scheda di sicurezza

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scheda di sicurezza
ANTERASO CALCE
Revisione n.01-2015
Data revisione
28/05/2015
Pagina 1 di 16
Scheda Dati di Sicurezza
1.
IDENTIFICAZIONE
SOCIETÀ/IMPRESA*
DELLA
SOSTANZA
O
DELLA
MISCELA
E
DELLA
1.1. Identificatore del prodotto
Codice:
107
Denominazione
ANTERASO CALCE
Nome chimico e sinonimi
RASANTE
1.2.
Pertinenti usi identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati
Descrizione/Utilizzo: calce idraulica, materiale da costruzione. Uso professionale.
Numero di registrazione: N.A. in quanto miscela.
1.3.
Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza
Ragione Sociale
Indirizzo
Località e Stato
telefono
e-mail
della
persona
competente
responsabile della scheda dati di sicurezza
1.4.
Antebiago S.r.l.
Via Dell’Industria, 33
26016 Spino d’Adda (CR) – ITALIA
Tel. 0373 980391 – Fax 0373 980872
[email protected]
Numero telefonico di emergenza
Per informazioni urgenti rivolgersi a Centro Antiveleni - Ospedale di Niguarda - Milano Tel.
(+39) 02 66101029 (24 ORE SU 24).
(*)
Il simbolo indica che l’informazione è stata aggiornata alla data di revisione.
N.D. = Non disponibile
N.A. = Non applicabile
[ ] = Riferimento bibliografico
2.
2.1.
IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI*
Classificazione della sostanza o della miscela
Criteri Regolamento CE 1272/2008 (CLP):
Attenzione, Skin Irrit. 2, Provoca irritazione cutanea.
Attenzione, STOT SE 3, Può irritare le vie respiratorie.
Pericolo, Eye Dam. 1, Provoca gravi lesioni oculari.
Effetti fisico-chimici dannosi alla salute umana e all’ambiente:
Nessun altro pericolo
2.2.
Elementi dell’Etichetta
ANTEBIAGO SRL
Gruppo General Admixtures Spa
Via dell’Industria, 33 - 26016 SPINO D’ADDA (CR) - P. I.V.A. Cod. Fiscale 00952790194
Tel. 0373/980391 – Fax. 02/44386330
Simboli:
Pericolo
Indicazioni di Pericolo:
H315 Provoca irritazione cutanea.
H335 Può irritare le vie respiratorie.
H318 Provoca gravi lesioni oculari.
Consigli Di Prudenza:
P261 Evitare di respirare la polvere.
P280 Indossare guanti e indumenti protettivi. Proteggere gli occhi e il viso.
P302+P352 IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: lavare abbondantemente con
acqua e sapone.
P305+P351+P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente
per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo.
Continuare a sciacquare.
P310 Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico.
P332+P313 In caso di irritazione della pelle: consultare un medico.
P362+P364 Togliere tutti gli indumenti contaminati e lavarli prima di indossarli
nuovamente.
P501 Smaltire il prodotto/recipiente in conformità alla regolamentazione.
Disposizioni speciali:
Nessuna
Contiene
CALCE NATURALE IDRAULICA
IDROSSIDO DI CALCIO
Disposizioni speciali in base all'Allegato XVII del REACH e successivi adeguamenti:
Nessuna
2.3. Altri pericoli
Sostanze vPvB: Nessuna - Sostanze PBT: Nessuna
Il prodotto contiene tracce di silice libera cristallina. L’inalazione prolungata e/o ripetuta di polveri
respirabili di silice cristallina può provocare nel tempo danni polmonari. Il preparato, una volta
miscelato con acqua, non contiene più dello 0,0002% (2 ppm) di cromo (VI) idrosolubile sul
peso totale a secco.
3.
COMPOSIZIONE/INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI*
3.1. Sostanze
Informazione non pertinente.
3.2. Miscele
Contiene:
ANTEBIAGO SRL
Gruppo General Admixtures Spa
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Identificazione
Conc. %
Classificazione
(CLP)
Reg.
1272/2008
QUARZO ALFA (SABBIA)*
CAS. 14808-60-7
CE. 238-878-4
INDEX. –
N° REGISTRAZ. CALCE IDRAULICA NATURALE
CAS. 85117-09-5
CE. 285-561-1
INDEX. –
N° REGISTRAZ. 01-2119475523-36-0001
CALCIO CARBONATO
CAS. 471-34-1
CE. 207-439-9
INDEX. –
N° REGISTRAZ. IDROSSIDO DI CALCIO
CAS. 1305-62-0
CE. 215-137-3
INDEX. N° REGISTRAZ. 01-2119475151-45-0041
SILICE LIBERA CRISTALLINA
CAS. 14808-60-7
CE. 238-878-4
INDEX. –
N° REGISTRAZ. ACIDI GRASSI, C16-18, SALI DI ZINCO
CAS. 91051-01-3
CE. 293-049-4
INDEX. –
N° REGISTRAZ. 01-2119513214-54-0011
TRIOSSIDO DI DIFERRO+
CAS. 1309-37-1
CE. 215-168-2
INDEX. –
N° REGISTRAZ. -
40 – 60%
Il prodotto non è considerato pericoloso in accordo con il
Regolamento CE 1272/2008 (CLP).
Sostanza con un limite di esposizione sul posto di lavoro
fissato a livello dell'Unione.
20 – 30%
STOT SE 3 H335, Skin Irrit. 2 H315, Eye Dam. 1 H318
10 – 20%
Il prodotto non è considerato pericoloso in accordo con il
Regolamento CE 1272/2008 (CLP).
Sostanza con un limite di esposizione sul posto di lavoro
fissato a livello dell'Unione.
0,4 – 1,2%
STOT SE 3 H335, Skin Irrit. 2 H315, Eye Dam. 1 H318
<0,5%
STOT RE 1 H372
0,3-0,5%
Il prodotto non è considerato pericoloso in accordo con il
Regolamento CE 1272/2008 (CLP).
0 – 0,003%
Il prodotto non è considerato pericoloso in accordo con il
Regolamento CE 1272/2008 (CLP).
Sostanza con un limite di esposizione sul posto di lavoro
fissato a livello dell'Unione.
*
Il prodotto presenta una distribuzione granulometrica caratterizzata da una ridotta percentuale di materiali fini (passante
a 10 μm inferiore all’1%).
Il testo completo delle indicazioni di pericolo (H) è riportato alla sezione 16 della scheda.
4.
MISURE DI PRIMO SOCCORSO*
Sostituire immediatamente gli indumenti contaminati. In caso di pericolo di perdita di coscienza
sistemare e trasportare su un fianco in posizione stabile; eventuale respirazione artificiale. I
soccorritori devono preoccuparsi per la propria protezione.
4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso
OCCHI: lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua per almeno 15 minuti tenendo le
palpebre ben aperte, quindi proteggere gli occhi con garza sterile o un fazzoletto pulito, asciutti.
Rimuovere le lenti oculari, se presenti. Consultare immediatamente un medico.
PELLE: Togliere di dosso quanto prima gli abiti contaminati. Lavare immediatamente ed
abbondantemente con acqua e sapone neutro le aree del corpo interessate, anche se solo
sospette. Consultare immediatamente un medico. Lavare accuratamente gli indumenti
contaminati prima di riutilizzarli.
INALAZIONE: portare il soggetto all’aria aperta e tenerlo a riposo. Se la respirazione è difficoltosa,
consultare immediatamente il medico. Tenere l’infortunato in posizione laterale di sicurezza.
Allentare gli indumenti aderenti come cravatte, colletti, cinture o fasce.
INGESTIONE: sciacquare immediatamente la bocca con acqua. Consultare immediatamente il
medico. Tenere l’infortunato a riposo in una posizione che favorisca la respirazione. Non indurre il
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vomito. Se arriva il vomito spontaneamente, mantenere libere le vie respiratorie. Non
somministrare nulla per via orale se il soggetto è incosciente e se non autorizzati dal medico.
4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti e che ritardati
CALCE IDRAULICA: la calce idraulica naturale non presenta tossicità acuta nei confronti delle vie
respiratorie per via orale, cutanea o respiratoria. La sostanza è classificata come irritante per la
pelle e per le vie respiratorie e presenta un rischio di lesioni oculari gravi. Nessun effetto
sistemico nefasto è sospettato; il pericolo principale è dovuto a degli effetti locali (effetto-pH).
4.3. Indicazione dell’eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e
trattamenti speciali
In caso di incidente o malessere consultare immediatamente il medico e seguire le indicazioni. Se
possibile mostrare la scheda di sicurezza.
5.
MISURE ANTINCENDIO*
5.1. Mezzi di estinzione
MEZZI DI ESTINZIONE IDONEI
I mezzi di estinzione sono quelli tradizionali: anidride carbonica, schiuma resistente all’alcool,
polvere ed acqua nebulizzata. Per le perdite e sversamenti del prodotto che non si sono
incendiati, l’acqua nebulizzata può essere utilizzata per disperdere i vapori infiammabili e
proteggere le persone impegnate a fermare la perdita.
MEZZI DI ESTINZIONE NON IDONEI
Non utilizzare getti d’acqua.
5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela
PERICOLI DOVUTI ALL’ESPOSIZIONE IN CASO DI INCENDIO
Il prodotto non è infiammabile. Tuttavia, evitare l’inalazione dei gas derivanti da esplosioni o
incendi. In caso di incendio si possono liberare anidride carbonica, ossido di carbonio, prodotti di
pirolisi ed altri composti potenzialmente tossici per la salute. Per maggiori informazioni fare
riferimento alla sezione 10 del presente documento.
5.3. Raccomandazioni per gli addetti all’estinzione degli incendi
INFORMAZIONI GENERALI
Allontanare dall’area di pericolo le persone non autorizzate e non protette.
Raffreddare con getti d’acqua i contenitori esposti alle fiamme per evitare la decomposizione del
prodotto e lo sviluppo di sostanze potenzialmente pericolose per la salute. Effettuare tutte le
operazioni in sicurezza. Indossare sempre l’equipaggiamento completo di protezione antincendio.
Raccogliere le acque di spegnimento che non devono essere scaricate nelle fognature. Smaltire
l’acqua contaminata usata per l’estinzione ed il residuo dell’incendio secondo le norme vigenti.
EQUIPAGGIAMENTO
Elmetto protettivo con visiera, indumenti ignifughi (giacca e pantaloni ignifughi con fasce intorno
a braccia, gambe e vita), guanti da intervento (antincendio, antitaglio e dielettrici), una maschera
a sovrapressione con un facciale che ricopre tutto il viso dell’operatore oppure l’autorespiratore
(autoprotettore) in caso di grosse quantità di fumo.
6.
MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE*
6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza
Eliminare ogni sorgente di ignizione (sigarette, fiamme, scintille, ecc.) dall’area in cui si è
verificata la perdita. Evitare la formazione di polveri. Bloccare la perdita se non c’è pericolo. Non
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manipolare i contenitori danneggiati o il prodotto fuoriuscito senza aver prima indossato
l’equipaggiamento protettivo appropriato. Allontanare le persone non equipaggiate. Per le
informazioni relative ai rischi per l’ambiente e la salute, alla protezione delle vie respiratorie, alla
ventilazione ed ai mezzi individuali di protezione, fare riferimento alle altre sezioni di questa
scheda.
6.2. Precauzioni ambientali
Impedire che il prodotto penetri nelle fognature, nelle acque superficiali, nelle falde freatiche e
nelle aree confinate.
6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica
Aspirare il prodotto fuoriuscito e depositarlo in recipiente idoneo (in materiale non incompatibile
con il prodotto) da inviare a smaltimento. Evitare la formazione di polveri, inumidendo
eventualmente il materiale e raccogliendolo con scopa o spazzolone. Non utilizzare aria compressa
per non disperdere le polveri nell’ambiente. Eliminare il residuo con getti d’acqua se non ci sono
controindicazioni. Provvedere ad una sufficiente areazione del luogo interessato dalla perdita. Lo
smaltimento del materiale contaminato deve essere effettuato conformemente alle disposizioni
del punto 13.
6.4. Riferimento ad altre sezioni
Eventuali informazioni riguardanti la protezione individuale e lo smaltimento sono riportate alle
sezioni 8 e 13.
7.
MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO*
7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura
Tenere lontano da cibi e bevande. Manipolare rispettando una buona igiene industriale e le misure
di sicurezza adeguate. Prevedere un’adeguata aerazione del luogo di utilizzo. Evitare la
formazione di polveri. Manipolare con la massima precauzione. Evitare il contatto con pelle, occhi
e non inalare le polveri. Indossare i dispositivi di protezione individuale adeguati (vedere sezione
8). Utilizzare sistemi di pulizia a secco per non disperdere le polveri nell’aria.
Rispettare la Direttiva 90/269/EEC durante la manipolazione delle buste di calci idrauliche.
7.2. Condizioni per l’immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità
Conservare in luogo fresco, ben ventilato e al riparo dalle radiazioni solari dirette. Tenere lontano
da fonti di ignizione, fiamme libere e scintille. Stoccare in contenitori ermeticamente chiusi ed
etichettati. Conservare negli imballi originali. Immagazzinare in locali adeguatamente areati.
Evitare la formazione di polvere. Immagazzinare lontano da sostanze incompatibili come acidi
forti, componenti azotati, materiali organici, evitare ogni contatto con l’aria e l’umidità. Non
utilizzare alluminio per il trasporto o la conservazione se ci sono rischi di entrare in contatto con
l’acqua.
Conservare a temperatura compresa tra 10°C e 40°C. Per ulteriori informazioni
consultare anche la sezione 10 di questa scheda.
7.3. Usi finali particolari
Vedi punto 1.
8.
CONTROLLO DELL’ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE*
8.1.
Parametri di controllo
Descrizione
Tipo
Stato
TWA/8h
mg/m3
ppm
STEL/15min
mg/m3
ppm
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Note
SILICE
CRISTALLINA
LIBERA
QUARZO
ALFA
(SABBIA)
TLVACGIH
CALCIO
CARBONATO
IDROSSIDO DI
CALCIO
TLVACGIH
OEL
TRIOSSIDO DI
DIFERRO
TLVACGIH
TLVACGIH
0,025
(frazione
respirabile)
10 (frazione
inalabile)
3
(frazione
respirabile)
10
polvere totale
1
Polveri
respirabili
5
A2
4
Polveri
respirabili
A4,
(j)
(come Fe)
A2 Cancerogeno sospetto per l’uomo: i dati sull’uomo, pur adeguati per qualità, sono controversi o insufficienti per
classificare l’agente come cancerogeno per l’uomo; oppure, l’agente è risultato cancerogeno in animali da esperimento; a
livelli di dose, per vie di somministrazione, in siti di tipo istologico, o per meccanismi che sono considerati rilevanti per
l’esposizone dei lavoratori. La classificazione A2 viene applicata quando si ha evidenza ridotta di cancerogenesi sull’uomo ed
evidenza sufficiente di cancerogenesi in animali da esperimento con rilevanza per l’uomo.
A4 Non classificabile come cancerogeno per l’uomo: l’agente lascia supporre che possa risultare cancerogeno per
l’uomo ma non può essere classificato definitivamente per insufficienza di dati. Gli studi in vitro o su animali non forniscono
indicazioni di carcinogenicità sufficienti per classificare l’agente in una delle altre categorie.
CALCE IDRAULICA NATURALE
DNEL: 4 mg/m3, effetti acuti (polveri respirabili)
DNEL: 1 mg/m3, effetti a lungo termine (polveri respirabili)
ACIDI GRASSI, C16-18, SALI DI ZINCO
DNEL
dermale
effetti sistemici a lungo termine
lavoratore
DNEL
inalatoria
effetti sistemici a lungo termine
lavoratore
DNEL
dermale
effetti sistemici a lungo termine
DNEL
inalatoria
effetti sistemici a lungo termine
DNEL
orale
effetti sistemici a lungo termine
popolazione
generale
popolazione
generale
popolazione
generale
PNEC
PNEC
PNEC
acqua
acqua
sedimenti
acqua dolce
acqua marina
acqua dolce
20.6 μg Zn/L
6.1 μg Zn/L
117.8 mg Zn/kg
PNEC
sedimenti
acqua marina
56.5 mg Zn/kg
PNEC
suolo
35.6 mg Zn/kg
PNEC
impianto
di
trattamento
delle acque reflue
52 μg Zn/L
830
mg/kg
bw/giorno
50 mg/m³
830
mg/kg
bw/giorno
25 mg/m³
8.3
mg/kg
bw/giorno
sedimento
peso secco
sedimento
peso secco
suolo
peso
secco
8.2. Controlli dell’esposizione
Considerato che l’utilizzo di misure tecniche adeguate dovrebbe sempre avere la priorità rispetto
agli equipaggiamenti di protezione personali, assicurare una buona ventilazione nel luogo di
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lavoro tramite un’efficace aspirazione locale oppure con lo scarico dell’aria viziata. Se tali
operazioni non consentono di tenere la concentrazione del prodotto sotto i valori limite di
esposizione sul luogo di lavoro, indossare una idonea protezione per le vie respiratorie. Durante
l`utilizzo del prodotto fare riferimento all`etichetta di pericolo per i dettagli. Durante la scelta
degli equipaggiamenti protettivi personali chiedere eventualmente consiglio ai propri fornitori di
sostanze chimiche. I dispositivi di protezione personali devono essere conformi alle normative
vigenti sottoindicate. Se l’utilizzo del prodotto crea delle polveri, utilizzare luoghi chiusi, una
ventilazione locale o altri mezzi tecnici per mantenere i livelli di polveri nell'aria al si sotto dei
limiti di esposizione raccomandati.
PROTEZIONE DELLE MANI
Proteggere le mani con guanti da lavoro di categoria II (rif. Direttiva 89/686/CEE e
norma EN 374) quali in PVC, PVA, neoprene, nitrile, PTFE fluoro elastomeri, viton o
equivalenti. Per la scelta definitiva del materiale dei guanti da lavoro si devono
considerare: degradazione, tempo di rottura e permeazione. Nel caso di preparati la
resistenza dei guanti da lavoro deve essere verificata prima dell’utilizzo in quanto non
prevedibile. I guanti hanno un tempo di usura che dipende dalla durata di esposizione.
PROTEZIONE DEGLI OCCHI
Indossare occhiali protettivi ermetici (rif. Norma EN 166) o maschera completa EN 402.
Non utilizzare lenti a contatto.
PROTEZIONE DELLA PELLE
Indossare abiti da lavoro con maniche lunghe e calzature di sicurezza per uso
professionale di categoria II resistenti ai prodotti caustici (rif. Direttiva 89/686/CEE e
norma EN 344). Lavarsi con acqua e sapone dopo aver rimosso gli indumenti protettivi.
PROTEZIONE RESPIRATORIA
In caso di superamento del valore di soglia di una o più delle sostanze presenti nel
preparato, riferito all`esposizione giornaliera nell`ambiente di lavoro o a una frazione
stabilita dal servizio di prevenzione e protezione aziendale, indossare un filtro
semifacciale di tipo FFP3 (rif. Norma EN 141) oppure maschere antipolvere (FMP)
certificate secondo le norme UNI EN 140, EN 14387, EN 1827. L`utilizzo di mezzi di
protezione delle vie respiratorie, come maschere con cartuccia per vapori organici e per
polveri/nebbie, è necessario in assenza di misure tecniche per limitare l`esposizione del
lavoratore. La protezione offerta dalle maschere è comunque limitata. Nel caso in cui la
sostanza considerata sia inodore o la sua soglia olfattiva sia superiore al relativo limite
di esposizione e in caso di emergenza, ovvero quando i livelli di esposizione sono
sconosciuti oppure la concentrazione di ossigeno nell’ambiente di lavoro sia inferiore al
17% in volume, indossare un autorespiratore ad aria compressa a circuito aperto (rif.
Norma EN 137) oppure respiratore a presa d’aria esterna per l’uso con maschera intera,
semimaschera o boccaglio (rif. Norma EN 138). Qualora vi fosse il rischio di essere
esposti a schizzi o spruzzi in relazione alle lavorazioni svolte, occorre prevedere
un`adeguata protezione delle mucose (bocca, naso, occhi) al fine di evitare
assorbimenti accidentali.
9.
PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE*
9.1.
Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali
Stato Fisico
Colore
Odore
Ph tal quale
Intervallo di distillazione
Polvere
Beige
Caratteristico
> 11,5
ND
disponibile)
(non
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Punto di infiammabilità
Tasso di evaporazione
Infiammabilità di solidi e gas
Auto-infiammabilità
Proprietà esplosive
Proprietà comburenti
Densità relativa a 20°C
Solubilità in acqua
Liposilubilità
Coefficiente
di
ottanolo/acqua)
Pressione di vapore
ripartizione
Densità Vapori
Proprietà ossidanti
(n-
> 60°C
ND
(non
disponibile)
ND
(non
disponibile)
ND
(non
disponibile)
Non esplosivo
Non comburente
1.35 g/Ml
Solubile
ND
(non
disponibile)
ND
(non
disponibile)
ND
(non
disponibile)
ND
(non
disponibile)
ND
(non
disponibile)
9.2. Altre informazioni
Non disponibile
10.
STABILITÀ E REATTIVITÀ*
10.1. Reattività
In ambiente acquoso, il Ca(OH)2 si dissocia, comportando la formazione di cationi di calcio e
anioni di idrossile ossidrile (se inferiore al limite di solubilità nell’acqua).
10.2. Stabilità chimica
Il prodotto è stabile nelle normali condizioni di impiego e di stoccaggio.
10.3. Possibilità di reazioni pericolose
In condizioni di uso e stoccaggio normali non sono prevedibili reazioni pericolose.
Evitare comunque il contatto con materiali incompatibili. La calce idraulica naturale reagisce in
modo esotermico con gli acidi. Quando viene riscaldata a più di 580 °C, l’idrossido di calcio si
decompone per produrre l’ossido di calcio (CaO) e l’acqua (H2O) : Ca(OH)2 -> CaO + H2O.
L'ossido di calcio reagisce con l’acqua e genera calore; ciò può provocare dei rischi per i materiali
infiammabili.
10.4. Condizioni da evitare
Attenersi alle usuali cautele nei confronti dei prodotti chimici. Evitare l’esposizioni all’aria e
all’umidità.
10.5. Materiali incompatibili
La calce idraulica naturale reagisce in modo esotermico con gli acidi per formare dei sali.
In presenza di umidità, la calce idraulica reagisce con l’alluminio ed l'ottone, producendo
idrogeno. Evitare anche il contatto con componenti azotati, materiali organici, evitare ogni
contatto con l’aria e l’umidità.
10.6. Prodotti di decomposizione pericolosi
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Per decomposizione termica o in caso di incendio si possono liberare gas e vapori potenzialmente
dannosi alla salute quali anidride carbonica, monossido di carbonio, prodotti di pirolisi ed altri
composti potenzialmente dannosi per la salute.
11.
INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE*
11.1. Informazioni sugli effetti tossicologici
Effetti acuti: il contatto con gli occhi provoca irritazione; i sintomi possono includere:
arrossamento, edema, dolore e lacrimazione. Può provocare irritazione delle mucose e delle vie
respiratorie superiori nonché degli occhi. I sintomi di esposizione possono comprendere: bruciore
ed irritazione agli occhi, alla bocca, al naso e alla gola, tosse, difficoltà respiratoria, vertigini,
cefalea, nausea e vomito. Nei casi più gravi l’inalazione del prodotto può provocare infiammazione
ed edema della laringe e dei bronchi, polmonite chimica ed edema polmonare. Il prodotto può
provocare irritazione del sito di contatto, accompagnata in genere da un aumento della
temperatura cutanea, gonfiore, prurito. Il prodotto provoca gravi lesioni oculari e può causare
opacità della cornea, lesione dell’iride, colorazione irreversibile dell’occhio.
L’ingestione può provocare disturbi alla salute, che comprendono dolori addominali con bruciore,
nausea e vomito.
CALCE IDRAULICA NATURALE (IDROSSIDO DI CALCIO, SILICATO DI CALCIO,
CARBONATO DI CALCIO)
Tossicità acuta
Non è stato osservato nessun caso di tossicità acuta per la calce
idraulica naturale, pertando uno studio della tossicità per inalazionecon
la calce idraulica naturale è considerato come scientificamente
ingiustificato.
Orale: DL50 (rat) > 2000 mg/kg (OCDE 425, sostanza di test Ca(OH)2,
rat). Per riferimenti incrociati, questi risultati sono anche applicabili alla
calce idraulica naturale.
Corrosione – irritazione L’idrossido di calcio è irritante per la pelle. Per riferimenti incrociati,
della pelle
questi risultati sono anche applicabili alla calce idraulica naturale.
Sulla base di risultati sperimentali di una sostanza simile, la calce
idraulica naturale è classificata come irritante per la pelle [Corrosione /
irritazione cutanea, categoria 2 (H315 – Provoca un’irritazione
cutanea)].
Gravi lesioni oculari – L’idrossidodi calcio comporta un rischio di riportare gravi danni oculari
irritazione
(studio in vivo dell’irritazione oculare sul coniglio). Per riferimenti
incrociati, questi risultati sono anche applicabili alla calce idraulica
naturale. Sulla base di risultati sperimentali di una sostanza simile, la
calce idraulica naturale è classificata come gravemente irritante per gli
occhi [Lesioni oculari gravi / irritazione oculare, categoria 1 (H318 –
Provoca lesioni oculari gravi)].
Sensibilizzazione
Non ci sono dati disponibili.
cutanea/respiratoria
Fondata sulla natura dell’effetto (modifica del pH) e sul bisogno
essenziale in calcio per l’alimentazione umana, la calce idraulica è
considerata come non sensibilizzante per la pelle.
Alcuni dei composti che compongono la calce idraulica naturale, ovvero il
carbonato di calcio, il silicato di calcio e i minerali di argilla calcinata,
non sono noti per una sensibilizzazione qualsiasi.
La classificazione come «sensibilizzante» non è giustificata.
Mutagenicità
delle Test mammiferi per aberrazione cromosomica (Ca(OH)2): negativo.
cellule embrionali
Test batterico di mutazione inversa (Ca(OH)2 e CaO, Test di Ames, OCDE
471): negativo. Per riferimenti incrociati, questi risultati sono applicabili
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Cancerogenicità
Tossicità
per
riproduzione
la
STOT –
singola
esposizione
STOT –
ripetuta
esposizione
Rischio di aspirazione
alla calce idraulica naturale. Nessuno dei composti che costituisce la
calce idraulica naturale è noto per essere genotossico. L'effetto del pH
della calce idraulica naturale non comporta un rischio mutageno. Vi è
inoltre una carenza di dati epidemiologici in merito al potenziale
mutageno della calce idraulica naturale. La classificazione in
genotossicità non è giustificata.
Il calcio (Ca amministrato di lattato) non è cancerogeno (risultato
sperimentale sui ratti). L'effetto del pH non da luogo ad un rischio
cancerogeno. Vi è inoltre una carenza di dati epidemiologici in merito al
potenziale carcinogeno della calce idraulica naturale.
La classificazione cancerogena non è giustificata.
Il calcio (Ca somministrato sotto forma di carbonato) non è tossico per
la riproduzione (risultato sperimentale sui topi). L'effetto del pH non dà
luogo a dei rischi per la riproduzione. Vi è inoltre una carenza di dati
epidemiologici in termini di tossicità per la riproduzione della calce
idraulica naturale. Gli studi clinici condotti su animali ed esseri umani,
su diversi sali di calcio, non hanno rilevato nessun effetto sulla
riproduzione o sullo sviluppo. La calce idraulica naturale non è tossica
per la riproduzione e/ o per lo sviluppo.
La classificazione in “tossica per la riproduzione” in conformità con il
regolamento (CE) 1272/2008 non è giustificata.
A partire dai dati relativi agli esseri umani sull’ossido di calcio e
l’idrossido di calcio, si è concluso, tramite riferimenti incrociati, che la
calce idraulica naturale è irritante per le vie respiratorie. Sulla base dei
dati relativi agli esseri umani (secondo la raccomandazione dello SCOEL)
e per riferimenti incrociati a partire da sostanze simili (ossido di calcio:
CaO idrossido di calcio Ca(OH)2), la calce idraulica è stata classificata
come irritante per le vie respiratorie [Tossicità specifica per alcuni organi
target – Esposizione unica, categoria (H335 – Può provocare
un’irritazione delle vie respiratorie)].
La tossicità del calcio somministrato per via orale è determinata
dall'apporto massimo tollerabile (UL) per gli adulti: UL = 2500 mg di Ca
/ j per gli adulti per tutta la loro esistenza, che corrisponde a 36 mg di
calcio / kg di peso corporeo per un adulto di 70 kg (dati CSAH: Comitato
scientifico in materia di alimentazione umana). La tossicità della calce
idraulica naturale per via cutanea non è considerata pertinente tenuto
conto dell’assorbimento insignificante da parte della pelle e dell’effetto
primario dell’irritazione locale (modifica del pH).
La tossicità della calce idraulica naturale per via inalatoria (effetto locale,
irritazione delle mucose) è determinata secondo il CaO ed il Ca(OH)2 dal
Comitato scientifico per quanto riguarda i limiti di esposizione
professionale (SCOEL): DNEL = 1 mg/m3 di polveri respirabili (cf.
sezione 8.1) e VLEP (8 ore) = 1 mg/m3.
La classificazione in “tossico in seguito ad un’esposizione prolungata”
non è giustificata.
La calce idraulica non presenta nessun pericolo per inspirazione.
QUARZO (SABBIA)
Una prolungata e/o massiccia esposizione alle polveri contenenti silice cristallina respirabile
puòcausare silicosi, una fibrosi nodulare dei polmoni dovuta alla deposizione negli alveoli di
particellerespirabili di silice cristallina.
Premesso che l’Unione Europea alla data di redazione della presente scheda di sicurezza non
classifica la silice cristallina (quarzo alfa) come sostanza pericolosa e che al momento non
esistono richieste di modifiche in merito da parte di Stati Membri, si notifica quanto segue:
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Lo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ha inserito dal 1997 la silice cristallina
tra i cancerogeni per l’uomo, ma ha precisato che la “cancerogenicità nell’uomo non è stata
rilevata in tutte le circostanze industriali studiate. La cancerogenicità può essere dipendente dalle
caratteristiche intrinseche della silice o da fattori esterni che possano modificare la sua attività
biologica” (I.A.R.C. Monographs on the valutation of Caricinogenic Risk to Humans, volume 68
Silica, Silicates, Dust and Organic Fibers – Lyon, 15-22 Ott. 96)
Lo I.O.M. (Istituto di Medicina Occupazionale), ha dichiarato che “i dati risultanti
dall’investigazione epidemiologica compiuta, sono inadeguati a determinare se la silice cristallina
sia da ritenersi cancerogena per gli uomini, altresì è possibile notare una predisposizione allo
sviluppo del cancro polmonare in soggetti silicotici anche se non è possibile determinare un
effetto diretto della silice in ciò” (Scientific Opinion on the Health Effects of Airbone Cristalline
Silica, A. Pilkington et al., Report TM/96/08,Institute of Occupational Medicine, Edinburgh Jan,
99)
Lo S.C.O.E.L. (Comitato Scientifico U.E. sui Limiti di Esposizione Professionale) nel 2002 ha
affermato che “il principale effetto nell’uomo della polvere di silice è la silicosi. Vi è sufficiente
informazione per concludere che il rischio relativo di cancro è incrementato in persone affette da
silicosi (e apparentemente non in addetti senza silicosi esposti a polvere di quarzo in cave o
nell’industria ceramica). D’altra parte, prevenendo l’insorgere della silicosi verrà anche ridotto il
rischio di cancro…”
Il 25 aprile 2006 è stato firmato un Accordo Volontario tra le parti sociali (Social Dialogue
Agreement on Silica) a livello europeo, sulle modalità di prevenzione da adottare, nei settori
interessati, per prevenire i rischi derivanti da esposizione a polveri di silice libera cristallina
respirabile. L’accordo è entrato in vigore il 25 ottobre 2006.
CALCIO CARBONATO
a) tossicità acuta:
Test: LD50 - Via: Orale - Specie: Ratto > 2000 mg/kg
Test: LD50 - Via: Pelle - Specie: Ratto > 2000 mg/kg
Test: LC50 - Via: Inalazione - Specie: Ratto > 3 mg/l - Durata: 4h
b) corrosione/irritazione cutanea:
Test: Irritante per la pelle - Specie: Coniglio Negativo - Note: OECD 404
c) lesioni oculari gravi/irritazioni oculari gravi:
Test: Irritante per gli occhi - Specie: Coniglio Positivo - Note: OECD 405
d) sensibilizzazione respiratoria o cutanea:
Test: Sensibilizzazione della pelle Negativo
e) mutagenicità delle cellule germinali:
Test: Mutagenesi (Test di Ames) Negativo
ACIDI GRASSI, C16-18, SALI DI ZINCO
a) Tossicità acuta
LD50 orale > 5000 mg/kg bw
(RA-S, CAS No. 91051-01-3, OECD 401, acute oral toxicity, rat)
LC50 inalatoria (4 ore) > 50000 mg/m3 aria
(RA-S, CAS No. 91051-01-3, inhalation, rat)
LD50 dermale > 2000 mg/kg bw
(RA-S, CAS No. 91051-01-3, dermal, rabbit)
Sulla base dei dati disponibili, la sostanza non ha effetti tossici acuti.
b) Corrosione/irritazione cutanea: Non irritante
(RA-S, CAS No. 91051-01-3, Draize test, rabbit)
Sulla base dei dati disponibili, la sostanza non provoca corrosione/irritazione cutanea.
c) Lesioni oculari gravi/irritazioni oculari gravi: Non irritante
(RA-S, CAS No. 91051-01-3, Draize test, rabbit)
Sulla base dei dati disponibili, la sostanza non provoca gravi lesioni/irritazioni oculari.
d) Sensibilizzazione respiratoria o cutanea: Non sensibilizzante
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(RA-S, CAS No. 91051-01-3, patch test, human)
Sulla base dei dati disponibili, la sostanza non ha effetti di sensibilizzazione respiratoria o
cutanea.
e) Mutagenicità delle cellule germinali
Sulla base dei dati disponibili per i composti dello zinco, la sostanza non ha effetti mutageni.
f) Cancerogenicità: Informazione non disponibile.
g) Tossicità per la riproduzione
NOAEL sulla madre > 20 mg Zn/kg bw/giorno
(RA-S, Zn compound, maternal toxicity, animal)
NOAEL sulla madre > 0,83 mg Zn/kg bw/giorno
(RA-S, dietary Zn, maternal toxicity, human)
NOAEL sullo sviluppo > 50 mg/kg bw/giorno
(RA-S, Zn compound, developmental toxicity, animal)
NOAEL sullo sviluppo > 0.83 mg/kg bw/giorno
(RA-S, dietary Zn, developmental toxicity, human)
Sulla base dei dati disponibili per i composti dello zinco, la sostanza non ha effetti reprotossici.
TRIOSSIDO DI DIFERRO
LD50 (Orale): > 10000 mg/kg (ratto)
La sostanza non ha effetti irritanti e non si conoscono effetti sensibilizzanti.
L'inalazione cronica di concentrazioni eccessive delle polveri dell'ossido del ferro può provocare lo
sviluppo di pneumoconiosi benigna, detta siderosi, che è osservabile come cambiamento dei raggi
X. Nessun danno fisico alle funzioni polmonari è associato alla siderosi. L'inalazione di
concentrazioni eccessive di ossido di ferro può aumentare il rischio di sviluppo del cancro
polmonare in operai esposti agli agenti cancerogeni polmonari.
12.
INFORMAZIONI ECOLOGICHE*
Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente.
Avvisare le autorità competenti se il prodotto ha raggiunto corsi d'acqua o fognature o se ha
contaminato il suolo o la vegetazione.
12.1. Tossicità
CALCE IDRAULICA NATURALE
LC50 (96 h): 50,6 mg/L (pesce acqua dolce) – idrossido di calcio
LC50 (96 h): 457 mg/L (pesce acqua salata) – idrossido di calcio
EC50 (48 h): 49,1 mg/L (invertebrati d’acqua dolce) – idrossido di calcio
LC50 (96 h): 158 mg/L (invertebrati d’acqua salata) – idrossido di calcio
EC50 (72 h): 184,57 mg/L (alghe d’acqua dolce) – idrossido di calcio
NOEC (72 h): 48 mg/L (alghe d’acqua salata) – idrossido di calcio
NOEC (14 d): 32 mg/L (invertebrati d’acqua salata) – idrossido di calcio
NOEC: 2000 mg/kg soil dw (microrganismi del suolo) – idrossido di calcio
NOEC: 12000 mg/kg soil dw (microrganismi del suolo) – idrossido di calcio
NOEC (21 d): 1080 mg/kg (piante terrestri) – idrossido di calcio
Tossicità batterica: ad alta concentrazione, attraverso l’innalzamento della temperatura e del pH,
l’idrossido di calcio è utilizzato per la disinfezione di liquami e fanghi di depurazione.
Effetto generale: effetto acuto pH. Anche se questo prodotto è utile per correggere l’acidità
dell’acqua, una concentrazione maggiore di 1 g/L può essere dannosa per la vita acquatica. Il
valore di pH superiore a 12 diminuisce rapidamente come risultato di diluizione e di
carbonatazione.
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ACIDI GRASSI, C16-18, SALI DI ZINCO
LC50 pesce (96 ore) > 10000 mg/L
(RA-S, CAS No. 91051-01-3, EU Method C.1,
acute toxicity for fish, brachydanio rerio)
NOEC pesce (96 ore) = 0.9 mg/L
(RA-S, CAS No. 91051-01-3, OECD 203, fish
acute toxicity test)
EC50 invertebrati (48 ore) > 100 mg/L (pH 6) (RA-S, CAS No. 91051-01-3, OECD 202,
daphnia sp. acute immobilisation test,
daphnia magna)
EC50 invertebrati (48 ore) > 100 mg/L (pH (RA-S, CAS No. 91051-01-3, OECD 202,
8.1)
daphnia sp. acute immobilisation test,
daphnia magna)
EC50 alghe (72 ore) = 70.9 mg/L
(RA-S, CAS No. 91051-01-3, OECD 201, alga
growth inhibition test, pseudokirchnerella
subcapitata)
EC10 alghe (72 ore) = 0.79 mg/L
(RA-S, CAS No. 91051-01-3, OECD 201, alga
growth inhibition test, pseudokirchnerella
subcapitata)
EC50 microrganismi (3 ore) > 6250 mg/L
(RA-S, CAS No. 91051-01-3, DIN 38412,
luminescent bact. inhibition test, photobact.
phosphoreum)
NOEC microrganismi = 1000 mg/L
(RA-S, CAS No. 91051-01-3, DIN 38412,
Zellvermehrungshemm test, pseudomonas
putida)
Sulla base dei dati disponibili, la sostanza non ha effetti nocivi per gli organismi e i
microrganismi acquatici.
TRIOSSIDO DI DIFERRO
EC0: > 5000 mg/L (batteri)
LC0: > 1000 mg/L (pesci)
12.2 Persistenza e degradabilità
Informazioni non disponibili per la miscela.
QUARZO (SABBIA): non degradabile.
CALCE IDRAULICA NATURALE: non rilevante per sostanze inorganiche.
ACIDI GRASSI, C16-18, SALI DI ZINCO: La sostanza è prontamente biodegradabile (93 % dopo
28 giorni); pertanto, l’idrolisi non è considerata una via di degradazione rilevante. Inoltre, la
sostanza non dovrebbe essere soggetta a fotodegradazione in normali condizioni ambientali.
12.3. Potenziale di bioaccumulo
Informazioni non disponibili per la miscela.
CALCE IDRAULICA NATURALE: non rilevante per sostanze inorganiche.
ACIDI GRASSI, C16-18, SALI DI ZINCO: Sulla base dei dati di read-across disponibili per lo zinco
e della pronta biodegradabilità della sostanza, l’effetto di bioaccumulo dovrebbe essere limitato.
12.4. Mobilità nel suolo
Informazioni non disponibili per la miscela.
CALCE IDRAULICA NATURALE: moderatamente solubile e presenta una bassa mobilità nella
maggior parte dei suoli.
ACIDI GRASSI, C16-18, SALI DI ZINCO: Sulla base dei dati di read-across disponibili per lo zinco
e della pronta biodegradabilità della sostanza, i sedimenti e il suolo dovrebbero essere i target
principali per la distribuzione nell’ambiente. Tuttavia, in ragione della pronta biodegradabilità, la
sostanza non persiste in questi comparti.
12.5. Risultati della valutazione PBT e vPvB
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Le sostanze contenute nella miscela non rispondono ai criteri di classificazione come PBT e vPvB.
12.6. Altri effetti avversi
Informazioni non disponibili.
13.
CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO*
13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti.
Riutilizzare, se possibile. I residui del prodotto sono da considerare rifiuti speciali pericolosi. La
pericolosità dei rifiuti che contengono in parte questo prodotto deve essere valutata in base alle
disposizioni legislative vigenti. Lo smaltimento deve essere affidato ad una società autorizzata alla
gestione dei rifiuti, nel rispetto della normativa nazionale ed eventualmente locale.
IMBALLAGGI CONTAMINATI
Gli imballaggi contaminati devono essere inviati a recupero o smaltimento nel rispetto delle
norme nazionali sulla gestione dei rifiuti.
14.
INFORMAZIONI SUL TRASPORTO*
Il prodotto non è da considerarsi pericoloso ai sensi delle disposizioni vigenti in materia di
trasporto di merci pericolose su strada (A.D.R.), su ferrovia (RID), via mare (IMDG Code) e via
aerea (IATA).
15.
INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE*
15.1. Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza
o la miscela
D.Lgs. 9/4/2008 n. 81
D.M. Lavoro 26/02/2004 (Limiti di esposizione professionali)
Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH)
Regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP)
Regolamento (CE) n. 790/2009 (ATP 1 CLP) e (UE) n. 758/2013
Regolamento (UE) n. 2015/830
Regolamento (UE) n. 286/2011 (ATP 2 CLP)
Regolamento (UE) n. 618/2012 (ATP 3 CLP)
Regolamento (UE) n. 487/2013 (ATP 4 CLP)
Regolamento (UE) n. 944/2013 (ATP 5 CLP)
Regolamento (UE) n. 605/2014 (ATP 6 CLP)
Restrizioni relative al prodotto o alle sostanze contenute in base all'Allegato XVII del
Regolamento (CE) 1907/2006 (REACH) e successivi adeguamenti:
Restrizioni relative al prodotto:
Nessuna restrizione.
Restrizioni relative alle sostanze contenute:
Nessuna restrizione.
Ove applicabili, si faccia riferimento alle seguenti normative:
Circolari ministeriali 46 e 61 (Ammine aromatiche).
D.Lgs. 21 settembre 2005 n. 238 (Direttiva Seveso Ter).
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Regolamento 648/2004/CE (Detergenti).
D.L. 3/4/2006 n. 152 Norme in materia ambientale
Disposizioni relative alle direttive 82/501/EC(Seveso), 96/82/EC(Seveso II):
N.A.
15.2. Valutazione della sicurezza chimica
No
15.2. Valutazione della sicurezza chimica
Non è stata elaborata una valutazione di sicurezza chimica per la miscela e le sostanze in essa
contenute.
16.
ALTRE INFORMAZIONI*
Testo delle frasi utilizzate nel paragrafo 3:
H315 Provoca irritazione cutanea.
H318 Provoca gravi lesioni oculari.
H335 Può irritare le vie respiratorie.
H372 Provoca danni ai polmoni in caso di esposizione prolungata o ripetuta per inalazione.
BIBLIOGRAFIA GENERALE:
1. The Merck Index. Ed. 10
2. Handling Chemical Safety
3. Niosh - Registry of Toxic Effects of Chemical Substances
4. INRS - Fiche Toxicologique
5. Patty - Industrial Hygiene and Toxicology
6. N.I. Sax - Dangerous properties of Industrial Materials-7 Ed., 1989
[1] SCOEL : Anonymous, 2008: Recommendation from the Scientific Committee on Occupational
Exposure Limits (SCOEL) for calcium oxide (CaO) and calcium dihydroxide (Ca(OH)2), European
Commission, DG Employment, Social Affairs and Equal Opportunities, SCOEL/SUM/137 February
2008
[2] Anonymous, 2006: Tolerable upper intake levels for vitamins and minerals Scientific
Committee on Food, European Food Safety Authority, ISBN: 92-9199-014-0 [SCF document]
ADR:
Accordo europeo relativo al trasporto internazionale stradale di merci
pericolose.
CAS:
Chemical Abstracts Service (divisione della American Chemical
Society).
CLP:
Classificazione, Etichettatura, Imballaggio.
DNEL:
Livello derivato senza effetto.
EINECS:
Inventario europeo delle sostanze chimiche europee esistenti in
commercio.
GefStoffVO:
Ordinanza sulle sostanze pericolose in Germania.
GHS:
Sistema globale armonizzato di classificazione e di etichettatura dei
prodotti chimici.
IATA:
Associazione per il trasporto aereo internazionale.
IATA-DGR:
Regolamento sulle merci pericolose della "Associazione per il
trasporto aereo internazionale" (IATA).
ICAO:
Organizzazione internazionale per l'aviazione civile.
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ICAO-TI:
Istruzioni tecniche della "Organizzazione internazionale per
l'aviazione civile" (ICAO).
IMDG:
Codice marittimo internazionale per le merci pericolose.
INCI:
Nomenclatura internazionale degli ingredienti cosmetici.
KSt:
Coefficiente d'esplosione.
LC50:
Concentrazione letale per il 50 per cento della popolazione di test.
LD50:
Dose letale per il 50 per cento della popolazione di test.
LTE:
Esposizione a lungo termine.
PNEC:
Concentrazione prevista senza effetto.
RID:
Regolamento riguardante il trasporto internazionale di merci
pericolose per via ferroviaria.
STE:
Esposizione a breve termine.
STEL:
Limite d'esposizione a corto termine.
STOT:
Tossicità organo-specifica.
TLV:
Valore limite di soglia.
TWATLV:
Valore limite di soglia per la media pesata su 8 ore. (ACGIH
Standard).
WGK:
Classe di pericolo per le acque (Germania).
Nota per l`utilizzatore:
Le informazioni contenute in questa scheda si basano sulle conoscenze disponibili presso di noi
alla data dell`ultima versione. L`utilizzatore deve assicurarsi della idoneità e completezza delle
informazioni in relazione allo specifico uso del prodotto. Non si deve interpretare tale documento
come garanzia di alcuna proprietà specifica del prodotto. Poichè l'uso del prodotto non cade sotto
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