david gilmour libro
Transcript
david gilmour libro
RCO EUROPE/ETERNAL MAGIC/CODA PUBL. PRESENTANO NICOLA BARTOLINI CARRASSI COLLECTION PINK FLOYD: DAVID GILMOUR Lo script e le trascrizioni (C) 2016 ETERNALMAGIC/RCO EUROPE ALL RIGHTS RESERVED Nick Tauber Penso che i Pink Floyd saranno ricordati per Syd Barrett che fu una leggenda, e poi per il periodo di Roger Waters che divento', se possibile, una leggenda ancora piu' grande. Dopo di loro, le cose fatte sembrano solamente 'buone'. Pip Williams Non esiste alcun album dove puoi dire che David Gilmour abbia suonato male. E' sempre stato brillante in ogni canzone che abbiano inciso. Sarebbe divertente sapere cosa direbbe il reparto marketing delle chitarre Fender su David Gilmour perche' spesso abbiamo sentito parlare dei grandi chitarristi come Jimi Hendrix e Hank Marvin e su come suonassero le loro Fender Stratocaster, ma secondo il mio modesto parere, nessuno ha mai sfruttato al meglio le caratteristiche della Fender Stratocaster come David Gilmour. Il suo modo di suonare e' unico, cosi' come lo era quello di 40 anni prima quello di Hank Marvin. Nick Tauber Syd Barrett fu probabilmente la cosa piu' importante che accadde ai Pink Floyd, le sue idee e la sua creativita' sembravano fatte apposta per loro. Anche se se ne ando' prematuramente, alcune canzoni come Arnold Layne, rimarranno per sempre nella storia. Nick Mason Syd si stava distruggendo poco a poco, ed il gruppo stava rischiando di fare la sua stessa fine. Ma volevamo continuare ad essere una band e a fare tutto cio' che fanno le normali band: andare in tour in America, partecipare a Top of the Pops e cose del genere. Syd non era del nostro stesso parere e c'erano spesso tensioni tra i membri del gruppo. Quando le cose incominciarono a diventare veramente difficili da gestire, decidemmo di continuare sulla nostra strada e di non perdere ulteriore tempo. Hugh Fielder Ad un certo punto Syd divenne completamente inaffidabile e non poterono piu' far affidamento su di lui neppure per i concerti. Spesso non si presentava oppure suonava pezzi senza senso sul palco, rompendo la sua chitarra. Fu a quel punto che decisero di prendere David Gilmour, inizialmente come secondo chitarrista, pronto a sostituire Syd all'occorrenza. David Gilmour Nick venne da me e mi propose l'accordo chiedendomi se fossi d'accordo. Era un situazione un po' strana, ma accettai. Hugh Fielder David Gilmour insegno' a Syd a suonare la chitarra, cosi' fu abbastanza naturale scegliere lui quando i Pink Floyd iniziarono ad avere seri problemi con Syd che nel frattempo aveva deciso di affidarsi ad una casa di riabilitazione. Ed il tempo premio' questa scelta. Richard Wright Non fu un periodo facile. Nostra intenzione era quella di chiedere a Syd di diventare come Brian Wilson: stare a casa e scrivere canzoni. Era infatti impossibile per lui esibirsi sul palco in quelle condizioni. Ma non sapevo come dirglielo. Ricordo che quel giorno andai a comprare delle sigarette e mi feci una passeggiata, pensando a come affrontare l'argomento il giorno successivo. Fu tremendo e in cuor mio speravo che avrebbe capito la situazione. Giornalista Cosa successe? Chi gli chiese di lasciare la band? David Gimour Cominciammo a tenere concerti senza di lui, non credo neppure che se ne accorse. Daryl Easley Penso alla formazione composta da 5 elementi, mi sarebbe molto piaciuto se avessero continuato. Quando vedi una foto del gruppo di allora, li vedi tutti e 5 belli e sorridenti, anche se si considera che Syd gia' non stava bene, ma nonostante cio' sembrava veramente far parte della band. Credo che in realta' fossero disperati perche' non si sapeva mai se Syd avrebbe partecipato al concerto o se si sarebbe presentato in studio. Ma continuavano a ritenerlo un genio e volevano dargli lo stesso ruolo che fu di Brian Wilson, quello di autore dietro le quinte. Credo che fosse un'idea fantastica e fu un peccato che duro' per cosi' poco tempo. David Gimour Non credo che avessero idea sul futuro della band quando mi unii a loro, era piu' un 'proviamo e vediamo che succede', insomma, l'ultimo disperato tentativo prima di sciogliersi. Fortunatamente le cose iniziarono a girare nel verso giusto dopo la mia entrata nel gruppo. La svolta decisiva ci fu quando Syd se ne ando'. Era praticamente impossibile andare avanti con Syd nella band. Daryl Easley Credo che l'influenza di Gilmour nei primi anni dei Pink Floyd fu piuttosto trascurabile. Cio' che porto' indubbiamente fu la stabilita', dato che erano abituati a non sapere mai se quel giorno avrebbero avuto o meno il chitarrista. Credo che inizialmente volle entrare in punta di piedi nella band, poi il suo apporto artistico divenne evidente di album in album. Ma diede subito alla band cio' di cui aveva bisogno: un chitarrista bravo ed affidabile. Hugh Fielder La canzone A Saucerful of Secrets e' la traccia piu' lunga dell'album, dura circa 12-13 minuti: in questo brano il contributo di David Gilmour e' stato essenziale. E' un pezzo ben strutturato, che non richiede particolare improvvisazione ma solo una buona dose di tamburi e cose del genere. Diciamo che il pezzo si potrebbe dividere in tre parti: e David ha sicuramente fatto la sua parte egregiamente. Pip Williams I brani A Saucerful of Secrets e Set the Controls for the Heart of the Sun sono i primi in cui la band si identifica pienamente. La loro continua ricerca di effetti sonori e nuovi temi musicali aveva dato i suoi frutti. Ormai avevano una loro, diversa personalita' ed un suono che li contraddistingueva. Le nuove melodie create, insieme alla tecnica dei componenti del gruppo, ha creato il loro miglior modo di suonare dal lontano 1968. Daryl Easley La melodia di Saucerful e' davvero struggente, anche grazie alla chitarra di David Gilmour. Credo che per i primi tempi abbia cercato di copiare Syd, magari con tonalita' tipiche di Hendrix, poi inizio' ad essere semplicemente se stesso. Nel brano Let There Be More Light, c'e' un suo assolo alla fine: sembra un misto tra Syd e il suo modo di suonare. Fu la prima volta che affermo' la sua personalita' come chitarrista. Pip Williams C'e' ancora un grosso dibattito per stabilire se questo nuovo album fosse migliore del precedente. Gli stessi fans sono divisi e cambiano facilmente opinione. Si era alla fine di un'era, non ci sarebbero piu' state le fantastiche e al tempo stesso strane canzoni scritte da Syd Barrett. Era anche la fine di un'epoca per i Pink Floyd stessi, ed era interessante vedere come si muovessero per assicurare un futuro alla band. David Gilmour Quando Syd lascio' il gruppo, dovemmo trovare un modo diverso di fare musica, e decidere se continuare oppure smettere. Fu cosi' che iniziammo a fare un'accurata ricerca sulle sonorita' da adottare. Oltre a farci spendere molti soldi in sala di registrazione, cio' ci permise di affiatarci e di creare il nuovo sound della band. Nick Tauber Set the Controls for the Heart of the Sun e' stata, secondo me, la canzone della svolta. In Ummagumma i Pink Floyd avevano ormai acquisito il loro suono definitivo. Gilmour era ormai un membro dei Pink Floyd a tutti gli effetti, la sua chitarra era presente in tutti i brani dando il ritmo della canzone. Ognuno si era ritagliato il proprio posto nella band e le cose iniziarono a funzionare, finalmente. I tempi di Syd sembravano ormai un ricordo lontano. Hanno sperimentato e suonato insieme per molto tempo, ma alla fine ce l'avevano fatta. Pip Williams Ummagumma usci' nell'ottobre 1969 con quattro tracce live, una serie di brani dove ogni membro si esibiva in un proprio assolo, forse l'ultimo slancio di individualita' prima di diventare definitivamente un gruppo. Daryl Easley The Narrow Way vede impegnato David Gilmour in un assolo che ne mette in risalto sia le qualita' tecniche che artistiche. The Narrow Way e' un pezzo molto particolare. E' stato diviso in 4 parti, una per ogni membro del gruppo. Credo che sia stato l'ultimo brano dell'album Ummagumma ad essere inciso. La terza parte della canzone fu affidata a David Gilmour: a tratti sembrava di risentire i grandi Pink Floyd che si esibirono nelle arene di tutto il mondo dal 1971 al 1975. Nick Mason Ummagumma e' un album dettato dall'indecisione del momento sul futuro della band. Era un po' come dire: 'Bene, e ora che si fa?' Un album live e' relativamente facile, ma la parte in studio, l'idea di dividerlo in quattro parti, fu secondo me un espediente per mettersi alla prova. Ogni componente del gruppo aveva a disposizione 10/11 minuti per dimostrare la propria bravura e capacita'. Fu un esperimento interessante ma al tempo stesso poco costruttivo per una band che doveva ancora amalgamarsi. Aveva dato troppo spazio alle individualita' a discapito del gruppo. Pip Williams Anche se forse non e' stato un album all'altezza degli ultimi, e' stato comunque una tappa molto importante nella storia della band. I fans hanno apprezzato il mix tra tracce live e tracce incise in studio. Non dimentichiamo inoltre che e' stato l'ultimo album in cui i componenti della band hanno suonato individualmente, prima di diventare un vero gruppo. Ancora adesso amo quest'album, penso che sia magnifico. Daryl Easley Ancora oggi, alcune persone non amano molto David Gilmour: lui e' quello che ha sostituito Syd, lasciando di fatto la leadership come frontman del gruppo Roger Waters. Inoltre, e' quello che maggiormente ha sperimentato nuove sonorita', creando un nuovo sound del gruppo, diverso dal precedente. Per molti di loro, David Gilmour era molto piu' adatto a suonare in una canzone scritta bene, piuttosto che in una canzone con una buona melodia. David Gilmour Tornando indietro nel tempo, al periodo di Atom Heart Mother, si possono vedere i progressi fatti da Saucerful of Secrets per arrivare a Echoes, Meddle e, appunto, ad Atom Heart Mother. In ogni canzone si vedevano netti miglioramenti, anche se questo non vuol dire che Atom Heart Mother sia stato un successo. Anzi, credo che quasi nessuno si ricordi piu' di quella canzone! Pip Williams Meddle usci' nel novembre del 1971 subito dopo il singolo Atom Heart Mother e i fans lo accolsero entusiasti. Nella canzone One of These Days ci sono buoni assoli di chitarra, frutto del duro lavoro di David Gilmour che ormai era diventato bravo come i piu' famosi chitarristi dell'epoca. L'album conteneva anche il brano Echoes, usato anche come colonna sonora del film Pompei. Echoes e' un capolavoro, uno dei pezzi meglio riusciti della band. Hugh Fielder Credo che in un certo senso fu grazie a Meddle che trovarono finalmente la direzione da seguire e quello che veramente volevano fare. Penso che in particolar modo quello sia stato il momento in cui David Gilmour si e' affermato come vero chitarrista dei Pink Floyd. Dopo il suo assolo nel brano Echoes, era decisamente pronto per uno degli album che avrebbero fatto la storia della musica, Dark Side of the Moon. In questo pezzo senti molto la chitarra, gli effetti rendono la canzone molto particolare. Sono i 20 minuti migliori dell'intero album. Da quel momento Gilmour divento' essenziale per la band: ormai non potevano piu' fare a meno di lui. Nick Mason Eravamo disperatamente alla ricerca di un brano che potesse segnare l'inizio di una nuova era per la band e alla fine e' arrivato. Quel suono era semplicemente magnifico: fu come uscito magicamente dalle nostre fantasie. Ma era realta'. Pip Williams L'album e' entrato di diritto nella storia dei Pink Floyd: e' il primo dei tre maggiori album di successo di critica e di vendita dei Pink Floyd. Daryl Easley Dark Side of the Moon fu l'ultimo album in cui furono una vera band. Con cio' non intendo dire che poi non lo furono piu' o che si separarono come i Beatles, ma che fu l'ultimo album in cui diedero tutti lo stesso apporto. Da quel momento in poi Waters divento' in un certo senso il leader del gruppo, ed in effetti era quello vocalmente piu' dotato. Nonostante cio', Gilmour continuo' ad essere molto professionale e a comporre musica con nuovi effetti, frutto di attente sperimentazioni. Non posso dire che lui e Waters siano mai stati amici, ma so per certo che Waters ammirava Gilmour per questo suo comportamento e aveva molta stima di lui. Aveva capito che Gilmour agiva per il bene del gruppo. Erano in 4, e tutti dovevano dare il loro apporto, chi piu' e chi meno. Era pero' indubbio che qualcosa era cambiato con quest'album. David Gilmour Con Obscured by Clouds e Meddle, Roger inizio' a provare a scrivere cose non condivise con il resto del gruppo, anche il pubblico se ne accorse. Io ero quello che fino a quel momento aveva cantato la maggior parte delle canzoni, prima che lui si mise a scrivere le sue. Fino a quel momento ero stato il cantante principale della band. Praticamente Dark Side of the Moon e' cantato tutto dal sottoscritto. E credo che migliorai molto le mie doti vocali in quel periodo. Certamente, era piu' facile cantare testi che in precedenza avevi condiviso ed in cui ti rispecchiavi rispetto ad altri che non avevi mai visto prima. Alcune parti erano addirittura veramente imbarazzanti da interpretare. Cosi' decisi di fare un passo indietro, era l'unica soluzione che ritenni piu' utile a tutti. Mi concentrai solo sulla musica e sulle sonorita' della mia chitarra e lasciai che Roger prendesse il mio posto come cantante della band. In fondo anche fare della bella musica dava le stesse soddisfazioni di interpretare canzoni. Divenuto cantante, Roger inizio' a dare meno importanza alla melodia dei nostri pezzi. Ormai era completamente dedito alla scrittura dei testi e io mi dedicai ulteriormente a sperimentare nuove sonorita', perche' i testi erano importanti, ma non potevo permettere che la musica passasse in secondo piano. Hugh Fielder Tutti diedero il massimo per questo album, e fu questo il motivo per cui ebbe cosi' successo. In ogni pezzo puoi sentire il lavoro e l'apporto di ognuno dei componenti del gruppo. Avevano tutti il medesimo obiettivo da raggiungere e si muovevano praticamente all'unisono. Cosi', quando a Roger venne in mente di creare qualcosa che riguardasse la luna, la pazzia e cose simili, tutti ne discussero dando il proprio contributo per l'idea finale. Fu un vero lavoro di squadra. Molte canzoni sono state scritte insieme e portano la firma sia di Gilmour che di Waters. I loro strumenti si amalgamavano perfettamente, creando un'armonia perfetta. Ed e' per questo motivo che Dark Side of the Moon ebbe cosi' successo: l'armonia del gruppo si era trasmessa anche ai propri fans o a chi semplicemente ascoltava le loro canzoni. Per ogni pezzo, non contava chi avesse avuto l'idea, lo si sviluppava tutti insieme. Ovviamente non avrebbero mai immaginato che l'album sarebbe diventato un cosi' grande successo, ma gia' in studio capirono che stavano lavorando nella giusta strada, che stavano finalmente mettendo in pratica cio' che avevano imparato negli ultimi 3 - 4 anni vissuti insieme. David Gilmour Avremmo dovuto scrivere un pezzo al giorno, o al massimo ogni due giorni, per poter finire l'album piu' velocemente. Ma volevamo condividere tutto, ed il brano veniva inciso solo quando andava bene ad ognuno di noi. Per questo ci mettemmo cosi' tanto tempo. Quando l'album fu praticamente finito, facemmo gli ultimi aggiustamenti. A quel punto, eravamo veramente pronti ed orgogliosi del lavoro di squadra che avevamo fatto. Pip Williams Penso che per la gente che aveva acquistato i due album precedenti, Saucerful e Piper, questo fu una grossa novita'. Non era piu' la 'musica di quel genere di band', avrebbero dovuto presto ricredersi. Molte persone non diedero molta importanza all'uscita di Meddle, ma quando fu realizzato Dark Side of the Moon tutti ne rimasero impressionati: quest'album ridiede entusiasmo ai fans e recluto' tanti nuovi appassionati. Non c'era nessun dubbio, una volta acquistato quell'album, ne rimanevi rapito. L'album Wish You Were Here fu realizzato nel settembre del '75, e secondo la mia umile opinione e' l'ultimo di tre grandi album, uscito subito dopo Dark Side of the Moon. Ancora una volta, i fans erano entusiasti della nuova produzione dei loro beniamini. Nick Mason C'era molto fermento per l'uscita del nuovo album. Tutti lo attendevano con trepidazione. Non ci si poteva permettere un passo falso dopo il successo di Dark Side e non parlo della sola questione legata al business. Nick Tauber Wish you Were Here doveva essere perfetto, anche perche' usciva dopo Dark Side of the Moon, un album che ebbe un enorme successo. Cosi', ad esempio, come l'album dei Beatles Sergeant Pepper fu un gran successo e The White Album, che lo segui', fu eccezionale, allo stesso modo doveva essere tra Dark Side of the Moon e Wish you Were Here per i Pink Floyd. Io adoro Wish you Were Here, credo che sia uno dei loro dischi meglio riusciti. Conosco molte persone che lo ritengono migliore di Dark Side of the Moon, che fu un album di grande fattura, ma se ascolti attentamente Wish you Were Here, ti accorgi che la produzione e' ancora migliore. Quando lo ascoltai la prima volta, dissi: 'Si'! E' davvero bello!' Aveva tutte le qualita' degli altri album, ma suonava meglio, il suono era migliore, le tracce erano migliori. Ed e' per questo che adoro questo album. Per me il migliore mai prodotto. Daryl Easley Credo che quando ti guardi indietro, pensi che Wish you Were Here e' probabilmente l'album che maggiormente associ a David Gilmour. In quei tempi, Waters aveva bisogno di Gilmour e Gilmour di Waters, perche' l'uno scriveva la musica e l'altro i testi ed erano complementari. Le loro canzoni possono essere state scritte ieri, o potrebbero essere scritte domani perche' sono immortali. Cio' che rende questi brani perfetti sono gli assoli di chitarra di Gilmour. L'opening di Shine on You Crazy Diamond e' indimenticabile. E' la canzone dei Pink Floyd probabilmente piu' conosciuta al mondo e ti lascia letteralmente senza fiato. Pip Williams Il suono e' ancora una volta sublime e non puo' essere sfuggito a nessuno il tributo fatto a Syd Barrett. Shine on You Crazy Diamond e' il miglior brano che abbiano mai inciso, anche superiore a Dark Side of the Moon. La chitarra di David Gilmour su questo pezzo e' praticamente perfetta. L'intro e' di formidabile fattura ed il merito e' esclusivamente suo. Credo che duri all'incirca 3 minuti e 55 secondi: cosi' poco tempo per scandire un mito della musica, e non solo una pietra miliare della discografia dei Pink Floyd. Shine on you Crazy Diamond e' forse la mia canzone preferita di tutto il loro repertorio. Daryl Easley Gilmour diede il meglio di se' in questo album, sperimentando nuove sonorita' e scrivendo la musica di tutti i pezzi. Daryl Easley Credo che l'album Animals sia una grande novita' nella discografia dei Pink Floyd. Non ci fu mai nulla di simile prima, e neppure dopo. Era il primo album in cui Waters era il leader della band: tutto era cambiato, comprese le tonalita' tipiche della band. Gilmour continuava a cercare di scrivere della buona musica, come in una sorta di compromesso. Dopo due anni, avevano scritto quasi i due terzi dell'album. Nel frattempo, erano diventati una band molto amata dal pubblico e tutti si chiedevano che cosa avrebbero fatto. Ancora una volta, il talento di Gilmour venne esaltato in assoli contenuti nelle canzoni Dogs e Sheep. Il suo assolo in Sheep e' da tutti considerato il migliore di tutta la sua carriera. Pip Williams Per alcuni dei fans dei Pink Floyd, Dogs rappresenta il miglior pezzo mai suonato da Gilmour, specialmente negli ultimi 3 minuti e mezzo. Gli ultimi 3 minuti e mezzo... questo fa capire quanto fossero lunghe quelle canzoni. In ogni caso, fece delle grandi armonie su questo brano. Anche se Animals non puo' essere considerato un album capolavoro come gli altri, l'apporto di Gilmour e' stato sensazionale e tecnicamente perfetto. David Gilmour Non fu l'album della vita, se cosi' si puo' dire, ma a me piace molto. Richard Wright Devo ammettere che non e' tra i miei album preferiti. Ho fatto cio' che mi veniva richiesto, nulla di piu'. Ho suonato il mio strumento, e credo di averlo fatto pure nei migliori dei modi, ma non ho scritto alcun brano. Credo comunque che Roger non mi avrebbe permesso di farlo. Animals segna l'inizio del suo ego e la fine della band. Hugh Fielder Con l'album Animals, Roger Waters inizio' a dettar legge nel gruppo. Ma cio' non ebbe effetti negativi nell'immeditato: Rick Wright e Nick Mason erano ben contenti di essere dei semplici esecutori, e anche David Gilmour si adeguo' senza fare problemi. Ma David Gilmour sentiva che il suo apporto era essenziale in studio e che in quella fase non poteva essere un semplice esecutore. Non poteva continuare ad essere ignorato. Daryl Easley E' interessante come i due membri dei Pink Floyd che per primi si sono dedicati alla carriera solista sono stati Rick Wright e David Gilmour nel 1978, quelli sempre meno considerati per le doti vocali. Eppure tutti avevano potuto ammirare le loro capacita' durante il concerto a Pompei, quando cantarono Echoes. Quel giorno, riuscirono ad incantare tutti i presenti. Con il passare del tempo, pero', sembrava che tutti si fossero dimenticati di quell'esibizione e la loro decisione lascio' tutti stupiti. Gilmour incise il suo primo album da solista in Francia, portando in studio con se' un paio di amici di vecchia data. Hugh Fielder Gli album dei Pink Floyd avevano in un certo senso 'ammazzato' la loro creativita' perche' Roger non solo scriveva tutte le canzoni, ma aveva anche iniziato a voler dire l'ultima parola anche sugli arrangiamenti. Gilmour si accorse che aveva iniziato a fare sempre meno, perche' a Roger Waters non piaceva sperimentare nuove melodie. Fu cosi' che inizio' a balenargli in testa l'idea di fare un album da solista. Daryl Easley L'album non fu un capolavoro ma mostro' a tutti quanto Gilmour sapesse creare melodie d'impatto. Le parti strumentali mostrarono le tonalita' dei primi album dei Pink Floyd, facendo rimpiangere i vecchi fans e facendo loro capire quanto Roger Waters fosse poco adatto ad occuparsi da solo della parte musicale. Comfortably Numb e' un esempio eclatante: un semplice esercizio musicale e non una vera canzone. Credo che questo pezzo sia stato motivo di contrasto tra Waters e Gilmour. Fu in quel periodo che decise di allontanarsi dalla band e, soprattutto, da Waters. David Gilmour I nostri fans erano abituati ad un tipo di musica di alto livello, ci hanno sempre amato e rispettato per questo. E poi un giorno incidemmo Money che era totalmente all'opposto di quanto fatto fino a quel momento. Era la fine di un'epoca e al tempo stesso la nascita di una nuova era. A quel punto non si poteva piu' tornare indietro. I Pink Floyd si erano ridotti a fare pochi interludi che ricordavano i bei periodi, poi nulla piu'. Ed i fans erano contenti di ascoltare questi interludi, vivevano nella speranza che tutto sarebbe potuto tornare come prima. Quando Dark Side of the Moon divenne un cosi' tale successo, c'erano 50.000 persone a seguirci invece di 10.000 e la meta' di loro erano ragazzini. Pur avendo raggiunto il successo, quella cosa non mi piaceva, non faceva per me. E fu quello l'inizio della nostra separazione. Nick Mason Urlavano chiedendoci le loro canzoni preferite, ma non ascoltavano affatto la musica. E cio' era quello che maggiormente ci affliggeva, Roger compreso. Roger Waters Riempimmo tutti gli stadi del Tour, ma non ho mai amato suonare negli stadi. Mi sentivo alienato da tutto. In quei momenti ti devi creare una corazza per proteggerti e ignorare il fatto che stai facendo qualcosa che non ti piace. Non mi piaceva suonare cosi' e quindi lo feci solamente per i soldi. Ricordo che c'era un ragazzino che cercava di scavalcare la recinzione mentre io cercavo di cantare Pigs on the Wind. Riusci' addirittura a raggiungere la parte anteriore del palco. Continuava ad arrampicarsi fino a raggiungere il palco, proprio dove mi trovavo io. Ricordo che mi girai e gli sputai in faccia. Pensai: ma cosa mi sta succedendo? Ci rimasi molto male, l'avevo fatto senza rendermene conto, ma questo la dice lunga sullo stato d'animo che io e i miei compagni avevamo in quel momento. David Gilmour Un giorno Roger arrivo' con una demo che conteneva due versioni di The Wall: scegliemmo la prima ed iniziammo a lavorarci sopra, aggiungendo e togliendo pezzi. Daryl Easley Non credo che per The Wall ci sia stata una ricerca di nuove sonorita' come fatto negli album passati. Cosi' come non credo che Gilmour non facesse nulla per cambiare le cose. I Pink Floyd erano troppo importanti per lui. In un certo senso, era l'unico che cercava di mantenere acceso l'entusiasmo dei fans, mentre Waters sembrava che facesse di tutto per allontanarli. Se guardi attentamente, i due, tre brani migliori dell'intero album portano anche la sua firma. E anche se la maggior parte delle canzoni erano cantate da Waters, la voce di Gilmour era molto migliorata. Nella canzone Comfortably Numb, abbiamo il perfetto binomio tra la voce dura di Waters e quella molto dolce di Gilmour. Le loro voci, unite ai fantastici assoli di chitarra di Gilmour, hanno reso questo brano indimenticabile. Hugh Fielder Gilmour ha contribuito al successo di almeno un paio di pezzi dell'album The Wall. Su tutti, Comfortably Numb, la canzone che Roger Waters adatto' modificando il testo ma il cui vero autore e', di fatto, Gilmour. E' la canzone piu' melodica e meglio riuscita di tutto l'album. Il resto delle tracce e' abbastanza piatto e insignificante. David Gilmour Iniziammo a lavorare sulla demo verso la fine del 1978. Ero molto coinvolto in questo progetto, ci lavorai per oltre un anno e firmai come co-autore tre canzoni. Scrissi la musica di Comfortably Numb e di Run Like Hell e parte della musica di Young Lust. Inoltre feci gli accordi e gli arrangiamenti di quasi tutti gli altri brani. Mi fa un po' male sentire che per la gente la maggior parte del lavoro fu fatta da Roger Waters dato che credo che il mio apporto fu essenziale. Bob Erzin All'inizio fu fatto divieto a tutti di scrivere qualcosa dell'album. Ci fu una vera e propria battaglia per Comfortably Numb, per esempio. Alla fine mi impuntai e dissi che me ne sarei andato se non fosse stata data la possibilita' anche agli altri di scrivere e dire la propria sui brani che stavamo incidendo. E poi David Gilmour non poteva essere relegato al ruolo di uomo-ombra. Lottai affinche' Gilmour fosse coinvolto perche' Roger considerava quell'album esclusivamente suo. David Gilmour Non condividevo tutte le tracce inserite nell'album The Wall. A dire la verita', su molte ero nettamente in disaccordo, ma non voglio passare il resto della mia vita a piangermi addosso. Si vede che doveva andare cosi'. Devo vedere anche il lato positivo delle cose e ti dico che l'album conteneva anche delle canzoni meravigliose. E' proprio questo la cosa bella della musica: puoi scrivere testi e melodie che fanno provare emozioni a chi li ascolta. E' una cosa che neppure i film riescono a fare. La musica lascia spazio all'immaginazione e alla libera interpretazione, il film mostra gia' tutto quello che c'e' da vedere. Daryl Easley Penso che il fatto che Richard Wright abbia lasciato i Pink Floyd durante la lavorazione di The Wall, la dica lunga sull'aria che si respirava in studio a quell'epoca. Nessuno ne fece parola con la stampa, e tutti lo vennero a sapere solo quando sull'album comparvero tre nomi e non piu' quattro. Penso che Wright soffrisse del fatto di non poter piu' contribuire in modo attivo alla parte creativa. Incomincio' quindi a disinteressarsi sia dell'album che del gruppo. Credo che inoltre non riuscisse ad accettare che neppure uno come Gilmour venisse coinvolto nella produzione. Purtroppo pero' questo Gilmour non lo capi' e non si prodigo' per trattenerlo nella band. David Gilmour Richard improvvisamente se ne ando' mentre eravano nel bel mezzo della produzione dell'album. Ancora ora, non conosco l'esatta ragione. Credo che non fosse contento di come si fosse evoluto il gruppo. Ormai era arrivato ad un punto tale che raggiungerci in studio era diventato per lui una sofferenza. Ed inevitabilmente alla fine se ne ando'. Si parlo' di divergenze artistiche e di litigi interni al gruppo. Credo che semplicemente si fosse stancato. Hugh Fielder Non era felice in quel periodo e i rapporti con il resto della band andavano sempre piu' deteriorandosi. Ormai non era piu' un gruppo ma Roger Waters e gli altri. Dopo la sua uscita della band, venne preso Bob Ezrin come produttore. Bob Ezrin Il terrorismo psicologico che si sentiva a volte nello studio era tale che si poteva tagliare l'aria con un coltello. La tensione era altissima. Non se la sono mai presa con me perche' in fondo io ero un semplice collaboratore, ma e' capitato che mi rimproverassero per aver chiesto qualcosa che ad un altro non piaceva, o perche' mi dimostravo non in accordo con alcune scelte fatte senza interpellarmi. All'inizio i problemi piu' grossi li ebbi con Roger, colui che in pratica mi porto' nel gruppo. In effetti litigammo fin dal primo giorno, quando mi presento' al resto della band. David Gilmour aveva proposto un cambiamento che io condivisi subito. Roger pero' non era dello stesso avviso. Al che io lo guardai negli occhi e gli dissi: Roger, stammi a sentire, questa e' la strada migliore e cosi' si fara'. Gilmour in cuor suo mi applaudi', ringraziando Dio che finalmente ci fosse qualcuno ad avere il coraggio di andare contro Roger. Tutti si aspettavano che Roger mi avrebbe aggredito, ma fortunatamente non lo fece. Daryl Easley Alla fine della produzione, i due ormai non si parlavano neppure piu'. Nel frattempo, Gilmour chiese un altro mese per terminare la sua parte, ma Waters voleva quel materiale il prima possibile. Si continuo' a registrare lavorando con Michael Kamen. Praticamente si trattava di un album solista. Di tanto in tanto, Mason e Gilmour passavano in sala a suonare la loro parte. Nonostante questo, l'apporto di Gilmour fu fondamentale. Non solo per i suoi assoli, ma anche per la sua voce, soprattutto nella canzone Not Now John: passo' molto tempo in sala per inciderla, ma alla fine il risultato fu straordinario. Tutto l'album alla fine si rivelo' molto interessante, anche se era ben lontano dai canoni tipici dei Pink Floyd. Pip Williams Questo album rispecchiava tutte le idee di Roger Waters in tema di guerra, rapporto con suo padre e qualsiasi altra tematica trattata. Molti dei fans dei Pink Floyd ne rimasero delusi e questo era normale. Non sembrava un album dei Pink Floyd. Quell'epoca ormai era definitivamente finita. David Gilmour Aveva scritto tutti i testi, tutte le parole delle canzoni erano scritte da lui, cosi' aveva voluto e noi lo avevamo accontentato. Io mi dedicai alla musica di alcune canzoni. Non credo di essere un grande autori di testi: scrissi qualcosa negli anni '60 fino all'inizio degli anni '70, ma nulla di straordinario. Non mi sento a mio agio a scrivere i testi e comunque non sarei mai stato bravo come Roger. Nick Mason Penso che ormai eravamo stanchi di lavorare come una band. Con The Wall facemmo un enorme sforzo, nonostante alla fine venne fuori un buon prodotto. Facemmo diverse versioni dell'album fino a quando non arrivammo a quella definitiva su cui concordammo piu' o meno tutti. E' innegabile che Roger fece la maggior parte del lavoro, creando non pochi malumori. Alla fine pero' si trovo' un giusto compromesso e l'album finalmente usci'. Daryl Easley Ebbi il piacere di intervistare David Gilmour tempo fa e gli chiesi se fu cosi' difficile lavorare a questo album e mi rispose subito in modo affermativo! Gli dissi che in effetti a tratti e' difficile ascoltarlo e lui mi rispose che non avevo idea di quanto invece fosse stato difficile farlo! Roger Waters Quando debutti con un album Rock'n'Roll, specialmente negli Stati Uniti, e' molto piu' semplice. Diventa poi difficile confermarsi, specialmente se decidi di cambiare o modificare il tuo genere musicale. In un certo senso, noi facemmo una scelta coraggiosa, anche se non fu subito capita dalla critica e dal pubblico. Ma rifarei tutto cio' che abbiamo fatto. Hugh Fielder Una volta chiuso l'album, ho pensato che sarebbe stata la fine dei Pink Floyd. La maggior parte delle canzoni erano piatte, non c'era iniziativa, fu fatto nella totale inerzia. Roger Waters era l'unico che si presentava in studio perche', in pratica, quello era il 'suo' album. Ma agli altri non importava nulla perche' non erano coinvolti nel progetto. Non puoi pretendere che David Gilmour faccia da semplice comparsa. In pratica, si e' fatto un album da solista, con dei musicisti di eccezione. Daryl Easley Penso che quando fu incisa About Face, David Gilmour pensasse che ormai i Pink Floyd erano finiti. Ma lui voleva continuare a suonare con il gruppo, cerco' anche un accordo con Waters e alla fine sulla copertina del disco c'era anche la sua immagine. Segno che, almeno per ora, continuava ad essere un membro dei Pink Floyd. Ma era come se i Pink Floyd fossero improvvisamente invecchiati. La tecnologia aveva fatto passi da gigante negli anni '80. Gilmour sembrava pronto per le novita', ma non era cosi' per gli altri. E' invece importante sottolineare che, mentre la band era in tour, Waters si stava preparando ad uscire con il suo primo album da solista, Pros and Cons of Hitchhiking, questa volta senza l'apporto della band. David Gilmour Gli ultimi anni, per intenderci gli anni '80, furono una vera e propria tortura. Roger torturava sia se stesso che noi altri, e francamente quando decise di lasciare la band, fu un sollievo per tutti. Prima che lui se ne andasse, gli dissi che io avrei continuato per la mia strada, con o senza di lui. Credo che lui non si aspettasse quelle parole e che, ancora meno, credesse che le avrei messe in pratica. Riteneva che senza di lui tutto il resto della band avrebbe smesso di suonare. E alla fine se ne ando'. Da quel momento iniziai a pensare cosa fare e come farlo: i tempi, i modi, con chi... Non fu facile ma ormai la decisione era stata presa e non potevo piu' tornare sui miei passi. Roger Waters E' normale che in una band come i Pink Floyd nascano delle gelosie: alla fine la tensione e la rabbia erano diventati insostenibili. Le band cercano di stare unite il piu' lungo possibile, ma non sempre questo e' un bene. Certo, e' molto comodo rimanere uniti perche' ti assicuri l'amore del pubblico, soldi e vendite degli album e dei biglietti dei concerti. Ma io non potevo continuare con loro. Nick Mason Penso che molti pensassero che il gruppo non si sarebbe mai sciolto, ma la realta' e' sempre molto diversa dalla fantasia. Alla fine tutti sentivamo l'esigenza di lasciare la band per seguire strade diverse. David Gilmour Non vedo perche' dovessimo continuare a stare insieme: avevo solo 21 anni quando mi unii al gruppo. Hugh Fielder Fu quando Roger Waters dichiaro' morti i Pink Floyd che Gilmour decise che erano invece ancora vivi. Infatti i Pink Floyd erano un gruppo e anche due persone possono essere considerate un gruppo. Poco importava aver perso Roger Waters. Non aveva alcun diritto di dichiarare morta la band e voleva provarlo facendo un album come Pink Floyd senza di lui. Pip Williams Non si sa molto sull'accordo che fecero David Gimour e Nick Mason con Rick Wright, ma sicuramente erano legati da un contratto con la casa discografica per la produzione di almeno un album e loro scalpitavano per farlo. Credo che non si respirasse una bella aria in quel periodo nella band, d'altronde e' sempre cosi' quando ci sono delle questioni legali con gente che fino a ieri consideravi amici. Quello che era successo era che David Gilmour e Nick Mason decisero di continuare ad usare il nome Pink Floyd, nonostante l'opposizione di Waters. David Gilmour Non volevo assolutamente creare problemi ne' tanto meno trovarmi davanti a un tribunale, volevo solo riprendermi la mia vita. Ancora adesso, non so perche' Roger se la sia presa cosi' tanto. I Pink Floyd erano la mia vita cosi' come erano la sua e quella di Nick. Fu lui ad andarsene e io e Nick, che tanto avevamo dato al gruppo, ritenemmo normale continuare con il nome della band. In fondo, nessuno poteva dire di aver contribuito piu' di un altro al successo dei Pink Floyd. Quella era la mia carriera, il mio lavoro e non avevo intenzione di rinunciarci. Un'altra cosa che ancora non so, e' che cosa gli abbia fatto. Volevo solo continuare a fare quello che avevo fatto fino a quel momento per vivere. Cosi' lui inizio' con tutte quelle stronzate legali, e non fu facile incidere un disco in quelle condizioni psicologiche. Scrivere, incidere mentre ogni due minuti ti chiamavano i tuoi avvocati per farti domande e richiederti documenti. Fu per questo che andammo a Los Angeles. Qui, grazie al fusorario, potevamo dedicarci al nostro disco senza subire interruzioni. Andai in Grecia per le vacanze Pasquali insieme alla mia famiglia e ad alcuni dei miei collaboratori, era l'aprile del 1986, e li' incominciai a riflettere su cio' che volevo fare e come farlo. Decisi di cimentarmi anche con la scrittura dei testi. Iniziammo a lavorare all'album e tornai nuovamente in Grecia per le vacanze estive. Alla fine decisi di mettere uno studio su una barca ad Hampton. Ci incontrammo li', credo che fosse il 1 ottobre 1986, e cominciammo a mettere insieme tutto cio' che fino a quel momento avevamo fatto individualmente. C'erano anche le demo di Bob Ezrin e Nick. Co-scrivemmo tre canzoni, ci venne l'idea per Learning to Fly ed io iniziai a lavorare alla stesura di Dogs of War. Mi piacque molto il titolo Learning to Fly perche' io, in un certo senso, stavo veramente imparando a volare. Era bello andare in studio ogni giorno verso le 11 e non lasciarlo fin quando non si era soddisfatti del prodotto. I Pink Floyd avevano nuovamente imparato a volare. Hugh Fielder A Momentary Lapse of Reason ricordava molto il genere di canzoni scritte dai Pink Floyd dei tempi d'oro, quando ancora c'era Roger. Sicuramente David Gilmour cercava in ogni modo di non far rimpiangere Roger Waters ai fans dei Pink Floyd. Pero' non voleva emularlo, non c'era la stessa tecnica in A Momentary Lapse of Reason. Le canzoni scritte verso la meta' degli anni 80 sono molto piu' individualiste. Gilmour aveva bisogno di aiuto per mantenere alto il livello della produzione. Aveva bisogno di aiuto nell'organizzazione, nella stesura dei testi e nella scrittura della musica. Daryl Easley Penso che le differenze musicali possano essere riassunte in una sola parola: la melodia. Credo che quando i Pink Floyd erano in quattro, forse non in Animals, e neppure in alcune sessioni di The Wall, proponevano melodie molto piu' forti, anche quando cercavano di sperimentare con suoni d'avanguardia. Sia The Wall che The Pros and Cons of Hitchhiking, che fu inizialmente spacciato per il nuovo progetto dei Pink Floyd, non avevano grandi sonorita'. Se pero' ascolti A Momentary Lapse of Reason e The Division Bell ti ritrovi catapultato indietro nel tempo, con le sonorita' tipiche dei Pink Floyd che tutti conoscono e amano. Posizionerei queste canzoni tra Meddle e Wish You Were Here. David Gilmour Ricordo che ero terrorizzato. Avevo tanta gente intorno con cui avevo gia' lavorato in passato, ma in ogni caso ero davvero spaventato Non sapevo se mai sarei riuscito a farcela. Non annunciammo l'album fino al periodo natalizio perche' fino all'ultimo non sapevamo se mai lo avremmo portato a termine. Fu intorno a Natale che cominciammo ad avere del buon materiale a disposizione e cosi' decidemmo di dare l'annuncio, mettendo finalmente la marcia giusta. Lo annunciammo come il nuovo progetto dei Pink Floyd e da quel momento ci mettemmo a lavorare molto seriamente. Nick Tauber Penso che The Division Bell fu... Il fatto che Roger Waters non facesse piu' parte del gruppo porto' molte persone a criticare quest'album ma io credo invece che sia in perfetto stile Pink Floyd. Ha l'atmosfera giusta, la musicalita' adatta, tutto cio' che avevano gli albumi precedenti. Ancora adesso e' piacevole ascoltarlo e puo' essere considerato un successo. Che alle persone piaccia o no, e' un album ben costruito. Il tour che segui' ando' magnificamente e il nuovo gruppo poteva pensare alla produzione delle prossime canzoni, e poi ancora tour ed esibizioni in giro per il mondo. Daryl Easley Penso che The Division Bell possa essere considerato l'album di Gilmour anche se anche altri vi hanno collaborato. E' stato bello risentire Richard Wright cantare, suonare e scrivere canzoni. Il gruppo era finalmente nuovamente unito. The Division Bell puo' essere considerato l'album della riunione! Hugh Fielder E' un album tecnicamente e strutturalmente perfetto. Le tematiche trattate sono particolari e si vede che i testi sono scritti solo da una persona. The Division Bell e' un album molto individuale da questo punto di vista. Pip Williams La cosa interessante e' che la ricerca del suono e la produzione dell'album sono ancora piu' grandi delle canzoni stesse. Senza l'apporto di Roger Waters si sono persi i testi e le melodie tipiche dei vecchi Pink Floyd. Ma quella ricerca per trovare sonorita' simili e' stata straordinaria. Tanto piu' se consideriamo che fu fatta sulla barca di David Gilmour ormeggiata ad Hampton, l'Astoria. E ne e' scaturito un suono fantastico, privo di tutti quei sintetizzatori che avevano in parte rovinato l'album The Wall. E poi c'e' la chitarra di David Gilmour ad incantare il pubblico. Daryl Easley Mi sarebbe piaciuto pensare, e come me anche molte altre persone, che il Live 8 potesse rappresentare un nuovo inizio per il gruppo, ma ben presto si capi' che questo sarebbe rimasto un miraggio. Inoltre, ci trovavamo ormai di fronte a degli uomini che avevano ormai superato la sessantina d'anni. Non voglio dire che fossero vecchi, ma neppure potevano avere la stessa energia di 20 anni prima. Sicuramente durante la loro esibizione ci sono state scene di entusiasmo, quasi di isteria. L'atmosfera era elettrica e Waters sembrava un po' il papa' che ha abbandonato i figli all'eta' di 6 anni e si ritrova ora con loro ormai ventenni ad un pranzo di Natale! Ormai hanno la loro vita e non hanno piu' bisogno di lui ma se lo ricordano volentieri perche' e' quello che gli ha fatto conoscere il mondo. C'e' stata una sorta di sbilanciamento perche' ormai il leader e' David Gilmour e quindi la band seguiva lui e non piu' Roger Waters. E questo lo si capiva da molti automatismi sul palco. Anche in occasione del tributo a Syd Barrett i quattro si sono riuniti ma Waters era molto distaccato dagli altri tre, quindi credo che una riunione definitiva sia davvero difficile. Hugh Fielder Non credo che vedremo piu' i Pink Floyd uniti, purtroppo. Nel caso succedesse sarebbe per un evento eccezionale come il Live 8 dove sono apparsi sul palco per cantare 4-5 canzoni. Potrebbero fare eventualmente un concerto o cantare tutte le canzoni dell'album Dark Side of the Moon come fece Roger Waters qualche tempo fa ma non credo che sara' mai possibile vederli nuovamente uniti per un album. Roger Waters, David Gilmour e gli altri sono ormai impegnati su altri fronti. Cercare di riunirli per un tour penso che sia utopico, e ancora di piu' pensare ad un album, alla sua promozione, ad altri tour, a scrivere nuove canzoni e cose del genere. Dobbiamo anche tenere conto della loro eta': non sono piu' dei ragazzi. David Gilmour Credo di avere ancora molto da fare e da dare. Ci sono cose che puoi raggiungere solo se fai parte di una band, cosi' come altre che puoi fare esclusivamente da solo. In ogni caso, se manca l'ispirazione, l'interesse o l'entusiasmo qualunque progetto non vedra' mai la vita.