n.2.25luglio2011

Transcript

n.2.25luglio2011
2
ANNO 12
25 luglio 2011
C
omunicazione
IL GIORNALE DELLE AUTONOMIE LOCALI
Direttore responsabile: Andrea Piraino
Edizioni SI.S.COM. s.r.l. - sito web www.settimanalecomunicazione.it
Scala presidente dell'Anci
Eletto dal congresso all'unanimità
E’ Giacomo Scala, sindaco di Alcamo, il nuovo presidente dell’AnciSicilia: è stato eletto, per acclamazione, nel corso della decima
assemblea congressuale dell’Associazione, che si è svolta sabato
scorso, a Palermo.
L’elezione del nuovo presidente è
avvenuta dopo la nomina dei 65
membri del consiglio regionale.
Nello Di Pasquale, sindaco di Ragusa, è stato invece eletto vicepresidente vicario.
Designati anche 3 consiglieri nazionali e i 33 delegati che prenderanno parte al congresso nazionale
dell’Anci, che si svolgerà a Brindisi
dal 5 all’8 ottobre (a pag.3).
Ex Deposito delle Locomotive - Palermo
Comuni, le novità
del referendum
Il Governo in visita
a Lampedusa
Speciale Ragusa,
Di Pasquale bis
Nota interpretativa predisposta dall’Anci allo scopo di facilitare una lettura sistematica
delle norme nazionali e comunitarie e delle pronunce della Corte Costituzionale e per
mettere a disposizione dei Comuni gli strumenti operativi necessari ad applicare le norme.
Il Ministro Prestigiacomo in
"missione" a Lampedusa per
trovare soluzioni immediate e
durature affinchè si realizzi il rilancio economico e culturale
dell'Isola. "Facciamola diventare l'oasi degli artisti rafforzando la sua vocazione verso
l'arte e la musica"
Per Nello Di Pasquale, rieletto
sindaco del capoluogo ibleo,
l'obiettivo principale sarà quello di continuare quanto già
avviato. Tra le priorità, completare le opere in fase di definizione, tra cui i parcheggi e
la riqualificazione del centro
storico.
a pag. 5
a pag. 6
a pag. 9
sommario
3 ISTITUZIONI
Eletto il sindaco di Alcamo
alla guida dell'Associazione
Di Pasquale è il vicepresidente
4 RISORSE
P.A. Approvate le norme sulla
disabilità permanente
E' prevista una verifica dell'inidoneità
5 SERVIZI
Dai risultati del referendum
le nuove modalità di gestione
Dall'Anci una guida per orientarsi
6 SERVIZI
Piani operativi di emergenza
contro le ondate di calore
Come tutelare bambini ei anziani
7 AMBIENTE
Il Ministro Prestigiacomo in
"missione" a Lampedusa
Interventi per valorizzare l'Isola
8 SVILUPPO
Progetti strategici Italia-Tunisia
bando da 9 milioni
La Sicilia cerniera fra UE e Africa
9 SPECIALE RAGUSA
Viaggio tra memoria e cultura
passando dalla collina di Ibla
La storia della città
Riqualificare il centro storico,
primo obiettivo di Di Pasquale
Rieletto nel capoluogo ibleo
"Una città a misura d'uomo,
più solidale e vivibile"
Il programma del Sindaco
Di Noia:"Viviamo un periodo
di rinnovamento e rilancio"
"Tanti progetti per una città moderna"
13 L'INTERVENTO
I giovani amministratori
uniti contro la criminalità
di G. D'Arrigo e D. Ribaudo
14 RUBRICHE
Dai Comuni / Dalle Gazzette
Dall'Agenda / Dall'Esperto
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L’editoriale di Andrea Piraino
DOPO IL CONGRESSO,
UN'AZIONE UNITARIA
Q
uello che si è svolto sabato scorso non è stato un congresso
ordinario ma un congresso che aveva la priorità di rimettere in ordine gli organismi dell’Associazione con l’obiettivo
di rilanciarne vigorosamente l’azione. Non solo questo è stato portato
a termine, ma il traguardo è stato raggiunto in maniera unitaria e condivisa da tutte le forze politiche. I nuovi organismi, eletti durante la
decima assemblea congressuale, avranno adesso il compito di fornire
nuove prospettive non solo per rilanciare il ruolo dell’Associazione
ma per creare una maggiore unità tra gli enti locali, per fare in modo,
quindi, che si segua un percorso condiviso finalizzato a esprimere le
esigenze di tutti. A fronte di una grave crisi economica che ha messo
in ginocchio moltissimi comuni, sia a livello nazionale che a livello
regionale, oggi più che mai c’è bisogno che l’AnciSicilia si faccia portavoce delle esigenze del territorio, che spinga le riforme istituzionali
annunciate e crei una sinergia concreta tra Regione e Comuni. Come
ho già accennato, le nostre comunità vivono un momento di difficoltà enorme, solo per fare un esempio gli ultimi dati confermano un
tasso di disoccupazione altissimo, e lo scontento sociale si manifesta,
troppo spesso, attraverso azioni di violenza che mettono in ginocchio
molte città. In questo contesto, si inserisce, dunque, l’azione di impulso dell’AnciSicilia che deve rilanciare il proprio ruolo di portavoce
evidenziando i problemi degli enti locali e le possibili soluzioni da
concertare con le istituzioni del territorio, prima fra tutte la Regione
Siciliana. Essa, infatti, non può affrontare da sola il processo di rinascimento dei comuni, deve essere, infatti, opportunamente sollecitata e avviare un’interazione programmata con i comuni, ovvero con
quelle istituzioni che sono in grado di presentare in maniera concreta
le esigenze del territorio. Questa è, dunque, la missione dell’AnciSicilia: dare un forte messaggio alle istituzioni per sostenere gli enti
locali in un cammino lungo e difficile, finalizzato alla rinascita delle
comunità che hanno il diritto di vivere in un territorio dove la qualità
delle vita sia alta e dove vengano riconosciuti i d i r i t t i , m a a n c h e i
dove r i , d i t u t t i . Ciascuno di noi, dovrà fare la propria parte, avendo la capacità di superare anche le appartenenze politiche, perché i
cittadini hanno bisogno di risposte univoche e concrete. Sono sicuro,
infine, che Giacomo Scala, nuovo presidente dell’Associazione, si farà
carico, con la professionalità e la serietà che lo hanno sempre contraddistinto, di riavviare il percorso innovativo dell’AnciSicilia. A lui,
al neo vicepresidente, Nello Di Pasquale, e a tutti i consiglieri eletti
porgo i miei migliori auguri di buon lavoro. ■
Comunicazione
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istituzioni
Eletto il sindaco di Alcamo
alla guida dell'Associazione
Nello Di Pasquale, sindaco di Ragusa, è il vicario
Definita la composizione del nuovo
consiglio regionale, composto da
65 membri. Eletti anche i tre consiglieri nazionali e i 33 delegati che
parteciperanno al congresso nazionale dell'Anci che si svolgerà a
Brindisi dal 5 all'8 ottobre prossimo
G
iacomo Scala, sindaco di Alcamo, è il nuovo presidente dell’AnciSicilia: è stato eletto, per acclamazione, nel corso della decima assemblea congressuale dell’Associazione, che si è svolta sabato scorso, a
Palermo. L’elezione del nuovo presidente è avvenuta
dopo la nomina dei 65 membri del consiglio regionale.
Nello Di Pasquale, sindaco di Ragusa, è stato invece
eletto vicepresidente vicario. Designati anche 3 consiglieri nazionali e i 33 delegati che prenderanno parte al congresso nazionale dell’Anci, che si svolgerà a
Brindisi dal 5 all’8 ottobre. A conclusione del congresso, Calogero Pumilia, sindaco di Caltabellotta che ha
presieduto i lavori dell’assemblea, si è congratulato
con gli intervenuti: “L’AnciSicilia – ha detto – ha finalmente raggiunto la propria unità e mi auguro che il lavoro che, d’ora innanzi, verrà portato avanti sarà sempre e solo in rappresentanza e a tutela dei comuni”.
Diego Cammarata, sindaco di Palermo e presidente
uscente dell’Associazione, ha espresso la propria soddisfazione per l’elezione del sindaco di Alcamo: “Mi
congratulo con Giacomo Scala – ha spiegato - e gli
auguro buon lavoro. Scala sarà certamente un buon
presidente e garantirà l’immagine dell’Associazione,
lavorando nell’interesse di tutti i comuni siciliani”.
Nel corso del prossimo consiglio regionale, che sarà
convocato nei prossimi giorni, si provvederà alla nomina del segretario generale e all’elezione dei membri
del comitato direttivo, dell’ufficio di presidenza e del
collegio dei revisori dei conti. Il comitato direttivo è
composto dal presidente, dal segretario generale, dai
quattro componenti dell’ufficio di presidenza, dai sei
membri eletti dal consiglio regionale e dai nove presidenti dei coordinamenti provinciali. L'ufficio di presidenza, che coordina le attività dell’associazione, è, invece, composto dal presidente dell’Anci Sicilia, dal
segretario generale e da quattro componenti del
comitato direttivo eletti dal consiglio regionale. ■
Il saluto del neo presidente Giacomo Scala
"Adesso bisogna definire le priorità da affrontare in maniera unitaria"
“Lasciati finalmente alle spalle i
momenti di acredine, ci accingiamo a tracciare, in maniera
unitaria, un nuovo percorso. Non
posso nascondere la mia soddisfazione per questo nuovo incarico che cercherò di affrontare
serenamente e nel miglior modo
possibile, combattendo per i diritti degli enti locali. Faremo sentire
la nostra voce in maniera forte,
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avremo tante battaglie da combattere e, sono sicuro, che tutti
lavoreremo in questa direzione.
Convocheremo, il più presto possibile, il consiglio regionale per definire gli organismi e per tracciare
le priorità da affrontare. Sono tanti, infatti, i problemi e non c’è più
tempo da perdere. Quello che
ci aspetta è un lavoro d’equipe,
un impegno sinergico che coin-
volgerà tutti gli organi dell’Associazione. Il nostro obiettivo sarà
avviare una nuova stagione da
affrontare con maturità e spirito
unitario. Ringrazio, quindi, tutti gli
intervenuti per la fiducia accordatami e a loro rivolgo l’invito di
essere sempre presenti e attivi
all’interno dell’Anci, perché c’è
sempre bisogno del contributo e
del sostegno di tutti”.
Comunicazione
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risorse
P. A., approvate le nuove norme
sulla disabilità permanente
Il regolamento prevede una verifica dell'inidoneità
L'amministrazione, dopo l'esito
dell'accertamento medico può
adibire il dipendente a mansioni
di altro profilo professionale,
equivalenti o inferiori.
S
u proposta del ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta, di concerto col ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
Maurizio Sacconi, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto del Presidente della Repubblica che
ha come titolo il "Regolamento recante disciplina in
materia di permanente inidoneità psicofisica dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche dello Stato
e degli enti pubblici nazionali ai sensi dell'articolo 55
octies del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165".
Il regolamento disciplina il procedimento di verifica
dell'inidoneità permanente psicofisica al servizio dei
dipendenti, anche con qualifica dirigenziale, delle
amministrazioni dello Stato. Per il personale in regime
di diritto pubblico (militari, diplomatici, magistrati) rimane ferma la disciplina prevista dai rispettivi ordinamenti. Il provvedimento integra, senza sovrapporvisi, la disciplina legislativa vigente prevista per altre e
specifiche finalità sulle conseguenze dell'inidoneità
psicofisica permanente del dipendente pubblico.
La procedura di verifica può essere attivata dall'amministrazione sia in caso di assenza del dipendente
per malattia protratta (oltre un certo periodo) sia
in presenza di comportamenti del dipendente che
facciano ragionevolmente presumere una inidoneità permanente o assoluta al servizio. Nel caso
di circostanze che sconsiglino la presenza in ufficio
del dipendente è prevista la sospensione cautelare
dal servizio prima che il dipendente sia sottoposto
alla visita di idoneità. In caso di accertata inidoneità permanente relativa, l'amministrazione può
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adibire il dipendente a mansioni di altro profilo professionale, equivalenti o inferiori. Se si tratta di dirigente può essere conferito un incarico dirigenziale
diverso, compatibile con l'esito dell'accertamento
medico. Se si accerta la permanente inidoneità assoluta psicofisica, o nel caso in cui il dipendente si
rifiutasse ripetutamente di sottoporsi alla visita medica, è prevista la risoluzione del rapporto lavorativo. Per quanto concerne il trattamento giuridico
ed economico l'amministrazione pone in atto ogni
tentativo di recupero al servizio nelle strutture organizzative di settore, anche in mansioni equivalenti o
di altro profilo professionale riferito alla posizione di
inquadramento, valutando la giustificazione e l'adeguatezza dell'assegnazione in riferimento all'esito
dell'accertamento medico e ai titoli posseduti, ed
assicurando eventualmente un percorso di riqualificazione. Resta ferma la disciplina vigente in materia
di trattamenti pensionistici per inabilità, comprese la
legge 8 agosto 1995, n. 335 e il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1092.
Resta salva, infine, la disciplina di maggior favore
della legge n. 68 del 1999 per i lavoratori che, non
essendo disabili al momento dell'assunzione, abbiano acquisito per infortunio sul lavoro o malattia professionale eventuali disabilità.
Fonte: Ministero della Funzione Pubblica ■
Comunicazione
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servizi
Dai risultati del referendum
le nuove modalità di gestione
Come orientarsi: ecco un vademecum dell’Anci
A disposizione dei comuni
gli strumenti operativi necessari
all’interpretazione delle norme
nazionali e comunitarie
Dal voto popolare non consegue
l’automatica scadenza
degli affidamenti già effettuati
A
seguito degli esiti referendari i Comuni sono investiti di una nuova “libertà responsabile”, che
responsabilmente utilizzeranno e del cui utilizzo saranno chiamati a rispondere. Sarà necessario fare
alcune valutazioni circa gli effetti normativi concre- ta, infatti, resta ferma la necessità di una sana e
ti che si generano nei confronti degli enti e delle si- corretta gestione economico-finanziaria che deve
tuazioni in essere e a tal proposito L’Anci nazionale garantire una qualità elevata dei servizi ed investiha predisposto una nota interpretativa (reperibile menti nelle reti e negli impianti.
sul sito www.anci.it) con lo scopo di facilitare una In merito alle gestioni esistenti, dal referendum non
lettura sistematica delle norme nazionali e comuni- consegue infatti l’automatica scadenza o l’illegittarie, delle abrogazioni e delle pronunce della Cor- timità degli affidamenti in essere di conseguenza
te Costituzionale per mettere a disposizione dei Co- resteranno attivi, fino alla scadenza naturale, gli afmuni gli strumenti operativi volti a rassicurare gli enti fidamenti dei servizi effettuati a società pubbliche
in house providing che soddisfastessi nell’interpretazione delle
no i requisiti fissati dalla giurisprunorme che saranno chiamati a
Restano attivi i contratti
denza comunitaria. Non esiste,
svolgere in sede territoriale.
infatti, nessun obbligo per i CoL’effettiva portata della consula società pubbliche
muni di ridurre le proprie partecitazione popolare è, infatti, più
in house providing
pazioni secondo tempi e modavasta rispetto alla sola richiamache seguono i criteri Ue
lità prestabilite per poter portare
ta pubblicizzazione dell’acqua
a scadenza i contratti in essere.
ed investe le modalità di affidaNessun obbligo
Ma ciò che è opportuno evidenmento di servizi pubblici locali a
di
ridurre
le
proprie
ziare è che erano e restano illerilevanza economica, come trapartecipazioni secondo
gittime le società non in house
sporti pubblici locali e rifiuti.
providing e potrebbero esserlo
Anche dopo la pronuncia refetempi prestabiliti
le società miste il cui socio sia
rendaria i Comuni sono chiamastato selezionato senza gara o in
ti, da un lato, a garantire alle comunità locali l’accesso ai beni ed ai servizi pubblici base a requisiti non specifici (cd socio generalista).
e, dall’altro, a ricercare un rapporto fra costi e ta- Il referendum sostanzialmente ha posto le modalità
riffe che consenta alla gestione di essere in pareg- di gestione in house e le altre sullo stesso piano purgio. Qualsiasi forma di gestione venga individua- chè entro specifici parametri comunitari. ■
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Comunicazione
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servizi
Piani operativi di emergenza
contro le ondate di calore
Circolare del Ministero a tutela delle fasce a rischio
L'obiettivo prioritario del provvedimento sarà quello di fornire assistenza ai cittadini a rischio attraverso
una concreta sinergia fra i vari livelli
istituzionali, senza spreco di risorse
umane ed economiche
C
on una circolare, a firma del Ministro della salute Ferruccio Fazio, indirizzata, ad Anci, Regioni, Ordine dei Medici e principali sigle sindacali
dell’area della medicina generale, si ripropone il
tema della difesa della parte più vulnerabile della popolazione (in particolare: persone anziane,
soggetti con patologie a carico dell’apparato respiratorio e cardiovascolare, fasce di popolazione
di basso livello socioeconomico, neonati, bambini
molto piccoli) dai rischi sanitari connessi alle ondate
di calore.
Nella nota, si ricorda che è fondamentale predisporre a livello locale protocolli operativi di emergenza da redigere sulla base delle indicazioni contenute nelle “Linee guida per preparare piani di
sorveglianza e in risposta verso gli effetti sulla salute
da ondate di calore”, già inoltrate dal Ministero, a
Regioni, Comuni e Medici di medicina generale e,
comunque, disponibili al link www.salute.gov.it e si
invitano gli Amministratori locali a dotarsi al più presto di tali strumenti operativi al fine di fronteggiare le
emergenze che si creano nelle grandi città a causa
delle alte temperature e dello spopolamento di interi quartieri, in occasione delle partenze di agosto
Il Ministero della salute, inoltre, come evidenziato
dalla circolare, considera obiettivo prioritario la realizzazione di una concreta sinergia tra i vari livelli
istituzionali (sanitari e sociali) al fine di creare una integrazione di base nella realizzazione degliinterventi
di sorveglianza e prevenzione.
Sarà, inoltre, necessario che gli Assessorati, le Asson.2 » 25 luglio 2011
ciazioni dei Medici, di Medicina generale ed i Prefetti, ciascuno per quanto di propria competenza,
facciano riferimento alle proprie banche-dati al fine
di razionalizzare ogni iniziativa rendendola utile a
prevenire situazioni di grave disagio o di grave rischio per la salute dei cittadini più vulneraili o con
patologie gravi e senza rischio di spreco di risorse
umane ed economiche.
Un'azione concertata, utile a favorire un miglior
coordinamento nello svolgimento delle attività locali necessarie a prevenire e fronteggiare gli effetti
delle ondate di calore diventa assolutamente indispensabile anche e soprattutto nei comuni a vocazione turistica dove la popolazione, nel periodo
delle ferie estive, spesso si raddoppia o si triplica.
Gli Amministratori locali dovranno, preferibilmente,
avviare una massiva campagna informativa dando le indicazioni di base affinche, soprattutto anziani e bambini evitino di stare all'aperto nelle ore
più calde della giornata e soprattutto seguano
una correta alimentazione e un'adeguata idratazione. La nota conferma, in ultimo, che a supporto
delle iniziative locali anche quest’anno saranno disponibili sui portali del Ministero e del CCM (http://
www.ccm-etwork.it/prg_area3_anziani_clima_sistema_allerta): specifiche pagine web dedicate al
tema caldo, rivolte ai cittadini, agli operatori ed ai
soggetti istituzionali, che saranno periodicamente
aggiornate e forniranno informazioni e documenti
tecnici utili a migliorare le conoscenze e sui rischi
del caldo e sulle misure da adottare per prevenirli,
nonché indicazioni sui numeri verdi ed i servizi locali
attivati sul territorio per l’estate 2011.
Sono state predisposte, inoltre, quattro diverse brochure in formato elettronico rivolte, rispettivamente,
alla popolazione in generale, ai medici di medicina
generale, agli operatori sanitari di istituti di ricovero
per anziani e alle badanti, reperibili in sei lingue (inglese, francese, spagnolo, russo e polacco) e ove
le condizioni meteo-climatiche dovessero richiederlo, verrà attivato a livello centrale il servizio telefonico di pubblica utilità “1500” ■
Comunicazione
6
ambiente
Il Ministro Prestigiacomo
in "missione" a Lampedusa
"Facciamo delle Pelagie un centro naturalistico"
Il programma di riqualificazione del
Governo dovrà rappresentare il Materplan per la trasformazione e la
valorizzazione dell'immagine dell'Isola, attraverso la mobilità sostenibile e le infrastrutture turistiche
“
Per Lampedusa è necessario un progetto all’alUno scorcio di Lampedusa
tezza delle sue straordinarie risorse ambientali e
paesaggistiche”. Lo ha affermato il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, coordinatrice degli
interventi per la riqualificazione di Lampedusa al connubio con l’arte e la musica enfatizzando la sua
termine del suo sopralluogo, avvenuto nei giorni vocazione ad essere oasi di artisti e quindi luogo di
eventi attorno alla fondazione O’scià di Claudio Bascorsi, nell’Isola.
“Esistono le condizioni – ha affermato il Ministro - per glioni”.
fare delle Pelagie un magnifico polo naturalistico e “Lampedusa – ha rilevato infine Stefania Prestigiacomo - è un tesoro per i suoi
turistico un “arcipelago verabitanti e per l’Italia, deve
de” europeo. Il programma
diventare una perla preziosa
di riqualificazione del Go"
Bisogna
rafforzare
il
suo
sul mercato turistico -mediaverno deve rappresentare il
tico internazionale, prenden“Masterplan” per la trasforconnubio con l'arte e la
dosi quel ruolo che la sua
mazione e valorizzazione
straordinaria natura le ha redell’immagine e della qualimusica, enfatizzando la
galato”.
tà dei servizi di Lampedusa.
sua vocazione ad essere
Nel corso della sua “missioC’è certamente molto da
ne” a Lampedusa il Ministro
fare ma ci sono le risorse per
oasi di artisti e di eventi"
Prestigiacomo, che è stata
farlo e la possibilità di avviare
accompagnata dal sindatutto in tempi brevi. Lampeco Dino De Rubeis, dall’asdusa deve esaltare il suo paesaggio con interventi quali il piano del colore e la sessore regionale Gianmaria Sparma, da tecnici e
creazione di itinerari che esaltino la bellezza dei luo- funzionari ministeriali, ha visitato anche il centro di
ghi, la suggestione dei panorami e le sue specialità accoglienza dell’isola che ospita i migranti giunti
negli ultimi giorni. Al termine il Ministro ha presieduto
eno-gastronomiche.
"Lampedusa deve qualificare la sua ospitalità - un vertice cui ha partecipato il Prefetto di Agrigencontinua il Ministro Prestigiacomo - intervenendo su to Francesca Ferrandino. Presente durante la visita
servizi quali la mobilità sostenibile e l’infrastruttura- lampedusana della Prestigiacomo anche il cantauzione turistica legata alla sua risorsa più preziosa ed tore Claudio Baglioni, cittadino onorario dell’isola e
esclusiva : il mare. Lampedusa deve rafforzare il suo animatore della fondazione “o’ Scià”. ■
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Comunicazione
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sviluppo
Progetti strategici Italia-Tunisia,
presentato bando da 9 milioni
La Sicilia cerniera tra Unione Europea e Africa
L’assessore regionale Armao incontra
ad Agrigento i delegati maghrebini:
“Il programma Ue di cooperazione
rappresenta una grande opportunità
per valorizzare il ruolo, la cultura
e la posizione geografica dell’Isola”
“I
l Mediterraneo vive un momento di travagli
e sofferenze ma anche di grandi prospettive.
Agli sforzi che i governi e le diplomazie stanno compiendo per riportare serenità, devono accompagnarsi politiche di cooperazione e sviluppo in grado
di dare prospettive ai popoli del Maghreb, e soprattutto alle giovani generazioni che cercano pace,
democrazia e lavoro. Solo così si può fermare l’emigrazione, per colpa della quale i territori interessati
saranno votati ad un rapido declino”.
Così l’assessore regionale per l’Economia, Gaetano
Armao, ha salutato le delegazioni tunisina e italiana
presenti ad Agrigento per la presentazione del bando dei ‘progetti strategici’ Italia-Tunisia.
“Il programma europeo Italia-Tunisia - ha detto l’assessore - evidenzia l’attenzione dell’Europa al Mediterraneo e rappresenta una grande occasione per
valorizzare il ruolo che la storia, la cultura e la collocazione geografica assegnano alla Sicilia. In questo
senso l’Isola sta rafforzando il ruolo di cerniera tra
l’Europa e l’Africa”.
L’assessore, presentando il secondo bando, ha poi
illustrato l’andamento del programma “che sta
procedendo bene impiegando tempestivamente le risorse assegnate (27 milioni di euro circa) per
facilitare la collaborazione tra istituzioni ed imprese siciliane e tunisine. Si dimostra, così, che anche
nell’impiego delle risorse europee, quando si creano le condizioni, l’Amministrazione regionale riesce
ad essere efficiente”. Il bando è dotato di una disponibilità di oltre 9 milioni di euro. “Si tratta di aiuti
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concreti - ha proseguito l’assessore - al popolo tunisino, con il quale da sempre i siciliani intrattengono
rapporti economici e di amicizia. Questo bando costituisce una grande opportunità perchè coinvolge
molti aspetti legati alla promozione e allo sviluppo
comune tra Sicilia e Tunisia”.
Karima Ghribi, in rappresentanza del ministero tunisino per la pianificazione e la cooperazione internazionale, ha espresso il ringraziamento del suo governo per questa iniziativa che contribuirà certamente
a sostenere l’azione riformatrice che il nuovo gruppo dirigente ha avviato, con il significativo contributo di tanti giovani.
Il programma ha una disponibilità complessiva di
27.458.651 euro fino al 2013, ed è incentrato su varie
priorità: sviluppo ed integrazione regionale; promozione dello sviluppo sostenibile; cooperazione culturale
e scientifica; appoggio al tessuto associativo, cui si
accompagnano alcune specifiche misure. Le aree
coinvolte dal programma sono le province di Agrigento, Trapani, Caltanissetta, Ragusa, Siracusa, per
la Sicilia, i Governatorati di Tunisi, Ben Arous, Ariana,
Manouba, Bizerte, Be’ja et Jendouba, per la Tunisia. ■
Microcredito: intesa tra Regione,
48 Enti no profit e Unicredit
Un piccolo aiuto alle famiglie siciliane in
difficoltà economiche; sono state infatti
firmate, nei giorni scorsi, le convenzioni
fra la Regione Siciliana e i 48 enti (associazioni no profit, cooperative sociali,
Caritas diocesane, fondazioni, etc.) che
si faranno carico di seguire coloro che
sono interessati al microcredito. Unicredit
è la banca che si è aggiudicata la gara
di servizio di tesoreria e sarà non solo il
gestore del fondo di garanzia, ma anche
l’istituto che lo sosterrà finanziariamente.
Comunicazione
8
LA STORIA
speciale ragusa
Viaggio tra memoria e cultura,
passando dalla collina di Ibla
Dalle necropoli dei Siculi al Castello di Donnafugata
Uno scorcio di Ragusa Ibla
Terra di conquista e patrimonio
dell'Unesco, il capoluogo
ibleo vanta origini antichissime
testimoniate dalla presenza di
numerose necropoli. Suggestivi i
percorsi artistico-monumentali che
arricchiscono il centro storico.
L
a posizione. Ragusa sorge su una catena collinare, Monti Iblei, localizzata nella parte sudorientale della Sicilia, ed è il capoluogo di provincia
più meridionale dell'Italia.
Le origini. Ragusa vanta origini antiche, la collina di
Ibla fu infatti abitata fin dal XIV sec. A. C. dai Siculi.
Di questi antichi abitanti abbiamo delle significative
tracce nelle necropoli attorno a Ragusa.
Un gruppo di tombe a forno, grotticelle scavate nella roccia, le possiamo scorgere lungo la strada che
da Ibla sale a Ragusa appena sotto la chiesa di S.
Maria delle Scale; un altro gruppo di tombe sicule si trova nei pressi della confluenza del torrente S.
Leonardo con l'Irminio e si possono scorgere anche
affacciandosi nella vallata dal Giardino Ibleo.
Una necropoli greca del VI sec. A. C. nella collina
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Rito testimonia la presenza di un gruppo di Greci di
Camarina.
L'indipendenza fu definitivamente persa invece con la conquista romana nel III sec. A.C.
Nel 330 d.C. la Sicilia passa sotto la dominazione bizantina e vi rimarrà per circa cinque secoli.
I bizantini pensarono di fortificare Ragusa e vi costruirono anche un castello. Di questo periodo esiste
anche un’importante catacomba, detta delle Trabacche.
Dagli Arabi agli Aragonesi. Nel 848 Ragusa fu conquistata dagli Arabi che vi introdussero, come in tutta la Sicilia, nuove e importanti colture.
Nel 1081 i Normanni iniziano la conquista della Sicilia
e nel 1091 anche Ragusa viene conquistata. Ruggero d'Altavilla tiene per sè Modica, Scicli, Ispica e
Giarratana e concede al figlio Goffredo, Ragusa
col titolo di Contea.
Con il matrimonio dell’erede al trono di Sicilia Costanza d'Altavilla con l'imperatore di Germania Enrico VI inizia la dominazione Sveva.
Nel 1266 la Sicilia fu conquistata dagli Angioini che
solo pochi anni dopo furono cacciati con la rivolta
del Vespro (1282). Venuti gli Aragonesi in Sicilia si ripristinò il sistema feudale e Ragusa venne assegnata come contea a Chiaramonte. (fonte: sito comune Ragusa).
Castello di Donnafugata. A pochi chilometri da Ragusa sorge il Castello di Donnafugata, in realtà una
grande villa, che fu ampliato e assunse la forma attuale ad opera del barone Corrado Arezzo De Spuches nei primi del '900, occupa un'area di 2500 mq
e si articola in 122 stanze. La facciata principale è
ornata da una bellissima loggia in stile gotico-veneziano, otto balconi a sesto acuto danno accesso
alla grande terrazza sottostante la loggia, delle belle bifore ingentiliscono le altre facciate. Fra le stanze più importanti ricordiamo il salone degli stemmi
con le pareti ornate dai blasoni delle più importanti
famiglie siciliane.
Il castello è circondato da un ampio parco di circa
otto ettari.■
Comunicazione
9
L’INTERVISTA
speciale ragusa
Riqualificare il centro storico,
primo obiettivo di Di Pasquale
E' stato rieletto alla guida del capoluogo ibleo
Il sindaco di Ragusa
Nello Di Pasquale
"Sono felice del largo consenso
ottenuto e durante il mio secondo
mandato continuerò quello che avevo
già avviato, completando le opere
in fase di definizione. Tra le priorità la
riqualificazione del centro storico e la
realizzazione di nuovi parcheggi"
R
iconfermato al primo turno nelle amministrative
di fine maggio, ha ottenuto il 57,19 per cento
delle preferenze. Nello Di Pasquale, sindaco di Ragusa al suo secondo mandato, ha surclassato i due
avversari: Sergio Guastella, centro sinistra, e Salvatore Battaglia, candidato dell’Mpa.
Sindaco Di Pasquale, oltre 24 mila ragusani le hanno confermato la loro fiducia. Un largo consenso
che la vede nuovamente in carica come primo
cittadino.
Sono fiero di questo enorme consenso e credo
che la cosa più giusta da fare sia continuare quello che avevo già avviato, completando le opere
in fase di definizione. Tra queste, la riqualificazione
del centro storico e la realizzazione dei parcheggi.
I ragusani hanno premiato il mio impegno a favore
n.2 » 25 luglio 2011
di una città a misura d’uomo e cercherò con tutte
le mie forze di non deluderli.
Una delle sue più grosse delusioni e una delle sue
più grandi soddisfazioni…
Le mie delusioni sono legate alla miopia dello Stato
e della Regione che continuano a tagliare i fondi ai
comuni senza rendersi conto che, in questo modo,
ci impediscono di assicurare i servizi essenziali ai
cittadini. Sono d’accordo che bisogna operare
un rigoroso taglio agli sprechi, ma penso che il governo centrale e quello regionale debbano controllare anche lo sperpero che si evince dai loro
bilanci. Tra le mie soddisfazioni, invece, spiccano
le tante opere realizzate e in fieri che mi inorgogliscono anche da semplice cittadino. Tra queste, la
riqualificazione del lungomare di Marina di Ragusa
e la demolizione dell’Ipsia, una scuola di 5 piani in
disuso da decenni che deturpava il centro storico
trovandosi all’ingresso dei giardini iblei.
In 27 comuni siciliani al voto, nessuna donna eletta. Le uniche 5 candidate non ce l’hanno fatta. Ma
la politica siciliana è solo terra di conquista per gli
uomini?
Il fatto che le candidate siano donne non può e
non deve contare. Il voto lo meritano tutti ma le
preferenze prescindono dal sesso e tengono conto
soltanto delle capacità politiche. L’elettore offre la
propria fiducia a chi è in grado di fare politica senza tenere conto se porta la gonna o i pantaloni.
Ragusa e la sua provincia, da sempre considerata
ricca e tranquilla. E’ vero o è solo un vecchio adagio?
É senz’altro vero. Importante da un punto di vista
economico ma anche, nessuno me ne voglia, da
un punto di vista culturale. Non per nulla ben 18
dei nostri monumenti sono patrimonio dell’Unesco.
Inoltre, Ragusa rientra tra i comuni virtuosi in cui si
operano tagli netti alle spese superflue. Io, per fare
un esempio, vado in giro con una Panda rossa,
nessuna auto blu nel nostro autoparco. E se prima
per le missioni avevo definito un tetto massimo di
500 euro adesso ho deciso di abbassarlo a 250. ■
Comunicazione
10
IL PROGRAMMA
Una città a misura d'uomo,
più solidale e vivibile
"Non si possono più rinviare
le indispensabili infrastrutture"
speciale ragusa
La storia d'Italia e d'Africa
raccontata in quattro sale
R
agusa nacque dalle rovine di Ibla”, recita in latino, lo stemma della Città di Ragusa.
“Ragusa città d’arte”, “Ragusa porta barocca” si
legge nei messaggi di benvenuto rivolti agli ospiti.
Sintetica, ma chiara, c’è in queste frasi la più profonda, antica e genuina identità culturale della nostra città. Memori del passato e criticamente attenti
al presente, vogliamo progettare un futuro migliore
per tutti noi e per i nostri giovani; abbiamo fiducia in
loro e nel loro entusiasmo. Assistiamo con orgoglio
al loro divenire partecipi e protagonisti.
Per tutti noi e per loro abbiamo da salvaguardare un insieme straordinario che, con Ragusa, è
stato iscritto nel 2002 nella lista Unesco del Patrimonio dell’umanità. È un riconoscimento che ci riempie di orgoglio, ma ci carica della responsabilità di restituire un così grande tesoro ai nostri figli.
Grande attenzione al fondamento culturale della
nostra società, al rispetto, al civismo, alla moralità,
che della cultura non possono che essere corollario
e complemento.
Se per qualcuno la morale è solo la conclusione delle favole, per noi, invece, i principi morali tramandatici dai nostri Padri sono la sostanza
della nostra identità culturale, civile e sociale.
Consapevoli e rispettosi di tanti, autorevoli messaggi e di questa grande eredità, intendiamo preservare e coltivare l’identità culturale della nostra
Città, a cominciare dalla sua memoria storica.
Crediamo, perciò, indispensabile che il programma
per Ragusa preveda cultura, arte e valorizzazione
dei beni culturali.
Vogliamo una Ragusa non solo più grande, ma più
ordinata, più solidale, più efficiente, più a misura
d’uomo, più attenta all’ambiente.
Per realizzare il nostro grande progetto sono indispensabili e non più rinviabili alcune infrastrutture: l’aeroporto di Comiso, la Ragusa-Catania, il
completamento dell’autostrada Siracusa-Gela.
Ed anche il porto turistico di Marina di Ragusa, che –
con gli opportuni collegamenti – potrà non esser più
frontiera ma cerniera per il turismo nautico di tutto il
Mediterraneo.
Non vogliamo scrivere un libro dei sogni, ma un programma semplice e concreto, fattibile e di continuità.■
n.2 » 25 luglio 2011
Museo civico L’Italia in Africa. L’Italia cominciò
a guardare all’Africa prima ancora di avere
Roma capitale (1870). Infatti, il contratto per
l’acquisto della baia di Assab, nel Mar Rosso,
fatto da privati, è del 15 novembre 1869, lo
stesso anno dell’apertura del Canale di Suez.
Nel 1870, mentre l’Italia otteneva, finalmente,
la sua vera capitale, le grandi potenze avevano quasi completato, con pochi sforzi e poca
spesa, tutti i loro maggiori acquisti coloniali.
Bisognerà attendere il 19 gennaio 1885 perché una spedizione militare parta dall’Italia
per sbarcare ed occupare Massaua, nel Mar
Rosso, il 5 febbraio 1885. E’ da questo momento che inizia la presenza ufficiale dell’Italia in
Africa, che durerà fino al 30 giugno 1960.
Alla colonia Eritrea venne annessa, nel 1908,
la Somalia, poi, nel 1911, la Libia e nel 1935 l’Etiopia. Dopo il 1943, con la perdita della guerra, l’Italia perdette anche tutte le colonie.
Nel 1949 le Nazioni Unite affidano all’Italia il
mandato fiduciario di amministrazione della
ex Somalia italiana col compito di prepararla
all’indipendenza nel tempo di 10 anni (19501960). Il Museo è costituito da quattro sale; a
ognuna di esse è stato dato il nome di una
delle nostre colonie: Sala Eritrea, Sala-corridoio Somalia, attraverso cui si accede alla Sala
Libia e da lì alla Sala Etiopia, quella in cui si
completa la visita.
Per contribuire ad arricchire il museo è possibile contattare il Direttore del Museo al
339.5085271.
Comunicazione
11
L’INTERVISTA
speciale ragusa
Di Noia:"Viviamo un periodo
di rinnovamento e rilancio"
“Sono tanti i progetti per una città più moderna”
"Riconosciuta tra i comuni virtuosi - afferma il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Di Noia - Ragusa
continua a seguire la strada del rinnovamento cittadino e territoriale"
L
a prima esperienza politica nel 2003 come consigliere comunale. Adesso, dal 29 giugno scorso, ricopre la carica di presidente del consiglio
comunale. Di origini pugliesi ma a Ragusa da 26
anni, Giuseppe Di Noia è anche luogotenente della Guardia di Finanza.
Presidente, la domanda è d’obbligo: come si concilia la professione con la politica?
Sicuramente non è semplice, ma con molto impegno a buona volontà si riesce sempre a fare tutto.
Devo dire che a rimetterci un po’ è la famiglia, ma
se hai il sostegno dei tuoi cari e la passione, riesci
a farcela.
Un impegno fatto solo di incombenze?
Assolutamente no. Le incombenze ci sono, inutile
negarlo, ma ci sono in qualsiasi settore e non possiamo fare altro che affrontarle. Onori e oneri fanno parte della vita di tutti. Ma io sono molto entusiasta dell’incarico ricevuto e cerco di affrontare
tutto con senso pratico e lucidità.
La sua nomina risale a poche settimane fa. Ha trovato molte grane dopo il suo ingresso in consiglio?
Grane nessuna, solo appuntamenti importanti e
una scaletta di priorità. Tra queste ultime spicca
l’approvazione del bilancio di previsione 2011 che
dovrebbe andare in porto il prossimo 28 luglio. Abbiamo, inoltre, da discutere l’imminente scadenza
dei revisori dei conti e una preoccupante decurtazione di 250 mila euro in bilancio, cioè un taglio dei
fondi destinati a Ragusa Ibla. Ma io sono fiducioso,
ritengo che con l’impegno di tutti riusciremo a venirne a capo.
Come descriverebbe la sua Ragusa? Più pregi o
n.2 » 25 luglio 2011
Il presidente del consiglio comunale di Ragusa
Giuseppe Di Noia
più difetti?
Anche se rischio di sembrare il più parziale degli
uomini, credo che Ragusa sia il fiore all’occhiello della nostra regione. Riconosciuta a livello nazionale fra i comuni virtuosi, continua a seguire la
strada del rinnovamento e della valorizzazione del
territorio. Inoltre, già da qualche anno sono state
fatte grandi cose per renderla più vivibile e a misura d’uomo. Dal restyling del Lungomare vecchio ai
tanti parcheggi ultimati e ancora in fase di definizione. Ragusa, inoltre, è incastonata in un territorio
molto produttivo ed economicamente ricco.
Ma c’è qualcosa che non va?
No, non c’è qualcosa di disastroso o di drammatico da risolvere. L’unica cosa, a mio giudizio, che
deve ottenere un’attenzione ancora più grande
è la rivalorizzazione del centro storico. Ma ci stiamo già lavorando e, anche se il lavoro sarà lungo,
sono sicuro che otterremo dei grandi risultati.
Se dovesse esprimere un desiderio da semplice
cittadino?
Non riguarderebbe solo la mia città, ma tutta la Sicilia. Mi auguro, cioè, che si sfrutti una volta per tutte l'immensa ricchezza di cui disponiamo costituita
dal nostro territorio. Le due parole d'ordine dovrebbero essere valorizzazione e rilancio. E allora sì che
potremmo affrontare qualsiasi crisi. ■
Comunicazione
12
l'intervento
I giovani amministratori
uniti contro la criminalità
Presentata da Anci Giovane la mozione antimafia
di Giacomo D'Arrigo e Doriana Ribaudo*
I comuni impegnati a costitursi
parte civile nei processi contro
il crimine mafioso. Le istituzioni
locali si schierano a fianco
della magistratura e delle forze
dell'ordine. Un sostegno alle vittime
del racket e delle estorsioni
L’avvio della nuova avventura editoriale, promossa
da Anci Sicilia, è l’occasione giusta per “raccontare”
della recente iniziativa di Anci Giovane, presentata
a livello nazionale proprio nella nostra Isola. Un’occasione che vuole essere il nostro contributo al settimanale dei Comuni siciliani, ma anche la testimonianza
di attività dell’impegno di una generazione presente
nei territori, che spesso rimane distante dal clamore
mediatico che meriterebbe per ciò che riesce a realizzare.
Nei giorni scorsi Anci Giovane ha presentato, insieme al segretario generale dell’Associazione, Andrea
Piraino, al vice presidente Nazionale di Anci e sindaco di Padova, Flavio Zanonato, al delegato per la
legalità, Giuseppe Cicala, e all’Assessore Regionale
alle Autonomie Locali, Caterina Chinnici, un’iniziativa che sta qualificando non poco l’attività degli amministratori under 35 di tutta Italia, ovvero la mozione
che impegna i Comuni a costituirsi parte civile nei
processi per mafia. Si tratta di un’iniziativa che abbiamo lanciato quasi un anno fa e che ha già visto
l’adesione di tantissimi comuni, a nord come a sud,
grandi città e piccoli centri. Un progetto che sembra
non essere legato al quotidiano, all’amministrare del
giorno per giorno, ma che invece lo è fortemente e
che forse ha un valore ancora maggiore per motivi
facili da individuare, che voglio però ricordare.
Innanzitutto, il messaggio che il singolo Comune dà
alla criminalità organizzata con un proprio atto impegnativo e che suona più o meno così: “da oggi non
sei più tollerata, anzi se ti manifesti noi ci schieriamo
n.2 » 25 luglio 2011
contro in maniera ufficiale e pubblica”. Un messaggio
dalla forza dirompente, che segna un'aperta scelta
di campo contro la criminalità organizzata e coinvolge le istituzioni locali, al fianco della magistratura e
delle forze dell’ordine, nella lotta alla mafia. Un atto
del consiglio comunale che non soltanto è impegnativo per l’ente locale, ma che ha anche un fortissimo
valore simbolico: politici, istituzioni locali e amministratori, facendo loro stessi questa scelta, danno una
testimonianza concreta di vicinanza a chi è vittima
di attentati, minacce, racket e tutto ciò che di negativo produce la criminalità organizzata. Questa iniziativa, e le numerose adesioni che ha già ricevuto,
sono inoltre la testimonianza che nei comuni in questi
ultimi anni è cresciuta, sia numericamente che in termini di proposta, una nuova classe di amministratori.
Sindaci, assessori e consiglieri comunali che oltre a
pensare al governo delle comunità, testimoniano un
rinnovato impegno civico fatto di valori e attenzione
alla dimensione della legalità che sta qualificando
una generazione chiamata non soltanto ad amministrare ma anche a guidare le proprie comunità. Anci
Giovane si è fatta promotrice di questa mozione che
ha visto un convinto sostegno di Anci che ha avviato
numerose altre attività, determinando un impegno
per tutto il sistema nei Comuni rispetto al contrasto
della criminalità organizzata.
In politica esistono diversi momenti, prima l’elaborazione, le idee, il dibattito, fino ad arrivare alle decisioni che vanno prese ogni giorno. Questa mozione impegna ogni singolo comune ma anche il sistema dei
comuni, rappresentato al massimo livello da Flavio
Zanonato, un sindaco del nord conosciuto per il suo
impegno sul versante della sicurezza che di Anci è
vice presidente nazionale, insieme a Caterina Chinnici, assessore regionale alle autonomie locali e, purtroppo, simbolo involontario di una lotta che spesso
si fa davvero dura sino a colpire gli affetti. Per motivi
diversi, testimoni di un impegno che nobilita il ruolo di
amministratore locale.■
(*) Coordinatore nazionale e coordinatrice regionale Anci Giovane
Comunicazione
13
rubriche
dai
comuni
dalle
gazzette
Personale, riconoscere
il merito è improrogabile
Tra pari opportunità
e federalismo fiscale
L'unica alternativa plausibile è
applicare le norme nazionali
Linee guida sulla discriminazione
e sul benessere di chi lavora
Il terzo comma dell'articolo 31 del Decreto. Legislativo numero 150/2009 dispone che "per premiare il merito e le professionalità gli enti locali,
oltre quanto autonomamente stabilito, nei limiti
delle risorse disponibili per la contrattazione collettiva, si utilizzino i seguenti strumenti: progressioni
economiche e di carriera, attribuzione di incarichi
di responsabilità, accesso a percorsi di alta formazione", fermo restando il disposto del comma
2 riguardo alla destinazione della quota prevalente del salario accessorio al personale dipendente che si colloca nella fascia di merito alta.
Poiché le risorse dell'articolo 15, comma 2 del
CCNL del 1999, che per questo Ente costituiscono
la parte prevalente del salario accessorio che non
sia già assorbito da istituti stabili (PEO, comparto,
turno, indennità per specifiche responsabilità,
etc....) codesto Comune esprime delle perplessità circa la
possibilità di
Il Decreto Legislativo
erogare le ri150/2009 dà indicaziosorse in queni precise sui criteri
stione per fadi valutazione
sce di merito,
essendo
le
stesse finalizzate a specifici progetti ai quali partecipa, molto spesso, un numero ristretto di dipendenti.
E' possibile derogare alle fasce di merito per l'erogazione di tali somme che tuttavia saranno erogate al personale dipendente soltanto al termine
della valutazione del contributo apportato da ciascuno al raggiungimento del singolo obiettivo?
Nel 2011 l'applicazione delle fasce di merito per
retribuire la performance individuale in base al
disposto del DLgs. 150/2009 è assolutamente
inderogabile e non lascia spazio ad altre interpretazioni, per gli Enti Locali, di conseguenza,
qualora l'Ente in questione non vi provveda direttamente con proprie disposizioni, dovrà obbligatoriamente applicare le norme previste per
le Amministrazioni dello Stato. (FONTE ANCITEL)
■ Gazzetta Ufficiale Regione Sicilia
n.2 » 25 luglio 2011
Assessorato delle Risorse Agricole e alimentari,
circolare 4 aprile 2011, n. 1: Disciplinare regionale di produzione integrata: norme tecniche
di difesa integrata delle colture e controllo delle
infestanti.
Norme tecniche di difesa integrata delle colture
per l’applicazione delle misure agroambientali.
Assessorato della Famiglia e delle Politche sociali,
decreto 1 luglio 2011: destinazione alle isituzioni
pubbliche di assistenza e beneficienza, per motivi contingibili e urgenti, dello stanziamento nel
capitolo 183306, "Sussidi straordinari ad istituzioni
pubbliche di assistenza e beneficenza erette in
enti morali".(legge regionale 65/53 anno 2011).
■ Gazzetta Ufficiale
Pari opportunità.
In G.U. n. 134 dell'11 giugno 2011 è pubblicata la
Direttiva 4 marzo 2011: Linee guida sulle modalità
di funzionamento dei «Comitati Unici di Garanzia
per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni»
(articolo 21, legge 4 novembre 2010, n. 183).
Certificati di malattia telematici.
In G.U. n. 135 del 13 giugno 2011 é pubblicata la
Circolare 18 marzo 2011, n.4: Art. 25 della legge
n. 183 del 2010 e art. 55-septies del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, introdotto dall'art.
69 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150
- Trasmissione per via telematica dei certificati di
malattia. Indicazioni operative per lavoratori dipendenti e datori di lavoro del settore pubblico
e privato.
Federalismo fiscale proroga dei termini.
In G.U. n. 139 del 17 giugno 2011 é pubblicato
la Legge 8 giugno 2011 n. 85: Proroga dei termini per l’esercizio della delega di cui alla legge
5 maggio 2009, n. 42, in materia di federalismo
fiscale.
Comunicazione
14
rubriche
agenda
dall’
e
dall’ sperto
I riti, le celebrazioni,
e le tradizioni popolari
L. 104, una banca dati
per la trasparenza
Dai giocattoli agli sbandieratori,
quattro itinerari tutti da scoprire
Le comunicazioni devono essere
inviate entro il 31 marzo
Patti e San Febronia. Ultima domenica di luglio,
festa della patrona San Febronia concittadina
dei Pattesi martirizzata nel III sec. Fino a fine agosto, inoltre, nel teatro greco di Tindari, manifestazioni teatrali e musicali.
Bagheria e il Museo del Giocattolo. Frutto di anni
di ricerche e di lavoro dello studioso Pietro Piraino Papoff e delle figlie Laila e Lucilla, nasce da
un progetto unitario per l’infanzia a più livelli, allo
scopo di educare i bambini all’interculturalità.
Per le visite contattare l’'ufficio stampa e l’ufficio
Urp comunale (091.943279- 091.943288).
Caccamo e gli sbandieratori. Domenica 21
Agosto si svolgerà la “Seconda Festa della Bandiera”, a cura dell’Associazione Culturale Sbandieratori. Sbandieratori provenienti da tutta Italia
si esibiranno in diverse piazze del Borgo Medioevale. L’accoglienza turistica e le visite culturali
al Castello feudale più grande di Sicilia, allo scenario di Piazza Duomo, alla casa-Museo della civiltà contadina, alla Mostra sui Castelli più belli di
Sicilia con teche espositive a carattere medievale, saranno curate dall’associazione culturale
“Sicilia & Dintorni” che, con dame e cavalieri in
costumi d'epoca, accompagneranno i gruppi
di turisti nelle visite guidate al Castello.
Cinisi festeggia la Madonna. Dai primi di agosto
e fino al 14 celebrazioni in onore di Maria Santissima di Trapani. I pellegrini partono nel primo pomeriggio del 12 agosto ed arrivano il 14 a Trapani. Lungo il tragitto si fermano a Castellammare
del Golfo, Balata di Baida, dove si celebra una
messa e poi a Valderice, ospiti di alcune famiglie che mettono a disposizione la loro casa per
rifocillarli.
Durante l’ultimo tratto del percorso, i padri Carmelitani li accolgono mentre entrano in processione pregando dentro il Santuario.
L'articolo 24 della legge n. 183/2010 (il cosiddetto "collegato lavoro") ha introdotto l'obbligo della comunicazione al Dipartimento della
Funzione Pubblica dei dati relativi ai permessi
fruiti dai dipendenti pubblici in base alla legge
n. 104/1992 (l'assistenza alle persone disabili).
Tale comunicazione deve essere inviata entro il 31 marzo di ogni anno da parte di tutte le Pubbliche Amministrazioni.
Per garantire il monitoraggio e il controllo sul legittimo utilizzo di tali permessi, le informazioni vengono raccolte in un'apposita banca dati che lo
stesso Dipartimento ha realizzato negli ultimi mesi.
Grazie a questo nuovo strumento è possibile conoscere l'identikit dei reali fruitori dei
benefici previsti dalla legge 104/1992, verificarne l'entità e le forme di utilizzo, indirizzare i benefici direttamente sui disabili, evitare
truffe e abusi e, al tempo stesso, semplificare
il rapporto tra disabili e Pubblica Amministrazione, ottimizzando le iniziative e i provvedimenti di riforma all'esame del Parlamento.
Nell'ottica della trasparenza totale espressa dall'articolo 11 della Riforma Brunetta,
questi dati sono oggi liberamente consultabili nel sito del Ministero per la Pubblica
Amministrazione e Innovazione (www.innovazionepa.gov.it) da parte di tutti i cittadini sia pure nel rigoroso rispetto della privacy.
Si tratta di un primo passo verso l'Open Data
di origine anglosassone: quella trasparenza
reale che consente di conoscere veramente la Pubblica Amministrazione e che favorisce tra l'altro anche l'elaborazione delle informazioni - tramite diverse chiavi di lettura - da
parte di professionisti, ricercatori e studiosi.
I dati raccolti interessano infatti una serie di elementi tra cui il numero di dipendenti che fruiscono
dei permessi mensili; i diversi gradi di parentela tra
il disabile e i lavoratori interessati; il genere, le giornate e le ore di permesso fruite nel corso del 2010.
(Fonte Presidenza del Consiglio dei Ministri)
n.2 » 25 luglio 2011
Comunicazione
15
organi anci
ASSOCIAZIONE DEI COMUNI SICILIANI
Comitato Direttivo
■ PRESIDENTE
■ SEGRETARIO GENERALE
CAMMARATA DIEGO
PIRAINO ANDREA
■ UFFICIO DI PRESIDENZA
■ MEMBRI
BONGIOVANNI FABIO ............ consigliere di Trapani
DI GIROLAMO VINCENZO ....... sindaco di Altofonte
LO MONTE VINCENZO ............. consigliere di Graniti
SCALA GIACOMO ..................... sindaco di Alcamo
ALOTTA SALVATORE .............. consigliere di Palermo
BONDI’ FRANCESCO .................... sindaco di Trabia
BUZZANCA GIUSEPPE ................. sindaco di Messina
CAMPAGNA ALBERTO ......... consigliere di Palermo
FERRIGNO ANGELO ............ sindaco di Barrafranca
VISENTIN ROBERTO .................... sindaco di Siracusa
■ COORDINAMENTI PROVINCIALI
PUMILIA CALOGERO ............................. Agrigento
LI ROSI NUNZIO ................................ Caltanissetta
PUNZI GAETANO ....................................... Catania
BARTOLOTTA ANTONINO ......................... Messina
Comunicazione
IL GIORNALE DELLE AUTONOMIE LOCALI
DI GIROLAMO VINCENZO ...................... Palermo
NICASTRO GIUSEPPE .................................. Ragusa
CARRUBBA MASSIMO ............................... Siracusa
POMPEO GIANNI ......................................... Trapani
REGISTRAZIONE N. 15/1999 PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO
Direttore responsabile
Andrea Piraino
Edizioni
SI.S.COM. s.r.l.
Direzione, redazione,
amministrazione
Villa Niscemi,
p.zza dei Quartieri 2
90146 Palermo
tel. 091.7404828-27
fax 091.7404852
In redazione
Enza Bruno
Carla Muliello
n.2 » 25 luglio 2011
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www.anci.sicilia.it
www.siscomsicilia.it
e-mail
[email protected]
[email protected]
Consulenza editoriale
Salvo Gemmellaro
Progetto grafico
Valeria Fici
Tariffe pubblicità
■ Mezza pagina: 100,00 euro
■ Una pagina: 200,00 euro
Abbonamenti
Per accedere
all’archivio on-line
del settimanale
effettuare un versamento
pari a 50,00 euro
sul CCP 20779914
intestato a: SI.S.COM. s.r.l.,
p.zza dei Quartieri, n. 2
90146 Palermo
Comunicazione
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