Telefonia mobile - UniCredit Investimenti

Transcript

Telefonia mobile - UniCredit Investimenti
Telefonia mobile
Il mercato dei telefoni cellulari
Informazioni aggiornate alle ore 13 del 15.01.2001
Il mercato dei telefoni cellulari sembra aver raggiunto il proprio picco di crescita nel 1999 e nel 2000 il tasso di
crescita è in fase di rallentamento. Sulla base di una stima fatta da Dataquest e Salomon le vendite complessive
per il 2000 dovrebbero attestarsi a circa 413 milioni di unità, in crescita del 50,1% rispetto al 1999. Tuttavia questa
previsione potrebbe rivelarsi ottimistica; infatti, sia Nokia che Motorola hanno recentemente comunicato valori
inferiori: 405 milioni per la prima e 410 milioni per la seconda. Le due società hanno inoltre comunicato una
preview sulle vendite del 2001: Nokia ha diffuso una stima di 550 milioni di pezzi per il 2001 mentre Motorola, due
giorni dopo, ha comunicato un’attesa di 525 milioni.
Il tasso di crescita del mercato è in fase di decelerazione rispetto al +52,7% del 1998 ed al +63,7% del 1999. Il
rallentamento dovrebbe essere più marcato nei prossimi anni, come indicato nella successiva tabella. Alla base
della minore crescita vi è un rallentamento nel numero di nuovi abbonati, principalmente negli Stati Uniti e
nell’Europa Occidentale, un minore tasso di sostituzione dei vecchi apparecchi ed un’adozione più contenuta del
previsto delle nuove tecnologie (es. WAP). A tal proposito sarà importante verificare l’impatto della tecnologia
della terza generazione (3G) sul mercato. Il primo operatore telefonico ad introdurre il servizio sarà NTT DoCoMo,
che inizierà nel Maggio 2001 ad offrire il servizio sul mercato giapponese; i principali operatori europei inizieranno
soltanto nel 2002.
Trend e previsioni di vendita del mercato globale dei telefoni cellulari
1997
1998
1999
2000E
2001E
2002E
2003E
Vendite (Milioni pz)
110,00
168,00
275,00
412,80
518,80
610,80
710,50
Tasso di crescita annuale
59,4%
52,7%
63,7%
50,1%
25,7%
17,7%
16,3%
Fonte: Dataquest, Salomon Smith Barney.
Una recente ricerca di Dataquest ha rilevato che le vendite di telefonini nel mondo nel terzo trimestre 2000 sono
cresciute del 7% circa rispetto al precedente trimestre. Le vendite sono ammontate a circa 104,60 milioni di unità,
rispetto ai 97,98 milioni del secondo trimestre. I dati trimestrali rivelano che Nokia, si è ampiamente confermata
leader di mercato, portando la propria quota dal 29,14% al 32,40%. Molto bene anche Siemens, la cui quota di
mercato è cresciuta di oltre il 65% al 9,07%. I dettagli relativi ai principali operatori sono riportati nella seguente.
Evoluzione del mercato nel 2Q e nel 3Q del 2000.
Vendite 3Q00 (mln)
Quota mercato (%)
Vendite 2Q00 (mln)
Quota mercato (%)
Nokia
32,06
30,60
26,95
27,50
Motorola
13,90
13,30
15,29
15,60
Ericsson
10,10
9,70
10,13
10,30
Siemens
8,97
8,60
5,43
5,50
Alcatel
5,82
5,60
5,47
5,60
33,76
32,20
34,72
35,30
104,60
100
97,98
100
Altri
TOTALE
Fonte: Dataquest, Salomon Smith Barney.
Previsione sulle quote di mercato nel 2003
Previsione sull’evoluzione del mercato nel 2003
Gli analisti di Salomon ritengono che nel prossimo triennio
Nokia continuerà nella sua strategia di rafforzamento della
quota di mercato, mentre Motorola ed Ericsson resteranno
più focalizzate sul miglioramento della propria redditività
rispetto alla conquista di nuove quote di mercato. Nel
grafico a fianco è rappresentata una proiezione per il 2003
del mercato mondiale degli apparecchi di telefonia cellulare.
Da rilevare, oltre a quanto già detto, il sorpasso di Siemens
ai danni di Ericsson, caratterizzata da una strategia molto
aggressiva, ed il maggior peso degli operatori asiatici, come
Samsung, NEC, Panasonic e Mitsubishi.
Altri
8%
Altri Asia
18%
Siemens
10%
Ericsson
8%
Nokia
38%
Motorola
18%
Fonte: Salomon Smith Barney.
Il presente studio di TRADINGLAB BANCA S.p.A. è indirizzato ad un pubblico indistinto e viene fornito a titolo meramente informativo. Esso non costituisce attività di consulenza da parte di
TradingLab né, tantomeno, offerta o sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le opinioni e le valutazioni espresse si basano su informazioni di pubblico dominio considerate
attendibili, ma di cui TradingLab non è in grado di assicurare l’esattezza. Tutte le opinioni espresse sono date in buona fede sulla base dei dati disponibili, ma sono suscettibili di variazioni
anche senza preavviso in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina ogni responsabilità per qualsivoglia opinione o consiglio esposto in questa nota informativa. Si invita a fare
affidamento esclusivamente sulle proprie valutazioni delle condizioni di mercato nel decidere se effettuare un’operazione finanziar ia e nel valutare se essa soddisfa le proprie esigenze. La
decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a rischio esclusivo dei destinatari della presente informativa. TradingLab e le altre società del gruppo UniCredito Italiano possono
detenere ed intermediare titoli delle società menzionate, agire nella loro qualità di market makers rispetto a qualsiasi strumento finanziario indicato nel documento, agire in qualità di consulenti
o di lenders di uno qualsiasi tra gli emittenti di tali strumenti e, più in generale, possono avere uno specifico interesse riguardo agli emittenti, agli strumenti finanziari o alle operazioni oggetto
dello studio od intrattenere rapporti di natura bancaria con gli emittenti stessi. Il giudizio sui titoli da un punto di vista borsistico non implica nel modo più assoluto un analogo giudizio sulla
società oggetto dello studio.
Nokia (€43,30)
La società finlandese prosegue la sua strategia focalizzata all’acquisizione di nuove quote di mercato. La
strategia è basata sul continuo sviluppo di nuovi prodotti, sul rafforzamento del marchio e quindi sulla
realizzazione di importanti economia di scala. Caratteristica peculiare è lo sviluppo di prodotti customer-oriented,
ossia molto più orientati a quello che i clienti vogliono rispetto a quello che la tecnologia potrebbe offrire. In
quest’ottica Nokia sfrutta le novità tecnologiche per offrire più servizi a tutta la gamma dei propri prodotti,
piuttosto che destinarle soltanto alla fascia alta del mercato. Una strategia di questo tipo, oltre alla consolidata
abilità nelle scelte di marketing, dovrebbe rendere più facile l’introduzione dei nuovi servizi, come il GPRS.
Rischi: producendo il 70% circa del fatturato nel settore della telefonia cellulare, Nokia potrebbe essere
penalizzata da un’accelerazione del trend di riduzione dei prezzi degli apparecchi mobili che dura dal 1993
(attualmente il tasso di riduzione è del 20% annuo). In particolare, è probabile che il mercato dei telefoni 2G si
concentrerà soprattutto nella fascia bassa di mercato, segmento in cui il principale fattore di successo, il prezzo,
è un vantaggio competitivo tipico delle società asiatiche. Questa pressione sui prezzi potrebbe costringere Nokia
a sacrificare i margini per conquistare nuove quote di mercato. Un altro rischio è rappresentato dalle fluttuazioni
dei tassi di cambio delle principali valute. In generale un apprezzamento dell’euro verso le altre valute ha un
effetto negativo sul fatturato e sul risultato operativo.
Rating JCF: 1.36 (1=Buy; 1.5=Outperform; 2=Neutral; 2.5=Underperform; 3=Sell).
Dati fondamentali e di mercato (valori espressi in € mld).
2002
2001
2000
1999
50,28
39,37
29,99
19,77
Ebit
9,41
7,49
5,71
3,90
Eps
1,30
1,05
0,81
0,55
P/E
33,70
41,80
54,10
80,00
Fatturato
Capitalizzazione
217,65
P max
65
P min
36
Fonte: JCF Group.
Motorola ($22,13)
La società realizza oltre il 55% del proprio fatturato nella telefonia cellulare, attraverso la produzione di
apparecchiature e infrastrutture per network. L’altro business più importante è quello legato ai semiconduttori,
che ammonta a circa il 20% del fatturato. La strategia di Motorola nella telefonia cellulare è stata orientata
all’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche, con particolare attenzione ai telefoni abilitati per la navigazione
in internet. Questa strategia ha pesato sulla struttura dei costi, riducendo i margini operativi al di sotto della
media di mercato. Il rallentamento delle vendite di telefoni cellulari rende più problematico un miglioramento
della situazione. Un fattore importante per il futuro della società nella telefonia cellulare sarà la capacità
competitiva nella fornitura d’infrastrutture per i telefonini della terza generazione (3G), alla luce di una
concorrenza molto aggressiva da parte degli altri competitor.
Rischi: un quarto del fatturato viene prodotto dalla vendita di telefoni cellulari; la crescente riduzione dei prezzi
potrebbe deteriorare ulteriormente il margine operativo. Motorola è esposta al rallentamento del settore dei
semiconduttori che, come già accaduto in passato, andrà a pesare sui risultati della società.
Rating JCF: 1.69 (1=Buy; 1.5=Outperform; 2=Neutral; 2.5=Underperform; 3=Sell).
Dati fondamentali e di mercato (valori espressi in $ mld).
2002
2001
2000
1999
48,71
43,67
37,58
30,93
Ebit
4,19
2,69
3,29
1,72
Eps
1,27
1,10
0,84
0,63
P/E
18,90
18,80
26,30
34,92
Capitalizzazione
47,12
Fatturato
P max
60
P min
18
Fonte: JCF Group.
Il presente studio di TRADINGLAB BANCA S.p.A. è indirizzato ad un pubblico indistinto e viene fornito a titolo meramente informativo. Esso non costituisce attività di consulenza da parte di
TradingLab né, tantomeno, offerta o sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le opinioni e le valutazi oni espresse si basano su informazioni di pubblico dominio
considerate attendibili, ma di cui TradingLab non è in grado di assicurare l’esattezza. Tutte le opinioni espresse sono date in buona fede sulla base dei dati disponibili, ma sono suscettibili
di variazioni anche senza preavviso in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina ogni responsabilità per qualsivoglia opinione o consiglio esposto in questa nota informativa. Si
invita a fare affidamento esclusivamente sulle proprie valutazioni delle condizioni di mercato nel decidere se effettuare un’operazione finanziaria e nel valutare se essa soddisfa le proprie
esigenze. La decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a rischio esclusivo dei destinatari della presente informativa. TradingLab e le altre società del gruppo UniCredito
Italiano possono detenere ed intermediare titoli delle società menzionate, agire nella loro qualità di market makers rispetto a qualsiasi strumento finanziario indicato nel documento, agire in
qualità di consulenti o di lenders di uno qualsiasi tra gli emittenti di tali strumenti e, più in generale, possono avere uno specifico interesse riguardo agli emittenti, agli strumenti finanziari o
alle operazioni oggetto dello studio od intrattenere rapporti di natura bancaria con gli emittenti stessi. Il giudizio sui titoli da un punto di vista borsistico non implica nel modo più assoluto un
analogo giudizio sulla società oggetto dello studio.
Ericsson (SKr114,50)
La società svedese opera prevalentemente nella fornitura di soluzioni per network telefonici (oltre il 70% del
fatturato atteso per il 2000). In particolare il segmento telefonia cellulare ha tassi di crescita, consensus del 20%,
superiori a quelli di mercato. La strategia di Ericsson è focalizzata nello sviluppo delle infrastrutture di rete per la
nuova tecnologia UMTS, mercato in cui l’obiettivo è quello di diventare leader di mercato. Alla fine del 2000 sono
stati siglati dalla società 21 dei 30 contratti resi noti in Europa per la creazione dei network della terza
generazione di telefonia cellulare. Tuttavia, sul bilancio pesano le perdite operative delle vendite di telefonini
cellulari, che coprono circa il 20% del fatturato, attese per il 2000 a 12,180SKr mld (rispetto a vendite pari a
56,466SKr mld).
Rischi: la redditività del principale business dipende dagli investimenti degli operatori di telefonia che potrebbero
anche rivelarsi inferiori alle attese. Peraltro, Ericsson ha una buona diversificazione geografica che potrebbe
compensare eventuali fluttuazioni nella spesa delle compagnie telefoniche. Un altro rischio è legato alla
possibilità che il piano di ristrutturazione del business dei telefoni cellulari possa essere rallentato da una
maggiore concorrenza nel mercato e dalla continua riduzione dei prezzi. La società si attende un ritorno all’utile
entro la metà del 2001.
Rating JCF: 1.50 (1=Buy; 1.5=Outperform; 2=Neutral; 2.5=Underperform; 3=Sell).
Dati fondamentali e di mercato (valori espressi in € mld; 1€ =8,857SKr).
2002
2001
2000
1999
45,41
37,19
30,71
24,32
Ebit
5,73
3,85
2,83
1,96
Eps
0,48
0,31
0,25
0,17
P/E
26,00
40,30
51,10
72,70
Capitalizzazione
99,67
Fatturato
P max
229 SKr
P min
98 SKr
Fonte: JCF Group.
Nel successivo grafico è rappresentato l’andamento dei tre titoli rispetto all’indice Dow Jones World Technology.
Appare evidente la performance migliore di Nokia rispetto agli altri competitor, che hanno inoltre sottoperformato
l’indice di riferimento.
Andamento dei tre titoli rispetto all’indice DJ World Technology (01.08.2000 = 100)
130
120
Nokia
110
100
DJ W Technology
90
80
70
Motorola
60
50
Ericsson
40
30.07.00
29.08.00
29.09.00
29.10.00
29.11.00
29.12.00
Fonte: JCF Group.
Il presente studio di TRADINGLAB BANCA S.p.A. è indirizzato ad un pubblico indistinto e viene fornito a titolo meramente informativo. Esso non costituisce attività di consulenza da parte di
TradingLab né, tantomeno, offerta o sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le opinioni e le valutazi oni espresse si basano su informazioni di pubblico dominio
considerate attendibili, ma di cui TradingLab non è in grado di assicurare l’esattezza. Tutte le opinioni espresse sono date in buona fede sulla base dei dati disponibili, ma sono suscettibili
di variazioni anche senza preavviso in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina ogni responsabilità per qualsivoglia opinione o consiglio esposto in questa nota informativa. Si
invita a fare affidamento esclusivamente sulle proprie valutazioni delle condizioni di mercato nel decidere se effettuare un’operazione finanziaria e nel valutare se essa soddisfa le proprie
esigenze. La decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a rischio esclusivo dei destinatari della presente informativa. TradingLab e le altre società del gruppo UniCredito
Italiano possono detenere ed intermediare titoli delle società menzionate, agire nella loro qualità di market makers rispetto a qualsiasi strumento finanziario indicato nel documento, agire in
qualità di consulenti o di lenders di uno qualsiasi tra gli emittenti di tali strumenti e, più in generale, possono avere uno specifico interesse riguardo agli emittenti, agli strumenti finanziari o
alle operazioni oggetto dello studio od intrattenere rapporti di natura bancaria con gli emittenti stessi. Il giudizio sui titoli da un punto di vista borsistico non implica nel modo più assoluto un
analogo giudizio sulla società oggetto dello studio.