trattamento delle carni
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trattamento delle carni
CORSO PER OPERATORI QUALIFICATI ABILITATI AL CONTROLLO DEL CINGHIALE Morbegno-Sondrio, 20-02 e 27-02-2016 TRATTAMENTO DELLE CARNI E ASPETTI NORMATIVI Reg. (CE) 853/2004 All. III, Sez. IV, Cap.1 • Le persone che cacciano selvaggina selvatica al fine di commercializzarla per il consumo umano, devono disporre di sufficienti nozioni in materia di malattie della selvaggina,di produzione e trattamento della selvaggina e delle sue carni dopo la caccia, per essere in grado di condurre un esame preliminare della selvaggina stessa sul posto. • E’ sufficiente tuttavia che almeno una persona tra i componenti del gruppo di cacciatori disponga di tali nozioni per poter eseguire tale esame preliminare. Il Reg. CE 853/04 precisa che tale formazione deve contemplare almeno i seguenti argomenti: • normale quadro anatomico, fisiologico e comportamentale della selvaggina selvatica • comportamenti anomali e modificazioni patologiche riscontrabili nella selvaggina selvatica a seguito di malattie, contaminazioni ambientali o altri fattori che possono incidere sulla salute umana dopo il consumo • NORME IGIENICO-SANITARIE E TECNICHE ADEGUATE PER LA MANIPOLAZIONE, IL TRASPORTO, L’EVISCERAZIONE DEI CAPI ABBATTUTI • disposizioni legislative ed amministrative concernenti le condizioni di sanità pubblica ed igiene degli animali per la commercializzazione della selvaggina selvatica UTILIZZO delle CARNI DEFINIZIONI IN QUESTO CONTESTO E’ IMPORTANTE SOTTOLINEARE L’ASPETTO LEGATO ALLA PROPRIETA’ DELLA FAUNA ABBATTUTA CACCIA CONTROLLO LA FAUNA SELVATICA ABBATTUTA DURANTE L’ESERCIZIO VENATORIO APPARTIENE A COLUI CHE L’HA ABBATTUTA (Art. 12 comma 6 L.N. 157/92 ) LA FAUNA SELVATICA ABBATTUTA DURANTE I PIANI DI CONTROLLO È DI PROPRIETÀ DELL’ENTE COMPETENTE (regioni, parchi, province) DESTINAZIONE a) Attività precedenti l’abbattimento • L’ operatore deve osservare la selvaggina prima dell’abbattimento al fine di rilevare ogni segno che potrebbe deporre per una patologia in atto, per uno stato di intossicazione o per qualsiasi altra condizione in grado di incidere sulla sicurezza delle carni. b) Attività successive all’abbattimento • L’operatore al fine di assicurare i requisiti sanitari sufficienti … (omissis) ... deve garantire il rapido abbattimento, l’immediato recupero dell’animale ucciso ed un successivo veloce dissanguamento ed eviscerazione. c) Modalità di consegna • Le registrazioni di cui alle lettere a) e b) devono essere effettuate in conformità al modello 3. Un’unica dichiarazione può riguardare più carcasse se correttamente identificate. • In tutti i casi al fine di garantire una esauriente visita ispettiva, la cosi detta“corata” (polmone, cuore, fegato, milza) deve accompagnare la carcassa al CLS. Tutti i visceri interessati riassumendo Tiro Organi colpiti Addominali Altri Morte posticipata Stress Toracici Morte immediata Sofferenza Inquinamento carni TRATTAMENTO DELLA CARCASSA DOPO IL RECUPERO DISSANGUAMENTO Il dissanguamento è la pratica basilare per avere delle carni ben conservabili, considerato che la permanenza del sangue nei vasi favorisce la moltiplicazione e la diffusione dei batteri all’interno delle masse muscolari DISSANGUAMENTO Le carni mal dissanguate sono difficilmente conservabili e oltremodo inadatte per la preparazione dei salumi, a causa della cattiva (insufficiente) acidificazione della carcassa, dovuta all’effetto tampone del sangue presente in eccesso nei muscoli ACCORGIMENTI PER LA MANIPOLAZIONE DELLA CARCASSA Un’attrezzatura adeguata: coltello a lama fissa guanti protettivi necessario per pulire il coltello salviette monouso acqua, solo se potabile telo monouso o lavabile (per es. telo in PVC) R. WINKELMAYER R. WINKELMAYER EVISCERAZIONE Appena praticato il dissanguamento si passa alla eviscerazione della carcassa; l’asportazione degli intestini deve essere fatta con grande cura per evitare contaminazioni delle carni da parte del contenuto dei visceri. Foto Dr. P. Bragagna Incisione dello spazio intermandibolare e ribaltamento della lingua Foto Dr. P. Bragagna Foto Dr. P. Bragagna Foto Dr. P. Bragagna Foto Dr. P. Bragagna Foto Dr. P. Bragagna Foto Dr. P. Bragagna Foto Dr. P. Bragagna Foto Dr. P. Bragagna Per effettuare il raffreddamento rapidamente è importante aprire tutte le cavità corporee, torace ed addome eventualmente utilizzando un bastoncino per tenere divaricate le pareti del torace e permettere il passaggio dell’aria Foto Dr. P. Bragagna Trasportare il capo in un contenitore pulito I visceri accompagnano l’animale in un analogo contenitore (es. sacco monouso) CARCASSA APPESA E’ OPPORTUNO UTILIZZARE UN CONTENITORE PER LA RACCOLTA DEI REFLUI Foto Dr. M. Campagnani CARCASSA APPESA E’ OPPORTUNO UTILIZZARE UN CONTENITORE PER LA RACCOLTA DEI REFLUI Controllare attentamente l’aspetto dell’animale Parassiti Alterazioni del mantello Danni inferti dal proiettile Ferite recenti o pregresse Forte infestazione da zecche Incidere la pelle sui zampetti tenendone un lembo teso, con la punta del coltello staccarla dal piano sottostante e procedere progressivamente e ordinatamente verso il basso Lavare bene le mani e sanificare il coltello CONTINUARE VERSO SPALLE, COLLO E TESTA E’ GIA’ POSSIBILE INTUIRE SE IL PROIETTILE ABBIA COLPITO L’APPARATO DIGERENTE CAUSANDO UNA CONTAMINAZIONE Entrata del proiettile NELLA ZONA DI TRANSITO DEL PROIETTILE REFILARE LA PARTE CON CURA PER ELIMINARE TRACCE E FRAMMENTI DI PIOMBO peli, tracce di escrementi, mosche e zecche sulla carne PARTENDO DAL PUBE INCIDERE LUNGO LA LINEA ALBA FACENDO ATTENZIONE A NON INCIDERE I VISCERI LEGARE IL RETTO PRIMA DI PROCEDERE ALLA RIMOZIONE DEL PACCHETTO INTESTINALE GROSSO INTESTINO INTESTINO TENUE CONTAMINAZIONE FECALE: toelettare velocemente e lavarsi le mani STOMACO RENI FEGATO MILZA INTESTINO MILZA FEGAT O IL DIAFRAMMA SEPARA LA CAVITA’ ADDOMINALE DALLA CAVITA’ TORACICA. E’ DAL DIAFRAMMA CHE SI PRELEVA UN CAMPIONE DI MUSCOLO PER LA RICERCA DELLA TRICHINELLA DIAFRAMMA FEGATO CUORE POLMONI DIAFRAMMA Foto Dr. M. Campagnani Foto Dr. M. Campagnani Un esempio pratico