Uscita n. 3 - IISS Piero Calamandrei

Transcript

Uscita n. 3 - IISS Piero Calamandrei
S
"CALA" NEW
d r i n o
C a l a m a n
Giornale Scolastico dell’Istituto di
Istruzione Secondaria di 1° grado
“Piero Calamandrei”
Redazione Classe II L
A cura delle docenti Possidente Scopelliti
Anno Scolastico 2014/15
Numero 3
Data 15 dicembre 2014
Dicembre tempo di open days!
La nostra scuola apre le porte alla famiglie
Sommario:
“Ragazzi alla guerra di Troia
Il musical dell’Iliade di Omero”
Pag. 2
L’angolo del mito: Achille
Pag. 3
La pagina delle Scienze
Pag. 4
Angolo della Matematica
Pag. 5
Adolescenza: che tormento! Pag. 6
Corretta alimentazione per un
adolescente
A Milano la polizia sequestra
venti milioni di loom bands.
Le ricette di Halloween
di Alberto
Pag.7
Arte a Torino: piccoli principi a
Stupinigi
Pag.8
Salone del Gusto e Terra Madre
Stage presso la redazione de
“La Stampa
Pag.9
Pag.10
Una promessa mantenuta: la
vetta del monte San Giorgio
Pag.10
Progetto Comenius
Pag.11
L’angolo dello sport: l’Hit Ball
Intervista a Luigi Gigante
Pagg.
12—13
La posta del cuore
di Danilo
Pag.14
Giochi e barzellette
Pag. 15
Curiosare tra le mura della
no i docenti e si può avere un
scuola media: quale occasioconfronto diretto con gli stune migliore se non l’open day?
denti; i quali hanno già
Si tratta di un appuntamento
un’opinione ben definita sulla
fisso. Ogni anno a dicembre
scuola. Presso il nostro Istituto,
avvengono gli incontri tra la
dopo le lezioni, vi è anche la
scuola e le famiglie delle
possibilità dello studio assisticlassi quinte della scuola prito, con attività di approfondimaria.
mento,
sport
e
aiuto
Si tratta di un’occasione uninell’esecuzione dei compiti asca per poter scesegnati
gliere la scuola
per casa.
dove proseguire
Io
sono
gli studi.
Andrea e
Il nostro Istituto
frequento
ha un’offerta forla seconda
mativa piuttosto
elle
del
Corso dei
variegata: dalle
linguaggi e
sezioni di tempo
della comunormale a quelle
nicazione.
di tempo prolunSe
devo
L’Aula Magna
gato nell’ambito
dare
la
del quale ci sono
mia opinione, direi che i prole classi 2.0 e il Corso dei Linfessori sono molto disponibili
guaggi e della Comunicazioe severi ma anche molto bravi
ne. C’è inoltre la sezione mua spiegare e comprendono tutsicale con la possibilità di
ti i problemi degli studenti.
suonare quattro diversi strumenti: pianoforte, violino,
chitarra e flauto traverso.
Andrea Zaytsev
Durante l’open day si conosco-
Calamandrino
Pagina 2
"CALA" NEWS
“Ragazzi alla guerra di Troia”
Il musical dell’Iliade di Omero
Il giorno 7 ottobre la classe 2°L si è
recata al Teatro Erba per la visione
dello spettacolo “Ragazzi alla guerra
di Troia - Il musical dell’Iliade di Omero”.
Sono i giovani a combattere in guerra.
È così fin dalla guerra più antica,
l’originaria di tutte le guerre: Troia. I
suoi eroi, sull’uno e sull’altro fronte
erano poco più che ragazzi e ne sopravvissero pochi. Ragazzi alla guerra
di Troia è uno spettacolo ispirato a
quelle imprese e a quei giovani eroi.
Una condanna della guerra senza retorica, un appassionato musical tratto
da Omero, con i duelli, i canti di guerra e d’amore e le trame eroiche. Un
aperto dialogo tra le arti, affidato
all’interpretazione di un gruppo di
giovani artisti in grado di rendere forza e vitalità di un mito che sta alle radici e nel cuore della nostra civiltà.
Della vicenda omerica si ritrovano la
struttura narrativa, gli episodi più celebri, i grandi eroi che ne sono protagonisti e le loro gesta: ma raccontati
attraverso un rifacimento dell’antica
narrazione epica capace di far rivivere
quegli eroi in una dimensione più familiare, in cui risalti la continua qualità della loro umanità di antichi eroi di
Omero: è questo il motivo ispiratore
di uno spettacolo interdisciplinare
ispirato alle straordinarie imprese di
eroi che non hanno mai smesso di affascinare e stimolare la nostra immaginazione.
Matty MF7
Riccardo Francabandiera
A FINE SPETTACOLO
IL CAVALLO DÌ TROIA
SOVRASTA LA SCENA
Numero 3
Pagina 3
Achille
Achille era figlio di Peleo e della dea Teti. Quando nacque, la madre, per renderlo immortale, lo
immerse nelle acque del fiume Stige tenendolo per
un tallone che rimase così l'unica parte vulnerabile
dell'eroe. Teti, informata dall'indovino Calcante
che il figlio sarebbe morto nella guerra di Troia, lo
mandò con vesti femminili alla corte di Licomede,
re di Sciro. Là Achille si innamorò di Deidamìa,
una delle figlie del re, e da lei ebbe il figlio Neottolemo.
Intanto l'indovino Calcante incoraggiò i greci alla
ricerca di Achille, senza il quale non avrebbero
vinto la guerra e rivelò dove era nascosto.
Ulisse si assunse l'incarico di ritrovare l'eroe, e,
presentatosi come mercante di gioielli e abiti femminili alla reggia di Licomede, lo individuò con
facilità.
Teti, volendo proteggere il figlio, pregò il Fato
perché mutasse la sorte di Achille e questi allora
propose di scegliere fra una vita lunga e oscura o
una morte gloriosa in battaglia: e Achille, scegliendo la seconda, seguì Agamennone a Troia indossando delle magnifiche armi che la madre aveva
fatto fabbricare da Efesto.
L'assedio a Troia durava ormai da anni quando
scoppiò una contesa fra Achille e Agamennone, la
quale si concluse con la provocazione del capo
della spedizione che fece rapire dall'accampamento di Achille la schiava Briseide. L’eroe, sdegnato,
giurò di non prendere più parte alla guerra e si
ritirò nella sua tenda; mentre i Troiani con
l’assenza di Achille uscivano vincitori in tutti gli
scontri.
Intanto Agamennone, pentitosi amaramente, restituì all'eroe la schiava e gli fece offerta di grandi doni. Achille rifiutò persino di raccogliere la sfida a
duello che Ettore gli aveva lanciato. Intanto Patroclo prese le armi forgiate da Efesto e, facendo le
veci di Achille, si scontrò con Ettore che lo uccise e
lo spogliò della sua armatura. Teti ottenne dal divi-
no fabbro nuove armi per il figlio il quale, rivestitosene per vendicare il suo carissimo amico, si scontrò con Ettore uccidendolo e facendo scempio del
cadavere che trascinò sul terreno per tre volte attorno alle mura di Troia, dopo averlo aggiogato al
suo carro.
Achille, commosso dalle lacrime di Priamo, restituì il cadavere di Ettore per la sepoltura. Achille era
incantato dalla bellezza di Polissena, una delle tante
figlie di Priamo che egli aveva veduta un giorno al
tempio. Già da tempo l'aveva chiesta in moglie a
Ettore che però aveva posto la condizione all'eroe di
passare dalla parte dei troiani. Achille aveva respinto sdegnato la proposta, ma il volto della ragazza
gli era rimasto impresso nella memoria a tal punto
che, dopo aver reso il cadavere di Ettore, egli chiese
a Priamo la mano della figlia. Accordatosi con lui,
l'eroe si recò al tempio per la cerimonia nuziale.
Mentre Deifobo lo accoglieva con gioia, Paride lo
uccise dopo avergli scagliato una freccia nel famoso
tallone. Secondo un'altra tradizione sarebbe stato
ucciso da una freccia scagliatagli sempre nel tallone
dal dio Apollo. Intorno al cadavere di Achille si
combatté furiosamente finché Ulisse e Aiace riuscirono a portarlo nel loro accampamento. Teti e tutte
le Nereidi lo piansero e lo vegliarono per svariati
giorni. Infine fu seppellito sul promontorio Sigèo
dove Pirro o Neottolemo immolò la vergine Polissena. L'oracolo di Dodona decretò ad Achille onori
divini. I Tessali gli eressero un tempio dove ogni
anno gli venivano offerti giochi funebri e sacrifici.
Omero lo pone come re dell'aldilà.
Giorgia Rabuano
Ilenia Scagnolari
Marcello Valente
Calamandrino
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"CALA" NEWS
ACQUA “INCOLLATA” AL BICCHIERE
OCCORRENTE:
Un bicchiere
Un cartoncino
Acqua
LA BOTTIGLIA E LA “MONETA”
PROCEDIMENTO
Riempire un bicchiere con acqua, fino all'orlo. Poi
coprirlo con un cartoncino. Sollevare lentamente il
bicchiere tenendo il cartoncino su di esso con l'altra mano. Rovesciare velocemente il bicchiere
(rivolgendo l'apertura verso il basso) continuando
a tenere il cartoncino premuto su di esso. Togliere
la mano che tiene il cartoncino e… magia! L’acqua
rimane all’interno del bicchiere
Cosa è successo?
Responsabile di questo insolito fenomeno è la
pressione atmosferica. Anche se non ce ne rendiamo conto, su di noi e su tutto ciò che ci circonda,
agisce continuamente un'elevata pressione dovuta
al peso dell'aria. Questa pressione basta a bilanciare quella esercitata dall'acqua contenuta nel bicchiere. Sullo stesso principio si basa il funzionamento delle ventose. Anche il celebre esperimento
realizzato nel Seicento da Otto von Guericke, borgomastro di Magdeburgo, in cui ben sedici cavalli
non riuscirono a dividere due emisferi metallici
all'interno dei quali era stato fatto il vuoto, trova
lo stesso tipo di spiegazione.
OCCORRENTE:
Una moneta
Un cartoncino
Una bottiglia
PROCEDIMENTO
Mettere una monetina su un cartoncino; sistemare
poi il cartoncino appoggiato al collo di una bottiglia, avendo cura di far coincidere il centro della
monetina con quello della bocca della bottiglia
(Attenzione: perché l’esperienza riesca la monetina deve essere più piccola del collo della bottiglia!). Poi dare un colpo secco al cartoncino col
dito medio! La moneta cadrà nella bottiglia senza
esser portata via dal cartoncino!
Cosa è successo?
Se il colpo è davvero repentino, allora è come se la
moneta scivolasse sul cartoncino: Newton affermò
che ogni corpo tende a mantenere il suo stato di
moto se nessuna forza è applicata al corpo.
Newton chiamò inerzia questa tendenza. In questo caso l’attrito fra cartoncino e moneta è molto
debole perché il cartoncino viene spostato molto
velocemente (come quando si frena repentinamente su una strada ghiacciata, la macchina parte
via come se i freni non funzionino; ecco perché su
un fondo bagnato o ghiacciato conviene sempre
frenare gradualmente!): siccome quindi sulla moneta agisce una forza pressoché nulla, la moneta
rimane ferma e... tolto il cartoncino non può che
cadere nella bottiglia! La stessa cosa si può fare
dando un colpo secco all’ultima moneta in basso
di una pila di monete: se il colpo è davvero secco,
l’ultima moneta viene sfilata senza “rompere”
tutta la pila.
Matty MF7
Riccardo Francabandiera
Numero 3
COME SOMMARE 5 NUMERI
CONSECUTIVI:
Es.:20+21+22+23+24
ESISTONO 3 MODI:
Moltiplicare per 5 il numero minore e poi
aggiungere 10 al prodotto
ottenuto:20x5+10=100+10=110
Moltiplicare per 5 il numero centrale:
22x5=110
Moltiplicare per 5 il numero maggiore e
togliere 10 dal prodotto:24x5-10=12010=110.
COME MOLTIPLICARE 2 NUMERI
CONSECUTIVI:
Es.:35x36
ESISTONO 2 MODI:
Si somma al numero più piccolo il suo
quadrato:352+35=1225+35=1260
Si sottrae il numero più grande dal suo
quadrato:362-36=1296-36=1260.
Pagina 5
CALCOLARE FINO A 19X19
Questo è un utile trucco aritmetico che
vale la pena ricordare: permette di
moltiplicare fino a 19 x 19 senza l’uso
di una calcolatrice o di carta e penna!
Ad esempio, consideriamo 19 x 17.
Immaginate il numero più grande nella
riga superiore e prendete l’ultima cifra
del numero inferiore “ 7 “ e aggiungete
a questa 19.
19 + 7 = 26
Poi moltiplicare 26 x 10 = 260
Prendere le cifre delle unità e
moltiplicarle tra loro (9 x 7) = 63 e
aggiungerle al 260.
260 + 63 = 323
Alessio Svetlano
Matty MF7
Riccardo Francabandiera
Pagina 6
Adolescenza: che tormento!
La pagina per ragazzi che crescono
Calamandrino
"CALA" NEWS
Corretta alimentazione per un adolescente (12 – 15 anni)
In età scolare si impostano e consolidano le abitudini
alimentari del ragazzo, pertanto è in questa fase della
vita che la famiglia e la scuola devono contribuire
allo sviluppo di uno stile alimentare salutare, che
permanga nell’età adulta. Nei ragazzi in età scolare
abitudini alimentari scorrette hanno portato a un aumento eccessivo del peso, derivante, oltre che da
scelte alimentari sbagliate, dall’eccessiva sedentarietà. Per promuovere una crescita armonica e uno sviGli errori nutrizionali nella giornata possono essere:
•
•
•
•
•
•
•
•
luppo corretto è importante educare i ragazzi a consumare un’ampia varietà di alimenti. In questo modo
si evita la monotonia alimentare e si prevengono rischi di eccessi o carenze nutrizionali. Attraverso una
corretta alimentazione, associata a un’attività fisica
regolare, si può prevenire il sovrappeso e ridurre il
rischio di sviluppare in età adulta malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione.
Sbagliata alimentazione
Eccesso calorico rispetto al bisogno energetico
della giornata
Colazione assente o inadeguata
Errata ripartizione calorica nella giornata, con
carenze al mattino ed eccessi la sera
Consumo di alimenti troppo ricchi in energia e
di ridotto valore nutritivo (bevande zuccherate,
merendine, patatine fritte)
Eccesso di grassi e proteine di origine animale
(formaggio, carne)
Scarso consumo di fibre e proteine vegetali
(frutta e verdura, cereali integrali, legumi),
pesce
Abitudine di consumare i pasti davanti alla TV
(difficoltà a controllare l’assunzione di alimenti).
Stile di vita sedentario
A mensa i ragazzi possono ampliare e accrescere il loro
bagaglio gustativo, avvicinarsi a nuovi sapori e ricette
anche non presenti nel menù proposto in famiglia.
Il pasto serale deve essere composto da alimenti diversi
da quelli consumati a pranzo. Se a pranzo è stato assunto un primo piatto asciutto, la sera si consiglia una minestra con cereali (passato di verdure con pastina o riso
o farro o orzo o una minestra vegetale con pastina). Se
il ragazzo a pranzo ha consumato la carne, a cena bisogna alternare le fonti proteiche (pesce, uova, legumi,
formaggio).
La piramide alimentare
La piramide riassume gli alimenti corretti per un ragazzo dai 12 ai 15 anni.
E’ costituita da sette sezioni contenenti i gruppi alimentari.
La giusta alimentazione comprende:
Consumazione di frutta e verdura (3 porzioni di
verdura e 2 di frutta al giorno)
Carboidrati almeno una volta al giorno
Limitazione del sale, dei glicidi e dei lipidi
Menù tipo della giornata:
La colazione all’italiana si può effettuare con:
latte, caffè, fette biscottate, marmellata, yogurt, spremuta, frutta
La merenda di metà mattina si può effettuare
con: spremute, caffè, yogurt, frutta fresca
meglio di stagione, fette biscottate con marmellata, biscotti
Il pranzo può effettuare con: (primo) un piatto di
pasta con verdure o passato di pomodoro,
oppure minestrone e zuppe di legumi;
(secondo) pesce o fetta di carne arrosto, o
due uova sode, o formaggio magro, oppure
un piatto di verdure crude o cotte
La merenda di metà pomeriggio si può effettuare con: frutta fresca meglio di stagione, spremute, yogurt, fette biscottate con marmellata
La cena si può effettuare con: pesce, carne arrosto, verdure cotte o crude, frutta
Giorgia Rabuano
Gabriele Cociglio
Lorenzo Monem
Marcello Valente
Numero 3
Pagina 7
I famosi braccialetti elastici colorati che molti teen
agers hanno indossato quest’estate sembra contengano troppi ftalati (sostanze utilizzate per rendere
morbida la plastica e migliorarne la flessibilità),
potenzialmente cancerogeni. Non sappiamo se tutti quelli in commercio siano pericolosi. Bisogna
quindi prestare attenzione e prima di ogni acquisto
è buona norma controllare il marchio CE
(Comunità Europea).
Si tratta di un contrassegno di sicurezza che garantisce che il prodotto è stato valutato e rispetta i
requisiti previsti dall'UE in materia di sicurezza,
salute e tutela dell'ambiente. È valido per i prodotti
realizzati sia all'interno che all'esterno dell'UE e
commercializzati all'interno del suo territorio.
A Milano la polizia ne ha sequestrati venti milioni,
tutti venduti illegalmente e non conformi ai requisiti di sicurezza richiesti dalla legge. Si tratta dei
“Loom Bands”, i braccialetti costruiti intrecciando
piccoli elastici, che hanno avuto moltissimo successo tra i ragazzi di ogni fascia d’età.
A fare la differenza è la quantità di ftalati che si
utilizza per produrre gli elastici e in generale la
plastica. La normativa europea sulla sicurezza dei
giocattoli prevede un limite massimo di ftalati da
utilizzare. Il motivo della restrizione è dovuto al
pericolo che può derivare dal masticare o succhiare per lungo tempo oggetti che contengono ftalati
che, a contatto con la saliva si sciolgono e vengono
ingeriti.
Anche il sudore e lo sfregamento potrebbero creare
problemi: la pelle, infatti, potrebbe assorbire queste
sostanze. Per questo bisognerebbe evitare di indossare per lungo tempo questi braccialetti oppure
toglierli almeno durante la notte.
Lorenzo Forzese
Mummy pizza
Ingredienti: pizza, sottilette, olive nere senza nocciolo.
Esecuzione: tagliare la pizza in piccoli rettangoli, le
olive a rondelle; tagliare le sottilette a strisce; mettere
le strisce incrociate sopra la pizza e due rondelle di
oliva per gli occhi .
Mandazucche
Ingredienti: mandaranci, una tavoletta di cioccolata.
Esecuzione: ricavare delle scaglie di cioccolato fondente per il
picciolo della zucca
Sbucciare il mandarancio e inserire il rettangolino di cioccolato
sopra il mandarancio.
Banana ghost
Ingredienti: banane e scaglie di coccolato.
Esecuzione: sbucciare le banane tagliarle in a metà. Ricavare dal cioccolato dei piccoli pezzi per gli occhi e per la bocca, mettere su ogni pezzo di banana 2 occhi e 1 bocca
Calamandrino
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"CALA" NEWS
ARTE A TORINO
PICCOLI PRINCIPI A STUPINIGI
PALAZZINA DI CACCIA STUPINIGI
La costruzione della Palazzina di Caccia di Stupinigi, che oggi, dopo molti lavori di restauro, è
diventata un museo, è iniziata nel 1729 su progetto di Filippo Juvarra, ed è terminata alla fine
del XVIII secolo. È luogo che ha lo scopo di raccontare come avviene la vita di corte raffinata,
dimora prediletta per feste e matrimoni durante i
secoli XVIII e XIX, nonché residenza prescelta da
Napoleone nei primi anni dell’800. Agli inizi del
XX secolo è scelta come residenza dalla Regina
Margherita, e dal 1919 è anche sede del Museo
dell’Arredamento.
LA MOSTRA
L'esposizione Piccoli Principi a Stupinigi è una
selezione dei dipinti appartenenti alla collezione
dei ritratti di bambini. La residenza Reale è stata
edificata a partire dal 1729 da Filippo Juvarra.
I quadri giungono in Palazzina tra il giugno del
1925 e l’aprile del 1926 nel momento del riaccorpamento delle proprietà. I ritratti sono stati protagonisti di una mostra al Lingotto di Torino nel
1995, in occasione di Arte Antica ’95. Ancora valido oggi è il piccolo e prezioso catalogo a cura di
Federico Zeri, Elisabetta Ballaira e Angela Griseri,
intitolato “Le stanze dei piccoli principi”.
A distanza di quasi vent’anni viene proposta nelle sale auliche della Palazzina di Caccia di Stupinigi una selezione di quei dipinti, restaurati a
cura della Fondazione Palazzina di Stupinigi e
rimasti
a
lungo
in
deposito.
Non ancora possibile la ricollocazione nella ex
Scuderia juvarriana, l’odierna piccola esposizione
di 25 dipinti viene allestita nelle due ampie sale
dell’Antibiblioteca e Biblioteca alfieriane, lungo
l’attuale percorso di visita ad anello.
Tre sono i nuclei dei ritratti: I figli di Carlo Emanuele III e delle sue tre mogli, Cristina Luigia di
Baviera, Polissena d’Assia Rheynfels e Elisabetta
di Lorena e in particolare il gruppo riferibile alla
pittrice torinese Maria Giovanna Battista Clementi, detta la Clementina, di cui il più importante è il
ritratto in abiti da parata del piccolo Vittorio Amedeo [III] (1733), cui si accompagnano quelli dei
fratelli Maria Luisa Gabriella, Vittorio Amedeo
Teodoro, Eleonora Maria Teresa, Maria Felicita,
Emanuele Filiberto e Carlo Francesco Maria.
I figli di Vittorio Amedeo III e di Maria Antonia
Ferdinanda di Spagna, databili tra il 1762 e il 1767
e riferibili ai pittori torinesi Domenico e Giuseppe
Duprà; Carlo Emanuele [IV], Vittorio Emanuele
[I], duca d’Aosta, Carlo Felice, Maurizio Giuseppe Maria duca di Monferrato, Maria Giuseppina e
Maria Teresa. Il gruppo dei Principini di Orléans
e di Lorena, di scuola francese, tra cui spiccano le
repliche di inizio Settecento da Nicolas de Largillière rappresentanti Elisabetta Carlotta d’Orléans
e Filippo d’Orléans duca di Chartres e, di egual
mano, il ritratto di Elisabetta d’Orléans in veste
Diana.
Alessandra Venturini
Ilenia Scagnolari
Mandresy Morra di Cella
Sofia Licitra
Martedì | Mercoledì | Giovedì | Venerdì | Sabato
10.00-17.30
Domenica
10.00-18.30
Fino al trenta dicembre 2014.
Numero 3
Pagina 9
Salone del Gusto e Terra Madre
Che successo il Salone del Gusto! A Torino dal 23
al 27 ottobre 2014 presso il Lingotto Fiere, nuova
edizione della famosa kermesse. L’evento si presenta come un mercato del cibo, un luogo
d’incontro e aggregazione dove si praticano l'economia e lo scambio. Ma è anche un modello di
mercato, che colloca all'interno dei padiglioni di
Lingotto Fiere, l’energia del cibo buono, pulito e
giusto e diffonde nel mondo la filosofia dello
Slow Food, una associazione internazionale no
profit, il cui fondatore è Carlo Petrini, gastronomo e scrittore, impegnata a ridare valore al cibo,
nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono
custodi territori e tradizioni locali.
Anche quest’anno, come nel 2012 per la prima
volta, Salone del Gusto e Terra Madre sono stati
uniti: un avvenimento grande e unico a completamento di un percorso cominciato a partire dal
2004 – anno di nascita di Terra Madre, la rete
mondiale tra le comunità del cibo – e insieme,
raccontano le diversità agroalimentari dei continenti attraverso la voce di chi ne coltiva, alleva e
trasforma i prodotti.
Andrea Lancianese
Giulia Riccadonna
Greta Meregalli
Alex Sottile
Stage presso la redazione de “La Stampa”
Nell’ambito del progetto della
comunicazione, noi della classe
seconda elle ci siamo recati presso
la redazione de “La Stampa” per
uno stage di due giorni che ha
compreso due laboratori dal titolo “Giornalisti per un giorno” e
“Stiamo sul pezzo!”. Il primo giorno abbiamo
imparato a impaginare un giornale attraverso un
laboratorio molto divertente. I giornalisti della
redazione ci hanno consegnato una busta con
all’interno le notizie provenienti dalle agenzie di
stampa per ogni settore del giornale: cronaca,
politica, sport, spettacolo ed esteri; noi dovevamo scegliere alcune tra le notizie che ci parevano
più interessanti e comporre il menabò, cioè la
bozza della prima pagina. Dopo la scelta delle
notizie ci hanno fornito un’altra busta con gli
aggiornamenti sui comunicati presi in esame in
precedenza.
Infine
abbiamo
lavorato
all’assemblaggio delle notizie sulla pagina di
giornale vuota, creando così la prima pagina del
quotidiano. Finita l’attività siamo tornati a scuola con la nostra prima pagina appena confezionata. È stato molto divertente e interessante. Ma
non era finita lì, infatti il
giorno dopo siamo tornati
in redazione per un secondo laboratorio. Dopo una
piccola spiegazione che
trattava di come scrivere un
articolo di giornale, abbiamo iniziato l’attività. Dapprima ci hanno dato un
foglio con un articolo suddiviso in diverse parti,
tra le quali bisognava che ne scegliessimo dieci.
Poi dovevamo sistemarle su un foglio secondo
una sequenza logica. Ci è stata preparata la sezione di una pagina suddivisa in occhiello, sommario e articolo di giornale e noi l’abbiamo completata. Alla fine siamo tornati a scuola con una
conoscenza in più.
Queste due uscite sono state molto interessanti,
soprattutto perché ora sappiamo come migliorare il “Calamandrino”!
Alex Sottile
Giulia Riccadonna
Greta Meregalli
Pagina 10
Calamandrino
"CALA" NEWS
Una promessa da
mantenere, una
classe e i suoi docenti: questa la
storia che raccontiamo oggi e che
vede la seconda
elle
finalmente
raggiungere
la
cima del monte
San Giorgio !
Lo scorso anno
noi allievi della
classe
seconda
elle, accompagnati dai nostri docenti,
ci siamo recati a Piossasco con
l’obiettivo di raggiungere la cima del monte
San Giorgio. L’escursione è stata molto interessante perché abbiamo osservato la natura
del luogo. Dopo aver calcolato le distanze e
controllato le condizioni metereologiche che
avremmo avuto durante il percorso, partimmo.
Ma nonostante l’impegno e la fatica, raggiungere la cima ci fu impossibile a causa delle
condizioni meteo sfavorevoli. Così decidemmo di andare verso la fermata del pullman
con la promessa, data dai professori, di tornare il prossimo anno. Per noi è stata quasi una
sconfitta, eravamo delusi e demoralizzati per
l’accaduto e non vedevamo l’ora che arrivasse
l’anno successivo. Così durante l’estate ci siamo allenati molto con lunghe camminate in
montagna, per avere maggiore resistenza. Finalmente l’undici ottobre arrivò il gran giorno. Con il nostro professore di matematica
dell’anno scorso e la professoressa di Italiano
ci siamo recati a Piossasco con un pullman
extraurbano. Appena arrivati siamo andati in
un bar per ristorarci un momento. Siamo poi
partiti con molto entusiasmo e stavolta con un
obiettivo ben preciso e irrinunciabile: arrivare
alla vetta. Prima di arrivare al bosco ai piedi
del monte, c’è da percorrere una lunga salita
sulla strada asfaltata. Giunti al bosco abbiamo
iniziato la scalata; il terreno era molto scivoloso e quindi dovevamo stare attenti. Durante il
percorso abbiamo osservato animali e insetti
molto interessanti come le
processionarie.
Mentre salivamo
abbiamo
effettuato molte
soste per recuperare fiato e
per mangiare o
bere.
Quando
siamo arrivati al
punto in cui ci
siamo fermati la
prima
volta,
eravamo affamati e stanchi
ma la volontà di raggiungere la cima era troppo forte. Quando abbiamo finalmente scorto
la vetta eravamo pieni di gioia! Abbiamo così
potuto visitare e fotografare un edificio religioso, la piccola chiesa romanica di San Giorgio, che sovrasta il monte. Si tratta di una costruzione che precede l'anno mille ed è contraddistinta da tre piccole absidi. Alcuni affreschi del XIV secolo, ora non più visibili, erano
presenti in loco fino alla fine dell'Ottocento.
Attorno alla chiesa recenti scavi hanno ritrovato i resti di un insediamento monastico. Dopo le foto abbiamo pranzato al sacco e ci siamo
riposati un attimo. Il ritorno è stato meno faticoso della salita. Una volta scesi abbiamo preso l’autobus; eravamo molto stanchi. Tornati a
scuola eravamo felicissimi perché avevamo
raggiunto la vetta e anche perché potevamo
finalmente riposare dopo la lunga scalata.
Alex Sottile
Sofia Licitra
Ilenia Scagnolari
Lorenzo Forzese
Numero 3
Cosa ti saresti aspettato dal Progetto
Comenius se fosse toccato a te andare?
Quando il mio nome è stato sorteggiato, ero molto felice, ma non mi sarei
mai immaginato di andare su un cammello tra le dune di sabbia, di conoscere una famiglia cubana e una svedese
che vivono nelle Gran Canaria, di incontrare tanti nuovi amici di paesi lontani…
Prima di partire per la Spagna
l’eccitazione era grande, ma
all’aeroporto un po’ tremavo dalla paura.
Mi spaventava l’idea di andare in un
ambiente sconosciuto, ero preoccupato
per il fatto di dovermela cavare da solo, avrei conosciuto una famiglia nuova.
Inoltre la lingua diversa rendeva tutto
ancora più complesso, anche perché il
mio inglese non è certo oxfordiano!
Ben presto però le mie paure sono sparite grazie ad Alejandro e alla sua famiglia che mi hanno accolto in modo
molto amichevole e informale.
Le attività erano assai intense e ben organizzate: sfruttavamo il mattino per
approfondire temi su tradizioni locali,
costumi e piatti tipici dei paesi partecipanti al progetto ; eravamo Italiani,
Irlandesi, Spagnoli, Norvegesi e Au-
Pagina 11
striaci. Il pomeriggio, approfittando
del fatto che El-Tablero, il paese in cui
vivevamo, era molto piccolo, potevamo facilmente incontrarci tutti insieme; quasi sempre andavamo in spiaggia dove, fra un bagno e un po’ di sole,
imparavamo a conoscerci. Cosa mi è
rimasto di questa bellissima esperienza?
Innanzitutto tanti amici con i quali continuo a sentirmi su Whats – app. In
secondo luogo ho imparato a conoscere
e apprezzare culture, modi di vivere e
cibi molto diversi dai nostri, infine credo di aver migliorato il mio inglese anche se spesso era molto più facile comunicare in Spagnolo. Ma soprattutto
Gran Canaria è un posto bellissimo e
mi mancheranno sempre Alejandro e la
sua famiglia.
Matteo Scalerandi
Calamandrino
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"CALA" NEWS
Intervista al professor Luigi Gigante, inventore dell’Hit ball
L'Hit Ball è tra gli ultimi nati nell’ambito degli sport di squadra, è dinamico e veloce con rapidi spostamenti in spazi ridotti . È nato in Italia nel 1986, in provincia di Torino, da un'idea di Luigi Gigante, insegnante di educazione fisica e attuale Presidente della Federazione Italiana Hit Ball.
In che modo ha deciso le regole di gioco?
Volevo renderlo un gioco senza ruoli: un vero
gioco di squadra. Ho provato dunque a verificare se in altre scuole il discorso Hit ball potesse funzionare.
Qual è il significato della parola Hit Ball?
Il professor Luigi Gigante nella palestra della nostra scuola
Ha un doppio significato, da una parte palla colpita, dall’altra assume il significato di successo
(hit = successo).
Come si diventa giocatori di hit ball?
Professor Gigante, come è nata l’ idea dell’
hit ball?
Una favola: per me è stato così. Erano gli anni Settanta. Fui destinato a una scuola in un quartiere
malfamato di Settimo Torinese. “Venga professo’, le
faccio vedere la palestra.” Un pivello di diciotto o
forse vent’anni mi introdusse in uno scantinato umido e buio dove c’era una sola palla spelacchiata.
Si trattava della palestra! Il preside mi disse che
quella era una classe difficile, ma io non credetti alle
sue parole e dissi:” Stia tranquillo, sono qui per fare
il mio lavoro.” Visto che la palestra era bassa iniziai con un’attività chiamata “Baraonda”, una variante del calcio svedese, anche conosciuto come
“calcio seduto”, utilizzato per il potenziamento degli arti superiori con spostamenti in quadrupedia.
Da qui in poi i giocatori si sono confrontati non più
da seduti ma in piedi, donando alle azioni e ai colpi
fondamentali nuova velocità, rapidità di esecuzione, velocità di reazione, potenza e tatticismo. Provai
questo gioco in altre scuole in cui insegnai e fu un
successo
Nel 1989 venne costituita la prima società sportiva
di “Hit Ball”.
Con la passione, è uno sport che dà dipendenza.
Basta aver voglia di divertirsi e buttarsi nella
mischia.
Qual è l’abbigliamento adatto per i professionisti ?
Bisogna indossare una maglietta numerata davanti e dietro, pantaloncini, scarpe da ginnastica e soprattutto protezioni.
Qual è l’età scelta per questo gioco ?
Non c’è una età specifica, si può praticare
anche alla scuola materna.
Numero 3
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Questo sport è diffuso solo in Italia o anche
in altri paesi d’Europa?
Qualche volta gioca ancora per suo svago personale ?
Anche in altri paesi. Addirittura in India! In
Germania è molto praticato soprattutto nelle
scuole.
Gioco in categoria B1 nonostante i miei 57 anni. La mia squadra ha esordito da poco ma abbiamo un bomber venticinquenne. Giocherò
finché mi divertirò. Giocate finché vi divertite,
ragazzi! L’attività sportiva deve essere seria
ma divertente.
L’hit ball fa parte del C.O.N.I?
Questa è una nota dolente per me. Eravamo
vicini all’obiettivo ma non siamo riusciti a
rendere l’hit ball uno sport certificato. È come quando si pratica il salto in alto: si sta
per saltare e a un certo punto qualcuno alza
l’asta. Comunque non ci arrenderemo.
Qual è la prima scuola in cui ha insegnato?
Scuola media “Gramsci”di Settimo Torinese.
È la scuola dove questo sport è nato.
Quali consigli darebbe a chi
questo sport?
intraprende
Bisogna adeguarsi all’ambiente. Ad esempio
gli arbitri sono aiutati dall’hit ball per la correttezza che lo contraddistingue. Ci sono circa
settecento azioni durante una partita. Sarebbe
impossibile per l’arbitro segnalare scorrettezze.
Il vero sportivo è colui il quale alla fine stringe
la mano all’avversario e si complimenta con
lui.
Ai suoi allievi è piaciuto subito il gioco?
Certo, perché è un vero gioco di squadra
senza alcun ruolo. È questo il motivo per il
quale ho continuato il mio progetto: si tratta di divertimento puro e coniuga in perfetta armonia lo sfogo dell’aggressività e
gli obiettivi del docente. Per me è fondamentale riuscire a preservare l’incolumità
dei giocatori. Posso affermare con orgoglio
che l’hit ball non ha mai causato danni permanenti.
Alessio Griselli
Federica Bellone
Giulia Riccadonna
Greta Meregalli
Niccolò Rubino
Riccardo Francabandiera
Calamandrino
"CALA" NEWS
Pagina 14
LA POSTA DEL CUORE
di Danilo
pagna di banco. Cosa
posso fare?
MI HA CONFESSATO DÌ
AMARE UN’ALTRA
sempre, mentre i fidanzati la
maggior parte delle volte si
Caro Danilo,
vorrei che mi aiutassi a risolvere un problema di “cuore”. Se hai un problema di cuore scrivi
Il mio ragazzo si è innamoraa
to di un’altra, cosa posso fare
La posta del cuore di Danilo
per dimenticarlo?
E-mail
Risposta: Magari potresti cancellare tutti i suoi messaggi,
le sue fotografie, i suoi regali
Risposta: Cerca di accompagnarla
a
casa
portandole lo zaino, oppure spiegale delle lezioni che magari non ha
capito!
Insomma
sii
gentile e, mi raccomando, falla ridere!
[email protected]
lasciano e poi non si parlano
neanche più; quindi, se gli
IL MIGLIORE AMICO
vuoi veramente bene, cerca
Ciao Danilo,
vorrei che mi aiutassi con un
problema sentimentale: sono
menti.
Ciao Danilo,
ho scritto una lettera
d’amore anonima alla mia
compagna di banco e non so
come dirle che sono stato io.
Mi puoi aiutare???
COMPAGNA DÌ BANCO
Risposta: Chiedi a un tuo
amico di dire alla tua compagna di banco che sei stato tu
a scrivere quella lettera, così
non proverai imbarazzo a
rivelarglielo.
di non confidargli i tuoi senti-
innamorata del mio migliore
amico, ma ho paura che lui
non ricambi. Cosa mi consigli?
Risposta: Ti consiglio di riuscire a dimenticarlo, perché i
migliori
amici
durano
per
LETTERA ANONIMA
Danilo,
ho bisogno di te perché
non so come attirare l ’
attenzione della mia com-
Numero 3
Pagina 15
Abdù Gzady
Gigi De Santa
Yugi Scarfeis
Cerca parole
e innamorato?
per un pompier
Qual è il colmo
di fiamma!
Avere un ritorno
Sudoku☺
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