Cartiera Lucchese spa Stabilimento di Diecimo

Transcript

Cartiera Lucchese spa Stabilimento di Diecimo
REG.NO. I-000470
Cartiera Lucchese spa
Stabilimento di Diecimo
Aggiornamento 2009 della
Dichiarazione Ambientale 2009-2011
Regolamento CE n.1221/2009
STABILIMENTO DI DIECIMO
Zona Industriale, (I) 55020 Diecimo – Lucca
Tel. +39 0583 83701 - Fax +39 0583 838262
LUCART GROUP
Sede Legale: Via Ciarpi 77, (I) 55016 Porcari – Lucca
Tel. +39 0583 2140 - Fax +39 0583 299051
Rev.05 del 05 giugno 2010
Prima emissione del 09 novembre 2005
Aggiornamento 2009
INDICE
PRESENTAZIONE .................................................................................................................... 3
Informazioni generali ............................................................................................................... 3
Struttura della Dichiarazione.................................................................................................... 3
Convalida e Registrazione ........................................................................................................ 3
Informazioni per il pubblico ..................................................................................................... 4
Lettera del Presidente.............................................................................................................. 5
1.
CAPITOLO 1 .................................................................................................................... 6
1.1.
1.2.
1.3.
2.
CAPITOLO 2 .................................................................................................................. 10
2.1.
2.2.
3.
Le attività del sito ...................................................................................................... 15
La produzione nello stabilimento di Diecimo.............................................................. 21
CAPITOLO 4 .................................................................................................................. 23
4.1.
4.2.
4.3.
4.4.
5.
Mission di Lucart group.............................................................................................. 10
L’impegno ambientale del sito di Diecimo.................................................................. 11
CAPITOLO 3 .................................................................................................................. 15
3.1.
3.2.
4.
L’azienda e i siti produttivi ........................................................................................... 6
Cenni storici ................................................................................................................. 8
Stabilimento di Diecimo ............................................................................................... 9
Aspetti e impatti ambientali di Cartiera Lucchese spa sito di Diecimo ....................... 23
Aspetti ambientali diretti ............................................................................................ 23
Aspetti ambientali indiretti ......................................................................................... 38
Valutazione degli aspetti ambientali .......................................................................... 39
CAPITOLO 5 .................................................................................................................. 44
5.1.
5.2.
5.3.
5.4.
5.5.
5.6.
5.7.
Il controllo delle prestazioni ambientali ..................................................................... 44
Il sistema di gestione ambientale .............................................................................. 44
Indicatori ambientali .................................................................................................. 44
Il programma ambientale e il miglioramento continuo delle prestazioni .................... 46
Iniziative, collaborazioni, premi e riconoscimenti ....................................................... 54
Comunicazione, partnership e formazione ................................................................. 54
Sicurezza ................................................................................................................... 56
APPENDICE ............................................................................................................................ 57
A1: GLOSSARIO ..................................................................................................................... 57
A2: RIFERIMENTI AUTORIZZATIVI ....................................................................................... 61
A3: SCHEMI INPUT/OUTPUT DI PROCESSO.......................................................................... 80
A4: BILANCIO QUANTITATIVO AMBIENTALE ........................................................................ 84
Stabilimento di Diecimo
-2-
Aggiornamento 2009
PRESENTAZIONE
Informazioni generali
Il presente documento si riferisce all’operatività e gestione del sito:
Cartiera Lucchese spa, stabilimento di Diecimo.
Zona Industriale, (I) 55020 Diecimo – Lucca
Attività Codice IPPC: 6.1(a); Codice NACE: 21-1 (17-1), 21-2 (17-2); Codice NOSE-P: 105-07
Struttura della Dichiarazione
Il documento di Dichiarazione Ambientale vuole fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni convalidate sulle prestazioni ambientali dell’organizzazione, nonché sul loro continuo miglioramento.
Attraverso questo strumento, i soggetti interessati potranno così trovare descritti gli impatti ambientali significativi
e le relative modalità gestionali implementate dall’azienda per il loro controllo.
Il cuore di questa dichiarazione è stato articolato in cinque principali capitoli, attraverso i quali vengono inquadrate le caratteristiche dell’azienda (Capitolo 1), la mission e l’impegno ambientale (Capitolo 2), la descrizione delle
attività produttive dello stabilimento di Diecimo (Capitolo 3), la valutazione delle interazioni con l’ambiente (Capi-
tolo 4), il sistema di gestione ambientale dell’azienda e i relativi programmi di miglioramento (Capitolo 5).
In Appendice sono riportati un glossario, che supporterà il lettore nella comprensione dei termini tecnici o, comunque, di non comune dominio, un elenco relativo ai principali riferimenti autorizzativi per l’azienda, una schematizzazione degli input ed output di ciascuna fase principale del processo e un bilancio quantitativo ambientale.
Convalida e Registrazione
Il presente documento di Dichiarazione Ambientale è stato elaborato in conformità al Regolamento CE 761/2001
per fornire a tutte le parti interessate informazioni sulle attività di Cartiera Lucchese spa e la pianificazione delle
prestazioni ambientali nell’ottica del miglioramento continuo. Come previsto dal Regolamento CE 761 del
19/03/2001, la prima edizione della Dichiarazione Ambientale è stata sottoposta a verifica da parte del Verificatore Ambientale Accreditato DNV che ha provveduto alla sua convalida in data 21 novembre 2005.
La direzione aziendale si impegna a far convalidare dal Verificatore e a trasmettere all’Organismo Competente a
Roma (Comitato ECOLABEL - ECOAUDIT – Sezione EMAS Italia), sia gli aggiornamenti annuali, sia la revisione
della Dichiarazione Ambientale completa entro tre anni dalla data di convalida della presente e a metterli a disposizione del pubblico secondo quanto previsto dal Regolamento CE 761/2001 (EMAS).
Il presente aggiornamento è stato redatto conformemente ai requisiti richiesti dal nuovo Regolamento Emas
n.1221/2009.
L’istituto DNV è:
Verificatore Ambientale
accreditato dal Comitato ECOLABEL – ECOAUDIT, n. I –V-0003
Stabilimento di Diecimo
-3-
Aggiornamento 2009
e ha sede nel: Centro Direzionale Colleoni - Viale Colleoni 9
C.a.p. 20041 – Agrate Brianza – Milano
Tel. +39 68 99 905 Fax. +39 68 99 930
Il Comitato ha deliberato in data 11 Aprile 2006 l’iscrizione dell’Unità dell’azienda Cartiera Lucchese spa, Stabilimento di Diecimo, nel registro comunitario dell’EMAS attribuendo il n. I – 000470 e codice NACE 21-1 (17-1),
21-2 (17-2).
Informazioni per il pubblico
L’azienda si impegna a diffondere il Documento secondo le modalità di volta in volta ritenute più opportune in collaborazione con l’Uff. Marketing.
Per richiedere direttamente le informazioni di carattere ambientale relative alle attività svolte e/o copia elettronica/cartacea del presente documento è possibile inoltrare apposita richiesta per posta alla sede centrale della Direzione Qualità, Ambiente e Sicurezza di Gruppo, a cui fanno riferimento tutte le sedi operative di Cartiera Lucchese
spa:
Dott.ssa Sabrina Cosci
Dir. Qualità, Ambiente, Sicurezza
Cartiera Lucchese spa
Zona Industriale, (I) 55020 Diecimo – Lucca
Tel. +39 0583 8370-1
Fax. +390583 838262
Cartiera Lucchese SpA divulga le informazioni riguardo i propri aspetti ambientali attraverso il Rapporto Ambientale annuale di Gruppo, disponibile sul sito web aziendale : www.lucartgroup.com e attraverso la presente Dichiarazione Ambientale, disponibile gratuitamente in copia nelle modalità descritte precedentemente.
Stabilimento di Diecimo
-4-
Aggiornamento 2009
Lettera del Presidente
Cartiera Lucchese pubblica l’aggiornamento 2009 della Dichiarazione Ambientale, confermando l’attenzione per le
tematiche ambientali e raccoglie ed evidenzia i risultati positivi,confermando la determinazione delle nostra Azienda nel rendere sempre più positiva la relazione fra impresa e ambiente.
Oggi tutti parlano di ambiente: quotidianamente cittadini, autorità e imprese individuano tra le proprie priorità la
protezione dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile.
Tutto ciò è ovviamente un bene di cui non si può che rallegrarsi, ma la nostra speranza è quella che sia sempre
maggiore anche il numero di coloro che alle parole facciano seguire i fatti.
In tema di protezione dell’ambiente ciascuno deve infatti fare la sua parte ed ogni singolo gesto è importante.
Chiunque conosca la nostra storia può testimoniare che il nostro impegno per l’ambiente risale a ben prima che
questo diventasse una moda.
Nel corso degli anni abbiamo “ufficializzato” tale impegno attraverso tutte le principali certificazioni ambientali di
prodotto e di sistema, ma ciò che veramente contraddistingue la nostra “filosofia ecologica” è la volontà di tradurre l’esperienza, il know-how e le nostre competenze ambientali in prodotti veramente ecologici da offrire al mercato con un posizionamento concorrenziale rispetto ai prodotti standard.
Ovviamente siamo costantemente impegnati nel miglioramento continuo delle performance ambientali dei nostri
processi e prodotti , ma riteniamo che il nostro dovere di azienda impegnata a promuovere uno sviluppo sostenibile sia anche quello di offrire al mercato la possibilità di scegliere dei prodotti di buona qualità a più ridotto impatto ambientale.
Tra i vari accadimenti dei mesi passati che testimoniano il nostro concreto impegno per la tutela del nostro pianeta, mi fa piacere qui ricordare l’estensione del marchio internazionale di certificazione forestale PEFC a tutti gli
stabilimenti del Gruppo e l’ottenimento del primo premio nel progetto promosso da Coop Italia "Coop for Kyoto"
per aver registrato nel nostro stabilimento di Diecimo (Lucca) la più alta riduzione di emissioni di CO2 tra tutti i
fornitori di private label di COOP Italia: 11.903 tonnellate di CO2 evitate nel triennio 2006-2008.
E’ importante sottolineare che gli interventi attuati non riguardano solo le unità produttive,bensi tutta la filiera, a
partire dalle materie prime per finire con la distribuzione.La nostra sensibilità nei confronti dell’ambiente è davvero a 360°
Massimo Pasquini
Presidente del C.d.A. di Cartiera Lucchese spa
Stabilimento di Diecimo
-5-
Aggiornamento 2009
1.
CAPITOLO 1
1.1. L’azienda e i siti produttivi
Lo stabilimento di Diecimo è uno dei cinque siti produttivi di Lucart Group. Il Gruppo, con un organico di oltre
1000 dipendenti ed un fatturato netto di circa 300 milioni di euro al 31 dicembre 2009, è leader europeo nel settore delle carte monolucide sottili per imballaggi flessibili e in quello delle carte tissue ecologiche. Lucart Group è
leader in Italia anche per il settore dei prodotti tissue per il mercato “collettività”. Nel complesso, la capacità produttiva complessiva degli stabilimenti è stata per il 2009 pari a circa 240.000 tonnellate di carta prodotta.
Tabella (1) La posizione di mercato
Business Area
mercato
Leader a livello europeo nel settore
delle carte monolucide di bassa grammatura e partner delle principali industrie trasformatrici europee.
Leader di mercato in Italia ed in grande sviluppo in Europa: 5° principale
produttore europeo.
Leader in Italia per le carte tissue
ecologiche, partner della GDO europea
per private label sia in pura cellulosa che
carta riciclata.
Descrizione
Carte destinate ad altre industrie cartotecniche
produttrici di sacchetti, carta regalo, carte accoppiate a polietilene o alluminio, tovaglie, altri
imballaggi flessibili in genere o carte ad uso igienico sanitario
Prodotti in carta tissue, quali carta igienica, asciugamani o tovagliolini, consumati da comunità, ristorazione, industrie, imprese di pulizia, ecc
Prodotti in carta tissue, quali carta igienica, carta
casa o tovaglioli, consumati all’interno della famiglia
I più importanti mercati di sbocco, oltre all’Italia, sono la Francia, la Germania, la Spagna e la Grecia.
Allo stabilimento di Diecimo, che rappresenta la più grossa realtà del gruppo, si affiancano gli stabilimenti produttivi di Porcari (Lucca), di Troyes, nella regione dello Champagne-Ardenne in Francia, di Laval sur Vologne, nella
Regione della Lorena – dipartimento dei Vosgi, e di Torre di Mosto
La Struttura di Lucart Group
Cartiera Lucchese spa
100%
Lucart France sas
Stabilimento di Diecimo
100%
Novatissue sas
100%
Fato Professional SpA
100%
Lucart Ibérica slu
-6-
Aggiornamento 2009
Tabella (2) Attività e stabilimenti delle società del Gruppo
Ragione sociale
Stabilimento/sede
Attività
Business Area
- Produzione di carte monolucide
Porcari
per imballaggi flessibili
Cartiera Lucchese
spa
(Italia)
- Produzione di carte tissue
Diecimo
- Produzione di carte tissue
- Trasformazione di carte tissue in
prodotti finiti
Lucart France sas
(Francia)
Troyes
- Produzione di carte tissue
- Trasformazione di carte tissue in
prodotti finiti
Novatissue sas
(Francia)
Laval sur Vologne
- Produzione di carte tissue
- Trasformazione di carte tissue in
prodotti finiti
Lucart Ibérica slu
(Spagna)
Barcellona
- Attività commerciale con i clienti
spagnoli e portoghesi
Fato Professional
SpA
(Italia)
Torre di Mosto
- Trasformazione di carte tissue e
monolucide in prodotti finiti
Tabella (3) I principali marchi
Stabilimento di Diecimo
-7-
Aggiornamento 2009
1.2. Cenni storici
La storia di Lucart Group inizia negli anni trenta, quando la famiglia Pasquini decide di impiantare a Villa Basilica
(Lucca), un’azienda di produzione della carta.
All’inizio la produzione era rivolta principalmente al mercato delle carte monolucide per imballaggi flessibili, per
tovaglie e per sottopiatti, ma alla fine degli anni Ottanta il Gruppo ha diversificato la propria attività cominciando a
produrre anche carte tissue ad uso igienico sanitario (asciugatutto, carta igienica, tovaglioli, ecc.).
Da sempre, la fondamentale scelta strategica del Gruppo è stata quella di sviluppare al proprio interno la tecnologia ed il know-how per riuscire ad utilizzare come materia prima di tutti i suoi prodotti, sia la pura cellulosa vergine che la carta da macero.
I principali eventi che hanno segnato lo sviluppo del Gruppo sono:
1953
1966
1976
1983
1987
1988
1990
1991
1993
1996
1997
1998
2001
2006
2007
2008
2009
Viene fondata la Cartiera Lucchese dei F.lli Pasquini snc.
Avviamento di PM1 nel nuovo stabilimento di Porcari, dove ancora oggi ha sede legale la Cartiera
Lucchese spa.
Avviamento di PM2 nello stabilimento di Porcari.
Avviamento di PM3 nello stabilimento di Porcari.
Avviamento di PM4 nello stabilimento di Porcari, prima macchina per la produzione di carte tissue.
Acquisizione dello stabilimento di Diecimo.
Avviamento di PM5 nello stabilimento di Diecimo.
Avviamento di PM6 nello stabilimento di Diecimo.
Viene costituita Cartiera Lucchese France, società commerciale per la gestione dei clienti francesi.
Avviamento di PM7 e dell’impianto di disinchiostrazione dei maceri nello stabilimento di Diecimo.
Viene costituita la Lucart International bv, con sede ad Amsterdam, per coordinare gli scambi commerciali con gli altri paesi europei.
Nasce EcoLucart la prima linea al mondo di prodotti in carta tissue ad utilizzare un involucro in MaterBi (materiale biodegradabile).
Viene costituita Lucart Iberica sl, società commerciale per la gestione dei clienti iberici.
Viene costituita Lucart France sas, dando così avvio alla creazione dello stabilimento di Troyes.
Cartiera Lucchese è la prima società italiana ad ottenere l’Ecolabel, il marchio di qualità ecologica dei
prodotti dell’Unione Europea.
Avviamento di PM8 nello stabilimento di Troyes.
Avviamento nello stabilimento di Diecimo del primo gruppo al mondo per la goffratura della carta igienica con finitura “goffra-incolla”.
Lo stabilimento di Diecimo ottiene la certificazione ambientale EMAS.
Viene lanciato Hygenius Toilet il primo dispenser di carta igienica a taglio automatico.
Viene costituita Fato Professional srl, società che ha rilevato la gestione di Fato Italia srl, azienda
leader nella produzione di tovaglie e tovaglioli colorati e decorati.
Lancio sul mercato di Bio-Active, la prima carta igienica al mondo biologicamente attiva.
Lancio della prima confezione di carta igienica da 2 super-maxi rotoli sovrapposti (2 super-maxi rotoli
= 8 rotoli tradizionali).
Viene costituita Novatissue sas, società che ha rilevato il ramo tissue di Novacare sa, azienda francese con una capacità produttiva di 46.000 t/anno di carta tissue.
Viene adottato il nome Lucart Group (al posto di Cartiera Lucchese Group), per identificare il Gruppo
di aziende facenti capo a Cartiera Lucchese spa.
Stabilimento di Diecimo
-8-
Aggiornamento 2009
1.3. Stabilimento di Diecimo
Il sito è ubicato in una zona ad uso industriale, nel settore sud-orientale della provincia lucchese (Comune di Borgo a Mozzano, frazione Diecimo) in zona collinare. In tale zona vi è una notevole concentrazione di impianti di
produzione e lavorazione della carta con alcuni dei quali lo stabilimento confina.
I primi capannoni dello stabilimento sono stati costruiti tra il 1965 e il 1970 su terreno adibito ad uso industriale
per un’attività cartotecnica di produzione di manufatti in cartone.
Al 1988 risale l’acquisto di tali capannoni attualmente adibiti ad attività di trasformazione carta tissue e magazzino
prodotti finiti.
Nel 1990 è stato realizzato l’edificio ora occupato dalle macchine continue per la produzione di carta, PM5 e PM6 e
nel 1993 ha avuto inizio la costruzione degli edifici destinati a contenere la macchina continua PM7, l’impianto di
disinchiostrazione, l’impianto di cogenerazione, l’impianto biologico, i nuovi magazzini e la nuova officina.
Nello stabilimento di Diecimo, che si trova nella Media Valle del Serchio, a circa 20 km da Lucca, si producono esclusivamente carte tissue, che rappresentano oltre il 50% del fatturato del gruppo, utilizzando come materia
prima sia i maceri che la pura cellulosa.
In questo sito, oltre a tre macchine continue, con una potenzialità annua di 105.000 ton/anno di carta prodotta,
sono presenti anche 19 linee di trasformazione della carta tissue in prodotto finito.
Lo stabilimento di Diecimo è il più rilevante del gruppo in termini di capacità produttiva, occupazione del suolo,
numero di personale impiegato ed articolazione delle linee impiantistiche.
Tabella (4) Informazioni generali
Superficie sito di Diecimo
Superficie totale
Superficie coperta
Addetti al 31/12/2009
Macchine continue
Linee trasformazione
Stabilimento di Diecimo
(m2)
(m2)
n°
n°
n°
253.224
91.976
373
3
20
-9-
Aggiornamento 2009
2.
CAPITOLO 2
2.1. Mission di Lucart group
Un numero sempre maggiore di imprese affronta, in maniera strutturata, gli aspetti ambientali derivanti dalla propria attività, in quanto questa variabile risulta avere risvolti sempre maggiori, non solamente sulla società, ma anche sulla corretta conduzione dell’impresa. Lucart Group è stata tra le prime realtà italiane del settore a credere
nel valore dell’ambiente come base per uno sviluppo responsabile delle proprie iniziative imprenditoriali.
L’ambiente è entrato a far parte della “mission” aziendale e tutte le iniziative imprenditoriali tengono in considerazione questo valore:
“Eccellere nel produrre carta di qualità ascoltando le esigenze del mercato e della natura”
L’ orientamento della Società all’eco-compatibilità è stato da sempre dimostrato da un’importante serie di fatti,
primati e riconoscimenti succedutisi negli anni, che hanno visto Lucart Group:
Tra i primi in Europa ad ottenere, per lo specifico settore merceologico dei prodotti in carta tissue ad uso domestico, igienico e sanitario, la certificazione di qualità serie UNI EN ISO 9000 e la certificazione relativa al sistema di
gestione ambientale UNI EN ISO 14001;
La prima azienda italiana ad aver sviluppato la tecnica della disinchiostrazione dei maceri per la produzione di carta tissue;
Una delle prime cartiere a credere nei sistemi di autoproduzione di energia elettrica e vapore tramite centrali di
cogenerazione alimentate a gas metano;
La prima azienda al mondo a puntare sul MaterBì come involucro biodegradabile delle confezioni;
La prima azienda italiana ad ottenere il marchio di qualità ecologica dei prodotti rilasciato dall’Unione Europea:
l’Ecolabel;
Una tra le prime cartiere italiane del settore tissue ad ottenere le certificazioni FSC e PEFC relative all’uso di fibre
di cellulosa provenienti da foreste gestite con criteri di tutela di carattere etico, sociale ed ambientale;
Uno dei primi stabilimenti integrati europei per la produzione di tissue (cartiera e converting nello stesso sito) ad
aver ottenuto la certificazione ambientale EMAS.
Tutte queste importanti innovazioni sono state implementate da Cartiera Lucchese spa proprio nello stabilimento
di Diecimo, che vuol quindi essere il luogo di prima applicazione di una filosofia ecologica d’impresa destinata a
pervadere, in misura graduale e crescente, l’intero Gruppo.
Stabilimento di Diecimo
- 10 -
Aggiornamento 2009
2.2. L’impegno ambientale del sito di Diecimo
La Politica Ambientale
Mod.002_PG001 del 07/06/2010
La POLITICA AMBIENTALE di Cartiera Lucchese guarda ad obiettivi ed azioni che, oltre a soddisfare tutti gli
obblighi di legge, tendono a migliorare l’efficienza ambientale e a sensibilizzare il personale aziendale, i fornitori
ed i clienti sull’importanza della tutela e della salvaguardia dell’ambiente circostante.
L’azienda pertanto si impegna a perseguire una politica di continuo miglioramento delle proprie performance ambientali minimizzando, ove tecnicamente possibile ed economicamente sostenibile, ogni impatto negativo delle
proprie attività sull’ambiente in cui opera.
Aderendo a EMAS (Eco-Management and Audit Scheme), inoltre, si impegna a fornire informazioni ambientali trasparenti sui provvedimenti gestionali, sugli obiettivi, sulle prestazioni e sui risultati dell’impresa.
L’azienda:
è impegnata ad operare secondo la “mission”, ovvero ECCELLERE NEL PRODURRE CARTA DI QUA-
LITA’ ASCOLTANDO LE ESIGENZE DEL MERCATO E DELLA NATURA, definita volontariamente, che
si traduce nei seguenti valori:
•
la qualità dei prodotti e dei servizi, perseguita attraverso la ricerca tecnologica e la maturazione
della professionalità e del know-how del personale dell’azienda. Nell’evenienza di possibili nuove attività, nuovi processi o modifiche di impianti esistenti, Cartiera Lucchese si attiverà per ottenere tutte le
informazioni necessarie riguardanti eventuali aspetti e impatti ambientali che si potrebbero verificare
in relazione alla nuova scelta tecnologica.
•
la riduzione dell’impatto ambientale di tutte le fasi dell’attività produttiva, promuovendo opportune iniziative che consentano di preservare le risorse naturali, sia rinnovabili che non rinnovabili e di
ridurre, per quanto possibile, le emissioni inquinanti, il consumo energetico e la produzione di rifiuti.
L’azienda effettua periodicamente:
-
analisi di conformità ai requisiti normativi ambientali cogenti
-
audit di verifica delle “performance” ambientali
-
verifiche di conformità del sistema rispetto alla Politica Ambientale
con l’obiettivo di pianificare, effettuare e controllare le eventuali azioni correttive necessarie e la relativa efficienza.
•
Lo sviluppo di prodotti idonei a soddisfare sempre meglio le esigenze di consumo dei propri clienti,
promuovendo un utilizzo più razionale delle fibre di cellulosa, sia vergini che riciclate, in relazione alla
destinazione d’uso del prodotto finito, privilegiando l’acquisto delle materie prime che provengono da
fonti controllate e certificate, seguendo ed applicando i requisiti specificati dagli standards internazionali PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification scheme), FSC (Forest Stewardship
Council) ed altri analoghi.
•
La redditività dell’attività, attraverso la quale garantire la continuità e lo sviluppo del Gruppo.
Definisce e aggiorna periodicamente le proprie procedure di monitoraggio e controllo orientate a:
-
Stabilimento di Diecimo
definire gli standards operativi ottimali,
- 11 -
Aggiornamento 2009
-
prevenire eventuali impatti ambientali negativi,
-
definire le modalità operative da seguire in caso di situazioni d’emergenza sia all’interno
dell’azienda che all’esterno (ad es. verso le Autorità Pubbliche, il vicinato, le aziende sul territorio, etc..)
Cartiera Lucchese si impegna ad assicurare che la presente Politica Ambientale e il relativo sistema di gestione, siano noti a tutti i livelli dell’organizzazione dell’azienda. Si impegna in particolare a considerare
tutti gli aspetti ambientali significativi connessi alle procedure d’appalto e ad assicurare che i fornitori e
tutti coloro che agiscono per suo conto si conformino alla politica ambientale dell’impresa quando svolgono le proprie attività all’interno della stessa.
Ha come obiettivo diventare il partner di riferimento per i propri clienti, distinguendosi nel lavoro per
qualità, professionalità ed affidabilità.
Cartiera Lucchese SpA rende pubblici i propri obiettivi e miglioramenti ambientali attraverso il Rapporto Ambientale Annuale e la Dichiarazione Ambientale, disponibili sul sito internet dell’azienda www.lucartgroup.com.
La politica ambientale dello stabilimento è formulata dalla Direzione
Qualità, Ambiente e Sicurezza di Gruppo e condivisa con le altre direzioni
aziendali, formalizzata dall’Amministratore Delegato del Gruppo ed aggiornata periodicamente in funzione delle esigenze ambientali e di miglioramento continuo.
Gli impianti per la produzione di carta con capacità produttiva superiore alle 20 t/d ricadono nel campo di applicazione della Dir. CE 96/61 e della derivante legislazione nazionale di recepimento (D.Lgs 372/99 e D.Lgs. 59/2005).
Tali normative hanno per oggetto la prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento (IPPC) al fine di ottenere un elevato livello di protezione ambientale. La normativa stabilisce misure volte ad evitare o ridurre le emissioni in aria, acqua e suolo nonché misure relative ai rifiuti definite,per ogni singola azienda, all’interno
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) che sostituisce ogni altro visto, nulla osta, parere o autorizzazione
in materia ambientale. Per lo stabilimento di Diecimo, Cartiera Lucchese è attualmente in fase di rilascio dell’AIA,
avendo nel 2009 provveduto a fornire alle Autorità Competente le integrazioni documentali richieste.
Stabilimento di Diecimo
- 12 -
Aggiornamento 2009
Ad ulteriore dimostrazione dell’impegno verso l’ambiente, con il sito di
Diecimo, Lucart Group è stata la prima realtà in Italia ad ottenere la
certificazione europea di qualità ecologica Ecolabel con le linee di prodotto
EcoLucart e Grazie Lucart.
Il Sistema Ecolabel è uno degli strumenti volontari della politica ambientale e
industriale della UE, volto a incentivare la presenza sul mercato europeo di
prodotti con minor impatto ambientale. Le regole del Sistema sono stabilite
dal Regolamento 568/2009. L'Ecolabel è un'etichetta (il cui logo è
rappresentato nella figura a lato ) che attesta la rispondenza del prodotto a
specifici criteri, formulati sulla base dell'analisi dell'intero ciclo di vita del prodotto (LCA, Life Cicle Analysis), in cui
vengono individuati tutti gli impatti ambientali, dall'estrazione delle materie prime, alla produzione e al fine vita
del prodotto.(http://ec.europa.eu/environment/ecolabel/index_en.htm)
I criteri ecologici e prestazionali sono messi a punto in modo tale da permettere l'ottenimento dell'Ecolabel solo da
parte di quei prodotti che abbiano raggiunto l'eccellenza ambientale. I criteri vengono revisionati e resi più restrittivi, quando se ne verifichi la necessità, in modo da premiare sempre l'eccellenza e favorire il miglioramento continuo della qualità ambientale dei prodotti
Questa certificazione, in particolare per i prodotti EcoLucart e Grazie Lucart, significa:
utilizzo del 100% di carta riciclata come materia prima o da legno proveniente da piantagioni sostenibili;
controllo della qualità degli scarichi idrici (basse emissioni di AOX, P e COD);
contenimento delle emissioni in atmosfera, in particolare per CO2, NOx e zolfo;
bassa produzione di rifiuti (gestione dei rifiuti con procedure finalizzate al riciclo e al recupero dei materiali e al
trattamento dei rifiuti pericolosi).
L’ eco-compatibilità di Grazie Lucart è ulteriormente garantita
dall’utilizzo per molti dei prodotti della gamma di involucri per le confezioni fatti in Mater-Bi, materiale biodegradabile e compostabile a
base di amido di mais, adottato per la prima volta al mondo, per questo specifico utilizzo, proprio da Cartiera Lucchese nel 1998.
Il Regolamento EMAS (Regolamento CE 761/2001) è un sistema comunitario di ecogestione e audit al quale possono aderire volontariamente le organizzazioni per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali e fornire a chiunque le informazioni sui propri aspetti
ambientali. È una norma di applicazione facoltativa che completa il
dettato dell’UNI EN ISO 14001, in quanto prevede, attraverso una
matrice istituzionale, sia il controllo del Sistema di Gestione Ambientale, sia l’espressione della valutazione delle prestazioni (in termini
Stabilimento di Diecimo
- 13 -
Aggiornamento 2009
quantitativi) attraverso la redazione della Dichiarazione Ambientale, documento redatto a garanzia della trasparenza dell’informazione verso il pubblico interessato.
L’ottenimento di queste certificazioni volontarie, unitamente al fatto che Cartiera Lucchese spa è stata anche una delle prime cartiere
italiane ad ottenere la certificazione PEFC, relativa all’uso di fibre di
cellulosa provenienti da foreste gestite con criteri di tutela di carattere etico, sociale ed ambientale, è una dimostrazione sia della volontà aziendale di perseguire gli obiettivi di miglioramento ambientale, sia degli effettivi interventi fatti per ridurre gli impatti ambientali dei processi e dei prodotti.
Stabilimento di Diecimo
- 14 -
Aggiornamento 2009
3.
CAPITOLO 3
3.1. Le attività del sito
L’attività principale del sito consiste nella produzione e trasformazione di carta tissue per uso igienico, domestico
e sanitario.
A margine di tale attività primaria, sussistono altri 2 processi a supporto della stessa:
Produzione di Energia elettrica e termica
Impianto di depurazione
PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA E TERMICA
All’interno del sito funziona un impianto che produce energia elettrica e termica utilizzando come unica risorsa il
metano.
L’impianto di cogenerazione è basato sul principio del “ciclo semplice” e comprende: una turbina a gas collegata
ad un alternatore di potenza nominale di 10,4 MWh.
L’impianto di cogenerazione produce circa il 55-60% dell’energia elettrica ed il 100% del vapore (max 30 t/h a 19
ATE) necessari per le attività degli impianti presenti nel sito.
In fase di fermata per manutenzione della turbina è necessario produrre vapore utile per mantenere attivo il ciclo
produttivo, mediante l’introduzione di metano ai bruciatori di servizio diretto posti sulla caldaia.
L’energia termica contenuta nei gas di scarico della turbina è utilizzata per produrre vapore facendoli passare attraverso una caldaia a recupero posta a valle del turbocompressore. Dopo il passaggio nella caldaia, i gas di scarico, prima di essere immessi nell’atmosfera, passano attraverso gli essiccatori dei fanghi di processo dove cedono
una ulteriore quota di energia termica.
A monte della conduttura che porta i fumi all’impianto di essiccamento fanghi, è eseguito il prelievo in continuo
dei flussi gassosi per il monitoraggio della composizione e per la verifica del rispetto della concentrazione dei parametri NOx e CO, come definito dall’autorizzazione del Ministero dell’Industria, Commercio ed Artigianato del 17
luglio 1996.
Stabilimento di Diecimo
- 15 -
Aggiornamento 2009
Schema Cogenerazione
PROCESSI DI PRODUZIONE E TRASFORMAZIONE DEL TESSUTO CARTA
La carta si ottiene da una sospensione di fibre di cellulosa in concentrazione intorno all'1%. Tale impasto viene
steso su una tela tessuta ad anello chiuso. L'acqua, eliminata per drenaggio, pressatura ed essiccamento finale,
lascia le fibre irregolarmente disposte e reciprocamente legate.
Il processo, basato sul principio della feltrazione, permette di unire saldamente tra loro fibre cellulosiche sospese
in acqua e dare origine al foglio di carta.
La fabbricazione della carta avviene con appositi macchinari chiamati macchine continue.
Il processo di produzione della carta è simile sia che si utilizzino
maceri che pura cellulosa. La sola differenza risiede nella fase iniziale, ove per i maceri sono previsti una serie di trattamenti necessari ad eliminare i materiali estranei come plastica, vetro, ferro,
colle, paraffina, ecc. la cui presenza può creare problemi produttivi
e condizionare gravemente la qualità del prodotto finito.
MP base Cellulosa
Stabilimento di Diecimo
- 16 -
Aggiornamento 2009
In questa prima fase di trattamento dei maceri vengono prodotti i cosiddetti scarti
di pulper, contenenti plastiche, metalli e materiale vario presenti nei maceri, che
vengono successivamente inviati a impianti esterni per lo smaltimento.
Per produrre carta con un buon grado di bianco, si ricorre ad un trattamento di disinchiostrazione, vale a dire l'eliminazione di inchiostri, vernici e smalti inevitabilmente presenti nei maceri. Negli impianti di Cartiera Lucchese spa l’imbianchimento
delle fibre si sviluppa senza additivazione di sostanze chimiche a base di cloro.
MP base macero
Il flusso di materia
DISCARICA
ACQUA
CARTA DA
MACERO
CARTIERA
SCARTO
PULPER
ACQUA
IMPIANTO
DEPURAZIONE
BIOLOGICA
FANGHI DI
CARTIERA
SMALTIMENTO
CELLULOSA
ENERGIA
ELETTRICA
SCARICO IN
FIUME
CARTA
CENTRALE
COGENERAZIONE
METANO
Stabilimento di Diecimo
CONVERTING
O CLIENTI
- 17 -
Aggiornamento 2009
DEPURAZIONE DEI REFLUI
Gli scarichi idrici generati dallo stabilimento di Diecimo sono:
acque provenienti dal processo produttivo
acque meteoriche
scarichi civili.
Tutte le acque di scarico provenienti dal processo produttivo, le acque meteoriche e di lavaggio dei piazzali adibiti allo stoccaggio fanghi, scarti di produzione, magazzino di stoccaggio ausiliari chimici, sono convogliate e raccolte
all’impianto di depurazione presente in stabilimento per gli opportuni trattamenti prima del loro invio nel corpo recettore superficiale pubblico (il fiume
Serchio) oppure a reintegro delle acque di processo.
Le acque di lavaggio dei piazzali delle zone in cui non è svolta attività strettamente legata agli impianti di produzione sono scaricate direttamente
nell’alveolo del fiume Serchio.
La depurazione del refluo
Presso l’impianto di depurazione le acque vengono trattate attraverso adeguati processi fisico-meccanici tradizionali di ossidazione e di anaerobiosi per la successiva restituzione entro livelli
di qualità idonea allo scarico in superficie, nel rispetto assoluto dei limiti previsti dalle leggi applicabili.
L’impianto in questione tratta le acque di scarico dello stabilimento prelevandole dalla vasca di raccolta ed equalizzazione di tutti i reflui da depurare.
L’impianto è dotato anche di un trattamento che possiamo definire di carattere terziario quale la clorazione, utilizzato solo se si manifestano le condizioni che ne richiedono l’esercizio.
Nell’impianto sono trattati tutti i fanghi che sono prodotti dall’attività produttiva dello stabilimento.
Sostanzialmente le fasi di trattamento dei fanghi sono riportate nello schema a blocchi sottostante:
Stoccaggio;
Disidratazione meccanica primaria ( filtrazione gravimetrica su tela );
Disidratazione meccanica secondaria ( strizzatura con coclea a sistema vite senza fine);
Essiccamento di una quota parte del fango (circa l’80%) a valle della disidratazione meccanica secondaria; il fango rimanente (20%) è stoccato sul piazzale adibito e successivamente essiccato.
Le acque nere civili sono trattate in specifici impianti biologici. Tali impianti sono di tipo prefabbricato e per la loro
manutenzione è stato stipulato un apposito contratto di appalto.
Stabilimento di Diecimo
- 18 -
Aggiornamento 2009
SCHEMA A BLOCCHI DELL'IMPIANTO TRATTAMENTO ACQUE
AZOTO
ACQUE DA
TRATTARE
CLORAZIONE
BIOFILTRAZIONE
FILTRI A SABBIA
EQUALIZZAZIONE
VASCHE
TRATTAMENTO
OZONO
5
RIMOZIONE
CORPI
GROSSOLANI
O2+O3
FILTRI PERCOLATORI
OSSIDAZIONE
BIOLOGICA SECONDARIA
GRIGLIATURA
RILEVAZIONI OPERATIVE IN CONTINUO
REGISTRATE SU DCS.
1) pH, TEMPERATURA, PORTATA, OSSIGENO
DISCIOLTO
2) PORTATA, OSSIGENO DISCIOLTO
3) OSSIGENO DISCIOLTO
4) pH, TEMPERATURA, TORBIDITA', PORTATA
5) 0SSIGENO DISCIOLTO
6) pH, TEMPERATURA, TORBIDITA', PORTATA
6
POZZETTO DI
SCARICO
ACQUE
SUPERFICIALI
E
D
RICICLO
FANGHI
TRATTAMENTO
CHIMICO FISICO
(FLOTTAZIONE)
4
SEDIMENTAZIONE
3
REINTEGRO
DEINK
RIMOZIONE
FANGHI
FILTRAZIONE
MECCANICA
1
OMOGENEIZZ.
A
Stabilimento di Diecimo
VERIFICHE GIORNALIERE DI LABORATORIO
VASCHE TRATTAMENTO
OSSIDAZIONE BIOLOGICA
PRIMARIA
C
VASCA
TRATTAMENTO
ANOSSICO
A) OMOGENEIZZAZIONE: pH, TEMPERATURA, COD
B) VASCA ANOSSICA: CONO IMHOFF 30', CONC. FANGHI, SVI
C) VASCA AERAZIONE: CONO IMHOFF 30’, CONC. FANGHI, SVI
D) USCITA SEDIMENTATORE: COD, AZOTO: NITROSO,NITRICO,
AMMONIACALE,
E) ACQUE DEPURATE: COD, CLORURI, FOFSORO TOT. AZOTO:
AMMONIACALE, NITROSO, NITRICO, TENSIOATTIVI. TOT. COME
SOMMA DI BIAS E MBAS
B
TORRI DI
RAFFREDDAMENTO
2
- 19 -
Aggiornamento 2009
Stabilimento di Diecimo
- 20 -
Aggiornamento 2009
3.2. La produzione nello stabilimento di Diecimo
Lo stabilimento di Diecimo, partendo da cellulosa pura o da maceri, produce tessuto carta in bobine per uso igienico, domestico e sanitario che può essere commercializzato, in bobine destinate a trasformatori oppure trasformato in prodotti finiti per il consumatore finale.
Le attività produttive si svolgono su tre turni giornalieri e si identificano in:
· ATTIVITÀ Dl CARTIERA
· ATTIVITÀ Dl TRASFORMAZIONE (O CONVERTING)
L’attività produttiva di Cartiera si realizza sulle macchine continue, cui si aggiunge un ciclo di disinchiostrazione, a
seconda del tipo di carta prodotta. In ogni caso, nelle fasi di formazione del foglio sono garantiti controlli e registrazioni per ciascuna bobina o jumbo-roll circa i principali parametri di produzione, fra i quali: la grammatura, il
grado di bianco, la resa in volume, l’allungamento, le resistenze longitudinali e trasversali.
-
Produzione cartiera le cui fasi sono:
1. Movimentazione Materie Prime (MP)
2. DEINK e Preparazione impasti
3. Macchina continua
4. Bobinatura
5. Immagazzinamento Bobine
TRASFORMAZIONE (O CONVERTING)
1) Alimentazione linee
2) Linea di trasformazione
3) Palletizzazione e fasciatura
4) Stoccaggio PF
Le linee di trasformazione sono divise per tipologia di prodotto in 4 reparti:
1. Igienica e Asciugatutto
2. Rotoli Industriali
3. Piegati Industriali
4. Piegati
Stabilimento di Diecimo
- 21 -
Aggiornamento 2009
Tabella (5) Planimetria stabilimento
ENTRATA CARRI
FERROVIARI
CARTIERA
INGRESSO
CARTIERA
MAGAZZINI
BOBINE
INGRESSO
CONVERTING
CONVERTING
MAGAZZINI PF
DEPURATORE
CARICO
FANGHI
MAGAZZINI
MACERI e
CELLULOSA
DISINCHISTRAZIONE
AREA DEPOSITO
PANCALI
INGRESSO PER :
SCARICO MATERIA PRIMA
CARICO PRODOTTO FINITO
MATERIALI SUSSIDIARI
FORNITORI
RECEPTION
UFFICI PRINCIPALI
#
AMBULATORIO
AREA DEPOSITO AUSILIARI
CHIMICI CARTIERA
AREA CARICO PF
UFFICIO
SPEDIZIONI
PRODUZIONE TOTALE DA STABILIMENTO in tons
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
99.921
99.162
106.049
117.175
105.738
103.217
103.195
Stabilimento di Diecimo
- 22 -
Aggiornamento 2009
4.
CAPITOLO 4
4.1. Aspetti e impatti ambientali di Cartiera Lucchese spa sito di Diecimo
Il controllo degli aspetti ambientali derivanti dall’attività del sito si basa su una continua vigilanza del rispetto delle
procedure autodefinite dal Sistema di Gestione Ambientale, nonché sul mantenimento dell’efficienza degli impianti.
L’efficacia del Sistema di Gestione Ambientale è assicurata per mezzo di verifiche ispettive interne eseguite in accordo ad un piano prestabilito e, quando ritenuto necessario, con ulteriori specifici audit. I risultati delle verifiche
ispettive sono sempre condivisi con la Direzione competente, al fine di intraprendere le necessarie azioni correttive,preventive, di miglioramento.
L’identificazione degli aspetti ambientali, diretti ed indiretti, parte dall’analisi del processo produttivo ed è integrata dalle “utilities” di stabilimento (impianto trattamento acque, impianti energetici,…), dai servizi generali (manutenzione, uffici tecnici,….) e dalle attività svolte da fornitori esterni (logistica e appalti).
Gli indicatori ambientali sono parte integrante del Rapporto Ambientale Annuale del Gruppo.
4.2. Aspetti ambientali diretti
Cartiera Lucchese spa, per l’identificazione e valutazione degli aspetti ambientali attinenti all’attività svolta nel sito
di Diecimo, ha messo a regime uno specifico processo di identificazione, analisi e valutazione oggettiva di ogni
aspetto ambientale riconducibile alle proprie attività.
La produzione della carta è un processo caratterizzato da alcuni impatti significativi sull’ambiente fra i quali, in
particolare, gli elevati consumi idrici ed energetici, nonché quelli relativi alle materie prime.
Sono compresi nell’analisi i seguenti aspetti:
1. Utilizzo di risorse e materie prime (risorse naturali, prelievi idrici, additivi e chimici ); (RIS)
2. Scarichi idrici; (SCA)
3. Risorse energetiche; (ENE)
4. Emissioni in atmosfera; (EMI)
5. Rifiuti; (RIF)
6. Rumore; (RUM)
7. Suolo e sottosuolo; (SUO)
8. Altro (amianto, Radiazioni ionizzanti, sostanze lesive dell’ozono, polveri, vibrazioni, biodiversità, trasporti, prevenzione incendi e emergenze); ( ALT )
Stabilimento di Diecimo
- 23 -
Aggiornamento 2009
1.
Utilizzo risorse e materie prime (RIS)
Materie prime fibrose
Cartiera Lucchese spa produce carta utilizzando sia pura cellulosa, sia maceri:
La cellulosa vergine, ancora oggi molto richiesta dal mercato italiano, è del tipo estratto con trattamento al solfato
(90%) e al solfito (10%), bianchita senza l’uso di cloro gassoso o ipoclorito o senza alcun uso di cloro o suoi derivati (ECF – Elementary Chlorine Free o TCF – Total Chlorine Free), e viene fornita all’azienda da fornitori che adottano tecniche di gestione eco-sostenibile delle foreste. Per questi motivi lo stabilimento di Diecimo è stato una
dei primi ad adottare le certificazioni Ecolabel e PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification
schemes) sui prodotti in pura cellulosa vergine, che le consentono di assicurare al committente che ne faccia richiesta un prodotto realizzato con cellulosa proveniente da piantagioni gestite in modo sostenibile.
A tal fine a tutti i fornitori vengono richieste dichiarazioni sulla provenienza del proprio materiale ed ulteriori certificati.
L’utilizzo dei maceri per la produzione della carta assume una particolare valenza ambientale: non solamente si
evita il taglio di nuovi alberi, impedendo l’impoverimento del patrimonio forestale, ma l’utilizzo dei maceri diventa
fondamentale nella chiusura del ciclo della carta, in quanto, partendo dai maceri selezionati e/o dalla raccolta differenziata, si può arrivare a recuperare una notevole quantità di materiale che altrimenti andrebbe perso con lo
smaltimento in discarica (circa il 23% dei rifiuti urbani è composto da materiali cellulosici riciclabili1); inoltre
l’utilizzo dei maceri permette anche di ottenere minori emissioni in atmosfera e minori consumi di acqua ed energia rispetto al ciclo produttivo che parte dal legno degli alberi.
È per tutti questi motivi che il riciclaggio della carta da macero fa ormai parte integrante dei programmi europei
per la gestione ottimale dei rifiuti.
A differenza della produzione di cartoni e di imballaggi, per produrre carta tissue e monolucida utilizzando i maceri
è indispensabile una fase di disinchiostrazione necessaria ad eliminare gli inchiostri e le componenti minerali della
carta. Questo processo genera dei residui – i cosiddetti fanghi di cartiera – che devono essere smaltiti
dall’Azienda.
Il costo dello smaltimento di tali fanghi rende, in prospettiva, estremamente difficoltoso procedere nella produzione di queste carte ecologiche. In Italia, infatti, la domanda di prodotti in carta riciclata è ancora fortemente legata
alla loro competitività ed il rischio che questo tipo di produzione diventi antieconomico è reale nel medio periodo.
Tabella (6)
BILANCIO DI MATERIALE UTILIZZABILE (FIBRE) PER 100 kg DI MACERO
VALORI MEDI OTTENIBILI
INPUT
Carta da macero immessa nel processo di “disinchiostrazione”
kg
100
OUTPUT
Fibre cellulosiche recuperate per produrre nuova carta
Fanghi di cartiera (fibre di cellulosa non
recuperabili + sostanze inerti)
Scarto pulper non recuperabile
1
kg
50-55
40-45
3-5
Fonte dato: www.sistemaambientelucca.it
Stabilimento di Diecimo
- 24 -
Aggiornamento 2009
Prodotti Chimici
Nel processo produttivo del tessuto carta,oltre alle fibre di cellulosa, sono utilizzati degli additivi chimici sia di natura solida che liquida.
Il processo produttivo della carta può rappresentare un habitat ideale per lo sviluppo e la proliferazione di microorganismi. Ciò comporta un costante controllo della loro presenza attraverso l’utilizzo di prodotti chimici necessari
ad evitarne la crescita e monitoraggio di laboratorio.
I prodotti utilizzati sono riconducibili alle seguenti categorie:
•
nutrienti
•
flocculanti
•
antilimo
•
ritentivi
•
battericidi
•
distaccanti
•
resine
•
anticalcare
•
colori per stampe
•
colle
•
lozioni e profumi
•
etc…..
Le forme di stoccaggio dei suddetti prodotti sono in relazione alla tipologia del prodotto utilizzato (su pancali, in
serbatoi, in cisternette o in fusti).
Le sostanze chimiche, sia liquide che solide, sono stoccate e messe in sicurezza in varie zone del sito e, quando
possibile, mantenute nei pressi del luogo di utilizzo.
In corrispondenza di ogni contenitore è disponibile la Scheda di Sicurezza relativa al prodotto. La gestione è demandata a personale interno opportunamente formato.
Relativamente ai prodotti chimici utilizzati nelle varie fasi del processo, Cartiera Lucchese, ai sensi del Regolamento 1907/2006 CE (Reach), si è impegnata a comunicare ai propri fornitori l’uso che viene fatto del prodotto
all’interno del processo produttivo e richiedendo al contempo sia informazioni concernenti i loro formulati sia la
trasmissione delle Schede di Sicurezza redatte in conformità a tale normativa. La provenienza di tutti i prodotti
chimici impiegati è europea. Tali prodotti contengono esclusivamente sostanze che sono state pre-registrate o che
sono esenti da tale obbligo e non contengono sostanze estremamente preoccupanti (SVHC).
Ai sensi del nuovo Regolamento Ecolabel è stata fatta un’indagine sulla natura e la compatibilità ambientale, in
termini di pericolosità. Ciò ha portato alla sostituzione di alcune sostanze con altre a maggior compatibilità e conformi alle indicazioni del nuovo Regolamento.
Prelievi idrici
La definizione degli orientamenti e delle politiche in materia di gestione delle risorse idriche risulta uno dei temi
centrali della protezione ambientale in ambito nazionale e internazionale. Le singole realtà produttive sono tenute
Stabilimento di Diecimo
- 25 -
Aggiornamento 2009
ad adottare tecnologie adeguate e provvedere ad azioni sostenibili per la tutela e la razionalizzazione di questa
risorsa indispensabile.
La riduzione dei consumi idrici è uno degli obiettivi di miglioramento di Lucart Group attraverso la continua ricerca
delle soluzioni tecnologiche più evolute.
Il processo di produzione della carta utilizza in tutte le sue fasi grandi quantità di acqua, tanto che per la fabbricazione di alcune tipologie di carta, la soluzione di fibre di cellulosa deve essere diluita fino allo 0,3 - 0,4%. La corretta gestione di questa risorsa incide sia sulla qualità dell’ambiente sia su aspetti strettamente economici della
vita aziendale: più acqua si immetterà nel sistema, più aumenterà l'investimento necessario per gli impianti di depurazione alla fine del ciclo.
Cartiera Lucchese spa, nel sito di Diecimo, utilizza due tipi di acqua:
acqua prelevata da 4 pozzi, autorizzati con concessione da parte delle autorità preposte, localizzati all’interno del
perimetro aziendale, per la propria produzione industriale
acqua captata dall’acquedotto comunale, utilizzata unicamente per gli usi civili.
Per ridurre i consumi idrici nel corso degli anni sono stati installati sistemi per modificare il flusso di acqua
all’interno degli impianti: attraverso la netta separazione dei diversi cicli delle acque di processo è possibile riciclare fino al 70% del fabbisogno idrico della cartiera, limitando il prelievo dai pozzi esclusivamente al reintegro
dell’acqua che non può essere riciclata come le acque di raffreddamento e le acque per le tenute idrauliche, che
sono inviate direttamente all’impianto di depurazione e da qui immesse nell’ambiente.
Per l’acqua di pozzo usata per il reintegro delle acque demineralizzate del circuito del vapore, necessario a causa
delle perdite di vapore e dello spurgo delle caldaie, è previsto un trattamento di demineralizzazione tramite filtri
(filtro a quarzite e filtro a carboni attivi), osmosi inversa e resine a scambio ionico. Il letto misto a scambio ionico
viene rigenerato periodicamente con acido cloridrico e soda caustica e sottoposto a lavaggio. Le acque di lavaggio
sono in seguito inviate all'impianto di depurazione.
Il consumo di acqua nello stabilimento di Diecimo è dovuto al processo di disinchiostrazione che, per la carta tis-
sue bianca, deve essere molto spinto e richiede molti passaggi per un’eliminazione quasi completa di tutti gli inchiostri presenti nei maceri. Il valore, che ammonta a poco meno di 17 mc/ton, è comunque molto buono se si
considera che il valore proposto dalle BAT (Best Available Technologies – Migliori Tecnologie Disponibili)
dell’industria cartaria europea prevede un valore ottimale di consumo di acqua pari a 25 mc per tonnellata di carta
prodotta.
Stabilimento di Diecimo
- 26 -
Aggiornamento 2009
Tabella (7)
TOTALE ACQUA PRELEVATA DA POZZO E POTABILE E PORTATA MEDIA ANNUA DA
POZZO
Anno
Parametro
u.m
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Limite di
legge
Totale da
m³ 1.796.408 1.813.510 1.816.480 1.863.050 1.763.490 1.673.180 1.666.260 1.892.160
pozzo
Portata me205
207
207
213
201
191
190
216
dia da pozzo m³/h
*
Consumo
acqua pota- m³
1468
1091
1925
4391**
2841
2800
2900
n.c.
bile
*Calcolato dividendo il prelievo totale anno per 365 giorni/anno e successivamente per 24 ore /giorno.
**Il valore così alto è dovuto alla privatizzazione del servizio avvenuto nel 2006 e pertanto è stato effettuato un conguaglio relativo agli anni
precedenti in cui le letture erano solamente stimate.
Acqua emunta da pozzo
1.900.000
1.850.000
1.800.000
mc
1.750.000
1.700.000
1.650.000
1.600.000
1.550.000
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Limite
di
Legge
anno
Consumo di ACQUA POTABILE
4500
4000
3500
3000
2500
mc
2000
1500
1000
500
0
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
anno
Stabilimento di Diecimo
- 27 -
Aggiornamento 2009
2.
Scarichi idrici (SCA)
Lo stabilimento di Diecimo può scaricare le acque nel recettore superficiale pubblico, il fiume Serchio, in quanto
possiede un proprio impianto di depurazione interno. Le acque provenienti dalle varie fasi di processo sono trattate attraverso processi fisico-meccanici tradizionali di ossidazione e di anaerobiosi commisurati alle esigenze di depurazione per la successiva restituzione entro livelli di qualità idonea allo scarico in superficie, nel rispetto dei limiti previsti dalla Tabella 3 allegato V del D.Lgs. 152/06.
Le acque dei piazzali interessati dalle operazioni di carico e scarico dei materiali e lo stoccaggio dei prodotti chimici vengono convogliate, attraverso una rete idrica e apposite griglie poste lungo il perimetro degli stessi,
all’impianto di depurazione.
Le acque meteoriche dilavanti e dei tetti verranno prossimamente convogliate ad una vasca di prima pioggia realizzata ai sensi del D.P.G.R. Toscana n°46/R del 08-09-2008 - Regolamento di attuazione della L.R. 20/2006
"Norme per la tutela delle acque dall’inquinamento" e del Piano di gestione delle AMD presentato alle autorità
competenti.
Lo stabilimento effettua internamente e giornalmente sia le analisi delle acque in uscita dal depuratore sia sulle
acque delle fasi intermedie, secondo le procedure di gestione interna. Inoltre, periodicamente, le stesse analisi
sono affidate ad un laboratorio esterno certificato per un controllo incrociato, ai sensi delle Autorizzazioni/ normative vigenti.
Dal momento che le sostanze contenute nei reflui della cartiera sono essenzialmente di origine organica (fibre di
cellulosa), la performance del depuratore delle acque di processo è valutata prendendo a riferimento la domanda
chimica di ossigeno – COD, Chemical Oxigen Demand.
3.
Risorse energetiche (ENE)
Il processo produttivo della carta richiede l'impiego di grandi quantità di energia. Una parte rilevante degli investimenti destinati alla tutela dell’ambiente delle cartiere hanno riguardato il settore energetico. Per ridurre il prelievo di elettricità dalla rete nazionale, le cartiere hanno realizzato sistemi autonomi di autoproduzione di energia:
centrali termoelettriche interne, in grado di rendere autosufficienti i diversi stabilimenti sia per quanto riguarda il
fabbisogno elettrico, sia per quello termico.
In tale scenario, lo stabilimento di Diecimo è stato uno di primi siti cartari europei a puntare sulla tecnica di autoproduzione di energia attraverso centrali di cogenerazione alimentate a gas metano.
L’impianto di cogenerazione produce vapore, energia elettrica e calore destinati ai processi produttivi dello Stabilimento di Diecimo. La produzione di energia è ottenuta dalla combustione esclusiva di metano.
La produzione di energia elettrica è effettuata tramite un turbogas da 10,4 MW alimentato a gas naturale e una
caldaia di recupero in grado di produrre 30 t/h di vapore saturo a 19 bar e a 230° C. L’energia elettrica prodotta a
6.000 V è in parte utilizzata direttamente dalle utenze di pari tensione, in parte viene elevata a 15.000 V e immessa in rete. Quest’ultima viene poi utilizzata all’interno dello stabilimento, una volta ridotta al voltaggio richiesto.
Stabilimento di Diecimo
- 28 -
Aggiornamento 2009
La caldaia è munita di due bruciatori a combustione interna alimentati a metano che garantiscono la produzione di
vapore in caso di fermo del turbogas o in caso di maggiore richiesta di vapore da parte dello stabilimento.
La produzione di energia elettrica copre circa il 55 - 60% del fabbisogno dello Stabilimento: la restante quota viene acquistata. L'energia elettrica è utilizzata per alimentare i macchinari, il calore per asciugare la carta. Il ciclo
combinato (energia elettrica + vapore prodotto + calore recuperato) porta ad un rendimento molto elevato, valutato nell’ordine dell’80 - 90%, che può venir letto anche come un importante passo per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) e del conseguente Effetto Serra, come previsto dal protocollo di Kyoto.
La produzione di vapore e di calore dell’impianto copre tutta la richiesta di energia termica, anche grazie
all’implementazione di sistemi per il risparmio energetico con l’utilizzo del controllo automatizzato dei macchinari e
di particolari soluzioni impiantistiche. Il recupero del calore dei fumi derivanti dalla centrale a cogenerazione per
l’essiccamento dei fanghi di cartiera prodotti dalla disinchiostrazione dei maceri, il recupero del calore delle fumane per il preriscaldamento dell’aria nelle cappe e per il condizionamento degli ambienti, sono alcuni dei sistemi
che permettono un risparmio energetico.
Recentemente è stato installato un assorbitore a bromuro di litio funzionante con vapore che permette l’utilizzo
del calore autoprodotto dalla turbina. Il fluido freddo prodotto dall’assorbitore viene utilizzato per raffreddare aria
al turbogas aumentando il rendimento elettrico e la produzione elettrica.
Questo intervento ha permesso lo sfruttamento massimo del calore senza disperderlo, aumentando così le performances dell’impianto.
Oltre alla centrale di cogenerazione, altre utenze di metano sono:
le cappe di essiccamento sul monolucido delle macchine continue. Le cappe a gas per l’essiccamento del tessuto
in carta sono essenzialmente costituite da una coppia di bruciatori a gas metano per ogni linea continua di produzione e destinate ad ottenere una rapida e continua asciugatura del tessuto carta;
la centrale termica per il riscaldamento della cartotecnica;
i gruppi di caldaie a metano per il riscaldamento dei servizi generali (uffici principali, spedizioni…)
un’altra caldaia a metano nel reparto macchine, che è stata fermata dopo l'entrata in funzione del turbogas. Tale
caldaia è ancora attivabile in caso di emergenza, a meno dell'annesso impianto di demineralizzazione dell'acqua
del circuito termico, che è stato inibito con la rimozione dei serbatoi di acido cloridrico e di soda caustica per la
rigenerazione delle resine a scambio ionico.
4.
Emissioni in atmosfera (EMI)
Le emissioni in atmosfera dello stabilimento di Diecimo sono localizzate nell’impianto centrale a cogenerazione,
nei punti di emissione dei filtri di aspirazione dell’aria nella zona delle macchine continue e sistemi di riscaldamento aria delle cappe di asciugamento della carta e nel reparto converting.
Tutte le emissioni sono controllate e risultano conformi ai limiti imposti dall’autorizzazione con effetto quotidiano
cogente.
Stabilimento di Diecimo
- 29 -
Aggiornamento 2009
La sorveglianza della qualità delle emissioni è svolta attraverso campagne di analisi effettuate da Laboratori esterni accreditati, secondo la periodicità indicata nelle autorizzazioni vigenti.
Tutte le emissioni controllate risultano conformi ai limiti imposti dalle autorizzazioni e dalla normativa vigente.
Gli indicatori di performance indicano una stabilità nel tempo dei valori di emissione per unità di prodotto.
Gli impatti sulla qualità dell’aria derivante dalle attività dello stabilimento sono dovuti:
Origine emissione
Inquinante
Emissioni relative alla combustione di CH4
CO,CO2, NOx
Emissioni relative alla produzione di carta
Polveri, NOx
Emissioni relative alla trasformazione della carta in PF
polveri
Le emissioni di CO2 e di NOx sono dovute principalmente alle emissioni dell’impianto di cogenerazione, mentre le
polveri si riferiscono al valore di emissione complessivo derivante dalla produzione della carta.
Tali polveri sono opportunamente trattate,prima di essere immesse in atmosfera, attraverso gli impianti di aspirazione polveri, quali scrubber e/o filtri a maniche, installati nei locali di produzione.
L’impianto di cogenerazione è provvisto di un Sistema di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni (SMCE) che
permette il monitoraggio quotidiano della qualità delle emissioni e la cui gestione e manutenzione è regolata da
apposita procedura del SGA.
I suddetti impianti vengono regolarmente sottoposti a controllo, pulizia e manutenzione da parte del personale di
cartiera lucchese e di personale esterno per verificarne e garantirne l’efficienza. Tali attività vengono annotate su
apposito Registro di manutenzione.
L’azienda ricade anche nel campo di applicazione della Direttiva 2003/87/CE relativa all’assegnazione e scambio di
quote di emissione di CO2 (meglio conosciuta come Emission Trading).
5.
Rifiuti (RIF)
Tutti i rifiuti generati dalle attività produttive vengono gestiti attraverso una specifica procedura del sistema di gestione ambientale.
I rifiuti prodotti sono raccolti e conferiti, per il recupero o lo smaltimento, a trasportatori e gestori esterni autorizzati conformemente alle leggi vigenti in materia.
Le diverse tipologie di rifiuti che si producono sono elencate per tipologia, codice CER (identificazione del Rifiuto),
destinazione e quantitativi smaltiti nell’anno nella seguente tabella:
Stabilimento di Diecimo
- 30 -
Aggiornamento 2009
Tabella (8)
cod. cer
Descrizione
rifiuto
Smaltimento
QUANTITA' SMALTITE (tons)
2003
2004
2005
2006
030305/ fanghi di cartieRecupero
030310 ra
70.067
60.302
56.265
48.174 21.067,4 19.134,6 8956,3
030307
4.062
3.153
2.754
2.467
1.321,36
960
1101,5
==
==
==
==
==
78,28
283,52
==
==
==
0,1
0,28
0,28
0,18
Smaltimento
==
==
==
==
==
5,32
22,26
Deposito preliminare
==
==
==
==
0,14
==
0,14
4,62
==
==
==
==
==
==
2,58
6,84
14,64
5,14
8,96
7,84
4,84
080308
080318
080410
scarto pulper
In parte a recupero
acqua inchioSmaltimento
strata
toner per stamRecupero
pa
residui di colla
120112* cere e grassi
emulsioni cloruSmaltimento
rate
olio lubrificante
130205*
Recupero
usato
130204*
2007
2008
2009
130802* altre emulsioni
Smaltimento
0,5
==
==
==
==
==
==
150101
Recupero
==
==
==
==
==
395,4
570,99
208,68
218,54
160,32
252,26
200,82
255
254,15
58,4
71,08
62,02
84,2
83
100,5
65,56
310,48
293,7
291,54
319,14
262,54
272,1
263,6
23,82
33,94
15,6
15,03
8,26
33
240
==
==
==
==
==
==
2,86
==
==
==
==
==
==
1,64
Deposito preliminare
0,48
==
1,86
==
1,3
1,14
1,14
Recupero
0,12
0,16
0,46
0,36
==
0,44
==
Recupero
==
0,3
==
==
==
==
==
Recupero
4,32
==
==
==
==
0,78
0,98
Deposito preliminare
==
==
==
==
0,3
==
0,08
Recupero
2,38
0,76
1,204
1,14
1,24
1,82
3,1
150102
150103
150104
150106
carta e cartone
plastica da imRecupero
ballaggi
legno da imbalRecupero
laggi
imballaggi meRecupero
tallici
materiali misti
Recupero
Imballaggi conDeposito preliminare
tenenti residui
Assorbenti e
150202* materiali filtran- Deposito preliminare
ti
150110*
150203
filtri aria
160107* filtri olio
apparecchiature
160213*
fuori uso
apparecchiature
160214
fuori uso
rifiuti da labo160506*
ratorio
accumulatori al
160601*
piombo
170101
cemento
Recupero
23,94
==
==
25,92
==
==
==
170405
ferro e acciaio
inox
Recupero
102,24
55,12
37,82
50,04
113,12
56,66
38,92
170411
cavi elettrici
Recupero
7,22
0,86
==
2,78
2,32
2,84
==
170504
terra e rocce
Smaltimento
==
==
==
==
62,2
==
==
==
==
==
==
0,18
==
==
==
==
==
==
381,88
368,58
77,4
==
==
0,22
==
0,34
0,12
0,08
materiali isolanDeposito preliminare
ti
rifiuti misti di
170904
Recupero
costruzione
neon e tubi
200121*
Smaltimento
fluorescenti
170604
Stabilimento di Diecimo
- 31 -
Aggiornamento 2009
200304
fanghi civili
Depurazione
109,12
==
==
11,74
==
==
5,52
N° di CER
17
12
12
14
18
19
25
di cui nuovi
17
1
1
1
5
3
4
Totale rifiuti prodotti 74.988 64.136 59.605 51.409 23.516
21.675 11.898
Come si evince dalla tabella la quota maggiore di rifiuti prodotta è quella relativa ai fanghi di cartiera, benché nel
2009 sia stata registrata una sensibile diminuzione nella loro produzione attribuibile a scelte produttive che hanno
privilegiato la produzione di carta a partire da cellulosa vergine piuttosto che da maceri.
Tabella (9)
DESTINAZIONE DEI FANGHI DI CARTIERA
Destinazione
anno
u.m.
Produzione laterizi
Produzione prodotti edili
%
%
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
11
19
15
32
52
43
30
7
10
7
1
1
0
0
Ripristino ambientale
%
82
71
78
47
35
41
21
Produzione Energia Elettrica
%
0
0
0,04
9
0
0
1
Recupero per compostaggio
%
0
0
0
11
13
16
49
L’aspetto che incide negativamente sul recupero ambientale dei fanghi di cartiera è il trasporto verso le zone ove
avviene il ripristino ambientale. Queste ultime infatti, sempre più spesso, sono localizzate lontano centinaia di chilometri dagli stabilimenti, con un conseguente impatto, sia economico che ambientale, legato alla movimentazione
dei mezzi.
Stabilimento di Diecimo
- 32 -
Aggiornamento 2009
% Destinazione fanghi di cartiera
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
2003
Produz. laterizi
2004
2005
Produz. Edili
2006
Anno
Ripristino ambient.
2007
2008
Prod. Energia Elettrica
2009
Recupero per compost.
Tabella (10)
MACROFAMIGLIE RIFIUTI PRODOTTI
6.
2003
2004
2005
anno
2006
2007
2008
2009
tons
10
8
17
7
11
10
13
non pericolosi
tons
849
673
569
761
1.116
1.570
1.827
fanghi
tons
70.067
60.302
56.265
48.174
21.067
19.135
8.956
scarto pulper
tons
4.062
3153
2.754
2.467
1.321
960
1.102
totale rifiuti
tons
74.988
64.136
59.605
51.409
23.516
21.675
11.898
Tipologia
u.m
pericolosi
Rumore (RUM)
Le emissioni acustiche sono tra gli aspetti ambientali più significativi legati alla produzione della carta, in particolare per quanto riguarda gli ambienti di lavoro.
Le sorgenti di rumore nello stabilimento sono di due tipi:
sorgenti fisse: impianti, apparecchiature o macchinari (ventilatori, compressori, pompe, valvole);
sorgenti mobili: camion approvvigionamento di materie prime e ausiliarie, camion per il trasporto dei prodotti finiti, carrelli elevatori, movimentazione vagoni ecc.
Stabilimento di Diecimo
- 33 -
Aggiornamento 2009
Le attività di trasporto interessano le ore diurne nella fascia oraria 8-21, mentre l’attività produttiva ha luogo per
tutta la giornata (ciclo continuo).
I reparti maggiormente interessati sono la zona compressori dell’impianto di cogenerazione e le macchine continue. Per questo motivo gli ambienti di lavoro in cui viene prodotta la carta e la zona converting sono stati adeguatamente insonorizzati per evitare di propagare rumore all’esterno dello stabilimento.
Nel corso degli anni Cartiera Lucchese S.p.A. è intervenuta adottando strumenti e tecnologie per ridurre le emissioni sonore, dotare i lavoratori di adeguati dispositivi di protezione individuale ed evitare il propagarsi del rumore
all’esterno dello stabilimento. Oggi le aree ove sono ubicati gli stabilimenti non presentano particolari elementi di
criticità per quanto riguarda l’inquinamento acustico.
Nel Comune di Borgo a Mozzano è stato approvato con Delibera del Consiglio Comunale n.90 del 28/12/2005 il
piano di zonizzazione acustica comunale.
Il sito di Diecimo ricade in Classe VI – aree esclusivamente industriali, per la quale sono stabiliti i seguenti limiti di
Legge:
valori limite di emissione: (valore limite che può essere emesso da una sorgente)
classe di destinazione d’uso
limite diurno (06.00-22.00)
limite notturno (22.00-6.00)
65
65
VI aree esclusivamente industriali
valori limite di immissione: (valore limite riferito al rumore immesso nell’ambiente esterno da tutte le sorgenti)
classe di destinazione d’uso
limite diurno (06.00-22.00)
limite notturno (22.00-6.00)
70
70
VI aree esclusivamente industriali
Per quanto concerne la salute e la sicurezza dei lavoratori, l’azienda adempie a tutte le prescrizioni legislative di
settore. Sono infatti state adottate tutte le misure di prevenzione e protezione per ridurre i possibili danni
all’udito, garantendo ai lavoratori una adeguata informazione sul livello di esposizione al rumore. Per ciascun lavoratore sono previste prove audiometriche annuali e verifiche sulla dotazione di corretti DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) specifici per ogni potenziale esposizione.
In riferimento alle rilevazioni sul rumore interne ed esterne, vengono effettuate le verifiche di legge da consulenti
per valutare l’incidenza acustica.
7.
Suolo e sottosuolo (SUO)
Dalla relazione tecnica redatta per la realizzazione dei pozzi, si evince che, dal punto di vista geologico, il sito è
collocato sui depositi alluvionali del fiume Serchio, costituiti principalmente da sabbie e ghiaie, racchiusi tra contrafforti rocciosi facenti parte dei Calcari grigio scuri con selci nere (Malm – Giurassico) della Falda Toscana non
metamorfica. Nella parte sud est dell’area rilevata, affiora la formazione delle Radiolariti rosse e verdi (Malm –
Giurassico), meglio conosciuta come “diaspri”, della Serie Toscana.
Stabilimento di Diecimo
- 34 -
Aggiornamento 2009
Dal punto di vista idrogeologico, i terreni sabbiosi ghiaiosi sono caratterizzati dalla presenza dell’acquifero di subalveo del fiume Serchio; la superficie freatica di tale acquifero oscilla mediamente tra valori di 3.0 e 5.0 metri rispetto al piano campagna. Dall'analisi dei rilievi stratigrafici, si evince che sotto uno strato di sabbie, sabbia limosa
e limi sabbiosi di due metri, è presente uno strato di spessore pari a 5.0 metri di ghiaie cementate e sabbie limose
e, al di sotto di questo, uno strato di 16.0 metri di ghiaie e sabbie con ciottoli. Tutti i terreni attraversati sono
quindi stratigraficamente riferibili ai depositi alluvionali della Piana Lucchese, di età olocenica. Le conoscenze idrogeologiche, seppur non molto dettagliate, indicano che questi strati grossolani contengono un solo acquifero
ghiaioso - sabbioso compreso tra 2.0 e 3.0 metri dal piano campagna fino a profondità di circa 24 metri, mentre
negli strati superficiali vi sono depositi fini e meno permeabili.
Il suolo non presenta fenomeni di contaminazione.
Serbatoi interrati
Nel sito sono presenti 3 serbatoi, autorizzati, utilizzati per le attività dello stabilimento:
1 serbatoio da 60 m3 utilizzato come riserva idrica antincendio;
1 serbatoio da 5 m3 per olio diatermico per la caldaia ausiliaria (di emergenza);
1 serbatoio da 25 m3 per il gasolio per autotrazione, sottoposto annualmente a prove di tenuta ad opera di ditta
esterna specializzata,mentre periodicamente personale interno di cartiera lucchese ne valuta l’integrità attraverso
controlli del livello di fluido contenuto.
Prodotti chimici, oli e lubrificanti
Gli ausiliari chimici impiegati nel processo di fabbricazione sono stoccati nei modi più adatti alla tipologia dei prodotti (serbatoi, cisternette o fusti) e quando possibile sono mantenuti nei pressi dei luoghi di utilizzo (impianti di
disinchiostrazione, di depurazione, di cogenerazione, macchine continue). Periodicamente sono condotti controlli e
verifiche interne dell’integrità delle vasche di raccolta e contenimento dei prodotti. Tutti i serbatoi sono dotati di
un proprio contenimento di sicurezza, mentre le cisternette e i fusti, conservati in luoghi attrezzati per il rischio
incendio, prima d’essere avviati all’utilizzo sono stoccati in un’area dedicata dotata di rete fognaria collegata al
depuratore. I fusti d’olio e grassi lubrificanti sono conservati all’interno di un deposito reso accessibile solo al personale addetto, mentre il gasolio è conservato in un serbatoio interrato periodicamente controllato, collocato in
zona distante dagli impianti. La gestione e lo stoccaggio dei prodotti chimici e delle materie prime, nonchè le operazioni di carico e scarico dei serbatoi sono regolate da apposite procedure del Sistema di Gestione QSA.
La movimentazione dei prodotti chimici e degli oli costituisce una possibile fonte di inquinamento del suolo. Tale
condizione può verificarsi esclusivamente in situazione di emergenza in quanto il personale addetto a tali operazione è adeguatamente formato e provvisto di dispositivi idonei di protezione. Tali situazioni di emergenza e/o
sversamento sono monitorate e gestite secondo le procedure interne.
8.
Altro (ALT)
Amianto
All’acquisto dell’area in cui sorge lo stabilimento di Diecimo erano già presenti alcuni capannoni con copertura in
eternit (cemento amianto).
Stabilimento di Diecimo
- 35 -
Aggiornamento 2009
L’azienda, in conformità alla Legge 257 del 1992 e al D.M. 06 settembre 1994, ha mappato tutte le zone dove c’è
presenza di materiale con amianto e provvede a valutarne il buono stato di conservazione secondo modalità e
frequenza di legge. La sostituzione del materiale di copertura contenente amianto è oggetto di un piano di miglioramento che porterà nel tempo, quando i controlli di verifica dello stato indicheranno la necessità di sostituzione,
alla rimozione dell’eternit e/o al suo incapsulamento.
Tutti gli interventi di rimozione vengono svolti da ditte esterne specializzate e in conformità alle leggi vigenti in
materia.
PCB- PCT e sostanze lesive per l’ozono
Tutte le apparecchiature contenenti PCB e PCT, come fluidi isolanti, sono state sostituite.
Analogamente sono stati sostituiti tutti gli estintori a Halon.
Nel sito non vi sono sostanze lesive per l’ozono atmosferico.
E’ stata predisposta un’istruzione per la gestione, il controllo e la manutenzione delle apparecchiature contenenti
sostanze lesive per l’ozono, essenzialmente impianti di refrigerazione e condizionamento.
I gas presenti sono essenzialmente:
•
R22
•
R410A
•
R404A
Conformemente al Regolamento CE 2037/2000 negli ultimi anni sono stati acquistati impianti che non sono alimentati a R22. Relativamente a quelli che utilizzano gas freon, nei prossimi è stato predisposto un Piano per le
progressiva sostituzione/smaltimento degli apparecchi o dei compressori in conformità alle prescrizioni di legge.
Tutti gli apparecchi che contengono fluidi refrigeranti sono registrati su apposito elenco e vengono controllati annualmente da ditta esterna specializzata che provvede anche alla ricarica del gas e al recupero del refrigerante
controllato. Gli impianti sono dotati di libretti di manutenzione, redatti da personale tecnico abilitato, ai sensi del
DPR 147/06.
E’ previsto un piano quinquennale di progressiva sostituzione delle macchine sprovviste del certificato di conformità.
Radiazioni ionizzanti
Alcune sorgenti di radiazioni ionizzanti sono installate sui dispositivi di controllo automatico della grammatura e
dell’umidità delle macchine continue. Queste sorgenti consistono in piccole quantità di materiale radioattivo di tipo
ß. L’esigua radioattività, l’attenta gestione e la manutenzione eseguita da personale esperto qualificato, comportano un impatto ambientale trascurabile.
Attualmente è in fase di aggiornamento l’analisi di Valutazione del Rischio.
Emergenze
L’azienda è provvista di apposita procedura per la gestione degli eventi accidentali.
Stabilimento di Diecimo
- 36 -
Aggiornamento 2009
Prevenzione incendi
Lo stabilimento di Diecimo è in possesso del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) rilasciato dal Comando dei
Vigili del Fuoco di Lucca, rilasciato in data 20.07.2007.
Ditte esterne specializzate effettuano controlli periodici sulle apparecchiature anti incendio (estintori, sprinkler)
mentre il personale interno effettua controlli mensili del funzionamento degli impianti di spegnimento ad acqua.
Tutte le attività di controllo sono opportunamente registrate ai sensi del DPR 37/98. Cartiera Lucchese è dotata di
squadre antincendio, opportunamente formate, presenti 24h/24 ed ha predisposto opportune procedure ed istruzioni operative in merito a tale attività.
Stabilimento di Diecimo
- 37 -
Aggiornamento 2009
4.3. Aspetti ambientali indiretti
Gli aspetti ambientali indiretti sono gli aspetti ambientali riconducibili a quelle attività o servizi sui quali
l’organizzazione non ha un controllo gestionale totale, ma soltanto un certo grado di influenza. Caratteristica di
questi aspetti è la presenza di un soggetto intermedio con il quale l’azienda condivide il controllo gestionale e che
si frappone fra l’aspetto indiretto e l’impatto ambientale che ne consegue.
Gli aspetti ambientali indiretti, essendo espressione di un non totale controllo gestionale da parte dell’azienda,
possono essere classificati in funzione della categoria di soggetti intermedi interagenti con la cartiera e degli impatti ambientali connessi alla attività da loro svolta presso o per conto di essa, in riferimento alle seguenti macroaree di investigazione:
1.
Questioni relative al ciclo di vita del prodotto e del processo (ad es. aspetti legati
all’approvvigionamento, alla progettazione, all’utilizzo, alla distribuzione, al fine vita, etc…);
2.
Rapporti con appaltatori e fornitori di beni e servizi (ad es. fornitura materie prime e prodotti au-
siliari, appalti di lavori sul sito, etc...) e loro “pratiche” ambientali;
3.
Gestione dei trasporti (approvvigionamento materie prime e ausiliarie, trasporto prodotto finito, servi-
zio di smaltimento rifiuti, trasporto pubblico locale)
4.
Relazioni con il contesto locale (ad es. collaborazioni con Pubbliche Amministrazioni ed altre aziende
sul territorio, etc...);
5.
Investimenti di capitale e nuovi mercati (investimenti strutturali, nuovi impianti, macchinari ma an-
che nuove acquisizioni e nuovi mercati sia geografici sia commerciali). Per ogni tipo di investimento vengono svolte dall’azienda tutte le valutazioni tecniche, economico-finanziare e di opportunità alle quali si affiancano anche le
valutazioni del rischio e degli eventuali impatti ambientali associati. Tuttavia, allo stato attuale, risulta ancora essere un aspetto marginale e non valutabile secondo i criteri stabiliti nella procedura interna di riferimento. La significatività di questo aspetto sarà discussa ogni anno in occasione della valutazione degli aspetti ambientali, diretti e indiretti dell’anno trascorso.
Per l’anno 2009 non sono stati realizzati investimenti strutturali all’estero mentre è stato fatto un graduale inserimento di prodotti nei mercati dell’Est Europa.
Gli aspetti ambientali correlati a tutte le attività di trasporto sono riferibili principalmente a: emissioni in atmosfe-
ra, rumore, consumi energetici.
L’elevato numero di mezzi transitanti dallo stabilimento di Diecimo è dovuto al fatto che, oltre alla produzione di
bobine jumbo, avviene anche la trasformazione in prodotti tissue finiti, destinati alla vendita al consumatore finale. Tali prodotti sono, per loro natura, molto voluminosi.
Per cercare di limitare il numero degli automezzi circolanti, nello stabilimento di Diecimo, è stato creato uno scalo
ferroviario interno. In questo modo parte del trasporto da e per gli stabilimenti può avvenire su rotaia invece che
su gomma, riducendo il traffico e le conseguenti emissioni inquinanti dei mezzi pesanti, in linea con le politiche
Stabilimento di Diecimo
- 38 -
Aggiornamento 2009
aziendali rivolte ad uno sviluppo industriale sostenibile, attente alle realtà territoriali e impegnate nella protezione
dell’ambiente.
L’approvvigionamento di cellulosa vergine e la percentuale residua di macero non disponibile a livello europeo avviene a livello di mercato mondiale con trasporto via mare.
Per ridurre il numero dei camion in uscita l’azienda garantisce massimo riempimento e utilizzo del ritorno a pieno
carico, oltre che efficienza logistica in termini di tratte ottimizzate per ridurre sia i costi economici che ambientali.
Il numero di automezzi che sono transitati dallo stabilimento di Diecimo nel 2009 pari a 20.420 è inferiore di oltre
il 6% rispetto al 2008. Questa lieve flessione è dovuta al minor numero di trasporti per lo smaltimento di fanghi
prodotti e alla minor vendita di semilavorati a clienti esterni.
E’ attualmente in fase di revisione la metodologia di valutazione dei fornitori di beni e servizi che include quindi
anche le aziende appaltatrici operanti nel sito. Vengono infatti inclusi fra i parametri classici di valutazione (qualità
del servizio erogato, puntualità nella consegna etc) anche altri parametri di valenza ambientale quali il possesso di
relative certificazioni, il possesso di autorizzazioni di tipo Ordinario e non Semplificato per gli smaltitori di rifiuti
nonché la disponibilità alla condivisione e sottoscrizione sia del Codice Etico adottato da Cartiera Lucchese spa sia
della sua Politica Ambientale.
4.4. Valutazione degli aspetti ambientali
La valutazione della significatività degli Aspetti Ambientali identificati avviene secondo la metodologia descritta
nella specifica procedura del sistema di gestione ambientale PA001 “Aspetti e Impatti Ambientali”.
La metodologia di valutazione porta alla classificazione in:
Aspetto NON SIGNIFICATIVO, indicato in verde;
Aspetto MEDIAMENTE SIGNIFICATIVO, indicato in arancione;
Aspetto SIGNIFICATIVO, indicato in rosso.
Gli aspetti ambientali “significativi” emersi vengono legati alla definizione degli obiettivi di miglioramento.
Gli aspetti classificati come “mediamente significativi” verranno invece mantenuti sotto stretto e continuo monitoraggio.
L’aggiornamento della valutazione degli aspetti ambientali è effettuato a seguito di possibili eventi o cambiamenti
che modifichino la situazione considerata nella valutazione precedente.
•
Aspetti ambientali diretti
La significatività degli Aspetti Diretti è data dalla combinazione fra la probabilità del verificarsi di un impatto e la
gravità dello stesso.
I parametri utilizzati tengono in considerazione:
Stabilimento di Diecimo
- 39 -
Aggiornamento 2009
•
la probabilità e la frequenza di accadimento di un determinato impatto
•
la presenza o meno delle prescritte autorizzazioni
•
l’influenza verso le parti interessate
•
la mitigazione dell’impatto
Il tutto viene calcolato nelle seguenti condizioni:
normali
eccezionali/anomale: tali condizioni si differenziano da altre in quanto prevedibili. Rientrano fra queste anche
le situazioni di emergenza i cui effetti sull’ambiente sono ancora potenziali ed estremamente limitati
di emergenza: rientrano in questa casistica le situazioni di emergenza con effetti sull’ambiente in atto o potenzialmente gravi e i fatti calamitosi (alluvioni, incendi)
Tabella (11)
ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI
Aspetto Amb.
Diretto
Descrizione
Cellulosa vergine
Prelievi idrici da pozzo
Utilizzo di risorse
(RIS)
Macero
Tetrapak
Scarichi Idrici
(SCA)
Emissioni in atmosfera
(EMI)
Risorse energetiche
(ENE)
Rifiuti
(RIF)
Acque reflue civili e industriali
Acque meteoriche e di
piazzale
Emissioni di gas di scarico,
fumi di combustione e polveri
Emissioni diffuse
Gasolio per carrelli
Energia Elettrica
Metano
Fanghi di cartiera
Scarti da separazione
meccanica
Altri rifiuti NON PERICOLOSI
Rifiuti Pericolosi
Rumore
(RUM)
Sorgenti fisse
Suolo e sottosuolo
(SUO)
Stoccaggio chimici e oli
Serbatoi interrati gasolio e
Stabilimento di Diecimo
Sorgenti mobili
Impatto ambientale
potenziale
Impoverimento risorse naturali: disboscamento
Impoverimento risorse naturali: subsidenza
Impoverimento risorse naturali
Produzione fanghi di rifiuto e
generazione maleodoranze
Produzione fanghi di rifiuto e
generazione maleodoranze
Impoverimento risorse naturali
Inquinamento acque superficiali
Odori
Contaminazione acque superficiali/suolo
Inquinamento atmosferico
Valutazione
significatività
Mediamente significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
na
Impoverimento delle risorse
naturali: utilizzo di fonti NON
rinnovabili
Potenziale impatto in fase di
stoccaggio (contaminazione
suolo,sottosuolo e acque superficiali),movimentazione e
dismissione ultima
Inquinamento acustico
Contaminazione del suolo e
del sottosuolo/ acque super-
Mediamente significativo
Mediamente significativo
Mediamente significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
- 40 -
Aggiornamento 2009
ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI
olio combustibile
ficiali
Amianto
Polveri in ambiente di lavoro
Sost. lesive per ozono
Radiazioni Ionizzanti
Altro
(ALT)
Non significativo
Mediamente significativo
Inquinamento atmosferico e
pericolo per la salute umana
Non significativo
Non significativo
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
9
8
8
8
6
4
4
3
2
1
1
1
1
2
1
1
2
1
2
2
2
2
2
1
1
0
M
CE
AC
LL
PR
M
ER
UL
A
E
O
OS
CE
L
IE
(p
A
R
VI
ro
O
d.
(d
ID
i sb
Fa
RI
TE
ng
os
CI
TR
ca
hi
TE
AP
m
di
TR
e
AK
rif
nt
AP
iut
o)
(p
AK
ro
o
e
d.
(d
od
i sb
Fa
or
ng
os
i)
ca
hi
m
di
e
rif
nt
iut
o)
o
e
AC
o
AC
do
AC
QU
QU
ri)
QU
E
E
RE
E
ME
RE
FL
TE
FL
UE
OR
UE
IC
(o
HE
do
ri )
E
PI
AZ
ZA
LI
GA
S
EN
OL
IO
.E
LE
TT
RI
CA
M
ET
AN
O
EM
EM
IS
IS
SI
SI
ON
ON
I
ID
IF
FU
SE
SC
FA
AR
RI
NG
TI
FI
UT
HI
M
EC
IN
CA
ON
NI
PE
CI
RI
RI
FI
CO
UT
LO
IP
SI
ER
IC
SO
OL
RG
OS
EN
I
SO
TI
ST
RG
OC
FI
SS
EN
CA
E
TI
GG
MO
IO
BI
CH
SE
LI
RB
IM
AT
IC
I/O
OI
LI
IN
PO
TE
LV
RR
ER
AT
II
I
AM
N
AM
IA
B.
NT
SO
DI
O
ST
LA
.L
VO
ES
RO
IV
E
RA
OZ
D.
ON
IO
O
NI
ZZ
AN
TI
Nr (condizioni normali)
Significatività Aspetti Ambientali diretti
Aspetti ambientali
•
Aspetti ambientali indiretti
La significatività degli Aspetti Ambientali Indiretti è valutata secondo questi criteri:
•
potenziale autocontrollo gestionale sul soggetto intermedio
•
presenza di un limite normativo
•
natura degli aspetti connessi all’attività del soggetto intermedio
•
numero di principali aspetti ambientali connessi con le attività dei soggetti intermedi
Si introducono due criteri specifici per gli aspetti indiretti legati alla sensibilizzazione, informazione o sviluppo ambientale del contesto locale, ovvero:
•
numero di eventi in cui è coinvolta l’organizzazione
•
livello di coinvolgimento ed estensione dell’evento
Stabilimento di Diecimo
- 41 -
Aggiornamento 2009
Tabella (12)
ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI
Tipologia aspetti
ambientali indiretti
QUESTIONI RELATIVE
AL PRODOTTO / PROCESSO
Aspetto ambientale
indiretto
Soggetto intermedio
coinvolto
Valutazione significatività
Impiantistica
Fornitore macchinari
Mediamente significativo
MP e prodotti ausiliari
Realizzazione del prodotto
presso terzisti
Aspetti legati all’uso e fine
vita del prodotto
RAPPORTI CON APPALTATORI E FORNITORI DI BENI E SERVIZI
GESTIONE DEI TRASPORTI
Aspetti legati all’attività di
appaltatori/ fornitori e loro pratiche ambientali
Approvvigionamento materie prime e ausiliarie
Trasporto prodotto finito
(distribuzione)
Servizio smaltimento Rifiuti
Trasporto Pubblico
Locale
RELAZIONI CON IL
CONTESTO LOCALE
Stabilimento di Diecimo
Collaborazione,patrocinio
Partecipazione con P.A.
e/o altre aziende del territorio su temi ambientali
Fornitore cellulosa CoC e
Ecolabel
Altri fornitori di cellulosa
Significativo
Mediamente significativo
Fornitore macero
Fornitore di materie ausiliarie
Cartiere
Non significativo
Cartotecniche
Non significativo
Clienti
Non significativo
Appaltatori di lavori sul
sito (edili, meccanici, elettrici)
Società di pulizie, giardinaggio
Fornitori di servizi (laboratori di analisi,studi di
consulenza…)
Trasportatori
materie
prime e ausiliarie
Trasportatori
prodotti
finiti
Smaltitori autorizzati
municipalizzata
Ente trasporti pubblici
(per servizio di mobilità
sostenibile)
Comunità, P.A., GdO,
Ass.categoria, Ass. varie
Mediamente significativo
Significativo
Mediamente significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Mediamente significativo
Mediamente significativo
Non significativo
Non significativo
- 42 -
FO
Stabilimento di Diecimo
PU
LI
ZI
E
I/F
O
RN
IT
OR
CL
IE
NT
I
I
GI
AR
ID
NA
GG
IO
SE
TR
R
V
AS
IZ
PO
IV
RT
AR
AT
I
OR
IM
P
E
TR
AU
AS
X
PO
RT
AT
OR
SM
IP
AL
F
TI
TO
RI
RI
FI
UT
CO
I
NT
ES
TO
LO
TP
CA
L
LE
/G
DO
/A
SS
.
PR
ES
E
PA
LT
AT
OR
IE
RE
OT
EC
NI
CH
E
CA
RT
I
AC
ER
O
CE
LL
AT
.A
US
IL
IA
R
M
E
2
2,00
IM
M
E
LT
R
2,25
CA
RT
E
RN
IT
OR
IA
TE
IM
PI
AN
TI
CE
RT
IF
IC
A
E
2,75
AP
SE
RN
IT
OR
FO
FO
EL
LU
LO
RN
IT
OR
Nr (condizioni normali)
2,5
RN
IT
OR
IC
FO
3
FO
RN
IT
OR
Aggiornamento 2009
Significatività Aspetti Ambientali indiretti
2,50
2,75
2,50
2,25
2,25
2,00
2,00
2,13
1,63
1,5
2,00
1,67
1,38
1,13
1
0,5
0
Aspetti ambientali
- 43 -
Aggiornamento 2009
5.
CAPITOLO 5
5.1. Il controllo delle prestazioni ambientali
Il Sistema di gestione ambientale, conforme alla UNI EN ISO 14001 ed al Regolamento Emas, garantisce che tutti
i processi aziendali siano identificati e monitorati costantemente, in modo da contenere gli impatti sull’ambiente,
garantire la conformità alle disposizioni normative applicabili e prevedere un miglioramento continuo nella gestione dei processi che possono avere interazioni con l’ambiente.
Ogni anno vengono effettuati degli audit interni, condotti da personale specializzato, per verificare la conformità
dei processi rispetto alle modalità operative identificate e contestualmente viene verificata anche la conformità legislativa.
L’insieme di queste attività di audit completano e rafforzano il quadro delle verifiche ed ispezioni ufficiali effettuate
dalle Autorità Competenti e dagli Organi di Controllo, rappresentandone peraltro una valida garanzia per il mantenimento della conformità normativa nel sito produttivo di Diecimo.
5.2. Il sistema di gestione ambientale
Il Sistema di Gestione Ambientale implementato dall’azienda è il mezzo per il controllo e il miglioramento delle
prestazioni ambientali in conformità a quanto dichiarato nella Politica Ambientale.
Il sistema, in parte integrato con il Sistema di Gestione Qualità e Sicurezza, è costituito da Manuale, procedure,
istruzioni di lavoro e documenti di registrazione.
5.3. Indicatori ambientali
La scelta degli indicatori ambientali di seguito riportata è stata fatta a partire dalla valutazione degli aspetti ambientali, dall’analisi di rapporti ambientali e dichiarazioni ambientali di realtà produttive di settore, nonché dalle
indicazioni riportate nel nuovo Regolamento Emas n. 1221/2009.
I dati indicati sono stati raccolti ed associati in modo da fornire un’informazione attinente alle prestazioni ambientali, il più possibile trasparente e chiara.
Ciascun indicatore è dato dal rapporto fra il numeratore A indicante il consumo annuo di una certa categoria e il
denominatore B che nel caso di Cartiera Lucchese è rappresentato dalle tonnellate annue di carta prodotta. Ovviamente in tale modo non viene considerato l’apporto, comunque minimo, di carta acquistata da terzi o derivante
da cessioni infragruppo.
Non avendo energia prodotta da FONTI RINNOVABILI non è stato calcolato il relativo indicatore chiave.
Anche per la Biodiversità, che è data dal rapporto fra la superficie edificata e la superficie libera, non essendovi
stati in questi ultimi anni interventi di edificazione né di espansione territoriale dell’azienda, non verrà riportato in
tabella. Il valore percentuale di superficie coperta rispetto alla superficie totale è pari al 38%.
Relativamente alle emissioni di gas effetto serra, sono state riportate le ton di CO2 prodotte esclusivamente dai
processi di combustione del CH4 (come richiesto dalla Dir. 2003/87/ CE). Si ritiene che l’azienda, per il tipo di lavorazione, materie prime e combustibili utilizzati, non abbia emissioni di altri gas serra.
Stabilimento di Diecimo
- 44 -
Aggiornamento 2009
Tabella (13)
INDICATORI DI PRESTAZIONI AMBIENTALI – EPI –
Parametro
unità di
misura
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
tons/tons
1,07
1,07
1,10
1,18
1,15
1,12
1,10
tons/tons
1,87
1,96
1,92
1,62
1,26
1,23
1,12
kg/tons
kg/tons
45,1
2,8
42,3
2,7
37,5
2,9
37,2
3,0
30,6
2,7
26,5
2,5
26,5
2,4
m³/t
19,4
19,1
19,2
18,4
17,9
17,1
16,8
kg/t
kg/t
kg/t
kg/t
1,14
0,15
0,01
0,02
1,05
0,16
0,01
0,02
0,60
0,18
0,02
0,01
1,09
0,10
0,01
0,003
0,52
0,09
0,02
0,003
0,53
0,13
0,01
0,005
0,65
0,13
0,01
0,008
1,350
1,330
1,319
1,239
1,163
1,130
1,118
kg/t
kg/t
kg/t
kg/t
kg/t
1,10
0,14
0,04
0
806
1,13
0,10
0,04
0
805
0,85
0,11
0,08
0
795
0,47
0,34
0,05
0
707
0,88
0,08
0,27
0
786
0,91
0,05
0,05
0
793
0,95
0,02
0,04
0
759
kg/t
44
33
29
24
13
10
11
kg/t
757
634
594
477
213
195
91
kg/t
0,11
0,08
0,17
0,07
0,11
0,10
0,13
kg/t
9,2
7,1
6
7,5
11,3
16
18,5
t/t
0,81
0,67
0,63
0,51
0,24
0,22
0,12
mq
nd
%
41,9
EFFICIENZA MATERIALI
Materie prime fibrose
Cellulosa consumata per ton di carta
pura cellulosa prodotta
Maceri consumati per ton di carta da
macero prodotta
Prodotti chimici
Chimici/carta prodotta
Oli e lubrificanti/carta prodotta
Acqua
Consumi specifici totali di acqua prelevata da pozzo (produzione energia + processi) *
Qualità degli scarichi: COD
Qualità degli scarichi: SST
Qualità degli scarichi: Azoto totale
Qualità degli scarichi: Fosforo totale
Efficienza energetica
E.E. consumata per tons di carta prodotto
MWh/tons
Emissioni in atmosfera
NOx/carta prodotta
CO/carta prodotta
Polveri/carta prodotta
SO2/ carta prodotta
CO2/ carta prodotta
Rifiuti
Scarti da separazione meccanica per
tonnellata di tessuto carta prodotto
Fanghi di cartiera totali per tonnellata
di tessuto carta prodotto
Totale rifiuti PERICOLOSI prodotti per
tonnellata di tessuto carta prodotto
Totale altri rifiuti NON PERICOLOSI
prodotti per tonnellata di tessuto carta prodotto
Totale rifiuti prodotti
Biodiversità
Superficie coperta
92.233 92.233 92.233 92.233 92.233 92.233
SPECIFICI PER AZIENDA PER AAI
Amianto
Copertura presente
38,3
38,3
38
38
38
34,9
* Calcolato dividendo il prelievo totale anno per le (t) totali di produzione anno tessuto carta degli impianti di cartiera.
Stabilimento di Diecimo
- 45 -
Aggiornamento 2009
5.4. Il programma ambientale e il miglioramento continuo delle prestazioni
Al termine dell’analisi e valutazione degli aspetti ambientali diretti e indiretti le funzioni responsabili della gestione
ambientale definiscono, nell’ottica del miglioramento continuo delle proprie prestazioni, le priorità ambientali
dell’azienda, valutando le aree ove sia possibile intervenire anche in relazione al rapporto costi/efficienza
dell’intervento. Vengono a tal proposito formalizzati per ciascun elemento di criticità gli obiettivi e i programmi di
miglioramento, indicando parametri numerici (indicatori ambientali) che permettano di valutare lo stato di avanzamento nella realizzazione di ciascun obiettivo individuato. All’interno dell’obiettivo specifico possono poi esser
definiti traguardi intermedi attraverso i quali raggiungere l’obiettivo. Periodici riesami assicurano un costante presidio di analisi e monitoraggio sull’evoluzione del sistema e rappresentano contestualmente il momento di verifica
a chiusura di un ciclo di sistema e la base di indirizzo strategico per il perseguimento di nuovi obiettivi di miglioramento.
Nell’ambito del Sistema di Gestione Ambientale, AD fissa annualmente gli obiettivi di miglioramento relativamente
agli aspetti ambientali derivanti dalle attività aziendali. Di seguito sono elencati i principali obiettivi raggiunti nel
triennio trascorso e quelli previsti per il triennio 2009-2011.
Stabilimento di Diecimo
- 46 -
Aggiornamento 2009
Tabella (14)
OBIETTIVI PIANIFICATI (PROGRAMMA AMBIENTALE 2005- 2008) VS OBIETTIVI RAGGIUNTI
Aspetto Ambientale
Obiettivo generale
1
Azioni
Installazione di una centrale a
biomasse per la termocombustione
dei fanghi di processo uniti a cippato di legno con produzione di
energia elettrica
Energia
Rifiuti
Emissioni
Rispetto del protocollo di Kyoto:
- Diminuzione del traffico veicolare da e per lo stabilimento, con notevoli risparmi in termini di consumo di combustibili fossili e di relative
emissioni in atmosfera.(Risparmio stimato di 1.100 TEP/anno);
- Recupero totale delle ceneri prodotte dalla centrale che, per effetto del loro alto contenuto in componenti calcarei, sono un’ottima materia seconda direttamente impiegabile nei cementifici.
- Miglioramento della manutenzione del patrimonio boschivo della Valle del Serchio e della Garfagnana.
- Produzione di energia elettrica da usare direttamente per l’attività produttiva del sito con risparmio di energia prodotta da combustibili
fossili non rinnovabili pari a 13.300 TEP/anno
Indicatore
- MWh energia
elettrica
acquistata da rete e
autoprodotta
- numero veicoli
per
trasporto
fanghi in uscita
dallo stabilimento
Tempi
Costi inv.
3
anni
da Nulla
Osta
Prima disponibilità
2007 di
€ 20.000.000
Aspetto Ambientale
Rifiuti
Obiettivo generale
- Riduzione degli imballaggi
Azioni
Indicatore
Tempi
% imballi con
spessore inferiore per gruppo di
prodotti finiti
senza
scadenza
Costi inv.
Resp.
Status obiettivo
esito
Resp.
Status obiettivo
esito
Dir.
Produzione
Dir. Acquisti
- nel triennio si registra il passaggio da film di
spessore 40 micron a film di 35 – 30 micron
Dir.
Generale
RITIRATO
2
3
Aspetto Ambientale
Materie Prime
Obiettivo generale
Utilizzo razionale delle risorse
Stabilimento di Diecimo
NA
- 47 -
Aggiornamento 2009
Azioni
Indicatore
Utilizzo cellulosa proveniente da
foreste certificate e/o dotate di
Catena di Custodia
Rapporto fra cellulosa certificata
e cellulosa acquistata
Tempi
2 anni
Costi inv.
Da quantificare
Resp.
Dir.Acquisti
Materie Prime
Aspetto Ambientale
Logistica Interna
Obiettivo generale
Miglioramento della stabilità del PF e condizioni di stoccaggio
Azioni
Indicatore
Installazione ulteriori moduli drivein
Maggior livello di
soddisfazione del
cliente
Tempi
Costi inv.
Resp.
Da quantificare
Dir. Logistica
Dir. Stabilimento
Status obiettivo
esito
Status obiettivo
esito
75%
4
5
1 anno
Aspetto Ambientale
Energia
Obiettivo generale
- Piano riduzione consumi energetici
Azioni
-attenzione all’acquisto dei nuovi
macchinari
Indicatore
-Tabelle controllo
andamenti consumi energetici
Tempi
3 anni
Costi inv.
Con revisione annuale in funzione
degli interventi
Concluso.
IL buone esito ha determinato la pianificazione
dell’installazione di un ulteriore modulo (vedi
programma triennio 2008-2011)
Resp.
Status obiettivo
Dir. Tecnica
Dir. Stabilimento
- Riduzione del 11% nel consumo tot di Energia
Elettrica
- Riduzione del 47% nel prelievo di energia da
rete
- Aumento del 12% di energia autoprodotta
- Aumento del 76% di Energia ceduta alla rete3
esito
Fra gli interventi ,oltre alla sostituzione dei motori elettrici con motori di classe F1 ad alta efficienza, si segnala anche l’utilizzo di modificatori di fibra (enzimi) che permettono la creazione di legami
intracellulari, in sostituzione dei macchinari ad alto assorbimento energetico
3
Stabilimento di Diecimo
- 48 -
Aggiornamento 2009
- Sostituzione del gasolio tradizionale con gasolio bianco4
- Numero di veicoli a gasolio
bianco su tot.
Veicoli
3 anni
Con revisione annuale in funzione
degli interventi
Dir. Tecnica
Dir. Stabilimento
il progetto è stato interrotto a causa
dell’incompatibilità con i nuovi motori turboalimentati
- Installazione di un impianto di
refrigerazione con tecnologia ad
assorbimento
rendimento
turbina
2 anni
Monitoraggio annuale
Dir. Tecnica
concluso
Aspetto Ambientale
Scarichi
Obiettivo generale
Miglioramento della qualità degli scarichi
Azioni
Indicatore
Tempi
Potenziamento impianto di depurazione
acque
reflue
con
l’installazione di una tecnologia di
trattamento con ozono
Indicatore
di
qualità del refluo
Senza
scadenza
Costi inv.
Resp.
Status obiettivo
esito
Status obiettivo
esito
6
Da quantificare
Aspetto Ambientale
Amianto
Obiettivo generale
Smaltimento delle coperture in amianto
Azioni
Indicatore
Tempi
Costi inv.
Sostituzione e/o ripristino a mezzo
verniciatura (ove possibile) dei tetti in eternit
Mq di copertura
in amianto sul
totale Mq di copertura
>3 anni
Variabile a seconda della tipologia
di intervento
Dir. Tercnica
Dir. Cartiera
Concluso
Resp.
7
8
Dir.Tecnica
Uff.Tecnico
Aspetto Ambientale
Emissioni
Obiettivo generale
- Riduzione delle emissioni, miglioramento della qualità dell’aria
Ripianificato per i prossimi 5 anni. Si conferma il
buono stato delle coperture.
4
Miscela in cui l'acqua è distribuita uniformemente all'interno del gasolio conferendone una colorazione "lattescente" (bianca). L’acqua, una volta in camera di combustione, consente di ridurre alcune emissioni nocive come gli ossidi di azoto e il particolato.
Stabilimento di Diecimo
- 49 -
Aggiornamento 2009
Azioni
Installazione progressiva di impianti di aspirazione polveri in converting e in cartiera
9
10
11
Indicatore
t/anno
emesse
polveri
Tempi
1 anno
Costi inv.
Resp.
Status obiettivo
Da quantificare
Dir. Tecnica
Dir. Stabilimento
Installati nuovi impianti di aspirazione polveri in
convertine e in cartiera
Aspetto Ambientale
Fornitori e appaltatori
Obiettivo generale
miglioramento delle performance ambientali
Azioni
Indicatore
Tempi
Costi inv.
Resp.
Status obiettivo
Coinvolgimento dei
fornitori/appaltatori relativamente agli
aspetti emersi come critici che
possono dipendere dall’uso di prodotti e/o apparecchiature acquistati o da lavori appaltati.
Numero di iniziative annue di
sensibilizzazione
e coinvolgimento
Senza
scadenza
Da verificare per
ogni
intervento
ipotizzato
Dir.Acquisti
Uff. Acquisti
Dir. SGQAS
Durante il continuo monitoraggio non sono ad
oggi mai emerse criticità.
Aspetto Ambientale
Prodotti chimici
Obiettivo generale
Adeguamento alle raccomandazioni della CE (Vedi REACH)
Azioni
Indicatore
Tempi
Costi inv.
Resp.
Status obiettivo
- Sostituzione degli additivi chimici
di processo con prodotti a minore
pericolosità ed impatto ambientale
- Analisi e adozione di tecniche
mirate alla riduzione del rischio
per la salute dei lavoratori e degli
sversamenti accidentali
Test su chimici con basso rischio
ambientale
% in peso degli
additivi sostituiti
sul totale additivi
utilizzati.
Senza
scadenza
Da verificare per
ogni intervento di
sostituzione programmato
Dir.Tecnica
Dir. Produzione
Dir. SGQAS
Dal monitoraggio dei fornitori non sono emerse
SVHC
Resp.
Status obiettivo
Aspetto Ambientale
Produzione
Obiettivo generale
Allineamento fisico contabile materiali sussidiari
Azioni
Stabilimento di Diecimo
Indicatore
Tempi
Costi inv.
- 50 -
esito
esito
esito
esito
Aggiornamento 2009
Informatizzazione mag. sussidiari
Valutazione puntuale dei fabbisogni e punto di
riordino
1 anno
Da quantificare
Aspetto Ambientale
Sicurezza
Obiettivo generale
Riorganizzazione della struttura Sicurezza
Azioni
Indicatore
Tempi
Costi inv.
Dir.
Trasformazione
Dir. Stabilimento
Dir. Acquisti
Resp.
Status obiettivo
Dir. QSA
Dir . Stabilimento
Nel triennio l’IF ha subito una netta diminuzione
passando da un valore di circa 110 a 48.
Negli ultimi 2 anni il numero degli infortuni nel
reparto converting si è stabilizzato (19) mentre
in cartiera è lievemente aumentato (+ 4 rispetto
al 2007, di cui 1 è stato un infortunio in itinere
con un numero di giorni di assenza di oltre 40
gg, il che motiva un IG maggiore rispetto al
2007 pari a 0,5)
12
Razionalizzazione delle risorse per
garantire un migliore SPP
IF
IG
terminato
esito
Oltre agli obiettivi fissati nel programma Ambientale del precedente triennio, segnaliamo un altro importante obiettivo raggiunto che riportiamo qui di seguito:
Aspetto Ambientale
Emissioni
Obiettivo generale
Miglioramento della qualità delle emissioni da traffico (Logistica esterna)
Azioni
Indicatore
Tempi
Costi inv.
Resp.
Status obiettivo
Dir. Logistica
Relativamente ai mezzi delle aziende di trasporto di cui si avvale Cartiera Lucchese si
segnale che su 960 mezzi censiti:
lo 0% sono Euro 0 e Euro 1
il 20,7% sono Euro 2
il 33,9% sono Euro 3
il 24,9% sono Euro 4
il 20,5% sono Euro 5
13
Incremento nell’uso di mezzi con
emissioni meno inquinanti
Stabilimento di Diecimo
Classificazione
dei mezzi per categoria “Euro”
/
Non quantificato
- 51 -
esito
Aggiornamento 2009
Tabella (15)
PROGRAMMA AMBIENTALE TRIENNIO 2009-2011
Aspetto
ambientale
Azioni
Amianto
Riduzione/incapsulamento delle coperture in amianto
Piano di riduzione e incapsulamento di circa 17.000 mq di copertura reparto trasformazione
Mq smaltiti e/o incapsulati
5/6
anni
1.500.000
€
Dir. Tecnica
Dir.
Stabilimento
Rifiuti
Ottenere uno sfrido da processo di
trattamento macero plasticato riutilizzabile all’interno della filiera del recupero di materie plastiche
Modifica degli impianti esistenti
con eventuale installazione di
nuovi macchinari
Quantità di scarto da
carte plastiche inviate
a
smaltimento/recupero
2 anni
500.000 €
Ufficio tecnico
Dir.
Stabilimento
3
Rifiuti
Riduzione della quantità di scarto
(fanghi di processo) e maggiore tolleranza nell’accettazione del macero
Installazione di un impianto di
pulizia “cleaner” che permetta di
tenere in macchina i fanghi di
processo
Nq
1 anno
220.000 €
Dir. Tecnica
Dir.
Stabilimento
4
Rifiuti
Riduzione degli imballaggi
% imballi con spessore inferiore all’attuale
1 anno
/
Dir. Produzione
Dir. Acquisti
In corso
5
Rifiuti
Riduzione nella produzione di imballaggi metallici derivante dall’utilizzo di
colori per stampa in converting
Passaggio da una fornitura di colore in latte e fusti a colore in cisternette da 500 l a rendere
Quantità di materiale
smaltito come imballaggio metallico
1 anno
/
Dir. Produzione
converting
Dir. Acquisti
Riduzione del
4% nella
quantita
smaltita
6
Rifiuti
Eliminazione dello scarto generato
dall’utilizzo di scatolatori a nastro
Sostituzione degli scatolatori a
nastro con scatolatori a incollaggio a caldo
Nq
2 anni
30.000 €
Ufficio Tecnico
Dir. Produzione
Converting
In corso
7
Rifiuti
Ottimizzazione nella gestione degli
scarti generati dagli impianti di aspirazione installati in cartiera e converting
Installazione di una bricchettatrice
Nq
3 anni
da quantificare
Dir. Cartiera
Rifiuti
Miglioramento nella gestione dei rifiuti
interni di stabilimento
Incremento della raccolta differenziata nei reparti
n. di cer prodotti
n° di bidoni sostituiti
5.000 €
Dir. QSA
Dir.
Stabilimento
1
2
8
Stabilimento di Diecimo
Indicatore
- 52 -
Tempi
1 anno
Costi inv.
Resp.
Agg.to al
2009
Obiettivo generale
Rimozione di
circa 2.700
mq di copertura reparto
converting
In attesa della consegna
degli impianti. Installazione nel
2010
Terminato,
impianto installato ed
entrato in
funzione durante il 2009
Allo studio
Riduzione di
oltre il 20%
di RSU smaltiti
Aggiornamento 2009
Sostituzione delle anime in cartone con anime in plastica che
hanno una rotazione di 7-8 volte
superiore
Rotazione media anime
2-3
anni
200.000 €
Dir.
mento
9
Rifiuti
Riduzione degli sfridi derivanti dall’uso
di anime in cartone per le bobine
10
Rifiuti
Trasporti
Spingere sul mercato prodotti compatti per l’ottimizzazione del trasporto
Progettazione nuova gamma di
prodotti
Peso merce spedita
2/3
anni
/
Dir. Marketing
Dir. Commerciale
11
Emissioni
Mantenere le performance attuali sui
parametri di scarico del rapporto cogenerazione
Sostituzione del modulo a bassa
pressione e revisione generale
della turbina
Qualità degli effluenti
gassosi
1 anno
1.200.000
€
Dir .Tecnica
In corso
12
Emissioni
Trasporti
Incremento nell’uso di mezzi con emissioni meno inquinanti
Riduzione del 10% di mezzi Euro
3
N°
mezzi
mezzi tot
3 anni
Nq
Dir. Logistica
Terminato
13
Trasporti
Produzione interna di anime in cartone
per carta igienica e asciugatutto
Realizzazione delle anime nel reparto converting
Acquisto di anime da
fornitori esterni
1 anno
50.000 €
Dir.
Trasformazione
Dir. Tecnica
Realizzato
14
Rischio
esplosione
Sicurezza
Emissioni
Sicurezza de i lavoratori e prevenzione
incendi/esplosioni
Predisposizione area di stoccaggio recipienti a pressione
Nq
1 anno
20.000 €
Dir.
mento
Stabili-
Sicurezza dei lavoratori e prevenzione
incendi di stabilimento
Installazione di un servizio di videosorveglianza perimetrale con
rilevazione presenze nelle zone
ad alto rischio incendio (aree materia prima)
Nq
1 anno
100.000 €
Dir.
mento
Stabili-
15
Prevenzione
incendi
Stabilimento di Diecimo
Euro3/
- 53 -
Stabili-
Sostituzione
graduale delle anime in
cartoncino
con quelle in
plastica. Avanzamento
al 20% circa.
Lancio sul
mercato di 6
prodotti maxi
Redatto progetto.
Terminato
Aggiornamento 2009
5.5. Iniziative, collaborazioni, premi e riconoscimenti
Cartiera Lucchese nell'anno 2009 ha ottenuto il primo premio del progetto promosso da
Coop Italia “Coop for Kyoto” per aver registrato nei propri stabilimenti produttivi la più
alta riduzione di emissioni di CO2 tra tutti i fornitori di COOP Italia: 11.903 tonnellate evitate nel triennio 2006-2008.
Lanciata da Coop Italia nel 2006, l’iniziativa denominata “Coop for Kyoto” prevede l’adesione volontaria delle aziende fornitrici ad adottare azioni per il miglioramento dell’efficienza energetica, in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra sancite dal Protocollo di Kyoto. Ad oggi gli stabilimenti produttivi coinvolti nel
progetto sono 150 in tutta Italia che hanno avviato progetti per una riduzione complessiva di 62.175 tonnellate di
anidride carbonica in atmosfera. Di queste, ben 11.903 tonnellate sono state risparmiate da Cartiera Lucchese.
5.6. Comunicazione, partnership e formazione
Le relazioni con i diversi portatori di interesse sono state sempre al centro degli impegni del Gruppo Cartiera Lucchese. Se dunque, da una parte, le attività legate alla promozione dei prodotti eco-compatibili e alla divulgazione
della mission aziendale sono iniziate già alla fine degli anni ’80, oggi, con l’implementazione di un sistema di gestione ambientale conforme ai requisiti della UNI EN ISO 14001 e del regolamento EMAS, sono state formalizzate
precise modalità per assicurare una corretta interazione fra tutti i soggetti coinvolti dalle attività dell’azienda.
Per quanto riguarda le specifiche iniziative rivolte agli stakeholders esterni, grazie alle attività di comunicazione e
alle relazioni istituzionali, quella di Diecimo è riconosciuta come una delle più attente realtà italiane riguardo alla
responsabilità ambientale dei propri processi e prodotti.
Oltre ai tradizionali strumenti promo-pubblicitari e a numerose campagne stampa e televisive,
Attività
verso
l’esterno
l’azienda ha realizzato un sito internet che illustra, in maniera completa ed esaustiva, tutte le
attività aziendali, la storia e la mission del Gruppo, nonché i suoi prodotti e processi produttivi.
Oltre al sito istituzionale www.lucartgroup.com, l’Azienda ha pubblicato vari altri siti internet
dedicati
a
specifiche
linee
di
prodotti
destinati
ai
mercati
Consumer
e
Collettività: www.grazie.it,
www.hygeniusweb.com, www.bioactive.it e www.veloweb.it. In particolare, nel sito di www.grazie.it è possibile
trovare molte informazioni sul mondo dell’ecologia: una sezione “eco-news”, aggiornata mensilmente, che riporta
notizie ambientali provenienti da tutto il mondo e che è possibile ricevere per posta elettronica iscrivendosi
all’apposita mailing list; una sezione “eco-consigli”, in cui si trovano semplici, ma utili, suggerimenti per trasformare i comportamenti quotidiani in “comportamenti ecologici”; una sezione “ecogiochi”, dedicata ai navigatori più
giovani; e, infine, una sezione “ecoprodotti”, in cui si trovano tutte le informazioni relative ai processi produttivi e
ai prodotti della linea Grazie EcoLucart.
Nell’anno 2009 è stato redatto il Codice Etico aziendale, anche in lingua inglese e francese, e divulgato a tutti i
fornitori di beni e servizi, italiani e stranieri.
Sempre a partire dall’anno 2009 è stata divulgata la politica Ambientale dell’azienda a tutti gli appaltatori del sito.
Stabilimento di Diecimo
- 54 -
Aggiornamento 2009
Per ciò che riguarda il personale interno dello stabilimento, a quanto sopra si aggiungono
specifiche modalità di verifica e trasmissione delle informazioni rilevanti, di formazione e di
addestramento operativo gestite attraverso apposite procedure di sistema.
Attività
verso
l’interno
Riunioni / incontri di formazione con cadenza bi/trimestrale su argomenti specifici
nei confronti dei propri dipendenti, viene pubblicata una newsletter cartacea recapitata a mezzo posta ordinaria,
“InfoLucart”, che riporta informazioni riguardanti l’azienda e notizie di carattere generale sulle tematiche ambientali e disponibile sul sito e ai centralini aziendali.
Conscia dell’importanza e della qualificazione della forza lavoro, l’azienda, nel corso degli anni, ha organizzato
momenti di formazione per tutti i dipendenti. In particolare, nell’ambito del Sistema di Gestione Ambientale, tutto
il personale ha seguito corsi di formazione, con un’attenzione specifica per la salvaguardia ambientale.
Tutto il personale neoassunto segue corsi sulla sicurezza, da quelli generici o sui DPI (Dispositivi di Protezione Individuali) che si rifanno al D.Lgs 81/2008, fino a quelli più specializzati riguardanti specifiche mansioni. Dopo questi momenti iniziali, la formazione si svolge in maniera continua nel corso della permanenza in azienda del lavoratore. Nello specifico, oltre a corsi in aula, viene realizzata una formazione continua da parte dei responsabili dei
reparti.
In sintonia con i principi etico – morali da sempre promossi da Lucart Group ed in conformità alla disciplina delineata dal D.Lgs. 231/2001, Cartiera Lucchese ha deciso di redigere, condividere ed adottare il proprio Codice Etico, che enuncia e chiarisce le responsabilità e gli impegni etico/sociali sia nelle relazioni interne all’azienda, sia nei
rapporti con l’esterno.
Conformemente ai requisiti legislativi è stato pertanto istituito l’Organismo di Vigilanza, che si riunisce mensilmente con rendicontazione scritta mensile al CdA ed almeno trimestrale Collegio Sindacale.
Solo attraverso il quotidiano rispetto di tali principi è infatti possibile costruire solide fondamenta in grado di garantire una crescita sana e duratura del Gruppo. Cartiera Lucchese si impegna a rispettare e a far rispettare i principi generali e le norme etiche in esso contenute.
Stabilimento di Diecimo
- 55 -
Aggiornamento 2009
5.7. Sicurezza
La salute e la sicurezza dei lavoratori gode di un'ampia e dettagliata tutela normativa, oltre ad essere oggetto di
costante attenzione da parte degli stessi lavoratori, degli organi di controllo e della collettività in generale.
Assicurare la sicurezza e la salute dei lavoratori è un dovere fondamentale per tutte le organizzazioni ed i loro dipendenti. Questo obiettivo comune è realizzato al meglio, se le organizzazioni implementano un approccio strutturato, al fine di identificare i pericoli e valutare e controllare i rischi lavorativi.
Un sistema di gestione della sicurezza e salute dei lavoratori permette sistematicamente alle organizzazioni di:
identificare i rischi potenziali o effettivi legati all’attività lavorativa;
stabilire obiettivi misurabili per eliminare o ridurre i rischi identificati e gestire tutti i rischi residui;
implementare programmi e procedure per la sicurezza;
intraprendere misure e stabilire controlli per verificare le prestazioni e l'efficacia delle disposizioni nell’ottica del
miglioramento continuo.
Cartiera Lucchese spa è da sempre impegnata ad operare per garantire elevati standard di salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro, prendendo a riferimento i principi cardine del sistema normativo vigente: il D.Lgs. 81/2008.
In tutte le attività inerenti la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro vengono costantemente coinvolti i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza che, attraverso riunioni formali o contatti informali, vengono consultati
e aggiornati in merito all’andamento della gestione della sicurezza in cartiera.
Gli infortuni sono tenuti sotto controllo attraverso un’elaborazione statistica ad uso interno, che considera per esempio le modalità con cui è accaduto, la diagnosi, le parti anatomiche interessate, i giorni di assenza.
Vengono inoltre valutati e monitorati i due indici INAIL:
indice di frequenza (IF) uguale al rapporto tra la somma del numero degli infortuni totali (indennizzati dall’ INAIL di durata superiore ai 3 giorni) e ore lavorate, moltiplicato per 1.000.000
IF=(n° infortuni totali/ore lavorate) x 1.000.000
indice di gravità (IG) uguale al rapporto tra giornate di assenza e ore lavorate moltiplicato per 1.000
IG= (n° giorni persi/ore lavorate) x 1.000
Progetto sicurezza Obiettivo Zero
Cartiera Lucchese Spa continua ad aderire al “Progetto sicurezza – Obiettivo Zero”, organizzato dalla Fondazione
Giuseppe Lazzareschi in collaborazione con Assocarta e l’Associazione degli Industriali della Provincia di Lucca,
manifestando in tal modo la propria attenzione ed il forte impegno delle tematiche relative a salute e sicurezza del
proprio personale.
Tale impegno viene annualmente evidenziato anche dalle attività di formazione ed informazione previste per i
propri dipendenti.
Stabilimento di Diecimo
- 56 -
Aggiornamento 2009
APPENDICE
A1: GLOSSARIO
Aspetto ambientale – un elemento delle attività, dei prodotti o dei servizi di un’organizzazione che ha, o può
avere, un impatto sull’ambiente.
Aspetto ambientale diretto - un aspetto ambientale associato alle attività, ai prodotti e ai servizi
dell’organizzazione medesima sul quale quest’ultima ha un controllo di gestione diretto
Aspetto ambientale indiretto – un aspetto ambientale che può derivare dall’interazione di un’organizzazione
con terzi e che può essere influenzato, in misura ragionevole, da un’organizzazione.
Assocarta - Associazione dell'industria cartaria, rappresenta le imprese produttrici di carta, cartoni e paste per
carta in Italia.
Audit ambientale - Processo di verifica sistematico, periodico e documentato per controllare l’efficienza del sistema di gestione ambientale adottato dall’organizzazione e per valutarne la conformità ai criteri definiti.
BAT (Best Available Technologies) - Letteralmente le “migliori tecnologie disponibili”. Indica la più efficiente
ed avanzata tecnologia disponibile per l’utilizzo industriale, in grado di garantire un elevato livello di protezione
dell’ambiente. L’applicazione di tale soluzione è la base sulla quale il legislatore fissa i valori limite di emissione
degli inquinanti.
Biomasse - Sono masse biologiche che possono essere recuperate e convertite in energia elettrica, in calore o in
prodotti chimici sostitutivi di derivati del petrolio. Per la loro capacità di rigenerarsi, vengono generalmente considerate, in ambito energetico, una fonte di energia rinnovabile di origine non fossile (ad esempio: sole, vento, moto ondoso, ecc.). La normativa vigente definisce le biomasse come “la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e
residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie
connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani” (art. 2.a, DLgs n°387 del 2003).
BREF – documento contenente informazioni sui processi produttivi del settore industriale, sugli impatti ambientali
associati e sulle migliori tecniche disponibili (MTD o BAT) per la prevenzione o la riduzione dell’inquinamento
Carta da macero - Carta recuperata dal processo di raccolta differenziata o da rifili di lavorazione che viene riutilizzata nel ciclo produttivo, come fonte alternativa di approvvigionamento. Il macero viene distinto a seconda delle
fonti di raccolta in: “macero da raccolta industriale e commerciale” (rifili di cartotecnica, casse di cartone ondula-
Stabilimento di Diecimo
- 57 -
Aggiornamento 2009
to, rese di quotidiani e periodici, tabulati, ecc.), e “macero domestico” (prodotti cartari detenuti nelle abitazioni e
nei piccoli negozi e uffici, giornali) proveniente dalla raccolta differenziata.
Carta tissue - Carta destinata alla produzione di carta igienica, asciugatutto, tovaglioli, fazzoletti, asciugamani,
strofinacci, per uso igienico domestico e sanitario.
Cellulosa - Componente principale della parete delle cellule vegetali (costituisce il principale componente del legno degli alberi). È utilizzata per la fabbricazione della carta. La cellulosa che si impiega nell'industria cartaria deriva soprattutto dalle conifere (pino, abete, larice) e dalle latifoglie (pioppo, faggio, betulla, eucalipto).
Certificazione forestale PEFC – Standard che assicura che la cellulosa utilizzata proviene da piantagioni gestite
in base al criterio della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
CO - Monossidio di carbonio. Gas tossico per l’uomo e per l’ambiente che si origina dalla combustione incompleta
di carburanti e combustibili fossili.
CO2 - Anidride carbonica. È un gas incolore, inodore ed insapore che si produce in tutti i processi di combustione,
respirazione, decomposizione di materiale organico. L’aumento della sua concentrazione in atmosfera, dovuto
all’uso di combustibili fossili, contribuisce all’effetto serra.
COD (Chemincal Oxigen Demand) - Domanda chimica d’ossigeno. Indica il grado di inquinamento complessivo
dell’acqua, espresso in termini di quantità di ossigeno necessaria per ossidare chimicamente la sostanza organica
ed inorganica presente nel refluo.
Cogenerazione - produzione combinata, in un unico sistema, di energia elettrica e termica. Un impianto di cogenerazione, recuperando l'energia termica che altrimenti andrebbe persa in un tradizionale impianto di produzione di energia elettrica, consente di raggiungere livelli d'efficienza molto elevati.
COMIECO - È il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo Imballaggi a base Cellulosica. Ne fanno parte produttori,
importatori e trasformatori di materiale e di imballaggi cellulosici, ai quali si aggiungono anche i recuperatori. Il
Consorzio gestisce d'intesa con CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), il sistema della raccolta e dell'avvio a riciclo di carta e cartone provenienti dalla raccolta comunale.
Converting - Fase di trasformazione della carta da grandi bobine a prodotto finito pronto per l’utilizzo.
Disinchiostrazione - Processo mediante il quale vengono eliminati inchiostri, vernici e smalti inevitabilmente
presenti nei maceri, per ottenere carta con un buon grado di bianco. La disinchiostrazione viene effettuata, presso
Cartiera Lucchese, solamente attraverso una serie di trattamenti di tipo fisico, senza aggiunta di sostanze chimiche (come ad esempio il cloro per l’imbianchimento).
Stabilimento di Diecimo
- 58 -
Aggiornamento 2009
Distretto – "è un'entità socio-territoriale caratterizzata dalla presenza attiva, in un'area territorialmente circoscritta, naturalisticamente e storicamente determinata, di una comunità di persone o di una popolazione di imprese
industriali" (Becattini, 1990).
Effetto Serra - Fenomeno di innalzamento della temperatura atmosferica dovuto alla presenza in atmosfera dei
cosiddetti “gas serra” derivanti dalle attività umane (anidride carbonica, metano, protossido di azoto, fluorocarburi
idrati, perfluorocarburi, esafloruro di zolfo). Tali gas creano uno schermo che impedisce alla radiazione infrarossa
riflessa dalla superficie terrestre di disperdersi al di fuori dell’atmosfera, ricreando l’effetto dei vetri di una serra.
L’aumento di questi gas nell’atmosfera è, a detta della maggior parte degli scienziati, tra le cause principali del
cambiamento climatico in atto nel nostro pianeta.
Fanghi di cartiera - Residui del processo di disinchiostrazione dei maceri che contengono principalmente piccole
fibre di cellulosa, cariche minerali (sostanze minerali presenti nella cellulosa o nella carta da macero) e residui di
inchiostri.
Impatto ambientale - Qualsiasi modificazione dell'ambiente, totale o parziale, positiva o negativa, derivante in
tutto o in parte dalle attività, dai prodotti o dai servizi di un’organizzazione.
Indicatore di prestazione ambientale – un’espressione specifica che consente di quantificare l prestazione
ambientale di un’organizzazione.
IPPC – Direttiva CEE n.61/1996 sulla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento. Prevede il rilascio di
un’unica autorizzazione (A.I.A. Autorizzazione Integrata Ambientale) per le varie componenti ambientali: aria,acqua suolo, rifiuti e rumore,. L’autorizzazione contiene limiti che devono essere rispettati dall’azienda in esame e che sono fissati in considerazione della vulnerabilità dell’ambiente circostante.
Jumbo rolls - Grandi rotoli di carta, o bobine, che si generano dalla macchina continua.
MaterBi - È un materiale biodegradabile, che ha la consistenza di alcune plastiche, prodotto grazie all’uso di materie prime rinnovabili di origine agricola provenienti da amido non geneticamente modificato. I prodotti in MaterBi, dopo l'uso, si biodegradano mediamente nel tempo di un ciclo di compostaggio (2-3 mesi).
NOX - Ossidi di azoto. Gas tossici prodotti per ossidazione fotochimica dell’azoto atmosferico e per reazione secondaria nelle combustioni ad alta temperatura dei combustibili fossili.
Obiettivo ambientale – un fine ambientale complessivo, per quanto possibile quantificato, conseguente alla politica ambientale, che l’organizzazione decide di perseguire.
Stabilimento di Diecimo
- 59 -
Aggiornamento 2009
Polietilene - È la plastica più diffusa al mondo. È il polimero con cui si fanno i sacchetti dei supermercati, le bottigliette per lo shampoo, i giocattoli per bambini, gli incarti dei prodotti in tissue.
Politica ambientale - Consiste in una dichiarazione da parte dell’azienda delle sue intenzioni e dei suoi principi,
concernenti le prestazioni ambientali, che fornisce una cornice nel cui ambito definire gli obiettivi aziendali.
Polveri - Viene così definito in termini non scientifici il PST (Particolato Sospeso Totale), costituito da microscopiche particelle solide di dimensioni talmente ridotte (molto meno di un millesimo di millimetro) da rimanere, anche
per molto tempo, in sospensione nell'aria, prima di depositarsi al suolo. La composizione del particolato è molto
varia, in funzione del processo da cui vengono prodotte.
Premio Ethic Award - È il riconoscimento attribuito ogni anno a quelle aziende che si sono distinte per attività
dirette ad accrescere la responsabilità etica, sociale e ambientale d’impresa. Il premio è promosso dal settimanale
specializzato in informazione di marketing “GDO WEEK” e da “KPMG Consulting”.
Programma ambientale – descrizione delle misure, delle responsabilità e dei mezzi adottati o previsti per raggiungere obiettivi e traguardi ambientali e delle scadenze per il conseguimento di tali obiettivi e traguardi.
Protocollo di Kyoto - È un accordo internazionale che ha lo scopo di monitorare e limitare le emissioni dei “gas
serra” prodotti quando si bruciano i combustibili fossili (principalmente benzina, gasolio, carbone e in misura minore metano). Il Protocollo impegna i paesi industrializzati e quelli caratterizzati da economie in transizione (i paesi dell’Est europeo) a ridurre complessivamente, entro un periodo prestabilito, le principali emissioni dei cosiddetti
gas serra originati dalle attività umane.
Scarti di pulper - Materiale di scarto proveniente dall’utilizzo di carta da macero nel processo produttivo, contenente metalli, plastiche e altre sostanze grossolane presenti nei maceri.
SOx - Ossidi di zolfo. La produzione di questi gas è principalmente legata al processo di combustione di combustibili fossili contenenti zolfo (gasolio e olio combustibile in particolare). L’anidride solforosa (SO2) è tra i maggiori
responsabili del fenomeno delle piogge acide.
Traguardo ambientale – requisito di prestazione dettagliato, conseguente agli obiettivi ambientali, applicabile
ad un’organizzazione o ad una sua parte, che occorre fissare e realizzare al fine di raggiungere tali obiettivi.
Stabilimento di Diecimo
- 60 -
Aggiornamento 2009
A2: RIFERIMENTI AUTORIZZATIVI
Descrizione Argomento
Documento di riferimento
Periodo di validità
Uso
industriale:
Principali obblighi e adempimenti
della prelievo≤60 l/sec
del V.L.= 157.680 m3/mese
V.L.= 1.892.160 m3/anno
21.05.1998
Dal 14/02/1990 al 13/02/2020
Reg.Toscana
Decreto
n.02773
Prelievo acque da pozzi
Uso
antincendio:Deliberazione prelievo≤1 l/sec
n.10154
del
Comunicazione mensile
17.10.1994
Reg.Toscana
Dal 08/04/1989 al 08/04/2019
Denuncia annuale mc prelevati
Prelievo acque da acqueAut. n. 50 del 03.12.1996
dotto pubblico
Scarichi idrici
(in corso d’acqua superficiale)
Analisi mensili di qualità dello scarico (5
parametri) Lab Esterno+ analisi annuale
Det.Dir. 90/2007 modificata da
completa
Det.Dir. 138/2007 del 23.10.07
comunicazioni mensili e denuncia annuale
valida fino a 23/07/2011
pagamento canone annuo
Det.Dir.
n.
184/2005
del Analisi da Lab. Esterno sulle emissioni con
11/10/2005 valida fino a nuove periodicità
annuale
definita
Emissioni in atmosfera
modifiche agli impianti
nell’autorizzazione.
Aut. MICA del 17.07.1996 per
Manutenzione impianti aspirazione
PGT
Serbatoio interrato per o- Dal 26.10.1998 prot. 6898 rilasciato
Prove di tenuta annuali
da Prefettura
lio combustibile
Registro di carico/scarico
Formulario accompagnamento rifiuti
Compilazione MUD entro il 30 aprile
Rifiuti
C.P.I.
PEFC
Stabilimento di Diecimo
Pratica VV.F.F. n. 15859
Fino al 20.07.2010
Certificato n°.18-32-05/01
PEFC Italia
Valido
dal
20.08.2009
31.03.2012
di
al
- 61 -
Aggiornamento 2009
LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO
Acqua
L.R. del 03-03-2010 – Misure straordinarie in materia di scarichi nei corpi idrici superficiali.
D.M. del 20-05-2009 - Disciplina concernente le deroghe alle caratteristiche di qualità delle acque destinate al
consumo umano che possono essere disposte dalla regione Toscana.
D.M. n°56 del 14-04-2009 - Regolamento recante «Criteri tecnici per il monitoraggio dei corpi idrici e l'identificazione delle condizioni di riferimento per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.
152, recante Norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell'articolo 75, comma 3, del decreto legislativo
medesimo».
D.L. n°30 del 16-03-2009 – Attuazione della direttiva 2006/118/Ce, relativa alla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento
D.M. del 29-12-2008 - Disciplina concernente le deroghe alle caratteristiche di qualità delle acque destinate al
consumo umano che possono essere disposte dalla regione Toscana.
L.R. Toscana n°61 del 14-11-2008 - Disposizioni per le gestioni degli impianti di fognatura e depurazione di
acque reflue urbane a carattere prevalentemente industriale
D.P.G.R. Toscana n°46/R del 08-09-2008 - Regolamento di attuazione della legge regionale 31 maggio
2006, n. 20 "Norme per la tutela delle acque dall’inquinamento".
D.M. n°131 del 16-06-2008 - Regolamento recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici (tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni) per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante: «Norme in materia ambientale», predisposto ai sensi dell'articolo 75,
comma 4, dello stesso decreto
D.L. n°59 del 08-04-2008 - Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee
Legge ordinaria del Parlamento n°34 del 25-02-2008 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti
dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee (Legge comunitaria 2007)
D.Lgs n°4 del 16-01-2008 - Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006,
n. 152, recante norme in materia ambientale
Legge ordinaria del Parlamento n°13 del 17-02-2007 - Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge Comunitaria 2006
L. n°17 del 26-02-2007 - Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. n°300 del 28/12/2006, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
D.M. del 30-12-2006 - Disciplina concernente le deroghe alle caratteristiche di qualità delle acque destinate al
consumo umano, che possono essere disposte dalla regione Toscana.
D.Lgs n°284 del 08-11-2006 - Disposizioni correttive e integrative del D.Lgs del 03/04/2006, recante norme in
materia ambientale.
L.R. n°20 del 31-05-2006 - Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento.
D.M. del 02-05-2006 - Definizione dei limiti esterni dell'estuario, area di transizione tra le acque dolci e le acque
costiere alla foce di un fiume, ai sensi dell'articolo 74, comma 1, lettera e), del D.Lgs n°152 del 3 aprile 2006.
D.Lgs n°152 del 03-04-2006 e s.m.i. - Norme in materia ambientale.
Direttiva del 27-05-2004 - Disposizioni interpretative delle norme relative agli standard di qualità nell'ambiente
acquatico per le sostanze pericolose.
Legge n°200 del 01-08-2003 - Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. n°147 del 24 giugno 2003,
recante proroga di termini e disposizioni urgenti ordinamentali.
D.M. n°185 del 12-06-2003 – Regolamento recante norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue in attuazione dell’articolo 26, comma2, del D.Lgs.n°152 dell’ 11/05/1999,
D.P.R.T. n°28/R del 23-05-2003 - Regolamento di attuazione dell'art. 6 della L.R. 21.12.2001, n. 64 (Norme
sullo scarico di acque reflue ed ulteriori modifiche alla L.R. 1 dicembre 1998, n. 88).
D.G.R.T. n°219 del 04-03-2002 - Integrazioni alla delibera di Giunta Regionale n. 858/2001 in materia di qualità delle acque superficiali, sotterranee ed a specifica destinazione.
L.R. n°64 del 21-12-2001 e s.m.i. - Norme sullo scarico di acque reflue e successive modifiche alla LR n. 88
del 1° dicembre 1998
Stabilimento di Diecimo
- 62 -
Aggiornamento 2009
D. Dirigente Toscana n°215 del 17-01-2001 - TU 11.12.33 n. 1775 - D.Lgs n°258 del 18/08/2000, art. 7,
come modificato dalla L. n°388 del 23/12/2000, art. 114, comma 23 - Approvazione avviso relativo al riordino in
materia di acque pubbliche.
D.G.R.T. n°729 del 23-06-1999 - Misura di salvaguardia di cui all'articolo 12 comma 3 del decreto legge 5 ottobre 1993 n. 398, così come modificato ed integrato dalla legge di conversione 4 dicembre 1993 n. 493. LR
91/1998 "Norme per la difesa del suolo" derivazioni idriche (da acque superficiali e sotterranee).
Regolamento Toscana n°3 del 16-06-1999 - Regolamentazione degli scarichi indiretti nell'impianto di depurazione centralizzato, terminale della pubblica fognatura.
D.P.R. n°238 del 18-02-1999 - Regolamento recante norme per l'attuazione di talune disposizioni della legge
5 gennaio 1994, n. 36, in materia di risorse idriche
D.M. n°90 del 25-02-1997 - Regolamento recante modalità di applicazione dell'articolo 18, comma 5, della
legge 5 gennaio 1994, n. 36, in materia di risorse idriche
Legge n°36 del 05-01-1994 e s.m.i.– Disposizioni in materia di risorse idriche
D. Lgs. N°275 del 12-07-1993 – Riordino in materia di concessioni di acque pubbliche
Regio Decreto n°1775 del 11-12-1933 – Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici.
Amianto
D.Lgs N. 257 del 25-07-2006 - Attuazione della direttiva 2003/18/CE relativa alla protezione dei lavoratori dai
rischi derivanti dall'esposizione all'amianto durante il lavoro
D.M. del 20-08-1999 - Ampliamento delle normative e delle metodologie tecniche per gli interventi di bonifica,
ivi compresi quelli per rendere innocuo l'amianto, previsti dall'art. 5, comma 1, lettera f) , della legge 27 marzo
1992, n. 257, recante norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto
D.C.R.T. n°102 del 08-04-1997 - Piano di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di
bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto. Art. 10 legge 27 marzo 1992 n.257 e DPR 8 agosto
1994.
D.Lgs n°114 del 17-03-1995 - Attuazione della direttiva 87/217/CEE in materia di prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'ambiente causato dall'amianto
D.M. del 06-09-1994 - Normative e metodologie tecniche di applicazione dell'art. 6, comma 3, e dell'art. 12,
comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell'impiego dell'amianto
D.P.R. del 08-08-1994 - Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni ed alle province autonome di Trento e di
Bolzano per l'adozione di piani di protezione, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell'ambiente, ai
fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto
Legge n°257 del 27-03-1992 - Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto
D.Lgs n°277 del 15-08-1991 - Attuazione delle direttive n. 80/1107/CEE, n. 82/605/CEE, n. 83/477/CEE, n.
86/188/CEE e n. 88/642/CEE, in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell'art. 7 legge 30 luglio 1990, n. 212
Aria
L. R. n°9 del 11-02-2010 – Norme per la tutela della qualità dell’aria ambiente
D.M. del 26-06-2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.
Decreto del presidente della Repubblica n°59 del 02-04-2009 - Regolamento di attuazione dell'articolo 4,
comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva
2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia.
Regolamento n°278 del 06-04-2009 - Regolamento recante misure di esecuzione della direttiva 2005/32/CE
del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specifiche di progettazione ecocompatibile relative
al consumo di energia elettrica a vuoto e al rendimento medio in modo attivo per gli alimentatori esterni
Regolamento n°245 del 18-03-2009 - Regolamento recante modalità di esecuzione della direttiva
Stabilimento di Diecimo
- 63 -
Aggiornamento 2009
2005/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specifiche per la progettazione ecocompatibile di lampade fluorescenti senza alimentatore integrato, lampade a scarica ad alta intensità e di alimentatori e apparecchi di illuminazione in grado di far funzionare tali lampade, e che abroga la direttiva 2000/55/CE
del Parlamento europeo e del Consiglio
Regolamento n°244 del 18-03-2009 - Regolamento recante modalità di applicazione della direttiva
2005/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile
delle lampade non direzionali per uso domestico
Legge ordinaria del parlamento n°102 del 06-08-2008 - Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la
semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria
D.Lgs n°120 del 26-06-2008 - Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 agosto 2007, n. 152, di attuazione della direttiva 2004/107/CE relativa all'arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell'aria ambiente.
D.Lgs n°115 del 30-05-2008 - Attuazione della direttiva 2006/32/Ce relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/Cee
D.M. del 24-06-2008 - Differimento del termine finale di presentazione delle domande relative ai progetti di innovazione industriale per l'efficienza energetica e per la mobilità sostenibile.
D.M. del 05-03-2008 - Condizioni , criteri e modalità per la concessione d agevolazioni a favore di progetti di
innovazione industriale per l'Efficienza Energetica
D.M. del 08-02-2008 - Adozione del progetto di innovazione industriale per l'Efficienza energetica ai sensi dell'articolo 1, comma 844 della legge 27 dicembre 2006, n. 296
D.Lgs n°4 del 16-01-2008 - Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006,
n. 152, recante norme in materia ambientale
Decreto Legge n°248 del 31-12-2007 - Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria
Legge ordinaria del Parlamento n°244 del 24-12-2007 - Legge finanziaria 2008
D. Lgs. n°152 del 03-08-2007 - Attuazione della direttiva 2004/107/Ce concernente l'arsenico, il cadmio, il
mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell'aria ambiente
D.M. del 19-02-2007 - Disposizioni in materia di detrazioni per le spese di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, ai sensi dell'articolo 1, comma 349, della legge 27 dicembre 2006, n. 296
Legge ordinaria del Parlamento n°13 del 17-02-2007 - Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge Comunitaria 2006
D.Lgs. n°311 del 29-12-2006 - Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n.
192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia
D.Lgs. n°152 del 03-04-2006 e s.m.i. – Norme in materia ambientale
D.M del 23-02-2006 - Assegnazione e rilascio delle quote di CO2 per il periodo 2005-2007 ai sensi di quanto
stabilito dall'art.11, paragrafo 1 della Direttiva 2003/87/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio
D.Lgs n°192 del 19-08-2005 e s.m.i. - Attuazione della direttiva 2002/91/ce relativa al rendimento energetico
nel edilizia.
D.M. del 27-07-2005 - Norma concernente il regolamento d'attuazione della legge 9 gennaio 1991, n. 10 (articolo 4, commi 1 e 2), recante: "Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale
dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia"
D.G.R.T. n°553 del 17-05-1999 - Individuazione di aree a rischio di inquinamento atmosferico.
D.P.R. n°53 del 11-02-1998 - Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla autorizzazione alla
costruzione e all'esercizio di impianti di produzione di energia elettrica che utilizzano fonti convenzionali, a norma
dell'articolo 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59.
Legge n°10 del 09-01-1991 - Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale
dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.
Stabilimento di Diecimo
- 64 -
Aggiornamento 2009
Legge n°9 del 09-01-1991 - Norme per l'attuazione del nuovo Piano energetico nazionale: aspetti istituzionali,
centrali idroelettriche ed elettrodotti, idrocarburi e geotermia, autoproduzione e disposizioni fiscali
Cambiamenti climatici
D. Lgs. N°133 del 14-09-2009 - Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento
(CE) n. 1907/2006 che stabilisce i principi ed i requisiti per la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche.
Comunicato del 13-05-2009 - Approvazione di deliberazioni del Comitato nazionale di gestione e attuazione
della direttiva 2003/87/CE
Deliberazione n°14 del 10-04-2009 - Disposizioni di attuazione della decisione della Commissione europea
2007/589/CE istitutiva delle linee guida per il monitoraggio e la comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra ai sensi della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio. (Deliberazione n. 14/2009).
Comunicato del 06-04-2009 - Approvazione della deliberazione n. 9/2009 del Comitato nazionale di gestione e attuazione della direttiva 2003/87/CE (09A03695) (GU n. 80 del 6-4-2009 ) E' stata pubblicata sul sito web
del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (http://www.minambiente.it) la Deliberazione n.
9/2009 inerente l'assegnazione e rilascio delle quote di CO2 per il periodo 2008-2012 agli impianti «nuovi entranti»ai sensi del decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 216 e successive modifiche e integrazioni.
Deliberazione n° 1 del 26-01-2009 - Esecuzione della decisione di assegnazione delle quote di CO2 agli impianti di combustione supplementari o a parti supplementari di impianti di combustione, per il periodo 2008-2012,
in osservanza al nulla osta della commissione europea. (Deliberazione n. 1/2009).
Comunicato del 22-12-2008 - Approvazione della deliberazione del Comitato nazionale di gestione e attuazione della direttiva 2003/87/CE.
deliberazione n° 20 del 27-11-2008 - Esecuzione della decisione di assegnazione delle quote di CO2 per il periodo 2008-2012, elaborata ai sensi dell'articolo 8, comma 2, lettera c) del decreto legislativo 4 aprile 2006, n.
216, e successive modifiche e integrazioni, in osservanza del nulla osta della Commissione europea. (Deliberazione n. 20/2008 del Comitato nazionale di gestione e attuazione della direttiva 2003/87/CE).
D.Lgs n° 51 del 07-03-2008 - Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 4 aprile 2006, n.216, recante attuazione delle direttive 2003/87/CE e 2004/101/CE in materia di scambio di quote di emissione dei gas a effetto
serra nella Comunità, con riferimento ai meccanismi di progetto del protocollo di Kyoto.
D.M. del 28-02-2008 - Approvazione della proposta di decisione di assegnazione delle quote di CO2, per il periodo 2008-2012.
deliberazione n°001 del 23-01-2008 - Ricognizione delle autorizzazioni ad emettere gas a effetto serra rilasciate nel periodo 2005-2007 al fine del rilascio delle autorizzazioni per il periodo 2008-2012 ai sensi del D.Lgs
216/2006
Regolamento n°1516 del 19-12-2007 - Regolamento che stabilisce, conformemente al regolamento CE
842/06 del Parlamento europeo e del Consiglio, i requisiti standard di controllo delle perdite per le apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d'aria e pompe di calore contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra.
Regolamento n°1493 del 17-12-2007 - Regolamento che istituisce, a norma del regolamento (CE) n.
842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, il formato della relazione che deve essere presentata dai produttori, importatori ed esportatori di taluni gas fluorurati ad effetto serra
Regolamento n°1494 del 17-12-2007 - Regolamento che stabilisce, conformemente al regolamento (CE) n.
842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, la forma delle etichette e i requisiti di etichettatura ulteriori per
i prodotti e le apparecchiature contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra
Comunicato del 26-07-2007 - Deliberazioni del Comitato nazionale di gestione e attuazione della direttiva
2003/87/CE
D.M. del 18-12-2006 - Piano nazionale di assegnazione delle quote di CO2 per il periodo 2008-2012 in attuazione della direttiva 2003/87/Ce
Decisione n°944 del 14-12-2006 - Decisione della Commissione del 14 dicembre 2006 recante determinazione
Stabilimento di Diecimo
- 65 -
Aggiornamento 2009
dei livelli di emissione rispettivamente assegnati alla Comunità e a ciascuno degli Stati membri nell'ambito del protocollo di Kyoto ai sensi della decisione 2002/358/Ce del Consiglio.
Decisione del 13-11-2006 - Decisione della Commissione, del 13/11/2006, finalizzata ad evitare la doppia contabilizzazione delle riduzioni delle emissioni di gas serra nell’ambito del sistema comunitario di scambio delle quote
di emissioni per le attività di progetto del protocollo di Kyoto in applicazione della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio.
D.Lgs. n°216 del 04-04-2006 - Attuazione delle direttive 2003/87 e 2004/101/CE in materia di scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità, con riferimento ai meccanismi di progetto del Protocollo di
Kyoto.
D.M. del 23-02-2006 - Assegnazione e rilascio delle quote di CO2 per il periodo 2005-2007 ai sensi di quanto
stabilito dall'art.11, paragrafo 1 della Direttiva 2003/87/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio
D.M. del 16-02-2006 - Ricognizione delle autorizzazioni ad emettere gas a effetto serra rilasciate con i decreti
DEC/RAS/2179/204, DEC/RAS/2215/2004 e DEC/RAS/013/2005 ai sensi del decreto legge 12 novembre 2004, n.
273, convertito in legge, con modificazioni, dalla Legge n°316 del 30/12/2004
D.M. del 26-01-2006 - Disposizioni per la verifica delle comunicazioni delle emissioni previste dall'articolo 14,
paragrafo 3, della direttiva n. 2003/87/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio.
Comunicato del 22-03-2005 - Autorizzazione ad emettere gas a effetto serra, ai sensi del decreto-legge n°273
del 12/11/2004, convertito nella Legge n° 316 del 30/12/2004
Legge n°316 del 30-12-2004 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 novembre 2004,
n. 273, recante disposizioni urgenti per l'applicazione della direttiva 2003/87/CE in materia di scambio di quote di
emissione dei gas ad effetto serra nella Comunità europea.
Direttiva n°87 del 13-10-2003 - Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13/10/2003 che istituisce
un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità e che modifica la direttiva
96/61/CE del Consiglio.
Danno ambientale
D.Lgs. n°4 del 16-01-2008 - Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006,
n. 152, recante norme in materia ambientale
Regolamento n°1497 del 18-12-2007 - Regolamento che stabilisce, conformemente al regolamento (CE) n.
842/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio, i requisiti standard di controllo delle perdite per i sistemi di protezione antincendio fissi contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra. Il presente regolamento si applica ai sistemi di protezione antincendio contenenti 3 chilogrammi o più di gas fluorurati ad effetto serra
D.Lgs. n°152 del 03-04-2006 - Norme in materia ambientale
Legge n°349 del 08-07-1986 - Istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale
Elettromagnetismo
D.M. del 29-05-2008 - Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto
per gli elettrodotti
D.P.C.M. del 08-07-2003 - Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione, e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di 50 Hz generati dagli elettrodotti.
D.P.C.M. del 08-07-2003 - Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione, e degli obiettivi di qualità
per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a
frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz.
Legge N. 36 del 22-02-2001 - Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed
elettromagnetici
Stabilimento di Diecimo
- 66 -
Aggiornamento 2009
Raccomandazione N. 519 del 12-07-1999 - 1999/519/CE: Raccomandazione del Consiglio, del 12 luglio
1999, relativa alla limitazione dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 Hz a 300 GHz
D.P.C.M. del 12-11-1996 - Attuazione della direttiva 89/336/CEE del Consiglio del 3 maggio 1989, in materia di
ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica, modificata ed integrata dalla direttiva 92/31/CEE del Consiglio del 28 aprile 1992, dalla direttiva 93/68/CEE del Consiglio del 22
luglio 1993 e dalla direttiva 93/97/CEE del Consiglio del 29 ottobre 1993
Imballaggi
D.M. del 02-05-2006 - Aggiornamento degli studi europei fissati dal Comitato europeo di normazione (CEN), in
conformità ai requisiti essenziali stabiliti all'articolo 9 della direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio
D.M. del 02-05-2006 - Approvazione dello schema-tipo di statuto dei Consorzi per ciascun materiale di imballaggio operanti su tutto il territorio nazionale, ai sensi dell'articolo 223, comma 2 del decreto legislativo 3 aprile
2006, n. n. 152
D.M. del 13-03-2006 - Decreto 13 marzo 2006 Norme integrative per l'approvazione di imballaggi, grandi imballaggi e contenitori intermedi
Decisione n°193 del 01-03-2006 - Decisione della Commissione del 01/03/2006 recante norme sull'utilizzo del
logo Emas in casi eccezionali di imballaggio per il trasporto e imballaggio terziario ai sensi del regolamento (Ce) n.
761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio
Decisione n°524 del 28-06-2001 - 2001/524/CE - Decisione della Commissione del 28/06/2001 relativa alla
pubblicazione dei riferimenti delle norme EN 13428:2000, EN 13429:2000, EN 13430:2000, EN 13431:2000 ed EN
13432:2000, nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, nell'ambito dell'attuazione della direttiva 94/62/CE
sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio
D.G.R.T. n°385 del 13-04-2001 - D.Lgs. 22/97 art.42 - L.R. 25/98 - D.C.R.T. 88/98 - Approvazione "Atto d'indirizzo per la gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio".
D.M. del 15-07-1998 - Approvazione dello statuto del «COMIECO - Consorzio nazionale per il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi a base cellulosica»
D.M. del 29-10-1997 - Approvazione dello statuto del Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI)
D.Lgs. n°22 del 05-02-1997 - Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi
e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio
Decisione n°138 del 03-02-1997 - Decisione della Commissione del 03/02/1997 che istituisce le tabelle per il
sistema di basi di dati ai sensi della direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i
rifiuti di imballaggio.
Decisione n°129 del 28-01-1997 - 97/129/CE - Decisione della Commissione del 28/01/1997 che istituisce
un sistema di identificazione per i materiali di imballaggio ai sensi della direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo
e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio
D.M. del 28-06-1989 - Etichettatura degli imballaggi e dei contenitori per liquidi.
Inquinamento del suolo
D.Lgs. n°4 del 16-01-2008 - Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006,
n. 152, recante norme in materia ambientale
L.R. Toscana n°30 del 10-07-2006 - Funzioni amministrative di competenza comunale in materia di bonifica di
siti contaminati.
D.Lgs. n°152 del 03-04-2006 - Norme in materia ambientale
D.P.R.T. n°14 del 25-02-2004 - Regolamento regionale di attuazione ai sensi della lettera e), comma 1, dell'art. 5 della L.R. n°25 del 18/05/1998 (Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati), contenente
norme tecniche e procedurali per l'esercizio delle funzioni amministrative e di controllo attribuite agli enti locali
nelle materie della gestione dei rifiuti e delle bonifiche.
Stabilimento di Diecimo
- 67 -
Aggiornamento 2009
D.P.R.T. n°32 del 17-07-2001 - Regolamento regionale di attuazione ai sensi della lettera e) comma 1 dell'art.
5 L.R. 25/98 "Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati", contenente norme tecniche e procedurali per l'esercizio delle funzioni amministrative e di controllo attribuite agli Enti Locali.
D.L. n°160 del 16-06-2000 - Differimento del termine per gli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei
siti inquinati
D.M. n°471 del 25-10-1999 - Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la
bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi dell'articolo 17 del D.Lgs n°22 del 05/02/1997 e successive modificazioni e integrazioni
D.M. n°246 del 24-05-1999 - Regolamento recante norme concernenti i requisiti tecnici per la costruzione, l'istallazione e l'esercizio dei serbatoi interrati
IPPC
D.M. del 24-07-2009 - Approvazione del formulario per la comunicazione relativa all'applicazione del decreto
legislativo 18 febbraio 2005, n. 59, recante attuazione integrale della direttiva 96/61/CE in materia di prevenzione
e riduzione integrate dell'inquinamento.
D.M. del 24-04-2008 - Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle istruttorie e ai controlli
previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59, recante attuazione integrale della direttiva 96/61/CE sulla
prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento.
D.L. n°180 del 30-10-2007 - Differimento di termini in materia di autorizzazione integrata ambientale e norme
transitorie Convertito con legge 243/07 che ha introdotto il termine ultimo del 31/01/08 per la presentazione delle
domande di AIA degli impianti esistenti, fissato precedentemente dal D.Lgs n°59 del 18/02/2005 al 30 ottobre
2007, viene prorogato al 31 marzo 2008
D.Lgs. n°152 del 03-04-2006 - Norme in materia ambientale
Decisione n°194 del 02-03-2006 - Decisione della Commissione, del 20/03/2006, che introduce un questionario relativo alla direttiva 96/61/CE sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento (IPPC).
D.Lgs. n°59 del 18-02-2005 - Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento.
D.M. del 31-01-2005 - Emanazione di linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, per le attività elencate nell'allegato I del D.Lgs n°372 del 04/08/1999.
Circolare del 13-07-2004 -Circolare interpretativa in materia di prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento, di cui al D.Lgs n°372 del 04/08/1999,con particolare riferimento all'allegato I
L.R. n°61 del 22-12-2003 - Norme in materia di autorizzazione integrata ambientale. Modifiche alla L.R. n°79
del 03/11/1998 (Norme per l'applicazione della valutazione di impatto ambientale). Aree produttive ecologicamente attrezzate. Modifiche alla L.R. n°87 del 01/12/1998 (Attribuzione agli enti locali e disciplina generale delle funzioni e dei compiti amministrativi in materia di artigianato, industria, fiere e mercati, commercio,turismo, sport,
internazionalizzazione delle imprese e camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, conferiti alla Regione dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112).
D.G.R.T. n°1228 del 24-11-2003 - Autorizzazione Integrata Ambientale- Presentazione domande-Abrogazione
D.G.R.T. N.643/03-Nuovo termine di scadenza
Legge n°306 del 31-10-2003 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi comunitari derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2003.
D.P.C.M. del 24-02-2003 - Rettifica del D.P.C.M. del 24/12/2002, recante approvazione del nuovo modello unico di dichiarazione ambientale per l'anno 2003
D.G.R.T. n°841 del 05-08-2002 - Determinazione del calendario per la presentazione delle domande per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale ed istruzioni tecnico-amministrative per la predisposizione della domanda e della relativa relazione tecnica (art. 4, D.lgs 372/99)
Decreto Ministeriale del 23-11-2001 - Dati, formato e modalità della comunicazione di cui all'art. 10, comma
1, del D.Lgs n°372 del 04/08/1999
Stabilimento di Diecimo
- 68 -
Aggiornamento 2009
D.Lgs. n°372 del 04-08-1999 - Attuazione della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento
PCB
Legge n°62 del 18-04-2005 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia
alle Comunità europee. Legge comunitaria 2004.
D.C.R.T. n°86 del 20-07-2004 - Decreto legislativo 209/1999 - approvazione del programma di decontaminazione e smaltimento degli apparecchi e dei PCB in essi contenuti e della bozza di piano per la raccolta e lo smaltimento degli apparecchi contenenti PCB non soggetti ad inventario.
D.M. del 11-10-2001 - Condizioni per l'utilizzo dei trasformatori contenenti PCB in attesa della decontaminazione e dello smaltimento
D.Lgs. n°209 del 22-05-1999 - Attuazione della direttiva 96/59/CE relativa allo smaltimento dei policlorodifenili
e dei policlorotrifenili
D.M. del 17-01-1992 - Modalità di etichettatura degli apparecchi e impianti contenenti policlorobifenili (PCB) e
policlorotrifenili (PCT).
D.M. del 11-02-1989 - Modalità per l'attuazione del censimento dei dati e per la presentazione delle denunce
delle apparecchiature contenenti fluidi isolanti a base di PCB.
D.P.R. n°216 del 24-05-1988 - Attuazione della direttiva CEE n. 85/467 recante sesta modifica (PCB/ PCT) della direttiva CEE n. 76/769 concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri relative alle restrizioni in materia di immissione sul mercato e di uso di talune sostanze
e preparati pericolosi, ai sensi dell'art. 15 della Legge n°183 del 16/04/1987
Prevenzione incendi
Decreto del presidente della Repubblica n° 214 del 12-04-2006 - Regolamento recante semplificazione
delle procedure di prevenzione di incendi relative ai depositi di g.p.l. in serbatoi fissi di capacità complessiva non
superiore a 5 metri cubi.
Regolamento n°842 del 17-05-2006 - su taluni gas fluorurati ad effetto serra.
D.P.R. n°214 del 12-04-2006 - Regolamento recante semplificazione delle procedure di prevenzione di incendi
relative ai depositi di g.p.l. in serbatoi fissi di capacità complessiva non superiore a 5 metri cubi.
D.M. del 22-02-2006 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio di edifici e/o locali destinati ad uffici.
D.M. del 29-12-2005 - Direttive per il superamento del regime del nulla osta provvisorio, ai sensi dell'articolo 7
del D.P.R. n°37 del 12/01/1998
D.M. del 15-09-2005 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per i vani degli impianti di sollevamento ubicati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi
D.M. del 28-04-2005 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili liquidi
Circolare n°P 559/4101 del 22-03-2004 - Oggetto: Aggiornamento della modulistica di prevenzione incendi
D.M. del 04-05-1998 - Disposizioni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto delle domande per
l'avvio dei procedimenti di prevenzione incendi, nonché all'uniformità dei connessi servizi resi dai Comandi provinciali dei vigili del fuoco
D.M. del 10-03-1998 e s.m.i. - Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei
luoghi di lavoro.
D.P.R. n°37 del 12-01-1998 e s.m.i. - Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi
D.M. del 12-04-1996 e s.m.i. - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,
Stabilimento di Diecimo
- 69 -
Aggiornamento 2009
la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi.
D.P.R. n°447 del 06-12-1991 - Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46, in materia di sicurezza degli impianti.
Legge n°46 del 05-03-1990 e s.m.i. - Norme per la sicurezza degli impianti
Lettera Circolare n°22864 del 16-12-1988 - Impianti di produzione di calore alimentati a combustibile gassoso contigui e/o sottostanti ad ambienti destinati ad affluenza di persone - Criteri per la concessione di deroghe
D.M. del 08-03-1985 e s.m.i. - Direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi ai fini del
rilascio del nullaosta provvisorio di cui alla L. n°818 del 07/12/1984
Legge n°818 del 07-12-1984 - Nullaosta provvisorio per le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi,
modifica degli artt. 2 e 3 della L. n°66 del 04/03/1982 e norme integrative dell'ordinamento del Corpo nazionale
dei vigili del fuoco
D.P.R. n°577 del 29-07-1982 e s.m.i. - Approvazione del regolamento concernente l'espletamento dei servizi
antincendi.
D.M. del 16-02-1982 e s.m.i. - Modificazioni del D.M. 27/09/1965, concernente la determinazione delle attività
soggette alle visite di prevenzione incendi
Radioattività
Legge ordinaria del Parlamento n°34 del 25-02-2008 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti
dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee (Legge comunitaria 2007)
L.R. n°32 del 07-07-2003 - Disciplina dell'impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti
Linee Guida del 06-02-2003 - Linee guida per le misure di concentrazione di radon in aria nei luoghi di lavoro
sotterranei
D.Lgs. n°241 del 26-05-2000 - Attuazione della Direttiva 96/29/EURATOM in materia di protezione sanitaria
della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti.
D.Lgs. n°230 del 17-03-1995 - Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 92/3/Euratom e
96/29/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti
Rifiuti
D.M. del 15-02-2010 - Modifiche ed integrazioni al decreto 17 dicembre 2009, recante: «Istituzione del sistema
di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell'articolo 14-bis del decreto-legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009».
D.M. del 17-12-2009 - Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189
del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell'articolo 14-bis del decreto-legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009
D.L. n° 194 del 30-12-2009 - Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
Legge ordinaria del Parlamento n° 166 del 20-11-2009 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per
l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee.
D.M. del 10-11-2009 - Modifica del decreto 6 ottobre 2006 relativo all'attuazione delle norme concernenti la
formazione professionale dei conducenti dei veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose su strada, con riferimento alla direttiva 94/55/CE.
D.L. n° 135 del 25-09-2009 - Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di
sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee.
Circolare n° 140 del 24-09-2009 - Articolo 7-bis del decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286. Istituzione
della scheda di trasporto.
Deliberazione del 20-07-2009 - Criteri e requisiti per l’iscrizione all’Albo nella categoria 1 per lo svolgimento
dell’attività di gestione dei centri di raccolta di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio
e del mare 8 aprile 2008, modificato con decreto 13 maggio 2009, di attuazione dell’articolo 183, comma 1, lettera cc), del D.Lgs. 152/06, e successive modificazioni e integrazioni.
D.M. del 13-05-2009 - Modifica del decreto 8 aprile 2008, recante la disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti
Stabilimento di Diecimo
- 70 -
Aggiornamento 2009
urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall'articolo 183, comma 1, lettera cc) del decreto legislativo 3
aprile 2006, n. 152, e successive modifiche.
Circolare n° 300/A/6980/09/108/44 del 17-07-2009 - Istituzioni della scheda di trasporto. Disposizioni
operative per la corretta compilazione del documento e per il suo controllo.
D.M. del 30-06-2009 - Approvazione della scheda di trasporto.
D.M. del 12-05-2009 - Modalità di finanziamento della gestione dei rifiuti di apparecchiature di illuminazione da
parte dei produttori delle stesse.
D.L. n° 78 del 01-07-2009 - Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a
missioni internazionali.
Regolamento n° 308 del 15-04-2009 - Regolamento recante modifica, ai fini dell'adeguamento al progresso
scientifico e tecnico, degli allegati III A e VI del regolamento (CE) n. 1013/2006 del Parlamento europeo e del
Consiglio relativo alle spedizioni di rifiuti
Regolamento n° 304 del 14-04-2009 - Regolamento che modifica gli allegati IV e V del regolamento (CE) n.
850/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti contenenti inquinanti organici persistenti nei processi di produzione termici e metallurgici
Legge ordinaria del Parlamento n° 13 del 27-02-2009 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, recante misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente.
Legge ordinaria del Parlamento n° 2 del 28-01-2009 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, recante misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale.
D. Lgs. n° 214 del 22-12-2008 - Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286,
recante disposizioni per il riassetto normativo in materia di liberalizzazione regolata dell'esercizio dell'attività' di
autotrasportatore.
Decreto Legge N. 208 del 30-12-2008 - Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente.
D.P.C.M. del 02-12-2008 - Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l'anno 2009
D.Lgs. n°188 del 20-11-2008 - Attuazione della direttiva 2006/66/CE concernente pile, accumulatori e relativi
rifiuti e che abroga la direttiva 91/157/CEE
D.M. del 07-11-2008 - Disciplina delle operazioni di dragaggio nei siti di bonifica di interesse nazionale, ai sensi
dell'articolo 1, comma 996, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
D.M. del 22-10-2008 - Semplificazione degli adempimenti amministrativi di cui all'articolo 195, comma 2, lettera
s-bis) del decreto legislativo n. 152/2006, in materia di raccolta e trasporto di specifiche tipologie di rifiuti.
D.M. del 29-07-2008 - Criteri e requisiti per l'iscrizione all'Albo nella categoria 1 per lo svolgimento dell'attività'
di gestione dei centri di raccolta di cui al decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
8 aprile 2008, di attuazione dell'articolo 183, comma 1, lettera cc), del decreto legislativo n. 152/2006, e successive modificazioni e integrazioni
Decreto Legge N. 59 del 08-04-2008 - Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee
D.M. del 08-04-2008 - Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall'articolo 183, comma 1, lettera cc) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche
Delibera del 03-03-2008 - Iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali ai sensi dell'articolo 212, comma 8,
del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come sostituito dall'articolo 2, comma 30, del decreto legislativo 16
gennaio 2008, n. 4
Legge ordinaria del Parlamento N. 34 del 25-02-2008 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti
dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee (Legge comunitaria 2007)
Regolamento N. 1418 del 29-11-2007 - Regolamento (Ce) n. 1418/2007 della Commissione del 29 novembre
2007 relativo all'esportazione di alcuni rifiuti destinati al recupero, elencati nell'allegato III o III A del regolamento
(Ce) n. 1013/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, verso alcuni paesi ai quali non si applica la decisione
dell'Ocse sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti
Legge Regionale Toscana N. 61 del 22-11-2007 - Modifiche alla legge regionale 18 maggio 1998, n. 25
(Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati) e norme per la gestione integrata dei rifiuti.
Legge n°17 del 26-02-2007 - Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. n°300 del 28/12/2006, recante
proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
Circolare n°421 del 19-02-2007 - Iscrizione categoria 9 - Interventi di bonifica "in proprio" - Dm 471/1999 Prova requisiti
Stabilimento di Diecimo
- 71 -
Aggiornamento 2009
D.M. del 03-01-2007 - Recepimento della direttiva 2006/89/CE della Commissione del 3 novembre 2006, che
adatta per la sesta volta al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE del Consiglio, concernente il ravvicinamento
delle legislazioni degli Stati membri, relative al trasporto di merci pericolose su strada
Circolare n°1963 del 29-12-2006 - Circolare Albo nazionale Gestori Ambientali: riduzione importi garanzie finanziarie. Le imprese che effettuano attività di raccolta a trasporto dei rifiuti devono prestare idonee
garanzie finanziarie a favore dello Stato. le garanzie sono ridotte del 50% per le imprese registrate
EMAS e del 40% per le imprese registrate En ISO 14001.
Legge n°271 del 20-11-2006 - Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e
sulle attività illecite ad esso connesse.
Regolamento n°1013 del 14-06-2006 - Regolamento (CE) n. 1013/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2006, relativo alle spedizioni di rifiuti
D.Lgs n°152 del 03-04-2006 e s.m.i. - norme in materia ambientale
D.M. del 03-08-2005 - Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica
D.Lgs n°151 del 25-07-2005 e s.m.i. - Attuazione delle direttive 2002/95/CE, 2002/96/CE e 2003/108/CE, relative alla riduzione dell'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo
smaltimento dei rifiuti
D.Lgs n°133 del 11-05-2005 - Attuazione della direttiva 2000/76/CE, in materia di incenerimento dei rifiuti
Circolare del 03-12-2004 – D.M. n°203 del 08/05/2003: Indicazioni per l'operatività nel settore della carta.
D.P.R.T. n°14 del 25-02-2004 - Regolamento regionale di attuazione ai sensi della lettera e), comma 1, dell'art. 5 della L.R. n°25 del 18/03/1998 (Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati), contenente
norme tecniche e procedurali per l'esercizio delle funzioni amministrative e di controllo attribuite agli enti locali
nelle materie della gestione dei rifiuti e delle bonifiche.
Legge n°306 del 31-10-2003 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi comunitari derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2003.
D.M. n°194 del 03-07-2003 - Regolamento concernente l'attuazione della direttiva 98/101/Ce della Commissione del 22/12/1998, che adegua al progresso tecnico la direttiva del Consiglio 91/157/Cee relativa alle pile ed
agli accumulatori contenenti sostanze pericolose
D.M. n°203 del 08-05-2003 - Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno medesimo
D.Lgs. n°36 del 13/01/2003 - Attuazione della direttiva 1999/31/CEE, relativa alle discariche di rifiuti.
D.M.n° 161 del 12/06/2002 – Regolamento attuativo degli articoli 31 e 33 del D.Lgs. n°22 del 05/02/1977,
relativo all’individuazione dei rifiuti pericolosi che è possibile ammettere alle procedure semplificate.
Direttiva del Ministero Ambientale del 09/04/2002 – Indicazioni per la corretta e piena applicazione del
regolamento comunitario n°2557/2001 sulla spedizione di rifiuti ed in relazione al nuovo elenco dei rifiuti.
Delibera n°001/CN/ALBO del 27-12-2001 - Criteri per l'iscrizione all'Albo nella categoria 5 (raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi) ai sensi dell'articolo 1, comma 15, della Legge n°443 del 21/12/2001.
Circolare N. 104/E del 11-12-2001 - Oggetto: Obbligo di numerazione e vidimazione del registro di carico e
scarico dei rifiuti
D.Legge n°286 del 16-07-2001 - Differimento di termini in materia di smaltimento rifiuti
Decisione n°524 del 28-06-2001 - 2001/524/CE: Decisione della Commissione del 28/06/2001 relativa alla
pubblicazione dei riferimenti delle norme EN 13428:2000, EN 13429:2000, EN 13430:2000, EN 13431:2000 ed EN
13432:2000, nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, nell'ambito dell'attuazione della direttiva 94/62/CE
sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio
D.G.R.T. N. 385 del 13-04-2001 - D.Lgs. 22/97 art.42 - L.R. 25/98 - D.C.R.T. 88/98 - Approvazione "Atto d'indirizzo per la gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio".
Stabilimento di Diecimo
- 72 -
Aggiornamento 2009
D.M. n°124 del 25-02-2000 - Regolamento recante i valori limite di emissione e le norme tecniche riguardanti
le caratteristiche e le condizioni di esercizio degli impianti di incenerimento e di coincenerimento dei rifiuti pericolosi, in attuazione della direttiva 94/67/CE del Consiglio del 16 dicembre 1994, e ai sensi dell'articolo 3, comma 2,
del D.P.R. n°203 del 24/05/1988 e dell'articolo 18, comma 2, lettera a), del D.Lgs n°22 del 05/02/1997.
D.Lgs n°40 del 04-02-2000 - Attuazione della direttiva 96/35/CE relativa alla designazione e alla qualificazione
professionale dei consulenti per la sicurezza dei trasporti su strada, per ferrovia o per via navigabile di merci pericolose
D.Lgs n°209 del 22-05-1999 - Attuazione della direttiva 96/59/CE relativa allo smaltimento dei policlorodifenili
e dei policlorotrifenili
Direttiva n°31 del 26-04-1999 - 1999/31/CE: Direttiva del Consiglio, del 26/04/1999, relativa alle discariche di
rifiuti
D.M. n°370 del 03-09-1998 - Regolamento recante norme concernenti le modalità di prestazione della garanzia finanziaria per il trasporto transfrontaliero di rifiuti.
Circolare n° GAB/DEC/812/1998 del 04/08/1998 – Circolare esplicativa sulla compilazione dei registri di
carico scarico dei rifiuti e dei formulari di accompagnamento dei rifiuti trasportati individuati, rispettivamente, dal
D.M. n°145 del 01/04/1998 e dal D.M. n°148 del 01/04/1998.
D.M. n°372 del 04-08-1998 - Regolamento recante norme sulla riorganizzazione del catasto dei rifiuti
D.M. n°350 del 21-07-1998 - Regolamento recante norme per la determinazione dei diritti di iscrizione in appositi registri dovuti da imprese che effettuano operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti, ai sensi degli articoli
31, 32 e 33 del D.Lgs n°22 del 05/05/1997.
D.M del 15-07-1998 - Approvazione dello statuto del «COMIECO - Consorzio nazionale per il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi a base cellulosica»
L.R. n°25 del 18-05-1998 e s.m.i.- Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati
D.M. n°406 del 28-04-1998 – Regolamento recante norme di attuazione di direttive dell’Unione Europea, avente ad oggetto la disciplina dell’Albo Nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti.
D.M. n°148 del 01-04-1998. – Regolamento recante l’approvazione del modello dei registri di carico e scarico
dei rifiuti ai sensi degli articoli 12, 18, comma 2, lettera m) del D.Lgs. n°22 del 05/02/1997.
D.M. n°145 del 01-04-1998 – Definizione del modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento rifiuti ai sensi art. 15, 18, comma 2, lettera e) e comma 4 del D.Lgs. n°22 del 05/02/1997.
D.M. del 05/02/1998. – Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 è 33 del D. Lgs. n°22 del 05/02/1997.
D.M. n°476 del 20-11-1997 - Regolamento recante norme per il recepimento delle direttive 91/157/CEE e
93/86/CEE in materia di pile ed accumulatori contenenti sostanze pericolose
D.M. del 29-10-1997 - Approvazione dello statuto del Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI)
D.Lgs.n°22 del 5/02/1997 e s.m. – Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CEE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio.
Decisione n°138 del 03-02-1997 - Decisione della Commissione del 03/02/1997 che istituisce le tabelle per il
sistema di basi di dati ai sensi della direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i
rifiuti di imballaggio
Decisione n°129 del 28-01-1997 - 97/129/CE: Decisione della Commissione del 2/01/1997 che istituisce un
sistema di identificazione per i materiali di imballaggio ai sensi della direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e
del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio
Legge n°575 del 11-11-1996 - Sanatoria degli effetti della mancata conversione dei decreti legge in materia di
recupero dei rifiuti
D.M. n°392 del16/05/1996. – Regolamento recante norme tecniche relative all’eliminazione degli oli usati.
Legge n°70 del 25-01-1994 - Norme per la semplificazione degli adempimenti in materia ambientale, sanitaria
Stabilimento di Diecimo
- 73 -
Aggiornamento 2009
e di sicurezza pubblica, nonché per l'attuazione del sistema di ecogestione e di audit ambientale
D.Lgs. n°95 del 27/01/1992 e s.m. – Attuazione delle direttive 75/439/CEE e 87/101/CEE relative
all’eliminazione degli oli usati.
Rischio di incidenti rilevanti
D.M. del 26-05-2009 - Regolamento recante la disciplina delle forme di consultazione del personale che lavora
nello stabilimento sui piani di emergenza interni, ai sensi dell'articolo 11, comma 5, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334.
D.M. del 24-07-2009 - Regolamento recante la disciplina delle forme di consultazione della popolazione sui piani di emergenza esterni, ai sensi dell'articolo 20, comma 6, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334.
Decreto del Dirigente Toscana N. 4253 del 04-09-2007 - Approvazione modalità di effettuazione delle misure di controllo sugli stabilimenti a rischio di incidente rilevante ai sensi dell’art. 25 del D.Lgs 334/99 e successive
modifiche
D.P.C.M. del 16-02-2007 - Linee guida per l'informazione alla popolazione sul rischio industriale
D.Lgs. n°238 del 21-09-2005 - Attuazione della direttiva 2003/105/Ce, che modifica la direttiva 96/82/Ce, sul
controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose
D.P.C.M. del 25-02-2005 - Linee Guida per la predisposizione del piano d'emergenza esterna di cui all'articolo
20, comma 4, del D.Lgs n°334 del 17/08/1999
D.M. del 09-08-2000 - Individuazione delle modificazioni di impianti e di depositi, di processi industriali, della
natura o dei quantitativi di sostanze pericolose che potrebbero costituire aggravio del preesistente livello di rischio.
D.M. del 09-08-2000 - Linee guida per l'attuazione del sistema di gestione della sicurezza
L.R. n°30 del 20-03-2000 - Nuove norme in materia di attività a rischio di incidenti rilevanti.
D.Lgs. n°334 del 17-08-1999 e s.m.i. - Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di
incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose.
Rumore
D.M. del 24-07-2006 - Modifiche dell'allegato I - Parte b, del D.Lgs n°262 del 04/09/2002, relativo all'emissione
acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate al funzionamento all'esterno.
Circolare del Mistero dell’Ambiente del 06/09/2004 - Interpretazione in materia di inquinamento acustico:
criterio differenziale e applicabilità dei valori limite differenziali.
Legge n°306 del 31-10-2003 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi comunitari derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2003.
L.R. n°89 del 01.12.1998 e s.m. – Norme in materia di inquinamento acustico
D.P.C.M. del 31/03/1998 - Atto di indirizzo recante criteri generali per l’esercizio dell’attività del tecnico competente in acustica, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera b), e dell’articolo 2, commi 6, 7, e 8, della Legge
n°447, del 26/10/1995.
D.M. (Ambiente) del 16/03/1998 - Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico
D.P.C.M. del 14/11/1997 – Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.
D.M. (Ambiente) del 11/12/1996 - Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo
continuo.
Legge n°447 del 26/10/1995 - Legge quadro sull’inquinamento acustico.
D.P.C.M. del 01/03/1991 e s.m. – Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e
nell’ambiente esterno.
Stabilimento di Diecimo
- 74 -
Aggiornamento 2009
Sostanze lesive dello strato di ozono
Regolamento n°1005 del 16-09-2009 - Regolamento sulle sostanze che riducono lo strato di ozono
Regolamento N. 304 del 02-04-2008 - Regolamento (CE) n. 303/2008 della Commissione, del 2 aprile 2008,
che stabilisce, in conformità al Regolamento (CE) 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, i requisiti minimi e le condizioni per il riconoscimento reciproco della certificazione delle imprese e del personale per quanto
concerne le apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d'aria e pompe di calore contenenti taluni
gas fluorurati ad effetto serra.
Regolamento N. 305 del 02-04-2008 - Regolamento (CE) n. 305/2008 della Commissione, del 2 aprile 2008,
che stabilisce, in conformità al regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, i requisiti
minimi e le condizioni per il riconoscimento reciproco della certificazione del personale addetto al recupero di taluni gas fluorurati ad effetto serra dai commutatori ad alta tensione
Regolamento N. 306 del 02-04-2008 - Regolamento (CE) n. 306/2008 della Commissione, del 2 aprile 2008,
che stabilisce, in conformità al regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, i requisiti
minimi e le condizioni per il riconoscimento reciproco della certificazione del personale addetto al recupero di taluni solventi a base di gas fluorurati ad effetto serra dalle apparecchiature
Regolamento N. 308 del 02-04-2008 - Regolamento (CE) n. 308/2008 della Commissione, del 2 aprile 2008,
che stabilisce, in conformità al regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, il formato
di notifica dei programmi di formazione e certificazione degli Stati membri.
D.P.R. n°147 del 15-02-2006 - Regolamento concernente modalità per il controllo ed il recupero delle fughe di
sostanze lesive della fascia di ozono stratosferico da apparecchiature di refrigerazione e di condizionamento d'aria
e pompe di calore, di cui al regolamento (Ce) n. 2037/2000
D.M. del 20-12-2005 – Modalità per il recupero degli idrofluorocarburi dagli estintori e dai sistemi di protezione
antincendio
D.M. del 20-09-2002 - Attuazione dell'articolo 5 della Legge n°549 del 28/12/1993, recante misure a tutela
dell'ozono stratosferico
D.M. del 03-10-2001 e s.m.i. - Recupero, riciclo, rigenerazione e distribuzione degli halon.
Regolamento n°2037 del 29-06-2000 - Regolamento (CE) N. 2037/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 giugno 2000 sulle sostanze che riducono lo strato di ozono
D.M. 26-03-1996 – Attuazione del D. L. n°56 del 10/02/1996 sulle sostanze dannose per la fascia di ozono stratosferico.
Legge n°549 del 28-12-1993 e s.m.i. - Misure a tutela dell'ozono stratosferico e dell'ambiente.
Legge n°393 del 23-08-1988 - Ratifica ed esecuzione del protocollo alla convenzione di Vienna per la protezione dell'ozonosfera relativo ai clorofluorocarburi, adottato a Montreal il 16/09/1987.
Sostanze pericolose
Regolamento n°15 del 07-01-2010 - Regolamento recante modifica dell’ allegato I del regolamento (CE) n.
689/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio sull’ esportazione ed importazione di sostanze chimiche pericolose
Circolare del 29-10-2009 - Accordo, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il
Governo, le regioni e le provincie autonome di Trento e Bolzano concernente il sistema dei controlli ufficiali e relative linee di indirizzo per l'attuazione del regolamento CE n. 1907 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restituzione delle sostanze chimiche (REACH).
D. Lgs. n°133 del 14-09-2009 - Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento
(CE) n. 1907/2006 che stabilisce i principi ed i requisiti per la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche.
Regolamento n°761 del 23-07-2009 - Regolamento recante modifica, ai fini dell’ adeguamento al progresso
tecnico, del regolamento (CE) n. 440/2008 che istituisce dei metodi di prova ai sensi del regolamento (CE) n.
1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’ autorizzazione e
la restrizione delle sostanze chimiche (REACH)
Regolamento n°790 del 10-08-2009 - recante modifica, ai fini dell’ adeguamento al progresso tecnico e
scientifico, del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla classificazione,
Stabilimento di Diecimo
- 75 -
Aggiornamento 2009
all’ etichettatura e all’ imballaggio delle sostanze e delle miscele
Regolamento n° 552 del 22-06-2009 - Regolamento recante modifica del regolamento (CE) n. 1907/2006 del
Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’ autorizzazione e la restrizione
delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda l’ allegato XVII
Comunicato del 29-04-2009 - Indicazioni relative all'acquisizione delle informazioni ex articolo 5 del Regolamento (CE) n. 166/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo all'istituzione di un Registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di inquinanti.
Regolamento n°134 del 16-02-2009 - Regolamento recante modifica del regolamento (CE) n. 1907/2006 del
Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’ autorizzazione e la restrizione
delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda l’ allegato XI
Regolamento n°1272 del 16-12-2008 - Regolamento relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006
D.LGS n.145 del 28-07-2008 - Attuazione della direttiva 2006/121/CE, che modifica la direttiva 67/548/CEE
concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative in materia di classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose, per adattarle al regolamento (CE) n. 1907/2006
concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) e
istituisce un'Agenzia europea per le sostanze chimiche.
Regolamento N. 689 del 17-06-2008 - Esportazione ed importazione di sostanze chimiche pericolose
Comunicato del 30-04-2008 - Indicazioni relative all'acquisizione delle informazioni ex articolo 5 del regolamento (CE) n. 166/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'istituzione di un Registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di inquinanti e che modifica le direttive 91/689/CEE e 96/61/CE del Consiglio
Legge ordinaria del Parlamento N. 34 del 25-02-2008 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti
dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee (Legge comunitaria 2007)
D.M. del 16-10-2007 - Recepimento della direttiva del Consiglio 2006/102/CE che adegua la direttiva
67/548/CEE del Consiglio relativa alla classificazione, imballaggio e alla etichettatura delle sostanze pericolose, a
motivo dell'adesione della Bulgaria e della Romania.
Regolamento n°166 del 18-01-2006 - Regolamento CE n. 166/2006 relativo all'istituzione di un registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti e che modifica le direttive 91/689/CEE e 96/61/CE
del Consiglio
Regolamento n°850 del 29-04-2004 - Regolamento (Ce) n. 850/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio
del 29 aprile 2004 relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la direttiva 79/117/Cee
D.M. del 29-11-2002 - Requisiti tecnici per la costruzione, l'installazione e l'esercizio dei serbatoi interrati destinati allo stoccaggio di carburanti liquidi per autotrazione, presso gli impianti di distribuzione.
D.M. del 07-09-2002 - Recepimento della direttiva 2001/58/CE riguardante le modalità della informazione su
sostanze e preparati pericolosi immessi in commercio.
D.M. del 31-07-1934 - Approvazione delle norme di sicurezza per la lavorazione, l'immagazzinamento, l'impiego
o la vendita di oli minerali, e per il trasporto degli oli stessi.
Strumenti volontari
Regolamento n°1221 del 25-11-2009 - Regolamento sull’ adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), che abroga il regolamento (CE) n. 761/2001 e le decisioni della
Commissione 2001/681/CE e 2006/193/CE
Regolamento n°196 del 03-02-2006 - Regolamento CE n.196/2006 che modifica l'allegato I del Regolamento
CE 761/01 del Parlamento Europeo e del Consiglio per tenere conto della norma europea che EN ISO 14001:2004
e che abroga la decisione 97/265/CE
L.R. n°58 del 19-12-2003 - Legge finanziaria per l'anno 2004
Raccomandazione n°532 del 10-07-2003 - Raccomandazione 2003/532/CE: Orientamenti per l'applicazione
del regolamento (Ce) n. 761/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (Emas) concernente la scelta e l'uso di indicatori di prestazioni ambientali
Stabilimento di Diecimo
- 76 -
Aggiornamento 2009
Decisione n°741 del 04-09-2002 - 2002/741/CE: Decisione della Commissione del 04/09/2002 che stabilisce i criteri ecologici aggiornati per l’assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica alla carta per copia
e alla carta grafica e modifica la decisione 1999/554/CE.
Decisione n°681 del 07-09-2001 - 2001/681/CE:Decisione della Commissione del 07/09/2001 relativa agli
orientamenti per l'attuazione del regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) 17/09/2001
Decisione n°680 del 07-09-2001 - 2001/680/CE: Raccomandazione della Commissione del 7 settembre
2001 relativa agli orientamenti per l'attuazione del regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del
Consiglio sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS)
Legge n°93 del 23-03-2001 - Disposizioni in campo ambientale
Regolamento n°761 del 19-03-2001 - Regolamento (CE) n°761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19/03/2001, sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit
(EMAS)
Decisione n°728 del 10-11-2000 - Decisione della Commissione del 10/11/2000 che fissa le spese e i diritti da
applicare nell'ambito del sistema di assegnazione di un marchio comunitario di qualità
Regolamento n°1980 del 17-07-2000 - Regolamento (CE) n. 1980/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17/08/2000, relativo al sistema comunitario, riesaminato, di assegnazione di un marchio di qualità ecologica
Decisione n°554 del 19-07-1999 - 1999/554/CE: Decisione della Commissione, del 19/07/1999, che stabilisce i criteri per l'assegnazione di un marchio comunitario di qualità ecologica alla carta per copia.
D.M. n°413 del 02-08-1995 - Regolamento recante norme per l'istituzione ed il funzionamento del Comitato
per l'Ecolabel e l'Ecoaudit
D.L. n°216 del 06-07-1993 - Adempimenti finanziari per l'attuazione del regolamento CEE n°880/92 sul marchio di qualità ecologica - Ecolabel
Varie
D.L. n°135 del 25-09-2009 - Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di
sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee.
Legge ordinaria del Parlamento n°88 del 07-07-2009 - Disposizioni per l’ adempimento di obblighi derivanti dall’ appartenenza dell’ Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2008
D.M. del 19-06-2009 - Elenco delle Zone di protezione speciale (ZPS) classificate ai sensi della direttiva
79/409/CEE
Regolamento N. 1272 del 16-12-2008 - Regolamento (CE) 1272/2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE
e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006.
Regolamento N. 987 del 08-10-2008 - Regolamento (CE) N. 987/2008 che modifica gli allegati IV e V del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione,
l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH).
Regolamento N. 771 del 01-08-2008 - Norme sull'organizzazione e sulla procedura della commissione di ricorso dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche
D.L. N. 59 del 08-04-2008 - Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee
Regolamento N. 1907 del 18-12-2006 - Regolamento concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), che istituisce un'Agenzia europea per le sostanze chimiche, che modifica la direttiva 1999/45/CE e che abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94 della Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE del Consiglio e le direttive della Commissione 91/155/CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e 2000/21/CE
D.Lgs n°216 del 04-04-2006 - Attuazione delle direttive 2003/87 e 2004/101/CE in materia di scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità, con riferimento ai meccanismi di progetto del Protocollo di
Kyoto
D.M del 16-02-2006 - Ricognizione delle autorizzazioni ad emettere gas a effetto serra rilasciate con i decreti
DEC/RAS/2179/204, DEC/RAS/2215/2004 e DEC/RAS/013/2005 ai sensi del D.L. n°273 del 12/11/2004, convertito
Stabilimento di Diecimo
- 77 -
Aggiornamento 2009
in legge, con modificazioni, dalla Legge n°316 del 30/12/2004.
D.M. del 26-01-2006 - Disposizioni per la verifica delle comunicazioni delle emissioni previste dall'articolo 14,
paragrafo 3, della direttiva n. 2003/87/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio
D.Lgs. n°195 del 19-08-2005 - Attuazione della direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione
ambientale.
Comunicato del 22-03-2005 - Autorizzazione ad emettere gas a effetto serra, ai sensi del decreto-legge 12
novembre 2004, n. 273, convertito nella Legge n°316 del 30/12/2004.
Legge n°316 del 30/12/2004 – Conversione in legge del D.L. 273/04 recante disposizioni urgenti per
l’applicazione della direttiva 2003/87/CE in materia di scambio di quote di emissione dei gas ad effetto serra della
Comunità Europea.
Direttiva 2003/87/CE del 14/07/2004 e s.m. – Piano nazionale d’assegnazione delle quote di emissioni dei
gas ad effetto serra
Direttiva n°87 del 13-10-2003 - Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13/10/2003 che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità e che modifica la direttiva 96/61/CE del Consiglio.
VIA
Delibera Giunta Regionale Toscana n°87 del 09-02-2009 - D.lgs. 152/2006 - Indirizzi transitori applicativi
nelle more dell’ approvazione della legge regionale in materia di VAS e di VIA
D.P.C.M. del 07-03-2007 - Atto di indirizzo e coordinamento che modifica ed integra il precedente atto di indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'articolo 40, comma 1, della L. n°146 del 22/02/1994, concernente disposizioni in materia di valutazione dell'impatto ambientale
D.Lgs n°152 del 03-04-2006 - Norme in materia ambientale
L. n°62 del 18-04-2005 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle
Comunità europee. Legge comunitaria 2004.
D.M. del 01-04-2004 - Linee guida per l'utilizzo dei sistemi innovativi nelle valutazioni di impatto ambientale
D.P.G.R.T. n°14 del 25-02-2004 - Regolamento regionale di attuazione ai sensi della lettera e), comma 1, dell'art. 5 della L.R. n°25 del 18/05/1998 (Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati), contenente
norme tecniche e procedurali per l'esercizio delle funzioni amministrative e di controllo attribuite agli enti locali
nelle materie della gestione dei rifiuti e delle bonifiche.
L.R. n°61 del 22-12-2003 - Norme in materia di autorizzazione integrata ambientale. Modifiche alla L.R. n°79
del 03/11/1998 (Norme per l'applicazione della valutazione di impatto ambientale). Aree produttive ecologicamente attrezzate. Modifiche alla L.R. n°87 del 01/12/1998 (Attribuzione agli enti locali e disciplina generale delle funzioni e dei compiti amministrativi in materia di artigianato, industria, fiere e mercati, commercio,turismo, sport,
internazionalizzazione delle imprese e camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, conferiti alla Regione dal D.Lgs n°112 del 31/03/1998).
Legge n°306 del 31-10-2003 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi comunitari derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2003.
D.G.R.T. del 29-01-2001 - Circolare interpretativa per l'applicazione dell'art. 11 della LR 79/98 (Procedura di
verifica).
D.G.R.T. n°1068 del 20-09-1999 - L.R. n°79 del 03/11/1998 "Norme per la valutazione di impatto ambientale"
approvazione nuovo testo linee guida di cui all'art. 22 "Disposizioni attuative delle procedure".
D.G.R.T. n°693 del 15-06-1999 – L.R. n°79 del 03/11/1998, recante "Norme per l'applicazione della V.I.A.".
Adempimenti di cui al comma 2 art. 17, relativo allo svolgimento della procedura unica integrata
D.G.R.T. n°696 del 15-06-1999 – L.R. n°79 del 03/11/1998 recante "Norme per l'applicazione della valutazione dell'impatto ambientale". Disposizioni concernenti le modalità di comunicazione e di deposito dei progetti da
sottoporre al procedimento regionale di V.I.A
L.R. n°79 del 03-11-1998 - Norme per l'applicazione della valutazione di impatto ambientale
Stabilimento di Diecimo
- 78 -
Aggiornamento 2009
D.P.C.M. del 27-12-1988 - Norme tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale e la formulazione
del giudizio di compatibilità di cui all'art. 6, Legge n°349 del 08/07/1986, adottate ai sensi dell'art. 3 del D.P.C.M.
n°377 del10/08/1988.
D.P.C.M. n°377 del 10-08-1988 - Regolamentazione delle pronunce di compatibilità ambientale di cui all'art. 6
della Legge n°349 del 08/07/1986, recante istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno
ambientale
Legge n°349 del 08-07-1986 - Istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale
Stabilimento di Diecimo
- 79 -
Aggiornamento 2009
A3: SCHEMI INPUT/OUTPUT DI PROCESSO.
Area pulper
CELLULOSA VERGINE
ACQUA
CARTA
MACERO
OLI LUBRIFICANTI
OLI ESAUSTI
CHIMICI
PULPER
RUMORE
ENERGIA ELETTRICA
SCARTO PULPER
RIFIUTI
SOSPENSIONE DI FIBRA IN ACQUA
Area preparazione impasti e raffinazione
SOSPENSIONE DI FIBRA
IN ACQUA
ACQUA
OLI LUBRIFICANTI
OLI ESAUSTI
CHIMICI
PREPARAZIONE
IMPASTI E RAFFINAZIONE
RUMORE
ENERGIA ELETTRICA
SOSPENSIONE DI FIBRA
IN ACQUA
Stabilimento di Diecimo
SCARTO DA PULIZIA
IMPASTO
- 80 -
Aggiornamento 2009
Area macchina continua
VAPORE
ACQUA
SOSPENSIONE DI FIBRA
IN ACQUA
(CALORE)
OLI LUBRIFICANTI
OLI ESAUSTI
MACCHINA CONTINUA
CHIMICI
RUMORE
ENERGIA ELETTRICA
EMISSIONI IN
ATMOSFERA
ACQUA DI
PROCESSO DA
DEPURARE
RIFIUTI
FANGHI
TESSUTO CARTA
IN BOBINE
CONDENSE
Area de-inking
ACQUA
SOSPENSIONE DI FIBRA IN ACQUA
OLI LUBRIFICANTI
OLI ESAUSTI
CHIMICI
IMPIANTO DE-INKING
RUMORE
ENERGIA ELETTRICA
IMPASTO
ACQUA E FANGHI
SCARTO DE-INKING
Stabilimento di Diecimo
- 81 -
Aggiornamento 2009
Area impianto trattamento acque
ACQUA DI
PROCESSO
ACQUA E FANGHI
OLI LUBRIFICANTI
OLI ESAUSTI
IMPIANTO
TRATTAMENTO ACQUE
CHIMICI
ENERGIA ELETTRICA
RUMORE
RIFIUTI
FANGHI
ACQUA DEPURATA
Area converting
TESSUTO CARTA
IN BOBINE
PRODOTTI PER IMBALLAGGI
OLI LUBRIFICANTI
OLI ESAUSTI
CHIMICI
IMPIANTO CONVERTING
RUMORE
ENERGIA ELETTRICA
SCARTI
Stabilimento di Diecimo
PRODOTTI FINITI
- 82 -
Aggiornamento 2009
Area impianto di cogenerazione
METANO
ACQUA
ENERGIA
ELETTRICA
CHIMICI
OLI LUBRIFICANTI
IMPIANTO DI COGENERAZIONE
OLI ESAUSTI
VAPORE
(CALORE)
RUMORE
EMISSIONE
ATMOSFERA
ENERGIA ELETTRICA
Stabilimento di Diecimo
ACQUA RIGENERAZIONE RESINE
E ACQUA DI RAFFREDDAMENTO
- 83 -
Aggiornamento 2009
A4: BILANCIO QUANTITATIVO AMBIENTALE
u.m.
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
t
99.921
99.162
106.049
117.175
105.738
103.217
103.195
mc
1.796.408
1.813.510
1.816.480
1.863.050
1.763.490
1.673.180
1.666.260
Produzione
totale stabilimento
Risorse idriche
utilizzo totale di acqua
Risorse energetiche
metano
Stmc 38.140.753 39.144.525 38.461.879 36.502.531 39.680.745 39.457.576 38.571.737
energia elettrica
consumo totale MWh
124.860
126.452
124.884
125.125
114.886
110.766
110.530
da rete
MWh
50.952
48.626
48.790
62.316
31.415
26.022
27.832
autoprodotta
MWh
75.103
78.642
76.707
63.116
84.403
85.820
83.068
ceduta
MWh
1.195
816
613
307
932
1.076
370
MWh
127.387
142.669
141.168
122.131
130.639
131.438
133.610
t
136.187
135.939
134.003
136.931
116.706
112.319
109.064
t
11.563
8.135
14.643
16.717
10.967
10.311
10.289
t
9.033
8.058
7.550
8.751
10.401
12.220
8.945
t
4.434
4.277
3.826
4.063
3.284
2.839
2.617
1.718.456
1.714.156
1.768.078
1.687.747
1.585.021
1.657.555
energia termica
autoprodotta
Materie prime
materia prima
fibrosa
SEMILAVORATI
IMBALLAGGI
ausiliari chimici
(totale stabilimento)
Scarichi idrici
totale
acqua
mc 1.698.408
scaricata
indicatori qualità scarichi
COD
mg/l
62
58
33
62
30,5
33
39
solidi sospesi
mg/l
8
9
10
5,5
5,5
8
8
azoto totale
mg/l
0,57
0,67
1,04
0,46
1,12
0,92
0,39
fosforo totale
mg/l
1
0,97
0,4
0,15
0,15
0,3
0,5
Emissioni in atmosfera da STABILIMENTO
polveri
t
3,54
4,07
8
4,85
26,82
4,53
4,16
CO2
t
74.589
76.552
75.218
71.386
77.601
77.709
75.102
Emissioni in atmosfera da produzione energia
CO
t
13,37
9,75
10,36
34,74
7,54
4,65
2.28
SOx
t
0
0
0
0
0
0
0
NOx
t
101,58
107,76
80,1
47,55
87,16
89,14
93,8
t
70.067
60.302
56.265
48.174
21.067
19.135
8.956
Rifiuti
fanghi
Stabilimento di Diecimo
- 84 -
Aggiornamento 2009
scarti pulper
altri non pericolosi
pericolosi*
t
4.062
3.153
2.754
2.467
1.321
960
1.102
t
849
673
569
761
1.115
1.570
1.827
t
10
8
17
7
11
10
13
23.777
24.058
22.689
21.799
20.420
5.100
4.549
4.107
3.781
3.640
Movimentazione materiali
Trasporto su gomma
totale
automezzi in entran
25.380
23.136
ta/uscita
all'impianto
automezzi
in
n
5.135
5.150
entrata
per
trasporto MP
automezzi in uscita dall'impianto
per
PF
trasporto
per trasporto
fanghi di cartiera + pulper
altro
semilavorato
n
17.095
15.176
14.120
15.465
15.902
15.964
15.412
n
2.500
2.140
1.965
1682
739
666
345
n
650
670
702
685
509
208
232
n
0
0
1.890
1.677
1.432
1.180
791
1.202
1.187
1.609
1.134
1.483
697
102
82
46
62
18
251
Trasporto su rotaia
totale
automezzi in entran
1.200
ta/uscita
all'impianto
vagoni in entrata all'impianto
per
MP
trasporto
n
0
vagoni in uscita all'impianto
per
PF
trasporto
semilavorato
n
1.200
1.100
950
1301
861
1392
446
n
0
0
155
262
211
73
0
Stabilimento di Diecimo
- 85 -