Home Theatre - Itel Como di Ferrara Andrea

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Home Theatre - Itel Como di Ferrara Andrea
Home Theatre
Un home theater è un insieme di componenti il cui scopo è quello di portare in casa la spettacolarità della sala cinematografica
Il motivo per cui dotarsi di un impianto home cinema è quello di permettere, nel proprio salotto, la riproduzione di un film con la
stessa qualità e la stessa fedeltà audio/video che si ottiene in una sala cinematografica.
Impossibile? Dipende molto dagli strumenti che si utilizzano e da quanto è grosso il nostro portafogli ma è certo che, con le
cose fatte bene, è possibile ottenere un efficace coinvolgimento anche tra le mura domestiche.
Questa guida non vuole essere assolutamente esaustiva dell'argomento ma dare solo alcune indicazioni generiche per potersi
muovere all'interno di ogni specifico argomento
Alla base di un ottimale sfruttamento delle componenti acustiche e visive, i componenti dell'impianto home theatre, e in
particolare i diffusori audio, devono essere posizionati secondo particolari regole.
Il posizionamento dei diffusori è certamente la procedura più delicata C omunque i concetti fondamentali per ottenere buoni
risultati sono i seguenti:
• Frontali (2): i diffusori frontali sono due (destro e sinistro) e sono posti di fronte allo spettatore rivolti verso di esso, a fianco
del televisore. Ne esistono da pavimento o dotati di piedistalli. Ricoprono un ruolo fondamentale: riproducono sottofondi
musicali e in generale la colonna sonora del film.
• Centrale anteriore: può essere posizionato sotto o sopra il televisore, preferibilmente all'altezza delle orecchie dello spettatore.
Il ruolo che ricopre è quello di riprodurre i dialoghi del film.
• Sorround (2): sono i diffusori posteriori (destro e sinistro) e si posizionano dietro allo spettatore, alla distanza di un almeno un
metro e con un'angolazione di 45 gradi. Sono dedicati agli effetti speciali sonori presenti nel film e alla riproduzione dei rumori
di tutte le sequenze di azione. In accoppiata con i frontali permettono l'emulazione della spazialità di un effetto, come per
esempio il volo di un'astronave.
• Subwoofer: è un diffusore dedicato alla riproduzione delle frequenze minori di 50 Hz, le più profonde e coinvolgenti per lo
spettatore, per questo è detto anche LFE (Low Frequency Effects). Grazie alle caratteristiche diffusive delle basse frequenze, il
subwoofer non ha un posizionamento privilegiato e può trovare posto anche al lato della stanza. Di norma si posiziona dietro il
divano o vicino al televisore. Esistono due tipologie di subwoofer: attivi, dotati di un proprio amplificatore, e i più economici
passivi.
• Centrale posteriore: è il settimo diffusore introdotto con l'avvento dei due nuovi formati multicanale, il DTS ES e il Dolby
Digital EX, che coprono il buco acustico lasciato esattamente dietro lo spettatore.
Qui di seguito riportiamo un semp lice schema dei componenti e del loro posizionamento. Questo schema presenta tutti i
diffusori sopra citati ma, naturalmente, a seconda del formato multicanale audio che si intende riprodurre, alcuni non saranno
presenti.
IL CABLAGGIO
La regola generica è che più è grande la distanza del diffusore dall'amplificatore, più grande dovrà essere la sezione del cavo.
E' consigliabile curare attentamente i collegamenti ed affidarsi a cavetteria certificata, magari spendendo qualche euro in più.
Quindi verificare l'effettiva qualità dei cavi in dotazione ai componenti e nel caso sostituirli con quelli a contatti dorati.
Esistono poi soluzioni innovative. La prima è quella del wireless: alcuni impianti permettono un collegamento radio di alcuni dei
diffusori (tipicamente quelli posteriori) che permette una buona qualità e limita il numero di cavi sul pavimento.
Altra soluzione davvero ottima è quella dei cavi piatti di ultima generazione; essi sono in grado di trasportare il segnale audio in
modo impeccabile, e una volta fissati al muro, con una mano di pittura sono praticamente invisibili.
Un impianto home theatre è composto da più apparecchi connessi tra loro, con compiti ben precisi; per questo si usa il termina
"catena".
U n esempio di collegamenti:
SORGENTE AUDIO/VIDEO
In testa alla catena stanno le sorgenti in grado di riprodurre i contributi audio/video sul nostro impianto. Come sempre la qualità
di ogni componente della catena deve essere proporzionata, in modo da non avere effetti "imbuto" o sovradimensionamenti
inutili.
Le sorgenti di un impianto possono essere molte e di differente tipologia. E' possibile collegare lettori DVD, vcr, sintonizzatore
satellitare o tv digitale terrestre, stereo, laserdisc, ecc... .
Una cosa molto importante da valutare nella sorgente (s ia per l'acquisto della sorgente stessa che per l'acquisto
dell'amplificatore) è la dotazione di attacchi. E' consigliabile che vi siano uscite ed entrate di varie tipologie al fine di consentire
collegamenti più qualitativi e senza conflitti. Di norma per ogni sorgente vi sono più possibilità di connessione, ad esempio
quella ottica per l'audio o quelle component per il video. La scelta di quale utilizzare dipende dalla disponibilità delle sorgenti e
dell'amplificatore, oltre che dalla qualità desiderata.
Per i lettori DVD in particolare è importante che vi sia la possibilità di uscire col segnale audio DTS e/o Dolby Digital, necessari
per ottenere, grazie all'amplificatore, l'audio multicanale. In genere si preferisce acquistare un amplificatore separato.
AMPLIFICATORE
La presenza dell'amplificatore è determinante e rappresenta il fulcro di tutto l'impianto. I compiti dell'amplificatore:
• Se il segnale estratto dalle sorgenti è digitale, per poterlo amplificare e spedire ai diffusori deve essere convertito in analogico.
L'amplificatore è dunque un necessario convertitore del segnale audio.
• Il decoder all'interno dell'amplificatore è impiegato per decodificare il segnale audio multicanale che arriva dalle sorgenti e
distribuirlo in modo corretto a ciascun diffusori. Naturalmente occorrerà una decodifica adeguata al segnale audio impiegato
dalla sorgente (Dolby Surround, DTS, Dolby Digital AC3, ecc...)
• L'amplificatore spesso può applicare effetti DSP (Digital Sound Processing), ovvero vari effetti audio che aumentano la
spettacolarità del suono. Sono filtri aggiuntivi, quindi è possibile modificare "in diretta" l'audio della sorgente, creando appunto
gli effetti ambientali.
• E' in grado di gestire e regolare i ritardi tra i diffusori, e quindi permettere un corretto ascolto anche in ambienti non
perfettamente simmetrici. Inoltre permette interventi di equalizzazione sui segnali in entrata e permette un notevole controllo
della potenza in uscita.
• Spesso, ma non sempre, l'amplificatore gestisce anche i segnali video con alcune funzioni che consentono di migliorare la
visione, filtrare i difetti.
SCHERMO
Oltre alla componente audio, i sistemi home theatre permettono una resa migliore anche di quella video. Anche in questo caso
le varianti sono molteplici e dipendono molto dalla spesa che si vuole affrontare.
FORMATI AUDIO MULTICANALE
I nuovi sistemi di diffusione audio cinematografica (e sempre più anche quelli per l'intrattenimento casalingo) hanno la
particolarità di essere multicanale. Questo significa che il flusso audio viene suddiviso in più tracce, elaborate in precedenza
nella fase di missaggio, e distribuite a più diffusori. Non si ha più quindi la sensazione di un audio "piatto" e senza dinamica ma
di un ambiente sonoro avvolgente e in continuo movimento attorno allo spettatore.
Per realizzare questo sistema, occorre un decoder che riesca a gestire questi flussi ed indirizzarli alle giuste uscite. I decoder
possono essere inclusi negli ampl ificatori, o più raramente nei DVD player di fascia alta. Inoltre occorrono i diffusori (il cui
numero può variare da 5 a 7 a seconda del sistema scelto/supportato).
Vediamo un elenco dei formati più diffusi e i rispettivi schemi canale:
NOME
LOGO
SCHEMA CANALI
DESCRIZIONE
Mono
Come il nome suggerisce,
presenta un solo canale ed è
stato per molto il sistema
utilizzato dalle trasmissioni
televisive. Praticamente
scomparso.
Dolby Stereo
E' composto da due canali
laterali che riescono a simulare
una certa distribuzione
spaziale dell'audio.
Dolby Surround
Viene aggiunto un canale
centrale posteriore (chiamato
surround) al sistema stereo
grazie al quale si riesce a
migliorare la spazialità
acustica.
Dolby Pro Logic
Ultimo passo dell'audio
analogico, che migliora il
surround con ben 4 canali
separati
Dolby Pro Logic II
Variante che può distribuire 5
canali (2 posteriori e 3 frontali)
da un flusso unico creando
maggiore dinamica sonora.
Dolby Digital
(5.1) Tra i più diffusi ed
utilizzati formati digitali (il più
diffuso nei DVD) poiché
permette una migliore
dinamicità dell'audio. E' basato
sul codec AC-3 della Dolby e
supporta i formati 5.1 - 4.1 3.1 - 2.1 - 5.0 - 4.0 - 3.0 - 2.0
- 1.0 - 1.1. dove il ".1" indica
la presenza del subwoofer
Dolby Digital Ex
(6.1) Miglioramento della
copertura sonora del Dolby
Digital 5.1. Viene aggiunto un
terzo canale posteriore
centrale
DTS Digital Theatre System
(5.1) Si tratta di uno standard
meno compresso del Dolby
Digital ed è quindi più diffuso
al cinema e più utilizzato nei
DVD. E' il suo diretto
antagonista per l'home theatre
DTS ES
(6.1) Migliora ulteriormente il
DTS grazie all'aggiunta di un
settimo canale
THX
Non si tratta di un vero e
proprio formato di audio
multicanale ma di uno
standard che certifica una ben
determinata qualità audio per
le sale cinematografiche e per
l'home theatre. Nato per
volere di George Lucas.
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Media Center
Microsoft Windows XP Media Center Edition 2005 presenta le stesse funzionalità degli altri computer Windows XP e molto altro
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unisce PC ed esperienza multimediale in un'unica soluzione.
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ricerca di capitoli in linea è disponibile su sistemi Media Center con decoder DVD di terze parti (hardware standard nelle nuove
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guida e il nuovo servizio Movie Finder 2. Tutti i servizi sono completamente gratuiti.
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visualizzando un'immagine di anteprima per ciascun clip multimediale. Sono supportati i tipi di video più comuni, tra cui i file
standard .avi, .mpg e .wmv.
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COPIA SU CD/DVD
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incorporato, di condividere facilmente immagini e filmati personali, di masterizzare mix musicali su CD.
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