CANFAROTTA BENITO, CANFAROTTA

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CANFAROTTA BENITO, CANFAROTTA
CANFAROTTA BENITO, CANFAROTTA SALVATORE, LO RE FILIPPA
Gli atti del processo, Tribunale di Genova, Sez. Misure di Prevenzione, motivano l’applicazione della misura
di prevenzione personale e patrimoniale nei confronti di CANFAROTTA BENITO, LO RE FILIPPA E
CANFAROTTA SALVATORE. Dagli atti del processo emerge quanto segue.
La famiglia CANFAROTTA si è trasferita a Genova alla fine degli anni ’70, proveniente da Palermo e ha
acquisito un patrimonio, decisamente vasto, solo successivamente all’arrivo in Genova. In particolare,
BENITO CANFAROTTA e la moglie LO RE FILIPPA, hanno incrementato le loro proprietà immobiliari in
special modo nel corso degli anni ’90, fino ad arrivare ad un patrimonio che contava più di cento unità
immobiliari, prevalentemente ubicate nel centro storico genovese. L’attività lavorativa ufficialmente
dichiarata dai medesimi, quella di gestione di un’agenzia immobiliare a conduzione familiare sita in
Genova, attività esercitata in forma abusiva dal 1997, anno in cui la Camera di Commercio di Genova
ha radiato BENITO CANFAROTTA dall’apposito albo, è risultata nel corso di diverse indagini di polizia
giudiziaria, quale “base organizzativa dello sfruttamento e del favoreggiamento dell’attività di
meretricio e dell’immigrazione clandestina”.
BENITO CANFAROTTA ha riportato due condanne irrevocabili per induzione alla prostituzione, FILIPPA
LO RE una condanna irrevocabile per sfruttamento della prostituzione e SALVATORE CANFAROTTA
varie condanne per reati quali lesioni, resistenza, danneggiamento, furto.
Sono accertati gli stretti contatti dei tre soggetti con elementi di spicco della criminalità genovese,
quali componenti delle note famiglie FIUMANO’ e ZAPPONE- nuclei storicamente dediti allo
sfruttamento della prostituzione nel centro storico di Genova-: rapporti che hanno contribuito
all’instaurazione, nei confronti delle loro “ vittime” di un clima di intimidazione e prevaricazione.
All’interno degli immobili appartenenti alla famiglia CANFAROTTA sono state trovate persone che
esercitavano la prostituzione, pagando affitti assai rilevanti e sproporzionati rispetto alle condizioni
degli immobili. In molteplici occasioni gli immobili sono stati dichiarati inidonei all’uso abitativo che ne
veniva fatto a causa delle condizioni indecenti in cui si trovavano ( relazione conclusiva della A.S.L.
genovese). I CANFAROTTA si prestavano a locare tali immobili a persone non in regola sul territorio
dello Stato a condizione che queste reperissero persone di comodo alle quali intestare i contratti di
locazione.
Fonti: Tribunale di Genova Sez. Misure di prevenzione patrimoniale, n. procedimento 11/09
Corte d’appello di Genova Sez. III penale, ordinanza n. 2/2013
Corte suprema di Cassazione Sez. sesta penale n. procedimento R.G. 18465/2013