OD ONTO IA TR IA - Centro Implantologico Tramonte
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OD ONTO IA TR IA - Centro Implantologico Tramonte
(IRXMWXMMRTVMQEPMRIE RIPPE46):)2>-32) HIMXYQSVMHIPPEFSGGE 3(3283-%86-% -RXIVZMWXEEPHSXXSV6SZIXXETVIWMHIRXIHM%2(-&IVKEQS 0¸MQTSVXER^EHIPPETVIZIR^MSRIMPWSWXIKRSEPPEGEXIKSVME IPIGSRZIR^MSRMGSRPIJEWGIHIFSPMTIVPEXYXIPEHIPPEWEPYXI `7SÁE >> Una professione alle prese con importanti passi avanti nel campo della prevenzione e della cura e, di contro, divisa tra un’offerta in aumento e una domanda “costretta” a spendere meno a causa della crisi. Stiamo parlando del settore odontoiatrico bergamasco così come lo dipinge il dottor Maurizio Rovetta, presidente di ANDI Bergamo, Associazione Nazionale Dentisti Italiani nata con l’obiettivo di tutelare la categoria e offrire strumenti per l’aggiornamento e la formazione. Partiamo con il fare una panoramica del settore in Bergamasca. Quanti dentisti ci sono? All’albo dei medici chirurghi odontoiatri siamo in 863 medici mentre come soci ANDI siamo 490. Complessivamente, in Lombardia, i dentisti ANDI sono 6.673 e, a livello nazionale, 23mila. E i numeri sono in crescita; in ogni Consiglio, infatti, accettiamo nuovi colleghi. E i giovani? Sono pochi i giovani che aprono uno studio proprio. La maggior parte dei ragazzi che esce dall’Università va a lavorare in strutture associate a ospedali o cliniche oppure in service e viene pagata una miseria per cui deve trovarsi altre collaborazioni o lavori per arrivare a fine mese. La crisi economica non li sta aiutando, ci troviamo di fronte a un mercato saturo e a oggettive difficoltà di mantenimento. Come è cambiata la professione negli anni? È completamente diversa. Le difficoltà iniziali ci sono state per tutti. Io stesso vent’anni fa per riuscire ad aprire il mio studio ho esercitato per anni al Pronto Soccorso dell’aeroporto. I giovani di oggi invece si trovano di fronte molte più difficoltà e ostacoli. E aprire un studio dentistico diventa per molti un’impresa, quasi un suicidio. La gente spende meno, anche se stiamo parlando di salute. Dal punto di vista della qualità delle prestazioni invece, la situazione è migliorata notevolmente. Si cerca di conservare il più possibile, anche grazie all’indiscussa prevenzione corretta che viene operata dai medici ANDI. A livello formativo noi puntiamo molto sulla prevenzione e sulla diagnosi corretta, prima di fare una terapia. Dottor Maurizio Rovetta, presidente di ANDI Bergamo, Associazione Nazionale Dentisti Italiani Come e quanto continua a incidere la tecnologia? La tecnologia ha fatto passi da gigante sviluppando apparecchiature sempre più confacenti e permettendo ai medici di completare il quadro diagnostico in modo più affinato e predicibile per i futuri esiti e la durata nel tempo dei nostri interventi. Dal punto di vista diagnostico, abbiamo a disposizione radiografie, TAC dedicate alla bocca, nuovi macchinari che ci permettono di vedere in 3D la struttura ossea e abbiamo anche la possibilità di collaborare con gli Ospedali Riuniti. Come Associazione, abbiamo costruito un ponte con il reparto di Odontostomatologia diretto dal Dott. Umberto Mariani per cui, quando uno dei nostri colleghi si trova di fronte a una diagnosi particolare, manda il paziente ai Riuniti. Grazie a questo circuito, l’anno scorso, tra città e provincia siamo riusciti a intercettare 17 neoplasie della bocca e siamo riusciti a curarle grazie alla specifica professionalità dei Medici Ospedalieri. Questo grazie al fatto che, come Associazione, siamo capillari e distribuiti su tutto il territorio. 2IPPE&IVKEQEWGEMGLMVYVKLM SHSRXSMEXVMWSRS-WSGM %2(-WSRSQIRXVIMR 0SQFEVHMEWMEVVMZEE IEPMZIPPSRE^MSREPIQMPE Le principali criticità che si trova ad affrontare la categoria? Principalmente criticità dettate dalla crisi, che attanaglia soprattutto i pazienti e quindi non consente di effettuare cure adeguate rispetto a quello che il piano clinico terapeutico richiederebbe. Il paziente ha un budget oltre cui non può andare e noi non possiamo che seguire il paziente e le sue esigenze. Una seconda criticità è data da una tassazione sempre più martellante che rende difficoltosa la gestione delle piccole realtà e porta purtroppo alla chiusura di ambulatori odontoiatrici. Questo causa problemi a tutto l’indotto che ruota attorno alla professione. Una terza difficoltà è legata ai giovani e al loro inserimento nell’ambito lavorativo; come dicevo, l’offerta è tanta ma la domanda è poca. Quali sono gli interventi più richiesti? Allo stato attuale, interventi conservatori, estrazioni, sedute di igiene e prevenzione in generale. Diminuiscono, invece, l’implantologia e le protesi, nonostante siano importanti. La bocca infatti è la porta d’ingresso di numerose patologie e svolge funzioni non solo estetiche, ma anche digestive. Come Associazione, su cosa puntate? ANDI è sia un sindacato di categoria sia una società scientifica. Siamo apartitici e non abbiamo fini di lucro. Tutti lavoriamo volontariamente. I nostri obiettivi sono molteplici: tuteliamo gli interessi della categoria; combattiamo i fenomeni di abusivismo della professione e il prestanomismo; promuoviamo il chiarimento delle controversie tra colleghi; svolgiamo formazione culturale e scientifica non solo per i medici ma anche per il nostro essenziale personale. Ogni socio ha infatti l’obbligo ministeriale di raggiungere i 50 crediti annuali in corsi di aggiornamento e questo è fondamentale per conoscere le nuove tecnologie e accorciare certe terapie in base alle tecniche più recenti. Quali progetti state portando avanti? Promuoviamo il mese della prevenzione dentale, per cui ad ottobre facciamo visite a costo zero e a settembre il mese del controllo gratuito della protesi dentale; abbiamo l’“Oral Cancer Day” per cui ci organizziamo con gazebo nelle piazze per spiegare l’importanza della prevenzione rispetto a questa grave patologia. Negli ultimi anni abbiamo portato avanti convenzioni con il Comune di Bergamo e con altri Comuni limitrofi per quanto riguarda la Family Card, la Giovani Card e la recente Senior Card. Inoltre, da anni, ANDI ha in essere un accordo con il Ministero della Salute per cui, in base a determinate condizioni economiche, si eseguono delle prestazioni con parcelle concordate con il Ministero stesso. | I CENTRI IMPLANTOLOGICI TRAMONTE E LA PREVENZIONE DEI TUMORI DEL CAVO ORALE Tumori magari poco conosciuti ma che re uno stile di vita sano, in particolare è mucosa orale e approfondire l’indagine. colpiscono molti uomini e donne, ignari importante non sottovalutare eventua- Nei Centri Implantologici Tramonte della loro esistenza. Stiamo parlando li lesioni della bocca solo perché picco- vengono non solo effettuati questi condei carcinomi del cavo orale. “In tutto le o indolori. Un altro segnale di allar- trolli, ma si utilizzano anche le lamil mondo i tumori che colpiscono bocca, me può essere dato in caso si verifichino pade a fluorescenza che permettono di laringe e faringe rappresentano circa impedimenti a una corretta masticazio- vedere l’alterazione della fluorescenza il 10 per cento di tutte le neoplasie ma- ne. Per i medici, è consigliabile presta- naturale dei tessuti, invisibile a occhio ligne negli uomini e il 4 per cento nelle re particolare attenzione alle lesioni nudo. In questo modo è possibile evidendonne”. A parlarne è il Dott. Silvano U. precancerose e a qualsiasi segno o sin- ziare le alterazioni iniziali della mucoTramonte, già allievo della scuola Ita- tomo di tumore del cavo orale, in tutti sa orale e individuare così l’eventuale liana di Senologia di Umberto Veronesi. gli individui che consumano tabacco o tumore. L’Associazione nazionale per Nei Centri Implantologici Tramonte è che assumono regolarmente alcol, ma l’assistenza dei propri dirigenti iscritti, possibile prevenire questo tipo di car- questi stessi individui dovrebbero por- il FASI, ha, da quest’anno introdotto per cinoma grazie all’impiego del VELscope, tare all’attenzione del proprio curante primo, per gli odontoiatri che aderiscauna lampada a fluorescenza che consen- odontoiatra tutti quei disturbi che non no al programma, l’obbligo di utilizzo di te di fotografare le evoluzioni e modi- recedono spontaneamente nell’arco di questo macchinario per la prevenzione ficazioni del cavo orale nel tempo. Il qualche giorno. “Si consiglia l’esame del tumore del cavo orale. I Centri Immodo migliore di diminuirne il rischio del cavo orale eseguito da un medico o plantologici Tramonte di Milano e Bersarebbe sfruttare al meglio una cir- da un dentista per tutti i soggetti di età gamo hanno entrambi aderito a questo costanza presente nella vita di tutti e superiore ai 60 anni che abbiano fattori progetto di prevenzione. non adeguatamente considerata: la re- di rischio per il carcinoma orale” recilazione col proprio odontoiatra. E que- ta una nota dell’AIRC. Ma perché non sto senza cambiare in nulla le proprie estendere la norma prudenziale a tutti, abitudini né sobbarcarsi spiacevoli in- dato che tutti, prima o poi, nell’arco di combenze. La prevenzione risulta essere un anno, hanno o dovrebbero avere, un quindi fondamentale in questo senso an- controllo odontoiatrico? Nel corso che se, in base ai dati disponibili, ad oggi della visita, i principali esami per indivinon è possibile formulare raccomanda- duare questo tipo di tumore, in assenza zioni a favore o contro lo screening di di sintomi, sono l’ispezione e la palparoutine per i tumori del cavo orale per zione. L’occhio esperto del dentista può coloro che non presentano sintomi. Per riconoscere immediatamente una variai pazienti è valido il consiglio di adotta- zione cromatica o morfologica della 7SÁEHMGIQFVI 7EPYXI