La Florida e OggItalia dicono NO alla riforma costituzionale del 4

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La Florida e OggItalia dicono NO alla riforma costituzionale del 4
Espresso Fimar, Inc.
954.366.4346
Caffe Espresso & Americano
Macchine per Bar / Ristorante
ANNO VI – NUMERO 9
SETTEMBRE 2016
NO
1915E.AtlanticBlvd–PompanoBeach
EE O
R
F
IT
LaFloridaeOggItalia GRAT
diconoNOallariforma
costituzionaledel4
Dicembre2016elo
spieghiamoconsemplici
domandeerispostea
Pag.2
Nonnodona
800milaeuro
all'ospedale
Gaslinidi
Genova:i
mediciavevanosalvatoilnipote.Pag.14
U
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Oggitalia – Settembre 2016
LaposizionediOggItaliasulreferendum
(dallaPrimaPagina)
Salvaguardarelademocraziaoggi,è
garantirelaproprialiberavocedomani.
Questaèunariformachenonriduceicosti,
nonmiglioralaqualitàdell'iterlegislativo,ma
scippalasovranitàdallemanidelpopolo.
DiciamoNOalloscempiodellaCostituzione
attuatoattraversounariformachesottrae
poteriaicittadiniemortificailParlamento!
DiciamoNOallaleggeoltraggioche,
calpestandolavolontàdelcorpoelettorale,
instauraunregimepoliticofondatosul
governodelpartitounico!
Eccoledomandepiu`frequenticonlerisposte
piu`sensate:
Conlemodificheproposte,
Superailbicameralismo?
NO,lorendepiùconfusoecreaconflittidi
competenzatraStatoeregioni,traCamerae
nuovoSenato
Diminuisceicostidellapolitica?
NO,icostidelSenatosonoridottisolodiun
quintoeseilproblemasonoicostiperchénon
dimezzareideputatidellaCamera?
Amplialapartecipazionedirettadapartedei
cittadini?
NO,triplicada50.000a150.000lefirmeperi
disegnidileggediiniziativapopolare
Èunariformalegittima?
NO,perchéèstataprodottadaunparlamento
elettoconunaleggeelettorale(Porcellum)
dichiarataincostituzionale
Garantiscelasovranitàpopolare?
NO,perchéinsiemeallanuovaleggeelettorale
(Italicum)giàapprovataesproprialasovranità
alpopoloelaconsegnaaunaminoranza
parlamentarechesolograziealpremiodi
maggioranzasiimpossessadituttiipoteri
Èunariformainnovativa?
NO,conservaerafforzailpoterecentralea
dannodelleautonomie,privatedimezzi
finanziari.
Èunariformachiaraecomprensibile?
NO,èscrittainmododanonesserecompresa
Èilfruttodellavolontàautonomadel
parlamento?
NO,perchéèstatascrittasottodettaturadel
governo
Garantiscel'equilibriotraipoteri
costituzionali?
NO,perchémettegliorganidigaranzia
(PresidentedellaRepubblicaeCorte
Costituzionale)inmanoallafalsamaggioranza
prodottadalpremio
Producesemplificazione?
NO,moltiplicafinoadieciiprocedimenti
legislativieincrementalaconfusione
Referendumcostituzionale,comevotare
dall’estero
Seiiscritta/iscrittoall’AIRE?
• SEVUOIVOTAREDALL’ESTEROdevisolo
assicurarticheilConsolatoabbiailtuo
indirizzocorrettoperspedirtiilplico
elettorale.Inquestocaso,unpaiodi
settimaneprimadelvotoriceveraiacasa
tuttol’occorrentepervotareperposta.
• SEINVECEVUOIVOTAREINITALIAdevi
comunicarelatuaintenzionealtuo
Consolatoappenailreferendumviene
indetto(haisolodiecigiorni!).E’
sufficienteunadomandaincartalibera,
specificando:
• –NomeeCognome,
• –LuogoeDatadinascita,
• –Luogodiresidenza,
• –ComuneitalianodiiscrizioneAIRE,
• –Fotocopiadocumentodiidentità,
• –DataeFirma.
• Ladomandapuòessereconsegnataamano(anche
dapersonadiversa),oppureinviataper
email,posta,faxalConsolatoevaleperuna
solavotazione.Puoitrovaregliindirizzi
emailepostalideiconsolatisu:
http://www.esteri.it/mae/it/italiani_nel_mo
ndo/serviziconsolari
• IMPORTANTE:occorrecompilareunadomanda
perciascunelettore.
• IMPORTANTE:occorreindicareperquale
referendumsichiededivotareinItalia.
• IMPORTANTE:daquandovienefissataladatadel
referendumsihannosolodiecigiorniper
presentareladomanda.
2.Viviall’esteromanonseiiscritta/iscritto
all’AIRE?
• DAQUEST’ANNOANCHETUPUOIVOTARE
DALL’ESTEROPERPOSTA!Lanuova
disciplinaelettoralehastabilitocheanchei
•
•
•
•
•
•
cittadinitemporaneamenteall’esteroper
almenotremesipermotividilavoro,studio
ocuremediche,echiviveconloro,possono
votaredall’esteroperposta.Tale
disposizioneègiàinvigoreperireferendum.
Tuttociòchedevifareècomunicarelatua
intenzionealtuoComuneinItaliaappena
ilreferendumvieneindetto(haisolo
diecigiorni!),eunpaiodisettimaneprima
delvotoriceveraiacasailplicoelettorale,
contuttol’occorrentepervotareperposta.
ECCOCOMEFARE:bastaunadomandaincarta
libera,“aisensidegliarticoli46e47del
decretodelPresidentedellaRepubblica28
dicembre2000,n.445,consapevoledelle
conseguenzepenaliincasodidichiarazioni
mendaci”,specificando:
–NomeeCognome,
–LuogoeDatadinascita,
–Luogodiresidenza,
–Consolatocompetente,
–Indirizzopostaleesterodovetidovràessere
speditoilplicoelettorale,
• –Fotocopiadocumentodiidentità,
• –Dichiarareditrovarsiall’esteroperalmeno
tremesipermotividilavoro,studioo
curemediche,odiessereunfamiliare
conviventediunelettoreintali
condizioni,
• –DataeFirma.
• Ladomandapuòessereconsegnataamano
(anchedapersonadiversa),oinviataper
email,posta,faxalComune,evaleperuna
solavotazione.Indirizziemailepostali
deicomuniitalianisu:
http://www.indicepa.gov.it
• IMPORTANTE:occorrecompilareuna
domandaperciascunelettore.
• IMPORTANTE:occorreindicareperquale
referendumsichiededivotareall’estero.
IMPORTANTE:dalladatadelreferendum,4
Dicembre2016,sihannosolodiecigiorniper
presentareladomanda.
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Il Paese ha le idee chiare: con il No il premier cade
Il 55% degli italiani è convinto che Renzi debba lasciare Palazzo Chigi in caso di ko al referendum
La campagna elettorale per ilvoto al
referendum costituzionale è ormai
entrata nel vivo. La data fissata il 4
dicembreèancoramoltolontana(per
la prima volta nella storia della
Repubblicasivoteràadicembre),ma
ildibattitoègiàacceso.
Anche sulla stessa scelta del giorno
delvoto:lospostamentoinavantiha
vistomolti accusareil presidente del
Consiglio Renzi di avere prolungato
troppo la campagna elettorale per
favorireilSì.Eanchelaformulazione
del quesito ha suscitato discussioni,
in quanto, secondo le opposizioni,
pure esso avvantaggerebbe il voto a
favoredellariforma.Malagranparte
del dibattito avviene nel merito di
quest'ultima. Anche se, per la verità,
OGGITALIA
Periodico
Antonio Piraino
Fondatore / Editore
Anno VI
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sono strettamente personali.
Manoscritti, lettere, email e foto inviate
alla redazione saranno pubblicate solo a
discrezione di OggItalia e il materiale
inviato non sara` restituito
molti
italiani
non
sembrano
padroneggiareafondoicontenutidella
proposta (le argomentazioni sono
spessodenseditecnicismierichiedono
approfondimenti) e interpretano sin
qui il voto per lo più come un
pronunciamentofavorevoleocontrario
al governo e, in particolare, a Matteo
Renzi.
Fare previsioni sull'esito della
consultazione
è
oggi
assai
problematico. Gli esiti di buona parte
dei sondaggi condotti sino a questo
momento sembrano suggerire una
prevalenza dei No, accreditati dal 52%
al 55%, a seconda delle rilevazioni. E,
peraltro, anche le ricerche chevedono,
invece, una prevalenza dei Sì, rilevano
una progressiva diminuzione di questi
ultimi.Malagrandequantitàdiindecisi rappresentativo della popolazione al casodelgovernoincarica.
tuttora presente (dal 30% al 40%) e di sopra dei 17 anni di età), la È significativo che più di metà (51%)
l'incognita dell'affluenza alle urne maggioranza (55%) degli intervistati di quanti si dichiarano invece incerti
(reputata oggi tra il 50% e il 60%) appare propensa a richiedere le sul partito da scegliere in caso di
costringono ad effettuare le stime su dimissionidelpresidentedelConsiglio elezioni o intenzionati ad astenersi,
unaporzionerelativamentelimitatadei incasodisconfittaalreferendum.
auspichi l'allontanamento di Renzi in
campioni intervistati, ciò comporta un Sono nettamente più favorevoli a caso di una sua sconfitta al
significativo margine di errore richiedereledimissionidelpresidente referendum.Solitamenteinonvotanti
statistico e, specialmente, una del Consiglio in caso di sconfitta al o gli indecisi tendono a non
potenziale grande variabilità dei referendumipiùgiovanidietà(specie pronunciarsi su questioni politiche.
risultati. Insomma, il risultato pare i18-24enni,checostituisconoanchela Ma in questo caso, l'atteggiamento
tutt'altrocheconsolidato.
generazione
più
decisamente ostileversoilpresidentedelConsiglio
Ma già si pensa al dopo referendum. schieratasinoaquestomomentoperil (già rilevato tra costoro in altri
Come si è detto, il presidente del voto No al referendum), i possessori sondaggi)appareprevalere.
Consiglio
ha
inizialmente deititolidistudiopiùelevati(speciei Nell'insieme, dunque,granparte della
preannunciatolesuedimissioniincaso laureati), gli imprenditori e i liberi popolazione vuole le dimissioni di
di una sconfitta. Poi ha rivisto questa professionisti(oltrecheglistudenti).
RenziincasodiprevalenzadelNo.Ciò
sua affermazione: impostare una Maledifferenziazionipiùsignificative
non significa che il premier debba
consultazione ad personam appare si registrano naturalmente in
infattipotenzialmenteassaipericoloso, relazioneallapreferenzadipartito.La necessariamente lasciare il proprio
in quanto la popolarità di Renzi è netta maggioranza degli elettori di posto se il Sì risultasse sconfitto. Ma
andatacalando inquesti mesi (il trend Forza Italia (76%) si schiera per mostra, con tutta evidenza, il
è iniziato già prima dell'estate), in l'allontanamento
di
Renzi
se perdurare del fenomeno della
corrispondenza al crescere tra gli prevalesseroiNo.Unaminoranzanon «personalizzazione»
della
italiani delle valutazioni pessimistiche trascurabile (quasi uno su cinque, il consultazione,malgradoiltentativodi
sulla situazione economica del Paese. 18%), tuttavia, è di parere opposto.
Renzi di attenuarne l'impatto. Il voto
Non a caso, proprio nelle ultime Richiedono più decisamente le
settimane,ilpresidentedelConsiglioha dimissioni i votanti per la Lega Nord referendario continua a essere
incentrato buona parte della sua (84%) e, in misura ancora maggiore interpretato come un giudizio
comunicazionesutemidiversi,chenon (91%),quelliperilMovimentoCinque popolare sull'operato del presidente
toccano
direttamente
la
sfera Stelle. Sul fronte opposto, com'era del Consiglio. Che, come mostrano i
dell'economia (il cui declino, percepito altrettanto scontato, la gran parte sondaggi, viene giudicato sempre
dai
cittadini,
rappresenta
la (79%) degli elettori del Pd si menopositivamentedaicittadini.
motivazione principale del calo di pronunciaperlaprosecuzioneinogni
consensi), per incentrarla invece su
problematiche che più facilmente
possono portare popolarità: la
polemica con le istituzioni europee, il
progettodi costruzionedel ponte sullo
strettoelariformadellepensioni.
Restainognimodoapertoilquesitodi
cuisièdettosopra:sevincesseroiNo,
Renzi si deve dimettere? I pareri
espressialriguardodacommentatorie
osservatori sono discordi. C'è chi
sostiene che questa sarebbe una scelta
dovuta e inevitabile. C'è chi, anche tra
gliesponentideipartitidiopposizione,
reputa al contrario che andrebbe
comunque garantita la continuità
nell'azione
governativa,
magari
procedendo ad una revisione profonda
dellaleggeelettorale(chenonèoggetto
del referendum, ma che è di fatto
strettamentecollegata).
Che cosa ne pensano gli italiani?
Secondo un sondaggio recente
(effettuato nei primi giorni di questa
settimana
dall'istituto
Eumetra
1915EastAtlanticBlvd.PompanoBeach,FL-Tel.954-366-4346
Monterosa, intervistando un campione
Cornetti, Bomboloni, Camille
e pasticceria assortita
Paniniconprosciutto,mortadella,sappressata,
salame,tacchino,porchettaecaprese
Pizzainteraoaltaglio
Insalatealtonno,caprese,mista…
... ArancineSiciliane...etantealtrepietanze.
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PontesulloStretto,Renzipromette
4motivichedimostranolastrumentalitàdiunrilanciocheserve
soloarecuperareconsensiperlariformaalreferendum
L’incontinenza
verbale
del
Presidente del Consiglio non mostra
limiti. Adesso pure il rilancio del
pontesulloStrettodiMessina.Osservo
che lo schema d’investimenti pubblici
adaltissimaperditasièconsolidatoin
Italia. Dal tangentone Mose con un
presidentediRegionechepatteggiala
suapenaallaPedemontanaVenetacon
una banca statunitense che pretende
garanziepubblichesuunprojectbond
da1,6miliardidieuro.Nemmenonel
Burundi succede quello che accade
inquestodisgraziatoPaeseorfanodi
classedirigenteeconun’informazione
svenduta con quaranta danari. Ecco
almeno 4 motivi per dire no al Ponte
rispolverato solo per motivi legati al
referendum sulla riforma RenziVerdini-Soros-JP Morgan e su
consigliodiJimMessina,ilconsulente
Usa che avrebbe appurato che il no
prevarrà fortemente nelle regioni
Sicilia,Calabria,PugliaeCampania.
1.Finanziamento.Ilcostoèvariatodai
4 miliardi della gara vinta dalla
associazione di imprese (con Salini
capofila) agli 8,5 miliardi di oggi. Il
40% sarà assicurato dalla società
concessionaria “Stretto di Messina”
(Anas 81,8%, RFI 13%, Regione
CalabriaeSicilia2,6%)elarimanente
parte con capitali da acquisire sul
mercato internazionale. E se non si
raccolgonoicapitali?Tranquilli,c’èil
contribuente italiano. Infatti il 30
dicembre del 2003 (una costante di
questoStatofirmarecontratticapestro
all’antivigiliadiCapodannooprimadi
Ferragosto)
viene
firmata
la
Convenzione tra il Ministero delle
Infrastrutture e la Società Stretto di
Messina Spa per la “realizzazione e
gestione del Ponte”. Convenzione che
l’allora
ministro
dell’Economia
Tremonti approva con decreto il 16
gennaio del 2004. Riporto solo due
punti:a)il50%deiricaviperi38anni
di validità della concessione verranno
dalcanonechepagheràRFIechevaria
dai 100 milioni in euro 2012 ai 142,9
milioni del 2041, a cui si sommano le
entrate da pedaggio stradale variabili
da 110 a 138 milioni; b) lo Stato si è
impegnato a pagare alla Società
Stretto di Messina, allo scadere della
concessione, un valore pari al 90%
del
valore
residuo
non
ammortizzato e che rappresenta il
valoredisubentro;
2. La mozione presentata dall’Ncd di
Alfano e votata dal Pd nel settembre
2015 prevede che il Ponte consente
solo traffici ferroviari. Domanda: le
entrate valutate su ipotesi superottimistiche dei flussi di traffico
stradalichenonsiregistrerannopiù,
saranno pagate da qualcun altro
diversodalloStato?IlministroDelrio
dopo l’approvazione dichiarò che il
Pontenoneraunaprioritàechesolo
aseguitodiun’analisicosti-benefici
si sarebbe deciso. In verità un’analisi
èstatafattaequandoilcostoerapari
a 4 miliardi di euro. Conclusione: il
risultato (valore attuale netto che
misura se positivo un’utilità sociale
dell’opera) era negativo per 1,2
miliardidieuro.
3. Inquietante poi è l’aspetto
geologico: in una delle zone più
sismiche del Pianeta il progetto
definitivo presentato nel 2011 (in
variante al progetto preliminare)
manca d’indagine sismica. Si legge
nellarelazione geologica generale che
quando sarà presentato il progetto
esecutivo “sarebbe auspicabile che si
aggiornassero i profili sismici del
progetto preliminare e acquisire dati
aggiornati delle aree marine” (doc.
PB0004_F0, pag. 63). Inoltre risulta
non cartografata “una faglia che, se
attiva, va ad incidere direttamente
sullefondamentadeipilonionellesue
immediate prossimità” (Atto Senato
n.4-06806 Seduta n 672 dell’8
febbraio2012).
4. A proposito della lievitazione dei
costi si osserva che il costo di
costruzione del Ponte ammonta a 6,3
miliardi di euro cui vanno aggiunti
ulteriori 2,250 miliardi dovuti
all’aggiunta di nuove opere di
raccordo come una nuova stazione
ferroviariaaMessina,unametrotrale
città dello Stretto, lo spostamento a
nord dell`autostrada e un centro
direzionale in Calabria, progettato
dall`archistar Daniel Libeskind che ha
ridisegnato con la Freedom Tower il
profilo di New York dopo la tragedia
delleTorriGemelle.Costototaleparia
8,550 miliardi di euro. Nel 1942 così
dichiaròBenito Mussolini:«E’tempo
che finisca questa storia dell’isola:
dopo la guerra farò costruire un
ponte”. Alla vigilia del referendum il
ponte lo rilancia Renzi insieme alla
pataccadei100milapostidilavoro.
Ilprogettopreliminare
delpontedimessina
presentatoquasi15
annifamessoancora
unavoltanel
dimenticatoiograzie
soprattutto
all’opposizionedella
societa`ditraghetti
Carontecheovviamente
avrebbepersomolto
lavorosesifosse
realizatoilponte.
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USA18enneafroamericanouccisodallapolizia.
BlackLivesMatter:“Tenevalemaniinalto”
L’episodio, ancora tutto da chiarire, è iniziato con l’inseguimento di un’auto che gli agenti
ritenevano fosse stata rubata: il conducente non si è fermato e si è dato alla fuga
L’ultimo afroamericano ucciso dalla polizia negli
Stati Uniti è un ragazzo di 18 anni. A pochi giorni
dai fatti di Charlotte(foto) c’è tensione a Los
Angelesper l’omicidio Carnell Snell Jrda parte
degliagenticaliforniani.L’episodio,ancoratuttoda
chiarire, è iniziatocon l’inseguimento di un’auto
che gli agenti ritenevano fosse stata rubata: il
conducentenonsièfermatoesièdatoallafuga.
Un attivista di Black Lives Matter: “Colpito alla
schiena”
A un certo punto l’auto si è bloccata e un giovane
uomo ne è uscito fuggendo e andandosi a
nascondere sul retro di una casa. Lì è stato
raggiuntodagliagentichelohannoucciso.Pesante
l’accusa di Black Lives Matter di Los Angeles: il
ragazzo sarebbestato ucciso mentre teneva le
mani in alto, ha denunciato con un tweet il
movimento nato sui social media come hashtag
dopo l’assoluzione del vigilante George
Zimmerman, responsabile dell’uccisionedi un
altroragazzo,TrayvonMartin.Unaltroattivistaha
aggiunto che il ragazzo è stato colpito dagli spari
allaschiena.
Il ragazzo eraa pochi passi da casaSecondo la
polizia, il ragazzo era armato di pistola ma i
testimoni hanno subito contestato questa
versione.La notizia della sparatoria si è
velocemente diffusa nel quartiere e decine di
persone sono arrivate sul posto.Tra loro anche la
madre del ragazzo, ripresa in un video mentre
pregaipoliziottidifarlaentrarenella zonaisolata
per vedere il corpo del figlio. Il luogo in cui il
18enne è stato ucciso, infatti, si trova a breve
distanza dalla loro abitazione. La sorella minore,
Trenell, ha raccontato che il
fratello è stato ucciso di
fronte a lei: lo ha visto
fuggire, poi ha sentito gli
spari e lo ha visto disteso a
terra.“Allafinedellagiornata,
i poliziotti sono arrivati e
hanno ammazzato mio
fratello.
Lo
hanno
ammazzato”, ha dichiarato ai
media americani. Intanto, la
follasulluogodellasparatoriaèaumentatasempredi
più,ecisonostatimomentiditensionecongliagenti.
Tra i dimostranti, molti mostravano cartelli con la
scritta Black Lives Matter (La vita dei neri conta),
altriurlandocontroagentiintenutaantisommossa.
Nel2012ilcasodiTrayvonMartin
Il fatto avviene pochi giorni dopo le proteste a San
Diego, dove la polizia ha ucciso un uomo
afroamericano che sembrava “si comportasse in
modosconnesso”.AncheaPasadena,inCalifornia,di
recente ci sono state proteste dopo che un uomo
afroamericanoarmatodicoltelloèstatouccisodalla
polizia. Senza dimenticare nelle ultime settimane
Charlotte, dove il governatore ha dichiarato il
corpifuoco. Negli Stati Uniti manifestazioni del
generecontrol’usosproporzionatodellaviolenzada
parte della polizia e l’impunità per le loro azioni
hannoavutooriginenel2012,quandofecescalporeil
caso di Trayvon Martin. Il 17enne fu ucciso da un
vigilante privato in Florida, mentre era disarmato.
MichaelBrownfuinveceucciso,anch’eglidisarmato
econlemanialzate,inMissouri:ilsuocasoscatenò
protestechemiseroaferroefuocolacittà
Obamaelaquestionerazziale
Non si contano gli episodi in cui gli agenti hanno
sparato e ucciso afroamericani per una errata
valutazione. La “questione razziale riguarda
tutti”aveva detto il presidente Barack Obama solo
due mesi. Il primo inquilino della casa Bianca
afroamericano è intervenuto più volte dopo gli
omicidi che hanno scatenato le proteste in diversi
Stati.
Obama parlava prima degli ultimi eventi di Dallas,
dove cinque agenti sono stati uccisi proprio per
vendetta da un riservista afroamericano.I dati sulla
disparità nel Paese sono chiari: l’80 per cento dei
fermati per controlli a New York City sono neri o
ispanici. I neri rappresentano il 13 per cento della
popolazione americana, e il 14 per cento dei
consumatori di droghe, ma sono il 37 per cento
delle persone arrestateperreatilegatialconsumo
e alla vendita di droga. Una Commissione del
Congresso americano, nel 2010, ha stabilito che, in
media, i neri americani sono condannati a pene più
lunghe del10percentorispettoai bianchi. I maschi
afroamericani nati nel 2001 (dati del Dipartimento
alla Giustizia) hanno il 32 per cento di possibilitàdi
finire in galera durante la loro vita (contro il 6 per
centodeibianchi).
AtGranFornoyouwillfindanamazingrangeofItalian,European,andAmericanfavorites.
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ElezioniUsa2016,ClintonbatteTrumpnelprimoduello
tv:Hillarygiocad’esperienza,Donaldevitaglieccessi
Ex first lady preparata, ma non
perfetta. Il tycoon mantiene un
profilo presidenziale e soffre su
tasse, donne e politica estera.
Nessuno dei affonda il colpo per
paura di sbagliare. Sondaggio Cnn:
per il 62% vince candidata dem ai
punti
Si sono scontrati praticamente su
tutto. Tasse, commercio, crimine,
politica estera, terrorismo, tensioni
razziali. Lei lo ha attaccato per il suo
“comportamento razzista”. Lui l’ha
definita una “santerella”. Alla fine,
dopo più di 90 minuti di dibattito,
Hillary Clinton e Donald Trump
hanno
dipinto
un’immagine
d’America in potente, irriducibile
contrasto: un Paese sulla strada di
una inevitabile decadenza, per il
candidato repubblicano; la nazione
ancora capace di guidare il mondo,
per la democratica. A una prima
valutazione, Clinton è parsa più
tranquilla e misurata. Trump ha
evitato gli eccessi retorici del passato
ma in certi momenti, per esempio
sulla questione delle tasse e del
certificato di nascita di Barack
Obama, è parso in serie difficoltà.
Il dibattito – il primo dei tre previsti,
organizzato alla Hofstra University
di Long Island – è stato acceso sin
dall’inizio, con Donald Trump che ha
più volte cercato di interrompere
Clinton (alla fine, il repubblicano ha
parlato per circa 46 minuti, contro i
41 di Clinton). Uno dei momenti più
infuocati è stato quando la
democratica ha attaccato il rivale per
la scelta di non rendere pubblica la
dichiarazione delle tasse. “Nasconde
qualcosa”,
ha
detto
Clinton,
alludendo al fatto che “magari
Trump non è così ricco come ci vuole
far credere” e potrebbe celare la
provenienza illecita di ingenti
finanziamenti internazionali e tasse
non pagate al governo federale. La
questione delle tasse è poi tornata
quando Trump ha accusato i
democratici di aver dissipato il
denaro che ora manca all’erario.
“Magari è perché tu non hai pagato
le tasse!”, gli ha risposto Clinton.
Trump ha cercato di ribaltare
sull’avversaria l’accusa di scarsa
trasparenza. “Renderò pubblica la
mia dichiarazione delle tasse quando
lei produrrà le 30mila email che
sono state cancellate dal server
privato” usato quand’era segretario
di Stato. Clinton, che ha preparato
accuratamente questo dibattito e che
si aspettava con ogni probabilità
l’attacco, ha evitato di accampare le
giustificazioni più volte ripetute nel
passato. “Se dovessi trovarmi ancora
in quella situazione, ovviamente mi
comporterei in modo differente”. In
vari momenti, comunque, Trump ha
cercato di dipingere Clinton come “la
politica tipica”, espressione di
un’establishment
incompetente
e
inefficace che da Washington ha perso
il contatto con la “vera America”. “C’è
bisogno di un cambiamento veloce, che
solo io saprò produrre”, ha detto.
Altri momenti particolarmente accesi
del dibattito sono stati quelli legati alle
tensioni etniche e più in generale al
tema della race. Alla domanda del
moderatore, Lester Holt, Trump ha
dovuto difendersi dall’accusa di avere
per anni alimentato la teoria che
Barack Obama non sia effettivamente
nato negli Stati Uniti (e che quindi non
sia stato legittimato a esserne
presidente).
Trump
ha
risposto
spiegando di aver detto, e una volta per
tutte, che “Obama è nato negli Stati
Uniti”; e ha addossato su Clinton
l’accusa di aver per prima sollevato
quel sospetto. “I suoi collaboratori
nella campagna presidenziale del 2008
attaccavano Obama sulla questione
della nascita”. E’ stato, questo, uno dei
momenti più difficili per il candidato
repubblicano. Clinton, che punta a
compattare gran parte del voto afroamericano che nel 2008 e nel 2012 ha
sostenuto Obama, ha infatti avuto buon
gioco ha definire “razzista” la questione
del certificato. L’accusa è tornata
quando la democratica ha ricordato
che, negli anni Settanta, gli afroamericani non potevano vivere nei
condomini costruiti dai Trump. Il tema
delle tensioni razziali è emerso anche
sul tema dello “stop and frisk” – la
pratica di fermare e perquisire
eventuali sospetti, che ha colpito in
modo sproporzionato i neri. Trump ne
ha proposto la reintroduzione. Clinton
ha
definito
la
pratica
anticostituzionale, ribadendo la necessità
di “ascolto” di tanti giovani neri e
dichiarandosi pronta a una riforma del
sistema giuridico.
Trump ha messo invece in decisa
difficoltà Clinton sulla questione dei
trattati di commercio. Ha ricordato
che, da segretario di Stato, la candidata
democratica ha appoggiato la TransPacific Partnership, che ora invece
rigetta. L’accusa è servita a ribadire
uno dei cavalli di battaglia di questa
campagna elettorale del repubblicano:
la perdita di milioni di posti di lavoro,
portati
all’estero
dalle
imprese
americane, e la necessità di misure che
contrastino i trattati di commercio
internazionali. Clinton ha risposto
attaccando
la
“trickle-down
economics” di Trump, con tagli alle
tasse che favorirebbero soltanto i più
ricchi. Ha proposto tagli alle tasse per
la classe media, investimenti nelle
infrastrutture, un aumento dei minimi
salariali
federali
e
il
rispetto
dell’eguaglianza salariale per le donne.
Nell’insieme, Clinton è apparsa più a
suo agio quando si sono affrontati i
temi internazionali. Ha fatto notare che
Trump “non conosce gli elementi base
del nostro ritiro dall’Iraq” e ha
rivendicato l’accordo sul nucleare
iraniano: “Quando sono diventata
segretario di Stato, l’Iran era a un passo
dall’avere la bomba atomica. Oggi,
abbiamo un accesso importante alla
produzione del nucleare iraniano”. La
candidata democratica ha anche
attaccato l’avversario per aver chiesto
al governo russo di “hackerare il
server del partito democratico”, per
aver definito i cambiamenti climatici
come “un’invenzione cinese” e per
non avere una vera strategia
diplomatica riguardo alle armi
nucleari ma soltanto “una serie di
sparate e misure incoerenti che
potrebbero risultare pericolose per
chi ha il dito sul bottone nucleare”.
Alla rivendicazione di essere la
candidata “con più esperienza”,
Trump le ha risposto: “Ma con una
cattiva esperienza”.
Tutta l’ultima mezz’ora del confronto,
quella che resterà più nella mente dei
telespettatori,
è
stata
però
nettamente
a
vantaggio
di
Clinton (secondo un sondaggio della
Cnn, per il 62% degli intervistati ha
vinto lei). Di fronte a una lunga ed
energica rivendicazione di Trump –
“ho tutto il temperamento che ci
vuole per essere il commander-inchief” – Clinton si è limitata a
sorridere e scuotere le spalle. Di
fronte a Trump che l’accusava di non
avere
“l’energia”
per
essere
presidente
–
un
riferimento
nemmeno troppo velato ai problemi
di salute delle scorse settimane,
Clinton ha risposto ricordando “i 122
viaggi da segretario di Stato e le 11
ore
consecutive
passate
a
testimoniare
davanti
a
una
commissione del Congresso”. La
candidata democratica è apparsa
convincente anche quando ha
ricordato le passate affermazioni
sessiste di Trump, i suoi epiteti di
“maiala” alle donne, il rifiuto di
assumere
donne
incinte.
In
generale, la performance di Clinton
è apparsa più “sulle cose”. Il suo
limite resta ancora una volta quello
di una visione d’insieme, più alta,
unitaria, che Obama era stato
capace di dare soprattutto nel
2008; sui temi specifici, comunque,
ha fatto valere preparazione ed
esperienza.
Trump invece, su consiglio del suo
team, ha cercato di evitare in ogni
modo aggressioni, insulti, eccessi
che hanno segnato altre apparizioni
pubbliche. La cosa non lo ha reso
però più “presidenziale”; ha reso, al
contrario, meno grintosa la sua
performance. In certi momenti,
soprattutto nella fase finale del
confronto, il fiume di parole è parso
poco chiaro, in certi momenti
persino sconnesso. Un fastidioso e
continuo “tirar su col naso” ha poi
funestato diversi momenti della sua
apparizione.
Un
segnale
di
“debolezza fisica” su cui in molti si
sono scatenati sui social, e che è
parso una sorta di contrappasso
alle accuse e ai dubbi alimentati
sulla salute di Hillary Clinton.
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Oggitalia – Settembre 2016
L'ANGOLO DEL FARMACISTA
Prevenire é meglio che curare perché la salute é un bene primario
La nuova rubrica di OggItalia presentata dalla Dottoressa Lilli Dottavi
Parliamo di cibo ricordando parte dell'ART.25 DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI
DELL'UOMO
.........l'accesso al cibo sicuro, salutare e variato e' un
diritto umano fondamentale.
Gli alimenti rappresentano le sostanze che
necessitano al corpo per crescere o per guarire
Perche'
affrontare
immediatamente
questo
argomento.?..
Perche'e' una delle prime cose che facciamo quando ci
alziamo al mattino.
Mangiamo frutta ,mangiamo cereali e beviamo un
buon caffe'
Spesso pero' non consideriamo la presenza di
Fitofarmaci Sistemici presenti nella frutta e nella
verdura'
Si chiamano sistemici perche sono in grado di
penetrare la buccia del frutto che siamo abituati a
mangiare al mattino.
Infatti, attraverso la linfa ,questi fitofarmaci ,dopo
che sono stati assorbiti dalle radici o dalle foglie della
pianta, diffondono in tutte le parti della pianta stessa .
Questo significa che non sempre togliere la
buccia significhi rimuovere queste sostanze.
A onor del vero la buccia del kiwi e' un ottima
barriera contro la penetrazione dei pesticidi e quindi il
kiwi e' uno dei prodotti in assoluto meno contaminato.
Buono questo per tutti I nostri connazionali che
producono kiwi.
Anche gli agrumi presentano lo stesso problema.
Quando prendete tra le mani quegli agrumi belli
e lucidi dovete ricordare che non sempre l'abito fa
il monaco .
Sono quelli che hanno la foglia attaccata al picciolo,
sono quelli che hanno la buccia ruvida ed opaca ad
essere gli agrumi da prediligere.
La rimozione dei pesticidi dalla buccia puo' essere
fatta utilizzando un panno imbevuto di olio e strofinare
questo su tutta la superficie dell'arancia o del limone
Questo perche I fitofarmaci vengono facilmente rimossi
dale sostanze oleose, pertanto anche la buccia potrebbe
essere consumata con maggior tranquillita'.
E' di primaria importanza poter mangiare la buccia di
una mela in quanto e' ricca di fibre e le fibre regolano
l'assorbimento degli zuccheri ,dei grassi e la motilita'
intestinale.
Purtroppo anche qui I pesticidi sono presenti.
Sarebbe bello girare la contea alla ricerca dei mercati
della frutta e della verdure prodotta direttamente dai
contadini...
(A West Palm Beach dal mese di Ottobre e ogni Sabato
tornera' il Green Market)
E' per la presenza di additivi chimici nelle materie
prime alimentari , che esiste una tecnica industriale
chiamata :fortificazione alimentare.
La fortificazione alimentare e'necessaria per sopperire le
carenze alimentari dovute all'eccessiva lavorazione
all'interno delle industrie alimentari.
La fortificazione alimentare puo' essere obbligatoria
, quando il produttore deve aggiungere un particolare
nutriente secondo la normative vigente , oppure
volontaria quando la scelta dell'aggiunta di una vitamina
o di un altro nutriente e' scelta personale del produttore
Volontaria od obbligatoria questa tecnica deve fornire
un beneficio alla salute.
L'aggiunta di acido folico nei cereali dello zinco del
ferro , dello iodio nel sale,o del fluoro nell'acqua sono
tutti esempi di fortificazione alimentare.
per prevenire gravidanze a rischio, raffreddori, anemie
,carie o patologie tiroidee.
Con questa breve trattazione ho volute rompere il
ghiaccio.
Ringrazio il nostro editore, Antonio Piraino, il direttore
Salvo Mule' e la redazione tutta di OggItalia per
avermi permesso di continuare a fare quello che ho
sempre fatto, seppur in diversa forma.
Spero che questa breve trattazione abbia suscitato in voi
un po di curiosita' affinche anche la spesa quotidiana, la
lettura dei fattori di nutrizione presenti nelle etichette,
diventino un'azione per tutelare la vostra salute e quella
dei vostri cari.
Indirizzate le vostre domande a:
[email protected]
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Oggitalia – Settembre 2016
9
USA
L'INCIDENTEÈAVVENUTOAHOBOKEN,DIFRONTEAMANHATTAN
TRENOSISCHIANTAINSTAZIONENELNEWJERSEY:
ALMENOUNMORTO,UNCENTINAIOIFERITI
Duecarrozzedeltrenosonouscitedaibinariesisonoschiantatecontrolebanchineel'edificio.Trattiinsalvotuttii
passeggericheeranorimastiintrappolatitralelamiere.Ridimensionatoilbilancioditrevittimeinizialmentediffusoda
alcunimediaamericani
Almeno un morto e un centinaio di
feriti: è il bilancio provvisorio del
grave incidente ferroviario che si è
verificato il 29 mattina alle 8.30 -
nell'ora di punta - nella stazione di
Hoboken,inNewJersey.
Ridimensionato il bilancio di tre
vittime inizialmente diffuso da
alcuni media americani. L'Fbi ha
subito escluso un atto terroristico.
Christie: tratti in salvo i passeggeri
intrappolati Tutti i passeggeri che
eranorimasti intrappolati tra le
lamiere del treno sono stati tratti in salvo, fa
sapereil governatore del New Jersey, Chris
Christie,parlando alle tv americane. E
aggiunge:"La questione adesso resta ancora
moltoconfusa,
non
escludiamo
alcuna
possibilità,ancheseinquestomomentoèancora
Acausadelloschiantodelconvoglio,
è statosospeso il sistema di
trasporto chiamato PATH. E' quello
checollega Manhattan, New York,
allo
Stato
vicino.
Entrambi
siaffacciano sul fiume Hudson.
OgnicollegamentodaeperHoboken
è stato sospeso. Lo schianto si è
verificato nell'ora di punta. I vagoni
del treno - parte del servizioNJ
Transit - sono stati immortalati dai
pendolariinfotografiefattecircolare
sui social media. Stazione blindata
dallapolizia
troppoprestopertrarreconclusioni".
IltrenoprovenivadaSpringValley,nellostato
di New York. E'arrivato in stazione a una
velocitàpiùaltadelprevisto,apparentemente
senzafrenare.
La stazione di Hoboken è orablindatissima.
Tuttal'area è stata transennata, impossibile
avvicinarsi.Decine i reporter e gli operatori tv
tenuti a distanza. Moltii mezzi di soccorso, le
ambulanze. E un via vai di elicotteri,alcuni del
servizioelisoccorso.
Trump potrebbe aver eluso le tasse
federali per 18 anni
Un’altratrovatadiHillary
Donald Trump potrebbe aver evitato, legalmente, di pagare le
imposte federali sul reddito per quasi due decenni, secondo i
documenti pubblicati dal quotidiano 'The New York Times'. A
consentirglidinonpagaresarebbestatalasuadichiarazionedei
redditidel1995,doveriportavaperditesubiteper916milionidi
dollari. Secondo gli esperti fiscali consultati dal quotidiano Usa,
Trump avrebbe potuto usare quelle perdite per annullare una
quantitàequivalentediredditoimponibile,nell'arcodipiùanni.
Trump ha rifiutato di commentare ma il suo staff elettorale ha
rilasciato una dichiarazione che non nega né conferma le
informazioni delNYT.L'avvocatodi Trump, Marc E.Kasowitz, ha
inviatounaletteraalquotidianoaffermandochelapubblicazione
di questi documenti sul giornale è illegale perché Trump non ha
autorizzato la diffusione di nessuna delle sue dichiarazioni dei
redditi.Kasovitzhaminacciatodicitareingiudizioilgiornale.
Durante il primo dibattito fra i due candidati alla Casa Bianca,
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Oggitalia – Settembre 2016
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LapiccolaNicoleMaggio,nellafotoconilpadreRino,ilmesescorsoharicevutoil
sacramentodellaprimacomunione;risiedeconigenitorinellacitta`diLeicester,
Inghilterraede`nipotedellaSignoraAntonellaPiraino
SENATORIMAGGIORANZAESTERO:MAECI
TAGLIAALTRI2,6MILIONIALINGUAE
CULTURA.INTERROGAZIONEURGENTEAL
MINISTROGENTILONI
"Con estrema sorpresa abbiamo constatato che il
MinisterodegliEsterihadirottatounulterioretaglio
di circa 2,6 milioni sulle dotazioni finanziarie delle
spesedeiMinisteri(missione1.6Italianinelmondoe
politiche migratorie, ndr) al capitolo 3153
riguardanteicontributiperladiffusionedellalingua
e cultura all'estero e che comporta una riduzione
complessiva di circa il 50% rispetto alle risorse del
2015". E' quanto scrivono in una nota i senatori di
maggioranza Claudio Micheloni (PD), Aldo Di Biagio
(AP),RenatoTurano(PD),FrancescoGiacobbe(PD)e
FaustoLongo(PSI).
La Legge di Stabilità, già in prima lettura al Senato,
presentavauntagliodi€-3.293.248,poiazzeratoed
incrementatoconl'approvazionediunemendamento
di € 3.400.00 e "proprio per questo, l'ulteriore
riduzione di 2,6 milioni appare di una gravità
assoluta". "Per avere chiarezza e spiegazioni -
sottolineano i senatori -
abbiamo
presentato
un'interrogazione urgente
al Ministro Gentiloni dal
quale ci aspettiamo una
precisa relazione tecnica e
politica
su
quanto
accaduto".
Fotoaccanto:Ministro
PaoloGentiloni
Oggitalia – Settembre 2016
HalloweenconilCircolo
CulturaledellaFlorida
MasinaPatane`,Presidenteed
AngelaDiNatale,Tesoriera
EROS
RAMAZZOTTI
IN CONCERTO
PER BIGLIETTI
E INFO
CHIAMATE
OGGITALIA
(754) 367-1582
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Oggitalia – Settembre 2016
"La nostra bandiera non è
politica, ma cultura"
La Patria è il legame originario con il padre che chiama ai
doveri e la madre della terra comune
Identità, nazionalismi, fondamentalismi, vecchi
imperi, piccole Patrie, «Europa». È attorno a queste
parole che il mondo si sta giocando la partita.
Bandiere simboliche e fisiche che Marcello
Veneziani,
politologo
lucido
e
italiano
appassionato, agita da parecchio tempo nei suoi
libri, nei suoi interventi pubblici, nelle sue
conversazioni «private», come con il Giornale.
Marcello Veneziani: la bandiera non è solo un
pezzo di stoffa. Cos'è?
«La bandiera è il riassunto simbolico e cromatico di
un'appartenenza, di una provenienza e di una
comune radice».
Bandiera uguale Patria. Cos'è la Patria oggi?
«La Patria è innanzitutto il legame originario con un
luogo che avvertiamo come materno e paterno al
tempo stesso. Paterno perché richiama a certi
compiti e doveri fondamentali, materno perché
evoca la linfa delle origini, i primi passi, il rapporto
profondo con una terra che è pure una casa
comune».
Bandiera uguale nazionalismo. I nazionalismi
stanno montando in Europa e nel mondo?
«Abbiamo visto il grande declino dei nazionalismi
dalla metà del secolo scorso, il Novecento, e poi
sono andati lentamente spegnendosi. Oggi vediamo
un riacutizzarsi dei nazionalismi come reazione e
difesa alla minaccia che arriva da due processi ben
precisi: uno che arriva dall'alto, ed è la
globalizzazione del mercato, delle merci e
dell'economia e dei poteri transnazionali; e uno che
arriva dal basso ed è quello dell'afflusso di migranti
e diseredati, i dannati della terra come li ha chiamati
Frantz Fanon, che cercano nuovi spazi vitali. I
nazionalismi sorgono perché qualcuno si sente
schiacciato da una nuova forza emergente».
Bandiere uguale identità. Quali sono i valori che
accomunano un popolo o una terra?
«Credo che prima ancora che dagli stessi valori, un
popolo sia accomunato da una precisa concezione
del mondo: cioè la convinzione che nascere in un
luogo non sia frutto del caso ma un segno del
destino. Chi percepisce questo tipo di appartenenza
a un luogo che avverte come un destino è indotto ad
attribuire un'importanza centrale al suo legame
comunitario con la propria Patria, con la comunità
originaria. Altro elemento identitario-chiave è il
senso del confine: il senso del limite e della misura,
la consapevolezza che un'identità ha bisogno di un
contorno per delinearsi, sia a livello di nazioni che
di Stati, sia a livello individuale che di popolo.
Anche se oggi si pensa il contrario, la politica sorge
sul confine delle identità e delle differenze».
Bandiera - penso al vessillo nero dell'Isis uguale
fondamentalismi religiosi: quando l'identità è
pericolosa?
«Quando è giocata contro gli altri. Quando non è un
puro riconoscimento della propria identità, ma un
processo invasivo per cui la mia identità discende
da un principio superiore, da un Dio, in nome del
quale posso compiere qualsiasi azione. Il fanatismo,
con i crimini che ne derivano, è una distorsione del
senso religioso e del senso patrio».
Anche l'Internazionalismo può avere una bandiera:
come quella rossa dell'Unione sovietica e del
comunismo.
«Quella è una bandiera che ha una connotazione
ideologica più che territoriale. Che ha acquisito
anche una connotazione di classe, ed è diventata la
bandiera del proletariato, degli sfruttati. Anche qui
c'è una forte simbologia non legata a una Patria, ma
al suo rovescio. Ma quando l'internazionalismo va
al potere, si capovolge in statalismo, nazionalismo e
imperialismo. Si pensi all'Unione Sovietica».
Tu hai scritto: «L'Italia è il racconto in cui sono nato.
L'Italia è la lingua che parlo, il paesaggio che mi nutre,
dove sono i miei morti. L'Italia sono le sue piazze, le sue
chiese, le sue opere d'arte, chi la onorò. L'Italia è la sua
storia, figlia di due civiltà, romana e cristiana». Cos'è
l'Italia per te?
«Quest'anno ho dedicato un tour di 75 serate italiane
all'amore per l'Italia: un viaggio ironico, sentimentale e
civile nella nostra identità partendo proprio dal Tricolore.
Che cos'è per me l'Italia? Quel che hai citato. È il
racconto in cui sono nato, il mito che si è fatto terra,
storia, tradizione, arte, letteratura, linguaggio soprattutto.
È un riferimento simbolico prima che reale, spirituale
prima che carnale. Io concepisco l'Italia non
semplicemente come una nazione ma come una civiltà,
anche perché la considero non una nazione politica ma
culturale. Da noi è nata prima la lingua e la letteratura,
l'arte e lo stile italiano e solo dopo, molto dopo, è
diventata Stato o nazione. L'Italia è una nazione culturale
prima che una nazione politica nata attorno a una
dinastia e attraverso guerre sanguinose. E questo fa
dell'Italia un Paese speciale, anomalo se vuoi, con una
spiccata italianità e un debole senso dello Stato».
E l'Europa? Che cos'è?
«Innanzitutto è una civiltà figlia di tre radici: la polis e il
pensiero greco, l'Impero e la lex romana, la civiltà e la
religione cristiana. L'Europa nasce così. E solo dopo
diventa un'entità politica o storica, da concepire nella sua
ricca diversità. E solo dopo ancora può diventare
un'identità economica. Il problema è che noi nel fare
questa Europa siamo partiti dalla fine. Come dicevano i
latini, in cauda venenum, nella coda c'è il veleno...».
Cosa pensi della Brexit? E noi italiani, è meglio che ci
stiamo in questa Europa o no?
«La Brexit? Diciamo che se fossi inglese l'avrei
caldeggiata. Gli effetti traumatici paventati, come
abbiamo visto tutti, si sono rivelati infondati, anzi c'è
stata una rifioritura dell'Inghilterra. Che peraltro, bisogna
dirlo, era già con un piede fuori dall'Europa perché non
ha avuto l'euro. E poi ricordiamoci che l'Inghilterra ha
una vocazione naturale alla brexit. Lo scisma anglicano,
cinque secoli fa, separò la chiesa d'Inghilterra da quella
di Roma, fu la prima brexit... Però il caso italiano è
diverso. Sono piuttosto prudente nel perorare la causa
della nostra uscita dall'Europa. Semmai sono per rifare
l'Europa, più che disfarla. Alla fine, pur con tutte le
riserve possibili e le crisi di rigetto quotidiane, ci resto
dentro. Anche se l'idea che ho dell'Europa non coincide
per nulla con questa Europa. E se dovesse sciogliersi ce
ne faremmo una ragione...».
La triade Dio-patria-famiglia è lentamente tramontata nel
corso del Novecento, ed è esplosa, frantumandosi, nella
cosiddetta post-modernità. La crisi generale che ci ha
investiti crisi di valori, culturale, politica, economica
c'entra qualcosa con la crisi di quella triade?
«Certo che sì. C'è un nesso assoluto, diretto ed evidente.
La crisi di questi tre valori significa la perdita del senso
del limite. Dio patria e famiglia erano già dei confini che
venivano posti al nostro egoismo, al nostro
individualismo, alla nostra volontà personale... Ci
ponevano in relazione con gli altri, a partire da chi è più
vicino, e con un cielo e una terra. Togli dall'orizzonte
quella triade, abbatti quei principî-cardine, e subito nasce
l'egolatria, e l'individuo si ritrova in balìa di un mondo
sconfinato, cioè senza confini, senza limiti e senza
principî. Dove domina la legge del più forte e soprattutto
il relativismo, padre di tutte le tirannidi. Anche
economiche...».
Il vizio principale della politica, da qualche tempo, da
certo berlusconismo attraverso i girotondi fino a Beppe
Grillo, si dice sia il populismo. Qual è la bandiera del
populismo, cioè quali sono i valori, le parole d'ordine, i
programmi, se ci sono, del populismo?
«Attenzione, il populismo ha una sacrosanta ragione di
esistere quando le democrazie e le sovranità nazionali,
popolari e politiche sono calpestate. È inevitabile, ed è
anche giusto, che le ragioni del popolo si leghino a
movimenti nazional-popolari. Il problema è però che le
risposte che dà il populismo non sono risolutive, spesso
sono scorciatoie, niente più. E poi nei populismi
l'elemento distruttivo - la paura del nemico, l'odio, lo
scontro - prevale sul momento positivo. È molto difficile
che un movimento populista sappia costruire un progetto
in cui il popolo sia davvero al centro delle preoccupazioni
di chi governa. E poi le élite senza popolo diventano
oligarchie, chiuse nei propri interessi privati. Ma anche i
popoli senza classi dirigenti sono solo plebi che procedono
per umori, emozioni e impulsi primitivi. Pronte ad
affidarsi a tiranni o istrioni più che a veri statisti e leader
lungimiranti».
Si dice che ognuno abbia nel cuore una bandiera. La tua
qual è?
«Diciamo che ho una simbologia personale molto
variegata... Ma nell'ambito delle bandiere, il mio
riferimento principale resta il Tricolore. Da uomo del Sud
non sono un apologeta acritico del processo
risorgimentale. Ne conosco bene gli orrori e gli errori. Ma
so che quel processo era necessario e che l'Italia aveva
bisogno di sintetizzarsi in una nazione. Che è la mia
nazione, naturale, culturale e civile. Così come la bandiera
tricolore è la bandiera della nostra lingua, della nostra
cultura e della nostra civiltà. Italiana».
Fonte: Ilgiornale
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Oggitalia – Settembre 2016
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“MaipiúviolenzainnomediDio”
VincenzoLaGamba,DiaconodellaDiocesidiBrooklyn
Discorso di Papa Francesco alla moschea
HeydarAliyev:
“Trovarsi qui insieme è una benedizione.
Desidero ringraziare il presidente del Consiglio dei
MusulmanidelCaucaso,checonlaconsuetacortesia
ci ospita, e i Capi religiosi locali della Chiesa
Ortodossa Russa e delle Comunità Ebraiche. È un
grande segno incontrarci in amicizia fraterna in
questo luogo di preghiera, un segno che manifesta
quell’armonia che le religioni insieme possono
costruire, a partire dai rapporti personali e dalla
buonavolontà deiresponsabili.Qui ne dannoprova,
ad esempio, l’aiuto concreto che il presidente del
ConsigliodeiMusulmanihagarantitoinpiùoccasioni
alla comunità cattolica, e i saggi consigli che, in
spiritodifamiglia,condivideconessa;sonoancheda
sottolineare il bel legame che unisce i Cattolici alla
Comunità Ortodossa, in una fraternità concreta e in
unaffettoquotidianochesonounesempiopertutti,e
lacordialeamiciziaconlacomunitàebraica.
Di questa concordia beneficia l’Azerbaigian, che si
distingue per l’accoglienza e l’ospitalità, doni che ho
potutosperimentare inquesta memorabilegiornata,
per la quale sono molto grato. Qui si desidera
custodire il grande patrimonio delle religioni e al
tempo stesso si ricerca una maggiore e feconda
apertura: anche il cattolicesimo, ad esempio, trova
postoearmoniatraaltrereligionibenpiùnumerose,
segno concreto che mostra come non la
contrapposizione, ma la collaborazione aiuta a
costruire società migliori e pacifiche. Il nostro
trovarciinsiemeèancheincontinuitàconinumerosi
incontri che si svolgono a Baku per promuovere il
dialogo e la multiculturalità. Aprendo le porte
all’accoglienza e all’integrazione, si aprono le porte
dei cuori di ciascuno e le porte della speranza per
tutti.HofiduciachequestoPaese,«portatral’Oriente
e l’Occidente» (GIOVANNI PAOLO II, Discorso nella
Cerimonia di benvenuto, Baku, 22 maggio 2002:
Insegnamenti XXV,1 [2002], 838), coltivi sempre la
sua vocazione di apertura e incontro, condizioni
indispensabilipercostruiresolidipontidipaceeun
futurodegnodell’uomo.
La fraternità e la condivisione che desideriamo
accrescere non saranno apprezzate da chi vuole
rimarcare divisioni, rinfocolare tensioni e trarre
guadagni da contrapposizioni e contrasti; sono però
invocate e attese da chi desidera il bene comune, e
soprattutto gradite a Dio, Compassionevole e
Misericordioso, che vuole i figli e le figlie dell’unica
famigliaumanatraloropiùunitiesempreindialogo.
Ungrandepoeta,figliodiquestaterra,hascritto:«Se
sei umano, mescolati agli umani, perché gli uomini
stannobenetradiloro»(NIZAMIGANJAVI,Illibrodi
Alessandro, I, Sul proprio stato e il passare del
tempo). Aprirsi agli altri non impoverisce, ma
arricchisce, perché aiuta a essere più umani: a
riconoscersiparteattivadiuninsiemepiùgrandeea
interpretare la vita come un dono per gli altri; a
vedere come traguardo non i propri interessi, ma il
bene dell’umanità; ad agire senza idealismi e senza
interventismi, senza operare dannose interferenze e
azioni forzate, bensì sempre nel rispetto delle
dinamiche storiche, delle culture e delle tradizioni
religiose.
Proprio le religioni hanno un grande compito:
accompagnaregliuominiincercadelsensodellavita,
aiutandoli a comprendere che le limitate capacità
dell’essere umano e i beni di questo mondo non
devono mai diventare degli assoluti. Ha scritto
ancora Nizami: «Non stabilirti solidamente sulle tue
forze,finchéincielononavraitrovatodimora!Ifrutti
del mondo non sono eterni, non adorare ciò che
perisce!» (Leylā e Majnūn, Morte di Majnūn sulla
tomba di Leylā). Le religioni sono chiamate a farci
capire che il centro dell’uomo è fuori di sé, che
siamoprotesiversol’Altoinfinitoeversol’altroche
cièprossimo. Lìèchiamataaincamminarsilavita,
verso l’amore più elevato e insieme più concreto:
esso non può che stare al culmine di ogni
aspirazione autenticamente religiosa; perché – dice
ancorailpoeta–,«amoreèquellochemainonmuta,
amoreèquellochenonhafine»(ibid.,Disperazione
diMajnūn).
Lareligioneèdunqueunanecessitàperl’uomo,per
realizzare il suo fine, una bussola per orientarlo al
bene e allontanarlo dal male, che sta sempre
accovacciato alla porta del suo cuore (cfr Gen 4,7).
In questo senso le religioni hanno un compito
educativo: aiutareatirarefuori dall’uomo il meglio
di sé. E noi, come guide, abbiamo una grande
responsabilità, per offrire risposte autentiche alla
ricercadell’uomo,oggispessosmarritoneivorticosi
paradossi del nostro tempo. Vediamo, infatti, come
ai nostri giorni, da una parte imperversa il
nichilismo di chi non crede più a niente se non ai
propri interessi, vantaggi e tornaconti, di chi butta
vialavitaadeguandosiall’adagio«seDiononesiste
tutto è permesso» (cfr F.M. DOSTOEVSKIJ, I fratelli
Karamazov, XI, 4.8.9); dall’altra parte, emergono
sempre più le reazioni rigide e fondamentaliste di
chi, con la violenza della parola e dei gesti, vuole
imporre atteggiamenti estremi e radicalizzati, i più
distantidalDiovivente.
Le religioni, al contrario, aiutando a discernere il
bene e a metterlo in pratica con le opere, con la
preghiera e con la fatica del lavoro interiore, sono
chiamate a edificare la cultura dell’incontro e della
pace, fatta di pazienza, comprensione, passi umili e
concreti. Così si serve la società umana. Essa, da
partesua,èsempretenutaavincerelatentazionedi
servirsidelfattorereligioso:lereligioninondevono
maiesserestrumentalizzateemaipossonoprestare
ilfiancoadassecondareconflittiecontrapposizioni.
È invece fecondo un legame virtuoso tra società e
religioni, un’alleanza rispettosa che va costruita e
custodita, e che vorrei simboleggiare con
un’immagine cara a questo Paese. Mi riferisco alle
pregiate vetrate artistiche presenti da secoli in
queste terre, fatte soltanto di legno e vetri colorati
(Shebeke). Nel produrle artigianalmente, vi è una
particolaritàunica:nonsiusanocollenéchiodi,ma
si tengono insieme il legno e il vetro incastrandoli
fra di loro con un lungo e accurato lavoro. Così il
legno sorregge il vetro e il vetro fa entrare la luce.
Allo stesso modo è compito di ogni società civile
sostenerelareligione,chepermettel’ingressodiuna
luce indispensabile per vivere: per questo è
necessariogarantirleun’effettivaeautenticalibertà.
Non vanno dunque usate le “colle” artificiali che
costringono l’uomo a credere, imponendogli un
determinato credo e privandolo della libertà di
scelta; nondevono entrare nelle religionineanchei
“chiodi”esternidegliinteressimondani,dellebrame
di potere e di denaro. Perché Dio non può essere
invocato per interessi di parte e per fini egoistici,
non può giustificare alcuna forma di
fondamentalismo,
imperialismo
o
colonialismo. Ancora una volta, da questo
luogocosìsignificativo,saleilgridoaccorato:
mai più violenza in nome di Dio! Che il suo
santo Nome sia adorato, non profanato e
mercanteggiato dagli odi e dalle
contrapposizioniumane.
Onoriamoinvecelaprovvidentemisericordia
divinaversodinoiconlapreghieraassiduae
con il dialogo concreto, «condizione
necessariaperlapacenelmondo,dovereper
i cristiani, come per le altre comunità
religiose» (Esort. ap. Evangelii gaudium,
250). Preghiera e dialogo sono tra loro
profondamente
correlati:
muovono
dall’aperturadelcuoreesonoprotesialbene
altrui,dunquesiarricchisconoerafforzanoa
vicenda. La Chiesa Cattolica, in continuità con il
ConcilioVaticanoII,conconvinzione«esortaisuoi
figliaffinché,conprudenzaecarità,permezzodel
dialogo e della collaborazione con i seguaci delle
altrereligioni,semprerendendotestimonianzaalla
fedeeallavitacristiana,riconoscano,conservinoe
facciano progredire i valori spirituali, morali e
socio-culturalichesitrovanoinessi»(Dich.Nostra
aetate, 2). Nessun «sincretismo conciliante», non
«un’apertura diplomatica, che dice sì a tutto per
evitare i problemi» (Esort. ap. Evangelii gaudium,
251),madialogareconglialtriepregarepertutti:
questi sono i nostri mezzi per mutare le lance in
falci(cfrIs2,4),perfarsorgereamoredovec’èodio
e perdono dove c’è offesa, per non stancarci di
implorareepercorrereviedipace.
Una pace vera, fondata sul rispetto reciproco,
sull’incontro e sulla condivisione, sulla volontà di
andareoltreipregiudiziei tortidelpassato, sulla
rinunciaalledoppiezzeeagliinteressidiparte;una
paceduratura,animatadalcoraggiodisuperarele
barriere,didebellarelepovertàe leingiustizie, di
denunciareearrestarelaproliferazionediarmiei
guadagni iniquifatti sulla pelle degli altri. La voce
ditroppo sangue gridaa Dio dal suolo dellaterra,
nostra casa comune (cfr Gen 4,10). Ora siamo
interpellati a dare una risposta non più
rimandabile,acostruireinsiemeunfuturodipace:
non è tempo di soluzioni violente e brusche, ma
l’ora urgente di intraprendere processi pazienti di
riconciliazione.Laveraquestionedelnostrotempo
non è come portare avanti i nostri interessi -
questa non è la vera questione - ma quale
prospettiva di vita offrire alle generazioni future,
come lasciare un mondo migliore di quello che
abbiamo ricevuto. Dio, e la storia stessa, ci
domanderanno se ci siamo spesi oggi per la pace;
già ce lo chiedono in modo accorato le giovani
generazioni,chesognanounfuturodiverso.
Nella notte dei conflitti, che stiamo attraversando,
lereligionisianoalbedipace,semidirinascitatra
devastazioni di morte, echi di dialogo che
risuonano instancabilmente, vie di incontro e di
riconciliazione per arrivare anche là, dove i
tentativi delle mediazioni ufficiali sembrano non
sortire effetti. Specialmente in questa amata
regionecaucasica,chehotantodesideratovisitare
e nella qualesonogiunto come pellegrinodi pace,
le religioni siano veicoli attivi per il superamento
delle tragedie del passato e delle tensioni di oggi.
Le inestimabili ricchezze di questi Paesi vengano
conosciute e valorizzate: i tesori antichi e sempre
nuovi di sapienza, cultura e religiosità delle genti
del Caucaso sono una grande risorsa per il futuro
della regione e in particolare per la cultura
europea, beni preziosi cui non possiamo
rinunciare.Grazie”
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Oggitalia – Settembre 2016
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Nonnodona800milaeuroall'ospedale
GaslinidiGenova:imediciavevano
salvatoilnipote
Ilbambinodidueanniavevauntumorealcervello,orastabeneefrequentalasecondaelementare.Una
storiadigenerositàchehapermessodimettereinpiediunasquadradineuro-oncologiaspecializzatanel
medulloblastoma,iltumorecerebralemalignopiùfrequentenell'infanzia.
GENOVA. Per dire grazie ai medici
dell'ospedale Gaslini di Genova, che
avevano salvato suo nipote attaccato
dauntumorealcervello,unnonnoha
donato 800 mila euro alla struttura
mentre,nelvaresotto,unimprenditore
mortoa97annihalasciato7milioniin
beneficenza, 784 mila dei quali
all'ospedale materno-infantile Del
Ponte di Varese per progetti a favore
dei bambini ricoverati. Due storie di
generositàcheaiutanolasanità.
Nel primo caso il protagonista è un
imprenditore di Verucchio (Rimini) di
72 anni. Quando a suo nipote viene
diagnostico un tumore cerebrale il
bambinohadueanniepochesperanze
disopravviveresecondoimedicidiun
ospedale bolognese. L'uomo si rivolge
ai medici del Gaslini e ora il piccolo
frequentalasecondaelementareed"è
un bambino felice", dice il nonno. Con
la donazione di 800 mila euro
l'ospedale ha messo in piedi una
squadra
di
neuro-oncologia
specializzata nel medulloblastoma, il
tumore cerebrale maligno più
frequente nell'infanzia. "Non mi
ritengo una persona speciale. Spero
solo che il mio gesto possa essere
emulato". "Per otto mesi abbiamo
vissuto a Genova, dove il figlio di mia
figliaeraincuraeabbiamoapprezzato
lasensibilitàdelpersonaledelGaslini",
raccontal'imprenditore.
Maria Luisa Garré è il medico che ha
curato il bambino. "Abbiamo capito
che il piccolo aveva un tumore che
potevamo
sradicare
con
una
chemioterapia molto forte che poteva
portare complicanze, ma con la
possibilità di essere efficace in poco
tempo". L'uomo ha fatto una prima
donazionedi 500 mila euro quando la
situazione del nipote era ancora
definita incerta. "Eravamo rimasti
colpiti dalla grande umanità trovata
al Gaslini. Così ho deciso che quei
soldidovevanoservireamigliorareil
capitale
umano
dell'ospedale
assumendo medici competenti. Ho
nominato un comitato di controllo
perverificareilbuonusodeldenaro.
I soldi sono stati spesi bene, così
ho donato altri 300 mila euro a
scatola chiusa". Sono serviti ad
assumere un chirurgo oncologico,
una neuroradiologa che rischiava di
dover andare a lavorare all'estero e
unapsicologa.
Il gesto, come chiedeva il nonno
riminese,èstatoemulato,ancheseil
destinatario non è il Gaslini. Il
protagonista della seconda storia è
Renato Giuliani, noto imprenditore
delvaresotto,ilcuinomeèlegatoalla
Ficep (500 dipendenti) che produce
macchine utensili. Ha lasciato 7
milioni in beneficienza a diverse
associazioni
del
territorio,
devolvendo in particolare 784 mila
euro per progetti a favore dei
bambini ricoverati all'ospedale
materno-infantile Del Ponte di
Varese.Ifondisonostatidevolutialla
fondazione Ponte del Sorriso e
verranno utilizzati per completare
una struttura residenziale per
accogliere
le famiglie dei piccoli pazienti. "Un
gesto che ha commosso e reso
profondamente riconoscente tutta la
fondazione Il Ponte del Sorriso - ha
spiegato la responsabile, Emanuela
Crivellaro - La generosità di Renato
Giuliani sarà per sempre ricordata
nelsorrisodeibambiniinospedale".
MessainItaliano
OgniquartaDomenicadelMese,poteteassistereallacelebrazionedellaSantaMessa,
inItaliano,nellachiesadiSanIsidro.
PadreMiguelGomez,èmoltoentusiastadifareciòpertuttigliitalianiesperiamo
vivamentenellaVostrapartecipazione.
Sieteperciòtuttiinvitati,viaspettiamoogniquartaDomenicaalleore16:00(4PM)
nellaCAPPELLAdiSANISIDRO
Alleore3:20pmrecitadelSantissimoRosarioPresso:SANISIDROCATHOLIC
CHURCH
2310MARTINLUTHERKINGBLVD
POMPANOBEACH,FL33069
SEDESIDERATEPOTETEOFFRIRELASANTAMESSAPERLEINTENZIONIDELLE
AlfredoAureli,l’imprenditorediVerucchiochehafattolagenerosa
donazione:“Nonmiritengounapersonaspeciale.Sperosoloche
arrivialcuorediqualcunoechepossaemularmi”
Oggitalia – Settembre 2016
MerloeBorghese:“Inutile
perderetempoprimadi
sapererisultatoreferendum”
IlMAIEha decisodiastenersinelvoto sullemozionipresentatee
nonvuoleentrareinunadiscussionechecisembrainutileesterile,
almeno fino a quando non si sarà votato il referendum sulla
Riforma costituzionale. “ha dichiarato il giovane deputato del
MovimentoAssociativo,on.MarioBorghese
Che senso ha, oggi, parlare di una nuova legge elettorale quando
non conosciamo, per certo, gli esiti di questo test referendario? A
noi sembra, innanzitutto, uno spreco di tempo e di energie; e ci
risulta insopportabile il vuoto chiacchiericcio su mozioni che non
hannosenso,inquantoancoranonsappiamoseavremoomenoun
Senato.” Così ha commentato il Presidente del MAIE, on. Ricardo
Merlo.
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TURANO(PD):ATTIVAZIONE
POSTAZIONEMOBILEPASSAPORTIA
CLIFTONE'IMPORTANTENOTIZIA
"Ho appreso con soddisfazione
la notizia dell'attivazione a
Clifton, nel New Jersey, della
postazione mobile per la
rilevazione delle impronte
digitali nella sede del neo
insediato console onorario,
Dominic Caruso. E' una notizia
importante per cui voglio
ringraziare il sottosegretario
agli Affari Esteri, Enzo
Amendola e il Console generale
d'Italia a New York, Francesco
Genuardi". Così in una nota
Renato Turano, senatore del Partito democratico eletto
nellaripartizioneAmericasettentrionaleecentrale.
"Dopo la chiusura del consolato di Newark - spiega
Turano - avevo chiesto che si provvedesse a garantire i
servizi necessari agli italiani del New Jersey. Era
fondamentale che ci si adoperasse soprattutto per
favorireilcelererilasciodeipassaportisenzaobbligarei
cittadini italiani a recarsi a New York. In tal senso -
conclude il senatore democratico - la postazione mobile
attivataaCliftonèunaprimaebellarispostadapartedel
MinisterodegliAffariEsteri.Sperochelastessasoluzione
sia adottata al più presto anche per altri importanti
Consolationorari".
VISITATE
SANMARCOARGENTANO
BORGONORMANNO
IN
PROVINCIADICOSENZA
Monumenti–Musei–Gastronomia
ePanoramimozzafiato
PerInforivolgersi:InFloridaVisiteGuidate:
OriettaScarpelliOGGITALIAProf.PaoloChiaselotti
+39-327-259-2020754-367-1582+39-0984-512127
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Oggitalia – Settembre 2016
Dr.LuigiMiele,“Imiei 45annidi
studiecarriera”
Il Dr. Luigi Miele celebra il suo 45esimo
anniversario di studi e carriera (radio, cinema,
professore e consultore di demenza e Alzheimer).
Oltre ad insegnare nelle più prestigiose Scuole ed
Università,egli èpureunradiocronista diplomato.
IntuttelesueavventureLuigihasempreusatola
scuolacomeveicolopiùsignificante.Infatti,inItalia
studiò il violino mentre studiava. A New York si
iscrissealFredAstairsDanceStudiodove divenne
istruttorediballi.Conilsussidiodelleforzearmate
americane 'G.I.Bill', Luigi frequentò la ATS
Announcing and Recital School di Manhattan, e
quel diploma gli aprìleporte alla Radio, Cinema e
Televisione.Ilsuoprimoimpiegofuradioengineer
pressolaWRNW/FM.Indi,glifuchiestodifarparte
nel film 'Il Padrino' nel quale egli è il coreografo
della festa nuzialeecantala canzone da lui stesso
suggerita. Prese poi parte in altri film con famosi
attori come, Van Johnson e Mario Merola, e
presentò con successo dei programmi televisivi
domenicali e spettacoli socio-culturali per la
gioventù.Scrissecanzoniedincise ancheun LP. Si
trattava di una carriera alquanto interessante e
lucrativa, ma il nostro giovane emigrante preferì
frequentare l'università e, come sappiamo, il prof.
Miele non si fermò alla prima laurea, nè alla
seconda, ma volle dare tutto e per tutto, fino ad
ottenere il più alto titolo accademico, Ph.D. in
Comunicazione e Psicholinguistica, un ramo della
Psicologia Cognitiva, ovvero una metodologia
mirata al metalinguaggio, che è la dinamica della
parte destra del cervello. (Si occupa degli stati
emozionali negli individui e rappresenta oltre il
70%dellapercezioneumana).
"Quand'ero giovane m'interessavo dei
problemi che riguardano la gioventù, ed ora che
sono anch’io nella terza età, voglio dedicarmi a
problemicheassillanogliover50s",diceilDr.Luigi
Miele. Egli è pure Certified Dementia Care
Professional e nel 1978 fondo’ il noto sodalizio
Morning Star Society – Società Stella Mattutina,
un'associazione di volontariato senza fini di lucro,
intesa all’avanzamento della Scienza, della
Religione e delle Tradizioni Salutari, nonchè
all’assistenzadifamilariedammalati di Alzheimer
e Demenzaconinformazionie gruppi disostegno
per alleviare le sofferenze del malato ed il peso,
fisicoepsicologico,dichiloassiste.
“Uno dei nostri problemi è la mancanza
d’informazioni e consultazioni con professionisti e
famiglie che abbiano attraversato la triste
esperienza. Il nostro primo obiettivo, quindi, è
aiutare familiari e sofferenti di Demenza a
continuareavivereconorgoglio,dignitàerispetto
offrendo loro una immediata sensibilizzazione e
consapevolezza della Demenza e malattia di
Alzheimerconcorsicheprevedonolezionidivarie
discipline e di varia durata a seconda dei
destinatari: familiari, volontari, badanti, infermieri
edoperatorisocio-sanitari.
"La vecchiaia di per sè stessa non é la
causadellaDemenzaoMorbodiAlzheimer",diceil
dottor Luigi Miele. "La stragrande maggioranza
degli individui sopra gli anni ottanta è
intellettualmente integra". Pleonastico dirlo, tale
asserzionefacevapiacere
agli interessati presenti
all’American Legion con
molte primavere sul
groppone;eraaddirittura
un regalo natalizio, in
molti essendosi fatta
strada una psicosi di
paura,unavoltasuperati
gli anni sessanta. "Il
Morbo di Alzheimer fino
al 1970 non era
allarmante", precisava il
dr. Miele, poiché le
persone
affette
da
demenza erano poche o
sconosciute.
In
un
secondo tempo, con
l'aumento dei casi di
demenza, la preoccupazione
assumeva
maggior dimensione, ma ciò era dovuto al fatto che
adesso si vive più a lungo. Ciò non implica che
bisognerebbevivereneltimoredicontrarreilmorbo.
Unvecchiodettodiceche"chiviveneltimore,muore
diverse volte perlostato d'animodepresso; chi non
nutre tale timore, muore una volta sola". Per
risparmiare stati d'animo depressivi a molti anziani
infelici,ildr.Mielediceaisuoiascoltatori:"Demenza
eMorbodiAlzheimersonospessoproblemifraintesi
per la mancanza di consapevolezza e consultazioni".
E, addirittura quasi prevedendo quanto accade oggi,
nel corso dei suoi studi per il dottorato in ricerche
scientifiche, il dr. Miele si è interessato in modo
particolare al Morbo di Alzheimer, che per la prima
voltaèstatodescrittoadunaconferenzadimedicie
ricercatori in Germania, esattamente il 3 novembre
1906 dal dottor Alois Alzheimer, da cui ha preso il
nome.Quindi,oltrecentoannifa,efùlaprimavolta
che la patologia ed i sintomi clinici della demenza
presenile venivano descritti insieme. Nonostante le
ricerche subito avviate e condotte fino ad ora, la
causa rimane sconosciuta. Il morbo viene definito
"demenza
presenile
progressiva,
eziologia
sconosciuta", dal greco "aitia", causa sconosciuta.
Alois Alzheimer, neuropsichiatra tedesco, nacque e
visseinBaviera.IlMorbodiAlzheimer,lapiùcomune
causa di demenza, è un processo degenerativo
cerebrale
che
distrugge
lentamente
e
progressivamentelecelluledelcervello,provocando
un declino delle funzioni intellettive. L'Alzheimer è
una "malattia terminale", cioè, senza possibilità di
guarigione,eperquestomotivoèurgentissimochesi
trovi una cura. Il Morbo di Alzheimer colpisce la
memoria e le funzioni mentali; ad esempio, il
pensare,il parlare,epuò causarealtriproblemi
come: confusione, cambiamenti di umore,
disorientamento spazio-temporale. come pure
alterazione della personalità, perdita di
iniziativa e di interesse, problemi di linguaggio
(afasia);incapacitàdiriconoscerepersone,cose
eluoghi(agnosia),incapacitàdicompieregliatti
quotidiani della vita (lavarsi, vestirsi, mangiare
(aprassia),delirieallucinazioni."Insèepersè'",
rassicura il dr. Miele, "la demenza non è una
malattia,mapiuttostouninsiemedisintomiche
possono accompagnare alcune malattie o
condizioni fisiche: la demenza correlata
all'alcool; la demenza causata da infarti,
deterioramento delle capacità mentali causato
da ictus multipli al cervello; demenza frontale,
causata principalmente nel lobo
frontaledelcervello;depressione
ed altri tipi più acuti, come il
Morbo di Parkinson (dercritto
per primo dal chirurgo inglese J.
Parkinson(1755-1824),cheèun
disordine
progressivo
del
sistema
nervoso
centrale,
causando totale dipendenza da
chi assiste: precisa il vicepresidente, Dr. Elio Baldini,
professoredimedicina.Esistonodei
farmaci che possono alleviare certi
sintomi, quali l'agitazione, l'ansia, la
depressione, le allucinazioni, la
confusiuone,
l'insonnia.
Sfortunatamente, fa rilevare il dr.
Miele, tali farmaci possono essere
efficaci per un numero limitato di
pazientieperunperiodolimitatodi
tempo,matalvoltapossonocausareeffetticollaterali
indesiderati. Le industrie farmaceutiche stanno
conducendo ricerche nel tentativo di cercare di
rallentare il progresso della malattia o attenuarne i
sintomi,alleviarli,e,auspichiamo,prestoeliminarli.
Comeeducatore,conferenziereepersonalità
dei"mass-media", egli è incostantecontattoconla
nuova generazione a cui cerca di assicurare che il
futuro è brillante se disposti a perseverare con
sacrifici. Negli anni sessanta uno dei problemi più
scottanti in America era quello della segregazione
razziale. Bianchi e neri erano divisi in ogni attività
quotidiana. Il movimento di protesta dei neri si
sviluppava per lo più nelle strade, ma soprattutto
nelle scuole e l’intervento del giovane Luigi Miele
divenne simbolico ed essenziale. Per allentare la
tensione, Luigi creò e presentò nelle diverse scuole
d’Americaassemblee socio-culturali,corsidi balloin
gruppo e riunioni sociali sotto gli auspici della
Professional Italiano American Cultural Exchange
(PIACE). Luigi personalmente accompagnava i
giovaniimmigratiallescuole,valutavaleloropagelle
ed esibiva la loro esuberante eleganza e nobile
comportamento sul suo programma televisivo
settimanale - un comportamento che di solito invita
elogio da parte di alcuni quartieri e critiche in
abbondanza da altri quartieri. Il Dott. Miele, che ha
studiato 7 lingue, ha lavorato da traduttore per
grandi ditte educative con incarico di produrre
incisioni audio-visive per le scuole d'America. E'
famoso anche per la creazione del " Miele Metodo,"
unprogrammaunicobi-lingueaudio-visualecolquale
s'impara senza leggere l'italiano, lo spagnolo, il
franceseel'inglese.L’ideadiunistitutoperstudenti
italiani nelle università pubbliche di New York fu
concepita nel suo studio radiofonico, sovente
frequentato dal Gov. Cuomo, Sen. Calandra, On.
Biaggiefondatoridell’istituto,dovevièpureilmuseo
italiano. Cosicchè, il Dr. Luigi Miele cerca ancora di
creare un'impellente e coscienziosa consapevolezza
mirata ad italiani lungimiranti e percettivi.
Purtroppo,comediceilproverbio:...‘Ognipaesehail
governochemerita!’(Vedi:ProverbieDettiSaggi,del
Dr.LuigiMiele:(954)491-8000
E-mail:[email protected])
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Oggitalia – Settembre 2016
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Theresa May: "Brexit significa Brexit, ne
faremo un successo"
Brexit significa Brexit. A ricordare che non si torna
indietro è stata la premier Theresa May,
intervenendo sul palco dei lavori del Congresso
conservatore a Birmingham. "Alcuni politici eletti
democraticamente sostengono che dovrebbe esserci
un secondo referendum. Altri affermano che non
sonocontentidelrisultatoecheintendonoricorrere
in tribunale. Suvvia. Brexit vuol dire Brexit e ne
faremounsuccesso".
AvvertimentodiMayperloScottischNationalParty,
il maggior partito scozzese, che dovrà rinunciare
all'ambizione di far rimanere la Scozia nell'Ue. "Il
Regno Unito lascerà l'Unione Europea tutto
insieme. Non esiste opt out per la Brexit", ha
dichiarato citando la clausola di esclusione, nel
corsodelsuointerventoaBirmingham.
Theresa May avvierà formalmente il processo
dellaBrexitentrolafinedelmesedimarzo2017.
AdannunciarloallaBBCèstatalastessapremier
britannica. May ha confermato la scadenza entro
la quale ricorrerà all'articolo 50 del Trattato di
Lisbona,cheapreidueannidiprocessonegoziale.
"Come sapete, ho detto che non avrei fatto
scattare l'articolo 50 prima della fine di
quest'anno in modo tale da avviare alcuni
preparativi",haaffermatolapremiernelcorsodel
BBC'sAndrewMarrShow.
"NelprossimoDiscorsodellaReginaintrodurremoil
Great Repeal Bill che abrogherà l'European
Communities Act del 1972". Così la premier
britannica ha poi annunciato in un'intervista al
Sunday Times, alludendo alla norma che sanciva
l'accesso del Regno Unito alla Comunità Economica
Europea,"l'atto- ha ricordatolapremier- checiha
portato nell'Unione Europea". "Questo sarà il primo
passo sulla strada del ritorno del Regno Unito a
Paesesovranoedindipendente".
OGGITALIA
e`online
Seguitecisu
www.
OggItalia.net
Lasciamoladecisioneagliitalianienonaipolitici.
Referendum per decidere se uscire dall'euro
Di Maio, M5S: "Noi abbiamo sempre sostenuto dal
2013 che sull'euro si debba fare un referendum
perchè come ci hanno portato nell'euro senza
decidere, oggi come cittadini dobbiamo decidere
se restarci o andare via". Lo ha detto il
vicepresidente della Camera Luigi Di Maio al suo
arrivoalFestivaldellavoro.
"Non abbiamo mai messo in conto -ha aggiunto- di
andareviacomeM5Sdall'Unioneeuropea.Registroil
fatto che un referendum sull'Ue è stato indetto dai
conservatori, che non vengono chiamati populisti:
quando noi proponevamo un referendum sull'euro
venivamo chiamato populisti. Come sempre
abbiamoanticipatolefasistoriche:pernoieuroe
Ue sono cose completamente differenti e proprio
perchè sganciando l'Unione europea e l'Italia
dall'euro siamo in grado di sviluppare un'Unione
europea più politica e vicina ai cittadini", ha detto
ancoraDiMaio.
LEGGE ELETTORALE - "Loro vogliono modificare
l'Italicum per salvarsi le poltrone alle prossime
elezioni politiche. Se l'obiettivo è impegnare il
Parlamento,checosta100milaeurol'ora,perquesta
cosa,noinoncistiamo",hadettoDiMaioaproposito
delle polemiche con il Pd sulla legge elettorale. "La
nostra proposta -ha aggiunto l'esponente M5S- ce
l'abbiamo: si chiama democratellum, l'abbiamo
votatasullanostrapiattaformacon200universitari...
Operazioni di maquillage elettorale, invece, servono
soloaquestisignorichehannopauradelMovimento
CinqueStelle".
REFERENDUM: “EURO EXIT ITALIA”: Con questi due quesiti (pubblicato su G.U. n. 207
del 4 settembre 2013) si intende uscire
“Usciredall’Euro”
L’iniziativapopolare,nasceperELIMINARE‘EUROe
ridarequindisperanzaadunpopoloumiliato,offeso,
indignato e vilipeso che da anni viene tartassato a
causa dell’euro-sistema che, per desovranizzare gli
Statieschiavizzareipopoli,hacreatoadhocquesta
crisieconomicacheportamiseriaedisperazioneedi
cuinonsivedelafine.
Laraccoltafirme,cheèiniziatail15giugno2016
e terminerà a fine agosto,èfinalizzataadindireil
Referendum Abrogativo per l’abolizione dell’euro,
cioè ‘il male’, la ‘metastasi’, il maggior responsabile
deiproblemieuropei,ILMALEDITUTTIIMALI
Per indire il Referendum “EURO EXIT ITALIA”:
“Usciredall’Euro”,sipuòfirmareintuttiiComuni
d’Italia. Servono 500 mila firme. Pare un cifra
impossibile da raggiungere, ma se si considera che
oltreunitalianosuduevuolelasua abolizione,i90
giornichecisonoadisposizioneapartiredalprimo
giugno, potranno essere sufficienti, e per questo
dobbiamoraccoglierelefirmealpiùprestopossibile
e dare così vita al referendum abrogativo “EURO
EXITITALIA”:“Usciredall’Euro”
Quesito 1: Volete Voi che sia abrogata interamente
la Legge 17 dicembre 1997 n. 433, pubblicata nella
G.U.n.295del19dicembre1997,daltitolo:“Delega
alGovernoperl’introduzionedell’Euro”»?
Quesito2:VoleteVoichesiaabrogatointeramenteil
dlgs. n 213 del 24 giugno 1998 dal titolo:
“Disposizioni
per
l’introduzione
dell’Euro
nell’Ordinamento Nazionale a norma dell’art 1
comma 1 della legge 17 dicembre 1997 n. 433″,
pubblicato nella G.U. n. 157 del 8 luglio 1998 –
SupplementoOrdinarion.116»
definitivamente dall’euro ritornando al sistema
monetario antecedente (lira), abrogando tutte le
disposizioni relative e conseguenti alla
introduzionedell’EuroinItalia.
Sostanzialmente, la raccolta firme è nata per
chiedere l’abrogazione di queste due leggi
ordinariedelloStatoeritornaredunquealsistema
preesistentecontecnica inversaa quellacheloha
introdotto, leggi che dipendono dal Trattato di
Maastricht.
L’euroèunamonetadifformedaquellasottoscritta
con la ratifica del Trattato: infatti tra la
sottoscrizione del Trattato che è del 1992, nelle
moredell’introduzioneinItalia,edicembre1997e
giugno1998,intervenneilRegolamento1466/97
che modificò totalmente la “Natura giuridica ”
dellamonetaunica.
Inoltre, il Trattato di Lisbona, all’art. 50,
consentel’UscitadegliStatidallamonetaUnica:
pertanto ciò che è riconosciuto da un Trattato di
diritto allo Stato NON PUO’ essere negato ai suoi
cittadini perché un Governo democratico è
legittimosolosevotatodaicittadini.
Larichiestadireferendumabrogativoaisensidegli
articoli7e27dellalegge25maggio1970,n.352,è
stata annunciata alla cancelleria della Corte
SupremadiCassazione,indata16maggio2016,ha
raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione
resa da 16 cittadini italiani, muniti dei certificati
comprovantilaloroiscrizionenellelisteelettorali,
di voler promuovere una richiesta di referendum
popolare,previstodall’art.75dellaCostituzione
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Oggitalia – Settembre 2016
SantoDomingo,manonsolo,surete
consolarei18sianouniti
RickyFilosa:ItaliaChiamaItalia
L’appellodiGentiloniaiparlamentari:
aiutateciadaiutarvi.SeilministrodegliEsteri
èsincero,glielettiall’esterodianotuttiilloro
appoggio.
Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha confermato
l’altro giorno nell’Aula di Montecitorio che il governo
vuole riaprire l’ambasciata d’Italia a Santo Domingo
(VIDEO). La notizia era già nota, in realtà: il
sottosegretario agli Esteri Amendola, durante
l’incontro alla Farnesina con i parlamentari del MAIE
Merlo e Borghese, tenutosi prima della pausa estiva,
aveva detto la stessa cosa. Tuttavia la conferma
pubblicaeufficialedapartedelministrodegliEsteriin
persona è certamente qualcosa di importante, che
sembra sciogliere definitivamente ogni dubbio:
l’ambasciata italiana nella Repubblica Dominicana si
riapre.Ono?
Già, perché in realtà di dubbi ne restano e come. Non
abbiamounadata,peresempio.Abbiamounannuncio,
pergiuntacondizionatodallaquestioneeconomica,“se
e quando troveremo i soldi, li stiamo cercando”.
Dunque le cose sono due: o la Farnesina ha davvero
intenzionediriaprirel’ambasciata,equandolecosesi
vogliono fare i soldi si trovano sempre, oppure il
numero uno della diplomazia italiana ha promesso
sapendo di non poter mantenere. Noi non vogliamo
credere a questa ultima ipotesi e ci auguriamo che le
intenzionidelgovernosianoserie,reali,enonlasolita
presaingiro.
Ma durante il suo intervento al Question Time,
rispondendo a Nissoli, Gentiloni ha espresso altri due
concetti importanti, che riteniamo giusto sottolineare
qui. Primo: ha ammesso, non senza difficoltà (gli si
leggeva chiaro in faccia), visto che il governo a cui
appartiene ha chiuso decine di sedi negli ultimi due
anni, che nonostante la favoletta della globalizzazione
sirendeancoranecessariaunapresenzadell’Italia
all’estero.“IlcasodiSantoDomingolodimostra”,le
paroledelministro.Secondopunto:iltitolaredella
Farnesina ha ammesso che la questione rete
diplomatico-consolare riguarda altre zone del
mondo,nonsololaRD.“Ilgovernoneècoscientee
vuole fare di più, ma ha bisogno di un forte
appoggioparlamentare”.Inquesteparoleleggiamo
un messaggio chiaro rivolto in particolare agli
elettiall’estero:aiutateciadaiutarvi.
SeGentilonièsinceroquandoparladellanecessità
di avere più Italia oltre confine (ma questo lo
sapremo presto, il tempo è il miglior
giudice),alloraglielettiall’esterofarebbero
beneadargliunamano.Tuttie18.Èunadi
quelle questioni chenonammette divisioni.
Via la casacca di partito, indossino quella
degliitalianinelmondo.Quisitrattadinoi.
Ma durante il suo intervento al Question
Time, rispondendo a Nissoli, Gentiloni ha
espresso altri due concetti importanti, che
riteniamogiustosottolinearequi.Primo:ha
ammesso,nonsenzadifficoltà(glisileggeva
chiaro in faccia), visto che il governo a
cuiappartienehachiusodecinedisedi
negliultimidueanni,chenonostantela
favoletta della globalizzazione si rende
ancora necessaria una presenza
dell’Italia all’estero. “Il caso di Santo
Domingo lo dimostra”, le parole del
ministro. Secondo punto: il titolare
della Farnesina ha ammesso che la
questione rete diplomatico-consolare
riguardaaltrezonedelmondo,nonsolo
laRD.“Ilgovernoneècoscienteevuole
fare di più, ma ha bisogno di un forte
appoggio parlamentare”. In queste
parole leggiamo un messaggio chiaro
rivolto in particolareaglielettiall’estero:aiutateci
adaiutarvi.
SeGentilonièsinceroquandoparladellanecessità
diaverepiùItaliaoltreconfine(maquestolo
sapremopresto,iltempoèilmigliorgiudice),
alloraglielettiall’esterofarebberobeneadargli
unamano.Tuttie18.Èunadiquellequestioniche
nonammettedivisioni.Vialacasaccadipartito,
indossinoquelladegliitalianinelmondo.Quisi
trattadinoi.
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Oggitalia – Settembre 2016
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Dybala e doppio Higuain, la Juve cala
il tris ad Empoli
LaJuventuscalailtrisalCastellanicontrol'Empoli
nell'anticipodomenicaledelle12,30dellasettima
giornatadicampionato.DybalaeduevolteHiguain
regalanoitrepuntiallasquadradiAllegri,come
avevarichiestoiltecnicoallavigilia.Ibianconeri
creanomoltonelprimotempomanonriesconoad
andareasegno,controunEmpoliordinato,schierato
daMartusciello.Ametàripresalagarasisbloccaeda
lìcrollanogliargini.Al20'Dybalasiglailgoldel
vantaggioepoinelgirodicinqueminutiHiguain
primaraddoppiaal22',epoichiudealsfidaal25'.
GrazieaquestosuccessolaJuverestaintestaalla
classificadiSerieAcon18puntimentrel'Empoli
restafermaa4punti
Martuscielloschieraisuoiconun4-3-1-2conKrunic
dietroleduepunte,MaccaroneePucciarelli,
escludendoSaponara.AcentrocampoTello,Maurie
Croce.Unaformazionechetienecircaun'ora.Allegri
rispondeconilclassico3-5-2,conCuadradodal1'al
postodiDaniAlves,mentreasinistraincampoAlex
Sandro.InattaccolacoppiaargentinaHiguainDybala,einmezzoalcampoconPjaniceKhedira
schieraHernanes.
LaJuvecercasubitoilvantaggioegiàal9'sfiorail
gol:perfettapallainareadiPjanicperKhedira,il
tedescoèsolo,controlladipettoeconcludeingirata
colpendounaclamorosatraversa.Lasquadradi
Allegriciriprovadueminutidopoconunapunizione
agirodiDybala,maSkorupskiparasenzaproblemi.
L'Empoliaccusalaveemenzabianconeraeal19'un
tiro-crossdiCuadradomettein
difficoltàSkorupskicheintuffo
deviainangolo.Troppispaziper
laJuvechepoiciprovaprimacon
HiguainepoiconDybalamail
portieredeitoscanièattento.
LaJuvearrivaconfacilitàalla
conclusioneconCuadradotraipiù
intraprendenti.Ilcolombianoprova
iltirochevienemurato,quindi
Higuaindipotenzacheprendein
pienoDybalacheèinoffside.Al35'
ancoraunaoccasioneperla
Juventus:granlanciodiPjanicchefavolare
Cuadradosoloversolaporta,destropotentema
Skorupskisalvaconilpiededestro.Nellafasefinale
delprimotempol'Empoliprendeunpo'dicoraggio
eprovaaspaventareBuffonprimaconuna
conclusionediPucciarelliepoiconunadiKrunic
cheilportierebianconerodeviainangolo.Assedio
nelfinaleditempodellaJuveconHiguaincheprova
conunvirtuosismoinareauntiroagiroa
scavalcareilportieredell'Empoli,lapallarespinta
ditestadaundifensoresullalineaportaancoraalla
conclusioneCuadradocheterminaalta.
AdinizioripresalaJuveriprendeaspingereeal5'
KhedirasmarcainareaHiguainmailPipitaperde
tempopermetterselasuldestroevienechiuso.Al
10'giocopericolosodiTellosuPjanicchepoiviene
aggreditodaigiocatoridell'Empolisoprattuttoda
Bellusci.PunizioneaduediPjanicconpalladeviata
inangolodallostessoBellusci.Al19'occasioneper
Higuain.Dopounamischia,l'argentinocontrollacol
destroeconcludecolsinistro,salvatuttoSkorupski.
Maèilpreludioalgol.PassaunminutoelaJuvevain
vantaggio:assistdallasinistradiAlexSandro,Dybala
controllainareaescaricaunsinistrosottola
traversa.L'Empoliaccusailcolpoedopodueminuti
laJuveraddoppia:LeminaserveHiguainche
controllafuoriareaepoisparainreteconilsinistro.
All'argentinononbastaeal25'siglaladoppietta
personale.RegalodiZambelliinareaadHiguainche
saltailportiereerealizzailpiùfaciledeigol.
L'Empoliormainonc'èpiùedèunmonologoJuve.Al
27'diagonalediCuadradoepallonedipochissimosul
fondo.DueminutidopoilnuvoentratoLeminasi
involaeconcludedapochipassimailportiere
dell'Empolideviainangolo.Allegriinserisceanche
SturaroePjacaconilcroatocheindueoccasioni
sfioralaquartaretebianconera.
Napoli ko con l'Atalanta, Genoa
corsaro a Bologna
Il Napoli sconfitto a Bergamo dall'Atalanta lascia
andare via la Juventus in classifica. La squadra di
Maurizio Sarri perde 1-0 all'Atleti Azzurri d'Italia
controlasquadradiGasperinidopolaconvincente
vittoriasulBenficainChampionserestafermoa14
punti in classifica con i bianconeri a +4. Decisivo
peri bergamaschiil gol di Petagnaal 9'del primo
tempo. Nelle altre gare del pomeriggio della
settima giornata di Serie A, spicca il successo del
Genoa a Bologna
per 1-0 grazie alla
rete di Simeone.
Successo casalingo
poi del Cagliari 2-1
sul Crotone che
resta
all'ultimo
postoinclassificae
pareggio per 1-1
tra Sampdoria e
Palermo grazie ai
goldiNestorovskie
BrunoFernandesal
95'.
Gara vivace a
Bergamo,
dove
l'Atalanta
è
fortunata a passare
in vantaggio al 9'
del primo tempo:
sfortunato rimpallo
suGhoulaminarea
chediventaunassistperPetagnachemetteinreteda
pochipassi.LasquadradiGasperinièstatapoibrava
a legittimare il risultato, colpendo una traversa con
Dramé e andando vicina al raddoppio con lo stesso
PetagnaeconilPapuGomez.IlNapolièapparsoun
po' stanco e prevedibile anche se ha creato diverse
occasionidaretemaèstatobravoBerishaasalvareil
risultato,suunapunizionediGhoulamesuunabella
girataalvolodiMilik.NelfinaleancheGabbiadiniva
vicino al pari ma Grassi per l'Atalanta si divora il
raddoppio.
BellavittoriadelGenoaaBolognagrazieallaretedel
cholitoSimeonechehacolpitoancheunpaloconuna
azione personale, al 77' con la squadra di Donadoni
però ridotta in dieci uomini per l'espulsione di
Gastaldelloal43'.Pocoprimaerastatoespulsoanche
il tecnico del Genoa Juric. All'85' espulso anche
GentilettinellefiladelGenoaeal90'Bolognainnove
perl'espulsionediDzemaili.
Sfiorail colpo in trasferta ilPalermo di De Zerbima
allafinepareggiaper1-1.LaSampdoriadiGiampaolo
gioca meglio ma rischia di perdere la quinta gara
consecutiva. Al 60' il gol del vantaggio rosanero di
Nestorovski:grandeazionesullasinistradiAalesami,
cross al centro dove arriva l'attaccante rosanero e
batteViviano.Al90'Palermoindieciperl'espulsione
di Gazzi e pressing finale dei doriani che al 95'
trovano l'insperato gol dell'1-1 con una conclusione
potentedalladistanzadiBrunoFernandes.
Successoconvincente per il Cagliariin casa contro il
CrotoneconlaposizionediDavideNicolasemprepiù
in bilico, dopo un solo punto in sette giornate. Il
risultatofinaledi2-1èfirmatodalgoldiDiGennaro
al 38' con una conclusione dal limite che batte
Cordaz,laconclusionevincentedallimitediPadoinal
56'eal90'laretedelCrotoneconStoiancheconuna
punizionedalontanissimobeffailportieredeisardi.
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