metodi e tecniche di riciclaggio del denaro
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metodi e tecniche di riciclaggio del denaro
www.MoneyLaundering.it METODI E TECNICHE DI RICICLAGGIO DEL DENARO www.MoneyLaundering.it – Rivista di informazione economico-giuridica su Antiriciclaggio e pianificazione fiscale. Pag. 1 Quali sono i metodi e le tecniche più utilizzate dalle organizzazioni criminali per riciclare il c.d. “dirty money”, ossia il denaro sporco derivante dalle attività illecite? Smurfing Lo smurfing è una delle tecniche di riciclaggio più semplici. Essa presuppone un team di collaboratori che effettuano una moltitudine di versamenti in diversi periodi di tempo e tramite diversi istituti bancari. In tal modo si ha l’ effetto che un’ unica transazione di denaro viene frazionata in numerose operazioni di importo inferiore al fine di eludere il sistema di monitoraggio delle operazione bancarie (che mira ad individuare tutte quelle operazioni che superano una certa soglia di valore). Gioco d’ azzardo Sovente le attività di riciclaggio di denaro sono collegate al gioco d’azzardo. Nella maggior parte dei casi le organizzazioni criminali ripuliscono il denaro avvalendosi di case da gioco e casinò: comprano gettoni in grande quantità con l’obiettivo di giocare, ma utilizzano solo una piccola parte degli stessi o non li usano affatto. Lo scopo di tali operazioni è quello di riconvertire i gettoni in denaro e contestualmente farsi rilasciare dalla casa da gioco un documento che certifica la vincita. Peraltro un metodo più efficace consiste nell’ acquisire da parte delle organizzazioni il controllo di una casa da gioco. In questo caso non resta far altro che dichiarare il denaro sporco come reddito derivante dall’ attività di gioco. Acquisto delle vincite e sistema delle scommesse multiple Oltre ai casinò, anche le agenzie di scommesse sportive possono essere oggetto d’ interesse per le organizzazioni criminali dedite al riciclaggio. Un metodo tradizionale per ripulire il denaro è l’ acquisto del biglietto vincente . In tal caso il fortunato vincitore, essendo allettato dall’ offerta di una somma più alta rispetto a quella vinta, è indotto a consegnare il biglietto vincente al sodalizio criminale che in questo modo ottiene reddito legale. Tuttavia può accadere anche che l’ organizzazione decida di puntare grandi somme di denaro (attraverso più operazioni) su tutte gli esiti possibili di un evento sportivo in modo da assicurarsi una vincita cospicua, sebbene di importo inferiore rispetto alla somma puntata. Tecnica del rimborso fiscale Una delle soluzioni più geniali è probabilmente la tecnica del rimborso delle somme versate in eccedenza alle Erario. In pratica il membro dell’ organizzazione versa una somma che eccede notevolmente il valore dei debiti tributari che ha nei confronti dell’ Erario e fa risultare la stessa come l’ effetto di un errore di calcolo. Orbene gli uffici fiscali, accertato l’ errore, ritrasferiscono la somma al conto bancario del contribuente. La provenienza del denaro è quindi giustificata! Il loan back, ossia il prestito a se stesso Tale metodo presuppone che il membro dell’ organizzazione depositi del denaro sporco su un conto corrente acceso presso una banca avente sede in un c.d. “paradiso finanziario”. Nel secondo step il sodalizio criminale chiede un prestito alla sua banca, prestando come garanzia reale il denaro depositato presso il primo istituto finanziario. In seguito il denaro concesso dalla banca sotto forma di prestito sarà reinvestito in proprietà immobiliari, società o in diversi strumenti www.MoneyLaundering.it – Rivista di informazione economico-giuridica su Antiriciclaggio e pianificazione fiscale. Pag. 2 finanziari. Questa tecnica si fonda, si badi bene, sul vantaggio offerto dalle legislazioni dei vari Paesi in materia di tutela del segreto bancario. Acquisto di buoni regalo L’ acquisto dei buoni regalo è una delle tecniche che, al momento, è in rapida diffusione grazie soprattutto alla facilità con cui può essere posta in essere. In pratica l’esponente del sodalizio criminale acquista, mediante una serie di operazioni e in diversi luoghi, i voucher emessi da varie società e spendibili presso i rispettivi punti vendita. Grazie allo sviluppo del franchising i buoni acquistati possono essere così utilizzati in quasi tutto il mondo. Transazioni fittizie di immobili Questo metodo presuppone la vendita di un immobile ad un prezzo superiore rispetto al suo valore di mercato. Esso è strutturato nel modo seguente: Un’organizzazione criminale dedita al riciclaggio ha a disposizione una certa somma (ad es.1.00.000 euro) da dover immettere nel circuito legale. A tal fine i membri del sodalizio comprano un immobile (ad es. un monolocale) a un valore di gran lunga inferiore alla somma da reinvestire (si supponga 25.000 euro). In un secondo momento gli stessi lo rivendono ad un acquirente compiacente ad un prezzo pari al valore della somma da riciclare (ossia 1.00.000 euro). A questo punto l’ acquirente paga con bonifico bancario l’ immobile e contestualmente riceve dal sodalizio l’ equivalente pagato per l’ acquisto dell’ immobile (ovverosia 75.000 euro) sotto forma di denaro contante. Tirando le somme si ottiene che il sodalizio ha perso la somma di 25.000 euro più le spese notarili e tributarie, tuttavia ha raggiunto il risultato di riciclare una somma di 1.00.000 euro. D’altra parte l’ acquirente compiacente ha ricevuto un immobile come compenso per la sua prestazione (ovviamente deve trattarsi di un acquirente irreprensibile e insospettabile, per il quale non sarebbe problematico disporre di un’ elevata somma di denaro contante). Costituzione di una società di copertura Una pratica abbastanza diffusa tra le organizzazioni criminali di tutto il mondo consiste nella costituzione di società che hanno per oggetto il commercio di oggetti d’antiquariato. Le operazioni di acquisto sono effettuate, ovviamente, in forma di denaro contante. Quando la società riesce ad accumulare una notevole quantità di oggetti d’ antiquariato, procede alla formazione di diversi lotti di merce che saranno poi venduti in diverse case d’ asta sparse in tutto il mondo. I lotti in questo modo saranno venduti al miglior offerente. Tuttavia accade spesso che un affiliato all’ organizzazione tenda ad acquistare nuovamente i lotti messi all’ asta al fine di ripetere l’ operazione. In questo caso l’ unico costo che l’ organizzazione sostiene per ripulire il denaro è rappresentato dal valore della commissione relativa a ciascuna operazione di vendita. Tra le tecniche di riciclaggio più impeccabili vanno certamente annoverate quelle che si fondano sull’ immissione del denaro sporco nei circuiti di moneta legale. La predisposizione di tali tecniche presuppone il possesso di attività commerciali caratterizzate da un ingente flusso di cassa (es. ristoranti, casinò, cambi di valuta). La costituzione di questa tipologia d’ imprese consente che il denaro sporco possa essere integrato nel sistema legale senza correre rischi. Perfino per un scaltro investigatore di polizia, ad esempio, sarebbe un compito arduo dimostrare quanti pasti un ristorante ha realmente venduto e quanti invece sono stati registrati in modo fittizio. www.MoneyLaundering.it – Rivista di informazione economico-giuridica su Antiriciclaggio e pianificazione fiscale. Pag. 3 Per porre in essere tale tecnica il sodalizio criminale può agire in due modi differenti: rilevare un’ attività commerciale già operante oppure costituirne una ex novo. In quest’ ultimo caso accade quasi sempre che la società abbia il sole fine di fatturare operazioni inesistenti. Il metodo delle 2 società L’ organizzazione costituisce o rileva due società: una società A in cui il denaro dev’ essere collocato e una società B, che funge da cartiera. Orbene la prima (società A) ordina alla seconda (B) una fornitura (fittizia) di beni o servizi. La seconda (B), invece, emette fatture per operazioni inesistenti. In tal modo la prima società può certificare con le false fatture la provenienza del denaro. Nella pratica accade altresì che la fornitura di beni e servizi viene effettivamente posta in essere, tuttavia il valore dichiarato in fattura è indicato in misura di gran lunga maggiore rispetto a quello reale. In tal caso il surplus (ossia la differenza tra il valore dichiarato e quello reale) corrisponde al valore della somma da riciclare. Merita peraltro un cenno il metodo della ristrutturazione aziendale. In pratica l’ organizzazione criminale acquisisce un locale o esercizio commerciale da ristrutturare o da riconvertire. La ristrutturazione, che è effettuata mediante l’ acquisto di beni e/o servizi pagati per la maggior parte in contanti, produce l’ effetto di aumentare il valore del locale. A questo punto il sodalizio può decidere di cedere a terzi l’ attività, ricevendo sotto forma di bonifico su conto corrente bancario il corrispettivo della vendita. Controllo di società sportive L’acquisto o la vendita per diversi milioni di euro di sportivi professionisti (soprattutto calciatori, giocatori di hockey su ghiaccio) di diversi club sportivi offre eccellenti opportunità di legalizzare il denaro sporco. www.MoneyLaundering.it – Rivista di informazione economico-giuridica su Antiriciclaggio e pianificazione fiscale. Pag. 4 Sistemi bancari paralleli Sempre più spesso le organizzazioni malavitose per ripulire il denaro si avvalgono di sistemi bancari paralleli o sotterranei. Questi sistemi di pagamento non ufficiali sono stati sviluppati da gruppi criminali soprattutto al fine di eludere l’ applicazione delle norme finanziarie in vigore nei diversi Paesi. Il sistema bancario clandestino più diffuso è stato creato dalle organizzazioni criminali cinesi, esso prende il nome di fei chien cioè ”denaro volante”. Il sistema funziona come segue: Si supponga che il denaro debba essere trasferito in Cina da un’organizzazione che opera in Italia. Il denaro sporco viene depositato in un’ agenzia (che solitamente esercita attività di cambio-valuta, agente di viaggio, call center ecc…) a Roma. All’atto del deposito in Italia il richiedente riceve un simbolo, un oggetto o acquisisce una parola d’ordine che funge da “certificato di deposito”. In un secondo momento l’ organizzazione operante in Italia riferisce o consegna il c.d. “certificato di deposito” al destinatario del denaro che opera in Cina. Infine quest’ultimo, munito del certificato, si recherà presso un agenzia cinese per incassare il denaro al netto della provvigione. In sostanza, il funzionamento di tali sistemi bancari clandestini si fonda su un metodo di compensazione che opera tra soggetti che hanno bisogno di esportare denaro e altri invece che hanno necessità di importarlo. Il denaro non è mai trasferito materialmente attraversato il confine: i conti sono regolati attraverso scritture e registri. Articolo pubblicato sul sito www.MoneyLaundering.it www.MoneyLaundering.it – Rivista di informazione economico-giuridica su Antiriciclaggio e pianificazione fiscale. Pag. 5