REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA MOBILITA` INTERNA

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REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA MOBILITA` INTERNA
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA MOBILITA’ INTERNA PER IL
PERSONALE DELL’AREA DELLA DIRIGENZA MEDICA E VETERINARIA
Art. 1
Finalità e Principi generali
Il presente accordo disciplina i criteri della mobilità interna, in funzione della attivazione delle dotazioni
organiche nel tempo programmate.
Tutti i Dirigenti Medici e Veterinari, in conseguenza dell’attribuzione di un nuovo incarico, possono essere
assegnati a sedi di lavoro diverse da quelle individuate al momento dell’assunzione sulla base delle regole
previste dagli articoli successivi sempre che la nuova sede sia professionalmente equivalente per area
organizzativa, disciplina e/o unità operativa.
A tale scopo, l’Azienda informa con cadenza semestrale (giugno e dicembre) o all’atto della decisione di
procedere a copertura di una vacanza dell’incarico, della disponibilità di incarichi da coprire, mediante
pubblicazione sul sito interno aziendale, la contestuale comunicazione specifica ai Responsabili di Struttura
Complessa interessati, nonché alle Organizzazioni Sindacali.
La comunicazione conterrà la descrizione degli incarichi da coprire sulla base delle indicazioni fornite dal
Direttori di U.O./Responsabile U.F. interessata.
Art. 2
Tipologie di Mobilità interna
a)
Mobilità interna volontaria:
L’istituto della mobilità interna volontaria a domanda costituisce il primo strumento volto ad assicurare
la copertura dei posti vacanti.
b)
Mobilità interna d’urgenza:
La mobilità interna d’urgenza costituisce uno strumento straordinario e temporaneo per la copertura di
posti resisi vacanti o in maniera imprevista o non programmabile nelle more dell’attivazione delle
procedure di acquisizione delle risorse umane; o per la copertura di posti per i quali non vi sono
domande di mobilità e vi sia contestuale impossibilità di copertura attingendo a graduatorie valide.
Procedure generali
1) Mobilità Interna Volontaria:
Dato che la mobilità a domanda consiste in una richiesta per l’attribuzione di un nuovo incarico nella sede
prescelta dal dirigente, l’accoglimento della domanda stessa dovrà seguire le procedure di conferimento degli
incarichi.
Le domande dovranno essere presentate/rinnovate entro il 31 gennaio di ogni anno e saranno valide ed
utilizzabili per il periodo che va dal 1° febbraio dell’anno stesso fino al fino al 31 gennaio dell’anno
successivo. Nella domanda dovrà essere esplicitata anche l’adesione ad una eventuale attivazione della
mobilità di urgenza.
In funzione dell’accoglimento della domanda si attiverà una valutazione collegiale da parte dei Direttori di
U.O./Responsabili U.F. della disciplina interessati allo spostamento con il Responsabile del Dipartimento
ove costituito o della Macrostruttura di destinazione, tenendo conto dei seguenti criteri:
a) Area e disciplina di appartenenza;
b) Valutazioni anni precedenti professionali e di risultato sugli obiettivi;
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c) Natura e caratteristiche dei programmi da realizzare dell’incarico da coprire in relazione agli incarichi
svolti in precedenza;
d) Titoli accademici e specializzazioni possedute;
e) Attitudini personali e capacità professionali del singolo dirigente in relazione sia alle conoscenze
specialistiche nella disciplina di competenza che all’esperienza già acquisita in precedenti incarichi svolti
anche in altre Aziende o esperienze documentate di studio e ricerca presso istituti di rilievo nazionale o
internazionale.
In caso di posto vacante ed in assenza di domande per l’incarico/sede vacante si provvederà con apposito
avviso su sito interno, con inserzione nelle”News” e comunicazione alle OO.SS. Le domande, debitamente
firmate, dovranno pervenire entro 15 giorni dalla pubblicazione sul sito interno aziendale anche mediante
fax.
Nella domanda di selezione dovranno essere indicate:
Incarico/chi e sede/i di destinazione prescelta;
la tipologia e il grado di incarico strutturale/gestionale o professionale acquisito (incarico
professionale di base, di alta specializzazione, sezione professionale);
titoli di studio e di specializzazione posseduti;
curriculum formativo e professionale, in cui potranno essere indicate eventuali condizioni
familiari (ad esempio: figli minori a carico, figli portatori di handicap, conviventi a carico L.
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Le domande saranno valutate dal collegio come in precedenza definito entro 30 giorni dalla pubblicazione
sul sito interno aziendale; a parità di elementi valutativi, costituiscono fattori di preferenza l’esistenza di
particolari condizioni familiari, da valutarsi secondo i criteri previsti dalle procedure concorsuali. A parità di
elementi valutativi e familiari prevale l’anzianità di servizio in Azienda.
Il criterio a) costituisce requisito di ammissione/esclusione.
I restanti parametri/criteri hanno un punteggio disponibile di 25 punti ciascuno e si considera
sufficiente/adeguata la valutazione complessiva di 60 punti; la valutazione inferiore a 60 punti complessivi è
da considerarsi negativa.
Il punteggio come sopra indicato verrà attribuito secondo i seguenti criteri di giudizio attribuiti e motivati
sulla base di elementi e riscontri documentati nell’ambito della selezione:
Coefficiente
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Sufficiente
Insufficiente
Non valutabile
1
0,9
0,8
0,7
0,6
0,3
0
Le modalità valutative di cui sopra saranno comunque soggette annualmente a verifica in funzione di
eventuali correttivi.
Ove necessario la procedura verrà ripetuta per il posto resosi disponibile a seguito dell’espletamento della
mobilità.
In esito alle valutazioni dovrà essere prodotta una graduatoria che avrà validità fino al 15/02 dell’anno
successivo. La graduatoria dovrà essere pubblicata sul sito aziendale esclusivamente indicando l’ordine di
merito. Resta fermo il diritto di accesso agli atti da parte di tutti gli interessati.
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Completata la procedura di valutazione, si provvederà al conferimento degli incarichi ed allo spostamento
effettivo dei dirigenti interessati con le modalità concordate tra i Direttori delle Strutture interessate, d’intesa
col Direttore Sanitario, entro e non oltre 30 giorni.
Il dirigente sarà comunque valutato nel nuovo incarico dal Direttore di U.O./Responsabile U.F. di
destinazione al termine del primo semestre, in funzione della definitiva conferma del trasferimento;
diversamente tornerà, sulla base di provvedimento motivato, al precedente incarico e sede. L’interessato,
fermi restando tutti gli altri strumenti di tutela potrà, entro 30 gg. dalla comunicazione, fare ricorso alla
Direzione Sanitaria per la revisione del provvedimento adottato. In caso di mancata valutazione al termine
del semestre il giudizio si ritiene positivo.
2) Mobilità interna di urgenza (impiego provvisorio in una sede di lavoro diversa da quella di
appartenenza):
L’istituto della mobilità interna d’urgenza si applica, nell’ambito della disciplina di appartenenza, nei casi in
cui sia necessario soddisfare le esigenze funzionali delle strutture interessate in presenza di eventi
contingenti e non prevedibili che si protraggano oltre i 30 gg. oltreché durante l’espletamento delle
procedure di mobilità interna/esterna e/o di assunzione nei casi in cui sia strettamente necessario a preservare
i livelli di assistenza; si precisa che nei primi 30 gg. è la U.O./U.F. in tutte le sue articolazioni a farsi carico
della criticità creatasi.
La mobilità va disposta senza pregiudizio per la struttura di provenienza attingendo prioritariamente dalle
disponibilità espresse in sede di domanda di mobilità volontaria; ha carattere provvisorio, essendo disposta
per il tempo strettamente necessario al perdurare delle situazioni di emergenza e non può superare il limite
massimo individuale di un mese nell’anno solare salvo consenso del dirigente, espresso sia per la proroga
che per la durata. La mobilità di urgenza è effettuata a rotazione tra tutti i dirigenti, qualsiasi sia l’incarico
loro conferito, e non può protrarsi complessivamente oltre i quattro mesi; decorsi quattro mesi la criticità non
potrà essere più sanata con l’istituto della mobilità di urgenza. La mobilità d’urgenza, fatte salve le
disponibilità espresse in sede di mobilità volontaria, coinvolge tutte le Zone.
Al dirigente è consentito produrre documentazione relativa a particolari situazioni familiari e/o particolari
disagi derivanti dal pendolarismo, che devono essere valutati dall'Azienda ai fini della decisione finale.
Agli interessati, se ed in quanto dovuta, spetta l’indennità di trasferta per la durata (spese di viaggio,
carburante e pedaggio autostradale, pernottamento in hotel convenzionato in assenza di foresteria e vitto
quando la mensa non sia accessibile) per la durata dell’assegnazione provvisoria.
Art. 3
Particolari casi di Mobilità interna
a) Mobilità per inidoneità fisica permanente alla mansione:
A seguito di espressa inidoneità fisica permanente alla mansione certificata dalle strutture sanitarie
competenti, deve essere attuato quanto previsto dal C.C.N.L. in materia.
b) Mobilità interna per compensazione:
L’Azienda USL 6 si impegna a favorire la mobilità interna volontaria per compensazione tra due dirigenti che ricoprono la stessa tipologia e lo stesso grado di incarico professionale - appartenenti a Presidi o Distretti
posti in sedi differenti. Per tale situazione l’Azienda USL 6 si impegna a fornire una risposta entro 30 gg.
dalla richiesta.
Ove la valutazione del Responsabile UO/UF accettante sia negativa, dovrà essere motivata in applicazione
dei criteri in questa sede definiti.
c) Mobilità interna di un dirigente sindacale:
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L'applicazione del presente regolamento avviene in conformità al sistema di relazioni sindacali operante
nell'Azienda. Nei confronti dei dirigenti sindacali indicati nell'art. 10 del C.C.N.Q. del 7 agosto 1998 ed
accreditati con le modalità ivi previste, fatta salva la mobilità temporanea per comando, la mobilità interna
conseguente al conferimento dell'incarico deve essere esplicitamente accettata dal dirigente, ai sensi dell'art.
13, comma 12 del C.C.N.L. 8 giugno 2000, previo nulla osta della organizzazione sindacale di appartenenza
ove il dirigente ne sia componente, ai sensi dell'art. 18, comma 4 del medesimo C.C.N.Q.
Art. 4
Mobilità esterna e concorso pubblico
Salvo che sussistano particolari e motivate ragioni valutate direttamente dalla Direzione Aziendale, la
mobilità in ingresso (o esterna) da altre Aziende potrà essere effettuata solo dopo aver esperito tutte le
procedure di mobilità interna. La mobilità esterna sarà oggetto di valutazione con gli stessi criteri della
mobilità interna.
Una volta andate deserte le procedure di mobilità interna ed esterna l’Azienda provvederà tempestivamente
alla copertura attraverso assunzioni per concorso pubblico.
Sulle eccezioni di cui sopra la Direzione fornisce informazione preventiva alle OO.SS.
Art. 5
Disposizioni finali
Il presente regolamento sarà oggetto di verifica tra le parti a cadenza annuale. Periodicamente in occasione
degli incontri programmati sarà monitorata l’applicazione del presente Protocollo d’Intesa, analizzando
congiuntamente i casi di rigetto di domande di mobilità in funzione di approfondimenti.
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