n.2.25luglio2011
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2 ANNO 12 25 luglio 2011 C omunicazione IL GIORNALE DELLE AUTONOMIE LOCALI Direttore responsabile: Andrea Piraino Edizioni SI.S.COM. s.r.l. - sito web www.settimanalecomunicazione.it Scala presidente dell'Anci Eletto dal congresso all'unanimità E’ Giacomo Scala, sindaco di Alcamo, il nuovo presidente dell’AnciSicilia: è stato eletto, per acclamazione, nel corso della decima assemblea congressuale dell’Associazione, che si è svolta sabato scorso, a Palermo. L’elezione del nuovo presidente è avvenuta dopo la nomina dei 65 membri del consiglio regionale. Nello Di Pasquale, sindaco di Ragusa, è stato invece eletto vicepresidente vicario. Designati anche 3 consiglieri nazionali e i 33 delegati che prenderanno parte al congresso nazionale dell’Anci, che si svolgerà a Brindisi dal 5 all’8 ottobre (a pag.3). Ex Deposito delle Locomotive - Palermo Comuni, le novità del referendum Il Governo in visita a Lampedusa Speciale Ragusa, Di Pasquale bis Nota interpretativa predisposta dall’Anci allo scopo di facilitare una lettura sistematica delle norme nazionali e comunitarie e delle pronunce della Corte Costituzionale e per mettere a disposizione dei Comuni gli strumenti operativi necessari ad applicare le norme. Il Ministro Prestigiacomo in "missione" a Lampedusa per trovare soluzioni immediate e durature affinchè si realizzi il rilancio economico e culturale dell'Isola. "Facciamola diventare l'oasi degli artisti rafforzando la sua vocazione verso l'arte e la musica" Per Nello Di Pasquale, rieletto sindaco del capoluogo ibleo, l'obiettivo principale sarà quello di continuare quanto già avviato. Tra le priorità, completare le opere in fase di definizione, tra cui i parcheggi e la riqualificazione del centro storico. a pag. 5 a pag. 6 a pag. 9 sommario 3 ISTITUZIONI Eletto il sindaco di Alcamo alla guida dell'Associazione Di Pasquale è il vicepresidente 4 RISORSE P.A. Approvate le norme sulla disabilità permanente E' prevista una verifica dell'inidoneità 5 SERVIZI Dai risultati del referendum le nuove modalità di gestione Dall'Anci una guida per orientarsi 6 SERVIZI Piani operativi di emergenza contro le ondate di calore Come tutelare bambini ei anziani 7 AMBIENTE Il Ministro Prestigiacomo in "missione" a Lampedusa Interventi per valorizzare l'Isola 8 SVILUPPO Progetti strategici Italia-Tunisia bando da 9 milioni La Sicilia cerniera fra UE e Africa 9 SPECIALE RAGUSA Viaggio tra memoria e cultura passando dalla collina di Ibla La storia della città Riqualificare il centro storico, primo obiettivo di Di Pasquale Rieletto nel capoluogo ibleo "Una città a misura d'uomo, più solidale e vivibile" Il programma del Sindaco Di Noia:"Viviamo un periodo di rinnovamento e rilancio" "Tanti progetti per una città moderna" 13 L'INTERVENTO I giovani amministratori uniti contro la criminalità di G. D'Arrigo e D. Ribaudo 14 RUBRICHE Dai Comuni / Dalle Gazzette Dall'Agenda / Dall'Esperto n.2 » 25 luglio 2011 L’editoriale di Andrea Piraino DOPO IL CONGRESSO, UN'AZIONE UNITARIA Q uello che si è svolto sabato scorso non è stato un congresso ordinario ma un congresso che aveva la priorità di rimettere in ordine gli organismi dell’Associazione con l’obiettivo di rilanciarne vigorosamente l’azione. Non solo questo è stato portato a termine, ma il traguardo è stato raggiunto in maniera unitaria e condivisa da tutte le forze politiche. I nuovi organismi, eletti durante la decima assemblea congressuale, avranno adesso il compito di fornire nuove prospettive non solo per rilanciare il ruolo dell’Associazione ma per creare una maggiore unità tra gli enti locali, per fare in modo, quindi, che si segua un percorso condiviso finalizzato a esprimere le esigenze di tutti. A fronte di una grave crisi economica che ha messo in ginocchio moltissimi comuni, sia a livello nazionale che a livello regionale, oggi più che mai c’è bisogno che l’AnciSicilia si faccia portavoce delle esigenze del territorio, che spinga le riforme istituzionali annunciate e crei una sinergia concreta tra Regione e Comuni. Come ho già accennato, le nostre comunità vivono un momento di difficoltà enorme, solo per fare un esempio gli ultimi dati confermano un tasso di disoccupazione altissimo, e lo scontento sociale si manifesta, troppo spesso, attraverso azioni di violenza che mettono in ginocchio molte città. In questo contesto, si inserisce, dunque, l’azione di impulso dell’AnciSicilia che deve rilanciare il proprio ruolo di portavoce evidenziando i problemi degli enti locali e le possibili soluzioni da concertare con le istituzioni del territorio, prima fra tutte la Regione Siciliana. Essa, infatti, non può affrontare da sola il processo di rinascimento dei comuni, deve essere, infatti, opportunamente sollecitata e avviare un’interazione programmata con i comuni, ovvero con quelle istituzioni che sono in grado di presentare in maniera concreta le esigenze del territorio. Questa è, dunque, la missione dell’AnciSicilia: dare un forte messaggio alle istituzioni per sostenere gli enti locali in un cammino lungo e difficile, finalizzato alla rinascita delle comunità che hanno il diritto di vivere in un territorio dove la qualità delle vita sia alta e dove vengano riconosciuti i d i r i t t i , m a a n c h e i dove r i , d i t u t t i . Ciascuno di noi, dovrà fare la propria parte, avendo la capacità di superare anche le appartenenze politiche, perché i cittadini hanno bisogno di risposte univoche e concrete. Sono sicuro, infine, che Giacomo Scala, nuovo presidente dell’Associazione, si farà carico, con la professionalità e la serietà che lo hanno sempre contraddistinto, di riavviare il percorso innovativo dell’AnciSicilia. A lui, al neo vicepresidente, Nello Di Pasquale, e a tutti i consiglieri eletti porgo i miei migliori auguri di buon lavoro. ■ Comunicazione 2 istituzioni Eletto il sindaco di Alcamo alla guida dell'Associazione Nello Di Pasquale, sindaco di Ragusa, è il vicario Definita la composizione del nuovo consiglio regionale, composto da 65 membri. Eletti anche i tre consiglieri nazionali e i 33 delegati che parteciperanno al congresso nazionale dell'Anci che si svolgerà a Brindisi dal 5 all'8 ottobre prossimo G iacomo Scala, sindaco di Alcamo, è il nuovo presidente dell’AnciSicilia: è stato eletto, per acclamazione, nel corso della decima assemblea congressuale dell’Associazione, che si è svolta sabato scorso, a Palermo. L’elezione del nuovo presidente è avvenuta dopo la nomina dei 65 membri del consiglio regionale. Nello Di Pasquale, sindaco di Ragusa, è stato invece eletto vicepresidente vicario. Designati anche 3 consiglieri nazionali e i 33 delegati che prenderanno parte al congresso nazionale dell’Anci, che si svolgerà a Brindisi dal 5 all’8 ottobre. A conclusione del congresso, Calogero Pumilia, sindaco di Caltabellotta che ha presieduto i lavori dell’assemblea, si è congratulato con gli intervenuti: “L’AnciSicilia – ha detto – ha finalmente raggiunto la propria unità e mi auguro che il lavoro che, d’ora innanzi, verrà portato avanti sarà sempre e solo in rappresentanza e a tutela dei comuni”. Diego Cammarata, sindaco di Palermo e presidente uscente dell’Associazione, ha espresso la propria soddisfazione per l’elezione del sindaco di Alcamo: “Mi congratulo con Giacomo Scala – ha spiegato - e gli auguro buon lavoro. Scala sarà certamente un buon presidente e garantirà l’immagine dell’Associazione, lavorando nell’interesse di tutti i comuni siciliani”. Nel corso del prossimo consiglio regionale, che sarà convocato nei prossimi giorni, si provvederà alla nomina del segretario generale e all’elezione dei membri del comitato direttivo, dell’ufficio di presidenza e del collegio dei revisori dei conti. Il comitato direttivo è composto dal presidente, dal segretario generale, dai quattro componenti dell’ufficio di presidenza, dai sei membri eletti dal consiglio regionale e dai nove presidenti dei coordinamenti provinciali. L'ufficio di presidenza, che coordina le attività dell’associazione, è, invece, composto dal presidente dell’Anci Sicilia, dal segretario generale e da quattro componenti del comitato direttivo eletti dal consiglio regionale. ■ Il saluto del neo presidente Giacomo Scala "Adesso bisogna definire le priorità da affrontare in maniera unitaria" “Lasciati finalmente alle spalle i momenti di acredine, ci accingiamo a tracciare, in maniera unitaria, un nuovo percorso. Non posso nascondere la mia soddisfazione per questo nuovo incarico che cercherò di affrontare serenamente e nel miglior modo possibile, combattendo per i diritti degli enti locali. Faremo sentire la nostra voce in maniera forte, n.2 » 25 luglio 2011 avremo tante battaglie da combattere e, sono sicuro, che tutti lavoreremo in questa direzione. Convocheremo, il più presto possibile, il consiglio regionale per definire gli organismi e per tracciare le priorità da affrontare. Sono tanti, infatti, i problemi e non c’è più tempo da perdere. Quello che ci aspetta è un lavoro d’equipe, un impegno sinergico che coin- volgerà tutti gli organi dell’Associazione. Il nostro obiettivo sarà avviare una nuova stagione da affrontare con maturità e spirito unitario. Ringrazio, quindi, tutti gli intervenuti per la fiducia accordatami e a loro rivolgo l’invito di essere sempre presenti e attivi all’interno dell’Anci, perché c’è sempre bisogno del contributo e del sostegno di tutti”. Comunicazione 3 risorse P. A., approvate le nuove norme sulla disabilità permanente Il regolamento prevede una verifica dell'inidoneità L'amministrazione, dopo l'esito dell'accertamento medico può adibire il dipendente a mansioni di altro profilo professionale, equivalenti o inferiori. S u proposta del ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta, di concerto col ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto del Presidente della Repubblica che ha come titolo il "Regolamento recante disciplina in materia di permanente inidoneità psicofisica dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche dello Stato e degli enti pubblici nazionali ai sensi dell'articolo 55 octies del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165". Il regolamento disciplina il procedimento di verifica dell'inidoneità permanente psicofisica al servizio dei dipendenti, anche con qualifica dirigenziale, delle amministrazioni dello Stato. Per il personale in regime di diritto pubblico (militari, diplomatici, magistrati) rimane ferma la disciplina prevista dai rispettivi ordinamenti. Il provvedimento integra, senza sovrapporvisi, la disciplina legislativa vigente prevista per altre e specifiche finalità sulle conseguenze dell'inidoneità psicofisica permanente del dipendente pubblico. La procedura di verifica può essere attivata dall'amministrazione sia in caso di assenza del dipendente per malattia protratta (oltre un certo periodo) sia in presenza di comportamenti del dipendente che facciano ragionevolmente presumere una inidoneità permanente o assoluta al servizio. Nel caso di circostanze che sconsiglino la presenza in ufficio del dipendente è prevista la sospensione cautelare dal servizio prima che il dipendente sia sottoposto alla visita di idoneità. In caso di accertata inidoneità permanente relativa, l'amministrazione può n.2 » 25 luglio 2011 adibire il dipendente a mansioni di altro profilo professionale, equivalenti o inferiori. Se si tratta di dirigente può essere conferito un incarico dirigenziale diverso, compatibile con l'esito dell'accertamento medico. Se si accerta la permanente inidoneità assoluta psicofisica, o nel caso in cui il dipendente si rifiutasse ripetutamente di sottoporsi alla visita medica, è prevista la risoluzione del rapporto lavorativo. Per quanto concerne il trattamento giuridico ed economico l'amministrazione pone in atto ogni tentativo di recupero al servizio nelle strutture organizzative di settore, anche in mansioni equivalenti o di altro profilo professionale riferito alla posizione di inquadramento, valutando la giustificazione e l'adeguatezza dell'assegnazione in riferimento all'esito dell'accertamento medico e ai titoli posseduti, ed assicurando eventualmente un percorso di riqualificazione. Resta ferma la disciplina vigente in materia di trattamenti pensionistici per inabilità, comprese la legge 8 agosto 1995, n. 335 e il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1092. Resta salva, infine, la disciplina di maggior favore della legge n. 68 del 1999 per i lavoratori che, non essendo disabili al momento dell'assunzione, abbiano acquisito per infortunio sul lavoro o malattia professionale eventuali disabilità. Fonte: Ministero della Funzione Pubblica ■ Comunicazione 4 servizi Dai risultati del referendum le nuove modalità di gestione Come orientarsi: ecco un vademecum dell’Anci A disposizione dei comuni gli strumenti operativi necessari all’interpretazione delle norme nazionali e comunitarie Dal voto popolare non consegue l’automatica scadenza degli affidamenti già effettuati A seguito degli esiti referendari i Comuni sono investiti di una nuova “libertà responsabile”, che responsabilmente utilizzeranno e del cui utilizzo saranno chiamati a rispondere. Sarà necessario fare alcune valutazioni circa gli effetti normativi concre- ta, infatti, resta ferma la necessità di una sana e ti che si generano nei confronti degli enti e delle si- corretta gestione economico-finanziaria che deve tuazioni in essere e a tal proposito L’Anci nazionale garantire una qualità elevata dei servizi ed investiha predisposto una nota interpretativa (reperibile menti nelle reti e negli impianti. sul sito www.anci.it) con lo scopo di facilitare una In merito alle gestioni esistenti, dal referendum non lettura sistematica delle norme nazionali e comuni- consegue infatti l’automatica scadenza o l’illegittarie, delle abrogazioni e delle pronunce della Cor- timità degli affidamenti in essere di conseguenza te Costituzionale per mettere a disposizione dei Co- resteranno attivi, fino alla scadenza naturale, gli afmuni gli strumenti operativi volti a rassicurare gli enti fidamenti dei servizi effettuati a società pubbliche in house providing che soddisfastessi nell’interpretazione delle no i requisiti fissati dalla giurisprunorme che saranno chiamati a Restano attivi i contratti denza comunitaria. Non esiste, svolgere in sede territoriale. infatti, nessun obbligo per i CoL’effettiva portata della consula società pubbliche muni di ridurre le proprie partecitazione popolare è, infatti, più in house providing pazioni secondo tempi e modavasta rispetto alla sola richiamache seguono i criteri Ue lità prestabilite per poter portare ta pubblicizzazione dell’acqua a scadenza i contratti in essere. ed investe le modalità di affidaNessun obbligo Ma ciò che è opportuno evidenmento di servizi pubblici locali a di ridurre le proprie ziare è che erano e restano illerilevanza economica, come trapartecipazioni secondo gittime le società non in house sporti pubblici locali e rifiuti. providing e potrebbero esserlo Anche dopo la pronuncia refetempi prestabiliti le società miste il cui socio sia rendaria i Comuni sono chiamastato selezionato senza gara o in ti, da un lato, a garantire alle comunità locali l’accesso ai beni ed ai servizi pubblici base a requisiti non specifici (cd socio generalista). e, dall’altro, a ricercare un rapporto fra costi e ta- Il referendum sostanzialmente ha posto le modalità riffe che consenta alla gestione di essere in pareg- di gestione in house e le altre sullo stesso piano purgio. Qualsiasi forma di gestione venga individua- chè entro specifici parametri comunitari. ■ n.2 » 25 luglio 2011 Comunicazione 5 servizi Piani operativi di emergenza contro le ondate di calore Circolare del Ministero a tutela delle fasce a rischio L'obiettivo prioritario del provvedimento sarà quello di fornire assistenza ai cittadini a rischio attraverso una concreta sinergia fra i vari livelli istituzionali, senza spreco di risorse umane ed economiche C on una circolare, a firma del Ministro della salute Ferruccio Fazio, indirizzata, ad Anci, Regioni, Ordine dei Medici e principali sigle sindacali dell’area della medicina generale, si ripropone il tema della difesa della parte più vulnerabile della popolazione (in particolare: persone anziane, soggetti con patologie a carico dell’apparato respiratorio e cardiovascolare, fasce di popolazione di basso livello socioeconomico, neonati, bambini molto piccoli) dai rischi sanitari connessi alle ondate di calore. Nella nota, si ricorda che è fondamentale predisporre a livello locale protocolli operativi di emergenza da redigere sulla base delle indicazioni contenute nelle “Linee guida per preparare piani di sorveglianza e in risposta verso gli effetti sulla salute da ondate di calore”, già inoltrate dal Ministero, a Regioni, Comuni e Medici di medicina generale e, comunque, disponibili al link www.salute.gov.it e si invitano gli Amministratori locali a dotarsi al più presto di tali strumenti operativi al fine di fronteggiare le emergenze che si creano nelle grandi città a causa delle alte temperature e dello spopolamento di interi quartieri, in occasione delle partenze di agosto Il Ministero della salute, inoltre, come evidenziato dalla circolare, considera obiettivo prioritario la realizzazione di una concreta sinergia tra i vari livelli istituzionali (sanitari e sociali) al fine di creare una integrazione di base nella realizzazione degliinterventi di sorveglianza e prevenzione. Sarà, inoltre, necessario che gli Assessorati, le Asson.2 » 25 luglio 2011 ciazioni dei Medici, di Medicina generale ed i Prefetti, ciascuno per quanto di propria competenza, facciano riferimento alle proprie banche-dati al fine di razionalizzare ogni iniziativa rendendola utile a prevenire situazioni di grave disagio o di grave rischio per la salute dei cittadini più vulneraili o con patologie gravi e senza rischio di spreco di risorse umane ed economiche. Un'azione concertata, utile a favorire un miglior coordinamento nello svolgimento delle attività locali necessarie a prevenire e fronteggiare gli effetti delle ondate di calore diventa assolutamente indispensabile anche e soprattutto nei comuni a vocazione turistica dove la popolazione, nel periodo delle ferie estive, spesso si raddoppia o si triplica. Gli Amministratori locali dovranno, preferibilmente, avviare una massiva campagna informativa dando le indicazioni di base affinche, soprattutto anziani e bambini evitino di stare all'aperto nelle ore più calde della giornata e soprattutto seguano una correta alimentazione e un'adeguata idratazione. La nota conferma, in ultimo, che a supporto delle iniziative locali anche quest’anno saranno disponibili sui portali del Ministero e del CCM (http:// www.ccm-etwork.it/prg_area3_anziani_clima_sistema_allerta): specifiche pagine web dedicate al tema caldo, rivolte ai cittadini, agli operatori ed ai soggetti istituzionali, che saranno periodicamente aggiornate e forniranno informazioni e documenti tecnici utili a migliorare le conoscenze e sui rischi del caldo e sulle misure da adottare per prevenirli, nonché indicazioni sui numeri verdi ed i servizi locali attivati sul territorio per l’estate 2011. Sono state predisposte, inoltre, quattro diverse brochure in formato elettronico rivolte, rispettivamente, alla popolazione in generale, ai medici di medicina generale, agli operatori sanitari di istituti di ricovero per anziani e alle badanti, reperibili in sei lingue (inglese, francese, spagnolo, russo e polacco) e ove le condizioni meteo-climatiche dovessero richiederlo, verrà attivato a livello centrale il servizio telefonico di pubblica utilità “1500” ■ Comunicazione 6 ambiente Il Ministro Prestigiacomo in "missione" a Lampedusa "Facciamo delle Pelagie un centro naturalistico" Il programma di riqualificazione del Governo dovrà rappresentare il Materplan per la trasformazione e la valorizzazione dell'immagine dell'Isola, attraverso la mobilità sostenibile e le infrastrutture turistiche “ Per Lampedusa è necessario un progetto all’alUno scorcio di Lampedusa tezza delle sue straordinarie risorse ambientali e paesaggistiche”. Lo ha affermato il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, coordinatrice degli interventi per la riqualificazione di Lampedusa al connubio con l’arte e la musica enfatizzando la sua termine del suo sopralluogo, avvenuto nei giorni vocazione ad essere oasi di artisti e quindi luogo di eventi attorno alla fondazione O’scià di Claudio Bascorsi, nell’Isola. “Esistono le condizioni – ha affermato il Ministro - per glioni”. fare delle Pelagie un magnifico polo naturalistico e “Lampedusa – ha rilevato infine Stefania Prestigiacomo - è un tesoro per i suoi turistico un “arcipelago verabitanti e per l’Italia, deve de” europeo. Il programma diventare una perla preziosa di riqualificazione del Go" Bisogna rafforzare il suo sul mercato turistico -mediaverno deve rappresentare il tico internazionale, prenden“Masterplan” per la trasforconnubio con l'arte e la dosi quel ruolo che la sua mazione e valorizzazione straordinaria natura le ha redell’immagine e della qualimusica, enfatizzando la galato”. tà dei servizi di Lampedusa. sua vocazione ad essere Nel corso della sua “missioC’è certamente molto da ne” a Lampedusa il Ministro fare ma ci sono le risorse per oasi di artisti e di eventi" Prestigiacomo, che è stata farlo e la possibilità di avviare accompagnata dal sindatutto in tempi brevi. Lampeco Dino De Rubeis, dall’asdusa deve esaltare il suo paesaggio con interventi quali il piano del colore e la sessore regionale Gianmaria Sparma, da tecnici e creazione di itinerari che esaltino la bellezza dei luo- funzionari ministeriali, ha visitato anche il centro di ghi, la suggestione dei panorami e le sue specialità accoglienza dell’isola che ospita i migranti giunti negli ultimi giorni. Al termine il Ministro ha presieduto eno-gastronomiche. "Lampedusa deve qualificare la sua ospitalità - un vertice cui ha partecipato il Prefetto di Agrigencontinua il Ministro Prestigiacomo - intervenendo su to Francesca Ferrandino. Presente durante la visita servizi quali la mobilità sostenibile e l’infrastruttura- lampedusana della Prestigiacomo anche il cantauzione turistica legata alla sua risorsa più preziosa ed tore Claudio Baglioni, cittadino onorario dell’isola e esclusiva : il mare. Lampedusa deve rafforzare il suo animatore della fondazione “o’ Scià”. ■ n.2 » 25 luglio 2011 Comunicazione 7 sviluppo Progetti strategici Italia-Tunisia, presentato bando da 9 milioni La Sicilia cerniera tra Unione Europea e Africa L’assessore regionale Armao incontra ad Agrigento i delegati maghrebini: “Il programma Ue di cooperazione rappresenta una grande opportunità per valorizzare il ruolo, la cultura e la posizione geografica dell’Isola” “I l Mediterraneo vive un momento di travagli e sofferenze ma anche di grandi prospettive. Agli sforzi che i governi e le diplomazie stanno compiendo per riportare serenità, devono accompagnarsi politiche di cooperazione e sviluppo in grado di dare prospettive ai popoli del Maghreb, e soprattutto alle giovani generazioni che cercano pace, democrazia e lavoro. Solo così si può fermare l’emigrazione, per colpa della quale i territori interessati saranno votati ad un rapido declino”. Così l’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao, ha salutato le delegazioni tunisina e italiana presenti ad Agrigento per la presentazione del bando dei ‘progetti strategici’ Italia-Tunisia. “Il programma europeo Italia-Tunisia - ha detto l’assessore - evidenzia l’attenzione dell’Europa al Mediterraneo e rappresenta una grande occasione per valorizzare il ruolo che la storia, la cultura e la collocazione geografica assegnano alla Sicilia. In questo senso l’Isola sta rafforzando il ruolo di cerniera tra l’Europa e l’Africa”. L’assessore, presentando il secondo bando, ha poi illustrato l’andamento del programma “che sta procedendo bene impiegando tempestivamente le risorse assegnate (27 milioni di euro circa) per facilitare la collaborazione tra istituzioni ed imprese siciliane e tunisine. Si dimostra, così, che anche nell’impiego delle risorse europee, quando si creano le condizioni, l’Amministrazione regionale riesce ad essere efficiente”. Il bando è dotato di una disponibilità di oltre 9 milioni di euro. “Si tratta di aiuti n.2 » 25 luglio 2011 concreti - ha proseguito l’assessore - al popolo tunisino, con il quale da sempre i siciliani intrattengono rapporti economici e di amicizia. Questo bando costituisce una grande opportunità perchè coinvolge molti aspetti legati alla promozione e allo sviluppo comune tra Sicilia e Tunisia”. Karima Ghribi, in rappresentanza del ministero tunisino per la pianificazione e la cooperazione internazionale, ha espresso il ringraziamento del suo governo per questa iniziativa che contribuirà certamente a sostenere l’azione riformatrice che il nuovo gruppo dirigente ha avviato, con il significativo contributo di tanti giovani. Il programma ha una disponibilità complessiva di 27.458.651 euro fino al 2013, ed è incentrato su varie priorità: sviluppo ed integrazione regionale; promozione dello sviluppo sostenibile; cooperazione culturale e scientifica; appoggio al tessuto associativo, cui si accompagnano alcune specifiche misure. Le aree coinvolte dal programma sono le province di Agrigento, Trapani, Caltanissetta, Ragusa, Siracusa, per la Sicilia, i Governatorati di Tunisi, Ben Arous, Ariana, Manouba, Bizerte, Be’ja et Jendouba, per la Tunisia. ■ Microcredito: intesa tra Regione, 48 Enti no profit e Unicredit Un piccolo aiuto alle famiglie siciliane in difficoltà economiche; sono state infatti firmate, nei giorni scorsi, le convenzioni fra la Regione Siciliana e i 48 enti (associazioni no profit, cooperative sociali, Caritas diocesane, fondazioni, etc.) che si faranno carico di seguire coloro che sono interessati al microcredito. Unicredit è la banca che si è aggiudicata la gara di servizio di tesoreria e sarà non solo il gestore del fondo di garanzia, ma anche l’istituto che lo sosterrà finanziariamente. Comunicazione 8 LA STORIA speciale ragusa Viaggio tra memoria e cultura, passando dalla collina di Ibla Dalle necropoli dei Siculi al Castello di Donnafugata Uno scorcio di Ragusa Ibla Terra di conquista e patrimonio dell'Unesco, il capoluogo ibleo vanta origini antichissime testimoniate dalla presenza di numerose necropoli. Suggestivi i percorsi artistico-monumentali che arricchiscono il centro storico. L a posizione. Ragusa sorge su una catena collinare, Monti Iblei, localizzata nella parte sudorientale della Sicilia, ed è il capoluogo di provincia più meridionale dell'Italia. Le origini. Ragusa vanta origini antiche, la collina di Ibla fu infatti abitata fin dal XIV sec. A. C. dai Siculi. Di questi antichi abitanti abbiamo delle significative tracce nelle necropoli attorno a Ragusa. Un gruppo di tombe a forno, grotticelle scavate nella roccia, le possiamo scorgere lungo la strada che da Ibla sale a Ragusa appena sotto la chiesa di S. Maria delle Scale; un altro gruppo di tombe sicule si trova nei pressi della confluenza del torrente S. Leonardo con l'Irminio e si possono scorgere anche affacciandosi nella vallata dal Giardino Ibleo. Una necropoli greca del VI sec. A. C. nella collina n.2 » 25 luglio 2011 Rito testimonia la presenza di un gruppo di Greci di Camarina. L'indipendenza fu definitivamente persa invece con la conquista romana nel III sec. A.C. Nel 330 d.C. la Sicilia passa sotto la dominazione bizantina e vi rimarrà per circa cinque secoli. I bizantini pensarono di fortificare Ragusa e vi costruirono anche un castello. Di questo periodo esiste anche un’importante catacomba, detta delle Trabacche. Dagli Arabi agli Aragonesi. Nel 848 Ragusa fu conquistata dagli Arabi che vi introdussero, come in tutta la Sicilia, nuove e importanti colture. Nel 1081 i Normanni iniziano la conquista della Sicilia e nel 1091 anche Ragusa viene conquistata. Ruggero d'Altavilla tiene per sè Modica, Scicli, Ispica e Giarratana e concede al figlio Goffredo, Ragusa col titolo di Contea. Con il matrimonio dell’erede al trono di Sicilia Costanza d'Altavilla con l'imperatore di Germania Enrico VI inizia la dominazione Sveva. Nel 1266 la Sicilia fu conquistata dagli Angioini che solo pochi anni dopo furono cacciati con la rivolta del Vespro (1282). Venuti gli Aragonesi in Sicilia si ripristinò il sistema feudale e Ragusa venne assegnata come contea a Chiaramonte. (fonte: sito comune Ragusa). Castello di Donnafugata. A pochi chilometri da Ragusa sorge il Castello di Donnafugata, in realtà una grande villa, che fu ampliato e assunse la forma attuale ad opera del barone Corrado Arezzo De Spuches nei primi del '900, occupa un'area di 2500 mq e si articola in 122 stanze. La facciata principale è ornata da una bellissima loggia in stile gotico-veneziano, otto balconi a sesto acuto danno accesso alla grande terrazza sottostante la loggia, delle belle bifore ingentiliscono le altre facciate. Fra le stanze più importanti ricordiamo il salone degli stemmi con le pareti ornate dai blasoni delle più importanti famiglie siciliane. Il castello è circondato da un ampio parco di circa otto ettari.■ Comunicazione 9 L’INTERVISTA speciale ragusa Riqualificare il centro storico, primo obiettivo di Di Pasquale E' stato rieletto alla guida del capoluogo ibleo Il sindaco di Ragusa Nello Di Pasquale "Sono felice del largo consenso ottenuto e durante il mio secondo mandato continuerò quello che avevo già avviato, completando le opere in fase di definizione. Tra le priorità la riqualificazione del centro storico e la realizzazione di nuovi parcheggi" R iconfermato al primo turno nelle amministrative di fine maggio, ha ottenuto il 57,19 per cento delle preferenze. Nello Di Pasquale, sindaco di Ragusa al suo secondo mandato, ha surclassato i due avversari: Sergio Guastella, centro sinistra, e Salvatore Battaglia, candidato dell’Mpa. Sindaco Di Pasquale, oltre 24 mila ragusani le hanno confermato la loro fiducia. Un largo consenso che la vede nuovamente in carica come primo cittadino. Sono fiero di questo enorme consenso e credo che la cosa più giusta da fare sia continuare quello che avevo già avviato, completando le opere in fase di definizione. Tra queste, la riqualificazione del centro storico e la realizzazione dei parcheggi. I ragusani hanno premiato il mio impegno a favore n.2 » 25 luglio 2011 di una città a misura d’uomo e cercherò con tutte le mie forze di non deluderli. Una delle sue più grosse delusioni e una delle sue più grandi soddisfazioni… Le mie delusioni sono legate alla miopia dello Stato e della Regione che continuano a tagliare i fondi ai comuni senza rendersi conto che, in questo modo, ci impediscono di assicurare i servizi essenziali ai cittadini. Sono d’accordo che bisogna operare un rigoroso taglio agli sprechi, ma penso che il governo centrale e quello regionale debbano controllare anche lo sperpero che si evince dai loro bilanci. Tra le mie soddisfazioni, invece, spiccano le tante opere realizzate e in fieri che mi inorgogliscono anche da semplice cittadino. Tra queste, la riqualificazione del lungomare di Marina di Ragusa e la demolizione dell’Ipsia, una scuola di 5 piani in disuso da decenni che deturpava il centro storico trovandosi all’ingresso dei giardini iblei. In 27 comuni siciliani al voto, nessuna donna eletta. Le uniche 5 candidate non ce l’hanno fatta. Ma la politica siciliana è solo terra di conquista per gli uomini? Il fatto che le candidate siano donne non può e non deve contare. Il voto lo meritano tutti ma le preferenze prescindono dal sesso e tengono conto soltanto delle capacità politiche. L’elettore offre la propria fiducia a chi è in grado di fare politica senza tenere conto se porta la gonna o i pantaloni. Ragusa e la sua provincia, da sempre considerata ricca e tranquilla. E’ vero o è solo un vecchio adagio? É senz’altro vero. Importante da un punto di vista economico ma anche, nessuno me ne voglia, da un punto di vista culturale. Non per nulla ben 18 dei nostri monumenti sono patrimonio dell’Unesco. Inoltre, Ragusa rientra tra i comuni virtuosi in cui si operano tagli netti alle spese superflue. Io, per fare un esempio, vado in giro con una Panda rossa, nessuna auto blu nel nostro autoparco. E se prima per le missioni avevo definito un tetto massimo di 500 euro adesso ho deciso di abbassarlo a 250. ■ Comunicazione 10 IL PROGRAMMA Una città a misura d'uomo, più solidale e vivibile "Non si possono più rinviare le indispensabili infrastrutture" speciale ragusa La storia d'Italia e d'Africa raccontata in quattro sale R agusa nacque dalle rovine di Ibla”, recita in latino, lo stemma della Città di Ragusa. “Ragusa città d’arte”, “Ragusa porta barocca” si legge nei messaggi di benvenuto rivolti agli ospiti. Sintetica, ma chiara, c’è in queste frasi la più profonda, antica e genuina identità culturale della nostra città. Memori del passato e criticamente attenti al presente, vogliamo progettare un futuro migliore per tutti noi e per i nostri giovani; abbiamo fiducia in loro e nel loro entusiasmo. Assistiamo con orgoglio al loro divenire partecipi e protagonisti. Per tutti noi e per loro abbiamo da salvaguardare un insieme straordinario che, con Ragusa, è stato iscritto nel 2002 nella lista Unesco del Patrimonio dell’umanità. È un riconoscimento che ci riempie di orgoglio, ma ci carica della responsabilità di restituire un così grande tesoro ai nostri figli. Grande attenzione al fondamento culturale della nostra società, al rispetto, al civismo, alla moralità, che della cultura non possono che essere corollario e complemento. Se per qualcuno la morale è solo la conclusione delle favole, per noi, invece, i principi morali tramandatici dai nostri Padri sono la sostanza della nostra identità culturale, civile e sociale. Consapevoli e rispettosi di tanti, autorevoli messaggi e di questa grande eredità, intendiamo preservare e coltivare l’identità culturale della nostra Città, a cominciare dalla sua memoria storica. Crediamo, perciò, indispensabile che il programma per Ragusa preveda cultura, arte e valorizzazione dei beni culturali. Vogliamo una Ragusa non solo più grande, ma più ordinata, più solidale, più efficiente, più a misura d’uomo, più attenta all’ambiente. Per realizzare il nostro grande progetto sono indispensabili e non più rinviabili alcune infrastrutture: l’aeroporto di Comiso, la Ragusa-Catania, il completamento dell’autostrada Siracusa-Gela. Ed anche il porto turistico di Marina di Ragusa, che – con gli opportuni collegamenti – potrà non esser più frontiera ma cerniera per il turismo nautico di tutto il Mediterraneo. Non vogliamo scrivere un libro dei sogni, ma un programma semplice e concreto, fattibile e di continuità.■ n.2 » 25 luglio 2011 Museo civico L’Italia in Africa. L’Italia cominciò a guardare all’Africa prima ancora di avere Roma capitale (1870). Infatti, il contratto per l’acquisto della baia di Assab, nel Mar Rosso, fatto da privati, è del 15 novembre 1869, lo stesso anno dell’apertura del Canale di Suez. Nel 1870, mentre l’Italia otteneva, finalmente, la sua vera capitale, le grandi potenze avevano quasi completato, con pochi sforzi e poca spesa, tutti i loro maggiori acquisti coloniali. Bisognerà attendere il 19 gennaio 1885 perché una spedizione militare parta dall’Italia per sbarcare ed occupare Massaua, nel Mar Rosso, il 5 febbraio 1885. E’ da questo momento che inizia la presenza ufficiale dell’Italia in Africa, che durerà fino al 30 giugno 1960. Alla colonia Eritrea venne annessa, nel 1908, la Somalia, poi, nel 1911, la Libia e nel 1935 l’Etiopia. Dopo il 1943, con la perdita della guerra, l’Italia perdette anche tutte le colonie. Nel 1949 le Nazioni Unite affidano all’Italia il mandato fiduciario di amministrazione della ex Somalia italiana col compito di prepararla all’indipendenza nel tempo di 10 anni (19501960). Il Museo è costituito da quattro sale; a ognuna di esse è stato dato il nome di una delle nostre colonie: Sala Eritrea, Sala-corridoio Somalia, attraverso cui si accede alla Sala Libia e da lì alla Sala Etiopia, quella in cui si completa la visita. Per contribuire ad arricchire il museo è possibile contattare il Direttore del Museo al 339.5085271. Comunicazione 11 L’INTERVISTA speciale ragusa Di Noia:"Viviamo un periodo di rinnovamento e rilancio" “Sono tanti i progetti per una città più moderna” "Riconosciuta tra i comuni virtuosi - afferma il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Di Noia - Ragusa continua a seguire la strada del rinnovamento cittadino e territoriale" L a prima esperienza politica nel 2003 come consigliere comunale. Adesso, dal 29 giugno scorso, ricopre la carica di presidente del consiglio comunale. Di origini pugliesi ma a Ragusa da 26 anni, Giuseppe Di Noia è anche luogotenente della Guardia di Finanza. Presidente, la domanda è d’obbligo: come si concilia la professione con la politica? Sicuramente non è semplice, ma con molto impegno a buona volontà si riesce sempre a fare tutto. Devo dire che a rimetterci un po’ è la famiglia, ma se hai il sostegno dei tuoi cari e la passione, riesci a farcela. Un impegno fatto solo di incombenze? Assolutamente no. Le incombenze ci sono, inutile negarlo, ma ci sono in qualsiasi settore e non possiamo fare altro che affrontarle. Onori e oneri fanno parte della vita di tutti. Ma io sono molto entusiasta dell’incarico ricevuto e cerco di affrontare tutto con senso pratico e lucidità. La sua nomina risale a poche settimane fa. Ha trovato molte grane dopo il suo ingresso in consiglio? Grane nessuna, solo appuntamenti importanti e una scaletta di priorità. Tra queste ultime spicca l’approvazione del bilancio di previsione 2011 che dovrebbe andare in porto il prossimo 28 luglio. Abbiamo, inoltre, da discutere l’imminente scadenza dei revisori dei conti e una preoccupante decurtazione di 250 mila euro in bilancio, cioè un taglio dei fondi destinati a Ragusa Ibla. Ma io sono fiducioso, ritengo che con l’impegno di tutti riusciremo a venirne a capo. Come descriverebbe la sua Ragusa? Più pregi o n.2 » 25 luglio 2011 Il presidente del consiglio comunale di Ragusa Giuseppe Di Noia più difetti? Anche se rischio di sembrare il più parziale degli uomini, credo che Ragusa sia il fiore all’occhiello della nostra regione. Riconosciuta a livello nazionale fra i comuni virtuosi, continua a seguire la strada del rinnovamento e della valorizzazione del territorio. Inoltre, già da qualche anno sono state fatte grandi cose per renderla più vivibile e a misura d’uomo. Dal restyling del Lungomare vecchio ai tanti parcheggi ultimati e ancora in fase di definizione. Ragusa, inoltre, è incastonata in un territorio molto produttivo ed economicamente ricco. Ma c’è qualcosa che non va? No, non c’è qualcosa di disastroso o di drammatico da risolvere. L’unica cosa, a mio giudizio, che deve ottenere un’attenzione ancora più grande è la rivalorizzazione del centro storico. Ma ci stiamo già lavorando e, anche se il lavoro sarà lungo, sono sicuro che otterremo dei grandi risultati. Se dovesse esprimere un desiderio da semplice cittadino? Non riguarderebbe solo la mia città, ma tutta la Sicilia. Mi auguro, cioè, che si sfrutti una volta per tutte l'immensa ricchezza di cui disponiamo costituita dal nostro territorio. Le due parole d'ordine dovrebbero essere valorizzazione e rilancio. E allora sì che potremmo affrontare qualsiasi crisi. ■ Comunicazione 12 l'intervento I giovani amministratori uniti contro la criminalità Presentata da Anci Giovane la mozione antimafia di Giacomo D'Arrigo e Doriana Ribaudo* I comuni impegnati a costitursi parte civile nei processi contro il crimine mafioso. Le istituzioni locali si schierano a fianco della magistratura e delle forze dell'ordine. Un sostegno alle vittime del racket e delle estorsioni L’avvio della nuova avventura editoriale, promossa da Anci Sicilia, è l’occasione giusta per “raccontare” della recente iniziativa di Anci Giovane, presentata a livello nazionale proprio nella nostra Isola. Un’occasione che vuole essere il nostro contributo al settimanale dei Comuni siciliani, ma anche la testimonianza di attività dell’impegno di una generazione presente nei territori, che spesso rimane distante dal clamore mediatico che meriterebbe per ciò che riesce a realizzare. Nei giorni scorsi Anci Giovane ha presentato, insieme al segretario generale dell’Associazione, Andrea Piraino, al vice presidente Nazionale di Anci e sindaco di Padova, Flavio Zanonato, al delegato per la legalità, Giuseppe Cicala, e all’Assessore Regionale alle Autonomie Locali, Caterina Chinnici, un’iniziativa che sta qualificando non poco l’attività degli amministratori under 35 di tutta Italia, ovvero la mozione che impegna i Comuni a costituirsi parte civile nei processi per mafia. Si tratta di un’iniziativa che abbiamo lanciato quasi un anno fa e che ha già visto l’adesione di tantissimi comuni, a nord come a sud, grandi città e piccoli centri. Un progetto che sembra non essere legato al quotidiano, all’amministrare del giorno per giorno, ma che invece lo è fortemente e che forse ha un valore ancora maggiore per motivi facili da individuare, che voglio però ricordare. Innanzitutto, il messaggio che il singolo Comune dà alla criminalità organizzata con un proprio atto impegnativo e che suona più o meno così: “da oggi non sei più tollerata, anzi se ti manifesti noi ci schieriamo n.2 » 25 luglio 2011 contro in maniera ufficiale e pubblica”. Un messaggio dalla forza dirompente, che segna un'aperta scelta di campo contro la criminalità organizzata e coinvolge le istituzioni locali, al fianco della magistratura e delle forze dell’ordine, nella lotta alla mafia. Un atto del consiglio comunale che non soltanto è impegnativo per l’ente locale, ma che ha anche un fortissimo valore simbolico: politici, istituzioni locali e amministratori, facendo loro stessi questa scelta, danno una testimonianza concreta di vicinanza a chi è vittima di attentati, minacce, racket e tutto ciò che di negativo produce la criminalità organizzata. Questa iniziativa, e le numerose adesioni che ha già ricevuto, sono inoltre la testimonianza che nei comuni in questi ultimi anni è cresciuta, sia numericamente che in termini di proposta, una nuova classe di amministratori. Sindaci, assessori e consiglieri comunali che oltre a pensare al governo delle comunità, testimoniano un rinnovato impegno civico fatto di valori e attenzione alla dimensione della legalità che sta qualificando una generazione chiamata non soltanto ad amministrare ma anche a guidare le proprie comunità. Anci Giovane si è fatta promotrice di questa mozione che ha visto un convinto sostegno di Anci che ha avviato numerose altre attività, determinando un impegno per tutto il sistema nei Comuni rispetto al contrasto della criminalità organizzata. In politica esistono diversi momenti, prima l’elaborazione, le idee, il dibattito, fino ad arrivare alle decisioni che vanno prese ogni giorno. Questa mozione impegna ogni singolo comune ma anche il sistema dei comuni, rappresentato al massimo livello da Flavio Zanonato, un sindaco del nord conosciuto per il suo impegno sul versante della sicurezza che di Anci è vice presidente nazionale, insieme a Caterina Chinnici, assessore regionale alle autonomie locali e, purtroppo, simbolo involontario di una lotta che spesso si fa davvero dura sino a colpire gli affetti. Per motivi diversi, testimoni di un impegno che nobilita il ruolo di amministratore locale.■ (*) Coordinatore nazionale e coordinatrice regionale Anci Giovane Comunicazione 13 rubriche dai comuni dalle gazzette Personale, riconoscere il merito è improrogabile Tra pari opportunità e federalismo fiscale L'unica alternativa plausibile è applicare le norme nazionali Linee guida sulla discriminazione e sul benessere di chi lavora Il terzo comma dell'articolo 31 del Decreto. Legislativo numero 150/2009 dispone che "per premiare il merito e le professionalità gli enti locali, oltre quanto autonomamente stabilito, nei limiti delle risorse disponibili per la contrattazione collettiva, si utilizzino i seguenti strumenti: progressioni economiche e di carriera, attribuzione di incarichi di responsabilità, accesso a percorsi di alta formazione", fermo restando il disposto del comma 2 riguardo alla destinazione della quota prevalente del salario accessorio al personale dipendente che si colloca nella fascia di merito alta. Poiché le risorse dell'articolo 15, comma 2 del CCNL del 1999, che per questo Ente costituiscono la parte prevalente del salario accessorio che non sia già assorbito da istituti stabili (PEO, comparto, turno, indennità per specifiche responsabilità, etc....) codesto Comune esprime delle perplessità circa la possibilità di Il Decreto Legislativo erogare le ri150/2009 dà indicaziosorse in queni precise sui criteri stione per fadi valutazione sce di merito, essendo le stesse finalizzate a specifici progetti ai quali partecipa, molto spesso, un numero ristretto di dipendenti. E' possibile derogare alle fasce di merito per l'erogazione di tali somme che tuttavia saranno erogate al personale dipendente soltanto al termine della valutazione del contributo apportato da ciascuno al raggiungimento del singolo obiettivo? Nel 2011 l'applicazione delle fasce di merito per retribuire la performance individuale in base al disposto del DLgs. 150/2009 è assolutamente inderogabile e non lascia spazio ad altre interpretazioni, per gli Enti Locali, di conseguenza, qualora l'Ente in questione non vi provveda direttamente con proprie disposizioni, dovrà obbligatoriamente applicare le norme previste per le Amministrazioni dello Stato. (FONTE ANCITEL) ■ Gazzetta Ufficiale Regione Sicilia n.2 » 25 luglio 2011 Assessorato delle Risorse Agricole e alimentari, circolare 4 aprile 2011, n. 1: Disciplinare regionale di produzione integrata: norme tecniche di difesa integrata delle colture e controllo delle infestanti. Norme tecniche di difesa integrata delle colture per l’applicazione delle misure agroambientali. Assessorato della Famiglia e delle Politche sociali, decreto 1 luglio 2011: destinazione alle isituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza, per motivi contingibili e urgenti, dello stanziamento nel capitolo 183306, "Sussidi straordinari ad istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza erette in enti morali".(legge regionale 65/53 anno 2011). ■ Gazzetta Ufficiale Pari opportunità. In G.U. n. 134 dell'11 giugno 2011 è pubblicata la Direttiva 4 marzo 2011: Linee guida sulle modalità di funzionamento dei «Comitati Unici di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni» (articolo 21, legge 4 novembre 2010, n. 183). Certificati di malattia telematici. In G.U. n. 135 del 13 giugno 2011 é pubblicata la Circolare 18 marzo 2011, n.4: Art. 25 della legge n. 183 del 2010 e art. 55-septies del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, introdotto dall'art. 69 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 - Trasmissione per via telematica dei certificati di malattia. Indicazioni operative per lavoratori dipendenti e datori di lavoro del settore pubblico e privato. Federalismo fiscale proroga dei termini. In G.U. n. 139 del 17 giugno 2011 é pubblicato la Legge 8 giugno 2011 n. 85: Proroga dei termini per l’esercizio della delega di cui alla legge 5 maggio 2009, n. 42, in materia di federalismo fiscale. Comunicazione 14 rubriche agenda dall’ e dall’ sperto I riti, le celebrazioni, e le tradizioni popolari L. 104, una banca dati per la trasparenza Dai giocattoli agli sbandieratori, quattro itinerari tutti da scoprire Le comunicazioni devono essere inviate entro il 31 marzo Patti e San Febronia. Ultima domenica di luglio, festa della patrona San Febronia concittadina dei Pattesi martirizzata nel III sec. Fino a fine agosto, inoltre, nel teatro greco di Tindari, manifestazioni teatrali e musicali. Bagheria e il Museo del Giocattolo. Frutto di anni di ricerche e di lavoro dello studioso Pietro Piraino Papoff e delle figlie Laila e Lucilla, nasce da un progetto unitario per l’infanzia a più livelli, allo scopo di educare i bambini all’interculturalità. Per le visite contattare l’'ufficio stampa e l’ufficio Urp comunale (091.943279- 091.943288). Caccamo e gli sbandieratori. Domenica 21 Agosto si svolgerà la “Seconda Festa della Bandiera”, a cura dell’Associazione Culturale Sbandieratori. Sbandieratori provenienti da tutta Italia si esibiranno in diverse piazze del Borgo Medioevale. L’accoglienza turistica e le visite culturali al Castello feudale più grande di Sicilia, allo scenario di Piazza Duomo, alla casa-Museo della civiltà contadina, alla Mostra sui Castelli più belli di Sicilia con teche espositive a carattere medievale, saranno curate dall’associazione culturale “Sicilia & Dintorni” che, con dame e cavalieri in costumi d'epoca, accompagneranno i gruppi di turisti nelle visite guidate al Castello. Cinisi festeggia la Madonna. Dai primi di agosto e fino al 14 celebrazioni in onore di Maria Santissima di Trapani. I pellegrini partono nel primo pomeriggio del 12 agosto ed arrivano il 14 a Trapani. Lungo il tragitto si fermano a Castellammare del Golfo, Balata di Baida, dove si celebra una messa e poi a Valderice, ospiti di alcune famiglie che mettono a disposizione la loro casa per rifocillarli. Durante l’ultimo tratto del percorso, i padri Carmelitani li accolgono mentre entrano in processione pregando dentro il Santuario. L'articolo 24 della legge n. 183/2010 (il cosiddetto "collegato lavoro") ha introdotto l'obbligo della comunicazione al Dipartimento della Funzione Pubblica dei dati relativi ai permessi fruiti dai dipendenti pubblici in base alla legge n. 104/1992 (l'assistenza alle persone disabili). Tale comunicazione deve essere inviata entro il 31 marzo di ogni anno da parte di tutte le Pubbliche Amministrazioni. Per garantire il monitoraggio e il controllo sul legittimo utilizzo di tali permessi, le informazioni vengono raccolte in un'apposita banca dati che lo stesso Dipartimento ha realizzato negli ultimi mesi. Grazie a questo nuovo strumento è possibile conoscere l'identikit dei reali fruitori dei benefici previsti dalla legge 104/1992, verificarne l'entità e le forme di utilizzo, indirizzare i benefici direttamente sui disabili, evitare truffe e abusi e, al tempo stesso, semplificare il rapporto tra disabili e Pubblica Amministrazione, ottimizzando le iniziative e i provvedimenti di riforma all'esame del Parlamento. Nell'ottica della trasparenza totale espressa dall'articolo 11 della Riforma Brunetta, questi dati sono oggi liberamente consultabili nel sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione (www.innovazionepa.gov.it) da parte di tutti i cittadini sia pure nel rigoroso rispetto della privacy. Si tratta di un primo passo verso l'Open Data di origine anglosassone: quella trasparenza reale che consente di conoscere veramente la Pubblica Amministrazione e che favorisce tra l'altro anche l'elaborazione delle informazioni - tramite diverse chiavi di lettura - da parte di professionisti, ricercatori e studiosi. I dati raccolti interessano infatti una serie di elementi tra cui il numero di dipendenti che fruiscono dei permessi mensili; i diversi gradi di parentela tra il disabile e i lavoratori interessati; il genere, le giornate e le ore di permesso fruite nel corso del 2010. (Fonte Presidenza del Consiglio dei Ministri) n.2 » 25 luglio 2011 Comunicazione 15 organi anci ASSOCIAZIONE DEI COMUNI SICILIANI Comitato Direttivo ■ PRESIDENTE ■ SEGRETARIO GENERALE CAMMARATA DIEGO PIRAINO ANDREA ■ UFFICIO DI PRESIDENZA ■ MEMBRI BONGIOVANNI FABIO ............ consigliere di Trapani DI GIROLAMO VINCENZO ....... sindaco di Altofonte LO MONTE VINCENZO ............. consigliere di Graniti SCALA GIACOMO ..................... sindaco di Alcamo ALOTTA SALVATORE .............. consigliere di Palermo BONDI’ FRANCESCO .................... sindaco di Trabia BUZZANCA GIUSEPPE ................. sindaco di Messina CAMPAGNA ALBERTO ......... consigliere di Palermo FERRIGNO ANGELO ............ sindaco di Barrafranca VISENTIN ROBERTO .................... sindaco di Siracusa ■ COORDINAMENTI PROVINCIALI PUMILIA CALOGERO ............................. Agrigento LI ROSI NUNZIO ................................ Caltanissetta PUNZI GAETANO ....................................... Catania BARTOLOTTA ANTONINO ......................... Messina Comunicazione IL GIORNALE DELLE AUTONOMIE LOCALI DI GIROLAMO VINCENZO ...................... Palermo NICASTRO GIUSEPPE .................................. Ragusa CARRUBBA MASSIMO ............................... Siracusa POMPEO GIANNI ......................................... Trapani REGISTRAZIONE N. 15/1999 PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO Direttore responsabile Andrea Piraino Edizioni SI.S.COM. s.r.l. Direzione, redazione, amministrazione Villa Niscemi, p.zza dei Quartieri 2 90146 Palermo tel. 091.7404828-27 fax 091.7404852 In redazione Enza Bruno Carla Muliello n.2 » 25 luglio 2011 siti web www.settimanalecomunicazione.it www.anci.sicilia.it www.siscomsicilia.it e-mail [email protected] [email protected] Consulenza editoriale Salvo Gemmellaro Progetto grafico Valeria Fici Tariffe pubblicità ■ Mezza pagina: 100,00 euro ■ Una pagina: 200,00 euro Abbonamenti Per accedere all’archivio on-line del settimanale effettuare un versamento pari a 50,00 euro sul CCP 20779914 intestato a: SI.S.COM. s.r.l., p.zza dei Quartieri, n. 2 90146 Palermo Comunicazione 16