Skipass Alta Leventina

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Skipass Alta Leventina
Le stazioni invernali aprono i battenti fra il 4 e il 18 dicembre.
Buone aspettative con il lancio di uno skipass per l’Alta Leventina
Ti-Press
Pronti a ripartire sugli sci
aspettando i clienti italiani
CLEMENTE MAZZETTA
A
i primi di novembre
c’erano già 10 centimetri di neve a
San
Bernardino.
Qui dove le presenze italiane raggiungono il 70%, qualcosa come 45
mila pernottamenti stagionali, si
scia low cost, con prezzi più bassi rispetto a due anni fa. Per la
“stagionale” delle famiglie nel
centro grigionese si spendono
meno di mille franchi. Ma anche
Airolo non è da meno: nell’alta
Leventina una famiglia può sciare con solo 999 franchi. E poi 610
franchi per gli adulti, 499 per i
giovani, 399 per i ragazzi. “Tariffe
che godono di un ulteriore sconto del 10% se la tessera stagionale viene acquistata entro la fine
del mese”, spiega Franco Pedrini,
presidente della Valbianca Sa e
sindaco di Quinto. Pedrini, fra i
protagonisti del rilancio di Airolo, si è dato un duplice obiettivo:
“Servire la nostra gente e recuperare la clientela del Nord Italia
che è andata persa negli ultimi
anni”. Ricorda i numerosi pullman che fino a sette, otto anni fa
arrivavano dalla Lombardia. “Da
parecchi anni non se ne vedono
più: ma dobbiamo riprenderci
questo mercato: ci stiamo provando. Aiutati da Leventina-Turismo ci siamo già presentati in
parecchie fiere per farci conoscere e promuovere la nostra realtà
invernale”. Certo che le vicissitudini passate, la chiusura della
stagione scorsa, i fallimenti, le
incertezze non hanno giovato.
Eppure Airolo è probabilmente
la stazione sciistica più vicina a
Milano. Con l’autostrada che arriva a 100 metri dagli impianti di
risalita.
Oltre ad Airolo, anche il centro
di fondo di Campra è frequentato da clientela lombarda. “Le
presenze dal nord Italia, gente di
Bergamo, Pavia, Milano rappresentano un buon 60% - precisa
Marino Vanzetti dello sci club locale–: sono attratti dall’unicità
della nostra zona”. Ma ora che arriva la neve, ora che le stazioni
sciistiche ticinesi riaprono – in
gran parte il 4 di dicembre o al
più tardi al 18 –, è il “franco forte”
che rischia di tenere ulteriormente lontano i turisti italiani.
“Ne abbiamo già constatato gli
effetti - dice Christian Vigne direttore dell’Ufficio turistico di
San Bernardino -; oggi i turisti
continuano a venire da noi, ma
Località
che vai,
prezzi
che trovi
Campo Blenio
RAGAZZI GIOVANI
Bosco Gurin
S. Bernardino
RAGAZZI GIOVANI
Giornaliero
Stagionale
Giornaliero
Stagionale
17
233
27
335
RAGAZZI GIOVANI
ADULTI
Giornaliero
Stagionale
39
475
20
260
ADULTI
30
400
22
209
22
209
ADULTI
29
269
45
400
Skipass Alta Leventina
RAGAZZI GIOVANI
Stagionale
359
419
ADULTI
549
Nara
RAGAZZI GIOVANI
Giornaliero
Stagionale
Cardada
RAGAZZI GIOVANI
Giornaliero
Stagionale
22
140
18
300
18
300
ADULTI
Campra
35
400
RAGAZZI GIOVANI
Giornaliero
Stagionale
ADULTI
22
140
36
280
4.50
45
7.50
100
ADULTI
10
100
Carì
RAGAZZI GIOVANI
Giornaliero
Stagionale
25
320
ADULTI
33
420
40
520
Cardada
RAGAZZI GIOVANI
Giornaliero
Stagionale
22
140
ADULTI
22
140
36
280
Carì
RAGAZZI GIOVANI
Airolo
RAGAZZI GIOVANI
Giornaliero
Stagionale
30
350
40
450
ADULTI
45
500
UN FENOMENO
GIORNALIERO
Il turismo
invernale
in Ticino
è giornaliero:
i pernottamenti
sono meno
dell’8%
su base annua
Charles Barras: “Una
realtà importante
per l’economia delle
nostre regioni
periferiche, ma...”
Ti-Press
spendono di meno”.
“Indubbiamente il cambio non ci
favorisce - aggiunge Pedrini - ma
abbiamo tenuto i prezzi a livelli
competitivi con le stazioni sciistiche del Nord Italia, lanciando
anche lo skipass stagionale regionale “Alta Leventina” che permette anche di sciare con uno
sconto del 20% sul costo delle
giornaliere di Andermatt, Campo Blenio, Carì, Disentis, Nara e
Sedrun”. Così come Airolo anche
le altre località, Bosco Gurin,
Cardada, Campo Blenio, Carì,
Nara hanno cercate di contenere
le tariffe.
“Non illudiamoci, però - sottolinea Charles Barras, vicedirettore
di Ticino Turismo - la nostra realtà turistica invernale non potrà
mai essere competitiva con i
grandi centri di sci alpino delle
alpi svizzere, austriache o italiane: si tratta, invece, di una realtà
importante per l’economia delle
valli, che attira un turismo interno, locale”.
Ma anche se in termini numerici
le presenze turistiche dei tre mesi invernali non arrivano all’8 per
cento di quelle complessive, il
turismo d’inverno merita una
cura particolare, secondo Barras:
“Come lo meritano anche il turismo sui laghi o quello dolce, con
eventi e itinerari enogastronomici”.
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Giornaliero
Stagionale
25
320
33
420
ADULTI
40
520