Il miglioramento genetico della vite
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Il miglioramento genetico della vite
NOTIZIE Imp_6_2001_1.qxd 12/02/2002 16.31 Pagina 13 Il miglioramento genetico della vite A. Fabbro Il Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, l'Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano, l'Università di Piacenza, l'École Nationale Supérieure Agronomique di Montpellier, l'Institut für Rebenzüchtung Geilweilerhof di Siebeldingen hanno fatto il punto sul miglioramento genetico della vite, animando un affollato convegno nell'ambito di «VITE 2001». Gli ultimi quarant'anni hanno fatto rilevare un notevole progresso, per quanto riguarda il livello qualitativo del materiale di propagazione della vite a disposizione del viticoltore. Lo testimoniano il deciso aumento delle superfici che i vivaisti hanno dedicato alla coltivazione di piante madri di categoria certificata, rispetto a quelle standard (tab. 1), ed il numero crescente di cloni disponibili per le principali varietà da vino e per i portainnesti (tab. 2). Di conseguenza, è cresciuta anche la quota di barbatelle innestate di categoria certificata (tab. 3). Numeri destinati certamente ad aumentare in un futuro non lontano, grazie ai consistenti programmi di ricerca tuttora in atto. Tra questi, particolare rilievo assume quello attuato dal Ministero con la collaborazione di numerose Regioni ed istitu- zioni locali - teso a meglio conoscere e valorizzare il patrimonio genetico autoctono nazionale. Il che lascia a prevedere che i viticoltori, nei prossimi anni, avranno a loro disposizione un assortimento clonale di sufficiente ampiezza. Oltre alla selezione Tab. 1 - Superfici (ha) coltivate in Italia a piante madri 1974 Piante madri portinnesti certificate 534 Piante madri portinnesti standard 1778 Totale 2312 Piante madri marze certificate 57 Piante madri marze standard 1359 Totale 1496 2000 1577 160 1737 607 1087 1694 Tab. 2 - Numero di cloni iscritti al catalogo nazionale delle varietà di vite 1960/1969 1970/1979 1980/1989 1990/2000 totale Portinnesti 96 23 -20 139 Da vino 82 50 73 247 452 Da mensa ---7 7 Totale 178 73 73 274 598 Tab. 3 - Produzione italiana di barbatelle innestate (migliaia) 1974 2000 Certificate 504 45150 Standard 50775 34000 Totale 51279 79150 13 clonale tradizionale, il lavoro di miglioramento genetico ha utilizzato l'incrocio intervarietale con obiettivi principalmente enologici in Italia ed in Francia, e di minore suscettibilità alle malattie in Germania. Con questo metodo, negli ultimi anni, sono state brevettate 25 nuove varietà in Francia e 17 in Germania. Il domani, soprattutto per quanto riguarda la ricerca più avanzata, sarà dominato dalle biotecnologie. Con cautela, nel nostro paese, dove questi metodi sono applicati nella mappature del genoma della vite, nello studio dei processi di maturazione dell'uva, o quale aiuto nella selezione tradizionale. Verso una maggiore decisione nel loro impiego sembrano essere orientate Francia e Germania, soprattutto con lo scopo di introdurre fattori di resistenza alle principali avversità e ridurre, di conseguenza, l'impatto ambientale. ν NOTIZIARIO ERSA 6/2001