“Il granello di senape da Fossano al Mondo”
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“Il granello di senape da Fossano al Mondo”
“Il granello di senape da Fossano al Mondo” Le Missionarie Diocesane Il granello di senape, gettato nel 1944 da Don Stefano Gerbaudo, attecchisce, diventa albero e i suoi rami oggi si estendono nel mondo. Così nasce e si sviluppa l’Istituto delle Missionarie Diocesane di Gesù Sacerdote. 1 Don Stefano con la famiglia al completo Cascina di S. Michele Cenni biografici Don Stefano nasce il 30 luglio 1909 in una piccola casa cantonale della campagna di Centallo (Cuneo), da una famiglia numerosa e povera. A sette anni il piccolo Teulin viene messo a garzone in una famiglia di contadini e per sette anni presta servizio in diverse famiglie. A quattordici anni comunica ai genitori di voler diventare prete ed entra in Seminario, riprendendo gli studi lasciati qualche anno prima. Viene ordinato sacerdote il 03 maggio del 1935, a 26 anni. Celebra la sua prima messa nel Santuario di Cussanio per affidare il suo ministero nelle mani della Madonna. Fin da subito si delineano i tratti fondamentali della sua vita sacerdotale: • Preghiera (la gente è ammirata nel vederlo pregare a lungo, in ginocchio, davanti al tabernacolo) • Confessione • Educazione della gioventù Il suo breve, ma intenso ministero sacerdotale, lo vede impegnato, prima come viceparroco in Duomo a Fossano, poi a Villafalletto. A soli 29 anni don Stefano viene scelto dal Vescovo come padre spirituale del Seminario: “Vi mando come padre spirituale un sacerdote santo…è una perla preziosa, sappiatela sfruttare”, dirà il Vescovo, presentandolo ai seminaristi. Il suo ministero, fino alla morte, si svolgerà attorno a tre attività fondamentali: 2 • La formazione spirituale dei seminaristi • La collaborazione con parroci anziani, di diverse parrocchie • La formazione della gioventù femminile di Azione Cattolica, di cui è Assistente. Inizio della santa avventura Attento com’è alle ispirazioni dello Spirito Santo, nel 1944 don Stefano decide di raccogliere un gruppo di giovani impegnate alle quali confida il progetto che porta in cuore. “Fu così che, con l’entusiasmo dei vent’anni, iniziammo quell’avventura d’amore”, ricorda Lucia Manassero. Nasce così la Famiglia delle Cenacoline di Cristo Sacerdote che si ispira ai grandi misteri del Cenacolo. Nel primo Statuto, redatto da don Stefano, è definito lo scopo della Famiglia Spirituale: “curare la santificazione propria e altrui attraverso una più diretta collaborazione con il Sacerdote”. Don Stefano richiede che ogni Cenacolina sia iscritta all’Azione Cattolica e impegnata nell’apostolato là dove vive, a partire dalla propria famiglia, nella parrocchia, nella professione, ovunque si trova. Si delineano così, fin da subito, le caratteristiche degli Istituti Secolari che saranno definite successivamente dal Concilio Vaticano II: “non una nuova forma di vita religiosa, ma una nuova vocazione che si esprime con la Consacrazione vissuta nel mondo, come laici”. Negli ultimi anni della sua vita don Stefano matura 3 A Roma con i seminaristi Tra le giovani di A.C. Don Stefano Gerbaudo un programma di vita più impegnativo che propone ad alcune di queste giovani che conosce maggiormente, alle quali dà il nome di “incendiarie”, con il motto “Fuoco”. A loro viene richiesto di emettere annualmente i voti di povertà, castità e obbedienza, oltre a un maggior impegno nell’apostolato. Anno 1950 Don Stefano da alcuni mesi è molto sofferente e la sua salute va rapidamente peggiorando, si capirà poi che si tratta di un cancro diffuso alla spina dorsale. Viene ricoverato nella clinica Avagnina dove trascorre l’ultimo periodo della sua vita, dando esempio di grande fede, di completo abbandono alla volontà di Dio, di accettazione serena, pur nella sofferenza a volte lancinante. Il 28 settembre alle 17,45 don Stefano chiude gli occhi al mondo per aprirli nella visione eterna del volto di Dio! La scomparsa prematura di don Stefano lascia uno smarrimento nella Famiglia Spirituale delle Cenacoline, ma non viene meno la fiducia nella bontà di Dio, nella certezza che don Stefano continua ad accompagnarle, come egli stesso ha promesso: “Dal cielo vi aiuterò di più”. Monsignor Giorgio Canale Il Vescovo, Mons.Borra, nomina allora Assistente Spirituale delle Cenacoline, Mons. Giorgio Canale, Vicario generale della Diocesi. In seguito Mons.Borra dirà: “Non trovo alla mia destra il Padre fondatore… ma c’è un altro Sacerdote, Mons. Canale, dalle mani esperte… sapevo di affidare l’opera ad un cuore e ad una mente che poteva continuare e potenziare l’opera di Don Gerbaudo”. Mons. Giorgio Canale 4 La prima preoccupazione di Mons. Canale è di dare un valido fondamento teologico-ascetico alla nascente Famiglia Spirituale, in continuità con l’opera di Don Stefano Gerbaudo. Intanto il numero dei membri si accresce, si intensifica la loro formazione umana e spirituale e, nell’adesione alla volontà di Dio, che si manifesta anche attraverso le circostanze, si assumono diversi incarichi a servizio di opere ecclesiali e sociali. Le prime cinque missionarie di fraternità Le Fraternità Un forte desiderio di una vita comunitaria era già nel cuore di don Stefano, e successivamente, anche di Mons.Canale. Ecco che nel 1951 la Provvidenza offre l’opportunità di dare vita a questo progetto. La scuola materna di S.Bernardo è rimasta scoperta e il Canonico Costamagna invita qualche membro dell’Istituto ad assumerne la direzione ed il funzionamento. Ha inizio così la prima fraternità! Il primo nucleo, che inizia con fede, coraggio e piena disponibilità la vita fraterna, è formato da: Lucia Racca, Ines Ghigo, Pina Rinaudo, Luisa Marengo, Maria Calandri e Maria Cagnassi. Oltre alla scuola materna, si impegnano in opere di servizio sociale: nella Pontificia Opera di Assistenza, nel patronato ACLI, in una mensa per lavoratori e nell’attività pastorale. Intanto le altre rimangono nella loro famiglia e portano avanti la loro consacrazione nel loro ambito di vita. Nel 1956, dietro invito del Vescovo, il gruppo di fraternità lascia la scuola materna di S. Bernardo e si trasferisce nella Casa Diocesana per prestare lì il proprio servizio. Viene in parte ristrutturato l’edificio ricavandone un’ac- San Bernardo - 1952. Ines, Lucia e Pina con due mamme. Libreria Novità cattoliche librarie 5 Agosto 1950 - Campeggio a Ciampagna di Crissolo cogliente casa per ritiri ed esercizi, con una trentina di camere. La casa diventa anche il centro di riferimento per tutto l’Istituto. Intanto i membri della fraternità aumentano di numero. Nello stesso anno la Famiglia acquista la libreria “Novità Cattoliche Librarie”, la rinnova e le dà un notevole incremento. Questa attività prosegue fino al 1999. La libreria, grazie all’opera competente di Ines, Luigina e di altre collaboratrici, diviene un centro di accoglienza, di ascolto, di riferimento per tanti… Anno 1952 Nella piccola Diocesi di Fossano è pure presente un’altra realtà: “La Pia Unione Riparatrice” con finalità molto simili alla Famiglia Spirituale iniziata da Don Stefano. Mons. Canale, essendo Vicario Generale ed avendo una visione completa della Chiesa Fossanese, sente l’importanza di unificare le due realtà diocesane. Con coraggio e sapienza, si mette al lavoro, in collaborazione con don Ballatore, Assistente della “Pia Unione Riparatrice”. Dopo un paziente lavoro di vicendevole accoglienza si giunge alla costituzione di un nuovo Statuto che diventa oggetto di approfondimento e di formazione da parte dei membri delle due realtà diocesane. 1962 - Casa Diocesana Anno 1955 Le due Famiglie Spirituali approdano alla costituzione di un unico Istituto. Nella notte del Giovedì Santo, dopo una prolungata Veglia di preghiera, un numeroso gruppo di giovani esprime la prima Consacrazione assumendo i Consigli Evangelici di castità, povertà e obbedienza, nello stile della piena secolarità. 6 Da questo momento il nome di “Cenacoline” viene sostituito da “Missionarie Diocesane di Gesù Sacerdote” che esprime chiaramente il carisma dell’Istituto. Intanto nella Chiesa stanno sorgendo i primi Istituti Secolari, riconosciuti con la “Provida Mater Ecclesia” nel 1948 e successivamente con il “Primo Feliciter”. Mons. Canale, alla luce dei Documenti ecclesiali, orienta la Famiglia Spirituale nella linea degli Istituti Secolari, riconosciuti come nuova forma di consacrazione vissuta nel mondo. Il carisma, che con don Stefano era germogliato, trova, nella sapiente e lungimirante opera di Mons.Canale, il suo pieno sviluppo e si configura come partecipazione al Sacerdozio di Cristo, la cui radice è nel Battesimo. “ DA FOSSANO AL MONDO “ La missionarietà Anno 1957 Inizia un nuovo importante capitolo per l’Istituto: l’apertura alla missione universale della Chiesa, nella linea che verrà poi tracciata dal Concilio. Oltre le Alpi La prima presenza è in Francia, tra i minatori italiani, su invito di un missionario italiano che lavora tra gli emigrati, nella zona mineraria della Lorena. Le prime tre sorelle partono con una grande fede nella Provvidenza del Padre celeste e con una certa audacia. Si stabiliscono a Bruk, nella Diocesi di Metz dove fissano la loro dimora in una baracca di legno, in mezzo a quelle dei minatori. Iniziano il loro servizio visitando le famiglie, gli ospedali, le carceri, animando le celebrazioni nelle parrocchie e collaborando alla pastorale diocesana. 7 1961 - Missionarie a Sin Le Noble Al primo centro ne seguono ben presto altri quattro: • nel 1960 a Vallenciennes (Lille) • nel 1961 a Metz e a Sin le Noble • nel 1979 a Roubaix. Molte sorelle prestano il loro generoso servizio nella promozione umana e cristiana, favorendo l’inserimento degli emigrati italiani nella Chiesa locale. Sin Le Noble - Processione Anno 1961 È una data importante che segna il rinnovo dello Statuto con il decreto di erezione della Famiglia in PIO SODALIZIO, emanato dal vescovo di Fossano Mons. Dionisio Borra. È il riconoscimento ufficiale della Chiesa Diocesana! Anno 1963: è la volta dell’Argentina! Il 5 gennaio tre sorelle e un Sacerdote diocesano partono in nave da Genova, con destinazione Comodoro Rivadavia, in Patagonia. La richiesta viene da Mons. Peres, primo Vescovo di Comodoro Rivadavia che, dopo essere stato a Roma per il Concilio, passa a Fossano e prega Mons. Dadone, allora Vescovo di Fossano, di concedere alcuni sacerdoti e laici per la sua Diocesi che sta muovendo i primi passi. Ha così inizio l’avventura in America Latina! Anno 1971: L’Africa chiama! Anche qui l’invito giunge dal Vescovo di Doumè (Camerun). Due sorelle infermiere accolgono la proposta e, dopo un corso di specializzazione per malattie tropicali ad Anversa, partono alla volta di Batouri (Diocesi di Doumé) dove prestano il loro servizio ai fratelli ammalati di lebbra e di tubercolosi, in ospedale e a domicilio. 1963 - Foto dell’Argentina 8 1973 Brasile - Giovani di Guaira Anno 1973 Si apre la strada per il BRASILE: alcune giovani brasiliane desiderano conoscere la consacrazione secolare. Per rispondere a questa esigenza due membri dell’Istituto partono per Orlandia, una cittadina a 500 chilometri da S.Paolo, nella Diocesi di Franca. Iniziano la loro presenza tra queste giovani con un’attività di formazione umana e spirituale, offrendo loro l’opportunità di conoscere la consacrazione vissuta nel mondo. Contemporaneamente, si rendono disponibili alla Chiesa locale per un servizio di assistenza e di formazione umana, particolarmente ai poveri. 1974 - Maria B. in Africa Anno 1982 Un membro dell’Istituto parte alla volta del Cairo, in EGITTO per prestare servizio alla periferia della città, tra le bidonvilles, dove i poveri vivono tra montagne di immondizie, in una povertà estrema. Questo coraggioso servizio si rivolge in particolare alla promozione umana e all’educazione delle donne egiziane, insegnando loro le più elementari conoscenze igieniche. Questi brevissimi cenni racchiudono storie di vita vissuta, straordinarie nella loro semplicità e nella loro ricchezza umana, difficili da raccontare, ma scritte per sempre nel libro della vita e racchiuse nel cuore di Dio! È la nostra “storia sacra” che Dio continua a tessere giorno per giorno, con infinito amore. 1984 Cairo - Egitto 9 1974 Cameroun - Medicando un lebbroso Anno 1985 È una data storica per l’Istituto! Dopo aver presentato a Roma, alla Congregazione competente, le Costituzioni redatte secondo il Nuovo Codice di Diritto Canonico, si ottiene l’approvazione della Santa Sede. Il Card. Poletto, Vescovo di Fossano, erige allora a Istituto Secolare di diritto diocesano, la Pia Unione delle Missionarie Diocesane di Gesù Sacerdote. È il 21 novembre 1985, giorno della Presentazione della Beata Vergine Maria! Mons. Canale, in questa felice ricorrenza scrive: «Il riconoscimento “Ufficiale“ di S.Madre Chiesa è un segno e una garanzia sicura che il nostro Istituto risponde a un chiaro progetto di Dio e ci immette più profondamente nel mistero della Chiesa». Ricordiamo con viva gratitudine il Card. Poletto il quale ci augurava che questa circostanza, “attraverso la testimonianza e la presenza nel mondo, rinnovi l’offerta delle aderenti - sull’esempio della Beatissima Vergine Maria, al servizio dell’universale progetto di salvezza che Dio ha rivelato per tutti gli uomini”. Anno 1989 Domenica 11 giugno alle 17 Mons. Giorgio Canale fa ritorno alla casa del Padre. È il più grande e ultimo “SI” che completa una vita vissuta nella continua ricerca e nell’abbandono alla volontà del Padre. Nel suo prezioso testamento spirituale leggiamo: “O Trinità Beatissima, Padre-Figlio-Spirito Santo, nel tuo nome sono stato eletto, amato, chiamato alla vita, in Cristo rigenerato tuo figlio: nel tuo nome, o Trinità di amore, voglio morire per essere immerso nella tua vita e gioia ineffabile, per cantare in eterno le tue 1988 - Giornata dell’impegno 10 lodi e il tuo amore misericordioso! Misericordias Domini in aeternum cantabo!”. Anno 1994 È l’anno del 50° anniversario dell’Istituto: come ringraziare il Signore per quanto ci ha dato? Una cinquantina di membri si reca in pellegrinaggio nella Terra di Gesù, per pregare e ringraziare il Signore nei luoghi santi. Anno 2004 Pellegrinaggio in Terra Santa L’Istituto, in occasione di un pellegrinaggio a Fatima, con alcune persone amiche, tra cui una coppia di sposi che festeggiano 25 anni di matrimonio, sente il desiderio di condividere il proprio carisma e la Spiritualità Sacerdotale con persone di vocazione diversa che intendono approfondire il loro Sacerdozio Battesimale. Anno 2007 Dopo molta preghiera, alla luce di alcuni segni che si ritengono provvidenziali, l’Istituto inizia un cammino con un piccolo gruppo di persone che desiderano essere aiutate per un cammino di fede più intenso. Si programmano alcuni incontri per questo gruppo e contemporaneamente si offre loro la possibilità di partecipare ai ritiri mensili. ANNO 2008 Questa nuova realtà, che prende il nome di “Fraternità di Gesù Sacerdote”, trova accoglienza e rapido sviluppo anche in Brasile e in Argentina dove sorgono diversi gruppi. Rendiamo grazie al Signore perché ha permesso che dall’Istituto nascesse questo nuovo germoglio. Già Mons. Canale auspicava intensamente una maggior apertura dell’Istituto e aveva anche stilato una bozza a questo scopo. 11 2004 Fatima - Foto di gruppo prima della messa alla Consolata Anno 2009 CENTENARIO della NASCITA di DON STEFANO e di DON GIORGIO. Questo importante anniversario viene festeggiato con diverse celebrazioni Eucaristiche, veglie di preghiera, veglia vocazionale, durante le quali viene presentato il profilo di Don Gerbaudo e di Mons. Canale e il loro prezioso ministero nella Chiesa fossanese. In questa occasione viene anche stilato un profilo sulla vita dei due Sacerdoti. Anno 2010 Mons. Giuseppe Cavallotto dà avvio al Processo di Beatificazione di Don Stefano Gerbaudo al fine di proporlo come modello di santità, sia per i laici che per i Sacerdoti. Nella sua omelia del 3 ottobre 2010 a Centallo Mons. Vescovo dice: “… Don Gerbaudo fu un sacerdote esemplare. La sua vita presbiterale generosa ed eroica nella sua quotidianità, fu segnata da quattro tratti fondamentali. • La preghiera • Un ministero incentrato sull’essenziale • Un offerta incondizionata al Signore • Una sconfinata attenzione ai poveri… una eredità da non disperdere: • don Stefano è un esempio per tutti noi sacerdoti • don Stefano è un richiamo per tutti noi cristiani • don Gerbaudo è una “perla preziosa” scolpita dallo Spirito del Signore… • con questa celebrazione diamo inizio all’iter “inchie- 12 Foto della celebrazione Eucaristica sta”, di raccolta e selezione delle testimonianze circa la santità di don Stefano Gerbaudo…”. L’Istituto oggi Attualmente l’Istituto è presente • in Italia • in Francia • in Argentina • in Brasile con numerose vocazioni locali, presenti nei diversi ambiti: educativo, sanitario, ecclesiale e sociale. Tutte sono impegnate a livello missionario, secondo le loro possibilità e le esigenze delle realtà sociali ed ecclesiali in cui vivono. L’impegno missionario si esplica prevalentemente in ambito diocesano, come indicato nel nome stesso: “Missionarie Diocesane di Gesù Sacerdote”, nelle diverse forme di pastorale: liturgica, catechetica, formazione di operatori pastorali, 13 pastorale vocazionale, giovanile, infanzia missionaria, pastorale dell’emigrato, pastorale della “criança” (del bambino). Quest’ultimo tipo di pastorale, che si rivolge ai bambini e alle famiglie, è diffusa soprattutto in America Latina e consiste in un lavoro capillare di educazione e promozione umana, al fine di ridurre ed eliminare la mortalità infantile. È un lavoro prezioso, che ha dato ottimi risultati e fa leva soprattutto sulle mamme alle quali vengono insegnate, attraverso un’adeguata formazione, le norme igieniche ed alimentari necessarie a favorire una buona alimentazione e un ambiente sano per la crescita dei figli e di tutta la famiglia. Inoltre, questo stretto contatto con le famiglie, portato avanti da molti operatori adeguatamente formati, stabilisce relazioni tra le famiglie stesse e diventa occasione di catechesi sia per i bambini che per gli adulti. L’apostolato continua… Le appartenenti all’Istituto in età avanzata, che non hanno più la possibilità di un impegno diretto nelle diverse forme di evangelizzazione, vivono la loro missionarietà attraverso un’intensa preghiera e l’offerta della loro sofferenza. In questo modo partecipano dell’atteggiamento di Cristo Sacerdote che si fa Mediatore e “continuamente intercede presso il Padre” a favore di tutta l’umanità. In sintesi “La Missionaria Diocesana si consacra a Dio nel mondo, assumendo i consigli evangelici di pover- 14 tà, castità, obbedienza. Sull’esempio di Cristo, Sommo ed Eterno Sacerdote, la Missionaria Diocesana: • intende fare un dono totale di sé a Dio e ai fratelli • vive la sua piena consacrazione restando nel mondo come secolare”. Secolarità è: • il riflesso dell’Incarnazione del Figlio di Dio che si fece in tutto simile a noi fuorché nel peccato, • è vivere con i fratelli in una presenza di condivisione, di testimonianza, di servizio, di riconsacrazione dei valori umani, di evangelizzazione”(cfr. art. 2-3 Costituzioni) affinché tutto venga ricapitolato in Cristo Sacerdote. Formazione e Vita Spirituale Per rispondere con fedeltà al progetto di Dio su lei e alle attese della Chiesa e del mondo, la Missionaria Diocesana necessita di una formazione permanente e di un’intensa vita spirituale. La preghiera è l’anima della sua vita di consacrata che ha la sua ragione d’essere in un continuo riferimento a Cristo che l’ha attirata a sé, l’ha chiamata a seguirlo e a testimoniarlo per le vie del mondo. Qui si radica la sorgente della missionarietà da vivere sull’esempio di Cristo: “Ecco, io vengo, o Padre, per fare la tua volontà”. Il modello è Gesù che è vissuto per il Padre, nel servizio ai fratelli, perché tutti “abbiano Vita in Lui”. 15 La Vergina Maria, che ha vissuto in un continuo stato di offerta e di abbandono, continui a vegliare sul nostro cammino perché rispondiamo, con gioia e con piena docilità all’azione dello Spirito Santo, al progetto del Padre a favore della Chiesa e del mondo. Il cuore della sua spiritualità è l’Eucaristia nella quale partecipa al mistero pasquale di Cristo e si offre con Lui al Padre. Istituto Secolare Missionarie Diocesane di Gesù Sacerdote Fossano - Tel. 0172 60012 - Cell. 348 5540799 [email protected] - www.ismidgsitalia.org 16