Server Hyperscale I IT Case Study | UiT The Arctic University of

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Server Hyperscale I IT Case Study | UiT The Arctic University of
Case study
UiT The Arctic University of
Norway incrementa l'efficienza
hyperscale
L'università mira a creare il data center più efficiente del mondo
con il sistema HP Apollo 8000
Settore
Istruzione superiore
Obiettivo
Assicurare potenza di elaborazione per supportare i
progetti critici con particolare attenzione alla ricerca
in materia di ambiente e clima
Approccio
Installare il sistema HP Apollo 8000 come soluzione
di elaborazione ad alte prestazioni per la ricerca e
fornire al tempo stesso all'università una fonte di
riscaldamento
Aspetti IT
•Migliora l'efficienza energetica riutilizzando il
calore in eccesso prodotto dal sistema Apollo 8000
per scaldare gli edifici dell'università
•Riduce il tempo dedicato alla gestione del sistema
permettendo di ridistribuirlo per altre priorità
•Permette all'università di fare un ulteriore passo
avanti nel tentativo di diventare il data center più
efficiente del mondo
Aspetti aziendali
•Offre ai ricercatori dell'università un ambiente di
elaborazione con il livello di potenza adeguato per
"Il sistema HP Apollo 8000 è un ulteriore passo avanti per
noi. Abbiamo aumentato la potenza di elaborazione e
abbiamo l'opportunità di migliorare ulteriormente
l'ecosostenibilità del data center".
–Roy Dragseth, responsabile per la HPC, UiT The Arctic University of Norway
Per soddisfare le esigenze dei ricercatori universitari che
lavorano all'avanguardia nella ricerca scientifica, UiT The Arctic
University of Norway ha bisogno di un'enorme potenza di
elaborazione ad alte prestazioni (HPC). Allo stesso tempo, per
restare fedele all'impegno di sostenibilità ambientale,
l'università necessita di sistemi di elaborazione estremamente
efficienti. Oggi, l'università è in grado di soddisfare questi
requisiti grazie al sistema HP Apollo 8000.
Case study | UiT The Arctic University of Norway
Ricerca al confine dell'Artico
UiT The Arctic University of Norway a Tromsø,
Norvegia ha la caratteristica di essere
l'università più a nord del mondo. Situata a 70°
a nord, al confine dell'Artico, l'università ha
una posizione ideale per la ricerca nel campo
dei cambiamenti climatici, dello sfruttamento
delle risorse artiche e delle minacce
ambientali. Traendo vantaggio da questa
posizione geografica, l'università supporta le
esigenze di una rete di ricercatori che si avvale
di dati scaricati dai satelliti nell'orbita polare,
spesso per ricerche di natura ambientale e
climatica.
I professionisti dell'IT dell'università hanno
l'obiettivo di fornire ai ricercatori la potenza
di elaborazione di cui hanno bisogno per
accelerare le ricerche scientifiche.
"Vogliamo essere sicuri che la richiesta
di elaborazione non sia un ostacolo per
la ricerca", ha dichiarato Roy Dragseth,
responsabile per la HPC presso la UiT The
Arctic University of Norway. "Occorre che siano
sempre disponibili risorse di elaborazione
sufficienti in modo da evitare che le persone
debbano attendere per avviare i progetti e
pubblicare i documenti relativi alle ricerche".
Il personale IT dell'università è impegnato nel
raggiungimento di livelli ancora più elevati
di efficienza energetica e raffreddamento
nell'ambiente HPC. Mirando al raggiungimento
di questi obiettivi complementari, ovvero
potenza di elaborazione estrema ed
efficienza energetica estrema, l'università ha
scelto il sistema HP Apollo 8000 per il suo
supercomputer di Stallo.
Il sistema HP Apollo 8000 System contiene fino
a 144 server per rack dotati di processori Intel®
Xeon® serie E5-2680v2 2P che massimizzano
l'equilibrio prestazioni-efficienza per le
applicazioni HPC. Per soddisfare le esigenze
dei carichi di lavoro presso la UiT The Arctic
University of Norway, il sistema offre inoltre
numerose opzioni per acceleratore, PCIe
e velocità di trasmissione dati; un elevato
numero di core (10); elevata frequenza di
clock (2,8 GHz); larghezza di banda della
memoria estremamente elevata. È una
soluzione perfetta per i requisiti della UiT in
termini di prestazioni applicative, operazioni
di manutenzione, densità ed efficienza
energetica.
In base al report DOE Office of Science 2010
report, The Opportunities and Challenges of Exascale
Computing
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2
Il sistema convergente scalabile inizia con
un rack HP Apollo f8000 e un rack di unità
di distribuzione del raffreddamento (iCDU)
intelligenti. La soluzione è fornita in un
pacchetto con il fabric InfiniBand, HP Apollo
8000 System Manager e i servizi HP Apollo
Services. Il design innovativo e modulare a
livello di rack del sistema HP Apollo 8000
ne semplifica e velocizza l'installazione, il
monitoraggio e la gestione senza il rischio di
perdite quando si staccano i tubi dei liquidi.
Fondamentalmente il sistema offre il meglio
di due aspetti: i ricercatori dell'università
dispongono delle prestazioni di elaborazione
di cui hanno bisogno per cambiare il mondo
riducendo al contempo il consumo energetico
e le emissioni di CO2.
Sistemi creati per il presente
e il futuro
I sistemi HP Apollo sono stati progettati per
reinventare l'attuale elaborazione ad alte
prestazioni allo scopo di accelerare il mondo
di domani. Questi sistemi di elaborazione di
prossima generazione sono stati sviluppati
per risolvere alcuni dei problemi più complessi
del pianeta studiati da scienziati, ingegneri
e analisti che ridefiniscono i limiti delle
prestazioni di elaborazione.
Allo stesso tempo, scalare i sistemi attuali a
livello di ExaFLOPS porterebbe a un consumo
di energia equivalente circa a quella prodotta
dalla diga Hoover e richiederebbe lo spazio
di 30 campi di football1. Questo livello di
consumo energetico è semplicemente
insostenibile. Riconoscendo questa nuova
realtà, HP ha reinventato l'elaborazione ad
alte prestazioni per cambiare l'equazione
prestazioni per spazio e potenza.
I sistemi HP Apollo offrono prestazioni,
potenza e raffreddamento all'avanguardia
a livello di rack e in meno spazio rispetto ai
sistemi della concorrenza, per aiutare gli utenti
HPC a trovare risposte in modo più rapido e
sostenibile che mai. Il sistema HP Apollo 8000
utilizzato presso la UiT The Arctic University of
Norway, è un supercomputer che unisce livelli
elevati di potenza di elaborazione a un design
rivoluzionario con raffreddamento ad acqua
per consentire l'utilizzo a bassissimo consumo
energetico e il riciclo.
Case study | UiT The Arctic University of Norway
Il raffreddamento a liquido è 1.000 volte più
efficiente rispetto a quello ad aria.2 Questa
efficienza, integrata nel sistema HP Apollo
8000, permette alla UiT The Arctic University
of Norway di avvalersi di componenti con
prestazioni superiori. Inoltre, il raffreddamento
a liquido consente all'università di utilizzare
il calore trasferito all'acqua per scaldare gli
edifici, riducendo in tal modo impronta di
carbonio e costi.
"Il sistema Apollo 8000 è un ulteriore passo
avanti per noi", ha dichiarato Dragseth. Nel
corso degli anni abbiamo aumentato la
densità di elaborazione e abbiamo bisogno
di incredibile potenza per il calcolo. Per noi
questa è l'opportunità per passare a un centro
di elaborazione ancora più ecosostenibile".
"Oltre a raccogliere i frutti
dell'efficienza energetica
saremo in grado di dedicare
più tempo alla gestione del
sistema, estremamente
importante per noi".
– Roy Dragseth, responsabile per la HPC, UiT The
Arctic University of Norway
Catturare il calore
Per la UiT The Arctic University of Norway, il
calore in eccesso prodotto dai sistemi HPC non
è uno svantaggio, è una risorsa utilizzabile per
riscaldare le strutture. L'università programma
di imbrigliare l'acqua di raffreddamento del
supercomputer e utilizzarla come fonte di
riscaldamento degli edifici dell'università,
distribuito tramite radiatori.
"Potremo utilizzare il calore in eccesso
prodotto dal sistema per riscaldare gli edifici",
ha affermato Dragseth. "Nel nostro ambiente
a 70° a nord, abbiamo un'enorme esigenza
di riscaldamento per i nostri edifici. Grazie
al sistema Apollo 8000, oltre a condurre
un'eccellente ricerca possiamo anche
riscaldare gli edifici e quindi i nostri studenti".
Nell'adottare server HP raffreddati ad
acqua per il sistema di elaborazione ad alte
prestazioni, la UiT The Arctic University of
Norway sta seguendo l'esempio del U.S.
National Renewable Energy Lab, che ha
aperto una nuova strada installando un
supercomputer costituito da server HP con
raffreddamento ad acqua sfruttabile per il
riscaldamento. Pur fornendo una quantità
sbalorditiva di potenza di elaborazione
per la ricerca nel settore delle energie
rinnovabili, si prevede che il supercomputer
dello NREL generi significativi risparmi sui
costi: $ 800.000 di risparmio sui costi di
raffreddamento dei server e $ 200.000 sui
costi di riscaldamento degli edifici.3
Semplificare la gestione
Per Dragseth, il sistema HP Apollo 8000
offre inoltre vantaggi accattivanti in termini
di gestione derivanti da un sistema HPC
strettamente integrato. Per semplificare la
gestione il sistema si avvale di HP Apollo
8000 System Manager, una soluzione
infrastrutturale integrata utilizzata per
gestione e monitoraggio. La soluzione
"Il National Renewable Energy Lab taglia i costi
di alimentazione del data center con i server HP",
case study HP, dicembre 2013, hp.com/v2/GetPDF.
aspx%2F4AA5-0069ENW.pdf
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Case study | UiT The Arctic University of Norway
Il cliente in breve
Applicazioni
•Elaborazione ad alte prestazioni
Hardware
•Sistema HP Apollo 8000
Software
•Rocks Open-Source Toolkit
HP Services
•Servizi HP di consulenza, implementazione e
supporto
include strumenti per la gestione efficiente
dell'energia, che forniscono un controllo
dettagliato e aggregato dell'alimentazione
oltre a una panoramica centralizzata
dell'intera infrastruttura e alla possibilità di
entrare nel dettaglio dei componenti per un
ulteriore livello di monitoraggio.
"Apollo 8000 è un sistema perfettamente
integrato, con sistemi di raffreddamento,
rete, monitoraggio e gestione integrati in un
unico pacchetto estremamente denso", ha
affermato Dragseth. "Oltre a raccogliere i frutti
dell'efficienza energetica saremo in grado di
dedicare più tempo alla gestione del sistema,
estremamente importante per noi".
Dragseth nota che con l'architettura di HP
Apollo, HP ha adottato un approccio olistico
integrando tutti i componenti in un unico
pacchetto. "Questo ci offre i vantaggi di una
manutenzione più efficiente, della possibilità
di riutilizzare il calore e di un aumento
significativo della densità di alimentazione dei
computer".
Futuro più ecosostenibile
Da una prospettiva globale più ampia, i sistemi
HP Apollo permettono all'università di fare un
ulteriore passo avanti verso un ambiente di
elaborazione più sostenibile.
"Siamo entusiasti riguardo al potenziale
di questa macchina che porta il nostro
data center a un livello superiore di
ecosostenibilità", ha affermato Dragseth. "Tutti
i data center in Norvegia sono alimentati con
energia idroelettrica. Oltre il 98% dell'energia
della regione deriva da impianti idroelettrici.
Quindi abbiamo già un certo grado di
ecosostenibilità, ma il sistema HP Apollo
8000, ci farà progredire ulteriormente in tal
senso in quanto possiamo riutilizzare il calore
in eccesso prodotto dal sistema. Miglioreremo
il nostro livello di efficienza, diventando la
struttura più efficiente nel mondo".
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hp.com/go/getupdated
Informazioni sulla UiT The
Arctic University of Norway
La University of Tromsø si è fusa nell'agosto
2013 con la University College of Finnmark
dando origine alla UiT The Arctic University
of Norway. La UiT The Arctic University of
Norway è l'università più a nord del mondo.
La sua posizione al confine con l'Artico implica
una missione. L'Artico ha una crescente
importanza globale. I cambiamenti climatici,
lo sfruttamento delle risorse artiche e le
minacce ambientali sono argomenti di grande
preoccupazione e di particolare interesse
per la University of Tromsø. Presso la UiT
The Arctic University of Norway, studenti e
ricercatori possono esplorare problematiche
globali da una prospettiva più ravvicinata.
Il supercomputer di Stallo presso la UiT The
Arctic University of Norway è utilizzato per
una vasta gamma di ricerche scientifiche
all'avanguardia. Per fare un esempio, i
ricercatori stanno utilizzando il supercomputer
per effettuare studi sismici 3D che mostrano
strutture sotterranee potenzialmente in grado
di ospitare giacimenti di idrocarburi. Questa
ricerca aiuta gli scienziati a capire i complessi
e dinamici geosistemi marini presenti nel
sottosuolo, una delle chiavi per individuare
giacimenti di petrolio e gas nascosti.
Per maggiori informazioni, visitate il sito
hp.com/go/apollo
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4AA5-6447ITE, gennaio 2015