dicembre 2015
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dicembre 2015
Costo € 1,00 Copia Omaggio Periodico mensile del Friuli - Venezia - Giulia · Anno XXXIII n°11/2015 · Direzione e Redazione in CODROIPO (Ud) · Piazza Garibaldi, 65 SOMMARIO PAGINA 3 · EDITORIALE 4 · INFO: ORARI - TEL UFFICI PUBBLICI... 5 · SUCCESSO AL MERCATINO 6 · CAFE' ASP ENTE MORO: ALZHAIMER CONDIVISIONE E SCAMBIO CALCIO CODROIPO LA STORIA PER FESTEGGIARE 7 · TUTTI CROCEROSSINI A CODROIPO EPIFANIA CONSIGLI VETERINARI 8 · SONO TUTTI RAGIONIERI UN ANNO DI STATO ISLAMICO, DAESH AVANZA 9 · MIGRANTI IL TAVAN 10 · ALPREMIO VILLA VENETA 2015 COMUNE DI CODROIPO 11 · JUNIO NEL MIRINO: UN PERSONAGGIO LEGGENDARIO: VALERIO BORGHESE ATTIVITA' DEL SODALIZIO LANCIERI DI NOVARA: TANDA AL COMANDO 12 · I BAFFI DI CODROIPO PER VIA DI NATALE IL MIO SOGNO DA BAMBINA 13 · COME LA MEDIAZIONE FAMILIARE STRUMENTO DI ARMONIZZAZIONE DELLE RELAZIONI FAMILIARI "CARO PERBENISTA, A PROPOSITO DI SANITÀ" 14 · RIFLESSIONI ASSOCIAZIONE “LA PANNOCCHIA” PER 3 ANNI SI FARA' MUSICA NELLE SCUOLE DI CODROIPO IMPORTANTI NOVITA' PER IL SISTEMA BIBLIOTECARIO DEL MEDIO FRIULI SCOPPIA IL CASO BRUNO 16 · NICHILISTI I TERRORISTI DELL'ISIS: PSICOPATICI, FANATICI, RELIGIOSI O DROGATI? EDITORIALE E' guerra Molti svegliandosi la mattina del 14 novembre, hanno ascoltato con orrore, le notizie di quanto era accaduto la sera prima a Parigi. Non si trattava più di un comune atto terroristico compiuto da qualche cane sciolto in vena di prodezze, era un vero e proprio atto di guerra. Guerra che l’Isis ha scatenato in tutto il mondo occidentale, verso i “non credenti”. Nonostante i ripetuti avvertimenti, la polizia francese si è trovata non ancora pronta a reggere l’urto di numerosi terroristi che simultaneamente, hanno attaccato i luoghi che rappresentano significativamente il nostro vivere quotidiano ed i nostri comportamenti sociali. Stadio, teatro e ristorante, sono stati gli obiettivi mirati, per fare il più possibile strage di innocenti, creare un clima di terrore e dimostrare che se lo vogliono, possono arrivare dappertutto e colpire al cuore la nostra società, in barba ai controlli e indagini della nostra polizia. E’ stato un imperdonabile errore di valutazione, non solo dei Francesi, ma di tutta l’Europa, che per eccesso di buonismo e colpevole leggerezza, si trova ora a dover sostenere una guerra a cui siamo impreparati con nemici sempre più numerosi e feroci. Cellule dormienti, che ad un segnale, in qualsiasi momento, potranno scatenare l’inferno. Stanno tra noi, camuffati da bravi ragazzi, ma bravissimi nella “dissimulazione”, consentita dal Corano per scopi religiosi ed usata invece a fini terroristici. Sono i figli di seconda e terza generazione, che smentiscono clamorosamente i paladini del multiculturalismo e sono la prova evidente che l’integrazione non ha funzionato e fa ragionevolmente pensare, che con l’Islam, sia addirittura una cosa impossibile. Dopo i fatti di Parigi, dell’aereo di linea russo e dell’albergo in Mali, sembra che il mondo stia finalmente svegliandosi ed abbia capito l’enorme pericolo di questa guerra dichiarata unilateralmente da fanatici assassini. Ma non tutti e non abbastanza. La storia di Hitler si ripete. Guerra sì, guerra CAMINO. SCARPETTE ROSSE DICONO "NO" ALLA VIOLENZA 19 · BERTIOLO. CIDINIS A FUART, UN CAPOLAVORO FATTO TEATRO CONVEGNO "CONOSCERE GLI OLII ESSENZIALI DELLA BIBBIA" 20 · CONSIGLI "GENERALI" 21 · BERTIOLO: EMERGENZA IMMIGRATI 22 · E NON E' COLPA DELLA MERKEL NON SAREMO MAI CALIFFATO 23 · FRIULDENT no, guerra forse. Se ci fosse veramente la volontà di estirpare questo cancro del XXI° secolo, la mobilitazione sarebbe generale, invece assistiamo a tante belle parole di cordoglio, tanta solidarietà e tanti che cantano la Marsigliese, però anche tanti distinguo che denotano incertezze, ambiguità (come il governo italiano) e pure tante falsità (paesi del golfo e Turchia), mai abbastanza apertamente denunciate o smascherate. Di quanti morti avremo ancora bisogno perché tutto il mondo civile si mobiliti? E l’ONU che cosa ci sta a fare, se si distingue solo per il suo silenzio? Gli Islamici Italiani moderati (in verità pochini e questo la dice lunga), hanno manifestato contro il terrorismo e gliene diamo atto. Ma tutti gli altri come la pensano? Fare una manifestazione è un conto, agire concretamente è un altro. Negli anni di piombo, in Italia, il terrorismo di matrice comunista, è stato debellato quando è caduta quella rete di omertà, complicità, distinguo e anche di benevola comprensione verso quei “compagni che sbagliavano” e quando è apparso chiaro a tutti, che l’ideologia e gli ideali che esprimevano erano falsi, errati e criminali. Gli Islamici moderati Italiani, dovrebbero collaborare con le Autorità e denunciare tutti i violenti, tutti i seminatori di odio e tutti quelli che cercano di arruolare combattenti per l’Isis. Sarebbe un segnale chiaro ed importante per farci capire e senza dubbi, esattamente da che parte stanno. Se guerra proprio ci deve essere, guerra sia, ma deve essere combattuta con la necessari fermezza e con unità di intenti, per far capire ai quei fanatici, che non è Dio che vuole uccisioni e massacri, ma solo la loro mente bacata, imbevuta di odio e violenza e che l’Occidente non può essere costantemente tenuto sotto ricatto e soprattutto non vuole assolutamente morire islamico, perché è fiero della sua storia e della sua civiltà e non vuole tornare al medioevo. API illumina di novità il Natale: effetti di luce da interno ed esterno 18 · POESIA - DI PIERINA GALLINA FIORI LUMINOSI e tante nuove idee 3 FORNITURE PER IMPIANTI CIVILI ED INDUSTRIALI, AUTOMAZIONI CANCELLI E DOMOTICA, IMPIANTI ALLARME, IMPIANTI FOTOVOLTAICI, VIDEOSORVEGLIANZA, ILLUMINOTECNICA E RICAMBI DELLE PIU’ NOTE MARCHE. Disponiamo inoltre di una fidata rete di collaboratori specializzati nell’impiantistica elettrica e non solo, ai quali affidare l’installazione dei nostri prodotti per offrirVi un servizio completo e garantito Ricambi per CALDAIE e STUFE PELLET DICEMBRE 2015 4 TRENITALIA Feriali: Partenze per Udine 00:34 ● 06:01 ● 06:34 ● 07:10 ● 07:34 ● 08:10 ● 08:23 ● 08:34 ● 09:10 ● 90:20 ● 09:34 ● 10:10 ● 10:34 ● 11:34 ● 13:34 ● 14:10 ● 14:34 ● 15:10 ● 15:34 ● 16:10 ● 16:34 ● 17:10 ● 17:34 ● 18:10 ● 18:34 ● 19:10 ● 19:34 ● 20:10 ● 20:34 ● 21:10 ● 21:34 ● 23:10 ● 23:34 Festivi: 00:34 ● 08:23 ● 09:10 ● 09:34 ● 11:10 ● 11:34 ● 13:10 ● 13:34 ● 15:10 ● 15:34 ● 17:10 ● 17:34 ● 18:34 ● 19:10 ● 19:34 ● 20:34 ● 21:10 ● 21:34 ● 23:10 ● 23:34 Feriali: Partenze per Venezia 04:48 ● 05:22 ● 05:48 ● 06:22 ● 06:48 ● 07:18 ● 07:48 ● 08:22 ● 10.22 ● 11:22 ● 11:48 ● 12:22 ● 12:48 ● 13:22 ● 13:48 ● 14:22 ● 14:48 ● 15:22 ● 15:48 ● 16:22 ● 16:48 ● 17:22 ● 17:48 ● 18:22 ● 18:48 ● 19:22 ● 19:48 ● 20:22 ● 21:22 ● 22:13 ● 22:22 Festivi: 06:22 ● 06:48 ● 08:22 ● 08:48 ● 09:22 ● 10:22 ● 10:48 ● 12:22 ● 12:48 ● 14:22 ● 14:48 ● 16:22 ● 16:48 ● 18:22 ● 18:48 ● 19:22 ● 19:48 ● 20:22 ● 22:13 ● 22:22 SAF Partenze da Codroipo per Udine 06:35 ● 06:55 ● 07:08 ● 08:15 ● 08:50 ● 09:00 ● 09:48 ● 12:35 ● 13.20 ● 13:27 ● 13:30 ● 13:42 ● 14:30 ● 15:05 ● 17:05 Partenze da Udine per Codroipo Periodico mensile del Friuli - Venezia - Giulia 07:35 ● 07:40 ● 10:30 ● 11:20 ● 11:45 ● 12:15 ● 12:30 ● 13.25 ● 15.00 ● 17:00 ● 17:35 ● 18:00 ● 18:15 ● 19:15 ● 19:40 Per sicurezza controllare in Internet eventuali cambi orari dell’ultimo minuto FARMACIE di TURNO • Dall’11 al 17 DICEMBRE Guardia Farmaceutica - (0432 906101) FARMACIA dr. TOSO Codroipo, Via Ostermann, 10 • Dal 18 al 24 DICEMBRE Turno Diurno (0432 908299) FARMACIA dr. CANNISTRARO Codroipo, Piazzale Gemona, 2 • Dal 25 al 31 DICEMBRE Turno Diurno (0432 906054) FARMACIA dr.ri MUMMOLO Codroipo, Piazza Garibaldi • Dal 01 al 07 GENNAIO Guardia Farmaceutica (0432 900741) FARMACIA dr.ssa FORGIARINI Codroipo,Via Veneto, 29 • Dal 08 al 14 GENNAIO Turno diurno - (0432 906101) FARMACIA dr. TOSO Codroipo, Via Ostermann, 10 • Dal 15 al 21 GENNAIO Guardia Farmaceutica (0432 908299) FARMACIA dr. CANNISTRARO Codroipo, Piazzale Gemona, 2 www.ilpaesecodroipo.it Mail: [email protected] Direzione: 33033 CODROIPO (UD) Recapito: Piazza Garibaldi, 65 33033 Codroipo (UD) Sede Legale: Piazza Garibaldi, 65 33033 Codroipo (UD) Pubblicazione articoli: gli articoli degli autori dovranno essere inviati via E-mail in formato Word [.doc] al seguente indirizzo: [email protected] La Direzione si riserva di apportare al testo le modifiche di forma e/o di sostanza che riterrà opportune, sottoponendole alla preventiva autorizzazione dell’Autore. Gli articoli accettati sono pubblicati a completo titolo gratuito e altrettanto vale per le immagini. La cronologia della pubblicazione degli articoli è di competenza della Direzione. La sola proprietà letteraria spetta alla Graphica scarl (editore) e l’autore, consentendo la pubblicazione dei propri articoli su IL PAESE, implicitamente accetta che la rivista appaia sul sito web di riferimento. Direttore Responsabile: Elena del Giudice Editore: Graphica s.c.a.r.l. Aut. Tribunale di Udine N°19/1983 Redazione: Del Pozzo Bruno, Petri Angelo Grafica ed impaginazione: FORTE & CHIARO pubblicità e immagine Stampa: Tipografia Menini Per la pubblicità telefonare a: FORTE & CHIARO Sonia Galeotto 340.5004319 Isabella Basso 339.8443812 Inviare materiale pubblicitario a: [email protected] Immagine di Copertina: Spumanti Classici “Pittaro” SERRAMENTI IN LEGNO · SERRAMENTI IN PVC SERRAMENTI IN LEGNO/ALLUMINIO SCALE · PORTE · PORTE BLINDATE Via E di Colloredo, 86 · Iutizzo di Codroipo (Ud) Tel./Fax 0432.907948 · [email protected] Successo al Mercatino 5 sedia. L’ideale sarebbe munirsi di gazebo ma non è obbligatorio. In estate attenti al sole, in qualche posizione sarebbe utile un ombrellone. Cosa si può porre in vendita o barattare? Qualsiasi cosa non serva più, propria o di un gruppo di amici, liberare quindi soffitte e armadi. Ciò che a noi sembra ormai inutile non è detto che che lo sia per altri. Colui o colei che fungeranno da titolari del banchetto si presenteranno muniti della fotocopia di un documento valido e compileranno una scheda che verrà fornita loro. Si arriva in auto, si scarica la merce e poi si parcheggia nei numeosi parcheggi limitrofi. Il mercatino andrà avanti d’inverno fino al tramonto e d’estate al massimo fino alle ore 19.00. Alle ore 13.00 agli espositori verrà offerta la possibilità di mangiare una pasta e bere un buon bicchiere. Diamo appuntamento al 10 gennaio 2016. Referente Luca - 3408575770. Sarà anche un modo divertente di passare una domenica diversa dal solito. Bruno Del Pozzo MERCATINO Il giorno 8 novembre si è conclusa la prima edizione del Mercatino “Mercanti in Giardino”, nella sede invernale di Piazza Garibaldi, registrando una grande affluenza di pubblico. Alla manifestazione hanno partecipato 74 espositori suddivisi nelle molte specialità dell’usato oltre ad hobbisti che hanno avuto un record di vendite dei manufatti realizzati ad hoc per l’occasione. Un successo per l’anno 2015 che si concluderà con il mercatino del 13 dicembre che eccezionalmente per l’occasione sarà spostato in via Candotti e in via Piave. La grande dedizione e l’entusiasmo degli addetti di Graphica scarl, società editrice del mensile del Medio Friuli “IL PAESE”, nell’organizzare questa manifestazione, ha condotto nel tempo ad un risultato impensabile solo poco tempo fa, trasformando la se- conda domenica del mese in una festa che ha coinvolto centinaia di persone, amici, sostenitori e famiglie che hanno scelto il Mercatino per passare un paio d’ore in relax tra una bancarella e l’altra. Molti cittadini di Codroipo o Comuni limitrofi ci chiedono di poter partecipare con un banchetto al mercatino dell’usato che si tiene ogni seconda domenica di ogni mese all’interno dei giardini Pubblici di Codroipo in sede estiva e in Piazza Garibaldi in sede invernale. Non ci sono prescrizioni particolari, la partecipazione in qualità di espositore privato è aperta a tutti, basta presentarsi dalle ore 06.00 alle 08.00 e verrà assegnato il posteggio. Sufficiente acquistare in una ferramenta due o più cavalletti di legno dal costo modesto e sovrapporre una qualsiasi tavola e il gioco è fatto. Non dimenticarsi la dell'Usato 10 Gennaio a CODROIPO Piazza Garibaldi 6 ASP DICEMBRE 2015 Ente MORO CAFE’ ALZHEIMER condivisione e scambio Nasce come momento d’incontro rivolto alle persone affette dalla malattia di Alzheimer, ai loro familiari, agli operatori del settore e ai cittadini interessati. Può essere definito come un luogo sicuro nel quale si è accolti in un’atmosfera rilassata e informale, in cui tutti i partecipanti possono esprimere se stessi, sentirsi ascoltati e trovare conforto nella loro lotta contro l’isolamento e la solitudine. Al Cafè Alzheimer i familiari possono partecipare insieme ai propri cari, scoprire che non sono soli e capire come altri fanno fronte alla malattia e alle conseguenze. Il progetto nasce per dare risposta ai bisogni dei malati e delle loro famiglie, fornendo spazi per la condivisione delle numerose difficoltà pratiche e per l’espressione delle emozioni spesso inascoltate a causa dell’isolamento. Gli incontri presentano una duplice natura: quella terapeutica, che dà ampio spazio anche all’informazione e quella della socializzazione, alla quale è riservata una notevole considerazione. È di primaria importanza che i visitatori possano parlare tra di loro in maniera informale, scambiandosi esperienze o consultando, sempre in maniera confidenziale, operatori e specialisti esperti nel settore. Proprio questa atmosfera tranquilla e accogliente, associata al fatto che gli incontri si svolgono all’interno della Casa di giorno del Centro Alzheimer di Codroipo. Foto MMMI Gli incontri si svolgono a cadenza mensile e hanno una durata di circa due ore. Anziani, familiari e tutti gli interessati, possono accostarsi al Cafè in maniera flessibile e non necessariamente costante. L’accesso è libero e le persone possono decidere la loro frequenza. Mentre l’anziano è impegnato in attività cognitive, ludiche, ricreative con personale specializzato, i familiari parallelamente partecipano a interventi programmati con la presenza di professionisti del settore, sia su tematiche relative alla demenza, sia su argomenti d’interesse proposti dai familiari stessi. Gli argomenti saranno differenti di volta in volta ma la struttura degli incontri rimane fissa e può essere approssimativamente suddivisa in 3 parti: arrivo e introduzione con lo scopo di favorire la socializzazione; attività di gruppo condotti da esperti quali il geriatra, il neurologo, lo psicologo il fisioterapista, il nutrizionista e altri. L’obiettivo è fornire informazioni sugli aspetti medici e psicosociali della demenza, stimolare le capacità cognitive e motorie, nonché il favorire le abilità comunicative e relazionali delle persone con decadimento cognitivo, offrendo la possibilità di parlare apertamente dei propri problemi e promuovere la socia- lizzazione per prevenire l’isolamento delle persone con demenza e delle loro famiglie. Il presidente Andrea d’Antoni con il direttore generale dell’Asp Daniele Moro Valentina Battiston, hanno aperto l’evento augurando buon lavoro a tutti i partecipanti che, oltre ad apprezzare l’accoglienza riservata ai malati e i trattamenti disponibili nella struttura, hanno partecipato con passione e coinvolgimento ai due primi incontri. Gli incontri sono programmati una volta al mese, durano circa 2 ore, ogni ultimo mercoledì del mese dalle 15.00. Prossimamente ci troveremo il 27 gennaio 2016 con il tema: “La gestione dei disturbi comportamentali nella persona con demenza/Alzheimer” ospite la Dott.ssa A. Sverzut (Dirigente Psicologa ASS 3). Poi ci saranno altri mercoledì il 24/02/16 per “Le principali forme di tutela: interdizione, inabilitazione, amministratore di sostegno” insieme al Dott. A. Bisceglia (referente Ambito) e il 30/03/16 con il delicato tema: “L’elaborazione del lutto: la ricerca di un senso e l’integrazione di un adattamento” curato dalla Dott. ssa V. Temporin (Psicologa/Psicoterapeuta) ASP DANIELE MORO Calcio Codroipo la storia per festeggiare La squadra di calcio a Codroipo sta per compiere cent’anni. Sorta nel primo dopoguerra, in un periodo di stenti per una popolazione provata che doveva fare i conti con la miseria, la nascita di quella che allora assunse il nome di Unione Sportiva Codroipo (era 1919) fu un simbolo di rinascita deciso. Oltre al calcio, ebbero il loro spazio ciclismo, la danza e tiro con l’arco, sport che ottennero risultati riconosciuti a livello regionale e addirittura nazionale. Il presidente Manlio Savoia si occupò della fondazione della società, poi lasciò spazio a Ernesto Ballico e al suo vice Ascanio di Varmo. Sin dai primi anni calcistici la squadra registrò poche soddisfazioni. I biancorossi inizialmente si limitarono a partite amichevoli con squadre dei paesi limitrofi senza una regolare iscrizione al campionato federale. Poche trasferte si concretavano come gite. Il primo campo da gioco, fece da volano per l’attività calcistica, fu inaugurato nel maggio 1921. Era quello situato nella strada che dal mercato bovino portava al fiume Tagliamento. Foto MMMI Un periodo positivo per il calcio, Codroipo lo visse nella stagione 1964 / 1965 quando, militando in prima categoria, vinsero il campionato e furono promossi in quarta serie. Tutti erano appassionati di calcio e negli incontri casalinghi c’erano oltre tremila spettatori. Giocavano nel campo dove ora si erige la biblioteca civica. Il campionato di calcio di Prima Categoria 1964-1965 era il quinto livello del campionato italiano di calcio. A livello regionale, si disputavano due gironi e il Codroipo militava nel girone A. A 50’anni da allora alcuni giocatori di quella formazione si sono ritrovati con le gambe sotto al tavolo per festeggiare e ricordare quei giorni. D’altronde anche per loro gli anni sono passati e non è che ci siano state tante altre occasioni per festeggiare eventi calcistici a Codroipo. Sebbene l’impegno di molti sia stato addirittura tramandato da una generazione all’altra (vedi Sambucco), i risultati hanno avuto pochi apici da commemorare. Adesso ci sono tanti giovani e giovanissime speranze per il futuro, forse ascoltando i suggerimenti delle vecchie glorie, come scendevano in campo loro cinquant’anni fa, con quali pensieri, quali stimoli, quale passione e quale impegno, il calcio a Codroipo potrà sperare in risultati migliori. Alex Carrasco www.ilpaesecodroipo.it 7 Tutti crocerossini a Codroipo Dopo una serata di presentazione di fronte a oltre un centinaio di persone, molti stanno frequentando il corso che abiliterà tutti quelli che supereranno anche gli esami finali, quali volontari della Croce Rossa Italiana. Talmente tanti discenti che i dirigenti della CRI si sono trovati spiazzati, non disponendo di un’aula sufficientemente capiente, si sono rivolti al Comune per utilizzare l’aula magna di piazza Dante. Renato Dominici, responsabile della delegazione di Codroipo, mi ha raccontato che prima erano abituati a meno di venti iscritti, poi nel 2014 c’è stato il boom e quest’anno è migliore dello scorso. I partecipanti hanno affrontato dieci lezioni riguardanti la storia della Croce Rossa e dei sette principi su cui si fonda, il diritto internazionale umanitario, il movimento internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, il regolamento dei volontari, il codice etico, la strategia 2020 e gli obiettivi strategici. Poi le nozioni teoriche di primo soccorso e l’insegnamento pratico delle manovre e dei gesti salvavita, la chiamata al 118, B.L.S (Basic Life Support), P.B.L.S. (Pediatric Basic Life Support), PLS (Posizione Laterale di Sicurezza) e le manovre di disostruzione da corpo estraneo. EPIFANIA: magi, befane, calze e …. mulini. La parola “epifania” era già utilizzata dagli antichi greci per indicare l’azione o la manifestazione di una qualsiasi divinità, mediante miracoli, visioni, segni, ecc. Pertanto è sbagliato configurarla come festa esclusivamente cattolica. Il termine epifania di origine greca risalente ben prima dell’anno zero, significa “manifestazione”, “apparizione”. Era utilizzato nell’antichità per indicare la salita al trono di un imperatore o la sua manifestazione gloriosa di fronte ai sudditi. Un documento chiamato Itinerarium, opera della Il direttore del corso, Fabio Di Lenardo, si è avvalso della collaborazione di esperti, per ogni materia che i futuri volontari della croce rossa devono studiare durante il corso. Due sere ogni settimana per un totale di 16 ore di lezioni, prima di affrontare gli esami. L’intero corso è stato completamente caratterizzato dalla determinazione dei corsisti: ognuno di loro ha affrontato le lezioni con entusiasmo e volontà, non solo con l’obiettivo di superare gli esami, ma anche e soprattutto con la felicità di poter arricchire il proprio bagaglio di conoscenza e di avere la possibilità di poter entrare a far parte della più grande associazione umanitaria del mondo. Coloro che vorranno ampliare le loro conoscenze e partecipare concretamente alle attività della CRI, potranno frequentare un ulteriore corso di specializzazione della durata di quattro mesi, che a detta di Renato Dominici, sarà pellegrina Egeria, narrerebbe la suggestiva presenza di vescovi cristiani in visita a Betlemme la notte del 6 gennaio. Come tante altre storie attribuite alla fede cristiana, anche quelle legate all’epifania non trovano riscontri precisi nella bibbia, ma sono frutto d’interpretazioni. Tra le più innovative sembra che l’oro fosse in realtà un olio essenziale che a quel tempo era utilizzato come medicinale, tanto quanto la mirra e l’incenso. Poco importa oggi, giacché il merito della gioia dei bambini è più che altro attribuibile a una vecchia che, a bordo di una scopa volante, porta dolciumi e regali nella calza lasciata sul caminetto. La befana tutte le feste porta via e forse per questo in diverse aree del Paese, la sera del 6 gennaio, viene bruciata (bela riconoscenza). Ci sono tradizioni e interpretazioni che differiscono anche notevolmente nelle diverse regioni d’Italia e la chiave più importante è ciò che viene tramandato dagli anziani ai giovani. La pro loco Villa Manin di Codroipo vuole esperire una ricerca per scoprire le diverse tradizioni, i racconti dei nonni, nelle lingue e i dialetti parlati nelle regioni italiane. Hanno indetto una manife- Foto MMMI impegnativo e completo, dovendo preparare i volontari ad affrontare qualsiasi situazione. Il personale che dovrà far parte integrante della struttura, avrà davanti una serie infinita di ulteriori corsi d’aggiornamento. I problemi per i dirigenti della CRI non finiscono qui: in base al nuovo decreto legge sulla sicurezza negli impianti sportivi, che entro i primi giorni del nuovo anno imporrà tutte le strutture sportive di dotarsi del defibrillatore, ma soprattutto dovrà esserci una persona abilitata all’intervento, presente durante qualsiasi attività. Anche grazie all’intervento del comune di Codroipo che ha interceduto con la Croce Rossa per ottenere costi agevolati per le associazioni del territorio, adesso sembra che buona parte delle associazioni del codroipese stiano presentando decine di domande d’iscrizione e ora si prospettano centinaia di frequentatori anche per il corso sull’utilizzo dei defibrillatori. Buon lavoro alla Croce Rossa Italiana e sogni tranquilli a tutti, dato che a Codroipo tra poco la percentuale di volontari e operatori con defibrillatori sarà a due cifre. Alex Carrasco stazione che coinvolge tutti gli studenti dai sei ai quattordici anni che presenteranno elaborati dattiloscritti in cui raccontano ciò che hanno sentito. “Gli anziani trasmettono la cultura popolare ai ragazzi” è il tema da sviluppare e la manifestazione Epifania a Codroipo si tradurrà nella consegna degli attestati a tutti i partecipanti, il 6 gennaio dalle 14, presso il mulino di Bosa. Chiara Pineta La Redazione e FORTE & CHIARO augurano BUONE FESTE a Tutti i Lettori ed Inserzionisti Aggiorna l'identificazione del tuo animale Il tuo animale potrebbe tentare di fuggire se i fuochi artificiali vengono spararati e cadono vicino a lui. Soprattutto in questo periodo è meglio assicurarsi che i dati del microchip e della medaglietta siano aggiornati, in modo che possa essere ritrovato più facilmente. E' meglio farlo con un certo anticipo perchè i fuochi artificiali spesso vengono utilizzati non appena reperibili nei negozi. Agli affezionati Clienti in omaggio (fino ad esaurimento scorte) il calendario con le immagini dei nostri amici a quattro zampe. DICEMBRE 2015 8 SONO TUTTI RAGIONIERI Mi rivolgo a Te, fiorentin spirto bizzarro, al secolo Matteo Renzi. E’ un po’ che non ti scrivo, ma tanto tu non mi leggi. Non te ne faccio una colpa, con la mole di lavoro che ti ritrovi e con la lotta continua che hai ogni giorno con i rompi b…. del tuo partito, non ti resta tempo per seguire la stampa, specialmente quella locale come questa. Tanto sarebbe inutile, in quanto chi ti è vicino e non vuol perdere la sedia ti lecca. Chi ti critica, anche duramente, lo fa perché non è stato scaltro come te nel trovare le poltrone più comode. Ma veniamo a noi. Devo essere sincero, mi sei simpatico, sei un ottimo oratore, estremamente dialettico, sei onnisciente, sai o devi sapere tutto. Devo riconoscerlo, una ventata di giovinezza l’hai portata in questa Italia, piena di politici di carriera, di quelli che hai concepito le istituzioni italiane come cosa loro. La leggerissima svolta data a questa disastrata Italia, non è stata tanto frutto delle tue leggi, ma della simpatia che riesci a dare a noi popolino, o al furbo popolone dell’economia, dell’industria, delle banche. Ma, caro Matteo, per curare una malattia talvolta serve più l’aspirina del bisturi Facciamo un ragionamento assieme: per distribuire ricchezza bisogna produrre ricchezza! Sei d’accordo? Se un imprenditore non guadagna e investe, non può certamente assumere operai, come dice il tuo rag. Padoan. Voi i conti li fate coi soldi che avete in tasca, non con quelli frutto della vostra impresa. Facile no? Come dicono tutti i tuoi Ministri, i Presidenti di Enti, di Regioni, di Istituzioni, di Amministrazioni Sindaci compresi: mancano i soldi! Lascia perdere i ragionieri, i quali tentano di quadrare i bilanci spostando le somme da un capitolo all’altro, accomodando le cifre, nascondendo le reali statistiche e trucchi del genere. Ripeto: per distribuire ricchezza bisogna produrre ricchezza, ma tu e quelli di cui sopra non la producono, la distruggono. Il parassitismo burocratico rasenta, anzi è una follia... Comincia da lì, non fare leggi, ma cancella leggi! Manda in pensione più burocrati che puoi, ti costeranno molto meno di quello che spendi oggi. E non assumerne più. Non servono leggi, non servono maggiori controlli, non servono maggiori controllori. Devi vivere e lasciar vivere. Ripeto, non ti costa niente. Ti do un suggerimento, un consiglio da parte di un contadino diventato un po’ saggio dopo vecchio. Ai produttori di ricchezza diminuisci le aliquote delle tasse di modo proporzionale all’utile. Guadagnerai più tu, guadagnerà più lui e quindi investirà e assumerà lavoratori. (Se vuoi ti faccio una breve relazione per dimostrare la veridicità della mia teoria). Secondo suggerimento: lascia vivere i piccoli, anche se evadono qualcosa ne avrai un gran vantaggio: non vengono a protestare e chiedere maggior pensione. Lascia vivere il sottobosco, le migliaia di piantine, di insetti, di microflora e microfauna. Lasciali stare. Manda la Guardia di finanza a tartassare gli evasori di professione, quelli che muovono miliardi al giorno con l’alta finanza, con lo spostamento di denaro da un paradiso fiscale all’altro, senza pagare un centesimo di tasse. Ripeto, lascia vivere il sottobosco, perché quello mantiene le piante ad alto fusto, come quelle di nostri governanti. Ti dico una sola cosa. Quando cinquant’anni fa cominciai a lavorare facevo da solo la “Vanoni”, ossia la denuncia dei redditi: un ora di lavoro da solo. Poi ti chiamavano a concordare, ossia a discutere ciò che hai dichiarato. Concordavi una cifra e dopo un anno la pagavi. Ora paghi in anticipo, e la mia Vanoni consta di 86 pagine. Medita un po’ tu! Diceva il vecchio Winny, al secolo Winston Churchill: “UNA NAZIONE CHE SI TASSA NELLA SPERANZA DI DIVENTARE PROSPERA E’ COME UN UOMO IN PIEDI IN UN SECCHIO CHE CERCA DI SOLLEVARSI TIRANDO IL MANICO”. Matteo, mi sei simpatico, non commettere questo errore. Pietro Pittaro Un anno di Stato islamico, Daesh avanza Scatta l’allarme anche ad Hannover, in Germania, dove vengono evacuati lo stadio e una sala concerto, e annullata la partita Germania-Olanda, anche se poi la notizia della ambulanza kamikaze viene smentita. Un’altra conferma che lo Stato islamico è vivo e vegeto, nell’ultimo anno grazie alla sua strategia bombarola è riuscito a espandersi ben oltre i confini di Siria e Iraq, strutturandosi in vere e proprie province (wilayat) fondate sulla paura, dall’Africa Settentrionale a quella Centrale alla Penisola arabica e ultimamente con i fatti di Parigi. Sulla base dei dati elaborati dal Jane’s Terrorism and Insurgency Center, il Washington Post ha pubblicato una infografica dell’avanzata del Daesh dopo la presa di Mosul in Iraq nel 2014. Se è vero che il centro di gravità del Califfo resta in Medio Oriente ed è lì che dovremo colpire per sradicare il terrore alla radice, la funebre cronologia degli attacchi dell’Isis si allunga, tra bombe e kamikaze, a ritroso nel tempo: Bataclan e Stade de France, l’aereo russo abbattuto in Sinai e gli attentati a Beirut contro l’Hezbollah sciita, la destabilizzazione portata tra Arabia Saudita, Yemen e Kuwait (il primo attacco dopo 20 anni), le teste sgozzate dei cristiani copti in Libia, la mattanza nella redazione di Charlie Hebdo e ultimamente sempre a Parigi in modo grave, Jalalabad in Afghanistan e i resort della Tunisia. Il raggio di azione dei tagliagole islamici si allarga e dodici mesi di inettitudine occidentale consegnano al Daesh spazi di manovra che per essere bonificati avranno bisogno di tempo e di un largo impegno militare e diplomatico che al momento sembra già logorato. All’avanzata del Daesh va aggiunta infatti la temperie geopolitica internazionale che, al di là delle intenzioni o dichiarazioni di rito, non induce al più roseo ottimismo. La Francia si muove, l’Europa si dice pronta a trattare con Parigi sulla base dell’articolo 47 della Ue, l’America assicura che darà una mano, ma tutto questo avverrà solo dal cielo? In Russia anche Putin deve fare i conti con l’opinione pubblica interna, l’Iran prospera solo se tra Damasco e Baghdad regna il caos, in Siria Assad non disdegna di comprare il greggio al mercato nero dai tagliatori di teste... In una situazione simile, un briciolo di unità da parte della comunità internazionale sarebbe già di per sé un notizione. Ma riguardando la mappa pubblicata dal WP viene da aggiungere che non basterà solo l’unità di intenti, siamo da anni in una guerra permanente, che viene combattuta su più fronti, con armi diverse, preistorica e internettiana, un conflitto di difficile soluzione che si può vincere solo impedendo allo Stato islamico di annettersi altri paradisi del terrore, e ricacciandolo indietro da dove si trova già. Bernardino Ferrero www.ilpaesecodroipo.it MIGRANTI Quando si parla di migranti, la prima cosa che salta in mente è l’immagine di quella massa di disperati che cercano di fuggire in tutti i modi e con tutti i mezzi da fame, miseria, persecuzioni, guerre ed orrori. Sicuramente per carità cristiana e per etica sociale e morale, è doveroso aiutare chi sta peggio e chi ha bisogno estremo di aiuto, ma a tutto c’è un limite. Per quanto tempo saremo in grado di mantenere questo esodo biblico che continua ad arrivare ad ondate sempre più numerose, senza necessariamente sprofondare in ulteriori crisi? E poi, ci siamo mai chiesti come mai la maggioranza arrivi da paesi dove non ci sono in atto guerre e dove esiste un discreto processo di evoluzione economica e sociale come Nigeria, Senegal, Marocco, Tunisia, Egitto e moltissimi altri? E cos’è che li spinge a venire proprio da noi? Domanda difficile, ma cercheremo di dare una spiegazione. Sicuramente il nostro eccessivo buonismo, l’aver eliminato il reato di clandestinità, il fatto che andiamo a prenderli e li traghettiamo in Italia, la leggenda che l’Europa sia il giardino dell’Eden, il miraggio del benessere, leggi molto meno penalizzanti delle loro, nell’immaginario collettivo non solo degli africani, ma di mezzo mondo, è una formidabile spinta a cui è difficile se non impossibile resistere. Anche perché, in tutti i modi vengono allettati, irretiti ed illusi, da organizzazioni criminali che guadagnano miliardi con questi viaggi di speranza e di morte. Ma loro non lo sanno e continuano ad arrivare fiduciosi ed inconsapevoli. E nessuno apre loro gli occhi. Non è possibile infatti, che in una decina d’anni ci siano stati oltre 20.000 morti in mare (6.000 solo negli ultimi due), senza contare tutti quelli che sono spariti nel nulla. Questa spaventosa ecatombe, deve assolutamente cessare, ma bisogna prima cambiare i metodi di accoglienza. Bisogna informare a chiare lettere, che i posti sono limitati, che non c’è abbastanza lavoro per tutti e che la precedenza verrà data a chi fugge da guerre e persecuzioni, avendo già perso tutto o cercando di salvare almeno la vita. Anche se non è tanto bello discriminare, una particolare corsia preferenziale, andrebbe riservata ai cristiani che sarebbero molto più facilmente integrabili e creerebbero sicuramente meno problemi, ma di loro si parla molto poco e si fa ancora meno. Gli islamici, che poi sono la maggioranza, avrebbero moltissimi altri paesi in cui migrare, omogenei per usi, costumi e religione e molto più ricchi di noi. Perché non lo fanno? Purtroppo il bubbone resta la criminalità organizzata, che ci guadagna due volte: la prima con il viaggio e la seconda con le attività illecite che poi questi derelitti sono costretti a praticare. E’assodato che in Nigeria, moltissime ragazze con promesse, minacce e violenze vengono reclutate dal raket, che poi da noi, le obbliga ad esercitare la prostituzione. Mai non si debella questa criminalità, mai riusciremo a contenere il flusso esagerato di migranti. Su questo colossale affare si è buttato anche l’ISIS che dalla Libia sta dirigendo il traffico e, udite udite, anche la Turchia, che con la sua compagnia aerea di bandiera ha triplicato i voli dall’Africa e centuplicato gli sbarchi. Un’altra leggenda da sfatare è che tutti siano poveracci e bisognosi di aiuto. Se arrivano in aereo o spendono anche 10.000 euro a persona per trasferirsi dall’Africa e dal Medio Oriente, vuol dire che tanto poveri non sono, anzi per lo più, appartengono alla classe media, perché i veri poveri, per mancanza di soldi, sono costretti a rimanere a casa loro. Quindi, oltre che impoverire se stessi, per cercare un improbabile benessere, impoveriscono anche il proprio Paese che si priva di forze giovani, sane e talvolta anche acculturate. Potrebbero essere molto più utili al loro Paese, restando dove sono, invece è più comodo venire da noi dove trovano già tutto pronto, ma, lo sapranno dopo, con un terribile prezzo da pagare: quello di essere degli sbandati, in luoghi che non conoscono, non capiscono e non amano e che fanno molta fatica a percepire e condividere. Corpi avulsi di una società diversa, dove per sopravvivere, sono costretti a chiedere la carità, oppure a rifugiarsi nella delinquenza e nella prostituzione. Ma l’errore fondamentale è stato fatto dall’ONU che nella sua inutilità, ha sprecato montagne di denaro, senza riuscire ad evitare o fermare alcuna guerra, né dare ad alcun paese la tranquillità di un sereno sviluppo sociale ed economico. Se i soldi che spendiamo per accoglienze e mantenimenti senza limiti, fossero usati (bene) nei paesi di origine, il problema migratorio, potrebbe essere ridotto in termini sostenibili, senza grossi traumi né per gli ospitanti che per gli ospitati. Il nostro non è razzismo, né cinismo, né cattiveria, è solo un tentativo di andare oltre gli stereotipi buonisti e l’imperante demagogia e cercar di guardare la realtà con occhi disincantati e senso pratico, perché ragionare col cuore va bene, ma non usare il cervello può portare a danni irreparabili. Le buone intenzioni da sole non bastano, certe volte fanno più male del male che vorrebbero eliminare. Angelo Petri 9 iL TAVAN 1 Anche quest’anno in molte scuole non si farà il presepio e non si canteranno i cori di Natale, per rispetto, dicono, alle altre religioni. Ma quale rispetto idioti! Sono gli altri che devono rispettare la nostra religione, le nostre usanze ed i nostri valori. Fa ribrezzo pensare a che tipo di persone affidiamo i nostri figli. 2 Come per respingere i vampiri bisogna usare l’aglio, per respingere il terrorismo islamico, che sia il caso di usare il maiale? Potrebbe essere un’idea. 3 Corruzione, concussione, tangenti, malaffare, stanno dilagando. La classe politica è sommersa da scandali, indagini ed arresti. Nonostante tutto, in Italia ci sono ancora persone oneste. Ma costano di più! 4 Un parlamentare, ha detto che quelli di destra, sono tutti puttanieri. Ebbene sì, lo confesso, anch’io sono un puttaniere. Caro Onorevole, le raccomando, mi saluti tanto sua madre! 5 Come ogni mattina la gazzella si alza per correre più veloce del leone, così ogni mattina, in Italia, un esponente della sinistra, deve alzarsi e correre più veloce della gazzella... dei carabinieri per non finire in galera. 6 L’ONU, Organizzazione di Nessuna Utilità e il più grande carrozzone mangiasoldi al mondo, con paradossale decisione, ha nominato l’Arabia Saudita, paese dove notoriamente non esiste democrazia, a capo della Commissione per i diritti umani. Come mettere la volpe a guardia del pollaio, o Rocco Siffredi a guardia dell’arem. 7 Alfano ed il suo NCD, sono sempre proni ai desideri ed ai comandi di Renzi. Qualcuno, però, ogni tanto alza la testa, ma si teme sia semplicemente effetto Viagra. 8 Il Sindaco Marchetti, si è ricandidato per le prossime elezioni, poverino, crede an- cora alle favole, crede ancora a Babbo Natale, crede ancora di essere rieletto! Per favore, qualcuno lo riporti con i piedi per terra. 9 Il Crocefisso, è ormai da due millenni, simbolo di umanità, Pensierino della sera. speranza e resurrezione. E’ il simbolo della nostra identità spirituale, culturale e storica. Negarlo, significa disconoscere le proprie origini e la propria civiltà. Solo pensare che possa essere offensivo per qualcuno o qualcuno ne rimanga offeso dalla sua vista, è solo becera malafede o perversa ottusità. DICEMBRE 2015 10 Massaggi, Massaggio Thailandese, Ayurveda, Massaggio Sonoro, Cristalloterapia, Rimedi naturali, vendita prodotti per la Cristalloterapia, la cura e il benessere della persona, Tisane Biologiche, Sale Himalayano, prodotti Nature’s Design IDEE NATALE REGALA il BENESSERE: Rimedi Naturali, Lampade di Sale, Gioielli Personalizzati, Accessori Yoga... 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L’evento, che ha avuto come ospite d’eccezione il divulgatore scientifico Alberto Angela, ha segnato la conclusione del Festival delle Ville Venete, giunto alla sua ottava edizione, con scenario oltre un’ottantina di ville del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, per un totale di circa 150 eventi. Una notizia apparentemente lontana dal Medio Friuli, ma che subito rimbalza in primo piano non appena si scopre che a ricevere il facoltoso premio, nella ristretta rosa dei prescelti (11 selezionati, di cui solo due del Friuli Venezia Giulia), spiccava anche il Comune di Codroipo. Nello specifico, è stato riconosciuto l’intervento di riconversione parziale di villa Kechler ad uso pubblico, con la trasformazione della barchessa occidentale in museo cittadino, oltre a premiare l’iniziativa “Ville Aperte”, avviata alcuni anni or sono dal Comune di Codroipo e proseguita grazie all’impegno e all’interessamento del Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli. A quest’ultimo, in particolare, spetta il merito di aver dato vita ad una serie di progetti legati alle ville venete, miranti alla riscoperta di queste dimore, della loro storia e del legame con il territorio, in un intreccio indissolubile fra tradizione, economia e ambiente. Oltre all’appuntamento “Ville Aperte”, fissato nella prima domenica di maggio, in cui alcuni edifici storici del Medio Friuli aprono le porte ai visitatori con l’accompagnamento delle esperte guide di Itineraria, il Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli è l’ideatore di “Musica in Villa”, manifestazione di successo che ha festeggiato quest’anno la sua 15° edizione e che abbina le arti musicali e dello spettacolo, portandole in contesti unici e raffinati, in un binomio di cultura e bellezza. Al momento, è in conclusione una mappatura delle ville e dimore storiche del Medio Friuli, finalizzato alla realizzazione di un progetto di tutela e promozione di questi beni, in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, l’Istituto Regionale Ville Venete, l’Associazione Ville Venete ed altre prestigiose istituzioni. Non fa male ricordare che tutte le attività promosse dal Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli sono gratuite. Quest’anno, inoltre, grazie alla raccolta fondi organizzata nell’ambito di “Musica in Villa”, sono stati consegnati all’associazione onlus Friuli Mandi Nepal Namastè 2.867,64 € in favore delle popolazioni del Nepal colpite dal terremoto. Un ottimo traguardo per una realtà aggregativa che da oltre vent’anni si impegna con e per il nostro territorio. Serena Fogolini LA SICUREZZA VIA LIGN ANO NON HA ORARI ZO IZ UT I ESPERIENZA DISPONIBILITA’ PROFESSIONALITA’ I° Anniversario CODROIPO CENTRO APERTO ANCHE SABATO dalle 07:30 alle 17:00 ORARIO FLESSIBILE su appuntamento Via Gortani, 23 · CODROIPO (Ud) · Tel. 0432.900760 · 334.9594321 TANTISSIMI AUGURI DI BUONE FESTE A TUTTI I CLIENTI CIRCOLO CULTURALE · LA TRIBUNA NEL MIRINO: un personaggio leggendario: Junio Valerio Borghese Ricorre proprio in questi giorni il 60° anniversario di un evento a dir poco straordinario della storia navale: il misterioso affondamento della nave ammiraglia della flotta sovietica del Mar Nero, la corazzata Novorossijsk, mentre era all’ormeggio nella base navale di Sebastopoli. In realtà si trattava della nostra corazzata Giulio Cesare, così ridenominata, ceduta ai russi 9 anni prima come riparazione dei danni di guerra. Il 28 ottobre 1955, in piena notte, a seguito di una tremenda esplosione registrata anche dai sismografi della Crimea, la nave si spezzò in due colando a picco in pochi minuti e causando la morte di 600 marinai. L’inchiesta che ne seguì rese palesi gli aspetti tecnici: si trattava di una bomba a orologeria piazzata sulla chiglia la cui esplosione aveva innescato quella ancor più micidiale di una seconda bomba nascosta, presumibilmente prima della consegna ai sovietici, in un doppio fondo della nave. Nella stessa inchiesta si adombrò anche l’ipotesi di una connivenza italiana nella vicenda, senza peraltro pervenire ad alcuna prova certa e quindi non fu dato adito ad alcun incidente diplomatico. Anzi, fu deciso di porre la sordina all’evento per farlo dimenticare al più presto. Non sarebbe stato facile, infatti, sorvolare sulla negligenza della Marina sovietica nelle ispezioni alle strutture interne dello scafo all’atto della consegna. In realtà i commissari russi avevano colto nel segno guardando verso l’Italia, poiché sulla vicenda c’era praticamente una firma, quella di un personaggio leggendario: il Comandante della Marina, medaglia d’oro al valor militare, principe Junio Valerio Borghese. Gli incursori della X Mas, sua creatura, nel corso della guerra fecero strage di navi nemiche e, dopo l’armistizio, continuarono a combattere sotto la bandiera della Repubblica Sociale. Nel 1955 esistevano oltre 100 ex-combattenti della X MAS, già appartenenti al famoso ‘Gruppo Gamma, addestrati e allenati per l’attività di incursori, ancora in perfetta forma fisica e sempre animati dallo sdegno per l’onta subita della bandiera sovietica issata su una sacra nave della Patria. Due indizi molto significativi sono la data dell’evento - 28 ottobre, ricorrenza celebrativa della Marcia su Roma che dette inizio all’era fascista - e la posizione della bomba dormiente nella struttura di fondo della Giulio Cesare, che fu non solo occultata con tale abilità da renderla invisibile perfino alle ispezioni della Marina sovietica, ma anche sistemata in prossimità di una particolare saldatura nota solo a pochi esperti: si tratta dell’allungamento di 10 metri cui la vecchia corazzata era stata sottoposta nel 1930 durante i lavori di totale ristrutturazione. E fu proprio in corrispondenza della saldatura di congiunzione che la nave si spezzò in due. Per quanto concerne la bomba applicata all’esterno della chiglia, basta ricordare che gli incursori italiani furono capaci di eludere, in tempo di guerra, misure di sorveglianza ben più agguerrite di quelle russe in tempo di pace. Niente manca per autenticare la firma del cosiddetto ‘principe nero’. Junio Valerio Scipione dei principi Borghese, la cui salma riposa nel cuore di Roma, dentro la cattedrale di Santa Maria Maggiore, non fu mai domo nella sua fede fascista, neanche ben dopo la fine del regime. Nel 1970 non esitò neanche a tentare un colpo di stato, il cui fallimento lo costrinse all’esilio nella Spagna franchista dove morì 4 anni dopo, a Cadice: un fallimento che fu l’insegna della sua fine prematura e ingloriosa. Gino Monti 11 ATTIVITÀ DEL SODALIZIO La riunione mensile dei Soci del 19 novembre scorso ha registrato una partecipazione al di sotto delle aspettative, presumibilmente per la concomitanza con altro sensibile evento nell’area cittadina. Si tratta di un trend peraltro già osservato, sia pur in forma discontinua, anche in precedenti occasioni. L’argomento prevalente in quest’ultima riunione è stato un ipotetico cambiamento delle nostre modalità associative che tenga conto delle mutazioni sopravvenute nelle consuetudini sociali e politiche che in passato imprimevano vitalità al nostro sodalizio. Consuetudini allora connotate da quiete sociale e prospettive per il futuro, cui oggi è subentrata l’inquietudine per l’insicurezza dell’oggi e il futuro dei figli domani. Sono peraltro certo che debba esserci una via per ripristinare quel senso di fiducia nella libera espressione delle proprie idee come strumento per la costruzione di un futuro migliore. La riunione si è conclusa con la decisione di affidare al Consiglio Direttivo il compito di proporre quei cambiamenti alla nostra attività sociale più idonei a stimolare una partecipazione dei Soci assidua e impegnata. La riunione del C.D. è stata fissata per giovedì 3 dicembre e ne daremo conto nel prossimo numero. Gino Monti - [email protected] LANCIERI DI NOVARA: TANDA AL COMANDO Codroipo (UD), 27 novembre 2015. Si è svolta, in mattinata, nella caserma Luigi Paglieri di Codroipo, sede del reggimento Lancieri di Novara (5º), la cerimonia di avvicendamento del comandante, tra il colonnello Elio Babbo (80º) che dopo circa 2 anni alla guida del reparto ha ceduto il comando al colonnello Francesco Tanda (81°). Alla manifestazione militare erano presenti il comandante della 132^ Brigata Corazzata “Ariete” generale Antonello Vespaziani da cui dipende il reggimento con altre autorità militari e civili, tra le quali il sindaco di Codroipo Dott. Fabio Marchetti e i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma con i labari e il gonfalone della città. Il colonnello Babbo nel discorso di commiato ha ricordato l’intensa attività svolta dai bianchi lancieri sia in Italia che all’estero: dal mese di aprile 2014 ad ottobre 2014, ha avuto l’onore di comandare il personale del Reggimento nella delicata operazione “Leonte 16” in Libano, in ottemperanza alla risoluzione 1701 PULIZIE E SERVIZI RENZO TONINO Cell. 348.3410856 WORKS S.c.a.r.l. · Via Grigoletti, 20 33033 CODROIPO (UD) Tel./ Fax 0432.908437 · E-mail: [email protected] delle Nazioni Unite, il cui successo e’ stato sancito dalle innumerevoli attestazioni di stima e di riconoscimento, della grande solidarietà’ e professionalità degli italiani, da parte delle autorità locali ma soprattutto dalla gente comune. Dopo essere rientrati da soli 6 mesi dalla loro missione in Libano, al comando del Colonnello Babbo, gli uomini e le donne dei baveri bianchi, con un preavviso di sole 24 ore, nel periodo di aprile ad ottobre 2015, hanno rafforzato il cordone di sicurezza al fianco delle forze dell’ordine contribuendo, oltre, alla sicurezza del sito dell’Esposizione Universale, anche alla salvaguardia delle stazioni ferroviarie e aeroporti (Malpensa, Linate e Orio al Serio) del capoluogo lombardo, raggiungendo gli obiettivi fissati ed elevando il prestigio del Reggimento. Il passaggio di consegne è stato sancito dal passaggio dello Stendardo di “Novara”, il più decorato dell’ arma di Cavalleria, dalle mani del comandante uscente a quello subentrante, dinanzi al reparto schierato. 12 DICEMBRE 2015 I baffi di Codroipo per Via di Natale Movember è una parola che nasce dalla fusione tra moustache (baffo) e november. Si tratta di un evento di respiro internazionale. Legato al mondo del rugby ma non solo, ha lo scopo di sensibilizzare e raccogliere fondi da donare alla ricerca contro le malattie maschili e alla loro prevenzione. In particolare il cancro alla prostata, ai testicoli e altre patologie tipicamente maschili. L’iniziativa consiste nel radersi barba e baffi all’inizio del mese facendo poi crescere i baffi per i trenta giorni successivi. Anche in qualche foggia particolare, per poi esibirli in occasione di uno speciale evento conclusivo, prima di potersi nuovamente radere. A livello mondiale il rugby da oltre dieci anni che ha sposato quest’iniziativa e Movember consegue un successo enorme in Paesi come USA, Canada, Australia, Nuova Zelanda, ma anche in Europa non si scherza. Movember Italy ha visto la partecipazione di quasi tutte le squadre che militano nella massima serie del campionato nazionale, ma anche alcune compagini minori. L’OverBugLine Rugby Codroipo, seppur mantenga l’impegno di contribuire a livello mondiale con l’iniziativa di sensibilizzazione MOVEMBER, ha organizzato un evento sociale, culturale, educativo e formativo per uno sport etico e responsabile. Allo scopo di raccogliere fondi per l’associazione LA VIA DI NATALE – ONLUS, il 27 novembre hanno creato un evento in piazza Garibaldi a Codroipo aperto a tutti i cittadini. A Codroipo hanno voluto interpretare l’iniziativa MOVEMBER in tema locale, per aiutare chi, nell’ambito della Regione Friuli-Venezia Giulia e non solo, promuove programmi di studio, ricerca scientifica, educazione, istruzione e diffusione delle conoscenze nel campo della salute e finalità umanitarie di pubblica utilità e gestendo la struttura che si trova ad Aviano, denominata “Casa via di Natale Franco Gallini”: LA VIA DI NATALE – ONLUS. Con il patrocinio della città di Codroipo, Movember ha visto la partecipazione del consigliere Eugenio Busolini dell’associazione Via di Natale, del sindaco di Codroipo Fabio Marchetti e l’assessore comunale allo sport Flavio Bertolini, che hanno lodato l’iniziativa, pur mantenendo il tono goliardico della serata. Presentata dal giornalista Marco Mascioli, è stato un evento divertente ma soprattutto proficuo dato che giocando e scherzando sono stati raccolti bei soldi da donare come contributo alla Via di Natale. I baffi di Riccardo Sironi non ci sono più. Il responsabile tecnico dell’OverBugLine Rugby Codroipo sono stati brutalmente tagliati dai vincitori alla lotteria che è servita solo da pretesto per stimolare le donazioni. Tra i vincitori più scatenati nell’eliminazione della peluria abbiamo visto impegnata Franca Rizzi, nota presentatrice televisiva e Renato Dominici, responsabile locale della Croce Rossa Italiana. Una splendida iniziativa che ha visto l’appoggio da parte di Pizza Bon e del Bar Pablo che hanno allestito un rinfresco (molto caldo dato il freddo) all’interno della Corte Zoffi. Incentrata sui principi che formano la strategia di raccolta fondi di Movember, la serata ha favorito e facilitato la collaborazione, la comprensione, la promozione della salute maschile. Un ‘iniziativa per dare avvio ad approcci sostenibili, motivare gli uomini a essere informati, attivi e connessi. Investire in ricerche sul cancro e come in questo caso, aiutare chi dimostra concreta vicinanza ai malati e ai loro parenti ad Aviano. Alex Carrasco DONATI S.a.s. di Donati Renato & C. OFFERTE VALIDE fino al 31 dicembre 2015 LEGNA IN BANCALI 100x100x180 cm - taglio da 25 cm. BARBIERE PARRUCCHIERE a domicilio Tel. 347.1539963 Un Sogno nel Cassetto CURVE & DINTORNI è la realizzazione di un sogno chiuso in un cassetto. La vita a volte ci porta a reinventare tutta la nostra esistenza, o perlomeno nel mio caso è stato così, e rovistando in quel cassetto ho ritrovato un desiderio che avevo sin da bambina, nato per esigenza personale: aprire un negozio per le "burrose". Ed ecco che in poco tempo il mio desiderio ha preso "forma". Perché CURVE & DINTORNI? Perché vesto la donna a 360°. La "linee morbide LATTEMENTA" con la qualità e l'eleganza dei suoi capi over 46 e ANITA ROSA FAYA per un intimo con stile hanno creduto in me. Ho voluto, inoltre, creare un ambiente confortevole anche nell'aspetto, cercando di mantenere il buon gusto e la praticità. Ecco perché i camerini sono spaziosi e arredati con un pizzico di fantasia. Inoltre, sempre nell'area camerini, ho creato uno spazio dedicato ai più piccoli che accompagnano le loro mamme; un semplice pallottoliere e dei libri in fasce di età, trasformano un momento per loro noioso, in un momento di gioco e divertimento. 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Problemi economici, che rendono difficile arrivare a fine mese, disorganizzazione nella suddivisione dei compiti famigliari, ingestibilità dei figli perché colmi d’affetto ma carenti di regole, invadenza delle rispettive famiglie d’origine a causa del difficile svincolo da esse, il tutto amplificato da una forte carenza di dialogo e di comprensione, che fa sentire soli anche a chi sta in famiglia. Carenza di dialogo nella coppia e fra genitori e figli. Una recente indagine ha evidenziato come il colloquio in famiglia sia stato sostituito dalla televisione, dai social network, e dal cellulare, strumenti che imporrebbero una filosofia di comunicazione virtuale che impedirebbe il giusto discernimento tra bisogni reali e quelli indotti da una società consumistica. Conseguenza di ciò una riduzione del tempo da dedicare alla propria famiglia e un aumento della disarmonia e delle tensioni in famiglia. Una carenza di dialogo causata dalla ripetitività della vita quotidiana ma anche dall’ assenza della capacità di ascoltare. In famiglia si parla ma non ci si ascolta, a causa di un “analfabetismo relazionale”. Impariamo a parlare a leggere e a scrivere ma non sappiamo ascoltare il nostro interiore e l’altro in quanto diverso da noi. Acquisiamo competenze ma poi nei rapporti interpersonali non dimostriamo doti comunicativorelazionali, questo a causa di una civiltà, la nostra, definita tecnologicamente avanzata ma poco più che primitiva sul piano dell’uso degli strumenti della comunicazione. Nel X Congresso Mondiale sulla Mediazione, tenutosi a Genova nel settembre 2014 si è discusso dell’ utilizzo della Mediazione familiare come strumento di armonizzazione delle relazioni familiari. Si è detto, nella Famiglia esistono tre tipi di rapporto: quello coniugale, genitori-figli e fra fratelli e la Mediazione familiare dovrà essere in grado di gestire qualsiasi conflitto sorto all’interno di uno di questi rapporti, al fine di ristabilirne l’armonia e prevenire la degenerazione dei conflitti. Questo significa che la Mediazione familiare potrà essere utilizzata sia per facilitare la coppia nel raggiungimento di un accordo, in seguito a separazione o divorzio, sia con finalità educativa, al fine di far riconoscere alla coppia il conflitto e gli elementi che pregiudicano la relazione, prevenendo le devastanti conseguenze che, dal trascurare questi elementi, potrebbero sorgere all’interno di una dinamica familiare. Le persone in crisi purtroppo si rivelano quando ormai è tardi per aiutarle veramente, per cui attraverso la Mediazione è possibile essere rieducati a nuove forme di dialogo che diano l’importanza al rispetto, al riconoscimento e alla necessità di comprensione reciproca, in modo tale che i conflitti possano essere affrontati preventivamente non solo riguardo a eventuali separazioni ma anche ad eventuali forme di violenza domestica. Dott.ssa Maria Antonietta Canestrino Il giornalista Piero Villotta risponde al blogger Marco Belviso: “Marco, hai passato i quaranta ma non puoi essere così ingenuo. Hai messo il dito nell’organismo più delicato della sanità regionale, quello che autorizza spese per molti (centinaia) di milioni di euro e ti chiedi se una dirigente ha la laurea. Se cerchi mazzette hai sbagliato strada. Dopo tangentopoli il sistema di finanziamento è profondamente cambiato. Non girano più mazzette in senso classico (se non marginalmente). I protagonisti delle trattative sono sempre meno numerosi. I centri decisionali sono spostati più in alto. Se una multinazionale X vuole accaparrarsi un certo appalto non manda più i suoi procuratori con le mazzette in borsa o nelle cassette di sicurezza lussemburghesi. Distribuisce benefits, o meglio assegna un valore ad ogni acquisto che dà diritto a corrispondenti bonus che si possono incassare sotto forma di finanziamenti o sottoscrizioni di capitale di aziende amiche, posti ben remunerati, sponsorizzazioni per fondazioni amiche, favori di gruppi editoriali, ecc. ecc. I procuratori a caccia di mazzette li lasciano ad occuparsi dei piccoli che chiedono mance per il posto in cimitero o per ricoverare la nonna in casa di riposo salvo non preferiscano intercettare puttane e loro clienti. Il giro grosso passa altrove”... Piero Villotta www.mediazioni-civ-fam.canestrino.weebly.com AIMeF-Associazione italiana mediatori familiari FVG- facebook Anche INTIMO PER UN REGALO DIVERSO: chiedi un BUONO SPESA da poter donare, lasciando l'opportunità di acquistare quello che più piace RE di E C IA P il i r Riscop CURVE e u t le E IR V ES T DICEMBRE 2015 14 Associazione La Pannocchia Riflessioni Quando si nasce si inizia a vivere il tempo che Qualcuno ci ha destinato, senza bagagli o pregiudizi, senza limiti particolari di ricchezza o povertà. Si comincia dall’infanzia, imparando a sopravvivere ai pericoli nascosti più o meno grandi, si prosegue con l’adolescenza durante la quale si imparano valori e ideali e si è disposti a combattere per difenderli, per arrivare poi alla giovinezza nel corso della quale si cerca un lavoro e un compagno che, una volta, si sceglieva per la vita. Da zero a 40’anni si vive l’età evolutiva, quella in cui si impara tutto quello che si può, quella che forma l’individuo anche socialmente, quella migliore perché più attiva e con maggior salute. Si vive la vita proiettati nel futuro, si fanno grandi sogni o piccoli progetti di lavoro e famiglia, sempre in corsa per ottenere il più in fretta possibile tutto quello che si desidera. A questo periodo segue l’età matura, un momento particolare in cui si è o ci si ritiene più saggi, più in grado di scegliere e decidere a ragion veduta. Si possono prevedere comunque orizzonti da raggiungere, studiare con calma progetti da realizzare di più ampio respiro e obiettivi legati ad una vita più tranquilla ma ancora attiva. La riproduzione non è ormai un problema, gli ormoni hanno terminato il loro ciclo e la natura ha assolto il suo compito. Dai 60’anni in poi si entra nella terza età, quella della pensione e del riposo del guerriero: chi ha lavorato, adesso si trova nella condizione di rallentare il ritmo della sua vita perché è la vita stessa che lo richiede. La memoria a breve comincia a non funzionare più come prima, non ci si ricorda il nome di alcune persone o non se ne riconoscono i lineamenti, si va in cantina per raccogliere un oggetto e non si sa più cosa si era andati a fare, si dimenticano anniversari e compleanni... Le malattie sono sempre pronte ad aggredire il corpo che si è usurato nel tempo trascorso, anche perché probabilmente è stato trascurato. Pensare di avere un animale fa paura perché non si sa se si riuscirà ad occuparsi di lui fino alla fine o se sarà abbandonato in caso di nostra premorienza. Figurarsi se l’essere in difficoltà è un figlio disabile. Quando mai un genitore può dormire tranquillo con un simile pensiero fisso, quotidiano, in testa? La terza età scivola via in 2 direzioni diverse: normalmente diventa anzianità. Nel caso di un figlio disabile si trasforma in vecchiaia con tutti i limiti della dipendenza sia del genitore sia del figlio. A volte mi accusano di concedere troppe attenzioni a mia figlia perché, quando io verrò a mancare, lei ne soffrirà di più. Io ritengo che la morte di una persona cara sia sempre un trauma e l’elaborazione del lutto un processo che ognuno deve affrontare e superare da solo, a prescindere da come viveva prima. In ogni caso mia figlia avrà goduto, per un periodo, e quello che succederà dopo è nelle mani di Dio. L’associazione La Pannocchia onlus augura a tutti un sereno Natale ed un migliore 2016 Lisetta Bertossi Per 3 anni si fara’ musica nelle scuole di codroipo Per i prossimi 3 anni i 1800 ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Codroipo, potranno avvicinarsi alla musica grazie alla recente firma della convenzione tra l’Istituto Comprensivo, la Scuola di Musica e il Comune di Codroipo. Con il finanziamento regionale già stanziato, la musica entra ufficialmente tra le attività in collaborazione promosse dallo stesso istituto nei 3 ordini di scuola. Nel progetto hanno creduto la Dirigente Giovanna Crimaldi, solcando le orme della Dirigente Patrizia Pavatti, il Direttore della Scuola di Musica Elena Blessano e il sindaco di Codroipo Marchetti, nella logica di sviluppo e sostegno alla pratica della musica. La convenzione a tre mette un punto fermo e supporta gli operatori dell’Associazione Musicale e Culturale “Città di Codroipo”, nata più di trenta anni fa, che sta portando avanti un grande lavoro di coinvolgimento, sensibilizzazione, educazione attraverso la musica e le relazioni interpersonali. Attiva dal 2000 con progetti mirati e fra mille difficoltà, sostenuta fino a pochi anni fa anche dalle amministrazioni comunali, ha sempre cercato di essere parte attiva della comunità anche sostenendo la pratica della musica nelle scuole. Laboratori musicali, lezioni concerto, presentazioni strumenti, cori in collaborazione con l’Associazione Musicale Sante Sabide, e alcuni progetti di eccellenza quale la ricerca con il gruppo BAPNE - Italia e l’Università di Udine, sono i contenuti di tutto rispetto che vengono portati avanti tra i banchi delle scuole codroipesi. “Ma questo non basta” dichiara Giorgio Cozzutti, Importanti novità per il sistema bibliotecario del medio friuli Su proposta dell’assessore alla cultura del comune di Codroipo, ing. Ezio Bozzini, l’assemblea dei rappresentanti dei comuni convenzionati del Sistema Bibliotecario del Medio Friuli, riunita nella serata di lunedì 16 novembre, ha approvato una serie di significative innovazione nella gestione del sistema e dei servizi erogati dalle biblioteche aderenti. In particolare e in sintesi, è stata approvato l’aumento della quota di adesione al sistema portandola a € 0,50 ad abitante. La quota era invariata dal 2008. Questo per consentire una maggiore disponibilità di azioni a partire dal bilancio 2016. In concreto è stata approvata l’adesione al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) tramite l’adesione al polo esistente del sistema bibliotecario di Udine. Si tratta un servizio del Ministero dei beni culturali che tramite il proprio istituto per il catalogo unico (ICCU) raccoglie le base dati delle principali e più importanti biblioteche e sistemi italiani in un unico catalogo online (opac). L’adesione favorirà la visibilità dei documenti delle nostre biblioteche e il prestito interbibliotecario con realtà di grosse dimensioni anche di altre regioni. Per adeguare il lavoro di introduzione SCOPPIA il CASO BRUNO In una delle più note palestre di Codroipo, la SHG detta "da Bruno", è accaduto un fatto molto singolare. Una delle peculiarità di questa palestra è la flessibilità di orari: ci si può allenare durante tutte le ore del giorno e della notte, in qualsiasi giorno della settimana. vice-direttore della Scuola di Musica “la nostra tradizione un tempo ricchissima di musicalità si sta impoverendo, c’è bisogno di una sinergia e collaborazione, affinché la musica possa portare elementi di crescita, unione e consapevolezza che la nostra cultura non può perdere. La musica nel Medio Friuli è una realtà affermata e condivisa. Codroipo, in particolare, ha sempre espresso personalità musicali di rilievo in diversi ambiti, sia nella classica che nella moderna e nel jazz. Che la musica sia parte attiva e fondante dei friulani è un dato di fatto, siamo la regione con più bande e cori di tutta la nazione. Ciò che non si sa o del quale forse si parla di meno è di quanto sia importante la musica per tutti già dalla tenera infanzia. La pratica della musica ha valenze educative, socio culturali, trasmissione di valori, e di sviluppo delle facoltà psico-emozionali. Non vi sono controindicazioni per la pratica della musica, spesso però essa non viene sostenuta perché non ci sono gli strumenti economicoorganizzativi per sostenerla. Un altro luogo comune da sfatare è quello per il quale la musica dovrebbe essere appannaggio di pochi, di un’ élite. Questo è un retaggio della mentalità del settecento e ottocento, quando le condizioni sociali escludevano molte persone dallo studio della musica.” Verso questa direzione procede a passo spedito la convenzione, con l’ottica di dare a ogni persona l’occasione di esprimersi con la musica insieme agli altri, indipendentemente dalla carriera di musicista, concertista o compositore. Pierina Gallina Con la nuova entrata in vigore della Legge Balduzzi, prevista per il 2016, le associazioni sportive devono essere dotate di defibrillatore con l'obbligo di presenza di una persona qualificata all'utilizzo... e qui nasce il problema perchè Bruno sarebbe così costretto a limita- dei dati catalografici che confluiranno in questo opac nazionale, sarà centralizzata nella biblioteca di Codroipo la catalogazione di libri e altri documenti che le biblioteche acquisteranno. Questo grazie a una catalogatrice con appositi requisiti che verrà individuata tra le bibliotecarie del sistema che affiancherà i bibliotecari di Codroipo nell’inserimento dei dati bibliografici. Nella stessa seduta è stata decisa l’adesione alla piattaforma di documenti digitali MLOL (Media library on line) che consentirà di mettere a disposizione degli utenti un congruo numero di e-book, in parte acquistati dal centro sistema, in parte resi disponibili da un apposito prestito interbibliotecario tra le numerose biblioteche aderenti. In pratica, gli utenti che si iscriveranno al servizio riceveranno proprie credenziali che consentiranno loro di scaricare per un certo periodo di tempo degli e-book da leggere nei propri lettori e in seconda battuta di chiedere tali documenti digitali ad altre realtà bibliotecarie. Insomma, dei passi avanti per consentire anche alle biblioteche del nostro territorio di offrire servizi aggiornati, moderni e all’altezza degli standard dinamici che la nuova legge regionale sui beni culturali richiede. re l'orario d'apertura... con grande scontento. Dopo una riunione del "Direttorio" la soluzione: "Se ci deve essere sempre una persona qualificata ci qualificheremo"... E via tutti quanti al corso! Così già 50 persone iscritte alla palestra sono abilitate a rianimare e ad utilizzare il defibrillatore. Una palestra così non si era mai vista!!! www.ilpaesecodroipo.it 15 Via Fratelli Savoia, 24 Z. A. Piccola di Moro 2 33033 CODROIPO (UD Tel. 0432.904342 · Fax 0432.913612 [email protected] INFORMAZIONI SUI CORSI 2015-16: per iscrizioni e programmi dei corsi visitare il sito www.friuliantincendi.it ed entrare nella sezione accademia! SULL'ACQUISTO DI UN DAE in OMAGGIO il CORSO per l'utilizzo, per due persone I corsi, tenuti da personale altamente specializzato, sono già iniziati 16 DICEMBRE 2015 I TERRORISTI DELL’ISIS: nichilisti psicopatici, fanatici religiosi o drogati? Nel linguaggio filosofico la parola nichilismo significa un atteggiamento di radicale svalutazione o annullamento della realtà, mentre nel linguaggio comune, equivale alla distruzione di qualsivoglia istituzione o sistema di valori. I mass murderer (assassini di massa) che negli ultimi anni abbiamo visto in azione negli Stati Uniti come in Norvegia, con i 77 morti uccisi da Anders Breivik, testimoniano proprio questa anarchia esasperata, o “pessimismo patologico”, che si contrappone a ogni forma di cultura tradizionale, in particolare a quella morale e religiosa; anche se non va dimenticato che, spesso, questi killer soffrono di schizofrenia paranoide: una psicosi caratterizzata da allucinazioni e deliri di persecuzione che li induce a sentirsi disprezzati e vittime di un mondo ostile, dove tutti sono nemici. Ma cos’hanno in comune questi killer di massa con i terroristi dell’Isis che a gennaio hanno compiuto il massacro nella sede del giornale satirico parigino Charlie Hebdo, nel negozio Hiper Kosher e quelli che lo scorso 13 novembre, sempre a Parigi, hanno compiuto attentati dinamitardi con cinture esplosive, sparatorie e la strage del Bataclan, causando la morte di 130 persone di 17 Nazioni diverse? Apparentemente poco o nulla, ma l’analogia tra il loro modo di uccidere nel Bataclan, con calma, sangue freddo e assenza di manifestazioni di rabbia con quella di Breivik a Oslo e Utoya è incredibile e fa riflettere (Corriere della Sera del 26.11.2015. Le Idee Olivier Roy- Il Nichilismo Dei Convertiti Alla Jihad, di Stefano Montefiori). Dal punto di vista sociologico, il crollo del comunismo sovietico, la crisi dell’occidentalismo quale modello ideale a cui ispirarsi e l’emarginazione potrebbero essere tra le ragioni che hanno favorito il nichilismo e la radicalizzazione Jihadista di questi giovani terroristi, nati e cresciuti in Europa. L’altro aspetto è quello legato alla diffusione delle pasticche di Captagon tra gli jihadisti del sedicente Stato islamico e del Fronte Al-Nusra. Questa droga (anfetamina stimolante), prodotta in Siria, sarebbe in grado di inibire la paura, la fatica, la fame, il sonno, ma non le energie, creando una specie di euforia. Infine c’è il fattore addestramento e pianificazione che questi terroristi hanno dimostrato di saper padroneggiare. A riguardo vorrei ricordare le parole di “Frank”, sedicente portavoce dei mass murder americani, intervistato nel 1990 dal giornalista americano Adam Parfrey. Egli disse che “Gli ingredienti di un buon massacro sono i seguenti: buone pistole, una grande quantità di munizioni potenti, una buona tecnica di tiro, l’elemento a sorpresa nell’attacco, l’impossibilità per le vittime di scappare, la scelta di una zona poco difesa…” E concluse affermando che “Una strage di successo richiede dedizione sforzo, pianificazione e determinazione” (tratto da Box La Guida Dei Mass Murder, di Chiara Camerani, direttore del CEPIC e docente universitario). Oltre alla motivazione e alla criminodinamica di questi comportamenti antisociali che confluiscono nel cosiddetto “terrore liquido”, va detto che la prevenzione è la miglior difesa possibile. Fortunatamente l’Italia dispone di efficienti apparati di sicurezza, intelligence e antiterrorismo come la Dcpp, i Nocs e la Digos della Polizia di Stato nonché i Gis e i Ros dei Carabinieri; vere e proprie eccellenze riconosciute a livello mondiale. Franco Altan Scrittore criminalista www.francescoaltan.it Per le FESTE NATALIZIE: Nuovo Menù di Pesce e Carni www.ilpaesecodroipo.it Lavasecco · Lavanderia 17 LA TUA LAVANDERIA ECOLOGICA VASTA FORNITURA DI DETERSIVI PROFESSIONALI a Codroipo in Ecologici, Ipoalleregenici: Bioexelle, Rampi, Hygienfresh... Superconcentrati 1 litro vale 3 Via Circonvallazione Sud, 54 CAMICIE LAVATE, STIRATE e APPESE a soli 2,00 Euro ·· solo stiro 1,50 Euro ci siamo trasferiti nello stesso stabile al 54/A Gilet € 3,50 Spolverino da € 7,00 Cappotto e soprabito € 11,00 Giubbino corto piuma € 10,00 Giubbino lungo piuma € 11,00 Pellicce ecologiche € 12,00 Vestito donna da € 6,00 Camice cotone € 2,00 Camice seta € 5,00 Gonna pieghe € 5,00 Cravatte, Foulard € 2,00 € 3,00 Maglia pullover € 3,50 Pantalone € 4,60 · Gonna liscia € 4,00 Giacca € 5,60 · Giacconi € 10,00/11,00 LAVAGGIO TENDE da SOLE, Biancheria al Kg. 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E’ L’ORA DEL “SI’… SI DEVE” Pierina Gallina UNA SORGENTE DI ACQUA PURA, FRESCA E FRIZZANTE IN CASA TUA Bluebox - AQA è un moderno sistema che eroga acqua filtrata e debatterizzata, naturale o frizzante. Collegato direttamente alla rete idrica, grazie al sistema di filtrazione a carboni attivi a struttura composita - conforme al Decreto del Ministro della Sanità n. 443/90 - ed ad una lampada germicida a raggi U.V. (nelle versioni Family e Office), assicura l'erogazione di acqua pura e priva di cloro. Il sistema di refrigerazione di cui è dotato, permette la scelta tra acqua a temperatura ambiente o refrigerata, mentre un sistema di gasatura professionale, collegato ad una bombola a CO2, consente di ottenere anche acqua frizzante refrigerata. Era il 25 novembre 1960. Nella Rep. Domenicana, sotto la dittatura di Rafael Trujllo, 3 sorelle Patria Mercedes, Minerva e Maria Teresa Mirabal, furono brutalmente uccise dopo aver subito ogni tipo di violenza. Tutto perché una di loro aveva rifiutato le avances del dittatore. Quella degli uomini di Trujillo fu una violenza gratuita e senza pietà che è diventata il simbolo della brutalità degli uomini che si accaniscono contro le donne che osano ribellarsi. Nel 1999 una risoluzione Onu ha stabilito che l’anniversario della loro morte sarebbe stato, di lì in avanti, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’uccisione delle 3 sorelle è diventata l’emblema di un fenomeno che riguarda tutto il mondo, cioè la violenza di genere. In Italia, da noi, finalmente se ne parla. Perché i casi di violenza e di femminicidio aumentano sempre di più. Anche nella porta accanto. E’ per questo che la lotta deve essere globale perché riguarda molte donne, siano esse afgane, messicane, russe, norvegesi, cinesi o italiane. Ecco perché nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, molte piazze italiane hanno accolto centinaia di scarpe rosse. Un colpo d’occhio potente. Il rosso simboleggia la violenza, il sangue, e allo stesso tempo l’amore. Le scarpe sono i passi di ogni singola donna verso la libertà dalla violenza. Ognuna con la sua personale storia, ma tutte a costruire insieme un percorso comune. Ideatrice delle Scarpe rosse fu l’artista messicana Elina Chauvet, che nel 2009 espose la sua installazione di 33 scarpe rosse a Ciudad Juárez, la città dove il tasso di femminicidio è così elevato da essere definita “la città che uccide le donne”. La seconda volta, in Texas, nel 2012 le scarpe erano già 300. L’idea di base è quella di favorire un passaparola e creare una rete di solidarietà che rimanga e si alimenti sempre più. Anche nelle piazze dei 10 comuni dell’Ambito codroipese (Basiliano, Bertiolo, Camino al Tagl.to, Castions, Lestizza, Mereto di Tomba, Mortegliano, Sedegliano, Talmassons, Varmo) il 28 novembre hanno trovato posto le scarpe rosse. Tante scarpe, di ogni taglia, foggia, modello. Tante ragazze e ragazzi di “Ragazzi si cresce” hanno dipinto le scarpe, le hanno esposte e poi, a Talmassons, hanno ballato, dopo aver lasciato volare in cielo centinaia di palloncini rossi. Per far sentire la propria voce, accanto a quella degli amministratori. Per dire “Basta” alla violenza di genere, che ci fa “tornare al Medioevo” come ha detto il sindaco di Talmassons, Zanin. I dati sulle violenze e sulle morti fanno accapponare la pelle. Dietro la morte di una donna si nascondono lunghi periodi di violenze subite da qualcuno che dovrebbe invece proteggerla e amarla. E ogni anno i numeri si ingrossano. Intanto il numero antiviolenza - il 1522 attivo 24 su 24 - troppo spesso TACE. Pierina Gallina CONSEGNANDO QUESTO COUPON 10 % SCONTO FAMIGLIA alla sera CONSEGNA a domicilio GRATUITA PIZZERIA ARTIGIANALE per TAGLIO ed ASPORTO Cotoletta e Patatine + Bibita Lattina € 5,00 2 Tranci Pizza + Bibita Lattina € 5,00 Trancio Pizza e Patatine + Bibita Lattina € 5,00 Alette e Verdure Pastellate + Bibita Lattina € 5,00 UN TAGLIAPIZZA IN OMAGGIO (FINO AD ESAURIMENTO SCORTE) BLUENERGY HOME SERVICE S.r.l. Via Gallerio, 6 · CODROIPO (UD) · Tel. 0432.815511 [email protected] · www.bluenergygroup.it CODROIPO (UD) · Piazza Garibaldi, 58 tel. 0432. 905080 in Corte Zoffi · Seguici su Facebook ORARiO: 11:00/14:30 · 17:00/22:00 · CHiUSO Domenica Mattina www.ilpaesecodroipo.it 19 BERTIOLO- CIDINIS A FUART, un capolavoro fatto Teatro Da 20’anni la Compagnie teatral “Clâr di Lune” solca i palchi regionali raccogliendo ovunque grandi soddisfazioni. Ma con “Cidinis a fuart” ha superato se stessa. Al debutto, in un auditorium stracolmo, ha regalato 90 minuti di assoluta emozione, sapientemente dosata dalla regista Loredana Fabbro negli 11 quadri scenici che hanno distillato la Grande Guerra e le sofferenze che ha portato con sè. Uno spettacolo toccante, intenso e rispettoso per tutti coloro che, 100 anni fa, hanno vissuto quel tragico evento. Un lavoro difficile, che ha richiesto dieci mesi di ricerca minuziosa e precisa per la stesura dei testi, ma capace di dipanarsi sulla scena grazie all’indiscussa capacità di interpretazione e di coesione del gruppo. Che la compagnia “Clâr di lune”, presieduta da Alberto Fabello, sia squadra affiatata, dove ognuno può contare sull’altro, è una felice quanto sorprendente realtà, che fa del teatro amatoriale una passione condivisa. Molti gli attori nuovi e questo è un ulteriore segnale della sua vitalità. Perché “Cidinis a fuart”? Non solo per ricordare il centenario della Grande Guerra nel Medio Friuli ma anche per la volontà di inoltrarsi in un territorio teatrale inedito, dove impegno e ricerca possano ampliarsi fino a sforare i confini noti “Cidinis a fuart” conduce oltre il già visto, dove il contenuto si fa poeticamente comprensibile, sul filo di una umanità magistralmente espressa, con parole e con po- Convegno “Conoscere gli olii essenziali della Bibbia” Degli oli essenziali della bibbia, questi sconosciuti, se ne è parlato in un affollato convegno promosso dalla Mutua Insieme 57 della BCC Basiliano, in collaborazione con l’associazione di volontariato Perusini-Alzheimer, con l’intento di darne corretta conoscenza. In alcuni passi della Bibbia infatti, sono de- scritti dettagliatamente gli oli propedeutici al benessere. Relatori molto accreditati sull’argomento, ne hanno trattato le caratteristiche, usi ed effetti.Il Dott. Danilo Toneguzzi, Medico Chirurgo, Specialista in Psichiatra e Psicoterapia, e la Dott.ssa Nicoletta Morsellino, farmacista, co-autrice del libro “Attraversare il dolore per trasformarlo” edito da Maggioli Editore. Si è parlato delle piante da cui si ricavano gli oli essenziali, ampiamente citate nella Bibbia in quanto nell’antichità erano impiegate soprattutto per le loro proprietà antisettiche. Il loro uso oggi riscuote sempre maggiore successo in quanto c’è una gran ritorno al naturale, ai trattamenti non invasivi, che possono contribuire al benessere di ogni persona. Gli oli essenziali sono stati venerati per le loro capacità di guarigione e abbellimento fin tente gestualità. E’ il silenzioso grido delle Donne durante la Prima Guerra Mondiale, quando il carico di responsabilità gravava sulla loro schiena e sul loro cuore. Bambine, spose, madri, nonne. Tutte accomunate da un evento capitato all’improvviso, durato troppo a lungo e mai veramente compreso. L’unica cosa certa è che ha lasciato dietro di sé una lunga scia di dolore per tutti. Alle Donne, in particolare, ha tolto molto ma non ha scalfito il coraggio di andare avanti né la dignità e la tenacia di resistere, senza mai smorzare l’autorevolezza del loro silenzioso urlo. Che rimane attuale, quasi un monito per l’umanità che sembra non comprendere l’insostituibile valore della Pace. Pierina Gallina dalle prime civiltà umane. La Bibbia indica molti oli aromatici come produttori di prosperità, bontà, salute e che l’uso di oli essenziali e resine è sempre stato parte importante di culto per ebrei e cristiani ed un ruolo particolare nel campo della medicina. Ad esempio, il nardo è stato usato per ungere Gesù e l’incenso viene usato nelle cerimonie religiose. Il ruolo di moderatore è stato affidato a Luciano Commisso, presidente dell’associazione Perusini-Alzheimer che da 10 anni opera nel Medio Friuli e collabora con il nuovo centro Alzheimer, Casa di Giorno, dell’Asp Daniele Moro. E’ il secondo centro di tutta l’Italia settentrionale e riferimento regionale per capienza, capace di operare in sinergia con una rete territoriale, come quella che fa capo alle assistenti sociali degli 11 Comuni del Medio Friuli, della rete dei medici di famiglia e del Distretto Sanitario con i suoi servizi e i volontari del Centro Perusini-Alzheimer, preziosi alleati delle amministrazioni locali, nel dare una mano a chi soffre di questo morbo. Pierina Gallina www.ilpaesecodroipo.it 21 BERTIOLO: EMERGENZA IMMIGRATI In Consiglio Comunale a Bertiolo il 25 novembre i gruppi Consigliari “Rilanciare Bertiolo” e Lega Nord hanno presentato congiuntamente un’interrogazione al fine di conoscere la situazione attuale riguardo l’accoglienza degli immigrati imposta dalla Regione al nostro Comune e agli 11 comuni del Medio Friuli. All’interrogazione ha risposto l’Assessore alle attività sociali Mario Grosso, dichiarando che per i Comuni del Medio Friuli la gestione dell’accoglienza prevista dal Piano sull’immigrazione predisposto dalla Regione, secondo cui gli 11 comuni dovrebbero accogliere circa 150 immigrati, sarà delegata all’Asp Ente Moro, che sottoscriverà una convenzione con la Prefettura, la gestione dell’accoglienza poi sarà affidata, tramite avviso pubblico di gara ad una associazione o ente non profit. Qualora nei comuni non ci siano degli edifici pubblici disponibili ed utilizzabili per tale finalità non sussiste alcun obbligo di accoglienza, ma la Prefettura potrà agire direttamente trovando essa stessa alloggi di proprietà privata. Su iniziativa personale l’Assessore ha individuato due abitazioni di privati che si sono resi disponibili a concederle in affitto per accogliere un numero complessivo di 6 - 8 immigrati, tanti secondo l’Assessore, quelli che potrebbero essere ospitati nel nostro Comune, e ha comunicato tale disponibilità alla Caritas di Udine, ente convenzionato con laPrefettura. Prendendo spunto dall’interrogazione si propongono di seguito alcune riflessioni, le stesse che sono state esposte in Consiglio Comunale e che, naturalmente, hanno valenza politica e di opinione, più che amministrativa. Tutti gli interventi sull’accoglienza degli immigrati, sia in Regione che a livello nazionale, si stanno attuando con le regole dell’emergenza, cercando di gestire un fenomeno che è tutt’altro che eccezionale, ma ha assunto situazioni sistematiche con dimensioni crescenti nel tempo. In questa situazione perciò sarebbe necessario stabilire delle regole che diano delle risposte strutturali, su come accogliere ma soprattutto su che tipo di accoglienza si vuol fare, ovvero qual’è il modello che si vuole attuare: vogliamo essere un paese con l’accoglienza di immigrati indiscriminata, non regolamentata prescindendo dalle effettive possibilità di assorbimento di questo fenomeno? Perché questo è quello che si sta verificando. Atteggiamento che è solo l’immagine di quel buonismo, a mio avviso molto pericoloso, che sta facendo diventare l’Italia il Paese che offre le migliori condizioni di accoglienza spesso in assenza di regole certe, dove non sono previsti strumenti concreti per i controlli, il respingimento e il reato di clandestinità, e ne consegue che tanti immigrati presentano domanda da noi per ottenere lo status di rifugiato anche se non ne hanno di fatto diritto, oppure dopo che gli è stato negato da altri stati. Questo comporta però delle conseguenze per il nostro territorio e per i cittadini: - non si tutelano le nostre comunità esponendole a situazioni di insicurezza e pericolo; - si sottraggono risorse all’assistenza sociale e alla sicurezza dei nostri cittadini creando delle disparità con gli immigrati, perché per i nostri residenti non ci sono provvedimenti pubblici che assicurino una abitazione, cibo, vestiti, intrattenimento, assistenza completamente gratuiti, cosa che agli immigrati è assicurata, e costa molto perché 37 € a giorno ad immigrato con sigarette e scheda telefonica sono tanti soldi! Ricordo che gli immigrati che vengono accolti nella nostra regione sono ragazzi, maschi di età compresa tra i 18 e 27 anni provenienti da Pakistan e Afganistan (dati questi forniti dalla prefettura), e non famiglie o donne, bambini e anziani. Ai nostri giovani, cittadini italiani, senza lavoro e senza casa non sono date le stesse opportunità; - queste risorse di denaro così ingenti finalizzate all’accoglienza sono veicolate verso progetti gestiti dalle organizzazioni non profit o Associazioni di volontariato che operano in genere libere da tutte le regole coercitive che qualsiasi altro Ente o impresa privata dovrebbe adottare nell’espletare la propria attività: assunzioni, sicurezza sul lavo- ro, idoneità dei locali, visite mediche, formazione operatori, corsi per la sicurezza, tasse da pagare ecc, e si avvalgono spesso di volontari, magari compensati con voucher o rimborsi spese. Questo sistema di accoglienza produce perciò una discriminazione sia verso i nostri cittadini sia verso le imprese, creando inevitabili tensioni sociali che potrebbero sfociare in atteggiamenti di intolleranza ed inoltre è un sistema che non crea i presupposti affinché i migranti diventino, nel breve tempo, indipendenti dal sostegno pubblico, che anzi li stimola ad aggregazioni settarie, protette, con le conseguenze che possiamo immaginare. Ampliare la cultura dell’accoglienza senza raccontare la verità su quali sono i veri rischi di un buonismo spinto, che ci metterà nella condizione di subire un condizionamento che, nel medio periodo, come cittadini italiani, ci vedrà soccombere sia in termini di welfare, che di radici religiose e culturali, è assai pericoloso e porterà a dei radicali cambiamenti nella nostra società con tensioni e atteggiamenti di intolleranza, dove i nostri giovani saranno sempre più propensi ad abbandonare il nostro paese perché non lo sentiranno più loro perché non gli offre quello per cui le generazioni passate, i nostri padri, hanno a lungo combattuto, sofferto, lavorato e costruito. A questo punto io chiedo siamo d’accordo sul modello di accoglienza che si sta attuando? Ed é veramente questo che vogliamo per il nostro futuro? Capo gruppo “Rilanciare Bertiolo” Eleonora Viscardis AUTOTRASPORTI Consegna in tutto il Friuli-Venezia-Giulia entro le 12 ore Distribuzione Riviste e Materiale Pubblicitario Cell. 346.6966776 [email protected] DICEMBRE 2015 22 E non è colpa della Merkel Questa foto, che ha fatto il giro del web, racconta di una Roma che, a furia di sprechi e inefficienze, è diventata la Grande Monnezza. E di un Paese in declino per responsabilità sue, non di altri... Altro che Grande Bellezza, Roma è diventata la Grande Monnezza. Ove quest’ultimo termine è da intendere in un significo letterale e metaforico al tempo stesso. La comparazione iconografica qui pubblicata documenta con la forza delle immagini hanno l’ aspetto reale della questione. Roma è letteralmente invasa da immondizia. La raccolta dei rifiuti in genere, fi- guriamoci quella differenziata, funziona poco e male. L’Ama, la municipalizzata a cui è affidato il compito della pulizia per le strade, è un carrozzone inefficiente e con i conti drammaticamente in rosso che è servito negli anni a chi ha amministrato la città per piazzare famigli e clientes e non per gestire il servizio con un minimo di razionalità economica e di programmazione. I soldi dei contribuenti sono stati sperperati senza riuscire a garantire nemmeno il minimo indispensabile. Ma quello che accade attorno alla raccolta dei rifiuti accade ovunque nell’amministrazione capitolina: nella gestione dei trasporti pubblici, nella sanità, nella sicurezza stradale, persino nella manutenzione ordinaria di strade, fognature, patrimonio storico-artistico. La città è ormai in agonia e il problema è tutto politico. Con gli anni si è creato un mostro, il Comune, che divora soldi che ormai servono alla macchina quasi solo per automantenersi: un sistema di sovietismo comunale che, cresciuto a dismisura, ora è praticamente immobile. Roma non è oggi semplicemente malgovernata: non è proprio è governata. Suona perciò come una sfida e una provocazione il fare del sindaco nei confronti dei cittadini, che non sono a loro volta esenti da colpe (se non altro per essersi adattati alla situazione con sciatteria e cinismo menefreghista). Marino, nelle sue uscite pub- Non saremo mai Califfato Altro che simboli della pace e PrayForParis. La nostra immagine oggi è questa donna nuda esposta in Place de la République. È la migliore risposta a chi vuole massacrare e mortificare il nostro corpo, a colpi di kalashnikov o di burqa, la sintesi della nostra libertà di scelta, di piacere e persino di vizio, che è esattamente ciò che va difeso... Molto più del simbolo della pace con la Tour Eiffel, molto più delle bandiere francesi esibite sui social, molto più degli hashtag PrayForParis, può l’immagine di una donna nuda, l’icona di una nazione, la Marianne francese, che beve alcool e ascolta musica, esibendo orgogliosa le proprie forme (lasciandosi soltanto il cappello, come nel pezzo di Joe Cocker, You can leave your hat on). La vignetta disegnata dalla fumettista Solinette ed esposta prima sui social e poi in Place de la République a Parigi, è la migliore risposta a chi offende il nostro corpo, a chi vorrebbe massacrarlo o mortificarlo, trivellando- Messa della Vigilia di Natale Giovedì 24 Dicembre ore 22.30 nella Chiesetta Madonna di Loreto adiacente all’Agriturismo Al Casale Vin Brulè per tutti i partecipanti info: 0432.909600 lo a colpi di kalashnikov o umiliandolo con veli integrali. In quella vignetta sta la nostra libertà di concederci il lusso o il vizio dell’alcool (senza fatwa e censure religiose, anzi da noi il vino si beve perfino durante le celebrazioni ed è considerato sangue divino…), di ascoltare musica a prescindere dal contenuto e dal genere (sì, anche metal, come facevano i ragazzi del concerto al Bataclan), di mostrare le nostre fattezze senza veli e di fare l’amore, come e quanto ci pare. È questa la manifestazione del nostro edonismo e del nostro erotismo, della nostra libertà che nutre la nostra identità, del nostro culto per la Bellezza, per il Piacere, per il Bon Vivre… In un mondo occidentale scristianizzato e secolarizzato, non toglieteci almeno questi valori in cui credere, ché sono il residuo sacro cui - grazie a dio, è il caso di dire - siamo tutti devoti. Che noi siamo praticanti del Bello, del Ballo, del Sesso, del Canto e del Buon Vino, siamo animati ancora da spirito bliche, non parla mai infatti dei veri problemi di Roma ma gioca le sue battaglie o sulla sua “onestà” o su temi del tutto irrilevanti, come il registro delle unioni civili fra gay, se rapportati alla situazione di sfascio e di degrado della città. Così come è provocatorio continuare non solo a non prendere atto che un’azienda come l’Atac, la municipalizzata dei trasporti, è tecnicamente fallita, ma anche a chiedere con una faccia di corno che i privati entrino in essa ma conservando la gestione e il controllo al Comune. Ancora più provocatorio è però l’atteggiamento di Renzi e del governo che, per meschini calcoli elettoralistici e miopia politica di fatto, tiene in vita artificialmente un corpo esanime come quello dell’amministrazione di una città che è sotto gli occhi del mondo e che con la sua attuale situazione compromette irrimediabilmente l’immagine stessa del nostro Paese. E dà le concreta misura della pochezza delle nostre classi dirigenti, l’usurpazione perpetrata ogni giorno a carico della popolazione. Altro che “tutta colpa di Merkel”! Qui la colpa è dei tanti sindaci alla Marino e di un “sindaco d’ Italia” come Renzi che fa politica con la monnezza e sulla monnezza ormai naviga egli stesso. E altro che “onestà” del sindaco di Roma: quasi come se la partita si giocasse sul terreno morale (che è veramente una potente arma di “distrazione di massa”) e non su quello politico e quasi come se l’irresponsabilità e l’incapacità di Marino non sia essa sì una forma estrema di disonestà. Disonestà politica. Corrado Ocone dionisiaco, e amiamo ballare discinti bevendo, se vogliamo, e inebriarci di questa ebbrezza che dalla Grecia in poi fonda la nostra civiltà… Il nostro Dio laico, lo ammettiamo, è Dioniso. È grazie a lui se siamo possiamo potenziare i nostri cinque sensi, prestare ascolto alle note di una canzone e restare estasiati con la vista davanti a un nudo di donna, tributare il gusto sorseggiando dello champagne da una bottiglie e sublimare il tatto, sognando un amplesso con una vera Marianne. E così respirare a pieni polmoni, con l’olfatto, il buon profumo dell’Occidente. Di certo non basterà quella vignetta a sconfiggere il nemico, a debellare il terrore del fanatismo, a vincere la barbarie. Ma si comincia da lì, che il Male si combatte più col Bello che con il Buonismo, e la bellezza sa essere il miglior antidoto contro l’orrore. Poi ci vorranno gli stivali sul terreno e le tute mimetiche e le divise militari per trionfare. Che noi siamo nudi ma non inermi. Che noi “facciamo l’amore e pure la guerra”. Gianluca Veneziani SALUTE · SANITA’ A CODROIPO Direttore Sanitario dottor Luigi Sant; Aut. San. prot. N. 33686/D.S.2 del 02/05/2013 23 Auguri di Buon Natale e Buone Feste a CODROIPO in Via Roma, 56 Tel. 0432.912030 · [email protected]