
CONTENUTO
VERBALE
NON
VERBALE
“Sono arrabbiato con lui”
 Indicandolo
 Volto adirato
RELAZIONE
Intenzionalità esplicita
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Analisi del messaggio:
sono arrabbiato con il mio interlocutore ma non lo esplicito
“Vedo che fa un po’ fatica a seguire la terapia!”
CONTENUTO
VERBALE
Messaggio neutro
NON
VERBALE
 Indicandolo
 Volto adirato
Se la CNV e quella verbale
sono in contrasto, è la CNV
che viene adottata come
RELAZIONE
parametro
per definire la
qualità della relazione,
condizionando anche la
lettura del contenuto del
messaggio.
Intenzionalità implicita
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RILEVANZA DELLA CNV
• Comunica la qualità della relazione che intercorre tra
medico e paziente
• E’ l’elemento che maggiormente viene ricordato
 Di fatto rappresenta la prima forma di relazione
interpersonale
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Scopo del colloquio tra medico e paziente
1. Raccogliere informazioni: ascolto attivo;
formulazione domande aperte
2. Creare un’alleanza terapeutica: percepire segni di disagio,
verbali e non, da parte del
paziente
3. Condivisione dell’iter
diagnostico e terapeutico: coinvolgimento del paziente in
modo da ottenere una migliore
compliance
COMUNICAZIONE NON
NON VERBALE
VERBALE MEDICO-PAZIENTE
MEDICO-PAZIENTE
COMUNICAZIONE
Elementi della comunicazione non verbale
1. Prossemica
5. Contatto fisico
2. Sguardo
6. Tono della voce
3. Espressione del volto
7. Silenzio
4. Postura
8. Risposta psicofisiologica
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Prossemica
a) Distanza tra i due interlocutori
b) Differenza di altezza tra i due interlocutori
c) Angolo di interazione
d) Barriere fisiche
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Sguardo
Effetti positivi della durata del contatto visivo:
• soddisfazione percepita rispetto alla consultazione
• aumento del tempo dedicato a parlare di tematiche
emozionali, come il riconoscimento del disagio emotivo;
empatia
Lo sguardo non deve comunque essere troppo prolungato a
creare imbarazzo o esprimere giudizi.
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Contatto fisico – Esame obiettivo
Generalmente percepito come evento positivo;
ci sono però dati non omogenei:
• Studi di tipo qualitativo tendono a valutare positivamente il
contatto fisico
• Altri studi mettono in evidenza effetti negativi:
. diminuzione della soddisfazione
percepita
. riconoscimento del contatto come
indice di dominanza
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Postura
• Annuire di frequente
• Assumere una posizione frontale rispetto al paziente
• Adottare movimenti simmetrici
• Evitare di incrociare le braccia o di accavallare le gambe
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Risposta psicofisiologica
Sincronia
Paziente
1
Medico
0
-1
Patient
tension
Patient tension
release
Di Mascio et al 1957
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Sincronia
• Variazioni del battito cardiaco, del paziente e
del terapista, in relazione alla tensione percepita dal
paziente
• Quanto più paziente e terapista sono in sintonia,
tanto più la loro frequenza cardiaca risulta simile