per conoscere i motivi della proposta di sviluppo della Geotermia a

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per conoscere i motivi della proposta di sviluppo della Geotermia a
Progetto Polo Energie Rinnovabili: per conoscere i motivi della
proposta di sviluppo della Geotermia a Ferrara
1. Perché è stata proposta la realizzazione di un nuovo impianto energetico
che utilizza la Geotermia a Ferrara?
Hera ha proposto la realizzazione di un nuovo impianto, il PER, per aumentare
l’utilizzo della Geotermia presente nel sottosuolo di Ferrara, quale risorsa termica
per i cittadini di Ferrara.
L’obiettivo è di aumentare l’attuale rete di teleriscaldamento e incrementare
l’impiego di risorse rinnovabili date dalla Geotermia, che dal 1990 sono utilizzate per
il funzionamento dell’Impianto di Casaglia.
2. Perché si vuole potenziare l’utilizzo della Geotermia?
Perché la Geotermia è una fonte completamente pulita e rinnovabile, che permette
di generare energia termica (calore e acqua calda) evitando importanti emissioni di
sostanze inquinanti nell’aria che deriverebbero dall’utilizzo di fonti fossili. La
Geotermia è una peculiarità del territorio di Ferrara.
3. Dove si propone di realizzare il nuovo impianto PER?
Hera ha proposto la zona del Depuratore a Nord Est della città, dopo la richiesta del
Comune di Ferrara di trovare una soluzione diversa dalla prima proposta di
insediare l’impianto a Pontegradella.
La differenza tra le due, sta nella vocazione a zona di servizio per l’area del
Depuratore, che non renderà necessari interventi sulla viabilità. La nuova
localizzazione permetterebbe di utilizzare le stesse risorse legate alla Geotermia
presenti nel sottosuolo e previste per Pontegradella.
La proposta prevederebbe, inoltre, la realizzazione di una riqualificazione
complessiva della zona adiacente il Depuratore, compresa l’area dell’ex inceneritore
di Via Conchetta.
4. Come sarà composto il Polo Energie Rinnovabili?
Il PER sarà composto da: un impianto per l’utilizzo della risorsa Geotermica, un
impianto solare termico e centraline a metano che entreranno in servizio solo nei
casi di emergenza.
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5. Perché nel Progetto PER è previsto anche l’uso del metano?
Per garantire, anche in caso di emergenza, la continuità del servizio, e poter
corrispondere, anche in queste situazioni, alla richiesta di calore proveniente dagli
utenti serviti.
Solo in questi casi, infatti, si attiveranno le 3 centraline a metano. Quindi, in
situazioni climatiche invernali particolarmente fredde (diversi giorni con temperature
sotto lo zero) o per garantire il corretto funzionamento dell’impianto geotermico. La
previsione è che tali centraline entrino in funzione per produrre circa 8 Gigawattora
termici che corrispondono a 8 giorni l’anno di funzionamento a pieno regime.
6. I cittadini possono verificare che le caldaie vengano utilizzate solo in caso
di necessità?
Si, Hera ha già dato la sua disponibilità per gestire insieme ai cittadini un sistema di
monitoraggio dell’utilizzo e del funzionamento delle centraline termiche a metano
attive nell’impianto PER.
7. Oggi a Ferrara come viene prodotta l’energia termica che fornisce calore
e acqua calda all’intera città?
Attualmente l’impianto di Casaglia che utilizza la Geotermia contribuisce per il 42%
dell’energia prodotta, il Termovalorizzatore per il 41% e le centraline a metano per
il 17%.
8. …e se venisse realizzato il PER?
Con il PER in attività il sistema energetico integrato di Ferrara produrrà il 91%
dell’energia termica della città attraverso fonti rinnovabili e di recupero: il 56,4%
deriverà dall’utilizzo della geotermia, il 34,25 dal termovalorizzatore e lo 0,35%
deriverà da impianto solare termico.
Verranno così risparmiati 34 milioni di m3 di metano l’anno, evitando l’emissione di
72 mila tonnellate di CO2.
9. A che punto è la proposta del PER?
La proposta è oggi nella fase di presentazione alla cittadinanza come possibile idea
progettuale.
Attualmente non esiste un progetto esecutivo e Hera non ha attivato nessuna
procedura di autorizzazione. Hera, inoltre, su indicazione del Comune di Ferrara, ha
richiesto la sospensione dell’iter autorizzativo presso la Regione, relativo alla prima
proposta di realizzazione dell’impianto presso la zona di Pontegradella.
10. Chi sosterrà i costi per la realizzazione dell’impianto?
I costi di realizzazione dell’impianto PER saranno totalmente a carico del Gruppo
Hera, proponente del progetto, che ha deciso di aumentare i propri investimenti in
progetti che utilizzino energie rinnovabili, quali la Geotermia.
Non sono al momento attive richieste per usufruire di finanziamenti europei, che
verranno eventualmente attivate se il progetto sarà realizzato.
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11. In quale fase del progetto sono previste le perforazioni?
Nella prima fase di screening o ricerca avvengono le perforazioni che servono a
verificare la reale portata della risorsa geotermica e la sua temperatura.
Solo se questa prima fase darà esito positivo verrà fatta la richiesta di utilizzo della
Geotermia e di realizzazione dell’impianto.
La prima fase di progetto avrà una durata di 80 gg per ogni pozzo, di cui circa 50
dedicati alla fase di ricerca con perforazioni nel terreno.
12. Come avverranno le perforazioni?
Le perforazioni nel terreno saranno da una a tre, e raggiungeranno una profondità
massima di 3.000 metri e verranno effettuate con impianti a bassa rumorosità.
Per la realizzazione del progetto Polo Energie Rinnovabili, come per l’impianto di
Casaglia, non verranno utilizzati né esplosivi né la tecnica del fracking.
13. Le perforazioni possono aumentare il rischio di terremoti?
L’impianto geotermico PER è paragonabile a quello già in funzione a Casaglia, zona
costantemente monitorata che non ha mai registrato criticità da quando l’impianto è
in funzione. Anche nella zona prevista per il progetto PER verrà installata una rete
di controllo per monitorare il rischio sismico, che sarà attiva fin dalla prima fase dei
lavori.
14. Esiste il rischio di inquinamento delle falde?
Negli impianti che utilizzano la Geotermia, come l’impianto di Casaglia, sono previsti
unicamente circuiti separati per lo scambio di calore fra tubature dove circola
l’acqua calda geotermica e quelle del circuito del teleriscaldamento.
L’acqua geotermica estratta viene poi restituita, senza contaminazioni né sprechi,
alla falda originaria.
15. Quali sono le condizioni indispensabili per la realizzazione del PER?
Durante la prima fase di verifica viene riscontrato che la temperatura dell’acqua nel
sottosuolo sia di circa 100 gradi e che la portata sia tale da garantire una potenza
analoga a quella di Casaglia.
In caso contrario non ci sarebbero le condizioni tecniche per proseguire il progetto.
16. Perché è stata identificata la zona est di Ferrara per la realizzazione del
progetto PER?
Studi effettuati da Eni e approfonditi da Università di Ferrara valutano positivamente
la possibilità che nella zona est di Ferrara sia presente un giacimento geotermico
con caratteristiche simili a quello presente a Casaglia, e quindi potenzialmente
utilizzabile per il funzionamento di un impianto geotermico.
Gli stessi studi evidenziano altre zone periferiche a Ferrara con caratteristiche
geotermiche, ma essendo queste a distanza troppo elevata dalle abitazioni che
dovrebbero servire, ne deriverebbe un progetto non sostenibile dal punto di vista
economico.
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17.Quante emissioni produrranno le centraline a metano?
Le 3 centraline a metano potranno produrre circa 8 GWht, che corrispondono a 8
giorni l’anno di funzionamento a pieno regime; questo significa che potranno
emettere fino ad un massimo di 1.887 tonnellate/anno di CO2.
Con il PER sarà inoltre possibile eliminare due centrali con caldaie provvisorie a
metano attualmente presenti in città: zona Gustavo Bianchi e zona Ex-Eridania. Il
risparmio di emissioni di CO2 corrispondente alla eliminazione delle due centrali a
metano sopra indicate sarà di circa 2.345 tonnellate/anno di CO 2, corrispondenti ad
un’energia termica prodotta pari a circa 9,8 Gigawattora termici.
18.Il P.E.R. è collegato al Termovalorizzatore?
No, il PER e il Termovalorizzatore sono due impianti totalmente indipendenti ed
autonomi nella produzione di energia. Saranno allacciati alla stessa rete di
Teleriscaldamento che alimenta la città di Ferrara.
19. Con il PER aumenteranno i rifiuti gestiti dal Termovalorizzatore?
No, i quantitativi di rifiuti utilizzabili dal Termovalorizzatore sono determinati da
regolamenti regionali e non sono previste variazioni.
20. Si effettuerà una bonifica nell’area dell’ex-inceneritore di via Conchetta?
E’ prevista la riqualificazione della zona adiacente il PER attraverso l’abbattimento
dell’ex Inceneritore. I costi saranno a carico di Hera.
Per quanto riguarda la bonifica, nell’ambito dell’iter di approvazione del progetto
HERA verificherà con gli Enti Competenti le eventuali necessità di interventi e
definirà le modalità di attuazione.
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