Diapositiva 1 - Rete Tante Tinte
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Diapositiva 1 - Rete Tante Tinte
GLOSSARIO L2 LA MICROLINGUA SEMPLIFICAZIONE/ ADATTAMENTO DEI TESTI a cura di Elena Zuanni 1 LINGUA MATERNA L1 LINGUA SECONDA L2 LINGUA STRANIERA LS a cura di Elena Zuanni 2 LINGUA MATERNA o d’origine, L1 lingua appresa per prima da un individuo, da bambino (prima socializzazione, sviluppo del pensiero) a cura di Elena Zuanni 3 LINGUA STRANIERA LS lingua imparata in un contesto di studio inserito in un ambiente nel quale non viene usata nella vita quotidiana L’input è fornito dall’insegnante La motivazione è strumentale a cura di Elena Zuanni 4 LINGUA SECONDA L2 lingua che viene imparata dopo la lingua materna nel paese nel quale viene usata per la comunicazione L’input linguistico su cui si lavora per buona parte arriva dall’esterno La motivazione è integrativa a cura di Elena Zuanni 5 Lingua straniera Lingua seconda Per comunicare Per comunicare e studiare Motivazione da costruire Motivazione reale Livello di partenza omogeneo Livello di partenza diversificato Input linguistico controllato Input linguistico misto Insegnante specialista Pluralità di insegnamenti talvolta non specialistici Situazioni non autentiche Situazioni autentiche Riferimenti culturali mediati Incontro/scontro con modelli culturali a cura di Elena Zuanni 6 Lingua materna Livello di partenza omogeneo Lingua “alta” Lettura e scrittura Aspetti culturali impliciti e condivisi a cura di Elena Zuanni Lingua seconda Livello i partenza diversificato Lingua colloquiale, orale Comunicazione orale e quotidiana Aspetti culturali scelti e mediati 7 Rapporto tra L1 e L2 Ipotesi del livello soglia di competenza comunicativa in entrambe le lingue… che permette lo sviluppo delle abilità cognitive superiori. Ipotesi dell’interdipendenza tra le due lingue, data la soglia base di competenza… ciò che avviene appreso in una lingua è trasferibile nell’altra. a cura di Elena Zuanni 8 Rapporto tra L1 e L2: doppio iceber L1 L2 Competenza linguistica e cognitiva comune a cura di Elena Zuanni 9 Processi scolastici e sviluppo della Lingua Materna - Sostenere e stimolare le famiglie affinché usino e promuovano lo sviluppo della LM in casa - Reperire e fare uso di testi bilingui - Favorire l’uso della LM a scuola tra connazionali - Sfruttare la presenza di mediatori linguistici anche per la traduzione di testi in LM - Incoraggiare gli studenti stranieri a scrivere testi semplici bilingui. a cura di Elena Zuanni 10 LINGUA ETNICA lingua che caratterizza l’ambiente familiare o la comunità di appartenenza di un parlante (es. italiano parlato in famiglia da bambini di terza o quarta generazione in Svizzera o negli USA) a cura di Elena Zuanni 11 INTERLINGUA Varietà di lingua d’arrivo parlata da un apprendente, sistema linguistico permeabile, dinamico e sistematico che si compone di regole della L1, della L2 e proprie; competenza transitoria caratterizzata da successivi stadi che si susseguono con la stessa sequenzialità indipendentemente dalla lingua di partenza, procedimento a spirale per approssimazioni successive alla lingua-obiettivo • Si può insegnare solo ciò che è apprendibile al giusto stadio di interlingua • (input linguistico adeguato) a cura di Elena Zuanni 12 Interlingua fase iniziali Inferenza alta L1 Regole fonologiche Regole morfologiche a cura di Elena Zuanni - assenza morfologia - assenza articoli e preposizioni -non distinzione parti del discorso -pluralità espressa lessicalmente - uso scarso o nullo della copula Interlingua fasi successive Tratti di inferenza fra L1 e L2 - interlingua costruita da elementi lessicali - iniziale sensibilità morfologica - uso seconda e terza persona singolare 13 -sintassi quasi nulla Regole sintattiche -frasi giustapposte -elementi lessicali collegati da sintassi elementare -comparsa precoce della forma di negazione a cura di Elena Zuanni -Tratti di semplificazione -Iniziale sensibilità sintattica -Enunciati semplificati -Rappresentazione sequenziale degli avvenimenti -Ordine delle parole in base a regole precise: informazione finale - mantengono l’ordine sintattico della madre lingua 14 -Uso della seconda e Sistema -Forme verbali fisse della terza persona del Assenza di morfologia verbale presente indicativo flessiva -Tempi verbali espressi con elementi lessicali (ieri io guarda) - Modalità espressa dall’intonazione -Uso di forma di negazione non variabile (io no mangia) a cura di Elena Zuanni -Uso dell’infinito come forma basica -Uso dell’imperativo -Uso del participio passato -Uso potere, dovere, volere con modalità deontica 15 Sistema dei pronomi Lessico a cura di Elena Zuanni -Uso dei pronomi quasi nullo -Uso pronomi personali soggetto - uso ci locativo + essere -Uso mi dativo, accusativo, riflessivo -Uso prevalente di -Aumento di elementi nomi lessicali - uso forma negazione -Aumento di avverbi invariabile 16 Parte operativa Farsi prendere dal panico o imparare a progettare in modo diverso? a cura di Elena Zuanni 17 Non più progettazioni di curricoli lineari unità 1 / unità 2 / unità 3 … Curricolo lineare ma… a cura di Elena Zuanni 18 Progettazioni modulari e mappe a reti Livello 1 Livello 2 Livello 0 Livello 4 argomento Livello 2 + Livello 3 a cura di Elena Zuanni Livello 1+ 19 Dall’italiano dell’accoglienza alla lingua dello studio a cura di Elena Zuanni 20 Il successo scolastico Dipende da come l’allievo straniero: • • • • comprende le regole del nuovo ambiente; impara la lingua per comunicare; impara a leggere, scrivere, studiare in L2; vede valorizzare la sua cultura, le sue conoscenze pregresse, la sua storia… 195 paesi al mondo: 189 rappresentati in Italia a cura di Elena Zuanni 21 BICS abilità comunicative interpersonali di base Dopo la prima fase di silenzio, lo studente straniero impara con facilità l’italiano della comunicazione interpersonale di base (BICS, Basic Interpersonal Communication Skills, concetto espresso e studiato da Jim Cummins) e gli insegnanti sono spesso tratti in inganno dal fatto che lo studente “sappia ormai l’italiano”. a cura di Elena Zuanni 22 La fase del silenzio - Ha una durata variabile da persona a persona. - È il periodo in cui il soggetto è impegnato ad identificare, nel flusso di suoni al quale è esposto, parole ed espressioni, e a dare loro un significato: solo quando ha identificato, riconosciuto, compreso e messo insieme una serie di espressioni potrà sintetizzarle in una produzione linguistica autonoma. - Rispettare la fase del silenzio, non richiedere innaturali, forzate e premature produzioni linguistiche, significa rispettare i processi di apprendimento del discente ed è necessario per evitare l'instaurarsi di un sentimento di inadeguatezza verso la nuova scuola, significa valorizzare i processi di comprensione, che tanta parte hanno in qualsiasi acquisizione linguistica. a cura di Elena Zuanni 23 BICS Per acquisirle sono necessari in media due anni di studio e di esposizione alla lingua Servono principalmente ad interagire con gli altri nelle situazioni di vita quotidiana: sono legate al contesto e poco esigenti dal punto di vista cognitivo. a cura di Elena Zuanni 24 La scuola, con le sue proposte didattiche astratte e slegate dal contesto con processi linguistici e cognitivi complessi da sviluppare, richiede, per raggiungere il successo scolastico, di padroneggiare le CALP. a cura di Elena Zuanni 25 CALP padronanza linguistica cognitivo-accademica Ma questo italiano non basta nella vita e non basta nella scuola. Perché il ragazzo e l’adulto straniero non soffrano la "deprivazione linguistica" è necessario che essi padroneggino la lingua delle attività cognitive e della vita scolastica ( CALP di Cummins: Cognitive and Academic Language Proficiency)[1]. [1] Cummins, Jim (1989), Empowering minorità students, Sacramento, California Association for Bilingual Education a cura di Elena Zuanni 26 Lo scenario di CUMMINS Comunicazione poco esigente dal punto di vista cognitivo Comunicazione indipendente dal contesto Comunicazione legata al contesto Comunicazione esigente dal punto di vista cognitivo a cura di Elena Zuanni 27 Comunicazione poco esigente dal punto di vista cognitivo A C comunicazione quotidiana Comunicazione legata al contesto Comunicazione indipendente dal contesto interazioni scolastiche B D Comunicazione esigente dal punto di vista cognitivo a cura di Elena Zuanni 28 1. Quali sono le attività didattiche che propone la scuola agli allievi stranieri e che possono essere inserite nei quadri A, B, D? 2. La scuola si preoccupa di questo scenario? 1. Come si possono adattare le attività scolastiche poste necessariamente nel quadrante D? 1. Che ruolo hanno nel percorso glottodid. Le attività del quadrante C? a cura di Elena Zuanni 29 La microlingua La lingua che si usa a scuola per trasmettere i contenuti disciplinari si avvicina molto alla microlingua (varietà di lingua usata nei settori scientifici e professionali con lo scopo di comunicare nella maniera meno ambigua possibile e di essere riconosciuti come appartenenti ad un settore scientifico o professionale) a cura di Elena Zuanni 30 La lingua nella scuola è una microlingua a basso grado di difficoltà, a livello di divulgazione, livello che si alza con il procedere degli studi. Aspetto sociolinguistico: strumento di riconoscimento sociale… per il successo. Aspetto linguistico. Caratteristiche lessicali, ma anche sintattiche, testuali, extralinguistiche e comunicative… a cura di Elena Zuanni 31 La pratica didattica Linee di intervento sulla lingua per ridurre la distanza tra italiano delle discipline e allievo straniero a livello di COMPRENSIONE della lingua. a cura di Elena Zuanni 32 I livelli del framework europeo delle lingue LIVELLO A1 LIVELLO A 2 uso elementare della lingua LIVELLO B1 LIVELLO B2 uso indipendente della lingua LIVELLO C1 LIVELLO C2 a cura di Elena Zuanni uso competete della lingua 33 J. CUMMINS l’alunno non italofono impiega fino a 2 anni per superare le difficoltà legate alla lingua per la comunicazione interpersonale (BICS = Basic interpersonal Communication Skill, abilità comunicative interpersonali di base) mentre l’apprendimento della lingua accademica dello studio e dei concetti richiederebbe fino a 5 anni (CALP = Cognitive and Academic Language Proficiency = abilità linguistica cognitivoaccademica). a cura di Elena Zuanni 34 Compiti dell’insegnante: 1. facilitazione delle consegne 2. semplificazione/adattamento della lingua a cura di Elena Zuanni 35 TESTI - PONTE In a cura di Elena Zuanni questo periodo- ponte di passaggio tra BICS e CALP si pongono come traghettatori di significati e contenuti i testi semplificati e comprensibili che permettono agli studenti di apprendere e poi acquisire il linguaggio specifico delle discipline di studio. 36 COMPETENZE ITALIANO L2 Livello principiante Non comprende alcuna parola (in italiano) Comprende singole parole (dell’italiano) Non sa decodificare il sistema alfabetico. Sa leggere e comprendere qualche parola scritta. Legge parole e frasi senza comprenderne il significato. Non si esprime oralmente in italiano. Comunica con molta difficoltà. Comunica con frasi composte da singole parole. Non sa scrivere l’alfabeto latino. Scrive qualche parola (in italiano). a cura di Elena Zuanni 37 A1 comprensione dell’orale Comprende espressioni familiari e frasi molto semplici. Comprende semplici domande, indicazioni e inviti formulati in modo lento e chiaro. Comprende alcuni vocaboli ad alta frequenza delle discipline scolastiche. a cura di Elena Zuanni 38 A1 comprensione dello scritto Comprende semplici domande, indicazioni e frasi con semplice struttura e con vocaboli di uso quotidiano. Su argomenti di studio comprende testi molto semplificati, con frasi elementari e vocaboli ad alta frequenza della disciplina. a cura di Elena Zuanni 39 A1 Produzione dell’orale Sa rispondere a semplici domande e sa porne. Sa usare espressioni quotidiane per soddisfare bisogni concreti. Sa produrre qualche frase semplice con lessico elementare. Sa comunicare in modo semplice se l’interlocutore collabora. a cura di Elena Zuanni 40 A1 Produzione dello scritto Sa scrivere sotto dettatura frasi semplici. Sa produrre frasi semplici con lo spunto di immagini e di domande. Sa produrre brevi frasi e messaggi. a cura di Elena Zuanni 41 Fonetica. Morfosintassi: coniugazione dei verbi regolari nelle forme di infinito, presente indicativo, imperativo, passato prossimo indicativo, le stesse forme dei verbi irregolari più frequenti come dare, fare, stare, andare, venire, volere, potere, dovere, sapere. Verbi riflessivi. Sostantivi e aggettivi (genere e numero), articolo determinativo e indeterminativo, pronomi personali, dimostrativi, interrogativi, aggettivi e pronomi possessivi. Numerali cardinali, avverbi di base, preposizioni di base. Sintassi: proposizione affermativa e interrogativa. Lessico di base (circa 700 parole), relativo alla vita quotidiana e alle situazioni comunicative semplici più frequenti nella vita di ogni giorno. Elementi narrativi di base. Attività: accento particolare su ascoltare e parlare. a cura di Elena Zuanni 42 A2 Comprensione dell’orale Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente e di senso immediato. a cura di Elena Zuanni 43 A2 Produzione dell’orale Sa produrre messaggi semplici su temi quotidiani e scolastici ricorrenti. Prende l’iniziativa per comunicare in modo semplice. Sa descrivere in modo semplice fatti legati alla propria provenienza, formazione, ambiente a cura di Elena Zuanni 44 A2 Comprensione dello scritto Comprende il senso generale di un testo elementare su temi noti. Comprende un testo di studio semplificato con frasi strutturate in modo semplice a cura di Elena Zuanni 45 A2. Produzione dello scritto Sa produrre un testo semplice con la guida di un questionario. Se opportunamente preparato, sa produrre un testo semplice,comprensibile, anche se con alcuni errori. a cura di Elena Zuanni 46 Fonetica. Morfosintassi: coniugazione dei verbi regolari ed ausiliari, di alcuni verbi irregolari molto frequenti, nelle forme del futuro, imperfetto e passato prossimo. Nomi e aggettivi (genere e numero), pronomi personali, pronomi e aggettivi interrogativi. Avverbi e preposizioni di uso comune. Sintassi: proposizione indipendente e dipendente semplice. Lessico di base: circa 1500 parole, relativo alla vita quotidiana (acquisti nei negozi, mangiare al ristorante, descrizione di case, oggetti, persone, situazioni, permessi, rifiuti, desideri). Narrazione semplice. Attività: ascoltare e parlare; prime letture e prove di scrittura. a cura di Elena Zuanni 47 B1 Comprensione dell’orale Comprende i punti principali di un discorso su argomenti legati alla vita quotidiana e scolastica, a condizione che si parli in modo lento e chiaro Ricava l’informazione principale da testi (audiovisivi) radiofonici o televisivi B1 Comprensione dello scritto Comprende testi in linguaggio corrente su temi a lui accessibili. Adeguatamente supportato, comprende i libri di testo a cura di Elena Zuanni 48 B1 produzione dell’orale Sa comunicare in modo semplice e coerente su argomenti [per lui/lei] familiari. Sa partecipare in modo adeguato a conversazioni su argomenti [per lui/lei] familiari. Sa riferire su un’esperienza, un avvenimento, un film, "su un testo letto”. B1 produzione dello scritto Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti noti. a cura di Elena Zuanni 49 Fonetica. Morfosintassi: verbi regolari ed alcuni verbi irregolari al futuro, imperfetto, al passato remoto, passato prossimo e trapassato prossimo indicativo; condizionale presente e passato; congiuntivo presente e passato e loro uso. Verbi transitivi e intransitivi, verbi impersonali. Pronomi relativi, particelle pronominali (ci, ne) e pronomi combinati. Congiunzioni per introdurre frasi dipendenti. Sintassi: Proposizione indipendente e dipendente. Lessico: il lessico di base (1500 parole) lessico di uso comune, riferito alla vita quotidiana (esperienze, avvenimenti, sogni, speranze, auguri, dare spiegazioni su opinioni e progetti, ipotesi, stati fisici e stati d’animo). Attività: Ascolto e comprensione di testi orali, parlare. Prime letture di testi (linguaggio pubblicitario, economico, letterario). Elaborazione di testi scritti. a cura di Elena Zuanni 50 B2 comprensione dell’orale Comprende un discorso anche articolato in modo complesso purché riferito ad argomenti relativamente noti. Comprende la maggior parte delle trasmissioni televisive e dei film. B2 comprensione dello scritto Riesce a comprendere un testo di narrativa (contemporanea) o su un argomento di attualità a cura di Elena Zuanni 51 B2 produzione dell’orale Si esprime in modo chiaro e articolato su una vasta gamma di argomenti, esprimendo eventualmente anche la propria opinione B2 produzione dello scritto Sa produrre testi articolati su diversi argomenti di suo interesse a cura di Elena Zuanni 52 Morfosintassi: tutti i tempi all’indicativo e al congiuntivo dei verbi regolari e irregolari; accenni al passivo. L’uso dei verbi all’indicativo nei vari livelli temporali (soprattutto del passato); uso del congiuntivo nelle frasi volitive e coattive. Posizione dell’aggettivo; pronomi indefiniti, particelle pronominali (ci, ne), pronomi combinati. Sintassi: proposizioni dipendenti di qualsiasi tipo con uso dell’indicativo; proposizione ipotetica, di primo e secondo tipo. Lessico: lessico di base (2000 parole), inoltre una certa quantità del lessico di uso comune (descrizioni, informazioni). Attività: Ascolto, comprensione e espressione verbale su testi che trattano situazioni complesse della vita quotidiana del cittadino. Dialoghi interattivi, discussioni. Lettura di testi, registri linguistici (istruzioni d’uso, articoli di cronaca, testi narrativi). Scrittura di testi su argomenti della vita quotidiana (domande per borse di studio, per posti di lavoro, lettere di presentazione, richiesta di informazioni). a cura di Elena Zuanni 53 I testi linguistici e la semplificazione Produrre testi di difficoltà controllata a cura di Elena Zuanni 54 CARATTERISTICHE DEI TESTI ORALI e SCRITTI: - lunghezza del testo - lessico specialistico, astratto e non conosciuto - uso metaforico della lingua - struttura sintattica complessa - presenza di nessi linguistici impliciti - alto numero di informazioni in una frase - compresenza di diverse sequenze: riflessive, narrative… a cura di Elena Zuanni 55 Il processo di comprensione • Processo globale e simultaneo Attivazione della Expectancy Grammar o Grammatica dell’Attesa che costruisce ipotesi: - sulla base della consapevolezza situazionale; - in base alla ridondanza; - sulla base dell’enciclopedia. a cura di Elena Zuanni 56 Parole chiave della semplificazione orale - Interazione; Contestualizzazione Negoziazione dei significati Ridondanza Supporti extralinguistici Anticipazione a cura di Elena Zuanni 57 La lingua scritta Testi di difficile comprensione dunque: - analisi a monte prima dell’adozione dei testi nei contenuti e nella forma; - il libro di testo va integrato con materiale cartaceo; - il libro di testo va semplificato e adattato opportunamente. a cura di Elena Zuanni 58 Le parole chiave per la semplificazione dei testi scritti - Selezione dei contenuti Densità informativa Uso di strumenti non verbali Impostazione grafica Architettura del testo Forma linguistica Elementi culturali a cura di Elena Zuanni 59 CRITERI DELLA SEMPLIFICAZIONE 10 Criteri per la semplificazione testuale indicati da Tullio De Mauro [1] [1] sono i criteri seguiti per la redazione dei testi ad alta leggibilità elaborati dal gruppo di ricerca promosso dal Dipartimento del Linguaggio dell’Università “La Sapienza” di Roma e dal CNR con direttore scientifico Tullio De Mauro, usati per la realizzazione della rivista Due Parole a cura di Elena Zuanni 60 1) Le informazioni vengono ordinate in modo logico e cronologico. 2) Le frasi sono brevi e i testi non superano in media le 100 parole. 3) Si usano quasi esclusivamente frasi coordinate. 4) Si fa molta attenzione all’uso del lessico, utilizzando il vocabolario di base e fornendo spiegazione delle parole che non rientrano in esso. 5) Le parole chiave vengono ripetute, evitando i sinonimi e facendo un uso limitato dei pronomi. a cura di Elena Zuanni 61 1) Nella costruzione della frase si rispetta l’ordine SVO (soggetto-verbo-oggetto). 7) I verbi vengono per lo più usati nei modi finiti e nella forma attiva. 8) Si evitano le personificazioni, ad esempio “il Senato” diventa “i senatori”. 9) Non si usano le forme impersonali. 10) Il titolo e le immagini sono usati come rinforzo per la comprensione del testo. a cura di Elena Zuanni 62 LA REGOLA DEL BUON SENSO La“regola del buon senso”, come afferma M. Emanuela Piemontese,«Consiste soprattutto nel mettersi nei panni del destinatario e chiedersi "che cosa capirebbe una persona che di questi argomenti non sa assolutamente niente?”». a cura di Elena Zuanni 63 I DUE LIVELLI DI INTERVENTO • Livello lessicale • Livello sintattico a cura di Elena Zuanni 64 Livello lessicale: le parole vanno scelte all'interno del "vocabolario comune", termine tecnico che indica le parole mediamente conosciute dai parlanti di una comunità linguistica con un'istruzione medio-alta. All'interno di quest'ultimo c'è il "vocabolario di base", circa 7.000 parole con cui si può praticamente spiegare e insegnare tutto a tutti, anche concetti molto difficili, parole tecniche e perfino parole straniere. a cura di Elena Zuanni 65 Dizionario di base 2000 parole grammaticali come articoli, preposizioni, avverbi di qualità, tempo e luogo e parole come abbandonare, conto fotografia, gridare, respingere, scopo…. Sono il cuore del cuore della nostra lingua: in esse si rannodano e spiegano i significati di tutte le altre innumerevoli parole della nostra lingua. a cura di Elena Zuanni 66 3000 parole che appaiono con grande Frequenza nel parlare e nello scrivere: parole come abbandono, contante,fotografare, chiasso, rifiuto,obiettivo… Sono le parole indispensabili per passare da testi molto semplici a testi rispondenti al bisogno di esprimersi con crescente appropriatezza sia al bisogno di comprendere la maggior parte dei discorsi e dei testi scritti che trattino della nostra vita e del nostro mondo. a cura di Elena Zuanni 67 2000 parole (come aceto, forchetta, soffriggere… ) di umile riferimento, che diciamo o scriviamo meno di altre, ma che sono ben presenti alla nostra mente perché sono strategiche nella vita di ogni giorno. E come queste sono strategiche le parole che esprimono le più fondamentali nozioni della geografia, dell’aritmetica o della geometria, della vita associata (abruzzese, valdostano, lavorativo, telecronaca… ) a cura di Elena Zuanni 68 Livello sintattico: costruire frasi molto brevi, il più breve possibili, così come consigliava di fare Carlo Emilio Gadda quando ha redatto le norme per i redattori dei giornali radio negli anni '50. a cura di Elena Zuanni 69 Il livello più complesso è però quello dell'organizzazione logico-concettuale del testo. In sintesi: capire bene cosa si vuole dire, a chi lo si vuole dire e cercare di selezionare e "snocciolare“ le informazioni disponendole in un ordine logico che non dia niente per scontato e che fornisca al lettore le informazioni e tutti gli appigli che gli servono per capire il testo.”[1] [1] Piemontese, M.Emanuela, art.cit. a cura di Elena Zuanni 70 Testi ad alta comprensibilità LESSICO • uso vocabolario di base • preferire parole concrete • evitare parole ambigue • evitare forme figurate • evitare parole troppo tecniche o specialistiche a cura di Elena Zuanni 71 Testi ad alta comprensibilità SINTASSI • frasi brevi (massimo 20-25 parole) • struttura: soggetto/verbo/complemento • esplicitare sempre il soggetto • verbi attivi e modo finiti • preferire il verbo all’indicativo • preferire la paratassi • preferire frasi a periodi. a cura di Elena Zuanni 72 Testi ad alta comprensibilità STRUTTURA DEL TESTO • uso ridondanza • esplicitare i passaggi tra argomenti • favorire l’elaborazione cognitiva con l’organizzazione dei contenuti a cura di Elena Zuanni 73 SCHEMA UNITA’ DI APPRENDIMENTO • Prerequisiti richiesti • Obiettivi didattici • Indicazioni di svolgimento: segnalare metodologia o parti più difficoltose da tener presente • Chiavi degli esercizi: soluzioni per ottimizzare il tempo dedicato alla correzione della UdA • Motivazione: indicazioni di attività per la motivazione a cura di Elena Zuanni 74 UdA PER STUDENTI • • • • • • • • • Testo semplificato Comprensione globale Glossario Comprensione analitica Attività di rielaborazione Eventuale materiale di approfondimento Sintesi schematizzata Verifica Eventuali esercizi di rinforzo o recupero a cura di Elena Zuanni 75 Le tecniche per abilità di ascolto e lettura • Cloze: “a crescere” Il re ha tre figli. Due …… sono furbi e intelligenti, il terzo …… poco e non è furbo. La …….. lo chiama il Grullo, lo stupido. ……. re diventa vecchio e stanco. Un …….. dice ai tre figli: ”Diventa re ……. figlio che mi porta il tappeto ……. sottile, più fine.” “facilitato” Il re ha tre figli. Due …… sono furbi e intelligenti, il terzo …… poco e non è furbo. La …….. lo chiama il Grullo, lo stupido. ……. re diventa vecchio e stanco. Un …….. dice ai tre figli: ”Diventa re ……. figlio che mi porta il tappeto ……. sottile, più fine.” Il – gente - figli - più – il – parla – giorno “audio ” a cura di Elena Zuanni 76 • Accoppiamento lingua-immagine 1. Ha i capelli biondi 2. Ha gli occhiali 3. Ha la gonna viola 4. Ha le scarpe rosse A a cura di Elena Zuanni B 5. Ha una collana 77 • Incastro tra battute di un dialogo, tra fumetti, tra paragrafi, tra testi Luca Ciao, come ti chiami? Io sono Luca. Quanti anni hai? Io ho 12 anni. Dove abiti? Anch’io. a cura di Elena Zuanni Francesca Ho 11 anni e tu? Mi chiamo Francesca e tu come ti chiami? Abito a Verona. 78 Battute e fumetti disposte in ordine casuale e da riordinare Allora si gonfia, si gonfia con tanta fatica, ma il bue è sempre più grande di lei. La rana vede un bue in un prato. Sequenze di un testo disposte in ordine casuale, da riordinare La rana è invidiosa… vuole essere come il bue. La rana è molto arrabbiata. Prova ancora. Si gonfia tanto, scoppia e muore. a cura di Elena Zuanni 79 Le tecniche per abilità di comprensione • Domanda aperta Per stimolare riflessioni più complesse… meglio utilizzare questa tecnica a conclusione di un lavoro a cura di Elena Zuanni 80 • Griglia Il re Il Grullo x x I due figli maggiori x incontra la rana a cura di Elena Zuanni è diventato vecchio non superano le tre prove 81 • Scelta multipla • VERO o FALSO • Scelta multipla più complessa I personaggi più importanti della favola sono: animali uomini bambini a cura di Elena Zuanni 82 Esempio scelta multipla errata 1. In wich pifferlock did the zorkrans inkle? a. Gi hien b. Gi inkle c. Gish frankel d. Gishen fronks 2. Secondo la teoria della bimodalità, la lingua coinvolge e fa leva sugli: a. cervelli b. connotazioni c. percezioni d. emisferi a cura di Elena Zuanni 83 1. 2. Se questa fosse la domanda, quale sarebbe la risposta esatta? a. sopraffatto b. vincitore c. vinto d. sconfitto Why fohri vergarlen nissen? a. nippus dry fip b. fepi del bulgor c. yoko dgnitul d. ikke fotol unherfolgen ipposlum enslife iolent a cura di Elena Zuanni 84 • Transcodificazione Ascolto/lettura di un testo ed esecuzione di disegni basati sulle informazioni contenute nel testo a cura di Elena Zuanni 85 Le tecniche per abilità di produzione orale e scritta • Monologo: produzione orale su un tema assegnato (il che cosa dire non interferisce sul come dire) • Descrizioni, relazioni, narrazioni, lettere a cura di Elena Zuanni 86 Le tecniche per abilità di interazione • • • • drammatizzazione dialogo a catena dialogo aperto telefonata a cura di Elena Zuanni 87 Tecniche per l’acquisizione delle regole morfosintatiche • Tecniche di inclusione tim cat pin Kate pin dot bed bede time cute dote Tim cat cut pin bed dot Time Kate cute pine bede dote a cura di Elena Zuanni cut 88 • Tecniche di esclusione • Seriazione nessuno>uno solo<almeno uno<qualche<molti<la maggior parte<tutti • Tecniche di manipolazione Volgi alla terza persona… • Tecniche di natura procedurale: incastro, esplicitazione, scelta multipla, combinazione Luca è un ragazzo Sono due ragazze Maria è a cura di Elena Zuanni simpatica simpatico simpatiche 89 Le tecniche per acquisizione regole fonologiche e grafemiche • Coppie minime (nono/nonno; sono sonno…) • Ripetizione regressiva (Con me?/ Al cinema con me?/ Vieni al cinema con me?) • Ripetizione ritmica • Tecniche per l’aspetto grafemico (copiatura di segmenti di frase “a memoria”) a cura di Elena Zuanni 90 Le tecniche per acquisizione del lessico • Accoppiare memoria verbale con memoria visiva • Accoppiare memoria verbale con memoria cinestetica • Accoppiare memoria verbale con memoria musicale • Creare reti semantiche a cura di Elena Zuanni 91 Alcuni esempi di testi proposti a scuola a cura di Elena Zuanni 92 Esopo Il leone e la lepre Un leone, imbattutosi in una lepre addormentata, era sul punto di divorarsela, quando vide passare un cervo: lasciò dunque perdere la lepre per corrergli dietro. Quella, svegliata dal tramestio, se la diede a gambe. Il leone, intanto, dopo aver inseguito a lungo il cervo senza riuscire a raggiungerlo, tornò dov’era la lepre, ma scoprì che se l’era svignata. a cura di Elena Zuanni 93 “Me lo sono meritato”, si disse, “perché ho lasciato perdere il boccone che già avevo, per voler correr dietro alla speranza di un boccone più grosso.” Così a volte gli uomini, non contenti di modesti guadagni, rincorrono i più lusinghieri miraggi, lasciando imprudentemente perdere ciò che già avevano in mano. Da Il quadrato magico, R. Zordan, Fabbri Editori a cura di Elena Zuanni 94 L’impero bizantino Alla caduta di Roma, nel 476, l’Impero romano d’Oriente rimase in vita. Esso prese il nome di Impero bizantino, da Bisanzio, il nome antico della sua capitale, cioè la città di Costantinopoli. L’Impero bizantino prosperò a lungo principalmente grazie a due fattori: la sua forza economica e la piena collaborazione fra l’imperatore, i cittadini più autorevoli, il patriarca di Costantinopoli, il clero orientale. Da Con gli occhi della storia, O.Giudici e A. Bencini, Mursia Scuola a cura di Elena Zuanni 95 La favola Adattamento del testo Livello B1 a cura di Elena Zuanni 96 Il leone e la lepre Un leone, imbattutosi in una lepre addormentata, era sul punto di divorarsela, quando vide passare un cervo: lasciò dunque perdere la lepre per corrergli dietro. Un leone vede una lepre addormentata. Il leone vuole mangiare la lepre. Intanto passa un cervo. Il leone non guarda più la lepre, adesso vuole il cervo. Il leone corre dietro al cervo. a cura di Elena Zuanni 97 Quella, svegliata dal tramestio, se la diede a gambe. La lepre si sveglia e scappa. a cura di Elena Zuanni 98 Il leone, intanto, dopo aver inseguito a lungo il cervo senza riuscire a raggiungerlo, tornò dov’era la lepre, ma scoprì che se l’era svignata. Il leone non riesce a prendere il cervo e allora torna dalla lepre, ma la lepre non c’è più: è scappata. a cura di Elena Zuanni 99 “Me lo sono meritato”, si disse, “perché ho lasciato perdere il boccone che già avevo, per voler correr dietro alla speranza di un boccone più grosso.” “E’ giusto” pensa il leone, “io ho lascito andare un animale piccolo, che già avevo, per correre dietro a un animale più grosso, che non ero sicuro di prendere. Adesso non ho né la lepre né il cervo”. a cura di Elena Zuanni 100 Così a volte gli uomini, non contenti di modesti guadagni, rincorrono i più lusinghieri miraggi, lasciando imprudentemente perdere ciò che già avevano in mano. Anche gli uomini, a volte, vanno in cerca di grandi cose e lasciano perdere quelle che hanno già. Alla fine restano con niente. a cura di Elena Zuanni 101 Comprendere Metti una crocetta su VERO o FALSO • • • • • • La lepre vuole mangiare il leone Il leone vede un cervo Il leone corre dietro al cervo Il leone mangia il cervo La lepre scappa Il leone non mangia niente a cura di Elena Zuanni V V V V V V F F F F F F 102 Collega le frasi della colonna di sinistra con quelle della colonna di destra. Fai una freccia Il leone vuole Intanto passa un cervo e il leone non guarda più la lepre. prendere il cervo. Il leone corre dietro dalla lepre. Il leone non riesce a è scappata. Il leone torna La lepre Il leone pensa: a cura di Elena Zuanni “non ho né la lepre né il cervo”. mangiare la lepre. al cervo. 103 Completa la favola con le parole che mancano. Trovi le parole sotto l’esercizio. Un leone vede una ……… addormentata. Il leone vuole ……… la lepre. Intanto passa un ……… . Il leone non guarda più la lepre, adesso vuole il cervo. Il leone corre dietro al cervo. La lepre si sveglia e ……… . Il leone non riesce a prendere il cervo e allora torna dalla lepre, ma la lepre non c’è più: è scappata. “E’ giusto” pensa il leone, “io ho lascito andare un animale ……… , che già avevo, per correre dietro a un animale più ……… , che non ero sicuro di perdere. Adesso non ho né la lepre né il cervo”. Anche gli ……… , a volte, vanno in cerca di grandi cose e lasciano perdere quelle che hanno già. Alla fine restano con niente. Lepre – scappa – mangiare – uomini – piccolo – cervo - grosso a cura di Elena Zuanni 104 Analizzare Metti una crocetta sulla risposta giusta • I personaggi più importanti della favola sono: animali uomini bambini • La favola ha una morale (insegnamento). La morale di questa favola è: l’uomo sbaglia, ma poi impara l’uomo che cerca grandi cose alla fine resta con niente l’uomo che dorme sempre non prende niente a cura di Elena Zuanni 105 I P D T G S R I 1. 2. 3. 4. 5. 6. Scrivi le risposte giuste nel cruciverba Nella colonna colorata trovi una parola che vuol dire “correre dietro” Il personaggio più forte della fiaba La lepre si sveglia e poi… All’inizio della storia la lepre è … Parola che significa “certo” Il personaggio che si sveglia nella favola. Il terzo personaggio della favola. a cura di Elena Zuanni 106