La didattica della fisica nelle principali riviste italiane e straniere
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La didattica della fisica nelle principali riviste italiane e straniere
La didattica della fisica nelle principali riviste italiane e straniere Rita Serafini AIF Associazione per l'insegnamento della Fisica www.aif.it INTRODUZIONE Ringrazio per l’invito che ho accettato con orgoglio e piacere; quando l'ho ricevuto, ho cercato di superare il senso di inadeguatezza, pensando che non avrei potuto in nessun modo rifiutare, visto che da più di dieci anni mi occupo della stampa dell’AIF, come Direttore responsabile de La Fisica nella Scuola. Nel preparare questo intervento, ho tenuto presente innanzitutto l’International Meeting Science Education Journals organizzato a Gaeta dall’AIF nel 1993, il mio punto di partenza, quando in Direttivo mi affidarono l’incarico. Il Pre - Conference BOOK, che raccoglie gli Atti del Convegno, oltre agli interventi dei relatori, contiene la descrizione di oltre 30 riviste con una discussione sulle principali caratteristiche. La raccolta è senza dubbio preziosa, anche a distanza di quasi 20 anni, fermo restando gli inevitabili cambiamenti. Molte di quelle informazioni oggi sono reperibili su Internet, ma ciò nulla toglie al valore di quella ricerca. L'analisi delle riviste prendeva in considerazione, tra l'altro, il target, la struttura, le sezioni, i criteri di pubblicazione degli articoli, quelli per la scelta dei referee ecc. Comunque, la prima vera occasione di confrontarmi con altre riviste omologhe, principalmente europee, si è presentata per me subito, nel 2000 (io ero al primo anno di incarico), con il “Numero europeo”, nato dall’iniziativa dell’allora Direttore del BUP, Boulletin de l'Union des Physiciens, Monique Schwob. A margine di un progetto Comenius, decise di riunire i direttori di sei riviste europee: Italia, Belgio, Inghilterra, Spagna, Germania e, appunto, Francia. L’idea era non solo di confrontare le riviste, ma anche i sistemi educativi. L’Inghilterra, inspiegabilmente, abbandonò il progetto, ma per le altre cinque nazioni partecipanti nacque il numero europeo, che io sappia occasione unica di confronto e scambio tra riviste di diversa origine. Forse la prima differenza che mi colpì fu il numero di discipline coinvolte: soltanto noi dedichiamo la rivista alla sola fisica; per il resto si tratta di fisica e chimica o addirittura scienze in generale, matematica compresa, come in Germania. Dopo una riunione a Badbergzabern, la preparazione è continuata per email e, alla fine del 2001 ha preso corpo il numero europeo. Nell'editoriale scrivevamo Un bollettino europeo, perché? Pensiamo che all’inizio del terzo millennio sia importante aprire le finestre e guardare quel che accade di là dai nostri confini. Noi, chi? I responsabili dei bollettini delle diverse associazioni: tedesca (MNU1), belga (ABPPC2), catalana (Col.legi…3), francese (UdP4), italiana (AIF5), e i redattori di un giornale spagnolo di didattica delle scienze (Alambique) che, un po’ perché avevano avuto contatti anteriori, un po’ perché avevano preso l’abitudine di lavorare insieme, e un 1 2 3 "Der mathematische und naturwissenschaftliche Unterricht", Zeitschrift des Fördervereins MNU "Bulletin de l'Association Belge des Professeurs de Physique et de Chimie" (ABPPC) "Revista del Col.legi oficial de doctors i llicenciats en filosofia i lletres i en ciències de Catalunya" (Col.legi) "Bulletin de l'Union des Physiciens" (UdP) 5 "La Fisica nella Scuola", Bollettino dell'Associazione per l'Insegnamento della Fisica (AIF) 4 po’(confessiamolo ) per caso, si sono ritrovati, alla fine dell’anno 2000 “per fare qualche cosa insieme “. Da molti anni esistono, infatti, contatti tra queste associazioni europee in occasione di congressi nazionali e attraverso relazioni personali. Poi, sotto l’impulso de l’Union des Physiciens (FR), è nato prima un “gruppo Europa”, poi un progetto Comenius “Imparare ed insegnare l’Energia in Europa” (il progetto Comenius arriva a termine quest’anno ). Così gli incontri tra alcuni partners sono diventati più frequenti. E’ in occasione di questi diversi scambi che si è fatta strada un’idea: permettere a tutti i membri delle nostre associazioni di conoscere meglio i loro vicini europei, le loro strategie pedagogiche, i temi che li interessano, l’evoluzione dell’insegnamento delle scienze nei diversi paesi. Approfittare delle nostre differenze, non per uniformare il nostro insegnamento, ma per migliorare e diversificare il nostro agire quotidiano ed aprire nuove piste di riflessione. Questo interesse per “l’altro“, in un contesto mondiale particolarmente difficile, ci sembra sempre più indispensabile. La pubblicazione di questo bollettino è un modestissimo contributo per questo ambizioso obiettivo. Vorremmo che non rimanga una produzione isolata, ma che sia l’inizio di una collaborazione più assidua tra le nostre diverse redazioni. Evidentemente speriamo che altre associazioni, che non hanno partecipato a questa prima esperienza, si uniscano a noi in seguito. In questo numero si troverà un articolo di presentazione delle strutture e dei contenuti degli insegnamenti scientifici nei paesi delle associazioni che hanno contribuito a questo lavoro. Di fronte alle diversità che esistono nella distribuzione delle discipline, nei contenuti dell’insegnamento, nelle strutture amministrative, ci è sembrato impossibile fare una sintesi significativa: abbiamo, quindi, mantenuto i punti più caratteristici di ogni sistema; la loro giustapposizione ed il loro confronto sono di per sé eloquenti! Pubblichiamo, poi, un certo numero di articoli provenienti dalle diverse associazioni. Tali articoli non vogliono essere esemplari, rispecchiano i centri d’interesse degli insegnanti e delle pubblicazioni di ogni paese. Ogni responsabile ha fatto un certo numero di proposte fra le quali abbiamo operato una scelta concertandoci. Gli articoli pubblicati in ogni giornale non sono esattamente gli stessi, anche perché alcuni erano già stati pubblicati prima. Tutti questi articoli sono stati poi tradotti e rivolgiamo un caloroso ringraziamento ai colleghi che ci hanno aiutato in questo grosso lavoro. Infatti, il numero europeo (pubblicato in forme differenti e tempi differenti, ma nel 2001 per tutti) conteneva gli stessi articoli, nati da una selezione sulle proposte di ciascuno. È stata, quella, la prima occasione di confronto; il fatto che solo LFnS fosse dedicata alla sola Fisica ha reso più difficile ripetere l'esperienza, infatti anche il BUP è diventato BUP Chimie e l'Associazione è diventata UdPPC, Union des Professuers de Physique et Chimie. Il vero problema poi è che queste iniziative sono faticose e legate più alle persone, il cui cambiamento determina inevitabilmente l'unicità dell'esperienza. Sono rimasti però gli scambi, l'amicizia con le persone, il confronto, la partecipazione ai Congressi. La lingua italiana è un ostacolo per molti, superato negli ultimi anni, infatti, al prossimo Congresso AIF (Piacenza, 19-22 ottobre 2011) saranno presenti i colleghi di Francia, Belgio, Spagna e Germania. L'analisi delle riviste che presento qui sotto è limitata prevalentemente a quelle che l'AIF riceve in scambio. Le riviste non arrivano tutte alla stessa persona, ma il Gruppo Rapporti con l'Estero dell'AIF cura la diffusione, la presentazione ai Congresso dei numeri più recenti e la proposta di traduzione di articoli per la pubblicazione su La Fisica nella Scuola. Emerge, forse, nelle altre riviste una ricchezza maggiore, una varietà di proposte notevole ed una più immediata spendibilità nella didattica quotidiana. LE RIVISTE ALAMBIQUE Didáctica de las Ciencias Experimentales http://alambique.grao.com/ La rivista Alambique (Didattica delle Scienze Sperimentali) è uno spazio per gli scambi professionali che mira a diffondere le esperienze educative, le pratiche innovative e gli approcci metodologici sperimentati in aula. Di conseguenza, sono incoraggiati tutti i docenti di scienze sperimentali, individualmente o in gruppo, ad inviare lavori relativi ad esperienze, pratiche, riflessioni, orientamenti... Trimestrale, referata, pubblicata con il supporto della Casa Editrice Graò, è dedicata principalmente alla scuola secondaria, ma pubblica talvolta anche articoli per la scuola primaria. Fondata nel 1994, non ha dietro un’Associazione. Ha una struttura fissa: Monografia Intercambio Experiencias practicas Practica en el aula (formazione iniziale) Informaciones Scrive il Direttore di Alambique, Aureli Caamaño: credo che una rivista permetta soprattutto di selezionare una serie di articoli (e autori) che danno un quadro aggiornato delle tendenze, degli approcci, delle risorse e dei materiali relativi ad ogni disciplina. Il processo di revisione tra pari, il controllo ortografico e lo stile, la scelta delle illustrazioni... assicurano una qualità che non sempre si trova in rete o che comunque è difficile da individuare, data la gran mole di materiale esistente. Alambique non è l’unica rivista spagnola, nel 2008 è stata fondata Educació Química EduQ, dedicata alla Chimica. Alambique pubblica solo articoli in castigliano, mentre EduQ pubblica in catalano, spagnolo, italiano, francese e inglese. EduQ è pubblicata dalla Società Catalana di Chimica e usufruisce di sovvenzioni. Purtroppo Alambique non sta vivendo un buon momento, come altre riviste; gli abbonati sono diminuiti negli ultimi anni, da 1500 a 1100; a ciò si aggiungano i problemi della Casa Editrice e l'esistenza di internet fortemente consultata dai giovani. Bisogna quindi riflettere, individuare le cause e trovare alternative. Una soluzione potrebbe essere quella di allargare il bacino d'utenza traducendo gli articoli per diffondere la rivista anche in Spagna, Portogallo e America Latina. Analogamente, si potrebbero selezionare articoli in inglese, francese e italiano per poi tradurli in castigliano; ciò richiederebbe un accordo di cooperazione tra le riviste, cosa ben possibile. La pubblicazione sul web degli articoli permetterebbe la condivisione con più riviste allargandone la diffusione e l'utilità. Oggi, gli insegnanti che hanno letto articoli in lingue diverse dalla propria, con l'eccezione della lingua inglese, è una minoranza. Le riflessioni danno un'idea delle difficoltà incontrate dalle Associazioni e dalle riviste da loro edite, un po' dappertutto. BAPPC Bulletin de l'Association Belge des Professeurs de Physique et Chimie http://abppc.be/ È il bollettino dell'Associazione belga degli insegnanti di Fisica e Chimica; trimestrale, nata nel 1963, è accessibile in rete solo agli abbonati. È, tra le riviste, quella che costituisce un bollettino vero e proprio. Pubblica articoli di fisica e di chimica, ma soprattutto soluzione dei quesiti e problemi delle Olimpiadi francofone, oltre ad informazioni sulle attività dell’Associazione. Le BUP Physique - Chimie http://www.udppc.asso.fr/national/index.php/le-bup Il Bollettino, storica rivista di didattica francese, diffusa anche in Italia, pubblica 10 numeri l'anno - oltre 1000 pagine - ed è naturalmente referata. Per i soci dell'UdPPC (Union des Professeurs de Phyisique et Chimie) è possibile una forma di abbonamento cartaceo + quota di iscrizione e consultazione (e possibilità di scaricare) del web, oppure, a tariffa inferiore, abbonamento on line + quota di iscrizione; in rete l'archivio di tutti gli articoli, ma dal 2004, uno al mese. L’Associazione ha 105 anni e così il Bollettino; dalla sua nascita, nel 1907, l’Union des physiciens si è dotata di un mezzo di diffusione e scambio: il bollettino de l’Union des physiciens. Nel 2003 l’associazione diviene l’Union des professeurs de physique et de chimie (UdPPC) e il suo bollettino "Le Bup physique-chimie". Il Bup non è soltanto testimonianza della vita dell'associazione ma rappresenta un insieme unico di conoscenze sull'insegnamento della fisica e della chimica nelle scuole francesi. Gli articoli proposti, molto diversificati, si prestano, molto bene, sia alla diffusione delle conoscenze fondamentali, alla presentazione dei risultati in ricerca didattica che alla descrizione di protocolli sperimentali, costruzione di apparecchi o temi di concorso. Il Bollettino ben Interpreta contemporaneamente gli interrogativi e le preoccupazioni degli insegnanti di fisica e chimica nel loro lavoro. Nell'ultimo Editoriale si legge: – La méconnaissance de la revue chez les jeunes collègues semble moins due à un problème de prix qu’au fait que ceux-ci n’ont pas forcément utilisé Le Bup pour préparer leurs concours. Un tarif d’adhésion et d’abonnement pour les étudiants et les stagiaires réellement incitatifs est proposé. La frequenza di pubblicazione permette al Bup - Chimie di riportare notizie sulla vita dell'associazione, sui rapporti con le Istituzioni, le prese di posizione nei confronti delle riforme, le proteste... Giornale di Fisica http://www.sif.it/SIF/it/portal/riviste Dovere di ospitalità e un abbonamento al Giornale di Fisica più che trentennale mi consentono di parlare con cognizione di causa: gli articoli del GdF, di didattica e storia della fisica, hanno avuto un'influenza notevole nel mio insegnamento. Il GdF è una delle riviste edite dalla SIF trimestrale in lingua italiana, è destinata particolarmente agli insegnanti di fisica delle scuole secondarie, tecniche e industriali. Mira a fornire aggiornamenti sulle più recenti ricerche in tutti i campi della fisica, sui più moderni metodi didattici e sulle nuove tecniche di insegnamento. Accanto ad articoli di base sono presenti anche le seguenti rubriche: Opinioni a confronto, un forum di discussione per problemi di attualità; Problemi, esperimenti, proposte che tratta di problemi ed esperimenti adatti ad uso didattico; Antologia che ripubblica materiale di archivio ritornato di attualità; Glossario, dove vengono chiariti termini o concetti fondamentali per l'apprendimento della fisica; Osservatorio, contiene contributi ad invito sulle recenti acquisizioni nei vari campi della fisica. La Fisica nella Scuola www.aif.it Sia il GdF (nato nel 1963) che LFnS (nata nell'attuale veste nel 1968) sono dedicate alla sola fisica; entrambe le riviste sono referate e condividono la scelta di non sollecitare articoli, ma aspettare le proposte degli insegnanti di scuola secondaria o universitari. Ciò rende in qualche modo più difficile mantenere una struttura fissa e la presenza di alcune rubriche in ogni numero. Esistono poi difficoltà ad ottenere contributi ad invito, come mi faceva notare G. Giuliani, vicedirettore del GdF, tant'è che la rubrica Osservatorio non ha un futuro assicurato. Alla ricerca di spazi, in un Direttivo congiunto SIF- AIF ci si è orientati per la pubblicazione sul GdF di articoli di ricerca e di approfondimento, lasciando a LFnS la didattica. Anche per questo motivo, è stipulato un accordo tra i Direttori delle riviste per eventuale scambio di articoli in base alla migliore collocazione su una delle due. Lo scambio è già avvenuto con successo. SER Science Education Review http://www.scienceeducationreview.com/index.html SER, trimestrale, nasce nel 2002, solo on line. Peter Eastwell, il Direttore, ha dato alla rivista un respiro internazionale ed apre alla collaborazione di insegnanti di ogni Paese. Pubblica articoli peer-reviewed di ricerca e altri articoli per la primaria e la secondaria dedicati all'insegnamento delle scienze e alla ricerca didattica. Eastwell propone anche forme di abbonamento/consultazione temporanea gratuite, di cui ho usufruito anch'io. Gli insegnanti delle scuole elementari e superiori, così come quelli universitari, sono persone impegnate, che si trovano nell'impossibilità di tenere il passo con gli ultimi sviluppi nell'insegnamento delle scienze. Science Education Review (SER) fornisce le risposte giuste; è pubblicato, in inglese, tre volte l'anno. I contenuti della rivista sono principalmente rivolti alla scuola primaria e secondaria, ma facilmente trasferibili al contesto universitario. La rivista contiene una sintesi delle ricerche accuratamente selezionate e altri articoli provenienti da tutto il mondo. Mentre alcuni sono riassunti compilati dal curatore, gli altri sono un contributo da parte degli autori degli articoli originali. Articoli, dimostrazioni scientifiche, esperimenti degli studenti, attività per stimolare o rivedere le concezioni alternative studenti, incidenti critici, storie di scienza, risposte alle domande degli insegnanti, strategie di apprendimento/insegnamento, la poesia della scienza, compiti di valutazione, altre risorse utili in aula, link, interviste con gli educatori della scienza leader, forum, curiosità, citazioni, umorismo e altro ancora. SIS SCIENCE IN SCHOOL http://www.scienceinschool.org/ La rivista è edita da EIROforum, una collaborazione tra sette organizzazioni europee di ricerca (CERN, ESA, ESO, EMBL, ESFR, ILL, EFTA-JET). È nata nel 2006, nell’ambito di un progetto finanziato dalla Commissione Europea (Nucleus), insieme al progetto Science on Stage e prosegue ora con finanziamento di EIROforum. Gli scopi dichiarati sono "promuovere un insegnamento scientifico rinnovato, favorendo la comunicazione tra insegnanti, scienziati e chiunque sia coinvolto nell’istruzione scientifica in Europa". È rivolta a insegnanti di discipline scientifiche, tocca argomenti non solo di fisica, chimica e biologia, ma anche di scienze della terra, matematica, ingegneria e medicina con proposte spesso interdisciplinari. Contiene proposte didattiche, articoli divulgativi su argomenti di ricerca di frontiera, interviste con giovani scienziati e insegnanti innovativi, recensioni di libri e altre risorse, informazioni su eventi scientifici europei dedicati ad insegnanti e studenti. Ogni articolo è accompagnato da un interessante riquadro a cura della redazione con "consigli per l’utilizzo didattico" (età, problemi sollevati, argomenti di discussione) e con riferimenti al sito web per approfondimenti e altri articoli sull’argomento. Chiunque può sottoporre articoli (in inglese) la cui pubblicazione è sottoposta a referaggio da parte di un comitato di redazione europeo. Esiste una versione on line www.scienceinschool.org con articoli tradotti in varie lingue europee, un forum di discussione seguito da decine di migliaia di utenti e, per ora, una versione cartacea a colori, quadrimestrale (20 uscite), che viene distribuita GRATUITAMENTE a circa 3000 abbonati e diffusa in quasi 10000 copie ad eventi, congressi, promossi o seguiti dalle organizzazioni di ricerca coinvolte. Gli interessati possono abbonarsi o richiedere copie a: Eleanor Heyes [email protected] Bollettino della SSIMF Società Svizzera degli Insegnanti di Matematica e Fisica http://ssimf.ch/fr/home.page La Società Svizzera degli Insegnanti di Matematica e di Fisica (SSIMF) è membro della Società Svizzera degli Insegnanti delle Scuole Secondarie (SSISS). La SSIMF comprende cinque commissioni permanenti, che – nella loro regione linguistica - concepiscono e pubblicano dei manuali per l’insegnamento, organizzano corsi di aggiornamento e si occupano di altri compiti legati alla rispettiva disciplina. Iscrivendosi alla SSIMF si è iscritti anche alla SSISS Il Bollettino assicura lo scambio di informazioni tra i soci della SSIMF; quadrimestrale, pubblica articoli scientifici (in tedesco, francese e italiano), rapporti d’attività su congressi e corsi, prese di posizione o articoli di fondo, come pure comunicazioni di natura amministrativa. La pubblicazione di manuali per l’insegnamento è da sempre una delle attività principali delle commissioni della SSIMF. Queste opere apportano un contributo concreto a una armonizzazione degli insegnamenti, nel pieno rispetto della libertà didattica e della libertà di scelta dei libri di testo. Una veste austera, una grafica essenziale e l'assenza di colore nulla tolgono alla fruibilità degli articoli, disponibili online anche per i non soci. SSR School Science Review http://www.ase.org.uk/journals/ È una delle riviste dell’Association for Science Education che pubblica anche Primary Science, Science Teacher Education, quest'ultima solo on line e l'unica disponibile per i non soci. L'Associazione per l'educazione scientifica (ASE) è la più grande associazione di settore nel Regno Unito. Ne fanno parte insegnanti, tecnici e altri che si occupano di educazione scientifica. L'Associazione svolge un ruolo significativo nel promuovere l'eccellenza nell'insegnamento e nell'apprendimento delle scienze nelle scuole e nelle università. Lavorando a stretto contatto con il mondo della ricerca, gli organismi professionali, l’industria e il commercio, l'ASE fornisce nel Regno Unito una rete che riunisce singoli individui e organizzazioni per condividere idee e affrontare le sfide per l'insegnamento delle scienze, sviluppare le risorse e promuovere la qualità per uno sviluppo professionale continuo. L'Associazione per l'educazione scientifica può far risalire le sue origini al 1900. Il primo incontro annuale si è tenuta nel mese di gennaio 1901 che poi ha portato alla formazione dell'Associazione. La rivista ha un numero di pagine elevato, 144, e spesso dedica monografie a temi di particolare interesse per esempio in occasione di anniversari: DNA, Einstein. Molto interessanti le Science notes, questioni molto brevi del tipo problemi, domande, casi particolari. SSR avrebbe dovuto far parte dell'èquipe del numero europeo ed in effetti il Direttore Mick Nott intervenne alla prima riunione, senza poi dare seguito alla partecipazione. TPT The Physics Teacher http://tpt.aapt.org/ In lingua inglese, nata nel 1963, è una delle riviste dell'American Association of Physics Teachers (AAPT): Dedicated to the strengthening of the teaching of introductory physics at all levels. I livelli scolastici interessati sono la scuola secondaria superiore (High School) e i primi anni post secondari (College). Nell’ambito del College l’interesse è rivolto ai corsi introduttivi di approfondimento frequentati non solo dagli studenti che si preparano a carriere specialistiche (tecniche o di ricerca scientifica), ma anche ai futuri insegnanti di scuole elementari e/o secondarie. Referata, nel maggio 2010 sono stati pubblicati, ringraziandoli, i nomi di 279 referee tra cui alcuni italiani. La rivista è diffusa ovviamente anche al di fuori degli Stati Uniti, per il 18% nel 1993, per il 14% nel 2001. Considero TPT un must, un punto di riferimento; spesso traduciamo articoli per LFnS; l'attuale Presidente dell'AAPT, D. Sokoloff, sarà ospite del prossimo Congresso AIF (Piacenza, 19-22 ottobre 2011). Naturwissenschaften im Unterricht Physik (Unterricht Physik) http://www.unterricht-physik.de La rivista è pubblicata, naturalmente in tedesco; ha un editore, Friedrich Verlag in collaborazione con Klett (casa editrice scolastica). È destinata ad insegnanti di fisica di scuola secondaria del I livello, cioè gli anni corrispondenti alla nostra scuola media e al biennio della secondaria superiore. La rivista è referata da un gruppo di responsabili o curatori della rivista, i cui componenti negli anni sono cambiati e aumentati di numero e provengono tutti (o quasi) dagli istituti universitari che si occupano di didattica della fisica. È una rivista molto interessante, con contenuti facilmente accessibili e suggerimenti immediatamente sfruttabili in classe. Vengono pubblicati sei numeri ogni anno, ma di solito due numeri sono raccolti in uno particolarmente "corposo". Ogni numero si occupa di un tema che può essere un argomento disciplinare particolare (tipo "Energia solare", "L'occhio", "Il vento" ecc.) oppure cura un aspetto didattico, che può essere limitato ad un argomento (Materiali e metodi: Strumenti ottici, "Materiali e metodi: problemi autentici) oppure di tipo generale, come "Modelli", "Storia della fisica". L'MNU, l'associazione di insegnanti di matematica e scienze sperimentali ha una sua rivista, ma di livello più avanzato e generale rispetto a questa. UP è un prodotto editoriale, nel senso che vive degli abbonamenti degli insegnanti e, come tale, deve avere una immediata utilità per insegnanti di tutti i livelli, che devono sopravvivere in un mondo non facile, con programmazioni continue ed esigenti. Per ogni articolo è indicato il tipo di scuola e il livello a cui è rivolto; spesso si specifica che l'articolo può servire ad aumentare la motivazione degli alunni o per il consolidamento. Non è rivolto sicuramente a insegnanti particolarmente esperti. In generale le formule sono poche ed elementari, mentre molto spazio viene dedicato a programmare e mettere insieme attività di laboratorio e problemi finalizzati ad un obiettivo specifico. Ci sono spesso schede già pronte da fotocopiare, con le istruzioni dettagliate per i ragazzi.