Cartiera Lucchese spa Stabilimento di Diecimo
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REG.NO. I-000470 Cartiera Lucchese spa Stabilimento di Diecimo Aggiornamento 2009 della Dichiarazione Ambientale 2009-2011 Regolamento CE n.1221/2009 STABILIMENTO DI DIECIMO Zona Industriale, (I) 55020 Diecimo – Lucca Tel. +39 0583 83701 - Fax +39 0583 838262 LUCART GROUP Sede Legale: Via Ciarpi 77, (I) 55016 Porcari – Lucca Tel. +39 0583 2140 - Fax +39 0583 299051 Rev.05 del 05 giugno 2010 Prima emissione del 09 novembre 2005 Aggiornamento 2009 INDICE PRESENTAZIONE .................................................................................................................... 3 Informazioni generali ............................................................................................................... 3 Struttura della Dichiarazione.................................................................................................... 3 Convalida e Registrazione ........................................................................................................ 3 Informazioni per il pubblico ..................................................................................................... 4 Lettera del Presidente.............................................................................................................. 5 1. CAPITOLO 1 .................................................................................................................... 6 1.1. 1.2. 1.3. 2. CAPITOLO 2 .................................................................................................................. 10 2.1. 2.2. 3. Le attività del sito ...................................................................................................... 15 La produzione nello stabilimento di Diecimo.............................................................. 21 CAPITOLO 4 .................................................................................................................. 23 4.1. 4.2. 4.3. 4.4. 5. Mission di Lucart group.............................................................................................. 10 L’impegno ambientale del sito di Diecimo.................................................................. 11 CAPITOLO 3 .................................................................................................................. 15 3.1. 3.2. 4. L’azienda e i siti produttivi ........................................................................................... 6 Cenni storici ................................................................................................................. 8 Stabilimento di Diecimo ............................................................................................... 9 Aspetti e impatti ambientali di Cartiera Lucchese spa sito di Diecimo ....................... 23 Aspetti ambientali diretti ............................................................................................ 23 Aspetti ambientali indiretti ......................................................................................... 38 Valutazione degli aspetti ambientali .......................................................................... 39 CAPITOLO 5 .................................................................................................................. 44 5.1. 5.2. 5.3. 5.4. 5.5. 5.6. 5.7. Il controllo delle prestazioni ambientali ..................................................................... 44 Il sistema di gestione ambientale .............................................................................. 44 Indicatori ambientali .................................................................................................. 44 Il programma ambientale e il miglioramento continuo delle prestazioni .................... 46 Iniziative, collaborazioni, premi e riconoscimenti ....................................................... 54 Comunicazione, partnership e formazione ................................................................. 54 Sicurezza ................................................................................................................... 56 APPENDICE ............................................................................................................................ 57 A1: GLOSSARIO ..................................................................................................................... 57 A2: RIFERIMENTI AUTORIZZATIVI ....................................................................................... 61 A3: SCHEMI INPUT/OUTPUT DI PROCESSO.......................................................................... 80 A4: BILANCIO QUANTITATIVO AMBIENTALE ........................................................................ 84 Stabilimento di Diecimo -2- Aggiornamento 2009 PRESENTAZIONE Informazioni generali Il presente documento si riferisce all’operatività e gestione del sito: Cartiera Lucchese spa, stabilimento di Diecimo. Zona Industriale, (I) 55020 Diecimo – Lucca Attività Codice IPPC: 6.1(a); Codice NACE: 21-1 (17-1), 21-2 (17-2); Codice NOSE-P: 105-07 Struttura della Dichiarazione Il documento di Dichiarazione Ambientale vuole fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni convalidate sulle prestazioni ambientali dell’organizzazione, nonché sul loro continuo miglioramento. Attraverso questo strumento, i soggetti interessati potranno così trovare descritti gli impatti ambientali significativi e le relative modalità gestionali implementate dall’azienda per il loro controllo. Il cuore di questa dichiarazione è stato articolato in cinque principali capitoli, attraverso i quali vengono inquadrate le caratteristiche dell’azienda (Capitolo 1), la mission e l’impegno ambientale (Capitolo 2), la descrizione delle attività produttive dello stabilimento di Diecimo (Capitolo 3), la valutazione delle interazioni con l’ambiente (Capi- tolo 4), il sistema di gestione ambientale dell’azienda e i relativi programmi di miglioramento (Capitolo 5). In Appendice sono riportati un glossario, che supporterà il lettore nella comprensione dei termini tecnici o, comunque, di non comune dominio, un elenco relativo ai principali riferimenti autorizzativi per l’azienda, una schematizzazione degli input ed output di ciascuna fase principale del processo e un bilancio quantitativo ambientale. Convalida e Registrazione Il presente documento di Dichiarazione Ambientale è stato elaborato in conformità al Regolamento CE 761/2001 per fornire a tutte le parti interessate informazioni sulle attività di Cartiera Lucchese spa e la pianificazione delle prestazioni ambientali nell’ottica del miglioramento continuo. Come previsto dal Regolamento CE 761 del 19/03/2001, la prima edizione della Dichiarazione Ambientale è stata sottoposta a verifica da parte del Verificatore Ambientale Accreditato DNV che ha provveduto alla sua convalida in data 21 novembre 2005. La direzione aziendale si impegna a far convalidare dal Verificatore e a trasmettere all’Organismo Competente a Roma (Comitato ECOLABEL - ECOAUDIT – Sezione EMAS Italia), sia gli aggiornamenti annuali, sia la revisione della Dichiarazione Ambientale completa entro tre anni dalla data di convalida della presente e a metterli a disposizione del pubblico secondo quanto previsto dal Regolamento CE 761/2001 (EMAS). Il presente aggiornamento è stato redatto conformemente ai requisiti richiesti dal nuovo Regolamento Emas n.1221/2009. L’istituto DNV è: Verificatore Ambientale accreditato dal Comitato ECOLABEL – ECOAUDIT, n. I –V-0003 Stabilimento di Diecimo -3- Aggiornamento 2009 e ha sede nel: Centro Direzionale Colleoni - Viale Colleoni 9 C.a.p. 20041 – Agrate Brianza – Milano Tel. +39 68 99 905 Fax. +39 68 99 930 Il Comitato ha deliberato in data 11 Aprile 2006 l’iscrizione dell’Unità dell’azienda Cartiera Lucchese spa, Stabilimento di Diecimo, nel registro comunitario dell’EMAS attribuendo il n. I – 000470 e codice NACE 21-1 (17-1), 21-2 (17-2). Informazioni per il pubblico L’azienda si impegna a diffondere il Documento secondo le modalità di volta in volta ritenute più opportune in collaborazione con l’Uff. Marketing. Per richiedere direttamente le informazioni di carattere ambientale relative alle attività svolte e/o copia elettronica/cartacea del presente documento è possibile inoltrare apposita richiesta per posta alla sede centrale della Direzione Qualità, Ambiente e Sicurezza di Gruppo, a cui fanno riferimento tutte le sedi operative di Cartiera Lucchese spa: Dott.ssa Sabrina Cosci Dir. Qualità, Ambiente, Sicurezza Cartiera Lucchese spa Zona Industriale, (I) 55020 Diecimo – Lucca Tel. +39 0583 8370-1 Fax. +390583 838262 Cartiera Lucchese SpA divulga le informazioni riguardo i propri aspetti ambientali attraverso il Rapporto Ambientale annuale di Gruppo, disponibile sul sito web aziendale : www.lucartgroup.com e attraverso la presente Dichiarazione Ambientale, disponibile gratuitamente in copia nelle modalità descritte precedentemente. Stabilimento di Diecimo -4- Aggiornamento 2009 Lettera del Presidente Cartiera Lucchese pubblica l’aggiornamento 2009 della Dichiarazione Ambientale, confermando l’attenzione per le tematiche ambientali e raccoglie ed evidenzia i risultati positivi,confermando la determinazione delle nostra Azienda nel rendere sempre più positiva la relazione fra impresa e ambiente. Oggi tutti parlano di ambiente: quotidianamente cittadini, autorità e imprese individuano tra le proprie priorità la protezione dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Tutto ciò è ovviamente un bene di cui non si può che rallegrarsi, ma la nostra speranza è quella che sia sempre maggiore anche il numero di coloro che alle parole facciano seguire i fatti. In tema di protezione dell’ambiente ciascuno deve infatti fare la sua parte ed ogni singolo gesto è importante. Chiunque conosca la nostra storia può testimoniare che il nostro impegno per l’ambiente risale a ben prima che questo diventasse una moda. Nel corso degli anni abbiamo “ufficializzato” tale impegno attraverso tutte le principali certificazioni ambientali di prodotto e di sistema, ma ciò che veramente contraddistingue la nostra “filosofia ecologica” è la volontà di tradurre l’esperienza, il know-how e le nostre competenze ambientali in prodotti veramente ecologici da offrire al mercato con un posizionamento concorrenziale rispetto ai prodotti standard. Ovviamente siamo costantemente impegnati nel miglioramento continuo delle performance ambientali dei nostri processi e prodotti , ma riteniamo che il nostro dovere di azienda impegnata a promuovere uno sviluppo sostenibile sia anche quello di offrire al mercato la possibilità di scegliere dei prodotti di buona qualità a più ridotto impatto ambientale. Tra i vari accadimenti dei mesi passati che testimoniano il nostro concreto impegno per la tutela del nostro pianeta, mi fa piacere qui ricordare l’estensione del marchio internazionale di certificazione forestale PEFC a tutti gli stabilimenti del Gruppo e l’ottenimento del primo premio nel progetto promosso da Coop Italia "Coop for Kyoto" per aver registrato nel nostro stabilimento di Diecimo (Lucca) la più alta riduzione di emissioni di CO2 tra tutti i fornitori di private label di COOP Italia: 11.903 tonnellate di CO2 evitate nel triennio 2006-2008. E’ importante sottolineare che gli interventi attuati non riguardano solo le unità produttive,bensi tutta la filiera, a partire dalle materie prime per finire con la distribuzione.La nostra sensibilità nei confronti dell’ambiente è davvero a 360° Massimo Pasquini Presidente del C.d.A. di Cartiera Lucchese spa Stabilimento di Diecimo -5- Aggiornamento 2009 1. CAPITOLO 1 1.1. L’azienda e i siti produttivi Lo stabilimento di Diecimo è uno dei cinque siti produttivi di Lucart Group. Il Gruppo, con un organico di oltre 1000 dipendenti ed un fatturato netto di circa 300 milioni di euro al 31 dicembre 2009, è leader europeo nel settore delle carte monolucide sottili per imballaggi flessibili e in quello delle carte tissue ecologiche. Lucart Group è leader in Italia anche per il settore dei prodotti tissue per il mercato “collettività”. Nel complesso, la capacità produttiva complessiva degli stabilimenti è stata per il 2009 pari a circa 240.000 tonnellate di carta prodotta. Tabella (1) La posizione di mercato Business Area mercato Leader a livello europeo nel settore delle carte monolucide di bassa grammatura e partner delle principali industrie trasformatrici europee. Leader di mercato in Italia ed in grande sviluppo in Europa: 5° principale produttore europeo. Leader in Italia per le carte tissue ecologiche, partner della GDO europea per private label sia in pura cellulosa che carta riciclata. Descrizione Carte destinate ad altre industrie cartotecniche produttrici di sacchetti, carta regalo, carte accoppiate a polietilene o alluminio, tovaglie, altri imballaggi flessibili in genere o carte ad uso igienico sanitario Prodotti in carta tissue, quali carta igienica, asciugamani o tovagliolini, consumati da comunità, ristorazione, industrie, imprese di pulizia, ecc Prodotti in carta tissue, quali carta igienica, carta casa o tovaglioli, consumati all’interno della famiglia I più importanti mercati di sbocco, oltre all’Italia, sono la Francia, la Germania, la Spagna e la Grecia. Allo stabilimento di Diecimo, che rappresenta la più grossa realtà del gruppo, si affiancano gli stabilimenti produttivi di Porcari (Lucca), di Troyes, nella regione dello Champagne-Ardenne in Francia, di Laval sur Vologne, nella Regione della Lorena – dipartimento dei Vosgi, e di Torre di Mosto La Struttura di Lucart Group Cartiera Lucchese spa 100% Lucart France sas Stabilimento di Diecimo 100% Novatissue sas 100% Fato Professional SpA 100% Lucart Ibérica slu -6- Aggiornamento 2009 Tabella (2) Attività e stabilimenti delle società del Gruppo Ragione sociale Stabilimento/sede Attività Business Area - Produzione di carte monolucide Porcari per imballaggi flessibili Cartiera Lucchese spa (Italia) - Produzione di carte tissue Diecimo - Produzione di carte tissue - Trasformazione di carte tissue in prodotti finiti Lucart France sas (Francia) Troyes - Produzione di carte tissue - Trasformazione di carte tissue in prodotti finiti Novatissue sas (Francia) Laval sur Vologne - Produzione di carte tissue - Trasformazione di carte tissue in prodotti finiti Lucart Ibérica slu (Spagna) Barcellona - Attività commerciale con i clienti spagnoli e portoghesi Fato Professional SpA (Italia) Torre di Mosto - Trasformazione di carte tissue e monolucide in prodotti finiti Tabella (3) I principali marchi Stabilimento di Diecimo -7- Aggiornamento 2009 1.2. Cenni storici La storia di Lucart Group inizia negli anni trenta, quando la famiglia Pasquini decide di impiantare a Villa Basilica (Lucca), un’azienda di produzione della carta. All’inizio la produzione era rivolta principalmente al mercato delle carte monolucide per imballaggi flessibili, per tovaglie e per sottopiatti, ma alla fine degli anni Ottanta il Gruppo ha diversificato la propria attività cominciando a produrre anche carte tissue ad uso igienico sanitario (asciugatutto, carta igienica, tovaglioli, ecc.). Da sempre, la fondamentale scelta strategica del Gruppo è stata quella di sviluppare al proprio interno la tecnologia ed il know-how per riuscire ad utilizzare come materia prima di tutti i suoi prodotti, sia la pura cellulosa vergine che la carta da macero. I principali eventi che hanno segnato lo sviluppo del Gruppo sono: 1953 1966 1976 1983 1987 1988 1990 1991 1993 1996 1997 1998 2001 2006 2007 2008 2009 Viene fondata la Cartiera Lucchese dei F.lli Pasquini snc. Avviamento di PM1 nel nuovo stabilimento di Porcari, dove ancora oggi ha sede legale la Cartiera Lucchese spa. Avviamento di PM2 nello stabilimento di Porcari. Avviamento di PM3 nello stabilimento di Porcari. Avviamento di PM4 nello stabilimento di Porcari, prima macchina per la produzione di carte tissue. Acquisizione dello stabilimento di Diecimo. Avviamento di PM5 nello stabilimento di Diecimo. Avviamento di PM6 nello stabilimento di Diecimo. Viene costituita Cartiera Lucchese France, società commerciale per la gestione dei clienti francesi. Avviamento di PM7 e dell’impianto di disinchiostrazione dei maceri nello stabilimento di Diecimo. Viene costituita la Lucart International bv, con sede ad Amsterdam, per coordinare gli scambi commerciali con gli altri paesi europei. Nasce EcoLucart la prima linea al mondo di prodotti in carta tissue ad utilizzare un involucro in MaterBi (materiale biodegradabile). Viene costituita Lucart Iberica sl, società commerciale per la gestione dei clienti iberici. Viene costituita Lucart France sas, dando così avvio alla creazione dello stabilimento di Troyes. Cartiera Lucchese è la prima società italiana ad ottenere l’Ecolabel, il marchio di qualità ecologica dei prodotti dell’Unione Europea. Avviamento di PM8 nello stabilimento di Troyes. Avviamento nello stabilimento di Diecimo del primo gruppo al mondo per la goffratura della carta igienica con finitura “goffra-incolla”. Lo stabilimento di Diecimo ottiene la certificazione ambientale EMAS. Viene lanciato Hygenius Toilet il primo dispenser di carta igienica a taglio automatico. Viene costituita Fato Professional srl, società che ha rilevato la gestione di Fato Italia srl, azienda leader nella produzione di tovaglie e tovaglioli colorati e decorati. Lancio sul mercato di Bio-Active, la prima carta igienica al mondo biologicamente attiva. Lancio della prima confezione di carta igienica da 2 super-maxi rotoli sovrapposti (2 super-maxi rotoli = 8 rotoli tradizionali). Viene costituita Novatissue sas, società che ha rilevato il ramo tissue di Novacare sa, azienda francese con una capacità produttiva di 46.000 t/anno di carta tissue. Viene adottato il nome Lucart Group (al posto di Cartiera Lucchese Group), per identificare il Gruppo di aziende facenti capo a Cartiera Lucchese spa. Stabilimento di Diecimo -8- Aggiornamento 2009 1.3. Stabilimento di Diecimo Il sito è ubicato in una zona ad uso industriale, nel settore sud-orientale della provincia lucchese (Comune di Borgo a Mozzano, frazione Diecimo) in zona collinare. In tale zona vi è una notevole concentrazione di impianti di produzione e lavorazione della carta con alcuni dei quali lo stabilimento confina. I primi capannoni dello stabilimento sono stati costruiti tra il 1965 e il 1970 su terreno adibito ad uso industriale per un’attività cartotecnica di produzione di manufatti in cartone. Al 1988 risale l’acquisto di tali capannoni attualmente adibiti ad attività di trasformazione carta tissue e magazzino prodotti finiti. Nel 1990 è stato realizzato l’edificio ora occupato dalle macchine continue per la produzione di carta, PM5 e PM6 e nel 1993 ha avuto inizio la costruzione degli edifici destinati a contenere la macchina continua PM7, l’impianto di disinchiostrazione, l’impianto di cogenerazione, l’impianto biologico, i nuovi magazzini e la nuova officina. Nello stabilimento di Diecimo, che si trova nella Media Valle del Serchio, a circa 20 km da Lucca, si producono esclusivamente carte tissue, che rappresentano oltre il 50% del fatturato del gruppo, utilizzando come materia prima sia i maceri che la pura cellulosa. In questo sito, oltre a tre macchine continue, con una potenzialità annua di 105.000 ton/anno di carta prodotta, sono presenti anche 19 linee di trasformazione della carta tissue in prodotto finito. Lo stabilimento di Diecimo è il più rilevante del gruppo in termini di capacità produttiva, occupazione del suolo, numero di personale impiegato ed articolazione delle linee impiantistiche. Tabella (4) Informazioni generali Superficie sito di Diecimo Superficie totale Superficie coperta Addetti al 31/12/2009 Macchine continue Linee trasformazione Stabilimento di Diecimo (m2) (m2) n° n° n° 253.224 91.976 373 3 20 -9- Aggiornamento 2009 2. CAPITOLO 2 2.1. Mission di Lucart group Un numero sempre maggiore di imprese affronta, in maniera strutturata, gli aspetti ambientali derivanti dalla propria attività, in quanto questa variabile risulta avere risvolti sempre maggiori, non solamente sulla società, ma anche sulla corretta conduzione dell’impresa. Lucart Group è stata tra le prime realtà italiane del settore a credere nel valore dell’ambiente come base per uno sviluppo responsabile delle proprie iniziative imprenditoriali. L’ambiente è entrato a far parte della “mission” aziendale e tutte le iniziative imprenditoriali tengono in considerazione questo valore: “Eccellere nel produrre carta di qualità ascoltando le esigenze del mercato e della natura” L’ orientamento della Società all’eco-compatibilità è stato da sempre dimostrato da un’importante serie di fatti, primati e riconoscimenti succedutisi negli anni, che hanno visto Lucart Group: Tra i primi in Europa ad ottenere, per lo specifico settore merceologico dei prodotti in carta tissue ad uso domestico, igienico e sanitario, la certificazione di qualità serie UNI EN ISO 9000 e la certificazione relativa al sistema di gestione ambientale UNI EN ISO 14001; La prima azienda italiana ad aver sviluppato la tecnica della disinchiostrazione dei maceri per la produzione di carta tissue; Una delle prime cartiere a credere nei sistemi di autoproduzione di energia elettrica e vapore tramite centrali di cogenerazione alimentate a gas metano; La prima azienda al mondo a puntare sul MaterBì come involucro biodegradabile delle confezioni; La prima azienda italiana ad ottenere il marchio di qualità ecologica dei prodotti rilasciato dall’Unione Europea: l’Ecolabel; Una tra le prime cartiere italiane del settore tissue ad ottenere le certificazioni FSC e PEFC relative all’uso di fibre di cellulosa provenienti da foreste gestite con criteri di tutela di carattere etico, sociale ed ambientale; Uno dei primi stabilimenti integrati europei per la produzione di tissue (cartiera e converting nello stesso sito) ad aver ottenuto la certificazione ambientale EMAS. Tutte queste importanti innovazioni sono state implementate da Cartiera Lucchese spa proprio nello stabilimento di Diecimo, che vuol quindi essere il luogo di prima applicazione di una filosofia ecologica d’impresa destinata a pervadere, in misura graduale e crescente, l’intero Gruppo. Stabilimento di Diecimo - 10 - Aggiornamento 2009 2.2. L’impegno ambientale del sito di Diecimo La Politica Ambientale Mod.002_PG001 del 07/06/2010 La POLITICA AMBIENTALE di Cartiera Lucchese guarda ad obiettivi ed azioni che, oltre a soddisfare tutti gli obblighi di legge, tendono a migliorare l’efficienza ambientale e a sensibilizzare il personale aziendale, i fornitori ed i clienti sull’importanza della tutela e della salvaguardia dell’ambiente circostante. L’azienda pertanto si impegna a perseguire una politica di continuo miglioramento delle proprie performance ambientali minimizzando, ove tecnicamente possibile ed economicamente sostenibile, ogni impatto negativo delle proprie attività sull’ambiente in cui opera. Aderendo a EMAS (Eco-Management and Audit Scheme), inoltre, si impegna a fornire informazioni ambientali trasparenti sui provvedimenti gestionali, sugli obiettivi, sulle prestazioni e sui risultati dell’impresa. L’azienda: è impegnata ad operare secondo la “mission”, ovvero ECCELLERE NEL PRODURRE CARTA DI QUA- LITA’ ASCOLTANDO LE ESIGENZE DEL MERCATO E DELLA NATURA, definita volontariamente, che si traduce nei seguenti valori: • la qualità dei prodotti e dei servizi, perseguita attraverso la ricerca tecnologica e la maturazione della professionalità e del know-how del personale dell’azienda. Nell’evenienza di possibili nuove attività, nuovi processi o modifiche di impianti esistenti, Cartiera Lucchese si attiverà per ottenere tutte le informazioni necessarie riguardanti eventuali aspetti e impatti ambientali che si potrebbero verificare in relazione alla nuova scelta tecnologica. • la riduzione dell’impatto ambientale di tutte le fasi dell’attività produttiva, promuovendo opportune iniziative che consentano di preservare le risorse naturali, sia rinnovabili che non rinnovabili e di ridurre, per quanto possibile, le emissioni inquinanti, il consumo energetico e la produzione di rifiuti. L’azienda effettua periodicamente: - analisi di conformità ai requisiti normativi ambientali cogenti - audit di verifica delle “performance” ambientali - verifiche di conformità del sistema rispetto alla Politica Ambientale con l’obiettivo di pianificare, effettuare e controllare le eventuali azioni correttive necessarie e la relativa efficienza. • Lo sviluppo di prodotti idonei a soddisfare sempre meglio le esigenze di consumo dei propri clienti, promuovendo un utilizzo più razionale delle fibre di cellulosa, sia vergini che riciclate, in relazione alla destinazione d’uso del prodotto finito, privilegiando l’acquisto delle materie prime che provengono da fonti controllate e certificate, seguendo ed applicando i requisiti specificati dagli standards internazionali PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification scheme), FSC (Forest Stewardship Council) ed altri analoghi. • La redditività dell’attività, attraverso la quale garantire la continuità e lo sviluppo del Gruppo. Definisce e aggiorna periodicamente le proprie procedure di monitoraggio e controllo orientate a: - Stabilimento di Diecimo definire gli standards operativi ottimali, - 11 - Aggiornamento 2009 - prevenire eventuali impatti ambientali negativi, - definire le modalità operative da seguire in caso di situazioni d’emergenza sia all’interno dell’azienda che all’esterno (ad es. verso le Autorità Pubbliche, il vicinato, le aziende sul territorio, etc..) Cartiera Lucchese si impegna ad assicurare che la presente Politica Ambientale e il relativo sistema di gestione, siano noti a tutti i livelli dell’organizzazione dell’azienda. Si impegna in particolare a considerare tutti gli aspetti ambientali significativi connessi alle procedure d’appalto e ad assicurare che i fornitori e tutti coloro che agiscono per suo conto si conformino alla politica ambientale dell’impresa quando svolgono le proprie attività all’interno della stessa. Ha come obiettivo diventare il partner di riferimento per i propri clienti, distinguendosi nel lavoro per qualità, professionalità ed affidabilità. Cartiera Lucchese SpA rende pubblici i propri obiettivi e miglioramenti ambientali attraverso il Rapporto Ambientale Annuale e la Dichiarazione Ambientale, disponibili sul sito internet dell’azienda www.lucartgroup.com. La politica ambientale dello stabilimento è formulata dalla Direzione Qualità, Ambiente e Sicurezza di Gruppo e condivisa con le altre direzioni aziendali, formalizzata dall’Amministratore Delegato del Gruppo ed aggiornata periodicamente in funzione delle esigenze ambientali e di miglioramento continuo. Gli impianti per la produzione di carta con capacità produttiva superiore alle 20 t/d ricadono nel campo di applicazione della Dir. CE 96/61 e della derivante legislazione nazionale di recepimento (D.Lgs 372/99 e D.Lgs. 59/2005). Tali normative hanno per oggetto la prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento (IPPC) al fine di ottenere un elevato livello di protezione ambientale. La normativa stabilisce misure volte ad evitare o ridurre le emissioni in aria, acqua e suolo nonché misure relative ai rifiuti definite,per ogni singola azienda, all’interno dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) che sostituisce ogni altro visto, nulla osta, parere o autorizzazione in materia ambientale. Per lo stabilimento di Diecimo, Cartiera Lucchese è attualmente in fase di rilascio dell’AIA, avendo nel 2009 provveduto a fornire alle Autorità Competente le integrazioni documentali richieste. Stabilimento di Diecimo - 12 - Aggiornamento 2009 Ad ulteriore dimostrazione dell’impegno verso l’ambiente, con il sito di Diecimo, Lucart Group è stata la prima realtà in Italia ad ottenere la certificazione europea di qualità ecologica Ecolabel con le linee di prodotto EcoLucart e Grazie Lucart. Il Sistema Ecolabel è uno degli strumenti volontari della politica ambientale e industriale della UE, volto a incentivare la presenza sul mercato europeo di prodotti con minor impatto ambientale. Le regole del Sistema sono stabilite dal Regolamento 568/2009. L'Ecolabel è un'etichetta (il cui logo è rappresentato nella figura a lato ) che attesta la rispondenza del prodotto a specifici criteri, formulati sulla base dell'analisi dell'intero ciclo di vita del prodotto (LCA, Life Cicle Analysis), in cui vengono individuati tutti gli impatti ambientali, dall'estrazione delle materie prime, alla produzione e al fine vita del prodotto.(http://ec.europa.eu/environment/ecolabel/index_en.htm) I criteri ecologici e prestazionali sono messi a punto in modo tale da permettere l'ottenimento dell'Ecolabel solo da parte di quei prodotti che abbiano raggiunto l'eccellenza ambientale. I criteri vengono revisionati e resi più restrittivi, quando se ne verifichi la necessità, in modo da premiare sempre l'eccellenza e favorire il miglioramento continuo della qualità ambientale dei prodotti Questa certificazione, in particolare per i prodotti EcoLucart e Grazie Lucart, significa: utilizzo del 100% di carta riciclata come materia prima o da legno proveniente da piantagioni sostenibili; controllo della qualità degli scarichi idrici (basse emissioni di AOX, P e COD); contenimento delle emissioni in atmosfera, in particolare per CO2, NOx e zolfo; bassa produzione di rifiuti (gestione dei rifiuti con procedure finalizzate al riciclo e al recupero dei materiali e al trattamento dei rifiuti pericolosi). L’ eco-compatibilità di Grazie Lucart è ulteriormente garantita dall’utilizzo per molti dei prodotti della gamma di involucri per le confezioni fatti in Mater-Bi, materiale biodegradabile e compostabile a base di amido di mais, adottato per la prima volta al mondo, per questo specifico utilizzo, proprio da Cartiera Lucchese nel 1998. Il Regolamento EMAS (Regolamento CE 761/2001) è un sistema comunitario di ecogestione e audit al quale possono aderire volontariamente le organizzazioni per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali e fornire a chiunque le informazioni sui propri aspetti ambientali. È una norma di applicazione facoltativa che completa il dettato dell’UNI EN ISO 14001, in quanto prevede, attraverso una matrice istituzionale, sia il controllo del Sistema di Gestione Ambientale, sia l’espressione della valutazione delle prestazioni (in termini Stabilimento di Diecimo - 13 - Aggiornamento 2009 quantitativi) attraverso la redazione della Dichiarazione Ambientale, documento redatto a garanzia della trasparenza dell’informazione verso il pubblico interessato. L’ottenimento di queste certificazioni volontarie, unitamente al fatto che Cartiera Lucchese spa è stata anche una delle prime cartiere italiane ad ottenere la certificazione PEFC, relativa all’uso di fibre di cellulosa provenienti da foreste gestite con criteri di tutela di carattere etico, sociale ed ambientale, è una dimostrazione sia della volontà aziendale di perseguire gli obiettivi di miglioramento ambientale, sia degli effettivi interventi fatti per ridurre gli impatti ambientali dei processi e dei prodotti. Stabilimento di Diecimo - 14 - Aggiornamento 2009 3. CAPITOLO 3 3.1. Le attività del sito L’attività principale del sito consiste nella produzione e trasformazione di carta tissue per uso igienico, domestico e sanitario. A margine di tale attività primaria, sussistono altri 2 processi a supporto della stessa: Produzione di Energia elettrica e termica Impianto di depurazione PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA E TERMICA All’interno del sito funziona un impianto che produce energia elettrica e termica utilizzando come unica risorsa il metano. L’impianto di cogenerazione è basato sul principio del “ciclo semplice” e comprende: una turbina a gas collegata ad un alternatore di potenza nominale di 10,4 MWh. L’impianto di cogenerazione produce circa il 55-60% dell’energia elettrica ed il 100% del vapore (max 30 t/h a 19 ATE) necessari per le attività degli impianti presenti nel sito. In fase di fermata per manutenzione della turbina è necessario produrre vapore utile per mantenere attivo il ciclo produttivo, mediante l’introduzione di metano ai bruciatori di servizio diretto posti sulla caldaia. L’energia termica contenuta nei gas di scarico della turbina è utilizzata per produrre vapore facendoli passare attraverso una caldaia a recupero posta a valle del turbocompressore. Dopo il passaggio nella caldaia, i gas di scarico, prima di essere immessi nell’atmosfera, passano attraverso gli essiccatori dei fanghi di processo dove cedono una ulteriore quota di energia termica. A monte della conduttura che porta i fumi all’impianto di essiccamento fanghi, è eseguito il prelievo in continuo dei flussi gassosi per il monitoraggio della composizione e per la verifica del rispetto della concentrazione dei parametri NOx e CO, come definito dall’autorizzazione del Ministero dell’Industria, Commercio ed Artigianato del 17 luglio 1996. Stabilimento di Diecimo - 15 - Aggiornamento 2009 Schema Cogenerazione PROCESSI DI PRODUZIONE E TRASFORMAZIONE DEL TESSUTO CARTA La carta si ottiene da una sospensione di fibre di cellulosa in concentrazione intorno all'1%. Tale impasto viene steso su una tela tessuta ad anello chiuso. L'acqua, eliminata per drenaggio, pressatura ed essiccamento finale, lascia le fibre irregolarmente disposte e reciprocamente legate. Il processo, basato sul principio della feltrazione, permette di unire saldamente tra loro fibre cellulosiche sospese in acqua e dare origine al foglio di carta. La fabbricazione della carta avviene con appositi macchinari chiamati macchine continue. Il processo di produzione della carta è simile sia che si utilizzino maceri che pura cellulosa. La sola differenza risiede nella fase iniziale, ove per i maceri sono previsti una serie di trattamenti necessari ad eliminare i materiali estranei come plastica, vetro, ferro, colle, paraffina, ecc. la cui presenza può creare problemi produttivi e condizionare gravemente la qualità del prodotto finito. MP base Cellulosa Stabilimento di Diecimo - 16 - Aggiornamento 2009 In questa prima fase di trattamento dei maceri vengono prodotti i cosiddetti scarti di pulper, contenenti plastiche, metalli e materiale vario presenti nei maceri, che vengono successivamente inviati a impianti esterni per lo smaltimento. Per produrre carta con un buon grado di bianco, si ricorre ad un trattamento di disinchiostrazione, vale a dire l'eliminazione di inchiostri, vernici e smalti inevitabilmente presenti nei maceri. Negli impianti di Cartiera Lucchese spa l’imbianchimento delle fibre si sviluppa senza additivazione di sostanze chimiche a base di cloro. MP base macero Il flusso di materia DISCARICA ACQUA CARTA DA MACERO CARTIERA SCARTO PULPER ACQUA IMPIANTO DEPURAZIONE BIOLOGICA FANGHI DI CARTIERA SMALTIMENTO CELLULOSA ENERGIA ELETTRICA SCARICO IN FIUME CARTA CENTRALE COGENERAZIONE METANO Stabilimento di Diecimo CONVERTING O CLIENTI - 17 - Aggiornamento 2009 DEPURAZIONE DEI REFLUI Gli scarichi idrici generati dallo stabilimento di Diecimo sono: acque provenienti dal processo produttivo acque meteoriche scarichi civili. Tutte le acque di scarico provenienti dal processo produttivo, le acque meteoriche e di lavaggio dei piazzali adibiti allo stoccaggio fanghi, scarti di produzione, magazzino di stoccaggio ausiliari chimici, sono convogliate e raccolte all’impianto di depurazione presente in stabilimento per gli opportuni trattamenti prima del loro invio nel corpo recettore superficiale pubblico (il fiume Serchio) oppure a reintegro delle acque di processo. Le acque di lavaggio dei piazzali delle zone in cui non è svolta attività strettamente legata agli impianti di produzione sono scaricate direttamente nell’alveolo del fiume Serchio. La depurazione del refluo Presso l’impianto di depurazione le acque vengono trattate attraverso adeguati processi fisico-meccanici tradizionali di ossidazione e di anaerobiosi per la successiva restituzione entro livelli di qualità idonea allo scarico in superficie, nel rispetto assoluto dei limiti previsti dalle leggi applicabili. L’impianto in questione tratta le acque di scarico dello stabilimento prelevandole dalla vasca di raccolta ed equalizzazione di tutti i reflui da depurare. L’impianto è dotato anche di un trattamento che possiamo definire di carattere terziario quale la clorazione, utilizzato solo se si manifestano le condizioni che ne richiedono l’esercizio. Nell’impianto sono trattati tutti i fanghi che sono prodotti dall’attività produttiva dello stabilimento. Sostanzialmente le fasi di trattamento dei fanghi sono riportate nello schema a blocchi sottostante: Stoccaggio; Disidratazione meccanica primaria ( filtrazione gravimetrica su tela ); Disidratazione meccanica secondaria ( strizzatura con coclea a sistema vite senza fine); Essiccamento di una quota parte del fango (circa l’80%) a valle della disidratazione meccanica secondaria; il fango rimanente (20%) è stoccato sul piazzale adibito e successivamente essiccato. Le acque nere civili sono trattate in specifici impianti biologici. Tali impianti sono di tipo prefabbricato e per la loro manutenzione è stato stipulato un apposito contratto di appalto. Stabilimento di Diecimo - 18 - Aggiornamento 2009 SCHEMA A BLOCCHI DELL'IMPIANTO TRATTAMENTO ACQUE AZOTO ACQUE DA TRATTARE CLORAZIONE BIOFILTRAZIONE FILTRI A SABBIA EQUALIZZAZIONE VASCHE TRATTAMENTO OZONO 5 RIMOZIONE CORPI GROSSOLANI O2+O3 FILTRI PERCOLATORI OSSIDAZIONE BIOLOGICA SECONDARIA GRIGLIATURA RILEVAZIONI OPERATIVE IN CONTINUO REGISTRATE SU DCS. 1) pH, TEMPERATURA, PORTATA, OSSIGENO DISCIOLTO 2) PORTATA, OSSIGENO DISCIOLTO 3) OSSIGENO DISCIOLTO 4) pH, TEMPERATURA, TORBIDITA', PORTATA 5) 0SSIGENO DISCIOLTO 6) pH, TEMPERATURA, TORBIDITA', PORTATA 6 POZZETTO DI SCARICO ACQUE SUPERFICIALI E D RICICLO FANGHI TRATTAMENTO CHIMICO FISICO (FLOTTAZIONE) 4 SEDIMENTAZIONE 3 REINTEGRO DEINK RIMOZIONE FANGHI FILTRAZIONE MECCANICA 1 OMOGENEIZZ. A Stabilimento di Diecimo VERIFICHE GIORNALIERE DI LABORATORIO VASCHE TRATTAMENTO OSSIDAZIONE BIOLOGICA PRIMARIA C VASCA TRATTAMENTO ANOSSICO A) OMOGENEIZZAZIONE: pH, TEMPERATURA, COD B) VASCA ANOSSICA: CONO IMHOFF 30', CONC. FANGHI, SVI C) VASCA AERAZIONE: CONO IMHOFF 30’, CONC. FANGHI, SVI D) USCITA SEDIMENTATORE: COD, AZOTO: NITROSO,NITRICO, AMMONIACALE, E) ACQUE DEPURATE: COD, CLORURI, FOFSORO TOT. AZOTO: AMMONIACALE, NITROSO, NITRICO, TENSIOATTIVI. TOT. COME SOMMA DI BIAS E MBAS B TORRI DI RAFFREDDAMENTO 2 - 19 - Aggiornamento 2009 Stabilimento di Diecimo - 20 - Aggiornamento 2009 3.2. La produzione nello stabilimento di Diecimo Lo stabilimento di Diecimo, partendo da cellulosa pura o da maceri, produce tessuto carta in bobine per uso igienico, domestico e sanitario che può essere commercializzato, in bobine destinate a trasformatori oppure trasformato in prodotti finiti per il consumatore finale. Le attività produttive si svolgono su tre turni giornalieri e si identificano in: · ATTIVITÀ Dl CARTIERA · ATTIVITÀ Dl TRASFORMAZIONE (O CONVERTING) L’attività produttiva di Cartiera si realizza sulle macchine continue, cui si aggiunge un ciclo di disinchiostrazione, a seconda del tipo di carta prodotta. In ogni caso, nelle fasi di formazione del foglio sono garantiti controlli e registrazioni per ciascuna bobina o jumbo-roll circa i principali parametri di produzione, fra i quali: la grammatura, il grado di bianco, la resa in volume, l’allungamento, le resistenze longitudinali e trasversali. - Produzione cartiera le cui fasi sono: 1. Movimentazione Materie Prime (MP) 2. DEINK e Preparazione impasti 3. Macchina continua 4. Bobinatura 5. Immagazzinamento Bobine TRASFORMAZIONE (O CONVERTING) 1) Alimentazione linee 2) Linea di trasformazione 3) Palletizzazione e fasciatura 4) Stoccaggio PF Le linee di trasformazione sono divise per tipologia di prodotto in 4 reparti: 1. Igienica e Asciugatutto 2. Rotoli Industriali 3. Piegati Industriali 4. Piegati Stabilimento di Diecimo - 21 - Aggiornamento 2009 Tabella (5) Planimetria stabilimento ENTRATA CARRI FERROVIARI CARTIERA INGRESSO CARTIERA MAGAZZINI BOBINE INGRESSO CONVERTING CONVERTING MAGAZZINI PF DEPURATORE CARICO FANGHI MAGAZZINI MACERI e CELLULOSA DISINCHISTRAZIONE AREA DEPOSITO PANCALI INGRESSO PER : SCARICO MATERIA PRIMA CARICO PRODOTTO FINITO MATERIALI SUSSIDIARI FORNITORI RECEPTION UFFICI PRINCIPALI # AMBULATORIO AREA DEPOSITO AUSILIARI CHIMICI CARTIERA AREA CARICO PF UFFICIO SPEDIZIONI PRODUZIONE TOTALE DA STABILIMENTO in tons 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 99.921 99.162 106.049 117.175 105.738 103.217 103.195 Stabilimento di Diecimo - 22 - Aggiornamento 2009 4. CAPITOLO 4 4.1. Aspetti e impatti ambientali di Cartiera Lucchese spa sito di Diecimo Il controllo degli aspetti ambientali derivanti dall’attività del sito si basa su una continua vigilanza del rispetto delle procedure autodefinite dal Sistema di Gestione Ambientale, nonché sul mantenimento dell’efficienza degli impianti. L’efficacia del Sistema di Gestione Ambientale è assicurata per mezzo di verifiche ispettive interne eseguite in accordo ad un piano prestabilito e, quando ritenuto necessario, con ulteriori specifici audit. I risultati delle verifiche ispettive sono sempre condivisi con la Direzione competente, al fine di intraprendere le necessarie azioni correttive,preventive, di miglioramento. L’identificazione degli aspetti ambientali, diretti ed indiretti, parte dall’analisi del processo produttivo ed è integrata dalle “utilities” di stabilimento (impianto trattamento acque, impianti energetici,…), dai servizi generali (manutenzione, uffici tecnici,….) e dalle attività svolte da fornitori esterni (logistica e appalti). Gli indicatori ambientali sono parte integrante del Rapporto Ambientale Annuale del Gruppo. 4.2. Aspetti ambientali diretti Cartiera Lucchese spa, per l’identificazione e valutazione degli aspetti ambientali attinenti all’attività svolta nel sito di Diecimo, ha messo a regime uno specifico processo di identificazione, analisi e valutazione oggettiva di ogni aspetto ambientale riconducibile alle proprie attività. La produzione della carta è un processo caratterizzato da alcuni impatti significativi sull’ambiente fra i quali, in particolare, gli elevati consumi idrici ed energetici, nonché quelli relativi alle materie prime. Sono compresi nell’analisi i seguenti aspetti: 1. Utilizzo di risorse e materie prime (risorse naturali, prelievi idrici, additivi e chimici ); (RIS) 2. Scarichi idrici; (SCA) 3. Risorse energetiche; (ENE) 4. Emissioni in atmosfera; (EMI) 5. Rifiuti; (RIF) 6. Rumore; (RUM) 7. Suolo e sottosuolo; (SUO) 8. Altro (amianto, Radiazioni ionizzanti, sostanze lesive dell’ozono, polveri, vibrazioni, biodiversità, trasporti, prevenzione incendi e emergenze); ( ALT ) Stabilimento di Diecimo - 23 - Aggiornamento 2009 1. Utilizzo risorse e materie prime (RIS) Materie prime fibrose Cartiera Lucchese spa produce carta utilizzando sia pura cellulosa, sia maceri: La cellulosa vergine, ancora oggi molto richiesta dal mercato italiano, è del tipo estratto con trattamento al solfato (90%) e al solfito (10%), bianchita senza l’uso di cloro gassoso o ipoclorito o senza alcun uso di cloro o suoi derivati (ECF – Elementary Chlorine Free o TCF – Total Chlorine Free), e viene fornita all’azienda da fornitori che adottano tecniche di gestione eco-sostenibile delle foreste. Per questi motivi lo stabilimento di Diecimo è stato una dei primi ad adottare le certificazioni Ecolabel e PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes) sui prodotti in pura cellulosa vergine, che le consentono di assicurare al committente che ne faccia richiesta un prodotto realizzato con cellulosa proveniente da piantagioni gestite in modo sostenibile. A tal fine a tutti i fornitori vengono richieste dichiarazioni sulla provenienza del proprio materiale ed ulteriori certificati. L’utilizzo dei maceri per la produzione della carta assume una particolare valenza ambientale: non solamente si evita il taglio di nuovi alberi, impedendo l’impoverimento del patrimonio forestale, ma l’utilizzo dei maceri diventa fondamentale nella chiusura del ciclo della carta, in quanto, partendo dai maceri selezionati e/o dalla raccolta differenziata, si può arrivare a recuperare una notevole quantità di materiale che altrimenti andrebbe perso con lo smaltimento in discarica (circa il 23% dei rifiuti urbani è composto da materiali cellulosici riciclabili1); inoltre l’utilizzo dei maceri permette anche di ottenere minori emissioni in atmosfera e minori consumi di acqua ed energia rispetto al ciclo produttivo che parte dal legno degli alberi. È per tutti questi motivi che il riciclaggio della carta da macero fa ormai parte integrante dei programmi europei per la gestione ottimale dei rifiuti. A differenza della produzione di cartoni e di imballaggi, per produrre carta tissue e monolucida utilizzando i maceri è indispensabile una fase di disinchiostrazione necessaria ad eliminare gli inchiostri e le componenti minerali della carta. Questo processo genera dei residui – i cosiddetti fanghi di cartiera – che devono essere smaltiti dall’Azienda. Il costo dello smaltimento di tali fanghi rende, in prospettiva, estremamente difficoltoso procedere nella produzione di queste carte ecologiche. In Italia, infatti, la domanda di prodotti in carta riciclata è ancora fortemente legata alla loro competitività ed il rischio che questo tipo di produzione diventi antieconomico è reale nel medio periodo. Tabella (6) BILANCIO DI MATERIALE UTILIZZABILE (FIBRE) PER 100 kg DI MACERO VALORI MEDI OTTENIBILI INPUT Carta da macero immessa nel processo di “disinchiostrazione” kg 100 OUTPUT Fibre cellulosiche recuperate per produrre nuova carta Fanghi di cartiera (fibre di cellulosa non recuperabili + sostanze inerti) Scarto pulper non recuperabile 1 kg 50-55 40-45 3-5 Fonte dato: www.sistemaambientelucca.it Stabilimento di Diecimo - 24 - Aggiornamento 2009 Prodotti Chimici Nel processo produttivo del tessuto carta,oltre alle fibre di cellulosa, sono utilizzati degli additivi chimici sia di natura solida che liquida. Il processo produttivo della carta può rappresentare un habitat ideale per lo sviluppo e la proliferazione di microorganismi. Ciò comporta un costante controllo della loro presenza attraverso l’utilizzo di prodotti chimici necessari ad evitarne la crescita e monitoraggio di laboratorio. I prodotti utilizzati sono riconducibili alle seguenti categorie: • nutrienti • flocculanti • antilimo • ritentivi • battericidi • distaccanti • resine • anticalcare • colori per stampe • colle • lozioni e profumi • etc….. Le forme di stoccaggio dei suddetti prodotti sono in relazione alla tipologia del prodotto utilizzato (su pancali, in serbatoi, in cisternette o in fusti). Le sostanze chimiche, sia liquide che solide, sono stoccate e messe in sicurezza in varie zone del sito e, quando possibile, mantenute nei pressi del luogo di utilizzo. In corrispondenza di ogni contenitore è disponibile la Scheda di Sicurezza relativa al prodotto. La gestione è demandata a personale interno opportunamente formato. Relativamente ai prodotti chimici utilizzati nelle varie fasi del processo, Cartiera Lucchese, ai sensi del Regolamento 1907/2006 CE (Reach), si è impegnata a comunicare ai propri fornitori l’uso che viene fatto del prodotto all’interno del processo produttivo e richiedendo al contempo sia informazioni concernenti i loro formulati sia la trasmissione delle Schede di Sicurezza redatte in conformità a tale normativa. La provenienza di tutti i prodotti chimici impiegati è europea. Tali prodotti contengono esclusivamente sostanze che sono state pre-registrate o che sono esenti da tale obbligo e non contengono sostanze estremamente preoccupanti (SVHC). Ai sensi del nuovo Regolamento Ecolabel è stata fatta un’indagine sulla natura e la compatibilità ambientale, in termini di pericolosità. Ciò ha portato alla sostituzione di alcune sostanze con altre a maggior compatibilità e conformi alle indicazioni del nuovo Regolamento. Prelievi idrici La definizione degli orientamenti e delle politiche in materia di gestione delle risorse idriche risulta uno dei temi centrali della protezione ambientale in ambito nazionale e internazionale. Le singole realtà produttive sono tenute Stabilimento di Diecimo - 25 - Aggiornamento 2009 ad adottare tecnologie adeguate e provvedere ad azioni sostenibili per la tutela e la razionalizzazione di questa risorsa indispensabile. La riduzione dei consumi idrici è uno degli obiettivi di miglioramento di Lucart Group attraverso la continua ricerca delle soluzioni tecnologiche più evolute. Il processo di produzione della carta utilizza in tutte le sue fasi grandi quantità di acqua, tanto che per la fabbricazione di alcune tipologie di carta, la soluzione di fibre di cellulosa deve essere diluita fino allo 0,3 - 0,4%. La corretta gestione di questa risorsa incide sia sulla qualità dell’ambiente sia su aspetti strettamente economici della vita aziendale: più acqua si immetterà nel sistema, più aumenterà l'investimento necessario per gli impianti di depurazione alla fine del ciclo. Cartiera Lucchese spa, nel sito di Diecimo, utilizza due tipi di acqua: acqua prelevata da 4 pozzi, autorizzati con concessione da parte delle autorità preposte, localizzati all’interno del perimetro aziendale, per la propria produzione industriale acqua captata dall’acquedotto comunale, utilizzata unicamente per gli usi civili. Per ridurre i consumi idrici nel corso degli anni sono stati installati sistemi per modificare il flusso di acqua all’interno degli impianti: attraverso la netta separazione dei diversi cicli delle acque di processo è possibile riciclare fino al 70% del fabbisogno idrico della cartiera, limitando il prelievo dai pozzi esclusivamente al reintegro dell’acqua che non può essere riciclata come le acque di raffreddamento e le acque per le tenute idrauliche, che sono inviate direttamente all’impianto di depurazione e da qui immesse nell’ambiente. Per l’acqua di pozzo usata per il reintegro delle acque demineralizzate del circuito del vapore, necessario a causa delle perdite di vapore e dello spurgo delle caldaie, è previsto un trattamento di demineralizzazione tramite filtri (filtro a quarzite e filtro a carboni attivi), osmosi inversa e resine a scambio ionico. Il letto misto a scambio ionico viene rigenerato periodicamente con acido cloridrico e soda caustica e sottoposto a lavaggio. Le acque di lavaggio sono in seguito inviate all'impianto di depurazione. Il consumo di acqua nello stabilimento di Diecimo è dovuto al processo di disinchiostrazione che, per la carta tis- sue bianca, deve essere molto spinto e richiede molti passaggi per un’eliminazione quasi completa di tutti gli inchiostri presenti nei maceri. Il valore, che ammonta a poco meno di 17 mc/ton, è comunque molto buono se si considera che il valore proposto dalle BAT (Best Available Technologies – Migliori Tecnologie Disponibili) dell’industria cartaria europea prevede un valore ottimale di consumo di acqua pari a 25 mc per tonnellata di carta prodotta. Stabilimento di Diecimo - 26 - Aggiornamento 2009 Tabella (7) TOTALE ACQUA PRELEVATA DA POZZO E POTABILE E PORTATA MEDIA ANNUA DA POZZO Anno Parametro u.m 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Limite di legge Totale da m³ 1.796.408 1.813.510 1.816.480 1.863.050 1.763.490 1.673.180 1.666.260 1.892.160 pozzo Portata me205 207 207 213 201 191 190 216 dia da pozzo m³/h * Consumo acqua pota- m³ 1468 1091 1925 4391** 2841 2800 2900 n.c. bile *Calcolato dividendo il prelievo totale anno per 365 giorni/anno e successivamente per 24 ore /giorno. **Il valore così alto è dovuto alla privatizzazione del servizio avvenuto nel 2006 e pertanto è stato effettuato un conguaglio relativo agli anni precedenti in cui le letture erano solamente stimate. Acqua emunta da pozzo 1.900.000 1.850.000 1.800.000 mc 1.750.000 1.700.000 1.650.000 1.600.000 1.550.000 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Limite di Legge anno Consumo di ACQUA POTABILE 4500 4000 3500 3000 2500 mc 2000 1500 1000 500 0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 anno Stabilimento di Diecimo - 27 - Aggiornamento 2009 2. Scarichi idrici (SCA) Lo stabilimento di Diecimo può scaricare le acque nel recettore superficiale pubblico, il fiume Serchio, in quanto possiede un proprio impianto di depurazione interno. Le acque provenienti dalle varie fasi di processo sono trattate attraverso processi fisico-meccanici tradizionali di ossidazione e di anaerobiosi commisurati alle esigenze di depurazione per la successiva restituzione entro livelli di qualità idonea allo scarico in superficie, nel rispetto dei limiti previsti dalla Tabella 3 allegato V del D.Lgs. 152/06. Le acque dei piazzali interessati dalle operazioni di carico e scarico dei materiali e lo stoccaggio dei prodotti chimici vengono convogliate, attraverso una rete idrica e apposite griglie poste lungo il perimetro degli stessi, all’impianto di depurazione. Le acque meteoriche dilavanti e dei tetti verranno prossimamente convogliate ad una vasca di prima pioggia realizzata ai sensi del D.P.G.R. Toscana n°46/R del 08-09-2008 - Regolamento di attuazione della L.R. 20/2006 "Norme per la tutela delle acque dall’inquinamento" e del Piano di gestione delle AMD presentato alle autorità competenti. Lo stabilimento effettua internamente e giornalmente sia le analisi delle acque in uscita dal depuratore sia sulle acque delle fasi intermedie, secondo le procedure di gestione interna. Inoltre, periodicamente, le stesse analisi sono affidate ad un laboratorio esterno certificato per un controllo incrociato, ai sensi delle Autorizzazioni/ normative vigenti. Dal momento che le sostanze contenute nei reflui della cartiera sono essenzialmente di origine organica (fibre di cellulosa), la performance del depuratore delle acque di processo è valutata prendendo a riferimento la domanda chimica di ossigeno – COD, Chemical Oxigen Demand. 3. Risorse energetiche (ENE) Il processo produttivo della carta richiede l'impiego di grandi quantità di energia. Una parte rilevante degli investimenti destinati alla tutela dell’ambiente delle cartiere hanno riguardato il settore energetico. Per ridurre il prelievo di elettricità dalla rete nazionale, le cartiere hanno realizzato sistemi autonomi di autoproduzione di energia: centrali termoelettriche interne, in grado di rendere autosufficienti i diversi stabilimenti sia per quanto riguarda il fabbisogno elettrico, sia per quello termico. In tale scenario, lo stabilimento di Diecimo è stato uno di primi siti cartari europei a puntare sulla tecnica di autoproduzione di energia attraverso centrali di cogenerazione alimentate a gas metano. L’impianto di cogenerazione produce vapore, energia elettrica e calore destinati ai processi produttivi dello Stabilimento di Diecimo. La produzione di energia è ottenuta dalla combustione esclusiva di metano. La produzione di energia elettrica è effettuata tramite un turbogas da 10,4 MW alimentato a gas naturale e una caldaia di recupero in grado di produrre 30 t/h di vapore saturo a 19 bar e a 230° C. L’energia elettrica prodotta a 6.000 V è in parte utilizzata direttamente dalle utenze di pari tensione, in parte viene elevata a 15.000 V e immessa in rete. Quest’ultima viene poi utilizzata all’interno dello stabilimento, una volta ridotta al voltaggio richiesto. Stabilimento di Diecimo - 28 - Aggiornamento 2009 La caldaia è munita di due bruciatori a combustione interna alimentati a metano che garantiscono la produzione di vapore in caso di fermo del turbogas o in caso di maggiore richiesta di vapore da parte dello stabilimento. La produzione di energia elettrica copre circa il 55 - 60% del fabbisogno dello Stabilimento: la restante quota viene acquistata. L'energia elettrica è utilizzata per alimentare i macchinari, il calore per asciugare la carta. Il ciclo combinato (energia elettrica + vapore prodotto + calore recuperato) porta ad un rendimento molto elevato, valutato nell’ordine dell’80 - 90%, che può venir letto anche come un importante passo per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) e del conseguente Effetto Serra, come previsto dal protocollo di Kyoto. La produzione di vapore e di calore dell’impianto copre tutta la richiesta di energia termica, anche grazie all’implementazione di sistemi per il risparmio energetico con l’utilizzo del controllo automatizzato dei macchinari e di particolari soluzioni impiantistiche. Il recupero del calore dei fumi derivanti dalla centrale a cogenerazione per l’essiccamento dei fanghi di cartiera prodotti dalla disinchiostrazione dei maceri, il recupero del calore delle fumane per il preriscaldamento dell’aria nelle cappe e per il condizionamento degli ambienti, sono alcuni dei sistemi che permettono un risparmio energetico. Recentemente è stato installato un assorbitore a bromuro di litio funzionante con vapore che permette l’utilizzo del calore autoprodotto dalla turbina. Il fluido freddo prodotto dall’assorbitore viene utilizzato per raffreddare aria al turbogas aumentando il rendimento elettrico e la produzione elettrica. Questo intervento ha permesso lo sfruttamento massimo del calore senza disperderlo, aumentando così le performances dell’impianto. Oltre alla centrale di cogenerazione, altre utenze di metano sono: le cappe di essiccamento sul monolucido delle macchine continue. Le cappe a gas per l’essiccamento del tessuto in carta sono essenzialmente costituite da una coppia di bruciatori a gas metano per ogni linea continua di produzione e destinate ad ottenere una rapida e continua asciugatura del tessuto carta; la centrale termica per il riscaldamento della cartotecnica; i gruppi di caldaie a metano per il riscaldamento dei servizi generali (uffici principali, spedizioni…) un’altra caldaia a metano nel reparto macchine, che è stata fermata dopo l'entrata in funzione del turbogas. Tale caldaia è ancora attivabile in caso di emergenza, a meno dell'annesso impianto di demineralizzazione dell'acqua del circuito termico, che è stato inibito con la rimozione dei serbatoi di acido cloridrico e di soda caustica per la rigenerazione delle resine a scambio ionico. 4. Emissioni in atmosfera (EMI) Le emissioni in atmosfera dello stabilimento di Diecimo sono localizzate nell’impianto centrale a cogenerazione, nei punti di emissione dei filtri di aspirazione dell’aria nella zona delle macchine continue e sistemi di riscaldamento aria delle cappe di asciugamento della carta e nel reparto converting. Tutte le emissioni sono controllate e risultano conformi ai limiti imposti dall’autorizzazione con effetto quotidiano cogente. Stabilimento di Diecimo - 29 - Aggiornamento 2009 La sorveglianza della qualità delle emissioni è svolta attraverso campagne di analisi effettuate da Laboratori esterni accreditati, secondo la periodicità indicata nelle autorizzazioni vigenti. Tutte le emissioni controllate risultano conformi ai limiti imposti dalle autorizzazioni e dalla normativa vigente. Gli indicatori di performance indicano una stabilità nel tempo dei valori di emissione per unità di prodotto. Gli impatti sulla qualità dell’aria derivante dalle attività dello stabilimento sono dovuti: Origine emissione Inquinante Emissioni relative alla combustione di CH4 CO,CO2, NOx Emissioni relative alla produzione di carta Polveri, NOx Emissioni relative alla trasformazione della carta in PF polveri Le emissioni di CO2 e di NOx sono dovute principalmente alle emissioni dell’impianto di cogenerazione, mentre le polveri si riferiscono al valore di emissione complessivo derivante dalla produzione della carta. Tali polveri sono opportunamente trattate,prima di essere immesse in atmosfera, attraverso gli impianti di aspirazione polveri, quali scrubber e/o filtri a maniche, installati nei locali di produzione. L’impianto di cogenerazione è provvisto di un Sistema di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni (SMCE) che permette il monitoraggio quotidiano della qualità delle emissioni e la cui gestione e manutenzione è regolata da apposita procedura del SGA. I suddetti impianti vengono regolarmente sottoposti a controllo, pulizia e manutenzione da parte del personale di cartiera lucchese e di personale esterno per verificarne e garantirne l’efficienza. Tali attività vengono annotate su apposito Registro di manutenzione. L’azienda ricade anche nel campo di applicazione della Direttiva 2003/87/CE relativa all’assegnazione e scambio di quote di emissione di CO2 (meglio conosciuta come Emission Trading). 5. Rifiuti (RIF) Tutti i rifiuti generati dalle attività produttive vengono gestiti attraverso una specifica procedura del sistema di gestione ambientale. I rifiuti prodotti sono raccolti e conferiti, per il recupero o lo smaltimento, a trasportatori e gestori esterni autorizzati conformemente alle leggi vigenti in materia. Le diverse tipologie di rifiuti che si producono sono elencate per tipologia, codice CER (identificazione del Rifiuto), destinazione e quantitativi smaltiti nell’anno nella seguente tabella: Stabilimento di Diecimo - 30 - Aggiornamento 2009 Tabella (8) cod. cer Descrizione rifiuto Smaltimento QUANTITA' SMALTITE (tons) 2003 2004 2005 2006 030305/ fanghi di cartieRecupero 030310 ra 70.067 60.302 56.265 48.174 21.067,4 19.134,6 8956,3 030307 4.062 3.153 2.754 2.467 1.321,36 960 1101,5 == == == == == 78,28 283,52 == == == 0,1 0,28 0,28 0,18 Smaltimento == == == == == 5,32 22,26 Deposito preliminare == == == == 0,14 == 0,14 4,62 == == == == == == 2,58 6,84 14,64 5,14 8,96 7,84 4,84 080308 080318 080410 scarto pulper In parte a recupero acqua inchioSmaltimento strata toner per stamRecupero pa residui di colla 120112* cere e grassi emulsioni cloruSmaltimento rate olio lubrificante 130205* Recupero usato 130204* 2007 2008 2009 130802* altre emulsioni Smaltimento 0,5 == == == == == == 150101 Recupero == == == == == 395,4 570,99 208,68 218,54 160,32 252,26 200,82 255 254,15 58,4 71,08 62,02 84,2 83 100,5 65,56 310,48 293,7 291,54 319,14 262,54 272,1 263,6 23,82 33,94 15,6 15,03 8,26 33 240 == == == == == == 2,86 == == == == == == 1,64 Deposito preliminare 0,48 == 1,86 == 1,3 1,14 1,14 Recupero 0,12 0,16 0,46 0,36 == 0,44 == Recupero == 0,3 == == == == == Recupero 4,32 == == == == 0,78 0,98 Deposito preliminare == == == == 0,3 == 0,08 Recupero 2,38 0,76 1,204 1,14 1,24 1,82 3,1 150102 150103 150104 150106 carta e cartone plastica da imRecupero ballaggi legno da imbalRecupero laggi imballaggi meRecupero tallici materiali misti Recupero Imballaggi conDeposito preliminare tenenti residui Assorbenti e 150202* materiali filtran- Deposito preliminare ti 150110* 150203 filtri aria 160107* filtri olio apparecchiature 160213* fuori uso apparecchiature 160214 fuori uso rifiuti da labo160506* ratorio accumulatori al 160601* piombo 170101 cemento Recupero 23,94 == == 25,92 == == == 170405 ferro e acciaio inox Recupero 102,24 55,12 37,82 50,04 113,12 56,66 38,92 170411 cavi elettrici Recupero 7,22 0,86 == 2,78 2,32 2,84 == 170504 terra e rocce Smaltimento == == == == 62,2 == == == == == == 0,18 == == == == == == 381,88 368,58 77,4 == == 0,22 == 0,34 0,12 0,08 materiali isolanDeposito preliminare ti rifiuti misti di 170904 Recupero costruzione neon e tubi 200121* Smaltimento fluorescenti 170604 Stabilimento di Diecimo - 31 - Aggiornamento 2009 200304 fanghi civili Depurazione 109,12 == == 11,74 == == 5,52 N° di CER 17 12 12 14 18 19 25 di cui nuovi 17 1 1 1 5 3 4 Totale rifiuti prodotti 74.988 64.136 59.605 51.409 23.516 21.675 11.898 Come si evince dalla tabella la quota maggiore di rifiuti prodotta è quella relativa ai fanghi di cartiera, benché nel 2009 sia stata registrata una sensibile diminuzione nella loro produzione attribuibile a scelte produttive che hanno privilegiato la produzione di carta a partire da cellulosa vergine piuttosto che da maceri. Tabella (9) DESTINAZIONE DEI FANGHI DI CARTIERA Destinazione anno u.m. Produzione laterizi Produzione prodotti edili % % 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 11 19 15 32 52 43 30 7 10 7 1 1 0 0 Ripristino ambientale % 82 71 78 47 35 41 21 Produzione Energia Elettrica % 0 0 0,04 9 0 0 1 Recupero per compostaggio % 0 0 0 11 13 16 49 L’aspetto che incide negativamente sul recupero ambientale dei fanghi di cartiera è il trasporto verso le zone ove avviene il ripristino ambientale. Queste ultime infatti, sempre più spesso, sono localizzate lontano centinaia di chilometri dagli stabilimenti, con un conseguente impatto, sia economico che ambientale, legato alla movimentazione dei mezzi. Stabilimento di Diecimo - 32 - Aggiornamento 2009 % Destinazione fanghi di cartiera 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 2003 Produz. laterizi 2004 2005 Produz. Edili 2006 Anno Ripristino ambient. 2007 2008 Prod. Energia Elettrica 2009 Recupero per compost. Tabella (10) MACROFAMIGLIE RIFIUTI PRODOTTI 6. 2003 2004 2005 anno 2006 2007 2008 2009 tons 10 8 17 7 11 10 13 non pericolosi tons 849 673 569 761 1.116 1.570 1.827 fanghi tons 70.067 60.302 56.265 48.174 21.067 19.135 8.956 scarto pulper tons 4.062 3153 2.754 2.467 1.321 960 1.102 totale rifiuti tons 74.988 64.136 59.605 51.409 23.516 21.675 11.898 Tipologia u.m pericolosi Rumore (RUM) Le emissioni acustiche sono tra gli aspetti ambientali più significativi legati alla produzione della carta, in particolare per quanto riguarda gli ambienti di lavoro. Le sorgenti di rumore nello stabilimento sono di due tipi: sorgenti fisse: impianti, apparecchiature o macchinari (ventilatori, compressori, pompe, valvole); sorgenti mobili: camion approvvigionamento di materie prime e ausiliarie, camion per il trasporto dei prodotti finiti, carrelli elevatori, movimentazione vagoni ecc. Stabilimento di Diecimo - 33 - Aggiornamento 2009 Le attività di trasporto interessano le ore diurne nella fascia oraria 8-21, mentre l’attività produttiva ha luogo per tutta la giornata (ciclo continuo). I reparti maggiormente interessati sono la zona compressori dell’impianto di cogenerazione e le macchine continue. Per questo motivo gli ambienti di lavoro in cui viene prodotta la carta e la zona converting sono stati adeguatamente insonorizzati per evitare di propagare rumore all’esterno dello stabilimento. Nel corso degli anni Cartiera Lucchese S.p.A. è intervenuta adottando strumenti e tecnologie per ridurre le emissioni sonore, dotare i lavoratori di adeguati dispositivi di protezione individuale ed evitare il propagarsi del rumore all’esterno dello stabilimento. Oggi le aree ove sono ubicati gli stabilimenti non presentano particolari elementi di criticità per quanto riguarda l’inquinamento acustico. Nel Comune di Borgo a Mozzano è stato approvato con Delibera del Consiglio Comunale n.90 del 28/12/2005 il piano di zonizzazione acustica comunale. Il sito di Diecimo ricade in Classe VI – aree esclusivamente industriali, per la quale sono stabiliti i seguenti limiti di Legge: valori limite di emissione: (valore limite che può essere emesso da una sorgente) classe di destinazione d’uso limite diurno (06.00-22.00) limite notturno (22.00-6.00) 65 65 VI aree esclusivamente industriali valori limite di immissione: (valore limite riferito al rumore immesso nell’ambiente esterno da tutte le sorgenti) classe di destinazione d’uso limite diurno (06.00-22.00) limite notturno (22.00-6.00) 70 70 VI aree esclusivamente industriali Per quanto concerne la salute e la sicurezza dei lavoratori, l’azienda adempie a tutte le prescrizioni legislative di settore. Sono infatti state adottate tutte le misure di prevenzione e protezione per ridurre i possibili danni all’udito, garantendo ai lavoratori una adeguata informazione sul livello di esposizione al rumore. Per ciascun lavoratore sono previste prove audiometriche annuali e verifiche sulla dotazione di corretti DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) specifici per ogni potenziale esposizione. In riferimento alle rilevazioni sul rumore interne ed esterne, vengono effettuate le verifiche di legge da consulenti per valutare l’incidenza acustica. 7. Suolo e sottosuolo (SUO) Dalla relazione tecnica redatta per la realizzazione dei pozzi, si evince che, dal punto di vista geologico, il sito è collocato sui depositi alluvionali del fiume Serchio, costituiti principalmente da sabbie e ghiaie, racchiusi tra contrafforti rocciosi facenti parte dei Calcari grigio scuri con selci nere (Malm – Giurassico) della Falda Toscana non metamorfica. Nella parte sud est dell’area rilevata, affiora la formazione delle Radiolariti rosse e verdi (Malm – Giurassico), meglio conosciuta come “diaspri”, della Serie Toscana. Stabilimento di Diecimo - 34 - Aggiornamento 2009 Dal punto di vista idrogeologico, i terreni sabbiosi ghiaiosi sono caratterizzati dalla presenza dell’acquifero di subalveo del fiume Serchio; la superficie freatica di tale acquifero oscilla mediamente tra valori di 3.0 e 5.0 metri rispetto al piano campagna. Dall'analisi dei rilievi stratigrafici, si evince che sotto uno strato di sabbie, sabbia limosa e limi sabbiosi di due metri, è presente uno strato di spessore pari a 5.0 metri di ghiaie cementate e sabbie limose e, al di sotto di questo, uno strato di 16.0 metri di ghiaie e sabbie con ciottoli. Tutti i terreni attraversati sono quindi stratigraficamente riferibili ai depositi alluvionali della Piana Lucchese, di età olocenica. Le conoscenze idrogeologiche, seppur non molto dettagliate, indicano che questi strati grossolani contengono un solo acquifero ghiaioso - sabbioso compreso tra 2.0 e 3.0 metri dal piano campagna fino a profondità di circa 24 metri, mentre negli strati superficiali vi sono depositi fini e meno permeabili. Il suolo non presenta fenomeni di contaminazione. Serbatoi interrati Nel sito sono presenti 3 serbatoi, autorizzati, utilizzati per le attività dello stabilimento: 1 serbatoio da 60 m3 utilizzato come riserva idrica antincendio; 1 serbatoio da 5 m3 per olio diatermico per la caldaia ausiliaria (di emergenza); 1 serbatoio da 25 m3 per il gasolio per autotrazione, sottoposto annualmente a prove di tenuta ad opera di ditta esterna specializzata,mentre periodicamente personale interno di cartiera lucchese ne valuta l’integrità attraverso controlli del livello di fluido contenuto. Prodotti chimici, oli e lubrificanti Gli ausiliari chimici impiegati nel processo di fabbricazione sono stoccati nei modi più adatti alla tipologia dei prodotti (serbatoi, cisternette o fusti) e quando possibile sono mantenuti nei pressi dei luoghi di utilizzo (impianti di disinchiostrazione, di depurazione, di cogenerazione, macchine continue). Periodicamente sono condotti controlli e verifiche interne dell’integrità delle vasche di raccolta e contenimento dei prodotti. Tutti i serbatoi sono dotati di un proprio contenimento di sicurezza, mentre le cisternette e i fusti, conservati in luoghi attrezzati per il rischio incendio, prima d’essere avviati all’utilizzo sono stoccati in un’area dedicata dotata di rete fognaria collegata al depuratore. I fusti d’olio e grassi lubrificanti sono conservati all’interno di un deposito reso accessibile solo al personale addetto, mentre il gasolio è conservato in un serbatoio interrato periodicamente controllato, collocato in zona distante dagli impianti. La gestione e lo stoccaggio dei prodotti chimici e delle materie prime, nonchè le operazioni di carico e scarico dei serbatoi sono regolate da apposite procedure del Sistema di Gestione QSA. La movimentazione dei prodotti chimici e degli oli costituisce una possibile fonte di inquinamento del suolo. Tale condizione può verificarsi esclusivamente in situazione di emergenza in quanto il personale addetto a tali operazione è adeguatamente formato e provvisto di dispositivi idonei di protezione. Tali situazioni di emergenza e/o sversamento sono monitorate e gestite secondo le procedure interne. 8. Altro (ALT) Amianto All’acquisto dell’area in cui sorge lo stabilimento di Diecimo erano già presenti alcuni capannoni con copertura in eternit (cemento amianto). Stabilimento di Diecimo - 35 - Aggiornamento 2009 L’azienda, in conformità alla Legge 257 del 1992 e al D.M. 06 settembre 1994, ha mappato tutte le zone dove c’è presenza di materiale con amianto e provvede a valutarne il buono stato di conservazione secondo modalità e frequenza di legge. La sostituzione del materiale di copertura contenente amianto è oggetto di un piano di miglioramento che porterà nel tempo, quando i controlli di verifica dello stato indicheranno la necessità di sostituzione, alla rimozione dell’eternit e/o al suo incapsulamento. Tutti gli interventi di rimozione vengono svolti da ditte esterne specializzate e in conformità alle leggi vigenti in materia. PCB- PCT e sostanze lesive per l’ozono Tutte le apparecchiature contenenti PCB e PCT, come fluidi isolanti, sono state sostituite. Analogamente sono stati sostituiti tutti gli estintori a Halon. Nel sito non vi sono sostanze lesive per l’ozono atmosferico. E’ stata predisposta un’istruzione per la gestione, il controllo e la manutenzione delle apparecchiature contenenti sostanze lesive per l’ozono, essenzialmente impianti di refrigerazione e condizionamento. I gas presenti sono essenzialmente: • R22 • R410A • R404A Conformemente al Regolamento CE 2037/2000 negli ultimi anni sono stati acquistati impianti che non sono alimentati a R22. Relativamente a quelli che utilizzano gas freon, nei prossimi è stato predisposto un Piano per le progressiva sostituzione/smaltimento degli apparecchi o dei compressori in conformità alle prescrizioni di legge. Tutti gli apparecchi che contengono fluidi refrigeranti sono registrati su apposito elenco e vengono controllati annualmente da ditta esterna specializzata che provvede anche alla ricarica del gas e al recupero del refrigerante controllato. Gli impianti sono dotati di libretti di manutenzione, redatti da personale tecnico abilitato, ai sensi del DPR 147/06. E’ previsto un piano quinquennale di progressiva sostituzione delle macchine sprovviste del certificato di conformità. Radiazioni ionizzanti Alcune sorgenti di radiazioni ionizzanti sono installate sui dispositivi di controllo automatico della grammatura e dell’umidità delle macchine continue. Queste sorgenti consistono in piccole quantità di materiale radioattivo di tipo ß. L’esigua radioattività, l’attenta gestione e la manutenzione eseguita da personale esperto qualificato, comportano un impatto ambientale trascurabile. Attualmente è in fase di aggiornamento l’analisi di Valutazione del Rischio. Emergenze L’azienda è provvista di apposita procedura per la gestione degli eventi accidentali. Stabilimento di Diecimo - 36 - Aggiornamento 2009 Prevenzione incendi Lo stabilimento di Diecimo è in possesso del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) rilasciato dal Comando dei Vigili del Fuoco di Lucca, rilasciato in data 20.07.2007. Ditte esterne specializzate effettuano controlli periodici sulle apparecchiature anti incendio (estintori, sprinkler) mentre il personale interno effettua controlli mensili del funzionamento degli impianti di spegnimento ad acqua. Tutte le attività di controllo sono opportunamente registrate ai sensi del DPR 37/98. Cartiera Lucchese è dotata di squadre antincendio, opportunamente formate, presenti 24h/24 ed ha predisposto opportune procedure ed istruzioni operative in merito a tale attività. Stabilimento di Diecimo - 37 - Aggiornamento 2009 4.3. Aspetti ambientali indiretti Gli aspetti ambientali indiretti sono gli aspetti ambientali riconducibili a quelle attività o servizi sui quali l’organizzazione non ha un controllo gestionale totale, ma soltanto un certo grado di influenza. Caratteristica di questi aspetti è la presenza di un soggetto intermedio con il quale l’azienda condivide il controllo gestionale e che si frappone fra l’aspetto indiretto e l’impatto ambientale che ne consegue. Gli aspetti ambientali indiretti, essendo espressione di un non totale controllo gestionale da parte dell’azienda, possono essere classificati in funzione della categoria di soggetti intermedi interagenti con la cartiera e degli impatti ambientali connessi alla attività da loro svolta presso o per conto di essa, in riferimento alle seguenti macroaree di investigazione: 1. Questioni relative al ciclo di vita del prodotto e del processo (ad es. aspetti legati all’approvvigionamento, alla progettazione, all’utilizzo, alla distribuzione, al fine vita, etc…); 2. Rapporti con appaltatori e fornitori di beni e servizi (ad es. fornitura materie prime e prodotti au- siliari, appalti di lavori sul sito, etc...) e loro “pratiche” ambientali; 3. Gestione dei trasporti (approvvigionamento materie prime e ausiliarie, trasporto prodotto finito, servi- zio di smaltimento rifiuti, trasporto pubblico locale) 4. Relazioni con il contesto locale (ad es. collaborazioni con Pubbliche Amministrazioni ed altre aziende sul territorio, etc...); 5. Investimenti di capitale e nuovi mercati (investimenti strutturali, nuovi impianti, macchinari ma an- che nuove acquisizioni e nuovi mercati sia geografici sia commerciali). Per ogni tipo di investimento vengono svolte dall’azienda tutte le valutazioni tecniche, economico-finanziare e di opportunità alle quali si affiancano anche le valutazioni del rischio e degli eventuali impatti ambientali associati. Tuttavia, allo stato attuale, risulta ancora essere un aspetto marginale e non valutabile secondo i criteri stabiliti nella procedura interna di riferimento. La significatività di questo aspetto sarà discussa ogni anno in occasione della valutazione degli aspetti ambientali, diretti e indiretti dell’anno trascorso. Per l’anno 2009 non sono stati realizzati investimenti strutturali all’estero mentre è stato fatto un graduale inserimento di prodotti nei mercati dell’Est Europa. Gli aspetti ambientali correlati a tutte le attività di trasporto sono riferibili principalmente a: emissioni in atmosfe- ra, rumore, consumi energetici. L’elevato numero di mezzi transitanti dallo stabilimento di Diecimo è dovuto al fatto che, oltre alla produzione di bobine jumbo, avviene anche la trasformazione in prodotti tissue finiti, destinati alla vendita al consumatore finale. Tali prodotti sono, per loro natura, molto voluminosi. Per cercare di limitare il numero degli automezzi circolanti, nello stabilimento di Diecimo, è stato creato uno scalo ferroviario interno. In questo modo parte del trasporto da e per gli stabilimenti può avvenire su rotaia invece che su gomma, riducendo il traffico e le conseguenti emissioni inquinanti dei mezzi pesanti, in linea con le politiche Stabilimento di Diecimo - 38 - Aggiornamento 2009 aziendali rivolte ad uno sviluppo industriale sostenibile, attente alle realtà territoriali e impegnate nella protezione dell’ambiente. L’approvvigionamento di cellulosa vergine e la percentuale residua di macero non disponibile a livello europeo avviene a livello di mercato mondiale con trasporto via mare. Per ridurre il numero dei camion in uscita l’azienda garantisce massimo riempimento e utilizzo del ritorno a pieno carico, oltre che efficienza logistica in termini di tratte ottimizzate per ridurre sia i costi economici che ambientali. Il numero di automezzi che sono transitati dallo stabilimento di Diecimo nel 2009 pari a 20.420 è inferiore di oltre il 6% rispetto al 2008. Questa lieve flessione è dovuta al minor numero di trasporti per lo smaltimento di fanghi prodotti e alla minor vendita di semilavorati a clienti esterni. E’ attualmente in fase di revisione la metodologia di valutazione dei fornitori di beni e servizi che include quindi anche le aziende appaltatrici operanti nel sito. Vengono infatti inclusi fra i parametri classici di valutazione (qualità del servizio erogato, puntualità nella consegna etc) anche altri parametri di valenza ambientale quali il possesso di relative certificazioni, il possesso di autorizzazioni di tipo Ordinario e non Semplificato per gli smaltitori di rifiuti nonché la disponibilità alla condivisione e sottoscrizione sia del Codice Etico adottato da Cartiera Lucchese spa sia della sua Politica Ambientale. 4.4. Valutazione degli aspetti ambientali La valutazione della significatività degli Aspetti Ambientali identificati avviene secondo la metodologia descritta nella specifica procedura del sistema di gestione ambientale PA001 “Aspetti e Impatti Ambientali”. La metodologia di valutazione porta alla classificazione in: Aspetto NON SIGNIFICATIVO, indicato in verde; Aspetto MEDIAMENTE SIGNIFICATIVO, indicato in arancione; Aspetto SIGNIFICATIVO, indicato in rosso. Gli aspetti ambientali “significativi” emersi vengono legati alla definizione degli obiettivi di miglioramento. Gli aspetti classificati come “mediamente significativi” verranno invece mantenuti sotto stretto e continuo monitoraggio. L’aggiornamento della valutazione degli aspetti ambientali è effettuato a seguito di possibili eventi o cambiamenti che modifichino la situazione considerata nella valutazione precedente. • Aspetti ambientali diretti La significatività degli Aspetti Diretti è data dalla combinazione fra la probabilità del verificarsi di un impatto e la gravità dello stesso. I parametri utilizzati tengono in considerazione: Stabilimento di Diecimo - 39 - Aggiornamento 2009 • la probabilità e la frequenza di accadimento di un determinato impatto • la presenza o meno delle prescritte autorizzazioni • l’influenza verso le parti interessate • la mitigazione dell’impatto Il tutto viene calcolato nelle seguenti condizioni: normali eccezionali/anomale: tali condizioni si differenziano da altre in quanto prevedibili. Rientrano fra queste anche le situazioni di emergenza i cui effetti sull’ambiente sono ancora potenziali ed estremamente limitati di emergenza: rientrano in questa casistica le situazioni di emergenza con effetti sull’ambiente in atto o potenzialmente gravi e i fatti calamitosi (alluvioni, incendi) Tabella (11) ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI Aspetto Amb. Diretto Descrizione Cellulosa vergine Prelievi idrici da pozzo Utilizzo di risorse (RIS) Macero Tetrapak Scarichi Idrici (SCA) Emissioni in atmosfera (EMI) Risorse energetiche (ENE) Rifiuti (RIF) Acque reflue civili e industriali Acque meteoriche e di piazzale Emissioni di gas di scarico, fumi di combustione e polveri Emissioni diffuse Gasolio per carrelli Energia Elettrica Metano Fanghi di cartiera Scarti da separazione meccanica Altri rifiuti NON PERICOLOSI Rifiuti Pericolosi Rumore (RUM) Sorgenti fisse Suolo e sottosuolo (SUO) Stoccaggio chimici e oli Serbatoi interrati gasolio e Stabilimento di Diecimo Sorgenti mobili Impatto ambientale potenziale Impoverimento risorse naturali: disboscamento Impoverimento risorse naturali: subsidenza Impoverimento risorse naturali Produzione fanghi di rifiuto e generazione maleodoranze Produzione fanghi di rifiuto e generazione maleodoranze Impoverimento risorse naturali Inquinamento acque superficiali Odori Contaminazione acque superficiali/suolo Inquinamento atmosferico Valutazione significatività Mediamente significativo Non significativo Non significativo Non significativo Non significativo Non significativo Non significativo Non significativo Non significativo Non significativo na Impoverimento delle risorse naturali: utilizzo di fonti NON rinnovabili Potenziale impatto in fase di stoccaggio (contaminazione suolo,sottosuolo e acque superficiali),movimentazione e dismissione ultima Inquinamento acustico Contaminazione del suolo e del sottosuolo/ acque super- Mediamente significativo Mediamente significativo Mediamente significativo Non significativo Non significativo Non significativo Non significativo Non significativo Non significativo Non significativo Non significativo - 40 - Aggiornamento 2009 ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI olio combustibile ficiali Amianto Polveri in ambiente di lavoro Sost. lesive per ozono Radiazioni Ionizzanti Altro (ALT) Non significativo Mediamente significativo Inquinamento atmosferico e pericolo per la salute umana Non significativo Non significativo 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 9 8 8 8 6 4 4 3 2 1 1 1 1 2 1 1 2 1 2 2 2 2 2 1 1 0 M CE AC LL PR M ER UL A E O OS CE L IE (p A R VI ro O d. (d ID i sb Fa RI TE ng os CI TR ca hi TE AP m di TR e AK rif nt AP iut o) (p AK ro o e d. (d od i sb Fa or ng os i) ca hi m di e rif nt iut o) o e AC o AC do AC QU QU ri) QU E E RE E ME RE FL TE FL UE OR UE IC (o HE do ri ) E PI AZ ZA LI GA S EN OL IO .E LE TT RI CA M ET AN O EM EM IS IS SI SI ON ON I ID IF FU SE SC FA AR RI NG TI FI UT HI M EC IN CA ON NI PE CI RI RI FI CO UT LO IP SI ER IC SO OL RG OS EN I SO TI ST RG OC FI SS EN CA E TI GG MO IO BI CH SE LI RB IM AT IC I/O OI LI IN PO TE LV RR ER AT II I AM N AM IA B. NT SO DI O ST LA .L VO ES RO IV E RA OZ D. ON IO O NI ZZ AN TI Nr (condizioni normali) Significatività Aspetti Ambientali diretti Aspetti ambientali • Aspetti ambientali indiretti La significatività degli Aspetti Ambientali Indiretti è valutata secondo questi criteri: • potenziale autocontrollo gestionale sul soggetto intermedio • presenza di un limite normativo • natura degli aspetti connessi all’attività del soggetto intermedio • numero di principali aspetti ambientali connessi con le attività dei soggetti intermedi Si introducono due criteri specifici per gli aspetti indiretti legati alla sensibilizzazione, informazione o sviluppo ambientale del contesto locale, ovvero: • numero di eventi in cui è coinvolta l’organizzazione • livello di coinvolgimento ed estensione dell’evento Stabilimento di Diecimo - 41 - Aggiornamento 2009 Tabella (12) ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI Tipologia aspetti ambientali indiretti QUESTIONI RELATIVE AL PRODOTTO / PROCESSO Aspetto ambientale indiretto Soggetto intermedio coinvolto Valutazione significatività Impiantistica Fornitore macchinari Mediamente significativo MP e prodotti ausiliari Realizzazione del prodotto presso terzisti Aspetti legati all’uso e fine vita del prodotto RAPPORTI CON APPALTATORI E FORNITORI DI BENI E SERVIZI GESTIONE DEI TRASPORTI Aspetti legati all’attività di appaltatori/ fornitori e loro pratiche ambientali Approvvigionamento materie prime e ausiliarie Trasporto prodotto finito (distribuzione) Servizio smaltimento Rifiuti Trasporto Pubblico Locale RELAZIONI CON IL CONTESTO LOCALE Stabilimento di Diecimo Collaborazione,patrocinio Partecipazione con P.A. e/o altre aziende del territorio su temi ambientali Fornitore cellulosa CoC e Ecolabel Altri fornitori di cellulosa Significativo Mediamente significativo Fornitore macero Fornitore di materie ausiliarie Cartiere Non significativo Cartotecniche Non significativo Clienti Non significativo Appaltatori di lavori sul sito (edili, meccanici, elettrici) Società di pulizie, giardinaggio Fornitori di servizi (laboratori di analisi,studi di consulenza…) Trasportatori materie prime e ausiliarie Trasportatori prodotti finiti Smaltitori autorizzati municipalizzata Ente trasporti pubblici (per servizio di mobilità sostenibile) Comunità, P.A., GdO, Ass.categoria, Ass. varie Mediamente significativo Significativo Mediamente significativo Non significativo Non significativo Non significativo Mediamente significativo Mediamente significativo Non significativo Non significativo - 42 - FO Stabilimento di Diecimo PU LI ZI E I/F O RN IT OR CL IE NT I I GI AR ID NA GG IO SE TR R V AS IZ PO IV RT AR AT I OR IM P E TR AU AS X PO RT AT OR SM IP AL F TI TO RI RI FI UT CO I NT ES TO LO TP CA L LE /G DO /A SS . PR ES E PA LT AT OR IE RE OT EC NI CH E CA RT I AC ER O CE LL AT .A US IL IA R M E 2 2,00 IM M E LT R 2,25 CA RT E RN IT OR IA TE IM PI AN TI CE RT IF IC A E 2,75 AP SE RN IT OR FO FO EL LU LO RN IT OR Nr (condizioni normali) 2,5 RN IT OR IC FO 3 FO RN IT OR Aggiornamento 2009 Significatività Aspetti Ambientali indiretti 2,50 2,75 2,50 2,25 2,25 2,00 2,00 2,13 1,63 1,5 2,00 1,67 1,38 1,13 1 0,5 0 Aspetti ambientali - 43 - Aggiornamento 2009 5. CAPITOLO 5 5.1. Il controllo delle prestazioni ambientali Il Sistema di gestione ambientale, conforme alla UNI EN ISO 14001 ed al Regolamento Emas, garantisce che tutti i processi aziendali siano identificati e monitorati costantemente, in modo da contenere gli impatti sull’ambiente, garantire la conformità alle disposizioni normative applicabili e prevedere un miglioramento continuo nella gestione dei processi che possono avere interazioni con l’ambiente. Ogni anno vengono effettuati degli audit interni, condotti da personale specializzato, per verificare la conformità dei processi rispetto alle modalità operative identificate e contestualmente viene verificata anche la conformità legislativa. L’insieme di queste attività di audit completano e rafforzano il quadro delle verifiche ed ispezioni ufficiali effettuate dalle Autorità Competenti e dagli Organi di Controllo, rappresentandone peraltro una valida garanzia per il mantenimento della conformità normativa nel sito produttivo di Diecimo. 5.2. Il sistema di gestione ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale implementato dall’azienda è il mezzo per il controllo e il miglioramento delle prestazioni ambientali in conformità a quanto dichiarato nella Politica Ambientale. Il sistema, in parte integrato con il Sistema di Gestione Qualità e Sicurezza, è costituito da Manuale, procedure, istruzioni di lavoro e documenti di registrazione. 5.3. Indicatori ambientali La scelta degli indicatori ambientali di seguito riportata è stata fatta a partire dalla valutazione degli aspetti ambientali, dall’analisi di rapporti ambientali e dichiarazioni ambientali di realtà produttive di settore, nonché dalle indicazioni riportate nel nuovo Regolamento Emas n. 1221/2009. I dati indicati sono stati raccolti ed associati in modo da fornire un’informazione attinente alle prestazioni ambientali, il più possibile trasparente e chiara. Ciascun indicatore è dato dal rapporto fra il numeratore A indicante il consumo annuo di una certa categoria e il denominatore B che nel caso di Cartiera Lucchese è rappresentato dalle tonnellate annue di carta prodotta. Ovviamente in tale modo non viene considerato l’apporto, comunque minimo, di carta acquistata da terzi o derivante da cessioni infragruppo. Non avendo energia prodotta da FONTI RINNOVABILI non è stato calcolato il relativo indicatore chiave. Anche per la Biodiversità, che è data dal rapporto fra la superficie edificata e la superficie libera, non essendovi stati in questi ultimi anni interventi di edificazione né di espansione territoriale dell’azienda, non verrà riportato in tabella. Il valore percentuale di superficie coperta rispetto alla superficie totale è pari al 38%. Relativamente alle emissioni di gas effetto serra, sono state riportate le ton di CO2 prodotte esclusivamente dai processi di combustione del CH4 (come richiesto dalla Dir. 2003/87/ CE). Si ritiene che l’azienda, per il tipo di lavorazione, materie prime e combustibili utilizzati, non abbia emissioni di altri gas serra. Stabilimento di Diecimo - 44 - Aggiornamento 2009 Tabella (13) INDICATORI DI PRESTAZIONI AMBIENTALI – EPI – Parametro unità di misura 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 tons/tons 1,07 1,07 1,10 1,18 1,15 1,12 1,10 tons/tons 1,87 1,96 1,92 1,62 1,26 1,23 1,12 kg/tons kg/tons 45,1 2,8 42,3 2,7 37,5 2,9 37,2 3,0 30,6 2,7 26,5 2,5 26,5 2,4 m³/t 19,4 19,1 19,2 18,4 17,9 17,1 16,8 kg/t kg/t kg/t kg/t 1,14 0,15 0,01 0,02 1,05 0,16 0,01 0,02 0,60 0,18 0,02 0,01 1,09 0,10 0,01 0,003 0,52 0,09 0,02 0,003 0,53 0,13 0,01 0,005 0,65 0,13 0,01 0,008 1,350 1,330 1,319 1,239 1,163 1,130 1,118 kg/t kg/t kg/t kg/t kg/t 1,10 0,14 0,04 0 806 1,13 0,10 0,04 0 805 0,85 0,11 0,08 0 795 0,47 0,34 0,05 0 707 0,88 0,08 0,27 0 786 0,91 0,05 0,05 0 793 0,95 0,02 0,04 0 759 kg/t 44 33 29 24 13 10 11 kg/t 757 634 594 477 213 195 91 kg/t 0,11 0,08 0,17 0,07 0,11 0,10 0,13 kg/t 9,2 7,1 6 7,5 11,3 16 18,5 t/t 0,81 0,67 0,63 0,51 0,24 0,22 0,12 mq nd % 41,9 EFFICIENZA MATERIALI Materie prime fibrose Cellulosa consumata per ton di carta pura cellulosa prodotta Maceri consumati per ton di carta da macero prodotta Prodotti chimici Chimici/carta prodotta Oli e lubrificanti/carta prodotta Acqua Consumi specifici totali di acqua prelevata da pozzo (produzione energia + processi) * Qualità degli scarichi: COD Qualità degli scarichi: SST Qualità degli scarichi: Azoto totale Qualità degli scarichi: Fosforo totale Efficienza energetica E.E. consumata per tons di carta prodotto MWh/tons Emissioni in atmosfera NOx/carta prodotta CO/carta prodotta Polveri/carta prodotta SO2/ carta prodotta CO2/ carta prodotta Rifiuti Scarti da separazione meccanica per tonnellata di tessuto carta prodotto Fanghi di cartiera totali per tonnellata di tessuto carta prodotto Totale rifiuti PERICOLOSI prodotti per tonnellata di tessuto carta prodotto Totale altri rifiuti NON PERICOLOSI prodotti per tonnellata di tessuto carta prodotto Totale rifiuti prodotti Biodiversità Superficie coperta 92.233 92.233 92.233 92.233 92.233 92.233 SPECIFICI PER AZIENDA PER AAI Amianto Copertura presente 38,3 38,3 38 38 38 34,9 * Calcolato dividendo il prelievo totale anno per le (t) totali di produzione anno tessuto carta degli impianti di cartiera. Stabilimento di Diecimo - 45 - Aggiornamento 2009 5.4. Il programma ambientale e il miglioramento continuo delle prestazioni Al termine dell’analisi e valutazione degli aspetti ambientali diretti e indiretti le funzioni responsabili della gestione ambientale definiscono, nell’ottica del miglioramento continuo delle proprie prestazioni, le priorità ambientali dell’azienda, valutando le aree ove sia possibile intervenire anche in relazione al rapporto costi/efficienza dell’intervento. Vengono a tal proposito formalizzati per ciascun elemento di criticità gli obiettivi e i programmi di miglioramento, indicando parametri numerici (indicatori ambientali) che permettano di valutare lo stato di avanzamento nella realizzazione di ciascun obiettivo individuato. All’interno dell’obiettivo specifico possono poi esser definiti traguardi intermedi attraverso i quali raggiungere l’obiettivo. Periodici riesami assicurano un costante presidio di analisi e monitoraggio sull’evoluzione del sistema e rappresentano contestualmente il momento di verifica a chiusura di un ciclo di sistema e la base di indirizzo strategico per il perseguimento di nuovi obiettivi di miglioramento. Nell’ambito del Sistema di Gestione Ambientale, AD fissa annualmente gli obiettivi di miglioramento relativamente agli aspetti ambientali derivanti dalle attività aziendali. Di seguito sono elencati i principali obiettivi raggiunti nel triennio trascorso e quelli previsti per il triennio 2009-2011. Stabilimento di Diecimo - 46 - Aggiornamento 2009 Tabella (14) OBIETTIVI PIANIFICATI (PROGRAMMA AMBIENTALE 2005- 2008) VS OBIETTIVI RAGGIUNTI Aspetto Ambientale Obiettivo generale 1 Azioni Installazione di una centrale a biomasse per la termocombustione dei fanghi di processo uniti a cippato di legno con produzione di energia elettrica Energia Rifiuti Emissioni Rispetto del protocollo di Kyoto: - Diminuzione del traffico veicolare da e per lo stabilimento, con notevoli risparmi in termini di consumo di combustibili fossili e di relative emissioni in atmosfera.(Risparmio stimato di 1.100 TEP/anno); - Recupero totale delle ceneri prodotte dalla centrale che, per effetto del loro alto contenuto in componenti calcarei, sono un’ottima materia seconda direttamente impiegabile nei cementifici. - Miglioramento della manutenzione del patrimonio boschivo della Valle del Serchio e della Garfagnana. - Produzione di energia elettrica da usare direttamente per l’attività produttiva del sito con risparmio di energia prodotta da combustibili fossili non rinnovabili pari a 13.300 TEP/anno Indicatore - MWh energia elettrica acquistata da rete e autoprodotta - numero veicoli per trasporto fanghi in uscita dallo stabilimento Tempi Costi inv. 3 anni da Nulla Osta Prima disponibilità 2007 di € 20.000.000 Aspetto Ambientale Rifiuti Obiettivo generale - Riduzione degli imballaggi Azioni Indicatore Tempi % imballi con spessore inferiore per gruppo di prodotti finiti senza scadenza Costi inv. Resp. Status obiettivo esito Resp. Status obiettivo esito Dir. Produzione Dir. Acquisti - nel triennio si registra il passaggio da film di spessore 40 micron a film di 35 – 30 micron Dir. Generale RITIRATO 2 3 Aspetto Ambientale Materie Prime Obiettivo generale Utilizzo razionale delle risorse Stabilimento di Diecimo NA - 47 - Aggiornamento 2009 Azioni Indicatore Utilizzo cellulosa proveniente da foreste certificate e/o dotate di Catena di Custodia Rapporto fra cellulosa certificata e cellulosa acquistata Tempi 2 anni Costi inv. Da quantificare Resp. Dir.Acquisti Materie Prime Aspetto Ambientale Logistica Interna Obiettivo generale Miglioramento della stabilità del PF e condizioni di stoccaggio Azioni Indicatore Installazione ulteriori moduli drivein Maggior livello di soddisfazione del cliente Tempi Costi inv. Resp. Da quantificare Dir. Logistica Dir. Stabilimento Status obiettivo esito Status obiettivo esito 75% 4 5 1 anno Aspetto Ambientale Energia Obiettivo generale - Piano riduzione consumi energetici Azioni -attenzione all’acquisto dei nuovi macchinari Indicatore -Tabelle controllo andamenti consumi energetici Tempi 3 anni Costi inv. Con revisione annuale in funzione degli interventi Concluso. IL buone esito ha determinato la pianificazione dell’installazione di un ulteriore modulo (vedi programma triennio 2008-2011) Resp. Status obiettivo Dir. Tecnica Dir. Stabilimento - Riduzione del 11% nel consumo tot di Energia Elettrica - Riduzione del 47% nel prelievo di energia da rete - Aumento del 12% di energia autoprodotta - Aumento del 76% di Energia ceduta alla rete3 esito Fra gli interventi ,oltre alla sostituzione dei motori elettrici con motori di classe F1 ad alta efficienza, si segnala anche l’utilizzo di modificatori di fibra (enzimi) che permettono la creazione di legami intracellulari, in sostituzione dei macchinari ad alto assorbimento energetico 3 Stabilimento di Diecimo - 48 - Aggiornamento 2009 - Sostituzione del gasolio tradizionale con gasolio bianco4 - Numero di veicoli a gasolio bianco su tot. Veicoli 3 anni Con revisione annuale in funzione degli interventi Dir. Tecnica Dir. Stabilimento il progetto è stato interrotto a causa dell’incompatibilità con i nuovi motori turboalimentati - Installazione di un impianto di refrigerazione con tecnologia ad assorbimento rendimento turbina 2 anni Monitoraggio annuale Dir. Tecnica concluso Aspetto Ambientale Scarichi Obiettivo generale Miglioramento della qualità degli scarichi Azioni Indicatore Tempi Potenziamento impianto di depurazione acque reflue con l’installazione di una tecnologia di trattamento con ozono Indicatore di qualità del refluo Senza scadenza Costi inv. Resp. Status obiettivo esito Status obiettivo esito 6 Da quantificare Aspetto Ambientale Amianto Obiettivo generale Smaltimento delle coperture in amianto Azioni Indicatore Tempi Costi inv. Sostituzione e/o ripristino a mezzo verniciatura (ove possibile) dei tetti in eternit Mq di copertura in amianto sul totale Mq di copertura >3 anni Variabile a seconda della tipologia di intervento Dir. Tercnica Dir. Cartiera Concluso Resp. 7 8 Dir.Tecnica Uff.Tecnico Aspetto Ambientale Emissioni Obiettivo generale - Riduzione delle emissioni, miglioramento della qualità dell’aria Ripianificato per i prossimi 5 anni. Si conferma il buono stato delle coperture. 4 Miscela in cui l'acqua è distribuita uniformemente all'interno del gasolio conferendone una colorazione "lattescente" (bianca). L’acqua, una volta in camera di combustione, consente di ridurre alcune emissioni nocive come gli ossidi di azoto e il particolato. Stabilimento di Diecimo - 49 - Aggiornamento 2009 Azioni Installazione progressiva di impianti di aspirazione polveri in converting e in cartiera 9 10 11 Indicatore t/anno emesse polveri Tempi 1 anno Costi inv. Resp. Status obiettivo Da quantificare Dir. Tecnica Dir. Stabilimento Installati nuovi impianti di aspirazione polveri in convertine e in cartiera Aspetto Ambientale Fornitori e appaltatori Obiettivo generale miglioramento delle performance ambientali Azioni Indicatore Tempi Costi inv. Resp. Status obiettivo Coinvolgimento dei fornitori/appaltatori relativamente agli aspetti emersi come critici che possono dipendere dall’uso di prodotti e/o apparecchiature acquistati o da lavori appaltati. Numero di iniziative annue di sensibilizzazione e coinvolgimento Senza scadenza Da verificare per ogni intervento ipotizzato Dir.Acquisti Uff. Acquisti Dir. SGQAS Durante il continuo monitoraggio non sono ad oggi mai emerse criticità. Aspetto Ambientale Prodotti chimici Obiettivo generale Adeguamento alle raccomandazioni della CE (Vedi REACH) Azioni Indicatore Tempi Costi inv. Resp. Status obiettivo - Sostituzione degli additivi chimici di processo con prodotti a minore pericolosità ed impatto ambientale - Analisi e adozione di tecniche mirate alla riduzione del rischio per la salute dei lavoratori e degli sversamenti accidentali Test su chimici con basso rischio ambientale % in peso degli additivi sostituiti sul totale additivi utilizzati. Senza scadenza Da verificare per ogni intervento di sostituzione programmato Dir.Tecnica Dir. Produzione Dir. SGQAS Dal monitoraggio dei fornitori non sono emerse SVHC Resp. Status obiettivo Aspetto Ambientale Produzione Obiettivo generale Allineamento fisico contabile materiali sussidiari Azioni Stabilimento di Diecimo Indicatore Tempi Costi inv. - 50 - esito esito esito esito Aggiornamento 2009 Informatizzazione mag. sussidiari Valutazione puntuale dei fabbisogni e punto di riordino 1 anno Da quantificare Aspetto Ambientale Sicurezza Obiettivo generale Riorganizzazione della struttura Sicurezza Azioni Indicatore Tempi Costi inv. Dir. Trasformazione Dir. Stabilimento Dir. Acquisti Resp. Status obiettivo Dir. QSA Dir . Stabilimento Nel triennio l’IF ha subito una netta diminuzione passando da un valore di circa 110 a 48. Negli ultimi 2 anni il numero degli infortuni nel reparto converting si è stabilizzato (19) mentre in cartiera è lievemente aumentato (+ 4 rispetto al 2007, di cui 1 è stato un infortunio in itinere con un numero di giorni di assenza di oltre 40 gg, il che motiva un IG maggiore rispetto al 2007 pari a 0,5) 12 Razionalizzazione delle risorse per garantire un migliore SPP IF IG terminato esito Oltre agli obiettivi fissati nel programma Ambientale del precedente triennio, segnaliamo un altro importante obiettivo raggiunto che riportiamo qui di seguito: Aspetto Ambientale Emissioni Obiettivo generale Miglioramento della qualità delle emissioni da traffico (Logistica esterna) Azioni Indicatore Tempi Costi inv. Resp. Status obiettivo Dir. Logistica Relativamente ai mezzi delle aziende di trasporto di cui si avvale Cartiera Lucchese si segnale che su 960 mezzi censiti: lo 0% sono Euro 0 e Euro 1 il 20,7% sono Euro 2 il 33,9% sono Euro 3 il 24,9% sono Euro 4 il 20,5% sono Euro 5 13 Incremento nell’uso di mezzi con emissioni meno inquinanti Stabilimento di Diecimo Classificazione dei mezzi per categoria “Euro” / Non quantificato - 51 - esito Aggiornamento 2009 Tabella (15) PROGRAMMA AMBIENTALE TRIENNIO 2009-2011 Aspetto ambientale Azioni Amianto Riduzione/incapsulamento delle coperture in amianto Piano di riduzione e incapsulamento di circa 17.000 mq di copertura reparto trasformazione Mq smaltiti e/o incapsulati 5/6 anni 1.500.000 € Dir. Tecnica Dir. Stabilimento Rifiuti Ottenere uno sfrido da processo di trattamento macero plasticato riutilizzabile all’interno della filiera del recupero di materie plastiche Modifica degli impianti esistenti con eventuale installazione di nuovi macchinari Quantità di scarto da carte plastiche inviate a smaltimento/recupero 2 anni 500.000 € Ufficio tecnico Dir. Stabilimento 3 Rifiuti Riduzione della quantità di scarto (fanghi di processo) e maggiore tolleranza nell’accettazione del macero Installazione di un impianto di pulizia “cleaner” che permetta di tenere in macchina i fanghi di processo Nq 1 anno 220.000 € Dir. Tecnica Dir. Stabilimento 4 Rifiuti Riduzione degli imballaggi % imballi con spessore inferiore all’attuale 1 anno / Dir. Produzione Dir. Acquisti In corso 5 Rifiuti Riduzione nella produzione di imballaggi metallici derivante dall’utilizzo di colori per stampa in converting Passaggio da una fornitura di colore in latte e fusti a colore in cisternette da 500 l a rendere Quantità di materiale smaltito come imballaggio metallico 1 anno / Dir. Produzione converting Dir. Acquisti Riduzione del 4% nella quantita smaltita 6 Rifiuti Eliminazione dello scarto generato dall’utilizzo di scatolatori a nastro Sostituzione degli scatolatori a nastro con scatolatori a incollaggio a caldo Nq 2 anni 30.000 € Ufficio Tecnico Dir. Produzione Converting In corso 7 Rifiuti Ottimizzazione nella gestione degli scarti generati dagli impianti di aspirazione installati in cartiera e converting Installazione di una bricchettatrice Nq 3 anni da quantificare Dir. Cartiera Rifiuti Miglioramento nella gestione dei rifiuti interni di stabilimento Incremento della raccolta differenziata nei reparti n. di cer prodotti n° di bidoni sostituiti 5.000 € Dir. QSA Dir. Stabilimento 1 2 8 Stabilimento di Diecimo Indicatore - 52 - Tempi 1 anno Costi inv. Resp. Agg.to al 2009 Obiettivo generale Rimozione di circa 2.700 mq di copertura reparto converting In attesa della consegna degli impianti. Installazione nel 2010 Terminato, impianto installato ed entrato in funzione durante il 2009 Allo studio Riduzione di oltre il 20% di RSU smaltiti Aggiornamento 2009 Sostituzione delle anime in cartone con anime in plastica che hanno una rotazione di 7-8 volte superiore Rotazione media anime 2-3 anni 200.000 € Dir. mento 9 Rifiuti Riduzione degli sfridi derivanti dall’uso di anime in cartone per le bobine 10 Rifiuti Trasporti Spingere sul mercato prodotti compatti per l’ottimizzazione del trasporto Progettazione nuova gamma di prodotti Peso merce spedita 2/3 anni / Dir. Marketing Dir. Commerciale 11 Emissioni Mantenere le performance attuali sui parametri di scarico del rapporto cogenerazione Sostituzione del modulo a bassa pressione e revisione generale della turbina Qualità degli effluenti gassosi 1 anno 1.200.000 € Dir .Tecnica In corso 12 Emissioni Trasporti Incremento nell’uso di mezzi con emissioni meno inquinanti Riduzione del 10% di mezzi Euro 3 N° mezzi mezzi tot 3 anni Nq Dir. Logistica Terminato 13 Trasporti Produzione interna di anime in cartone per carta igienica e asciugatutto Realizzazione delle anime nel reparto converting Acquisto di anime da fornitori esterni 1 anno 50.000 € Dir. Trasformazione Dir. Tecnica Realizzato 14 Rischio esplosione Sicurezza Emissioni Sicurezza de i lavoratori e prevenzione incendi/esplosioni Predisposizione area di stoccaggio recipienti a pressione Nq 1 anno 20.000 € Dir. mento Stabili- Sicurezza dei lavoratori e prevenzione incendi di stabilimento Installazione di un servizio di videosorveglianza perimetrale con rilevazione presenze nelle zone ad alto rischio incendio (aree materia prima) Nq 1 anno 100.000 € Dir. mento Stabili- 15 Prevenzione incendi Stabilimento di Diecimo Euro3/ - 53 - Stabili- Sostituzione graduale delle anime in cartoncino con quelle in plastica. Avanzamento al 20% circa. Lancio sul mercato di 6 prodotti maxi Redatto progetto. Terminato Aggiornamento 2009 5.5. Iniziative, collaborazioni, premi e riconoscimenti Cartiera Lucchese nell'anno 2009 ha ottenuto il primo premio del progetto promosso da Coop Italia “Coop for Kyoto” per aver registrato nei propri stabilimenti produttivi la più alta riduzione di emissioni di CO2 tra tutti i fornitori di COOP Italia: 11.903 tonnellate evitate nel triennio 2006-2008. Lanciata da Coop Italia nel 2006, l’iniziativa denominata “Coop for Kyoto” prevede l’adesione volontaria delle aziende fornitrici ad adottare azioni per il miglioramento dell’efficienza energetica, in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra sancite dal Protocollo di Kyoto. Ad oggi gli stabilimenti produttivi coinvolti nel progetto sono 150 in tutta Italia che hanno avviato progetti per una riduzione complessiva di 62.175 tonnellate di anidride carbonica in atmosfera. Di queste, ben 11.903 tonnellate sono state risparmiate da Cartiera Lucchese. 5.6. Comunicazione, partnership e formazione Le relazioni con i diversi portatori di interesse sono state sempre al centro degli impegni del Gruppo Cartiera Lucchese. Se dunque, da una parte, le attività legate alla promozione dei prodotti eco-compatibili e alla divulgazione della mission aziendale sono iniziate già alla fine degli anni ’80, oggi, con l’implementazione di un sistema di gestione ambientale conforme ai requisiti della UNI EN ISO 14001 e del regolamento EMAS, sono state formalizzate precise modalità per assicurare una corretta interazione fra tutti i soggetti coinvolti dalle attività dell’azienda. Per quanto riguarda le specifiche iniziative rivolte agli stakeholders esterni, grazie alle attività di comunicazione e alle relazioni istituzionali, quella di Diecimo è riconosciuta come una delle più attente realtà italiane riguardo alla responsabilità ambientale dei propri processi e prodotti. Oltre ai tradizionali strumenti promo-pubblicitari e a numerose campagne stampa e televisive, Attività verso l’esterno l’azienda ha realizzato un sito internet che illustra, in maniera completa ed esaustiva, tutte le attività aziendali, la storia e la mission del Gruppo, nonché i suoi prodotti e processi produttivi. Oltre al sito istituzionale www.lucartgroup.com, l’Azienda ha pubblicato vari altri siti internet dedicati a specifiche linee di prodotti destinati ai mercati Consumer e Collettività: www.grazie.it, www.hygeniusweb.com, www.bioactive.it e www.veloweb.it. In particolare, nel sito di www.grazie.it è possibile trovare molte informazioni sul mondo dell’ecologia: una sezione “eco-news”, aggiornata mensilmente, che riporta notizie ambientali provenienti da tutto il mondo e che è possibile ricevere per posta elettronica iscrivendosi all’apposita mailing list; una sezione “eco-consigli”, in cui si trovano semplici, ma utili, suggerimenti per trasformare i comportamenti quotidiani in “comportamenti ecologici”; una sezione “ecogiochi”, dedicata ai navigatori più giovani; e, infine, una sezione “ecoprodotti”, in cui si trovano tutte le informazioni relative ai processi produttivi e ai prodotti della linea Grazie EcoLucart. Nell’anno 2009 è stato redatto il Codice Etico aziendale, anche in lingua inglese e francese, e divulgato a tutti i fornitori di beni e servizi, italiani e stranieri. Sempre a partire dall’anno 2009 è stata divulgata la politica Ambientale dell’azienda a tutti gli appaltatori del sito. Stabilimento di Diecimo - 54 - Aggiornamento 2009 Per ciò che riguarda il personale interno dello stabilimento, a quanto sopra si aggiungono specifiche modalità di verifica e trasmissione delle informazioni rilevanti, di formazione e di addestramento operativo gestite attraverso apposite procedure di sistema. Attività verso l’interno Riunioni / incontri di formazione con cadenza bi/trimestrale su argomenti specifici nei confronti dei propri dipendenti, viene pubblicata una newsletter cartacea recapitata a mezzo posta ordinaria, “InfoLucart”, che riporta informazioni riguardanti l’azienda e notizie di carattere generale sulle tematiche ambientali e disponibile sul sito e ai centralini aziendali. Conscia dell’importanza e della qualificazione della forza lavoro, l’azienda, nel corso degli anni, ha organizzato momenti di formazione per tutti i dipendenti. In particolare, nell’ambito del Sistema di Gestione Ambientale, tutto il personale ha seguito corsi di formazione, con un’attenzione specifica per la salvaguardia ambientale. Tutto il personale neoassunto segue corsi sulla sicurezza, da quelli generici o sui DPI (Dispositivi di Protezione Individuali) che si rifanno al D.Lgs 81/2008, fino a quelli più specializzati riguardanti specifiche mansioni. Dopo questi momenti iniziali, la formazione si svolge in maniera continua nel corso della permanenza in azienda del lavoratore. Nello specifico, oltre a corsi in aula, viene realizzata una formazione continua da parte dei responsabili dei reparti. In sintonia con i principi etico – morali da sempre promossi da Lucart Group ed in conformità alla disciplina delineata dal D.Lgs. 231/2001, Cartiera Lucchese ha deciso di redigere, condividere ed adottare il proprio Codice Etico, che enuncia e chiarisce le responsabilità e gli impegni etico/sociali sia nelle relazioni interne all’azienda, sia nei rapporti con l’esterno. Conformemente ai requisiti legislativi è stato pertanto istituito l’Organismo di Vigilanza, che si riunisce mensilmente con rendicontazione scritta mensile al CdA ed almeno trimestrale Collegio Sindacale. Solo attraverso il quotidiano rispetto di tali principi è infatti possibile costruire solide fondamenta in grado di garantire una crescita sana e duratura del Gruppo. Cartiera Lucchese si impegna a rispettare e a far rispettare i principi generali e le norme etiche in esso contenute. Stabilimento di Diecimo - 55 - Aggiornamento 2009 5.7. Sicurezza La salute e la sicurezza dei lavoratori gode di un'ampia e dettagliata tutela normativa, oltre ad essere oggetto di costante attenzione da parte degli stessi lavoratori, degli organi di controllo e della collettività in generale. Assicurare la sicurezza e la salute dei lavoratori è un dovere fondamentale per tutte le organizzazioni ed i loro dipendenti. Questo obiettivo comune è realizzato al meglio, se le organizzazioni implementano un approccio strutturato, al fine di identificare i pericoli e valutare e controllare i rischi lavorativi. Un sistema di gestione della sicurezza e salute dei lavoratori permette sistematicamente alle organizzazioni di: identificare i rischi potenziali o effettivi legati all’attività lavorativa; stabilire obiettivi misurabili per eliminare o ridurre i rischi identificati e gestire tutti i rischi residui; implementare programmi e procedure per la sicurezza; intraprendere misure e stabilire controlli per verificare le prestazioni e l'efficacia delle disposizioni nell’ottica del miglioramento continuo. Cartiera Lucchese spa è da sempre impegnata ad operare per garantire elevati standard di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, prendendo a riferimento i principi cardine del sistema normativo vigente: il D.Lgs. 81/2008. In tutte le attività inerenti la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro vengono costantemente coinvolti i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza che, attraverso riunioni formali o contatti informali, vengono consultati e aggiornati in merito all’andamento della gestione della sicurezza in cartiera. Gli infortuni sono tenuti sotto controllo attraverso un’elaborazione statistica ad uso interno, che considera per esempio le modalità con cui è accaduto, la diagnosi, le parti anatomiche interessate, i giorni di assenza. Vengono inoltre valutati e monitorati i due indici INAIL: indice di frequenza (IF) uguale al rapporto tra la somma del numero degli infortuni totali (indennizzati dall’ INAIL di durata superiore ai 3 giorni) e ore lavorate, moltiplicato per 1.000.000 IF=(n° infortuni totali/ore lavorate) x 1.000.000 indice di gravità (IG) uguale al rapporto tra giornate di assenza e ore lavorate moltiplicato per 1.000 IG= (n° giorni persi/ore lavorate) x 1.000 Progetto sicurezza Obiettivo Zero Cartiera Lucchese Spa continua ad aderire al “Progetto sicurezza – Obiettivo Zero”, organizzato dalla Fondazione Giuseppe Lazzareschi in collaborazione con Assocarta e l’Associazione degli Industriali della Provincia di Lucca, manifestando in tal modo la propria attenzione ed il forte impegno delle tematiche relative a salute e sicurezza del proprio personale. Tale impegno viene annualmente evidenziato anche dalle attività di formazione ed informazione previste per i propri dipendenti. Stabilimento di Diecimo - 56 - Aggiornamento 2009 APPENDICE A1: GLOSSARIO Aspetto ambientale – un elemento delle attività, dei prodotti o dei servizi di un’organizzazione che ha, o può avere, un impatto sull’ambiente. Aspetto ambientale diretto - un aspetto ambientale associato alle attività, ai prodotti e ai servizi dell’organizzazione medesima sul quale quest’ultima ha un controllo di gestione diretto Aspetto ambientale indiretto – un aspetto ambientale che può derivare dall’interazione di un’organizzazione con terzi e che può essere influenzato, in misura ragionevole, da un’organizzazione. Assocarta - Associazione dell'industria cartaria, rappresenta le imprese produttrici di carta, cartoni e paste per carta in Italia. Audit ambientale - Processo di verifica sistematico, periodico e documentato per controllare l’efficienza del sistema di gestione ambientale adottato dall’organizzazione e per valutarne la conformità ai criteri definiti. BAT (Best Available Technologies) - Letteralmente le “migliori tecnologie disponibili”. Indica la più efficiente ed avanzata tecnologia disponibile per l’utilizzo industriale, in grado di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente. L’applicazione di tale soluzione è la base sulla quale il legislatore fissa i valori limite di emissione degli inquinanti. Biomasse - Sono masse biologiche che possono essere recuperate e convertite in energia elettrica, in calore o in prodotti chimici sostitutivi di derivati del petrolio. Per la loro capacità di rigenerarsi, vengono generalmente considerate, in ambito energetico, una fonte di energia rinnovabile di origine non fossile (ad esempio: sole, vento, moto ondoso, ecc.). La normativa vigente definisce le biomasse come “la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani” (art. 2.a, DLgs n°387 del 2003). BREF – documento contenente informazioni sui processi produttivi del settore industriale, sugli impatti ambientali associati e sulle migliori tecniche disponibili (MTD o BAT) per la prevenzione o la riduzione dell’inquinamento Carta da macero - Carta recuperata dal processo di raccolta differenziata o da rifili di lavorazione che viene riutilizzata nel ciclo produttivo, come fonte alternativa di approvvigionamento. Il macero viene distinto a seconda delle fonti di raccolta in: “macero da raccolta industriale e commerciale” (rifili di cartotecnica, casse di cartone ondula- Stabilimento di Diecimo - 57 - Aggiornamento 2009 to, rese di quotidiani e periodici, tabulati, ecc.), e “macero domestico” (prodotti cartari detenuti nelle abitazioni e nei piccoli negozi e uffici, giornali) proveniente dalla raccolta differenziata. Carta tissue - Carta destinata alla produzione di carta igienica, asciugatutto, tovaglioli, fazzoletti, asciugamani, strofinacci, per uso igienico domestico e sanitario. Cellulosa - Componente principale della parete delle cellule vegetali (costituisce il principale componente del legno degli alberi). È utilizzata per la fabbricazione della carta. La cellulosa che si impiega nell'industria cartaria deriva soprattutto dalle conifere (pino, abete, larice) e dalle latifoglie (pioppo, faggio, betulla, eucalipto). Certificazione forestale PEFC – Standard che assicura che la cellulosa utilizzata proviene da piantagioni gestite in base al criterio della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. CO - Monossidio di carbonio. Gas tossico per l’uomo e per l’ambiente che si origina dalla combustione incompleta di carburanti e combustibili fossili. CO2 - Anidride carbonica. È un gas incolore, inodore ed insapore che si produce in tutti i processi di combustione, respirazione, decomposizione di materiale organico. L’aumento della sua concentrazione in atmosfera, dovuto all’uso di combustibili fossili, contribuisce all’effetto serra. COD (Chemincal Oxigen Demand) - Domanda chimica d’ossigeno. Indica il grado di inquinamento complessivo dell’acqua, espresso in termini di quantità di ossigeno necessaria per ossidare chimicamente la sostanza organica ed inorganica presente nel refluo. Cogenerazione - produzione combinata, in un unico sistema, di energia elettrica e termica. Un impianto di cogenerazione, recuperando l'energia termica che altrimenti andrebbe persa in un tradizionale impianto di produzione di energia elettrica, consente di raggiungere livelli d'efficienza molto elevati. COMIECO - È il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo Imballaggi a base Cellulosica. Ne fanno parte produttori, importatori e trasformatori di materiale e di imballaggi cellulosici, ai quali si aggiungono anche i recuperatori. Il Consorzio gestisce d'intesa con CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), il sistema della raccolta e dell'avvio a riciclo di carta e cartone provenienti dalla raccolta comunale. Converting - Fase di trasformazione della carta da grandi bobine a prodotto finito pronto per l’utilizzo. Disinchiostrazione - Processo mediante il quale vengono eliminati inchiostri, vernici e smalti inevitabilmente presenti nei maceri, per ottenere carta con un buon grado di bianco. La disinchiostrazione viene effettuata, presso Cartiera Lucchese, solamente attraverso una serie di trattamenti di tipo fisico, senza aggiunta di sostanze chimiche (come ad esempio il cloro per l’imbianchimento). Stabilimento di Diecimo - 58 - Aggiornamento 2009 Distretto – "è un'entità socio-territoriale caratterizzata dalla presenza attiva, in un'area territorialmente circoscritta, naturalisticamente e storicamente determinata, di una comunità di persone o di una popolazione di imprese industriali" (Becattini, 1990). Effetto Serra - Fenomeno di innalzamento della temperatura atmosferica dovuto alla presenza in atmosfera dei cosiddetti “gas serra” derivanti dalle attività umane (anidride carbonica, metano, protossido di azoto, fluorocarburi idrati, perfluorocarburi, esafloruro di zolfo). Tali gas creano uno schermo che impedisce alla radiazione infrarossa riflessa dalla superficie terrestre di disperdersi al di fuori dell’atmosfera, ricreando l’effetto dei vetri di una serra. L’aumento di questi gas nell’atmosfera è, a detta della maggior parte degli scienziati, tra le cause principali del cambiamento climatico in atto nel nostro pianeta. Fanghi di cartiera - Residui del processo di disinchiostrazione dei maceri che contengono principalmente piccole fibre di cellulosa, cariche minerali (sostanze minerali presenti nella cellulosa o nella carta da macero) e residui di inchiostri. Impatto ambientale - Qualsiasi modificazione dell'ambiente, totale o parziale, positiva o negativa, derivante in tutto o in parte dalle attività, dai prodotti o dai servizi di un’organizzazione. Indicatore di prestazione ambientale – un’espressione specifica che consente di quantificare l prestazione ambientale di un’organizzazione. IPPC – Direttiva CEE n.61/1996 sulla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento. Prevede il rilascio di un’unica autorizzazione (A.I.A. Autorizzazione Integrata Ambientale) per le varie componenti ambientali: aria,acqua suolo, rifiuti e rumore,. L’autorizzazione contiene limiti che devono essere rispettati dall’azienda in esame e che sono fissati in considerazione della vulnerabilità dell’ambiente circostante. Jumbo rolls - Grandi rotoli di carta, o bobine, che si generano dalla macchina continua. MaterBi - È un materiale biodegradabile, che ha la consistenza di alcune plastiche, prodotto grazie all’uso di materie prime rinnovabili di origine agricola provenienti da amido non geneticamente modificato. I prodotti in MaterBi, dopo l'uso, si biodegradano mediamente nel tempo di un ciclo di compostaggio (2-3 mesi). NOX - Ossidi di azoto. Gas tossici prodotti per ossidazione fotochimica dell’azoto atmosferico e per reazione secondaria nelle combustioni ad alta temperatura dei combustibili fossili. Obiettivo ambientale – un fine ambientale complessivo, per quanto possibile quantificato, conseguente alla politica ambientale, che l’organizzazione decide di perseguire. Stabilimento di Diecimo - 59 - Aggiornamento 2009 Polietilene - È la plastica più diffusa al mondo. È il polimero con cui si fanno i sacchetti dei supermercati, le bottigliette per lo shampoo, i giocattoli per bambini, gli incarti dei prodotti in tissue. Politica ambientale - Consiste in una dichiarazione da parte dell’azienda delle sue intenzioni e dei suoi principi, concernenti le prestazioni ambientali, che fornisce una cornice nel cui ambito definire gli obiettivi aziendali. Polveri - Viene così definito in termini non scientifici il PST (Particolato Sospeso Totale), costituito da microscopiche particelle solide di dimensioni talmente ridotte (molto meno di un millesimo di millimetro) da rimanere, anche per molto tempo, in sospensione nell'aria, prima di depositarsi al suolo. La composizione del particolato è molto varia, in funzione del processo da cui vengono prodotte. Premio Ethic Award - È il riconoscimento attribuito ogni anno a quelle aziende che si sono distinte per attività dirette ad accrescere la responsabilità etica, sociale e ambientale d’impresa. Il premio è promosso dal settimanale specializzato in informazione di marketing “GDO WEEK” e da “KPMG Consulting”. Programma ambientale – descrizione delle misure, delle responsabilità e dei mezzi adottati o previsti per raggiungere obiettivi e traguardi ambientali e delle scadenze per il conseguimento di tali obiettivi e traguardi. Protocollo di Kyoto - È un accordo internazionale che ha lo scopo di monitorare e limitare le emissioni dei “gas serra” prodotti quando si bruciano i combustibili fossili (principalmente benzina, gasolio, carbone e in misura minore metano). Il Protocollo impegna i paesi industrializzati e quelli caratterizzati da economie in transizione (i paesi dell’Est europeo) a ridurre complessivamente, entro un periodo prestabilito, le principali emissioni dei cosiddetti gas serra originati dalle attività umane. Scarti di pulper - Materiale di scarto proveniente dall’utilizzo di carta da macero nel processo produttivo, contenente metalli, plastiche e altre sostanze grossolane presenti nei maceri. SOx - Ossidi di zolfo. La produzione di questi gas è principalmente legata al processo di combustione di combustibili fossili contenenti zolfo (gasolio e olio combustibile in particolare). L’anidride solforosa (SO2) è tra i maggiori responsabili del fenomeno delle piogge acide. Traguardo ambientale – requisito di prestazione dettagliato, conseguente agli obiettivi ambientali, applicabile ad un’organizzazione o ad una sua parte, che occorre fissare e realizzare al fine di raggiungere tali obiettivi. Stabilimento di Diecimo - 60 - Aggiornamento 2009 A2: RIFERIMENTI AUTORIZZATIVI Descrizione Argomento Documento di riferimento Periodo di validità Uso industriale: Principali obblighi e adempimenti della prelievo≤60 l/sec del V.L.= 157.680 m3/mese V.L.= 1.892.160 m3/anno 21.05.1998 Dal 14/02/1990 al 13/02/2020 Reg.Toscana Decreto n.02773 Prelievo acque da pozzi Uso antincendio:Deliberazione prelievo≤1 l/sec n.10154 del Comunicazione mensile 17.10.1994 Reg.Toscana Dal 08/04/1989 al 08/04/2019 Denuncia annuale mc prelevati Prelievo acque da acqueAut. n. 50 del 03.12.1996 dotto pubblico Scarichi idrici (in corso d’acqua superficiale) Analisi mensili di qualità dello scarico (5 parametri) Lab Esterno+ analisi annuale Det.Dir. 90/2007 modificata da completa Det.Dir. 138/2007 del 23.10.07 comunicazioni mensili e denuncia annuale valida fino a 23/07/2011 pagamento canone annuo Det.Dir. n. 184/2005 del Analisi da Lab. Esterno sulle emissioni con 11/10/2005 valida fino a nuove periodicità annuale definita Emissioni in atmosfera modifiche agli impianti nell’autorizzazione. Aut. MICA del 17.07.1996 per Manutenzione impianti aspirazione PGT Serbatoio interrato per o- Dal 26.10.1998 prot. 6898 rilasciato Prove di tenuta annuali da Prefettura lio combustibile Registro di carico/scarico Formulario accompagnamento rifiuti Compilazione MUD entro il 30 aprile Rifiuti C.P.I. PEFC Stabilimento di Diecimo Pratica VV.F.F. n. 15859 Fino al 20.07.2010 Certificato n°.18-32-05/01 PEFC Italia Valido dal 20.08.2009 31.03.2012 di al - 61 - Aggiornamento 2009 LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO Acqua L.R. del 03-03-2010 – Misure straordinarie in materia di scarichi nei corpi idrici superficiali. D.M. del 20-05-2009 - Disciplina concernente le deroghe alle caratteristiche di qualità delle acque destinate al consumo umano che possono essere disposte dalla regione Toscana. D.M. n°56 del 14-04-2009 - Regolamento recante «Criteri tecnici per il monitoraggio dei corpi idrici e l'identificazione delle condizioni di riferimento per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell'articolo 75, comma 3, del decreto legislativo medesimo». D.L. n°30 del 16-03-2009 – Attuazione della direttiva 2006/118/Ce, relativa alla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento D.M. del 29-12-2008 - Disciplina concernente le deroghe alle caratteristiche di qualità delle acque destinate al consumo umano che possono essere disposte dalla regione Toscana. L.R. Toscana n°61 del 14-11-2008 - Disposizioni per le gestioni degli impianti di fognatura e depurazione di acque reflue urbane a carattere prevalentemente industriale D.P.G.R. Toscana n°46/R del 08-09-2008 - Regolamento di attuazione della legge regionale 31 maggio 2006, n. 20 "Norme per la tutela delle acque dall’inquinamento". D.M. n°131 del 16-06-2008 - Regolamento recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici (tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni) per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante: «Norme in materia ambientale», predisposto ai sensi dell'articolo 75, comma 4, dello stesso decreto D.L. n°59 del 08-04-2008 - Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee Legge ordinaria del Parlamento n°34 del 25-02-2008 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee (Legge comunitaria 2007) D.Lgs n°4 del 16-01-2008 - Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale Legge ordinaria del Parlamento n°13 del 17-02-2007 - Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge Comunitaria 2006 L. n°17 del 26-02-2007 - Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. n°300 del 28/12/2006, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative. D.M. del 30-12-2006 - Disciplina concernente le deroghe alle caratteristiche di qualità delle acque destinate al consumo umano, che possono essere disposte dalla regione Toscana. D.Lgs n°284 del 08-11-2006 - Disposizioni correttive e integrative del D.Lgs del 03/04/2006, recante norme in materia ambientale. L.R. n°20 del 31-05-2006 - Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento. D.M. del 02-05-2006 - Definizione dei limiti esterni dell'estuario, area di transizione tra le acque dolci e le acque costiere alla foce di un fiume, ai sensi dell'articolo 74, comma 1, lettera e), del D.Lgs n°152 del 3 aprile 2006. D.Lgs n°152 del 03-04-2006 e s.m.i. - Norme in materia ambientale. Direttiva del 27-05-2004 - Disposizioni interpretative delle norme relative agli standard di qualità nell'ambiente acquatico per le sostanze pericolose. Legge n°200 del 01-08-2003 - Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. n°147 del 24 giugno 2003, recante proroga di termini e disposizioni urgenti ordinamentali. D.M. n°185 del 12-06-2003 – Regolamento recante norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue in attuazione dell’articolo 26, comma2, del D.Lgs.n°152 dell’ 11/05/1999, D.P.R.T. n°28/R del 23-05-2003 - Regolamento di attuazione dell'art. 6 della L.R. 21.12.2001, n. 64 (Norme sullo scarico di acque reflue ed ulteriori modifiche alla L.R. 1 dicembre 1998, n. 88). D.G.R.T. n°219 del 04-03-2002 - Integrazioni alla delibera di Giunta Regionale n. 858/2001 in materia di qualità delle acque superficiali, sotterranee ed a specifica destinazione. L.R. n°64 del 21-12-2001 e s.m.i. - Norme sullo scarico di acque reflue e successive modifiche alla LR n. 88 del 1° dicembre 1998 Stabilimento di Diecimo - 62 - Aggiornamento 2009 D. Dirigente Toscana n°215 del 17-01-2001 - TU 11.12.33 n. 1775 - D.Lgs n°258 del 18/08/2000, art. 7, come modificato dalla L. n°388 del 23/12/2000, art. 114, comma 23 - Approvazione avviso relativo al riordino in materia di acque pubbliche. D.G.R.T. n°729 del 23-06-1999 - Misura di salvaguardia di cui all'articolo 12 comma 3 del decreto legge 5 ottobre 1993 n. 398, così come modificato ed integrato dalla legge di conversione 4 dicembre 1993 n. 493. LR 91/1998 "Norme per la difesa del suolo" derivazioni idriche (da acque superficiali e sotterranee). Regolamento Toscana n°3 del 16-06-1999 - Regolamentazione degli scarichi indiretti nell'impianto di depurazione centralizzato, terminale della pubblica fognatura. D.P.R. n°238 del 18-02-1999 - Regolamento recante norme per l'attuazione di talune disposizioni della legge 5 gennaio 1994, n. 36, in materia di risorse idriche D.M. n°90 del 25-02-1997 - Regolamento recante modalità di applicazione dell'articolo 18, comma 5, della legge 5 gennaio 1994, n. 36, in materia di risorse idriche Legge n°36 del 05-01-1994 e s.m.i.– Disposizioni in materia di risorse idriche D. Lgs. N°275 del 12-07-1993 – Riordino in materia di concessioni di acque pubbliche Regio Decreto n°1775 del 11-12-1933 – Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici. Amianto D.Lgs N. 257 del 25-07-2006 - Attuazione della direttiva 2003/18/CE relativa alla protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall'esposizione all'amianto durante il lavoro D.M. del 20-08-1999 - Ampliamento delle normative e delle metodologie tecniche per gli interventi di bonifica, ivi compresi quelli per rendere innocuo l'amianto, previsti dall'art. 5, comma 1, lettera f) , della legge 27 marzo 1992, n. 257, recante norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto D.C.R.T. n°102 del 08-04-1997 - Piano di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto. Art. 10 legge 27 marzo 1992 n.257 e DPR 8 agosto 1994. D.Lgs n°114 del 17-03-1995 - Attuazione della direttiva 87/217/CEE in materia di prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'ambiente causato dall'amianto D.M. del 06-09-1994 - Normative e metodologie tecniche di applicazione dell'art. 6, comma 3, e dell'art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell'impiego dell'amianto D.P.R. del 08-08-1994 - Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni ed alle province autonome di Trento e di Bolzano per l'adozione di piani di protezione, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell'ambiente, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto Legge n°257 del 27-03-1992 - Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto D.Lgs n°277 del 15-08-1991 - Attuazione delle direttive n. 80/1107/CEE, n. 82/605/CEE, n. 83/477/CEE, n. 86/188/CEE e n. 88/642/CEE, in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell'art. 7 legge 30 luglio 1990, n. 212 Aria L. R. n°9 del 11-02-2010 – Norme per la tutela della qualità dell’aria ambiente D.M. del 26-06-2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici. Decreto del presidente della Repubblica n°59 del 02-04-2009 - Regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia. Regolamento n°278 del 06-04-2009 - Regolamento recante misure di esecuzione della direttiva 2005/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specifiche di progettazione ecocompatibile relative al consumo di energia elettrica a vuoto e al rendimento medio in modo attivo per gli alimentatori esterni Regolamento n°245 del 18-03-2009 - Regolamento recante modalità di esecuzione della direttiva Stabilimento di Diecimo - 63 - Aggiornamento 2009 2005/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specifiche per la progettazione ecocompatibile di lampade fluorescenti senza alimentatore integrato, lampade a scarica ad alta intensità e di alimentatori e apparecchi di illuminazione in grado di far funzionare tali lampade, e che abroga la direttiva 2000/55/CE del Parlamento europeo e del Consiglio Regolamento n°244 del 18-03-2009 - Regolamento recante modalità di applicazione della direttiva 2005/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile delle lampade non direzionali per uso domestico Legge ordinaria del parlamento n°102 del 06-08-2008 - Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria D.Lgs n°120 del 26-06-2008 - Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 agosto 2007, n. 152, di attuazione della direttiva 2004/107/CE relativa all'arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell'aria ambiente. D.Lgs n°115 del 30-05-2008 - Attuazione della direttiva 2006/32/Ce relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/Cee D.M. del 24-06-2008 - Differimento del termine finale di presentazione delle domande relative ai progetti di innovazione industriale per l'efficienza energetica e per la mobilità sostenibile. D.M. del 05-03-2008 - Condizioni , criteri e modalità per la concessione d agevolazioni a favore di progetti di innovazione industriale per l'Efficienza Energetica D.M. del 08-02-2008 - Adozione del progetto di innovazione industriale per l'Efficienza energetica ai sensi dell'articolo 1, comma 844 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 D.Lgs n°4 del 16-01-2008 - Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale Decreto Legge n°248 del 31-12-2007 - Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria Legge ordinaria del Parlamento n°244 del 24-12-2007 - Legge finanziaria 2008 D. Lgs. n°152 del 03-08-2007 - Attuazione della direttiva 2004/107/Ce concernente l'arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell'aria ambiente D.M. del 19-02-2007 - Disposizioni in materia di detrazioni per le spese di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, ai sensi dell'articolo 1, comma 349, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 Legge ordinaria del Parlamento n°13 del 17-02-2007 - Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge Comunitaria 2006 D.Lgs. n°311 del 29-12-2006 - Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia D.Lgs. n°152 del 03-04-2006 e s.m.i. – Norme in materia ambientale D.M del 23-02-2006 - Assegnazione e rilascio delle quote di CO2 per il periodo 2005-2007 ai sensi di quanto stabilito dall'art.11, paragrafo 1 della Direttiva 2003/87/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio D.Lgs n°192 del 19-08-2005 e s.m.i. - Attuazione della direttiva 2002/91/ce relativa al rendimento energetico nel edilizia. D.M. del 27-07-2005 - Norma concernente il regolamento d'attuazione della legge 9 gennaio 1991, n. 10 (articolo 4, commi 1 e 2), recante: "Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia" D.G.R.T. n°553 del 17-05-1999 - Individuazione di aree a rischio di inquinamento atmosferico. D.P.R. n°53 del 11-02-1998 - Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla autorizzazione alla costruzione e all'esercizio di impianti di produzione di energia elettrica che utilizzano fonti convenzionali, a norma dell'articolo 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59. Legge n°10 del 09-01-1991 - Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. Stabilimento di Diecimo - 64 - Aggiornamento 2009 Legge n°9 del 09-01-1991 - Norme per l'attuazione del nuovo Piano energetico nazionale: aspetti istituzionali, centrali idroelettriche ed elettrodotti, idrocarburi e geotermia, autoproduzione e disposizioni fiscali Cambiamenti climatici D. Lgs. N°133 del 14-09-2009 - Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 1907/2006 che stabilisce i principi ed i requisiti per la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche. Comunicato del 13-05-2009 - Approvazione di deliberazioni del Comitato nazionale di gestione e attuazione della direttiva 2003/87/CE Deliberazione n°14 del 10-04-2009 - Disposizioni di attuazione della decisione della Commissione europea 2007/589/CE istitutiva delle linee guida per il monitoraggio e la comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra ai sensi della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio. (Deliberazione n. 14/2009). Comunicato del 06-04-2009 - Approvazione della deliberazione n. 9/2009 del Comitato nazionale di gestione e attuazione della direttiva 2003/87/CE (09A03695) (GU n. 80 del 6-4-2009 ) E' stata pubblicata sul sito web del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (http://www.minambiente.it) la Deliberazione n. 9/2009 inerente l'assegnazione e rilascio delle quote di CO2 per il periodo 2008-2012 agli impianti «nuovi entranti»ai sensi del decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 216 e successive modifiche e integrazioni. Deliberazione n° 1 del 26-01-2009 - Esecuzione della decisione di assegnazione delle quote di CO2 agli impianti di combustione supplementari o a parti supplementari di impianti di combustione, per il periodo 2008-2012, in osservanza al nulla osta della commissione europea. (Deliberazione n. 1/2009). Comunicato del 22-12-2008 - Approvazione della deliberazione del Comitato nazionale di gestione e attuazione della direttiva 2003/87/CE. deliberazione n° 20 del 27-11-2008 - Esecuzione della decisione di assegnazione delle quote di CO2 per il periodo 2008-2012, elaborata ai sensi dell'articolo 8, comma 2, lettera c) del decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 216, e successive modifiche e integrazioni, in osservanza del nulla osta della Commissione europea. (Deliberazione n. 20/2008 del Comitato nazionale di gestione e attuazione della direttiva 2003/87/CE). D.Lgs n° 51 del 07-03-2008 - Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 4 aprile 2006, n.216, recante attuazione delle direttive 2003/87/CE e 2004/101/CE in materia di scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra nella Comunità, con riferimento ai meccanismi di progetto del protocollo di Kyoto. D.M. del 28-02-2008 - Approvazione della proposta di decisione di assegnazione delle quote di CO2, per il periodo 2008-2012. deliberazione n°001 del 23-01-2008 - Ricognizione delle autorizzazioni ad emettere gas a effetto serra rilasciate nel periodo 2005-2007 al fine del rilascio delle autorizzazioni per il periodo 2008-2012 ai sensi del D.Lgs 216/2006 Regolamento n°1516 del 19-12-2007 - Regolamento che stabilisce, conformemente al regolamento CE 842/06 del Parlamento europeo e del Consiglio, i requisiti standard di controllo delle perdite per le apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d'aria e pompe di calore contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra. Regolamento n°1493 del 17-12-2007 - Regolamento che istituisce, a norma del regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, il formato della relazione che deve essere presentata dai produttori, importatori ed esportatori di taluni gas fluorurati ad effetto serra Regolamento n°1494 del 17-12-2007 - Regolamento che stabilisce, conformemente al regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, la forma delle etichette e i requisiti di etichettatura ulteriori per i prodotti e le apparecchiature contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra Comunicato del 26-07-2007 - Deliberazioni del Comitato nazionale di gestione e attuazione della direttiva 2003/87/CE D.M. del 18-12-2006 - Piano nazionale di assegnazione delle quote di CO2 per il periodo 2008-2012 in attuazione della direttiva 2003/87/Ce Decisione n°944 del 14-12-2006 - Decisione della Commissione del 14 dicembre 2006 recante determinazione Stabilimento di Diecimo - 65 - Aggiornamento 2009 dei livelli di emissione rispettivamente assegnati alla Comunità e a ciascuno degli Stati membri nell'ambito del protocollo di Kyoto ai sensi della decisione 2002/358/Ce del Consiglio. Decisione del 13-11-2006 - Decisione della Commissione, del 13/11/2006, finalizzata ad evitare la doppia contabilizzazione delle riduzioni delle emissioni di gas serra nell’ambito del sistema comunitario di scambio delle quote di emissioni per le attività di progetto del protocollo di Kyoto in applicazione della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio. D.Lgs. n°216 del 04-04-2006 - Attuazione delle direttive 2003/87 e 2004/101/CE in materia di scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità, con riferimento ai meccanismi di progetto del Protocollo di Kyoto. D.M. del 23-02-2006 - Assegnazione e rilascio delle quote di CO2 per il periodo 2005-2007 ai sensi di quanto stabilito dall'art.11, paragrafo 1 della Direttiva 2003/87/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio D.M. del 16-02-2006 - Ricognizione delle autorizzazioni ad emettere gas a effetto serra rilasciate con i decreti DEC/RAS/2179/204, DEC/RAS/2215/2004 e DEC/RAS/013/2005 ai sensi del decreto legge 12 novembre 2004, n. 273, convertito in legge, con modificazioni, dalla Legge n°316 del 30/12/2004 D.M. del 26-01-2006 - Disposizioni per la verifica delle comunicazioni delle emissioni previste dall'articolo 14, paragrafo 3, della direttiva n. 2003/87/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio. Comunicato del 22-03-2005 - Autorizzazione ad emettere gas a effetto serra, ai sensi del decreto-legge n°273 del 12/11/2004, convertito nella Legge n° 316 del 30/12/2004 Legge n°316 del 30-12-2004 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 novembre 2004, n. 273, recante disposizioni urgenti per l'applicazione della direttiva 2003/87/CE in materia di scambio di quote di emissione dei gas ad effetto serra nella Comunità europea. Direttiva n°87 del 13-10-2003 - Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13/10/2003 che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità e che modifica la direttiva 96/61/CE del Consiglio. Danno ambientale D.Lgs. n°4 del 16-01-2008 - Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale Regolamento n°1497 del 18-12-2007 - Regolamento che stabilisce, conformemente al regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio, i requisiti standard di controllo delle perdite per i sistemi di protezione antincendio fissi contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra. Il presente regolamento si applica ai sistemi di protezione antincendio contenenti 3 chilogrammi o più di gas fluorurati ad effetto serra D.Lgs. n°152 del 03-04-2006 - Norme in materia ambientale Legge n°349 del 08-07-1986 - Istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale Elettromagnetismo D.M. del 29-05-2008 - Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti D.P.C.M. del 08-07-2003 - Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione, e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di 50 Hz generati dagli elettrodotti. D.P.C.M. del 08-07-2003 - Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione, e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz. Legge N. 36 del 22-02-2001 - Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Stabilimento di Diecimo - 66 - Aggiornamento 2009 Raccomandazione N. 519 del 12-07-1999 - 1999/519/CE: Raccomandazione del Consiglio, del 12 luglio 1999, relativa alla limitazione dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 Hz a 300 GHz D.P.C.M. del 12-11-1996 - Attuazione della direttiva 89/336/CEE del Consiglio del 3 maggio 1989, in materia di ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica, modificata ed integrata dalla direttiva 92/31/CEE del Consiglio del 28 aprile 1992, dalla direttiva 93/68/CEE del Consiglio del 22 luglio 1993 e dalla direttiva 93/97/CEE del Consiglio del 29 ottobre 1993 Imballaggi D.M. del 02-05-2006 - Aggiornamento degli studi europei fissati dal Comitato europeo di normazione (CEN), in conformità ai requisiti essenziali stabiliti all'articolo 9 della direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio D.M. del 02-05-2006 - Approvazione dello schema-tipo di statuto dei Consorzi per ciascun materiale di imballaggio operanti su tutto il territorio nazionale, ai sensi dell'articolo 223, comma 2 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. n. 152 D.M. del 13-03-2006 - Decreto 13 marzo 2006 Norme integrative per l'approvazione di imballaggi, grandi imballaggi e contenitori intermedi Decisione n°193 del 01-03-2006 - Decisione della Commissione del 01/03/2006 recante norme sull'utilizzo del logo Emas in casi eccezionali di imballaggio per il trasporto e imballaggio terziario ai sensi del regolamento (Ce) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio Decisione n°524 del 28-06-2001 - 2001/524/CE - Decisione della Commissione del 28/06/2001 relativa alla pubblicazione dei riferimenti delle norme EN 13428:2000, EN 13429:2000, EN 13430:2000, EN 13431:2000 ed EN 13432:2000, nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, nell'ambito dell'attuazione della direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio D.G.R.T. n°385 del 13-04-2001 - D.Lgs. 22/97 art.42 - L.R. 25/98 - D.C.R.T. 88/98 - Approvazione "Atto d'indirizzo per la gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio". D.M. del 15-07-1998 - Approvazione dello statuto del «COMIECO - Consorzio nazionale per il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi a base cellulosica» D.M. del 29-10-1997 - Approvazione dello statuto del Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI) D.Lgs. n°22 del 05-02-1997 - Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio Decisione n°138 del 03-02-1997 - Decisione della Commissione del 03/02/1997 che istituisce le tabelle per il sistema di basi di dati ai sensi della direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. Decisione n°129 del 28-01-1997 - 97/129/CE - Decisione della Commissione del 28/01/1997 che istituisce un sistema di identificazione per i materiali di imballaggio ai sensi della direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio D.M. del 28-06-1989 - Etichettatura degli imballaggi e dei contenitori per liquidi. Inquinamento del suolo D.Lgs. n°4 del 16-01-2008 - Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale L.R. Toscana n°30 del 10-07-2006 - Funzioni amministrative di competenza comunale in materia di bonifica di siti contaminati. D.Lgs. n°152 del 03-04-2006 - Norme in materia ambientale D.P.R.T. n°14 del 25-02-2004 - Regolamento regionale di attuazione ai sensi della lettera e), comma 1, dell'art. 5 della L.R. n°25 del 18/05/1998 (Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati), contenente norme tecniche e procedurali per l'esercizio delle funzioni amministrative e di controllo attribuite agli enti locali nelle materie della gestione dei rifiuti e delle bonifiche. Stabilimento di Diecimo - 67 - Aggiornamento 2009 D.P.R.T. n°32 del 17-07-2001 - Regolamento regionale di attuazione ai sensi della lettera e) comma 1 dell'art. 5 L.R. 25/98 "Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati", contenente norme tecniche e procedurali per l'esercizio delle funzioni amministrative e di controllo attribuite agli Enti Locali. D.L. n°160 del 16-06-2000 - Differimento del termine per gli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati D.M. n°471 del 25-10-1999 - Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi dell'articolo 17 del D.Lgs n°22 del 05/02/1997 e successive modificazioni e integrazioni D.M. n°246 del 24-05-1999 - Regolamento recante norme concernenti i requisiti tecnici per la costruzione, l'istallazione e l'esercizio dei serbatoi interrati IPPC D.M. del 24-07-2009 - Approvazione del formulario per la comunicazione relativa all'applicazione del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59, recante attuazione integrale della direttiva 96/61/CE in materia di prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento. D.M. del 24-04-2008 - Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle istruttorie e ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59, recante attuazione integrale della direttiva 96/61/CE sulla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento. D.L. n°180 del 30-10-2007 - Differimento di termini in materia di autorizzazione integrata ambientale e norme transitorie Convertito con legge 243/07 che ha introdotto il termine ultimo del 31/01/08 per la presentazione delle domande di AIA degli impianti esistenti, fissato precedentemente dal D.Lgs n°59 del 18/02/2005 al 30 ottobre 2007, viene prorogato al 31 marzo 2008 D.Lgs. n°152 del 03-04-2006 - Norme in materia ambientale Decisione n°194 del 02-03-2006 - Decisione della Commissione, del 20/03/2006, che introduce un questionario relativo alla direttiva 96/61/CE sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento (IPPC). D.Lgs. n°59 del 18-02-2005 - Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento. D.M. del 31-01-2005 - Emanazione di linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, per le attività elencate nell'allegato I del D.Lgs n°372 del 04/08/1999. Circolare del 13-07-2004 -Circolare interpretativa in materia di prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento, di cui al D.Lgs n°372 del 04/08/1999,con particolare riferimento all'allegato I L.R. n°61 del 22-12-2003 - Norme in materia di autorizzazione integrata ambientale. Modifiche alla L.R. n°79 del 03/11/1998 (Norme per l'applicazione della valutazione di impatto ambientale). Aree produttive ecologicamente attrezzate. Modifiche alla L.R. n°87 del 01/12/1998 (Attribuzione agli enti locali e disciplina generale delle funzioni e dei compiti amministrativi in materia di artigianato, industria, fiere e mercati, commercio,turismo, sport, internazionalizzazione delle imprese e camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, conferiti alla Regione dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112). D.G.R.T. n°1228 del 24-11-2003 - Autorizzazione Integrata Ambientale- Presentazione domande-Abrogazione D.G.R.T. N.643/03-Nuovo termine di scadenza Legge n°306 del 31-10-2003 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi comunitari derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2003. D.P.C.M. del 24-02-2003 - Rettifica del D.P.C.M. del 24/12/2002, recante approvazione del nuovo modello unico di dichiarazione ambientale per l'anno 2003 D.G.R.T. n°841 del 05-08-2002 - Determinazione del calendario per la presentazione delle domande per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale ed istruzioni tecnico-amministrative per la predisposizione della domanda e della relativa relazione tecnica (art. 4, D.lgs 372/99) Decreto Ministeriale del 23-11-2001 - Dati, formato e modalità della comunicazione di cui all'art. 10, comma 1, del D.Lgs n°372 del 04/08/1999 Stabilimento di Diecimo - 68 - Aggiornamento 2009 D.Lgs. n°372 del 04-08-1999 - Attuazione della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento PCB Legge n°62 del 18-04-2005 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2004. D.C.R.T. n°86 del 20-07-2004 - Decreto legislativo 209/1999 - approvazione del programma di decontaminazione e smaltimento degli apparecchi e dei PCB in essi contenuti e della bozza di piano per la raccolta e lo smaltimento degli apparecchi contenenti PCB non soggetti ad inventario. D.M. del 11-10-2001 - Condizioni per l'utilizzo dei trasformatori contenenti PCB in attesa della decontaminazione e dello smaltimento D.Lgs. n°209 del 22-05-1999 - Attuazione della direttiva 96/59/CE relativa allo smaltimento dei policlorodifenili e dei policlorotrifenili D.M. del 17-01-1992 - Modalità di etichettatura degli apparecchi e impianti contenenti policlorobifenili (PCB) e policlorotrifenili (PCT). D.M. del 11-02-1989 - Modalità per l'attuazione del censimento dei dati e per la presentazione delle denunce delle apparecchiature contenenti fluidi isolanti a base di PCB. D.P.R. n°216 del 24-05-1988 - Attuazione della direttiva CEE n. 85/467 recante sesta modifica (PCB/ PCT) della direttiva CEE n. 76/769 concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri relative alle restrizioni in materia di immissione sul mercato e di uso di talune sostanze e preparati pericolosi, ai sensi dell'art. 15 della Legge n°183 del 16/04/1987 Prevenzione incendi Decreto del presidente della Repubblica n° 214 del 12-04-2006 - Regolamento recante semplificazione delle procedure di prevenzione di incendi relative ai depositi di g.p.l. in serbatoi fissi di capacità complessiva non superiore a 5 metri cubi. Regolamento n°842 del 17-05-2006 - su taluni gas fluorurati ad effetto serra. D.P.R. n°214 del 12-04-2006 - Regolamento recante semplificazione delle procedure di prevenzione di incendi relative ai depositi di g.p.l. in serbatoi fissi di capacità complessiva non superiore a 5 metri cubi. D.M. del 22-02-2006 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio di edifici e/o locali destinati ad uffici. D.M. del 29-12-2005 - Direttive per il superamento del regime del nulla osta provvisorio, ai sensi dell'articolo 7 del D.P.R. n°37 del 12/01/1998 D.M. del 15-09-2005 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per i vani degli impianti di sollevamento ubicati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi D.M. del 28-04-2005 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili liquidi Circolare n°P 559/4101 del 22-03-2004 - Oggetto: Aggiornamento della modulistica di prevenzione incendi D.M. del 04-05-1998 - Disposizioni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto delle domande per l'avvio dei procedimenti di prevenzione incendi, nonché all'uniformità dei connessi servizi resi dai Comandi provinciali dei vigili del fuoco D.M. del 10-03-1998 e s.m.i. - Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro. D.P.R. n°37 del 12-01-1998 e s.m.i. - Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi D.M. del 12-04-1996 e s.m.i. - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, Stabilimento di Diecimo - 69 - Aggiornamento 2009 la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi. D.P.R. n°447 del 06-12-1991 - Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46, in materia di sicurezza degli impianti. Legge n°46 del 05-03-1990 e s.m.i. - Norme per la sicurezza degli impianti Lettera Circolare n°22864 del 16-12-1988 - Impianti di produzione di calore alimentati a combustibile gassoso contigui e/o sottostanti ad ambienti destinati ad affluenza di persone - Criteri per la concessione di deroghe D.M. del 08-03-1985 e s.m.i. - Direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi ai fini del rilascio del nullaosta provvisorio di cui alla L. n°818 del 07/12/1984 Legge n°818 del 07-12-1984 - Nullaosta provvisorio per le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, modifica degli artt. 2 e 3 della L. n°66 del 04/03/1982 e norme integrative dell'ordinamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco D.P.R. n°577 del 29-07-1982 e s.m.i. - Approvazione del regolamento concernente l'espletamento dei servizi antincendi. D.M. del 16-02-1982 e s.m.i. - Modificazioni del D.M. 27/09/1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi Radioattività Legge ordinaria del Parlamento n°34 del 25-02-2008 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee (Legge comunitaria 2007) L.R. n°32 del 07-07-2003 - Disciplina dell'impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti Linee Guida del 06-02-2003 - Linee guida per le misure di concentrazione di radon in aria nei luoghi di lavoro sotterranei D.Lgs. n°241 del 26-05-2000 - Attuazione della Direttiva 96/29/EURATOM in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti. D.Lgs. n°230 del 17-03-1995 - Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 92/3/Euratom e 96/29/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti Rifiuti D.M. del 15-02-2010 - Modifiche ed integrazioni al decreto 17 dicembre 2009, recante: «Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell'articolo 14-bis del decreto-legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009». D.M. del 17-12-2009 - Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell'articolo 14-bis del decreto-legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009 D.L. n° 194 del 30-12-2009 - Proroga di termini previsti da disposizioni legislative. Legge ordinaria del Parlamento n° 166 del 20-11-2009 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee. D.M. del 10-11-2009 - Modifica del decreto 6 ottobre 2006 relativo all'attuazione delle norme concernenti la formazione professionale dei conducenti dei veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose su strada, con riferimento alla direttiva 94/55/CE. D.L. n° 135 del 25-09-2009 - Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee. Circolare n° 140 del 24-09-2009 - Articolo 7-bis del decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286. Istituzione della scheda di trasporto. Deliberazione del 20-07-2009 - Criteri e requisiti per l’iscrizione all’Albo nella categoria 1 per lo svolgimento dell’attività di gestione dei centri di raccolta di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 8 aprile 2008, modificato con decreto 13 maggio 2009, di attuazione dell’articolo 183, comma 1, lettera cc), del D.Lgs. 152/06, e successive modificazioni e integrazioni. D.M. del 13-05-2009 - Modifica del decreto 8 aprile 2008, recante la disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti Stabilimento di Diecimo - 70 - Aggiornamento 2009 urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall'articolo 183, comma 1, lettera cc) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche. Circolare n° 300/A/6980/09/108/44 del 17-07-2009 - Istituzioni della scheda di trasporto. Disposizioni operative per la corretta compilazione del documento e per il suo controllo. D.M. del 30-06-2009 - Approvazione della scheda di trasporto. D.M. del 12-05-2009 - Modalità di finanziamento della gestione dei rifiuti di apparecchiature di illuminazione da parte dei produttori delle stesse. D.L. n° 78 del 01-07-2009 - Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali. Regolamento n° 308 del 15-04-2009 - Regolamento recante modifica, ai fini dell'adeguamento al progresso scientifico e tecnico, degli allegati III A e VI del regolamento (CE) n. 1013/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle spedizioni di rifiuti Regolamento n° 304 del 14-04-2009 - Regolamento che modifica gli allegati IV e V del regolamento (CE) n. 850/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti contenenti inquinanti organici persistenti nei processi di produzione termici e metallurgici Legge ordinaria del Parlamento n° 13 del 27-02-2009 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, recante misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente. Legge ordinaria del Parlamento n° 2 del 28-01-2009 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, recante misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale. D. Lgs. n° 214 del 22-12-2008 - Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286, recante disposizioni per il riassetto normativo in materia di liberalizzazione regolata dell'esercizio dell'attività' di autotrasportatore. Decreto Legge N. 208 del 30-12-2008 - Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente. D.P.C.M. del 02-12-2008 - Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l'anno 2009 D.Lgs. n°188 del 20-11-2008 - Attuazione della direttiva 2006/66/CE concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti e che abroga la direttiva 91/157/CEE D.M. del 07-11-2008 - Disciplina delle operazioni di dragaggio nei siti di bonifica di interesse nazionale, ai sensi dell'articolo 1, comma 996, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. D.M. del 22-10-2008 - Semplificazione degli adempimenti amministrativi di cui all'articolo 195, comma 2, lettera s-bis) del decreto legislativo n. 152/2006, in materia di raccolta e trasporto di specifiche tipologie di rifiuti. D.M. del 29-07-2008 - Criteri e requisiti per l'iscrizione all'Albo nella categoria 1 per lo svolgimento dell'attività' di gestione dei centri di raccolta di cui al decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 8 aprile 2008, di attuazione dell'articolo 183, comma 1, lettera cc), del decreto legislativo n. 152/2006, e successive modificazioni e integrazioni Decreto Legge N. 59 del 08-04-2008 - Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee D.M. del 08-04-2008 - Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall'articolo 183, comma 1, lettera cc) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche Delibera del 03-03-2008 - Iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali ai sensi dell'articolo 212, comma 8, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come sostituito dall'articolo 2, comma 30, del decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 Legge ordinaria del Parlamento N. 34 del 25-02-2008 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee (Legge comunitaria 2007) Regolamento N. 1418 del 29-11-2007 - Regolamento (Ce) n. 1418/2007 della Commissione del 29 novembre 2007 relativo all'esportazione di alcuni rifiuti destinati al recupero, elencati nell'allegato III o III A del regolamento (Ce) n. 1013/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, verso alcuni paesi ai quali non si applica la decisione dell'Ocse sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti Legge Regionale Toscana N. 61 del 22-11-2007 - Modifiche alla legge regionale 18 maggio 1998, n. 25 (Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati) e norme per la gestione integrata dei rifiuti. Legge n°17 del 26-02-2007 - Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. n°300 del 28/12/2006, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative. Circolare n°421 del 19-02-2007 - Iscrizione categoria 9 - Interventi di bonifica "in proprio" - Dm 471/1999 Prova requisiti Stabilimento di Diecimo - 71 - Aggiornamento 2009 D.M. del 03-01-2007 - Recepimento della direttiva 2006/89/CE della Commissione del 3 novembre 2006, che adatta per la sesta volta al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE del Consiglio, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri, relative al trasporto di merci pericolose su strada Circolare n°1963 del 29-12-2006 - Circolare Albo nazionale Gestori Ambientali: riduzione importi garanzie finanziarie. Le imprese che effettuano attività di raccolta a trasporto dei rifiuti devono prestare idonee garanzie finanziarie a favore dello Stato. le garanzie sono ridotte del 50% per le imprese registrate EMAS e del 40% per le imprese registrate En ISO 14001. Legge n°271 del 20-11-2006 - Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse. Regolamento n°1013 del 14-06-2006 - Regolamento (CE) n. 1013/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2006, relativo alle spedizioni di rifiuti D.Lgs n°152 del 03-04-2006 e s.m.i. - norme in materia ambientale D.M. del 03-08-2005 - Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica D.Lgs n°151 del 25-07-2005 e s.m.i. - Attuazione delle direttive 2002/95/CE, 2002/96/CE e 2003/108/CE, relative alla riduzione dell'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti D.Lgs n°133 del 11-05-2005 - Attuazione della direttiva 2000/76/CE, in materia di incenerimento dei rifiuti Circolare del 03-12-2004 – D.M. n°203 del 08/05/2003: Indicazioni per l'operatività nel settore della carta. D.P.R.T. n°14 del 25-02-2004 - Regolamento regionale di attuazione ai sensi della lettera e), comma 1, dell'art. 5 della L.R. n°25 del 18/03/1998 (Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati), contenente norme tecniche e procedurali per l'esercizio delle funzioni amministrative e di controllo attribuite agli enti locali nelle materie della gestione dei rifiuti e delle bonifiche. Legge n°306 del 31-10-2003 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi comunitari derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2003. D.M. n°194 del 03-07-2003 - Regolamento concernente l'attuazione della direttiva 98/101/Ce della Commissione del 22/12/1998, che adegua al progresso tecnico la direttiva del Consiglio 91/157/Cee relativa alle pile ed agli accumulatori contenenti sostanze pericolose D.M. n°203 del 08-05-2003 - Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno medesimo D.Lgs. n°36 del 13/01/2003 - Attuazione della direttiva 1999/31/CEE, relativa alle discariche di rifiuti. D.M.n° 161 del 12/06/2002 – Regolamento attuativo degli articoli 31 e 33 del D.Lgs. n°22 del 05/02/1977, relativo all’individuazione dei rifiuti pericolosi che è possibile ammettere alle procedure semplificate. Direttiva del Ministero Ambientale del 09/04/2002 – Indicazioni per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n°2557/2001 sulla spedizione di rifiuti ed in relazione al nuovo elenco dei rifiuti. Delibera n°001/CN/ALBO del 27-12-2001 - Criteri per l'iscrizione all'Albo nella categoria 5 (raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi) ai sensi dell'articolo 1, comma 15, della Legge n°443 del 21/12/2001. Circolare N. 104/E del 11-12-2001 - Oggetto: Obbligo di numerazione e vidimazione del registro di carico e scarico dei rifiuti D.Legge n°286 del 16-07-2001 - Differimento di termini in materia di smaltimento rifiuti Decisione n°524 del 28-06-2001 - 2001/524/CE: Decisione della Commissione del 28/06/2001 relativa alla pubblicazione dei riferimenti delle norme EN 13428:2000, EN 13429:2000, EN 13430:2000, EN 13431:2000 ed EN 13432:2000, nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, nell'ambito dell'attuazione della direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio D.G.R.T. N. 385 del 13-04-2001 - D.Lgs. 22/97 art.42 - L.R. 25/98 - D.C.R.T. 88/98 - Approvazione "Atto d'indirizzo per la gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio". Stabilimento di Diecimo - 72 - Aggiornamento 2009 D.M. n°124 del 25-02-2000 - Regolamento recante i valori limite di emissione e le norme tecniche riguardanti le caratteristiche e le condizioni di esercizio degli impianti di incenerimento e di coincenerimento dei rifiuti pericolosi, in attuazione della direttiva 94/67/CE del Consiglio del 16 dicembre 1994, e ai sensi dell'articolo 3, comma 2, del D.P.R. n°203 del 24/05/1988 e dell'articolo 18, comma 2, lettera a), del D.Lgs n°22 del 05/02/1997. D.Lgs n°40 del 04-02-2000 - Attuazione della direttiva 96/35/CE relativa alla designazione e alla qualificazione professionale dei consulenti per la sicurezza dei trasporti su strada, per ferrovia o per via navigabile di merci pericolose D.Lgs n°209 del 22-05-1999 - Attuazione della direttiva 96/59/CE relativa allo smaltimento dei policlorodifenili e dei policlorotrifenili Direttiva n°31 del 26-04-1999 - 1999/31/CE: Direttiva del Consiglio, del 26/04/1999, relativa alle discariche di rifiuti D.M. n°370 del 03-09-1998 - Regolamento recante norme concernenti le modalità di prestazione della garanzia finanziaria per il trasporto transfrontaliero di rifiuti. Circolare n° GAB/DEC/812/1998 del 04/08/1998 – Circolare esplicativa sulla compilazione dei registri di carico scarico dei rifiuti e dei formulari di accompagnamento dei rifiuti trasportati individuati, rispettivamente, dal D.M. n°145 del 01/04/1998 e dal D.M. n°148 del 01/04/1998. D.M. n°372 del 04-08-1998 - Regolamento recante norme sulla riorganizzazione del catasto dei rifiuti D.M. n°350 del 21-07-1998 - Regolamento recante norme per la determinazione dei diritti di iscrizione in appositi registri dovuti da imprese che effettuano operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti, ai sensi degli articoli 31, 32 e 33 del D.Lgs n°22 del 05/05/1997. D.M del 15-07-1998 - Approvazione dello statuto del «COMIECO - Consorzio nazionale per il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi a base cellulosica» L.R. n°25 del 18-05-1998 e s.m.i.- Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati D.M. n°406 del 28-04-1998 – Regolamento recante norme di attuazione di direttive dell’Unione Europea, avente ad oggetto la disciplina dell’Albo Nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti. D.M. n°148 del 01-04-1998. – Regolamento recante l’approvazione del modello dei registri di carico e scarico dei rifiuti ai sensi degli articoli 12, 18, comma 2, lettera m) del D.Lgs. n°22 del 05/02/1997. D.M. n°145 del 01-04-1998 – Definizione del modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento rifiuti ai sensi art. 15, 18, comma 2, lettera e) e comma 4 del D.Lgs. n°22 del 05/02/1997. D.M. del 05/02/1998. – Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 è 33 del D. Lgs. n°22 del 05/02/1997. D.M. n°476 del 20-11-1997 - Regolamento recante norme per il recepimento delle direttive 91/157/CEE e 93/86/CEE in materia di pile ed accumulatori contenenti sostanze pericolose D.M. del 29-10-1997 - Approvazione dello statuto del Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI) D.Lgs.n°22 del 5/02/1997 e s.m. – Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CEE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. Decisione n°138 del 03-02-1997 - Decisione della Commissione del 03/02/1997 che istituisce le tabelle per il sistema di basi di dati ai sensi della direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio Decisione n°129 del 28-01-1997 - 97/129/CE: Decisione della Commissione del 2/01/1997 che istituisce un sistema di identificazione per i materiali di imballaggio ai sensi della direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio Legge n°575 del 11-11-1996 - Sanatoria degli effetti della mancata conversione dei decreti legge in materia di recupero dei rifiuti D.M. n°392 del16/05/1996. – Regolamento recante norme tecniche relative all’eliminazione degli oli usati. Legge n°70 del 25-01-1994 - Norme per la semplificazione degli adempimenti in materia ambientale, sanitaria Stabilimento di Diecimo - 73 - Aggiornamento 2009 e di sicurezza pubblica, nonché per l'attuazione del sistema di ecogestione e di audit ambientale D.Lgs. n°95 del 27/01/1992 e s.m. – Attuazione delle direttive 75/439/CEE e 87/101/CEE relative all’eliminazione degli oli usati. Rischio di incidenti rilevanti D.M. del 26-05-2009 - Regolamento recante la disciplina delle forme di consultazione del personale che lavora nello stabilimento sui piani di emergenza interni, ai sensi dell'articolo 11, comma 5, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334. D.M. del 24-07-2009 - Regolamento recante la disciplina delle forme di consultazione della popolazione sui piani di emergenza esterni, ai sensi dell'articolo 20, comma 6, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334. Decreto del Dirigente Toscana N. 4253 del 04-09-2007 - Approvazione modalità di effettuazione delle misure di controllo sugli stabilimenti a rischio di incidente rilevante ai sensi dell’art. 25 del D.Lgs 334/99 e successive modifiche D.P.C.M. del 16-02-2007 - Linee guida per l'informazione alla popolazione sul rischio industriale D.Lgs. n°238 del 21-09-2005 - Attuazione della direttiva 2003/105/Ce, che modifica la direttiva 96/82/Ce, sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose D.P.C.M. del 25-02-2005 - Linee Guida per la predisposizione del piano d'emergenza esterna di cui all'articolo 20, comma 4, del D.Lgs n°334 del 17/08/1999 D.M. del 09-08-2000 - Individuazione delle modificazioni di impianti e di depositi, di processi industriali, della natura o dei quantitativi di sostanze pericolose che potrebbero costituire aggravio del preesistente livello di rischio. D.M. del 09-08-2000 - Linee guida per l'attuazione del sistema di gestione della sicurezza L.R. n°30 del 20-03-2000 - Nuove norme in materia di attività a rischio di incidenti rilevanti. D.Lgs. n°334 del 17-08-1999 e s.m.i. - Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose. Rumore D.M. del 24-07-2006 - Modifiche dell'allegato I - Parte b, del D.Lgs n°262 del 04/09/2002, relativo all'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate al funzionamento all'esterno. Circolare del Mistero dell’Ambiente del 06/09/2004 - Interpretazione in materia di inquinamento acustico: criterio differenziale e applicabilità dei valori limite differenziali. Legge n°306 del 31-10-2003 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi comunitari derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2003. L.R. n°89 del 01.12.1998 e s.m. – Norme in materia di inquinamento acustico D.P.C.M. del 31/03/1998 - Atto di indirizzo recante criteri generali per l’esercizio dell’attività del tecnico competente in acustica, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera b), e dell’articolo 2, commi 6, 7, e 8, della Legge n°447, del 26/10/1995. D.M. (Ambiente) del 16/03/1998 - Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico D.P.C.M. del 14/11/1997 – Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. D.M. (Ambiente) del 11/12/1996 - Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo. Legge n°447 del 26/10/1995 - Legge quadro sull’inquinamento acustico. D.P.C.M. del 01/03/1991 e s.m. – Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno. Stabilimento di Diecimo - 74 - Aggiornamento 2009 Sostanze lesive dello strato di ozono Regolamento n°1005 del 16-09-2009 - Regolamento sulle sostanze che riducono lo strato di ozono Regolamento N. 304 del 02-04-2008 - Regolamento (CE) n. 303/2008 della Commissione, del 2 aprile 2008, che stabilisce, in conformità al Regolamento (CE) 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, i requisiti minimi e le condizioni per il riconoscimento reciproco della certificazione delle imprese e del personale per quanto concerne le apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d'aria e pompe di calore contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra. Regolamento N. 305 del 02-04-2008 - Regolamento (CE) n. 305/2008 della Commissione, del 2 aprile 2008, che stabilisce, in conformità al regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, i requisiti minimi e le condizioni per il riconoscimento reciproco della certificazione del personale addetto al recupero di taluni gas fluorurati ad effetto serra dai commutatori ad alta tensione Regolamento N. 306 del 02-04-2008 - Regolamento (CE) n. 306/2008 della Commissione, del 2 aprile 2008, che stabilisce, in conformità al regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, i requisiti minimi e le condizioni per il riconoscimento reciproco della certificazione del personale addetto al recupero di taluni solventi a base di gas fluorurati ad effetto serra dalle apparecchiature Regolamento N. 308 del 02-04-2008 - Regolamento (CE) n. 308/2008 della Commissione, del 2 aprile 2008, che stabilisce, in conformità al regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, il formato di notifica dei programmi di formazione e certificazione degli Stati membri. D.P.R. n°147 del 15-02-2006 - Regolamento concernente modalità per il controllo ed il recupero delle fughe di sostanze lesive della fascia di ozono stratosferico da apparecchiature di refrigerazione e di condizionamento d'aria e pompe di calore, di cui al regolamento (Ce) n. 2037/2000 D.M. del 20-12-2005 – Modalità per il recupero degli idrofluorocarburi dagli estintori e dai sistemi di protezione antincendio D.M. del 20-09-2002 - Attuazione dell'articolo 5 della Legge n°549 del 28/12/1993, recante misure a tutela dell'ozono stratosferico D.M. del 03-10-2001 e s.m.i. - Recupero, riciclo, rigenerazione e distribuzione degli halon. Regolamento n°2037 del 29-06-2000 - Regolamento (CE) N. 2037/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 giugno 2000 sulle sostanze che riducono lo strato di ozono D.M. 26-03-1996 – Attuazione del D. L. n°56 del 10/02/1996 sulle sostanze dannose per la fascia di ozono stratosferico. Legge n°549 del 28-12-1993 e s.m.i. - Misure a tutela dell'ozono stratosferico e dell'ambiente. Legge n°393 del 23-08-1988 - Ratifica ed esecuzione del protocollo alla convenzione di Vienna per la protezione dell'ozonosfera relativo ai clorofluorocarburi, adottato a Montreal il 16/09/1987. Sostanze pericolose Regolamento n°15 del 07-01-2010 - Regolamento recante modifica dell’ allegato I del regolamento (CE) n. 689/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio sull’ esportazione ed importazione di sostanze chimiche pericolose Circolare del 29-10-2009 - Accordo, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le regioni e le provincie autonome di Trento e Bolzano concernente il sistema dei controlli ufficiali e relative linee di indirizzo per l'attuazione del regolamento CE n. 1907 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restituzione delle sostanze chimiche (REACH). D. Lgs. n°133 del 14-09-2009 - Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 1907/2006 che stabilisce i principi ed i requisiti per la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche. Regolamento n°761 del 23-07-2009 - Regolamento recante modifica, ai fini dell’ adeguamento al progresso tecnico, del regolamento (CE) n. 440/2008 che istituisce dei metodi di prova ai sensi del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’ autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) Regolamento n°790 del 10-08-2009 - recante modifica, ai fini dell’ adeguamento al progresso tecnico e scientifico, del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla classificazione, Stabilimento di Diecimo - 75 - Aggiornamento 2009 all’ etichettatura e all’ imballaggio delle sostanze e delle miscele Regolamento n° 552 del 22-06-2009 - Regolamento recante modifica del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’ autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda l’ allegato XVII Comunicato del 29-04-2009 - Indicazioni relative all'acquisizione delle informazioni ex articolo 5 del Regolamento (CE) n. 166/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo all'istituzione di un Registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di inquinanti. Regolamento n°134 del 16-02-2009 - Regolamento recante modifica del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’ autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda l’ allegato XI Regolamento n°1272 del 16-12-2008 - Regolamento relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006 D.LGS n.145 del 28-07-2008 - Attuazione della direttiva 2006/121/CE, che modifica la direttiva 67/548/CEE concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative in materia di classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose, per adattarle al regolamento (CE) n. 1907/2006 concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) e istituisce un'Agenzia europea per le sostanze chimiche. Regolamento N. 689 del 17-06-2008 - Esportazione ed importazione di sostanze chimiche pericolose Comunicato del 30-04-2008 - Indicazioni relative all'acquisizione delle informazioni ex articolo 5 del regolamento (CE) n. 166/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'istituzione di un Registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di inquinanti e che modifica le direttive 91/689/CEE e 96/61/CE del Consiglio Legge ordinaria del Parlamento N. 34 del 25-02-2008 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee (Legge comunitaria 2007) D.M. del 16-10-2007 - Recepimento della direttiva del Consiglio 2006/102/CE che adegua la direttiva 67/548/CEE del Consiglio relativa alla classificazione, imballaggio e alla etichettatura delle sostanze pericolose, a motivo dell'adesione della Bulgaria e della Romania. Regolamento n°166 del 18-01-2006 - Regolamento CE n. 166/2006 relativo all'istituzione di un registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti e che modifica le direttive 91/689/CEE e 96/61/CE del Consiglio Regolamento n°850 del 29-04-2004 - Regolamento (Ce) n. 850/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la direttiva 79/117/Cee D.M. del 29-11-2002 - Requisiti tecnici per la costruzione, l'installazione e l'esercizio dei serbatoi interrati destinati allo stoccaggio di carburanti liquidi per autotrazione, presso gli impianti di distribuzione. D.M. del 07-09-2002 - Recepimento della direttiva 2001/58/CE riguardante le modalità della informazione su sostanze e preparati pericolosi immessi in commercio. D.M. del 31-07-1934 - Approvazione delle norme di sicurezza per la lavorazione, l'immagazzinamento, l'impiego o la vendita di oli minerali, e per il trasporto degli oli stessi. Strumenti volontari Regolamento n°1221 del 25-11-2009 - Regolamento sull’ adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), che abroga il regolamento (CE) n. 761/2001 e le decisioni della Commissione 2001/681/CE e 2006/193/CE Regolamento n°196 del 03-02-2006 - Regolamento CE n.196/2006 che modifica l'allegato I del Regolamento CE 761/01 del Parlamento Europeo e del Consiglio per tenere conto della norma europea che EN ISO 14001:2004 e che abroga la decisione 97/265/CE L.R. n°58 del 19-12-2003 - Legge finanziaria per l'anno 2004 Raccomandazione n°532 del 10-07-2003 - Raccomandazione 2003/532/CE: Orientamenti per l'applicazione del regolamento (Ce) n. 761/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (Emas) concernente la scelta e l'uso di indicatori di prestazioni ambientali Stabilimento di Diecimo - 76 - Aggiornamento 2009 Decisione n°741 del 04-09-2002 - 2002/741/CE: Decisione della Commissione del 04/09/2002 che stabilisce i criteri ecologici aggiornati per l’assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica alla carta per copia e alla carta grafica e modifica la decisione 1999/554/CE. Decisione n°681 del 07-09-2001 - 2001/681/CE:Decisione della Commissione del 07/09/2001 relativa agli orientamenti per l'attuazione del regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) 17/09/2001 Decisione n°680 del 07-09-2001 - 2001/680/CE: Raccomandazione della Commissione del 7 settembre 2001 relativa agli orientamenti per l'attuazione del regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) Legge n°93 del 23-03-2001 - Disposizioni in campo ambientale Regolamento n°761 del 19-03-2001 - Regolamento (CE) n°761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19/03/2001, sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) Decisione n°728 del 10-11-2000 - Decisione della Commissione del 10/11/2000 che fissa le spese e i diritti da applicare nell'ambito del sistema di assegnazione di un marchio comunitario di qualità Regolamento n°1980 del 17-07-2000 - Regolamento (CE) n. 1980/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17/08/2000, relativo al sistema comunitario, riesaminato, di assegnazione di un marchio di qualità ecologica Decisione n°554 del 19-07-1999 - 1999/554/CE: Decisione della Commissione, del 19/07/1999, che stabilisce i criteri per l'assegnazione di un marchio comunitario di qualità ecologica alla carta per copia. D.M. n°413 del 02-08-1995 - Regolamento recante norme per l'istituzione ed il funzionamento del Comitato per l'Ecolabel e l'Ecoaudit D.L. n°216 del 06-07-1993 - Adempimenti finanziari per l'attuazione del regolamento CEE n°880/92 sul marchio di qualità ecologica - Ecolabel Varie D.L. n°135 del 25-09-2009 - Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee. Legge ordinaria del Parlamento n°88 del 07-07-2009 - Disposizioni per l’ adempimento di obblighi derivanti dall’ appartenenza dell’ Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2008 D.M. del 19-06-2009 - Elenco delle Zone di protezione speciale (ZPS) classificate ai sensi della direttiva 79/409/CEE Regolamento N. 1272 del 16-12-2008 - Regolamento (CE) 1272/2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006. Regolamento N. 987 del 08-10-2008 - Regolamento (CE) N. 987/2008 che modifica gli allegati IV e V del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH). Regolamento N. 771 del 01-08-2008 - Norme sull'organizzazione e sulla procedura della commissione di ricorso dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche D.L. N. 59 del 08-04-2008 - Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee Regolamento N. 1907 del 18-12-2006 - Regolamento concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), che istituisce un'Agenzia europea per le sostanze chimiche, che modifica la direttiva 1999/45/CE e che abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94 della Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE del Consiglio e le direttive della Commissione 91/155/CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e 2000/21/CE D.Lgs n°216 del 04-04-2006 - Attuazione delle direttive 2003/87 e 2004/101/CE in materia di scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità, con riferimento ai meccanismi di progetto del Protocollo di Kyoto D.M del 16-02-2006 - Ricognizione delle autorizzazioni ad emettere gas a effetto serra rilasciate con i decreti DEC/RAS/2179/204, DEC/RAS/2215/2004 e DEC/RAS/013/2005 ai sensi del D.L. n°273 del 12/11/2004, convertito Stabilimento di Diecimo - 77 - Aggiornamento 2009 in legge, con modificazioni, dalla Legge n°316 del 30/12/2004. D.M. del 26-01-2006 - Disposizioni per la verifica delle comunicazioni delle emissioni previste dall'articolo 14, paragrafo 3, della direttiva n. 2003/87/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio D.Lgs. n°195 del 19-08-2005 - Attuazione della direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale. Comunicato del 22-03-2005 - Autorizzazione ad emettere gas a effetto serra, ai sensi del decreto-legge 12 novembre 2004, n. 273, convertito nella Legge n°316 del 30/12/2004. Legge n°316 del 30/12/2004 – Conversione in legge del D.L. 273/04 recante disposizioni urgenti per l’applicazione della direttiva 2003/87/CE in materia di scambio di quote di emissione dei gas ad effetto serra della Comunità Europea. Direttiva 2003/87/CE del 14/07/2004 e s.m. – Piano nazionale d’assegnazione delle quote di emissioni dei gas ad effetto serra Direttiva n°87 del 13-10-2003 - Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13/10/2003 che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità e che modifica la direttiva 96/61/CE del Consiglio. VIA Delibera Giunta Regionale Toscana n°87 del 09-02-2009 - D.lgs. 152/2006 - Indirizzi transitori applicativi nelle more dell’ approvazione della legge regionale in materia di VAS e di VIA D.P.C.M. del 07-03-2007 - Atto di indirizzo e coordinamento che modifica ed integra il precedente atto di indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'articolo 40, comma 1, della L. n°146 del 22/02/1994, concernente disposizioni in materia di valutazione dell'impatto ambientale D.Lgs n°152 del 03-04-2006 - Norme in materia ambientale L. n°62 del 18-04-2005 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2004. D.M. del 01-04-2004 - Linee guida per l'utilizzo dei sistemi innovativi nelle valutazioni di impatto ambientale D.P.G.R.T. n°14 del 25-02-2004 - Regolamento regionale di attuazione ai sensi della lettera e), comma 1, dell'art. 5 della L.R. n°25 del 18/05/1998 (Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati), contenente norme tecniche e procedurali per l'esercizio delle funzioni amministrative e di controllo attribuite agli enti locali nelle materie della gestione dei rifiuti e delle bonifiche. L.R. n°61 del 22-12-2003 - Norme in materia di autorizzazione integrata ambientale. Modifiche alla L.R. n°79 del 03/11/1998 (Norme per l'applicazione della valutazione di impatto ambientale). Aree produttive ecologicamente attrezzate. Modifiche alla L.R. n°87 del 01/12/1998 (Attribuzione agli enti locali e disciplina generale delle funzioni e dei compiti amministrativi in materia di artigianato, industria, fiere e mercati, commercio,turismo, sport, internazionalizzazione delle imprese e camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, conferiti alla Regione dal D.Lgs n°112 del 31/03/1998). Legge n°306 del 31-10-2003 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi comunitari derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2003. D.G.R.T. del 29-01-2001 - Circolare interpretativa per l'applicazione dell'art. 11 della LR 79/98 (Procedura di verifica). D.G.R.T. n°1068 del 20-09-1999 - L.R. n°79 del 03/11/1998 "Norme per la valutazione di impatto ambientale" approvazione nuovo testo linee guida di cui all'art. 22 "Disposizioni attuative delle procedure". D.G.R.T. n°693 del 15-06-1999 – L.R. n°79 del 03/11/1998, recante "Norme per l'applicazione della V.I.A.". Adempimenti di cui al comma 2 art. 17, relativo allo svolgimento della procedura unica integrata D.G.R.T. n°696 del 15-06-1999 – L.R. n°79 del 03/11/1998 recante "Norme per l'applicazione della valutazione dell'impatto ambientale". Disposizioni concernenti le modalità di comunicazione e di deposito dei progetti da sottoporre al procedimento regionale di V.I.A L.R. n°79 del 03-11-1998 - Norme per l'applicazione della valutazione di impatto ambientale Stabilimento di Diecimo - 78 - Aggiornamento 2009 D.P.C.M. del 27-12-1988 - Norme tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale e la formulazione del giudizio di compatibilità di cui all'art. 6, Legge n°349 del 08/07/1986, adottate ai sensi dell'art. 3 del D.P.C.M. n°377 del10/08/1988. D.P.C.M. n°377 del 10-08-1988 - Regolamentazione delle pronunce di compatibilità ambientale di cui all'art. 6 della Legge n°349 del 08/07/1986, recante istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale Legge n°349 del 08-07-1986 - Istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale Stabilimento di Diecimo - 79 - Aggiornamento 2009 A3: SCHEMI INPUT/OUTPUT DI PROCESSO. Area pulper CELLULOSA VERGINE ACQUA CARTA MACERO OLI LUBRIFICANTI OLI ESAUSTI CHIMICI PULPER RUMORE ENERGIA ELETTRICA SCARTO PULPER RIFIUTI SOSPENSIONE DI FIBRA IN ACQUA Area preparazione impasti e raffinazione SOSPENSIONE DI FIBRA IN ACQUA ACQUA OLI LUBRIFICANTI OLI ESAUSTI CHIMICI PREPARAZIONE IMPASTI E RAFFINAZIONE RUMORE ENERGIA ELETTRICA SOSPENSIONE DI FIBRA IN ACQUA Stabilimento di Diecimo SCARTO DA PULIZIA IMPASTO - 80 - Aggiornamento 2009 Area macchina continua VAPORE ACQUA SOSPENSIONE DI FIBRA IN ACQUA (CALORE) OLI LUBRIFICANTI OLI ESAUSTI MACCHINA CONTINUA CHIMICI RUMORE ENERGIA ELETTRICA EMISSIONI IN ATMOSFERA ACQUA DI PROCESSO DA DEPURARE RIFIUTI FANGHI TESSUTO CARTA IN BOBINE CONDENSE Area de-inking ACQUA SOSPENSIONE DI FIBRA IN ACQUA OLI LUBRIFICANTI OLI ESAUSTI CHIMICI IMPIANTO DE-INKING RUMORE ENERGIA ELETTRICA IMPASTO ACQUA E FANGHI SCARTO DE-INKING Stabilimento di Diecimo - 81 - Aggiornamento 2009 Area impianto trattamento acque ACQUA DI PROCESSO ACQUA E FANGHI OLI LUBRIFICANTI OLI ESAUSTI IMPIANTO TRATTAMENTO ACQUE CHIMICI ENERGIA ELETTRICA RUMORE RIFIUTI FANGHI ACQUA DEPURATA Area converting TESSUTO CARTA IN BOBINE PRODOTTI PER IMBALLAGGI OLI LUBRIFICANTI OLI ESAUSTI CHIMICI IMPIANTO CONVERTING RUMORE ENERGIA ELETTRICA SCARTI Stabilimento di Diecimo PRODOTTI FINITI - 82 - Aggiornamento 2009 Area impianto di cogenerazione METANO ACQUA ENERGIA ELETTRICA CHIMICI OLI LUBRIFICANTI IMPIANTO DI COGENERAZIONE OLI ESAUSTI VAPORE (CALORE) RUMORE EMISSIONE ATMOSFERA ENERGIA ELETTRICA Stabilimento di Diecimo ACQUA RIGENERAZIONE RESINE E ACQUA DI RAFFREDDAMENTO - 83 - Aggiornamento 2009 A4: BILANCIO QUANTITATIVO AMBIENTALE u.m. 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 t 99.921 99.162 106.049 117.175 105.738 103.217 103.195 mc 1.796.408 1.813.510 1.816.480 1.863.050 1.763.490 1.673.180 1.666.260 Produzione totale stabilimento Risorse idriche utilizzo totale di acqua Risorse energetiche metano Stmc 38.140.753 39.144.525 38.461.879 36.502.531 39.680.745 39.457.576 38.571.737 energia elettrica consumo totale MWh 124.860 126.452 124.884 125.125 114.886 110.766 110.530 da rete MWh 50.952 48.626 48.790 62.316 31.415 26.022 27.832 autoprodotta MWh 75.103 78.642 76.707 63.116 84.403 85.820 83.068 ceduta MWh 1.195 816 613 307 932 1.076 370 MWh 127.387 142.669 141.168 122.131 130.639 131.438 133.610 t 136.187 135.939 134.003 136.931 116.706 112.319 109.064 t 11.563 8.135 14.643 16.717 10.967 10.311 10.289 t 9.033 8.058 7.550 8.751 10.401 12.220 8.945 t 4.434 4.277 3.826 4.063 3.284 2.839 2.617 1.718.456 1.714.156 1.768.078 1.687.747 1.585.021 1.657.555 energia termica autoprodotta Materie prime materia prima fibrosa SEMILAVORATI IMBALLAGGI ausiliari chimici (totale stabilimento) Scarichi idrici totale acqua mc 1.698.408 scaricata indicatori qualità scarichi COD mg/l 62 58 33 62 30,5 33 39 solidi sospesi mg/l 8 9 10 5,5 5,5 8 8 azoto totale mg/l 0,57 0,67 1,04 0,46 1,12 0,92 0,39 fosforo totale mg/l 1 0,97 0,4 0,15 0,15 0,3 0,5 Emissioni in atmosfera da STABILIMENTO polveri t 3,54 4,07 8 4,85 26,82 4,53 4,16 CO2 t 74.589 76.552 75.218 71.386 77.601 77.709 75.102 Emissioni in atmosfera da produzione energia CO t 13,37 9,75 10,36 34,74 7,54 4,65 2.28 SOx t 0 0 0 0 0 0 0 NOx t 101,58 107,76 80,1 47,55 87,16 89,14 93,8 t 70.067 60.302 56.265 48.174 21.067 19.135 8.956 Rifiuti fanghi Stabilimento di Diecimo - 84 - Aggiornamento 2009 scarti pulper altri non pericolosi pericolosi* t 4.062 3.153 2.754 2.467 1.321 960 1.102 t 849 673 569 761 1.115 1.570 1.827 t 10 8 17 7 11 10 13 23.777 24.058 22.689 21.799 20.420 5.100 4.549 4.107 3.781 3.640 Movimentazione materiali Trasporto su gomma totale automezzi in entran 25.380 23.136 ta/uscita all'impianto automezzi in n 5.135 5.150 entrata per trasporto MP automezzi in uscita dall'impianto per PF trasporto per trasporto fanghi di cartiera + pulper altro semilavorato n 17.095 15.176 14.120 15.465 15.902 15.964 15.412 n 2.500 2.140 1.965 1682 739 666 345 n 650 670 702 685 509 208 232 n 0 0 1.890 1.677 1.432 1.180 791 1.202 1.187 1.609 1.134 1.483 697 102 82 46 62 18 251 Trasporto su rotaia totale automezzi in entran 1.200 ta/uscita all'impianto vagoni in entrata all'impianto per MP trasporto n 0 vagoni in uscita all'impianto per PF trasporto semilavorato n 1.200 1.100 950 1301 861 1392 446 n 0 0 155 262 211 73 0 Stabilimento di Diecimo - 85 -
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