Criteri e schemi grafici
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Criteri e schemi grafici
ALLEGATO C2 alle Linee Guida CRITERI E SCHEMI GRAFICI ESEMPLIFICATIVI PER LA PROGETTAZIONE URBANA E ARCHITETTONICA Criteri e riferimenti progettuali Le presenti Linee Guida costituiscono parte integrante deIl’Avviso per la presentazione di proposte costituenti “manifestazioni di interesse” – “lungomare sud” da Piazzale Fellini a Miramare, e hanno lo scopo di chiarire e precisare i criteri e i riferimenti progettuali da seguire nelle proposte di intervento per la realizzazione del Parco urbano del mare. 1. INDICAZIONI URBANISTICHE – PAESAGGISTICHE – AMBIENTALI 1.1 Indice territoriale - La proposta di intervento dovrà prevedere per le aree del Lungomare e per le “aree in fregio”, un incremento massimo di riferimento dell’indice territoriale di 0,08 mq/mq a cui si potranno sommare le superfici oggetto di trasferimento dall’arenile. - Sono esclusi dal computo dell’indice territoriale gli interrati ad uso parcheggio e servizi. 1.2 Tipologie di intervento - La percentuale di superficie da trasferire dall’arenile al lungomare dovrà essere ricompresa tra il 20% e il 50% delle superfici previste dalle schede di progetto del Piano dell’Arenile. Tale possibilità è concessa esclusivamente nell’ipotesi in cui la proposta presentata preveda la complessiva sistemazione delle porzioni del lungomare e delle aree in fregio contestualmente alla riorganizzazione delle strutture balneari interessate, in quantità tale da non compromettere il funzionamento dell’attività stessa (servizi igienici e cabine). (Schema di riferimento: immagine 1) - In tutti i casi, per l’utilizzo delle superfici da trasferire, la proposta dovrà prevedere la riorganizzazione dello stabilimento balneare. - Saranno prese in esame anche proposte che, all’interno del Progetto Unitario, coinvolgano anche aree private contigue alle aree di intervento del Parco del Mare, anche con previsione di nuova edificazione. (Schema di riferimento: immagine 2) 1.3 Distribuzione dei volumi - La distribuzione dei volumi (trasferiti o di nuova realizzazione) e le altezze degli edifici da realizzarsi sul lungomare e/o sulle aree in fregio, dovranno evitare di configurare cortine edilizie continue, garantendo la permeabilità fisica e visuale tra il Parco del Mare e il mare, limitando al contempo le possibili interferenze visuali dagli edifici esistenti sulla prima linea verso il mare. (Schema di riferimento: immagini 3 e 4) 1.4 Approccio paesaggistico e ambientale - Le soluzioni architettoniche, i materiali, le sistemazioni a terra dovranno essere guidati da una attenzione paesaggistica che consideri la nuova natura del luogo, quale appunto quella di parco urbano. - Le proposte di intervento dovranno tendere a massimizzare le aree pubbliche e le superfici permeabili, in particolare a verde. 1. SCHEMI DI RIFERIMENTO Immagine 1 – Trasferimento volumi Immagine 2 – Sintesi delle tipologie di intervento Immagine 3 – Permeabilità visuale Immagine 4 – Permeabilità visuale e fisica: contenimento dello sviluppo complessivo parallelo al mare delle nuove superfici edificate (su arenile, lungomare e aree in fregio) 2. PROGETTAZIONE UNITARIA E POSSIBILI AGGREGAZIONI 2.1 - - 2.2 - - Progetto unitario Andrà proposto, quanto più possibile, un disegno unitario (Progetto Unitario) che ricomprenda l’attuale lungomare, l’arenile ed eventualmente le aree in fregio con la possibilità di coinvolgere anche le aree private contigue. (Schema di riferimento: immagine 5). La proposta dovrà garantire la piena integrazione e continuità degli spazi senza elementi di separazione o recinzione. Le possibili casistiche Il Progetto Unitario potrà coinvolgere le aree del lungomare, l’arenile, le aree in fregio ed eventualmente le aree private contigue secondo diverse possibili combinazioni, le principali delle quali sono riportate negli schemi di riferimento (immagini 6, 7, 8, 9, 10, 11 e 12). Saranno comunque considerate come preferibili le proposte progettuali che interessino contestualmente l’arenile e il lungomare, ampliato a disciplinare le aree in fregio pubbliche e, previo accordo e/o assenso ottenuto dal proponente, anche le aree private contigue. 2. SCHEMI DI RIFERIMENTO Immagine 5 – Progetto Unitario: Prima e dopo Immagine 6 – Le possibili casistiche: Caso A_0 Immagine 7 – Le possibili casistiche: Caso A Immagine 8 – Le possibili casistiche: Caso B Immagine 9 – Le possibili casistiche: Caso C Immagine 10 – Le possibili casistiche: Caso D Immagine 11 – Le possibili casistiche: Caso E Immagine 12 – Le possibili casistiche: Caso F 3. PERCORSI E AREE PUBBLICHE 3.1 Parti pubbliche Sebbene la realizzazione degli interventi delle aree pubbliche e dei percorsi saranno a carico dell’Amministrazione Comunale, è di primaria importanza che la proposta ne contenga il disegno. 3.2 - 3.3 - 3.4 - - 3.5 - Le tipologie di percorso Compatibilmente con i caratteri morfologici delle aree di intervento, le proposte dovranno prevedere, là dove possibile, i seguenti percorsi: o Passeggiata vista mare, da svilupparsi prevalentemente sull’arenile al confine con la proprietà comunale; o Percorso ciclo-pedonale, da svilupparsi nelle aree dell’attuale lungomare ed eventualmente delle aree in fregio; o Strada carrabile di servizio, da svilupparsi nelle aree dell’attuale lungomare ed eventualmente delle aree in fregio; (Schema di riferimento: immagini 13 e 14) Continuità dei percorsi La proposta dovrà garantire la continuità dei nuovi percorsi ciclo-pedonali e degli spazi pubblici, tra loro e con il resto della rete urbana. Disegno dei percorsi - La strada carrabile di servizio dovrà essere collegata alla viabilità comunale e dovrà servire il Parco del Mare e le attività presenti. In fase transitoria, o secondo le modalità previste dall’Amministrazione Comunale, questi percorsi potranno essere utilizzati come viabilità ordinaria, sebbene da sottoporre a regimi particolari, quali Z.t.l., zone 30, o altri dispositivi tesi ad assicurare la compatibilità tra i diversi flussi di mobilità (carrabile, ciclabile, pedonale). La dimensione indicativa della carreggiata della strada carrabile di servizio può variare dai 2,5 m ai 3,5 m, salvo esigenze particolari La larghezza minima per il percorso ciclo pedonale è 3,5 m. Indicativamente la distanza tra edifici e percorsi (carrabile e ciclo-pedonali) dovrà essere superiore a 1,5 m. Particolare attenzione dovrà essere posta nell’integrazione paesaggistica dei percorsi di tutte le tipologie di percorso. Il sea wellness Al fine di sviluppare un nuovo prodotto turistico, gli spazi aperti potranno ospitare percorsi e aree appositamente studiati per la pratica sportiva e l’attività fisica, perseguendo il concetto di palestra a cielo aperto. 3. SCHEMI DI RIFERIMENTO Immagine 14 – I percorsi – schema in sezione 4. EDIFICI 4.1 - 4.2 - - 4.3 - Localizzazione I nuovi edifici, compresi quelli trasferiti, andranno collocati nell’attuale lungomare o nelle aree in fregio, così come indicati nella planimetria generale allegata (allegato G). Nella fascia A e B dell’arenile si potranno prevedere solo strutture ed edifici derivanti dalla riorganizzazione dello stabilimento balneare. Le aree private potranno essere eventualmente interessate da interventi di nuova edificazione. Disegno degli edifici Potranno essere realizzati manufatti ad un unico piano e comunque l’altezza massima non potrà superare i 4 m. Dovranno essere evitati sviluppi volumetrici che impediscano la permeabilità fisica e visiva. Potrà essere prevista la copertura praticabile scoperta, senza che costituisca superficie utile, rivestita con materiali idonei ispirati al contesto (per esempio verde e/o sabbia) e priva di impianti a vista. Gli edifici dovranno essere progettati preferibilmente con forme che si ispirano alle linee morbide della natura. Interrati I manufatti interrati dovranno il più possibile evitare sviluppi continui eccessivi che possano costituire barriera al deflusso delle acque sotterranee. La proposta progettuale dovrà contenere il disegno degli accessi carrabili ai parcheggi privati sotterranei. 5. DESTINAZIONI D’USO E DURATA DELLE CONCESSIONI 5.1 Destinazioni d’uso ammesse - Le destinazioni ammesse nelle aree pubbliche del lungomare e delle aree in fregio sono tutte quelle connesse all’innalzamento dei servizi turistici (pubblici esercizi, commercio, centri benessere, palestre, parcheggi interrati, servizi accessori anche ad integrazione di attività alberghiere esistenti) ad eccezione della residenza ed incrementi della ricettività alberghiera (posti letto). - Nelle fasce A e B dell’arenile sono ammesse le destinazioni d’uso connesse al servizio di spiaggia (bagni, cabine, ..) e quanto previsto dal piano dell’Arenile. (Schema di riferimento: immagine 15) 5.2 Concessioni Le aree pubbliche oggetto di intervento, verranno concesse in diritto di superficie per un periodo correlato al tipo di richiesta proposta. Il periodo del diritto di superficie è previsto: o di 99 anni per i parcheggi interrati e i servizi accessori in ampliamento strettamente connessi (sotto il profilo fisico e funzionale) alle attività alberghiere; o di 50 anni per gli altri interventi. (Schema di riferimento: immagine 15) 5. SCHEMI DI RIFERIMENTO Immagine 15 – Destinazioni d’uso e durata delle concessioni