Diapositiva 1 - Rete Tante Tinte

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Diapositiva 1 - Rete Tante Tinte
GLOSSARIO L2
LA MICROLINGUA
SEMPLIFICAZIONE/
ADATTAMENTO DEI TESTI
a cura di Elena Zuanni
1
LINGUA MATERNA
L1
LINGUA SECONDA
L2
LINGUA STRANIERA LS
a cura di Elena Zuanni
2
LINGUA MATERNA o d’origine, L1
lingua appresa per prima da un
individuo,
da bambino (prima socializzazione,
sviluppo del pensiero)
a cura di Elena Zuanni
3
LINGUA STRANIERA LS
lingua imparata in un contesto di
studio inserito in un ambiente nel
quale non viene usata nella vita
quotidiana
L’input è fornito dall’insegnante
La motivazione è strumentale
a cura di Elena Zuanni
4
LINGUA SECONDA L2
lingua che viene imparata dopo la lingua
materna nel paese nel quale viene usata per
la comunicazione
L’input linguistico su cui si lavora per buona parte
arriva dall’esterno
La motivazione è integrativa
a cura di Elena Zuanni
5
Lingua straniera
Lingua seconda
Per comunicare
Per comunicare e studiare
Motivazione da costruire
Motivazione reale
Livello di partenza
omogeneo
Livello di partenza
diversificato
Input linguistico controllato
Input linguistico misto
Insegnante specialista
Pluralità di insegnamenti
talvolta non specialistici
Situazioni non autentiche
Situazioni autentiche
Riferimenti culturali mediati
Incontro/scontro con modelli
culturali
a cura di Elena Zuanni
6
Lingua materna
Livello di partenza
omogeneo
Lingua “alta”
Lettura e scrittura
Aspetti culturali
impliciti e condivisi
a cura di Elena Zuanni
Lingua seconda
Livello i partenza
diversificato
Lingua colloquiale,
orale
Comunicazione orale
e quotidiana
Aspetti culturali scelti
e mediati
7
Rapporto tra L1 e L2
Ipotesi del livello soglia di competenza
comunicativa in entrambe le lingue… che
permette lo sviluppo delle abilità cognitive
superiori.
Ipotesi dell’interdipendenza tra le due
lingue, data la soglia base di
competenza… ciò che avviene appreso in
una lingua è trasferibile nell’altra.
a cura di Elena Zuanni
8
Rapporto tra L1 e L2: doppio
iceber
L1
L2
Competenza linguistica e cognitiva comune
a cura di Elena Zuanni
9
Processi scolastici e sviluppo della Lingua
Materna
- Sostenere e stimolare le famiglie affinché usino
e promuovano lo sviluppo della LM in casa
- Reperire e fare uso di testi bilingui
- Favorire l’uso della LM a scuola tra connazionali
- Sfruttare la presenza di mediatori linguistici
anche per la traduzione di testi in LM
- Incoraggiare gli studenti stranieri a scrivere testi
semplici bilingui.
a cura di Elena Zuanni
10
LINGUA ETNICA
lingua che caratterizza l’ambiente
familiare o la comunità di
appartenenza di un parlante (es.
italiano parlato in famiglia da bambini
di terza o quarta generazione in
Svizzera o negli USA)
a cura di Elena Zuanni
11
INTERLINGUA
Varietà di lingua d’arrivo parlata da un
apprendente, sistema linguistico permeabile,
dinamico e sistematico che si compone di regole
della L1, della L2 e proprie; competenza transitoria
caratterizzata da successivi stadi che si susseguono
con la stessa sequenzialità indipendentemente dalla
lingua di partenza, procedimento a spirale per
approssimazioni successive alla lingua-obiettivo
• Si può insegnare solo ciò che è apprendibile al giusto
stadio di interlingua
• (input linguistico adeguato)
a cura di Elena Zuanni
12
Interlingua fase
iniziali
Inferenza alta L1
Regole
fonologiche
Regole
morfologiche
a cura di Elena Zuanni
- assenza morfologia
- assenza articoli e
preposizioni
-non distinzione parti
del discorso
-pluralità espressa
lessicalmente
- uso scarso o nullo
della copula
Interlingua fasi
successive
Tratti di inferenza fra L1
e L2
- interlingua costruita da
elementi lessicali
- iniziale sensibilità
morfologica
- uso seconda e terza
persona singolare
13
-sintassi quasi nulla
Regole
sintattiche -frasi giustapposte
-elementi lessicali
collegati da sintassi
elementare
-comparsa precoce
della forma di
negazione
a cura di Elena Zuanni
-Tratti di
semplificazione
-Iniziale sensibilità
sintattica
-Enunciati semplificati
-Rappresentazione
sequenziale degli
avvenimenti
-Ordine delle parole in
base a regole precise:
informazione finale
- mantengono l’ordine
sintattico della madre
lingua
14
-Uso della seconda e
Sistema -Forme verbali fisse
della terza persona del
Assenza
di
morfologia
verbale
presente indicativo
flessiva
-Tempi verbali espressi
con elementi lessicali
(ieri io guarda)
- Modalità espressa
dall’intonazione
-Uso di forma di
negazione non variabile
(io no mangia)
a cura di Elena Zuanni
-Uso dell’infinito come
forma basica
-Uso dell’imperativo
-Uso del participio
passato
-Uso potere, dovere,
volere con modalità
deontica
15
Sistema
dei
pronomi
Lessico
a cura di Elena Zuanni
-Uso dei pronomi
quasi nullo
-Uso pronomi
personali soggetto
- uso ci locativo +
essere
-Uso mi dativo,
accusativo, riflessivo
-Uso prevalente di
-Aumento di elementi
nomi
lessicali
- uso forma negazione -Aumento di avverbi
invariabile
16
Parte operativa
Farsi prendere dal panico o imparare a
progettare in modo diverso?
a cura di Elena Zuanni
17
Non più progettazioni di curricoli lineari
unità 1 / unità 2 / unità 3 …
Curricolo lineare
ma…
a cura di Elena Zuanni
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Progettazioni modulari
e mappe a reti
Livello 1
Livello 2
Livello 0
Livello 4
argomento
Livello 2 +
Livello 3
a cura di Elena Zuanni
Livello 1+
19
Dall’italiano dell’accoglienza
alla lingua dello studio
a cura di Elena Zuanni
20
Il successo scolastico
Dipende da come l’allievo straniero:
•
•
•
•
comprende le regole del nuovo ambiente;
impara la lingua per comunicare;
impara a leggere, scrivere, studiare in L2;
vede valorizzare la sua cultura, le sue conoscenze
pregresse, la sua storia…
195 paesi al mondo:
189 rappresentati in
Italia
a cura di Elena Zuanni
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BICS abilità comunicative
interpersonali di base
Dopo la prima fase di silenzio, lo
studente straniero impara con
facilità l’italiano della comunicazione
interpersonale di base (BICS, Basic
Interpersonal Communication Skills,
concetto espresso e studiato da Jim
Cummins)
e gli insegnanti sono spesso tratti in
inganno dal fatto che lo studente “sappia
ormai l’italiano”.
a cura di Elena Zuanni
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La fase del silenzio
- Ha una durata variabile da persona a persona.
- È il periodo in cui il soggetto è impegnato ad identificare,
nel flusso di suoni al quale è esposto, parole ed
espressioni, e a dare loro un significato: solo quando ha
identificato, riconosciuto, compreso e messo insieme una
serie di espressioni potrà sintetizzarle in una produzione
linguistica autonoma.
- Rispettare la fase del silenzio, non richiedere innaturali,
forzate e premature produzioni linguistiche, significa
rispettare i processi di apprendimento del discente ed è
necessario per evitare l'instaurarsi di un sentimento di
inadeguatezza verso la nuova scuola, significa
valorizzare i processi di comprensione, che tanta parte
hanno in qualsiasi acquisizione linguistica.
a cura di Elena Zuanni
23
BICS
Per acquisirle sono necessari in media due
anni di studio e di esposizione alla lingua
Servono principalmente ad interagire con gli
altri nelle situazioni di vita quotidiana:
sono legate al contesto e poco esigenti dal
punto di vista cognitivo.
a cura di Elena Zuanni
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La scuola, con le sue proposte
didattiche astratte e slegate dal
contesto con processi linguistici e
cognitivi complessi da sviluppare,
richiede, per raggiungere il
successo scolastico, di
padroneggiare le CALP.
a cura di Elena Zuanni
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CALP padronanza linguistica
cognitivo-accademica
Ma questo italiano non basta nella
vita e non basta nella scuola.
Perché il ragazzo e l’adulto
straniero
non
soffrano
la
"deprivazione
linguistica"
è
necessario che essi padroneggino
la lingua delle attività cognitive
e della vita scolastica ( CALP di
Cummins: Cognitive and Academic
Language Proficiency)[1].
[1] Cummins, Jim (1989), Empowering minorità students, Sacramento, California
Association for Bilingual Education
a cura di Elena Zuanni
26
Lo scenario di CUMMINS
Comunicazione poco esigente
dal punto di vista cognitivo
Comunicazione
indipendente dal contesto
Comunicazione
legata al contesto
Comunicazione esigente
dal punto di vista cognitivo
a cura di Elena Zuanni
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Comunicazione poco esigente dal
punto di vista cognitivo
A
C
comunicazione quotidiana
Comunicazione
legata al contesto
Comunicazione
indipendente dal contesto
interazioni scolastiche
B
D
Comunicazione esigente dal punto
di vista cognitivo
a cura di Elena Zuanni
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1. Quali sono le attività didattiche che
propone la scuola agli allievi stranieri e
che possono essere inserite nei quadri
A, B, D?
2. La scuola si preoccupa di questo
scenario?
1. Come si possono adattare le attività
scolastiche poste necessariamente nel
quadrante D?
1. Che ruolo hanno nel percorso glottodid.
Le attività del quadrante C?
a cura di Elena Zuanni
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La microlingua
La lingua che si usa a scuola per
trasmettere i contenuti disciplinari si
avvicina molto alla microlingua (varietà di
lingua usata nei settori scientifici e
professionali con lo scopo di comunicare
nella maniera meno ambigua possibile e
di essere riconosciuti come appartenenti
ad un settore scientifico o professionale)
a cura di Elena Zuanni
30
La lingua nella scuola è una microlingua a
basso grado di difficoltà, a livello di
divulgazione, livello che si alza con il
procedere degli studi.
Aspetto sociolinguistico: strumento di
riconoscimento sociale… per il successo.
Aspetto linguistico. Caratteristiche lessicali,
ma anche sintattiche, testuali,
extralinguistiche e comunicative…
a cura di Elena Zuanni
31
La pratica didattica
Linee di intervento sulla lingua per ridurre la
distanza tra italiano delle discipline e
allievo straniero a livello di
COMPRENSIONE della lingua.
a cura di Elena Zuanni
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I livelli del framework europeo
delle lingue
LIVELLO A1
LIVELLO A 2
uso elementare della lingua
LIVELLO B1
LIVELLO B2
uso indipendente della lingua
LIVELLO C1
LIVELLO C2
a cura di Elena Zuanni
uso competete della lingua
33
J. CUMMINS
l’alunno non italofono impiega fino a 2 anni per
superare le difficoltà legate alla lingua per la
comunicazione interpersonale (BICS = Basic
interpersonal Communication Skill, abilità
comunicative interpersonali di base) mentre
l’apprendimento della lingua accademica dello
studio e dei concetti richiederebbe fino a 5 anni
(CALP = Cognitive and Academic Language
Proficiency = abilità linguistica cognitivoaccademica).
a cura di Elena Zuanni
34
Compiti dell’insegnante:
1. facilitazione delle consegne
2. semplificazione/adattamento della
lingua
a cura di Elena Zuanni
35
TESTI - PONTE
In
a cura di Elena Zuanni
questo periodo- ponte di
passaggio tra
BICS e
CALP si
pongono come traghettatori di
significati e contenuti i testi
semplificati e comprensibili che
permettono
agli
studenti
di
apprendere e poi acquisire il
linguaggio specifico delle discipline
di studio.
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COMPETENZE ITALIANO L2
Livello principiante
Non comprende alcuna parola (in italiano)
Comprende singole parole (dell’italiano)
Non sa decodificare il sistema alfabetico.
Sa leggere e comprendere qualche parola scritta.
Legge parole e frasi senza comprenderne il significato.
Non si esprime oralmente in italiano.
Comunica con molta difficoltà.
Comunica con frasi composte da singole parole.
Non sa scrivere l’alfabeto latino.
Scrive qualche parola (in italiano).
a cura di Elena Zuanni
37
A1 comprensione dell’orale
Comprende espressioni familiari e frasi molto
semplici.
Comprende semplici domande, indicazioni e
inviti formulati in modo lento e chiaro.
Comprende alcuni vocaboli ad alta frequenza
delle discipline scolastiche.
a cura di Elena Zuanni
38
A1 comprensione dello scritto
Comprende semplici domande, indicazioni e
frasi con semplice struttura e con vocaboli
di uso quotidiano.
Su argomenti di studio comprende testi
molto semplificati, con frasi elementari e
vocaboli ad alta frequenza della disciplina.
a cura di Elena Zuanni
39
A1 Produzione dell’orale
Sa rispondere a semplici domande e sa
porne.
Sa usare espressioni quotidiane per
soddisfare bisogni concreti.
Sa produrre qualche frase semplice con
lessico elementare.
Sa comunicare in modo semplice se
l’interlocutore collabora.
a cura di Elena Zuanni
40
A1 Produzione dello scritto
Sa scrivere sotto dettatura frasi semplici.
Sa produrre frasi semplici con lo spunto di
immagini e di domande.
Sa produrre brevi frasi e messaggi.
a cura di Elena Zuanni
41
Fonetica. Morfosintassi:
coniugazione dei verbi regolari nelle forme di infinito,
presente indicativo, imperativo, passato prossimo
indicativo, le stesse forme dei verbi irregolari più
frequenti come dare, fare, stare, andare, venire, volere,
potere, dovere, sapere. Verbi riflessivi. Sostantivi e
aggettivi (genere e numero), articolo determinativo e
indeterminativo, pronomi personali, dimostrativi,
interrogativi, aggettivi e pronomi possessivi. Numerali
cardinali, avverbi di base, preposizioni di base.
Sintassi: proposizione affermativa e interrogativa.
Lessico di base (circa 700 parole), relativo alla vita
quotidiana e alle situazioni comunicative semplici più
frequenti nella vita di ogni giorno. Elementi narrativi di
base.
Attività: accento particolare su ascoltare e parlare.
a cura di Elena Zuanni
42
A2 Comprensione dell’orale
Comprende frasi ed espressioni usate
frequentemente e di senso immediato.
a cura di Elena Zuanni
43
A2 Produzione dell’orale
Sa produrre messaggi semplici su temi
quotidiani e scolastici ricorrenti.
Prende l’iniziativa per comunicare in modo
semplice.
Sa descrivere in modo semplice fatti legati
alla propria provenienza, formazione,
ambiente
a cura di Elena Zuanni
44
A2 Comprensione dello scritto
Comprende il senso generale di un testo
elementare su temi noti.
Comprende un testo di studio semplificato
con frasi strutturate in modo semplice
a cura di Elena Zuanni
45
A2. Produzione dello scritto
Sa produrre un testo semplice con la guida
di un questionario.
Se opportunamente preparato, sa produrre
un testo semplice,comprensibile, anche se
con alcuni errori.
a cura di Elena Zuanni
46
Fonetica. Morfosintassi: coniugazione dei verbi regolari
ed ausiliari, di alcuni verbi irregolari molto frequenti, nelle
forme del futuro, imperfetto e passato prossimo. Nomi e
aggettivi (genere e numero), pronomi personali, pronomi
e aggettivi interrogativi. Avverbi e preposizioni di uso
comune.
Sintassi: proposizione indipendente e dipendente
semplice.
Lessico di base: circa 1500 parole, relativo alla vita
quotidiana (acquisti nei negozi, mangiare al ristorante,
descrizione di case, oggetti, persone, situazioni,
permessi, rifiuti, desideri). Narrazione semplice.
Attività: ascoltare e parlare; prime letture e prove di
scrittura.
a cura di Elena Zuanni
47
B1 Comprensione dell’orale
Comprende i punti principali di un discorso su argomenti
legati alla vita quotidiana e scolastica, a condizione
che si parli in modo lento e chiaro
Ricava l’informazione principale da testi (audiovisivi)
radiofonici o televisivi
B1 Comprensione dello scritto
Comprende testi in linguaggio corrente su temi a lui
accessibili.
Adeguatamente supportato, comprende i libri di testo
a cura di Elena Zuanni
48
B1 produzione dell’orale
Sa comunicare in modo semplice e coerente
su argomenti [per lui/lei] familiari.
Sa partecipare in modo adeguato a
conversazioni su argomenti [per lui/lei]
familiari.
Sa riferire su un’esperienza, un avvenimento,
un film, "su un testo letto”.
B1 produzione dello scritto
Sa produrre testi semplici e coerenti su
argomenti noti.
a cura di Elena Zuanni
49
Fonetica. Morfosintassi: verbi regolari ed alcuni verbi
irregolari al futuro, imperfetto, al passato remoto,
passato prossimo e trapassato prossimo indicativo;
condizionale presente e passato; congiuntivo presente e
passato e loro uso. Verbi transitivi e intransitivi, verbi
impersonali. Pronomi relativi, particelle pronominali (ci,
ne) e pronomi combinati. Congiunzioni per introdurre
frasi dipendenti.
Sintassi: Proposizione indipendente e dipendente.
Lessico: il lessico di base (1500 parole) lessico di uso
comune, riferito alla vita quotidiana (esperienze,
avvenimenti, sogni, speranze, auguri, dare spiegazioni
su opinioni e progetti, ipotesi, stati fisici e stati d’animo).
Attività: Ascolto e comprensione di testi orali, parlare.
Prime letture di testi (linguaggio pubblicitario,
economico, letterario). Elaborazione di testi scritti.
a cura di Elena Zuanni
50
B2 comprensione dell’orale
Comprende un discorso anche articolato in modo
complesso purché riferito ad argomenti
relativamente noti.
Comprende la maggior parte delle trasmissioni
televisive e dei film.
B2 comprensione dello scritto
Riesce a comprendere un testo di narrativa
(contemporanea) o su un argomento di attualità
a cura di Elena Zuanni
51
B2 produzione dell’orale
Si esprime in modo chiaro e articolato su
una vasta gamma di argomenti,
esprimendo eventualmente anche la
propria opinione
B2 produzione dello scritto
Sa produrre testi articolati su diversi
argomenti di suo interesse
a cura di Elena Zuanni
52
Morfosintassi: tutti i tempi all’indicativo e al congiuntivo dei
verbi regolari e irregolari; accenni al passivo. L’uso dei verbi
all’indicativo nei vari livelli temporali (soprattutto del
passato); uso del congiuntivo nelle frasi volitive e coattive.
Posizione dell’aggettivo; pronomi indefiniti, particelle
pronominali (ci, ne), pronomi combinati.
Sintassi: proposizioni dipendenti di qualsiasi tipo con uso
dell’indicativo; proposizione ipotetica, di primo e secondo
tipo.
Lessico: lessico di base (2000 parole), inoltre una certa
quantità del lessico di uso comune (descrizioni,
informazioni).
Attività: Ascolto, comprensione e espressione verbale su testi
che trattano situazioni complesse della vita quotidiana del
cittadino. Dialoghi interattivi, discussioni. Lettura di testi,
registri linguistici (istruzioni d’uso, articoli di cronaca, testi
narrativi). Scrittura di testi su argomenti della vita quotidiana
(domande per borse di studio, per posti di lavoro, lettere di
presentazione, richiesta di informazioni).
a cura di Elena Zuanni
53
I testi linguistici e la
semplificazione
Produrre testi di difficoltà
controllata
a cura di Elena Zuanni
54
CARATTERISTICHE DEI TESTI ORALI e SCRITTI:
- lunghezza del testo
- lessico specialistico, astratto e non conosciuto
- uso metaforico della lingua
- struttura sintattica complessa
- presenza di nessi linguistici impliciti
- alto numero di informazioni in una frase
- compresenza di diverse sequenze: riflessive, narrative…
a cura di Elena Zuanni
55
Il processo di comprensione
• Processo globale e simultaneo
Attivazione della Expectancy Grammar o
Grammatica dell’Attesa che costruisce
ipotesi:
- sulla base della consapevolezza
situazionale;
- in base alla ridondanza;
- sulla base dell’enciclopedia.
a cura di Elena Zuanni
56
Parole chiave della
semplificazione orale
-
Interazione;
Contestualizzazione
Negoziazione dei significati
Ridondanza
Supporti extralinguistici
Anticipazione
a cura di Elena Zuanni
57
La lingua scritta
Testi di difficile comprensione
dunque:
- analisi a monte prima dell’adozione dei
testi nei contenuti e nella forma;
- il libro di testo va integrato con materiale
cartaceo;
- il libro di testo va semplificato e adattato
opportunamente.
a cura di Elena Zuanni
58
Le parole chiave per la semplificazione
dei testi scritti
-
Selezione dei contenuti
Densità informativa
Uso di strumenti non verbali
Impostazione grafica
Architettura del testo
Forma linguistica
Elementi culturali
a cura di Elena Zuanni
59
CRITERI DELLA
SEMPLIFICAZIONE
10 Criteri per la semplificazione
testuale indicati da Tullio De
Mauro [1]
[1] sono i criteri seguiti per la redazione dei testi ad alta leggibilità elaborati dal
gruppo di ricerca promosso dal Dipartimento del Linguaggio dell’Università “La
Sapienza” di Roma e dal CNR con direttore scientifico Tullio De Mauro, usati
per la realizzazione della rivista Due Parole
a cura di Elena Zuanni
60
1) Le informazioni vengono ordinate in modo
logico e cronologico.
2) Le frasi sono brevi e i testi non superano in
media le 100 parole.
3) Si usano quasi esclusivamente frasi
coordinate.
4) Si fa molta attenzione all’uso del lessico,
utilizzando il vocabolario di base e fornendo
spiegazione delle parole che non rientrano in
esso.
5) Le parole chiave vengono ripetute, evitando i
sinonimi e facendo un uso limitato dei pronomi.
a cura di Elena Zuanni
61
1) Nella costruzione della frase si rispetta
l’ordine SVO (soggetto-verbo-oggetto).
7) I verbi vengono per lo più usati nei modi
finiti e nella forma attiva.
8) Si evitano le personificazioni, ad
esempio “il Senato” diventa “i senatori”.
9) Non si usano le forme impersonali.
10) Il titolo e le immagini sono usati come
rinforzo per la comprensione del testo.
a cura di Elena Zuanni
62
LA REGOLA DEL BUON SENSO
La“regola del buon senso”, come
afferma M. Emanuela
Piemontese,«Consiste soprattutto
nel mettersi nei panni del
destinatario e chiedersi "che cosa
capirebbe una persona che di
questi argomenti non sa
assolutamente niente?”».
a cura di Elena Zuanni
63
I DUE LIVELLI DI INTERVENTO
• Livello lessicale
• Livello sintattico
a cura di Elena Zuanni
64
Livello lessicale: le parole vanno scelte
all'interno del "vocabolario comune", termine
tecnico che indica le parole mediamente
conosciute dai parlanti di una comunità
linguistica con un'istruzione medio-alta.
All'interno di quest'ultimo c'è il "vocabolario
di base", circa 7.000 parole con cui si può
praticamente spiegare e insegnare tutto a
tutti, anche concetti molto difficili, parole
tecniche e perfino parole straniere.
a cura di Elena Zuanni
65
Dizionario di base
2000 parole grammaticali come articoli, preposizioni,
avverbi di qualità, tempo e luogo e parole come
abbandonare, conto fotografia, gridare, respingere,
scopo….
Sono il cuore del cuore della nostra lingua: in esse si
rannodano e spiegano i significati di tutte le altre
innumerevoli parole della nostra lingua.
a cura di Elena Zuanni
66
3000 parole che appaiono con grande
Frequenza nel parlare e nello scrivere: parole
come abbandono, contante,fotografare, chiasso,
rifiuto,obiettivo…
Sono le parole indispensabili per passare da testi
molto semplici a testi rispondenti al bisogno di
esprimersi con crescente appropriatezza sia al
bisogno di comprendere la maggior parte dei
discorsi e dei testi scritti che trattino della
nostra vita e del nostro mondo.
a cura di Elena Zuanni
67
2000 parole (come aceto, forchetta,
soffriggere… ) di umile riferimento, che
diciamo o scriviamo meno di altre, ma che
sono ben presenti alla nostra mente
perché sono strategiche nella vita di ogni
giorno. E come queste sono strategiche le
parole che esprimono le più fondamentali
nozioni della geografia, dell’aritmetica o
della geometria, della vita associata
(abruzzese, valdostano, lavorativo,
telecronaca… )
a cura di Elena Zuanni
68
Livello sintattico:
costruire frasi molto brevi, il più breve
possibili, così come consigliava di fare Carlo
Emilio Gadda quando ha redatto le norme
per i redattori dei giornali radio negli anni
'50.
a cura di Elena Zuanni
69
Il livello più complesso è però quello
dell'organizzazione logico-concettuale del testo.
In sintesi: capire bene cosa si vuole dire, a chi lo si
vuole dire e cercare di selezionare e "snocciolare“
le informazioni disponendole in un ordine logico
che non dia niente per scontato e che fornisca al
lettore le informazioni e tutti gli appigli che gli
servono per capire il testo.”[1]
[1] Piemontese, M.Emanuela, art.cit.
a cura di Elena Zuanni
70
Testi ad alta comprensibilità
LESSICO
• uso vocabolario di base
• preferire parole concrete
• evitare parole ambigue
• evitare forme figurate
• evitare parole troppo tecniche o
specialistiche
a cura di Elena Zuanni
71
Testi ad alta comprensibilità
SINTASSI
• frasi brevi (massimo 20-25 parole)
• struttura: soggetto/verbo/complemento
• esplicitare sempre il soggetto
• verbi attivi e modo finiti
• preferire il verbo all’indicativo
• preferire la paratassi
• preferire frasi a periodi.
a cura di Elena Zuanni
72
Testi ad alta comprensibilità
STRUTTURA DEL TESTO
• uso ridondanza
• esplicitare i passaggi tra argomenti
• favorire l’elaborazione cognitiva con
l’organizzazione dei contenuti
a cura di Elena Zuanni
73
SCHEMA UNITA’ DI APPRENDIMENTO
• Prerequisiti richiesti
• Obiettivi didattici
• Indicazioni di svolgimento: segnalare metodologia
o parti più difficoltose da tener presente
• Chiavi degli esercizi: soluzioni per ottimizzare il
tempo dedicato alla correzione della UdA
• Motivazione: indicazioni di attività per la motivazione
a cura di Elena Zuanni
74
UdA PER STUDENTI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Testo semplificato
Comprensione globale
Glossario
Comprensione analitica
Attività di rielaborazione
Eventuale materiale di approfondimento
Sintesi schematizzata
Verifica
Eventuali esercizi di rinforzo o recupero
a cura di Elena Zuanni
75
Le tecniche per abilità di ascolto e lettura
• Cloze: “a crescere”
Il re ha tre figli. Due …… sono furbi e intelligenti, il terzo …… poco e
non è furbo. La …….. lo chiama il Grullo, lo stupido.
……. re diventa vecchio e stanco. Un …….. dice ai tre figli: ”Diventa re
……. figlio che mi porta il tappeto ……. sottile, più fine.”
“facilitato”
Il re ha tre figli. Due …… sono furbi e intelligenti, il terzo …… poco e
non è furbo. La …….. lo chiama il Grullo, lo stupido.
……. re diventa vecchio e stanco. Un …….. dice ai tre figli: ”Diventa re
……. figlio che mi porta il tappeto ……. sottile, più fine.”
Il – gente - figli - più – il – parla – giorno
“audio ”
a cura di Elena Zuanni
76
• Accoppiamento lingua-immagine
1. Ha i capelli biondi
2. Ha gli occhiali
3. Ha la gonna viola
4. Ha le scarpe rosse
A
a cura di Elena Zuanni
B
5. Ha una collana
77
• Incastro tra battute di un dialogo, tra
fumetti, tra paragrafi, tra testi
Luca
Ciao, come ti chiami?
Io sono Luca. Quanti
anni hai?
Io ho 12 anni. Dove
abiti?
Anch’io.
a cura di Elena Zuanni
Francesca
Ho 11 anni e tu?
Mi chiamo Francesca e
tu come ti chiami?
Abito a Verona.
78
Battute e fumetti disposte in ordine casuale e da
riordinare
Allora si gonfia, si gonfia con
tanta fatica, ma il bue è sempre
più grande di lei.
La rana vede un bue in un prato.
Sequenze di un testo
disposte in ordine casuale,
da riordinare
La rana è invidiosa… vuole
essere come il bue.
La rana è molto arrabbiata. Prova
ancora. Si gonfia tanto, scoppia e
muore.
a cura di Elena Zuanni
79
Le tecniche per abilità di
comprensione
• Domanda aperta
Per stimolare riflessioni più complesse… meglio
utilizzare questa tecnica a conclusione di un
lavoro
a cura di Elena Zuanni
80
• Griglia
Il re
Il Grullo
x
x
I due figli
maggiori
x
incontra
la rana
a cura di Elena Zuanni
è diventato
vecchio
non superano
le tre prove
81
• Scelta multipla
• VERO o FALSO
• Scelta multipla più complessa
I personaggi più importanti della favola sono:
animali
uomini
bambini
a cura di Elena Zuanni
82
Esempio scelta multipla errata
1.
In wich pifferlock did the zorkrans inkle?
a. Gi hien
b. Gi inkle
c. Gish frankel
d. Gishen fronks
2. Secondo la teoria della bimodalità, la lingua coinvolge e
fa leva sugli:
a. cervelli
b. connotazioni
c. percezioni
d. emisferi
a cura di Elena Zuanni
83
1.
2.
Se questa fosse la domanda, quale sarebbe la risposta
esatta?
a. sopraffatto
b. vincitore
c. vinto
d. sconfitto
Why fohri vergarlen nissen?
a. nippus dry fip
b. fepi del bulgor
c. yoko dgnitul
d. ikke fotol unherfolgen ipposlum enslife iolent
a cura di Elena Zuanni
84
• Transcodificazione
Ascolto/lettura di un testo ed esecuzione di
disegni basati sulle informazioni contenute
nel testo
a cura di Elena Zuanni
85
Le tecniche per abilità di
produzione orale e scritta
• Monologo: produzione orale su un tema
assegnato (il che cosa dire non
interferisce sul come dire)
• Descrizioni, relazioni, narrazioni, lettere
a cura di Elena Zuanni
86
Le tecniche per abilità di
interazione
•
•
•
•
drammatizzazione
dialogo a catena
dialogo aperto
telefonata
a cura di Elena Zuanni
87
Tecniche per l’acquisizione delle
regole morfosintatiche
• Tecniche di inclusione
tim
cat
pin
Kate
pin
dot
bed
bede
time
cute
dote
Tim
cat
cut
pin
bed
dot
Time
Kate
cute
pine
bede
dote
a cura di Elena Zuanni
cut
88
• Tecniche di esclusione
• Seriazione
nessuno>uno solo<almeno uno<qualche<molti<la
maggior parte<tutti
• Tecniche di manipolazione
Volgi alla terza persona…
• Tecniche di natura procedurale: incastro,
esplicitazione, scelta multipla, combinazione
Luca è un ragazzo
Sono due ragazze
Maria è
a cura di Elena Zuanni
simpatica
simpatico
simpatiche
89
Le tecniche per acquisizione
regole fonologiche e grafemiche
• Coppie minime (nono/nonno; sono sonno…)
• Ripetizione regressiva (Con me?/ Al cinema
con me?/ Vieni al cinema con me?)
• Ripetizione ritmica
• Tecniche per l’aspetto grafemico
(copiatura di segmenti di frase “a memoria”)
a cura di Elena Zuanni
90
Le tecniche per acquisizione del
lessico
• Accoppiare memoria verbale con
memoria visiva
• Accoppiare memoria verbale con
memoria cinestetica
• Accoppiare memoria verbale con
memoria musicale
• Creare reti semantiche
a cura di Elena Zuanni
91
Alcuni esempi di testi
proposti a scuola
a cura di Elena Zuanni
92
Esopo
Il leone e la lepre
Un leone, imbattutosi in una lepre addormentata,
era sul punto di divorarsela, quando vide
passare un cervo: lasciò dunque perdere la
lepre per corrergli dietro. Quella, svegliata dal
tramestio, se la diede a gambe.
Il leone, intanto, dopo aver inseguito a lungo il
cervo senza riuscire a raggiungerlo, tornò
dov’era la lepre, ma scoprì che se l’era svignata.
a cura di Elena Zuanni
93
“Me lo sono meritato”, si disse, “perché ho
lasciato perdere il boccone che già avevo,
per voler correr dietro alla speranza di un
boccone più grosso.”
Così a volte gli uomini, non contenti di
modesti guadagni, rincorrono i più
lusinghieri miraggi, lasciando
imprudentemente perdere ciò che già
avevano in mano.
Da Il quadrato magico, R. Zordan, Fabbri Editori
a cura di Elena Zuanni
94
L’impero bizantino
Alla caduta di Roma, nel 476, l’Impero romano
d’Oriente rimase in vita. Esso prese il nome di
Impero bizantino, da Bisanzio, il nome antico
della sua capitale, cioè la città di Costantinopoli.
L’Impero bizantino prosperò a lungo
principalmente grazie a due fattori: la sua forza
economica e la piena collaborazione fra
l’imperatore, i cittadini più autorevoli, il patriarca
di Costantinopoli, il clero orientale.
Da Con gli occhi della storia, O.Giudici e A. Bencini, Mursia Scuola
a cura di Elena Zuanni
95
La favola
Adattamento del testo
Livello B1
a cura di Elena Zuanni
96
Il leone e la lepre
Un leone, imbattutosi in una lepre addormentata,
era sul punto di divorarsela, quando vide
passare un cervo: lasciò dunque perdere la
lepre per corrergli dietro.
Un leone vede una lepre addormentata. Il leone
vuole mangiare la lepre.
Intanto passa un cervo. Il leone non guarda più la
lepre, adesso vuole il cervo. Il leone corre dietro
al cervo.
a cura di Elena Zuanni
97
Quella, svegliata dal tramestio, se la diede
a gambe.
La lepre si sveglia e scappa.
a cura di Elena Zuanni
98
Il leone, intanto, dopo aver inseguito a lungo
il cervo senza riuscire a raggiungerlo,
tornò dov’era la lepre, ma scoprì che se
l’era svignata.
Il leone non riesce a prendere il cervo e
allora torna dalla lepre, ma la lepre non c’è
più: è scappata.
a cura di Elena Zuanni
99
“Me lo sono meritato”, si disse, “perché ho lasciato
perdere il boccone che già avevo, per voler correr
dietro alla speranza di un boccone più grosso.”
“E’ giusto” pensa il leone, “io ho lascito andare un
animale piccolo, che già avevo, per correre dietro a un
animale più grosso, che non ero sicuro di prendere.
Adesso non ho né la lepre né il cervo”.
a cura di Elena Zuanni
100
Così a volte gli uomini, non contenti di
modesti guadagni, rincorrono i più
lusinghieri miraggi, lasciando
imprudentemente perdere ciò che già
avevano in mano.
Anche gli uomini, a volte, vanno in cerca di
grandi cose e lasciano perdere quelle che
hanno già. Alla fine restano con niente.
a cura di Elena Zuanni
101
Comprendere
Metti una crocetta su VERO o FALSO
•
•
•
•
•
•
La lepre vuole mangiare il leone
Il leone vede un cervo
Il leone corre dietro al cervo
Il leone mangia il cervo
La lepre scappa
Il leone non mangia niente
a cura di Elena Zuanni
V
V
V
V
V
V
F
F
F
F
F
F
102
Collega le frasi della colonna di sinistra con quelle
della colonna di destra. Fai una freccia
Il leone vuole
Intanto passa un cervo e
il leone non guarda più la
lepre.
prendere il cervo.
Il leone corre dietro
dalla lepre.
Il leone non riesce a
è scappata.
Il leone torna
La lepre
Il leone pensa:
a cura di Elena Zuanni
“non ho né la lepre né il cervo”.
mangiare la lepre.
al cervo.
103
Completa la favola con le parole che mancano. Trovi le
parole sotto l’esercizio.
Un leone vede una ……… addormentata. Il leone vuole ……… la
lepre.
Intanto passa un ……… . Il leone non guarda più la lepre, adesso
vuole il cervo. Il leone corre dietro al cervo.
La lepre si sveglia e ……… .
Il leone non riesce a prendere il cervo e allora torna dalla lepre, ma la
lepre non c’è più: è scappata.
“E’ giusto” pensa il leone, “io ho lascito andare un animale ……… , che
già avevo, per correre dietro a un animale più ……… , che non ero
sicuro di perdere. Adesso non ho né la lepre né il cervo”.
Anche gli ……… , a volte, vanno in cerca di grandi cose e lasciano
perdere quelle che hanno già. Alla fine restano con niente.
Lepre – scappa – mangiare – uomini – piccolo – cervo - grosso
a cura di Elena Zuanni
104
Analizzare
Metti una crocetta sulla risposta giusta
• I personaggi più importanti della favola sono:
animali
uomini
bambini
• La favola ha una morale (insegnamento). La morale di
questa favola è:
l’uomo sbaglia, ma poi impara
l’uomo che cerca grandi cose alla fine resta
con niente
l’uomo che dorme sempre non prende niente
a cura di Elena Zuanni
105
I
P
D
T
G
S
R
I
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Scrivi le risposte
giuste
nel cruciverba
Nella colonna
colorata trovi
una parola
che vuol dire
“correre dietro”
Il personaggio più forte della fiaba
La lepre si sveglia e poi…
All’inizio della storia la lepre è …
Parola che significa “certo”
Il personaggio che si sveglia nella favola.
Il terzo personaggio della favola.
a cura di Elena Zuanni
106