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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE AD INDIRIZZO MUSICALE
“FRANCESCO CRISPI”
Piazza Giulio Cesare, n°1 - 92016 Ribera (AG)
e-mail [email protected] - pec [email protected] website www.iccrispi.it
www.iccrispi.gov.it
Tel. 0925/61182 - Fax 0925/545380 - C.F. 83002090849 - C.M. AGIC85700Q – Codice univoco
UFW02M
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
2015/ 2018
RIVISTO E APPROVATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO
IN DATA 28/10/2016
DELIBERA N.
Indice
Premessa
1. Analisi del contesto
2. Indagine dei bisogni formativi
3. Priorità, traguardi e obiettivi
4. Vision e Mission
5. Le risorse del nostro Istituto
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5a Le Risorse Umane e Professionali
5b Le risorse del territorio
5c Le risorse strutturali e strumentali
5d Le risorse finanziarie
6. L’identità d’Istituto
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6 a Prima dell’accorpamento
6 b La nascita dell’istituto
6 c Scuola dell’infanzia
6 d Scuola Primaria
6 e Scuola Secondaria di I grado
7.Centralità della persona
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Premessa
7 a. Accoglienza e inserimento alunni stranieri.
7b. Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.)
7c. Continuità ed Orientamento
8. Verifica e Valutazione
9. Le certificazioni
10. Idee guida al Piano di Miglioramento 2015-2018
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Premessa
10 a Priorità e Traguardi
10 b Obiettivi di Processo
10 c Calcolo della necessità e dell’intervento sulla base di fattibilità e impatto
10 d Risorse Finanziarie
11. Piano di Miglioramento 2015-2018
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11 a Piano di Miglioramento 2015-2016
11 b. Piano di miglioramento 2016-2018
11 c. Azioni di valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del PdM
11. d fabbisogno di organico
11. d 1 Posti Comuni e di Sostegno
11. d 2 Posti per il potenziamento
11. d 3 Posti per il personale amministrativo e ausiliario
12. Piano di Formazione
13. Reti di Scuole
14. Protocolli d’intesa
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2
Allegati al PTOF
a) Curriculo verticale
b) Documentazione inerente all’ambito valutativo
b 1 Criteri di valutazione dei tre ordini di scuola
b 2 Criteri per la certificazione delle competenze
b 3 Griglia di valutazione delle competenze chiave di cittadinanza
b 3 Modulo consiglio orientativo
c) Protocollo Accoglienza
d) PAI
e) Regolamento d’Istituto
f) Carta dei Servizi
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PREMESSA
L’art. 1 - c.14 della Legge 107/2015 ha introdotto la triennalità come misura vincolante, sebbene rivedibile
annualmente, in relazione alla stesura del POF. Pertanto, a decorrere dall’A.S. 2015/16, il documento che
esplicita il Piano dell’Offerta Formativa diventa
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa rappresenta “il documento fondamentale costitutivo dell’identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la programmazione curriculare,
extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro
autonomia” (art. 3, DPR n. 275/1999).
A.S. 2015/16
POF annuale
PTOF
RAV ( rivisto il 14/12/2015 e il 29/06/2016
PDM
A.S. 2016/17
PTOF (revisione)
PDM (II annualità )
RAV ( da rivedere )
A.S. 2017/18
PTOF (revisione)
PDM (III annualità )
RAV ( da rivedere)
Il Piano si ispira alle linee guida dell’Istituto che si prefiggono:
- di favorire l’inclusività ed il rispetto per le diversità;
- di educare gli alunni alla convivenza civile nel rispetto dei diritti e dei doveri;
- di sviluppare le conoscenze e le competenze degli studenti;
- di interagire con Enti ed Associazioni del Territorio, al fine di redigere e realizzare una progettazione
integrata.
Il presente Piano è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli Indirizzi per le attività della scuola
definiti dal Dirigente Scolastico e delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel
Rapporto di Autovalutazione d’istituto (RAV) per rispondere alle reali esigenze dell’utenza.
Il Rav, pertanto, costituisce la base e il punto di partenza, secondo quanto previsto dalla Legge 107/2015
per la formulazione del nuovo Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 con il potenziamento dei
saperi e dell’offerta progettuale in base alle caratteristiche dell’istituzione scolastica.
Il progetto culturale del nostro Istituto Comprensivo realizza, così, in un arco pluriennale, le finalità
generali del sistema educativo e la domanda del territorio instaurando un rapporto di reciproca correttezza e
collaborazione tra l’utenza e il personale scolastico.
Le scelte educative di fondo, i percorsi formativi specifici, le soluzioni di carattere organizzativo e
didattico, l’analisi dei risultati attesi e conseguiti, delle difficoltà incontrate, insieme ad una ricognizione
precisa delle risorse effettivamente disponibili, determinano la sua struttura portante.
Il valore del POF Triennale risiede, pertanto, non nell’adozione generica di corsi o attività, ma nella
pianificazione condivisa e coerente del servizio da aggiornare nel tempo, garantendo a tutte le componenti
interessate (interne o esterne alla scuola) partecipazione, trasparenza, possibilità di controllo degli impegni
sottoscritti.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Maria Angela Croce
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1.Analisi del contesto
Ribera è una cittadina di circa 18.000 abitanti, che basa la sua economia sull’agricoltura a cui si dedica
circa il 60% della popolazione, mentre artigianato, edilizia e settore terziario danno lavoro al restante 40%.
Un tempo rinomata per la pregiata ed ingente produzione di agrumi, negli ultimi decenni sta vivendo uno
dei momenti più difficili per la crisi economica che si riflette negativamente sull’occupazione ed è
all’origine del riproporsi del triste fenomeno dell’emigrazione verso i centri del nord Italia e dei Paesi
dell’U.E. Si vanno, così, disgregando parecchi nuclei familiari, causando una conseguente crisi socioculturale, sicuramente negativa per la crescita delle giovani generazioni.
Nuovi settori di sviluppo, che comunque stentano a decollare, sono: un certo sviluppo turistico stagionale,
grazie all’espansione della stazione balneare di Seccagrande e Borgo Bonsignore; e una limitata
industrializzazione per la trasformazione di prodotti agricoli.
I servizi socio-culturali pubblici per i giovani sono carenti: esiste soltanto una biblioteca comunale ed un
cine-teatro; per le attività sportive si utilizzano le palestre annesse alle scuole.
Per le attività ludico-ricreative i ragazzi utilizzano dei centro sociale all’interno delle associazioni, che
operano sia nel periodo scolastico che in quello estivo.
E’ attivo anche un consolidato ed efficiente Gruppo Scout.
Nel territorio sono presenti 4 asili nido, di cui uno comunale e gli altri tre privati.
Oltre a diverse sezioni di Scuola dell’Infanzia, primaria e secondaria di 1° grado, funziona a Ribera un
unico IISS con diversi indirizzi:
Un importante punto di riferimento non solo per Ribera, ma per l’intera provincia di Agrigento è l’Istituto
Superiore di Studi Musicali “Arturo Toscanini” .
Nel centro storico c’è un’ampia villa comunale, ricca di piante secolari, utilizzata negli ultimi anni per le
manifestazioni culturali e promozionali. La villa è sede di un museo etno-antropologico della civiltà
contadina.
Nel territorio esistono i resti del Castello di Poggiodiana, i resti di una necropoli micenea e diversi siti di
interesse archeologico.
Tali risorse vengono utilizzate dai docenti nella realizzazione dei progetti relativi all’integrazione Scuola –
Territorio e come meta di visite guidate.
Dall’analisi del contesto socio familiare della nostra utenza si rileva che la popolazione scolastica del
nostro Istituto è molto eterogenea sia per estrazione socio–culturale che per appartenenza territoriale, in
quanto la Scuola dispone di 4 plessi, di cui due posti in quartieri diametralmente opposti, per cui accoglie
alunni provenienti non solo dai quartieri storici, tradizionale bacino d’utenza della Scuola, ma anche dai
quartieri residenziali di recente costruzione. Da qui la diversificazione dei bisogni e delle aspettative che,
interagendo, costituiscono una preziosa risorsa per l’azione educativa e didattica della nostra Scuola, che si
propone varia e polivalente, in quanto espressione delle differenti dinamiche sociali.
La Scuola, inoltre accogliendo la pressante richiesta delle famiglie, di colmare la carenza di centri di
aggregazione miranti a soddisfare il bisogno di socialità e di partecipazione che caratterizza l’età dei propri
figli, assolve non solo al compito istituzionale di istruire ed educare le nuove generazioni, ma si prodiga per
trovare risposte formative che colmino il bisogno di socialità insito nei ragazzi e li coinvolgano in attività
positive per la loro crescita personale e il futuro inserimento attivo nella società di domani.
Per questo la nostra Scuola spesso si fa promotrice di iniziative sociali e culturali che rispondono a tali
bisogni, aprendosi al territorio e diventando scuola della collettività.
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2. Indagine dei bisogni
formativi
I bisogni e le esigenze degli alunni che vivono in questo contesto ambientale possono essere così
sintetizzati:
ü stare insieme, conoscersi e comunicare superando la paura nei confronti
dell’ “ l’Altro”
ü rispetto per le cose e per l’ambiente ed
senso di appartenenza alla
comunità
ü operare in gruppo e sentirsi parte integrante di un gruppo
ü sviluppo di comportamenti responsabili ispirati al rispetto della
cittadinanza attiva, della legalità e della sostenibilità ambientale
ü fiducia in se stessi e nelle proprie capacità per rispettare le diverse
individualità
ü comunicazione come espressione di se stesso
ü aprirsi al territorio in quanto realtà fisica e sociale
ü creare un clima favorevole alla collaborazione tra scuola e famiglia che
miri alla crescita armonica dell'individuo.
ü costruzione di competenze spendibili nel mondo del lavoro e dello
studio in Italia e all'estero
I bisogni dell’utenza, pertanto, non solo sono legati all’apprendimento, ma indispensabile risulta saper
stare al mondo; sapersi confrontare con una pluralità di culture; sapere utilizzare con dimestichezza e
spirito critico le. conoscenze e trasformarle in competenze reali. La scuola ha, quindi, delle precise
responsabilità nei confronti dell’utenza: deve poter fornire interventi d’inclusione, itinerari metodologici,
formativi e orientativi, che prevedono la realizzazione di percorsi di apprendimento e di socializzazione,
finalizzati a colmare i suddetti bisogni per rimuovere la situazione di svantaggio e favorire lo sviluppo delle
eccellenze.
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3. Priorità, traguardi e
obiettivi
Si riporta la scheda del RAV aggiornato al 29/06/2016.
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4. Vision e Mission
Con i termini vision e mission si intendono:
ü L’identità e le finalità istituzionali della scuola (come si vede e si percepisce la scuola);
ü Il “mandato” e gli obiettivi strategici della scuola (cosa intende fare per adempiervi)
e si definiscono quali elementi influenzeranno, nel lungo periodo, obiettivi e scelte da adottare allo
scopo di mantenere coerente l’agire dell’organizzazione scolastica dal vertice alla base.
Educare…………Istruendo,
nellascuola
dell’Inclusione e della Convivenza
Democratica
NoieilTerritorioperimpararea
Sapere,SaperFare,SaperApprendere
per……SAPERESSERE.
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5. Le risorse del nostro Istituto
5a Le Risorse Umane e Professionali
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. ssa Maria Angela Croce
Rappresentanza legale dell’I. S.
Coordinamento generale
Gestione e valorizzazione delle risorse
professionali
Gestione organizzativa e amministrativo-contabile
STAFF AMMINISTRATIVO
DSGA•
Anita Bucolo
N° 4 assistenti amministrativi
N° 1 responsabile biblioteca (ex
Art. 113);
N° 9 collaboratori scolastici.
STAFF DI DIREZIONE
Collaboratori del D.S.
Collaboratore. vicario
II collaboratore
Collaboratore aggiunto allo staff
Responsabili di Plesso
Plesso Fazello
Plesso Crispi
Plesso Mosca
Plesso Umberto
ALUNNI
N° 77 Infanzia Crispi
N° 131 Infanzia Fazello
N° 102 Primaria
N° 245 Scuola Secondaria di 1° Grado
Plesso “Mosca”
N° 67 Scuola Secondaria di 1° Grado
GRUPPO DOCENTI
N° 49 docenti Scuola Secondaria
di 1° Grado
N° 26 docenti di Scuola
dell’Infanzia
N° 12 docenti di Scuola Primaria
Funzioni strumentali
ü Area pof-autoanalisi e autovalutazione d’istituto-invalsi
ü Area problematiche bes
ü Area coordinamento e gestione attivita’ di continuita’, orientamento
e accoglienzaü Area rapporti con l’extrascuola uscite, viaggi d’istruzione
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Team
per
L’innovazione
Digitale:
Animatore Digitale ;
N ° 2 docenti
N ° 2 personale ATA
N ° 1 collaboratore scolastico
5b Le risorse del territorio
Il rapporto tra la scuola e il territorio trova la sua migliore espressione nell’interlocuzione con le seguenti
agenzie e stakeholders:
Comune con i relativi servizi che offre all’utenza come: biblioteca, campo sportivo, centro polivalente sito
•
in contrada Magone
AUSER
Parrocchie
Associazioni: “Vincenzo e Teresa Reale”, “ Quadrifogli Rosa”, “AITAE”
WWF
MISILCASSIM
Rotary Club
Lions Club
Corpo forestale
Protezione Civile
Associazioni teatrali
Cooperativa sociale “ Arcobaleno”, “Uvamar”, “Magica”
Sikania News (rivista on line)
Ripost.it (giornale on line)
Quindicinale “Momenti”
R.T.R.
Consultorio familiare
Cineteatro “Lupo”
Istituto Superiore di Studi Musicali “Arturo Toscanini”
Banca Mediolanum
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
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5c Le risorse strutturali e strumentali
RISORSE
STRUTTURALI E
STRUMENTALI
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
SECONDARIA
SECONDARIA
PRIMARIA –
INFANZIA
PLESSO
PLESSO
INFANZIA
PLESSO
UMBERTO
MOSCA
G. CESARE
FAZELLO
ü
ü
ü
ü
ü
ü
LIM
ü
ü
ü
APPARECCHIO
ü
ü
ü
ü
ü
ü
ü
ü
BIBLIOTECA
ü
ü
ü
PALESTRA
ü
ü
LABORATORIO
SCIENTIFICO
LABORATORIO
INFORMATICO
TELEVISIVO
VIDEOREGISTRATO
RE
LABORATORIO
DI
ü
CERAMICA
ü
LABORATORIO
ü
LINGUISTICO
ü
LABORATORIO
ü
MUSICALE
SUPPORTI
DIDATTICI
ü
ü
ü
ü
ü
ü
PER
DIVERSABILI
MENSA
13
ü
5d Le Risorse Finanziarie
Per l’organizzazione delle attività amministrative, didattico-curricolari e integrative, per l’acquisto degli
strumenti necessari, nonché per l’assunzione di personale supplente e a contratto d’opera (esperti), l’Istituto
si avvale di risorse finanziarie erogate da:
UnioneEuropea
Stato
Regione Sicilia
Comune di
Ribera
Famiglie
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6. L’identità d’Istituto
6 a Prima dell’accorpamento
L’ex Istituto Comprensivo “Francesco Crispi”, nasce come Scuola di Avviamento Professionale ad
indirizzo agrario. Nell’anno scolastico 1961/1962, in seguito alla Riforma scolastica istitutiva della nuova
Scuola Media dell’obbligo, l’Istituto si trasforma in Scuola Media.
Nell’anno scolastico 2000/2001, con l’entrata in vigore della nuova normativa sull’autonomia scolastica, la
Scuola Media Statale “F. Crispi” diventa Istituto Comprensivo, mantenendo l’intestazione originaria, con
l’annessione della Scuola dell’Infanzia e Primaria e secondaria
del vicino Comune di Calamonaci.
Nell'anno scolastico 2006/07 è stato avviato il corso di strumento musicale come risposta alle necessità
culturali del territorio e soluzione allo specifico bisogno dell’utenza circa l’apprendimento di uno
strumento musicale. Quattro le classi di strumento attive : chitarra, clarinetto, pianoforte e violino.
L’ex Direzione Didattica 1° Circolo “F. Crispi”, la prima scuola elementare fondata a Ribera, opera in
un antico edificio costruito durante il periodo fascista, in quella che allora era la periferia occidentale del
paese. I lavori di costruzione durarono alcuni anni e solo nel 1936 venne inaugurata.
6 b La nascita dell’istituto
L’Istituto Comprensivo Statale ad Indirizzo Musicale “F. Crispi”, nasce nell’anno scolastico 2011-12
dall’accorpamento della D. D. I Circolo con i plessi di Corso Umberto e di Via Mosca dell’ Istituto
Comprensivo “Francesco Crispi”, perdendo la scuola dell’Infanzia e Primaria e secondaria di Calamonaci.
Entrambe le scuole fuse insieme, oltre che dalla vicinanza fisica di alcuni plessi e dall’utenza, sono
accomunate dalla denominazione, giusto tributo ad uno statista di origini riberesi che si è distinto per il suo
impegno politico. Il numero dei plessi dislocati nel territorio, che può risultare un elemento di complessità,
risultano invece, nella loro eterogeneità, una ricchezza. I dipartimenti e le commissioni in cui si articola il
Collegio dei docenti, i progetti di continuità ed altre pratiche didattiche e metodologiche contribuiscono a
formare l’identità dell’istituto che mira alla formazione complessiva degli alunni, accompagnandoli dalla
scuola dell'infanzia fino alla conclusione del primo ciclo di istruzione.
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Piazza Giulio Cesare
• Scuola dell’Infanzia
• Scuola Primaria
• Uffici di presidenza e amministrativi
Plesso Corso Umberto I
• Scuola Secondaria di I grado
Plesso via Mosca
• Scuola Secondaria di I grado
Scuola dell’Infanzia
• Plesso Fazello
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6 c Scuola dell’Infanzia
La scuola dell'infanzia è il primo approccio alla vita sociale in quanto promuove nel bambino la conquista
dell'identità personale, l'autonomia e lo sviluppo delle capacità affettive e relazionali, ed offre molteplici
esperienze per lo sviluppo di tutti i linguaggi: corporeo, espressivo/linguistico, logico/matematico ed
artistico. Anche se ogni plesso ogni sezione e ogni docente può adottare modalità organizzative e
didattiche differenti, la scuola dell'infanzia nel suo insieme ,mantiene comuni i seguenti aspetti:
Scelte culturali e formative
Il quotidiano fare della scuola dell’infanzia si pone come risposta ai
bisogni, ai desideri e agli interessi di bambini e bambine che le
insegnanti leggono (la rilevazione) e in base ai quali progettano l’azione
(la progettazione). Successivamente, nel dialogo quotidiano, l’idea
progettata delle insegnanti incontrandosi con le idee degli allievi danno
vita ai percorsi pensati e attivati per le specificità di ciascun gruppo e in
cui tutti possono essere protagonisti. L’azzione della scuola considera
in sé sia gli aspetti conoscitivi, sia gli aspetti formativi esplicitati in
competenze Comunicativo - Espressive, Organizzativo - Operative,
Emotivo – Relazionale, Metacognitive.
Scelte organizzative
Modello di 40 ore settimanali.
Da lunedì a venerdì dalle ore 8,15 alle ore 16,15.
E’ previsto il servizio mensa comunale-
Attività e tempi
La giornata scolastica è organizzata in funzione dei ritmi degli alunni
che gradatamente assumono tempi di gioco e di attività, e per questo si
alternano momenti di impegno a momenti di relax, di attività
autogestiste, ad altre co-gestite con compagni e maestre. Una giornata
tipo prevede tempi di accoglienza, di gioco, di merenda, di
conversazione, di routine, di attività progettate, di pranzo, di riposo (per
i 3 anni). Nella giornata scolastica questi momenti si alternano in una
routine che si personalizza anche secondo il gruppo. Anche la settimana
scolastica ha un suo ritmo in cui si alternano le attività pensate per e con
il gruppo della sezione o della scuola.
Metodo
L’insegnante mantiene la facoltà di scegliere le strategie metodologiche
in relazione alla realtà del gruppo-classe, dell’alunno specifico e sulla
base della sua formazione professionale e delle modalità operative e
relazionali personali.
Punti di contatto sono: valorizzazione del gioco, in tutte le sue forme (di
finzione, di immaginazione e di identificazione, di trasformazione
simbolica); l’importanza al fare produttivo ed alle esperienze dirette di
contatto con la natura; il lavoro di gruppo; l’esplorazione; la riflessione
guidata; Primo approccio alla lettoscrittura; l’insegnamento
personalizzato
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6 d Scuola Primaria
La scuola primaria prosegue il percorso educativo iniziato nel ciclo dell'infanzia e si raccorda in continuità
con la scuola secondaria. Ha come finalità l'acquisizione degli apprendimenti di base, offrendo agli allievi
l'opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali e corporee. La conoscenza
dell'italiano come lingua madre si affianca a quella dell'inglese; le conoscenze scientifiche si legano al
primo approccio nei confronti delle competenze digitali
Il processo di apprendimento parte dall'alunno, dalle sue conoscenze, abilità e capacità potenziali, per
arrivare al pieno sviluppo delle sue capacità, guidandolo ad acquisire abilità, conoscenze e competenze.
Un’ attenzione particolare si rivolge anche ai casi Bes e agli stranieri, nell'ottica di una scuola accogliente e
aperta alla diversità e all’integrazione.
Scelte culturali e formative
Le Indicazioni nazionali e il curricolo d’ istituto forniscono indicazioni
sui possibili obiettivi, contenuti e competenze fondamentali da perseguire,
dei quali i docenti operano una selezione ragionata, nell’ambito delle
attività di progettazione che si svolgono all’inizio dell’anno scolastico e in
itinere.
Le progettazioni curriculari ed extracurriculari, predisposte dagli
insegnanti, singolarmente o collegialmente , costituiscono la sintesi
progettuale e valutativa dell’attività didattica. Sono previste attività di
compresenza destinate all’ arricchimento dell'offerta formativa o di
recupero gli alunni in difficoltà nei processi di apprendimento, anche con
riferimento ad alunni stranieri,
Scelte organizzative
Modello 27 ore settimanali divisi in 5 giorni
Lunedì e Martedì ore 8.00/14.00.
Mercoledì, Giovedì e Venerdì ore 8.00/13.00.
Metodo
La normale attività giornaliera in classe prevede, oltre alla lezione
frontale, l’alternanza di lavoro individuale, a coppie, a piccoli gruppi e
collettivo. Il primo è un indispensabile momento di riflessione personale,
in cui l’alunno fa una ricognizione nel proprio repertorio mentale delle
informazioni che sono già in suo possesso e si pone domande. Il lavoro a
gruppi favorisce la formazione delle idee, lo sviluppo di pensiero
autonomo, l’iniziativa e la responsabilità individuale: all’interno del
piccolo gruppo le interazioni sono più facili e frequenti; nel gruppo si
impara ad ascoltare e a discutere, a coordinare la propria attività con
quella degli altri, a cooperare. Il lavoro collettivo richiede la messa in
campo sia di maggiori capacità di interazione, perché il numero degli
attori è maggiore, sia di attenzione, perché le argomentazioni e le
informazioni in circolo sono tante.
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ORESETTIMANALI27
MATERIE DI INSEGNAMENTO
Italiano
Storia e Cittadinanza e Cost.
Geografia
Inglese
Matematica
Scienze
Tecnologia
Arte e immagine
Musica
Educazione Motoria
Religione Cattolica
Classe
I
8
2
2
1
6
2
1
1
1
1
2
19
Classe
II
8
2
2
2
5
2
1
1
1
1
2
Classe
III- IV-V
7
2
2
3
5
2
1
1
1
1
2
6 e Scuola Secondaria di I grado
La scuola secondaria approfondisce e completa il percorso intellettuale e lo sviluppo della personalità di
ciascun alunno, favorendo l'acquisizione di un metodo di studio, il consolidamento delle capacità critiche,
la padronanza dei diversi linguaggi comunicativi. Le competenze sviluppate nell'ambito delle singole
discipline concorrono alla promozione di competenze più ampie e trasversali che rappresentano una
condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale,
orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune.
L’indirizzo musicale nel campo della formazione offerta agli alunni rappresenta il fiore all’occhiello della
scuola. Tale attività è pienamente integrata nell’intero progetto educativo d’istituto ed è strettamente
connesso all’insegnamento curriculare della musica, di cui è arricchimento ed approfondimento. Ha come
finalità generale la promozione di una formazione globale del discente conseguita anche attraverso il
linguaggio musicale. L’educazione musicale, oltre a sviluppare capacità rigorosamente musicali, potenzia
la socializzazione e sviluppa negli studenti la capacità di autocontrollo e il senso di responsabilità,
diventando un forte momento di crescita personale ed una vera occasione aggregante del “fare musica di
insieme”. I docenti calibrano la proposta didattica sui bisogni formativi dei discendi e le loro attitudini,
creando un proprio piano di studi, dove le competenze musicali vengono valorizzate e integrate con le altre
discipline che formano il curricolo scolastico.
L’iscrizione al corso è subordinata al superamento di una apposita prova orientativo-attitudinale,
predisposta dall’Istituto per gli alunni che all’atto dell’iscrizione abbiano manifestato la volontà di
frequentare i corsi. Gli alunni vengono inseriti nelle singole classi di strumento secondo graduatoria e loro
preferenza, tenendo conto della omogenea distribuzione numerica dei ragazzi all’interno delle varie classi.
Secondo quanto stabilito dalle indicazioni contenute nel D.M. N. 201 del 6/08/1999 sono previste lezioni
individuali e/o per piccoli gruppi e lezioni di musica d’insieme. La durata della lezione, normalmente,
corrisponde a 1 modulo, ma può essere estesa fino a 1,5 modulo nel caso ci siano condizioni ed esigenze
che lo richiedono.
Le lezioni individuali e/o per piccoli gruppi si svolgono mediante l’applicazione del metodo induttivo
(presentazione dell’argomento, elaborazione guidata, rielaborazione personale, analisi e verifica
dell’esecuzione). Come strumento metodologico per il potenziamento delle abilità strumentali, il recupero,
la valorizzazione delle eccellenze Sono previsti anche momenti di “ascolto partecipativo”, le cui fasi sono
ascolto della propria esecuzione, ascolto del compagno, ascolto del docente, ascolto guidato di documenti
sonori complementari alle tematiche strumentali.
La disciplina della musica d’insieme ha carattere stabile e la relativa attività didattico-formativa può essere
configurata sia in lezioni settimanali destinate contemporaneamente a ciascun gruppo strumentale
omogeneo delle tre classi, in maniera da permettere sia la gestione autonoma, dei gruppi di competenza sia
l’attuazione di esperienze di compresenza modulati variamente fino a giungere a esperienze di “orchestra”,
che possono riguardare contestualmente tutti gli iscritti ad indirizzo musicale. La pratica strumentale
d’insieme può essere implementata ad attività di canto corale curate sempre dai docenti di strumento.
Ogni anno, nell’ambito della musica d’insieme si realizzano alcuni appuntamenti pubblici nel periodo
natalizio e alla fine dell’anno scolastico, con esibizione all’interno e all’esterno della scuola Non mancano
comunque altre occasioni in cui l’attività concertistica si integra coi progetti trasversali della scuola
proponendosi come uno speciale veicolo di rappresentatività, di visibilità , di confronto col territorio e con
le altre istituzioni. Il nostro Istituto partecipa a rassegne e concorsi musicali delle SMIM in qualità di
orchestra e talvolta anche da solisti. La nostra orchestra vanta di avere vinto prestigiosi premi nel corso
degli anni e di essersi esibita recentemente a fianco di importanti artisti appartenenti al mondo della
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musica, il tutto caratterizzato da un alto valore formativo Durante il periodo dedicato alla continuità
vengono attivati dei corsi pomeridiani per orientare gli alunni della primaria verso i corsi musicali, i
docenti del corso di strumento musicale illustrano il progetto, propongono delle prove d’orchestra a porte
aperte e avviano dei corsi di avvicinamento allo strumento .
Scelte culturali e formative
Scelte organizzative
Metodi/ Strumenti
Tutti i docenti, raggruppati a dipartimenti disciplinari e/o per consiglio di
classe, stilano una programmazione concordata di cui sono collegialmente
responsabili; nella quale vengono stabiliti le competenze da perseguire,
secondo caratteristiche di gradualità e di valutabilità . Ai docenti non si
richiedono quindi solamente approfondite competenze disciplinari e
didattiche, ma anche abilità nel collaborare fattivamente all'interno di un
gruppo di lavoro.
La progettazione così nata si caratterizza per la presenza di un insieme di
opportunità flessibili d’apprendimento, dove gli allievi condividono con
gli insegnanti la responsabilità dei compiti e dei risultati.
Modello 36 ore settimanali divisi in 5 giorni
Classi I Martedì / Venerdi
dalle 8:00 alle 16:45
Lunedì /Mercoledì/ Giovedì/
dalle 8:00 alle 14:00
Classi II- III Lunedi / Venerdi
dalle 8:00 alle 16:45
Martedì /Mercoledì/ Giovedì/ dalle 8:00 alle 14:00
In aggiunta alle ore curricolari, si può scegliere lo studio di uno
strumento musicale tra i seguenti: violino, pianoforte, clarinetto e
chitarra. Tale insegnamento, una volta scelto, diviene per l’alunno
obbligatorio e oggetto di valutazione.
Per promuovere un ambiente di apprendimento significativo e garantire il
successo formativo per tutti gli alunni, la scuola si propone di valorizzare
le conoscenze e le esperienze degli allievi, attuare interventi e percorsi
didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi speciali, promuovere
negli studenti la consapevolezza del proprio modo di apprendere, attivare
strategie per incoraggiare l'apprendimento collaborativo anche con l'aiuto
e il supporto delle tecnologie, realizzare attività didattiche in forma di
laboratorio, coinvolgere gli studenti in progetti promossi non solo
dall'istituto, ma anche da enti esterni.
ORESETTIMANALI
MATERIEDIINSEGNAMENTO
Italiano
StoriaeCittadinanzaecostituzione
Geografia
Inglese
Francese
Matematica
Scienze
Tecnologia
Arteeimmagine
Musica
Educazionefisica
ReligioneCattolica
Attivitàdiapprofondimento/recuperoambitoumanistico-scientifico
Interscuola
21
ClassiI-II-III
7
3
2
3
2
4
2
2
2
2
2
1
2
2
7. Centralità della persona
Premessa
Da diversi anni la nostra scuola è particolarmente sensibile e attenta agli alunni con bisogni ed esigenze
speciali, e si è trovata pronta a recepire quanto previsto dalle recenti disposizioni in materia di strategie
didattiche e metodologiche di intervento previste dalla Legge n.170/2010 e dalla circolare ministeriale di
dicembre 2012 a favore dei ragazzi con Bisogni Educativi Speciali (BES).
La scuola ha predisposto tutti gli strumenti e gli adempimenti necessari per operare scelte didattiche e
cambiamenti metodologici finalizzati ad aiutare gli alunni con BES e che si rivelano utili a tutti gli allievi,
perché rendono più efficace la pratica didattica, più consapevole il metodo di studio, più duraturi e profondi
gli apprendimenti.
Con l’adozione del Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) (delibera del Collegio dei Docenti del 30 giugno
2015) e del Protocollo per l’inclusione degli Alunni Stranieri (delibera del Collegio dei Docenti del
28/10/2015 e del Consiglio di Istituto del 28/10/2015), che vengono allegati al POF, il nostro Istituto
Comprensivo si propone di migliorare e diffondere la conoscenza dei BES nella scuola, aiutare i docenti
nell’individuazione dei casi sospetti di DSA e stilare un PDP adeguato, far fronte a tutto quanto è
necessario per l’inclusione degli alunni con problematiche varie.
La didattica inclusiva comprende strategie e metodologie atte a promuovere l’interesse e la partecipazione
di ogni allievo nei confronti delle attività di classe, e si propone di creare un produttivo ambiente di lavoro
e offrire agli alunni le opportunità di un successo formativo.
7 a. Accoglienza e inserimento alunni stranieri
Il nostro Istituto registra una numerosa presenza di alunni stranieri soprattutto nei Plessi di Scuola Primaria
e di Scuola dell’Infanzia ubicati nel centro storico. Pertanto, un’apposita commissione ha messo a punto il
Protocollo di Accoglienza deliberato dal Collegio dei Docenti del……………..sia per dare applicazione
alla normativa che per garantire tanto agli alunni quanto alle famiglie un clima positivo di accoglienza,
apertura e disponibilità, che contribuisca a vincere timori e diffidenze e orientarsi alla promozione del
successo formativo degli alunni.
Gli interventi didattici ed educativi vengono così attuati:
• Per tutti gli ordini di scuola: inserimento “dolce” degli alunni migranti nuovi arrivati; contatti con
le famiglie di provenienza; eventuale intervento del mediatore linguistico; elaborazione di PDP.
• Scuola dell’Infanzia: attività ludiche con l’utilizzo di materiale specifico.
• Scuola Primaria: attività di laboratorio pluridisciplinare e multimediale; laboratorio per
l’insegnamento dell’italiano L2.
• Scuola Secondaria di primo grado: interventi individualizzati con insegnanti specializzati o
curriculari; attivazione di laboratori per l’insegnamento dell’italiano L2 in collaborazione con gli
enti locali.di laboratori per l’insegnamento dell’italiano L2 in collaborazione con gli enti locali.
A seguito della stipula del Protocollo di Intesa con il Rotary Club Service di Ribera opererà presso il
nostro Istituto una figura di Mediatore Linguistico (lingua rumena), con il compito di:
• supportare gli alunni nelle attività di L2
• favorire incontri propositivi con le famiglie
• tradurre in lingua rumena la documentazione necessaria alle iscrizioni e ai rapporti scuola famiglia
22
•
attivare uno sportello di ascolto con cadenza quindicinale, destinato sia agli allievi che ai loro
genitori.
7b. Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.)
La Legge Quadro 104/1992 assieme alla Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 introducono la prospettiva
di una scuola inclusiva, dove” il diritto all’educazione e all’istruzione non può essere impedito da
difficoltà di apprendimento, né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’ handicap”.
Queste norme nascono per sostenere chi vive situazioni di svantaggio, dando loro il diritto all’opportunità
di una piena inclusione educativa, culturale e sociale. Ogni alunno, per determinati periodo o per
continuità, può manifestare bisogni educativi specifici, per motivi biologici, fisici, fisiologici, psicologici
o sociali e pertanto, la scuola deve mettere in atto , attraverso tutti i dispositivi disponibili , ovvero le
strategie necessarie per promuovere lo sviluppo delle sue potenzialità.
Il nostro Istituto dedica una attenzione speciale agli alunni diversamente abili o in situazione di svantaggio
socio-culturale. Un team di docenti specializzati accoglie e progetta gli interventi educativo-didattici,
avvalendosi di metodologie alternative e della consulenza psicopedagogica.
Come previsto dalla normativa, per gli alunni certificati, ogni Consiglio di classe predispone un Piano
Educativo Individualizzato (PEI), in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti dei servizi
territoriali. Nell’ottica del piano dell’attività per l’inclusione, a favore dell’apprendimento di tutti gli
alunni, viene valorizzata l’importante risorsa costituita dalla pratica laboratoriale a classi aperte.
Sono effettuati periodicamente colloqui con gli operatori socio-sanitari per scambi e confronti.
I Disturbi Specifici di Apprendimento- DSA- sono certificati da strutture sanitarie pubbliche e accreditate.
Nell’osservare periodicamente i comportamenti e le prestazioni di determinati alunni si evidenziano delle
situazioni di svantaggio che portano il Consiglio di classe, di concerto con il DS e la famiglia, di adottare
un Piano Didattico Personalizzato (PDP) con lo scopo di offrire maggiori opportunità formative ed
educative. La flessibilità dei percorsi con l’ eventuale utilizzo degli strumenti compensativi oppure
dispensativi renderanno l’apprendimento consono alle esigenze dell’alunno per una crescita equilibrata.
SCHEMABES
7c. Continuità ed Orientamento
“La Continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto del bambino/ragazzo a un percorso
formativo organico e completo[… ] a livello psicologico, pedagogico e didattico. La sua attuazione
contribuirà a costituire l’identità del singolo individuo” (D.M 4/3/91). Anche le “Indicazioni per il
curricolo” confermano che la scuola di base deve avere un impianto unitario superando il salto culturale ed
epistemologico che caratterizzava i passaggi fra la scuola dell’Infanzia, la scuola primaria e la secondaria
di primo grado. Continuità significa considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo
progressivo che valorizzi le competenze acquisite e insieme riconosca la specificità di ciascuna scuola.
Pertanto, è chiaro che la continuità deve essere una caratteristica essenziale ed un elemento proprio degli
Istituti Comprensivi, all'interno dei quali si tende a ridurre al minimo la disarmonia didattico organizzativa dei diversi ordini di scuola (infanzia, primaria, secondaria di I grado).
Intento fondamentale del nostro istituto è quello di porre al centro della nostra proposta formativa
l’organizzazione di un itinerario scolastico che, rispettando i ritmi naturali di apprendimento dell’alunno,
23
ü crei “continuità” nello sviluppo delle competenze che l’alunno può acquisire dall’ingresso nella
scuola fino ad orientarlo consapevolmente nelle scelte future (continuità verticale);
ü eviti che ci siano fratture tra vita scolastica ed extrascolastica, facendo sì che la scuola, attenta alle
problematiche ed ai bisogni formativi del territorio, si ponga come perno di un sistema scolastico
allargato ed integrato in continuità con l’ambiente familiare e sociale (continuità orizzontale)
La continuità verticale sarà realizzata tramite:
• :scelte coerenti con le finalità del POF
• La condivisione di criteri per l’elaborazione del Curricolo verticale
• Linee pedagogiche e programmatiche comuni
• Continuità, gradualità e sequenzialità dei percorsi didattici proposti
• Esperienze progettuali comuni ai tre ordini di scuola
• La formazione comune tra docenti dei vari ordini scolastici
• Il raccordo tra le classi ponte
• La condivisione dei criteri per la formazione delle classi
• Attività di orientamento verso i percorsi scolastici successivi
• La comunicazione e gli incontri periodici tra docenti dei vari ordini di scuola nella modalità dei
Dipartimenti per aree disciplinari trasversali
La continuità orizzontale si realizzerà attraverso:
• L’esplorazione graduale dell’ambiente
• I rapporti con le famiglie
• I rapporti con le varie agenzie e associazioni educative del territorio
• La collaborazione attiva con gli enti locali
Ai fini di orientare gli studenti al termine del primo ciclo di istruzione nelle scelte di prosecuzione
dell’obbligo scolastico nel periodo delle iscrizioni, i Consigli di Classe delle classi Terze, stilano il
Consiglio Orientativo, che costituisce la sintesi dell’intero percorso di orientamento della scuola secondaria
di I grado. Questo documento viene consegnato e discusso con le famiglie in occasione dei ricevimenti
generali di fine I quadrimestre. Tale documento dà un’indicazione non solo del percorso di studi da
seguire (Istituto Tecnico, Istituto Professionale, Liceo), ma anche del singolo indirizzo consigliato,
elaborando e rendendo esplicita una sintesi tra le attitudini, gli interessi, le potenzialità e le reali possibilità
lavorative esistenti, al fine di valorizzare il percorso di ogni studente.
24
8. Verifica e Valutazione
La valutazione fa parte integrante del processo di insegnamento/apprendimento e deve essere intesa come
un aiuto necessario allo studente nel suo cammino scolastico.
Essa evidenzia l’evoluzione del processo formativo in relazione alla situazione di partenza di ciascun
alunno, alle sue potenzialità, agli eventuali condizionamenti, al raggiungimento degli obiettivi educativi e
didattici prefissati.
Secondo le Indicazioni Nazionali per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione
(scuola primaria e secondaria di 1° grado), la valutazione “assume una preminente funzione formativa di
accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo e si pone quale
strumento primario per la continua revisione della programmazione delle attività al fine di considerare il
conseguimento degli obiettivi e di attivare eventualmente particolari interventi e strategie facilitanti.
I momenti principali della valutazione saranno: iniziale, individua i bisogni, le esigenze allo scopo di
motivare, sollecitare ed aiutare l’allievo; intermedia, ha lo scopo di modificare in itinere il percorso
didattico intrapreso, adattandolo alle esigenze e/o criticità emergenti; finale, ratifica il percorso formativo
tenendo conto dell’efficacia dell’intervento didattico.
Tali momenti troveranno spazio nelle tre dimensioni della stessa:
diagnostica attraverso:
• colloqui con le insegnanti della scuola elementare;
• lettura delle schede di valutazione;
• prove d’ingresso;
• osservazione sull’interesse, l’attenzione e l’impegno;
• osservazione del comportamento sociale.
• rileva la situazione di partenza degli alunni per quanto riguarda interesse, apprendimento,
affettività, stili cognitivi e livelli di abilità.
formativa attraverso:
• discussioni, colloqui - interrogazioni;
• prove oggettive;
• schede operative;
• relazioni scritte ed orali.
• evidenzia progressi e/o difficoltà dell’iter d’apprendimento.
sommativa attraverso:
• colloqui - interrogazioni;
• composizioni scritte;• prove oggettive;
• relazioni conclusive di attività di ricerca sia scritte e/o orali;
• valuta l’intero percorso formativo tenendo conto di: livelli di partenza;
• progressi effettivamente compiuti;
• difficoltà incontrate nel percorso formativo;
• impegno;
• partecipazione;
• livello di autonomia;
• metodo di lavoro;
• consapevolezza dei propri limiti e delle proprie capacità.
25
La rilevazione dei livelli di partenza ed il monitoraggio degli apprendimenti avvengono attraverso la
somministrazione di prove di verifica condivise e stabilite per classi parallele, così come avviene per i
criteri di valutazione del comportamento e delle singole discipline.( Vedi Allegato) .
Per la verifica, strutturate per classi parallele, vengono utilizzati vari strumenti: prove scritte, colloqui orali,
test, questionari, prove periodiche e standardizzate, osservazioni dirette e sistematiche; verifiche delle
attività svolte in sede di consiglio di classe, interclasse.
Per indicare e descrivere i risultati attesi dei percorsi curriculari di Ed. alla salute, Ed. alla legalità ed Ed.
stradale, i docenti utilizzeranno le rubriche valutative.
La valutazione ha il giusto rilievo in occasione della comunicazione formale agli alunni e alle famiglie
degli esiti delle valutazioni periodiche bimestrali e quadrimestrali
Nella SCUOLA DELL’INFANZIA la valutazione si pone come momento che permette di acquisire
maggiori informazioni sui processi di apprendimento e di crescita; “valutare” implica infatti il
riconoscimento di stili di apprendimento personale, di forme di intelligenza diverse, di rispetto dei tempi e
permette di utilizzare gli elementi acquisiti per la progettazione di esperienze di apprendimento
diversificate.
Maturazione, sviluppo di competenze e conquista dell’autonomia saranno gli aspetti predominanti della
valutazione.
Verranno utilizzate le schede che elaborate dai docenti impegnati nella rete I.T.A.C.A. dopo un attento
confronto e condivisione delle varie esperienze professionali:
• Scheda d’ingresso (da fare compilare ai genitori)
• Scheda delle competenze in entrata e in uscita dei bambini di 3 anni
• Scheda delle competenze in entrata e in uscita dei bambini di 4 anni
• Scheda delle competenze in entrata e in uscita dei bambini di 5 anni
Nella SCUOLA PRIMARIA la Valutazione non intende misurare prestazioni ma individuare il livello di
competenza e apprendimento raggiunto per verificare l’efficacia delle azioni intraprese ed intervenire per
consentire allo studente di esprimere tutte le sue potenzialità.
La valutazione, così come deliberato dal Collegio dei Docenti ha una scansione quadrimestrale intermedia
a febbraio, finale a giugno riguarda:
• Gli apprendimenti: con riferimento ai livelli raggiunti dagli allievi nelle conoscenze/abilità relative
alle singole discipline
• Il comportamento dell’alunno: considerato in ordine al grado di attenzione e interesse, alle modalità
di partecipazione alla vita scolastica, all’impegno, alla capacità di relazione con gli altri, alla
correttezza e al rispetto nei confronti dell’ambiente e delle persone. Rientra nella valutazione del
comportamento il numero delle frequenze delle attività didattiche che non dovrà essere inferiore ai
tre quarti del monte ore annuo.
• Le competenze in uscita dalla scuola Primaria.
Anche nella SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO la valutazione è quadrimestrale .
Verso la metà di ottobre, dopo la correzione delle prove di ingresso e le prime osservazioni, i singoli
consigli di classe si riuniscono per esaminare, caso per caso, la situazione iniziale di ciascun alunno sia
il comportamento che per l’apprendimento. Si prendono in considerazione i casi in svantaggio e in
difficoltà valutando eventuali cambiamenti o miglioramenti. Di fronte a situazioni critiche si informano le
famiglie.
Nella valutazione ogni consiglio di classe prende in considerazione:
26
• il comportamento tenuto nel corso del quadrimestre;
• l’impegno dimostrato;
• la partecipazione alle attività;
• l’attenzione alle lezioni;
• il metodo di lavoro (non ancora per la classe 1°);
• i miglioramenti rispetto alla situazione di partenza;
• il livello di maturazione conseguito.
Dal Rapporto di Autovalutazione è emersa in tutta la sua pregnanza la necessità per la scuola di avviare un
intenso percorso formativo per arrivare, parallelamente alla costruzione del curricolo verticale dell’Istituto
per competenze, ad una più opportuna e idonea valutazione e certificazione delle competenze, tramite la
costruzione di appropriati strumenti di verifica del raggiungimento delle competenze chiave e di
cittadinanza.
Quanto sopra anche per arrivare alla compilazione più rispondente possibile della certificazione delle
competenze prevista al termine della scuola primaria e a conclusione del primo ciclo di istruzione.
27
9. Le certificazioni
•
Trinity College of London – Lingua inglese;
La scuola, in quanto Centro Trinity, offre la possibilità di sostenere l’esame per il
conseguimento della Certificazione, riconosciuta dal Consiglio D’Europa, dal livello A1 fino
al livello C2.
•
EIPASS – Patente europea;
La scuola, in quanto centro, offre anche in questo caso la possibilità di sostenere esame in
conformità con le regole stabilite dall’ ente preposto.
•
Centro sportivo scolastico.
28
10. Idee guida al Piano di Miglioramento
2015-2018
Premessa
La Legge 107 del 2015 ha tracciato le nuove linee per l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa che
avrà ormai una durata triennale, ma sarà rivedibile annualmente entro il mese di ottobre di ciascun anno
scolastico.
L’art.3 del DPR n.275 del 1999 è stato difatti novellato dal comma 14 della legge succitata che ne ha
cambiato anche le modalità di elaborazione, affidando un ruolo preminente al Dirigente Scolastico,
chiamato nella nuova previsione normativa, a definire al collegio dei docenti, gli indirizzi per le attività
della scuola e per le scelte di gestione e di amministrazione.
L’intera progettazione del piano è quindi consegnata nelle mani del collegio, al contrario a sua
approvazione avverrà in seno al Consiglio di Istituto.
Il nucleo di autovalutazione, dopo un’attenta analisi dei punti di criticità emerse dal RAV, ha prefigurato
un percorso di miglioramento basato sull’individuazione delle aree prioritarie su cui agire e delle relative
iniziative da implementare, nelle sue linee generali, a partire già dal POF di quest’anno scolastico per poi
calarlo nella sua piena operatività e concentrazione nel POF triennale.
Nella sezione degli esiti del RAV il nucleo di valutazione ha individuato nell’area dei risultati scolastici i
seguenti punti di forza e di debolezza:
PUNTI DI FORZA
Nella scuola primaria e nella scuola
secondaria di primo grado la percentuale
degli ammessi alla classe successiva è
fondamentalmente in linea con le medie di
confronto.
Il 24,4% è stato licenziato con voto sei
(3,8% in meno rispetto al dato
provinciale), il 32,9% è stato licenziato con
voto nove o dieci (8,7% in più rispetto al
dato provinciale). Risultati in linea con le
medie di confronto per il voto sette e otto.
PUNTI DI DEBOLEZZA
In alcune classi si registrano trasferimenti in corso
d’anno in entrata o in uscita, (soprattutto stranieri)
dovuti a cambi di residenza delle famiglie legati
soprattutto a motivi occupazionali.
In ingresso l'utenza romena risulta essere in
maggioranza rispetto agli autoctoni in due Plessi in
particolare: Scuola Primaria e Scuola dell'Infanzia di
P.zza Giulio Cesare e SSI°grado di C.so Umberto.
MOTIVAZIONE
Le fasce di voto centrali (8-9) sono ridotte rispetto ai parametri nazionali, al contrario le fasce di
29
base (6-7) ed oltre il 10, risultano essere di numero elevato. Si registra, quindi, una situazione poco
equilibrata nella distribuzione dei voti.
10 a Priorità e Traguardi
ESITI STUDENTI
Risultati scolastici
DESCRIZIONE
PRIORITA’
Migliorare Format della
progettazione
didattica
curricolare verticale rispetto
all’organizzazione
degli
spazi, dei tempi e delle
strategie.
Individuazione di strumenti
di valutazione comuni.
Risultati nelle prove
Standardizzate nazionali
Per la Scuola Primaria:
migliorare nelle classi quinte
il punteggio di Italiano; per
le
classi seconde, invece, il
punteggio di matematica.
Competenze chiave e di
cittadinanza
Integrazione del curricolo
verticale con le Competenze
Chiave e di Cittadinanza.
Utilizzare strumenti comuni
per
valutare
il
raggiungimento
delle competenze chiave e di
cittadinanza degli studenti.
Monitoraggio formale degli
esiti degli studenti in uscita
per la SSI° Grado.
Risultati a distanza
30
DESCRIZIONE TRAGUARDO
Garantire il successo formativo degli
alunni.
Garantire l’unitarietà dei processi
didattici per ridurre il gap tra gli
alunni delle diverse.
Mettersi in linea, relativamente
al punteggio di Italiano e
Matematica, con quello di
scuole con lo stesso
background
socio-economicoculturale.
Garantire il successo formativo
degli alunni.
Raccolta delle informazioni
attraverso una scheda da
inviare alle SSII° grado per il primo
anno.
10 b Obiettivi di Processo
AREA DI PROCESSO
Curricolo, progettazione,
Valutazione
Ambiente
apprendimento
di
Inclusione
differenziazione
e
Sviluppo e valorizzazione
delle risorse umane
Integrazione
con
il
territorio e rapporti con le
famiglie
OBIETTIVO DI PROCESSO
1.
Ridefinire al meglio criteri di valutazione comuni all’interno dei
tre ordini di scuola.
2.
Costruire prove strutturate comuni per la valutazione in entrata,
intermedia, finale.
3.
Potenziare la progettazione di interventi specifici a seguito della
valutazione degli studenti.
ü
Incentivare l’utilizzo di modalità didattiche innovative: didattica
per competenze, approccio costruzionista
( Brainstorming, Esercitazioni individuali e di gruppo, uso della LIM).
ü
Strutturazione dell’orario in funzione degli interventi di recupero,
potenziamento, consolidamento.
ü
Organizzazione dello spazio , aule e laboratori, in funzione
all’acquisizione di competenze (modelling, coaching, scaffolding, fading)
ü
Realizzare e utilizzare strumenti atti a favorire il processo di
integrazione di tutti gli allievi.
ü
Utilizzare al meglio le risorse umane per realizzare interventi a
favore degli studenti con difficoltà di apprendimento.
ü
Fruibilità del sito della scuola utilizzando il plurilinguismo
ü
Organizzazione di moduli formativi rivolti ai docenti dei tre ordini
di scuola che prevedano due momenti: uno teorico e uno
pratico/laboratoriale.
ü
La formazione verterà su forme di didattica innovativa, sul rapporto
tra competenze e curriculo verticale, sugli stili cognitivi e la valutazione.
ü
Tavoli
tecnici
con
enti/associazioni
per
stipulare
protocolli/convenzioni al fine di favorire i processi di inclusione,
integrazione, cittadinanza attiva.
31
10 c Calcolo della necessità e dell’intervento sulla base di fattibilità e impatto
Obiettivi di processo elencati
Fattibilit
à (da 1 a
5)
5
Impatto
( da 1 a
5)
5
Prodotto : valore che
identifica la priorità
Costruire prove strutturate comuni per la
valutazione in entrata, intermedia, finale
Potenziare la progettazione di interventi
specifici a seguito della valutazione degli
studenti.
Incentivare l’utilizzo di modalità didattiche
innovative ( approccio costruzionista:
Brainstorming, Esercitazioni individuali e di
gruppo); uso della LIM.
5
5
25
3
5
15
2
5
10
Strutturazione dell’orario in funzione degli
interventi di recupero, potenziamento,
consolidamento.
4
5
20
Organizzazione dello spazio , aule e
laboratori, in funzione all’acquisizione di
competenze
(modelling,
coaching,
scaffolding, fading)
Realizzare e utilizzare strumenti atti a favorire
il processo di integrazione di tutti gli allievi.
3
4
12
4
5
20
Utilizzare al meglio le risorse umane per
realizzare interventi a favore degli studenti
con difficoltà di apprendimento.
5
5
25
Fruibilità del sito della scuola utilizzando il
plurilinguismo
Organizzazione di moduli formativi rivolti ai
docenti dei tre ordini di scuola che prevedano
due momenti: uno teorico e uno
pratico/laboratoriale.
.
La formazione verterà su forme di didattica
innovativa, sul rapporto tra competenze
curriculo verticale sugli stili cognitivi e la
valutazione
Tavoli tecnici con enti/associazioni per
stipulare protocolli/convenzioni al fine di
favorire i processi di inclusione, integrazione,
cittadinanza attiva.
4
4
16
5
5
25
5
5
25
5
5
25
Ridefinire al meglio criteri di valutazione
comuni all’interno dei tre ordini di scuola.
32
25
10 d Risorse Finanziarie
Per l’attuazione delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi di processo si farà riferimento
alle esigue risorse del FIS e a due finanziamenti ottenuti per i progetti relativi alle attività di formazione
dei docenti:
ü
finanziamento dell’USR Sicilia in rete con gli II.CC. di Ribera; finanziamento del “Piano di
Miglioramento”, progetto promosso dall’USR Sicilia, progettato in rete e da realizzare con gli Istituti
Comprensivi di Ribera.
ü
finanziamento USR Sicilia per “Iniziative relative alla certificazione delle competenze” ai sensi
dell’art. 28 D.M. 435/2015. “Innovadidattica”.
33
11. Piano di Miglioramento 2015-2018
11 a Piano di Miglioramento 2015-2016
AREA DI PROCESSO DA MIGLIORARE Curricolo, progettazione, Valutazione
OBIETTIVI STRATEGICI DI PROCESSO
1^ Ridefinire al meglio criteri di valutazione comuni all’interno dei tre ordini di scuola
2^ Costruire prove strutturate comuni per la valutazione in entrata, intermedia, finale
INDICATORI
1.
Uniformare gli strumenti di valutazione.
2.
Fare scelte didattico- metodologiche comuni;
3.
Lavorare sempre di più in verticale per i curricoli;
PIANIFICAZIONE
AZIONI TEMPI
Azione 1
Settembre: Attività propedeutiche (confronto e analisi del contesto e scelte di
prove d’ingresso comuni definizione di criteri comuni di valutazione )
Azione 2
Settembre: Formulazione dei criteri di valutazione delle competenze chiave e di
cittadinanza
Azione 3
Ottobre: Somministrazione delle prove d’ingresso e tabulazione dei risultati.
Definizione della progettualità
Azione 4
Gennaio: Somministrazione di prove intermedie comuni e tabulazione dei
risultati.
Azione 5
Giugno: Rilevazione dei livelli in uscita; elaborazione statistica ed analisi dei
dati sugli apprendimenti; costituzione di una banca dati d'Istituto con le prove
strutturate e i dati sugli esiti.
DESTINATARI
Tutte le classi della SP e SSI° grado.
RISORSE UMANE
E STRUMENTALI
Docenti della SP e della SSI° grado
SPAZI
Aule e laboratori
RISULTATI
ATTESI
Incremento del numero dei docenti che utilizzano modalità valutative condivise.
MONITORAGGIO
Analisi delle programmazioni;
Esame dei risultati delle prove di valutazione comuni; Valutazione e
autovalutazione dei processi e dei risultati
34
AREA DI PROCESSO DA MIGLIORARE: Curricolo, Progettazione, Valutazione
OBIETTIVI STRATEGICI DI PROCESSO
3^ Potenziare la progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli
studenti in Italiano, Matematica
INDICATORI
Miglioramento dei risultati nelle prove di valutazione di matematica.
Miglioramento dei risultati nelle prove di valutazione di italiano degli
studenti inseriti nel progetto “Promosso chi legge”.
PIANIFICAZIONE
AZIONI E TEMPI
Azione 1
Novembre: Individuazione alunni per le attività di recupero indicando le
abilità da recuperare.
Azione 2
Dicembre: Raccolta delle informazioni sugli alunni attraverso colloqui con le
insegnanti, osservazione in classe e compilazione di apposite schede.
Valutazione delle competenze di base.
Azione 3
Gennaio - Maggio: Attivazione corsi di recupero pomeridiani e antimeridiani.
Attività di peer-to-peer.
DESTINATARI
Gruppi di alunni delle classi di SP e di SSI° grado per classi parallele
RISORSE UMANE
E STRUMENTALI
Docenti coordinatori di classe
N 1 Docente organico potenziato Scuola Primaria
N 1 Docente A043 organico potenziato SSI° grado
Docenti interni dell’istituto (ore di recupero dei docenti )Componenti di associazioni educative e culturali.
Docenti neo assunti SSI° grado.
Studenti -
SPAZI
Laboratori e aule
RISULTATI
ATTESI
Miglioramento in percentuale delle abilità e competenze risultante dalla
rilevazione delle votazione a fine anno.
MONITORAGGIO
Schede strutturate e semi strutturate e osservazione sistematica.
35
2° AREA DI PROCESSO DA MIGLIORARE: Ambiente di Apprendimento
OBIETTIVO STRATEGICO DI PROCESSO
1^ Strutturazione dell’orario in funzione degli interventi di recupero, potenziamento,
consolidamento.
INDICATORI
•
Utilizzo del monte ore residuo per attività di recupero abilità e
potenziamento.
•
Attivazione settimana corta.
PIANIFICAZIONE
AZIONI
Azione 1: Studio assistito;
Azione 2: Attivazione di interventi di recupero e potenziamento
pomeridiani per gruppi o anche per singoli alunni
Azione 3: Visite guidate e viaggi di istruzione.
Azione 4: Progetto Cinema ( Novembre-Gennaio- Marzo- Maggio)
Azione 5: Certificazione Trinity; Certificazione EIPASS
Azione 6: Adesione a progetti, concorsi e iniziative varie del territorio
(Liceo Artistico- Concorso letterario Rotary e Tomasi di Lampedusa,
giornale Momenti; Sito web destinato agli allievi….).
Alunni della scuola primaria e della SSI grado.
Commissione orario
Docenti curricolari
N. 1 Docente organico potenziato A028
Aule e laboratori, strutture del territorio, Cinema.
TEMPI:
da Ottobre a Maggio
DESTINATARI
RISORSE UMANE
STRUMENTALI
SPAZI
RISULTATI ATTESI
MONITORAGGIO
Miglioramento delle abilità scolastiche di base, di competenze linguistiche
e digitali.
Valorizzazione delle potenzialità personali.
Aumento del numero di alunni che partecipano alle attività, ai concorsi
proposti e alle certificazioni.
Realizzazione di una mostra con l’esposizione di manufatti realizzati dagli
alunni.
Indice di gradimento delle attività attraverso questionari e/o il livello di
partecipazione.
Valutazione delle competenze acquisite.
36
3° AREA DI PROCESSO DA MIGLIORARE: Inclusione e Differenziazione
OBIETTIVO STRATEGICO DI PROCESSO
1^ Realizzare e utilizzare strumenti atti a favorire il processo di integrazione di tutti gli allievi.
2^ Utilizzare al meglio le risorse umane per realizzare interventi a favore degli studenti con
difficoltà di apprendimento.
INDICATORI
PIANIFICAZIONE
AZIONI TEMPI
DESTINATARI
Destinatari diretti: alunni BES, alunni che richiedono bisogni educativi
da potenziare, gruppi di alunni stranieri individuati per il potenziamento
della L2.
Destinatari indiretti: famiglie dalle quali emergono bisogni e attese.
RISORSE UMANE
STRUMENTALI
Docenti interni;
N 1 unità Organico potenziato di Scuola Primaria.
Docente neo-assunto Scuola primaria.
Personale Esterno : Assistenti alla Comunicazione; Tirocinanti;
Mediatore Linguistico; Assistenti sociali, Psicologo, personale del
Consultorio Familiare; Volontari Associazione Arcobaleno.
Aule e laboratori
SPAZI
•
Aumentare il livello di partecipazione di alunni e genitori
•
Migliorare le prestazioni degli alunni coinvolti
Azione 1
Ottobre- Novembre: Rilevazione bisogni alunni e individuazione figure
per l’assistenza igienico-fisica e alla comunicazione.
Raccolta delle informazioni sugli alunni e valutazione delle competenze
di base il L 2.
Formazione di gruppi di lavoro suddivisi in base alle conoscenze
possedute.
Azione 2
Dicembre –Gennaio: Predisposizione PEI- PED-PEP;
avvio dello sportello ascolto con il mediatore linguistico.
Inizio attività di doposcuola.
Inizio delle attività laboratori ali con il docente dell’organico potenziato.
Attività di peer-to-peer.
Azione 3
Marzo - Aprile: Incontri con lo psicologo e le altre figure del
Consultorio.
visita al Castello Chiaramonte di Favara.
Incontri di formazione per tutti i docenti sulle problematiche BES.
Azione 4
Giugno: predisposizione PAI. Monitoraggio delle assenze.
RISULTATI ATTESI
Migliorare le competenze linguistiche in funzione della comunicazione e
delle relazioni all’interno e all’esterno della struttura scolastica.
MONITORAGGIO
Somministrazione di schede strutturate atte a monitorare i progressi
conseguiti.
37
6° AREA DI PROCESSO DA MIGLIORARE: Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane.
OBIETTIVO STRATEGICO DI PROCESSO
1^ Organizzazione di moduli formativi rivolti ai docenti dei tre ordini di scuola che prevedano
due momenti: uno teorico e uno pratico/laboratoriale.
2^ La formazione verterà su forme di didattica innovativa, sul rapporto tra competenze
curriculo verticale sugli stili cognitivi e la valutazione.
INDICATORI
•
Numero docenti coinvolti nel percorso di formazione.
•
Percentuale di docenti che sperimentano metodologie e strategie
innovative.
•
Percentuale dei docenti che realizza documentazioni (anche
digitali) di azioni inerenti la sperimentazione dei percorsi
PIANIFICAZIONE
AZIONI/ TEMPI
Azione 1 Progetto “Innovadidattica” (Progettazione di azioni rivolte agli
alunni basate sulla Didattica per Competenze).
Settembre: richiesta curriculum vitae dei docenti.
Individuazione gruppo di progetto.
Novembre: Individuazione di 15 docenti per la partecipazione al corso di
formazione.
Dicembre: Primo incontro gruppo di Progetto, definizione del calendario e
dell’attività da svolgere. Progettazione all’interno di Innovadidattica del
Modulo ”Conosco il territorio”.
Gennaio: Socializzazione ai docenti dei consigli di classe delle classi
coinvolte delle attività programmate.
Giugno: Socializzazione delle pratiche educative attuate attraverso la
condivisione sul sito della scuola.
Azione 2: Si è in attesa di comunicazioni da parte dell’USR Sicilia circa i
tempi e le procedure da attivare per porre in essere tutto quanto previsto
all’interno del “Piano di Miglioramento”, (da attuarsi in rete con gli altri
II.CC. di Ribera). Tale Progetto rivolto alla formazione dei docenti, allo
stato attuale risulta essere inserito nell’elenco dei progetti finanziati in
provincia di Agrigento.
Docenti delle classi ponte dell’Istituto.
Alunni delle classi ponte di scuola dell’infanzia, della scuola primaria
classi 5^ e della SSI grado. (curricolo verticale)
Docenti dell’Istituto per la formazione.
Docenti delle classi coinvolte
Formatori esterni.
Le aule e i laboratori e Villa Comunale.
Elaborazione di progetti con metodologie didattiche specificate e
innovative;
Rivisitazione dell’ultima unità di lavoro progettata alla luce delle nuove
modalità didattiche acquisite.
Il monitoraggio dell'impatto delle iniziative formative avrà cura di
verificare:
-gli aspetti organizzativi e gestionali;
-la struttura e l'efficacia del modello formativo;
-le competenze metodologiche sviluppate dagli insegnanti;
-la documentazione prodotta ed il possibile riuso;
-percentuale di docenti che attua le metodologie proposte nella fase di
DESTINATARI
RISORSE UMANE
STRUMENTALI
SPAZI
RISULTATI
ATTESI
MONITORAGGIO
38
formazione/ ricerca attraverso eventuali relazioni.
39
7° AREA DI PROCESSO DA MIGLIORARE: Integrazione con il territorio e rapporti con le
famiglie
OBIETTIVO STRATEGICO DI PROCESSO
1^ Tavoli tecnici con enti/associazioni per stipulare protocolli/convenzioni al fine di favorire i
processi di inclusione, integrazione, cittadinanza attiva.
INDICATORI
PIANIFICAZIONE
AZIONI
DESTINATARI
RISORSE UMANE
STRUMENTALI
TEMPI
•
Tasso di incremento della presenza delle famiglie nelle attività di
istituto a loro destinate.
•
Tasso di incremento della presenza di figure appartenenti alle
associazioni del territorio.
Azione 1. Protocolli di intesa:
- Rotary
- UVAMAR/ARCOBALENO
- Agenzia delle entrate
- Comune e II.CC. di Ribera per l’attuazione della normativa C.M. n. 2
del 2010;
-Associazione Nazionale Ciechi.
Azione 2. Collaborazioni:
-Giornale Momenti
- SRRATO
- Distretto Sanitario Consultorio Familiare
-Museo Etnoantropologico di Ribera
- Sicania news per sito web
- Arma dei Carabinieri;
-Parco letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Alunni di SP e SSI° grado
N 1 Docente organico potenziato Scuola Primaria
N 1 Docente A043 organico potenziato SSI° grado
Docenti interni dell’istituto - Personale della scuola - Genitori - Studenti Componenti delle amministrazioni pubbliche - Componenti di
associazioni educative e culturali
Novembre: Contatti e riunioni con enti e associazioni per la stipula di
convenzioni e protocolli; incontri per la definizione di un calendario di
incontri e attività. Individuazione e comunicazione degli alunni che
usufruiranno del supporto scolastico pomeridiano.
Dicembre:- Planning delle classi per l’invio degli articoli al giornale
momenti;- comunicazione ai coordinatori di classe delle modalità di invio
degli articoli e del planning; - incontri degli alunni delle classi 4 e 5 di SP
e di SSI° grado con i rappresentanti della SRRATO di 2 ore in due
diverse giornate.
Gennaio: incontri con i rappresentanti dell’Agenzia delle entrate con gli
alunni delle classi 4 e 5 di SP e di SSI°grado.
Febbraio: attivazione incontri e sportello mediatore linguistico; sportello
ascolto UVAMAR/Arcobaleno; screening odontoiatrico ( 1^ e 2^ classi
SP).
Marzo/Aprile: incontri delle famiglie con gli assistenti sociali, lo
psicologo ed altre figure del consultorio; incontri di calcetto (alunni SSI
grado), sedute di maquillage (alunne SSI grado); incontri Tenenza dei
Carabinieri ( SSI° grado- Bullismo).
Giugno: incontro con le diverse figure per acquisire informazioni di
carattere quantitativo sulla effettiva partecipazione ai servizi offerti da
40
parte delle famiglie e degli alunni
SPAZI
Le aule dei plessi di piazza Giulio Cesare e del Plesso Mosca
RISULTATI ATTESI
Aumento della sensibilizzazione nei confronti di problematiche sociali
quali la raccolta differenziata e il pagamento dei tributi.
MONITORAGGIO
INCONTRI SRRATO E AGENZIA DELLE ENTRATE: Il livello di
partecipazione e di recezione delle problematiche potrà essere rilevato
attraverso attività brainstorming per avere la percezione del livello di
riflessione degli studenti sulle tematiche degli incontri. Elaborazione di
un grafico da parte dei docenti che ha accompagnato gli alunni nelle varie
attività.
GIORNALE MOMENTI: raccolta degli articoli prodotti dagli alunni
delle classi coinvolte e analisi del livello di partecipazione degli stessi.
Realizzazione di un fascicolo con tutti gli articoli da pubblicizzare sul
sito della scuola.
ASS. UVAMAR: in sede di scrutinio intermedio e finale saranno
considerati i livelli di conoscenze e abilità raggiunti dagli alunni.
41
11 b. Piano di miglioramento 2016-2018
Si indicano le Aree di processo ed i relativi Obiettivi ambiti di intervento dei Progetti da attivare nelle
annualità di riferimento.
Ad integrazione del seguente capitolo ogni anno verranno allegate le singole progettazioni dettagliate
AREA DI PROCESSO
Curricolo, progettazione,
Valutazione
OBIETTIVO DI PROCESSO
•
Potenziare la progettazione di interventi specifici a seguito
della valutazione degli studenti.
Ambiente
apprendimento
di
•
Incentivare l’utilizzo di modalità didattiche innovative:
didattica per competenze, approccio costruzionista
( Brainstorming, Esercitazioni individuali e di gruppo, uso della
LIM).
Inclusione
differenziazione
e
•
Realizzare e utilizzare strumenti atti a favorire il processo di
integrazione di tutti gli allievi.
•
Utilizzare al meglio le risorse umane per realizzare
interventi a favore degli studenti con difficoltà di apprendimento.
42
PROGETTO
INDICATORI
PIANIFICAZIONE
AZIONI E TEMPI
DESTINATARI
RISORSE UMANE
E STRUMENTALI
SPAZI
RISULTATI
ATTESI
MONITORAGGIO
“STORIE A COLAZIONE”
Miglioramento delle competenze in Italiano e di Cittadinanza per gruppi di
alunni BES.
Azione 1
Ottobre: Individuazione alunni. Valutazione e formazione dei gruppi in base
alle competenze rilevate attraverso un colloquio individuale
Novembre/Dicembre/Gennaio: predisposizione del calendario e attivazione
dei corsi in orario curricolare e/extracurricolare.
Azione 2
Febbraio: verifiche quadrimestrale; monitoraggio delle abilità acquisite dagli
alunni ed eventuale rivisitazione della progettazione.
Azione 3
Marzo-Aprile-Maggio: ripresa dei corsi
Azione 4
Giugno: verifica finale e stesura della relazione conclusiva con l’indicazione
dei livelli raggiunti dagli alunni.
Gruppi di alunni delle classi di SP e di SSI° grado.
N 1 Docenti organico potenziato Scuola Primaria
N 1 Docenti A043 organico potenziato SSI° grado
Software per l’apprendimento della lingua Italiana
Laboratori e aule, LIM
Risorse web per l’acquisizione di competenze di cittadinanza e costituzione
Miglioramento in percentuale delle abilità e competenze risultante dalla
rilevazione delle votazione a fine anno.
Rilevazione iniziale delle competenze
Valutazione in itinere: somministrazione di una scheda strutturata atta a
monitorare i progressi conseguiti.
Miglioramento in percentuale delle abilità e competenze risultante da
valutazioni oggettive e colloqui.
Valutazione finale: somministrazione di una scheda di verifica globale per
acquisire contezza del livello di competenze e abilità conseguito da ciascun
alunno.
43
PROGETTO
INDICATORI
PIANIFICAZIONE
AZIONI E TEMPI
DESTINATARI
Gruppi di alunni delle classi di SI e SP.
RISORSE UMANE
E STRUMENTALI
N 1 Docenti organico potenziato per la Scuola dell’Infanzia
N 1 Docenti Scuola Primaria
Software per l’apprendimento della lingua Italiana
Laboratori e aule
SPAZI
RISULTATI
ATTESI
MONITORAGGIO
“PAROLE SENZA CONFINI”
Percorso di L2 per l’integrazione degli alunni stranieri attraverso l’uso
della LIM.
Miglioramento della competenza a comunicare ed apprendere in Italiano.
Miglioramento in percentuale delle abilità e competenze risultante da
valutazioni oggettive e colloqui.
Azione 1
Ottobre: Individuazione alunni. Valutazione e formazione dei gruppi in
base alle competenze rilevate attraverso un colloquio individuale e una
prova di conoscenza di L2 (test di livello A1 e/o A2 del Quadro Comune
Europeo)
Novembre/Dicembre/Gennaio: predisposizione del calendario e
attivazione dei corsi in orario curricolare e/extracurricolare.
Azione 2
Febbraio: verifiche quadrimestrale; monitoraggio delle abilità acquisite
dagli alunni ed eventuale rivisitazione della progettazione.
Azione 3
Marzo-Aprile-Maggio: ripresa dei corsi
Azione 4
Giugno: verifica finale e stesura della relazione conclusiva con
l’indicazione dei livelli raggiunti dagli alunni.
Acquisizione di conoscenze del nuovo sistema linguistico
Costruzione di relazioni positive con i compagni e con gli adulti
Inserimento attivo nell’ambiente scolastico
Favorire l’integrazione degli alunni stranieri.
Rilevazione iniziale delle competenze
Valutazione in itinere: somministrazione di una scheda strutturata atta a
monitorare i progressi conseguiti.
Miglioramento in percentuale delle abilità e competenze risultante da
valutazioni oggettive e colloqui.
Valutazione finale: somministrazione di una scheda di verifica globale per
acquisire contezza del livello di competenze e abilità conseguito da
ciascun alunno.
44
PROGETTO
“ENGLISH TOWARDS NEW HORIZONS”
INDICATORI
1.
Incremento del numero di alunni che conseguono
le
certificazioni.
Azione 1
Settembre-Ottobre: Individuazione degli alunni da inserire nel
progetto.
Azione 2
Novembre - Dicembre: Raccolta delle informazioni sugli alunni
attraverso colloqui e compilazione di apposite schede. Valutazione
delle competenze di base.
Azione 3
Gennaio-Maggio: Attivazione dei corsi
Azione 5
Giugno: Esame di certificazione..
PIANIFICAZION
E
AZIONI
E
TEMPI
DESTINATARI
Alunni della SP e della SSI° grado.
RISORSE
UMANE
E
STRUMENTALI
SPAZI
N 1 Docenti organico potenziato Scuola Primaria
N 1 Docenti organico potenziato classe di concorso A345.
RISULTATI
ATTESI
Conseguimento certificazioni spendibili.
MONITORAGGI
O
Interazione orale in itinere.
Laboratori e aule
45
PROGETTO
“REALTÀ MATEMATICA”
INDICATORI
2.
Miglioramento in percentuali della votazione in ambito
matematico.
Azione 1
Settembre-Ottobre: Individuazione degli alunni da inserire nel
progetto.
Azione 2
Novembre: Predisposizione del calendario di incontri da attuarsi in
orario curricolare o extracurricolare.
Azione 3
Dicembre-Maggio: Attivazione dei corsi di recupero anche
relativamente alle Prove standardizzate.
PIANIFICAZION
E
AZIONI
E
TEMPI
DESTINATARI
Alunni che necessitano di attività di recupero.
RISORSE
UMANE
E
STRUMENTALI
SPAZI
N 1 Docenti organico potenziato per la Scuola Primaria.
N 1 Docenti SSI° grado classe di concorso A059.
LIM.
RISULTATI
ATTESI
Miglioramento in percentuale delle abilità e competenze risultante da
valutazioni oggettive e colloqui.
MONITORAGGI
O
Somministrazione di prove strutturate e semi-strutturate.
Laboratori e aule
46
PROGETTO
“MUSICANDO INSIEME”
INDICATORI
•
Utilizzare diverse modalità di apprendimento
esecuzione dei brani musicali.
•
Controllo degli aspetti ritmici del brano.
•
Aumento di comportamenti pro-sociali;
PIANIFICAZIONE
AZIONI E TEMPI
Azione 1
Settembre-Ottobre: Selezione alunni da inserire nel coro (SI
anni cinque, SP, SSI° grado). Prove attitudinale ritmiche e canto.
Azione 2
Novembre-Dicembre: Ricerca e codifica brani di estrazione
popolare dei rispettivi Paesi di provenienza. Studio dei brani
etnici
Azione 3
Gennaio-Febbraio: Realizzazione di pattern ritmici e canti delle
tradizioni di origine. Riproduzione dei brani etnici
Azione 4
Marzo-Aprile-Maggio: Prove di Ensemble con gruppi di alunni
provenienti dall’orchestra scolastica. Riproduzione dei brani
etnici.
Azione 5
Giugno: Realizzazione concerto finale.
Azione 6
Ottobre- Giugno: partecipazione a concorsi.
Alunni dell’Istituto delle classi ponte
N 1 Docenti organico potenziato classe di concorso A032
Educazione musicale (per la gestione del coro)
N 1 Docenti organico potenziato classe di concorso AI77
percussioni
Laboratori e aule
DESTINATARI
RISORSE UMANE
E STRUMENTALI
SPAZI
ed
RISULTATI ATTESI
Aumentare del senso di autostima e di partecipazione.
Sviluppare esperienze di tipo collaborativo nel fare musica.
Acquisizione del senso di appartenenza alla comunità scolastica.
Sviluppare e potenziare la creatività di ogni soggetto coinvolto
offrendo la possibilità di conoscere culture e mondi musicali
diversi dal nostro per una piena integrazione.
Stabilire rapporti di fiducia reciproca e imparare a fidarsi gli uni
degli altri.
MONITORAGGIO
- Rilevazione di coerenza tra attività svolte e il progetto
predisposto (tipologia/tempi/modalità).
- Osservazione negli alunni di una maggiore sensibilità
all’integrazione;
- Somministrazione questionario strutturato o scheda di lavoro a
domande aperte sul percorso intrapreso.
47
11 c. Azioni di valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del PdM
La realizzazione del progetto prevede una sistematica azione di monitoraggio di tutte le fasi che verrà
attuata dai responsabili delle attività, dai componenti della Commissione RAV, dalle Funzioni Strumentali
e dallo Staff di Dirigenza.
Il team effettuerà la verifica qualitativa dell’azione monitorando i seguenti indicatori :
• Grado di efficacia delle azioni messe in atto , rilevabile attraverso le competenze acquisite dagli
studenti (test strutturati).
• Grado di soddisfacimento delle aspettative dell’utenza, da rilevare mediante questionari di gradimento.
• Capacità di adattamento in itinere alle eventuali nuove esigenze.
Il riesame di tutto il Piano di Miglioramento verrà effettuato dal NIV (Nucleo Interno di
Autovalutazione) e dalla Dirigente ed è finalizzato, oltre che all’aggiornamento dello stato di
avanzamento delle singole attività, anche all’eventuale ridefinizione degli obiettivi a breve termine in
seguito al sopraggiungere di situazioni ed evidenze comprovate che dovessero rendere necessaria una
revisione. Sarà necessario non perdere di vista l’obiettivo di raggiungimento finale del progetto al fine di
valutare l’efficienza organizzativa e l’efficacia delle azioni didattiche messe in campo.
le azioni di condivisione e di diffusione del piano all’interno ed all’esterno della scuola saranno:
1. Pubblicazione del Piano di Miglioramento sul sito web dell’Istituto.
2. Disseminazione di informazioni nei riunioni del Collegio dei docenti e del Consiglio di Istituto .
3. Discussioni e informazioni nei Consigli di Intersezione (Scuola dell’Infanzia), nei Consigli di
Interclasse (Scuola Primaria) e nei Consigli di Classe (Scuola Secondaria di I Grado).
48
11. d Fabbisogno di organico
11. d 1 Posti Comuni e di Sostegno
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Annualità
Fabbisogno per il triennio
Motivazione: indicare il piano
delle sezioni previste e le loro
caratteristiche (tempo pieno e
normale, pluriclassi….)
Scuola
Posto
Posto
di
comune
sostegno
a.s. 2016-17: n.
24
1
Tempo normale prolungato.
a.s. 2017-18: n.
24
1
Tempo normale prolungato.
a.s. 2018-19: n.
24
1
Tempo normale prolungato.
a.s. 2016-17: n.
11
4
Tempo normale
a.s. 2017-18: n.
11
4
Tempo normale
a.s. 2018-19: n.
11
4
Tempo normale
dell’infanzi
a
Scuola
primaria
49
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO
Classe
di
a.s. 2016-17
concorso/so
a.s. 2017-
Motivazione: indicare il piano
18
delle classi previste e le loro
stegno
caratteristiche
A043
13 docenti
13 docenti
15 classi tempo prolungato
A059
8 docenti
8 docenti
15 classi tempo prolungato
A245
2 docenti
2 docenti
15 classi tempo prolungato
A345
3 docenti
3 docenti
15 classi tempo prolungato
A028
2 docenti
2 docenti
15 classi tempo prolungato
A033
2 docenti
2 docenti
15 classi tempo prolungato
A032
2 docenti
2 docenti
15 classi tempo prolungato
A030
2 docenti
2 docenti
15 classi tempo prolungato
AB77
1 docente
1 docente
1 corso
AC77
1 docente
1 docente
1 corso
A377
1 docente
1 docente
1 corso
AM77
1 docente
1 docente
1 corso
Sostegno
9 docenti
9 docenti
Alunni
7 art. 3 comma 3
5 art. 3 comma 1
Classe
di
a.s. 2018-19
concorso/so
Motivazione: indicare il piano delle classi
previste e le loro caratteristiche
stegno
A043
14 docenti
16 classi tempo prolungato
A059
8 docenti e 9 ore
16 classi tempo prolungato
A245
2 docenti
16 classi tempo prolungato
A345
3 docenti
16 classi tempo prolungato
A028
2 docenti
16 classi tempo prolungato
A033
2 docenti
16 classi tempo prolungato
A032
2 docenti
16 classi tempo prolungato
A030
2 docenti
16 classi tempo prolungato
AB77
1 docente
1 corso
AC77
1 docente
1 corso
50
A377
1 docente
1 corso
AM77
1 docente
1 corso
Sostegno
9 docenti
Alunni
7 art. 3 comma 3
5 art. 3 comma 1
51
11. d 2 Posti per il potenziamento
Tipologia (es. posto
comune
primaria,
classe di concorso
scuola
secondaria,
sostegno…)*
Posto Comune EEE
n.
docenti
Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al capo I e
alla progettazione del capo III)
4
•
Sostegno SSI° grado
4
•
•
•
•
A043 Italiano, Storia,
Geografia
3
•
•
•
•
potenziare l’offerta formativa per le eccellenze;
potenziare gli interventi di recupero;
incoraggiare la cooperazione, il senso di responsabilità, lo
spirito critico e la convivenza democratica in tutte le
componenti;
alfabetizzazione e perfezionamento dell’Italiano come L2;
A345 Lingua Inglese
1
•
valorizzazione delle competenze linguistiche (Italiano,
Inglese);
A059 Matematica e
Scienze
A032
Educazione
Musicale
1
•
1
•
potenziamento delle competenze matematico-logiche e
scientifica;
incoraggiare la cooperazione, il senso di responsabilità, lo
spirito critico e la convivenza democratica in tutte le
componenti;
potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte e
nel cinema;
•
AI77 Percussioni
1
•
•
curare la didattica speciale per gli alunni che manifestano
difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse (deficit,
disturbi, svantaggi)
curare la didattica speciale per gli alunni che manifestano
difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse
(deficit, disturbi, svantaggi) e all’alfabetizzazione
-porre l’alunno al centro dell’azione educativa in tutti i suoi
bisogni: cognitivi , emotivi, relazionali, corporei, estetici,
etici, spirituali e religiosi;
-potenziare gli interventi di recupero;
potenziare l’inclusione scolastica ;
incoraggiare la cooperazione, il senso di responsabilità, lo
spirito critico e la convivenza democratica in tutte le
componenti;
potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte e
nel cinema
52
11. d 3 Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei
parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Tipologia
n.
Assistente amministrativo
2
Collaboratore scolastico
4
Assistente tecnico e relativo profilo
(solo scuole superiori)
Altro
o Assistenti di Laboratorio Informatico
53
12. Piano di Formazione
Gli adempimenti relativi alla funzione docente e la formazione in servizio dei docenti di ruolo è intesa
come "obbligatoria, permanente e strutturale" (commi 11 e 124 della legge 104).
Le attività previste sono coerenti con il PTOF, con il Piano di Miglioramento e i piani disviluppo della
didattica per competenze, in particolare per l’elaborazione del curricolo relativo acompetenze trasversali
(ed. alla cittadinanza, ed. digitale), nelle more dell’emanazione da partedel MIUR del previsto Piano
Nazionale della Formazione e tenendo conto di quanto specificato nella nota MIUR n. 35 del 7/1/2016.
Considerando che le competenze dei docenti sono relative ad abilità , disciplinari, pedagogiche,
didattiche e metodologiche, psicorelazionali, la nuova Riforma punta anche alle competenze di
innovazione e sperimentazione didattica, all’acquisizione delle conoscenze ed abilità informatiche e
anche all’aggiornamento di competenze disciplinari, le priorità di formazione, desunte dall’indagine sui
bisogni formativi effettuata, nel corso del triennio debbano riguardare:
• progettazione per competenze curricolari e trasversale;
• metodologie innovative;
• identificazione precoce dei disturbi di apprendimento e gestione DSA/BES ( come previsto dal
PAI approvato nel Collegio docenti del…scheda da somministrare al secondo bimestre)
• Innovazione metodologica
• Sicurezza.
•
•
•
•
•
•
FORMAZIONE EFFETTUATA ED IN ATTO as 2016/17
PERSONALE DOCENTE
“PERSONALE ATA
Progettare
e
Valutare
per
•
competenze…….”
• Corso di formazione per Amministratore di
“ Classe scomposta”
sistema
Formazione PNSD
• Corso di formazione per Assistenza di base
agli alunni con disabilità
Coro Voci Bianche
• Formazione e Informazione generale e
Innovadidattica” a.s 2015/16
specifica sulla sicurezza Dlgs 81/2008
Formazione e Informazione generale e
specifica sulla sicurezza Dlgs 81/2008
54
13. Reti di Scuole
Forma indispensabile di collaborazione tra le Istituzioni scolastiche, siano esse di ambito o di scopo,
trova nuova previsione normativa nei commi 70, 71, 72 e 74 dell’art.1 della Legge 107 del 2015, anche
se la costituzione delle reti di scuole ha un suo antecedente nell’art.7 del DPR n.275 del 1999,
Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche.
Le finalità delle reti stipulate sono riconducibili alle indicazioni della Legge relativamente a :
•
•
•
•
•
valorizzazione delle risorse professionali;
gestione comune di funzioni e di attività amministrative;
realizzazione di progetti o di iniziative didattiche, educative, sportive o culturali di interesse
territoriale.
piani di formazione del personale.
promozione della cultura
Reti attivate:
RETE
A.S. 2015/2016
“Scuole provincia di AG per convenzione con
Avv. Pennisi”
A.S. 2016/2017
x
“Coro Voci Bianche”
x
x
“Scuole Area Interna dei Sicani”
x
x
“FormAdmin”
X
x
“Accordo tra gli Istituti Comprensivi di x
Ribera”
x
“Rete delle Istituzioni Scolastiche Statali di x
Ribera e del territorio limitrofo per il rinnovo
dela convenzione per la gestione del servizio
di cassa”
x
“ITACA”
x
X
“Rete Scuole Sicure “ 14-15”
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14. Protocolli d’intesa
Diversi i Protocolli d’Intesa stipulati con Enti e associazioni presenti nel territorio che mirano a
rafforzare le sinergie orientate all’ottimizzazione delle risorse umane, strumentali ed anche finanziarie
per il raggiungimento degli scopi educativi e formativi dell’Istituto.
•
•
•
•
•
I Protocolli sono stati e saranno occasione per:
l’attivazione di progetti orientati al recupero dei saperi locali, dell’identità cittadina e del senso
di appartenenza, favorendo lo sviluppo globale della personalità dei ragazzi e la valorizzazione
delle capacità linguistico-espressive quali opportunità di crescita personale.
attività di counseling, supporto formativo ai docenti, interventi educativi individualizzati,
sostegno alle famiglie, supporto e recupero formativo scolastico.
attività di conoscenza delle diverse agenzie del territorio e diffondere un maggior senso civico
nel rapporto cittadino/istituzioni e divulgazione dei principi di solidarietà civile.
dare attuazione e struttura organizzaziva alla Circolare del 2 Gennaio 2010 relativamente ad
un’equa distribuzione della presenza degli alunni stranieri nelle diverse realtà scolastiche al fine
di garantire una loro effettiva integrazione.
fornire attività di intermediazione culturale.
PROTOCOLLO D’INTESA
A.S. 2015-2016
A.S. 2016-2017
“Rotary Club”
X
X
“Società Cooperativa Sociale
Quid Iuris”
X
“Giuseppe Tomasi di
Lampedusa” S.Margherita di
Belice.
X
“I.C. di Ribera e Comune
X
“Cooperativa Sociale
Arcobaleno”
X
“Agenzia delle Entrate
X
“Associazione Nazionale
Ciechi”
X
X
X
“A.I.T.A.E:” 2014-15
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