La Nuova Ferrara, 12 dicembre 2006 ( - 136 Kb)

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La Nuova Ferrara, 12 dicembre 2006 ( - 136 Kb)
LA NUOVA
Martedì
CRONACA DI FERRARA
«Vie e piazze degradate adesso
sono accessibili. I controlli
è meglio se li fanno i vigili»
LA «MOVIDA»
NOTTURNA
«No alla città dormitorio»
Ascom e street bar: ma è giusto punire chi sgarra
12 dicembre 2006
11
IL FORUM
MANDA UN SMS AL 48442
Gli STREET BAR
ravvivano il centro
o sono solo causa di problemi?
di Marcello Pradarelli
«Non possiamo ridurre questo dibattito sui cosiddetti street bar a una
lite di bottega, a una bega di quartiere. La questione investe la vivibilità
di una città, quel che è e vuole essere
Ferrara». Paolo Regina, direttore dell’Ascom, prova a uscire dallo schema
BREVI
FELTRINELLI
Un libro
sul traffico
Oggi alle ore 17.30 presso
la libreria Feltrinelli di
via Garibaldi si terrà la
presentazione del libro di
Corrado Poli “Rivoluzione
traffico: meno mobilità
per comunicare”. Introduce Stefano Cavallini, assessore alla mobilità e trasporti del Comune. Il libro
propone una serie di progetti per la limitazione del
fabbisogno di mobilità basati su metodi corretti e democratici di programmazione sociale.
DOMANI
Sciopere
dell’Acft
Domani è previsto uno
sciopero di 24 ore degli autoferrotranvieri. L’Acft informa che, attendendosi all’accordo sindacale, sarà
assicurata la copertura
del servizio dalle ore 6 alle
ore 9 e dalle ore 17 alle ore
20 per l’ospedale Sant’Anna, per il San Giorgio, e l’ospedale del Delta di Lagosanto.
CARDUCCI
Riflessioni
con Montorro
Oggi dalle 9.30 alle 11.30,
presso l’auditorium del liceo sociale Carducci si
terrà un incontro dal titolo “Riflesioni sul giornalismo sportivo”, tenuto dal
direttore della rivista Superbasket, Franco Montorro.
CASTELLO ESTENSE
Provincia ente
equosolidale
Oggi alle ore 16.30, presso
la sala del consiglio provinciale si terrà la cerimonia di conferimento del titolo di ente Equosolidale,
attribuito dal comitato tecnico della campagna
“Città Equosolidali”, alla
Provincia di Ferrara che
ha vinto unica in regione.
del contrasto tra gestori dei locali e
comitati dei cittadini stanchi dei disturbi provocati fino a notte fonda
dai clienti degli street bar. «Io credo
che una città fruita e pienamente vissuta dai cittadini e dai turisti sia anche una città più sicura perchè mag-
«La stessa legislazione va
in senso contrario a quanto
propongono quelli del sedicente comitato, lasciando alla
libera iniziativa la gestione
degli orari. Le abitudini dei
consumatori, dei giovani stanno cambiando e Ferrara non
può essere l’isola che ignora
questi cambiamenti. Si dice
che Ferrara sta morendo, ma
così gli diamo il colpo finale».
Dopo aver eretto un argine
a difesa degli street bar Regina vi si affaccia per cercare
di parlare con chi sta dall’altra parte: «Siamo disposti a
parlare con i cittadini, il dialogo è necessario, serve tolleranza reciproca». E dallo stesso argine spara qualche bordata su chi sgarra: «Chi non
rispetta le regole deve essere
sanzionato, gli orari vanno rispattati, ma chiudere alle
23.30 significa far chiudere
per sempre i locali e tornare
a essere una città dormitorio.
Servono soluzioni condivise,
ma nessuno può immaginare
di fare in città la stessa vita
della campagna». Il presidente Cesare Borsetti dice di concordare perfettamente con Regina: «Aggiungo solo che è
stato fatto tanto per allargare
l’Università e avere tanti studenti...».
Per Mario Palmieri, presidente dell’Alcs (l’associazio-
giormente presidiata. Una città che
punta sul turismo non può avere degli orari da casa di riposo, essere una
città d’arte non equivale a essere una
città museo, tantomeno un dormitorio», aggiunge riferendosi all’idea di
chiudere i locali alle 23.30.
ne locali centro storico, che
riunisce una ventina tra ristoranti e bar) «il muro contro
muro non serve». Ma «se il
dialogo è fondamentale» è fondamentale anche non tornare
indietro: «In queste attività
sono investiti centinaia di migliaia di euro, che creano indotto, lavoro, tasse per il Comune e contribuiscono a creare interesse attorno alla città.
E’ un sistema complesso, non
si può generalizzare nel dare
le colpe, nè pensare di farci
chiudere alle 23.30, una misura di sapore integralista». Palmieri ritiene che «il centro
storico in questi anni è stato
migliorato», ricorda «i percorsi fatti insieme all’amministrazione comunale», le aperture serali a tema, la sperimentazione estiva della città
aperta al venerdì sera.
Per Palmieri le regole fissate nel 2003 hanno dimostrato
di funzionare bene: orari, pulizia esterna dei locali, insonorizzazione, rinuncia ai dj.
«Stranamente - dice - le cose
si sono complicate da questo
settembre». Palmieri si dichiara favorevole al «rispetto
ferreo degli orari». Anche Michele Mazzanti, del Messisbugo, dice che non bisogna sgarrare: «Io alle 2 non dò più
niente a nessuno, cerchiamo
di rispettare scrupolosamen-
La prevista conferenza sul
tema “Un altro modo per
uscire dal silenzio: il consorzio Goel, lotta all’Ndrangheta nella Locride, in programma questa
sera alle ore 21 al centro
di documentazione Alexander Langer di viale Cavour 142, è stata annullata
per impossibilità dei relatori ad essere presenti.
ISTITUTO ITI
Antiche e nuove
povertà
Stasera alle 21, all’istituto
Iti in via Pacinotti 30, si
terrà una dibattito su “Antiche e nuove povertà”.
204ILFO.CDR
Servizio Clienti Nj Net tel. 06.68405647 dalle ore 8 alle 20.
Esprimete il vostro parere
I lettori della Nuova Ferrara possono esprimere il loro parere anche sull’argomento degli street bar inviando un messaggio sms. Ieri alcuni messaggi sono stati respinti per un
guasto momentaneo al sistema che è stato successivamente
ripristinato. Ovviamente su tali sms non c’è stato l’addebito.
to delle regole e della concorrenza».
Sul regolamento al quale
sta lavorando l’assessore Modonesi, Regina appare freddino: «E’ ancora una bozza».
Nella sede dell’Ascom, dove
si è tenuta la conferenza stam-
L’assessore Modonesi: «La convivenza è possibile»
cosa deve intendersi per “piccoli intrattenimenti musicali”. Si considerano tali le attività non promosse o propagandate, che non necessitano di
strumentazioni accessorie, tipo consolle, e che non comportano una diversa organizzazione del locale. Ciò che non rientra in tali caratteristiche è
pubblico spettacolo e deve rispondere alle norme in materia su uscite di sicurezza, valutazione di impatto ambientale...».
In pratica è piccolo intrattenimento la musica di sottofondo.
«E sempre nel rispetto dei
decibel».
E sugli orari?
«Si prevede la chiusura all’una con possibilità di proroga alle due».
L’assessore Aldo Modonesi
ne center. Sono state fatte 35
sanzioni per orari e rumore.
Un locale del centro che più
volte aveva sforato l’orario è
stato temporaneamente chiuso. Altre due procedure sono
in corso di valutazione. Il livello di attenzione è forte».
Come voterebbe al sondaggio della Nuova sugli
street bar?
«Direi che ravvivano il centro».
Motivi il suo voto.
«In questi anni c’è stata un’attività imprenditoriale che
ha contribuito a rivitalizzare
il centro e ad attrarre i giovani, che prima andavano altrove. Hanno preso piede abitudi-
ni neolatine, come il consumo
per strada. Uno dei risultati è
che zone della città che erano
diventate terra di nessuno sono di nuovo frequentabili».
Scusi, e la quiete pubblica?»
«E’ fondamentale e di questo debbono essere per primi
consapevoli i gestori dei locali. Alcuni sacrifici e gli obblighi previsti dal regolamento
servono per migliorare la convivenza. Chi lavora, e guadagna, in centro storico non può
sottrarsi a questo compito».
Quando sarete pronti con
il regolamento?
«Fra 15 giorni la fase concertativa dovrebbe finire. A quel
punto credo che ci si possa sedere attorno a un tavolo per
discutere insieme, cittadini,
street bar e Comune».
I comitati Medicina Democratica e FerrAria Pulita tornano di nuovo all’attacco
«I rifiuti vanno
gestiti in maniera
diversa»
Referendum per l’ambiente
Chiesta la scelta popolare su turbogas e inceneritore
di Marco Zavagli
«I fatti ci danno ragione».
Medicina democratica e FerrAria Pulita guidano la protesta dei comitati ambientalisti
che chiedono il referendum
contro turbogas e triplicazione dell’inceneritore e, forti di
studi scientifici e della mobilitazione di piazza, tornano sul
piede di guerra. Il bersaglio,
manco a dirlo, sono i rifiuti
solidi urbani.
«Vanno gestiti in maniera
diversa» attacca Valentino
Tavolazzi che cita esempi di
Comuni virtuosi e di dati epidemiologici, «elementi di novità - continua l’ex city mana-
Cosa significa proroga?
«Per ottenerla bisogna ottemperare ad alcune regole aggiuintive come lo spazzamento della via, la presentazione
di valutazione di impatto acustico, l’insonorizzazione del locale, la sensibilizzazione della
clientela affinchè adotti comportamenti corretti. Inoltre deve essere garantita la presenza di addetti alla tutela della sicurezza esterna che invitino i
ragazzi a non sostare in strada dopo l’ora di chiusura. Il regolamento prevede l’immediata revoca della proroga se una
norma non viene rispettata».
Tutti chiedono controlli,
li avete fatti?
«La polizia municipale, che
ringrazio per il lavoro, in questi tre mesi ha fatto verifiche
a tappeto sui locali e sui pho-
pa, c’è concordanza anche sui
controlli dei clienti che rumoreggiano in strada dopo la
chiusura e hanno comportamenti poco civili: «Non spettano a noi i controlli, non abbiamo l’autorità, meglio i vigili».
E’ stata consegnata anche
una scheda con tariffe e imposte comunali a carico dei localii del centro: Tia 11,77 al mq
(al mese); Cosap 46,36 al mq;
musica Siae (radio 42,8, cd 98,
tv 134, dvd 403), imposta per
l’insegna 1.685 (se supera i 5
mq), pubbliche affissioni 560.
«Oggi il centro e più
vivo, ma chi ci lavora
ha degli obblighi»
Orari e musica, nuove regole
A che punto siete con il
nuovo regolamento?
La domanda è rivolta a Aldo Modonesi, assessore alle attività economiche. «Stiamo
procedendo con la concertazione, come prevede la legge regionale. I sindacati ci hanno
dato un sostanziale ok, chiedono però controlli più attenti
sul lavoro».
Chi sono gli altri concertatori?
«Una bozza del regolamento, preparata da un gruppo di
lavoro dei settori commercio,
sanità, ambiente e polizia municipale, è stata inviata alle associazioni dei consumatori e
poi abbiamo già incontrato tre
volte le associazioni del commercio».
Quali sono le novità?
«Si stabilisce innanzitutto
FORUM FE .......
.............................
.............................
.............................
Le rilevazioni sono aperte a tutti con lo scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità. La votazione tramite SMS costa 0,3098 euro (IVA inclusa) per i clienti Tim e 0,30 euro (IVA inclusa) per i clienti Vodafone e Wind. I costi verranno
addebitati alla ricezione di un SMS di conferma. Il costo del SMS comunque tariffato è pari: Tim 0,1240 euro iva inclusa; Vodafone secondo il proprio piano tariffario; Wind 0,1240
euro dall'Italia e 0.50 euro dall'estero (IVA inclusa). Servizi offerti da Tj Net S.p.A. in collaborazione con Tim,Vodafone e Wind ciascuno per i propri clienti. I servizi di telefonia mobile Wind sono disponibili con cellulari Dual Band.
Chiusura all’una e proroga alle due solo per chi garantisce la sicurezza esterna
IBO ITALIA
Annullata
conferenza
te le regole e siamo anche perchè si facciano i controlli per
vedere chi le infrange e reca
reale disturbo. Quello che dà
fastidio è sentire che Ferrara
è come Barcellona, chi lo dice
non è mai stato a Barcellona
o forse vorrebbe che Ferrara
abbia la stessa vita serale che
c’è a Scortichino».
Gabriele Romagnoli, chef
di Quel fantastico giovedì,
punta l’indice: «Due o tre attività che disturbano non possono mettere in discussione
tutto». Lo chef e altri con lui
mettono in risalto anche che
l’apertura di locali in Carlo
Mayr e piazza Verdi ha contribuito a rendere di nuovo agibile e sicuro un luogo della
città prima degradato da attività di spaccio. Fa a cazzotti
con questa situazione solo «il
Teatro Verdi, il cui restauro
viene gestito in modo indecoroso».
In questi ultimi anni sono
nati altri locali, come i wine
bar, che hanno contribuito a
ravvivare le serate ma anche
ad alimentare lo scontento
dei residenti e a rendere più
accesa e contrastata la concorrenza. Molti nuovi locali
non sono affiliati all’Alcs, ma
la porta è aperta, anche se a
precise condizioni: «La formazione si può allargare - concede Regina - ma serve il rispet-
Per partecipare
al forum
inviate un sms
al 48442 con scritto:
L’inceneritore di Hera
ger - che rafforzano le nostre
tesi».
Gli esempi da seguire sarebbero quelli delle municipalità
che fanno della raccolta differenziata porta a porta e del riciclo i cavalli di battaglia delle proprie politiche sostenibili.
«Il Consorzio Priula - spie-
ga Tavolazzi -, che raccoglie
23 Comuni della provincia di
Treviso, dal 27% del 2000 è arrivato al 76,48% nel 2006. E
non è il solo in Italia ad aver
intrapreso questa strada».
Come se non bastasse, poi,
«nuovi studi epidemiologici
fatti in Francia - aggiunge Tavolazzi - hanno dimostrato un
significativo rischio di tumori nella popolazione residente
vicino agli inceneritori».
Ma anche guardando in casa nostra, per i comitati non
mancano le buone ragioni
per sostenere il referendum.
«Abbiamo visto cosa è successo a Bando di Argenta e
nel petrolchimico - interviene
Luigi Gasparini di Medicina
Democratica - tutte circostanze che ci dicono che oggi non
esiste un metodo di controllo
efficace da parte degli enti locali».
Gli elementi quindi ci sono
tutti, secondo gli ambientalisti, per continuare la battaglia contro l’impianto di via
Diana.
Anche quelli economici:
«Non è vero che incenerire costa di meno rispetto a riciclo
e riutilizzo - sostiene Tavolazzi - Il vero problema è che la
raccolta differenziata economicamente va contro agli interessi di Hera, azienda di cui
il Comune di Ferrara è socio.
evidente che c’è un conflitto
di interessi enorme. Mi chiedo che giacca indossi il sindaco quando va in piazza a parlare con i cittadini e quale indossa invece quando entra
nel cda di Hera?».
Tavolazzi sembra fare le
prove generali per la sua corsa, praticamente già annunciata, alle amministrative del
2009 e non risparmia l’amministrazione comunale: «Fa
tutto parte di una’’vecchia politica’’ che cerca di creare
strutture organizzative per
assegnare delle poltrone. La
salute e l’ambiente, a questo
punto, passano in secondo
piano».