Relazione di chiarimenti in merito a quanto diffuso
Transcript
Relazione di chiarimenti in merito a quanto diffuso
Treviso, giovedì 24 marzo 2016 Al Sindaco del Comune di Treviso Giovanni Manildo All’Assessore alle Pari Opportunità Liana Manfio Al Presidente del Consiglio Comunale Franco Rosi Comune di Treviso Al Direttore Generale Francesco Benazzi Al Direttore dei servizi Sociali e della funzione territoriale Pier Paolo Faronato Al Direttore Distretto Sud Enrico Di Giorgi Al Responsabile UOC Infanzia Adolescenti e Famiglia Manuela Colombari Azienda Ulss 9 Treviso Agli Istituti Scolastici Loro Sedi Raccomandata a mezzo e-mail OGGETTO: CHIARIMENTI IN MERITO ALLA MIA PARTECIPAZIONE ALLA MANIFESTAZIONE DEL 13 FEBBRAIO 2016 Egregi Signori, nell’ambito del dibattito che - sia sulla stampa locale sia tramite lettere e relazioni - si è sviluppato intorno ai temi della sessualità e dell’affettività, dando luogo a pesanti distorsioni ed errate interpretazioni del mio ruolo personale e professionale, mi trovo costretta a fornire alcuni chiarimenti fondamentali. - Sono intervenuta alla manifestazione del 13 febbraio scorso in Piazza San Vito a Treviso, su invito esplicito della Rete degli Studenti Medi - senza peraltro partecipare in nessun modo all’organizzazione e alla promozione della stessa - in virtù del rapporto informale che ho instaurato, in questi decenni di attività formativa, con gli studenti delle scuole trevigiane; - In piazza ho affiancato i ragazzi al corner Affettività e Sessualità, presso il quale ci si confrontava sui temi relativi all’amore e ai sentimenti per celebrare la Festa di S. Valentino. Ciò si è svolto in un corretto contesto di cittadinanza attiva, di promozione di socialità e secondo il dettato costituzionale dell’art. 21. - Gli studenti che hanno ideato la manifestazione hanno proposto un percorso che, partendo dall’amore naturalmente collegato alla sessualità, richiamava anche l’assunzione di responsabilità e l’attenzione alle situazioni problematiche e di rischio, predisponendo altri due corner, con gestione totalmente autonoma e da me svincolata, uno su Contraccezione e Consultori, e l’altro sulle Malattie Sessualmente Trasmissibili. Presso quest’ultimo corner - dove era prevista la presenza di operatori di Emergency o di altro personale e nel quale, ribadisco, non ero minimamente coinvolta - era a disposizione del materiale di cui non conosco la storia progettuale e che non ho mai utilizzato nel mio lavoro; volantino peraltro relativo alla Giornata Mondiale contro l’Aids sottoscritto anche, tra gli altri, dall’Associazione Donne Medico di Treviso e dalla LILT Lega Italiana Lotta ai Tumori. - Non conosco, non collaboro, e non ho mai avuto neanche contatti professionali in passato, con il sito www.casserosalute.it, citato in calce nel volantino, di cui ho appreso in questi giorni ed al quale mi si attribuisce erroneamente e strumentalmente la collaborazione; - Visto che, molti articoli di stampa, lettere aperte ed alcune relazioni, con toni e frasi altamente offensivi, persistono nel definirmi: “personaggio controverso”, “esperta di pornografia applicata”, persona che propone per strada lezioni di “stimolazione omosessuale” ed altre “pratiche sessuali contro natura”; - Manifestando con tali frasi e relazioni non solo una non conoscenza oggettiva dei fatti, della realtà, del lavoro professionale svolto con competenza nei decenni, ma il chiaro intento di andare oltre la libertà di pensiero, la critica politica, e di arrecare danno alla mia persona ed alla mia figura professionale anche presso le scuole dove intervengo e presso i vertici dell’Azienda sanitaria dove opero, oltre che sul web e tramite stampa e quindi anche presso l’opinione pubblica; - Ritenendo che tutto ciò provochi danno indirettamente anche all’Amministrazione Comunale e al mondo femminile ed associativo trevigiano che, lo scorso 8 marzo, dopo aver preso atto del mio lavoro professionale svolto in favore dei giovani, delle donne vittime di violenza, delle coppie e delle famiglie, dei soggetti diversamente abili, nonché dei minori abusati e maltrattati tramite anche la collaborazione con le Forze dell’Ordine, ha apprezzato e deciso di assegnarmi, per merito, il premio Riflettore Donna 2016; - Ritenendo che tali polemiche strumentali siano offensive nei confronti anche degli studenti, che con tale manifestazione hanno voluto parlare di affettività favorendo un confronto maturo, libero ed aperto; - Ritenendo che le falsità che sono state diffuse con intento denigratorio possano nuocere altresì all’Azienda Ulss 9 e agli Istituti scolastici per i quali lavoro, COMUNICO - La mia ferma intenzione di proseguire per le vie legali, ritenendomi diffamata e pesantemente danneggiata moralmente e professionalmente e che tutte le frasi a me riferite in merito alla diffusione di pornografia e presunte collaborazioni con www.casserosalute.it sono già oggetto di studio da parte dei legali; DIFFIDO - fin d’ora qualsiasi persona, politico o associazione, ad attribuire azioni o contenuti non verificati al mio lavoro, alle mie presenze a conferenze, manifestazioni e/o dibattiti, ai miei progetti, che peraltro sviluppo ed esplico, in tutti i contesti in cui sono chiamata, in ottemperanza alle leggi vigenti, nel rispetto dei codici di etica professionale previsti dall’ Ordine al quale sono iscritta, in regola col contratto di lavoro in essere, e in linea con i valori umani che mi spingono, ogni giorno, ad aiutare chi soffre ed a portare il mio contributo al superamento di tanti pregiudizi. Distinti saluti Dott.ssa Teresa Rando