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LIN EA 2 Indice TIS ELEC INTRODUZIONE pag. 3 IL PATOGENO pag. 4 I PRODOTTI • DITHANE DG Neotec • CURIT linea ELECTIS • ELECTIS pag. 13 pag. 22 LA STRATEGIA DI LOTTA pag. 28 BIBLIOGRAFIA pag. 30 pag. 14 pag. 18 EA TIS ELEC Dow Agrosciences nasce da un processo evolutivo comune a molte società che operano nel mercato degli agrofarmaci o più in generale di quello della scienza e tecnologia applicata alle produzioni agricole, così come recita la nostra missione. Una evoluzione che ha visto succedersi nell’ultimo decennio, ed oltre, fusioni ed acquisizioni aziendali. Dow Agrosciences è il condensato delle invenzioni, tecnologie e prodotti di diverse società/divisioni (Dow, Elanco, Sanachem, Rohm&Haas) che hanno segnato la storia del comparto sin dalla sua prima caratterizzazione, nel secolo scorso. Dow Agrosciences si presenta oggi con una gamma di prodotti che, pur ancorati alla tradizionale sintesi chimica, si arricchisce di soluzioni derivate da processi di fermentazione naturale (Spinosad-Laser) per poi entrare nell’ancora inesplorato mondo delle biotecnologie e delle nuove tecnologie legate alla produzione agricola (vaccini animali, materie prime rinnovabili, ecc..). Dow Agrosciences Italia opera in un mercato caratterizzato da colture ad alto valore aggiunto, tra le quali si segnala, per la sua importanza, la Viticoltura. La gamma prodotti dedicata a questa importante coltura è già oggi ampia ed innovativa: Arius, Dithane, Karathane, Rubigan, Thiocur, Vento tra i fungicidi; Daskor, Dursban, Magister, Laser, Reldan tra gli insetticidi, Goal, Hopper, Kerb, Treflan per terminare con gli erbicidi. Mancava ‘solo’ una presenza significativa nel segmento più significativo: gli Antiperonosporici Nel colmare tale lacuna, Dow Agrosciences Italia è felice di poter annunciare che la propria gamma Vite si arrichisce di una nuova linea di prodotti antiperonosporici; una soluzione tra le più efficaci oggi presenti sul mercato: la linea Electis Introduzione LIN Introduzione 3 EA Il Patogeno LIN TIS ELEC Classificazione e ciclo biologico L’agente patogeno della peronospora del- la presenza dei caratteristici e peculiari flala vite è la Plasmopara viticola (Berk. et gelli di cui sono dotate le zoospore, esso Curt.) Berl. et De Toni. Recentemente, per è stato riclassificato nel seguente modo: Vecchia classificazione Regno: Mycota Divisione: Eumycota Classe: Oomycetes Ordine: Peronosporales Famiglia: Peronosporaceae Genere: Plasmopara Specie: viticola Nuova classificazione Regno: Straminiphila Divisione: Oomycota Classe: Peronosporomycetes Ordine: Peronosporales Famiglia: Peronosporaceae Genere: Plasmopara Specie: viticola CICLO BIOLOGICO DELLA PERONOSPORA DELLA VITE Infezioni secondarie Infezioni primarie P. viticola, per la sua stretta dipendenza dall’ospite, è un parassita obbligato ed il suo ciclo biologico si compie attraverso due fasi: INFEZIONE PRIMARIA e INFEZIONE SECONDARIA 4 EA Fig. 01 SVERNAMENTO All’inizio dell’autunno, dal micelio fungino, presente nei tessuti delle foglie che si apprestano a cadere, si originano gli organi sessuali maschili (anteridio) e femminili (oogonio), i quali, in seguito al loro accoppiamento, danno origine alle “oospore” (fig. 1), attraverso le quali il patogeno si conserva durante l’inverno. Le oospore, per poter germinare in primavera, hanno bisogno di subire un “processo di maturazione”, che si conclude tra la fine di novembre e la prima metà di dicembre. Questo processo dipende da fattori endogeni (sintesi di enzimi e rimozione di TIS ELEC inibitori) e fattori esogeni (temperatura e pioggia). In particolare, circa questi ultimi, si è accertato che le fluttazioni delle piogge e la loro durata (minimo 40 gg.) sono dei fattori chiave per l’inizio del processo di germinazione. In ogni caso, nonostante le oospore siano SEMPRE presenti alla fine di ogni stagione, non si osserva nessuna relazione tra incidenza della malattia durante la stagione e il numero di oospore differenziate in autunno. Il Patogeno LIN Infezione primaria INFEZIONE PRIMARIA La germinazione delle oospore dà inizio alle “infezioni primarie” della malattia. Da ultimi studi scientifici risulta che questo processo non avviene solo durante le prime fasi vegetative della coltura, ma Fig. 02 Fig. 03 si prolunga, con andamento “a cascata”, fino a primavera inoltrata e, in alcuni casi, anche in estate. L’oospora germinata emette uno o più “macrosporangi” (fig. 2 e 3), detti anche “macroconidi”, all’interno dei quali si originano circa 40 “zoospore” (fig. 4). Queste, in seguito all’azione della pioggia 5 EA Il Patogeno LIN TIS ELEC Fig. 04 che schizza sul terreno, e tramite correnti aeree, giungono sulle foglie diffondendo il patogeno (fig. 5). La germinazione delle oospore ha un andamento scalare (può durare da 3 a 14 giorni) e necessita di due eventi piovosi a distanza di almeno 3 giorni: il primo, necessario per la formazione del macrosporangio ed il secondo per la sua dispersione. Fig. 05 6 Le zoospore, in presenza di acqua libera sulla foglia (minimo 1,5-2 ore di bagnatura) e con l’aiuto di due piccole ciglia vibratili, raggiungono gli stomi, germinano ed iniziano la penetrazione nei tessuti vegetali (fig. 6). In genere, con temperature ed umidità favorevoli, il processo di germinazione delle zoospore e successiva penetrazione del micelio all’interno dei tessuti si compie in circa 24 ore. REGOLA DEI TRE 10 In linea generale si ritiene che, affinché l’infezione abbia inizio, è necessario che si verifichino contemporaneamente tre fattori: minimo 10°C di temperatura, minimo 10 mm di pioggia nelle 24/48 ore e che i tralci siano lunghi minimo 10 cm. (Regola dei tre 10). Questa regola, attualmente, ha solo un valore orientativo e deve essere seguita con la necessaria elasticità. Attenersi strettamente a questa regola per approntare una strategia di lotta non sempre garantisce risultati accettabili; in diversi casi, infatti, sono state riscontrate alcune sue eccezioni (es. infezioni primarie su tralci di lunghezza inferiore ai 10 cm.). Inoltre, è sicuramente preferibile considerare la temperatura media di 10°C anziché la minima. Fig. 06 EA Fig. 08 INCUBAZIONE Con la penetrazione del fungo nell’ospite incomincia il cosiddetto “periodo di incubazione”. In questa fase il patogeno dà origine dapprima ad un micelio primordiale di forma ampollare, detto “premicelio” (fig. 7), che successivamente si espande, come “micelio” vero e proprio, nei tessuti parenchimatici (fig.8). Arrivato a contatto con le cellule, il micelio dà origine a particolari organi, detti “austori” (fig.9), che gli permettono di assorbire gli elementi nutritivi dai succhi cellulari. La durata del periodo di incubazione è strettamente legata ai valori di temperatura ed umidità (Tab. n° 1); esso, in genere, varia da 4 a 15 gg., ma, in determinate condizioni (basse temperature e bassa umidità), può durare anche oltre 20 gg.. La difficoltà di avere dati climatici rappresentativi, per aree omogenee e significative, è il maggiore ostacolo per individuare con esattezza l’inizio delle Il Patogeno LIN Fig. 07 TIS ELEC infezioni e quindi il momento ottimale per le applicazioni degli antiperonosporici. Per questo motivo, la lotta a questo patogeno è in larga parte affrontata con un approccio più di tipo preventivo che curativo. Tabella 1 Temperatura media (°C) Durata del periodo di incubazione in giorni Umidità atmosferica bassa Umidità atmosferica alta 14 15 11 15 13 9,5 16 11,5 8,5 17 10 7,5 18 9 6,5 19 8 6 20 7 5 21 6,5 4,5 22 6 4,5 23 5,5 4 24 5,5 4 25 6 4,5 26 6 4,5 Fonte: Goidanich Fig. 09 7 EA Il Patogeno LIN Infezione secondaria TIS ELEC Fig. 10 EVASIONE Il periodo di incubazione dell’infezione primaria termina con le sue prime manifestazioni visive, dette “macchie d’olio” (foto 1). In condizioni climatiche favorevoli ed in poco tempo, il fungo inizia la riproduzione asessuale, che termina con la sua evasione dall’ospite e quindi con l’inizio delle infezioni secondarie. L’evasione dall’ospite avviene con la fuoriuscita dagli stomi dei rami “macrosporangiofori” (fig. 10) che rappresentano le fruttificazioni asessuali del patogeno e sui quali si differenziano i “macrosporangi estivi” (fig.11), detti anche “conidi-estivi”. Fig. 11 8 Il contenuto di questi ultimi, al momento della germinazione, si suddivide in 5-6 parti, le quali, dotandosi di due ciglie vibratili, si trasformano in zoospore. INFEZIONI SECONDARIE Le zoospore, fuoriuscite in seguito alla rottura dei macrosporangi, arrivano su nuove foglie dando origine alle infezioni secondarie. Durante il periodo vegetativo, le infezioni, sia primarie che secondarie, possono susseguirsi diverse volte ed accavallarsi. Pertanto, la peronospora della vite è definito un “patogeno policiclico”. EA Foto 01 FOGLIE Il primo sintomo dell’attacco della peronospora sulla vite si presenta, in genere, sulle foglie con la caratteristica “macchia d’olio” (foto 1). Questa manifestazione, cosi chiamata perché la superficie fogliare si presenta decolorata e con aspetto traslucido, si osserva sulla pagina superiore della foglia. In seguito all’evasione dall’ospite, alla pagina inferiore, in corrispondenza delle macchie d’olio, si forma una tipica “muffa bianca” (foto 2) di aspetto lanuginoso, che rappresenta le fruttificazioni asessuali del fungo. Quando le infezioni proseguono Foto 03 TIS ELEC Foto 02 Il Patogeno LIN Sintomatologia anche in estate, il patogeno, sulle foglie adulte, si manifesta differentemente sotto forma di “peronospora a mosaico” (foto 3). Anche in questo caso, in corrispondenza delle macchie, alla pagina inferiore, si ha formazione di muffa bianca (foto 4). TRALCI Oltre alla foglie, il patogeno attacca anche i tralci erbacei della pianta, soprattutto quando la sua diffusione è molto elevata. In questi casi il sintomo è l’annerimento e allessamento dei tessuti (foto 5). Foto 04 9 EA Il Patogeno LIN TIS ELEC Foto 03 Foto 05 GRAPPOLI Sui grappoli, l’infezione può avvenire prima, durante e dopo la fioritura. Prima della fioritura, le infezioni possono partire già dalla fase di grappoli distesi e proseguire in seguito. In questi casi, la presenza del patogeno si manifesta sotto forma di annerimento ed allessamento (simile ad un fagiolino lesso) e, soprattutto, con la tipica conformazione ad “S” (foto 6). Quest’ultimo sintomo, caratteristico e specifico della peronospora, evita di commettere errori nella diagnosi della malattia. Quando la virulenza del fungo è elevata, Foto 07 10 Foto 06 l’infezione sul grappolo può portare alla sua completa distruzione. Se l’infezione avviene prima che l’acino abbia raggiunto il diametro di tre millimetri, il fungo si manifesta sotto forma di una muffa bianca che ricopre gli organi attaccati (foto 7). PERONOSPORA LARVATA L’infezione può originarsi anche su acini già formati e con un diametro superiore ai 2-3 mm. In questi casi, la penetrazione del patogeno avviene attraverso gli stomi presenti sul rachide erbaceo (fig. 12) e il Fig. 12 EA micelio invade l’interno dell’acino ma non riesce ad evadere. In tal caso resta imprigionato al suo interno, causando quella che viene definita “peronospora larvata”. L’acino, completamente colonizzato dal fungo , non si sviluppa, imbrunisce e dissecca totalmente (foto 8-9-10). Il Patogeno LIN TIS ELEC Foto 08 Fonte: Dr. Guario - OMP Bari Foto 09 Fonte: SAASD - Provincia di Pordenone Foto 10 Fonte: SAASD - Provincia di Pordenone 11 LIN EA 12 TIS ELEC EA TIS ELEC I Prodotti LIN I Prodotti 13 EA Dithane DG Neotec LIN Dithane DG Neotec TIS ELEC L’originalit à Proprietà chimico-fisiche della molecola Purezza s.a. (minima) 80% Dithane DG Neotec è un fungicida che contiene Mancozeb Guscio ricco di zinco puro al 80%. La molecola del Mancozeb è un complesso di ioni di Zinco con unità di etilenbisditioMancozeb carbammato (EBDC) di Manganese. Ogni singola particella di DITHANE è costituita da un “guscio” ricco di Zinco che circonda un nucleo contenente Zinco ed Etilenbisditiocarbammato di Manganese a struttura polimera. La struttura che ne risulta è estremamente stabile grazie ai forti legami tra i diversi atomi. La bassa solubilità del “guscio” ricco di Zinco funziona come una membrana che controlla il rilascio progressivo e graduale degli EBDC: il lento rilascio che ne consegue determina l’alto livello di selettività per le colture e la persistenza di azione del DITHANE. lipidi glucosio citoplasma 1 2 acidi grassi piruvato 3 acetil CoA citrato Ciclo di Krebs succinato malato 4 NAD mitocondri NADPH O2 trasporto di elettroni e fosforilazione ossidativa 5 H2O PI ADP ATP PI biosintesi lavoro meccanico trasporto citoplasma 6 enzimi contenenti SH 14 1,976 g/ml a 22°C Apparenza Giallo Solubilità in acqua (temp. amb.) 2 - 20 mg/L Pressione di vapore (a 20°C) 1,33x10 -5 Pa Coefficiente ripartizione ottanolo/acqua Log Pow = 1,33 Proprietà tossicologiche DL 50 acuta orale ratto > 5000 mg/kg DL 50 dermale ratto > 2000 mg/kg LC 50 inalazione ratto > 5,14 mg/kg Irritazione dermale coniglio non irritante Irritazione oculare coniglio leggermente irritante Sensibilizzazione dermale sensibilizzante Un vero fungicida multisito polisaccaridi proteine amminoacidi Densità Il Mancozeb interferisce su sei passaggi metabolici essenziali per lo sviluppo e la crescita dei funghi patogeni. Il Mancozeb diviene tossico quando è metabolizzato in radicale isotiocianato dalla cellula fungina. Viene cosi inattivato il gruppo sulfidrilico degli ammionoacidi e degli enzimi cellulari con conseguente alterazione di importanti processi enzimatici della cellula (es. disgregazione del metabolismo lipidico, inibizione della permeabilità cellulare ed interferenza sulla respirazione mitocondriale). L’azione di tipo multisito, ha permesso al Mancozeb di mantenere inalterata la sua attività biologica nonostante il suo impiego continuato per un lungo periodo di anni. Per questo motivo il Mancozeb è il fungicida ideale nelle strategie antiresistenza ed il partner più usato nelle miscele con fungicidi ad azione monosito. EA La formulazione DG Neotec La formulazione del DITHANE DG Neotec è un brevetto esclusivo della Dow AgroSciences. Il sistema produttivo utilizzato permette di ottenere una dimensione molto ridotta e più uniforme delle particelle. Applicazione iniziale di Dithane DG Neotec ...la distribuzione è favorita dalla frammentazione delle gocce di soluzione nell’impatto con la superficie fogliare... % controllo di P. viticola su foglie Questa proprietà distingue in modo molto marcato la produzione del Dithane DG Neotec da quella degli altri Mancozeb DG generici. 80 74 70 64 60 50 49 45 40 30 30 20 14 10 0 30 mm pioggia Dithane DG NT Dithane DG Neotec LIN TIS ELEC 60 mm pioggia Mancozeb DG gen. Folpet DG ...e dalla rugiada... Mancozeb DG generico Dithane DG Neotec 1,7 - 2,7 µ ...piogge leggere, inoltre, continuano il processo di ridistribuzione sull’intera superficie fogliare... 1,3 - 1,5 µ ...fino alla totale copertura ed alla completa protezione. Le dimensioni più ridotte ed uniformi delle particelle del Dithane DG Neotec, unitamente alla maggiore adesività della formulazione, conferiscono ad esso una migliore sospensione e distribuzione sulle superfici da difendere ed una più elevata resistenza al dilavamento. Migliore attività biologica 15 EA La Dow AgroSciences è l’unica azienda produttrice di Mancozeb DG con un packaging sottovuoto. La confezione sottovuoto mantiene inalterato il prodotto nel tempo, impedisce la degradazione della sostanza attiva e conserva integra la formulazione in granuli. Vita media della sostanza attiva 100 % di sostanza attiva Dithane DG Neotec LIN TIS ELEC La formulazione sottovuoto 99 98 97 Confezione sottovuoto 96 Confezione non sottovuoto 95 0 3 6 9 12 15 Tempi di stoccaggio (mesi) 18 21 24 Migliore sospensibilità del prodotto Migliore copertura della superficie irrorata Maggiore sicurezza per l’operatore Maggiore resistenza al dilavamento Qualità costante nel tempo Colture Melo e pero Vite Pomodoro Patata Patogeni controllati Dosi Tempi di carenza Ticchiolatura, Septoria, Ruggine, Alternaria 200 g/hl 28 gg Peronospora, Escoriosi, Marciume nero 200 g/hl 28 gg Peronospora, Alternaria, Septoria, Cladosporiosi 200-300 g/hl 7 gg Peronospora 200 g/hl 7 gg Efficace anche su Escoriosi e Black rot 16 EA La selettività sui fitoseidi Nel 2003 e 2004 sono state condotte in Italia numerose prove per verificare la selettività del DITHANE DG Neotec verso i fitoseidi. Dai risultati di questi due anni di studi si evince che, anche con un numero di 6 trattamenti in un anno, le popolazioni delle diverse specie dei fitoseidi non sono state alterate numericamente in modo tale da non poter controllare adeguatamente gli acari fitofagi. Selettività su forme mobili (adulti+neanidi) di T. pyri - Fonte: SAGEA -2004 Dose/hl N° Tratt. Dithane DG Neotec 200 4 Forum WP 60 2 Dithane DG Neotec 3 4 Tesi 1 Prodotti N° forme mobili (adulti+neanidi)/foglia T+0 T1 T2 T3 T4 2 1,0 a 1,0 a 1,0 ab 2,0 a 7,0 a 8,0 a 2,0 ab 200 6 2,0 a 1,0 a 1,0 a 2,0 a 8,0 a 11,0 a 3,0 ab Supracid 20 E 100 6 2,0 a 0,0 b 0,0 b 0,0 b 0,0 b 0,0 b 0,0 b Testimone ////////// ////////// 2,0 a 2,0 a 1,0 ab 1,0 a 6,0 a 9,0 a 2,0 ab Date trattamenti: 15/5 - 25/5 - 04/6 - 14/6 - 26/6 - 06/7 T5 T6 Dithane DG Neotec LIN TIS ELEC Intervallo trattamenti: 10-12 gg. Selettività su forme mobili (adulti) di K. aberrans - Fonte: AGREA-2004 Mancozeb (2) Dimetomorph (4) 14 12 Dimetomorph (2) Mancozeb (2) Dimetomorph (2) 10 Mancozeb (4) Dimetomorph (2) 8 6 04 Dimetomorph (6) 4 Mancozeb (6) 2 Metidathion (6) 0 Testimone .07 8.14 .08 5.15 .05 6.12 6.19 .26 .03 7.10 7.17 7.24 7.31 .22 .29 .05 04.0 4.05 4.05 4.0 6 04.0 4.0 4.0 6 04.07 04.0 04.0 04.0 04.0 4.08 04.0 0 0 0 0 0 0 Date trattamenti: 08/5 - 17/5 - 25/5 - 03/6 - 14/6 - 23/6 Intervallo trattamenti: 8-10 gg. Interferenza NON significativa sui fitoseidi 17 Curit Linea Electis EA Curit Linea Electis LIN TIS ELEC Fosetyl Al Il Fosetyl Al è un fungicida utilizzato da lungo tempo in viticoltura. Appartiene alla famiglia chimica dei fosfonati ed è caratterizzato chimicamente da una elevata solubilità in acqua (120 g/l). Ha caratteristiche eco - tossicologiche molto favorevoli ed è selettivo sugli organismi utili più diffusi nel vigneto. La sua alta solubilità in acqua gli permette di essere traslocato negli organi verdi della pianta sia in senso acropeto che basipeto; è considerato quindi un vero fungicida sistemico. La sua azione antiperonosporica è prevalentemente di tipo preventivo ed indiretto; infatti, pur avendo un’azione diretta sul patogeno, stimola la vegetazione a produrre sostanze di difesa naturale che permettono un’autoprotezione con efficacia crescente trattamento dopo trattamento. Iprovalicarb L’Iprovalicarb è un antiperonosporico appartenente ad una nuova famiglia chimica: gli amminoacidi-ammidi-carbammati. E’ caratterizzato da un favorevole profilo ecotossicologico ed una solubilità in acqua di 17,8 mg/L. E’ dotato di un’ottima selettività sugli organismi utili più diffusi nel vigneto. Nella pianta ha una traslocazione di tipo xilematico ed il suo movimento sistemico si svolge solo in senso acropeto. La sua azione antiperonosporica è di tipo preventivo ed è dotato anche di una buona azione curativa entro le 48 ore dall’inizio dell’infezione. Il suo meccanismo di azione è nuovo e non completamente descritto: certa è la sua interferenza con la sintesi della parete cellulare con alterazione del metabolismo degli amminoacidi. Fenamidone Il Fenamidone è un recentissimo antiperonosporico appartenente alla famiglia chimica degli imidazolinoni. E’ caratterizzato da una medio-bassa solubilità in acqua (7,8 mg/L a 20°C) ed ha caratteristiche eco-tossicologiche molto favorevoli. Ha un’ottima selettività sui principali organismi utili del vigneto. Le principali caratteristiche di questo fungicida sono la sua capacità di muoversi nei vegetali con movimenti citotropici e traslaminari, non sistemici, ed un’ ottima affinità con le cere vegetali. In campo ha mostrato un’ottima attività antiperonosporica: preventiva, curativa (entro 48 ore dall’infezione) ed antisporulante. 18 EA Tre diverse mobilità integrate • Fosetyl Al: per la sua caratteristica sistemia e conseguente rapida traslocazione verso gli apici vegetativi, permette una efficace difesa della nuova vegetazione; • Iprovalicarb: ha una traslocazione di tipo xilematica in senso acropeto; permette una efficace difesa delle foglie e giovani germogli; Curit Linea Electis LIN TIS ELEC • Fenamidone: penetra rapidamente all’interno degli organi verdi della pianta con spiccata mobilità traslaminare e citotropica. Protegge efficacemente le infiorescenze e i grappoli in via di formazione. Fosetyl Al curativo Iprovalicarb preventivo Fenamidone 5 10 15 20 gg. Le tre molecole sono sempre attive contemporaneamente nel turno applicativo proposto 19 EA Curit Linea Electis LIN TIS ELEC Elevata efficacia Nord Italia efficacia su Trebbiano (2000) Testimone: 95% foglie e 59% grappoli infetti 20 % foglie infette 10 % grappoli infetti 0 Curit linea Electis - 4 appl. + Fenamidone + Cu - 1 appl. Standard 1-8 appl. 10 + 130 + 100 g p.a./hl 15 % foglie infette 10 % grappoli infetti 5 0 Curit linea Electis - 4 appl. + Fenamidone + Cu - 1 appl. Standard 1-4 appl. 10 + 130 + 100 g p.a./hl Standard 2-5 appl. 100 + 100 g p.a./hl Lunga persistenza d’azione Eccellente attività preventiva: • agisce sia direttamente sul patogeno che stimolando la vegetazione a produrre sostanze di difesa naturale che permettono una crescente autoprotezione trattamento dopo trattamento. • Ha una persistenza di azione di 12 – 14 gg. Buona azione curativa: • ha una buona attività curativa quando applicato entro le 48 ore dall’inizio dell’infezione (pioggia infettante). • nonostante eserciti un’efficace attività antisporulante, è consigliabile applicare il prodotto solo in modo preventivo. 20 EA Fosetyl Al puro: 52% Iprovalicarb puro 4,8% Fenamidone puro 4% Classe tossicologica: Xi Colture registrate: Vite Curit Linea Electis LIN Le caratteristiche del formulato Composizione: TIS ELEC Dose di impiego: 2,5-3 kg/ha N° max di trattamenti: 3 Turno trattamenti: 12-14 gg. Tempo di carenza: 40 gg. Formulazione: polvere bagnabile Confezioni: astuccio da 1 kg - idrosolubile secchio da 10 kg-(10 sacchetti) Reg. Min. della Salute: n° 11883 del 22-10-2003 ® Curit è un marchio registrato della Bayer Crop Science * Electis è un marchio registrato della DowAgrosciences 21 EA Electis LIN Electis TIS ELEC ELECTIS è un nuovo antiperonosporico per la Vite contenente due sostanze attive: Zoxamide puro: 8,3% e Mancozeb puro: 66,7%. ZOXAMIDE: la nuova sostanza attiva Zoxamide è una nuova sostanza attiva, frutto della ricerca Dow AgroSciences, dotata di una spiccata attività biologica preventiva contro i funghi patogeni appartenenti alla famiglia delle Peronosporacee. O O HCl3 Cl N H Cl2 HCl2Cl HCl3 H3C Caratteristiche chimico-fisiche Cl Famiglia chimica Benzammidi Nome chimico (CA) 3,5-Dichloro-N-(3-chloro-1-ethyl-1-methyl2-oxopropyl)-4methylbenzamide Formula empirica C14H16NO2Cl3 Nome comune (ISO) zoxamide Peso molecolare 336,65 Punto di fusione 159,5 - 160,5 °C Solubilità in acqua 0,681 mg/L a 20°C Pressione di vapore (a 20°C) < 1,3 x 10 -5 Pa Coefficiente ripartizioLog Pow = 3,76 ne ottanolo/acqua Zoxamide ha una solubilità in acqua molto bassa, praticamente insolubile. Non ha attività sistemica nei tessuti vegetali. Ha un coefficiente di ripartizione molto alto che gli conferisce una fortissima affinità con le cere. Non mutageno Non cancerogeno Non teratogeno Proprietà tossicologiche DL 50 acuta orale ratto > 5000 mg/kg p.c. DL 50 dermale ratto > 5000 mg/kg p.c. LC 50 inalazione ratto > 5,3 mg/L Irritazione dermale coniglio non irritante Irritazione oculare coniglio non irritante Zoxamide ha caratteristiche ecotossicologiche molto favorevoli. La sua tossicità nei confronti dei mammiferi è molto bassa. Non si accumula nel suolo e nella falde acquifere. La sua bassa volatilità e la rapida degradazione (idrolisi e fotolisi) evitano il suo accumulo nell’ambiente e l’inquinamento dell’aria. Favorevole profilo ecotossicologico 22 EA ZOXAMIDE: il meccanismo d’azione Zoxamide presenta un nuovo meccanismo di azione rispetto ai fungicidi antiperonosporici più conosciuti. Zoxamide si fissa in maniera stabile ed irreversibile, con un legame covalente alla ß-tubulina, principale costituente del fuso mitotico durante la divisione cellulare. In tal modo il fuso acromatico viene disorganizzato e la divisione cellulare bloccata. Questo si traduce in una spiccata azione di tipo preventivo sullo sviluppo del fungo, specifica soprattutto nei confronti dei principali Oomiceti quali la Plasmopara viticola e il gen. Phytophtora. Electis LIN TIS ELEC Inibizione della divisione cellulare dopo 6 ore dall’applicazione Controllo Trattato Zoxamide, per il suo nuovo meccanismo di azione, non presenta resistenza crociata con i principali fungicidi antiperonosporici. Il monitoraggio sistematico di popolazioni di P. viticola e P. infestans da colture trattate per più anni non hanno evidenziato deviazioni nella sensibilità dei vari ceppi. Il profilo di Zoxamide, relativamente al rischio di resistenza, sembra essere molto favorevole. Nonostante ciò, per il suo specifico ed unico sito di azione, e per offrire migliori garanzie applicative, Zoxamide è stata associata ad un fungicida multisito come il Mancozeb. Nuovo meccanismo d’azione Specifico per gli Oomiceti 23 EA Electis LIN TIS ELEC ZOXAMIDE: la persistenza di azione Zoxamide, una volta applicata, si diffonde rapidamente nelle cere cuticolari mostrando una notevole resistenza al dilavamento. Le cere che rivestono le foglie ed i grappoli rappresentano una vera riserva di Zoxamide stabile nel tempo. Studi dell’INRA di Bordeaux hanno dimostrato che l’efficacia di Zoxamide non risulta compromessa anche con un regime di tre eventi piovosi consecutivi e ravvicinati (2-3 gg.), ciascuno dei quali prevedeva la distribuzione di 50 mm di acqua. Studi effettuati con Zoxamide marcata con C14 hanno dimostrato che il 54% della dose applicata si trova nelle cere dopo 1-2 ore dall’applicazione. Resistenza al dilavamento di Zoxamide su foglie di vite 100% 75% 50% 25% 0% 0 % di prodotto dilavabile 8 % di prodotto assorbito dalle cere 14 % di prodotto penetrato nella foglia Forte affinità con le cere Resistenza al dilavamento Zoxamide, dopo l’applicazione sulle foglie e grappoli, penetra rapidamente nelle cere cuticolari e si redistribuisce diffondendosi al loro interno in modo uniforme. Questa caratteristica permette alla Zoxamide di proteggere per lungo tempo i tessuti vegetali, in particolare quelli più ricchi di cere come l’acino. Per tale motivo, Zoxamide è un fungicida molto indicato per prevenire la peronospora larvata. Assorbimento Diffusione Zoxamide Mancozeb cere epidermide Efficace sulla peronospora larvata 24 EA ELECTIS: l’efficacia biologica Electis è stato saggiato in campo per il controllo della Plasmopara viticola effettuando numerose prove sperimentali in collaborazione con diversi Centri di Saggio ed Enti Ufficiali. In particolare, negli anni 2002 e 2004, quando la peronospora della vite si è manifestata con notevole virulenza, sia nelle aree del Centro-nord che in quelle del Sud, Electis, applicato in modo preventivo, ha dimostrato una elevata azione di controllo della malattia ed una eccellente protezione del grappolo. Electis LIN TIS ELEC Controllo di P. viticola su Grappolo (Nord Italia - Anno 2002 - 4 prove - 8 trattamenti a 8-10 gg.) 97,5 % efficacia su grappolo 100 95 87 80 80 78 60 40 20 Rif. D 200 Rif. A 25 Electis 200 Rif. B 250 Rif. C 200 Prodotti utilizzati e dose (g/hl) Elevata efficacia sulla peronospora del grappolo Azione secondaria su Black rot e B. cinerea Da numerose prove effettuate in laboratorio ed in campo, Electis ha manifestato una buona efficacia sul Black-rot ed un’azione secondaria sulla B. cinerea paragonabile a quella del Folpet. % efficacia su grappolo Efficacia di Electis su Black-rot 100 Efficacia di Electis su B. cinerea 95 90 Prodotto 85 Dose g/hl % efficacia 80 Electis 200 82.1 ab 60 Folpet 200 72.0 ab Folpet 150 66.0 ab 40 Testimone 20 0.0 c N° trattamenti effettuati: 6 Prodotti utilizzati e dose (g/hl) Electis 200 (a 10 gg.) Rif. A 350 Electis 200 (a 12 gg.) Periodo: da post-fioritura ad invaiatura Prova DowAgrosciences Testimone (60% di danno) 25 EA Electis LIN TIS ELEC ELECTIS: la selettività sugli utili Nelle varie prove in campo nelle quali sono stati effettuati n° 4 trattamenti con Electis, nella fase che va dalla fioritura alla prechiusura del grappolo, alla dose di 200 g/hl, si è evidenziata una contenuta diminuzione delle forme mobili degli acari fitoseidi presenti. Applicando ripetutamente Electis, la popolazione è sempre rimasta al di sopra della soglia critica di 1-2 fitoseidi per foglia, necessaria al contenimento delle popolazioni degli acari fitofagi. Selettività su K. aberrans 14 GF - 889 12 GF - 889 Electis Adulti/foglia 10 Supracid 8 Testimone 6 4 2 0 2/5 13/5 6/6 28/6 12/7 25/7 Tebano (RA), Anno 2002, 5 applicazioni con turno di 10 giorni Interferenza irrilevante sulle popolazioni di fitoseidi ELECTIS: gli effetti sulla vinificazione Zoxamide non ha evidenziato effetti negativi sulla crescita di Saccharomyces cerevisiae a confronto con Folpet. Test di fermentazione alcolica con vari formulati commerciali, incluso quello con Mancozeb, (Electis) non hanno manifestato effetti indesiderati. Effetto di Zoxamide sullo sviluppo del lievito Saccharomyces cerevisiae Trattamento ppm Crescita % dal controllo Deviazione standard Zoxamide 0.2 106.6 ± 7.6 Zoxamide 1 101.4 ± 8.9 Folpet 0.2 3.9 ± 2.4 Folpet 1 0.0 ± 0.0 Nessuna interferenza sulla fermentazione Assenza di residui nel vino 26 EA ELECTIS: caratteristiche del formulato Composizione: Zoxamide puro: 8,33% Mancozeb puro: 66,7% Electis LIN TIS ELEC Classe tossicologica: Xi Colture registrate: Vite, Pomodoro, Patata Dose di impiego: 1,5 - 2 kg/ha N° max di trattamenti: 5 (non più di 3 consecutivi) Turno trattamenti: 8-12 gg. Tempo di carenza: 28 gg. su Vite 7 gg. su Pomodoro e Patata Formulazione: granuli dispersibili (DG) Confezioni: astuccio da 1 kg sacco da 10 kg (sottovuoto) * Electis è un marchio registrato della DowAgrosciences 27 EA La strategia di lotta LIN La strategia di lotta TIS ELEC Ripresa vegetativa Formazione grappoli Dithane DG Neotec Grappoli distesi Inizio fioritura Curit Linea Electis I punti chiave per una efficace lotta • Apertura del calendario delle applicazioni con prodotti ad azione preventiva per contenere le infezioni primarie ed altre eventuali patologie quali Black rot ed Escoriosi. • Impiego di prodotti sistemici, con azione preventiva e curativa, a lunga persistenza di azione, durante le fasi di maggior crescita vegetativa e il periodo della fioritura quando il rischio di perdita della produzione è massimo. 28 EA Inizio allegagione Accrescimento acini Chiusura grappolo La strategia di lotta LIN Piena fioritura TIS ELEC Electis I punti chiave per una efficace lotta • Impiego dall’inizio allegagione di prodotti con affinità alle cere adatti alla protezione dell’acino per prevenire la “peronospora larvata”. • Apertura e chiusura del calendario con prodotti ad azione di tipo multisito, ed alternanza di prodotti con differenti meccanismi di azione, per una efficace gestione della resistenza. 29 EA Bibliografia LIN Bibliografia TIS ELEC GOIDANICH G. Manuale di Patologia Vegetale Ed. Edagricole MATTIODA H., et al. - 2000 Zoxamide: Un nouveau mode d’action contre le mildiou de la vigne et de la pomme de terre AFPP – 6e CIMA, Tours 2000, 721-728 EGAN A., et al. – 1998 RH-7281: A novel fungicide for control of downy mildew and late blight. British Crop protection Conference, Brighton 1998, Vol. 2, 335342 LOUGHNER D., et al.- 1997 Method for controlling phytopathogenic fungi US Patent N° 5677333 YOUNG D., et al. – 2001 Mode of action of Zoxamide (RH-7281), a new oomycete fungicide Pesticide Biochemistry and Physiology 69, 100-111. YOUNG D., et al. – 2001 Laboratory studies to assess the risk of development of resistance to Zoxamide Pest Management Science 57, 1081-1087 BORGO M. - BELLOTTO D. - ZANZOTTO A. Composti a base di Fenamidone contro la preonospora della vite L’Informatore Agrario 50/2004 – 49:53 SERRA S. - BORGO M. – ZANZOTTO A. Efficacia di alcuni fungicidi contro il Black rot della vite Atti Giornate Fitopatologiche 1994 – 3, 187-194 AUGER P. – GUICHOU S. – KREITER S. et MATTIODA H. Des population de K. aberrans rèsistantes au mancozèbe Phytoma – La defense de Vegeteaux – Aprile 2001 – n° 537 MATTIODA H. – AUGER P. – KREITER S. Le Mancozèbe et T. pyri Phytoma – La defense de Vegetaux – Febbraio 1999 – n° 513 VERCESI A. Modelli di simulazione del comportamento epidemico di P. viticola Collana Tecnico Scientifica INAPA – 1999 – Quaderno n° 5 30 EA TIS ELEC Note LIN Note 31 EA LIN IS T ELEC Direzione commerciale: 40123 - Bologna, via M. D’Azeglio, 25 Tel. 051 6482011 - Fax 051 229000