La Florida e OggItalia dicono NO alla riforma costituzionale del 4
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La Florida e OggItalia dicono NO alla riforma costituzionale del 4
Espresso Fimar, Inc. 954.366.4346 Caffe Espresso & Americano Macchine per Bar / Ristorante ANNO VI – NUMERO 9 SETTEMBRE 2016 NO 1915E.AtlanticBlvd–PompanoBeach EE O R F IT LaFloridaeOggItalia GRAT diconoNOallariforma costituzionaledel4 Dicembre2016elo spieghiamoconsemplici domandeerispostea Pag.2 Nonnodona 800milaeuro all'ospedale Gaslinidi Genova:i mediciavevanosalvatoilnipote.Pag.14 U 1 2 3 2 Oggitalia – Settembre 2016 LaposizionediOggItaliasulreferendum (dallaPrimaPagina) Salvaguardarelademocraziaoggi,è garantirelaproprialiberavocedomani. Questaèunariformachenonriduceicosti, nonmiglioralaqualitàdell'iterlegislativo,ma scippalasovranitàdallemanidelpopolo. DiciamoNOalloscempiodellaCostituzione attuatoattraversounariformachesottrae poteriaicittadiniemortificailParlamento! DiciamoNOallaleggeoltraggioche, calpestandolavolontàdelcorpoelettorale, instauraunregimepoliticofondatosul governodelpartitounico! Eccoledomandepiu`frequenticonlerisposte piu`sensate: Conlemodificheproposte, Superailbicameralismo? NO,lorendepiùconfusoecreaconflittidi competenzatraStatoeregioni,traCamerae nuovoSenato Diminuisceicostidellapolitica? NO,icostidelSenatosonoridottisolodiun quintoeseilproblemasonoicostiperchénon dimezzareideputatidellaCamera? Amplialapartecipazionedirettadapartedei cittadini? NO,triplicada50.000a150.000lefirmeperi disegnidileggediiniziativapopolare Èunariformalegittima? NO,perchéèstataprodottadaunparlamento elettoconunaleggeelettorale(Porcellum) dichiarataincostituzionale Garantiscelasovranitàpopolare? NO,perchéinsiemeallanuovaleggeelettorale (Italicum)giàapprovataesproprialasovranità alpopoloelaconsegnaaunaminoranza parlamentarechesolograziealpremiodi maggioranzasiimpossessadituttiipoteri Èunariformainnovativa? NO,conservaerafforzailpoterecentralea dannodelleautonomie,privatedimezzi finanziari. Èunariformachiaraecomprensibile? NO,èscrittainmododanonesserecompresa Èilfruttodellavolontàautonomadel parlamento? NO,perchéèstatascrittasottodettaturadel governo Garantiscel'equilibriotraipoteri costituzionali? NO,perchémettegliorganidigaranzia (PresidentedellaRepubblicaeCorte Costituzionale)inmanoallafalsamaggioranza prodottadalpremio Producesemplificazione? NO,moltiplicafinoadieciiprocedimenti legislativieincrementalaconfusione Referendumcostituzionale,comevotare dall’estero Seiiscritta/iscrittoall’AIRE? • SEVUOIVOTAREDALL’ESTEROdevisolo assicurarticheilConsolatoabbiailtuo indirizzocorrettoperspedirtiilplico elettorale.Inquestocaso,unpaiodi settimaneprimadelvotoriceveraiacasa tuttol’occorrentepervotareperposta. • SEINVECEVUOIVOTAREINITALIAdevi comunicarelatuaintenzionealtuo Consolatoappenailreferendumviene indetto(haisolodiecigiorni!).E’ sufficienteunadomandaincartalibera, specificando: • –NomeeCognome, • –LuogoeDatadinascita, • –Luogodiresidenza, • –ComuneitalianodiiscrizioneAIRE, • –Fotocopiadocumentodiidentità, • –DataeFirma. • Ladomandapuòessereconsegnataamano(anche dapersonadiversa),oppureinviataper email,posta,faxalConsolatoevaleperuna solavotazione.Puoitrovaregliindirizzi emailepostalideiconsolatisu: http://www.esteri.it/mae/it/italiani_nel_mo ndo/serviziconsolari • IMPORTANTE:occorrecompilareunadomanda perciascunelettore. • IMPORTANTE:occorreindicareperquale referendumsichiededivotareinItalia. • IMPORTANTE:daquandovienefissataladatadel referendumsihannosolodiecigiorniper presentareladomanda. 2.Viviall’esteromanonseiiscritta/iscritto all’AIRE? • DAQUEST’ANNOANCHETUPUOIVOTARE DALL’ESTEROPERPOSTA!Lanuova disciplinaelettoralehastabilitocheanchei • • • • • • cittadinitemporaneamenteall’esteroper almenotremesipermotividilavoro,studio ocuremediche,echiviveconloro,possono votaredall’esteroperposta.Tale disposizioneègiàinvigoreperireferendum. Tuttociòchedevifareècomunicarelatua intenzionealtuoComuneinItaliaappena ilreferendumvieneindetto(haisolo diecigiorni!),eunpaiodisettimaneprima delvotoriceveraiacasailplicoelettorale, contuttol’occorrentepervotareperposta. ECCOCOMEFARE:bastaunadomandaincarta libera,“aisensidegliarticoli46e47del decretodelPresidentedellaRepubblica28 dicembre2000,n.445,consapevoledelle conseguenzepenaliincasodidichiarazioni mendaci”,specificando: –NomeeCognome, –LuogoeDatadinascita, –Luogodiresidenza, –Consolatocompetente, –Indirizzopostaleesterodovetidovràessere speditoilplicoelettorale, • –Fotocopiadocumentodiidentità, • –Dichiarareditrovarsiall’esteroperalmeno tremesipermotividilavoro,studioo curemediche,odiessereunfamiliare conviventediunelettoreintali condizioni, • –DataeFirma. • Ladomandapuòessereconsegnataamano (anchedapersonadiversa),oinviataper email,posta,faxalComune,evaleperuna solavotazione.Indirizziemailepostali deicomuniitalianisu: http://www.indicepa.gov.it • IMPORTANTE:occorrecompilareuna domandaperciascunelettore. • IMPORTANTE:occorreindicareperquale referendumsichiededivotareall’estero. IMPORTANTE:dalladatadelreferendum,4 Dicembre2016,sihannosolodiecigiorniper presentareladomanda. 4 1 2 3 Oggitalia – Settembre 2016 3 Il Paese ha le idee chiare: con il No il premier cade Il 55% degli italiani è convinto che Renzi debba lasciare Palazzo Chigi in caso di ko al referendum La campagna elettorale per ilvoto al referendum costituzionale è ormai entrata nel vivo. La data fissata il 4 dicembreèancoramoltolontana(per la prima volta nella storia della Repubblicasivoteràadicembre),ma ildibattitoègiàacceso. Anche sulla stessa scelta del giorno delvoto:lospostamentoinavantiha vistomolti accusareil presidente del Consiglio Renzi di avere prolungato troppo la campagna elettorale per favorireilSì.Eanchelaformulazione del quesito ha suscitato discussioni, in quanto, secondo le opposizioni, pure esso avvantaggerebbe il voto a favoredellariforma.Malagranparte del dibattito avviene nel merito di quest'ultima. Anche se, per la verità, OGGITALIA Periodico Antonio Piraino Fondatore / Editore Anno VI Direzione 367 S. Federal Hwy. # 211/A Deerfield Beach, FL 33441 Tel. 754-367-1582 Email: [email protected] DIRETTORE Salvo Mulé COLLABORATORI: Luigi Bava Franco Corrado Maria De Luca Lilli Dottavi Franco Formaggio Michele Guccione Giampiero Gramaglia Vincenzo La Gamba Andrea Mazzella Franco Perri Massimo Reboa Silvio R. Vivone REDAZIONE ITALIA Ermanno Leone Via Della Repubblica, 2 S. Marco Argentano (Cosenza) Tel. 0984-512691 DISTRIBUZIONE Lorenzo Lanzilli tel. 305-218-5933 PUBBLICITA` Albert Jannuzzi Tel. 561-275-9549 GRAFICA Salvo Mulé Kyle Palmares AGENZIE Aise – Adnkronos – 9 Colonne – Affari Internazionali – Asca – NBC News NOTA: Le opinioni espresse dai nostri collaboratori non riflettono necessariamente la linea direttiva di OGGITALIA. Pertanto le loro opinioni sono strettamente personali. Manoscritti, lettere, email e foto inviate alla redazione saranno pubblicate solo a discrezione di OggItalia e il materiale inviato non sara` restituito molti italiani non sembrano padroneggiareafondoicontenutidella proposta (le argomentazioni sono spessodenseditecnicismierichiedono approfondimenti) e interpretano sin qui il voto per lo più come un pronunciamentofavorevoleocontrario al governo e, in particolare, a Matteo Renzi. Fare previsioni sull'esito della consultazione è oggi assai problematico. Gli esiti di buona parte dei sondaggi condotti sino a questo momento sembrano suggerire una prevalenza dei No, accreditati dal 52% al 55%, a seconda delle rilevazioni. E, peraltro, anche le ricerche chevedono, invece, una prevalenza dei Sì, rilevano una progressiva diminuzione di questi ultimi.Malagrandequantitàdiindecisi rappresentativo della popolazione al casodelgovernoincarica. tuttora presente (dal 30% al 40%) e di sopra dei 17 anni di età), la È significativo che più di metà (51%) l'incognita dell'affluenza alle urne maggioranza (55%) degli intervistati di quanti si dichiarano invece incerti (reputata oggi tra il 50% e il 60%) appare propensa a richiedere le sul partito da scegliere in caso di costringono ad effettuare le stime su dimissionidelpresidentedelConsiglio elezioni o intenzionati ad astenersi, unaporzionerelativamentelimitatadei incasodisconfittaalreferendum. auspichi l'allontanamento di Renzi in campioni intervistati, ciò comporta un Sono nettamente più favorevoli a caso di una sua sconfitta al significativo margine di errore richiedereledimissionidelpresidente referendum.Solitamenteinonvotanti statistico e, specialmente, una del Consiglio in caso di sconfitta al o gli indecisi tendono a non potenziale grande variabilità dei referendumipiùgiovanidietà(specie pronunciarsi su questioni politiche. risultati. Insomma, il risultato pare i18-24enni,checostituisconoanchela Ma in questo caso, l'atteggiamento tutt'altrocheconsolidato. generazione più decisamente ostileversoilpresidentedelConsiglio Ma già si pensa al dopo referendum. schieratasinoaquestomomentoperil (già rilevato tra costoro in altri Come si è detto, il presidente del voto No al referendum), i possessori sondaggi)appareprevalere. Consiglio ha inizialmente deititolidistudiopiùelevati(speciei Nell'insieme, dunque,granparte della preannunciatolesuedimissioniincaso laureati), gli imprenditori e i liberi popolazione vuole le dimissioni di di una sconfitta. Poi ha rivisto questa professionisti(oltrecheglistudenti). RenziincasodiprevalenzadelNo.Ciò sua affermazione: impostare una Maledifferenziazionipiùsignificative non significa che il premier debba consultazione ad personam appare si registrano naturalmente in infattipotenzialmenteassaipericoloso, relazioneallapreferenzadipartito.La necessariamente lasciare il proprio in quanto la popolarità di Renzi è netta maggioranza degli elettori di posto se il Sì risultasse sconfitto. Ma andatacalando inquesti mesi (il trend Forza Italia (76%) si schiera per mostra, con tutta evidenza, il è iniziato già prima dell'estate), in l'allontanamento di Renzi se perdurare del fenomeno della corrispondenza al crescere tra gli prevalesseroiNo.Unaminoranzanon «personalizzazione» della italiani delle valutazioni pessimistiche trascurabile (quasi uno su cinque, il consultazione,malgradoiltentativodi sulla situazione economica del Paese. 18%), tuttavia, è di parere opposto. Renzi di attenuarne l'impatto. Il voto Non a caso, proprio nelle ultime Richiedono più decisamente le settimane,ilpresidentedelConsiglioha dimissioni i votanti per la Lega Nord referendario continua a essere incentrato buona parte della sua (84%) e, in misura ancora maggiore interpretato come un giudizio comunicazionesutemidiversi,chenon (91%),quelliperilMovimentoCinque popolare sull'operato del presidente toccano direttamente la sfera Stelle. Sul fronte opposto, com'era del Consiglio. Che, come mostrano i dell'economia (il cui declino, percepito altrettanto scontato, la gran parte sondaggi, viene giudicato sempre dai cittadini, rappresenta la (79%) degli elettori del Pd si menopositivamentedaicittadini. motivazione principale del calo di pronunciaperlaprosecuzioneinogni consensi), per incentrarla invece su problematiche che più facilmente possono portare popolarità: la polemica con le istituzioni europee, il progettodi costruzionedel ponte sullo strettoelariformadellepensioni. Restainognimodoapertoilquesitodi cuisièdettosopra:sevincesseroiNo, Renzi si deve dimettere? I pareri espressialriguardodacommentatorie osservatori sono discordi. C'è chi sostiene che questa sarebbe una scelta dovuta e inevitabile. C'è chi, anche tra gliesponentideipartitidiopposizione, reputa al contrario che andrebbe comunque garantita la continuità nell'azione governativa, magari procedendo ad una revisione profonda dellaleggeelettorale(chenonèoggetto del referendum, ma che è di fatto strettamentecollegata). Che cosa ne pensano gli italiani? Secondo un sondaggio recente (effettuato nei primi giorni di questa settimana dall'istituto Eumetra 1915EastAtlanticBlvd.PompanoBeach,FL-Tel.954-366-4346 Monterosa, intervistando un campione Cornetti, Bomboloni, Camille e pasticceria assortita Paniniconprosciutto,mortadella,sappressata, salame,tacchino,porchettaecaprese Pizzainteraoaltaglio Insalatealtonno,caprese,mista… ... ArancineSiciliane...etantealtrepietanze. 4 1 2 3 4 Oggitalia – Settembre 2016 PontesulloStretto,Renzipromette 4motivichedimostranolastrumentalitàdiunrilanciocheserve soloarecuperareconsensiperlariformaalreferendum L’incontinenza verbale del Presidente del Consiglio non mostra limiti. Adesso pure il rilancio del pontesulloStrettodiMessina.Osservo che lo schema d’investimenti pubblici adaltissimaperditasièconsolidatoin Italia. Dal tangentone Mose con un presidentediRegionechepatteggiala suapenaallaPedemontanaVenetacon una banca statunitense che pretende garanziepubblichesuunprojectbond da1,6miliardidieuro.Nemmenonel Burundi succede quello che accade inquestodisgraziatoPaeseorfanodi classedirigenteeconun’informazione svenduta con quaranta danari. Ecco almeno 4 motivi per dire no al Ponte rispolverato solo per motivi legati al referendum sulla riforma RenziVerdini-Soros-JP Morgan e su consigliodiJimMessina,ilconsulente Usa che avrebbe appurato che il no prevarrà fortemente nelle regioni Sicilia,Calabria,PugliaeCampania. 1.Finanziamento.Ilcostoèvariatodai 4 miliardi della gara vinta dalla associazione di imprese (con Salini capofila) agli 8,5 miliardi di oggi. Il 40% sarà assicurato dalla società concessionaria “Stretto di Messina” (Anas 81,8%, RFI 13%, Regione CalabriaeSicilia2,6%)elarimanente parte con capitali da acquisire sul mercato internazionale. E se non si raccolgonoicapitali?Tranquilli,c’èil contribuente italiano. Infatti il 30 dicembre del 2003 (una costante di questoStatofirmarecontratticapestro all’antivigiliadiCapodannooprimadi Ferragosto) viene firmata la Convenzione tra il Ministero delle Infrastrutture e la Società Stretto di Messina Spa per la “realizzazione e gestione del Ponte”. Convenzione che l’allora ministro dell’Economia Tremonti approva con decreto il 16 gennaio del 2004. Riporto solo due punti:a)il50%deiricaviperi38anni di validità della concessione verranno dalcanonechepagheràRFIechevaria dai 100 milioni in euro 2012 ai 142,9 milioni del 2041, a cui si sommano le entrate da pedaggio stradale variabili da 110 a 138 milioni; b) lo Stato si è impegnato a pagare alla Società Stretto di Messina, allo scadere della concessione, un valore pari al 90% del valore residuo non ammortizzato e che rappresenta il valoredisubentro; 2. La mozione presentata dall’Ncd di Alfano e votata dal Pd nel settembre 2015 prevede che il Ponte consente solo traffici ferroviari. Domanda: le entrate valutate su ipotesi superottimistiche dei flussi di traffico stradalichenonsiregistrerannopiù, saranno pagate da qualcun altro diversodalloStato?IlministroDelrio dopo l’approvazione dichiarò che il Pontenoneraunaprioritàechesolo aseguitodiun’analisicosti-benefici si sarebbe deciso. In verità un’analisi èstatafattaequandoilcostoerapari a 4 miliardi di euro. Conclusione: il risultato (valore attuale netto che misura se positivo un’utilità sociale dell’opera) era negativo per 1,2 miliardidieuro. 3. Inquietante poi è l’aspetto geologico: in una delle zone più sismiche del Pianeta il progetto definitivo presentato nel 2011 (in variante al progetto preliminare) manca d’indagine sismica. Si legge nellarelazione geologica generale che quando sarà presentato il progetto esecutivo “sarebbe auspicabile che si aggiornassero i profili sismici del progetto preliminare e acquisire dati aggiornati delle aree marine” (doc. PB0004_F0, pag. 63). Inoltre risulta non cartografata “una faglia che, se attiva, va ad incidere direttamente sullefondamentadeipilonionellesue immediate prossimità” (Atto Senato n.4-06806 Seduta n 672 dell’8 febbraio2012). 4. A proposito della lievitazione dei costi si osserva che il costo di costruzione del Ponte ammonta a 6,3 miliardi di euro cui vanno aggiunti ulteriori 2,250 miliardi dovuti all’aggiunta di nuove opere di raccordo come una nuova stazione ferroviariaaMessina,unametrotrale città dello Stretto, lo spostamento a nord dell`autostrada e un centro direzionale in Calabria, progettato dall`archistar Daniel Libeskind che ha ridisegnato con la Freedom Tower il profilo di New York dopo la tragedia delleTorriGemelle.Costototaleparia 8,550 miliardi di euro. Nel 1942 così dichiaròBenito Mussolini:«E’tempo che finisca questa storia dell’isola: dopo la guerra farò costruire un ponte”. Alla vigilia del referendum il ponte lo rilancia Renzi insieme alla pataccadei100milapostidilavoro. Ilprogettopreliminare delpontedimessina presentatoquasi15 annifamessoancora unavoltanel dimenticatoiograzie soprattutto all’opposizionedella societa`ditraghetti Carontecheovviamente avrebbepersomolto lavorosesifosse realizatoilponte. Oggitalia – Settembre 2016 5 1 2 3 Oggitalia – Settembre 2016 6 USA18enneafroamericanouccisodallapolizia. BlackLivesMatter:“Tenevalemaniinalto” L’episodio, ancora tutto da chiarire, è iniziato con l’inseguimento di un’auto che gli agenti ritenevano fosse stata rubata: il conducente non si è fermato e si è dato alla fuga L’ultimo afroamericano ucciso dalla polizia negli Stati Uniti è un ragazzo di 18 anni. A pochi giorni dai fatti di Charlotte(foto) c’è tensione a Los Angelesper l’omicidio Carnell Snell Jrda parte degliagenticaliforniani.L’episodio,ancoratuttoda chiarire, è iniziatocon l’inseguimento di un’auto che gli agenti ritenevano fosse stata rubata: il conducentenonsièfermatoesièdatoallafuga. Un attivista di Black Lives Matter: “Colpito alla schiena” A un certo punto l’auto si è bloccata e un giovane uomo ne è uscito fuggendo e andandosi a nascondere sul retro di una casa. Lì è stato raggiuntodagliagentichelohannoucciso.Pesante l’accusa di Black Lives Matter di Los Angeles: il ragazzo sarebbestato ucciso mentre teneva le mani in alto, ha denunciato con un tweet il movimento nato sui social media come hashtag dopo l’assoluzione del vigilante George Zimmerman, responsabile dell’uccisionedi un altroragazzo,TrayvonMartin.Unaltroattivistaha aggiunto che il ragazzo è stato colpito dagli spari allaschiena. Il ragazzo eraa pochi passi da casaSecondo la polizia, il ragazzo era armato di pistola ma i testimoni hanno subito contestato questa versione.La notizia della sparatoria si è velocemente diffusa nel quartiere e decine di persone sono arrivate sul posto.Tra loro anche la madre del ragazzo, ripresa in un video mentre pregaipoliziottidifarlaentrarenella zonaisolata per vedere il corpo del figlio. Il luogo in cui il 18enne è stato ucciso, infatti, si trova a breve distanza dalla loro abitazione. La sorella minore, Trenell, ha raccontato che il fratello è stato ucciso di fronte a lei: lo ha visto fuggire, poi ha sentito gli spari e lo ha visto disteso a terra.“Allafinedellagiornata, i poliziotti sono arrivati e hanno ammazzato mio fratello. Lo hanno ammazzato”, ha dichiarato ai media americani. Intanto, la follasulluogodellasparatoriaèaumentatasempredi più,ecisonostatimomentiditensionecongliagenti. Tra i dimostranti, molti mostravano cartelli con la scritta Black Lives Matter (La vita dei neri conta), altriurlandocontroagentiintenutaantisommossa. Nel2012ilcasodiTrayvonMartin Il fatto avviene pochi giorni dopo le proteste a San Diego, dove la polizia ha ucciso un uomo afroamericano che sembrava “si comportasse in modosconnesso”.AncheaPasadena,inCalifornia,di recente ci sono state proteste dopo che un uomo afroamericanoarmatodicoltelloèstatouccisodalla polizia. Senza dimenticare nelle ultime settimane Charlotte, dove il governatore ha dichiarato il corpifuoco. Negli Stati Uniti manifestazioni del generecontrol’usosproporzionatodellaviolenzada parte della polizia e l’impunità per le loro azioni hannoavutooriginenel2012,quandofecescalporeil caso di Trayvon Martin. Il 17enne fu ucciso da un vigilante privato in Florida, mentre era disarmato. MichaelBrownfuinveceucciso,anch’eglidisarmato econlemanialzate,inMissouri:ilsuocasoscatenò protestechemiseroaferroefuocolacittà Obamaelaquestionerazziale Non si contano gli episodi in cui gli agenti hanno sparato e ucciso afroamericani per una errata valutazione. La “questione razziale riguarda tutti”aveva detto il presidente Barack Obama solo due mesi. Il primo inquilino della casa Bianca afroamericano è intervenuto più volte dopo gli omicidi che hanno scatenato le proteste in diversi Stati. Obama parlava prima degli ultimi eventi di Dallas, dove cinque agenti sono stati uccisi proprio per vendetta da un riservista afroamericano.I dati sulla disparità nel Paese sono chiari: l’80 per cento dei fermati per controlli a New York City sono neri o ispanici. I neri rappresentano il 13 per cento della popolazione americana, e il 14 per cento dei consumatori di droghe, ma sono il 37 per cento delle persone arrestateperreatilegatialconsumo e alla vendita di droga. Una Commissione del Congresso americano, nel 2010, ha stabilito che, in media, i neri americani sono condannati a pene più lunghe del10percentorispettoai bianchi. I maschi afroamericani nati nel 2001 (dati del Dipartimento alla Giustizia) hanno il 32 per cento di possibilitàdi finire in galera durante la loro vita (contro il 6 per centodeibianchi). AtGranFornoyouwillfindanamazingrangeofItalian,European,andAmericanfavorites. Bread,Focaccia,PaniniSandwiches,SavoryFocaccine.Assortedcookies,Holidayspecialtybreads,dinnerrolls… 1235EastLasOlasBlvd–FortLauderdale,FL33301–Tel.(954) 467-2244 4 1 2 3 Oggitalia – Settembre 2016 7 ElezioniUsa2016,ClintonbatteTrumpnelprimoduello tv:Hillarygiocad’esperienza,Donaldevitaglieccessi Ex first lady preparata, ma non perfetta. Il tycoon mantiene un profilo presidenziale e soffre su tasse, donne e politica estera. Nessuno dei affonda il colpo per paura di sbagliare. Sondaggio Cnn: per il 62% vince candidata dem ai punti Si sono scontrati praticamente su tutto. Tasse, commercio, crimine, politica estera, terrorismo, tensioni razziali. Lei lo ha attaccato per il suo “comportamento razzista”. Lui l’ha definita una “santerella”. Alla fine, dopo più di 90 minuti di dibattito, Hillary Clinton e Donald Trump hanno dipinto un’immagine d’America in potente, irriducibile contrasto: un Paese sulla strada di una inevitabile decadenza, per il candidato repubblicano; la nazione ancora capace di guidare il mondo, per la democratica. A una prima valutazione, Clinton è parsa più tranquilla e misurata. Trump ha evitato gli eccessi retorici del passato ma in certi momenti, per esempio sulla questione delle tasse e del certificato di nascita di Barack Obama, è parso in serie difficoltà. Il dibattito – il primo dei tre previsti, organizzato alla Hofstra University di Long Island – è stato acceso sin dall’inizio, con Donald Trump che ha più volte cercato di interrompere Clinton (alla fine, il repubblicano ha parlato per circa 46 minuti, contro i 41 di Clinton). Uno dei momenti più infuocati è stato quando la democratica ha attaccato il rivale per la scelta di non rendere pubblica la dichiarazione delle tasse. “Nasconde qualcosa”, ha detto Clinton, alludendo al fatto che “magari Trump non è così ricco come ci vuole far credere” e potrebbe celare la provenienza illecita di ingenti finanziamenti internazionali e tasse non pagate al governo federale. La questione delle tasse è poi tornata quando Trump ha accusato i democratici di aver dissipato il denaro che ora manca all’erario. “Magari è perché tu non hai pagato le tasse!”, gli ha risposto Clinton. Trump ha cercato di ribaltare sull’avversaria l’accusa di scarsa trasparenza. “Renderò pubblica la mia dichiarazione delle tasse quando lei produrrà le 30mila email che sono state cancellate dal server privato” usato quand’era segretario di Stato. Clinton, che ha preparato accuratamente questo dibattito e che si aspettava con ogni probabilità l’attacco, ha evitato di accampare le giustificazioni più volte ripetute nel passato. “Se dovessi trovarmi ancora in quella situazione, ovviamente mi comporterei in modo differente”. In vari momenti, comunque, Trump ha cercato di dipingere Clinton come “la politica tipica”, espressione di un’establishment incompetente e inefficace che da Washington ha perso il contatto con la “vera America”. “C’è bisogno di un cambiamento veloce, che solo io saprò produrre”, ha detto. Altri momenti particolarmente accesi del dibattito sono stati quelli legati alle tensioni etniche e più in generale al tema della race. Alla domanda del moderatore, Lester Holt, Trump ha dovuto difendersi dall’accusa di avere per anni alimentato la teoria che Barack Obama non sia effettivamente nato negli Stati Uniti (e che quindi non sia stato legittimato a esserne presidente). Trump ha risposto spiegando di aver detto, e una volta per tutte, che “Obama è nato negli Stati Uniti”; e ha addossato su Clinton l’accusa di aver per prima sollevato quel sospetto. “I suoi collaboratori nella campagna presidenziale del 2008 attaccavano Obama sulla questione della nascita”. E’ stato, questo, uno dei momenti più difficili per il candidato repubblicano. Clinton, che punta a compattare gran parte del voto afroamericano che nel 2008 e nel 2012 ha sostenuto Obama, ha infatti avuto buon gioco ha definire “razzista” la questione del certificato. L’accusa è tornata quando la democratica ha ricordato che, negli anni Settanta, gli afroamericani non potevano vivere nei condomini costruiti dai Trump. Il tema delle tensioni razziali è emerso anche sul tema dello “stop and frisk” – la pratica di fermare e perquisire eventuali sospetti, che ha colpito in modo sproporzionato i neri. Trump ne ha proposto la reintroduzione. Clinton ha definito la pratica anticostituzionale, ribadendo la necessità di “ascolto” di tanti giovani neri e dichiarandosi pronta a una riforma del sistema giuridico. Trump ha messo invece in decisa difficoltà Clinton sulla questione dei trattati di commercio. Ha ricordato che, da segretario di Stato, la candidata democratica ha appoggiato la TransPacific Partnership, che ora invece rigetta. L’accusa è servita a ribadire uno dei cavalli di battaglia di questa campagna elettorale del repubblicano: la perdita di milioni di posti di lavoro, portati all’estero dalle imprese americane, e la necessità di misure che contrastino i trattati di commercio internazionali. Clinton ha risposto attaccando la “trickle-down economics” di Trump, con tagli alle tasse che favorirebbero soltanto i più ricchi. Ha proposto tagli alle tasse per la classe media, investimenti nelle infrastrutture, un aumento dei minimi salariali federali e il rispetto dell’eguaglianza salariale per le donne. Nell’insieme, Clinton è apparsa più a suo agio quando si sono affrontati i temi internazionali. Ha fatto notare che Trump “non conosce gli elementi base del nostro ritiro dall’Iraq” e ha rivendicato l’accordo sul nucleare iraniano: “Quando sono diventata segretario di Stato, l’Iran era a un passo dall’avere la bomba atomica. Oggi, abbiamo un accesso importante alla produzione del nucleare iraniano”. La candidata democratica ha anche attaccato l’avversario per aver chiesto al governo russo di “hackerare il server del partito democratico”, per aver definito i cambiamenti climatici come “un’invenzione cinese” e per non avere una vera strategia diplomatica riguardo alle armi nucleari ma soltanto “una serie di sparate e misure incoerenti che potrebbero risultare pericolose per chi ha il dito sul bottone nucleare”. Alla rivendicazione di essere la candidata “con più esperienza”, Trump le ha risposto: “Ma con una cattiva esperienza”. Tutta l’ultima mezz’ora del confronto, quella che resterà più nella mente dei telespettatori, è stata però nettamente a vantaggio di Clinton (secondo un sondaggio della Cnn, per il 62% degli intervistati ha vinto lei). Di fronte a una lunga ed energica rivendicazione di Trump – “ho tutto il temperamento che ci vuole per essere il commander-inchief” – Clinton si è limitata a sorridere e scuotere le spalle. Di fronte a Trump che l’accusava di non avere “l’energia” per essere presidente – un riferimento nemmeno troppo velato ai problemi di salute delle scorse settimane, Clinton ha risposto ricordando “i 122 viaggi da segretario di Stato e le 11 ore consecutive passate a testimoniare davanti a una commissione del Congresso”. La candidata democratica è apparsa convincente anche quando ha ricordato le passate affermazioni sessiste di Trump, i suoi epiteti di “maiala” alle donne, il rifiuto di assumere donne incinte. In generale, la performance di Clinton è apparsa più “sulle cose”. Il suo limite resta ancora una volta quello di una visione d’insieme, più alta, unitaria, che Obama era stato capace di dare soprattutto nel 2008; sui temi specifici, comunque, ha fatto valere preparazione ed esperienza. Trump invece, su consiglio del suo team, ha cercato di evitare in ogni modo aggressioni, insulti, eccessi che hanno segnato altre apparizioni pubbliche. La cosa non lo ha reso però più “presidenziale”; ha reso, al contrario, meno grintosa la sua performance. In certi momenti, soprattutto nella fase finale del confronto, il fiume di parole è parso poco chiaro, in certi momenti persino sconnesso. Un fastidioso e continuo “tirar su col naso” ha poi funestato diversi momenti della sua apparizione. Un segnale di “debolezza fisica” su cui in molti si sono scatenati sui social, e che è parso una sorta di contrappasso alle accuse e ai dubbi alimentati sulla salute di Hillary Clinton. 1 2 3 8 Oggitalia – Settembre 2016 L'ANGOLO DEL FARMACISTA Prevenire é meglio che curare perché la salute é un bene primario La nuova rubrica di OggItalia presentata dalla Dottoressa Lilli Dottavi Parliamo di cibo ricordando parte dell'ART.25 DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO .........l'accesso al cibo sicuro, salutare e variato e' un diritto umano fondamentale. Gli alimenti rappresentano le sostanze che necessitano al corpo per crescere o per guarire Perche' affrontare immediatamente questo argomento.?.. Perche'e' una delle prime cose che facciamo quando ci alziamo al mattino. Mangiamo frutta ,mangiamo cereali e beviamo un buon caffe' Spesso pero' non consideriamo la presenza di Fitofarmaci Sistemici presenti nella frutta e nella verdura' Si chiamano sistemici perche sono in grado di penetrare la buccia del frutto che siamo abituati a mangiare al mattino. Infatti, attraverso la linfa ,questi fitofarmaci ,dopo che sono stati assorbiti dalle radici o dalle foglie della pianta, diffondono in tutte le parti della pianta stessa . Questo significa che non sempre togliere la buccia significhi rimuovere queste sostanze. A onor del vero la buccia del kiwi e' un ottima barriera contro la penetrazione dei pesticidi e quindi il kiwi e' uno dei prodotti in assoluto meno contaminato. Buono questo per tutti I nostri connazionali che producono kiwi. Anche gli agrumi presentano lo stesso problema. Quando prendete tra le mani quegli agrumi belli e lucidi dovete ricordare che non sempre l'abito fa il monaco . Sono quelli che hanno la foglia attaccata al picciolo, sono quelli che hanno la buccia ruvida ed opaca ad essere gli agrumi da prediligere. La rimozione dei pesticidi dalla buccia puo' essere fatta utilizzando un panno imbevuto di olio e strofinare questo su tutta la superficie dell'arancia o del limone Questo perche I fitofarmaci vengono facilmente rimossi dale sostanze oleose, pertanto anche la buccia potrebbe essere consumata con maggior tranquillita'. E' di primaria importanza poter mangiare la buccia di una mela in quanto e' ricca di fibre e le fibre regolano l'assorbimento degli zuccheri ,dei grassi e la motilita' intestinale. Purtroppo anche qui I pesticidi sono presenti. Sarebbe bello girare la contea alla ricerca dei mercati della frutta e della verdure prodotta direttamente dai contadini... (A West Palm Beach dal mese di Ottobre e ogni Sabato tornera' il Green Market) E' per la presenza di additivi chimici nelle materie prime alimentari , che esiste una tecnica industriale chiamata :fortificazione alimentare. La fortificazione alimentare e'necessaria per sopperire le carenze alimentari dovute all'eccessiva lavorazione all'interno delle industrie alimentari. La fortificazione alimentare puo' essere obbligatoria , quando il produttore deve aggiungere un particolare nutriente secondo la normative vigente , oppure volontaria quando la scelta dell'aggiunta di una vitamina o di un altro nutriente e' scelta personale del produttore Volontaria od obbligatoria questa tecnica deve fornire un beneficio alla salute. L'aggiunta di acido folico nei cereali dello zinco del ferro , dello iodio nel sale,o del fluoro nell'acqua sono tutti esempi di fortificazione alimentare. per prevenire gravidanze a rischio, raffreddori, anemie ,carie o patologie tiroidee. Con questa breve trattazione ho volute rompere il ghiaccio. Ringrazio il nostro editore, Antonio Piraino, il direttore Salvo Mule' e la redazione tutta di OggItalia per avermi permesso di continuare a fare quello che ho sempre fatto, seppur in diversa forma. Spero che questa breve trattazione abbia suscitato in voi un po di curiosita' affinche anche la spesa quotidiana, la lettura dei fattori di nutrizione presenti nelle etichette, diventino un'azione per tutelare la vostra salute e quella dei vostri cari. Indirizzate le vostre domande a: [email protected] 1 2 3 Oggitalia – Settembre 2016 9 USA L'INCIDENTEÈAVVENUTOAHOBOKEN,DIFRONTEAMANHATTAN TRENOSISCHIANTAINSTAZIONENELNEWJERSEY: ALMENOUNMORTO,UNCENTINAIOIFERITI Duecarrozzedeltrenosonouscitedaibinariesisonoschiantatecontrolebanchineel'edificio.Trattiinsalvotuttii passeggericheeranorimastiintrappolatitralelamiere.Ridimensionatoilbilancioditrevittimeinizialmentediffusoda alcunimediaamericani Almeno un morto e un centinaio di feriti: è il bilancio provvisorio del grave incidente ferroviario che si è verificato il 29 mattina alle 8.30 - nell'ora di punta - nella stazione di Hoboken,inNewJersey. Ridimensionato il bilancio di tre vittime inizialmente diffuso da alcuni media americani. L'Fbi ha subito escluso un atto terroristico. Christie: tratti in salvo i passeggeri intrappolati Tutti i passeggeri che eranorimasti intrappolati tra le lamiere del treno sono stati tratti in salvo, fa sapereil governatore del New Jersey, Chris Christie,parlando alle tv americane. E aggiunge:"La questione adesso resta ancora moltoconfusa, non escludiamo alcuna possibilità,ancheseinquestomomentoèancora Acausadelloschiantodelconvoglio, è statosospeso il sistema di trasporto chiamato PATH. E' quello checollega Manhattan, New York, allo Stato vicino. Entrambi siaffacciano sul fiume Hudson. OgnicollegamentodaeperHoboken è stato sospeso. Lo schianto si è verificato nell'ora di punta. I vagoni del treno - parte del servizioNJ Transit - sono stati immortalati dai pendolariinfotografiefattecircolare sui social media. Stazione blindata dallapolizia troppoprestopertrarreconclusioni". IltrenoprovenivadaSpringValley,nellostato di New York. E'arrivato in stazione a una velocitàpiùaltadelprevisto,apparentemente senzafrenare. La stazione di Hoboken è orablindatissima. Tuttal'area è stata transennata, impossibile avvicinarsi.Decine i reporter e gli operatori tv tenuti a distanza. Moltii mezzi di soccorso, le ambulanze. E un via vai di elicotteri,alcuni del servizioelisoccorso. Trump potrebbe aver eluso le tasse federali per 18 anni Un’altratrovatadiHillary Donald Trump potrebbe aver evitato, legalmente, di pagare le imposte federali sul reddito per quasi due decenni, secondo i documenti pubblicati dal quotidiano 'The New York Times'. A consentirglidinonpagaresarebbestatalasuadichiarazionedei redditidel1995,doveriportavaperditesubiteper916milionidi dollari. Secondo gli esperti fiscali consultati dal quotidiano Usa, Trump avrebbe potuto usare quelle perdite per annullare una quantitàequivalentediredditoimponibile,nell'arcodipiùanni. Trump ha rifiutato di commentare ma il suo staff elettorale ha rilasciato una dichiarazione che non nega né conferma le informazioni delNYT.L'avvocatodi Trump, Marc E.Kasowitz, ha inviatounaletteraalquotidianoaffermandochelapubblicazione di questi documenti sul giornale è illegale perché Trump non ha autorizzato la diffusione di nessuna delle sue dichiarazioni dei redditi.Kasovitzhaminacciatodicitareingiudizioilgiornale. Durante il primo dibattito fra i due candidati alla Casa Bianca, z !.1 l2 F F'> ao .F Oggitalia – Settembre 2016 z F IL DR. CHACIN !.1 >= l2 F'> ao 10 I ":;d -C'i:ta,AI-o:3-.X5 E. 73?_i"" I ilEFHiligH: a s53nleri!=: [":;d]iqi[I gEsigi ilEFHiligH: 73?_i"" ]iqi gEsigi a s53nleri!=: s Ir:sF3il61 6 ;EIi:EE*_r:s1 s E. + r:gg?gg03ii -C'i:ta,AI-o:3-.X5 e E=E:69224':.> F iB:==.;'-i;:;g; iE$&+?iiAt:: r5*fE55s4E3gi *: g 4 i ! : e 3 f; :Z.€ BsiX6Eei:r; :F BsiX6Eei:r; iB:==.;'-i;:;g; c+iaEiSi;ifli Ir:sF3il61 iE$&+?iiAt:: ! :E=E:69224':.> e 3 f; Z.€ *: g 4 i 6 ;EIi:EE*_r:s1 e + r:gg?gg03ii UN AMICO DEGLI ITALIANI gaslsiEiE;iai; r5*fE55s4E3gi .iri3fsFirili6 I c+iaEiSi;ifli .F 1 2 3 LapiccolaNicoleMaggio,nellafotoconilpadreRino,ilmesescorsoharicevutoil sacramentodellaprimacomunione;risiedeconigenitorinellacitta`diLeicester, Inghilterraede`nipotedellaSignoraAntonellaPiraino SENATORIMAGGIORANZAESTERO:MAECI TAGLIAALTRI2,6MILIONIALINGUAE CULTURA.INTERROGAZIONEURGENTEAL MINISTROGENTILONI "Con estrema sorpresa abbiamo constatato che il MinisterodegliEsterihadirottatounulterioretaglio di circa 2,6 milioni sulle dotazioni finanziarie delle spesedeiMinisteri(missione1.6Italianinelmondoe politiche migratorie, ndr) al capitolo 3153 riguardanteicontributiperladiffusionedellalingua e cultura all'estero e che comporta una riduzione complessiva di circa il 50% rispetto alle risorse del 2015". E' quanto scrivono in una nota i senatori di maggioranza Claudio Micheloni (PD), Aldo Di Biagio (AP),RenatoTurano(PD),FrancescoGiacobbe(PD)e FaustoLongo(PSI). La Legge di Stabilità, già in prima lettura al Senato, presentavauntagliodi€-3.293.248,poiazzeratoed incrementatoconl'approvazionediunemendamento di € 3.400.00 e "proprio per questo, l'ulteriore riduzione di 2,6 milioni appare di una gravità assoluta". "Per avere chiarezza e spiegazioni - sottolineano i senatori - abbiamo presentato un'interrogazione urgente al Ministro Gentiloni dal quale ci aspettiamo una precisa relazione tecnica e politica su quanto accaduto". Fotoaccanto:Ministro PaoloGentiloni Oggitalia – Settembre 2016 HalloweenconilCircolo CulturaledellaFlorida MasinaPatane`,Presidenteed AngelaDiNatale,Tesoriera EROS RAMAZZOTTI IN CONCERTO PER BIGLIETTI E INFO CHIAMATE OGGITALIA (754) 367-1582 11 1 2 3 12 Oggitalia – Settembre 2016 "La nostra bandiera non è politica, ma cultura" La Patria è il legame originario con il padre che chiama ai doveri e la madre della terra comune Identità, nazionalismi, fondamentalismi, vecchi imperi, piccole Patrie, «Europa». È attorno a queste parole che il mondo si sta giocando la partita. Bandiere simboliche e fisiche che Marcello Veneziani, politologo lucido e italiano appassionato, agita da parecchio tempo nei suoi libri, nei suoi interventi pubblici, nelle sue conversazioni «private», come con il Giornale. Marcello Veneziani: la bandiera non è solo un pezzo di stoffa. Cos'è? «La bandiera è il riassunto simbolico e cromatico di un'appartenenza, di una provenienza e di una comune radice». Bandiera uguale Patria. Cos'è la Patria oggi? «La Patria è innanzitutto il legame originario con un luogo che avvertiamo come materno e paterno al tempo stesso. Paterno perché richiama a certi compiti e doveri fondamentali, materno perché evoca la linfa delle origini, i primi passi, il rapporto profondo con una terra che è pure una casa comune». Bandiera uguale nazionalismo. I nazionalismi stanno montando in Europa e nel mondo? «Abbiamo visto il grande declino dei nazionalismi dalla metà del secolo scorso, il Novecento, e poi sono andati lentamente spegnendosi. Oggi vediamo un riacutizzarsi dei nazionalismi come reazione e difesa alla minaccia che arriva da due processi ben precisi: uno che arriva dall'alto, ed è la globalizzazione del mercato, delle merci e dell'economia e dei poteri transnazionali; e uno che arriva dal basso ed è quello dell'afflusso di migranti e diseredati, i dannati della terra come li ha chiamati Frantz Fanon, che cercano nuovi spazi vitali. I nazionalismi sorgono perché qualcuno si sente schiacciato da una nuova forza emergente». Bandiere uguale identità. Quali sono i valori che accomunano un popolo o una terra? «Credo che prima ancora che dagli stessi valori, un popolo sia accomunato da una precisa concezione del mondo: cioè la convinzione che nascere in un luogo non sia frutto del caso ma un segno del destino. Chi percepisce questo tipo di appartenenza a un luogo che avverte come un destino è indotto ad attribuire un'importanza centrale al suo legame comunitario con la propria Patria, con la comunità originaria. Altro elemento identitario-chiave è il senso del confine: il senso del limite e della misura, la consapevolezza che un'identità ha bisogno di un contorno per delinearsi, sia a livello di nazioni che di Stati, sia a livello individuale che di popolo. Anche se oggi si pensa il contrario, la politica sorge sul confine delle identità e delle differenze». Bandiera - penso al vessillo nero dell'Isis uguale fondamentalismi religiosi: quando l'identità è pericolosa? «Quando è giocata contro gli altri. Quando non è un puro riconoscimento della propria identità, ma un processo invasivo per cui la mia identità discende da un principio superiore, da un Dio, in nome del quale posso compiere qualsiasi azione. Il fanatismo, con i crimini che ne derivano, è una distorsione del senso religioso e del senso patrio». Anche l'Internazionalismo può avere una bandiera: come quella rossa dell'Unione sovietica e del comunismo. «Quella è una bandiera che ha una connotazione ideologica più che territoriale. Che ha acquisito anche una connotazione di classe, ed è diventata la bandiera del proletariato, degli sfruttati. Anche qui c'è una forte simbologia non legata a una Patria, ma al suo rovescio. Ma quando l'internazionalismo va al potere, si capovolge in statalismo, nazionalismo e imperialismo. Si pensi all'Unione Sovietica». Tu hai scritto: «L'Italia è il racconto in cui sono nato. L'Italia è la lingua che parlo, il paesaggio che mi nutre, dove sono i miei morti. L'Italia sono le sue piazze, le sue chiese, le sue opere d'arte, chi la onorò. L'Italia è la sua storia, figlia di due civiltà, romana e cristiana». Cos'è l'Italia per te? «Quest'anno ho dedicato un tour di 75 serate italiane all'amore per l'Italia: un viaggio ironico, sentimentale e civile nella nostra identità partendo proprio dal Tricolore. Che cos'è per me l'Italia? Quel che hai citato. È il racconto in cui sono nato, il mito che si è fatto terra, storia, tradizione, arte, letteratura, linguaggio soprattutto. È un riferimento simbolico prima che reale, spirituale prima che carnale. Io concepisco l'Italia non semplicemente come una nazione ma come una civiltà, anche perché la considero non una nazione politica ma culturale. Da noi è nata prima la lingua e la letteratura, l'arte e lo stile italiano e solo dopo, molto dopo, è diventata Stato o nazione. L'Italia è una nazione culturale prima che una nazione politica nata attorno a una dinastia e attraverso guerre sanguinose. E questo fa dell'Italia un Paese speciale, anomalo se vuoi, con una spiccata italianità e un debole senso dello Stato». E l'Europa? Che cos'è? «Innanzitutto è una civiltà figlia di tre radici: la polis e il pensiero greco, l'Impero e la lex romana, la civiltà e la religione cristiana. L'Europa nasce così. E solo dopo diventa un'entità politica o storica, da concepire nella sua ricca diversità. E solo dopo ancora può diventare un'identità economica. Il problema è che noi nel fare questa Europa siamo partiti dalla fine. Come dicevano i latini, in cauda venenum, nella coda c'è il veleno...». Cosa pensi della Brexit? E noi italiani, è meglio che ci stiamo in questa Europa o no? «La Brexit? Diciamo che se fossi inglese l'avrei caldeggiata. Gli effetti traumatici paventati, come abbiamo visto tutti, si sono rivelati infondati, anzi c'è stata una rifioritura dell'Inghilterra. Che peraltro, bisogna dirlo, era già con un piede fuori dall'Europa perché non ha avuto l'euro. E poi ricordiamoci che l'Inghilterra ha una vocazione naturale alla brexit. Lo scisma anglicano, cinque secoli fa, separò la chiesa d'Inghilterra da quella di Roma, fu la prima brexit... Però il caso italiano è diverso. Sono piuttosto prudente nel perorare la causa della nostra uscita dall'Europa. Semmai sono per rifare l'Europa, più che disfarla. Alla fine, pur con tutte le riserve possibili e le crisi di rigetto quotidiane, ci resto dentro. Anche se l'idea che ho dell'Europa non coincide per nulla con questa Europa. E se dovesse sciogliersi ce ne faremmo una ragione...». La triade Dio-patria-famiglia è lentamente tramontata nel corso del Novecento, ed è esplosa, frantumandosi, nella cosiddetta post-modernità. La crisi generale che ci ha investiti crisi di valori, culturale, politica, economica c'entra qualcosa con la crisi di quella triade? «Certo che sì. C'è un nesso assoluto, diretto ed evidente. La crisi di questi tre valori significa la perdita del senso del limite. Dio patria e famiglia erano già dei confini che venivano posti al nostro egoismo, al nostro individualismo, alla nostra volontà personale... Ci ponevano in relazione con gli altri, a partire da chi è più vicino, e con un cielo e una terra. Togli dall'orizzonte quella triade, abbatti quei principî-cardine, e subito nasce l'egolatria, e l'individuo si ritrova in balìa di un mondo sconfinato, cioè senza confini, senza limiti e senza principî. Dove domina la legge del più forte e soprattutto il relativismo, padre di tutte le tirannidi. Anche economiche...». Il vizio principale della politica, da qualche tempo, da certo berlusconismo attraverso i girotondi fino a Beppe Grillo, si dice sia il populismo. Qual è la bandiera del populismo, cioè quali sono i valori, le parole d'ordine, i programmi, se ci sono, del populismo? «Attenzione, il populismo ha una sacrosanta ragione di esistere quando le democrazie e le sovranità nazionali, popolari e politiche sono calpestate. È inevitabile, ed è anche giusto, che le ragioni del popolo si leghino a movimenti nazional-popolari. Il problema è però che le risposte che dà il populismo non sono risolutive, spesso sono scorciatoie, niente più. E poi nei populismi l'elemento distruttivo - la paura del nemico, l'odio, lo scontro - prevale sul momento positivo. È molto difficile che un movimento populista sappia costruire un progetto in cui il popolo sia davvero al centro delle preoccupazioni di chi governa. E poi le élite senza popolo diventano oligarchie, chiuse nei propri interessi privati. Ma anche i popoli senza classi dirigenti sono solo plebi che procedono per umori, emozioni e impulsi primitivi. Pronte ad affidarsi a tiranni o istrioni più che a veri statisti e leader lungimiranti». Si dice che ognuno abbia nel cuore una bandiera. La tua qual è? «Diciamo che ho una simbologia personale molto variegata... Ma nell'ambito delle bandiere, il mio riferimento principale resta il Tricolore. Da uomo del Sud non sono un apologeta acritico del processo risorgimentale. Ne conosco bene gli orrori e gli errori. Ma so che quel processo era necessario e che l'Italia aveva bisogno di sintetizzarsi in una nazione. Che è la mia nazione, naturale, culturale e civile. Così come la bandiera tricolore è la bandiera della nostra lingua, della nostra cultura e della nostra civiltà. Italiana». Fonte: Ilgiornale ATTENZIONE RistoratoridelSouth-Florida Serviteaivostriclienti ilmigliorpanedellatradizione ItalianainAmerica Serviteilpanedella BISCOTTI–DOLCI–FOCACCE PASTICCERIAedALTRO GuyProtanoJr. 2301N22ndAvenue Hollywood,FL33020 Telefoni: Hlwd:(954)925-3474 FtLaud:(954)527-4455 Dade:(305)944-4825 WPB:(561)734-0001 Direct:(954)930-BAKE(2253) FAX:(954)925-3488 1 2 3 Oggitalia – Settembre 2016 13 “MaipiúviolenzainnomediDio” VincenzoLaGamba,DiaconodellaDiocesidiBrooklyn Discorso di Papa Francesco alla moschea HeydarAliyev: “Trovarsi qui insieme è una benedizione. Desidero ringraziare il presidente del Consiglio dei MusulmanidelCaucaso,checonlaconsuetacortesia ci ospita, e i Capi religiosi locali della Chiesa Ortodossa Russa e delle Comunità Ebraiche. È un grande segno incontrarci in amicizia fraterna in questo luogo di preghiera, un segno che manifesta quell’armonia che le religioni insieme possono costruire, a partire dai rapporti personali e dalla buonavolontà deiresponsabili.Qui ne dannoprova, ad esempio, l’aiuto concreto che il presidente del ConsigliodeiMusulmanihagarantitoinpiùoccasioni alla comunità cattolica, e i saggi consigli che, in spiritodifamiglia,condivideconessa;sonoancheda sottolineare il bel legame che unisce i Cattolici alla Comunità Ortodossa, in una fraternità concreta e in unaffettoquotidianochesonounesempiopertutti,e lacordialeamiciziaconlacomunitàebraica. Di questa concordia beneficia l’Azerbaigian, che si distingue per l’accoglienza e l’ospitalità, doni che ho potutosperimentare inquesta memorabilegiornata, per la quale sono molto grato. Qui si desidera custodire il grande patrimonio delle religioni e al tempo stesso si ricerca una maggiore e feconda apertura: anche il cattolicesimo, ad esempio, trova postoearmoniatraaltrereligionibenpiùnumerose, segno concreto che mostra come non la contrapposizione, ma la collaborazione aiuta a costruire società migliori e pacifiche. Il nostro trovarciinsiemeèancheincontinuitàconinumerosi incontri che si svolgono a Baku per promuovere il dialogo e la multiculturalità. Aprendo le porte all’accoglienza e all’integrazione, si aprono le porte dei cuori di ciascuno e le porte della speranza per tutti.HofiduciachequestoPaese,«portatral’Oriente e l’Occidente» (GIOVANNI PAOLO II, Discorso nella Cerimonia di benvenuto, Baku, 22 maggio 2002: Insegnamenti XXV,1 [2002], 838), coltivi sempre la sua vocazione di apertura e incontro, condizioni indispensabilipercostruiresolidipontidipaceeun futurodegnodell’uomo. La fraternità e la condivisione che desideriamo accrescere non saranno apprezzate da chi vuole rimarcare divisioni, rinfocolare tensioni e trarre guadagni da contrapposizioni e contrasti; sono però invocate e attese da chi desidera il bene comune, e soprattutto gradite a Dio, Compassionevole e Misericordioso, che vuole i figli e le figlie dell’unica famigliaumanatraloropiùunitiesempreindialogo. Ungrandepoeta,figliodiquestaterra,hascritto:«Se sei umano, mescolati agli umani, perché gli uomini stannobenetradiloro»(NIZAMIGANJAVI,Illibrodi Alessandro, I, Sul proprio stato e il passare del tempo). Aprirsi agli altri non impoverisce, ma arricchisce, perché aiuta a essere più umani: a riconoscersiparteattivadiuninsiemepiùgrandeea interpretare la vita come un dono per gli altri; a vedere come traguardo non i propri interessi, ma il bene dell’umanità; ad agire senza idealismi e senza interventismi, senza operare dannose interferenze e azioni forzate, bensì sempre nel rispetto delle dinamiche storiche, delle culture e delle tradizioni religiose. Proprio le religioni hanno un grande compito: accompagnaregliuominiincercadelsensodellavita, aiutandoli a comprendere che le limitate capacità dell’essere umano e i beni di questo mondo non devono mai diventare degli assoluti. Ha scritto ancora Nizami: «Non stabilirti solidamente sulle tue forze,finchéincielononavraitrovatodimora!Ifrutti del mondo non sono eterni, non adorare ciò che perisce!» (Leylā e Majnūn, Morte di Majnūn sulla tomba di Leylā). Le religioni sono chiamate a farci capire che il centro dell’uomo è fuori di sé, che siamoprotesiversol’Altoinfinitoeversol’altroche cièprossimo. Lìèchiamataaincamminarsilavita, verso l’amore più elevato e insieme più concreto: esso non può che stare al culmine di ogni aspirazione autenticamente religiosa; perché – dice ancorailpoeta–,«amoreèquellochemainonmuta, amoreèquellochenonhafine»(ibid.,Disperazione diMajnūn). Lareligioneèdunqueunanecessitàperl’uomo,per realizzare il suo fine, una bussola per orientarlo al bene e allontanarlo dal male, che sta sempre accovacciato alla porta del suo cuore (cfr Gen 4,7). In questo senso le religioni hanno un compito educativo: aiutareatirarefuori dall’uomo il meglio di sé. E noi, come guide, abbiamo una grande responsabilità, per offrire risposte autentiche alla ricercadell’uomo,oggispessosmarritoneivorticosi paradossi del nostro tempo. Vediamo, infatti, come ai nostri giorni, da una parte imperversa il nichilismo di chi non crede più a niente se non ai propri interessi, vantaggi e tornaconti, di chi butta vialavitaadeguandosiall’adagio«seDiononesiste tutto è permesso» (cfr F.M. DOSTOEVSKIJ, I fratelli Karamazov, XI, 4.8.9); dall’altra parte, emergono sempre più le reazioni rigide e fondamentaliste di chi, con la violenza della parola e dei gesti, vuole imporre atteggiamenti estremi e radicalizzati, i più distantidalDiovivente. Le religioni, al contrario, aiutando a discernere il bene e a metterlo in pratica con le opere, con la preghiera e con la fatica del lavoro interiore, sono chiamate a edificare la cultura dell’incontro e della pace, fatta di pazienza, comprensione, passi umili e concreti. Così si serve la società umana. Essa, da partesua,èsempretenutaavincerelatentazionedi servirsidelfattorereligioso:lereligioninondevono maiesserestrumentalizzateemaipossonoprestare ilfiancoadassecondareconflittiecontrapposizioni. È invece fecondo un legame virtuoso tra società e religioni, un’alleanza rispettosa che va costruita e custodita, e che vorrei simboleggiare con un’immagine cara a questo Paese. Mi riferisco alle pregiate vetrate artistiche presenti da secoli in queste terre, fatte soltanto di legno e vetri colorati (Shebeke). Nel produrle artigianalmente, vi è una particolaritàunica:nonsiusanocollenéchiodi,ma si tengono insieme il legno e il vetro incastrandoli fra di loro con un lungo e accurato lavoro. Così il legno sorregge il vetro e il vetro fa entrare la luce. Allo stesso modo è compito di ogni società civile sostenerelareligione,chepermettel’ingressodiuna luce indispensabile per vivere: per questo è necessariogarantirleun’effettivaeautenticalibertà. Non vanno dunque usate le “colle” artificiali che costringono l’uomo a credere, imponendogli un determinato credo e privandolo della libertà di scelta; nondevono entrare nelle religionineanchei “chiodi”esternidegliinteressimondani,dellebrame di potere e di denaro. Perché Dio non può essere invocato per interessi di parte e per fini egoistici, non può giustificare alcuna forma di fondamentalismo, imperialismo o colonialismo. Ancora una volta, da questo luogocosìsignificativo,saleilgridoaccorato: mai più violenza in nome di Dio! Che il suo santo Nome sia adorato, non profanato e mercanteggiato dagli odi e dalle contrapposizioniumane. Onoriamoinvecelaprovvidentemisericordia divinaversodinoiconlapreghieraassiduae con il dialogo concreto, «condizione necessariaperlapacenelmondo,dovereper i cristiani, come per le altre comunità religiose» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 250). Preghiera e dialogo sono tra loro profondamente correlati: muovono dall’aperturadelcuoreesonoprotesialbene altrui,dunquesiarricchisconoerafforzanoa vicenda. La Chiesa Cattolica, in continuità con il ConcilioVaticanoII,conconvinzione«esortaisuoi figliaffinché,conprudenzaecarità,permezzodel dialogo e della collaborazione con i seguaci delle altrereligioni,semprerendendotestimonianzaalla fedeeallavitacristiana,riconoscano,conservinoe facciano progredire i valori spirituali, morali e socio-culturalichesitrovanoinessi»(Dich.Nostra aetate, 2). Nessun «sincretismo conciliante», non «un’apertura diplomatica, che dice sì a tutto per evitare i problemi» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 251),madialogareconglialtriepregarepertutti: questi sono i nostri mezzi per mutare le lance in falci(cfrIs2,4),perfarsorgereamoredovec’èodio e perdono dove c’è offesa, per non stancarci di implorareepercorrereviedipace. Una pace vera, fondata sul rispetto reciproco, sull’incontro e sulla condivisione, sulla volontà di andareoltreipregiudiziei tortidelpassato, sulla rinunciaalledoppiezzeeagliinteressidiparte;una paceduratura,animatadalcoraggiodisuperarele barriere,didebellarelepovertàe leingiustizie, di denunciareearrestarelaproliferazionediarmiei guadagni iniquifatti sulla pelle degli altri. La voce ditroppo sangue gridaa Dio dal suolo dellaterra, nostra casa comune (cfr Gen 4,10). Ora siamo interpellati a dare una risposta non più rimandabile,acostruireinsiemeunfuturodipace: non è tempo di soluzioni violente e brusche, ma l’ora urgente di intraprendere processi pazienti di riconciliazione.Laveraquestionedelnostrotempo non è come portare avanti i nostri interessi - questa non è la vera questione - ma quale prospettiva di vita offrire alle generazioni future, come lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo ricevuto. Dio, e la storia stessa, ci domanderanno se ci siamo spesi oggi per la pace; già ce lo chiedono in modo accorato le giovani generazioni,chesognanounfuturodiverso. Nella notte dei conflitti, che stiamo attraversando, lereligionisianoalbedipace,semidirinascitatra devastazioni di morte, echi di dialogo che risuonano instancabilmente, vie di incontro e di riconciliazione per arrivare anche là, dove i tentativi delle mediazioni ufficiali sembrano non sortire effetti. Specialmente in questa amata regionecaucasica,chehotantodesideratovisitare e nella qualesonogiunto come pellegrinodi pace, le religioni siano veicoli attivi per il superamento delle tragedie del passato e delle tensioni di oggi. Le inestimabili ricchezze di questi Paesi vengano conosciute e valorizzate: i tesori antichi e sempre nuovi di sapienza, cultura e religiosità delle genti del Caucaso sono una grande risorsa per il futuro della regione e in particolare per la cultura europea, beni preziosi cui non possiamo rinunciare.Grazie” 1 2 Oggitalia – Settembre 2016 14 Nonnodona800milaeuroall'ospedale GaslinidiGenova:imediciavevano salvatoilnipote Ilbambinodidueanniavevauntumorealcervello,orastabeneefrequentalasecondaelementare.Una storiadigenerositàchehapermessodimettereinpiediunasquadradineuro-oncologiaspecializzatanel medulloblastoma,iltumorecerebralemalignopiùfrequentenell'infanzia. GENOVA. Per dire grazie ai medici dell'ospedale Gaslini di Genova, che avevano salvato suo nipote attaccato dauntumorealcervello,unnonnoha donato 800 mila euro alla struttura mentre,nelvaresotto,unimprenditore mortoa97annihalasciato7milioniin beneficenza, 784 mila dei quali all'ospedale materno-infantile Del Ponte di Varese per progetti a favore dei bambini ricoverati. Due storie di generositàcheaiutanolasanità. Nel primo caso il protagonista è un imprenditore di Verucchio (Rimini) di 72 anni. Quando a suo nipote viene diagnostico un tumore cerebrale il bambinohadueanniepochesperanze disopravviveresecondoimedicidiun ospedale bolognese. L'uomo si rivolge ai medici del Gaslini e ora il piccolo frequentalasecondaelementareed"è un bambino felice", dice il nonno. Con la donazione di 800 mila euro l'ospedale ha messo in piedi una squadra di neuro-oncologia specializzata nel medulloblastoma, il tumore cerebrale maligno più frequente nell'infanzia. "Non mi ritengo una persona speciale. Spero solo che il mio gesto possa essere emulato". "Per otto mesi abbiamo vissuto a Genova, dove il figlio di mia figliaeraincuraeabbiamoapprezzato lasensibilitàdelpersonaledelGaslini", raccontal'imprenditore. Maria Luisa Garré è il medico che ha curato il bambino. "Abbiamo capito che il piccolo aveva un tumore che potevamo sradicare con una chemioterapia molto forte che poteva portare complicanze, ma con la possibilità di essere efficace in poco tempo". L'uomo ha fatto una prima donazionedi 500 mila euro quando la situazione del nipote era ancora definita incerta. "Eravamo rimasti colpiti dalla grande umanità trovata al Gaslini. Così ho deciso che quei soldidovevanoservireamigliorareil capitale umano dell'ospedale assumendo medici competenti. Ho nominato un comitato di controllo perverificareilbuonusodeldenaro. I soldi sono stati spesi bene, così ho donato altri 300 mila euro a scatola chiusa". Sono serviti ad assumere un chirurgo oncologico, una neuroradiologa che rischiava di dover andare a lavorare all'estero e unapsicologa. Il gesto, come chiedeva il nonno riminese,èstatoemulato,ancheseil destinatario non è il Gaslini. Il protagonista della seconda storia è Renato Giuliani, noto imprenditore delvaresotto,ilcuinomeèlegatoalla Ficep (500 dipendenti) che produce macchine utensili. Ha lasciato 7 milioni in beneficienza a diverse associazioni del territorio, devolvendo in particolare 784 mila euro per progetti a favore dei bambini ricoverati all'ospedale materno-infantile Del Ponte di Varese.Ifondisonostatidevolutialla fondazione Ponte del Sorriso e verranno utilizzati per completare una struttura residenziale per accogliere le famiglie dei piccoli pazienti. "Un gesto che ha commosso e reso profondamente riconoscente tutta la fondazione Il Ponte del Sorriso - ha spiegato la responsabile, Emanuela Crivellaro - La generosità di Renato Giuliani sarà per sempre ricordata nelsorrisodeibambiniinospedale". MessainItaliano OgniquartaDomenicadelMese,poteteassistereallacelebrazionedellaSantaMessa, inItaliano,nellachiesadiSanIsidro. PadreMiguelGomez,èmoltoentusiastadifareciòpertuttigliitalianiesperiamo vivamentenellaVostrapartecipazione. Sieteperciòtuttiinvitati,viaspettiamoogniquartaDomenicaalleore16:00(4PM) nellaCAPPELLAdiSANISIDRO Alleore3:20pmrecitadelSantissimoRosarioPresso:SANISIDROCATHOLIC CHURCH 2310MARTINLUTHERKINGBLVD POMPANOBEACH,FL33069 SEDESIDERATEPOTETEOFFRIRELASANTAMESSAPERLEINTENZIONIDELLE AlfredoAureli,l’imprenditorediVerucchiochehafattolagenerosa donazione:“Nonmiritengounapersonaspeciale.Sperosoloche arrivialcuorediqualcunoechepossaemularmi” Oggitalia – Settembre 2016 MerloeBorghese:“Inutile perderetempoprimadi sapererisultatoreferendum” IlMAIEha decisodiastenersinelvoto sullemozionipresentatee nonvuoleentrareinunadiscussionechecisembrainutileesterile, almeno fino a quando non si sarà votato il referendum sulla Riforma costituzionale. “ha dichiarato il giovane deputato del MovimentoAssociativo,on.MarioBorghese Che senso ha, oggi, parlare di una nuova legge elettorale quando non conosciamo, per certo, gli esiti di questo test referendario? A noi sembra, innanzitutto, uno spreco di tempo e di energie; e ci risulta insopportabile il vuoto chiacchiericcio su mozioni che non hannosenso,inquantoancoranonsappiamoseavremoomenoun Senato.” Così ha commentato il Presidente del MAIE, on. Ricardo Merlo. 15 TURANO(PD):ATTIVAZIONE POSTAZIONEMOBILEPASSAPORTIA CLIFTONE'IMPORTANTENOTIZIA "Ho appreso con soddisfazione la notizia dell'attivazione a Clifton, nel New Jersey, della postazione mobile per la rilevazione delle impronte digitali nella sede del neo insediato console onorario, Dominic Caruso. E' una notizia importante per cui voglio ringraziare il sottosegretario agli Affari Esteri, Enzo Amendola e il Console generale d'Italia a New York, Francesco Genuardi". Così in una nota Renato Turano, senatore del Partito democratico eletto nellaripartizioneAmericasettentrionaleecentrale. "Dopo la chiusura del consolato di Newark - spiega Turano - avevo chiesto che si provvedesse a garantire i servizi necessari agli italiani del New Jersey. Era fondamentale che ci si adoperasse soprattutto per favorireilcelererilasciodeipassaportisenzaobbligarei cittadini italiani a recarsi a New York. In tal senso - conclude il senatore democratico - la postazione mobile attivataaCliftonèunaprimaebellarispostadapartedel MinisterodegliAffariEsteri.Sperochelastessasoluzione sia adottata al più presto anche per altri importanti Consolationorari". VISITATE SANMARCOARGENTANO BORGONORMANNO IN PROVINCIADICOSENZA Monumenti–Musei–Gastronomia ePanoramimozzafiato PerInforivolgersi:InFloridaVisiteGuidate: OriettaScarpelliOGGITALIAProf.PaoloChiaselotti +39-327-259-2020754-367-1582+39-0984-512127 1 2 3 16 Oggitalia – Settembre 2016 Dr.LuigiMiele,“Imiei 45annidi studiecarriera” Il Dr. Luigi Miele celebra il suo 45esimo anniversario di studi e carriera (radio, cinema, professore e consultore di demenza e Alzheimer). Oltre ad insegnare nelle più prestigiose Scuole ed Università,egli èpureunradiocronista diplomato. IntuttelesueavventureLuigihasempreusatola scuolacomeveicolopiùsignificante.Infatti,inItalia studiò il violino mentre studiava. A New York si iscrissealFredAstairsDanceStudiodove divenne istruttorediballi.Conilsussidiodelleforzearmate americane 'G.I.Bill', Luigi frequentò la ATS Announcing and Recital School di Manhattan, e quel diploma gli aprìleporte alla Radio, Cinema e Televisione.Ilsuoprimoimpiegofuradioengineer pressolaWRNW/FM.Indi,glifuchiestodifarparte nel film 'Il Padrino' nel quale egli è il coreografo della festa nuzialeecantala canzone da lui stesso suggerita. Prese poi parte in altri film con famosi attori come, Van Johnson e Mario Merola, e presentò con successo dei programmi televisivi domenicali e spettacoli socio-culturali per la gioventù.Scrissecanzoniedincise ancheun LP. Si trattava di una carriera alquanto interessante e lucrativa, ma il nostro giovane emigrante preferì frequentare l'università e, come sappiamo, il prof. Miele non si fermò alla prima laurea, nè alla seconda, ma volle dare tutto e per tutto, fino ad ottenere il più alto titolo accademico, Ph.D. in Comunicazione e Psicholinguistica, un ramo della Psicologia Cognitiva, ovvero una metodologia mirata al metalinguaggio, che è la dinamica della parte destra del cervello. (Si occupa degli stati emozionali negli individui e rappresenta oltre il 70%dellapercezioneumana). "Quand'ero giovane m'interessavo dei problemi che riguardano la gioventù, ed ora che sono anch’io nella terza età, voglio dedicarmi a problemicheassillanogliover50s",diceilDr.Luigi Miele. Egli è pure Certified Dementia Care Professional e nel 1978 fondo’ il noto sodalizio Morning Star Society – Società Stella Mattutina, un'associazione di volontariato senza fini di lucro, intesa all’avanzamento della Scienza, della Religione e delle Tradizioni Salutari, nonchè all’assistenzadifamilariedammalati di Alzheimer e Demenzaconinformazionie gruppi disostegno per alleviare le sofferenze del malato ed il peso, fisicoepsicologico,dichiloassiste. “Uno dei nostri problemi è la mancanza d’informazioni e consultazioni con professionisti e famiglie che abbiano attraversato la triste esperienza. Il nostro primo obiettivo, quindi, è aiutare familiari e sofferenti di Demenza a continuareavivereconorgoglio,dignitàerispetto offrendo loro una immediata sensibilizzazione e consapevolezza della Demenza e malattia di Alzheimerconcorsicheprevedonolezionidivarie discipline e di varia durata a seconda dei destinatari: familiari, volontari, badanti, infermieri edoperatorisocio-sanitari. "La vecchiaia di per sè stessa non é la causadellaDemenzaoMorbodiAlzheimer",diceil dottor Luigi Miele. "La stragrande maggioranza degli individui sopra gli anni ottanta è intellettualmente integra". Pleonastico dirlo, tale asserzionefacevapiacere agli interessati presenti all’American Legion con molte primavere sul groppone;eraaddirittura un regalo natalizio, in molti essendosi fatta strada una psicosi di paura,unavoltasuperati gli anni sessanta. "Il Morbo di Alzheimer fino al 1970 non era allarmante", precisava il dr. Miele, poiché le persone affette da demenza erano poche o sconosciute. In un secondo tempo, con l'aumento dei casi di demenza, la preoccupazione assumeva maggior dimensione, ma ciò era dovuto al fatto che adesso si vive più a lungo. Ciò non implica che bisognerebbevivereneltimoredicontrarreilmorbo. Unvecchiodettodiceche"chiviveneltimore,muore diverse volte perlostato d'animodepresso; chi non nutre tale timore, muore una volta sola". Per risparmiare stati d'animo depressivi a molti anziani infelici,ildr.Mielediceaisuoiascoltatori:"Demenza eMorbodiAlzheimersonospessoproblemifraintesi per la mancanza di consapevolezza e consultazioni". E, addirittura quasi prevedendo quanto accade oggi, nel corso dei suoi studi per il dottorato in ricerche scientifiche, il dr. Miele si è interessato in modo particolare al Morbo di Alzheimer, che per la prima voltaèstatodescrittoadunaconferenzadimedicie ricercatori in Germania, esattamente il 3 novembre 1906 dal dottor Alois Alzheimer, da cui ha preso il nome.Quindi,oltrecentoannifa,efùlaprimavolta che la patologia ed i sintomi clinici della demenza presenile venivano descritti insieme. Nonostante le ricerche subito avviate e condotte fino ad ora, la causa rimane sconosciuta. Il morbo viene definito "demenza presenile progressiva, eziologia sconosciuta", dal greco "aitia", causa sconosciuta. Alois Alzheimer, neuropsichiatra tedesco, nacque e visseinBaviera.IlMorbodiAlzheimer,lapiùcomune causa di demenza, è un processo degenerativo cerebrale che distrugge lentamente e progressivamentelecelluledelcervello,provocando un declino delle funzioni intellettive. L'Alzheimer è una "malattia terminale", cioè, senza possibilità di guarigione,eperquestomotivoèurgentissimochesi trovi una cura. Il Morbo di Alzheimer colpisce la memoria e le funzioni mentali; ad esempio, il pensare,il parlare,epuò causarealtriproblemi come: confusione, cambiamenti di umore, disorientamento spazio-temporale. come pure alterazione della personalità, perdita di iniziativa e di interesse, problemi di linguaggio (afasia);incapacitàdiriconoscerepersone,cose eluoghi(agnosia),incapacitàdicompieregliatti quotidiani della vita (lavarsi, vestirsi, mangiare (aprassia),delirieallucinazioni."Insèepersè'", rassicura il dr. Miele, "la demenza non è una malattia,mapiuttostouninsiemedisintomiche possono accompagnare alcune malattie o condizioni fisiche: la demenza correlata all'alcool; la demenza causata da infarti, deterioramento delle capacità mentali causato da ictus multipli al cervello; demenza frontale, causata principalmente nel lobo frontaledelcervello;depressione ed altri tipi più acuti, come il Morbo di Parkinson (dercritto per primo dal chirurgo inglese J. Parkinson(1755-1824),cheèun disordine progressivo del sistema nervoso centrale, causando totale dipendenza da chi assiste: precisa il vicepresidente, Dr. Elio Baldini, professoredimedicina.Esistonodei farmaci che possono alleviare certi sintomi, quali l'agitazione, l'ansia, la depressione, le allucinazioni, la confusiuone, l'insonnia. Sfortunatamente, fa rilevare il dr. Miele, tali farmaci possono essere efficaci per un numero limitato di pazientieperunperiodolimitatodi tempo,matalvoltapossonocausareeffetticollaterali indesiderati. Le industrie farmaceutiche stanno conducendo ricerche nel tentativo di cercare di rallentare il progresso della malattia o attenuarne i sintomi,alleviarli,e,auspichiamo,prestoeliminarli. Comeeducatore,conferenziereepersonalità dei"mass-media", egli è incostantecontattoconla nuova generazione a cui cerca di assicurare che il futuro è brillante se disposti a perseverare con sacrifici. Negli anni sessanta uno dei problemi più scottanti in America era quello della segregazione razziale. Bianchi e neri erano divisi in ogni attività quotidiana. Il movimento di protesta dei neri si sviluppava per lo più nelle strade, ma soprattutto nelle scuole e l’intervento del giovane Luigi Miele divenne simbolico ed essenziale. Per allentare la tensione, Luigi creò e presentò nelle diverse scuole d’Americaassemblee socio-culturali,corsidi balloin gruppo e riunioni sociali sotto gli auspici della Professional Italiano American Cultural Exchange (PIACE). Luigi personalmente accompagnava i giovaniimmigratiallescuole,valutavaleloropagelle ed esibiva la loro esuberante eleganza e nobile comportamento sul suo programma televisivo settimanale - un comportamento che di solito invita elogio da parte di alcuni quartieri e critiche in abbondanza da altri quartieri. Il Dott. Miele, che ha studiato 7 lingue, ha lavorato da traduttore per grandi ditte educative con incarico di produrre incisioni audio-visive per le scuole d'America. E' famoso anche per la creazione del " Miele Metodo," unprogrammaunicobi-lingueaudio-visualecolquale s'impara senza leggere l'italiano, lo spagnolo, il franceseel'inglese.L’ideadiunistitutoperstudenti italiani nelle università pubbliche di New York fu concepita nel suo studio radiofonico, sovente frequentato dal Gov. Cuomo, Sen. Calandra, On. Biaggiefondatoridell’istituto,dovevièpureilmuseo italiano. Cosicchè, il Dr. Luigi Miele cerca ancora di creare un'impellente e coscienziosa consapevolezza mirata ad italiani lungimiranti e percettivi. Purtroppo,comediceilproverbio:...‘Ognipaesehail governochemerita!’(Vedi:ProverbieDettiSaggi,del Dr.LuigiMiele:(954)491-8000 E-mail:[email protected]) 1 2 3 Oggitalia – Settembre 2016 17 Theresa May: "Brexit significa Brexit, ne faremo un successo" Brexit significa Brexit. A ricordare che non si torna indietro è stata la premier Theresa May, intervenendo sul palco dei lavori del Congresso conservatore a Birmingham. "Alcuni politici eletti democraticamente sostengono che dovrebbe esserci un secondo referendum. Altri affermano che non sonocontentidelrisultatoecheintendonoricorrere in tribunale. Suvvia. Brexit vuol dire Brexit e ne faremounsuccesso". AvvertimentodiMayperloScottischNationalParty, il maggior partito scozzese, che dovrà rinunciare all'ambizione di far rimanere la Scozia nell'Ue. "Il Regno Unito lascerà l'Unione Europea tutto insieme. Non esiste opt out per la Brexit", ha dichiarato citando la clausola di esclusione, nel corsodelsuointerventoaBirmingham. Theresa May avvierà formalmente il processo dellaBrexitentrolafinedelmesedimarzo2017. AdannunciarloallaBBCèstatalastessapremier britannica. May ha confermato la scadenza entro la quale ricorrerà all'articolo 50 del Trattato di Lisbona,cheapreidueannidiprocessonegoziale. "Come sapete, ho detto che non avrei fatto scattare l'articolo 50 prima della fine di quest'anno in modo tale da avviare alcuni preparativi",haaffermatolapremiernelcorsodel BBC'sAndrewMarrShow. "NelprossimoDiscorsodellaReginaintrodurremoil Great Repeal Bill che abrogherà l'European Communities Act del 1972". Così la premier britannica ha poi annunciato in un'intervista al Sunday Times, alludendo alla norma che sanciva l'accesso del Regno Unito alla Comunità Economica Europea,"l'atto- ha ricordatolapremier- checiha portato nell'Unione Europea". "Questo sarà il primo passo sulla strada del ritorno del Regno Unito a Paesesovranoedindipendente". OGGITALIA e`online Seguitecisu www. OggItalia.net Lasciamoladecisioneagliitalianienonaipolitici. Referendum per decidere se uscire dall'euro Di Maio, M5S: "Noi abbiamo sempre sostenuto dal 2013 che sull'euro si debba fare un referendum perchè come ci hanno portato nell'euro senza decidere, oggi come cittadini dobbiamo decidere se restarci o andare via". Lo ha detto il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio al suo arrivoalFestivaldellavoro. "Non abbiamo mai messo in conto -ha aggiunto- di andareviacomeM5Sdall'Unioneeuropea.Registroil fatto che un referendum sull'Ue è stato indetto dai conservatori, che non vengono chiamati populisti: quando noi proponevamo un referendum sull'euro venivamo chiamato populisti. Come sempre abbiamoanticipatolefasistoriche:pernoieuroe Ue sono cose completamente differenti e proprio perchè sganciando l'Unione europea e l'Italia dall'euro siamo in grado di sviluppare un'Unione europea più politica e vicina ai cittadini", ha detto ancoraDiMaio. LEGGE ELETTORALE - "Loro vogliono modificare l'Italicum per salvarsi le poltrone alle prossime elezioni politiche. Se l'obiettivo è impegnare il Parlamento,checosta100milaeurol'ora,perquesta cosa,noinoncistiamo",hadettoDiMaioaproposito delle polemiche con il Pd sulla legge elettorale. "La nostra proposta -ha aggiunto l'esponente M5S- ce l'abbiamo: si chiama democratellum, l'abbiamo votatasullanostrapiattaformacon200universitari... Operazioni di maquillage elettorale, invece, servono soloaquestisignorichehannopauradelMovimento CinqueStelle". REFERENDUM: “EURO EXIT ITALIA”: Con questi due quesiti (pubblicato su G.U. n. 207 del 4 settembre 2013) si intende uscire “Usciredall’Euro” L’iniziativapopolare,nasceperELIMINARE‘EUROe ridarequindisperanzaadunpopoloumiliato,offeso, indignato e vilipeso che da anni viene tartassato a causa dell’euro-sistema che, per desovranizzare gli Statieschiavizzareipopoli,hacreatoadhocquesta crisieconomicacheportamiseriaedisperazioneedi cuinonsivedelafine. Laraccoltafirme,cheèiniziatail15giugno2016 e terminerà a fine agosto,èfinalizzataadindireil Referendum Abrogativo per l’abolizione dell’euro, cioè ‘il male’, la ‘metastasi’, il maggior responsabile deiproblemieuropei,ILMALEDITUTTIIMALI Per indire il Referendum “EURO EXIT ITALIA”: “Usciredall’Euro”,sipuòfirmareintuttiiComuni d’Italia. Servono 500 mila firme. Pare un cifra impossibile da raggiungere, ma se si considera che oltreunitalianosuduevuolelasua abolizione,i90 giornichecisonoadisposizioneapartiredalprimo giugno, potranno essere sufficienti, e per questo dobbiamoraccoglierelefirmealpiùprestopossibile e dare così vita al referendum abrogativo “EURO EXITITALIA”:“Usciredall’Euro” Quesito 1: Volete Voi che sia abrogata interamente la Legge 17 dicembre 1997 n. 433, pubblicata nella G.U.n.295del19dicembre1997,daltitolo:“Delega alGovernoperl’introduzionedell’Euro”»? Quesito2:VoleteVoichesiaabrogatointeramenteil dlgs. n 213 del 24 giugno 1998 dal titolo: “Disposizioni per l’introduzione dell’Euro nell’Ordinamento Nazionale a norma dell’art 1 comma 1 della legge 17 dicembre 1997 n. 433″, pubblicato nella G.U. n. 157 del 8 luglio 1998 – SupplementoOrdinarion.116» definitivamente dall’euro ritornando al sistema monetario antecedente (lira), abrogando tutte le disposizioni relative e conseguenti alla introduzionedell’EuroinItalia. Sostanzialmente, la raccolta firme è nata per chiedere l’abrogazione di queste due leggi ordinariedelloStatoeritornaredunquealsistema preesistentecontecnica inversaa quellacheloha introdotto, leggi che dipendono dal Trattato di Maastricht. L’euroèunamonetadifformedaquellasottoscritta con la ratifica del Trattato: infatti tra la sottoscrizione del Trattato che è del 1992, nelle moredell’introduzioneinItalia,edicembre1997e giugno1998,intervenneilRegolamento1466/97 che modificò totalmente la “Natura giuridica ” dellamonetaunica. Inoltre, il Trattato di Lisbona, all’art. 50, consentel’UscitadegliStatidallamonetaUnica: pertanto ciò che è riconosciuto da un Trattato di diritto allo Stato NON PUO’ essere negato ai suoi cittadini perché un Governo democratico è legittimosolosevotatodaicittadini. Larichiestadireferendumabrogativoaisensidegli articoli7e27dellalegge25maggio1970,n.352,è stata annunciata alla cancelleria della Corte SupremadiCassazione,indata16maggio2016,ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da 16 cittadini italiani, muniti dei certificati comprovantilaloroiscrizionenellelisteelettorali, di voler promuovere una richiesta di referendum popolare,previstodall’art.75dellaCostituzione 1 2 3 18 Oggitalia – Settembre 2016 SantoDomingo,manonsolo,surete consolarei18sianouniti RickyFilosa:ItaliaChiamaItalia L’appellodiGentiloniaiparlamentari: aiutateciadaiutarvi.SeilministrodegliEsteri èsincero,glielettiall’esterodianotuttiilloro appoggio. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha confermato l’altro giorno nell’Aula di Montecitorio che il governo vuole riaprire l’ambasciata d’Italia a Santo Domingo (VIDEO). La notizia era già nota, in realtà: il sottosegretario agli Esteri Amendola, durante l’incontro alla Farnesina con i parlamentari del MAIE Merlo e Borghese, tenutosi prima della pausa estiva, aveva detto la stessa cosa. Tuttavia la conferma pubblicaeufficialedapartedelministrodegliEsteriin persona è certamente qualcosa di importante, che sembra sciogliere definitivamente ogni dubbio: l’ambasciata italiana nella Repubblica Dominicana si riapre.Ono? Già, perché in realtà di dubbi ne restano e come. Non abbiamounadata,peresempio.Abbiamounannuncio, pergiuntacondizionatodallaquestioneeconomica,“se e quando troveremo i soldi, li stiamo cercando”. Dunque le cose sono due: o la Farnesina ha davvero intenzionediriaprirel’ambasciata,equandolecosesi vogliono fare i soldi si trovano sempre, oppure il numero uno della diplomazia italiana ha promesso sapendo di non poter mantenere. Noi non vogliamo credere a questa ultima ipotesi e ci auguriamo che le intenzionidelgovernosianoserie,reali,enonlasolita presaingiro. Ma durante il suo intervento al Question Time, rispondendo a Nissoli, Gentiloni ha espresso altri due concetti importanti, che riteniamo giusto sottolineare qui. Primo: ha ammesso, non senza difficoltà (gli si leggeva chiaro in faccia), visto che il governo a cui appartiene ha chiuso decine di sedi negli ultimi due anni, che nonostante la favoletta della globalizzazione sirendeancoranecessariaunapresenzadell’Italia all’estero.“IlcasodiSantoDomingolodimostra”,le paroledelministro.Secondopunto:iltitolaredella Farnesina ha ammesso che la questione rete diplomatico-consolare riguarda altre zone del mondo,nonsololaRD.“Ilgovernoneècoscientee vuole fare di più, ma ha bisogno di un forte appoggioparlamentare”.Inquesteparoleleggiamo un messaggio chiaro rivolto in particolare agli elettiall’estero:aiutateciadaiutarvi. SeGentilonièsinceroquandoparladellanecessità di avere più Italia oltre confine (ma questo lo sapremo presto, il tempo è il miglior giudice),alloraglielettiall’esterofarebbero beneadargliunamano.Tuttie18.Èunadi quelle questioni chenonammette divisioni. Via la casacca di partito, indossino quella degliitalianinelmondo.Quisitrattadinoi. Ma durante il suo intervento al Question Time, rispondendo a Nissoli, Gentiloni ha espresso altri due concetti importanti, che riteniamogiustosottolinearequi.Primo:ha ammesso,nonsenzadifficoltà(glisileggeva chiaro in faccia), visto che il governo a cuiappartienehachiusodecinedisedi negliultimidueanni,chenonostantela favoletta della globalizzazione si rende ancora necessaria una presenza dell’Italia all’estero. “Il caso di Santo Domingo lo dimostra”, le parole del ministro. Secondo punto: il titolare della Farnesina ha ammesso che la questione rete diplomatico-consolare riguardaaltrezonedelmondo,nonsolo laRD.“Ilgovernoneècoscienteevuole fare di più, ma ha bisogno di un forte appoggio parlamentare”. In queste parole leggiamo un messaggio chiaro rivolto in particolareaglielettiall’estero:aiutateci adaiutarvi. SeGentilonièsinceroquandoparladellanecessità diaverepiùItaliaoltreconfine(maquestolo sapremopresto,iltempoèilmigliorgiudice), alloraglielettiall’esterofarebberobeneadargli unamano.Tuttie18.Èunadiquellequestioniche nonammettedivisioni.Vialacasaccadipartito, indossinoquelladegliitalianinelmondo.Quisi trattadinoi. 1 2 3 Oggitalia – Settembre 2016 19 Dybala e doppio Higuain, la Juve cala il tris ad Empoli LaJuventuscalailtrisalCastellanicontrol'Empoli nell'anticipodomenicaledelle12,30dellasettima giornatadicampionato.DybalaeduevolteHiguain regalanoitrepuntiallasquadradiAllegri,come avevarichiestoiltecnicoallavigilia.Ibianconeri creanomoltonelprimotempomanonriesconoad andareasegno,controunEmpoliordinato,schierato daMartusciello.Ametàripresalagarasisbloccaeda lìcrollanogliargini.Al20'Dybalasiglailgoldel vantaggioepoinelgirodicinqueminutiHiguain primaraddoppiaal22',epoichiudealsfidaal25'. GrazieaquestosuccessolaJuverestaintestaalla classificadiSerieAcon18puntimentrel'Empoli restafermaa4punti Martuscielloschieraisuoiconun4-3-1-2conKrunic dietroleduepunte,MaccaroneePucciarelli, escludendoSaponara.AcentrocampoTello,Maurie Croce.Unaformazionechetienecircaun'ora.Allegri rispondeconilclassico3-5-2,conCuadradodal1'al postodiDaniAlves,mentreasinistraincampoAlex Sandro.InattaccolacoppiaargentinaHiguainDybala,einmezzoalcampoconPjaniceKhedira schieraHernanes. LaJuvecercasubitoilvantaggioegiàal9'sfiorail gol:perfettapallainareadiPjanicperKhedira,il tedescoèsolo,controlladipettoeconcludeingirata colpendounaclamorosatraversa.Lasquadradi Allegriciriprovadueminutidopoconunapunizione agirodiDybala,maSkorupskiparasenzaproblemi. L'Empoliaccusalaveemenzabianconeraeal19'un tiro-crossdiCuadradomettein difficoltàSkorupskicheintuffo deviainangolo.Troppispaziper laJuvechepoiciprovaprimacon HiguainepoiconDybalamail portieredeitoscanièattento. LaJuvearrivaconfacilitàalla conclusioneconCuadradotraipiù intraprendenti.Ilcolombianoprova iltirochevienemurato,quindi Higuaindipotenzacheprendein pienoDybalacheèinoffside.Al35' ancoraunaoccasioneperla Juventus:granlanciodiPjanicchefavolare Cuadradosoloversolaporta,destropotentema Skorupskisalvaconilpiededestro.Nellafasefinale delprimotempol'Empoliprendeunpo'dicoraggio eprovaaspaventareBuffonprimaconuna conclusionediPucciarelliepoiconunadiKrunic cheilportierebianconerodeviainangolo.Assedio nelfinaleditempodellaJuveconHiguaincheprova conunvirtuosismoinareauntiroagiroa scavalcareilportieredell'Empoli,lapallarespinta ditestadaundifensoresullalineaportaancoraalla conclusioneCuadradocheterminaalta. AdinizioripresalaJuveriprendeaspingereeal5' KhedirasmarcainareaHiguainmailPipitaperde tempopermetterselasuldestroevienechiuso.Al 10'giocopericolosodiTellosuPjanicchepoiviene aggreditodaigiocatoridell'Empolisoprattuttoda Bellusci.PunizioneaduediPjanicconpalladeviata inangolodallostessoBellusci.Al19'occasioneper Higuain.Dopounamischia,l'argentinocontrollacol destroeconcludecolsinistro,salvatuttoSkorupski. Maèilpreludioalgol.PassaunminutoelaJuvevain vantaggio:assistdallasinistradiAlexSandro,Dybala controllainareaescaricaunsinistrosottola traversa.L'Empoliaccusailcolpoedopodueminuti laJuveraddoppia:LeminaserveHiguainche controllafuoriareaepoisparainreteconilsinistro. All'argentinononbastaeal25'siglaladoppietta personale.RegalodiZambelliinareaadHiguainche saltailportiereerealizzailpiùfaciledeigol. L'Empoliormainonc'èpiùedèunmonologoJuve.Al 27'diagonalediCuadradoepallonedipochissimosul fondo.DueminutidopoilnuvoentratoLeminasi involaeconcludedapochipassimailportiere dell'Empolideviainangolo.Allegriinserisceanche SturaroePjacaconilcroatocheindueoccasioni sfioralaquartaretebianconera. Napoli ko con l'Atalanta, Genoa corsaro a Bologna Il Napoli sconfitto a Bergamo dall'Atalanta lascia andare via la Juventus in classifica. La squadra di Maurizio Sarri perde 1-0 all'Atleti Azzurri d'Italia controlasquadradiGasperinidopolaconvincente vittoriasulBenficainChampionserestafermoa14 punti in classifica con i bianconeri a +4. Decisivo peri bergamaschiil gol di Petagnaal 9'del primo tempo. Nelle altre gare del pomeriggio della settima giornata di Serie A, spicca il successo del Genoa a Bologna per 1-0 grazie alla rete di Simeone. Successo casalingo poi del Cagliari 2-1 sul Crotone che resta all'ultimo postoinclassificae pareggio per 1-1 tra Sampdoria e Palermo grazie ai goldiNestorovskie BrunoFernandesal 95'. Gara vivace a Bergamo, dove l'Atalanta è fortunata a passare in vantaggio al 9' del primo tempo: sfortunato rimpallo suGhoulaminarea chediventaunassistperPetagnachemetteinreteda pochipassi.LasquadradiGasperinièstatapoibrava a legittimare il risultato, colpendo una traversa con Dramé e andando vicina al raddoppio con lo stesso PetagnaeconilPapuGomez.IlNapolièapparsoun po' stanco e prevedibile anche se ha creato diverse occasionidaretemaèstatobravoBerishaasalvareil risultato,suunapunizionediGhoulamesuunabella girataalvolodiMilik.NelfinaleancheGabbiadiniva vicino al pari ma Grassi per l'Atalanta si divora il raddoppio. BellavittoriadelGenoaaBolognagrazieallaretedel cholitoSimeonechehacolpitoancheunpaloconuna azione personale, al 77' con la squadra di Donadoni però ridotta in dieci uomini per l'espulsione di Gastaldelloal43'.Pocoprimaerastatoespulsoanche il tecnico del Genoa Juric. All'85' espulso anche GentilettinellefiladelGenoaeal90'Bolognainnove perl'espulsionediDzemaili. Sfiorail colpo in trasferta ilPalermo di De Zerbima allafinepareggiaper1-1.LaSampdoriadiGiampaolo gioca meglio ma rischia di perdere la quinta gara consecutiva. Al 60' il gol del vantaggio rosanero di Nestorovski:grandeazionesullasinistradiAalesami, cross al centro dove arriva l'attaccante rosanero e batteViviano.Al90'Palermoindieciperl'espulsione di Gazzi e pressing finale dei doriani che al 95' trovano l'insperato gol dell'1-1 con una conclusione potentedalladistanzadiBrunoFernandes. Successoconvincente per il Cagliariin casa contro il CrotoneconlaposizionediDavideNicolasemprepiù in bilico, dopo un solo punto in sette giornate. Il risultatofinaledi2-1èfirmatodalgoldiDiGennaro al 38' con una conclusione dal limite che batte Cordaz,laconclusionevincentedallimitediPadoinal 56'eal90'laretedelCrotoneconStoiancheconuna punizionedalontanissimobeffailportieredeisardi. 20 Oggitalia – Settembre 2016 w Ne on i cat Lo