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ACCOGLIENZA
E INTEGRAZIONE:
IL RUOLO DELLE
PICCOLE E MEDIE CITTÀ
Conferenza Nazionale NCP EMN Italia
6-7 Ottobre 2016
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Sessione Poster
Esperienze locali di accoglienza e integrazione in Italia
La Conferenza Nazionale del Punto di Contatto Italiano dell’European Migration Network dedicata all’accoglienza e all’integrazione dei rifugiati nelle piccole e medie città italiane, ha riunito i
principali attori coinvolti in tali ambiti – istituzioni nazionali ed europee e terzo settore –, al fine
di presentare modelli di “accoglienza diffusa” e percorsi di integrazione a livello locale.
Obiettivo della Call for Poster era quello di presentare le esperienze territoriali e metterle in comunicazione con le istituzioni politiche locali, nazionali ed europee per l’identificazione di pratiche sostenibili e replicabili.
I poster presentati hanno riguardato l’accoglienza e l’integrazione dei beneficiari di protezione
internazionale nel sistema locale di welfare e integrazione, nei differenti tipi e forme di accoglienza; nella gestione economico-finanziaria dell’accoglienza e dell’integrazione; nell’occupazione e
attività di volontariato a livello locale dei protetti internazionali; nelle attività di comunicazione
e di informazione rivolte alle comunità locali.
Particolare attenzione è stata data alla dimensione territoriale e culturale delle proposte, al fine
di garantire la rappresentazione di una varietà di argomenti, prospettive di analisi, iniziative, progetti e esperienze.
Abruzzo
Ri-Creazione
Castel del Monte (AQ). SPRAR di L’Aquila e Castel del Monte, ARCI L’Aquila, Cooperativa
Fantacadabra
Il Comitato Territoriale ARCI L’Aquila – ente gestore del progetto SPRAR di L’Aquila e Castel del
Monte – e la Cooperativa Fantacadabra, durante i mesi di aprile-giugno 2016, hanno svolto a Castel del Monte il progetto Ri-creazione: corso-laboratorio di costruzione del giocattolo tradizionale. A
partire dalla ricerca sulla memoria ludica, che vede da anni impegnata la Cooperativa Fantacadabra, e tenendo presente l’esperienza del progetto SPRAR che il Comitato Territoriale ARCI L’Aquila gestisce a Castel del Monte dal 2014, è stato ideato un corso-laboratorio rivolto ai bambini
del paese e ai beneficiari del progetto.
Calabria
RicicliAmo
Cerzeto (CS). Cerzeto Solidale, Associazione Don Vincenzo Matrangolo
Il laboratorio d’arte propone la realizzazione di piccoli gadget e oggetti di uso quotidiano realizzati principalmente con materiali di riciclo. La scelta di lavorare sul riciclo ha lo scopo di rafforzare la campagna di sensibilizzazione per la pratica di una giusta e corretta raccolta differenziata di
materiali destinati al processo di riciclo, campagna promossa dal Comune di Cerzeto con il progetto Rifiuti Zero. Nella condivisione di tale principio, sono stati resi attivi e sensibili i beneficiari
rispetto ai valori della comunità locale ed è stato dimostrato in tono ironico come, guardando alle
“cose” con una diversa prospettiva, da un materiale di scarto si può ricavare una ricchezza, così
come avviene con le persone.
Torna alla terra
Arena (VV). Cooperazione Sud per l’Europa, Comune di Arena, Agenzia Calabria Sviluppo e
Formazione
Partendo dalle necessità formative dei ragazzi è stato organizzato un corso in Agricoltura Sociale dalla durata di 400 ore, suddivise in 200 ore di teoria e 200 ore di esercitazioni pratiche sulla coltivazione di prodotti locali e di stagione e sull’allevamento di animali, seguendo il modello
didattico learning by doing. Il percorso formativo ha dunque arricchito il bagaglio di conoscenze
e competenze dei partecipanti al corso e ha posto le basi per la creazione di uno spazio da destinare a future attività di integrazione sociale. Il termine della prima edizione del corso ha coinciso
con l’inaugurazione della cosiddetta “Fattoria dell’accoglienza”.
Campania
Casa mia
Prata Sannita (CE). Cidis Onlus
Casa Mia è una villa di 500mq, distribuiti su tre piani, dove vengono ospitati un massimo di 8
MSNA. Nonostante si tratti di una struttura di prima accoglienza emergenziale, cosiddetta “ponte”, dove i MSNA alloggiano dal momento dell’arrivo fino al trasferimento in uno SPRAR, Casa
Mia è gestita con la stessa metodologia che Cidis riserva alla seconda accoglienza: i ragazzi vengono seguiti da 7 operatori – fra coordinatori, educatori, mediatori e assistenti sociali –, con percorsi individuali volti alla loro autonomia personale. Oltre alle attività standard direttamente
finanziate dal progetto, vengono realizzate specifiche attività creative e laboratoriali atte a far
emergere i talenti e i bisogni di ognuno.
Percorsi in comunità
Melito e Scisciano (NA). SPRAR di Melito e Scisciano, AICS Comitato Provinciale di Napoli
L’idea che in contesti medio-piccoli i rifugiati abbiano maggiori possibilità di accesso ai servizi di
welfare, soprattutto quelli locali, ha costituito la base dell’intera attività, volta al raggiungimento
di livelli apprezzabili di autonomia individuale attraverso lo sviluppo dell’empowerment personale.
La strutturazione delle attività ha riguardato principalmente l’accesso ai servizi, inteso non solo
come mero accompagnamento dei beneficiari da parte degli operatori ma anche come training nel
rapporto con le istituzioni, precedentemente coinvolte con protocolli di intesa e accordi operativi.
Un nuovo welfare è possibile: SPRAR Torrioni “Valeria Solesin”
Torrioni (AV). SPRAR Torrioni “Valeria Solesin”
Obiettivo primario è quello di favorire percorsi personalizzati per gli ospiti accolti allo SPRAR di
Torrioni al fine di corrispondere non solo ai bisogni materiali di accoglienza ma soprattutto allo
sviluppo di un progetto di vita. Si prevedono percorsi di formazione in azienda con borse lavoro,
dopo un esame delle competenze e attività di socializzazione legate allo sport e alla conoscenza
del territorio locale, con escursioni nei borghi della provincia irpina. Un altro obiettivo ha riguardato la promozione delle relazioni fra pari, secondo una strategia elettiva per nuovi apprendimenti e per stimolare nuove dinamiche di solidarietà.
Una ricetta per l’integrazione
Napoli. L.E.S.S. onlus
Nell’ambito delle attività di accoglienza e integrazione del progetto IARA – Integrazione e Accoglienza per Rifugiati e richiedenti Asilo, è nata agli inizi del 2016 Tobilì: cucina in movimento, prima
cooperativa di catering etnico in Campania, composta da 3 giovani richiedenti o titolari di pro-
tezione internazionale provenienti da Mali, Turchia e Armenia, fra i 19 e i 35 anni. L’obiettivo
è stato quello di creare occupazione favorendo l’integrazione socio-economica attraverso una
micro iniziativa autonoma e autogestita, in grado di offrire servizi di catering, corsi di cucina,
iniziative di promozione del dialogo interculturale, attraverso l’utilizzo delle tradizione culinaria
come strumento di condivisione.
Emilia Romagna
Da richiedenti asilo ad artigiani della moda
Marzabotto (BO). Cooperativa Lai-momo, Ethical Fashion Initiative (International Trade Centre)
Il progetto nasce dalla collaborazione tra EFI – Ethical Fashion Initiative, programma dell’International Trade Centre, agenzia delle Nazioni Unite, e la Cooperativa Lai-momo: grazie alle esperienze acquisite dai due partner, rispettivamente nel settore della produzione etica e dell’accoglienza
di richiedenti protezione internazionale, Lai-momo ed EFI hanno creato un “Polo sperimentale di
formazione, produzione e accoglienza”, le cui attività sono rivolte a richiedenti asilo in precedenza accolti presso strutture dedicate nell’area metropolitana di Bologna.
“Nuovo Mondo” – Progetti di integrazione oltre l’accoglienza
Parma. CIAC Onlus, Provincia di Parma (Area Progettazione e Ricerca)
I progetti Rifugiati in Famiglia e Tandem: le sfide dell’integrazione oltre l’accoglienza prevedono l’accoglienza in famiglia e la convivenza in forme di co-housing. Per entrambi i progetti è previsto il
coinvolgimento di un’équipe dedicata al monitoraggio delle convivenze, che offre un supporto
alle famiglie e ai destinatari dei progetti da un punto di vista psicologico e programmatico. Sono
previste attività di sensibilizzazione e promozione di azioni di cittadinanza attiva verso la comunità, la scuola, le comunità etniche realizzate dagli ospiti.
Vesta. Accoglienza in famiglia per neomaggiorenni titolari di protezione
internazionale e umanitaria
Bologna. Cooperativa Camelot Officine Cooperative
Il progetto si colloca all’interno dello SPRAR MSNA del Comune di Bologna e ha lo scopo di implementare le misure di accoglienza di “terzo livello” a favore dei beneficiari neomaggiorenni
titolari di protezione internazionale o umanitaria. Obiettivo prioritario è quello di potenziare
e accelerare i percorsi di inclusione sociale e il consolidamento di reti di riferimento formali e
informali dei neomaggiorenni attraverso l’inserimento in contesti familiari locali. Vesta prevede
una forma di accoglienza temporanea, prorogabile solo sulla base di specifiche autorizzazioni
del Servizio Centrale, finalizzata al completamento dei percorsi di integrazione socio-lavorativa
propri della progettazione SPRAR.
Lazio
E.N.E.A. - Educare a nuove espressioni di accoglienza
Tivoli (RM). Psy+ Onlus, SPRAR “Amahoro”, SPRAR “Gu.Se.Vi.”, SPRAR “Il Vigneto”
Il progetto intende promuovere un percorso di sensibilizzazione sul tema delle migrazioni e
dell’accoglienza dei richiedenti asilo attraverso incontri rivolti a docenti, genitori e allievi dell’ultimo anno della Scuola Secondaria di primo grado. Il migrante è, per definizione, portatore di
diversità e fra le naturali reazioni umane di fronte all’incontro con il diverso è possibile riscontrare sentimenti di sospetto e paura. Un intervento a livello scolastico, educativo e familiare costituisce un elemento chiave per rendere la diversità una risorsa e non un limite, favorendo la
conoscenza dell’altro ed evitando processi discriminatori.
Non solo alloggio. La pratica dell’accoglienza e della prossimità umana nelle
parrocchie e negli istituti religiosi di Roma
Roma. CRS-Caritas di Roma
Il progetto Ero forestiero e mi avete ospitato persegue l’obiettivo di rendere l’accoglienza di richiedenti asilo e protetti internazionali una pratica diffusa e quotidiana, sperimentata dalle comunità
locali come opportunità di reciproca conoscenza, prossimità umana, mutua solidarietà. A tale
scopo, il progetto coinvolge direttamente parrocchie e istituti religiosi i quali, oltre a fornire vitto
e alloggio per un periodo definito, collaborano con la Caritas di Roma all’integrazione dei destinatari e all’ampliamento delle loro reti relazionali e di sostegno.
Re Start Up – Rete nazionale per la creazione di imprese cooperative di
titolari di protezione internazionale vulnerabili
Roma. Programma Integra, Cooperativa Camelot Officine Cooperative (Ferrara), CIAC Onlus
(Parma), Associazione ADL a Zavidovici Onlus (Brescia), Cooperativa Rinascita (Copertino), ICS
– Ufficio Rifugiati Onlus (Trieste), Legacoop Ferrara, Cooperativa Lazio Form (Roma)
Obiettivo dell’intervento è stato quello di promuovere concretamente l’integrazione socio-economica e la piena realizzazione dei titolari di protezione internazionale vulnerabili, con particolare attenzione alle donne, attraverso lo svolgimento di corsi di formazione imprenditoriale e
l’accompagnamento allo start up di cooperative. In tutte le città coinvolte, il progetto ha realizzato: attività di diffusione delle opportunità e orientamento; individuazione dei destinatari dei corsi di formazione imprenditoriali; selezione di 12 iniziative imprenditoriali; start up di 12 aziende
cooperative; seminari tematici e workshop di valutazione intermedia.
Sentieri di fraternità
Rocca di Papa (RM). Comune di Rocca di Papa, Cooperativa San Filippo Neri e altre associazioni
L’emergenza sbarchi sulle coste italiane, ha portato la Prefettura di Roma ad autorizzare l’apertura di un hub che può ospitare oltre 300 persone a Rocca di Papa. Fin da subito è stata creata
una rete per realizzare un progetto di integrazione e di aiuto per gli assistiti, malgrado il breve
periodo di permanenza nel centro hub. Il focus principale che l’amministrazione comunale ha
perseguito è stato quello di contrastare il disagio con uno spazio educativo e di rendere protagonista la multiculturalità. Per raggiungere tali obiettivi è stato creato uno spazio per far incontrare
gli ospiti del centro e le associazioni locali.
Terrae… un orto per l’inclusione sociale
Rieti. ARCI di Rieti, Comunità Emmanuel Onlus, centro Riccardo Blasetti, Caritas di Rieti
Il progetto ha l’obiettivo di inserire nel tessuto lavorativo e sociale del territorio reatino gli utenti
in carico ai progetti SPRAR del Comune di Rieti gestiti dall’ARCI e dalla Caritas (richiedenti asilo) e della Comunità Emmanuel (tossicodipendenti). A tal fine, si si è inteso investire nel settore
agro-alimentare, settore potenzialmente attivo nel territorio della provincia. Si sono quindi attivati tirocini formativi in agricoltura biologica sono statte avviate una rete GAS (gruppo di acquisto solidale) per la distribuzione dei prodotti a km 0 e una rete di relazioni nel territorio locale e
nazionale di visibilità e collaborazione. Il progetto è totalmente autofinanziato.
Wel©Home
Roma. SPRAR di Roma, Cooperativa Idea Prisma 82
Il Centro di Accoglienza “Wel©Home” è situato nel territorio del III Municipio del Comune di
Roma e ospita 14 persone (6 adulti e 10 minori, questi ultimi di età compresa fra 1 anno e 12
anni), 4 famiglie provenienti da Iraq, Senegal, Repubblica Democratica del Congo e Nigeria). Il
Centro ha come finalità l’accoglienza temporanea e lo sviluppo di processi di autonomia e inclusione, nell’ottica del superamento di logiche e risposte assistenzialiste.
Liguria
Peculiarità dell’accoglienza diffusa di richiedenti asilo e rifugiati entro
l’Unione Comuni Valle Stura, Orba e Leira
Masone, Campo Ligure, Rossiglione e Tiglieto (GE). SPRAR dell’Unione Comuni Valle Stura,
Orba e Leira, Consorzio Sociale Agorà
Il focus del progetto è volto all’inserimento nella vita sociale della comunità dei richiedenti asilo
e dei rifugiati, ospitati nel territorio in semi-autonomia. Il lavoro degli operatori si sviluppa attraverso il costante ampliamento di reti sociali (microimprese, servizi sociali, Pubblica Amministrazione), impegnando in sinergia ogni singolo attore in una rete coordinata di servizi, che include
l’apprendimento della lingua, la mediazione culturale, l’accompagnamento ai servizi.
Lombardia
Hotel Giardino
Breno (BS). Cooperativa K-Pax Onlus
Il progetto di gestione e restyling dell’Hotel Giardino, a Breno, nasce nel 2013 per creare un’attività ricettiva che costituisca un punto di incontro per viaggiatori e un’opportunità di inserimento
lavorativo per i rifugiati in Valle Camonica. Alla base della gestione dell’albergo vi è una particolare attenzione all’ecologia, al commercio equo-solidale, alla promozione dei sistemi locali. Attualmente la struttura offre occupazione stabile a 4 rifugiati e 3 italiani e registrato circa 6.500 presenze nel 2015. Ogni ricavo viene reinvestito nella mission della Cooperativa, per la creazione di
un housing sociale sostenibile e la lotta alle esclusioni ed emarginazioni sociali.
Noi siamo ciò che mangiamo
Cesano Boscone (MI). Comune di Cesano Boscone (MI), Associazione Villa Amantea,
Fondazione Sacra Famiglia Onlus
Obiettivo del progetto è quello di favorire una maggiore percezione di benessere e di salute e
limitare all’interno della comunità le possibilità di tensione e conflittualità fra i beneficiari e fra
essi e gli operatori. Il cibo veicola significati affettivi, sociali e culturali che si posizionano alla base
della stabilità dell’equilibrio psicologico di una persona. Lo spazio raccolto della cucina, la possibilità di disporre di denaro sufficiente per organizzare un pasto, la disponibilità di una tavola
attorno alla quale stare insieme ad altri, hanno contribuito a dare al progetto un valore “terapeutico” per i beneficiari dello SPRAR.
Ville confiscate alla mafia per accogliere in famiglia Minori Stranieri Non
Accompagnati
Trezzano sul Naviglio (MI) e Buccinasco (MI). Associazione Villa Amantea, Distretto del
Corsichese, Comuni di Trezzano sul Naviglio (MI) e Buccinasco (MI), AVA, Associazione Libera e
Casa della Carità di don Colmegna
Le comunità sono 3, due in ville confiscate alla ’Ndrangheta e una in una villa familiare affittata a
privati. I due Comuni hanno infatti aderito al progetto e deciso di destinare due immobili sequestrati alla criminalità organizzata (per i quali l’affitto è a costo zero). L’Associazione Villa Amantea
ha reperito al suo interno tre famiglie che hanno deciso di lasciare le loro case e trasferirsi in comunità, cambiando la residenza e la loro vita quotidiana. Le tre famiglie ospitano rispettivamente 6 maschi, 6 maschi e 2 femmine. Esse svolgono un importante ruolo di supporto al personale
oltre a permettere ai minori beneficiari del progetto di vivere una dimensione intima e familiare
di accoglienza.
Piemonte
Bee my job, progetto di apicoltura sociale e urbana
Alessandria. Associazione Cambalache e Comune di Alessandria (Assessorato alla Coesione
Sociale e alla Partecipazione)
È un progetto pilota di apicoltura sociale che parla di integrazione e ambiente, lavoro e dignità,
impegno e opportunità. Si tratta di un progetto sperimentale biennale che offre a chi fugge da
guerre e violenze la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro grazie a corsi di formazione professionale in apicoltura e percorsi agevolati di inserimento lavorativo. Nello specifico si intende
promuovere l’inserimento lavorativo dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale
in uscita dall’accoglienza, incrementando le loro possibilità di emancipazione economica e di risposta autonoma al bisogno abitativo.
Puglia
Essere comunità
Bari. Comune di Bari (Assessorato al Welfare)
Il progetto si sviluppa in due distinte azioni: Essere comunità – azioni e percorsi per l’inclusione sociale, azione finalizzata a promuovere esperienze di scambio di competenze e a organizzare attività
formative e informative e progetti di cura di spazi pubblici, con impegno di cittadini italiani e
migranti; Essere comunità – accoglienza in famiglia, azione finalizzata a strutturare la procedura di
ospitalità per i cittadini disponibili ad accogliere i migranti.
#SullevenedellaPuglia
Martina Franca (TA). Associazione Salam, Comune di Martina Franca, GAL, Acquedotto
pugliese e altre 100 associazioni che si occupano dell’acquedotto pugliese
Lo SPRAR di Martina Franca ha inteso integrare il sistema di accoglienza avviando un percorso
formativo di inclusione sociale e inserimento al lavoro in favore di 8 migranti beneficiari di protezione internazionale. Obiettivo dell’iniziativa è quello di valorizzare il territorio rurale locale,
contribuendo ad ampliarne la conoscenza e incrementare il grado di apprezzamento sui mercati
turistici nazionali ed esteri. Il progetto è stato promosso e sostenuto dall’associazione Salam,
ente gestore del locale SPRAR.
Sardegna
Adolescenti Insieme “per un dialogo interculturale e laboratorio di
artigianato artistico”
Cagliari, Terralba (OR). Associazione ALPO
Il progetto Adolescenti Insieme si inserisce nell’ambito degli interventi volti a migliorare, facilitare
e promuovere l’accoglienza, l’inclusione e l’integrazione dei migranti. La creazione di un laboratorio basato sui saperi tradizionali per la produzione di oggettistica costituisce un momento di
incontro e confronto per il superamento delle diffidenze. L’apertura verso la valorizzazione delle
diversità rappresenta il caposaldo della multiculturalità e attraverso un progressivo miglioramento della condizione sociale gli adolescenti affrontano traiettorie di assimilazione, dando vita
a nuove modalità di integrazione.
I’AM: integrazione e accoglienza per i migranti
Iglesias (CI). Associazione Casa Emmaus
La filosofia di Casa Emmaus mira alla presa in carico globale degli ospiti e alla formulazione per
ciascuno di un progetto di accoglienza, con l’obiettivo di valorizzarne abilità e competenze, prevenire l’insorgere di fenomeni di esclusione, valorizzare il dialogo interculturale. Il lavoro di rete
con i vari enti territoriali ha creato diverse occasioni di integrazione e di inserimento sociale, grazie in particolare alla cittadinanza iglesiente, che conserva i rapporti sociali e i legami comunitari
tipici del passato.
Marina. La Natura del lupo
Cagliari. Commissione Pari Opportunità Cagliari, Cineteca Sarda, CoSaS, Associazione El Hoda,
Centro Ascolto Kepos, Colonia Estiva Santa Eulalia, Ludoteca Bottega dei Sogni
Il progetto Marina in ascolto concentra la sua attenzione sulla città di Cagliari, analizzando i cambiamenti del quartiere Marina, da sempre luogo privilegiato dagli immigrati. Obiettivo del progetto è quello di parlare del quartiere Marina e dei suoi abitanti attraverso la produzione del
video documentario Marina La natura del lupo. Sono gli stessi abitanti, di ogni età, sesso ed estrazione sociale, a parlare del quartiere descrivendo i tanti “mondi” che lo popolano e dando così
voce alla multiculturalità ivi presente.
Sicilia
4Life 2.0
Vizzini, Bronte, Scordia, Caltagirone, Palagonia (CT). Consorzio Sol Calatino, Cooperativa Iride,
Associazione My Lawyer
Il progetto intende creare “ponti di solidarietà e integrazione” fra i richiedenti protezione internazionale e il territorio che li accoglie, mediante il coinvolgimento degli studenti delle scuole
medie inferiori dei Comuni della Provincia di Catania. Dopo la presentazione dei protagonisti,
introdotti con le testimonianze di alcuni ospiti dei Centri di Accoglienza, il gioco ripercorre alcune difficoltà che i profughi devono affrontare nel loro viaggio. Partendo da 4 paesi diversi con 4
diversi motivi di persecuzione, i ragazzi coinvolti dovranno raggiungere la Sicilia.
Accoglienza oltre l’emergenza
Regione Sicilia. Consorzio Sol.Co. – Rete di imprese sociali siciliane
Il sistema di protezione e accoglienza proposto prevede la promozione e lo sviluppo di un intervento di accoglienza integrata. Tutti i servizi rivolti a soggetti immigrati, richiedenti asilo, titolari
di protezione internazionale e/o regolarmente residenti sul territorio nazionale, consentono alle
persone accolte di divenire protagoniste attive del proprio percorso di accoglienza e non meri
beneficiari passivi di interventi predisposti in loro favore.
Costruiamo Saperi
Ragusa. Diocesi di Ragusa, Architetti Senza Frontiere Italia Onlus, Confcooperative Sicilia e
Uniti Senza Frontiere
Il progetto ha realizzato attività di formazione-azione per 50 migranti selezionati fra neo-comunitari e extracomunitari del territorio ragusano. Si è sperimentato un modello integrato di
conservazione e sviluppo, il progetto infatti mette in rete i saperi artigianali di locali e migranti
per recuperare parte del patrimonio edilizio storico e dei terreni agricoli abbandonati di Ragusa.
Inoltre la sede Contrada Magnì è stata riconvertita in un sito ricettivo e di produzione agricola
solidale. Il lavoro è organizzato in cantieri didattici in cui artigiani e apprendisti collaborano avviando un processo di scambio di conoscenze tecniche.
Deriva
Capo d’Orlando (ME). Cooperativa Servizi Sociali e Consorzio di Cooperative Sociali Sisifo
È stato realizzato un cortometraggio intitolato Deriva con la partecipazione attiva dei beneficiari
del progetto SPRAR di Capo d’Orlando con il fine ultimo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul
tema dell’immigrazione. Nel cortometraggio ampio spazio è dato a prospettive di osservazione
inedite e alla testimonianza diretta dei migranti. Fra prime esperienze lavorative e inclusione
sociale, Deriva racconta un processo non sempre facile di crescita anche culturale, nel quale il
costante confronto con la nuova vita altrui diviene elemento indispensabile.
Esperienze e buone prassi di servizi in rete per titolari/richiedenti protezione
internazionale nei territori dei comuni del Distretto socio-sanitario D-13
Caltagirone (CT). Distretto socio-sanitario D13
Il progetto prevede una serie di attività, come l’orientamento ai servizi, il supporto psicologico, l’animazione socio-culturale. Il modello di intervento si è avvalso di un sistema di “sportelli a
grappolo”, ovvero di uno sportello informativo centrale, ubicato nel Comune di Caltagirone, coordinante gli sportelli decentrati negli altri 8 Comuni del distretto. Tali azioni vengono garantite
da un’équipe multidisciplinare, nei Comuni del Distretto D13, per le strutture di accoglienza, le
scuole, la Questura, la Prefettura, i centri SPRAR, le associazioni di volontariato, le comunità degli immigrati, le ASP e le imprese locali. L’attività di ogni sportello è caratterizzata dalla massima
accessibilità ai servizi e soprattutto dal lavoro di rete fra i servizi coinvolti.
Il dono dei migranti - Riduzione dello spreco alimentare migrazione e
solidarietà
Ragusa. Legambiente, Prefettura di Ragusa, Coldiretti, Centri di Accoglienza e altre
organizzazioni di volontariato
Il progetto si basa sulla promozione della solidarietà reciproca fra migranti e popolazione locale,
con lo scambio dell’ospitalità data dallo Stato italiano ai migranti e l’aiuto dato da questi alle famiglie indigenti locali. Nel contempo mira a impegnare i migranti in attesa di asilo, la cui inattività
crea incomprensioni con la popolazione locale. Il progetto Riduzione dello spreco alimentare immigrazione e solidarietà si inserisce all’interno di un precedente progetto – avviato nel 2013 – volto
alla riduzione degli sprechi alimentari e della povertà attraverso la distribuzione degli alimenti
recuperati a Ragusa e nella sua provincia.
Radiosprar
Barcellona Pozzo di Gotto (ME), Mazzarino (CL), Caltanissetta, Sutera (CL). SPRAR di
Barcellona Pozzo di Gotto (ME), Associazione I Girasoli Onlus
La web-radio del progetto SPRAR nasce il 29 agosto 2014, a seguito di un percorso didattico
incentrato su nozioni base di italiano e informatica, e viene resa possibile dal l’universalità della
musica come linguaggio comune e dall’immediatezza e la facilità di reperimento degli strumenti
necessari per le trasmissioni. Le prime puntate sono state realizzate grazie all’utilizzo di un computer e di Audacity, un software open-source facile da usare e altamente esportabile: sono state
infatti attivate 3 nuove postazioni a Mazzarino (CL), Caltanissetta e Sutera (CL). Radio SPRAR
è anche informazione e divulgazione orizzontale di saperi, dalla scienza alla gastronomia, in un
clima in cui la dimensione ludica e quella dell’apprendimento si fondono senza alcuno sforzo.
Toscana
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not be a friend: analisi dei Bi-Sogni dei richiedenti asilo in provincia di Arezzo
RTI Cento Fiori, Prefettura di Arezzo, Oxfam Italia
Il lavoro presenta l’analisi dei dati sui richiedenti asilo ospitati dall’RTI Cento Fiori in convenzione con Prefettura di Arezzo. Lo studio è stato realizzato da Oxfam Italia attraverso l’utilizzo di un
modello di monitoraggio e analisi – denominato SIMA, SIstema di Monitoraggio dell’Accoglienza
– utilizzato sia per il lavoro organizzativo delle strutture di accoglienza sia per approfondire e
predisporre periodicamente report conoscitivi sul fenomeno. SIMA è costruito su 4 schede (questionari a risposta chiusa) che seguono l’iter del percorso asilo, fornendo una prospettiva dinamica nel passaggio della persona da una condizione giuridica all’altra e nel processo di evoluzione
dei bisogni.
Veneto
A(c)cogliere coltivare diritti raccogliere dignità
Portogruaro (VE). Coop Sociale l’Arco e Comune di Portogruaro (VE)
A(c)cogliere è un progetto che si propone di operare un cambiamento nella percezione sociale
del richiedente protezione nella logica di una società locale più accogliente e non discriminatoria. Per l’inserimento lavorativo sono stati organizzati stage presso artigiani locali. Il progetto ha
puntato alla realizzazione di un “welfare generativo” attraverso iniziative mirate alla formazione,
all’empowerment professionale e alla realizzazione di un “orto arcobaleno”. L’orto, in particolare,
rappresenta allo stesso tempo una fonte di autosostentamento, di reddito e di formazione sul
campo. Al momento l’orto sostiene 8 persone.
Botteghe degli apprendisti italiani
Padova. Cooperativa Città So.la.re.
Il progetto è indirizzato a richiedenti asilo e titolari di protezione umanitaria e sussidiaria e intende promuovere la loro inclusione sociale attraverso un percorso formativo atto a superare il
loro isolamento. È stato proposto ai partecipanti uno spazio all’interno del quale hanno potuto
scoprire e apprendere usi, costumi, regole e tradizioni, ma anche raccontarsi e condividere la
propria esperienza e la propria storia. Lo spazio è anche occasione per sensibilizzare la popolazione locale sul tema dell’integrazione e promuovere la cultura del rispetto e l’apertura all’altro
attraverso momenti di incontro e confronto tra la comunità e i migranti.
La salute degli immigrati. Il diritto all’assistenza sanitaria dei pazienti
stranieri
Verona. Ce.Sa.Im. - ULSS 20 Verona
Il Progetto ha l’obiettivo di favorire l’applicazione uniforme in tutto il territorio della Provincia di
Verona delle disposizioni regionali in materia di assistenza sanitaria ai cittadini comunitari presenti in Italia non ascrivibili al SSN e non assistiti dal paese di provenienza, nonché agli stranieri
temporaneamente presenti non in regola e in condizioni di indigenza. Per tali ragioni, un gruppo
di medici, infermieri e volontari offre assistenza in un centro di prima accoglienza per erogazione
e prescrizione di prestazioni sanitarie e nel 2015 sono state eseguite 5.580 visite. È stato inoltre
istituito un servizio psichiatrico di osservazione partecipante sulle modalità e le difficoltà di incontro con alterità.
MAB: Modello Accoglienza Belluno
Belluno. Comune di Belluno, Consorzio SI, Prefettura Belluno
Con il progetto MAB, il Comune di Belluno ha sviluppato un proprio modello di integrazione basato su accoglienza diffusa e conoscenza biunivoca (reciproca e delle rispettive culture). Il progetto
ha escluso grandi assembramenti, a favore di una micro accoglienza; ha promosso la divulgazione
ai richiedenti asilo della cultura e dei costumi locali; ha organizzato interventi e testimonianze
dei richiedenti asilo nelle scuole; ha previsto l’attivazione di un servizio di volontariato di pubblica utilità. L’attività di volontariato, in particolare, ha permesso ai richiedenti asilo di rendersi
utili e allo stesso tempo ha facilitato le occasioni di incontro e conoscenza con gli altri volontari
e i cittadini.
Sing for me
Mirano (VE). Comune di Mirano, Cooperativa Il Villaggio Globale Onlus, Associazione Coro Voci
dal Mondo
Destinatari del progetto sono i richiedenti asilo e i rifugiati dello SPRAR di Mirano e la cittadinanza nel suo insieme. Il progetto sostiene le attività di un coro che incontra i canti e le musiche
che dal mondo oggi approdano nelle nostre città, rappresentando così un’esperienza di incontro
e scambio fra le persone e le loro storie di vita attraverso la musica. Alle attività di conoscenza e
presentazione del progetto presso i centri di accoglienza, si sono aggiunti laboratori settimanali
di canto, eventi e cene multiculturali. Il concerto finale, aperto alla cittadinanza, ha rappresentato una testimonianza di integrazione e convivenza.
Italia
Corridoi Umanitari – Corridoi di Speranza
Regioni: Puglia, Basilicata, Umbria, Lazio, Emilia, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige.
Comunità di Sant’Egidio
Il progetto dei Corridoi Umanitari, frutto di un accordo fra Governo, Comunità di Sant’Egidio,
FCEI e Tavola Valdese, propone un nuovo modello di accoglienza e integrazione. Autofinanziato grazie all’8x1000 alla Chiesa Valdese e ad altre raccolte di fondi, intende ridurre le morti e i
naufragi lungo le rotte del Mediterraneo prevedendo l’arrivo regolare in due anni di un migliaio
di persone dal Libano, dal Marocco e dall’Etiopia. Giunti in Italia i profughi vengono accolti nelle
parrocchie e in altre strutture messe a disposizione dalle stesse associazioni coinvolte su tutto
il territorio nazionale, studiano la lingua italiana, vengono formati e, quando possibile, lavorano.
Ad oggi sono giunti in Italia circa 300 profughi dal Libano, per lo più donne sole, famiglie, anziani,
malati, persone fragili in condizioni di vulnerabilità.
InteGREAT: l’integrazione parte dai giovani
Pavia, Torino, Napoli e Bari e prossimamente a Catania, Trento, Venezia e Bologna. Aiesec Italia,
Fondazione Cittalia, Fondazione Migrantes e Carter & Benson
Il progetto InteGREAT intende coinvolgere i giovani affinché possano dare il loro contributo all’attuale crisi dei rifugiati attraverso attività volte a favorire l’integrazione nelle comunità locali. In
particolare, attraverso la partecipazione di volontari internazionali, il progetto realizza attività
di carattere didattico-ricreative: per l’infanzia, insegnamento della lingua inglese, integrato con
giochi, e progetti creativi; per gli adulti, workshop e seminari, riguardanti la realtà socio-politica
italiana ed europea, progetti creativi, per promuovere la sensibilizzazione all’integrazione e accoglienza in Italia, lezioni di informatica e di inglese.
Refugees Welcome Italia Onlus
Bologna, Genova, Forlì-Cesena, Macerata, Milano, Modena, Padova e Roma. Refugees
Welcome Italia Onlus
Refugees Welcome Italia Onlus (RWI) è un’associazione fondata nel dicembre 2015 per facilitare lo sviluppo e la diffusione di esperienze di accoglienza, di inclusione sociale e di sviluppo territoriale con caratteristiche di solidarietà, sostenibilità, umanità. A tal fine favorisce la diffusione
sull’intero territorio nazionale di un’accoglienza di tipo domestico dei richiedenti asilo e rifugiati,
da affiancare e integrare alle modalità attualmente esistenti. In particolare, grazie all’attivazione
di una propria piattaforma web, ha già raccolto più di 500 adesioni di famiglie e singoli individui
che si sono dichiarati disponibili ad accogliere rifugiati. RWI ha preso in carico, inoltre, 12 rifugiati in uscita dal sistema CAS/SPRAR inserendoli in famiglia e sostenendoli in una direzione di
completa autonomia.
L’European Migration Network (EMN) è una rete istituita dal Consiglio
dell’Unione Europea nel 2008 con la primaria finalità di fornire informazioni
aggiornate, obiettive e comparabili in materia di immigrazione e asilo
alle istituzioni comunitarie, alle istituzioni degli Stati membri e ai
cittadini e quindi di sostenere i relativi percorsi decisionali.
Coordinato dalla Direzione Generale Home Affairs della
Commissione Europea, l’EMN è costituito da National Contact
Points (NCPs) situati in tutti gli Stati membri e in Norvegia.
Il NCP italiano è composto dal Ministero dell’Interno, Dipartimento per
le Libertà Civili e l’Immigrazione – Direzione Centrale per le Politiche
dell’Immigrazione e dell’Asilo (coordinatore), e dal CNR, Dipartimento Scienze
Umane e Sociali, Patrimonio Culturale (con la collaborazione di ricercatori e
tecnologi degli Istituti Iliesi, Irpps, Isgi, Issirfa e Ittig, afferenti al Dipartimento).
Per maggiori informazioni:
EMN Italia:
www.emnitaly.cnr.it
EMN Europa:
http://ec.europa.eu/dgs/home-affairs/what-we-do/networks/
european_migration_network/index_en.htm
Immagine di copertina
Group of Multiethnic Teenagers Taking a Selfie
di verkeorg
Grafica di Daniele Benedetti