Sostenibilità Sostenibilità

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Sostenibilità Sostenibilità
Estendere l'innovazione europea ad un mercato mondiale
AUTUNNO 2004 NUMERO 67
 I premi EUREKA 2004
 Sviluppo sostenibile:
la chiave del nostro futuro
 Risultati della presidenza francese
di EUREKA
 La nuova presidenza olandese
affronta difficili problematiche
 Opinioni: competitività e sviluppo
sostenibile
eurekanews
Sostenibilità
 aggiornamento www.eureka.be
Editoriale
Possiamo considerare
il concetto di sviluppo
sostenibile come una moda
o dobbiamo piuttosto
vederlo come il miglior
approccio possibile per
fronteggiare le sfide
economiche del ventunesimo secolo?
Lo sviluppo aziendale può essere
suddiviso in tre fasi storiche:
 fino al 1970, erano i fattori economici a
godere di importanza primaria;
 nel corso degli anni ‘80 e ‘90 si è
sviluppata una crescente presa di
coscienza della responsabilità sociale;
 alla fine degli anni ‘90 è emerso
l'interesse verso le tematiche ambientali.
Il numero di rischi in termini ambientali,
sociali e per la salute, aumenta e si
evidenzia di giorno in giorno. Le relative
conseguenze legali e finanziarie possono
addirittura causare l'immediata chiusura di
un’azienda.
Lo sviluppo sostenibile non è, tuttavia,
solo una questione di prevenzione dei rischi.
Esso può essere applicato a fattori economici,
sociali e ambientali. La sfida consiste proprio
nel capire come mettere in pratica il
concetto di sostenibilità.
Il contributo di EUREKA a questo processo
è dato dal coordinamento a livello europeo,
in particolar modo attraverso le proprie reti
tematiche, e da un’iniziativa spontanea della
nuova presidenza olandese, iniziata nel mese
di luglio 2004. Questa è la base del
programma (vedere l'articolo p. 8).
Tre progetti ombrello di EUREKA (reti
tematiche) e una nuova iniziativa
strategica, stanno sviluppando strumenti e
progetti coordinati a livello europeo:
 FACTORY è finalizzato alla valutazione
del ciclo di vita dei prodotti e
all'aumento della loro durata.
 LOGCHAIN punta alla promozione dei
trasporti navali e ferroviari delle merci
e alla loro relativa standardizzazione.
 EUROENVIRON propone lo sviluppo e
l'impiego ottimale delle risorse e il
riciclaggio delle sostanze tossiche.
 EUROGIA fornisce un contributo
sostanziale al raggiungimento degli
obiettivi del Protocollo di Kyoto,
attraverso un’iniziativa volontaria per
ridurre i livelli di CO2 nell’atmosfera.
Questo numero di EUREKA News illustra
alcuni risultati in questo settore.
Michel Vieillefosse
Direttore del Segretariato EUREKA
2
eurekanews
AUTUNNO 2004
Conferenza ministeriale e nuova
presidenza di EUREKA
Ministri e rappresentanti di governo appartenenti ai
34 membri dell’iniziativa EUREKA si sono incontrati a
Parigi in occasione della XXI Sessione della Conferenza
ministeriale di EUREKA.
Nel corso dell’incontro, co-presieduto da François
d’Aubert, ministro francese della ricerca, e Patrick
Devedjian, ministro francese dell’industria, sono
I partecipanti alla conferenza
stati presentati i risultati della presidenza francese
(vedere p. 5) ed è stato dato il benvenuto alla nuova
presidenza olandese che prese funzione il primo luglio.
Nell’ordine del giorno erano inclusi anche i premi Lynx e Lillehammer di EUREKA (vedere p. 4),
l’annuncio della collaborazione EUREKA-BUSANET e l’estensione della rete a Monaco e San Marino.
Colpiti favorevolmente dal dinamismo che EUREKA ha dimostrato nel corso degli anni, i
ministri ne hanno riconosciuto la continuità del ruolo nel rafforzamento del potenziale
tecnologico e della competitività dell’industria europea, come importanti contributi per lo
sviluppo del mercato del lavoro e della prosperità economica.
Monaco e San Marino:
i nuovi membri di EUREKA
Ad un allargamento ne può corrispondere un altro. Cosí mentre l’Unione
Europea celebra l’entrata ufficiale di 10 nuovi Paesi, anche EUREKA da il
benvenuto a due nuovi membri, Monaco e San Marino.
La notizia, annunciata alla Conferenza ministeriale di EUREKA a Parigi,
Monaco
è solo un riconoscimento pubblico di una cooperazione già esistente e
fruttuosa. In realtà, entrambi i Paesi hanno in corso progetti EUREKA ed
hanno destinato a EUREKA una somma consistente di denaro pubblico.
L’obiettivo è di incrementare la loro collaborazione a livello europeo, in
particolar modo nel settore farmaceutico, ambientale, elettronico e del
San Marino
trattamento delle materie plastiche.
A San Marino, il governo ha nominato Francesca Mularoni direttore
dell’ufficio nazionale EUREKA. Monaco ha destinato una struttura a EUREKA ed ha già
nominato François-Xavier Le Clerc quale direttore del futuro ufficio.
Questo allargamento, che porterà il numero dei Paesi membri a 35, sarà effettivo a
partire dal primo gennaio 2005.
EUREKA e BUSANET consolidano
la loro collaborazione
L’accesso ai finanziamenti è un fattore indispensabile per la crescita economica, ma per molte
piccole e medie imprese (PMI) esistono ancora serie difficoltà dato che il capitale di rischio è
poco sviluppato e le banche sono sempre più restie a concedere prestiti considerati ‘a rischio’.
Consapevole di tali ostacoli, EUREKA ha firmato un accordo con la rete europea BUSANET (BUSiness
Angels NET), allo scopo di sviluppare gli strumenti finanziari a sostegno dell’innovazione in Europa.
Il desiderio di EUREKA di cooperare con BUSANET punta al raggiungimento di diversi obiettivi:
 assicurare finanziamenti per le tecnologie più innovative, indipendentemente dalla forza
economica delle aziende che traggono vantaggio dall’accesso a finanziamenti privati;
 sviluppare su scala europea i prodotti ottenuti grazie al coinvolgimento delle piccole e
medie imprese con EUREKA;
 dimostrare ulteriormente ai mercati finanziari il valore del marchio EUREKA quale
opportunità di investimento.
In concreto, la prima fase di questa collaborazione consisterà nel creare nei prossimi sei
mesi un mercato elettronico di domanda ed offerta e, successivamente, nel raggiungere un
obiettivo di 12 accordi tra finanziatori e PMI nell’arco di due anni.
Agenda EUREKA
ELECTRONICS GOES GREEN 2004+
Partnering Event on White Biotech
6-8 settembre 2004, Berlino, Germania
Sviluppo sostenibile, responsabilità estesa dei produttori e rispetto
dei cicli vitali stanno diventando una componente essenziale
delle politiche aziendali nell’ambito dell’industria elettronica, in
base alla legislazione internazionale, alla crescente domanda del
mercato e ai vantaggi economici connessi alle tecnologie verdi.
2-3 novembre 2004, Maastricht, Paesi Bassi
La ‘biotecnologia bianca’ non è nuova. Tuttavia si prevede che
la rivoluzione della ‘genomica/proteomica/metabolomica’ e le
tecnologie associate, ad esempio la bioinformatica, otterranno
un enorme impulso dalla sua applicazione.
 Persona di contatto: Segretariato - Electronics Goes Green
Tel: +49 30 46 40 31 30 - Fax: +49 30 46 40 31 31
E-mail: [email protected]
 Persona di contatto: Elvis Biekman, Ufficio EUREKA Paesi Bassi
Tel: +31 70 373 52 23
E-mail: [email protected]
European Tech Investment Forum
MATERIALICA 2004
21-23 settembre 2004, Monaco, Germania
7° Salone Internazionale per Applicazione dei Materiali, Tecnologia
delle Superfici e Ingegneria dei Prodotti associata ad un Congresso
di una settimana sui materiali
 Persona di contatto: Barbara Scholz
Tel: +49 89 94 91 14 98 - Fax: +49 89 94 91 14 99
E-mail: [email protected]
15 novembre 2004, L’Aja, Paesi Bassi
Evento relativo agli investimenti nelle principali tecnologie europee
destinato alle aziende tecnologiche private di tutta Europa.
Questo evento, che attira circa 250-350 delegati, è fondamentale
per chi è interessato a sviluppare un’ampia rete di contatti.
 Persona di contatto: Simone Mandigers, Europe Unlimited
Tel: +32 2 644 65 80 - Fax: +32 2 644 65 81
E-mail: [email protected]
Innovact 2004
IST Event 2004
5-7 ottobre 2004, Reims, Francia
Riunione europea per nuove imprese innovative
15-17 novembre 2004, L’Aja, Paesi Bassi
L’edizione di quest’anno del più importante evento della
Commissione Europea sulle Tecnologie della Società
dell’Informazione (IST), comprende una conferenza, una presentazione dei risultati della ricerca e strutture per la messa in
rete dei partecipanti. I temi generali sono ‘People’ e ‘Economy’.
 Persona di contatto: Eric Vandenbossche
Tel: +33 3 26 84 69 62
E-mail: [email protected]
MOULDS and DIES 2004
13-14 ottobre 2004, Marinha Grande, Portogallo
Un interessante forum sull’istituzione di una collaborazione su
scala europea per ricerca e sviluppo, messa in rete, trasferimento
di tecnologie e sviluppo aziendale.
 Persona di contatto: Joana Santos
Tel: +35 1 244 54 56 00 - Fax: +35 1 244 54 56 01
E-mail: [email protected]
8° European Biotech Crossroads
27-29 ottobre 2004, Marsiglia, Francia
Biotecnologia per applicazioni nei campi della salute,
dell’alimentazione, dell’agricoltura, dell’ambiente e con riguardo
anche all’ambiente marino.
 Persona di contatto: Nicolle Weber
Tel: +33 4 91 39 58 06
E-mail: [email protected]
 nel numero 67
2 Editoriale di Michel Vieillefosse
4 EUREKA premia alcuni dei propri migliori progetti
5 Un anno di presidenza francese di EUREKA
6 La nuova presidenza olandese affronta alcune difficili
problematiche
8 La sfida dello sviluppo sostenibile
12 Punti di vista: Tony Long e Pieter van Geel
www.eureka.be
 Persona di contatto: Christine Simeone
EUREKA Secretariat
Tel: +32 2 777 09 70
E-mail: [email protected]
Metodologia di
valutazione dei progetti
Obiettivo prioritario della Troika (costituita dalla presidenza
danese, francese e olandese di EUREKA) è quello di migliorare la
qualità dei progetti, al fine di elevare il profilo del marchio EUREKA
e renderlo più interessante per il settore privato.
Per raggiungere tale scopo è stato adottato uno strumento di
valutazione ex-ante armonizzato a livello di rete, chiamato PAM
(Project Assessment Methodology – Metodologia di valutazione dei
progetti). Tale strumento, avviato sotto la presidenza greca (luglio
2001- giugno 2002) e adottato a Copenaghen nel giugno del 2003,
è diventato obbligatorio da gennaio 2004.
Questa metodologia consolida i principi di interpretazione
comune della qualità dei progetti EUREKA. Essa fornisce, infatti, uno
strumento agli uffici nazionali EUREKA in modo che possano eseguire
una valutazione dei progetti sulla base del loro mercato potenziale,
della tecnologia e della capacità finanziaria dei partecipanti.
Grazie a questa ulteriore crescita di qualità dei progetti EUREKA,
lo strumento PAM contribuirà anche ad incrementare il valore del
marchio EUREKA nel mondo degli investitori pubblici e privati.
AUTUNNO 2004
eurekanews
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 premi
EUREKA premia alcuni
dei propri migliori progetti
Dal 1994, il Premio Lillehammer viene assegnato ai progetti EUREKA che hanno contribuito in modo determinante al miglioramento
dell’ambiente. Il Premio Lynx è destinato alle PMI che hanno ottenuto un notevole sviluppo commerciale e finanziario, grazie alla
partecipazione ad un progetto EUREKA. Entrambi i premi sono stati presentati alla Conferenza ministeriale di giugno a Parigi.
Comunità Europea, 2004
Premio
Lillehammer per
EUROTRAC-2
300 partecipanti di 30 Paesi impegnati in
14 sotto-progetti, ed ha prodotto fino ad
ora circa 1000 documenti scientifici e oltre
100 tesi per PhD (dottorati di ricerca), creando
un’enorme banca dati collettiva, che ha
contribuito in modo significativo a migliorare
la conoscenza sull’inquinamento atmosferico.
“EUROTRAC-2 ha aiutato il coordinamento
dei programmi di ricerca nazionali con quelli
europei condotti in stretta collaborazione con
la Commissione Europea, contribuendo a
raggiungere un consenso europeo sulle
strategie ambientali” ha affermato la Dr.ssa
Pauline Midgley del Centro di Ricerca
Nazionale tedesco per l'Ambiente e la Salute
(GSF), uno dei principali partecipanti del
progetto. “Il suo approccio – una struttura
che lascia piena iniziativa all’impresa – ha
dato vita ad una nuova dimensione europea
nella ricerca sull'atmosfera”.
Questa solida prova sta aiutando a
combattere l’incertezza scientifica, l’enorme
barriera su cui si scontrano i tentativi
politici di contenere l'inquinamento
atmosferico globale. La ricerca EUROTRAC-2
mostra un chiaro tentativo di unire scienza e
politica, e sta incidendo direttamente sui
negoziati in corso per aggiornare la direttiva
quadro comunitaria sulla qualità dell’aria
del 1996. “Credo che i risultati
condizioneranno in modo sostanziale la
legislazione dell’UE. L’inquinamento
atmosferico è un problema che riguarda
tutto il continente e, grazie ad EUREKA, gli
scienziati dell’Europa Centrale ed Orientale
hanno potuto usufruire di fondi che
altrimenti avrebbero difficilmente
ottenuto”, ha concluso Pauline Midgley.
Persona di contatto: Dr.ssa P. Midgley
Università di Stoccarda (IER), Germania
Tel: +49 711 780 6176
[email protected]
L'inquinamento industriale rimane un enorme
problema ambientale
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eurekanews
AUTUNNO 2004
Premio Lynx per Mesatronic
Il premio Lynx 2004 di EUREKA è stato
assegnato a Mesatronic di Grenoble, azienda
produttrice di sonde per testare le lamelle
di silicio (wafers).
Fondata nel 1993 con uno staff di due
persone ed un fatturato annuo di 100.000
euro, Mesatronic è cresciuta in maniera
esponenziale: ora è una delle 12 aziende
leader nel settore a livello mondiale, conta
64 dipendenti ed ha un fatturato annuo di
9 milioni di euro.
Circa 3 milioni di euro dell’attuale
fatturato e 30 posti di lavoro sono direttamente
attribuibili alla partecipazione di Mesatronic
al progetto EUREKA E! 2277 NEWTECT.
Insieme ai partner italiani, francesi e svizzeri,
l’azienda ha sviluppato la D.O.D. (Die On
Die) Technology, una tecnologia di sonde a
semiconduttori per il test di una nuova
generazione di lamelle di silicio (wafers) ad
alta densità, sempre più complessi e
miniaturizzati. La D.O.D. Technology è
riconosciuta, allo stato attuale, come una
Mesatronic SA
EUROTRAC-2 (E! 1489) è il più vasto
studio mai intrapreso a livello europeo sull’
inquinamento atmosferico. Tale progetto,
vincitore del Premio Lillehammer EUREKA
2004, ha significativamente esteso le
conoscenze sui processi ed i luoghi di
formazione degli agenti inquinanti, sui loro
spostamenti e sull’impatto sulla salute
umana e sull’ambiente.
Dato che l’inquinamento atmosferico
non conosce confini, solo attuando un’
azione coordinata a livello mondiale sarà
possibile ottenere una riduzione efficace
delle emissioni. Tuttavia, il mancato
accordo dei partecipanti sul livello della
soglia di allarme evidenzia che non è stata
ancora intrapresa alcuna azione, come
dimostra la battuta d’arresto subita dal
Protocollo di Kyoto. In questo contesto di
incertezza, ogni nuovo progresso scientifico
può avere un impatto di enorme importanza.
EUROTRAC-2 fornisce ai negoziatori del
Protocollo di Kyoto una solida piattaforma
scientifica. Tale progetto ha raggiunta una
dimensione di rete internazionale con oltre
D.O.D. Technology™ per applicazioni
infinitesimali
delle migliori tecnologie a livello mondiale.
“La nostra idea aveva grandi
potenzialità di mercato, ma ci mancavano i
fondi ed il “know-how” – ha dichiarato
André Belmont, CEO e amministratore
delegato di Mesatronic. “EUREKA, con il suo
approccio unico orientato all’industria, ci ha
offerto questa opportunità”.
Persona di contatto: André Belmont, CEO
Mesatronic SA, Voiron, Francia
http://www.mesatronic.fr/
 presidenza
Risultati della presidenza
francese di EUREKA
Jean-Paul Jacamon, presidente uscente del Gruppo ad Alto Livello EUREKA, riflette sui risultati della rete durante l’anno di
presidenza francese. Quest’ultima ha stabilito un nuovo record nella storia di EUREKA con oltre 200 nuovi progetti innovativi
approvati per un budget totale di 518 milioni di Euro. Rivestono un ruolo altrettanto importante il lancio di sei nuove iniziative strategiche ed i progressi significativi in termini di controllo di qualità.
Jean-Paul Jacamon, presidente uscente del Gruppo ad Alto Livello
Nel giugno 2002, all’inizio della presidenza danese di EUREKA,
l’idea chiave è stata quella di sviluppare una piattaforma triennale per
garantire a EUREKA la necessaria centralità e continuità che le
permettessero di confrontarsi ad armi pari con gli altri protagonisti
come la Commissione Europea o gli investitori privati. Da qui è nata
l’idea di creare una Troika (composta da tre presidenti: quello
precedente, quello attuale e quello futuro) con lo scopo di portare a
termine con successo la realizzazione delle riforme.
Detto ciò, la presidenza francese si è fatta avanti in maniera
entusiastica con un certo numero di idee pratiche da mettere in
pratica. Potrei ricordare lo snellimento della nostra organizzazione,
i progressi compiuti nella valutazione dei progetti, il miglioramento
della collaborazione di EUREKA con l’industria e l’aumentata
visibilità nell’ambito dello Spazio Europeo della Ricerca (ERA). A
distanza di un anno, a che punto siamo?
Dal punto di vista della governabilità di EUREKA, il voto a
maggioranza qualificata è stato conservato gelosamente nei nostri
statuti, cosa che probabilmente permetterà di facilitare e accelerare il
processo decisionale all’interno di un’organizzazione ora composta da
34 membri e che forse in futuro potrebbero aumentare. Di conseguenza
verranno mantenute la “semplicità e la flessibilità di EUREKA, nonché la
rapidità delle sue procedure”, elogiate dal ministro della ricerca
francese François d’Aubert in occasione della Conferenza ministeriale.
Data la sua maggiore reattività, EUREKA si troverà anche nella
posizione di migliorare ulteriormente la qualità dei suoi progetti grazie
all’applicazione di uno strumento di valutazione ex-ante armonizzato
a livello di rete, la cosiddetta ‘Metodologia di valutazione dei progetti’
(PAM). Questo assicurerà ad EUREKA una maggiore influenza e credibilità
che le consentiranno di attirare investimenti sia pubblici che privati.
Sono stati fatti anche sforzi continui per stimolare lo sviluppo di
nuovi progetti e di iniziative strategiche come riconosciuto da
Patrick Devedjian, ministro francese dell’industria. Egli ha dichiarato
infatti che lo scorso anno è stato “estremamente ricco in termini di
progetti e di iniziative strategiche”.
www.eureka.be
Questo dinamismo è dovuto alla creatività e alla competitività di
tutti i membri della rete. Grazie al nostro approccio esclusivo che
lascia piena iniziativa all’impresa, EUREKA ha puntato con successo
sui settori strategici dell’industria europea, quali quello delle
telecomunicazioni con l’iniziativa strategica CELTIC, quello delle
energie pulite con EUROGIA, quello dei sistemi biologici integrati
con INSYSBIO e quello del settore farmaceutico con NEWMEDFASTER.
Vorrei concludere richiamando la vostra attenzione sul progresso fatto
nell’aumentare la visibilità all'interno del ERA. Sono stati creati gruppi
tecnici comuni che hanno coinvolto la Commissione europea ed
EUREKA, per rafforzare la collaborazione tra EUREKA ed i programmi
quadro (PQ) comunitari relativi alle aree tematiche prioritarie, quali
quelli che riguardano le Teconologie della Informazione e della
Comunicazione (ICT), le scienze della vita, i nano-materiali e lo
sviluppo sostenibile. Questa collaborazione sarà ulteriormente
consolidata nell’ambito della preparazione del settimo programma
quadro grazie alla ricerca di meccanismi concreti di finanziamento
che consentiranno alle due organizzazioni di agire in modo coordinato.
Ora spetta ai Paesi Bassi proseguire l’opera. Vorrei ringraziare la
rete per l’enorme sforzo compiuto e fare i migliori auguri a Roel
Kramer e all’ufficio olandese per l’anno prossimo.
ITEA e MEDEA+
proseguono a pieno regime
ITEA e MEDEA+, le due maggiori iniziative strategiche
di EUREKA, sono attualmente in corso e dovrebbero avanzare
ulteriormente secondo quanto riporta la relazione a medio termine
richiesta dalle autorità pubbliche che offrono il supporto
finanziario a questi programmi.
Grazie alla concentrazione delle risorse del settore R&S sulle
principali priorità, quali la tecnologia a semiconduttori per MEDEA+
(2001-2008, investimento: 4 miliardi di Euro) o le applicazioni
software a struttura interna e distribuite per ITEA (1998-2008,
investimento: 3 miliardi di Euro), entrambe le iniziative hanno
dimostrato un’effettiva coerenza tra gli obiettivi ed i risultati
ottenuti. Anche la collaborazione sviluppatasi all'interno delle
iniziative strategiche ha ricevuto una valutazione positiva.
L’esito della valutazione dimostra anche l’importanza di
iniziative strutturate per le tecnologie strategiche nel settore della
microelettronica e delle tecnologie basate su software, in quanto
rendono possibile il raggiungimento di una competenza elevata
in grado di aumentare la competitività dell’industria europea nei
settori chiave. ITEA e MEDEA+ stanno pertanto contribuendo a
raggiungere l’obiettivo del 3%, che punta a fare dell’Europa la più
dinamica e competitiva economia a livello mondiale entro il 2010.
Tre aziende europee si trovano attualmente tra le prime dieci società
leader nel settore della produzione di microcircuiti integrati.
AUTUNNO 2004
eurekanews
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 presidenza
Nuova presidenza olandese
affronta problematiche
del sistema PAM (Project Assessment
Methodology, metodologia di valutazione
dei progetti), uno strumento importantissimo
che è diventato il marchio di qualità di ciò
che facciamo. Si tratta di un’ulteriore
conferma dell’elevata qualità dei nostri
progetti. Tale sistema è uno strumento di
valutazione ex-ante dei progetti, basato su
criteri specifici, tra cui l’efficienza della
collaborazione, il grado di innovazione e le
prospettive economiche.
Roel P. Kramer, nuovo presidente del Gruppo ad Alto Livello
EUREKA è organizzata con una presidenza
annuale a rotazione, passata il 1 luglio
dalla Francia ai Paesi Bassi. Nell’interesse
della continuità, le presidenze danese
(2002-2003), francese (2003-2004) e
olandese (Troika) hanno concordato la
realizzazione di un programma triennale
comune.
EUREKA News ha chiesto al nuovo presidente del Gruppo ad Alto Livello Roel
P. Kramer quali siano le sue priorità
per il periodo di presidenza.
Quali sono gli obiettivi della
presidenza olandese?
L’obiettivo della Troika di snellire il
processo decisionale è stato raggiunto con
successo, tuttavia vorremmo sviluppare un
processo decisionale ancora più efficiente.
Si tratta di un’operazione difficile, direi
critica, data la presenza di 33 Paesi
membri, ognuno dei quali è caratterizzato
da specifiche opinioni e strutture nazionali.
Siamo lieti di assistere all'applicazione
Tuttavia, c’è ancora molto da fare per
potenziare la posizione di EUREKA
nell’ambito dello Spazio Europeo di Ricerca
(ERA) e delle iniziative esistenti.
Quale sarà l'intervento della
presidenza a tale proposito?
La nostra intenzione e quella di fornire
indicazioni concrete su come EUREKA possa
collaborare più strettamente con il sesto e
settimo programma quadro della
Commissione europea. Sono convinto che
insieme si possa fare molto per incrementare la
ricerca, sviluppare l'innovazione ed
Roel Kramer – in breve
Roel Kramer, già Vice Direttore Generale
della Philips Semiconductors, sta per
assumere la carica di nuovo presidente del
Gruppo ad Alto Livello, un organo decisionale
composto da rappresentanti di governo dei
33 paesi membri di EUREKA e dall’Unione
europea. Resterà in carica per tutta la durata
della presidenza olandese di EUREKA, dal 1
luglio 2004 al 30 giugno 2005.
Nel 1970, Roel Kramer è entrato a far parte
di Philips Research a Eindhoven, dove ha
dedicato 20 anni di vita professionale alla
tecnologia dei semiconduttori. Nel 1989, in
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eurekanews
AUTUNNO 2004
qualità di Vice Direttore Generale della
Philips Semiconductors, ha anche ricoperto
l’incarico di ‘Chief Technology Officer’
responsabile della divisione per la politica
di R&S. Nel 1997 è passato a Philips
Consumer Electronics, dove ha continuato il
suo incarico in qualità di Vice Direttore
Generale e ‘Chief Technology Officer’: tra le
sue responsabilità rientravano anche le
strategie sulle tecnologie. Da allora Roel
Kramer si è ritirato dalla Philips.
L’impegno con EUREKA è iniziato
quando Roel Kramer era ancora alla Philips,
dove ha lanciato due iniziative strategiche
importanti del settore ICT, chiamate JESSI e
ITEA. Attualmente, in qualità di consulente,
Roel Kramer ha assunto la carica di
presidente del comitato direttivo per le
applicazioni MEDEA+.
Roel Kramer è sposato ed ha tre figli.
Tra i suoi hobby troviamo la lettura, la corsa,
l’escursionismo e lo sci. Parla perfettamente
inglese ed ha una buona padronanza del
tedesco e del francese.
approfondire la collaborazione in Europa.
Questo rappresenta un punto fondamentale
per la nostra presidenza.
Collaborando più strettamente con i
programmi quadro, EUREKA può diventare
un bene prezioso per il ERA. Nel 2001, al
vertice UE di Barcellona, ci si è impegnati
a destinare una media del 3% del PIL
dell’Unione europea alla R&S entro il 2010.
I due terzi dell’investimento dovranno
provenire dal settore privato. Il nostro
contributo in merito può essere notevole in
quanto EUREKA è ben nota nel settore
privato, ad aziende sia di grandi che di
piccole dimensioni.
Abbiamo anche pensato di rivedere i
progetti ombrello (le reti tematiche di
EUREKA) allo scopo di rilanciare quelli
lasciati in sospeso e svilupparne di nuovi
per attirare più progetti. Al momento,
molte delle 18 reti sono inattive. Esse
stanno comunque lavorando per raggiungere
i loro obiettivi, ma hanno bisogno di una
forma e di una struttura più efficace.
Desideriamo inoltre aumentare il
coinvolgimento delle iniziative strategiche
portando avanti il buon lavoro della
presidenza francese in questo settore. La
presidenza olandese intende sviluppare
ulteriormente i contatti ed integrare nel
miglior modo possibile le iniziative
strategiche nell’ambito dell’organizzazione
di EUREKA. Ciò significa inoltre garantire
loro maggiore pubblicità, necessaria in
generale anche ad EUREKA .
Le piccole e medie imprese (PMI)
meritano una maggiore attenzione. Esse
vantano già un passato di successi nella
storia di EUREKA ed è nostra intenzione
trarre profitto da questa positiva esperienza.
Le PMI rappresentano un nucleo trainante per
l’innovazione e la creazione di nuovi posti di
lavoro, che è quello di cui l’Europa ha bisogno.
Quali sono i piani per quanto
riguarda i finanziamenti?
EUREKA ed i suoi progetti sono
finanziati dagli stati membri. In molti Paesi
i finanziamenti destinati ai progetti sono
limitati o addirittura assenti, mentre in altri
stanno diminuendo. Considerando che vi
sono 34 membri, si tratta di un problema
prioritario. Esiste un divario crescente tra
quello che le aziende spendono per R&S e
quanto viene sovvenzionato con fondi pubblici.
EUREKA è un programma conosciuto e
di successo ed è ben noto all’industria, agli
istituti di ricerca e alle università. Dal
momento che anche l’Unione europea ne è
un membro, sarebbe auspicabile un maggiore
coinvolgimento da parte sua in questo senso
www.eureka.be
e ciò dovrebbe avvenire a maggior ragione
se si considerano le importanti ricadute per
ERA e per l'obiettivo del 3%.
Può anticiparci come verrà integrato il tema della sostenibilità?
La sostenibilità è una parola chiave nella
politica e nei programmi ambientali del
governo olandese. Abbiamo ritenuto giusto
farne uno dei temi della presidenza di EUREKA,
in modo da collegarci anche all’operato del
nostro governo. Molti Paesi stanno lavorando
attivamente in tal senso e noi cercheremo di
saperne di più attraverso EUREKA.
La sostenibilità inoltre si collega
direttamente allo strumento di collaborazione
presente nel nuovo programma che verrà
usato nei Paesi Bassi dal governo per finanziare
i progetti EUREKA dal primo gennaio 2004.
Stiamo pianificando per l’anno venturo
due incontri di partenariato incentrati sulla
sostenibilità nei settori della biotecnologia
e dell’energia, oltre a dei workshop e a delle
visite alle aziende. Un altro incontro di
partenariato si è svolto ad aprile a Maastricht
Presidenze future
La conferenza ministeriale ha
formalmente passato le consegne della
presidenza di EUREKA ai Paesi Bassi, cui
farà seguito la presidenza della Repubblica
Ceca. L’Italia ricoprirà la carica da luglio
2006 a giugno 2007.
dal titolo “Sustainable Automotive: Light
Weight System Integration”.
Quali saranno le sfide maggiori
per l'anno venturo?
La sfida consiste nel creare una maggiore
sinergia con il programma quadro UE, essendo
entrambi parte integrante di ERA. Il processo
ha avuto inizio sotto la presidenza francese
e sono sicuro che continuerà con la presidenza
attuale e la futura presidenza ceca.
Abbiamo una reale opportunità, anzi direi
una doppia opportunità di integrare EUREKA
in ERA in quanto collaboriamo con l’attuale
presidenza olandese dell’UE.
Collaborazione tra presidenze
olandesi UE e EUREKA
Il turno di presidenza olandese
all’Unione europea nella seconda metà del
2004 è iniziato in concomitanza con
particolari circostanze storiche: l’allargamento
dell'Unione europea, l’elezione di un nuovo
Parlamento europeo e l’insediamento di una
nuova Commissione europea. Questi eventi
segnano una nuova fase nella realizzazione
delle aspirazioni di Lisbona e Barcellona e
presentano nuove sfide e prospettive per la
ricerca e l’innovazione europea.
Ed ecco le priorità olandesi relative a
R&S e innovazione:
Attraverso il piano d’azione per il raggiungimento dell’obiettivo del 3%, investito in
R&S verranno intraprese azioni per migliorare:
 l’interazione tra la conoscenza di base
pubblica e le industrie,
 la fornitura, la qualità e la mobilità
dei lavoratori che generano
conoscenza
Nel corso del 2004 verrà valutato il
sesto programma quadro relativo alla ricerca
e lo sviluppo.
Rivestirà un ruolo chiave la
comunicazione dell’Unione europea sul
futuro della ricerca e della tecnologia.
Particolare attenzione verrà data a:
 la promozione dell’eccellenza nella
ricerca di base;
 la possibile creazione di un Consiglio
di Ricerca Europeo;
 l’aumento della base costituita dal
capitale umano;
 una migliore collaborazione europea
nel settore delle infrastrutture della
ricerca;
 la posizione delle PMI (EUREKA);
 l’interazione tra scienza e industria,
in particolare tramite la creazione di
piattaforme tecnologiche europee
(EUREKA).
Sulla base della richiesta avanzata
durante il vertice di primavera dell’Unione
europea del 25-26 marzo, il Consiglio dei
ministri continuerà a cercare di raggiungere
un accordo sul brevetto comunitario.
 Per ulteriori informazioni:
http://www.cordis.lu/netherlands
http://www.eu2004.nl/
AUTUNNO 2004
eurekanews
7
 servizio speciale
Lo sviluppo sostenibile:
la chiave del nostro futuro
Lo sviluppo sostenibile è un concetto che
promuove la soddisfazione delle esigenze
attuali senza compromettere la capacità
delle generazioni future di soddisfare
le proprie. Occorre quindi trovare un
equilibrio fra la prosperità economica,
la giustizia sociale e la qualità ambientale.
Comunità Europea, 2004
Uno dei compiti più impegnativi
dell'odierna agenda sulla sostenibilità è quello
di garantire l’uso delle risorse in modo
efficiente. La strategia comunitaria per lo
sviluppo sostenibile è stata adottata dal
Consiglio europeo di Gothenburg nel giugno
2001. Essa è incentrata su quattro punti
chiave:
 limitare le variazioni climatiche e
incrementare l’utilizzo di energia
pulita;
 fronteggiare le minacce alla salute
pubblica;
 gestire le risorse naturali in modo più
responsabile e
 migliorare il sistema di trasporto e
l’uso del territorio.
Detriti al polo sud
Riepilogo di
alcuni progetti
E! 1542 AUTO QUARTZ WATCH
E! A404 – SSAE
Le batterie che fanno funzionare gli
orologi da polso contengono materiali
altamente tossici ed è quindi necessario
trovare fonti alternative di energia pulita. I
partner di questo progetto hanno dovuto
superare molti ostacoli tecnici di eccezionale difficoltà per riuscire ad ottenere una
produzione di massa di microgeneratori
alimentati da energia cinetica che sfrutta il
movimento del polso. L’effetto positivo di
questo progetto ha permesso ad una
piccola e media impresa olandese, la
Kinetron BV, di passare da uno staff di un
addetto a 30, con una produzione annuale
di 1,5 milioni di microgeneratori. L’azienda
produce anche 300.000 micro idrogeneratori
all’anno (sfruttando l’energia prodotta
dall’uscita dell’acqua dal rubinetto per
fornire quella necessaria per accendere una
caldaia a gas,).
I veicoli attuali sono equipaggiati con
una serie impressionante di dispositivi
elettronici, ad esempio la gestione
computerizzata del motore, le funzioni di
sicurezza e i dispositivi altamente sofisticati
di intrattenimento. Le funzioni principali
riguardano la navigazione intelligente e le
applicazioni di sicurezza tramite il sistema di
posizionamento GPS e le comunicazioni
mobili GSM. All’orizzonte si prospettano già il
riconoscimento vocale e le tecnologie di
sintesi. I risultati della ricerca fanno pensare
che entro il 2007, almeno il 55% di tutti i
nuovi veicoli disporrà di terminali telematici
integrati. I partner dei progetti Silicon
Systems for Automotive Electronics (SSAE)
stanno producendo una architettura elettrica
ed elettronica per i veicoli che potrebbe
diventare il prossimo standard mondiale,
aumentando la competitività dei produttori
di semiconduttori europei. Con la tecnologia
SSAE sulle strade europee si avrà maggiore
sicurezza ed efficienza.
 Persona di contatto: Sig. H. Smit,
amministratore delegato, Kinetron BV
http://www.kinetron.nl
Budget: 4,2 milioni di Euro
8
eurekanews
AUTUNNO 2004
 Contatto: www.medeaplus.org
La presidenza olandese esorta
all’innovazione
La presidenza olandese di EUREKA, che è
iniziata il primo luglio 2004, ha scelto la
sostenibilità come proprio tema da sviluppare.
Questo stesso aspetto è collegato anche alle
priorità ambientali scelte nei sei mesi di
presidenza europea, anch’essa detenuta dai
Paesi Bassi. La presidenza UE è determinata
a proseguire il lavoro avviato nel 2002 con
il Sesto programma di azione per l’ambiente
dell’Unione europea, focalizzato sui cambiamenti climatici, sulla natura e la biodiversità,
sull’ambiente, sulla salute e la qualità della
vita, sulle risorse naturali e sulla gestione
dei rifiuti.
Il nuovo presidente di EUREKA, Roel P.
Kramer, si è impegnato a portare avanti il
progetto dello sviluppo sostenibile ed è
convinto che l’innovazione sia la chiave per
ottenerlo: “L'innovazione si basa sulla qualità,
che a sua volta ha origine dalla ricerca e
Comunità Europea, 2004
Lo sviluppo sostenibile è l’elemento
cruciale perché si realizzi l’ambizione
dell’Europa: diventare il sistema economico
basato sulla conoscenza più competitivo entro
il 2010. L’inerzia davanti a queste tematiche
non è priva di conseguenze. Dunque dobbiamo
avere fiducia nell’innovazione che è alla base
dei progetti e della collaborazione EUREKA.
dallo sviluppo. La cosa importante da sapere è
come portare avanti questa ricerca e sviluppo.
Oggi possiamo fare qualunque cosa; il trucco
è fare quella giusta”.
Roel Kramer fa notare che un maggior
coinvolgimento delle piccole e medie imprese
nei progetti EUREKA costituisce una priorità,
poiché esse sono una fonte di innovazione
non debitamente sfruttata. Nello stesso tempo,
egli ha intenzione di stimolare tutte le aziende
ad impegnarsi attivamente per raggiungere
l'obiettivo dello sviluppo sostenibile. “Spesso ci
sono tensioni fra la necessità a breve termine
di ottenere un profitto e l'obiettivo a più
lungo termine della sostenibilità. Portare
l’innovazione sul mercato fa la differenza. È
qui che anche EUREKA può fare la differenza”.
Soddisfare un vorace appetito
La domanda di energia aumenterà del 60%
nei prossimi 25 anni e nello stesso periodo i
combustibili fossili costituiranno circa l'80%
del consumo a livello mondiale. Se continuiamo
di questo passo, le emissioni di CO2 aumenteranno di uno sconcertante 60%. La combustione
del carbone produce i massimi livelli di
emissione, seguita da quella del petrolio.
Si assiste oggi a un rapido cambiamento
del mercato energetico, sempre più
competitivo e complesso. Per soddisfare il
forte fabbisogno di energia del mondo in
Sostenibilità: preparare il futuro già da ora
E! 2247 SOLARTECH
E! 2278 WWEC R&S
E! 2142 PEPPER
Le aziende industriali devono ridurre il
consumo di combustibile per rispondere alle
esigenze ambientali. Cosí la richiesta
crescente di energia rinnovabile, in
particolare di energia solare, ha spinto i
partner spagnoli e portoghesi del progetto a
pensare ed elaborare le specifiche tecniche
per realizzare un sistema integrato di
pannelli fotovoltaici e collettori solari, che
possono essere integrati in modo
economico negli impianti industriali. Il
sistema sviluppato ottimizza l’efficienza
energetica delle installazioni industriali e
garantisce un’autosufficienza energetica.
In questo progetto di R&S, i partner
hanno realizzato un convertitore di energia
delle onde marine da usare in mare aperto,
dove è disponibile una maggiore quantità
di energia. Questo pratico dispositivo è stato
progettato per ottenere notevoli quantità di
energia elettrica a prezzi economici
convertendo l’energia delle onde. Il Wavebob
Wave Energy Converter (WWEC) è un tipo di
assorbitore puntuale, molto simile nella sua
forma a numerosi segnali di navigazione. Il
concetto proprio del convertitore rappresenta
una svolta tecnologica importante. Essendo
situato ben al di sotto della superficie
marina, il dispositivo può generare dalle onde
una quantità di energia fino a tre volte
superiore rispetto a quella ottenuta dalle
tecnologie esistenti.
Questo progetto ha sviluppato le
tecnologie e le tecniche di produzione per il
“packaging” dell’elettronica di potenza, allo
scopo di far fronte alle mutevoli esigenze
del settore automobilistico. In un prossimo
futuro verrà introdotto una vasta gamma di
nuove funzioni ed applicazioni, destinate a
ridurre il consumo di combustibile e le
emissioni inquinanti nonché a migliorare la
sicurezza del veicolo sulla strada. La tecnologia
PEPPER (Power Electronics Packaging Providing
System Integration and Extended Reliability)
offre la possibilità di realizzare veicoli ibridi,
cioè in grado di passare dalla tradizionale
alimentazione a carburante a quella elettrica
e viceversa. Questo nuovo passo nel settore
automobilistico è in sintonia con lo sviluppo
dell'elettronica e con l’applicazione di azionamenti elettrici con media e alta potenza. In
futuro è previsto un aumento della richiesta
globale dei sistemi elettronici sui veicoli che
passerà da un volume di 42 miliardi di Euro
nel 1998 a quasi 68 miliardi di Euro nel 2005.
 Persona di contatto: Sig. José Benito
Badiola Belaustegi, Direttore Generale
Inkoa Sistemas, SL
Tel: +34 94 418 0267
E-mail: [email protected]
Budget: 850.000 di Euro
www.eureka.be
 Persona di contatto: Sig. William Dick,
amministratore delegato, Duquesne
Environmental Ltd.
Tel: + 353 45 865 233
E-mail: [email protected]
Budget: 500.000 di Euro
 Contatto: www.pidea.com.fr
AUTUNNO 2004
eurekanews
9
 servizio speciale
passato si era fatto uso del legno e del carbone
e, successivamente, il petrolio ha quasi
completamente sostituito l’uso del carbone.
Oggi il petrolio sta per essere sostituito dal
gas e domani il gas lascerà il posto
all’idrogeno e alle energie rinnovabili.
Il gas naturale, la fonte di energia
fossile meno inquinante, è considerato un
ponte per il futuro. Il consumo di gas naturale
è probabilmente il modo più efficace per
ridurre le emissioni di CO2 fino a quando
l’utilizzo di tecnologie rinnovabili non sarà
stato ulteriormente sviluppato ed introdotto
sul mercato. L’obiettivo a lungo termine è
di migrare con successo verso la cosiddetta
“economia dell’idrogeno”.
Noto come il “combustibile eterno”,
l’idrogeno si trova ovunque. Se prodotto nelle
quantità e qualità necessarie al suo sfruttamento ed utilizzato correttamente, ad esempio
con tecnologie a celle di combustibile, esso
non produce emissioni inquinanti di CO2, gli
unici suoi sottoprodotti sono il calore ed acqua.
Questo portatore di energia rinnovabile è
largamente considerato a ragione come il
combustibile del futuro.
EUROGIA, un progetto di iniziativa
strategica di EUREKA, è stato lanciato nel
gennaio 2004 con lo scopo di promuovere lo
sviluppo di tecnologie fondamentali al fine di
garantire una migliore gestione dei
combustibili fossili. Ciò agevolerà una rapida
migrazione verso un’economia sostenibile
basata sull’idrogeno. La strategia comprende
l’ottimizzazione della gestione delle riserve
e la decarbonizzazione della catena dei
combustibili fossili durante le fasi di
esplorazione, produzione, trasformazione e
uso. Una parte fondamentale del progetto
consiste nello studio della migrazione verso
un utilizzo più diffuso del gas naturale.
EUROGIA tende inoltre a facilitare la
riorganizzazione del settore dei servizi e
dell’approvvigionamento con l’intento di
promuovere la crescita economica, di creare
un approvvigionamento di energia più sicuro
per l’Europa, sostenendo la crescita dell’impiego
in campo scientifico e favorendo la protezione
ambientale. EUROGIA sarà strumentalmente
utile all’industria europea nel dare avvio a
progetti dai quali ci si aspetta di ottenere
un contributo positivo allo sviluppo
sostenibile.
L’uso di energia e di risorse è un fattore
di importanza critica per lo sviluppo
sostenibile. Poiché il cambiamento del clima
sale al primo posto nell’agenda politica
dell’Unione europea, l'Europa deve fare passi
concreti verso la decarbonizzazione della
produzione di energia.
Comunità Europea, 2004
Verso sistemi energetici
più efficienti
Energia eolica: un potenziale infinito
Biotecnologia bianca: concordare natura e industria
Information Suisse ISP
La biotecnologia bianca è un campo
emergente della biotecnologia moderna, che
serve l’industria facendo uso di cellule
viventi, come le muffe, i lieviti o i batteri e
gli enzimi, per produrre prodotti e servizi. Le
cellule viventi possono essere utilizzate cosí
come sono oppure venire combinate per
lavorare come ‘fabbriche di cellule’ per
Plastica a base di mais, riciclabile al 100%
10
eurekanews
AUTUNNO 2004
produrre enzimi destinati al settore industriale.
Esse inoltre possono essere usate per produrre
antibiotici, vitamine, vaccini e proteine da
impiegare in campo medico.
Gli enzimi sono presenti in tutti gli esseri
viventi. Nella creazione dei prodotti, gli enzimi
offrono in alternativa ad alcuni processi
chimici, una via biologica e spesso una
soluzione più pulita. Gli enzimi sono ecoefficienti dato che consumano meno acqua,
materie prime ed energia. L’impatto ambientale
è ridotto al minimo, mentre è anche possibile
ottenere prodotti migliori ad un costo minore.
Ad esempio, l’uso di enzimi per i detersivi
in polvere consente di rimuovere le macchie
difficili a temperature più basse, risparmiando
cosí energia e riducendo l’impatto ambientale.
La biotecnologia bianca può essere usata
anche per produrre plastica biodegradabile,
riducendo le immissioni di fossili in una
percentuale che varia tra il 25% e il 55% e
diminuendo le emissioni di gas serra da un
minimo del 10% ad un massimo del 78%.
EuropaBio è un’organizzazione che
comprende 35 società e 21 associazioni
nazionali di biotecnologia, che a loro volta
rappresentano circa 1.200 piccole e medie
imprese interessate alla ricerca e allo
sviluppo, ai test, alla produzione e alla
distribuzione di prodotti biotecnologici.
Da questa organizzazione arriva una
sollecitazione all’Unione europea per
accelerare lo sviluppo della biotecnologia
bianca in quanto EuropaBio è convinta che
l’Europa sia in una buona posizione per
svolgere un ruolo di primo piano in questo
settore industriale in rapida crescita.
 Per ulteriori informazioni sui progetti
EuropaBio: http://www.europabio.org
 punti di vista
Competitività e sostenibilità
I due obiettivi della competitività e
della protezione dell’ambiente sono stati
spesso descritti come contraddittori tra loro.
Alcuni pensano che la scelta di orientare la
ricerca verso processi industriali più puliti, il
risparmio di energia o il riciclaggio sia
certamente lodevole, ma che non sia
giustificata dal punto di vista economico.
Altri affermano che le misure unilaterali per
proteggere l’ambiente compromettono la
competitività.
Nel tentativo di potenziare la crescita
economica e la competitività integrando
preoccupazioni ambientali nelle sue
decisioni politiche, l’Unione europea vuole
essere la vetrina per lo sviluppo sostenibile.
Questo programma, elaborato durante il
Consiglio Europeo di Cardiff nel giugno del
1998, è stato recentemente ripreso dalla
Commissione in una comunicazione
pubblicata il primo giugno 2004. La
relazione afferma che “la qualità e
l'ambizione delle strategie varia da un
settore all’altro, così come l'impegno
politico nei confronti del processo di
integrazione ambientale”.
Per discutere sulla compatibilità delle
politiche di competitività con un elevato
livello di protezione ambientale, abbiamo
richiesto un contributo a Tony Long,
direttore di WWF Europe, e a Pieter van Geel,
Segretario di Stato olandese per l'ambiente
– per conto della Presidenza UE olandese.
Tony Long
Pieter van Geel
Direttore, politica europea, WWF
Segretario di Stato Olandese per l’ambiente
I leader dell’Unione europea vengono sempre
più spinti a fare una scelta sbagliata che oppone la
competitività economica alla protezione ambientale.
Si tratta di una trappola che dovrebbero evitare. Gli
allarmi sulla competitività arrivano sempre dalle solite
fonti, le associazioni commerciali e industriali. La
tavola rotonda europea degli industriali, ad esempio,
ha scritto ai dirigenti europei lo scorso marzo: “Sani
principi sono spesso stati tradotti in proposte politiche che possono
minare alla base la competitività dell’industria comunitaria e la sua
capacità di contribuire alla crescita e alla creazione di posti di lavoro”.
L’ultimo esempio, che illustra la nuova preoccupazione dell’amministrazione statunitense sulla competitività industriale europea, si è avuto
con la relazione del Segretario di Stato Colin Powell il mese di marzo
scorso. Ai responsabili governativi statunitensi presenti in Europa è
stato raccomandato di sollevare il tema della competitività nel corso
delle loro discussioni con i responsabili ufficiali degli stati membri
dell’Unione europea.
E non è sorprendente che i leader governativi traccino la strada. In
una lettera inviata da Jacques Chirac, Tony Blair e Gerhard Schroeder
al Presidente Prodi lo scorso settembre 2003 sulle proposte comunitaria
di riforma della chimica si legge: “Dobbiamo ridurre la burocrazia
incontrata dalle aziende europee e migliorare sostanzialmente la struttura
delle normative all’interno della quale le nostre aziende si ritrovano a
manovrare mentre si misurano con una forte concorrenza. Dobbiamo
assicurarci di non sovraccaricare inutilmente il settore industriale”.
Standard elevati in campo ambientale e della salute pubblica
vengono troppo spesso visti come una minaccia a causa dei costi
addizionali a margine. Ma nei nuovi mercati globali, l’Europa non sarà
mai in grado di competere con le nuove economie emergenti in termini
di costi. Quindi è necessario che i leader europei comprendano che gli
standard elevati contribuiscono a promuovere l’innovazione e che aiutano
a creare nuovi mercati – dall’energia nuova all’efficienza dell’acqua –
in cui le industrie europee dovranno competere e avere successo.
Altrimenti, perderanno terreno a favore dei Paesi in via di sviluppo
concorrenti che guardano in che direzione sta soffiando il vento.
E adesso che l’Europa deve cominciare seriamente a preoccuparsi
della minaccia della competitività, chi si accaparrerà per primo il
mercato “verde”?
Il processo di Lisbona vuole fare dell’economia
dell’Unione Europea la più competitiva del mondo,
basata sulla conoscenza e sull’economia ecoefficiente. Date le pressanti preoccupazioni sociali
ed economiche, l’ambiente è spesso visto come un
ostacolo alla crescita economica e alla massima
competitività.
Io non sono d’accordo con questa visione.
Al contrario: le continua ricerca di innovazione volta a sostenere
l’eco-efficienza è un bene e offre delle opportunità. Esempi
convincenti e interessanti di innovazioni eco-efficienti già messi in
pratica dimostrano proprio questo. Portano ad un risparmio sui costi
e ad un maggior valore aggiunto e contemporaneamente riducono
l’inquinamento e l’uso di risorse naturali.
Oggi il potenziale di innovazione eco-efficiente resta largamente
inesplorato a causa di barriere specifiche esistenti già nella fase che
precede l’immissione sul mercato: il mercato non invia segnali
corretti sui prezzi, manca il capitale di rischio, l’esperienza e le
informazioni a disposizione non sono adeguate. L’Unione europea
può creare gli strumenti adeguati in grado di aiutare le aziende a
superare questo tipo di ostacoli.
In questo contesto sono di importanza vitale gli strumenti
economici e fiscali, quali il capitale di rischio, gli incentivi fiscali e
le riforme dei sussidi per i prodotti dannosi per l'ambiente, che
assicurano a queste innovazioni una migliore prospettiva di mercato. Ma
una legislazione comunitaria (riformata) può anche incentivare le
innovazioni eco-efficienti se gli obiettivi chiari e ambiziosi sono di
carattere normativo non tecnologico. Questi strumenti non sono nuovi
a livello nazionale. Gli stati membri fanno già uso di una varietà di
questo tipo di politiche e di strumenti. Ciò fornisce una grande
opportunità per lo scambio di esperienze e per la definizione di
strumenti effettivi a livello comunitario.
Dal mio punto di vista, le innovazioni eco-efficienti offrono un
potenziale talmente enorme per l’agenda economica ed ecologica che
dovrebbero essere il punto centrale della revisione a medio termine
del processo di Lisbona. L’elaborazione e il riconoscimento politico di
questo proposito è uno dei miei obiettivi per il mandato di presidenza
olandese e oltre. L’ambiente e l’economia potranno sicuramente
trarne vantaggio.
AUTUNNO 2004
eurekanews
11
 in primo piano
Verso un futuro più verde
Comunità Europea, 2004
L’Unione europea è impegnata a garantire un livello elevato di
protezione dell’ambiente e della salute umana. Si tratta di un
obbligo derivante dal trattato di Roma oltre che di un impegno
politico a favorire lo sviluppo sostenibile. Alcuni nuovi stati
membri hanno ereditato ingenti quantità di sostanze inquinanti
prodotte da tecnologie industriali obsolete, ma hanno già
compiuto passi importanti per proteggere l’ambiente. In alcune
aree hanno addirittura parametri migliori di quelli in vigore
nei precedenti 15 membri dell’Unione.
I nuovi stati membri devono adeguare la loro legislazione a quella
comunitaria per ciò che riguarda il controllo della qualità dell’aria,
dei rifiuti, delle acque, dell’inquinamento industriale nonché per il
rispetto della protezione della natura. Per alcuni elementi si sono
stabiliti dei periodi di transizione, in particolare per le piccole città
che incontrano serie difficoltà nell’applicazione della legislazione
comunitaria. Si tratta ad esempio delle disposizioni relative alle acque
di scarico, all’acqua potabile, alle sostanze pericolose, alle discariche,
agli imballaggi, agli inceneritori, alle emissioni di VOC (Volatile
Organic Compound, composti organici volatili), ai grandi impianti di
combustione, alle radiazioni ionizzanti, all’olio combustibile e allo
smaltimento dei rifiuti.
Con oltre 200 elementi legislativi e 149 direttive, conformarsi alle
regolamentazioni comunitarie non è un compito facile. È necessario
rafforzare le strutture amministrative nonché creare e sostenere le
istituzioni, e ciò necessita sia di personale che di apparecchiature.
Per conformarsi alle direttive relative all’aria, all’acqua e ai rifiuti
è previsto un investimento di circa 120 miliardi di Euro, a copertura
dei mancati investimenti del passato e del costo per l’aggiornamento
della tecnologia obsoleta. Progressi significativi sono stati già
raggiunti in questo senso, con l’adeguamento ad oltre il 90% della
legislazione comunitaria. Sono stati fatti passi importanti in direzione
dell’applicazione della normativa UE per la valutazione della qualità
dell’aria e per i piani relativi ai rifiuti, nonché per un miglior controllo
della qualità dell’acqua. A livello regionale e locale sono state rafforzate
le capacità amministrative, anche se è necessario fare di più.
Numerosi progetti innovativi EUREKA puntano a rendere più
verde il futuro dell'Europa. Ad esempio, l’ombrello EUROENVIRON
aiuta le aziende e le organizzazioni di ricerca a trovare dei partner
per lo sviluppo di progetti, processi, sistemi o servizi ad alta
tecnologia che contribuiscano a risolvere alcuni dei più importanti
problemi ambientali europei, quali quello dei rifiuti agricoli,
dell’inquinamento dell’aria, della qualità dell’acqua o dell’inquinamento
acustico. Una joint venture che unisce Lituania e Finlandia, l’E! 2507
EUROENVIRON COPAP, è uno degli 80 progetti compresi nel portafoglio
progetti EUROENVIRON, che fa fronte in modo più specifico all’assenza
di dati affidabili sull’aerosol. E! 2339 EUROENVIRON GRINDING, a cui
collaborano insieme la Repubblica Ceca e la Federazione Russa, svolge
invece ricerche destinate a sviluppare una tecnologia a risparmio di
risorse per la produzione di ingranaggi.
Altri progetti hanno già fornito un contributo significativo alla
protezione ambientale. E! 1438 POLLUTDEGRADCELL, in cui lavorano
insieme la Repubblica Ceca, L’Ungheria e la Germania, ha adeguato la
biodegradazione/biodecontaminazione a determinati materiali pericolosi
per l’ambiente presenti nelle acque di scarico industriali. Per quanto
riguarda E! 2666 BIOCAT, la collaborazione fra i partner svedesi e
polacchi ha l’obiettivo di sviluppare un catalizzatore di VOC da usarsi
nella combustione di biomasse.
 Per ulteriori informazioni sui progetti ombrello EUROENVIRON:
www.euroenviron.com
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EUREKA è una rete europea per la ricerca e sviluppo orientata alle esigenze del mercato. Il suo obiettivo è di rafforzare la competitività europea promuovendo una ricerca
collaborativa e uno sviluppo tecnologico pilotati dal mercato. L'iniziativa EUREKA consente alle industrie, alle università e agli istituti di ricerca di 33 Paesi membri e alla
UE di collaborare insieme lasciando piena iniziativa ai
partecipanti del progetto di decidere come sviluppare e
utilizzarele tecnologie innovative.
Editore: Michel Vieillefosse. Coordinatore editoriale:
Catherine Simmons. Redatto da Gellis Communications.
Progetto da Designer Ink. Traduzioni a cura di Dekryptos.
©2004 Segretariato EUREKA. Si rilascia il permesso di
riprodurre singoli articoli da EUREKA News per scopi non
commerciali, sempre che si menzioni EUREKA News come
fonte. ISSN 1470-7489
Fotografia: si ringraziano i partecipanti al progetto
EUREKA e alle iniziative strategiche per tutta l'assistenza
e il materiale fornito per la produzione di questo numero
12
eurekanews
AUTUNNO 2004
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Indirizzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Località . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Codice postale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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