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VENETO
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CASA
Il Sistema Integrato di Fondi immobiliari per
l’edilizia privata sociale
Padova, 22 Febbraio 2011
INDICE
1.  Introduzione
2.  Schema di governance
3.  Obiettivi sociali e linee guida operative
4.  Gli interventi in fase di analisi
5.  Altri potenziali sottoscrittori
6.  Sottoscrittori – Enti Pubblici
7.  Sottoscrittori – imprese edili
8.  Caratteristiche e operatività del Fondo
9.  Implicazioni dell’apporto nel Fondo
10. Come proporre un progetto al Fondo
11. Conclusioni
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1. INTRODUZIONE
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  Vi sono consistenti nuovi fabbisogni derivanti da flussi migratori, giovani coppie, famiglie
monoreddito, studenti fuori sede e soggetti con bisogni abitativi temporanei. Il contesto
economico sociale attuale sta evidenziando nuove esigenze abitative.
  Regione Veneto, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione di
Venezia e Intesa SanPaolo hanno scelto di intervenire, attraverso un fondo di
investimento immobiliare, per contribuire a risolvere le necessità abitative del territorio. Lo
stesso Governo ha deciso di intervenire nell’Housing Sociale con il Fondo Investire
nell’Abitare e Cassa Depositi e Prestiti Immobiliare SGR ha da poco deliberato l’impegno
preliminare a sottoscrivere quote del fondo Veneto Casa con un plafond di 30 mil. di euro.
  Il fondo di investimento immobiliare è stato identificato dai promotori quale strumento
ottimale per flessibilità, trasparenza e regime fiscale. L’obiettivo pubblico di sviluppare
interventi di housing sociale può essere perseguito in questo modo mantenendo un
approccio privato.
  Beni Stabili Gestioni SGR, parte del gruppo Beni Stabili quotato alla borsa di Milano, è
stata selezionata dopo un processo competitivo, quale società di gestione del Fondo. BSG è
uno dei principali gestori di fondi immobiliari in Italia con circa € 1,4 miliardi di immobili in
gestione distribuiti in 3 fondi retail e 8 fondi istituzionali, di cui uno speculativo. Altri fondi
sono in fase di collocamento e altri sono stati autorizzati da parte di Banca d’Italia.
  Abitare Veneto, è l’Advisor Tecnico del Fondo e riunisce al suo interno le competenze di
operatori specializzati nel settore abitativo sociale e nello sviluppo del territorio.
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2. SCHEMA DI GOVERNANCE
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Flusso Informativo
Governance
* approvato l’impegno preliminare di so2oscrizione di quote A1 Padova, 22 febbraio 2011
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3. OBIETTIVI SOCIALI E LINEE GUIDA OPERATIVE
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  L’obiettivo del Fondo è quello di contribuire a risolvere il problema abitativo di
soggetti in condizione di debolezza o svantaggio sociale e/o economico. I target del
progetto sono, in via generale e non esaustiva:
• 
famiglie monoreddito, giovani coppie, studenti universitari fuori sede, anziani,
supporto alla mobilità lavorativa etc.
• 
Il Fondo si indirizza a quella fascia grigia troppo ricca per accedere all’ERP ma
troppo povera per accedere ad un alloggio dignitoso sul libero mercato.
  Con i singoli interventi si vuole evitare la creazione di “quartieri ghetto”, favorendo
lo sviluppo di adeguati mix abitativi e di un tessuto sociale equilibrato anche tramite
la realizzazione di servizi/attività a supporto degli utenti (asili, etc.). Questo intento
sarà perseguito attraverso la gestione di operatori specializzati che hanno già
maturato positive esperienze.
  Nelle iniziative di nuova realizzazione la progettazione delle stesse cercherà di
applicare criteri di eco-sostenibilità e di efficienza energetica innovativi insieme
all’utilizzo di nuove tecnologie costruttive tali da poter minimizzare i tempi di
costruzione.
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3. OBIETTIVI SOCIALI E LINEE GUIDA OPERATIVE
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LOCALIZZAZIONE A seguito di un approfondito studio sui fabbisogni abita;vi della Regione Veneto e della redazione del documento “Mappatura del gestore sociale” sono state individuate le aree urbane d’intervento in ordine di priorità:  
Verona – Venezia/Mestre – Padova Oltre alle inizia;ve localizzate nei capoluoghi di Provincia sopra riporta;, sono considera; primari anche gli interven; si; nei comuni limitrofi agli stessi se ben collega; da mezzi pubblici o facilmente raggiungibili (il Comune capoluogo deve essere raggiungibile al massimo in 20 minu;).  
 
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Comuni capoluogo di Treviso e di Vicenza; Comuni capoluogo di Belluno e di Rovigo; Comuni che presentano una dimensione di almeno 30.000 abitan;. I seguen; requisi; danno comunque cara2ere di preferenzialità alle inizia;ve proposte al Fondo:  
 
 
 
buon collegamento con traspor; pubblici al capoluogo di provincia; buona viabilità stradale e di facilità di accesso all’area; localizzazione nei pressi di poli d’interesse generale (complessi direzionali/industriali, università, stru2ure sanitarie, ecc.) buona presenza di servizi per la famiglia (scuole/asili, centri ricrea;vi e spor;vi, piccolo commercio al de2aglio, verde pubblico, poste, banche ecc.) Padova, 22 febbraio 2011
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4. GLI INTERVENTI IN FASE DI ANALISI
Area Prusst -­‐ 81 Alloggi Residenze per studen; Arena Staz. ferroviaria Area d’intervento Fiera Fondazione La Casa -­‐ 29 Alloggi Taggì di So2o -­‐ 60 Alloggi Marcon – 42 Alloggi PADOVA
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5. ALTRI POTENZIALI SOTTOSCRITTORI
Le quote del Fondo possono essere so2oscri2e da inves;tori qualifica;: So2oscri2ori priva; So2oscri2ori pubblici  Fondazioni bancarie/Banche  Provincie  Imprese di costruzione  Comuni  Imprese di inves;mento  Altri En; Locali  Fondi pensione/Casse di previdenza  En; pubblici Padova, 22 febbraio 2011
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6. SOTTOSCRITTORI – ENTI PUBBLICI
La Pubblica Amministrazione (in par;colare il Comune) può partecipare e contribuire al processo di sviluppo di inizia;ve di housing sociale sul proprio territorio a2raverso il Fondo nei seguen; modi:  Individuazione di par;colari fabbisogni abita;vi sul proprio territorio;  Esame del proprio patrimonio immobiliare (edifici e terreni) e segnalazione della possibilità di avviare inizia;ve di housing sociale con una dimensione tale da perme2ere efficienze in fase di sviluppo e di ges;one;  Conferimento dei terreni e degli immobili (o diria reali di godimento) al Fondo a valori sostenibili e in linea con le sue finalità;  Modifica ad hoc degli strumen; urbanis;ci per consen;re gli insediamen; in aree dismesse e/o terreni agricoli;  Concessione da parte dei Comuni di premi di cubatura realizzabile;  Definizione degli ulteriori oneri rela;vi al proge2o (es. oneri di costruzione) e di manutenzione dello stesso (es. ICI), modula; in funzione dell’effeava reddi;vità del proge2o;   Individuazione di necessità abita;ve sul territorio;   Segnalazione di possibili inizia;ve (limite minimo dimensionale);   Conferimento/cessione di terreni e immobili a valori sostenibili;   Strumen; urbanis;ci ad hoc;   Concessione di premi di cubatura per gli interven;. Padova, 22 febbraio 2011
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7. SOTTOSCRITTORI - IMPRESE EDILI
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Le imprese edili possono partecipare al processo di sviluppo di iniziative di housing
sociale sul proprio territorio in diversi modi che comportano ruoli e un diverso livello
di coinvolgimento
1.  Fase iniziale di
realizzazione/
individuazione
immobili/terreni
2.  Impresa edile
come investitore
del Fondo
a. La SGR per la realizzazione di
un immobile svolgerà una
selezione informale in loco a Collaborazione di
cui l’impresa potrà candidarsi breve durata
b. L’impresa ha in proprietà un
immobile/terreno che può
vendere al Fondo
a. L’impresa ha in proprietà un
immobile/terreno
che
può
apportare al Fondo
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Collaborazione
di lungo
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8. CARATTERISTICHE E OPERATIVITA’DEL FONDO
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Nomina
Pareri e
indirizzi
INVESTITORI
Quote del Fondo
Supporto
alla
gestione
Gestione
Supporto
tecnico
OPERATORI PRIVATI
Apporto in
denaro o
beni (o diritti
reali)
Intervento
nei singoli
progetti
Iniziativa di
HS 1
Iniziativa di
HS 2
Iniziativa di
HS 3
Scouting e
advisory
finanziaria e
socioimmobiliare
Concessione / cessione di
strutture / aree (e accordo
su modalità di intervento)
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9. IMPLICAZIONE DELL’APPORTO NEL FONDO
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  Con l’apporto l’impresa o l’Ente si spossessa del proprio asset a fronte della sua
valorizzazione attraverso quote del Fondo per un valore equivalente
•  valutazione del bene apportato svolta obbligatoriamente anche da un esperto
indipendente
  Non sono previste classi di quote differenti: l’impresa o l’Ente diventa quotista
del Fondo con i medesimi diritti degli altri sottoscrittori
• partecipazione all’assemblea e, nel caso di partecipazione rilevante, al Comitato
Consultivo
•  incasso pro quota dei dividendi nel caso l’assemblea decida la loro distribuzione
•  rimborso delle quote e degli utili non distribuiti al termine della vita del Fondo
o  rendimento obiettivo a m/l termine del Fondo pari a 3 p.p. sopra l’inflazione
  La logica di partecipazione al Fondo è quella di un investimento di lungo periodo,
le quote sono comunque liberamente trasferibili a condizione che il titolare delle
stesse trovi l’acquirente.
  Si beneficia della gestione indipendente e professionale della SGR il cui obiettivo
è di amministrare in maniera profittevole il patrimonio del Fondo nell’interesse
dei soci e nel rispetto del Regolamento.
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10. COME PROPORRE UN PROGETTO AL FONDO
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Nel caso in cui l’impresa o l’Ente avesse interesse a sottoporre all’attenzione del
Fondo un potenziale investimento o apporto, la procedura formale di valutazione è
la seguente:
1. Contattare e comunicare ad Abitare Veneto tale interesse preliminare
2. Abitare Veneto invia al proponente una scheda di raccolta dati al fine di
raccogliere in via preliminare informazioni e documentazione relativamente a:
Informazioni sul richiedente
funzioni, ...)
Informazioni
tecniche
sul
progetto
(superfici,
vincoli,
Struttura del trasferimento (vendita, apporto)
Abitare Veneto utilizzerà la documentazione raccolta per sviluppare una
analisi preliminare di tipo socio-territoriale, dell’aderenza ai requisiti
tecnico/economici di base e di rispondenza ai fabbisogni abitativi.
3.
Tale analisi preliminare sarà completata dalla SGR verificando la coerenza
di massima rispetto alle finalità del Fondo, in seguito verranno effettuati tutti i
necessari incontri e approfondimenti
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11. CONCLUSIONI
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  Il Fondo Veneto Casa può rappresentare un’opportunità per le imprese e per gli
Enti, sia tramite la vendita ma anche tramite l’apporto
  Il Fondo, seppur etico, è gestito in maniera professionale e nell’interesse della
remunerazione di lungo periodo dei propri soci
  Nel caso l’impresa o l’Ente entrasse nel Fondo, parteciperebbe a fianco dei
promotori e degli altri potenziali soci, allo sviluppo delle iniziative sociali sul
territorio
  L’impresa o l’Ente, come quotista, acquisirebbe i medesimi diritti e obblighi degli
altri quotisti, potendo anche partecipare, in ragione della percentuale detenuta,
agli organi di indirizzo e beneficiando della distribuzione dei dividendi nel
tempo
  La partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti, attraverso CDPI SGR, offre la
possibilità di risorse aggiuntive fino al 40% delle sottoscrizioni raccolte dal
Fondo (sia in natura che in denaro), ampliando quindi notevolmente gli
investimenti realizzabili sul territorio regionale.
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