Testo B - Campus - Mondadori Education

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Testo B - Campus - Mondadori Education
Simulazione INVALSI
Testo B
Una cartolina da Napoli
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Prendiamo un punto, un centro di osservazione, per abbracciare con uno sguardo questa Napoli
bagnata dal mare che mi appresto a descrivere come in una cartolina da inviare a qualcuno, lontano. E quale può essere il luogo privilegiato da me scelto sull’arco della costa che dal Castel dell’Ovo
s’incurva fno alla punta del Capo di Posillipo? È un luogo della memoria che mai più potrò rivedere con gli occhi di una volta: parlo della vetusta tufacea1 corrosa mole di Palazzo Donn’Anna, che si
trova proprio al centro di quel magico arco marino.
Lì dalla terrazza della mia casa, volta a oriente, come dalla tolda2 di una nave, mi afacciavo all’approssimarsi dell’estate a salutare ogni nuovo giorno splendente sulla città, e il Vesuvio Sorrento
Capri lievi e impalpabili nello spolverio della luce. Scrutavo i segni del cielo per capire dai venti
che increspavano la superfcie del mare e dalla direzione delle nuvole e del pennacchio del Vesuvio
(allora c’era il pennacchio) il tempo che faceva. Seguivo, sporgendomi a guardare in giù, il moto
della corrente, e se la corrente proveniva dal porto voleva dire acqua torbida, se invece veniva da
Posillipo voleva dire acqua chiara. E allora potevo distinguere a uno a uno gli scogli e la sabbia del
fondo, riconoscere i pesci dalla forma e dal colore e perfno, a volte, quelli mimetizzati tra le alghe
verdi e marrone. Da quella terrazza mi tufavo nell’acqua chiara a capoftto in un punto preciso e
più profondo in mezzo agli scogli tra le grida di mia madre che protestava: «Senza nemmeno lavarsi, direttamente dal letto, a rischio di rompersi la testa!» (dove il rischio veniva considerato per
ultimo).
I giorni dell’acqua chiara erano per me la Felicità, quella che possedevo e non so più dire come
fosse. Era un rapporto tra la chiarità dell’acqua e il mio cuore, tra la bellezza della giornata e la mia
aspettativa. Quando l’acqua era chiara la giornata era piena d’avventura, prendevo la barca a remi
e lentamente, costa costa, a forza di braccia, arrivavo fno alla punta di Capo Posillipo, e lì, sulle
secche al largo inseguivo i cefali agili e snodati, i saraghi maestosi e guardinghi, e le cernie a dieci
metri di profondità, attonite e curiose, per un attimo ritte sulla coda come foche ammaestrate, e
pronte a sparire in un tempo ancora più breve.
Ormai i giorni dell’acqua chiara, quei giorni, sono fniti. E non solo perché il mare a Napoli non è
più quello di una volta, ma anche perché io non sono più quello di una volta, e per me ci sono ormai
soltanto i giorni dell’acqua torbida.
(Rafaele La Capria, Napoli, Oscar Mondadori, 2009)
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Vetusta tufacea: antica e fatta di tufo (una roccia di origine vulcanica).
Ponte di coperta di una nave.
Prove INVALSI
Nome
Classe
Cognome
Data
B1. Alla riga 2 lo scritore dichiara che la sua descrizione di Napoli è come quella di «una cartolina da inviare
a qualcuno, lontano». Si trata di una descrizione soggetiva o oggetiva? Perché?
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Punti: . ... ... ... .. .. / 1
B2. Quale delle seguenti afermazioni non è vera riguardo al punto di osservazione dal quale lo scritore
immagina di descrivere la cità di Napoli?
A Lo scritore sceglie la propria casa come luogo privilegiato per la posizione geografca, al centro dell’arco
costiero
B Lo scritore considera la propria casa come luogo della memoria, legato a ricordi, sogni e afeti
C La casa è un luogo simbolico, legato alla felicità e alla purezza tipica del periodo della vita vissuto nell’infanzia
D La casa non è lontana dal Vesuvio e da Sorrento
Punti: .. ... ... ... ... / 1
B3. Alla riga 5 per descrivere la casa vengono usati gli aggetivi «vetusta tufacea corrosa» senza l’uso
delle virgole di separazione, per creare un efeto stilistico di accumulo e intensità ritmica. In quale altro
passaggio del brano ritrovi il medesimo espediente stilistico?
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Punti: . ... ... ... .. .. / 1
B4. La terrazza della casa è, nei ricordi dello scritore, «come la tolda di una nave». Di che fgura retorica si
trata?
A
B
C
D
Iperbole
Sinestesia
Similitudine
Metafora
Punti: .. ... ... ... ... / 1
B5. Nei ricordi dello scritore, quando da bambino si afacciava sulla terrazza della casa, lo sguardo si
spingeva secondo una sequenza spontanea verso punti diversi del panorama. Nella tabella tali punti
sono riportati in disordine. Ordinali dal primo all’ultimo inserendo in ciascuna riga un numero da 1 a 5.
PUNTI OSSERVATI
SEQUENZA
Il moto della corrente
La forma e il colore dei pesci
Il Vesuvio, Sorrento, Capri
Gli scogli e la sabbia del fondale
Il vento, la direzione delle nuvole e del pennacchio del Vesuvio
Punti: .. ... ... ... ... / 1
B6. Secondo i ricordi dello scritore legati alla terrazza, quale azione egli era solito compiere dopo aver
osservato il golfo?
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Punti: . ... ... ... .. .. / 1
Prova di allenamento sul modello INVALSI
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Simulazione
Invalsi
Nome
Classe
Cognome
Data
B7. Alle righe 16-18 nel periodo «tra le grida di mia madre che protestava: “Senza nemmeno lavarsi,
diretamente dal leto, a rischio di rompersi la testa!” (dove il rischio veniva considerato per ultimo)» quale
valore assume la parte inserita tra parentesi?
A
B
C
D
Rimprovero verso la severità della madre
Lieve ironia
Stupore e rabbia
Rimorso per non aver obbedito alla madre
Punti: .. ... ... ... ... / 1
B8. Come sostituiresti il termine «dove» citato nella domanda precedente?
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Punti: .. .. ... .. ... .. / 1
B9. Alla riga 19 lo scritore aferma, con nostalgia e amarezza, che «i giorni dell’acqua chiara erano per me
la Felicità, quella che possedevo e non so più dire come fosse». In quale punto precedente del brano è stata
anticipata questa considerazione? Riportala integralmente.
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Punti: .. .. ... .. ... .. / 1
B10. Il termine «chiarità» (riferito all’acqua) è di origine leteraria. Secondo te perché lo scritore
lo preferisce a vocaboli di uso più comune, come ‘chiarezza’, ‘purezza’, ‘limpidezza’?
A
B
C
D
Perché ha forte valore evocativo e poetico
Perché è uno scritore di professione
Perché vuole imitare la parlata napoletana
Perché crea un efeto fonico di stridore
Punti: .. ... ... ... ... / 1
B11. Il termine «atonite» alla riga 24 signifca:
A
B
C
D
stupide
stupite
astute
agili
Punti: .. ... ... ... ... / 1
B12. Lo scritore ritiene che il suo presente sia paragonabile ad «acque torbide» per due ragioni. Quali?
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Punti: .. .. ... .. ... .. / 1
Totale punti: . ... ..... ... .. / 12
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Prove INVALSI