su cambio - Psicologi Senza Frontiere
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FUNDACIÓN SU CAMBIO por el cambio “PER AIUTARE BISOGNA SOGNARE IN GRANDE” Padre Sereno In Ecuador, paese dalle tante difficoltà economiche, politiche e sociali spiccano realtà che donano alle fasce di popolazione più deboli, la speranza di riscattarsi e pensare ad un futuro migliore. Il progetto ormai consolidato di Fundeporte e quello nascente di Santo Domingo sono due importanti punti di riferimento per bambini e adolescenti in situazione a rischio, nati dalla volontà e dalla tenacia di Padre Sereno Cozza. Per capire meglio come si sta sviluppando il progetto di Santo Domingo de los Colorados abbiamo rivolto alcune domande a Padre Sereno, missionario giuseppino in questo paese da 35 anni. 1- PADRE CI PUÒ SPIEGARE COME SARÀ STRUTTURATO IL PROGETTO DI SANTO DOMINGO E QUALI SARANNO LE DIFFERENZE CON FUNDEPORTE? Il progetto di Santo Domingo ricalcherà in gran parte le caratteristiche di Fundeporte, in più sarà avvalorato da una Comunità terapeutica per il recupero di adolescenti aditi al consumo di droga. Questa Casa Famiglia, che sarà in grado di accogliere fino a un massimo di 15 ragazzi, è sostenuta attivamente dalla ONLUS “Un Sogno per la Strada”. 2- PERCHÉ HA DECISO DI RIPROPORRE QUESTO PROGETTO PROPRIO A SANTO DOMINGO? QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DI QUESTO CONTESTO CITTADINO? Santo Domingo perché è una città giovane e in espansione, dove si concentrano la maggior parte della popolazione e dei conflitti sociali dell’Ecuador. Nata poco più di 50 anni fa da flussi migratori provenienti da tutto il paese e non solo, attualmente conta una forte presenza di colombiani (circa 60.000), arrivati inizialmente negli anni 40 per scappare dalla guerra civile ed in seguito fuggiti a causa della guerriglia e controguerriglia. Inoltre, c’è un’alta concentrazione di bambini e ragazzi che vivono allo sbando, spesso uniti in bande ed esposti al rischio di essere coinvolti nel grande mercato della droga, dello sfruttamento del lavoro minorile e della prostituzione. Oltre tutto, in questo contesto così problematico mancava un progetto specifico per il recupero degli adolescenti e questo vuoto si è deciso di colmarlo con le attività e il carisma della nostra congregazione Giuseppina. 3- DA QUANTO TEMPO CI STA LAVORANDO? L’idea di questo progetto è nata 6 anni fa, quando ci sono stati donati 4 ettari di terreno da un privato, purtroppo nel tempo tale spazio è stato invaso dalla popolazione locale. In seguito il Comune ci ha offerto 23 ettari dove attualmente stiamo concretizzando il progetto. Al momento, grazie all’intervento del Sindaco Veronica Zurita, stiamo subscrivendo un accordo di collaborazione reciproca con il Comune di Santo Domingo per il buon funzionamento del progetto. 4- CHI STA FINANZIANDO I LAVORI? Tanti sono gli aiuti che ci sono arrivati da tutto il mondo attraverso la campagna di raccolta fondi “Non adottiamo un bambino, adottiamone 40, costruiamo un’aula”. Finora i benefattori sono 35, tra cui la famosa fotografa franco-ecuadoriana Chantal Fontaine e il regista italiano Pasquale Scimeca, il quale ha contribuito alla realizzazione di un’aula con parte degli incassi del film “Rosso Malpelo”, inizialmente destinati totalmente ad un grande progetto educativo per ragazzi minatori della Bolivia. Anche una famiglia colombiana ha collaborato con la realizzazione di un’aula. Grazie a questi finanziamenti abbiamo già costruito 8 aule, 2 case per i guardiani, una batteria sanitaria, il 70% del refettorio e del laboratorio di cucina. Per quanto riguarda la realizzazione della parte sportiva siamo ancora in trattative con il Ministero dello Sport tramite Comune e Provincia. 5- QUALI SONO LE MAGGIORI DIFFICOLTÀ NEL REALIZZARE IL PROGETTO? Seguire tutte le procedure burocratiche. 6- CHE COSA RENDE UN PROGETTO VINCENTE? Un sogno in grande, la voglia di aiutare una realtà difficile, la capacità di coinvolgere persone e istituzioni locali affinché sentano proprio il progetto e condividano il sogno. Infine, non deve mancare una grande fiducia nella provvidenza di Dio. Un salto nel passato Il Ministero dello Sport ha organizzato per la giornata di martedì 6 aprile una manifestazione dedicata ai giochi tradizionali. I ragazzi del progetto di Su Cambio por el Cambio, insieme a vari istituti scolastici di Quito, hanno partecipato attivamente all’evento. Dopo la cerimonia di apertura e un breve discorso sull’importanza dello sport e la valorizzazione delle attività ludiche del passato del Ministro Sandra Vela, i ragazzi sono stati coinvolti nei diversi intrattenimenti. Questa mattinata ci ha riproposto antichi e sempre validi divertimenti come: il gioco della campana, la corsa con i sacchi, il salto con la corda, il lancio della trottola e tanti altri. La partecipazione è stata numerosa ed entusiasmante tanto da coinvolgere lo stesso Ministro. A conclusione di questa piacevole iniziativa un piccolo rinfresco ha ridato la carica ai giovani giocatori. Sulle note emozionanti del volontariato di Tommaso Tommaso, ventenne comasco, è il volontario più giovane di quest’anno a Fundeporte. Attualmente inscritto alla Facoltà di Filosofia, ora si dedica a tempo pieno ai ragazzi del progetto insegnando al mattino basket e al pomeriggio affiancando Giuseppe nel corso di cucina e inglese. Avvicinatosi per caso al progetto lo scorso anno con un’esperienza durata tre mesi, si è legato ai ragazzi a tal punto da decidere di ritornare a dicembre e fermarsi fino alla chiusura estiva della scuola. Ragazzo da una forte personalità artistica, Tommaso ama cantare e suonare e sono state le sue doti che l’hanno spinto a formare un gruppo musicale in Italia. Altra sua grande passione scoperta qui in Ecuador è il surf che cerca di praticare quasi tutti i fine settimana a Canoa. Rispetto al suo futuro Tommaso non ha ancora le idee ben chiare, però non esclude la possibilità di ritornare a Fundeporte nei prossimi anni. PANETTERIA 400 panini al giorno, empanadas, pizza, pasta e grissini, questi sono tutti i prodotti che ogni settimana vengono preparati da Maribel e dai suoi aiutanti. Il pane, fatto principalmente con farina, burro, lievito, acqua e sale, viene poi consumato dai ragazzi nella mensa. Maribel é un’ex studentessa della Fondazione che al tempo si specializzò in panificazione e da gennaio é la professoressa del corso, dove ogni settimana gli studenti del collegio a turno apprendono e mettono in pratica i suoi insegnamenti. Nell’aula dove si tiene il corso si respira un’atmosfera rilassata e tranquilla, i ragazzi e Maribel lavorano assieme ascoltando musica e scambiando qualche battuta. Guardandomi attorno mi rendo conto che ci sono varie macchine con diverse funzioni, come mi avevano accennato gli studenti. C’é la macchina necessaria a preparare l’impasto per il pane, le pizze e le empanadas, prodotti che non solo sono destinati alla mensa, ma costituiscono anche la merenda dei ragazzi che vengono alla Fondazione solo al pomeriggio per fare sport. C’è anche la macchina che permette di ottenere pasta di differenti misure e forme: fusilli, conchiglie e tagliatelle. I capelli d’angelo, invece, sono fatti a mano, come mi ha spiegato Michael, uno studente che lavora tutti i giorni in panetteria. Michael è uno degli studenti che hanno scelto il corso di panificazione al fine di imparare una professione, per questa ragione ogni giorno prepara il pane alla panetteria. Mi ha confidato che a volte può essere noioso impastare ogni giorno 400 palline di pane, però trova soddisfazione nel preparare le pizze con diversi ingredienti: pomodoro, mozzarella, mortadella e wurstel. Inoltre gli piace lavorare con Maribel che sa insegnare con pazienza i segreti del mestiere. GARE Nei mesi di marzo e aprile i ragazzi sono stati e sono impegnati in diverse gare. In particolare andiamo a vedere quali sono stati i risultati delle gare di Atletismo, Ciclismo e Pattinaggio. Una speciale attenzione va ai più giovani ragazzi di atletismo che hanno preso parte al Torneo Interscolastico della Provincia di Pichincha il 26 marzo presso la pista Chasquis a Quito. I nostri atleti si sono messi in competizione con 29 scuole della Provincia ottenendo ottimi risultati sebbene alcuni gareggiassero per la prima volta: medaglia d’oro per Ana Moreira nella gara di 2000 metri camminata, primo posto per Cristian Lara nella gara dei 60 metri, invece Kevin Castillo e Laidy Polo hanno ottenuto rispettivamente il secondo e terzo posto nella stessa gara. Questi ragazzi, che sono i piú giovani sportivi del gruppo di atletismo, giá dimostrano di avere un futuro in questa disciplina. Il 28 marzo, a Sangoloquí nel percorso San Luis, dieci atleti di ciclismo della Fondazione si sono misurati con vari colleghi della Provincia di Pichincha per il Campionato Intercollegiale di Ciclismo 2010 per la I Clásica dell’Universitá Centrale dell’Ecuador. I giovani sportivi che gareggiarono nel Campionato Intercollegiale nelle categorie infantile, pre-giovanile, giovanile donne e giovanile uomini, non hanno ottenuto medaglie, peró alcuni si sono posizionati fra i primi sette. Invece, Segundo Navarrete ha strappato agli avversari il primo posto nella categoria élite-sub23 della I Clásica dell’Universitá Centrale dell’Ecuador pedalando lungo un percorso di 60 Km. I ragazzi di pattinaggio hanno preso parte alla II Gara Nazionale di Pattinaggio di velocità nella città di Guayaquil dal 9 all’11 aprile. 212 sportivi hanno partecipato alle gare suddivisi fra 12 province e 2 club sportivi. I 6 atleti di Su Cambio por el Cambio hanno gareggiato nelle categorie infantile (11-12 anni) e pre-giovanile (13 e 14 anni), dimostrando le loro capacità nelle gare di abilità, velocità individuali e di gruppo e nelle gare di fondo. Nonostante fosse la prima volta che i nostri atleti di pattinaggio viaggiassero per partecipare ad un campionato, alcuni di loro si sono distinti durante le competizioni in particolare nelle gare di fondo. I ragazzi non hanno ottenuto delle medaglie, però Dennis Chiluiza, Gustavo Segura e Allison Castañeda si sono comunque posizionati fra i primi 10 posti nella categoria infantile, mentre Gabriel López, Magdalena Pastuña e Blanca Pastuña hanno guadagnato posizioni fra i primi 15 posti nella categoria pre-giovanile. Auguriamo agli atleti di pattinaggio della Fondazione di prendere parte a molte competizioni affinché aumentino la fiducia nelle proprie capacità e possano quindi ottenere delle medaglie. “L’obbiettivo dell’educazione è formare esseri umani capaci di governarsi da soli e non essere governati dagli altri”. Herbert Spencer PER MAGGIORI INFORMAZIONI CONTATTARE : *Benjamín PROYECTOFranklin* SOCIAL “Su cambio por el cambio” Av. Matilde Alvarez s/n (Fundeporte-Chillogallo) QUITO -Ecuador Tel: (00593)-022-2841712 o 3034837 E-mail: [email protected] [email protected] Pagina web: www.porelcambio.org La nostra piccola redazione vi ringrazia e vi saluta Silvia Vallese Annarita Celentano Caterina La Pastina