Voglia di Tradizione - Il Portale del Cavallo
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Voglia di Tradizione - Il Portale del Cavallo
Voglia di Tradizione Un tocco sapiente per una passeggiata in campagna di Mario Fenocchio. Foto di Henri Baup, Tradition Fahrkunst- h.b. Paggen e Donald Lombardi P arliamo di pic-nic perchè è ritornato di moda; sarà la crisi, che spinge ad abbandonare viaggi e gite per un pranzo al sacco, nel giardino dei vicini o fuori porta, oppure la voglia di socializzare in un ambiente a contatto con la natura o la 10 NOTIZIARIO GIA • luglio-agosto 2012 possibilità di portarsi il cibo preferito e di consumarlo all’aria aperta, concedendosi qualche libertà in più proibita dal bon ton? Parliamo di pic-nic anche dopo il successo dei due eventi organizzati dal Gruppo Italiano Attacchi a Torre Canavese e a San Pellegrino Terme dove molti soci perfettamente abbigliati con eleganti carrozze e ricchi cestini hanno consumato il loro picnic sull’erba all’ombra delle carrozze. Tale usanza nasce nel XVII secolo per togliersi dalla noia dell’ufficialità e dallo sfarzoso vivere della classe nobiliare nei palazzi e nelle ville, portando all’aperto servitori e suppellettili non tanto per mangiare, quanto per socializzare sull’erba, invece che in salotto. Anziché stare sul prato di casa perché non uscire in carrozza per una scampagnata e salutare così la nuova estate ? Detto e fatto. La figlia più grande, in età da marito, provvede al censimento di chi invitare, ma anche di chi non invitare, nonchè al recapito della missiva formale d’invito nei giorni a venire; poi se ne parla già talmente tanto che tutti sanno, tutti concordano e non vedono l’ora. Dal grande ripostiglio, vicino alla cuci- na, si cercano i cestini ed i servizi da picnic che servono per la giornata; magari è d’obbligo sfoggiare quello mai usato, regalato dalla zia, che non è niente pratico, oltretutto è solo da quattro persone, ma la zia ha già detto che verrà! Prendiamo anche il pesante cestone grande in vimini da sei, non si sa mai. Il tutto viene portato in cucina, per ogni scomparto si aprono i contenitori, si controlla qualche pezzo, che manca da sempre dalla festa precedente, si spolvera e si rimette tutto, bene incastrato e nella stessa sequenza, lesinando voluta- mente lo spazio. Per le attrezzature, nel corso dei secoli, si è inventato di tutto e di più; pentole e casseruole, di contenuta grandezza, ben custodite in contenitori semi rigidi di legno o di cuoio per preparare qualcosa di caldo; servizi di piatti e porcellane finemente dipinti a motivi floreali o di caccia, magari di fattura inglese. Il set di bicchieri non può essere da meno, delicati ed a calice quelli per l’aperitivo, robusti quelli per il pranzo, a volte non tondi per potervi incastrare il set delle 3 o 4 posate. Molto utilizzati e pregiati sono i flute di un metallo prezioso a cui non possono mancare i monogrammi di famiglia, per l’aperitivo a metà strada. Una bella attrezzatura presume anche un portabottiglia, semmai cesellato, per ben figurare e creare qualche invidia, naturalmente al suo interno si alloggia l’apribottiglie e, vedi caso, a testa di cane o di cavallo. Qualora non espleti la sua funzione primaria sarà, comunque, usato per contenere la macedonia di frutta preparata in loco con l’aggiunta di more, pesche, ciliegie e quant’altro reperito nelle campagne circostanti. L’accessorio d’eccellenza dello scapolo è sicuramente il set di posate, magari con manico smontabile, in una preziosa custodia di pelle con tanto di monogramma in oro; anche i nonni e gli anziani sono co- NOTIZIARIO GIA • luglio-agosto 2012 11 stretti a preferirlo perché le posate, nei servizi da pic-nic, genericamente da 2 a 6, non bastano mai. In vista di poter utilizzare carrozze capienti quali i break da caccia, v’è posto anche per portare alcuni tavolinetti, che si richiudono e ripiegano più volte per contenerne lo spazio, dovizia di architetture e strutture da far invidia alle più moderne invenzioni. Saranno graditi alle signore che di stare sedute a terra non se la sentono proprio anche se vorrebbero veramente farlo. Come devono essere tovaglie, tovaglioli? Le prime ben ricamate a colore tenue allegro e chiaro, di panno leggermente consistente onde evitare eccessive gobbe, quando stese sull’erba, ad impedire rovesciamenti e garantire una sorta di piano ben ordinato, che non nasconde i piccoli oggetti. I tovaglioli sono un po’ il fazzoletto delle signore a tavola, anzi a prato; sicuramente debbono fare pendant con la tovaglia ed essere oggetto gradevole e pregevole da tenere costantemente in mano durante il pasto. La civetteria è d’uopo ed una gentil signora deve sapere come tenerlo, quanto poco sporcarlo perché ventaglio, ombrellino e cappello sono sulla carrozza e gli accessori d’abbigliamento al momento sono un po’ scarsi, se ancora ci si è tolte le scarpe e svestite un pochino. Qual è la preoccupazione dei padroni di casa per l’evento? Dapprima la signora deve coordinare tutte le attività di lavande12 NOTIZIARIO GIA • luglio-agosto 2012 ria e di cucina; scegliere cosa far cucinare che sia consono alla stagione, al trasporto, alla conservazione e che sia gradito alle persone partecipanti. Facile sapere i gusti della famiglia ma non così quelli degli invitati fra i quali ve ne sono un paio mai conosciuti. Al padrone di casa tocca tutta la logistica ed organizzazione del viaggio e del trasporto e magari anche la guida di una carrozza. La governess car va bene per i cinque bambini e guiderà la loro tata. Per i grandi è ora di sfoggiare la nuova break wagonette che permetterà agli invitati di filosofeggiare sul tempo e sul maltempo in attesa dell’arrivo e di poter conoscere qualche nuovo futuro partner in amore. I giovanotti andranno a sella, non hanno la pazienza di stare nel poco spazio di una carrozza; a cavallo potranno partire un po’ più tardi ed avranno, con la scusa del buongiorno e dei convenevoli, possibilità di omaggiare tutte le signorine della allegra brigata e, nel frattempo, scegliere a chi scroccare il pranzo ed a quale signorina rubacchiare la frittata. La loro mise sarà ovviamente estiva, con sgargiante foulard e spilla in oro, in mano un frustino dal bel manico con l’impugnatura arricchita da anello o bottone lucente. Il cavallo sarà quello dalle movenze più superbe ed eleganti; al seguito delle carrozze, al trotto, non c’è poi tanta da strada da fare ed il cavallo, più che resistente, deve apparire bello. Nella giornata agognata della gita, volevate rovinare la giornata alla cuoche? Ci siete riusciti. Sbofonchiano le donne di cucina, quasi senza tema, che questo non è l’orario per cucinare tutta stà grazia di Dio che poi verrà consumata fredda ed in fretta e sprecata per la metà. Dategli torto comunque, perché per il giorno dell’evento avranno una giornata interamente libera salvo le più fortunate che saranno di servizio al seguito dei gitanti. Questo apparteneva all’era romantica, ma noi insaziabili del buon gusto, longevi e resistenti al passare dei gusti e delle mode, non vogliamo perdere tali opportunità e ci prodighiamo per riviverne qualche attimo, anche solo sognando. Il pic-nic ricorre ampiamente anche ai nostri giorni, ha sostituito un ‘sit in’ di protesta in piazza della Signoria a Firenze. Non è di tanti giorni fa che a Parigi, il tam tam di internet ha raccolto centinaia di parigini per un pic nic a sorpresa e si è visto di tutto e di più; oltre alle persone tutte immancabilmente vestite di bianco, candelabri in argento, lumini, portabottiglie, posaterie di valore e non per ultimo un pianoforte. Per chi resta a Milano in questo periodo di troppo caldo un grande albergo ha inventato una piccola, ma credibile, illusione di vacanza in giardino. Nello spazio interno dell’hotel, in un colorato make-up e arredato a country-vintage, con prato sintetico e un clima leggermente rinfrescato si può godere un luogo di relax invidiabile: una sorta di Pic-Nic all’aperto dove su ogni tavolo trovi cestino, bicchieri e alcuni barattoli con ingredienti freschi. Terzo millennio o prima, proposte culturali o meno, il pic-nic resta una delle cose belle che ben si confanno alla natura, alle carrozze, agli uomini ed ai cavalli. Nelle foto vengono presentate varie ed eleganti attrezzature da Pic Nic ed immagini della Promenade Pic Nic fra i Castelli del Canavesano del 1-7-2012 NOTIZIARIO GIA • luglio-agosto 2012 13