Documenti su Eugenio Colorni

Transcript

Documenti su Eugenio Colorni
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
I documenti su Eugenio Colorni conservati nellʹArchivio Centrale dello Stato a cura di Giulia Vassallo Presentazione I documenti qui di seguito riprodotti costituiscono la trascrizione in ordine cronologico delle carte su Eugenio Colorni, relative al periodo dell’attività clandestina condotta dal professore milanese presso il Centro interno socialista, nonché agli anni del confino e della Resistenza, conservate presso l’Archivio Centrale dello Stato. Tali documenti, parzialmente già pubblicati come immagini sul sito del Comitato Nazionale Eugenio Colorni, www.eugeniocolorni.it, sono contenuti in due fondi: il fondo Casellario Politico Centrale (CPC), busta 1422, e il fascicolo personale di Colorni, compilato dall’Ufficio confino politico della Direzione Generale Pubblica Sicurezza, Divisione Affari Generali e Riservati. L’idea di trascrivere in ordine cronologico le fonti in oggetto – le quali hanno peraltro costituito la base documentaria essenziale per la stesura dell’articolo “Il ‘prof. Eugenio Colorni’ nelle carte dell’Archivio Centrale dello Stato”, pubblicato nel n. 10, gennaio‐marzo 2009, della presente rivista telematica – risponde all’esigenza di renderne più semplice la consultazione e più facilmente interpretabile il contenuto. In effetti, data la mole delle carte prodotte dai vari organi al servizio del regime (Prefetture, Ministeri, Pubblica Sicurezza, etc.) relative al professore antifascista, sia nei mesi precedenti il suo arresto, sia negli anni del confino a Ventotene e a Melfi, e considerata altresì la scarsa leggibilità di alcuni appunti manoscritti, un intervento di riordino cronologico del materiale appare senza dubbio utile, in quanto rende più agevole la ricostruzione della vicenda personale e politica di Colorni, tenendo anche conto degli aspetti più intimi della sua quotidianità e della sua sfera affettiva. Senza trascurare, peraltro, l’importanza di poter rintracciare più rapidamente il singolo documento grazie alla pubblicazione on‐line. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
10
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Per quanto attiene invece al metodo di trascrizione del materiale, va precisato che si è tentato di riprodurre fedelmente il testo cartaceo, ivi compresi i refusi, le lacune e le correzioni. Resta da segnalare che gli interventi del curatore sono stati indicati fra parentesi quadre: […]. In nota sono consultabili alcuni cenni biografici relativi ai prefetti e ai funzionari di P. S. i cui nomi appaiono nei documenti riguardanti Colorni. Per taluni di essi, tuttavia, non è stato possibile reperire informazioni dettagliate e/o attendibili. 1938 ACS Ministero dell’interno direzione generale di PS Divisione affari generali e riservati Casellario Politico Centrale B 1422 [a penna] Intestatore fasc. AS [Timbro] Nulla al C.P.C. 21 dic. 1938 XVII Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Divisione Affari Generali e Riservati Alleg. I [Timbro] Casellario Politico Centrale – 97118 – 30 DIC. 1938 Protocollo Sezione I n. 441/058773 On. Ufficio Confino On. Casellario Pol. Centrale SEDE Copia della ministeriale in data 12 12 38 n° 500/40558 diretta all’Ispett. Gen. Peruzzi presso la Questura di Milano e p.c. Prefetto Trieste e Div. A.G.R. ‐ Presa visione del rapporto di V.S. n° 13524 del 30 novembre us relative al Prof. Eugenio Colorni [a matita, sopra il nome di Colorni] no, si autorizza l’assegnazione al confino di polizia del predetto, che V.S. vorrà passare a disposizione della R. Questura di Trieste. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
11
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
S. E. il Prefetto di Trieste è pregato disporre per la denunzia alla Commissione Provinciale, per il provvedimento proposto, del Colorni che dovrà essere destinato in una colonia insulare e per la durata massima di anni cinque. Pel Capo della Polizia F.to Carmine Senise1 P.C.C. li 20. 12. 1938 XVII Il capo della sezione prima [Timbro] Riservato *** Ministero dell’Interno Copia dell’appunto della Div. Pol. Politica in data 13.12.1938 N° 500/40558 diretto alla Div. Aff. Gen. e Ris. Com’è noto l’8 settembre u.s. è stato arrestato a Trieste il prof. Colorni Eugenio fu Alberto e Pontecorvo Clara, nato a Milano il 22.4.1909, insegnante di filosofia presso l’Istituto Magistrale “Giosuè Carducci” di Trieste, la cui attività quest’Ufficio faceva seguire fin dal febbraio 1937 dalla R. Questura di Trieste e successivamente dalla I^ zona dell’OVRA. Infatti il noto avv. Giuseppe Faravelli, che si manteneva in relazione a Trieste con persona di nostra fiducia cui faceva pervenire abbondante stampa sovversiva per la propaganda, interessò il nostro fiduciario a prendere contatti col “centro socialista” a mezzo di persona cui non faceva il nome ma che il fiduciario stesso avrebbe dovuto incontrare con modalità prestabilite dal Faravelli. L’incontro avvenne, e in prosieguo, fu possibile identificare lo sconosciuto precisamente nel Colorni. In questo primo abboccamento il Colorni comunicò al fiduciario il suo pseudonimo di partito “Olanda” [(a matita) fatto cartellino] e promise che avrebbe provveduto a fargli pervenire materiale di propaganda, non mancando di esortarlo a svolgere il proprio lavoro con la massima cautela. In successivi colloqui, il Colorni fece presente di aver contatti con il centro socialista di Milano e che avrebbe concretato un abboccamento del fiduciario con tale centro. Preoccupato però dai rischi che poteva presentare il viaggio del fiduciario, noto quale sovversivo, rinunciò a tale presentazione, esternando il desiderio che a Trieste egli non voleva aver contatti con nessun altro all’infuori del fiduciario stesso. Carmine Senise (Napoli 28 novembre 1883 – Roma, 24 gennaio 1958), nominato prefetto nel
1932, nello stesso anno viene designato vice capo della polizia. Diventa capo della Polizia nel
1940, incarico che mantiene fino al 1943. Deportato in Germania, viene liberato alla fine della
guerra.
1
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
12
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
L’attività del Colorni proseguì intensa sia nei contatti con la nostra persona sia con il centro di Milano, seguendo le direttive del Faravelli che gli pervenivano tramite il fiduciario e collaborando egli stesso a tali direttive con proposte e consigli che, a mezzo del fiduciario, egli faceva giungere a Parigi con lettere scritte in simpatico. In occasione dell’arresto a Milano dei noti Sassu Aligi, Morandi Rodolfo e Luzzatto Lucio, il Colorni si mostrò allarmatissimo e volle egli stesso recarsi a Milano per attingere notizie precise in proposito. Continuarono a giungere da Parigi gl’incitamenti al Colorni, sempre tramite l’informatore, per l’intensificazione dell’attività clandestina e per la creazione di una nuova base a Milano, dopo l’annientamento operato dalla Polizia di quella costituita dagli arrestati di cui sopra. Il Colorni nella sua corrispondenza con Parigi, cambiò spesso pseudonimo, chiamandosi Agostini (fatti cartellini), poi Anselmi e infine Ruggeri (fatto cartellino) e mai si scoprì direttamente, curando perfino di redigere le sue comunicazioni in chiaro a macchina anziché di proprio pugno. Nel luglio del 1937 il ridetto professore, previa autorizzazione di questo Ministero, ottenne il passaporto dalla R. Questura di Trieste, e il 30 detto partì diretto a Parigi per incontrarsi coi noti fuoriusciti Nenni, Tasca e Faravelli. Rientrato nell’agosto successivo riferì all’informatore il risultato dei suoi colloqui in cui, tra l’altro, si era parlato della poca efficienza dei gruppi costituiti nell’Italia Settentrionale e si era dato incarico al Colorni di stimolare l’azione di tali gruppi. Si offrì di far pervenire all’estero suoi articoli sulla scuola da pubblicare in una brochure che avrebbe dovuto poi inviarsi nel Regno ad indirizzi di insegnanti di cui egli aveva pronta la lista. S’intensificarono i suoi viaggi a Milano dove, per incarico ricevuto dallo estero, s’interessò al noto gruppo “Erba”, colpito recentemente dall’OVRA con l’arresto dei noti Calatroni, Vigna, Grosso ed altri. Il 25 aprile di quest’anno ricevette a Trieste una lettera in cui lo si invitava a studiare insieme con il centro la possibilità di inscenare “per la venuta di Hitler qualche manifestazione che abbia risonanza pubblica e che all’estero possa additarsi come prova della vitalità e forza oppositoria dell’antifascismo interno. Ad esempio (e sarebbe il minimo richiesto) con grande lancio pubblico di manifestini durante un corteo o adunata” !! Altre due volte e precisamente il 21 maggio e il 2 luglio c.a. il Colorni si recò a Parigi. Nel primo di questi due viaggi, secondo confidenze da lui fatte al fiduciario, si rivide col Tasca e col Faravelli e certamente col noto antifascista Diaz de Santillana Giorgio, nato a Roma, che con precedente lettera lo aveva invitato a G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
13
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Parigi per incontrarsi “con una collezione di giovani filosofi di prim’ordine”. Cosa abbia fatto in occasione dell’altro viaggio non si è potuto appurare in quanto, ritornato nel Regno, non si rivide col fiduciario e fu poi arrestato. 2° Dai pedinamenti cui fu sottoposto a Milano si accertò che aveva contatti coi noti fratelli Paolo e Piero Treves e che frequentava le abitazioni del non meno noto Luzzatto Lucio e del pittore Borgese Leonardo figlio del sospetto sovversivo Giuseppe Antonio Borgese. Dallo spoglio della voluminosa corrispondenza sequestrata al Colorni sono rimasti confermati i suoi rapporti coi Treves, col Borgese e con altri noti sovversivi. È pure emerso che la moglie di lui, Ursula Hirschmann, certo consapevole dell’attività del marito, gli aveva inviato, durante la sua permanenza all’estero, lettere che rivelano accesi sentimenti antifascisti e il suo odio di razza (il Colorni e la moglie sono entrambi di razza ebrea). Negli interrogatori il Colorni si è mantenuto ostinatamente negativo e pur dichiarandosi antifascista, ha affermato di non avere mai svolta attività in contrasto con la politica del Regime. Ha giustificato i suoi rapporti col De Santillana adducendo motivi di carattere scientifico e coi Treves e col Luzzatto dichiarando di conoscerli fin dall’infanzia e di essere loro correligionario, nonché di avere iniziato con loro delle composizioni letterarie. Infine a Parigi non avrebbe avuto contatti né conosciuto persone militanti in partiti antinazionali. Per ragioni evidenti, nulla è stato potuto contestare al Colorni dell’abbondantissimo materiale raccolto a suo carico, perché tutto fornitoci dal nostro fiduciario di Trieste e da altro residente a Parigi e, che pure ci ha tenuto al corrente dei contatti del Colorni coi fuoriusciti di colà. In accoglimento della proposta avanzata dal dirigente la I zona dell’OVRA si è autorizzata l’assegnazione al confino di Polizia del Colorni, che, come risulta dalla nota che si allega per conoscenza, diretta al Comm. Peruzzi e a S.E. il Prefetto di Trieste, dovrà essere destinato in una colonia insulare e per la durata di anni cinque. Il Direttore Capo divisione pol. politica F. to Leto2. 2 Guido Leto (Palermo 1895) prende servizio nella Pubblica sicurezza il 16 ottobre 1919. Nel
1922 viene assegnato alla Divisione affari generali e riservati, all’interno della quale è nominato
commissario aggiunto di PS. Il 24 gennaio 1927 diventa commissario, dal settembre del 1928
commissario capo, vicequestore nel settembre 1932, ispettore generale di seconda classe
nell’aprile 1936 e di prima classe nel marzo 1938. Direttore dell’Ovra dal 1935, è ispiratore e
autore della riorganizzazione e del potenziamento dell’Ovra nel 1936: revisione dei rapporti tra
polizia, prefetti e questori e emanazione di un decalogo per la razionalizzazione del lavoro dei
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
14
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
[Timbro] VERIFICATO 29 DIC: 1938 SCHEDARIO INTESTATA PRATICA Li 28–12 –938 XVII *** Ministero dell’Interno Direzione Generale Pubblica Sicurezza Divisione Affari Generali e Riservati Confinati Politici Fascicoli da Colorni E. a Colucciello A. Busta n. 271 Copia. R. Procura del Re Milano Si attesta che in questo Casellario Giudiziario al nome di Colorni prof. Eugenio fu Alberto e di Pontecorvo Clara nato 22.2.1909 a Milano, risulta: NULLA Milano 8 dicembre 1938 XVII Il Segretario firma *** Copia. L’anno 1938 del Littorio, addì 8 del mese di settembre negli uffici della R. Questura Trieste Noi qui sottoscritti Funzionari di PS rendiamo noto, col presente verbale di avere oggi proceduto all’arresto, per indagini di natura politica, di Colorni Eugenio fu Alberto e fu Pontecorvo Clara, nato a Milano il 22 aprile 1909 domiciliato a Trieste ed abitante in Piazza Carlo Alberto n.2, ebreo, professore di filosofia presso l’Istituto Magistrale Giosuè Carducci di Trieste. fiduciari. Dopo il 25 luglio rimane a capo della Divisione polizia politica, occupandosi del
servizio informazioni della RSI, mentre, alla fine della guerra, dopo una breve parentesi
epurativa, è nominato direttore tecnico delle scuole di polizia della Repubblica. Cfr. M.
Franzinelli, I tentacoli dell’Ovra, Bollati Boringhieri, Torino, 1999, p. 23.
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
15
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Rendiamo noto inoltre di avere trattenuto, a seguito di perquisizione sulla persona, i documenti, le carte ed i valori meglio descritti negli elenchi, di cui agli allegati 1, 2 e 3. Letto, confermato e sottoscritto F.to Gennaro Perla, Commiss. P.S. f.to Favazzi Antonino, Commiss. Capo P.S. *** Copia. Comune di Milano. Ufficio dello Stato civile No. 8659 9 dicembre 1939 XVII Si certifica che Colorni Eugenio Pellegrino figlio di Alberto e di Pontecorvo Clara, è nato il giorno 22 aprile 1909 in Milano come risulta e consta dal registro degli atti di nascita dell’anno 1909 al progressivo 1229 reg. II. Rilasciato in carta libera per richiesta della R. Questura di Trieste No. 21.279 Gab del 5 dicembre 1938 XVII. L’Ufficiale delegato dello Stato Civile Firma p.c.c. *** Regia Questura di Trieste N. Gab 021279 Trieste, 19 dicembre 1938 XVII Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto e fu Clara Pontecorvo, nato a Milano il 22 IV 1909, insegnante di filosofia presso l’Istituto magistrale “Giosuè Carducci” di Trieste, ebreo, antifascista. S.E. il Prefetto – Presidente della Commissione per i provvedimenti di Polizia Trieste Il controscritto insegnante, fin da quando risiedeva a Milano, era sospettato di attività antifascista cosicché quella Questura non aveva creduto di rilasciargli il passaporto per l’estero da lui chiesto. Trasferitosi nel novembre 1933 a Trieste, quale insegnante di filosofia presso l’Istituto Magistrale “Giosuè Carducci”, il Colorni fu sottoposto a cauta vigilanza i cui risultati furono, peraltro, negativi. Senonché, in conseguenza di alcuni arresti eseguiti dall’OVRA nella scorsa estate a Milano, i sospetti di G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
16
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
attività antifascista a carico del Colorni tornarono ad affiorare. Pertanto, nei primi di settembre scorso, si ritenne opportuno di procedere al di lui arresto. Fu anche eseguita nell’abitazione del Colorni una accurata perquisizione che fruttò il sequestro – tra l’altro – di alcune lettere del sovversivo fuoriuscito Diaz de Santillana Giorgio, nato a Roma, dottore in fisica, intimo amico dell’altro pericoloso fuoruscito Chiaramonte Nicola. Dallo spoglio della voluminosa corrispondenza rinvenuta risultò inoltre che il Colorni manteneva rapporti coi fratelli Paolo e Piero Treves, con Borgese Leonardo, Luzzatto Lucio ed altri noti sovversivi. Interrogato in merito ai contatti avuti con i predetti e alla attività svolta, l’arrestato, si è chiuso in un contegno ostinatamente negativo. Infatti, pur affermando di essere un antifascista, egli ha asserito di non avere mai svolto alcuna attività in contrasto con la politica del Regime. Ha riconosciuto di essersi interessato “a scopo di coltura” di problemi di politica generale ed ha sostenuto di essersi astenuto dal fare “professione pubblica” dei suoi sentimenti antifascisti. I suoi rapporti col De Santillana, rinnovati strettamente al congresso filosofico di Parigi, nel 1937, traevano motivo da problemi di carattere scientifico, essendo il predetto insegnante di storia della scienza in una Università americana. Il De Santillana lo avrebbe poi messo a contatto di vari intellettuali, coi quali tenne rapporti per la compilazione di un suo lavoro sulla relatività einsteiniana. Coi fratelli Paolo e Piero Treves, come pure col Luzzatto Lucio, che conosce dall’infanzia e sono suoi correligionari, aveva tempo fa iniziato delle composizioni letterarie, che si riprometteva di condurre a termine. Ha dichiarato di non ignorare che i Treves fossero sospettati dalla polizia, in conseguenze dell’attività sovversiva del padre, e che il Luzzatto fu arrestato, siccome partecipe dell’attività di un gruppo antifascista milanese. Tuttavia egli si è detto convinto delle loro irresponsabilità ed ha asserito che dai suoi rapporti coi predetti esulò sempre il movente politico. Ciò premesso e non essendovi dubbio alcuno sull’attività antifascista svolta dal Colorni (che, è ben ricordarlo, è parente dell’ex deputato sovversivo Modigliani) lo denunzio all’EV per l’assegnazione al confino. Alligo il rapporto dell’Arma Il Questore f.to Gorgoni p.c.c. [illeggibile] *** G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
17
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Copia. addì, 20 del mese di dicembre nelle Carceri Giudiziarie [illeggibile] di P.S. è presente Colorni Eugenio fu Alberto e fu Clara Pontecorvo, nato a Milano il 22.IV.1909, insegnante di filosofia presso l’Istituto Magistrale ‘Giosuè Carducci’, il quale, reso edotto dei motivi che danno luogo alla di lui denunzia per la assegnazione al confino di polizia dichiara quanto segue: Effettivamente mi fu rifiutato il rilascio del passaporto nell’anno 1935. Ammetto di avere avuto negli anni 1937 e 1938 a Parigi stretti rapporti scientifici con Diaz de Santillana. Lo incontrai al congresso filosofico di Parigi al quale partecipammo insieme. Non ho mai saputo che il De Santillana svolgesse una qualsiasi attività politica tanto è vero che nel giugno 1938, ricevuta da lui notizia che si trovava a Parigi lo invitai ad incontrarsi con me a Milano per comunicargli il contenuto di studi fisici e filosofici che avevo in corso. Il De Santillana mi rispose con una cartolina che è stata sequestrata che “per questa volta” egli non poteva recarsi a Milano. Fu ciò che mi decise a raggiungerlo a Parigi – avendo quindi ogni motivo e l’ho tuttora per ritenere che il predetto non fosse fuoruscito. Con il Chiaramonte ho avuto rapporti scarsi e saltuari nel tempo in cui egli si trovava a Roma. Confermo che con i nominati Paolo e Piero Treves, Borgese Leonardo, Luzzatto Lucio, ho sempre avuto rapporti di amicizia, specifico che ho affermato di non essere fascista ma non di essere antifascista. Specifico che con De Santillana progettavo una collaborazione intesa a pubblicare con i nostri due nomi una mia opera filosofica su Leibniz. Non ho mai conosciuto personalmente il Modigliani pur sapendo di essere suo lontanissimo parente. Letto, confermato sottoscritto F.to Eugenio Colorni F.to Amilcare Capuano, Commissario Aggiunto PS. *** Ministero dell’interno Direzione Generale della Pubblica Sicurezza Divisione Aff. Gen. e Ris. Sez. I^ n. 441/058773 A On. Ufficio Confino. On. Casellario Politico Centrale – SEDE G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
18
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Copia della ministeriale in data 12.12.38 n° 500/40558 diretta all’Ispett. Gen. Peruzzi presso la Questura di Milano e p. c. Prefetto Trieste e Div. Aff. Gen. e Ris.‐ Presa visione del rapporto di V.S. n° 13524 del 30 novembre u.s. relative al Prof. Eugenio Colorni, si autorizza l’assegnazione al confino di polizia del predetto, che V.S. vorrà passare a disposizione della R. Questura di Trieste. S.E. il Prefetto di Trieste è pregato disporre per la denunzia alla Commissione Provinciale, per il provvedimento proposto, del Colorni che dovrà essere destinato in una colonia insulare e per la durata massima di anni cinque. Pel capo della polizia F.to Carmine Senise PCC li 20.12.1938 XVII Il capo della sezione prima *** Copia. R. Prefettura Trieste [s.d.] La Commissione provinciale costituita ai sensi dell’art. 182 del T.U. delle leggi di p.s. approvate con R. D. 16 giugno 1931 No. 773, nella seduta del 21 dicembre 1939 XVII Esaminato il rapporto No. 0211279 in data 19 corr. Con cui il signor Questore di Trieste denunzia per l’assegnazione al confino di polizia il nominato Colorni Eugenio fu Alberto e fu Clara Pontecorvo, nato a Milano il 22.4.1909, insegnante di filosofia presso l’Istituto Magistrale “Giosuè Carducci”. Esaminati i documenti allegati al rapporto proposta Sentito il Colorni Eugenio nelle sue giustificazioni Ritenuo che è rimasto provato come il Colorni Eugenio sia elemento particolarmente pericoloso per avere svolta attività antifascista Visti gli articoli 180 e seguenti del citato T.U. delle leggi di p.s. Ordina Il Colorni Eugenio è assegnato al confino di polizia per la durata di anni cinque Ratifica l’arresto del Colorni già eseguito La presente ordinanza sarà notificata all’interessato nei termini e modi di legge, e poscia trasmessa al Ministero dell’Interno per la designazione del luogo di confino. Il Prefetto F.to Rebua G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
19
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Il Procuratore del Re firma Il Comandante l’Arma dei CC.RR. firma Il Questore f.to Gorgoni L’ufficiale Sup della M.V.S/N firma Il Segretario F.to Amilcare Capuano *** Ufficio del Sanitario N. 477 Lì 21/12/38 – XVII Il sottoscritto Medico Chirurgo certifica che il detenuto Colorni Eugenio è di sana e robusta costituzione ed esente da infermità ed imperfezioni fisiche che possano renderlo non idoneo a sopportare il regime del confino. Il medico Chirurgo e il direttore *** Copia. L’anno 1938 XVII del Littorio addì 22 del mese di dicembre nelle carceri Giudiziarie di Trieste. Noi sottoscritto, avuta la presenza di Colorni Eugenio fu Alberto e fu Clara Pontecorso [sic], nato a Milano il 22.4.1909, domiciliato a Trieste, detenuto, gli abbiamo notificato l’ordinanza in data 21 corrente con la quale la Commissione Provinciale lo ha assegnato al confino di polizia per la durata di anni cinque perché ritenuto elemento pericoloso all’ordine nazionale dello Stato. Lo abbiamo inoltre avvertito che contro il provvedimento egli ha il diritto di ricorrere alla Commissione centrale di Appello presso il Ministero dell’Interno, nel termine di giorni dieci, in conformità del vigente T.U. della leggi di p.s. perché ciò consti abbiamo redatto e sottoscritto assieme al Colorni Eugenio il presente verbale. F.to Eugenio Colorni F.to Amilcare Capuano, Commiss. Aff. P.S. *** G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
20
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Ministero dell’Interno Ufficio Cifra [Timbro] Divisione Polizia Politica 23 Dic. 1938 Telegramma N. 63035 Decifr. Da Trieste 22/I2/38 ore 0I.25 arrivo ore II MIN/INT/PS /G‐S.) N. 02I279 A 500/40558. Comm/ne Prov. seduta odierna ha assegnato confino anni cinque Colorni Eugenio fu Alberto. Medesimo può mantenersi sue spese. Restasi attesa conoscere colonia insulare destinazione. Prefetto Rebua [a matita] 24/12 passare subito alla Riservata Giampaoli [?] [a penna] 27/12 Conferito. Ventotene – [presumibilmente scritto da Bocchini3]. *** [s.d.] Direzione generale della P.S. Commissione di Appello per gli Assegnati al Confino Colorni Eugenio fu Alberto assegnato per anni cinque dalla Commissione Provinciale di Trieste con ordinanza del 21 12 1938 destinato a Ventotene. Motivi del ricorso: Respinge gli addebiti e chiede una benevola riforma del provvedimento preso a suo carico. Informazione del prefetto: Conferma l’addebito di avere avuto contatti con noti antifascisti fuorusciti. Parere contrario. Informazioni dei CCRR: Pur confermando l’addebito esprimono parere favorevole per un eventuale provvedimento di clemenza che produrrebbe sul ricorrente benefica influenza e produrrebbe anche buona impressione sul pubblico. *** 26.12.1938 Direzione Generale della Pubblica Sicurezza Arturo Bocchini (S. Giorgio del Sannio 1880 – Roma 1940) dopo la laurea in giurisprudenza,
conseguita nel 1902, lavora per diversi anni presso varie prefetture. “L’investitura a prefetto di
Brescia segnò l’avvio di una brillante ascesa che in meno di quattro anni lo avrebbe portato ai
vertici della polizia, dove sarebbe rimasto fino alla morte”. Cfr. M. Franzinelli, I tentacoli…, cit.,
p. 27.
3
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
21
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Div. Aff. Gen. e Ris. Sez. I^ Conf. Pol. A S.E. il Prefetto di Littoria Assegnazione al confino di polizia di Colorni Eugenio fu Alberto Assegnato dalla deliberazione della Commissione Provinciale di Trieste il 22.12.1938 al confino di polizia, per la durata di anni cinque l’individuo sopraindicato, il Ministero a norma dell’art 183 del TU 6 novembre 1926 n. 1848, lo ha destinato a Ventotene, ove il Colorni dovrà essere tradotto a cura della R. Questura di Trieste. Nel rendere di ciò informata la SV, il Ministro prega di disporre pel confinato la necessaria rigorosa sorveglianza ai sensi degli articoli 186 e 189 della Legge di p.s. Si prega, poi, indicare il giorno dell’arrivo del confinato che può mantenersi al confino coi propri mezzi. Pel Ministro Carmine Senise *** [Timbro] Fatta Comunicazione al Casellario Politico Centrale Preso nota schedario 26.12.38 XVII Direzione generale della pubblica sicurezza Il Prefetto di Littoria Assegnazione al confino di Polizia di Colorni Eugenio fu Alberto Assegnato dalla deliberazione della Commissione Provinciale di Trieste che in data 22.12.38 ha assegnato al confino di polizia, per la durata di anni cinque l’individuo sopraindicato, il Ministero – a norma dell’art. 183 del T.U. 6 novembre 1926, n. 1848, lo ha destinato a Ventotene, ove il Colorni dovrà essere tradotto a cura della R. Questura di Trieste. Nel rendere di ciò informata la E.V., il Ministero vi prega disporre sorveglianza ai sensi degli articoli 186 e 189 della Legge di P.S. Vi prega, poi, indicare il giorno del’arrivo del confinato che può mantenersi al confino con propri mezzi. Pel Ministro (Carmine Senise) [Sul retro del foglio] Riservatissima Urgente Ministero dell’Interno Direzione Generale della Pubblica Sicurezza Divisione A.G.R. Sez. 3° G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
22
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Prot. N. 443 A S.E. il Prefetto di Dagli atti di questo Ministero risulta che la persona in oggetto nel venne segnalata come sospetta di esplicare attività informativa ai nostri danni. Si prega di accertare, con la riservatezza del caso, e riferire dove risieda attualmente l’individuo di che trattasi, quale condotta serbi, e se codesto ufficio sia in possesso di elementi atti a convalidare o meno i sospetti elevati sul suo conto. Pregasi altresì disporre, nei suoi riguardi, l’opportuna vigilanza allo scopo di controllarne cautamente l’attività. Pel MINISTRO (Carmine Senise) *** Regno d’Italia Ministero dell’Interno Dispaccio Telegrafico Prefetto Trieste 59538 Confino Politico Al N° 025279 del 22 [illeggibile] Confinato Colorni Eugenio fu Alberto est destinato at Ventotene (Littoria) dove dovrà arrivare straordinariamente tradotto. Pregasi assicurare. P. Ministro Bocchini Timbro: Ufficio Cifra Spedito li 26 dic. 938 XVII Telegramma N 59538 *** R. Prefettura di Trieste Divisione P.S. N° di prot. 021279‐Gab. Risposta a nota 26 cor. N° 59538.‐ Oggetto: Biglietto Urgente. Trieste 27 dicembre 1938 – XVII° On.le Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. – Confino Politico G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
23
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
ROMA Assicuro aver disposto traduzione straordinaria colonia Ventotene confinato Colorni Eugenio fu Alberto. Il Prefetto *** R. Prefettura di Trieste Divisione Gab ps N. di prot. 021279 Trieste, 28 dicembre 1938 A XVII Oggetto: Colorni prof. Eugenio fu Alberto e fu Pontecorvo Clara nato a Milano il 22.IV.2909, domiciliato a Trieste. [Timbro] Fatta Comunicazione Casellario Politico Centrale Preso nota schedario On.le Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. – Divisione Aff. Gen. e Ris. *** Confino Politico Roma. e per conoscenza: S.E. il Prefetto ‐ Littoria La Commissione provinciale di cui all’articolo 166 T.U. della Legge di P.S. con ordinanza in data 21.12.1938 ha assegnato al confino per la durata di anni cinque il soprascritto, il quale con provvedimento ministeriale No. 59538 conf. pol. del 26.12.1938 è stato destinato a Ventotene. Trasmetto pertanto all’on.le Ministero ed alla R. Prefettura di Littoria i seguenti documenti: 1) Copia dell’ordinanza della Commissione Provinciale 2) Copia del Verbale di notifica dell’ordinanza; 3) Copia della proposta di assegnazione al confino di polizia; 4) Copia del verbale di deduzione sulle contestazioni degli addebiti che motivarono la proposta suddetta; 5) Estratto del Casellario giudiziario; 6) Certificato medico; 7) Stato di famiglia; 8) Copia del verbale di arresto; 9) 2 copie della fotografia; 10) Certificato di nascita G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
24
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Comunico infine che il periodo del confino decorre dall’8 9 1938, XVI, giorno dell’arresto e che il Colorni trovasi in buone condizioni ./. economiche e può mantenersi a sue spese. Non è ex combattente. La R. Prefettura di Littoria, cui trasmetto duplice copia degli allegati, è pregata di accusare ricevuta della presente e dei documenti allegati Il Prefetto Il Colorni dichiarava quanto segue alla notizia dell’assegnazione al confino: Effettivamente mi fu rifiutato il rilascio del passaporto nell’anno 1935. Ammetto di avere avuto negli anni 1937 e 1938 a Parigi stretti rapporti scientifici con Diaz de Santillana. Lo incontrai al congresso filosofico di Parigi al quale partecipammo insieme. Non ho mai saputo che il De Santillana svolgesse una qualsiasi attività politica tanto è vero che nel giugno 1938, ricevuta da lui notizia che si trovava a Parigi lo invitai ad incontrarsi con me a Milano per comunicargli il contenuto di studi fisici e filosofici che avevo in corso. Il de Santillana mi rispose con una cartolina che è stata sequestrata che “per questa volta” egli non poteva recarsi a Milano. Fu ciò che mi decise a raggiungerlo a Parigi – avendo quindi ogni motivo e l’ho tuttora per ritenere che il predetto non fosse fuoruscito. Con il Chiaramonte ho avuto rapporti scarsi e saltuari nel tempo in cui egli si trovava a Roma. Confermo che con i nominati Paolo e Piero Treves, Borgese Leonardo, Luzzatto Lucio, ho sempre avuto rapporti di amicizia, specifico che ho affermato di non essere fascista ma non di essere antifascista. Specifico che con De Santillana progettavo una collaborazione intesa a pubblicare con i nostri due nomi una mia opera filosofica su Leibniz. Non ho mai conosciuto personalmente il Modigliani pur sapendo di essere suo lontanissimo parente. Letto, confermato sottoscritto F.to Eugenio Colorni F.to Amilcare Capuano, Commissario Aggiunto P.S. *** 1939 ACS Ministero dell’interno direzione generale di PS G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
25
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Divisione affari generali e riservati Casellario Politico Centrale B 1422 [a matita] 136488 Ministero dell’Interno Confino Politico Appunto per il Casellario Politico Centrale SEDE [Timbro] Casellario Politico Centrale 02085 10 GEN. 1939 PROTOCOLLO Si informa che la Commissione Provinciale di Trieste con ordinanza in data 21.12.1938 ha assegnato al confino, per la durata di anni 5, il nominato Colorni Eugenio fu Alberto che da questo Ministero è stato destinato a Ventotene. Roma, li 7 gennaio 1939 Anno XVII Il Capo della Sezione Prima Abruzzese [?] [Sul retro Timbro] ASSUNTO 12 GEN. 1939 Marciano Verificato 14 GEN. 1939 SCHEDARIO CONTE *** [a matita] 136488 “Stralcio” Trieste, 22 gennaio 1939 A XVII R. Prefettura di Trieste [Timbro] CASELLARIO POLITICO CENTRALE 66892 31 GEN. 1939 PROTOCOLLO Divisione Gab ps N° di prot. 021279 Risposta a nota Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto e fu Clara Pontecorvo, nato a Milano il 22 IV 1909, insegnante di filosofia presso l’Istituto Magistrale “Giosuè Carducci” di Trieste, ebreo, antifascista, confinato politico. On.le Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. – Divisione Aff. Gen. e Ris. ‐Casellario Politico Centrale Roma G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
26
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
e per conoscenza: S. E. il Prefetto – Milano Il soprascritto Colorni Eugenio fin da quanto risiedeva a Milano era sospettato di attività antifascista tanto che quella Questura non aveva creduto di rilasciargli il passaporto per l’estero da lui richiesto. Trasferitosi nel novembre 1933 a Trieste, quale insegnante di filosofia presso l’Istituto Magistrale “Giosuè Carducci”, il Colorni fu sottoposto a cauta vigilanza i cui risultati furono, peraltro, negativi. Senonché, in conseguenza di alcuni arresti eseguiti dall’Ovra nella scorsa estate a Milano, i sospetti di attività antifascista a carico del Colorni tornarono ad affiorare. Pertanto, nei primi di settembre scorso anno, si ritenne opportuno di procedere al di lui arresto. Fu anche eseguita nell’abitazione del Colorni una accurata perquisizione che fruttò il sequestro – tra l’altro – di alcune lettere del sovversivo fuoriuscito Diaz De Santillana Giorgio, nato a Roma, dottore in fisica, intimo amico dell’altro pericoloso fuoriuscito Chiaramonte Nicola. Dallo spoglio della voluminosa corrispondenza rinvenuta risultò inoltre che il Colorni manteneva rapporti coi fratelli Paolo e Pietro Treves, con Borgese Leonardo, Luzzatto Lucio ed altri noti sovversivi. Interrogato in merito ai contatti avuti con i predetti ed all’attività svolta l’arrestato si chiuse in un contegno ostinatamente negativo. Infatti pur affermando di essere un antifascista, egli asserì di non avere mai svolto alcuna attività in contrasto con la politica del Regime. Riconobbe di essersi interessato “a scopo di coltura”, di problemi di politica generale e sostenne di essersi astenuto dal fare “professione pubblica dei suoi sentimenti antifascisti”. I suoi rapporti col De Santillana, rinnovati strettamente al congresso filosofico di Parigi nel 1937, traevano motivo da problemi di carattere scientifico, essendo il predetto insegnante di storia della scienza in una Università Americana. Il De Santillana lo avrebbe poi messo a contatto di vari intellettuali coi quali tenne rapporti per la compilazione di un suo lavoro sulla relatività einsteiniana. Coi fratelli Paolo e Piero Treves, come pure col Luzzatto Lucio, che conosce dall’infanzia e sono suoi correligionari, aveva tempo fa iniziato dalle composizioni letterarie, che si riprometteva di condurre a termine. Dichiarò di non ignorare che i Treves fossero sospettati dalla polizia, in conseguenza dell’attività sovversiva del padre, e che il Luzzatto fu arrestato, siccome partecipe dall’attività di un gruppo antifascista milanese. Tuttavia dichiarò di essere convinto della loro irresponsabilità ed asserì che dai suoi rapporti coi predetti esulò sempre il movente politico. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
27
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
La locale Commissione provinciale con ordinanza in data 21 dicembre scorso lo ha assegnato al confino per anni 5 e con provvedimento ministeriale è stato destinato alla Colonia di Ventotene. Trasmetto due copie della fotografia e trascrivo i connotati: statura grande, corporatura media, capelli folti ondulati castani, viso ovoidale, occhi castani, piccoli, rifossati, naso rettilineo, orecchio triangolare, labbra medie, bocca media, angoli abbassati, mento convesso prominente, baffi folti corti, barba rasa, segni particolari: miope – porta lenti a stanghetta. Il Prefetto. [Timbro] ASSUNTO 28 GEN. 1939 Marciano [Timbro] VERIFICATO 30 GEN. 1939 SCHEDARIO CONTE [a matita] uguali a quelle in copisteria *** Ministero dell’Interno Direzione Generale Pubblica Sicurezza Divisione Affari Generali e Riservati Confinati Politici Fascicoli da Colorni E. a Colucciello A. Busta n. 271 [s.d.] Ministero dell’Interno Direzione Generale della Pubblica Sicurezza Divisione A.G.R. Prot. N. 793/5624 Roma, XVII A S.E. Il PREFETTO DI LITTORIA e per conoscenza A S.E. il Prefetto di Trieste Oggetto: Confinato politico Colorni Eugenio fu Alberto RISERVATA La Commissione d’Appello ha respinto il ricorso prodotto dal confinato in oggetto. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
28
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Pregasi darne partecipazione all’interessato Pel Ministro (Carmine Senise) [Timbro] Preso nota schedario *** [s.d.] Direzione Generale della P.S. Commissione di Appello per gli assegnati al Confino Ricorso del confinato Colorni Eugenio fu Alberto Assegnato per anni cinque Dalla Commissione Prov. di Trieste Con ordinanza del 21.12.1939 Destinato a Ventotene Motivi del ricorso: Respinge gli addebiti e chiede una benevola riforma del provvedimento preso a suo carico. Informazione del Prefetto: Conferma l’addebito di avere avuto contatti con noti antifascisti fuoriusciti. Parere contrario Informazioni dei C.C. R.R. Pur confermando l’addebito esprimono parere favorevole per un eventuale provvedimento di clemenza che produrrebbe sul ricorrente benefico influsso e produrrebbe anche buona impressione sul pubblico. *** R. Prefettura di Littoria Divisione P.S. N. di prot. 021 Risposta a nota N. 793/33III del 28‐I2 u.s. Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto – confinato politico a Ventotene. Littoria, I4 gennaio I939 XVII On. Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Confino Politico Roma e, per conoscenza, R. Prefettura di Trieste G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
29
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
In relazione alla lettera a margine distinta, informo che in data 6 corrente il confinato in oggetto è giunto a Ventotene. Il Coloni, salvo interruzioni, terminerà di espiare il confino in data 7‐9‐I943. Il Prefetto Ciotola4 *** Trieste, 17 gennaio 1939 A XVII R. Prefettura di Trieste Divisione Gab ps N. di prot. 021279 OGGETTO: Colorni Eugenio fu Alberto e fu Clara Pontecorvo, nato a Milano il 22.IV.1909, insegnante di filosofia presso questo Istituto Magistrale “Giosuè Carducci”, ebreo, antifascista, confinato politico. Allegati I On.le Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. – Divisione Aff. Gen. e Ris. Confino politico ROMA Trasmetto l’unito ricorso del soprascritto Colorni Eugenio attraverso l’ordinanza di questa Commissione provinciale che, nella seduta del 21 dicembre scorso, lo assegnava al confino di polizia per anni cinque. Com’è noto a codesto On.le Ministero, il predetto fin da quando risiedeva a Milano, era sospettato di attività antifascista tanto che quella Questura non aveva creduto di rilasciargli il passaporto per l’estero da lui chiesto. Trasferitosi nel novembre del 1933 a Trieste, quale insegnante di filosofia presso l’Istituto “”Giosuè Carducci”. Il Colorni fu sottoposto a cauta vigilanza i cui risultati furono, peraltro, negativi. Senonché, in conseguenza di alcuni arresti eseguiti dall’Ovra nella scorsa estate a Milano, i sospetti di attività antifascista a carico del Colorni tornarono ad affiorare. Pertanto, nei primi di settembre scorso anno, si ritenne opportuno di procedere al di lui arresto. ./. 4
Vincenzo Ciotola (Napoli 30 marzo 1885) intraprende la carriera prefettizia il 1 luglio 1910. È
successivamente nominato prefetto di Varese (gennaio 1934 – luglio 1936), di Foggia (agosto 1936 –
giugno 1940), di Brescia (giugno 1940 – giugno 1943) e di Torino (agosto 1943 – settembre 1943).
Collocato a riposo per ragioni di servizio nel febbraio del 1944, viene chiamato a svolgere funzioni
ispettive nel settembre 1945, per tornare, nel marzo del 1946, a capo prima della Prefettura di Torino, ove
rimane fino al dicembre 1947, e poi della Prefettura di Milano, dal dicembre 1947 al 2 gennaio 1949. Nel
novembre del 1948 è nominato Consigliere di Stato.
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
30
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Fu anche eseguita nell’abitazione del Colorni una accurata perquisizione che fruttò il sequestro – tra l’altro – di alcune lettere del sovversivo fuoruscito Diaz de Santillana Giorgio, nato a Roma, dottore in fisica, intimo amico dell’altro pericoloso fuoruscito Chiaramonte Nicola. Dallo spoglio della voluminosa corrispondenza rinvenuta risultò inoltre che il Colorni manteneva rapporti coi fratelli Paolo e Pietro Treves, con Borgese Leonardo, Luzzatto Lucio ed altri noti sovversivi. Interrogato in merito ai contatti avuti con i predetti ed all’attività svolta, l’arrestato si chiuse in un contegno ostinatamente negativo. Infatti, pur affermando di essere un antifascista, egli asserì di non avere mai svolto alcuna attività in contrasto con la politica del regime. Riconobbe di essersi interessato “a scopo di cultura”, di problemi di politica generale e sostenne di essersi astenuto dal fare “professione pubblica” dei suoi sentimenti antifascisti. I suoi rapporti col De Santillana, rinnovati strettamente al congresso filosofico di Parigi nel 1937, traevano motivo da problemi di carattere scientifico, essendo il predetto insegnante di storia della scienza in una Università americana. Il De Santillana lo avrebbe poi messi a contatto di vari intellettuali col quale tenne rapporti per la compilazione di un suo lavoro sulla relatività einsteiniana. Coi fratelli Paolo e Piero Treves, come pure col Luzzatto Lucio, che conosce dall’infanzia e sono suoi correligionari, aveva tempo fa iniziato delle composizioni letterarie, che si riprometteva di condurre a termine. Dichiarò di non ignorare che i Treves fossero sospettati dalla polizia, in conseguenza dell’attività sovversiva del padre, e che il Luzzatto fu arrestato, siccome partecipe all’attività di un gruppo antifascista milanese. Tuttavia, dichiarò di essere convinto della loro irresponsabilità ed asserì che dai suoi rapporti coi predetti esulò sempre il movente politico. ./. Ciò stante, non essendovi alcun dubbio sull’attività antifascista svolta dal Colorni, il quale è parente dell’ex deputato sovversivo Modigliani, esprimo parer contrario all’accoglimento del ricorso. Il Prefetto *** URGENTE Direzione Generale P.S. – Div. Aff. Gen. e Riservati Sezione prima – Confino politico Roma, li 20/1/39 XVII N. 793/1163 G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
31
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
A On Comando Gen.le Arma R.R. C.C. (uffici) Roma Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto conf. pol. da Trieste Avverso l’assegnazione al confino di polizia, ai sensi dell’art. 181 della Legge di P.S., il confinato in oggetto ha prodotto l’unito ricorso. Vi prego di favorire con sollecitudine informazioni sulle circostanze addotte, specificando i fatti concreti che determinarono l’impugnato provvedimento, nonché sulle condizioni economiche, famigliari ed eventuali benemerenze di guerra del ricorrente. Tenute, poi, presenti le circolari telegrafiche 15 e 26 novembre 1926, NN. 23355 e 19746 – 31 dicembre 1926 N. 33294 – 19 febbraio 1927, N. 7009, vi prego di manifestare se siasi provveduto alla contestazione degli addebiti, e se, anche a seguito delle discolpe dell’interessato, possa ritenersi che nella fattispecie ricorrano gli estremi dell’art. 181 della legge di P.S. Vi prego, infine, di significare quale impressione produrrebbe una eventuale revoca o commutazione dell’impugnato provvedimento e se la revoca o la commutazione richiederebbe particolari misure per prevenire incidenti. Con la restituzione dell’allegato, gradirò conoscere il vostro parere circa l’accoglimento o meno del ricorso. PEL MINISTRO (Carmine Senise) *** R. Prefettura di Littoria Divisione P.S. N. di prot. 021 Littoria, 31‐1‐1939 XVII OGGETTO: Colorni Eugenio fu Alberto – confinato politico a Ventotene. [a penna] SE il Prefetto di Milano e p.c. SE il Prefetto di Littoria) On. Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Confino Politico Roma [a penna] Comunico a V.E. le seguenti [illeggibile] al Prefetto di Littoria, e, qualora [illeggibile] Prego autorizzare. [a penna] concedere la chiesta autorizzazione: Trasmetto l’unita istanza del confinato politico Colorni Eugenio, il quale invoca l’autorizzazione ad essere separatamente visitato in Ventotene dalla moglie con la figlia Clara, di anni due, e dalla sorella Silvia. Le medesime, domiciliate in Milano, rispettivamente alla Via Alberto da Giussano 21 – Pensione Galdiolo – ed in via Guido d’Arezzo 8, effettuerebbero il viaggio a proprie spese. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
32
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Nulla osta da parte di quest’ufficio Il Prefetto *** Littoria, 3 febbraio 1939 A. XVII On. Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Confino Politico ROMA R. Prefettura di Littoria Divisione P.S. Num. Di Prot. 021 OGGETTO: Colorni Eugenio fu Alberto – confinato politico a Ventotene. Il Confinato politico in oggetto ha chiesto di mettersi in corrispondenza epistolare con i seguenti familiari: I) Ursula Colorni, moglie 2) Silvia Clara Colorni, figlia, residenti a Milano, presso la pensione Galdiolo in Via Alberto da Giussano 2I, 3) Silvia Schwary Colorni, sorella, 4) Willy Schwary, cognato, residenti a Milano in via Guido d’Arezzo 8 – La R. Questura di Milano ha così riferito: “”” Con riferimento alla nota sopraindicata vi comunico che i familiari del soprascritto confinato I) Hirschmann Ursula in Colorni fu Carlo e Hedwiey Anakursa, nata a Berlino il 2‐9‐1913, domiciliata a Trieste, in via A. da Giussano 21, presso la Pensione Galdiolo, con la figlia Silvia Clara, nata a Trieste il 2‐4‐1937, rispettivamente moglie e figlia del predetto confinato. 2) Schway Willy Leone fu Gustavo e Rothschild Carolina, nato a Milano il 17‐7‐1906, medico israelita, qui abitante in via G. d’Arezzo 8, cognato, 3) Colorni Silvia in Schwary fu Alberto e Pontecorvo Clara, nata a Milano 5‐
3‐1908, abitante col marito nella predetta via e numero, sorella, risultano tutti di regolare condotta in genere e non hanno precedenti né pendenze penali in questi atti. Si esprime pertanto parere favorevole acché fra i predetti ed il Colorni Eugenio abbia luogo lo scambio di corrispondenza postale. Le due lettere scritte dal Colorni trasmessemi con la nota alla quale rispondo, sono state consegnate alla di lui moglie. “”” Ho, pertanto, consentito il chiesto scambio di corrispondenza fra i predetti, salvo contrario avviso da parte di codesto on. Ministero IL PREFETTO G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
33
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
*** Onorevole Ministero dell’Interno Roma Il sottoscritto, confinato politico Prof. Dott. Eugenio Colorni, residente nella colonia di Ventotene, prega codesto onorevole ministero che gli conceda l’autorizzazione ad abbonarsi alle seguenti riviste: Scientia (a matita accanto a sinistra è scritto no), ed. Zanichelli, Bologna; Nature, rivista scientifica, edita in Inghilterra; Quinsaine critique, rivista bibliografica, edita a Parigi; Leonardo (a matita no), ed. Sansoni, Firenze Con perfetta osservanza Eugenio Colorni Ventotene, 4 febbraio 1939 *** Milano, 8. II. 1939 ‐ XVII Via Alberto da Giussano, 21 A S.E. On. Senatore Arturo Bocchini Capo della Polizia Roma Mi permetto di rivolgermi a V.E. con una viva preghiera. Sono moglie del Prof. Eugenio Colorni, confinato a Ventotene. Abbiamo una bambina di ventidue mesi, che egli non vede ormai dall’8 settembre u.s. Chiedo perciò al cuore di V.E., che ci conceda di far cessare questo nostro doloroso isolamento, permettendomi di trasferirmi con la piccina a Ventotene. Prego V.E. di accogliere la mia profonda gratitudine di mamma e di moglie ed i miei più rispettosi ossequi. Ursula Colorni [a penna] 11/2 Conferito Trasferimento no. Può recarsi visitarlo. Parlamene *** Roma, 13. 2. 1939 XVII Ministero dell’Interno Prot. N. 793/9268 OGGETTO: Colorni Eugenio fu Alberto confinato politico A S.E. il Prefetto di Milano G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
34
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Prego voler far comunicare alla moglie del confinato in oggetto, Ursula Colorni, costà dimorante Via Alberto da Giussano 21, che la sua istanza per essere autorizzata a raggiungere con la figlia il marito a Ventotene non può essere accolta, non essendo consentita la permanenza in Colonia ai famigliari dei confinati. Prego voler comunicare altresì che può ./. essere soltanto autorizzata a visitare temporaneamente il marito. P. Ministro *** R. Prefettura di Littoria Divisione P.S. N. di prot. 021 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto . confinato politico a Ventotene. Littoria, 25 febbraio 1939 XVII On. Ministero della Cultura Popolare Roma On. Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.s. Confino Politico Roma Il confinato in oggetto con l’unita istanza chiede di essere autorizzato ad abbonarsi ale seguenti riviste: 1) Scientia ‐ ed. Zanichelli – Bologna, 2) Nature ‐ rivista Scientifica, edita in Inghilterra, 3) Quinsaine critique, rivista bibliografica, edita a Parigi, 4) Leonardo, edita Sansoni – Firenze. Prego codesto on Ministero di compiacersi esprimere il suo parere in proposito. Il Prefetto Ciotola *** N. 7/I di protocollo Trieste, I/3/I939 XVII Risposta al foglio N° 99/I8 R.P. Del 27 gennaio u.s. LEGIONE TERR. DEI CARABINIERI REALI DI TRIESTE Gruppo di Trieste OGGETTO: confinato di polizia COLORNI Eugenio. Al comando generale dell’Arma dei carabinieri reali – ufficio servizio e situazione‐ G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
35
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
- Situazione – Roma Riservato personale Colorni Eugenio, fu Alberto e di Pontecorvo Clara, nato a Milano il 22 febbraio 1909, di razza ebraica, risulta: a) Ha sempre tenuto buona condotta morale e non ha precedenti o pendenze penali. Dopo 18 mesi di insegnamento al liceo Grattoni di Voghera, giunse a Trieste il 12 dicembre 1935 quale insegnane di filosofia al Regio Istituto Magistrale “Giosuè Carducci”. Si è sempre dedicato agli studi filosofici, con particolare riflesso ai problemi sociali. b) Sin dalla gioventù e specie durante gli studi universitari, si è dimostrato non favorevole al Regime. A causa delle sue idee politiche, la Regia Questura di Milano ebbe in un primo tempo a negargli il passaporto per l’estero che successivamente gli venne concesso. Ha sempre condotto vita appartata, ma per quanto non ne facesse ostentazione, erano noti i suoi sentimenti di scarsa simpatia al partito. Nell’ambiente scolastico godeva, però larga stima e considerazione. ./. Lontano congiunto dell’ex deputato Modigliani, amico d’infanzia dei fratelli Pietro e Paolo Treves, ha mantenuto corrispondenza epistolare con elementi del fuoriuscitismo residenti a Parigi ed a Lugano, ma non consta che tali corrispondenze avessero carattere politico. Durante le contestazioni mossegli nella seduta per la commissione pel confino il Colorni ha risposto al Presidente interrogante in modo esauriente e convincente. Più volte il Colorni ha richiesto a conferma delle sue asserzioni, le lettere acquista agli atti nell’incartamento del Tribunale Speciale al quale in un primo tempo era stato denunziato. Il Ministero degli interni in un primo tempo era stato denunziato. Il Ministero degli interni aveva ordinato l’invio al confino del Colorni per anni 5. La seduta, pertanto ha avuto un carattere di versa formabilità. c) Per quanto il Colorni abbia sempre tenuto nel campo politico atteggiamento dottrinalmente poco favorevole al Regime e sia incapace di scendere a violenze, per la qualità intellettuali può ritenersi pericoloso per l’’ordine pubblico e capace di svolgere in circostanze favorevoli, propaganda contraria alla Nazione a al Regime. d) La famiglia Colorni si compone della moglie Hirshmann Urusla, fu Carlo e di Marcusse Edvige, nata a Berlino il 2/9/1913, pure di razza ebraica e della figlia Silvia, di mesi 22. L’assenza del capo non ha soverchia G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
36
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
ripercussione nell’ambiente familiare, dato che il Colorni possiede in Milano beni immobili per un valore di circa L. 3.500.000. e) Il ricorrente ed i familiari, apparentemente, sono in buone condizioni fisiche. ./. Premesso quanto sopra, riterrei che un eventuale atto di clemenza verso il Colorni, da attuarsi non subito, ma in successivo tempo, possa esercitare su di lui benefico influsso, più che non un’intransigente applicazione del provvedimento adottato. Ciò produrrebbe buona impressione nel pubblico. Si restituisce l’allegato Il T. Colonnello Comandante del gruppo Giuseppe Benvenuti *** Ministero dell’Interno Ufficio Cifra Telegramma N. 9535 Decifrato PI Da Milano 7.3.1939 XVII ORE 21 ARRIVO ore 6 dell’8 INTERNO DIREZIONE P.S. CONF. POL. ROMA PREFETTO DI LITTORIA (Ps.) N° 018243. P.S. a 793/3268 del 16 febbraio decorso. Domani giorno 8 a ore 15 partirà da Gaeta diretta Ventotene Colorni Ursula accompagnata figlia per visitare temporaneamente marito confinato politico Colorni Eugenio fu Alberto PREFETTO MARZANO5 *** Roma, li 7 marzo 1939 Anno XVII N. 99/87 di protocollo R.P. Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri Reali Ufficio Servizio e situazione 5
Giuseppe Marzano (Caserta, 13 maggio 1880) si iscrive al Partito Nazionale Fascista nel 1926.
Intraprende la carriera prefettizia nel 1905: dal 3 agosto 1930 al 1 ottobre 1932 è Prefetto di Pesaro e
Urbino; dal 31 agosto 1933 al 17 dicembre 1934 Prefetto di Perugia; dal 17 dicembre 1934 al 17 giugno
1937 Prefetto di Firenze; dal 17 giugno 1937 al 21 agosto 1939 Prefetto di Milano. Nominato senatore il
22 aprile 1939, è membro della Commissione dell’economia corporativa e dell’autarchia e della
Commissione degli affari interni e della giustizia. Deferito il 27 agosto 1945 all’Alta Corte di Giustizia
per le Sanzioni contro il Fascismo, è dichiarato decaduto il 19 dicembre 1945, ordinanza confermata dalla
Cassazione l’8 luglio 1948.
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
37
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Elenco delle carte che si trasmettono al Ministero dell’Interno – Direz. Generale della P.S. – Div. Affari gen. e riserv. Sez. I^ ‐ (confino) Roma Descrizione sommaria delle carte Uso e motivo per cui si trasmettono Annotazioni 3 – Lettere di informazioni sul conto dei sottonotati confinati di polizia; per competenza. 1. Colorni Eugenio – Trieste; 2. Giammarchi Ugo – Milano; 3. Tavoloni Giovanni – Macerata. D’ordine Il T. Colonnello Capo di Stato Maggiore (Casimiro Delfini) *** RISERVATA Ministero della Cultura Popolare Prot. N. 12947 Roma. 8 mar. 1939 Anno XVII S.E. IL PREFETTO DI LITTORIA AL MINISTERO DELL’INTERNO DIREZIONE GENERALE DELLA P.S. ROMA OGGETTO: COLORNI EUGNIO FU ALBERTO . CONFINATO POLITICO A VENTOTENE. CON RIFERIMENTO AL FOGLIO SOPRAINDICATO QUESTO MINISTERO ESPRIME PARERE FAVOREVOLE PERCHÉ AL CONFINATO IN OGGETTO SIA CONCESSA L’AUTORIZZAZIONE AD ABBONARSI ALLE RIVISTE ELENCATE NEL FOGLIO 27 FEBBRAIO U.S. N. 793/3841 ECCEZION FATTA PER LA RIVISTA BIBLIOGRAFICA “QUINSAINE CRITIQUE” EDITA A PARIGI. P. IL MINISTRO [a penna] RISP A FOGLIO 14.2.1939 N. 021 *** Direzione Generale della P.S. Commissione di Appello per gli assegnati al Confino Ricorso del confinato Colorni Eugenio fu Alberto G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
38
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Assegnato per anni cinque Dalla Commissione Prov. di Trieste Con ordinanza del 2I‐I2‐I939 Destinato a Ventotene Motivi del ricorso: Respinge gli addebiti e chiede la benevola riforma del provvedimento preso a suo carico. Informazioni del Prefetto Conferma l’addebito di avere avuto contatti con noti antifascisti fuorusciti Parere contrario. Informazioni dei CC. RR. Pur confermando l’addebito esprime parere favorevole per un eventuale provvedimento di clemenza (non subito [a penna]) che produrrebbe benefico influsso e produrrebbe anche buona impressione in pubblico. La Commissione in seduta del 13 mar 1939 anno XVII Decide respinge *** Riservata Ministero della Cultura Popolare Direzione Generale per il Servizio della Stampa Italiana Divisione III Prot. N. 12947 Roma, 28 marzo 1939 Anno XVII Oggetto: Confinato politico Colorni Eugenio fu Alberto. All’On. Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. ROMA Si restituisce l’istanza del confinato politico in oggetto richiesta con lettera 22 corrente n. 793/5624. *** Roma, 29 3 1939 XVII Ministero dell’Interno Prot. N. 793/5624 Risposta al foglio del 8 corrente N. di prot. 12947 dir III Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto confinato politico All On. Ministero della Cultura Popolare Divisione Generale per il servizio della Stampa italiana G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
39
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Roma Con riferimento al foglio sopraindicato, prego cotesto on. Ministero di compiacersi restituire le istanze del confinato in oggetto, che era alligata alla nota [illeggibile] D’ordine del Ministro Foglio senza data a matita Con [illeggibile]. [a matita] Il Ministero della Cultura Popolare non ha restituito l’istanza 19/3 *** Onorevole Ministero degli Interni Roma Il sottoscritto Eugenio Colorni, confinato politico nell’isola di Ventotene, si premette di sottoporre all’attenzione di codesto Onorevole Ministero quanto segue: La sua famiglia è composta dalla moglie, Ursula Hirschmann, già cittadina germanica, nata a Berlino il 2 settembre 1913; e di una bambina, Silvia Clara, nata a Trieste il 2 aprile 1937. La moglie non ha più il padre; sua madre, residente attualmente a Berlino, si trova nell’impossibilità di venire a stabilirsi in Italia presso la figlia. Una sorella minorenne, ed un fratello dell’età di 23 anni risiedono pure all’estero, e non sono in condizione di poter fissare il loro domicilio in Italia. Il sottoscritto ha perso entrambi i genitori; ha una sola sorella, maritata con prole. Da quanto sopra esposto risulta chiaramente che, in seguito al provvedimento di confino adottato nei riguardi dello scrivente, la di lui moglie si trova priva di qualsiasi appoggio famigliare. La giovane età, la nozione ancora imperfetta della lingua italiana, la scarsissima conoscenza del paese, nel quale vive da solo tre anni, dedita esclusivamente alla cura della casa e della bambina, la gracile salute (le furono riscontrati ripetutamente sintomi di anemia), le rendono assolutamente impossibile sopportare da sola la responsabilità della bambina, e destreggiarsi fra le difficoltà della vita. Essa vive attualmente in una pensione a Milano. Ma tale sistemazione non può avere che un carattere provvisorio; e, in queste condizioni, lo scrivente è nell’impossibilità di prendere alcuna risoluzione che abbia sufficienti garanzie per la salute e la tranquillità di sua moglie e della sua bambina. Lo scrivente si rivolge dunque a codesto Onorevole Ministero, nella speranza che voglia benevolmente considerare le condizioni assolutamente eccezionali G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
40
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
nelle quali si trova la sua famiglia. Egli prega di essere messo in grado di provvedere personalmente alla tutela della moglie e della bambina. Fa quindi istanza per essere trasferito in un luogo di confino situato all’interno, oppure perché venga concesso a sua moglie di venirsi a stabilire con la bambina in quest’isola. Fiducioso che codesto Onorevole Ministero voglia benevolmente considerare la presente richiesta, con perfetta osservanza Eugenio Colorni Ventotene, 6 aprile 1939 *** Trieste 10 4 1939 Al prefetto Milano e Al Ministero Interno Per competenza trascrivo seguente telegramma [illeggibile] Confinato Colorni Eugenio chiede licenza rivedere moglie grave stato seguito parto pregasi parere punto richiamasi ministeriale 6 corr pn virgolette punto moglie predetto confinato Hirschmann Ursula assente questa città marzo 1939 vuolsi risieda costà via d’Arezzo 8 punto nulla osta parte questo ufficio concessione licenza. Pref. Borri *** Roma, 13 aprile 1939 XVII Ministero dell’Interno Oggetto A S.e. IL Prefetto di Trieste E a S.E. il Prefetto di Littoria Il confinato in oggetto con l’unita istanza, presenta la condizione della sua famiglia, e chiede di essere trasferito in terraferma per potersi far raggiungere dai congiunti. Prego far riesaminare la posizione del confinato ed esprimere il vostro parere in proposito D’ordine del ministro *** G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
41
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
[a penna] 20/4 1939‐XVII Istruirla subito. [a matita] Con Pennetta6 All’Eccellentissimo Ministero degli Interni Direzione generale della Pubblica Sicurezza ROMA Io sottoscritta Colorni Ursula nata Hirschmann, moglie del Prof. Colorni Eugenio fu Alberto, che trovasi attualmente confinato politico a Ventotene (Littoria) mi permetto fare appello alla benevolenza ed all’alto senso di umanità di codesto Ecc/mo Ministero perché voglia prendere in benigna considerazione la seguente mia istanza: Mio marito ha bisogno di assistenza famigliare ed io sono decisa a vivere con lui: però abbiamo una bambina di due anni che necessita di cure speciali, così come io stessa, di salute alquanto cagionevole, ho bisogno di vivere in ambiente adatto alla mia salute. Mi permetto di impetrare che mio marito possa essere trasferito dalla Colonia di Ventotene in un paese dell’interno e possibilmente della costa napoletana o salernitana, il cui clima sarebbe balsamico per la mia bambina e per me stessa. Oso sperare nell’accoglimento della presente domanda: io stessa, vivendo assieme a mio marito, non mancherò di contribuire acciocché egli, vivendo nella sua famiglia e dei suoi studi, non possa nemmeno lontanamente dar luogo a qualsiasi rimarco. Con la più viva gratitudine mi sottoscrivo Devotissima Ursula Colorni Hirschmann Milano, li 19 aprile 1939/XVII *** R. Prefettura Trieste, Divisione Gab ps n. di prot. 015385 Risposta a nota 793 8297 del 16.4.39 Allegati I Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto – confinato politico. On.le Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. .‐ Divisione Aff. Gen e Ris. Roma Trieste, 3 maggio 1939 Epifanio Pennetta è commissario di Pubblica sicurezza a Roma e stretto collaboratore di
Senise. Riporta in merito Mimmo Franzinelli: “All’inizio del 1943… il questore Epifanio
Pennetta (stretto collaboratore di Senise) fu spostato alla Scuola superiore di polizia”. Cfr. M.
Franzinelli, I tentacoli…, cit., p. 393.
6
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
42
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Com’è noto a codesto On.le Ministero il contro scritto confinato politico è elemento particolarmente pericoloso. D’intesa con l’Ovra, esprimo quindi parere contrario acché egli venga trasferito in terra ferma. Qualora tuttavia il Colorni chiede di farsi raggiungere a Ventotene dalla famiglia, nulla osta [illeggibile] Restituisco l’istanza. Il Prefetto *** Littoria, 5 maggio 1939 Prefettura a Ministero Interno e Pref. Trieste In riferimento alla nota a margine distinta, informo che il confinato politico in oggetto trovasi nella Colonia di Ventotene dal 6 gennaio u.s. Durante la sua permanenza ivi non ha dato luogo a rilievi di sorta con la sua condotta politica e si è esclusivamente dedicato allo studio. Ciò premesso nulla osta al di lui trasferimento in un Comune di terraferma, poiché la nuova sede offra sufficienti garanzie, trattandosi di elemento che avendo molte conoscenze all’estero, potrebbe eventualmente tentare l’espatrio clandestino. Il Prefetto *** Roma, 6 maggio 39 XVII Ministero dell’Interno A S. E. Prefetto di Littoria Prego V.E. di far esaminare al confinato in oggetto che la sua istanza di trasferimento in terraferma non è stata accolta *** Trieste, 17 maggio 1939 – A‐ XVII R. Prefettura della Provincia di Trieste Divisione Gab ps N. 018330 Risposta alla nota N. 794 9021 del 25.IV.sc. Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto confinato politico a Ventotene. All’On.le Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. – Divisione Aff. Gen. e Ris. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
43
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Sezione I Roma Si restituisce l’acclusa istanza di Ursula Hirschmann, moglie del confinato CE, confermando il parere contrario al trasferimento di questo ultimo in un comune di terraferma, già comunicato a codesto On.le Ministero con nota 3 corrente n. 015385 in relazione al foglio 793‐8297 del 16 aprile. Nulla osta, invece, da parte di questo ufficio a che l’Hirschmann raggiunga il marito a Ventotene. Il Prefetto *** Roma, 21 5 1939 Min Interno al Prefetto Trieste e Littoria [illeggibile] prego far conoscere alla moglie del confinato in oggetto che la sua istanza di trasferimento del marito in terraferma non è stata accolta e che non può essere autorizzata a raggiungerlo non essendo consentita la permanenza in colonia dei famigliari dei confinati. Analoga comunicazione prego il Prefetto di Littoria di far fare al confinato [illeggibile] *** Alla Direzione della Colonia di Confino Politico di Ventotene Il sottoscritto confinato politico Eugenio Colorni prega codesta onorevole Direzione che gli conceda di venir ricevuto in udienza dall’Ill.mo Sig. Ispettore Generale, per urgenti motivi di carattere personale. Con perfetta osservanza Eugenio Colorni Ventotene, 24 maggio 1939 [a matita] Chiede avere la moglie con sé. Essa vive a Milano sola, non avendo parenti, ed è prossima a partorire. La Direzione della Colonia sarebbe favorevole. Il Colorni sta a spese proprie. 26.5.1939 *** R. Prefettura di Trieste Divisione Gab ps N. di prot. 020581 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto, confinato politico Trieste, 5 giugno 1939 XVII G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
44
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
S.E. il Prefetto ‐ Milano e per conoscenza; On.le Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Confino politico Roma S.E. il Prefetto ‐ Littoria Per competenza, risultando la nominata Hirschmann Ursula in Colorni risiedere in codesta città Pensione Galdiolo, Via Alberto da Giussano No. 21, trascrivo la ministeriale 793‐11434 del 25 maggio sc. : “Con riferimento al foglio sopraindicato, prego V.E. far comunicare verbalmente alla moglie del confinato in oggetto che la sua istanza di trasferimento del marito in terraferma non è stata accolta, e, che essa non può essere autorizzata a raggiungerlo non esseno consentita la permanenza in colonia ai familiari dei confinati. Analoga comunicazione prego il Prefetto di Littoria di far fare al confinato stesso che ha presentato istanza del genere”. Il Prefetto *** Ministero dell’Interno Direzione Generale della Pubblica Sicurezza – Div. Aff. Gen e Riserv. APPUNTO N° 793/11999 Colorni Eugenio fu Alberto, di anni 30 da Milano, professore di filosofia, ebreo, fu assegnato per 5 anni al confino dalla Commissione Provinciale di Trieste con ordinanza 21 12 1938 per avere mantenuto corrispondenza con noti fuorusciti e per la sua attività antifascista. Il Colorni chiede di essere autorizzato ad avere presso di sé la moglie che vive sola a Milano non avendo parenti e che è prossima a partorire. – La Direzione della Colonia, ove il confinato vive con i propri mezzi, sarebbe favorevole. ‐ Se ne riferisce per le superiori determinazioni. Roma, lì 6 Giugno 1939 – Anno XVII° [a matita] 10/6 telegrafato [illeggibile] *** Ministero Interno Roma, 11 6 1939 Appunto Colorni Eugenio fu Alberto, di anni 30 da Milano, professore di filosofia, ebreo, fu assegnato per 5 anni al confino dalla Comm. Prov. Di Trieste con ordinanza G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
45
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
21 12 1938 per aver mantenuto corrispondenza con noti fuorusciti per la sua attività antifascista. Il Colorni chiede ora di essere autorizzato ad avere presso di sé la moglie che vive sola a Milano non avendo parenti e che è prossima a partorire. La Direzione della Colonia, ove il confinato vive con i propri mezzi, sarebbe favorevole. Se ne informa per le superiori determinazioni. *** QUESTORI NAPOLI LITTORIA COMMISSARIATO PS GAETA DIRETTORE COLONIA CONFINATI VENTOTENE ET P C MINISTERO INTERNO CONFINO POLITICO ROMA [a matita] solo per voi. STATO ROMA MILANO 290 48 TXF 29 L730 059052 DOMANI ACCOMPAGNATA BAMBINA ANNI DUE ET MUNITA LASCIAPASSARE QUESTO UFFICIO PARTE DIRETTA VENTOTENE PER CONVIVERE CON MARITO COLORNI EUGENIO FU ALBERTO COLA’ CONFINATO IRSCHMANN URSOLA PUNTO PRESENTE DIRETTO QUESTORI NAPOLI LITTORIA COMM SICZ GAETA DIRETTORE COLONIA VENTOTENE ET P C MINISTERO RELAZIONE DISPACCIO 27623/793 PUNTO – PREFETTO MARZANO [Timbro] 23.6.39 *** [a penna] 26/4 Conferire 7/5 istruire. Poi conferire [a penna] Pennetta. Milano, 1 VII 1939 ‐ XVII Via Guido D’Arezzo 8 S.E. Senatore Arturo Bocchini Capo della Polizia Roma Ho avuto comunicazione che l’EV mi ha benevolmente consentito di trasferirmi a Ventotene, dove si trova confinato mio marito Prof. Eugenio Colorni. Ringraziando vivamente, mi recherò colà nei prossimi giorni. Trovandomi attualmente incinta e nelle condizioni di cui all’unito certificato medico, sarei nell’impossibilità di portare con me la nostra bambina, che è in età di due anni e richiede quindi cure continue, se non potessi contare su un aiuto. Sarebbe disposta a venire con me Giulia Fogazzi in Minola nata a Rovato il 27 1 1891 attualmente residente a Milano, Via Tolstoi 12. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
46
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Mi permetto quindi di rivolgere istanza all’EV, nella viva speranza che ciò possa essermi concesso. Prego l’EV di accogliere i sensi del mio più deferente ossequio. Ursula Colorni [a penna] attenzione. *** La Signora Ursula Hirschmann in Colorni di anni 26 si trova in stato di gravidanza al III° mese ma presenta disturbi tossici [illeggibile] anemia e deperimento. Abbisogna di cure particolari. A mio giudizio non può sostenere disagi né attendere alle faccende domestiche. In fede Dott. De Benedetti Mario Milano 2/VII/1939 XVII Via Gesù 11. *** [a penna] Presenterà domanda per essere autorizzata a farsi raggiungere a Ventotene da un’infermiera. Ministero dell’Interno Richiesta di Udienza Roma, lì 3 luglio 1939 Il sig. Ursula Colorni Di (paternità) fu Karl Hirschmann domiciliato a Milano Indirizzo Via Guido d’Arezzo 8 Chiede di parlare a Comm. Manganicello [Manganiello7?] Oggetto della visita (specificare) Personale da Comm. Barillari 7 “Emilio Manganiello (nato nel 1891) partecipa nel 1911 alla campagna di Libia. Inizia il
servizio presso il ministero dell’Interno nel 1921; nel giugno del 1930 è promosso vicedirettore
amministrativo, nel 1935 ispettore e poi viene nominato questore di 1° classe. “L’intromissione
nella vita galante di Bocchini, non di rado coniugata con vicende spionistiche (per la
propensione dell’attempato capo della polizia a inserire alcune amanti negli organigrammi
informativi), dapprima giovò alla carriera di Manganiello, ma alla lunga ne provocò in modo
brusco la cessazione. Il 12 aprile 1940 egli fu sospeso a tempo indeterminato dal servizio e
quindi destituito per ‘gravissime mancanze che denotano assoluto difetto di senso morale’.”.
Cfr. M. Franzinelli, I tentacoli…, cit., p. 129.
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
47
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
*** R. Prefettura Milano Divisione P.S. N° di prot. 059052 Risposta a nota 2.1939 n° 793/3646 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto – confinato politico. Milano, 5 Luglio 1939 XVII On. Le Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Confino Politico Roma e per conoscenza: A S.E. il Prefetto ‐ Littoria Prego codesto On.le Ministero compiacersi comunicarmi se possa tuttora consentirsi che Colorni Silvia si rechi alla fine di questo messe a Ventotene per far visita al soprascritto suo fratello, anche per accompagnarvi la figlia di anni due. Il Prefetto (G. Marzano) [a penna] deve rispondere Littoria *** Roma, 7.7.1939 Ministero dell’Interno Prot. N. 793/16401 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto confinato politico A S. E. il Prefetto di Milano E per c. S. E. il Prefetto di Littoria La moglie del confinato in oggetto, che è stata già autorizzata a raggiungere con le figlie il marito a Ventotene, ha presentato istanza perché le sia consentito di condurre con sé, dato il suo stato di gravidanza, la nominata Giulia Fogazzi in Minola residente a Milano Via Tolstoi 12. Prego voler disporre sicuro [illeggibile]ed esprimere il vostro parere in proposito. D’ordine del ministro *** R. Prefettura di Littoria G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
48
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Divisione P.S. N. di prot. 021 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto – Confinato politico a Ventotene. Littoria, 12 Luglio 1939 XVII° All’On. Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Confino Politico ROMA Con riferimento al telegramma di codesto On. Ministero del 10 giugno scorso n. 27623, mi pregio comunicare che il 4 corrente è giunta a Ventotene Hirschmann Ursula, moglie del confinato politico in oggetto per convivere col proprio marito. Informò altresì, che la Hirschmann non ha portato seco la figlia di anni due. Nei confronti della madre è stata disposta la debita vigilanza. Il Prefetto Ciotola *** R. Prefettura di Milano Divisione P. S. N. di prot. 059052‐A8 Risposta a nota 793/16401 del 10 corrente Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto – confinato politico. On.le Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Div. Aff. Gen. Riserv. – Conf. Politico Roma e.p.c.: Alla Regia Prefettura di Littoria Milano, 20 luglio 1939 Esprimesi parere favorevole acché la moglie del confinato in oggetto conduca seco a Ventotene anche la nominata Fogazzi Giulia in Minola, risultando quest’ultima di buona condotta morale e politica ed immune da precedenti sfavorevoli. La Fogazzi inoltre è legata da vecchia e intima amicizia alla moglie del Colorni, la quale trovasi effettivamente in istato di gravidanza. [a penna] può essere autorizzata a recarsi a Ventotene? Il prefetto *** R. Prefettura di littoria G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
49
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Littoria, 21 luglio 1939 Al min Interno DG PS Confino Politico Roma Il confinato in oggetto, durante il decorso semestre, non ha dato luogo a rilievi d’indole politica. Saltuariamente si accompagna ad elementi sovversivi e perciò si ritiene che conservi inalterate le sue idee avverse al Regime. Egli, passa gran parte della giornata dedicandosi allo studio. Verso le Autorità si dimostra rispettoso. Viene vigilato Il prefetto. *** Ministero dell’Interno Prot. N. 793/16401 Roma, 26.7.1939 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto conf. politico A S.E. il Prefetto di Littoria Prego voler disporre [illeggibile] riguardo alla eventualità di [illeggibile] *** R. Prefettura di Littoria Divisione P.S. N. di Prot. 021 Littoria, 5 agosto 1939 XVII Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto – confinato politico a Ventotene. On. Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Confino Politico Roma Per la traduzione, trasmetto a codesto on. Ministero l’acclusa lettera e cartolina, in lingua tedesca, scritte rispettivamente dalla madre e dalla cognata del confinato in oggetto. Dette lettere sono state spedite da Colorni Silva residente a Lucca al fratello confinato a Ventotene. Il prefetto Ciotola *** Ministero dell’Interno G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
50
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Direzione Generale della P.S. (Div. 5^‐bis) Servizio Speciale R.T. Ufficio Interpreti T.T. Lettera n Lingua tedesca Tradotta il 8.8.39 XVII Da Luigi Lengyel Mia cara Ursula, Spero che hai fatto bene tutto: viaggio, valigie, cartoline e certamente Eugenio avrà avuto attenzione per te per non farti stancare troppo. Anzitutto stai meglio, e ti è passato il male di stomaco? Se devi prendere il bambino, ci saranno troppi viaggi, però nulla si può cambiare. Posso immaginarmi quanto siete felici per il fatto che siete insieme e vi auguro che Eugenio si senta bene. Oltre a te, la cara Silvia gli sarà la migliore distrazione. I più cordiali auguri per i gloriosi ultimi esami. Che cosa comprendeva il tema? È incredibile quanto hai dovuto lavorare. Che progressi hanno fatto i lavori in iscritto? Li farai ora certamente? Ora ascoltami. È durato tre settimane fino che ho ricevuto un appuntamento con i capi del comitato di Ldn. Poi sono stata lì un’intera giornata, con una sosta dalle due alle 4, fino alle 7 di sera, ho parlato con tutti, e non ho raggiunto nulla. È stata una cosa molto demoralizzante che non mi è toccata da lungo tempo, ed ero e sono ancora completamente liquidata‐ Poiché non vedo affatto come andranno le cose. Ho un permesso di lavoro, che tutti mi invidiano, e non ne posso fare nulla essendo troppo vecchia, e qui non si può cambiare nulla. E se tutti non vogliono credermi, appena viene toccata la questione, tutti mi guardano increduli, però tutto è finito. Però io so anche quello che posso aspettarmi. Così potrei avere un lavoro presso due vecchi coniugi, lui è completamente paralizzato, lavarlo due volte al giorno, alzarlo e senza l’aiuto di una serva. Cioè una donna “tuttofare” con sevizio di giorno e di notte, lavare, fare la spesa ecc. Io non ci sono nemmeno andata e credo che tu mi darai ragione. Un lavoro di questo genere posso trovarlo ogni giorno, e potrei partire o valore il secondo giorno. La cosa maggiore è che non posso avere a Ldn. un alloggio economico cioè gratuito, e l’unica persona che mi ha offerto la sua camera, era ed è la Lu. lei è disposta di dormire su un materasso vicino al mio letto oppure andare dai suoi conoscenti. Lei è veramente buona. Sono stata per due notti presso la mia amica inglese poiché Pamela non era qui, però adesso è qui. Ora in base ad un telegramma di zia Telchen ho deciso di andare anzitutto da lei. Prendi nota dell’indirizzo: Gstaad, Chalet Viola. Lo so bene che qui dovrò incominciare tutto da capo e che la cosa non è facile, ma ad ogni modo guadagnerò 3‐4 settimane di tempo, poi brontolerò, fino che G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
51
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
qualcuno (o nessuno) mi darà qualche speranza, e mi trovo qui assai depressa, perché credo che così sarà più ragionevole. Mi hanno promesso un posto di direttrice in una colonia di bambini oppure di vecchi ed ora mi dicono che per momento non c’è nulla, però non mi lascieranno morire di fame. E non mi hanno dato nemmeno un soldo. Non è bello, l’OA, tanto buono lavoro assai e guadagna sempre di più, però il pensiero che egli si affatica per me ed io spendo senza fare nulla, è terribile. Anzitutto poiché sono pessimista circa il mio guadagno. Basta di ciò! Evalella è meravigliosa, si può soltanto ammirarla! Con zelo e disciplina fa quello che deve fare e nel suo tempo libero scrive intieri quaderni per le lezioni tedesche che deve dare alla suora superiora, e semplicemente incredibile.‐ Ha provveduto a tutto, ha fatto quello che io senza di voi non avrei mai potuto fare. Ho una dolorosa nostalgia per voi. Quando sarai nuovamente a Venezia? Eval. ha ricevuto le vacanze per il periodo 18 settembre – 3 ottobre, pensa bene se lei potrà venire da te, fatto che è un grande desiderio di voi entrambe. Se non va, troverete un equivalente (che non può esistere), per lei. Tu vorrai partorire a Milano oppure a Napoli? Se il clima vi sarà favorevole a tutti. Come sta Andrea, che ragazzo è? Helga Moro ha avuto il 9 giugno un figlio, Giorgio, entrambi stanno bene. I genitori saranno lì il 15 7 Non so quando riceverai la lettera, però ti prego, scrivi subito. Sono in perenne inquietudine per te. Non so dove è ora la grande Silvia e se le spedirai inquietudine per te. La fotografia non è stata fatta domenica senza farci sapere nulla, è la migliore amica di Toni‐ 12 Vii per ottenere il visto svizzero e se tutto andrà bene proseguirò giovedì mattina per Parigi e venerdì per Gstaad. Tua madre Indirizzo: Singor Colorni – Ventotene (Littoria) *** Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. (Div. 5^‐bis) Servizio Speciale R.T. Ufficio Interpreti T.T. Lettera N. Lingua tedesca Pervenuta il Tradotta il 8.8.39 XVII Da Lengyel 11 luglio 39 Mia cara Ursula, G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
52
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Ho sempre aspettato, secondo la tua promessa, una tua risposta circa i libri. Nel frattempo ho interpellato il signor W. Il quale mi ha detto che gli altri volumi sono qui, però lui non sapeva dove mandarli. Tu scrivi di spedizioni raccomandate, però ciò potrà andare soltanto se tu sarai a M. oppure si deve spedire a Schwarz? u.t.w.g. L’altro lo riceverei anche tu. E’ bello che hai terminato l’esame. La madre scrive che avrai un altro in autunno? Come sarà contento Eugenio! Silvia deve essere carina. Spero che ti riposi bene e raccogli nuove forze. Molti saluti ad E. da parte mia. La madre è molto infelice, poiché non ha trovato ancora nulla; come si sta lì? E’ già assai grave per tutti. Ti prego scrivimi, eventualmente alla madre, se tutto, anche quello per Silvia, deve essere spedito a te oppure a Sch. Cordiali saluti tua T. Eva *** Ministero dell’Interno Prot. N. 793/16401 Risposta al del 5 corr. N. di prot. 021 T.S. Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto, confinato politico a Ventotene A S. E. Prefetto di Littoria Restituisco la lettera e cartolina in lingua tedesca diretta dalla madre e dalla cognata del confinato in oggetto e prego fare interrogare il Colorni sul contenuto. Al prefetto di Littoria [Timbro] Copiato 18 agosto 1939 *** R. Prefettura di Littoria Divisione P.S. N. di prot. 021 Risposta a nota 793/16401 del 29‐7‐u.s. Littoria, 29 Agosto 1939 XVII° Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto – ebreo – confinato politico a Ventotene. On/le Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Confino Politico Roma G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
53
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Comunico a codesto On/le Ministero che da parte di questo Ufficio nulla osta all’accesso in Ventotene della nominata Giulia Fogazzi in Minola, quale domestica dei coniugi ebrei Colorni. Il Prefetto Ciotola [a penna] 2/9 di che razza è la domestica? *** Ministero dell’Interno Roma XVIII [Timbro] Copiato 5 sett. 1939 Prot. N. 793/16401 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto, confinato politico a Ventotene A S. E. Prefetto di Milano Con riferimento alla nota sopraindicata prega codesto ufficio accertare a quale razza appartenga Fogazzi Giulia in Minola che dovrebbe raggiungere in qualità di domestica il confinato Eugenio Colorni. D’ordine del Ministro *** R. Prefettura di Milano Divisione P.S. N. prot. 091570 Risposta a nota 793/16401 Div. A.G.R. del 5 corrente Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto – confinato politico a Ventotene. Milano, 16 settembre 1939 On/le Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Div. Aff. Gen. Riservati – Sez. I^ Roma Fogassi (e non Fogazzi) Maria, detta Giulia, fu Agostino e fu Bertocchi Maria, nata a Rovato il 27 1 1891, abitante in questa via Tolstoi n. 12 con il marito Minola Battista fu Gervaso e fu Marini Teresa nato a Rovato il 30 3 1887, risulta di razza ariana e di religione cattolica. Il Prefetto (Marziali8) 8
Giovanni Battista Marziali (Monte San Severino – Arezzo – 1985) il 1 ottobre 1920 si iscrive al
Fascio di Firenze, del quale diviene segretario nel settembre 1922. Sempre a Firenze è nominato
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
54
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
[a matita] si può autorizzare 24/9 [a penna] 25/9 Appunto *** URGENTE Ministero dell’educazione nazionale Direzione Generale della Istruzione Media Classica, Scientifica e Magistrale e degli Istituti di Educazione Divisione IV^ Sez. Prot. N. 18979 Roma, 21 set. 1939 Anno VII Al ministero Interno Direzione Generale P.S. ROMA Oggetto: Prof. Colorni Eugenio Il Prof. Colorni Eugenio, ordinario di filosofia e pedagogia nel R. Istituto Magistrale “Carducci” di Trieste, arrestato e deferito al Tribunale Speciale per la difesa dello Stato, veniva sospeso dal 1° ottobre 1938 XVI°, dal grado, con privazione dello stipendio, a tempo indeterminato. Da informazioni private assunte dal R. Provveditore agli studi di Trieste, sembra che il Colorni sia stato confinato in un’isola del Golfo di Napoli. Per gli ulteriori provvedimenti disciplinari, di competenza di questo Ministero, si prega di voler far conoscere, con cortese premura, la sanzione punitiva adottata nei confronti dell’insegnante stesso. Il Ministro *** Ministero dell’Interno Roma, 24 9 1939 XVII A Ministero dell’Educazione Nazionale Il Prof. Colorni fu assegnato per cinque anni al confino dalla Comm. Prov. di Trieste e destinato a Ventotene (Littoria) per attività antifascista e per aver avuto contatti con noti fuorusciti. In Commissione di Appello 19 marzo 1939 fu respinto il ricorso del confinato, e pertanto il provvedimento di [illeggibile] deve intendersi definitivo. Consigliere provinciale (1923 – 1926), console e console generale della Milizia. Nel 1927 viene nominato
prefetto di Terni, passando poi a Bolzano, Palermo, Napoli e infine a Milano, dal 22 agosto 1939.
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
55
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
*** Roma, 27.9.39 XVII Ministero dell’Interno Prot. N. 793/16401 Appunto Colorni Eugenio fu Alberto di anni 30 di Milano, professore, di razza ebraica, fu assegnato per cinque anni al confino dalla Comm. P.le di Trieste con ordinanza 21.12.1938 per aver avuto contatti epistolari con fuoriusciti per attività antifascista. La di lui moglie, che è stata già autorizzata a raggiungere con la figlie, a Ventotene, il marito, con l’unita istanza domanda che … Fogazzi Giulia in Minola risiedente a Milano per essere assistita, dato il suo stato di gravidanza avanzato. Il Prefetto di Milano, opportunamente informato, ha [illeggibile] di detta Fogazzi, di razza ariana e di religione cattolica, risultò di buona condotta morale, politica ed è legata da vecchia ed intima amicizia con la moglie del Colorni, la quale trovasi effettivamente in istato di gravidanza. [illeggibile] a superiori determinazioni. *** R. Prefettura di Littoria Divisione P.S. N. di prot. 021 Risposta a nota N. 793/16401 dell’8‐8 u.s. Littoria, 28 ‐ 9 – 1939 XVII Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto – confinato politico a Ventotene On. Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Confino politico Roma Il confinato in oggetto, presa visione della lettera e della cartolina in lingua tedesca direttagli dalla suocera e dalla cognata, ha dichiarato che esse contengono consigli ed avvertimenti alla propria moglie, prossima a partorire. Comunque il Colorni, dato il lungo tempo trascorso, non ha chiesto la consegna di detta corrispondenza, che è stata pertanto trattenuta negli atti di ufficio della Colonia. Il Prefetto Ciotola G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
56
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
*** [Timbro] COPIATO 21 OTT. 1939 XVII Ministero dell’Interno Roma, 18 10 1939 Divisione 79 Prot. N° 21009 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto confinato politico A S.E. Il prefetto di Milano Autorizzo l’E.V. dar informazione alla moglie del confinato in oggetto Ursula Colorni, che il presente è partita da Ventotene per [illeggibile] a Venezia e per partorire, un permesso [illeggibile] per [illeggibile] a Ventotene dal marito. *** PASSI Ministero dell’Interno Richiesta di udienza Roma, lì 16 X Il Sig.ra Ursula Colorni di (paternità) Carlo Hischmann domiciliato a Milano Indirizzo Via Guido d’Arezzo 8 Professione Carica od Ufficio che ricopre Chiede di parlare a Comm. Pennetta OGGETTO DELLA VISITA (Specificare) Per parlare della condizione del Prof. Colorni, Confinato politico, suo marito Scrivere a Milano perché le rilasci permesso permanente di recarsi a Ventotene dal marito. Ora è rientrata da Ventotene per sostenere un esame a Venezia e per partorire. Milano 26 10 939 XVII *** TELEGRAMMA Ministero Interni Roma 793/25349 ROMA FR VENTOTENE 89 23 8 17/30 G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
57
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
[Timbro] 8.11.39 Roma FR Ventotene 89 23 8 17/30 Causa stato preoccupante mia moglie puerpera sola in clinica richiedesi mia presenza milano prego nuovamente concedere licenza. Confinato Eugenio Colorni *** Ministero dell’Interno Ufficio Cifra Telegramma N. 48311 URGENTE 793/25328 (a penna) Da Ventotene 8.II.939 ore II.40 arrivato ore I4.20 MINISTERO INTERNI (P.S.) Moglie inferma parto prematuro prego concedermi licenza per recarmi Milano. EUGENIO COLORNI CONFINATO POLITICO Ca) [a penna] 6/11 Chiedere accertamenti 19/11 [illeggibile] *** Telegramma AD ONOREVOLE MINISTERO DEGLI INTERNI UFFICIO CONFINO POLITICO Roma 9 Nov. 1939 = 381 OD ROMA. MILANO 9099 52 9 1105= Prego Caldamente concedere licenza per Milano a mio marito professore Eugenio Colorni trovandomi io qui sola con bambina nata prematura nella clinica città di Milano via Lamarmora 10 APT. Ringraziando rispettosamente porgo ossequi – Ursula Colorni moglie di Eugenio Colorni confinato politico a Ventotene. *** Ministero dell’Interno Dispaccio telegrafico Prefetto Milano G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
58
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
E p.c. Prefetto Littoria N. 793/56265 Richiedesi presenza Milano confinato Colorni Eugenio fu Alberto per assistenza moglie Ursula Colorni degente clinica Via Lamarmora N° 10 per parto prematuro. Prego rigorosi accertamenti pareri Pel Ministro Bocchini 10 NOV 1939 ‐ XVIII *** Ministero dell’Interno Roma, 10 11 1939 Appunto Colorni Eugenio fu Alberto [illeggibile] da Milano, prof. di filosofia, ebreo, fu assegnato per cinque anni al confino dalla Comm prov di Trieste con [illeggibile] 21 12 1938 per aver avuto contatti con fuoriusciti. Il Colorni [illeggibile] 12 marzo 1939 [illeggibile] La di lui moglie degente attualmente in una clinica di Milano per parto prematuro ed in gravi condizioni di salute chiede si conceda al marito una licenza per rivederlo. [illeggibile] *** Ministero dell’Interno Ufficio Cifra Telegramma N. 48841 Decifrato Gi. Milano 11/11/39/XVIII ore 17,30 cop. ore 23 793/29963 Ministero Interno Sicurezza et p/c. Prefetto Littoria (Ps.) 0112205 at 562657793= Moglie confinato Colorni Eugenio fu Alberto trovasi degente clinica città Milano et versa gravi condizioni avendo partorito notte 7 corrente seguito intervento chirurgico. Neonato versa pericolo vita sia per difficoltà parto sia perché questo est stato prematuro et est avvenuto dopo la gravidanza sette mesi. Esprimo parere favorevole perché sia concessa licenza richiesta. Presente est diretto Ministero Interno et conoscenza Prefetto Littoria. Prefetto Marziali G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
59
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
[a penna] 12/11 urgente Appunto. *** Roma, 12 11 39 Ministero dell’Interno Prot. N. 739/24562 Appunto Colorni Eugenio fu Alberto ha chiesto da Milano, professore di filosofia, ebreo, fu assegnato per cinque anni al confino dalla Commissione Provinciale di Trieste con [illeggibile] 21.12.1938 per aver avuto contatti con noti fuoriusciti. La Comm. ha appresso rifiutato 12 marzo 1949 il ricorso del confinato. [illeggibile] *** Ministero dell’Interno Direzione Generale della Pubblica Sicurezza – Div. Aff. Gen. e Riserv. APPUNTO N° 793/25562 Colorni Eugenio fu Alberto di anni 30 da Milano, professore di filosofia, ebreo, fu assegnato per cinque anni al confino dalla Commissione Provinciale di Trieste con ordinanza 21‐12‐1938 per avere avuto contatti con noti fuorusciti. La di lui moglie degente attualmente in una clinica di Milano per parto prematuro ed in gravi condizioni di salute chiede sia concessa al marito una licenza per rivederlo. Il Prefetto di Milano ha espresso parere favorevole. Se ne riferisce per le Superiori determinazioni. [a penna] Questo Colorni è un elemento pericoloso Roma, lì 13 novembre 1939 – Anno XVIII [a penna] 17/11 Conferire. 27/11 Previ gli ordini da S.E. dieci giorni rigorosissima ininterrotta vigilanza trattandosi di elemento pericoloso. *** TELEGRAMMA MINISTERO INTERNO SIC CONFINO POLITICO ROMA SS RM LITTORIA L003 39 20 O/30 02 AT 57655 FRAZIONATO 793 FRAZIONATO 25562 PUNTO CON PIROSCAFO IERI EST PARTITO VOLTA MILANO ACCOMPAGNATO G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
60
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
AGENTI SICUREZZA (A PENNA) CONFINATO POLITICO COLORNI EUGENIO FU ALBERO PER FRUIRE GIORNI 10 LICENZA CONCESSAGLI PUNTO PREFETTO CIOTOLA 20.11.39 *** TELEGRAMMA MINISTERO INTERNO DIREZIONE GENE SICUREZZA CONFINO POLITICO ROMA EP C PREFETTO LITTORIA ST ROMA DA MILANO P 3L3 45 TF 20 204 SL PER VOI NR 0112205 GAB POL AT 57655/793/25562 DEL 17 ANDANTE PUNTO [A PENNA] CONFINATO POLITICO COLORNI EUGENIO FU ALBERTO QUI GIUNTO STAMANE PER FRUIRE [A PENNA] LICENZA CONCESSAGLI PUNTO DISPOSTA [A PENNA] RIGOROSE MISURE DI VIGILANZA PUNTO PRESENTE EST DIRETTO MINISTERO INTERNO DIREZIONE GENERALE SICUREZZA CONFINO POLITICO E P C PREFETTO LITTORIA PUNTO PREFETTO MARZIALI *** 23 11 39 Dott. Mario de Benedetti Medico‐chirurgo Via Gesù, 4 Milano (103) Telefono 70 812 26/11/1939 XVIII La Sig. Ursula Colorni si trova in periodo di puerperio per parto prematuro provocato con ogni probabilità da uno stato fisico di notevole deperimento, marcata oligoemia, e da esaurimento nervoso, anche per un prolungato ittero catarrale intercorrente. Dopo l’espletamento del parto lo stato generale è peggiorato per lo accentuarsi delle predette manifestazioni, e particolarmente il deperimento e la debolezza. L’ittero persistente impone un regime dietetico severo, che naturalmente ritarda la ripresa delle forze. Lo stato di salute della G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
61
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
paziente si è presentato tale sin dall’inizio, così da controindicare, a giudizio anche del Collega Dr. Meda, ostetrico, l’allattamento. La piccola Renata, nata da parto prematuro, ha presentato sin dalle prime ore di vita condizioni generali assai scadenti, cianosi diffusa, ed ittero tuttora persistente. Il suo stato di salute è pertanto precario e preoccupante, né accenna a migliorare malgrado le costanti cure alle quali è sottoposta. In fede Per uso personale T.M. Benedetti Mario *** R. Prefettura di Milano Divisione P.S. N. di prot. 0112205 Gab. Milano, 26 novembre 1939‐ XVIII° Oggetto: COLORNI Eugenio fu Alberto – confinato politico a Ventotene. On/le Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Confino Politico ROMA e per conoscenza A S. E. il Prefetto di LITTORIA Il confinato in oggetto ha chiesto, con l’unita istanza, una proroga di dieci giorni alla licenza concessagli da codesto On.le Ministero e che va a scadere il 30 corrente. Come risulta dal certificato medico allegato, la moglie del Colorni, a causa dello stato di puerperio aggravato da ittero tuttora persistente, trovasi in grave e preoccupante depressione fisica. La neonata, inoltre, dato il parto prematuro, presenta tuttora condizioni generali di vita scadenti e cianosi diffusa. Nel richiamare il telegramma di codesto On.le Ministero del 17 corrente n. 27655/793/25562 di Ps, esprimo parere favorevole alla concessione della proroga, limitatamente ad un periodo di giorni sei. Rimango in attesa delle decisioni di codesto On/le Ministero. Il prefetto (Marziali) [a penna] 4/11 Previ gli ordini da S.E. telegrafato accordando sei giorni proroga. *** G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
62
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Onorevole Ministero dell’Interno Roma Il sottoscritto Eugenio Colorni, confinato politico, attualmente in licenza a Milano in occasione del parto prematuro della moglie. Prega codesto onorevole Ministero di volergli concedere una proroga di dieci giorni a detta licenza, in vista delle condizioni estremamente precarie della neonata, per la quale le prognosi mediche sono ancora assai riservate, e dello stato di grave depressione fisica nel quale si trova la moglie, a causa dello stato di puerperio, aggravato da ittero tuttora persistente. Allega, a comprova di quanto sopra, un certificato medico, del sanitario curante. Nella fiducia che codesto on.le Ministero voglia benevolmente accogliere la presente domanda Con perfetta osservanza Eugenio Colorni Milano, 26 novembre 1939 *** Ministero dell’Interno Dispaccio telegrafico [a penna] cifra Prefetto Littoria Milano 793/29962 Prego disporre accompagnamento Milano confinato Colorni Eugenio fu Alberto cui concedonsi dieci giorni licenza per rivedere moglie ammalata. Questura Milano disporrà attenta rigorosissima ininterrotta vigilanza con agenti che diano pieno affidamento impedire ogni tentazione evasione punto attendo assicurazione (trattasi elemento pericoloso). Presente diretto Littoria et Milano P. Ministro Bocchini 17 nov 939 ore 12.55 *** Ministero dell’interno Dispaccio telegrafico Prefetto Littoria Milano G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
63
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Prego disporre accompagnamento Milano confinato Colorni Eugenio cui concedonsi dieci giorni licenza per rivedere moglie ammalata. Questura Milano disporrà attenta rigorosissima ininterrotta vigilanza con agenti che diano pieno affidamento impedire ogni tentativo evasione punto. Trattasi elemento pericoloso. Attendo assicurazione. Presente diretto Littoria at Milano Sped. 30 nov 1939 *** Milano, 30 novembre 1939 Al Ministero dell’Interno Direzione Generale P.S. Div. Polizia Politica Roma Per conoscenza al Prefetto di Trieste Oggetto: Prof. Eugenio Colorni – proposta di assegnazione al confino di polizia Com’è noto a codesto on/le Ministero, le indagini che hanno condotto all’arresto del Prof. Eugenio Colorni ebbero inizio nel secondo semestre del 1936. In quell’epoca, il compianto Comm. Di Stefano ebbe ad incaricarmi della ricerca di persona, di provata capacità e fiducia, cui affidare il compito della ricezione e dello smistamento di stampa ed altro materiale di propaganda antifascista. Il partito socialista italiano in Francia, e per esso il famigerato fuoruscito avv. Giuseppe Faravelli, si era rivolto ad un nostro fiduciario di Parigi, perché gli fornisse il nominativo di un compagno, residente in Italia, disposto a fungere da recapito nel Regno, per la organizzazione di una base stampa e per eventuali altri compiti di partito. Poiché al Faravelli non ‐ 2‐ importava che il suo corrispondente risiedesse a Torino, Milano, Genova o in una qualsiasi altra città dell’Italia settentrionale, la scelta cadde su di un nostro informatore di Trieste, ritenuto particolarmente idoneo allo scopo, sia per avere militato, a suo tempo, nelle file del partito repubblicano, e sia per una certa “reputazione”, che indubbiamente continuava a godere fra l’elemento antifascista giuliano. Trattasi del noto Ca., argomento della voluminosa corrispondenza, inviata a codesto On/le Ministero dalla Questura di Trieste, da me diretta fino al dicembre dello scorso anno. Non fu, quindi, difficile al fiduciario di Parigi di fornire sul Ca. le migliori referenze al Faravelli, il quale dopo aver manifestato il gradimento del partito socialista per l’avvenuto ingaggio del compagno Ca. fece pervenire a costui istruzioni in merito al lavoro da iniziare. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
64
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
I primi contatti furono attuati a mezzo di un marittimo, imbarcato sulla Motonave “Vulcania” ed identificato per Pecenco Carlo di Teresa, nato a Trieste il 22 settembre 1989, ivi abitante in via delle Lodole n. 10, comunista ben noto per i suoi precedenti, ed argomento di corrispondenza fra detta Questura e codesto Casellario Politico Centrale. L’arrivo di costui a Trieste era stato preannunziato da una lettera del partito, che conteneva anche una copia del “Nuovo Avanti”, organi del partito socialista italiano in Francia, e figurava ‐ 3 – impostata a Campione. Il Pecenco consegnò al Ca. altro materiale di propaganda, come quattro copie del giornale “Avanti”, tre de “L’Aiuto del Popolo”, una di “Giustizia e Libertà” ed un manifestino sulla Spagna, “settore decisivo della lotta universale fra fascismo e libertà”. Lo esortò a mettersi in rapporti con gli esponenti dell’antifascismo, scrivendo al recapito di “Anna Gramantieri – Via Constansio n. 2 – Lugano” e, se possibile, recandosi personalmente in Svizzera. Ciò significava una presa di contatto diretto tra Faravelli e Ca., il quale come dalle istruzioni impartitegli, iniziò una corrispondenza, fornendo, a sua volta, un recapito ed accennando, vagamente, alla esistenza in Trieste di un gruppo, limitato nel numero, ma deciso a tutto osare nella lotta contro il Fascismo. Quanto alla eventualità di una sua gita a Lugano, subordinò la cosa alla possibilità di ottenere il passaporto, che però, dati i suoi “precedenti”, gli sarebbe stato difficilmente rilasciato. Altre lettere il Ca. inviò all’estero a mezzo del Pecenco, col quale continuò ad incontrarsi, a periodi, per il ritiro della stampa. In proposito, seppe da lui che il materiale in questione gli veniva affidato a New York da un altro triestino, a nome Ribarich, identificabile nel comunista schedato Ribarich Antonio, nato a Trieste il 6 5 1895 e residente da molti anni all’estero. Costui si teneva in contatto con certo Avv. Fusco, il quale era, a sua volta, collegato col Faravelli e provvedeva all’invio di ‐ 4 – stampa, secondo le istruzioni che da questi gli pervenivano. Le lettere che il Ca. consegnava al Pecenco servivano ad assicurare il partito della ricezione del materiale e del funzionamento, in genere, del sistema di introduzione nel Regno della stampa sovversiva, mentre quelle inviate a Lugano trattavano della supposta attività del gruppo che, come si era fatto intravvedere, il Ca. influenzava a Trieste, della politica in genere del partito nazionale Fascista e di altri argomenti, addomesticati, nel senso richiesto dal nostro fiduciario di Parigi. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
65
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Richiamo in proposito le segnalazioni della Questura di Trieste n 0999 in data 21 novembre e 24 dicembre 1936 e quelle, pari numero, del 1, 3 e 20 gennaio 1937. Era così avviato il servizio, allorché, nel febbraio 1937, il Ca. ricevette da Parigi istruzioni, per un collegamento da stabilire fra lui ed il “Centro interno”. Il partito socialista, allo scopo di meglio controllare e dirigere il lavoro del gruppo triestino, aveva deciso di mettere il Ca. a contatto di persona, che detto “centro” rappresentava, e che si sarebbe fatta da lui riconoscere con una parola d’ordine. Ciò non implicava alcuna innovazione nei sistemi per corrispondere con l’estero e per rifornirsi di materiale e di stampa, perché il Ca. avrebbe dovuto, se mai, provvedere a quant’altro gli fosse stato richiesto dal “centro” per lo sviluppo della sua attività e per una maggiore efficienza. ‐ 5 ‐ Il 24 febbraio ebbe luogo l’atteso collegamento con la persona di cui sopra, che si presentò con le modalità già stabilite. Dopo di essersi informato dei precedenti del Ca., lo sconosciuto gli fissò un appuntamento per le ore 20 del 3 marzo, in una località periferica della città. Nel corso del colloquio, lo sconosciuto, che non mancò di esortare il Ca. a svolgere il proprio lavoro con la massima cautela, per quanto poteva riguardarlo, si limitò a comunicargli il suo pseudonimo di partito “Olanda” e, incidentalmente, accennò al rifiuto del passaporto per l’estero, oppostogli dalla polizia. Non se ne spiegava il motivo, giacché, come fece anche presente, nessuna noia aveva ancora ricevuta. Promise, poi, che avrebbe provveduto a far pervenire al Ca. materiale di propaganda di data recente, aggiungendo che la cosa presentava, però, dei rischi, data la vigilanza esercitata alla frontiera. Non essendosi ritenuto opportuno disporre un servizio di osservazione, per motivi di cautela, data la località in cui l’incontro doveva aver luogo, non si ebbero, neppure dopo questo secondo colloquio, elementi utili alla identificazione dello sconosciuto. Tuttavia, da qualche parola a lui sfuggita, il Ca. riportò l’impressione che il suo interlocutore avesse una certa conoscenza dell’ambiente triestino o, quanto meno, che fosse stato altre volte in quella città. ‐ 6 – Il sospetto del nostro fiduciario non era infondato, perché dopo un terzo colloquio, che ebbe luogo il 15 marzo, il misterioso emissario del “centro interno socialista”, sottoposto ad abile pedinamento, venne identificato in persona del prof. Colorni Eugenio fu Alberto e fu Clara Pontecorvo, nato a Milano il 22 aprile 1909, ordinario di filosofia presso l’istituto Magistrale “Giosuè Carducci” di Trieste. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
66
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Egli era a noi già noto, essendo stato sospettato di mantenere rapporti con esponenti del movimento socialista, e, segnalato come tale dalla Questura di Milano, formava oggetto di generica vigilanza. Che si trattasse proprio del Colorni, si desumeva anche dalla circostanza del rifiuto del passaporto, che rispondeva al vero, e da quanto egli stesso aveva riferito al Ca. nell’ultimo convegno. Difatti, il Colorni accennò questa volta alla imminenza di un suo viaggio a Milano, ove si riprometteva di prendere accordi in merito ad una possibile presentazione del Ca. agli esponenti del gruppo organizzato in detta città, a suo dire, composto di elementi fattivi e capaci. Una volta a Milano, il Colorni avrebbe anche provveduto acché fosse inviata al Ca. altra stampa, sebbene in piccoli quantitativi, a motivo, com’ebbe pure a confidargli, dell’arresto operato qualche tempo prima alla frontiera di tre affiliati al movimento, ‐ 7 – uno dei quali aveva appunto mansioni di corriere per il ramo stampa. Interessandosi, poi, al lavoro che si svolgeva a Trieste, il Colorni esortò nuovamente il Ca. ad agire, specie nel campo della propaganda, con cautela, allo scopo di non richiamare l’attenzione della polizia e, soprattutto, di evitare infiltrazioni di elementi provocatori. Insistendo sull’argomento in modo tutto particolare, esternò anzi il proposito di mantenere in Trieste contatti col solo Ca. Chiese, infine, se questi si fosse già avvalso del recapito in suo possesso per corrispondere col Faravelli e, avutane risposta affermativa, aggiunse che egli pure si teneva in corrispondenza col predetto, al quale faceva pervenire di tanto in tanto delle “relazioni”. Richiamo in proposito le segnalazioni della Questura di Trieste n. 0999 in data 27 febbraio e 18 marzo 1937. Il viaggio di Colorni a Milano ebbe luogo il 18 marzo. Tornato a Trieste il 22, egli s’incontrò nuovamente col Ca., al quale consegnò dieci copie di un manifestino, che a suo dire il gruppo milanese aveva fatto riprodurre a ciclostile per sopperire alla mancanza di stampa proveniente dall’estero. Quanto alla progettata presentazione del Ca. ai compagni di Milano, la cosa era da escludere, sia pure temporaneamente, per i rischi che tale viaggio comportava, data la rigorosa vigilanza ‐ 8 ‐ che veniva esercitata dalla polizia. Solo nell’eventualità che esso Colorni fosse impossibilitato a recarsi a Milano, il Ca. sarebbe stato colà chiamato a mezzo di una cartolina a firma “Carlo”. In tal caso, egli avrebbe dovuto trovarsi la domenica, successiva al giorno di impostazione della cartolina, a mezzogiorno G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
67
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
preciso, davanti la porta principale del Castello Sforzesco, portando, come segnale di riconoscimento e ben visibile, il giornale “Il Lavoro Fascista”. Uguale mezzo avrebbe usato, per farsi riconoscere, la persona incaricata di avvicinarlo, che avrebbe inoltre dovuto scambiare con lui la parola d’ordine: “Vittorio Sammarco da Brescia”. Interessandosi anche all’attività del marittimo Pecenco, il Colorni trattò, quindi, del modo con cui potersi procurare, pel suo tramite, del materiale da spedire a Milano. Richiamo la segnalazione n. 0999 del 26 marzo 1937. Da quanto esposto, si deduce chiaramente quali fossero le attività, che il Colorni da tempo svolgeva, di concerto con elementi milanesi, secondo le direttive del Faravelli, ed i sistemi da lui usati per garantirsi contro possibili sorprese o infiltrazioni. Della sua pericolosità fanno poi fede i numerosi episodi riportati nel voluminoso carteggio, di cui egli formò oggetto posteriormente al marzo 1937, e che, per maggiore intelligenza, riassumo: ‐ 9 ‐ 1°) Il 28 marzo 1937, dal Pecenco, giunto a Trieste con la Motonave “Vulcania”, il Ca. ricevette due copie del “Nuovo Avanti” e due boccette, contenenti inchiostro simpatico, per corrispondere con l’estero, col relativo reagente. Richiesto di spiegazioni sulla esiguità della stampa, il marittimo asserì di essersene avvalso per favorire altri compagni comunisti, ma il Colorni, informato, si riservò di prospettare l’inconveniente al Faravelli. 2°) Anche il 28 marzo, o qualche giorno dopo, egli diede incarico al Ca. di accertare se nelle miniere dell’Arsa si fosse verificato uno sciopero di operai, facendogli comprendere che si trattava di notizie richiestegli dall’estero. 3°) Il 12 aprile, continuando nei convegni col Ca., il Colorni riferì risultargli che a Milano erano stati eseguiti degli arresti fra i componenti il noto gruppo, compreso uno che aveva mansioni di dirigente. Egli era allarmatissimo e contava di recarsi in settimana in quella città, per attingere notizie più esatte sulla entità della operazione eseguita dalla polizia. A suo dire, però, non tutti gli affiliati al gruppo erano stati arrestati. Naturalmente, il Colorni si astenne dal fare nomi, né il Ca. ritenne prudente di insistere sull’argomento. Anche questa informazione era scrupolosamente esatta, riguardando i noti Sassu Aligi, Dott. Morandi Rodolfo, Dott. Luzzatto Lucio, ‐ 10 ‐ Testa Alfredo e gli altri aderenti al “Fronte unico antifascista”, scoperto a Milano nell’aprile dello scorso anno ed oggetto del rapporto di quest’Ufficio, n. 13357 del 13 giugno 1937. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
68
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
4°) Il 21 aprile, il Colorni riferì al Ca. di non essersi potuto recare a Milano a causa di una indisposizione. A sua volta, il Ca. lo informò dell’arrivo per posta, ad uno dei propri recapiti, di numerosi stampati antifascisti, come giornali e manifestini, per lo più riguardanti la Spagna e Guadalajara. 5°) Il 7 maggio, approfittando delle feste per il primo anniversario della proclamazione dell’Impero, il Colorni si recò a Milano, trattenendovisi due giorni. Al suo ritorno, comunicò al Ca. che circa settanta compagni erano stati colà arrestati, e che la polizia aveva proceduto al sequestro di importante materiale, compreso quello per la riproduzione della stampa. Confermò, poi, la circostanza dell’arresto del capo del gruppo, del quale egli pure faceva parte, precisando che esso aveva avuto luogo quindici giorni dopo l’inizio dell’operazione repressiva. Alludeva, evidentemente, al Morandi Rodolfo. Il Colorni, asserì, inoltre che molti altri affiliati al gruppo non erano stati ancora identificati, e fra questi un certo Ing. Scolari, il quale si era recato varie volte a Lugano per incontrarsi col Faravelli. Trattando della stampa, prospettò l’impossibilità, per il momento, di procurarsene, tramite Milano, per cui incaricò il Ca. di cercare le modalità, con cui stabilire un ‐ 11‐ collegamento rapido e sicuro con Lugano. A suo dire, quel centro socialista non disponeva di corrieri da inviare nel Regno e, per la introduzione del materiale, si avvaleva dell’opera di alcuni contrabbandieri, i quali, entrati in Italia, curavano l’invio a destinazione, per posta, dei plichi loro affidati. Tale riesame aveva carattere di urgenza, essendo venuta meno la possibilità di rifornirsi di stampa attraverso il marittimo Pencenco, per essere stato costui trasbordato dalla “Vulcania” ad altra nave, che pare non facesse scalo a Trieste. 6°) il 26 maggio, si presentò al Ca. un altro marittimo, identificato per D’Ambrosi Pietro di Pietro, nato a Trieste il 28 dicembre 1910, imbarcato sulla Motonave “Vulcania”, il quale si disse incaricato dei contatti con lui, in sostituzione del Pecenco, e gli consegnò un altro inchiostro per scrittura in simpatico. 7°) Il 24 giugno, pervenne al Ca. una lettera a firma “Tomasi” (Galletti Walter, noto sostituto del Faravelli a Lugano), portante il timbro postale di Tirano (Sondrio). In essa, era scritto, fra l’altro, quanto appresso: “Ti prego di dire ad Agostini (Il delegato del Centro) che ho ricevuto l’articolo segnato D 3. Fagli leggere questa lettera”. Com’è già noto a codesto On/le Ministero, “Agostini” è uno degli pseudonimi del Colorni. Nella stessa lettera era scritto, inoltre: “Purtroppo ora a ‐ 12 – G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
69
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Milano, in seguito ai recenti arresti, l’attività è momentaneamente sospesa. Quando si riprenderà, bisognerà vedere di costituire a Milano una base‐tappe. Di ciò dovrà interessarsi Agostini, che è anche pregato di adoperarsi per sollecitare la ricostruzione del Centro. Frattanto da N. York continuerete a ricevere un po’ di roba una volta al mese”. “Bisogna che organizziate di accordo con Agostini un regolare servizio di notizie per il giornale, per le quali è inutile adoperare il simpatico. Dateci sempre notizie sulla situazione in generale nei suoi vari aspetti e sul vostro lavoro in particolare. Mandateci anche notizie di cronaca accertate e precise, con particolare riguardo all’azione fascista per Franco. Agostini dovrebbe scrivere più spesso articoli come quello di cui sopra”. 8°) Il 25 luglio, pervennero in busta, da Tirano, tre copie del giornale socialista “Nuovo Avanti”, che il Ca. passò al Colorni. 9°) Il 27 luglio, il Ca. ricevette un’altra lettera, nella quale, in tema di organizzazione, si diceva: “Sul problema sollevato da Anselmi in D3 e D4 la direzione si pronuncerà prossimamente. Frattanto urge far funzionare a Milano un vero Centro Politico. Anselmi è pregato vivissimamente di occuparsene. Dopo gli arresti, colà si è ricostituito un centro composto di giovanissimi i quali, ottimi come combattività, sono tuttora politicamente inesperti. Bisogna assolutamente riorganizzare questo Centro, introducendovi elementi più anziani e preparati. Ho sollecitato qualcuno di costoro ‐ 13 ‐ (amici di Anselmi), ma finora nessuno si è fatto vivo. Bisogna provvedere entro Agosto”. Accennando ai lavori del congresso socialista, tenutosi a Parigi negli ultimi del giugno, si diceva: “È riuscito bene come prova di vitalità e maturità del partito. Si sono affrontate due tendenze: l’una (Nenni), che considera l’unità di azione come un fatto irrevocabile e quindi un po’ come fine a se stessa. Questa tendenza è perciò incline a transigere alle peggiori posizioni comuniste: riconciliazione nazionale, lotta contro i com. dissidenti, ecc. con pericolo per l’autonomia del partito e della sua politica. L’altra tendenza (Tasca), che mi pare sia anche la vostra, se non di Anselmi, sostiene bensì l’unità di azione, ma la ritiene efficace solo in funzione di una politica schiettamente socialista. Le due tendenze, per ragioni tattiche di congresso, han finito per riconciliarsi. La lettera, a firma “Porta” (Faravelli), concludeva con le parole:” Prego Anselmi di tenerci informati degli arrestati e di carcere di farci tenere anche le loro fotografie e biografie”. “Anselmi” è un altro dei pseudonimi del Colorni. 10°) Il 28 luglio, previa intesa con codesto On/le Ministero, la Questura di Trieste rilasciò al Colorni il passaporto numero 658168, valido per vari stati G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
70
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
europei, Francia e Svizzera comprese. Egli partì il 30 dello stesso mese, diretto a Parigi, ove, come aveva confidato al Ca., si sarebbe dovuto incontrare con i ‐ 14 – fuorusciti Nenni, Tasca e Faravelli. Con costoro, oltre alla ricostruzione del centro di Milano, avrebbe trattato il problema della propaganda a mezzo della stampa, giacché non era alieno dal dar vita ad un giornaletto clandestino, qualora il partito gliene avesse forniti i mezzi. 11°) Il 18 agosto, il Colorni rientrò nel Regno per il valico di Iselle (Svizzera). Il 21, incontrandosi col Ca. a Trieste, riferì il risultato di alcuni colloqui, avuti a Parigi col Nenni. Costui, pur dimostrandosi soddisfatto dell’attività svolta dal Colorni a Trieste, lamentò che non si facesse altrettanto nelle altre città dell’Italia settentrionale, ove non si era riusciti a costituire dei gruppi efficienti. Gli diede incarico di stimolare il lavoro di tali gruppi, con speciale riguardo alle località prossime alla frontiera francese, ed anche di dare un assetto, più conforme alle direttive del partito, a quello di Milano, dove, in conseguenza dei noti arresti, erano preposti dei giovani, privi di esperienza e di maturità politica. In relazione, poi, alle direttive riaffermate al congresso di Parigi, il Nenni fece sapere al Colorni, che erano in corso dei compromessi tra le direzioni dei partiti comunista e socialista, per stabilire le modalità dei contatti fra i rispettivi gruppi, costituiti nel Regno, e la linea di condotta da seguire. Al riguardo, precise istruzioni sarebbero pervenute al gruppo di Trieste, tramite il centro di Lugano. ‐ 15 – Quanto al Faravelli, il Colorni riferì di non avere avuto modo di incontrarlo, ma di essersi tenuto in corrispondenza con lui. È importante rilevare che, in merito ai contatti avuti dal Colorni in Francia, riferì a codesto On/le Ministero anche il noto fiduciario di Parigi con una sua segnalazione, datata del 2 settembre. I fatti da lui accertati corrispondevano nei dettagli a quanto precedentemente relazionato dal Ca. Richiamo in proposito la lettera n. 0999 del 30 agosto 1937. 12°) Il 3 settembre, preceduta da uno dei soliti invii di stampa a mezzo posta, pervenne al Ca. una lettera del Faravelli. Costui comunicava che a Parigi, ove stava per recarsi, si sarebbe interessato per “aprire vie di introduzione” della stampa al Brennero, a Villaco e in Jugoslavia, ed accennava ai dissensi programmatici tra lui e il noto Modigliani, da una parte, ed il Nenni dall’altra, non senza prospettare che tali dissensi avrebbero potuto portare ad una scissione del partito. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
71
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Diceva, inoltre, testualmente: “Vi prego di mostrare la presente ad Anselmi e di fornirgli i miei indirizzi parigini. Avvertitelo che Bianco non si è fatto vivo. Appena può, mi scriva nella maniera più concreta possibile”. La lettera terminava con la frase: “Mi è offerta la possibilità di introdurre materiale in quantità media. Però la ‐ 16 – consegna non potrebbe essere fatta che di domenica e a Milano. Esaminate la cosa”. Evidentemente, fin da quell’epoca aveva mansioni di corriere fra Lugano e Milano, il suddito svizzero Viviani Leone di Aldo, arrestato con altri da quest’Ufficio nell’aprile scorso ed oggetto del mio rapporto n. 0142 del 21 maggio. Difatti, il predetto, che si occupava, per incarico del Faravelli, della introduzione clandestina nel Regno di stampa, lettere ed altro materiale, destinato ad alimentare il movimento che si stava riorganizzando a Milano, soleva effettuare i suoi viaggi esclusivamente di domenica. 13°) Il 12 settembre, il Colorni consegnò al nostro fiduciario, incaricandolo dell’inoltro al Faravelli, una lettera con cui esprimeva il proprio punto di vista, in merito ai quesiti postigli dal partito. Egli conveniva, cioè, sulla necessità di conservarne la autonomia, ma temeva che l’eventuale formazione di un gruppo di minoranza potesse danneggiare il fine ultimo, costituito dall’abbattimento della “tirannia fascista, per il quale scopo non era mai troppo che tutte le forze antifasciste fossero saldamente unite”. Il Colorni, che questa volta si firmava “Ruggeri”, riferiva anche che nei prossimi giorni si sarebbe recato a Milano, per occuparsi della riorganizzazione del “centro” e per stabilire un “recapito stampa”. ‐ 17 – Notisi che, per ovvi motivi di cautela, nella sua corrispondenza, il Colorni faceva uso esclusivo della macchina da scrivere. 14°) Il 15 settembre, il Colorni consegnò al Ca., per l’inoltro al Faravelli, un’altra lettera, in cui diceva, fra l’altro: “Sta bene per gli invii a Milano, che dovranno essere fatti pervenire a qualche elemento a contatto col centro. E noi ogni tanto provvederemo a ritirarli. Ma le nostre possibilità di andare a Milano non sono molto frequenti. Qui ci stiamo occupando di trovare un elemento che faccia il lavoro di frontiera jugoslava. Ti daremo presto notizie più precise. Bianco ti verrà probabilmente a trovare fra qualche settimana. Organizza con lui il lavoro attraverso la frontiera austriaca, ma non dargli nomi ed indirizzi al di fuori di questo campo. È un buon elemento per compiti tecnici limitati (introduzione, ecc.), ma un po’ leggero e incapace di un lavoro organizzativo in senso più vasto e di un lavoro di propaganda. Io andrò verso la fine del mese per una G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
72
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
settimana a M. dove prenderò contatto con gli altri elementi del Contro ed elaboreremo insieme dei punti di vista e delle direttive che vi trasmetteremo. Trattando ancora del congresso di Parigi e della minacciata scissione, in seno al partito socialista, il Colorni così si esprimeva: “In ogni caso, sono contrario nel modo più deciso alla formazione di frazioni di minoranza o cose simili. Non è il momento di fare scissioni. Ben venga una rivista, se sarà un ‐ 18 – libero organo del partito, in cui si discutono problemi, come su “Politica se”. Ma in nessun caso essa dovrà essere l’organo di una frazione di minoranza. E ricordatevi che noi sentiamo anche il bisogno di materiale di propaganda per l’interno. L’opuscolo del congresso dovrebbe venir introdotto all’interno. Scrivimi se fareste una bruchure degli articoli sulla scuola, da inviare agli insegnanti. Se la fate, manderemo degli indirizzi a cui mandarla. Ti prego di mostrare questa mia a Tasca. Saluti affettuosi Ruggeri”. 15°) Il 3 ottobre, pervenne al Ca. una lettera del Faravelli, che si riferiva in gran parte ad argomenti contenuti nella precitata relazione del Ruggeri (Colorni). Tra l’altro diceva: “Aspetto una visita di Bianco (qui, non a Lugano dove non potrebbe combinare nulla). Ai primi di ottobre andrò ad abitare in una casa privata, Avenue Simon Bolivar 50, dove mi si potrà visitare senza preoccupazioni. Sto combinando col compagno Beruh per la via del Brennero, base a Innsbruk. La visita di Bianco sarebbe preferibile; ma se egli non vorrà, Beruh. Sarebbe disposto a venirlo a trovare in Italia passando da Innsbr per completare accordi”. Il Faravelli comunicava inoltre: “Dalla Jugoslavia un certo Ing. Pastorello ha scritto al Populaire dicendosi espatriato da Venezia per ragioni politiche. Egli appartiene al P.S. unitario. ‐ 19 – Dà come referente parigino il Dott. Barro di Venezia, che probabilmente non sa rinnegato e collaboratore del Merlo. Prendere informazioni sul pastorello che,se non è poco di buono, ci e vi potrebbe essere utile”. Chi fossero il Bianco ed il Beruh non era detto conoscere, né è stato possibile finora stabilirlo. 16°) Il 15 ottobre, il Colorni fece ritorno a Trieste dopo un altro suo breve soggiorno a Milano. Il 19 rimise al Ca., per l’invio al Faravelli, la seguente altra relazione: “sono stato recentissimamente a xxx e mi sono attivamente occupato della ricostruzione del Centro. Spero che presto vi saranno le possibilità di una comunicazione regolare fra te e xxx. Ma la tua fretta riguardo al centro è per lo meno altrettanto assurda e inopportuna quanto la nostra fame di stampa. Se a te, che sei costì, riesce difficile introdurre un po’ di stampa, capirai che non riesca così facile a noi, dopo la batosta che abbiamo avuta, ricostruire un centro G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
73
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
che abbia possibilità di funzionare con regolarità e sicurezza. Mi pare che la tua fretta ti spingerebbe ad accettare un centro purchessia. Ma a questo noi ci rifiutiamo energicamente. Meglio andare un po’ lenti ma sicuri. Se potrai organizzare la cosa col compagno austriaco, ti daremo un modo di fissare un appuntamento. Quanto alla base di Udine, ci penseremo, ma finora non abbiamo alcuno elemento. Spero che nel frattempo avrai avuto la visita di Bianco. Benissimo se potete ‐ 20 – combinare col compagno Beruh. Dell’Ing. Pastorello cercheremo di informarci. Mi dispiace molto che non si possa fare l’opuscolo da me progettato. Io me ne ero occupato fin dal marzo scorso, e avevo fatto anche una lista di indirizzi a cui mandarlo, lista che non vi è mai pervenuta. Fra poco spero di poter iniziare, d’accordo coi compagni del centro, una serie di contributi sui problemi della unità organica e della democrazia del partito. Ruggeri”. 17°) Il 23 ottobre, il Colorni si recò nuovamente a Milano, trattenendovisi, però un sol giorno. Al suo ritorno, incontratosi col Ca. gli fornì due altri indirizzi per comunicare con i centri di Parigi e Lugano, e cioè: “Madame Veuve Longuet 12 Rue Babillot Paris – Maria Donati Via Francesco Somaini 7 Lugano”. Dichiarò di avere avuto a Milano contatti con un compagno, che si stava occupando della riorganizzazione del “centro interno”, e di avere appreso da costui la notizia di una visita, recentemente effettuata in quella città da un emissario di Parigi, che lo avrebbe incaricato di assumere informazioni sui precedenti politici del nostro fiduciario, a contatto del Faravelli. Anche tale circostanza, come vedremo, era autentica. 18°) Il 29 ottobre pervenne al Ca. una lettera da Lugano, della quale figurava mittente il già noto “Tomasi” (Galletti Walter) e che era, nella maggior parte, diretta al Colorni. In essa si diceva, fra l’altro: “Chiedi a Rugg. come devo fare per ‐ 21‐ comunicare personalmente con lui. Avvertilo che ho visto Bianco, del quale vorrei notizie, perché non si è più fatto vivo. Ci siamo accordati con Bern. ma non so cosa si potrà combinare. Ruggeri è pregato di segnalarmi al più presto le decisioni del centro. Dico anche a lui che bisogna fare un’inchiesta a fondo sul gruppo Erba il quale vanta, non solo una organizzazione forte nella sua città, ma ramificazioni già effettuate o in fieri in Liguria, Torino, Borgosesia, Verona, Sondrio, Parma, Roma, Napoli e Palermo. Erba mi ha promesso un contro progetto organizzativo, che dovrei comunicare al Centro, se ne da il modo”. Dopo avere accennato al progetto in parola, proseguiva: “Dovrei comunicare a Ruggeri e al Centro, per le controdeduzioni, una documentazione su G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
74
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Bonfantini. Posso mandarla ad uno dei vostri indirizzi per la stampa? Siamo sempre in attesa di notizie sul processo: nulla ancora ci è stato mandato. Ho potuto mandare al gruppo Erba, con mezzo sicurissimo una notevole quantità di stampa (circa 3 Kg.). Se riuscite a trovare nella stessa città un vostro recapito, potrò rifornire abbondantemente anche voi, che naturalmente dovreste mandarla a prendere. Studiate subito la cosa, tenendo presente che il trasporto non potrebbe essere fatto che di domenica”. Tale accenno sulla stampa, si ricollega ad altro precedente e riguarda sempre il noto Viviani Leone. Quanto al gruppo Erba, richiamo ‐ 22 – il mio rapporto n. 0398 del 29 ottobre u.s., relativo alla scoperta di un movimento social‐comunista a Borgosesia e Milano, ed all’arresto dei noti Calatroni, Vigna, Rota, ecc. Il Bonfantini si identifica, infine, col noto antifascista di Novara, Bonfantini Corrado, sospettato all’estero di essere al servizio della polizia, mentr’è tuttora da considerare un autentico sovversivo. 19°) Il 12 novembre, sempre pel tramite del Ca., il Colorni inviò all’estero la seguente relazione: “Il modo migliore per comunicare con me è quello attuale. Io ricevo regolarmente le tue lettere e rispondo anche regolarmente. Se dovesse venire qualcuno di persona, ce lo comunicherete in tempo, e noi vi comunicheremo un appuntamento. Intanto ti ripeto il mio desiderio preciso che a nessuno siano comunicati i nostri nomi e i nostri indirizzi. Per le comunicazioni scritte sono sufficienti gli indirizzi che tu hai, per i colloqui personali eventuali, combineremo degli appuntamenti anonimi, con segni di riconoscimento. Chiamala paura, se vuoi, ma questa è la condizione precisa alla quale noi consentiamo di lavorare. Bianco finora non si è fatto vedere, ma spero vederlo presto. Io ho fatto un’altra visita a xxx, dove spero che fra poco riusciremo a combinare il minimo essenziale, cioè un recapito, un deposito per la stampa e un sistema di comunicazioni dirette con te”. ‐ 23 – Con la stessa relazione, dopo essersi dilungato a parlare del gruppo “Erba”, che definiva “il tipico specchio per le allodole, conosciutissimo dalla polizia, lasciato fuori solo per tirar dentro altri”, il Colorni diceva: “Ti ripeto dunque quello che ti ho scritto varie volte: se vuoi tenere contatti con esso, tienili assolutamente circoscritti, e non metterlo a contatto con alcun altro gruppo, e usa indirizzi differenti dai nostri”. Riferendosi, infine, al Bonfantini: “manda pure la documentazione su Bonf., manda all’indirizzo che usi per la stampa. In ogni modo, assicura il P.C. da parte nostra, che abbiamo rotto ogni contatto con lui, appena conosciuta la diffida”. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
75
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
20°) Il 25 novembre, pervenne al Ca. una lettera del centro di Lugano, che figurava impostata a Como. Essa era scritta in gran parte in simpatico e conteneva un progetto comunista per la costituzione di un fronte popolare italiano, al quale avrebbero dovuto aderire i partiti socialista, comunista e repubblicano, nonché il movimento “Giustizia e Libertà”. Poiché, per espressa raccomandazione del mittente, il progetto in parola doveva essere comunicato al centro, il quale era pregato di pronunziarsi subito, il Ca. provvide a renderne edotto il Colorni. Difatti, costui dimostrò di approvarlo, nelle sue grandi linee, e fece riserva di consultare i compagni di Milano. Senonché, dopo alcuni giorni, incontratosi nuovamente col Ca., gli fece sapere di ‐ 24 – non essersi arrischiato a scrivere ai predetti, avendo avuto notizia di altri arresti eseguiti a Milano dalla polizia. 21°) Il 20 dicembre, giunse al Ca. un’altra lettera, che figurava impostata a Milano ed era diretta a Ruggeri (Colorni). Diceva: “Comunica a Pozzi quanto segue: ricevuto tutto compreso manifesto Pavia e cartolina Santander. Da qualche tempo non ricevo più nulla. Abolire indirizzo Longuet e sostituirlo con: M Maurice Cordier 2, rue Lhomond Paris 5°. Circa diffida contro Sassu, il P.C. vuole sapere qualche cosa di più su Castellani. Interessa, inoltre, conoscere motivi precisi diffida contro Scavino. Gruppo Erba: d’accordissimo, manterrò contatti assolutamente circoscritti. Gli ho comunicato diffida Sassu ed ho ricevuta risposta. Il centro deve continuare indagini e controllo del gruppo. Fare indagini su questo altro elemento erbiano: Dott. Bruno Giussani Via Pantano 28 Milano. Bianco. Tempo fa mi ha mandato una corrispondenza; poi più nulla. Dagli il nuovo indirizzo parigino di cui sopra. Avverto che con lui si erano già stabiliti l’epoca (prossima) e il luogo dell’incontro. Non ci sarebbe che di passare all’attuazione. Potrei comunicare il nominativo cui deve presentarsi e la parola d’ordine. Che fare? Beruh. sarebbe anche disposto ad andarci lui e poi farvi una visita costà. Rispondi sollecitamente. Avrei da segnalare a B. un nominativo romano ottimo che conosco personalmente e che è disposto a fare, nonché nominativi napoletani (indicati da Siloni). Ti ho spedito ‐ 25 – un questionario al quale vorrei che rispondessi come puoi ed un articolo comunista sul trotzkismo in Italia, che dovrebbe offrirvi il destro ad una risposta. Circa Bonfantini (su cui da parte vostra, sin qui, non ho sentito che dir bene) non sarebbe male fare nostre indagini concludenti, prima di accettare come oro di zecca la diffida comunista”. È poi importante un accenno, che si faceva nella stessa lettera, al nostro fiduciario di Parigi. Alludendo a lui, si riferiva: Sono sorti qui in G.L. e nel G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
76
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
partito, a più riprese, sospetti (affare Germani, affare Vodisca) via via più o meno diradati. Anche costà (per esempio Oberdorfer) c’è chi ha dei dubbi. Ora è capitato che la Bianca Pittoni e Modigliani, chiamati in polizia dopo l’ass. Rosselli per informazioni, si son visti mostrare la foto di C. come di un elemento sospetto. Alla Bianca è pure stato dichiarato che recentissimamente il C. sarebbe stato in Italia. Il C. smentisce categoricamente questa cosa e la ricollega al fatto che dopo ha lasciato Parigi per stabilitisi a Marsiglia. Forse tutti questi sospetti derivano dal fatto che il C. ( e non lo nasconde) è sempre stato ed è ancora dedito al contrabbando, ciò che gli fa condurre una vita misteriosa. Comunque non è male che i comp. Di costà ( i quali sono stati messi in rapporto con noi da lui) vedano di chiarire come possono l’affare ed esaminino l’opportunità di non corrispondere più direttamente con lui”. ‐ 26 ‐ Passando al gruppo Erba, era riportato per interno una lettera di persona, che si firmava “Per Erba Rossi”, in cui si diceva, fra l’altro: “Un mese fa ho potuto consultare ampiamente tutto l’incartamento del pubblico ministero presso il Tribunale Speciale ed ho potuto una volta avvicinare un assolto; mi sono fatto perciò una idea piuttosto precisa di tutta la faccenda. “Inoltre: il mio nome non è stato fatto, né sottoposto dalla polizia a nessuno degli accusati. Non ci nascondiamo i pericoli di una eventuale grazia mercanteggiata con Aligi: per questo una epurazione. Aligi è il già noto Sassu. Il Castellani, alias “Alberti”, è anche noto a codesto on/le Ministero perché oggetto di numerosi rapporti, concernenti il movimento comunista di Milano, e, da ultimo, della lettera n. 13524 del 24 novembre scorso. Altrettanto dicasi dello Scavino, del quale è cenno nel già citato rapporto Viviani Leone ed altri, e del Doberderfer, che si identifica per l’antifascista Oberdorfer Aldo fu Moisé, pubblicista, abitante a Milano in Piazza Piola n. 14. Il dott. Bruno Giussani, recentemente arrestato con i già citati Calatroni, Vigna, ecc. e diffidato, formò anche oggetto del rapporto n. 0398 del 29 ottobre u.s. (movimento social‐comunista a Borgosessia e a Milano). Come il Bianco ed il Beruh., non è stato invece possibile finora identificare le persone indicate con i pseudonimi di Pozzi, Rossi e Siloni. ‐ 27 – 22°) Il 28 dicembre, sempre a mezzo del Ca., il Colorni inviò all’estero una lettera, in risposta alla precedente, in cui si diceva: “Farò le comunicazioni a Pozzi. Non mi sarà possibile però vederlo prima del 15 gennaio. Puoi mandare a me la nuova formula del simpatico. Bianco mi ha annunciato una sua visita. Puoi perciò comunicare a me il nominativo e le modalità dell’incontro. Ti darò conferma non appena lo avrò visto. Vedremo volentieri Beruh. se verrà qui. Comunica pure a me il nominativo romano. Su Bonfantini non son neppure io G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
77
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
convinto delle accuse che gli vengono fatte dal P.C. È però sempre stato un tipo pasticcione, col quale non si lavora volentieri. Ritengo opportuno tenerlo per un certo tempo in quarantena, tanto più che non ha mai appartenuto al nostro partito. Ti ho mandato ultimamente all’indirizzo Sackur una lettera con sigla D7, in cui rispondevo in parte a ciò che ci chiedi sui progetti di unione. Scriverò ancora sull’argomento”, Come riferì il Ca., col suo viaggio a Milano, fissato per il 15 gennaio, il Colorni si riprometteva di affidare ad altro elemento sicuro il compito di ricostruire il “centro interno”. Ciò perché, a dire dello stesso Colorni, quello precedentemente prescelto era stato arrestato, circa un mese prima, e su di lui pendeva la minaccia di un’assegnazione al confino. Richiamo in proposito la lettera di quest’Ufficio n. 13524 ‐ 28 – del 6 gennaio scorso, con cui facevo noti i motivi, per i quali doveva ritenersi identificato nel noto Luzzatto Lucio Mario l’individuo sospetto. 23°) Il 3 gennaio u.s., il Colorni, invitato telefonicamente il Ca. ad un convegno in una località periferica di Trieste, gli presentò un giovane trentenne, di statura media, biondo, scarno in viso, sbarbato e dall’aspetto di straniero che disse chiamarsi Bianco. Costui ritirò l’inchiostro giellista, che il Ca. aveva portato a richiesta del Colorni, e s’intrattenne brevemente a parlare, promettendo una sua prossima visita. E poiché lo sconosciuto aveva detto, che sarebbe ripartito la sera per Roma, furono disposti immediati servizi pel di lui rintracci e pedinamento. Questi ebbero esito infruttuoso, ma il Colorni, ad un successivo incontro col fiduciario, gli riferì che il Bianco era partito, invece, per Milano, e che tratta vasi di italiano, abitante in località prossima alla frontiera. 24°) Il 15 gennaio, il Colorni si recò a Milano. Essendosi provveduto al suo pedinamento, si poté accertare com’egli si recasse prima in casa del cognato, Dott. Schwarz Willy, abitante in questa via guido d’Arezzo n. 8, ove prese alloggio, e successivamente: in via Canova 7, abitazione del suddetto Luzzatto Lucio; in via Anasperto 7, abitazione dei fratelli Piero e Paolo Treves, anch’essi noti antifascisti, in via appiani 9, abitazione ‐ 29 – del pittore Borgese Leonardo, figlio del sospetto sovversivo Giuseppe Antonio Borgese. Richiamo in proposito il rapporto di quest’Ufficio del 19 gennaio n 13524. 25°) Il 29 gennaio, giunse al Ca. da Tirano un’altra lettera, di contenuto simile alle precedenti ed anche diretta al Colorni. Si accennava però ancora alla posizione del nostro fiduciario di Parigi, a carico del quale era stata aperta un’inchiesta. Lo stesso Colorni, incaricato della ricerca di elementi conclusivi G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
78
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
per l’inchiesta, veniva invitato ad intraprendere un viaggio a Parigi, a spese del partito. Ne era mittente il Faravelli, il quale, alludendo alla poca efficienza del “centro” ricostruito a Milano, aggiungeva: “non si sono curati di riferirmi cose importanti di Pastore che interessano moltissimo la mia condotta. Chi fosse il “Pastore”, si rileva dalla risposta del Colorni, che, in merito, si esprimeva come appresso: “Dà pubblicità alla faccenda di Pastore e insisti che si tratta di una vendetta dell’Ovra, dato che il tribunale lo aveva assolto”. Difatti, egli alludeva al Luzzatto Lucio, per i motivi precedentemente esposti. 26°) Il 9 febbraio pervenne un’altra lunga relazione del Faravelli, riguardante nella quasi totalità argomenti di propaganda e dottrinari. ‐ 30 – 27°) Il 18 marzo, accompagnato dalla moglie, Ursula Hirschmann, effettuò un altro viaggio a Milano, avvicinando, come la volta precedente, il pittore Borgese Leonardo e i fratelli Paolo e Piero Treves. Fu visto, inoltre, recarsi in uno stabile della Via Francesco Sforza, ove ha studio il notissimo avvocato Basso Lelio, a suo tempo sospettato di contatti col Morandi, col Luzzatto e con gli altri componenti il vecchio centro socialista di Milano. Tornato a Trieste, il Colorni prese visione di una lunga lettera del Faravelli, giunta al Ca. in sua assenza, nella quale si accennava alle notizie portate all’estero da un compagno a nome Tulli, espatriato da poco, ad un certo Salsa di Torino, avvicinato dal “Pozzi” e, riferendosi allo stesso Colorni, si concludeva: “Tu che sei come lavoratore il più vero erede del vecchio centro fa di tutto per impiantarti colà temporaneamente, restando fino ad opera finita. Se ti occorre qualsiasi mezzo, siamo qui per aiutarti”. Non fu dato stabilire con esattezza chi fosse il Salza, esistendo a Torino numerosi individui, anche sovversivi, con tale cognome. Il Tulli, invece, si identifica per il già noto Tulli Enrico, milanese, elemento di “Giustizia e Libertà”, espatriato clandestinamente nel febbraio u.s. ed oggetto della ministeriale 1 febbraio 1938, n. 500/3785. ‐ 31‐ 28°) Il 4 aprile, una lettera del Faravelli diceva, fra l’altro: “Ho parlato lungamente con Corti (nuovo pseudonimo di Pozzi) e abbiamo preso importanti accordi. Per questo è necessario che tu vada al più presto a trovarlo. Mi ha scritto anche Bianco, che avrà occasione di vederti, ma che non è disponibile prima del 25 maggio. Suggerirà una base in Svizzera, dove infatti ho un ottimo fiduciario nei Grigioni”. Il Colorni, però rispondendo alla penultima lettera, appariva piuttosto sfiduciato e si esprimeva con le parole: “Non vorrei che tu ti facessi delle G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
79
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
illusioni sulle mie possibilità di influire su quell’ambiente. Io posso essere a M. solo periodicamente e non mai per un periodo superiore a due giorni. Inoltre le mie conoscenze in quell’ambiente sono ormai vecchie e già troppo sfruttate”. 29°) Il 25 aprile, mentre quest’Ufficio procedeva all’arresto del Viviani Leone, dell’Avv. Greppi, della Lanati Anita e dei componenti il gruppo, organizzato a Milano dal Pollastri Roberto, al Colorni, che trovavasi a Trieste, pervenne una lettera in cui si diceva, fra l’altro: “Ti trasmetto per incarico della Direzione la seguente precisa richiesta: se hai la possibilità e se sei disposto col tuo gruppo (in accordo con le altre correnti antifasciste con le quali sei contatto) a inscenare, per la venuta di Hitler, qualche manifestazione che abbia risonanza pubblica e ‐ 32‐ che all’estero possa additarsi come prova della vitalità e forza oppositoria dell’antifascismo interno. Ad esempio (e sarebbe il minimo richiesto) un grande lancio pubblico di manifestini, durante un corteo o adunata. Consultati col centro…”. 30°) Il 15 maggio, venne presa visione, attraverso il controllo della corrispondenza diretta al Colorni, di una lettera proveniente da Parigi. Il mittente, tal D.d.S., con frasario convenzionale, lo invitava a recarsi colà, ove avrebbe avuto modo di incontrarsi con “una collezione di giovani filosofi di prim’ordine”. Al Ca, che avvicinò qualche giorno dopo, il Colorni accennò alla imminenza di un suo viaggio a Parigi, ove non avrebbe mancato di abboccarsi con i dirigenti del movimento socialista. Difatti, egli partì il 21 maggio. Al suo ritorno a Trieste, che ebbe luogo il 30 dello stesso mese, il Colorni riferì al Ca. di essersi incontrato a Parigi col Tasca ed il Faravelli, mantenendosi però riservato e facendo chiaramente intravvedere di aver ricevuto istruzioni per la sua maggiore cautela. D’altra parte, codesto On/le Ministero, che ebbe modo di controllare l’operato del Colorni all’estero, confermò tali circostanze, facendo altresì noto che G.d.S, mittente della lettera sopraccennata, si identifica per l’antifascista Diaz De Santillana Giorgio, nato a Roma, dottore in fisica, intimo amico del fuoruscito ‐ 33‐ Chiaramonte Nicola, militante da un paio d’anni nel partito socialista di Nenni. Anche nel mese di giugno, il Colorni continuò i suoi contatti col Ca. pur usando maggiore riservatezza. Tuttavia, si avvalse di lui per rifornirsi di stampa, che veniva spedita, sia per posta dall’interno, che a mezzo di qualche marittimo. 31°) Il 2 luglio, libero da impegni scolastici, il Colorni ripartì per Parigi. Al suo ritorno, avvenuto il 21 dello stesso mese, trascorse un periodo di ferie, con la famiglia, a Selva di Valgardena (Bolzano) ed a Forte dei Marmi, e rientrò a Trieste tre giorni prima del suo arresto, che ebbe luogo l’8 settembre. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
80
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Egli non aveva avuto ancora occasione di rivedere il Ca., ma era ormai superfluo l’incontro, essendosi potuta controllare anche questa volta l’attività da lui svolta all’estero. Richiamo in proposito la Ministeriale n 500/24749 del 17 luglio u.s. Come riferì a codesto on/le ministero con lettera del 15 settembre n 13524, dallo spoglio della voluminosa corrispondenza sequestrata a Trieste nell’abitazione del Colorni, si ebbe conferma dei suoi rapporti coi fratelli Paolo e Piero Treves, col Borgese ed altri noti sovversivi. Emerse anche che la moglie del Colorni, indubbiamente consapevole dell’attività politica ‐ 34 ‐ del marito, gli aveva inviato, durante la sua permanenza all’estero, lettere che rivelano accesi sentimenti antifascisti ed il suo odio di razza. Negli interrogatori, si è dovuto sottacere ogni circostanza che potesse, anche lontanamente, compromettere la posizione del Ca. e, soprattutto, quella del fiduciario di Parigi, che resterebbe esposto alle feroci rappresaglie del fuoriuscitismo. E poiché non v’è notizia o circostanza, che fosse stata appresa da noi pel tramite dell’uno o dell’altro dei due fiduciari, si comprende quanto poco rimanesse da contestare al Colorni. Naturalmente, in mancanza di precisi addebiti, egli non poteva indursi alla confessione. Difatti, come rilevasi dai verbali che allego, il Colorni non nega di essere un antifascista, ma afferma peraltro di non avere mai svolto alcuna attività in contrasto con la politica del Regime. Riconosce di essersi interessato “a scopo di cultura”, di problemi di politica generale e sostiene di essersi astenuto dal fare “professione pubblica” dei suoi sentimenti antifascisti. I suoi rapporti col De Santillana, rinnovati strettamente al congresso filosofico di Parigi, nel 1937, traevano motivo da problemi di carattere scientifico, essendo il predetto insegnante di storia della scienza in una università americana. Il De Santillana lo avrebbe poi messo a contatto di vari intellettuali, coi quali tenne rapporti per la compilazione di un ‐ 35 ‐ suo lavoro sulla relatività einsteiniana. Coi fratelli Paolo e Piero Treves, come pur col Luzzatto Lucio, che conosce dall’infanzia e sono suoi correligionari, aveva tempo fa iniziato delle composizioni letterarie, che si riprometteva di condurre a termine. Non ignora che i Treves fossero sospettati dalla polizia, in conseguenza dell’attività sovversiva del padre, e che il Luzzatto fu arrestato, siccome partecipe dell’attività di un gruppo antifascista milanese. Tuttavia, egli si dice convinto della loro irresponsabilità ed asserisce che dai suoi rapporti coi predetti esulò sempre il movente politico. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
81
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Infine, a Parigi, in occasione dei suoi due ultimi viaggi, non avrebbe avuto contatti, né conosciuto, persone militanti in partiti antinazionali. Ciò premesso, propongo a codesto On/le ministero che il Colorni sia denunziato dal Questore di Trieste a quella Commissione Provinciale per l’assegnazione al Confino di Polizia. S.E. il Prefetto di quella Provincia, che ha seguito continuamente i servizi di vigilanza da noi effettuati in questi ultimi due anni nei riguardi del Colorni, potrà, sulla scorta dei documenti acquisiti dalla Questura, e in parte fotografati, illuminare opportunamente i Signori componenti la Commissione predetta su tutte le vicende delle indagini, senza muovere al Colorni, per le ragioni suaccennate, contestazioni più o meno utili, e comunque pericolose. ‐ 36 – Resto in attesa delle Superiori determinazioni L’Ispettore Generale di PS *** Ministero dell’Interno Telegramma in partenza (a penna “in chiaro”) A Prefetto Milano Addì 2/12/939 XVIII 61566 793 al 0912205 Concedo proroga licenza giorni sei confinato politico Colorni. Raccomando rigorosissima ininterrotta vigilanza. Pel Ministro Bocchini *** 136488 Ministero dell’Interno GABINETTO UFFICIO DEL TELEGRAFO E DELLA CIFRA Telegramma N. 51949 Pa [Timbro] 7 dic 1939 XII decif. pa Da Milano 6‐12‐1939 ore 22 40 arrivo ore 24 Prefetto Littoria p.c. Interni P/S/CONF: POLITICO G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
82
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
0112205 Odierno treno ore 17 est partito costà diretto accompagnato agente PS confinato Eugenio Colorni fu Alberto per ritornare colonia Ventotene. Prego provvedere ulteriormente e assicurare arrivo. Presente diretto Littoria e pc interni ps relazione suo telegramma N 61566.793 del 4 corrente Prefetto Marziali *** R. Procura del Re Milano Si attesta che in questo Casellario Giudiziario al nome di Colorni prof. Eugenio fu Alberto e di Pontecorvo Clara nato 22 2 1909 a Milano, risulta: NULLA Milano, 8 dicembre 1939 Il Segretario *** TELEGRAMMA Ministero interni sicurezza Confino politico Roma [Timbro]12 dicembre 1939 SS RM Littoria 408 25 11 1930 021 Punto con postale odierno est rientrato colonia confinato Colorni Eugenio fu Alberto per ultimata licenza punto. Qre Dante. *** Ministero dell’Educazione nazionale Direzione Generale della Istruzione Media Classica, Scientifica e magistrale e degli Istituti di Educazione Divisione IV^ Prot. N. 18979 Roma, 12 dicembre 1939 Anno XVIII Al Ministero dell’Interno Dir. Gen. della Pubblica Sicurezza ROMA Oggetto: Prof. COLORNI Eugenio Prego curare la consegna dell’accluso atto di contestazione di addebiti al prof. Colorni Eugenio, già ordinario di filosofia e pedagogia nel R. Istituto Magistrale “G. Carducci” di Trieste e attualmente confinato politico a Ventotene. Si prega G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
83
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
altresì di disporre che l’interessato rilasci di detto atto regolare ricevuta, che dovrà poi essere trasmessa al Ministero dell’Educazione nazionale. Il Ministro *** Onorevole Ministero dell’Interno Roma 14 dic 1939 Io sottoscritto Eugenio Colorni, confinato politico nell’isola di Ventotene, mi permetto di sottoporre a codesto Onorevole Ministero la presente domanda di trasferimento all’interno, in base alle seguenti considerazioni: Codesto onorevole Ministero, tenuto conto delle condizioni particolari in cui si trova mia moglie Ursula Hirschmann, di origine germanica, priva di ogni appoggio famigliare, ancora scarsamente padrona della lingua italiana, le ha concesso il permesso di convivere con la figlia Silvia Clara presso di me in quest’isola. Essa infatti ha trascorso a Ventotene tutta l’estate scorsa, fino al mese di ottobre. Il 7 novembre u.s. mia moglie ha partorito a Milano una bambina, di nome Renata; e si trova ancora a Milano in seguito al parto. La bambina, nata da parto prematuro (come risulta dai certificati medici allegati alla mia recente domanda di licenza) è in condizioni di salute estremamente precarie, e, mentre presenta segni indotti di vitalità e di sviluppo, è bisognosa delle cure più oculate ed assidue, quali non le potrebbero esser prestate in quest’isola. Mia moglie stessa (come risulta dai suddetti certificati medici) si trova in condizioni di grande debolezza ed esaurimento, ed è bisognosa essa stessa di continue cure mediche, onde poter accudire debitamente alla figlia maggiore (di due anni) ed alla neonata. Il sottoscritto si rivolge quindi a codesto onorevole Ministero, con la preghiera di voler provvedere a trasferirlo in un luogo situato all’interno, dove egli possa convivere con la moglie e con la prole, assolutamente bisognose del suo appoggio, e dove queste possano trovare quell’assistenza sanitaria e quelle condizioni di vita che sono indispensabili al loro stato. Fiducioso che codesto onorevole Ministero voglia benevolmente accogliere la presente domanda Con perfetta osservanza Eugenio Colorni Ventotene, 13 dicembre 1939 *** G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
84
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Dott. Mario De Benedetti Medico‐Chirurgo Via Gesù 4 Milano 26 11 1939 La Sig. Ursula Colorni si trova in periodo di puerperio per parto prematuro provocato con ogni probabilità da uno stato fisico di notevole deperimento, marcata oligoemia, e da esaurimento nervoso, anche per un prolungato ittero catarrale intercorrente. Dopo l’espletamento del parto lo stato generale è peggiorato per lo accentuarsi delle predette manifestazioni, e particolarmente il deperimento e la debolezza. L’ittero persistente impone un regime dietetico severo, che naturalmente ritarda la ripresa delle forze. Lo stato di salute della paziente si è presentato tale sin dall’inizio, così da contro‐indicare, a giudizio anche del Collega Dr. Meda, ostetrico, l’allattamento. La piccola Renata, nata da parto prematuro, ha presentato sin dalle prime ore di vita condizioni generali assai scadenti, cianosi diffusa, ed ittero tuttora persistente. Il suo stato di salute è pertanto precario e preoccupante, né accenna a migliorare malgrado le costanti cure alle quali è sottoposta. In fede Per uso personale *** Ventotene, lì 27/12/1939 XVIII° DIREZIONE COLONIA CONFINO POLITICO VENTOTENE N. 08 On.le Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Div. A.G.R. Sez. I^ ROMA [A penna] On.le Ministero dell’Educazione nazionale Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto – confinato Politico In esito al foglio sopra indicato, trasmetto la ricevuta firmata dal prof. Colorni, relativa all’atto di contestazione degli addebiti [mossigli, a penna ]del Ministero dell’Educazione Nazionale Il direttore della Colonia G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
85
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
(Guida Marcello9) [A penna] Ordini del Ministro *** Ventotene, 28 dicembre 1939 – XVIII On Ministero dell’Istruzione nazionale Direzione Generale dell’Istruzione Media, Classica, Scientifica, Magistrale, degli Istituti di Educazione Roma On.le Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Divisione A.G.R. Sezione I^ Roma Direzione Colonia Confinati e Commissariato di P.S. Di Ventotene N. 08 Risposta a Nota del 18 corr. N. 793/28726 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto, confinato politico in Ventotene. In relazione a precorsa corrispondenza, trasmetto, (a penna) a cotesto on Ministero l’unito esposto a firma del confinato Colorni. Il v. Direttore della Colonia M. Guida [A penna] d’ordine del ministro *** Colorni Eugenio Onorevole Ministero degli Interni Roma Il sottoscritto prof. Dr. Eugenio Colorni fu ing. Alberto e fu Clara Pontecorvo, nato a Milano il 22 aprile 1909, residente a Trieste, comparso il giorno 21 9 Marcello Guida, uomo di fiducia di Mussolini, fu vicedirettore del confino politico di
Ventotene e, dal 1942, direttore della colonia. Dopo l’armistizio, informa Franzinelli, collaborò
segretamente con i partigiani socialisti a Roma e “funse da tramite” tra Leto e l’allora
vicepresidente del Consiglio, Pietro Nenni. Cfr. M. Franzinelli, I tentacoli…, cit., p. 420. Nei nove
mesi compresi tra l’armistizio e l’ingresso degli Alleati a Roma, peraltro, prestò servizio presso
la questura di Roma, operando in favore degli antifascisti, “ragion per cui nel 1945 eviterà
l’epurazione”. Cfr. Ivi, p. 474. Negli anni Sessanta divenne questore di Milano ed ebbe un ruolo
fondamentale nell’ “indirizzare verso la pista anarchica le indagini per l’eccidio di piazza
Fontana”. Ibidem.
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
86
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
corrente di fronte alla Commissione Provinciale per il Confino di Trieste, ed assegnato per cinque anni al confino, per motivi politici, si permette di ricorrere presso codesto Onorevole Ministero contro tale assegnazione, facendo presente che in tutti gli interrogatori da lui sostenuti di fronte al Commissario di PS e di fronte alla Commissione Provinciale, egli seppe dare le più ampie spiegazioni intorno a tutti i fatti che gli vennero contestati, dimostrando di non aver mai compiuto alcun atto né svolto alcuna attività in contrasto con le vigenti leggi. Ciò risulta chiaramente dall’ampia analisi della sua corrispondenza epistolare, dei viaggi da lui compiuti, e della sua attività scientifica, contenuta nei verbali degli interrogatori menzionati. Il sottoscritto si rivolge dunque a cotesto onorevole ministero, nella speranza che il provvedimento contro di lui adottato possa subire una revisione. Con perfetta osservanza Eugenio Colorni Trieste, 30 dicembre 1939 [a penna] In attesa di invio al confino. Il capoguardia G. Amato Liberato. 1940 Ministero dell’Interno Direzione Generale Pubblica Sicurezza Divisione Affari Generali e Riservati Confinati Politici Fascicoli da Colorni E. a Colucciello A. Busta n. 271 R. Prefettura di Littoria Divisione P.S. N. di prot. 0382 Littoria, 7 gennaio 1940 – XIX OGGETTO: Colorni Eugenio fu Alberto – confinato politico a Ventotene. Al Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Confino Politico ROMA Si trasmette una istanza del confinato in oggetto, il quale insiste nel chiedere il trasferimento in un comune di terraferma, avendo la moglie in istato di avanzata gravidanza. La R. Questura di Trieste richieste informazioni e parere scrive quanto appresso: “Con riferimento alla nota sopracitata comunica che questo Ufficio G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
87
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
diretta al Ministero dell’Interno e pc al Comm. Dott. Francesco Peruzzi Ispettore Generale di PS presso la R. Questura di Milano, ha già espresso parere favorevole all’accoglimento della istanza, prodotta a suo tempo dal Colorni, tendente ad ottenere il trasferimento in un comune di terraferma”. Si conferma il parere favorevole espresso dalla prefata R. Questura. Il Prefetto (Magrini10) [a matita] si è disposto [illeggibile] di no *** Ventotene, 9 1 1940 Direzione colonia confino politico Al Ministero dell’Interno In esito al foglio sopra indicato, trasmetto la ricevuta firmata dal prof. Colorni, relativa all’atto di contestazione degli addebiti mossigli. Il direttore della Colonia Guida Marcello *** Ministero dell’Interno Richiesta di Udienza Roma, li 16 I La sig.ra Ursula Colorni Di (paternità) Carlo Hirschmann Domiciliata a Milano Indirizzo Via Guido d’Arezzo 18 Chiede di parlare a Comm. Pennetta Oggetto della visita Per parlare della condizione del Prof. Colorni, Confinato politico, suo marito *** Milano, 17 1 1940 [a penna] 19/1 Presi gli ordini da S.E. il Capo AM A Sua Eccellenza Arturo Bocchini Capo della Polizia Roma 10
Probo Magrini, prefetto di Littoria dal 18 ottobre 1940 al 6 agosto 1941.
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
88
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Eccellenza, oso fare appello alla Vostra magnanimità affinché alla domanda di trasferimento già avanzata da mio marito Eugenio Colorni si aggiunga la mia ardente supplica. Mi permetto di presentarVi la situazione della nostra famiglia. Io mi trovo colle nostre due bambine a Milano in pensione. Non ho qui nessuno della mia famiglia. Avrei il permesso di raggiungere mio marito a Ventotene, ‐ ma date le precarie condizioni fisiche della nostra secondogenita nata prematuramente due mesi fa – sarebbe un imprudenza gravissima esporre la nostra tenera creaturina ai rischi di una vita disagevole, lontano da qualunque possibilità di adeguata assistenza sanitaria. Per noi rappresenterebbe la massima aspirazione di poter riunire la nostra famiglia in località salubre di terra ferma. Mi riprometterei da un siffatto trasferimenti anche un miglioramento delle condizioni psichiche e nervose di mio marito che da tempo mi danno serie preoccupazioni. Non saprei abbastanza caldamente pregarVi di voler esaudire questo mio voto. Solo la mia angoscia mi dà il coraggio di importunarVi con queste mie parole. Con profonda devozione Ursula Colorni Milano Via Guido d’Arezzo 8 *** Ministero educazione nazionale 23 gen 1941 Al Ministero dell’Interno Il Consiglio di disciplina per il personale direttivo e insegnante nei Regi istituti di Istruzione Media ed artistica, all’adunanza del 4 ottobre 1940: veduto il foglio di addebiti notificato il 27 dicembre 1939 al prof. Colorni Eugenio fu Alberto, ordinario di filosofia presso l’Istituto “Giosuè Carducci” di Trieste. Considerato che il Colorni è stato già oggetto di un provvedimento espulsivo da parte della Commissione Provinciale di Trieste, resosi definitivo per rigetto del ricorso interposto dal confinato dinanzi alla Commissione di Appello: ha espresso il parere che al prof. Colorni dovrebbe esser inflitta la punizione disciplinare della sospensione dall’ufficio e dallo stipendio per la durata di due mesi e mezzo allo scopo di definire la sua posizione giuridica ed economica durante il periodo della sospensione cautelativa, che va dal 1 ottobre al 14 dicembre 1938. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
89
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
In disformità del parere espresso nei riguardi del Consiglio di disciplina, ho disposto nei riguardi del prof. Colorni, predetto, la dispensa dal servizio […] a far tempo dal 1 ottobre 1938. Prego di mettere a conoscenza di quanto sopra, nell’attuale residenza di confino di Ventotene, il prof. Colorni, favorendo un cenno di assicurazione. Il Ministro *** Prefettura di Littoria Divisione P.S. N. di prot. 01161 Littoria, 25 1 1940 XVIII° Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto‐confinato politico a Ventotene Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Confino Politico Roma Per dovere d’Ufficio, trasmetto l’unita istanza con la quale il confinato politico Colorni Eugenio invoca il trasferimento in un Comune di terraferma. La R. Questura di Trieste, richiesta d’informazioni e parere, con nota del 13 corr. N° 012964, ha così risposto: “””Restituisco l’istanza trasmessami col foglio n° 08 in data 15 dicembre scorso ed esprimo parere favorevole all’accoglimento di essa. “”” Quest’Ufficio si uniforma al parere favorevole espresso dalla prefata R. Questura. Il Prefetto Ciotola [a matita] si può trasferire si autorizza la famiglia a raggiungerlo? [A penna] 1.2 Presi gli ordini da S. E. il Capo NO *** Roma, 7 2 1940 XIX Ministero dell’Interno Prot. N. 793/1720 Risposta al foglio del 25.1.1940 N. di prot. 01161 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto. Conf. politico Al Eccellenza il Prefetto di Littoria G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
90
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
e per conoscenza Eccellenza il Prefetto di Trieste Si prega di far comunicare al confinato in oggetto che la sua istanza di trasferimento in terraferma non è stata accolta. D’ordine del Ministro. *** Ministero dell’Interno Prot. 293/2152 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto conf. politico Al Comm. Peruzzi Ispettore Generale di P.S. presso la Questura di Milano Roma, 7/2/1940 XIX Si trasmette la seguente nota del Ministero dell’Educazione Nazionale e si unisce l’istanza alligata con preghiera di riferire [illeggibile] *** N. 13524 di prot. Al n° 793/2152 del 6 corrente. Milano, lì 10 Febbraio 1940 – XVIII° Al Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Div. Aff. Gener. e Riser. – Sez. 1^ Conf. ROMA OGGETTO: Colorni prof. Eugenio fu Alberto – confinato politico. Prego trasmettermi l’istanza, prodotta dal confinato in oggetto al Ministero dell’Educazione Nazionale, non allegata alla ministeriale del 6 corrente n° 793‐
2152. L’Ispettore Generale di P.S. Peruzzi11 *** Roma, 16.2.1940 XVIII 11 Francesco Peruzzi, dal 9 novembre 1937 al 23 gennaio 1943 fu capozona della I Zona Ovra
(Lombardia, Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Tre Venezie), di cui avviò una importante
riorganizzazione nel febbraio 1938, completata a metà luglio dello stesso anno. La gestione di
Peruzzi si differenziò da quella del suo predecessore, Nudi, “per maggiore rispetto della
legalità”. Nominato questore di Roma, “fu coinvolto nei preparativi di rimozione di Mussolini e
nell’ultima settimana del luglio 1943 gestì la delicata fase della transizione di regime”. Cfr. M.
Franzinelli, I tentacoli…, cit., p. 362.
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
91
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Ministero dell’Interno Prot. N. 793/2804 Risposta al foglio del 10.2.240 N. di prot. 18524 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto confinato politico Al Comm. Peruzzi Ispettore Generale di PS. presso la Questura di Milano Con riferimento al foglio sopraindicato si trasmette l’istanza del confinato in oggetto [illeggibile] Ministero dell’Educazione Nazionale Direzione Generale della Istruzione Media Classica, Scientifica e Magistrale e degli Istituti di Educazione Divisione IV^ Prot. 4/25 Roma, 31 GEN. 1940 Anno XVIII Al Ministero dell’Interno Direzione Generale Pubblica Sicurezza ROMA Con D.M. 1 ottobre 1938 XVI°, il prof. COLORNI Eugenio, ordinario di filosofia e pedagogia nel R. Istituto Magistrale “Carducci” di Trieste, fu sospeso dal grado e dallo stipendio, sino a contrario provvedimento, perché arrestato e deferito al Tribunale Speciale per la difesa dello Stato. Successivamente, per effetto delle leggi sulla difesa della razza Italiana, fu dispensato dal servizio dal 14 dicembre 1938 XVI°. Con lettera in data 28 settembre u.s. n° 793/21009 codesto Ministero – Direzione Generale della Pubblica Sicurezza – informò che il COLORNI fu assegnato, per cinque anni, al confino dalla Commissione Provinciale di Trieste, con ordinanza 21 dicembre scorso anno, per attività antifascista e per aver avuto contatti, per iscritto, con noti fuoriusciti. La Commissione di Appello, in seduta 13 marzo c.a. respinse il ricorso del confinato, e, pertanto, il provvedimento di polizia preso nei suoi confronti, è diventato definitivo. Questo Ministero, che frattanto, aveva, come sopra si è accennato, sospeso dall’ufficio il COLORNI, deve ora regolarizzare la posizione dell’insegnante ed a tal fine ha iniziato un regolare giudizio disciplinare ai sensi degli art. 22‐26 del RDL 6 maggio 1923, n 1054. Sarebbe intendimento di questa Amministrazione di fare decorrere la dispensa dal servizio dal giorno dell’arresto. Ma il COLORNI nel periodo istruttorio del procedimento disciplinare ha prodotto le unite contro deduzioni che si comunicano con preghiera di esaminarle e di far conoscere quegli elementi di fatto che possano essere comunicati al Consiglio di Disciplina. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
92
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Il Ministro [illeggibile] *** N. 13524 di prot. Al n° 793/2152 del 6 Febbraio scorso – (All: 2) Milano, lì 4 marzo 1940 – XVIII° Al Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Div. Aff. Gener. e Ris. Sez 1^ Conf. ROMA [a matita] 6/3 Comm. Penn. Conferire OGGETTO: Colorni Prof. Eugenio fu Alberto – confinato politico. Restituisco l’istanza inviata al Ministero dell’Educazione Nazionale dal Prof. Eugenio Colorni, significando che i motivi, che determinarono la sua assegnazione al confino di polizia, furono ampiamente esposti col rapporto del 30 novembre 1938 n 13524, di cui unisco copia, diretto a codesta Divisione Polizia Politica, e al Prefetto di Trieste. Si rileva da detto rapporto che il Colorni, per i contatti mantenuti con i maggiori esponenti del partito socialista, sia in Italia che all’estero, per l’attività organizzativa svolta a favore dello stesso partito e per quanto altro fu, a suo tempo, possibile accertare a suo carico, avrebbe dovuto essere denunziato al Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato. Venne, tuttavia, soprasseduto a tale denuncia, solo per motivi di opportunità, in quanto con una procedura formale si sarebbero inevitabilmente scoperti, esponendoli a sicure rappresaglie, nostri elementi fiduciari all’estero, la cui collaborazione si era rivelata preziosissi‐ ‐2‐ ma ed andava, in ogni caso, salvaguardata. Concordata con codesto Ministero l’assegnazione al confino, venne rappresentata al Prefetto di Trieste, nella sua qualità di Presidente della Commissione Provinciale per i provvedimenti di polizia, la necessità di far luogo ad una particolare procedura, per cui lo stesso Prefetto avrebbe dovuto illuminare i componenti la commissione predetta sulle vicende della indagini, che avevano condotto all’arresto del Colorni, senza muovergli, per le ragioni su accennate, contestazioni più o meno utili, e comunque pericolose. Assegnandolo al confino per la maggiore durata, la Commissione dimostrò tuttavia, di essere in possesso di tutti gli elementi necessari per un giudizio sulla responsabilità del Colorni. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
93
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Ma, se ciò non bastasse, potranno essere consultate le dichiarazioni rese più di recente dal prof. Curiel Eugenio, amico e correligionario del predetto, il quale si tenne con lui a contatto per questioni organizzative e di partito, ed ha fatto la cronistoria dettagliatissima dell’attività sovversiva svolta dal Colorni. Quanto alla richiesta, formulata dal Ministero dell’Educazione nazionale, tendente cioè a conoscere “elementi di fatto”, che possano essere comunicati al Consiglio di Disciplina, ai fini della dispensa dal servizio del Colorni, ritengo che sia sufficiente sapere che la ‐3‐ responsabilità di costui è stata debitamente vagliata e riconosciuta dalla competente Commissione Provinciale, e confermata da quella di Appello, col rigetto del ricorso dell’interessato. Come è noto, il Colorni è di razza ebraica. L’Ispettore Generale di P.S. Perugini *** Ministero dell’Interno Da Milano 20 3 1940 ore 23 30 Interni sicurezza confino politico (PS) N 0112205 Gab Pol ar 793/2100 del 21 ottobre 1939 punto Ursula Hirschmann moglie confinato politico Colorni Eugenio fu Alberto partirà domani diretta Ventotene per convivere col marito conducendo seco figlie Silvia et Renata rispettivamente tre anni et quattro mesi punto Stante sue malferme condizioni salute est accompagnata governante Giulia Minola che giunta destinazione ritornerà Milano punto Presente est diretto interni sicurezza confino politico per conoscenza Prefetto Littoria et uffici sicurezza Gaeta et Ventotene che est pregato assicurare arrivo predetto punto Prefetto Marziali *** Ministero dell’Interno GABINETTO UFFICIO DEL TELEGRAFO E DELLA CIFRA Telegramma N. 10205 Pac. Decifr. E cop. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
94
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Da Milano 20/3/1940 XVIII ore 23/30 ARR. Ore 24 Interni sicurezza confino politico (Ps.) N° 0112205 Gab. Pol. at 793/2100 del 21 ottobre 1939 punto Ursula Hirschmann moglie confinato politico Colorni Eugenio fu Alberto partirà domani diretta Ventotene per convivere col marito conducendo seco figlie Silvia et Renata rispettivamente tre anni et quattro mesi punto Stante sue malferme condizioni salute est accompagnata governante Giulia Minola che giunta destinazione ritornerà Milano punto Presente est diretto interni sicurezza confino politico per conoscenza Prefetto Littoria et uffici sicurezza Gaeta et Ventotene che est pregato assicurare arrivo predetto punto Prefetto Marziali *** Roma, 28 3 1940 XVIII. (copia dattiloscritta della lettera del 25 marzo) Ministero dell’Interno Divisione A. G. R. Sez. I Prot. N. 793/4320 Risposta al [illeggibile] del 31 1 40 N. di prot. 4725 Oggetto: Colorni prof. Eugenio Al M. Educazione Nazionale Direz. Gen. della Istruzione Media, Classica, Scientifica e Magistrale e degli Istituti di Educazione – Div. IV° ROMA [Timbro] Raccomandata Il Prof. Eugenio Colorni fu assegnato al confino dalla Commissione Provinciale di Trieste, con deliberazione in data 13 marzo 1939, per avere svolto attività antifascista. Gli elementi di fatto raccolti a carico del Prof. Colorni dagli organi di polizia furono ritenuti, non solo sufficienti dalla suddetta Commissione, ma anche talmente gravi da determinarla ad applicare il procedimento per il massimo periodo consentito dalla legge. La dimostrazione migliore però dell’attività illegale del Prof. Colorni si è avuta posteriormente alla sua assegnazione al confino dalle esplicite dichiarazioni rese in merito da un di lui correligionario, l’israelita Prof. Eugenio Curiel fu Giulio, nato a Trieste l’11 12 1912, già libero docente di matematica complementare alla R. Università di Padova, arrestato lo scorso anno ed assegnato anche egli al confino, per essersi messo al servizio dei partiti sovversivi per fare propaganda contro il Regime. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
95
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Da tali dichiarazioni, rese quando il Prof. Curiel sapeva già del provvedimento adottato contro il Prof. Colorni ed era quindi convinto che non potevano danneggiarlo, si rileva che lo stesso Prof. Colorni si era da tempo messo a contatto coi maggiori esponenti del partito socialista all’estero e coi fiduciari di costoro che avevano istituito un “centro interno” nel Regno, come gli organi di polizia avevano precedentemente accertato per altre vie. Le persone con le quali il Prof. Colorni si era messo in relazione, per svolgere una sistematica attività organizzativa e propagandistica ./. a favore del partito socialista in Italia, nominate in modo particolare dal Prof. Curiel nelle dichiarazioni che qui di seguito si trascrivono, sono i fuoriusciti Avv. Giuseppe Faravelli e Dott. Emilio Sereni, residenti a Parigi. Il Prof. Curiel entrò in rapporti col Prof. Colorni nel 1936, quando quest’ultimo era insegnante di filosofia all’Istituto Magistrale Giosuè Carducci a Trieste, su presentazione del comune amico Renato Maestro, commerciante in caffè, residente a Venezia, benché avesse avuto occasione di conoscerlo anche precedentemente nel 1931. Ebbe allora con lui uno scambio di idee su argomenti politici. A tale proposito il Prof. Curiel ha dichiarato testualmente, a verbale: “Colorni mi accennò alla tattica del “fronte popolare” dei comunisti e, vedendomi già da tempo incline, cominciò (in vari colloqui avuti a Trieste) a criticare i comunisti, ponendosi in atteggiamenti di socialismo taschiano. Mi disse che l’attività del “fronte popolare” era piuttosto campata in aria, applicabile in limiti ristrettissimi, mi fece una grande critica di tutta l’attività della “Terza internazionale”, sostenendo che l’eccessiva burocrazia e sottomissione a Mosca la rende organismo incapace di dirigere una reale linea politica, venne a parlare degli errori commessi durante la rivoluzione cinese del 1927 e di quelli che, a suo avviso, si stavano commettendo in Ispagna. Criticava, per quanto riguarda la Spagna, il tentativo di repressione delle forze anarchico‐
sindacaliste e affermava essere più utili pochi giorni di completa dittatura del proletariato che l’isterilirsi in forme burocratico‐comuniste. Parlò in termini sprezzanti del partito comunista italiano, incapace di autonomia, mentre sosteneva la perfetta libertà che il partito socialista concedeva ai suoi militanti. Sapendo della mia intenzione di lavorare insieme al partito comunista, si oppose, reiterando le critiche di cui sopra e offrendomi di collaborare al “centro interno”. Dovevo andare a sostituire Luzzatto, minacciato di arresto. Si prevedeva infatti la sua imminente caduta a motivo dell’intensità del lavoro da lui svolto. Il Colorni mi accennò l’esistenza del “centro interno” del quale facevano parte uno dei Treves (ignoro se Piero o Paolo) e il Luzzatto suddetto. Fui presentato al Treves, che mi presentò nella stessa sera al Morandi. Lo scopo G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
96
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
della presentazione al Treves e quindi al Morandi era quello di farmi conoscere alcuni membri di questo “centro interno”, i quali avrebbero ./. ‐2‐ dovuto a loro volta persuadermi a preferire loro al comunismo. Essi avevano pubblicato gli “Echi”, cioè un opuscolo litografato di circa otto pagine, in cui si parlava di un programma generico. Ignoro da chi sia stato compilato, ma una copia mi fu mostrata dal Colorni. In principio ritenni che il Colorni non riuscisse a mettersi in contatto con operai. Gli abbisognava una base su cui appoggiarsi col suo lavoro. Ebbi poi sentire, come poi dirò in seguito, che egli avesse qualche contatto con operai e ciò seppi a Parigi, da Sereni. Dopo il mio primo viaggio a Parigi, in conseguenza della mia presa di contatto, ritenni inutile proseguire nei rapporti col Colorni. Ed infatti mi astenni dal vederlo, incontrando solo una volta casualmente (luglio 1938) l’Otto Albert Hirschmann suo cognato, che sapeva anche della mia attività”. Qui il Prof. Curiel ha proseguito dichiarando che l’Hirschmann era comunista trozkista, ma tendeva al socialismo verso l’ala taschiana, seguendo l’evoluzione politica del cognato e che anche Ursula Hirschmann, moglie del Colorni, condivideva le di lui idee. Più oltre il Prof. Curiel ha dichiarato nel suo interrogatorio relativamente ad un viaggio effettuato a Parigi nel dicembre 1937: “Devo ricordare ancora le comunicazioni che Sereni ed io ebbimo su Colorni, suo cugino. Egli mi chiese dell’atteggiamento politico di Colorni, che io esposi come sopra accennato. Io gli dissi dell’impossibilità per Colorni di entrare in contatto con operai, ma egli mi affermò il contrario, sostenendo risultargli attività del Colorni tra gli operai triestini. Il Sereni ne parlò tuttavia sulle generali, senza addentrarsi in particolari. All’epoca dei miei colloqui con Sereni era già avvenuta ./. la caduta del “centro interno” socialista e con esso quella di Morandi, di Luzzatto, di Sassu, ecc. Sereni non doveva saperne molto delle cause degli arresti e li attribuiva al Sassu, che avrebbe rivelato alla polizia i nomi dei dirigenti del “Centro interno”. Comunque, secondo loro, la polizia, che li sorvegliava da molto tempo, aveva colpito nel segno. Il Luzzatto sapeva già di essere sospettato e, come ho detto prima, Colorni tendeva a farlo sostituire da me”. Riferendosi ad un suo secondo viaggio, quando il Prof. Colorni era già stato arrestato, a Parigi, il Prof. Curiel ha anche dichiarato: “Io mi recai a casa di Faravelli: Avenue Simon Bolivar 50. L’esposizione della mia situazione venne da me fatta con le opportune cautele, che dovevo mantenere a causa dei miei rapporti persistenti coi comunisti. Comunque egli mi chiese quali erano stati i miei rapporti con Colorni. A ciò io risposi dicendo che i miei rapporti con G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
97
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Colorni erano cominciati nel novembre del 1936, essendo entrambi dello stesso ambiente. Essi erano stati subito di natura politica, ma non organizzativa, avendomi egli accennato alle proprie attività socialiste e ai suoi contatti con Milano (“centro interno”) e coll’estero”. Da ulteriori dichiarazioni del Prof. Curiel, che si ritiene inutile di continuare a trascrivere integralmente, si deduce che il Prof. Colorni era notissimo negli ambienti del fuoriuscitismo socialista e comunista a Parigi ed anche ai membri della “Lica” (lega internazionale contro l’antisemitismo), tra i quali il prof. Bruno Pontecorvo, residente da vari anni a Parigi, assistente a quel “laboratorio Curie”, altro cugino del Colorni. Il Prof. Colorni, dunque, oltre essere israelita, è anche congiunto di dichiarati e attivi sovversivi, non tutti qui menzionati, all’influenza dei quali non è sfuggito e difficilmente poteva sfuggire. Quando fu arrestato gli venne sequestrata una voluminosa corrispondenza, dalla quale risultò che egli si teneva in rapporti coi fratelli Paolo e Pietro Treves, Luzzatto Lucio, suoi correligionari e membri del “centro interno” con Leonardo Borgese ed altri noti sovversivi e fuoriusciti. Interrogato in merito a tali rapporti, si appigliò alla tattica, suggerita costantemente dagli organizzatori sovversivi della ordinata negazione (aggiunto a penna) per quanto si attiene agli scopi politici dei rapporti stessi. Ammette soltanto di essere un antifascista e di essersi interessato “a scopi di cultura” di problemi di politica generale, sostenendo però di non avere ./. [fine del documento dattiloscritto] [dalla minuta] mai fatto “professione pubblica” dei suoi sentimenti antifascisti. [testo cancellato] Si fa notare che i suddetti Treves e Luzzatto, con altri membri del “centro interno”, sono stati, a suo tempo, condannati dal Tribunale Speciale a gravi pene. Si restituisce l’esposto del Prof. Colorni. Allegato alla nota cui si risponde. P. M. [a matita] Copia [illeggibile] Copia dell’esposto del Colorni *** 29 3 1940 ST 2 dest Ventotene Punto seguito telegramma p n del 23 corrente informasi che postale odierno est ripartita diretta Milano via Gaeta Fogassi Maria governante Ursula Hirschmann moglie confinato politico Colorni Eugenio punto presente est diretto Ministero interno sicurezza Roma et conoscenza questura Littoria et questore Milano et ufficio sicurezza Gaeta G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
98
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
*** TELEGRAMMA MINISTERO INTERNO SICUREZZA ROMA ET PER CONOSCENZA QUESTORE MILANO PROVVEDETE PER TUTTI IN MIO 150 BIN SOL INTERNI [Timbro] 29 3 1940 [Timbro] DIREZIONE GENERALE DELLA P.S. DIVISIONE AFF. GEN. RIS.TI CONFINO 10 APR: 1940 N° 793 6726 ST 2 dest Ventotene 150 51 TF 29 12 08 Punto seguito telegramma p n del 23 corrente informasi che postale odierno est ripartita diretta Milano via Gaeta Fogassi Maria governante Ursula Hirschmann moglie confinato politico Colorni Eugenio punto presente est diretto Ministero interno sicurezza Roma et conoscenza questura Littoria et questore Milano et ufficio sicurezza Gaeta Dre COLONIA MEO12 *** Telegramma ministero interno sic Roma et questore Milano 10 aprile 1940 S Due dni Ventotene Punto postale odierno qui giunta Ursula Hirschmann per convivere con marito Colorni Eugenio fu Alberto qui confinato politico punto disposta vigilanza punto predetta est accompagnata da governante Fogassi Maria cui partenza riservomi segnalare punto presente est diretto Ministero interno sic Roma et con qre littoria et Milano relazione telegramma 0112205 data 20 corr et ufficio sic Gaeta punto dre colonia 12 Francesco Meo fu direttore della colonia di Ventotene. Racconta di lui Alberto Jacometti in
Ventotene, Padova, Marsilio, 1974: “Quello aveva fatto la guerra. Dovevano essere dei residui di
guerra. Gli accadeva - e più spesso di quello che non sia lecito - di montare in collera. Diventava
un facchino. La testa gli si incendiava, gli occhi gli schizzavano dalle orbite e la cicatrice del viso
diventava violetta. Eruttava tutto il marciume che aveva in fondo: un fiotto di cloaca. Ho
assistito io alla scenata che fece un giorno a un certo Bassi perché se ne stava nel corridoio della
direzione con il berretto in testa. Il Bassi è un minorato della guerra di Spagna, un povero relitto
d'uomo. Lo aggredì in un modo selvaggio, lo insultò, lo vituperò, lo minacciò con i pugni sulla
faccia”.
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
99
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
*** Ministero dell’Interno Gabinetto Ufficio del Telegrafo e della cifra Telegramma N. 40503 Decifrato VI [a penna] 29/10 Presi gli ordini dell’Ecc il Capo telegrafato autorizzando Da Ventotene 29 10 940 XIX ore 16 arrivo ore 18.50 Precedenza assoluta su tutte le precedenze assolute Interni sicurezza confino politico Roma 01134 Figlia treenne confinato politico Colorni Eugenio fu Alberto ha oggi per disgrazia ingoiato grossa forcina per capelli et sottoposta immediata visita sanitario questi ha consigliato immediato ricovero detta minore in clinica Roma per accertamenti radioscopici et cure necessarie punto Poiché moglie detto confinato est in istato gravidanza avanzata et impossibilitata per ora viaggiare date cattive condizioni mare pregasi codesto Ministero voler autorizzare accompagnamento Roma at mezzo agenti PS. questo ufficio detto confinato politico Colorni il quale in quella città potrà provvedere at proprie spese at quanto necessario rientrando colonia at terminate esigenze punto Si attende cortese urgente riscontro et pregasi tener presente che prossima corsa piroscafo utile per terraferma avrà luogo domani trenta corrente. Direttore Colonia MEO *** URGENTE Ministero dell’Interno Dispaccio Telegrafico 29.10.940 XIX Direzione Colonia confino Ventotene e per conoscenza Questore Roma 793 al 01134. Autorizzasi accompagnamento Roma confinato Colorni Eugenio fu Alberto cui concedonsi cinque giorni licenza per cure sanitarie urgenti propria bambina. Raccomandasi vigilanza. Capo Polizia Bocchini *** G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
100
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Questore Roma et Interni sicurezza Roma Confino Politico 31 10 1940 Stato Roma fr Ventotene 01134 Punto ministero habet concesso at confinato questa colonia Colorni Eugenio fu Alberto giorni cinque licenza per accompagnare figlia minore cui est ieri accaduto infortunio punto Predetto est partito piroscafo odierno scortato sottufficiale questo ufficio et giungero Roma in serata per provvedere urgenza ricovero figlia clinica per eventuali radioscopie et ulteriori cure punto Pregasi provvedere vigilanza et riaccompagna mento in colonia punto presente diretto questore Roma da cui attendesi telegrafica assicurazione arrivo et vigilanza et conoscenza interni sicurezza Roma et questore Littoria punto Dre Colonia MEO *** Ministero dell’Interno GABINETTO UFFICIO DEL TELEGRAFO E DELLA CIFRA Telegramma N. 40811 [timbro] 31 Ott 40 XIX Decifrato CA Da Roma 31/10/40 ore 16 40 cop. Ore 18/10 Ufficio sicurezza Ventotene – Questore Littoria – Ministero Interni Sicurezza confino politico Roma PS. 087892 UP Noto confinato politico Colorni E fu … est qui giunto et sottoposto vigilanza punto Presente est diretto Ufficio Sicurezza Ventotene et P.C. Questore Littoria et Ministero Interni Sicurezza Confino Politico Roma punto Questore Palma *** Cav. Di Gr. Cr. A. L. Farina Roma viale Mazzini 55 – Tel 35‐905 I.IX. 1940. XIX Egr. Comm. ha presente il Prof. Eugenio Colorni di Trieste, confinato a Ventotene e qui con permesso speciale per curare una sua bambina. Egli le prospetterà il caso assai pietoso e meritevole di ogni considerazione. La bambina, di tre anni e mezzo forse dovrà essere assoggettata ad una operazione chirurgica, che non può non essere grave e in tale eventualità non G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
101
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
può essere lasciata sola. Non può venire ad assisterla la mamma, che è in stato interessante e deve curare un’altra bambina di undici mesi. Il prof. Colorni non ha bisogno di assistenza legale per esporLe le sue vicende ed io mi astengo dall’accompagnarlo sapendo anche che si dirige a funzionario equo ed umano. Grazie e ossequi Suo Farina *** PASSATE MINISTERO DELL’INTERNO RICHIESTA DI UDIENZA Roma, 2 NOV. 1940 Anno XVIII Il Sig. Eugenio Colorni di (paternità) fu Alberto domiciliato a Ventotene Indirizzo Professione professore Carica od Ufficio che ricopre Chiede di parlare al Comm. Epifanio Pennetta Oggetto della visita Per presentare una lettera del Comm. Farina e chiedere udienza per urgentissimi motivi di carattere personale, riguardanti la malattia della bambina di tre anni, da cui è accompagnato. (sopra il foglio è scritto a penna istruire scrivendo all’Ovra ed a Milano ed a Trieste circa la richiesta di trasferimento in terraferma). *** Ministero dell’Interno GABINETTO UFFICIO DEL TELEGRAFO E DELLA CIFRA Telegramma N. 41276 Decif. Da Roma 4‐11‐1940 ore 15 arrivo ore 20 Questore Littoria p.c. UFF. P.S GAETA VENTOTENE – INTERNI P/S/ CONFINO POLIZIA 08792 Confinato Politico Colorni Eugenio fu Alberto ultimato periodo licenza domattina 5 corrente alle ore 5 partirà accompagnato da agenti per Ventotene. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
102
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Presente diretto questore Littoria e p.c. Uff. PS Gaeta e Ventotene nonché Interni confino politico. Ufficio PS Ventotene est pregato segnalare arrivo. Questore Palma *** Ministero dell’Interno Prot. N. 793/25271 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto confinato politico a Ventotene Al Comm. Peruzzi, Ispettore Generale della P.S. presso la questura di Milano e alla Prefettura di Trieste Roma, 6/11 40 XIX A Peruzzi Il confinato in oggetto chiede di essere trasferito in un comune di terraferma. Si prega di riesaminare la posizione del richiedente ed esprimere il vostro parere. [Illeggibile] *** N. 13524 di prot. Risp. A nota 9 corr. N° 793/25271 Milano, li 14 Novembre 1940‐XIX° Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Div. Affari Gen. e Riserv. Sez. 1^ ROMA OGGETTO: COLORNI Prof. EUGENIO – confinato politico. Le ragioni che determinarono l’assegnazione al confino di polizia dell’ebreo Prof. Eugenio Colorni sono ben note al Ministero. Richiamo al riguardo la mia lettera pari numero del 4.3.1940, diretta a codesta Divisione. Da tale lettera si rileva che ove questo ufficio non fosse stato trattenuto da considerazioni di carattere prudenziale, il Colorni sarebbe stato denunziato al Tribunale Speciale e condannato a molti anni di reclusione. Ciò stante, si esprime parere contrario alla domanda da lui presentata, per essere trasferito in un comune di terraferma. L’Ispettore Generale di P.S. Peruzzi *** G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
103
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Trieste, 17 novembre 1940 R. Prefettura Della Provincia di Trieste Divisione Gab ps N. 042144 U.P. Risposta alla nota N. 794‐25271 in data 9 corr. Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto confinato politico. Al Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. – Divisione Aff. Gen. e Ris. Confino Politico ROMA e per conoscenza: Comm. Dott. Francesco Peruzzi Ispettore Generale P.S. presso R. Questura – Milano Nulla osta, da parte di questo ufficio, al trasferimento in comune di terraferma del confinato in oggetto. [a matita] l’OVRA contraria. Attenzione! Il Prefetto [a matita] L’Ovra contraria Attenzione! No *** Roma, 22/11/40 XIX Ministero dell’Interno Prot. N. 793/25983 OGGETTO: Colorni Eugenio fu Alberto conf. pol. A R. Prefettura di Littoria Si prega di comunicare al confinato in oggetto che la sua domanda di trasferimento in un comune dell’interno non è stata accolta. D’ordine del Ministro *** Al Ministero degli Interni Roma Io sottoscritto, Eugenio Colorni, confinato politico nell’isola di Ventotene, prego codesto Ministero dei voler accogliere la presente domanda di trasferimento all’interno, in base alle seguenti considerazioni: G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
104
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Codesto Ministero ha concesso a mia moglie Ursula Hirschmann il permesso di convivere con me in quest’isola, in vista delle specialissime condizioni derivanti dalla sua nazionalità straniera (tedesca) e dall’assenza di qualsiasi parente cui essa possa appoggiarsi in Italia. Mia moglie vive infatti con me a Ventotene, insieme alle nostre due figlie, delle quali la prima ha tre anni, e la seconda, di un anno, è nata durante la mia permanenza al confino. Mia moglie si trova attualmente nel quinto mese di gravidanza, e le sue condizioni di salute sono precarie, come risulta dall’accluso certificato medico. Poiché in quest’isola non esistono installazioni sanitarie che diano sicuro affidamento per le cure del parto e del puerperio, sarà necessario che essa intraprenda a tempo opportuno un viaggio per recarsi in una città dove tali cure possano venir prestate. Mi permetto di ricordare che gli strapazzi inerenti a tale situazione provocarono la volta precedente un parto prematuro (come risulta dagli atti inerenti alla licenza che io chiesi allora). E lo stato di salute e di sviluppo della mia secondogenita risente ancora evidentemente di ciò. Riferendomi a quanto sopra, credo opportuno far presente a codesto Ministero che l’attuale stato di cose presenta i più gravi pericoli per la salute di mia moglie e del nascituro. Aggiungo che le condizioni climatiche di quest’isola non sono affatto propizie ad un miglioramento dello stato di depressione in cui si trovano la gestante e la piccola di un anno; e che la difficoltà degli approvvigionamenti rende pressoché impossibile una cura prolungata e regolare, basata su norme dietetiche. La prolungata assenza della madre in occasione del parto, costringerebbe inoltre due bimbe in tenerissima età, delle quali una di salute particolarmente cagionevole, a restare a lungo prive delle cure materne. Poiché gran parte di questi pericoli derivano dalla particolare situazione di quest’isola e dalla scarsezza delle comunicazioni che la legano alla terraferma, mi permetto di chiedere a codesto Ministero un trasferimento all’interno, in luogo salubre, ove io possa provvedere alla salute di mia moglie e della mia prole, e dove si possano avere garanzie di sicurezza per il parto e per la cura della puerpera e del neonato. Fiducioso che codesto Ministero voglia benevolmente accogliere la presente domanda. Con perfetta osservanza Eugenio Colorni Ventotene, 23 novembre 1940 *** G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
105
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. (Div. 5^‐bis) Servizio speciale R.T. Ufficio Interpreti L.L. Lettera N. Lingua Tedesca Pervenuta il Tradotta il Da L. Lengyel 3/12/1940 Cara Ursula, La mia lettera avvisata viene con alquanto ritardo, però abbiamo dovuta andare a Zurigo ed i giorni passati lì, erano molto laboriosi e mi era assai necessario un intervallo di quiete, perciò non ho scritto. Sono lieta di apprendere dalla vostra lettera che state bene e posso dirti lo stesso di tutti noi. Hedda si trova attualmente dalla cugina Paola ed Eva si è sposata il 20 IX nonostante gli avvertimenti di noi tutti. Specialmente Hedda era assai contraria e malcontenta della scelta che Paola purtroppo proteggeva. Eva è raggiante, così tutti noi dobbiamo essere contenti. Herold Koviti ha 27 anni, è americano, anni fa ha avuto un infortunio ed è invalido, lei sapeva quello che faceva poiché lo ha curato per alcuni mesi. Lui dirige i propri affari di importazione ed esportazione, avendo ereditato la ditta del padre defunto, ora sta seduto e dispone per mezzo del telefono. Vorrebbe ritornare presto nella sua patria. Dal fratello di Eva abbiamo buone notizie. La zia è in viaggio per visitare Greta ed a zio Francesco tutto va bene. Così ha notizie di tutti noi. Faresti un piacere infinito a Hedda ed a me, se ti fosse possibile, scriverci una lettera dettagliata, ma in tedesco, Hedda non conosce l’italiano, ed io solo un poco. Quanto pesa il bambino? Hai forse fotografie dei bambini? Molti saluti a tutti e molti baci a lei. f.to Hedda Sidonie Indirizzo: Signora Ursula Colorni‐Ventotene (Prov. Littoria). *** Infermeria della colonia confino politico di Ventotene La signora Hirschmann Ursula, moglie del confinato politico Colorni Eugenio è incinta al quinto mese di gestazione. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
106
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Le sue condizioni generali sono abbastanza scadenti poiché è affetta anche da oligoemia, cosa che anche nella precedente gestazione ha provocato un parto prematuro. Pertanto consiglio che il parto venga espletato in una clinica onde evitare eventuali spiacevoli complicazioni. Ventotene 9 dicembre 1940 XIX Il Sanitario della Colonia (Dott. Sansalone Ettore) *** R. Prefettura di Littoria Divisione P.S. N. di prot. 01161 Littoria, 21 12 1940 XVIII Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto – confinato politico a Ventotene. Al Ministero dell’Interno Direzione Generale P.S. Confino Politico ROMA Con preghiera di traduzione e censura, si trasmette una lettera scritta in lingua straniera diretta alla moglie del confinato in oggetto. Con la restituzione dell’allegato, si prega di informare se nulla osti al recapito. Il Prefetto (Magrini) 1941 Ministero dell’Interno Direzione Generale Pubblica Sicurezza Divisione Affari Generali e Riservati Confinati Politici Fascicoli da Colorni E. a Colucciello A. Busta n. 271 Cav. Di Gr. Cr. Avv. A L. Farina Roma, Viale Mazzini 55 Tel. 35905 [a penna] 26/1 Conferire 12 1 1941 XIX Egr. Comm. Pennetta, G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
107
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Qualche mese fa ebbi occasione di interessarvi per il Prof. Eugenio Colorni, confinato politico a Ventotene, che dovette venire a Roma in breve permesso per la cura di una sua bambina. Il Colorni, che è al confino da circa due anni, ha ora chiesto di essere trasferito in qualche luogo meno isolato e meno disagiato perché ha due bambine piccole e la moglie incinta di cinque mesi. Un po’ per le due bambine, ma soprattutto per la assistenza sanitaria della moglie, desidererebbe trovarsi in luogo non lontano da una clinica per partorienti. Gradirebbe, se possibile, di essere trasferito a Veroli, a Sulmona, ad Avezzano, a Salerno o in altro luogo consimile. Vi sarei infinitamente grato se poteste prendere in benevola e sollecita considerazione tale domanda. Distinti ossequi v. Farina [a penna] Atti *** Roma, 13/1 41 XIX Ministero dell’Interno Prot. N. 793/261 Risposta al foglio del 7 corr. N. di prot. 8382 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto conf politico Alla Prefettura di Littoria Con riferimento al foglio sopraindicato, si conferma che la richiesta di trasferimento in terraferma del confinato in oggetto non è stata accolta. D’ordine del Ministro *** Ministero dell’Interno Richiesta di Udienza Roma, li 9.2.1941 XIX Il Sig. Avv. Canese [?] Chiede di parlare a Comm. Vito Maggio (Gabinetto) Oggetto della visita (Specificare) Da parte del Cav. Di [illeggibile] Farina [a penna] Colorni Confinato G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
108
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
*** R. Prefettura di Littoria Divisione P.S. N. di prot. 0382 Risposta a nota 793/269 del 28.1.941 Littoria, I.3.1941 ‐ XIX Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto, confinato politico a Ventotene. Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Confino politico ROMA Si assicura di aver fatto comunicare al confinato in oggetto il contenuto della lettera distinta a margine. Il PREFETTO (Magrini) *** [a penna] Urgente Ministero dell’Interno Prot. N. 793/969 Oggetto: Prof. Colorni Eugenio fu Alberto confinato politico a Ventotene. A R. Prefettura di Littoria Si comunica la seguente nota del Ministero dell’Educazione Nazionale Direzione Generale dell’ordine superiore classica Divisione IV in data 2 3 corr. N. 348. A B Si prega darne partecipazione all’interessato assicurando. D’ordine del Ministro Ministero dell’Educazione Nazionale Direzione Generale dell’Ordine Superiore Classico Divisione IV^ Prot. N. 348 Roma, 23 gen 1941 Anno XIX Al Ministero dell’Interno Direzione Generale Pubblica Sicurezza ROMA Oggetto: Prof. Eugenio Colorni confinato politico. Il Consiglio di disciplina per il personale direttivo ed insegnante nei Regi Istituti di Istruzione Media ed Artistica, all’adunanza del 4 ottobre 1940 XVIII°: veduto il foglio di addebiti notificato il 27 dicembre 1939 XVIII° al Prof. Eugenio G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
109
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
COLORNI, ordinario di filosofia e pedagogia nel R. Istituto Magistrale “Carducci” di Trieste, confinato politico per effetto delle leggi sulla difesa dello Stato; considerato che il COLORNI è stato già oggetto di un provvedimento espulsivo da parte della Commissione Provinciale di Trieste, resosi definitivo per rigetto del ricorso interposto dal confinato dinanzi alla Commissione di Appello; ha espresso il parere che al Prof. COLORNI dovrebbe esser inflitta la punizione disciplinare della sospensione dall’ufficio e dallo stipendio per la durata di due mesi e mezzo allo scopo di definire la sua posizione giuridica ed economica durante il periodo della sospensione cautelativa, che va dal 1° ottobre al 14 dicembre 1939 XVII°. In disformità del parere espresso dal Consiglio di disciplina, ho disposto nei riguardi del Prof. Eugenio COLORNI, predetto, la dispensa dal servizio ai sensi del R.D. 17 marzo 1927, n° 486, a far tempo dal 1° ottobre 1938 XVI°. Prego di mettere a conoscenza di quanto sopra, nell’attuale residenza di confino di Ventotene, il Prof. Eugenio COLORNI, favorendo un cenno di assicurazione. IL MINISTRO *** Milano, 31 III 1941 Via Guido d’Arezzo 8 Ministero degli Interni Direzione Generale del Confino politico Roma Io sottoscritta, Ursula Hirschmann, in Colorni, moglie del prof. Eugenio Colorni, confinato politico a Ventotene, prego codesto Ministero di voler concedere a mio marito una licenza in occasione del mio parto imminente, e per le ragioni che seguono: Io ho già avuto due bambine e tutte due le volte il parto è stato distocico come risulta dall’accluso certificato medico. Mi trovo attualmente assai indebolita per un recentissimo intervento chirurgico provocatomi da un ascesso. In considerazione di ciò e del fatto che anche questo prossimo parto si annuncia particolarmente difficile, ho dovuto decidermi a farmi ricoverare per il parto in una Clinica Ostetrica. Qui a Milano non ho nessuno della mia famiglia. Supplico dunque codesto Ministero di voler concedere a mio marito la licenza e di darmi così il conforto della sua presenza ed assistenza. Sperando che sia benevolmente considerata ed accolta questa mia domanda. Con perfetta osservanza. Ursula Colorni Hirschmann G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
110
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Allegati 2 certificati medici 1) Milano, 29 3 941 XIX Certifico che la Signora Ursula Hirschmann in Colorni – dimorante in Milano – via Guido d’Arezzo n. 8 ‐ è gravida per la terza volta a termine e dovrà partorire il 18 aprile. I parti precedenti sono stati distacici con ricovero in Clinica. Anche per il Parto attuale ritengo necessario il ricovero in clinica in previsione di gravi complicazioni nel travaglio e nel [illeggibile] In fede Dott. Meda Ostetrico Ginecologo Via G. Rossini 6 Milano 2) Milano, 31 marzo 1941 Certifico che la Sig. ra Ursula Hirschmann in Colorni dimorante in Milano Via Guido d’Arezzo 8 si è presentata a me per un ascesso alla natica destra che ho dovuto incidere e per il quale debbo tuttora eseguire medicazioni. In fede Dr Benedetto Formiggini Via Mario Pagano 21 – Milano *** Roma, XIX Ministero dell’Interno Prot. N. 793/4232 [Timbro] COPIATO 2 apr 1941 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto, confi. politico a Ventotene A R. Prefettura di Littoria Si restituisce per il recapito l’unita lettera. Si unisce la traduzione. D’ordine del Ministro *** Roma, 4/4/41 XIX Ministero dell’Interno Prot. N 793/446 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto confi politico Alla Prefettura di Milano G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
111
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
e p.c. Trieste e p.c. Littoria La moglie del confinato in oggetto, dimorante a Milano, via Guido d’Arezzo 8 con l’unita istanza chiede sia concessa una licenza al marito per poterla assistere al suo prossimo parto. Si prega disporre accertamenti ed esprimere il vostro parere in proposito. D’ordine del Ministro *** 6 4 1941 Ministero interni DG Confino Con riferimento precedente domanda 31 marzo mi permetto annunciarvi avvenuto mio parto trovomi assai indebolita causa ripetute emorragie rinnovo supplica licenza mio marito Eugenio Colorni confinato politico Ventotene. Ursula Colorni Milano casa cura città Milano via lamar mora Pref. Milano *** R. Prefettura di Milano Divisione P.S. N° di prot. 040492. A. 8. Risposta a nota N. 793/4465 del 6 c.m. Allegati 1 Oggetto: Colorni Eugenio fu Umberto – Confinato politico. Raccomandata Ministero dell’Interno Direzione Generale P.S. Divisione Aff. Gen. Ris. Sez. I^ Roma Milano, li 16.4.1941 Restituisco l’unita istanza della moglie del confinato in oggetto, con la quale chiede la concessione di una licenza a favore del marito e confermo il parere favorevole espresso con mio telegramma n. 035290 del 13 corrente. Il Prefetto [a penna] Concessa Atti *** Ministero dell’Interno G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
112
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Dispaccio Telegrafico Prefetto Milano Trieste Littoria 793/4465 Confinato Colorni Eugenio fu Alberto chiede licenza rivedere moglie grave stato seguito parto. Pregasi parere. Richiamasi Ministeriale 6 corr. pari numero. P. Ministro Senise 8 apr 941 XIX ore 20 30 *** Urgente ministero Interno TELEGRAMMA 8 aprile 1941 Urgente MINISTERO INTERNO CONFINO POLITICO ROMA URGENTE Roma Ventotene 111 30 7 18/40 VISTATO Parto mia moglie avvenuto giorno 6 condizioni difficilissime preoccupato grave stato anemico puerpera prego concedermi breve licenza mie spese Milano Eugenio Colorni Confinato politico *** TELEGRAMMA DD MINISTERO INTERNI DIREZIONE GENERALE CONFINO POLITICO ROMA 78 DD MILANO 4842 8 1135 VISTATO 8 APRILE 41 XIX CON RIFER MIA PRECEDENTE DOMANDA 31 MARZO MI PERMETTO ANNUNCIARVI AVVENUTO MIO PARTO TROVOMI ASSAI INDEBOLITA CAUSA RIPETUTE EMORRAGIE RINNOVO SUPPLICA LICENZA MIO MARITO EUGENIO COLORNI CONFINATO POLITICO VENTOTENE – URSULA COLORNI MILANO CASA CURA CITTA MILANO VIA LAMARMORA *** TELEGRAMMA 9 4 41 CTA PREFETTO MILANO ET PER CONOSC MINISTERO INTERNO SIC ROMA SOLO PER VOI STATO TRIESTE 824 T F 9 1930 G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
113
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
NR 013409 PUNTO PER COMPETENZA TRASCRIVO SEGUENTE TELGRAMMA MINISTERIALE 8 CORR N 21843/793/4455 VIRGOLETTE CONFINATO COLORNI EUGENIO FU ALBERTO CHIEDE LICENZA RIVEDERE MOGLIE GRAVE STATO SEGUITO PARTO PREGASI PARERE PUNTO RICHIAMASI MINISTERIALE 8 CORR N 21843/793/4455 VIRGOLETTE CONFINATO COLORNI EUGENIO FU ALBERTO CHIEDE LICENZA RIVEDERE MOGLIE GRAVE STATO SEGUITO PARTO PREGASI PARERE PUNTO RICHIAMASI MINISTERIALE 8 CORR P N VIRGOLETTE PUNTO MOGLIE PREDETTO CONFINATO HIRSCHMANN URSULA ASSENTE QUESTA CITTA MARZO 1939 VUOLSI RISIEDA COSTA VIA D AREZZO NR 8 PUNTO NULLAOSTA PARTE QUESTO UFFICIO CONCESSIONE LICENZA PUNTO PREFETTO BORRI13 *** TELEGRAMMA 10 APR 941 XIX PREFETTO MILANO PC MINISTERO INT SIC ROMA SL VOI + SS RM TRIESTE 824 66 TF 9 1930 NR 013409 PUNTO PER COMPETENZA TRASCRIVO SEGUENTE TELEGRAMMA MINISTERIALE 8 CORR NR 21843/793/4455 VIRGOLETTE CONFINATO COLORNI EUGENIO FU ALBERTO CHIEDE LICENZA RIVEDERE MOGLIE GRAVE STATO SEGUITO PARTO PREGASI PARERE PUNTO RICHIAMASI MINISTERIALE E CORR P N VIRGOLETTE PUNTO MOGLIE PREDETTO CONFINATO HIRSCHMANN URSULA ASSENTE QUESTA CITTA MARZO 1939 VUOLSI RISIEDA COSTA VIA D AREZZO NR 8 PUNTO NULLA OSTA PARTE QUESTO UFFICIO CONCESSIONE LICENZA PUNTO – PREFETTO BORRI *** TELEGRAMMA MINISTERO INTERNO SICUREZZA ROMA ST URGENTE ROMA FR LITTORIA NR 515 18 11 11/15 11 4 41 XIX 13
Dino Borri fu prefetto di Trieste dal 21 agosto 1939 al 12 giugno 1941.
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
114
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
0382 PUNTO NULLA OSTA CONCESSIONE LICENZA CONFINATO COLORNI EUGENIO FU ALBERTO PUNTO PREFETTO MAGRINI [matita] 15/4 manca parere Milano *** TELEGRAMMA CTA MRO INTERNO DIREZ SIC ROMA P C PREFETTO TRIESTE 13 4 41 SS ROMA MILANO 484 53 TR 13 14 + SL PER IL MRO + NR 035290 GAB AT 21843/793/4465 PUNTO MOGLIE CONFINATO POLITICO COLORNI EUGENIO FU ALBERTO TROVASI RICOVERATO CLINICA CITTA MILANO SEGUITO PARTO PUNTO CONDIZIONI PREDETTA DISCRETE PUNTO NULLA OSTA CONCESSIONE BREVE LICENZA AT CONFINATO PUNTO MINISTERIALE 6 CORR NON E FINORA QUI PERVENUTA PUNTO PRESENTE DIRETTO INTERNO SIC E CONOSC PREFETTO TRIESTE PUNTO PREFETTO TIENGO14 *** Ministero dell’Interno Dispaccio Telegrafico Prefetto Littoria Milano 793/4465 Pregasi disporre accompagnamento Milano confinato Colorni Eugenio fu Alberto cui concedonsi otto giorni licenza. Raccomandasi rigorosa ininterrotta vigilanza. P. Ministro Senise 15 apr. 941 XIX ore 19 49 *** 14
Carlo Tiengo (Adria 1 aprile 1892 – Paullo 9 maggio 1945) intraprese la carriera prefettizia nel 1926,
divenendo prefetto di 1° classe nel 1932. Fu a capo delle prefetture di Sondrio, Piacenza, Gorizia, Trieste
(dal 16 gennaio 1933 al 31 luglio 1936), Bologna, Torino e Milano. Nel febbraio 1943 divenne Ministro
delle Corporazioni Fu poi Commissario dell'Ente Cellulosa e Carta e Presidente dell’Istituto Nazionale
Gestione Imposte Consumo. Nell’agosto 1944 fu collocato a riposo per ragioni di servizio.
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
115
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
R. Prefettura di Milano Divisione P.S. N. di prot. 040492 A.8. Risposta a nota N. 793/4465 del 6 c.m. Allegati 3 Milano, lì 16.4.941 Oggetto: Colorni Eugenio fu Umberto – Confinato politico. Raccomandata Ministero dell’Interno Direzione Generale P.S. Divisione Aff. Gen. Ris. Sez. I^ Roma Restituisco l’unita istanza della moglie del confinato in oggetto, con la quale chiede la concessione di una licenza a favore del marito e confermo il parere favorevole espresso con mio telegramma n. 035290 del 13 corrente mese Il Prefetto [a matita] Concessa *** R. Prefettura di Littoria Divisione P.s. N. di prot. 0382 Risposta a nota N. 23982/793/44645 del 16 corr. Littoria, 23‐4 1941 – XIX OGGETTO: Colorni Eugenio fu Alberto – confinato politico a Ventotene. Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Confino Politico Roma Con riferimento al telegramma distinto a margine, si comunica che col postale del 19 corrente è partito per Milano, accompagnato da agenti di PS il confinato in oggetto per fruire la licenza concessagli Il prefetto (Magrini) *** TELEGRAMMA 28 APR 941 INTERNI SICUREZZA ROMA P.C PREFETTURA LITTORIA G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
116
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
SL PER VOI 7° S T ROMA MILANO 355 49 28 830 N 040492 A 23982/793/4465 PUNTO CONFINATO COLORNI EUGENIO FU ALBERTO HABET CHIESTO PROPOGA LICENZA PER AGGRAVARSI STATO SALUTE MOGLIE SEGUITO PARTO PUNTO RISULTANDO RICHIESTA FONDATA NULLAOSTA PARTE QUESTO UFFICIO PROPOGA GIORNI QUINDICI PUNTO RIMANGO ATTESA DETERMINAZIONI PUNTO PRESENTE EST DIRETTO INTERNI SICUREZZA P C PREFETTURA LITTORIA PUNTO PEL PREFETTO SECHI [a matita] si concede? *** 1 MAG 941 XIX ore 19 20 Ministero dell’Interno Dispaccio telegrafico Prefetto Milano p.c. Prefetto Littoria 793/5278 T.S. del 040492 t.l. Concedonsi confinato Colorni Eugenio fu Alberto costà licenza dieci giorni proroga [illeggibile] Raccomandasi rigorosa ininterrotta vigilanza. P. ministro Senise *** TELEGRAMMA MINIST INT DIRZ SICZ ROMA 11 5 41 XIX ST RM MILANO 56 30 11 16 040492 GAB STASERA PARTIRA DIRETTO VENTOTENE CONFINATO POLITICO COLORNI EUGENIO FU ALBERTO ACCOMPAGNATO AGENTI QUESTO UFFICIO PUNTO PRESENTE E DIRETTO PREFETTURA LITTORIA ET CONOSC MINYST INT SIC PUNTO PREFETTO TIENGO *** R. Prefettura di Littoria G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
117
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Divisione P.S. N. di prot. 0382 Littoria, 15 maggio 1941 – XIX OGGETTO: Colorni Eugenio fu Alberto – confinato politico a Ventotene. Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Confino Politico Roma Si comunica che, col postale del 13 corrente, il confinato in oggetto ha fatto ritorno a Ventotene, dopo aver fruito a Milano la licenza concessagli. Il Prefetto (Magrini) *** Milano, 30 giugno 1941 [a penna] Pennetta conf Senise 6/7 conferito Atti Eccellenza Carmine Senise, Capo della Polizia Roma Mi permetto di rivolgermi nuovamente alla Vostra benevolenza per pregarvi di voler concedere a mio marito Prof. Eugenio Colorni, confinato a Ventotene, un trasferimento in terra‐ferma. La situazione della nostra famiglia è la seguente: Grazie alla concessione ottenuta, io mi trovo a Ventotene con mio marito e con le nostre tre bambine, l’una di quattro anni, l’altra di un anno e mezzo, l’ultima di soli tre mesi. La ragione per la quale mi sono indotta, nonostante la presenza delle bambine in così tenera età e i relativi inconvenienti di ogni natura, a stare con mio marito nell’isola, è data dal fatto che i disturbi nervosi, già da lui accennati da qualche tempo, continuano ad accentuarsi, e mi danno ormai seria preoccupazione. Nonostante le energiche cure di iniezioni, il suo stato diagnosticato di esaurimento nervoso grave, gli impedisce di applicarsi, con la conseguenza di un abbattimento fisico e morale che è per me desolante osservare. Mio marito ha trentadue anni, si trova in colonia dal gennaio 1939, e da allora la sua condotta colà non ha mai dato luogo alla minima osservazione. Io considero mio dovere di moglie e di madre fare tutto quanto possibile per salvargli il prezioso patrimonio della salute. E tanto più avendo visto come le sue condizioni si siano mutate nei giorni di licenza concessigli per venire a Milano in occasione della nascita dell’ultima nostra bambina, e come i disturbi abbiano ripreso dopo il ritorno in Colonia, sono più che mai convinta che le speciali condizioni ed esigenze di questa vita in Colonia abbiano su di lui un effetto G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
118
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
deleterio. Perciò mi riprometterei un vero cambiamento da una vita, sia pure di confino in località salubre di terra ferma. Questa è la ragione per la quale oso supplicare, Eccellenza dalla vostra bontà di voler riprendere in esame il nostro caso, col coraggio che mi viene dall’assistere al continuo deperimento di mio marito, padre di tre piccole creature. Per la considerazione che vorrete dare alla presente Vi ringrazio dal profondo del cuore Ursula Colorni Hirschmann *** Ministero dell’Interno GABINETTO UFFICIO DEL TELEGRAFO E DELLA CIFRA Telegramma N. 20898 Decif. Picc. Da Milano 1/7/41 ore 21 cop. Ore 9 del 2 Ministero Interno Sicurezza Confino pol. Roma PS. N. 040492 AT 793/21009 del 21 ottobre 1939 punto Hirschmann Ursula moglie confinato politico Colorni Eugenio fu Alberto partirà oggi diretta Ventotene per convivere col marito conducendo sue figlie Silvia anni 4 Renata anni uno e mezzo Eva di tre mesi punto Est accompagnata governante Fogassi Maria in Minola punto Presente est diretto Ministero et conoscenza Prefetto Littoria et Uffici Sicurezza Gaeta et Ventotene che est pregato assicurare arrivo predetta punto Prefetto Tiengo *** Ministero dell’Interno Richiesta di Udienza Roma, lì 3 – 9‐ 41 Il sig. Ursula Colorni Di (paternità) fu Karl Hirschmann Domiciliato a Roma Indirizzo Clinica delle Figlie della Sapienza Via Toscana 13 Chiede di parlare a Comm. Pennetta Oggetto della visita (specificare) G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
119
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Situazione del marito, Prof. Eugenio Colorni, conf. politico a Ventotene *** Roma, 10.9.41 Ministero degli Interni Roma Io sottoscritta, Ursula Colorni nata Hirschmann, vorrei pregare di nuovo codesto Ministero di concedere a mio marito, Prof. Eugenio Colorni, confinato politico a Ventotene, un trasferimento in terra ferma. Se mi permetto di nuovo di rivolgermi a codesto Ministero, lo faccio per una ragione grave: due mesi fa io sono andata a raggiungere mio marito a Ventotene colle nostre tre piccole bambine; eravamo lì da tre settimane, quando la più grande, di quattro anni, si ammalò gravemente con febbri altissime e continuate. Il medico del posto declinò ogni responsabilità di eseguire i necessari esami microscopici del sangue per stabilire la cura. Così ho dovuto decidermi a portare la bambina a Roma con grave rischio per la febbre altissima durante il viaggio di mare e di treno. Adesso siamo qui a Roma in Clinica da più di un mese. La bambina è affetta da febbre tifoide, come risulta anche dall’accluso certificato medico; si trova ora in via di guarigione ma è stata una forma violenta, aggravata dalla mancanza di diagnosi tempestiva. È con vero spavento che penso ad un altro inverno a Ventotene, che per le mie piccole potrebbe essere disastroso. Né noi possiamo costruire due famiglie; io con tre bambine, con la mia famiglia paterna non residente in Italia, ho bisogno della continua presenza di mio marito. In considerazione di questo caso di malattia grave, che una volta di più mi ha provato i seri pericoli della vita in una piccola isola rinnovo la mia preghiera, già avanzata poco tempo fa, di voler concedere a mio marito un trasferimento in località salubre di terra ferma, dove possiamo avere la possibilità di riunire la nostra famiglia senza che ci siano pericoli per le nostre bambine piccole. Colla speranza che sia benevolmente accolta questa mia domanda. Con perfetta osservanza Ursula Colorni Hirschmann. All’interno della lettera: Dott. Cav. Ernesto Benedettelli Primario Medico dell’Ospedale del Bambino Gesù Consulente Pediatra degli Ospedali di Roma Telef. 33 722 Via Paolo Emilio 10 – ROMA 133 6/8/41 Per la bambina Colorni Silvia affetta da febbre tifoide G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
120
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Vaccino paratifico A e B [Illeggibile] *** Roma, 10 9 1941 XIX Ministero dell’Interno Prot. N. 793/5338 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto confi. Politico Al Questore di Trieste Al Comm. Peruzzi Ispettore Gene di P.S. presso la Questura di Milano Si prega di [illeggibile] del confinato in oggetto ed esprimere il vostro parere sulla opportunità di trasferirlo da Ventotene in un comune di terraferma. D’ordine del Ministro *** Appunto su carta intestata del Ministero dell’Interno Il capo della Polizia Pennetta conferire Colorni confinato a Ventotene. 11/9 precedenti 16/9 conferito [illeggibile] a Trieste ed all’Ovra parere trasferimento in terraferma far rivedere la minuta *** Ministero dell’Interno Richiesta di Udienza Roma, lì 11 – 9‐ 41 Il sig. Ursula Colorni Di (paternità) fu Karl Hirschmann Domiciliato a Roma Indirizzo Via Toscana 13 Chiede di parlare al Comm. Pennetta Oggetto della visita (specificare) Situazione del Prof. Eugenio Colorni, conf. pol. a Ventotene *** G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
121
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Egregio Comm. Pennetta Ministero degli Interni Palazzo Viminale Roma Sped. Ursula Colorni, Roma, Via Toscana 13; Clinica Roma, 11 9 41 Egregio Commendatore, qui incluso troverete il certificato medico che appartiene alla domanda che Vi ho presentato oggi. Colla speranza che volete accoglierla benevolmente Vi porgo i miei ringraziamenti più sentiti. Il certificato conferma che Silvia Colorni è stata affetta da paratifo 03 e ricoverata dal 29 luglio al 12 settembre. [a penna] 18/9 conferito *** Confederazione Fascista dei professionisti e degli Artisti Unione Provinciale di Roma Sindacato Provinciale Fascista dei Medici Roma Certificato Certifico che la bambina Colorni Silvia, di Eugenio, nata il 7 aprile 1937, è stata affetta da paratifo B per cui fu ricoverata nella Clinica medica privata delle Figlie della Sapienza in Via Toscana (Roma) dal giorno 29 luglio al giorno 12 settembre u. sc. Epoca della guarigione. In carta libera per gli usi concessi dalla legge. Roma, 16 settembre 1941 XI Ernesto Benedettelli Medico‐chirurgo Roma via Paolo Emilio 10 *** N^ 13524 di prot. Risp. a nota N^ 793/5228 Del 13 corrente Alleg. N^1 [a penna] 25/9 presentati Milano, 20 settembre 1941 – XIX^ Al Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
122
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Divisione Affari Generali e Riservati (Conf. Pol.) ROMA e, per conoscenza; Alla R. Prefettura di Trieste OGGETTO: Prof. Eugenio COLORNI fu Alberto – Confinato politico. – (a penna 30/9 [illeggibile]) Un eventuale trasferimento, da Ventotene in un comune della terraferma, del confinato in oggetto, potrebbe mettere costui in grado di riallacciare i contatti con correligionari ebrei e vecchi compagni di fede, in un momento, con l’attuale, di ripresa del movimento socialista in alcuni centri dell’Italia e , in particolare, della Svizzera e della Francia, dove il Colorni, con le sue mene politiche, si era creato in questi ultimi anni una certa notorietà ed un largo seguito di amici e di complici. ‐ 2‐ Pertanto, tenuti anche presenti i motivi addetti e le agiate condizioni economiche del Colorni, esprimo parare contrario all’accoglimento della istanza con cui la moglie, Ursula Hirschmann, ebrea germanica, essa pure un tempo dedita ad attività antinazionale, chiede a codesto Ministero il trasferimento di cui sopra. Restituisco l’allegato. L’ispettore generale della P.S. Peruzzi *** Roma, 21. 9. 41 XIX Ministero dell’Interno Divisione Prot. N. 793/5228 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto conf. politico Al Comm. Peruzzi Ispettore Generale di Pub. Sicurezza della Questura di Milano A seguito della ministeriale [illeggibile] del 13 corr. si trasmette l’unito certificato medico, e si [illeggibile] che il Colorni chiede di essere trasferito per poter continuare a convivere con la famiglia. D’ordine del Capo [Segue foglietto senza data] Sono stati più intransigenti Questore di Trieste ed il Comm. Peruzzi 17/9 20/9 inviare il certificato a Milano precisando che il Colorni chiede trasferimento per poter continuare a convivere con la famiglia. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
123
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
*** R. Prefettura di Trieste Divisione Gab ps N. di prot. 03250 U.P. Trieste, 22 settembre 1941 XIX Risposta a nota 793 5228 del 13 corr. Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto, confinato politico. Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. – Div. Aff. Gen. e Ris. Confino politico Roma e per conoscenza: Gr. Uff. dott. Francesco Peruzzi Ispettore Generale di P.S. presso la R. Questura Milano. Come già riferito con prefettizia No. 042144 P.S. del 17.11.1940 responsiva alla ministeriale No. 703‐25271 del 9 stesso mese, nulla osta al trasferimento in comune di terraferma del soprascritto confinato. Il Prefetto (T. Tamburini15) [a matita] c’è parere contrario del Comm. Peruzzi. [a penna] 30/9 941 – XIX Conferito con l’Ecc. il Capo: Trasferirlo in un piccolo comune della Basilicata. *** N^ 13524 di prot. Risp. Alla nota N^ 793/5228 Del 23 corrente Milano, li 28 settembre 1941 Al Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Divisione Affari Gener. e Riservati Sez. 1^ ROMA e, per conoscenza; Alla R. Prefettura di TRIESTE Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto. – Confinato Politico. ‐ 15
Tullio Tamburini fu prefetto di Trieste dal 23 giugno 1941 al 25 luglio 1943.
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
124
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
[a matita] Si è già disposto il trasferimento superiormente. 6/10 Come venne riferito a codesto Ministero con lettera p.n. del 4 Marzo 1940, responsiva alla nota N^ 793/2152 del 6 febbraio detto, il Prof. COLORNI, per le responsabilità accertate a suo carico nella organizzazione di un pericoloso movimento socialista fra l’elemento intellettuale ed ebraico, sarebbe stato passibile di denunzia al Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato. Ove ciò fosse avvenuto, il COLORNI sarebbe stato sicuramente condannato a non meno di vent’anni di reclusione, per la dovizia del materiale probatorio, attestante com’egli avesse tramato in Italia e fuori, per lunghi anni, contro il Regime. I gravi elementi raccolti furono, com’è anche noto a codesto Ministero, confermati ampiamente dalle dichiarazioni del ‐ 2‐ prof. CURIEL Eugenio, correligionario del COLORNI, successivamente arrestato a Padova e già con lui in contatto per la organizzazione del citato movimento. Si dovette soprassedere alla denunzia al Tribunale Speciale, unicamente per non compromettere la posizione di nostri preziosi fiduciari all’estero, i quali sarebbero stati esposti alle sicure rappresaglie di sicari e compagni di fede del COLORNI. Costui, quindi, malgrado la mitezza del provvedimento del confino, consigliato appunto dalla opportunità di mantenere il segreto sulle nostre fonti informative, era ed è tuttora da considerarsi elemento pericolosissimo. In relazione, altresì, agli specifici motivi esposti nella mia lettera p.n. del 20 settembre u.s. e che trovano riferimento in una ripresa di attività da parte di ex aderenti al movimento socialista faravelliano, ai quali sono ora demandati incarichi di natura spionistica e terrorista, confermo il parere negativo già espresso, acché il COLORNI sia trasferito da Ventotene in un comune della terraferma. Restituisco l’allegato L’Ispettore generale di P.S. Peruzzi *** Ministero dell’Interno Roma, 1/10/941 XIX Prot. N. 793/15642 Oggetto: confinato politico Colorni Eugenio fu Alberto [Timbro] Preso nota schedario Al Direttore Colonia Ventotene G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
125
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
E p c Prefetto Littoria Prefetto Potenza Il confinato in oggetto è trasferito da Ventotene a Montemurro (Potenza) D’odm *** [Appunto su carta del Ministero dell’Interno – Capo della polizia] 23/10 [a penna] precedenti [A matita] Pennetta conf. Colorni Eugenio confinato a Montemurro (altra [illeggibile]) *** R. Prefettura di Potenza Divisione P.S. N. di prot. 123/C Risposta a nota 793/15612 Potenza, 6/11/1941 XX° Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto e fu Pontecorvo Clara nato a Milano il 22/4/1909, ivi domiciliato, confinato politico. Ministero dell’Interno Direz. Gen. Della P.S. Div. A.G. R. Roma R. Prefettura – Trieste Littoria Direzione Colonia di Confino Ventotene (Littoria) Con riferimento alla Ministeriale sopracitata, comunico che il soprascritto confinato è giunto nel comune di Montemurro ove è stato destinato. Il Prefetto (U. D’Eufemia) *** R. Prefettura di Potenza Divisione P.S. N. di prot. 123/C Potenza, 11/11/1941 XX° Oggetto: COLORNI Eugenio fu Alberto, confinato politico a Pietragalla. Ministero dell’Interno Direz. Gen. Della P.S. Div. A.G. R. Roma E p.c. Prefetto G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
126
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Trieste – Littoria Direzione Colonia Confino di Polizia Ventotene Con riferimento alla Ministeriale N. 793/18479del 29 ottobre scorso, assicuro ave disposto il trasferimento del soprascritto confinato da Montemurro a Pietragalla. Il Prefetto (U. D’Eufemia) *** Roma, 20 ottobre 1941 Duce, quando Voi guarderete alla firma di questa lettera, Vi stupirete forse di trovare un nome ebraico: infatti disgraziatamente appartengo a questa razza. Ho cercato in tutti i modi di giungere sino a poterVi vedere, ma in tutt’Italia non ho trovato un solo uomo disposto ad aiutarmi in questo. Perciò non mi resta che scriverVi. Duce, Vi parlo con fiducia, da donna a uomo, sicura di trovare in Voi generosità. Non Vi prego per me, né per mio marito e per le mie tre piccole: Vi prego in ginocchio per un mio fratello. Forse Voi ne ricorderete il nome: Prof. Eugenio Colorni, arrestato nel 1938 a Trieste, confinato per cinque anni a Ventotene, ed ora trasferito a Montemurro (Potenza) dove la sua famiglia non potrà raggiungerlo, per l’asperità del luogo. Ora, tre anni della sua pena sono già scontati. Io lo vidi ultimamente: è depresso, tormentato da fissazioni. Ne parlai con più di un medico, ed appresi che queste fissazioni potrebbero degenerare in pazzia, se la sua vita non torna ad essere normale. Egli ha moglie, e tre piccolissime bimbe. Egli non può vivere solo. La sua mente ne sarebbe sconvolta. (Delle condizioni economiche qui non voglio parlare, perché queste non sono nulla di fronte alla salute). Duce, io credo fermamente nella innocenza di mio fratello; so che è stato condannato ingiustamente. Ma comunque, io mi potrei sbagliare. Egli potrebbe essere Vostro nemico. Duce, graziatelo; se egli è vostro nemico, perdonatelo, fate anche voi come il Dio in cui credo anch’io sin dall’infanzia. Una sola Vostra parola potrà risollevare le sorti di quest’uomo di 32 anni e della sua disgraziata famiglia. Duce, sebbene il mio destino di ebrea sia tragico, io non me ne lamento. Non odio, non ho rancore. Penso che questo nostro sacrificio sia necessario per lo sviluppo dell’Italia, e l’accetto con forza, pensando di contribuire al bene di quella che per me è la sola Patria. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
127
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Siate clemente, Duce, siate generoso e nobile come so che Voi siete, e liberate dalla sua schiavitù questo mio povero fratello che rischia, per essa, di perdere la ragione. Silvia Colorni P.S. Se vorrete mai rispondermi, il mio indirizzo è: Via Guido d’Arezzo 8, Milano. *** Senato del Regno Roma, 22 X 41 [a matita] Pennetta Cara Eccellenza, Vi prego di accordare due minuti di udienza alla signora Silvia Colorni, della quale io vi ho altra volta parlato e che ha avuto già occasione di conoscere la Vostra bontà. Ascoltatela con la Vostra solita umanità. Ve ne sarò molto grato. Vostro Giovanni Gentile. [a matita] 24/10 Conferito. Trasferirlo a Pietragalla/Potenza [nel fascicolo, alla lettera di Gentile segue un foglietto scritto a matita, senza data. Il testo è il seguente] Una lettera è al visto dell’Ecc. il Capo. 11/2. *** Roma, 26‐10‐941 XIX Ministero dell’Interno Prot. N. 793/18479 Oggetto: Confinato politico Colorni Eugenio fu Alberto Minutata da Prefetto Potenza Per c. Prefetto Trieste Si prega disporre il trasferimento del soprascritto confinato da Montemurro a Pietragalla (Potenza). PM [a matita] prendere nota – [a penna] si deve rispondere al Senatore Gentile?? *** TELEGRAMMA MINISTERO INTERNO SICUREZZA ROMA G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
128
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
N. 793 18819 27 OTT 41 XIX SS R VENTOTENE 135 41 TF 35 11.30 0210 PUNTO POSTALE ODIERNO EST PARTITO DIRETTO COSTA ACCOMPAGNATO AGENTI SIC CONFINATO POLITICO COLORNI EUGENIO FU ALBERTO TRASFERITO MONTEMURO PUNTO PRESENTE DIRETTO QRA POTENZA CHE EST PREGATO ASSICURARE ARRIVO ET INTERNI SICUREZZA ROMA ET QRE LITTORIA PER CONOSCENZA DRE COLI MEO *** Roma, 29/10 41 XIX Ministero dell’Interno [Timbro] Copiato 9 ott 1941 XIX All’Eccellenza il Il Prefetto [illeggibile] Eccellenza, a seguito della vostra giusta pronunzia, ho disposto che il confinato Colorni Eugenio sia trasferito da Montemurro a Pietragalla, nella stessa provincia. Con ossequi *** PREFETTO DI POTENZA – P C MINISTERO INTERNI SICUREZZA ROMA (SL RM) [Timbro] ARCHIVIO 7 GIU 1942 XX CONFINO POLITICO 2° SS ROMA MILANO 950 37 TF 5 2250 NR 040492 PUNTO RELAZIONE MINISTERIALE 89393/793 DEL 26 NOVEMBRE SC COMUNICO CHE HORSCHMANN URSULA MOGLIE CVNFINATO COLORNI EUGENIO È PARTITA INSIEME FIGLIE RENATA EVA ET GOVERNANTE LUISA BONGIORNI PER RAGGIUNGERE CONGIUNTO IN MELFI PUNTO: PREFETTO TIENGO HORSCHMANN URSULA *** UFFICIO TELEGRAFO E CIFRA SPED. 26 NOV. 941 XX° ORE [a matita] 21.30 TELEGRAMMA N. 89393 MINISTERO DELL’INTERNO G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
129
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
TELEGRAMMA [a penna] IN PARTENZA A Prefetto Potenza e per conoscenza Prefetti Milano e Trieste Addì– 26 – 11‐ 941 XX 793 – Confinato Colorni Eugenio fu Alberto est trasferito da Pietragalla a Melfi dove può farsi raggiungere famiglia proprie spese. P. Ministro Senise *** Roma, 28 11 41 XX Ministero dell’Interno Prot. N. 450/29595 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto confinato politico Prefetture di Potenza e Trieste Si prega disporre che il confinato in oggetto sia trasferito a Melfi D’ordine del Ministro 711 Conferito con l’Ecc. il Capo – Trasferirlo a Melfi Ecc. Gentile Colorni Eugenio confinato a Pietragalla Vorrebbe andare a Melfi Comm De Bonis Direzione gen. della P.S. Divisione Aff. Gen. Ris. 27 nov 941 N. 793. 27595 *** PREFETTURA DI POTENZA Divisione P.S. N. di prot. 123/c. Potenza, 4/12/1941 XX° E.F. OGGETTO: COLORNI Eugenio fu Alberto, confinato politico a Melfi. Ministero dell’Interno Direz. Gen/le della P.S. Div. A.G.R. ROMA e p.c. PREFETTO TRIESTE – LITTORIA Direzione Colonia Confino G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
130
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
VENTOTENE Con riferimento al telegramma Ministeriale n° 89393/793 del 27 novembre scorso assicuro aver disposto il trasferimento del soprascritto confinato da Pietragalla a Melfi. IL PREFETTO (U. D’Eufemia) [Sul retro, timbro] V. BRIG. P.S. Bruno Guido 1942 ACS Ministero dell’interno direzione generale di PS Divisione affari generali e riservati Casellario Politico Centrale B 1422 MINISTERO DELL’INTERNO Direzione Generale della P.S. Divisione A.G.R. Sez 1^ (C.P.C.) Prot. N° 6892/156488 Roma, lì 25‐5‐1942 ‐ XXI Al Prefetto Trieste Risp. al f° del 22 – 1 – 39 N° 021279 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto. antifascista Si prega di riferire ulteriori notizie nei riguardi della soprascritta persona, argomento della nota sopra citata. D’ordine del ministro. [Timbro] COPIATO 29 MAG. 1943 XXI [sul retro del foglio] MINISTERO DELL’INTERNO DIREZIONE GENERALE DELLA PUBBLICA SICUREZZA Divisione A.G.R. Sez. I (C.P.C) Con riferimento al dispaccio suindicato, si prega di far conoscere, ai fini del servizio sullo schedario dei sovversivi, se il connazionale in oggetto risieda tuttora al noto recapito e, nell’affermativa, se e quale attività politica abbia svolto in questi ultimi tempi. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
131
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
D’ORDINE DEL MINISTRO *** Ministero dell’Interno Direzione Generale Pubblica Sicurezza Divisione Affari Generali e Riservati Confinati Politici Fascicoli da Colorni E. a Colucciello A. Busta n. 271 CTA SL INTERNI. – PREFETTO POTENZA PC INTERNI SICRZ ROMA TIMBRO: ARCHIVIO – 2 APR 1942 XX CONFINO POLITICO SS RM FR MYLANO 197 27 TF 31 14. 040492 PUNTO RELAZIONE MINISTERIALE 89393/793 DEL 26 CORRENTE COMUNICO HIRSCHMANN URSOLA MOGLIE CONFINATO COLORINI EUGENIO EST INSIEME FIGLIA PARTITA PER MELFI PER VISITARE MARITO PUNTO. – PREFETTO TIENGO. *** [TIMBRO] ARCHIVIO 7 APR 1942 XX CONFINO POLITICO Potenza, 3 aprile 1942 A XX R. Prefettura di Potenza Divisione P.S. Prot. N. 123/C Risposta a nota Allegati OGGETTO: COLORNI Eugenio fu Alberto. – confinato politico a Melfi AL MINISTERO DELL’INTERNO DIREZIONE GENERALE DELLA P.S. Divisione A.G.R. CONF. POL. ROMA Con riferimento alla nota telegrafica 89393/193 si comunica che in data 30/3 u.s. provenienti da Milano, sono giunti a Melfi i seguenti congiunti del confinato in oggetto: I°) moglie Hirscihmann Urzula; 2°) figlia Colorni Silvia Clara d’anni 5. Il prefetto (U. D’Eufemia) G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
132
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
*** Ministero dell’Interno Richiesta di Udienza, Roma, lì 22 aprile 1942 Il sig. Ursula Colorni Di (paternità) fu Carlo Hirschmann Domiciliato a Milano Indirizzo Via Guido d’Arezzo 8 Chiede di parlare a Comm. Pennetta Oggetto della visita (specificare) Questioni riguardanti suo marito, Prof. Eugenio Colorni, confinato politico a Melfi [a penna] 22/4 istruire *** [Timbro] DIREZIONE GENERALE della P.S. Divisione Aff. Gen. Ris. Sez. I Confino 23 aprile 1942 793 5934 prot. Onorevole Ministero degli Interni Roma Io sottoscritto Eugenio Colorni, confinato politico nel Comune di Melfi (Potenza), mi permetto di presentare la presente domanda affinché mi venga concesso il sussidio giornaliero assegnato ai confinati politici, per i seguenti motivi: Da più di tre anni e mezzo mi trovo nella condizione di confinato, e non ho fino ad ora percepito né domandato alcun sussidio. Autorizzato a convivere con la famiglia, ho dovuto sopperire da solo al mantenimento di questa, mentre non mi è stato possibile realizzare il minimo guadagno per mezzo del mio lavoro. Rimosso dal mio ufficio di professore ordinario nelle Regie Scuole medie superiori, mi è stato rifiutato dal Ministero dell’Educazione nazionale qualsiasi trattamento di quiescenza. I miei beni privati, che mi permettevano di vivere con una certa agiatezza al momento della mia assegnazione al confino si sono quasi completamente esauriti per le spese sostenute in questi anni, per le decurtazioni provenienti dalle recenti leggi riguardanti gli ebrei, e per l’impossibilità nella quale mi sono trovato di curare personalmente i miei affari. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
133
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
La mia famiglia, che constava al momento della mia assegnazione al confino di due persone, mia moglie e mia figlia, è aumentata nel frattempo di altre due bambine, nate nel 1939 e nel 1941. Per tutte queste ragioni mi trovo ora nell’impossibilità di provvedere al mantenimento della mia famiglia e mio, e prego codesto onorevole Ministero di volermi concedere il sussidio stabilito per i confinati e per le loro famiglie. Fiducioso che codesto onorevole Ministero vorrà benevolmente accogliere la presente domanda Con perfetta osservanza Eugenio Colorni Confinato politico Melfi Melfi, 19 aprile 1942 *** Roma 24/4 1942 XX Ministero dell’Interno Prot. N. 782/5884 Oggetto Colorni Eugenio fu Alberto conf. Politico Al Prefetture Trieste e Melfi Il confinato in oggetto ha posto istanza con la quale chiede gli sia concesso il sussidio giornaliero, affermando di non essere in grado di provvedere al suo mantenimento ed a quello della moglie e di tre figli. Si prega disporre annotamenti e istruire con il parere. [Illeggibile] *** Trieste, 6 maggio 1942 A XX R. Prefettura di Trieste Divisione Gab ps Prot. N. 013816 U.P. Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto, confinato politico. R. Prefettura – Milano E per conoscenza: Ministero dell’Interno Dir. Gen. P.S. – Div. Aff. Gen. e Ris. Sez. 1 Roma G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
134
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Per competenza, con preghiera e riferire direttamente si trascrive la seguente ministeriale N. 793‐5834 del 26 4 s.c., significando che la famiglia Colorni si trasferì costà sin dal 1939 e dovrebbe abitare in codesta Via Arezzo n. 8. “Il confinato in oggetto ha prodotto istanza con la quale chiede gli sia concesso il sussidio giornaliero assumendo di non essere in grado di provvedere al suo mantenimento ed a quello della moglie e dei tre figli. Si prega disporre accertamenti e riferire con il parere”. Il Prefetto (T. Tamburini) *** Milano, 3 giugno 1942 A XX° R. Prefettura di Milano Divisione P.S. Prot. N. 040492 Gab. Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto – confinato politico. Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Divisione A.G.R. Sez. I^ Roma Con riferimento alla nota 013816 in data 6 maggio us della Prefettura di Trieste si comunica che il soprascritto ha subito la vendita coattiva da parte del Governo di alcuni immobili di sua proprietà per un valore complessivo di circa un milione ma deve ancora percepire gli interessi dei relativi titoli nominali. Il Colorni è rimasto proprietario di altri immobili, siti in questa Via Guido d’Arezzo n. 8, dal cui affitto ricava annualmente circa tredici mila lire al netto. Le condizioni economiche della famiglia Colorni appaiono in genere piuttosto agiate e si esprime parere contrario al sussidio. Il Prefetto [Illeggibile] Municipio di Melfi N° 8461 di Prot. IL PODESTÀ Ritenuta la necessità di disporre che, in occasione della visita che farà a Melfi un membro del Direttorio nazionale del partito, tutto il paese sia imbandierato; Considerato che il confinato Colorni Eugenio non intende uniformarsi a tale disposizione; Che ciò potrebbe turbare l’ordine pubblico; Visto l’art. 185 del T.U. Leggi P.S. 18/6/1931 N°. 773; ORDINA G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
135
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
a Colorni Eugenio fu Alberto di esporre per tutta la giornata di oggi fino alla fine delle cerimonie la bandiera Nazionale alle finestre o balconi della sua abitazione sita al Viale G. D’Annunzio Dalla Casa Comunale, addì 28/6/1942 XX Il Podestà F.to Michele Pastore L’anno 1942, XX, il giorno 28 del mese di giugno alle ore 13 in Melfi. Io sottoscritto Messo Comunale dichiaro di aver notificato la presente ordinanza al Sig. Eugenio Colorni fu Alberto, consegnandogli copia in mani proprie. Il Colorni ha firmato copia della presente in segno di ricevuta. Il Messo comunale Segue firma Per presa visione f/to Eugenio Colorni P.C.C. *** Comune di Melfi Ufficio di Polizia Urbana Processo verbale a carico del confinato Colorni Eugenio per contravvenzione all’ordinanza podestarile emessa il 18 6 1942 n‐ 8461 e all’art 185 L’anno 1942 XX il giorno 28 del mese di Giugno in Melfi. Noi sottoscritti agenti municipali di questo Comune, riferiamo alle competenti autorità che oggi verso le ore 18, abbiamo contestato che il Confinato Colorni Eugenio fu Alberto, nonostante inviti verbali e l’ordine podestarile in data odierna, notificatagli alle ore tredici, non aveva esposto alle finestre della sua abitazione, sita alla Via G. D’Annunzio, la Bandiera Nazionale, bandiera regolarmente consegnatagli da un incaricato del comune, oggi giorno di pubblico giubilo e di manifestazione ufficiale, per la venuta a Melfi di un rappresentante del Direttorio Nazionale del partito. Domandato il Colorni perché non si era uniformato all’ordine ricevuto ha risposto “Non ho esposto la bandiera per scrupolo di coscienza”. Poiché quanto sopra costituisce infrazione all’ordinanza Podestarile; all’art. 185 della Legge di PS e all’arti 292 del CP; denunziamo alla competente autorità per detti reati e per sentimenti ostili al Regime, il nominato Colorni in istato di arresto. Da che si è redatto il presente processo verbale in triplice esemplare: uno per il Procuratore del Re Imperatore e per l’ulteriore procedimento di legge; uno per l’Ecc. Il Prefetto della Provinzia e l’altra per il Podestà. Fatto, letto, confermato e chiuso viene sottoscritto. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
136
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Gli agenti Municipali F/to M. Rizzitello “ Loda Felice P.C.C. *** Onorevole Ministero dell’Interno Roma Io sottoscritto Eugenio Colorni, confinato politico nel Comune di Melfi, mi permetto di portare a conoscenza di codesta onorevole Ministero, quanto segue: Il giorno 24 giugno u.s. si presentò a casa mia il proprietario dello stabile nel quale abito, comunicandomi che per disposizione del sig. Podestà, il giorno seguente la finestra della mia abitazione avrebbero dovuto essere imbandierate in occasione della venuta a Melfi di un membro del Direttorio del Partito Nazionale Fascista. Ritenendo che, per la mia condizione di confinato politico, non avrei potuto eseguire tale ordine, e volendo informare anzitutto ed esclusivamente l’autorità da cui dipendo, mi recai al Municipio, e comunicai prima all’impiegato addetto alla sorveglianza dei confinati, poi al Podestà stesso, che come confinato politico, ero tenuto a non compiere alcuna manifestazione di carattere politico, né a partecipare a qualsiasi cerimonia pubblica. Aggiunsi che in questi quattro anni di confino, passati a Ventotene ed in altra località dell’interno senza incorrere nella minima riparazione, non mi si era mai richiesta alcuna manifestazione del genere. Dissi però, che se l’esposizione della bandiera alla mia finestra era ritenuto necessario per motivi di ordine pubblico, non mi sarei opposto in alcun modo e che la cosa venisse fatta da incaricati del Signor Podestà. Il giorno seguente ricevetti un’ordinanza scritta del Signor Podestà, nella quale mi veniva fatto obbligo di esporre personalmente la bandiera. Risposi con la lettera di cui faccio seguire una copia. La sera fui arrestato e denunciato al Pretore. Mi trovo ora in libertà provvisoria; e mentre attendo il giudizio del magistrato, ho ritenuto doveroso informare, per parte mia, codesto onorevole Ministero, dei motivi che mi hanno determinato a questo comportamento; motivi ispirati esclusivamente ad una preoccupazione di correttezza e di lealtà verso l’autorità da cui dipendo. Con perfetta osservanza Eugenio Colorni Melfi, 3 luglio 1942 Copia della lettera inviata al Podestà di Melfi. Al Signor Podestà del Comune di Melfi. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
137
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Io sottoscritto, Eugenio Colorni, confinato politico nel Comune di Melfi, ho preso visione dell’ordine di V.S. n. 8461 di protocollo, nel quale mi viene imposto di esporre per la giornata di oggi la bandiera nazionale alla finestra della mia abitazione. Considerato che, per la mia condizione di confinato politico, mi è stato fatto espresso divieto di fare qualsiasi manifestazione di carattere politico, e di partecipare in qualsiasi modo a cerimonie pubbliche, ritengo di non poter ottemperare all’ordine ricevuto. Poiché la S.V. ritiene che la mancata esposizione della bandiera nazionale alle finestre della mia abitazione possa turbare l’ordine pubblico, non mi opporrò in alcun modo – come ebbi già a dichiarare a voce – a che la bandiera venga esposta da incaricati del Sig. Potestà, a ciò espressamente delegati. Con perfetta osservanza Eugenio Colorni Melfi, 28 giugno 1942 *** Potenza, 3 Luglio 1942 A XX R. Prefettura di Potenza Divisione P.S. Prot. N. 123/C OGGETTO: COLORNI Eugenio fu Alberto – confinato politico a Melfi. AL Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Div. A.G.R. Confino Politico Roma In occasione della visita a Melfi del Vice Segretario del Partito Barberini, quel Podestà, con ordinanza N° 8461 in data 28/6/u.s., faceva obbligo al confinato in oggetto di esporre la bandiera. Il Colorni non ha ottemperato all’ordinanza in parola; inoltre, interrogato dai vigili urbani perché non si era attenuto all’ordine ricevuto, egli rispondeva che non aveva esposto la bandiera per scrupolo di coscienza. Per tale motivo il Colorni, in data 28/6/u.s. è stato tratto in arresto dai vigili urbani per contravvenzione all’ordinanza di cui sopra ed all’art. 185 della Legge di P.S. e per essersi reso responsabile del reato previsto dall’articolo 292 C.P.‐ Mentre si fa riserva di comunicare l’esito del relativo procedimento penale, si propone che il Colorni sia trasferito in una colonia. Il PREFETTO (U. D’Eufemia) G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
138
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
[a penna] Conferito con l’E. Buffarini16 [?] provvedimento 23/7 Subito chiedere a Podestà perché non ha chiesto autorizzazione preventiva. Chiedere anche copia rapporto denunzia . A firma P. Ministro *** Potenza, 6 luglio 1942 A XX R. Prefettura di Potenza Divisione P.S. Prot. N. 123/C Oggetto: Colorni Eugenio – confinato politico a Melfi. Al Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Div. A.G.R. Confino Politico Roma Con richiamo alla nota pari numero del 3 corrente, comunico che il confinato Colorni Eugenio, proposto pel trasferimento in colonia, in data 1 corrente è stato messo in libertà provvisoria dal pretore di Melfi. Si resta in attesa di conoscere le determinazioni di codesto Ministero. Il prefetto (U. D’Eufemia) *** Roma, 23 7 1942 XX Ministero dell’Interno Prot. N° 793/9525 Risposta al del 3 corr. N. di prot. 123/C Oggetto: confinato politico Colorni Eugenio fu Alberto Al Prefetto Potenza 16
Si tratta, presumibilmente, di Guido Buffarini Guidi (Pisa, 4 gennaio 1895 – Milano, 10 luglio 1954).
Dal 1920 iscritto al Partito Nazionale Fascista, si distinse fin da subito come uno tra gli squadristi più
attivi della sua città. Nell’aprile 1923 divenne primo cittadino di Pisa. Seguirono l’elezione a deputato, la
nomina a podestà e l’incarico di segretario federale del partito. Dal maggio 1933 al febbraio 1943 assunse
la funzione di sottosegretario agli Interni. Nel 1938 sottoscrisse il Manifesto della razza e strinse una forte
alleanza politica con Galeazzo Ciano. Nel 1940 cominciò a nutrire i primi dubbi sulle leggi razziali
fasciste, giungendo pochi anni dopo a proporre una parificazione giuridica per i cittadini ebrei che, per
matrimonio o per meriti personali, avessero offerto garanzie sufficienti. Il 26 luglio 1943 venne arrestato
e recluso nel carcere di forte Boccea, da cui fu liberato in settembre dalle autorità tedesche. Ministro degli
Interni della Repubblica di Salò, nel febbraio 1945 fu sollevato dall’incarico dallo stesso Mussolini. Dopo
la fuga del duce fu catturato dai partigiani, processato e condannato a morte per fucilazione.
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
139
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Poiché gli addebiti che sono stati fatti al confinato politico suindicato sono di natura politica si sarebbe dovuto provocare l’autorizzazione ministeriale prima di denunziarli all’Autorità Giudiziaria. Pregasi inviare copia del rapporto di denunzia e fare a suo tempo conoscere l’esito del giudizio. P. M. *** [a penna] 12/8 il Podestà avrebbe dovuto attenersi alle disposizioni vigenti in materia. La Prefettura gli forma rilievo in proposito. Potenza, 3 agosto 1942 a XX R. Prefettura di Potenza Divisione P.S. Prot. N. 123/C Risposta a nota 793/9525 del 27 / 7 / u.s. Allegati N. 2 Oggetto: Confinato politico COLORNI Eugenio fu Alberto. Al Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Div. A.G.R. Confino Politico ROMA Con riferimento alla nota emarginata, si comunica che il confinato in oggetto venne denunziato all’Autorità Giudiziaria direttamente dal Podestà di Melfi con verbale n. 181 del 28/6/u.s., che si rimette in copia, unitamente all’ordinanza n. 8461 stessa data emessa dal medesimo con la quale veniva fatto obbligo al Colorni di esporre la bandiera. Mi riservo comunicare a codesto Ministero l’esito del relativo procedimento penale. Il Prefetto (U. D’Eufemia) *** Roma, 13 8 1942 XX Ministero dell’Interno Prot. N. 93/11316 Risposta al foglio del 3 corr. N. di prot. 123/C Oggetto: Confinato politico Colorni Eugenio fu Alberto Al Prefetto Potenza G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
140
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
In relazione alla nota a margine indicata, si osserva che il Podestà di Melfi non si è attenuto alle disposizioni vigenti circa l’obbligo di richiedere per via gerarchica l’autorizzazione ministeriale prima di procedere a denunzia per un reato politico. Si prega pertanto fargli opportuni rilievi in proposito. Pel M. *** Ministero dell’Interno Richiesta di Udienza Roma, lì 4 settembre 1942 Il Sig. Ursula Colorni Di (paternità) Hirschmann Domiciliato a Melfi Indirizzo S. Sofia 4 Chiede di parlare a Comm. Pennetta Oggetto della visita (Specificare) Situazione del marito prof Eugenio Colorni conf. pol. a Melfi. [a penna] 21/9 desidera che il marito non sia trasferito da Melfi, dove ha messo casa. Conferire. *** Potenza, 8 settembre 1942 A XX R. Prefettura di Potenza Divisione P.S. Prot. N. 123/C Oggetto: COLORNI Eugenio fu Alberto – confinato politico a Melfi AL MINISTERO DELL’INTERNO Direzione Generale della P.S. Div. A.G.R. Confino Politico ROMA Con riferimento alla Ministeriale 18 agosto u.s., n. 793/11316, si assicura codesto Ministero d’aver fatto gli opportuni rilievi al Podestà di Melfi per avere omesso di richiedere per via gerarchica l’autorizzazione ministeriale prima di procedere a denunzia per un reato politico. Con l’occasione si prega far conoscere le determinazioni prese in merito al trasferimento in Colonia del Colorni. Il Prefetto G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
141
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
(U. D’Eufemia) [a penna] 27/9 Conferito con l’Ecc. il Capo. 2/10 Resta a Melfi [a matita] si deve trasferire? *** Ministero dell’Interno Richiesta di udienza Roma, lì 11 set. 1942 Il Sig. Ursula Colorni Di (paternità) Hirschmann Domiciliato a Melfi Chiede di parlare Comm. Pennetta. Oggetto della visita (Specificare) Situazione del marito conf. pol. a Melfi [a penna] Colorni confinato [a penna] 26/9 Quando verrà comunicato l’esito del procedimento penale parlamene *** CONFINO POLITICO Roma, 14 settembre 1942 Egregio Commendatore, vi accludo l’esposto di mio marito, di cui ebbi già a parlarvi a voce, e vi porgo i miei ossequi più sentiti Ursula Colorni Hirschmann *** Roma, 17/9/1942 XX Ministero dell’Interno Prot. N. 793/11316 Del 8 corr. N. di prot. 123/C Oggetto: confinato politico Colorni Eugenio fu Alberto Al Prefetto Potenza Questo Ministero, non ritiene di trasferire in colonia il soprascritto. Predetto deve rimanere pertanto nell’attuale sede. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
142
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
P. Ministro [Illeggibile] *** Roma, 16/10/42 Ministero dell’Interno Divisione A.G.R. Sez. 1° Conf. Pol. Prot. N. 793‐12891 Risposta al del 3. 9. u.s. N. di prot. 123/C Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto. Confinato politico Al Prefettura di Potenza Con riferimento alla nota a margine pregasi di far conoscere se e quale esito abbia avuto la denunzia all’Autorità Giudiziaria emessa nei confronti del confinato in oggetto. D. M. *** Potenza, 23/11 1942 A. XXI° R. Prefettura di Potenza Divisione P.S. Prot. N. 123/C Risposta a nota 793/12891 del 18 10 u.s. OGGETTO: Colorni Eugenio fu Alberto, confinato politico. Ministero dell’Interno Direzione Gen. P.S. Div. A.G.R. Sez. I^ ROMA In relazione alla nota emarginata, si comunica che per il confinato in oggetto, essendosi riscontrato nel reato soltanto la contravvenzione all’ordinanza podestarile, a seguito del R.D. 17 ottobre 1942, è stata applicata l’amnistia alla contravvenzione stessa con sentenza 5 corrente mese. Il prefetto (U. D’Eufemia) [a penna] 19/12 Conferito con l’Ecc. il Capo 1943 G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
143
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
ACS Ministero dell’interno direzione generale di PS Divisione affari generali e riservati Casellario Politico Centrale B 1422 Trieste, 12 giugno 1943 A XXI Timbro: CASELLARIO POLITICO CENTRALE 26332 22 GIU. 1943 PROTOCOLLO R. Prefettura di Trieste Divisione Gab. P.S. Prot. N. 011204 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto, antifascista. Ministero Interno Direzione Generale P.S. – Casell. Pol. Centr. ROMA Con riferimento alla ministeriale n. 6892/136488 del 29 maggio u.s., si comunica che il soprascritto Colorni Eugenio, assegnato al confino di polizia per anni 5 e destinato alla Colonia di Ventotene, con provvedimento ministeriale del 26 novembre 1941 n. 89393/793 fu trasferito da Pietragalla a Melfi (Potenza). Da quest’ultima località il predetto si allontanò arbitrariamente il 13 maggio u.s. e finora le ricerche espletate per il rintraccio hanno dato esito negativo. Il Prefetto (T. Tamburini) *** Ministero dell’Interno Direzione Generale Pubblica Sicurezza Divisione Affari Generali e Riservati Confinati Politici Fascicoli da Colorni E. a Colucciello A. Busta n. 271 Dott. ENZO DE MAJO Specialista per le Malattie della Bocca e dei Denti Dirett. Reparto Stomato‐Odontoiatrico del Poliambulatorio Comunale Stomatologo Cassa Mutua Lavoratori Agricoli FOGGIA Piazza Oberdan, 30 – I piano – Telefono 17‐92 G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
144
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Il Sig. Dott. Colorni Eugenio Ha urgente bisogno di una radiografia dentaria endorale per sopraggiunto seno fistoloso in corrispondenza del – 5 – In fede, si rilascia il presente certificato in carta libera a richiesta dell’interessato, per uso consentito dalla legge Dr. De Majo Melfi 23–3‐43 XXI *** [Timbro] ARCHIVIO 30 MAR 1943 XXI CONFINO POLITICO Al Ministero dell’Interno Roma Il sottoscritto Eugenio Colorni, confinato politico nel Comune di Melfi, in vista della prossima fine del suo periodo di assegnazione al confino, che scadrà il 7 settembre c.a., prega che gli venga concesso di abitare a Milano, (a matita, aggiunto) in via Guido d’Arezzo 8, anziché a Trieste, dove si trovava al momento del suo arresto. A Milano egli è nato, vi ha numerosi famigliari, e vi possiede beni immobili; la sua residenza legale è pure stabilita a Milano. Nella fiducia che questa preghiera venga benevolmente accolta con perfetta osservanza Eugenio Colorni Melfi, 26 marzo 1943 *** Roma, 31/3 1943 A. XXI Ministero dell’Interno Direzione Generale della P.S. Divisione AGR Sez. I° Prot. N. 793/12091 Alla Regia Prefettura di Milano E per conoscenza Alla Regia prefettura di Trieste “ “ di Potenza Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto – confi polit; Si trasmette in visione, per informazioni (a penna) e rispettivi pareri, l’unita istanza fatta pervenire dal confinato in oggetto, tendente ad ottenere di potersi recare a risiedere a Milano al termine della pena che sarà il 7‐9‐c.a. D’Ordine del Ministro G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
145
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
*** MINISTERO DELL’INTERNO [a penna] 29/3 RICHIESTA DI UDIENZA Roma, lì 29 mar 1943 Anno XXI Il Sig. Ursula Colorni Di (paternità) Carlo Hirschmann Domiciliato a Melfi Indirizzo Via S. Sofia 4 Chiede di parlare Comm. Pennetta OGGETTO DELLA VISITA (Specificare) Situazione del marito, Prof. Eugenio Colorni, confinato politico a Melfi *** Potenza, 6 aprile 1943 A XXI° R. Prefettura di Potenza Divisione P.S. Prot. N. 123/C Oggetto: COLORNI Eugenio – Confinato Politico a Melfi. Ministero dell’Interno Direzione Gen. P.S. Div. A.G.R. Conf. Polit. Roma Il confinato Colorni Eugenio desidera recarsi a Potenza per sottoporsi ad esame radiologico, a proprie spese. Poiché effettivamente il Colorni ha bisogno di detta visita come rilevasi dall’unito certificato medico si esprime parere favorevole alla concessione della richiesta autorizzazione Il prefetto Vicari [a penna] si autorizza? *** Potenza, 13 aprile 1943, A XXI° R. Prefettura di Potenza Divisione P.S. Prot. N. I23/C Oggetto: Confinato politico COLORNI EUGENIO [a penna] 25/4 Trasferirlo a Pietragalla nella stessa provincia G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
146
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Ministero dell’Interno Direzione Gen. P.S. Div. A.G.R. Conf. Pol. Roma Il Comando Tenenza CC.RR. di Melfi informa che il confinato politico COLORNI Eugenio ha contratto a Melfi molte amicizie. Egli, nella sua qualità di professore di filosofia, impartisce lezioni private a giovani del luogo ai quali naturalmente tenta di inculcare sentimenti ostili al Regime. Si dice anche che eludendo la vigilanza degli organi di Polizia riunisce saltuariamente nella sua abitazione confinati ed internati di carattere sovversivo. Poiché non è possibile all’Arma di quella Stazione esercitare nei confronti del Colorni una assidua vigilanza a causa delle numerose esigenze alle quali deve quotidianamente far fronte per le attuali contingenze, si propone perché venga trasferito in altra residenza di minore importanza dove potrebbe essere facilmente sorvegliato e pedinato. È stata interessata la predetta Arma a diffidare il confinato a non impartire lezioni senza l’autorizzazione di codesto Ministero. Il prefetto (F. Vicari) [a matita] si trasferisce? *** 31836 Ministero dell’Interno Telegramma in partenza Al Prefetto Potenza 31836 793/12891 Autorizzasi confinato Colorni Eugenio fu Alberto recarsi costà per sottoporsi esame radiologico proprie spese. Raccomandasi rigorosa ininterrotta vigilanza. Pel Ministro [?] Chierici17 [?] [Timbro] Ufficio telegrafico e cifra 17
Lorenzo Chierici (Reggio Emilia 1885). Dal 1939 al 1941 rimase alla guida della prefettura di Pola.
Nominato capo della Polizia nell’aprile 1943 e amico di Senise aderisce agli accordi col Re per provocare
le dimissioni di Mussolini. Il 25 luglio si mette a disposizione di Senise, tornato al Viminale con una
scorta di 500 poliziotti. Tenente colonnello durante il governo Badoglio, è al comando di un battaglione
di Alpini in Alto Adige. Dopo l’8 settembre viene arrestato a Roma dalla polizia nazista e consegnato alla
polizia della Repubblica di Salò. Rinchiuso nel carcere di Verona viene ucciso in cella poco prima del
processo.
G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
147
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Sped. 19 apr. 943 XXI ore 20 30 Telegramma N. 31836 *** Ministero dell’Interno Richiesta di Udienza Roma, 19 aprile 1943 XXI Il sig. Ursula Colorni Di (paternità) Carlo Hirschmann Domiciliato a Melfi Indirizzo Via S. Sofia 4 Chiede di parlare Comm. Pennetta OGGETTO DELLA VISITA (Specificare) Situazione del marito, Prof. Eugenio Colorni, confinato politico a Melfi *** [a penna] 21/4 Se verrà proposta di trasferimento da Melfi parlamene – [siglato] MINISTERO DELL’INTERNO RICHIESTA DI UDIENZA Roma, lì 21 APR 1943 ANNO XXI Il Sig. Ursula Colorni Di (paternità) Carlo Hirschmann Domiciliato a Melfi Indirizzo via S. Sofia 4 Professione Carica od Ufficio che ricopre Chiede di parlare a Comm. Pennetta OGGETTO DELLA VISITA (Specificare) Situazione del marito, prof. Eugenio Colorni, confinato politico a Melfi *** Roma, 27 ‐ 4 ‐ 943 XXI Ministero dell’Interno Prot. N. 793/1289 Del 13 corr. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
148
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
N° di prot. 123/C Oggetto: confinato politico Colorni Eugenio fu Alberto [Timbro] COPIATO 1 MAG 1943 Al Prefetto Potenza Pregasi disporre il trasferimento del soprascritto dall’attuale sede a Pietragalla (Potenza) e, ove ciò non sia possibile, in altro comune di codesta provincia D’ordine Ministro *** Milano, 12 maggio 1943 XXI° [Timbro] Ministero dell’Interno – 22 maggio 43 XXI SEGRETERIA R. Prefettura di Milano Divisione P.S. Prot. N. 034049 Risposta a nota 793/12091 del 3/4 u/s Allegati 1 OGGETTO: Colorni Eugenio fu Alberto confinato pol. Timbro: DIREZIONE GEN. DELLA P.S. DIVISIONE AFF. GEN. RIS.TI 24 MAG. 1943 N. 793/1164 Ministero dell’Interno Direzione Generale P.S. Divisione A.G.R. Sez. I^ Roma RR. Prefetture di Trieste ‐ Potenza Con riferimento alla nota sopraindicata, si esprime parere favorevole all’accoglimento della istanza del confinato in oggetto, che si restituisce, con la quale chiede di risiedere a Milano al termine del periodo di confino. Analogo parere ha espresso l’Ispettore Generale di P.S. Comm. Petrillo. – Il Prefetto [a matita] è latitante. [Siglato] *** Potenza, 14 maggio 1943, A. XXI° R. Prefettura di Potenza Divisione P.S. Prot. N. I23/C Oggetto: COLORNI Eugenio fu Alberto – confinato politico a Melfi. Ministero dell’Interno G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
149
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Direzione Gen. P.S. Div. A.G.R. Conf. Polit. ROMA Su telegrafica autorizzazione di questo Ministero N° 31836/793/12891 in data 19/4 u.s. il Prefetto di Potenza interessò il Podestà di Melfi di fare accompagnare il confinato in oggetto in quel Capoluogo per accertamenti radiologici. Il Podestà, anziché farlo accompagnare, muniva di foglio di via obbligatorio il predetto confinato che non si presentava alla Questura di Potenza, rendendosi irreperibile. [a penna] B) Per questo motivo ho severamente richiamato il predetto Podestà. Sono state diramate telegrafiche ricerche. Il prefetto. (F. Vicari) [a matita] Conferito 22/5 Conferito ev. speciale 30/6 *** Trieste, 12 giugno 1943 Prefettura di Trieste Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto, antifascista. Ministero Interno Direzione Generale P.S. – CPC Roma Con riferimento alla ministeriale n. 6892/136488 del 29 maggio u.s., si comunica che il soprascritto Colorni Eugenio, assegnato al confino di polizia per anni 5 e destinato alla Colonia di Ventotene, con provvedimento ministeriale del 26 novembre 1941 n. 89393/793 fu trasferito da Pietragalla a Melfi (Potenza). Da quest’ultima località il predetto si allontanò arbitrariamente il 13 maggio u.s. e finora le ricerche espletate per il rintraccio hanno dato esito negativo. Il Prefetto (T. Tamburini) *** [Timbro] COPIATO 14 lug. 1943 XXI Ministero dell’Interno [a penna] “Espresso” Prot. N° 793/1164 Risposta al del 14.5 G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
150
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
N. di prot. 123/C Prefetto Potenza E p.c. Prefetto Trieste Oggetto Colorni Eugenio fu Alberto, confinato politico a Melfi In relazione a precorsa corrispondenza si prega disporre, qualora non si sia già provveduto, che il confinato politico indicato in oggetto sia inscritto, per l’arresto, in R. di F. e nel Bollettino delle Ricerche. Si prega, poi, di comunicare l’esito delle ricerche praticate e, nel caso, di intensificarle, per addivenire al suo arresto. Particolari premure dovranno rivolgersi alle autorità di P.S. di frontiera, pel caso che egli si trovasse ancora nel Regno. P. Capo Polizia *** Potenza, 23 giugno 1943 A XXI° R. Prefettura di Potenza Divisione P.S. Prot. N. 123/C Allegati I Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto – confinato politico. Ministero dell’Interno Direzione Gen. P.S. Div. A.G.R. Conf. Polit. Roma p.c. R Prefettura Trieste Nell’effettuare il controllo della corrispondenza internati e confinati e dei rispettivi famigliari, è stato rilevato dalla unita lettera, diretta ad Ursula Colorni, che il marito Colorni Eugenio, confinato politico, resosi irreperibile sin dal 6 5 us, giusta segnalazione di quest’ufficio p n del 14 stesso mese, trovasi attualmente in Ispagna. La lettera in parola è firmata e scritta dal Colorni e, sebbene sia priva di data ed indirizzo del mittente, devesi ritenere che egli si trovi a Madrid; infatti, sulla busta si nota il timbro postale di quella Città, e la lettera stessa risulta verificata dalla censura di Madrid. Tanto si segnala per i provvedimenti di competenza significando che, in pari data, è stato disposto il rimpatrio, al loro paese di origine, dei famigliari del confinato, i quali risiedevano tuttora a Melfi. Il Prefetto (F. Vicari) *** G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
151
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Potenza, 2 Luglio 1943 A XXI° R. Prefettura di Potenza Direzione P.S. Prot. N. I23/C Allegati I Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto – Confinato politico a Melfi. [a matita] fare seguito al Min. Esteri Ministero dell’Interno Direzione Gen. P.S. Div. A.G.R. Conf. Pol. Roma Di seguito a precedente segnalazione pari numero del 23/6 u.s., si rimette altra lettera da cui risulta in modo indubbio che il confinato in oggetto trovasi a Madrid, e che la di lui moglie, all’atto della partenza del marito, era a conoscenza delle sue intenzioni. Il prefetto (F. Vicari). *** Roma, 5 luglio 1943 Ministero dell’Interno Direzione generale della Pubblica Sicurezza Divisione A.G.R. Sez. I Prot. N. 793/II64 [a matita] minuta Ministero Affari Esteri ‐ Gabinetto E per conoscenza Ispettore Generale di P.S. Comm. Dottor Tommaso Petrillo Presso la R. Questura di Milano Su telegrafica autorizzazione di questo Ministero il Prefetto di Potenza interessò il Podestà di Melfi di fare accompagnare il confinato in oggetto in quel Capoluogo per accertamenti radiologici. Il Podestà, anziché farlo accompagnare, muniva di foglio di via obbligatorio il predetto confinato che non si presentava alla Questura di Potenza rendendosi irreperibile. Ora dalla Prefettura di Potenza perviene la seguente lettera in data 23 giugno “Nell’effettuare il controllo della corrispondenza internati e confinati e dei rispettivi famigliari, è stato rilevato dalla unita lettera, diretta ad Ursula Colorni, che il marito Colorni Eugenio, confinato politico, resosi irreperibile sin dal 6 5, giusta segnalazione di quest’ufficio pn del 14 stesso mese, trovasi attualmente in Ispagna. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
152
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
La lettera in parola è firmata e scritta dal Colorni e, sebbene sia priva di data ed indirizzo del mittente, devesi ritenere che egli si trovi a Madrid: infatti, sulla busta si nota il timbro postale di quella città, e la lettera stessa risulta verificata dalla Censura di Madrid”. Ciò premesso, richiamando l’accordo stipulato a Roma tra la Polizia Italiana e quella spagnola per una più intima collaborazione vicendevole su tutto ciò che riguarda la lotta anticomunista e, in genere attinente all’attività contraria ai sistemi politici dei due Stati, e di cui fu trasmessa copia a codesto Ministero – Gabinetto – con lettera 28 settembre 1939 n. 442/13485, si prega di compiacersi richiedere l’estradizione del confinato politico Colorni Eugenio fu Alberto, che dovrà essere condotto a mezzo della ordinaria corrispondenza dell’Arma, a Milano, a disposizione dell’ispettore generale di Ps Comm. Dott. Tommaso Petrillo, con recapito presso quella Questura. Si gradirà essere informati del corso delle pratiche che si svolgeranno. Pel Capo della Polizia. [a penna] 5 Sta bene, però potrebbe darsi che si tratti di un trucco, a mezzo compiacente intermediario, per dare ad intendere che il prof. Colorni sia riuscito a raggiungere la Spagna (si noti che la lettera, la cui calligrafia occorre confrontare che sia di detto individuo, è stata giudicata in busta dattilografata). In ogni modo, a parte la perizia, anche se positiva, occorre intensificare le ricerche nel Regno per mezzo Bollettino Ricerche et Rubrica per arresto. *** COPIA 25 lug. 1943 XXI Ministero dell’Interno Prot. N. 793/1164 [a penna] 2 Copie di cui 1 per minuta Ministero Aff. Esteri Gabinetto E p.c. Ispettore Gen. P.S. Comm. Pr. Tommaso Petrillo – presso Questura Milano (Dall’A al B la lettera con le correzioni di Potenza 14 maggio) Ora dalla Prefettura di Potenza perviene la seguente lettera del 23 giugno N. 123/C : (Dal C al D) Ciò premesso, richiamando l’accordo stipulato a Roma tra la Polizia Italiana e quella spagnola per una più intima collaborazione vicendevole su tutto ciò che riguarda la lotta anticomunista e, in genere attinente all’attività contraria ai sistemi politici dei due Stati, e di cui fu trasmessa copia a cotesto Ministero – G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
153
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Gabinetto. Con lettera 28 settembre 1939 N. 442‐13485, si prega di compiacersi richiedere l’estradizione del confinato politico Colorni Eugenio fu Alberto, che dovrà essere tradotto a mezzo della ordinaria corrispondenza dell’Arma, a Milano, a disposizione dell’Ispettore Gen.le Di PS comm. Dott. Tommaso Petrillo, con recapito presso quella Questura. Si gradirà essere informati del corso delle pratiche che si svolgeranno. P. Capo Pol *** Potenza, 23 luglio 1943 A XXI° R. Prefettura di Potenza Divisione P.S. Prot. N 132/A A penna Roma – con recapito presso Pontecorvo via Livorno 25 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto – confinato politico. Raccomandata urgente R. Questura Milano p.c. Ministero dell’Interno Direzione Gen. P.S. Div. A.G.R. Conf. Polit. Roma Il confinato in oggetto si allontanò da Melfi, sua sede di confino, il 6/5 u.s., rimanendo ivi la famiglia, autorizzata a convivere con lui, e vennero diramate le di lui ricerche con telegramma pari numero del 13 stesso mese. Si ritiene, ora, che il Colorni sia espatriato nella Spagna, poiché dall’esame della corrispondenza degli internati e confinati e rispettivi famigliari venne censurata una lettera, proveniente da Madrid, che egli indirizzava alla moglie Ursula Hirschmann, la quale, non avendo più motivo di risiedere a Melfi, unitamente ai figli è stata rimpatriata costà con foglio di via obbligatorio rilasciatole dal Podestà di Melfi, in data 20 corrente, con l’ingiunzione di presentarsi a codesto Ufficio entro giorni 3. Si comunica quanto sopra per la vigilanza e controllo della corrispondenza che codesto Ufficio riterrà disporre sia in confronto della Hirschmann Ursula, che del Dott. Willi Schwarz, costà residente Via Guido d’Arezzo n. 8, congiunto dei coniugi Colorni, il quale ha formato oggetto della nota pari numero del 2 corrente. Il Prefetto (F. Vicari) *** G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
154
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Pres vision [a macchina] Signora Ursula Colorni MELFI Italia. [Timbro] 28.6. 943 Cara, continuo a mandarti mie buone notizie. Spero fra poco di poter trovare un buon lavoro, che mi permetterà di guadagnare discretamente. È possibile però che per qualche tempo dovrò restare senza scriverti. Non preoccupartene minimamente; io sto bene, e non corro nessun pericolo; e più tardi ti potrò anche scrivere regolarmente, e ti darò un indirizzo a cui tu mi scriverai. Bisogna solo aver pazienza per qualche settimana. Cerco di figurarmi la nostra vita; immagino che andrai molto a spasso con le bambine, e che le farai abbronzare al sole. Cerca di stare calma e ferma, ti prego, e di curare la tua salute. Con questo farai il più grande regalo al tuo affezionatissimo Eugenio *** [Timbro]19 6 43 Carissima mia, spero che tu abbia ricevuto la mia prima lettera, nella quale ti annunziavo il mio arrivo qui, e ti rassicuravo a mio riguardo. Ti confermo ora che sto benissimo, e che non devi affatto essere preoccupata per me. Anche il mio esaurimento nervoso non è peggiorato: anzi, le emozioni di questi ultimi giorni hanno dato ai miei nervi una scossa che forse è stata salutare. L’unica cosa che mi preoccupa è di non poter avere vostre notizie; ma non dispero di poter fra poco regolarizzare definitivamente la mia posizione, in modo da poter iniziare una regolare corrispondenza. Sta intanto tranquilla, e cura la tua salute e quella delle bambine. Anche per il mangiare non preoccuparti. Qui si trovano parecchie cose di cui ci eravamo dimenticati da molto tempo: le banane, per esempio; e in complesso riesco a nutrirmi sufficientemente. Ti abbraccio, mia cara, insieme con le nostre piccoline. Sempre il tuo Eugenio *** G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
155
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
Potenza, 3 agosto 1943 R. Prefettura di Potenza Divisione P.S. Prot. N. I23/C Risposta a nota 793 – II64 del I 4/7 u.s. Oggetto: COLORNI Eugenio fu Alberto – confinato politico a Melfi. Ministero dell’Interno Direzione Generale P/S. Div. A.G.R. Sez. I^ ROMA In relazione alla ministeriale sopracitata, si comunica che le ricerche del confinato in oggetto sono state finora negative. Si è provveduto alla di lui iscrizione nel Bollettino delle ricerche e della R. di F. per l’arresto, interessando, nel contempo, le autorità di P.S. di Frontiera. Il PREFETTO *** [Tutto a penna] 169 11/8 Conferito con l’Ecc il Capo. [Puoi] liberarlo. Conferire MINISTERO DELL’INTERNO RICHIESTA DI UDIENZA Roma, 10 agosto 1943 Il Sig. Prof. Eugenio Colorni Di (paternità) fu Alberto Domiciliato a [Illeggibile] Indirizzo Via G. d’Arezzo Professione professore Chiede di parlare a il comm. Pennetta Oggetto della visita Confinato politico Questore Roma Trieste e Potenza 16/8 *** 49498 Ministero dell’Interno Telegramma in Partenza [a matita] ore 17.20 Gigliola Questore Roma G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
156
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
E p.c. Prefetto Trieste E p. c. Prefetto Potenza Addì 16 8 1941 49498 N° 790 29595 Pregasi disporre liberazione confinato Prof. Colorni Eugenio ha [illeggibile] con [illeggibile] di un [illeggibile] presso Pontecorvo – Via Livorno 25 Capo Polizia P. Ministro Senise Preso nota schedario [Timbro] Ufficio Telegrafo e Cifra 16 ago 943 ore 14.15 Telegramma N° 49498 *** R. Prefettura Potenza (Prefettura) Divisione P.S. Prot. N. 123/C Potenza, 22 agosto 1943 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto ‐ confinato politico a Melfi. Ministero dell’Interno Direzione Generale P.S. Div A.G.R. Conf. Pol. Roma p.c. R. Questura Roma R. Prefettura Trieste In relazione al telegramma n. 49498‐753‐27555 del 16 andante, con il quale si dispone la liberazione del nominato in oggetto, informasi che, come venne riferito con nota pari numero del I4/5 u.s. e successiva corrispondenza, il Colorni, fin dal Maggio u.s. si allontanò da Melfi, sua sede di confino. Furono, a suo tempo, diramate le ricerche, ma finora non è pervenuta segnalazione del suo rintraccio. Poiché il Colorni per disposizione di codesto Ministero con nota I$77 u.s. n. 793/II64, è stato iscritto nel bollettino delle ricerche e nella Rubrica di Frontiera, ritenendosi egli espatriato clandestinamente, pregasi far conoscere se, in seguito alla disposta liberazione, debba provvedersi alla revoca delle ricerche e della iscrizione nella rubrica suddetta. Il Prefetto M. de Goyzueta G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
157
Eurostudium3w aprile-giugno 2009
*** Regia Questura di Roma N 025935 U.P. Categ. A.4.a. Addì 31 agosto 1943 Oggetto: Colorni Eugenio fu Alberto ‐ ex confinato politico Al min interno Direzione Generale della P.S. Confino Politico Roma E pc. Alle Rr. Prefetture di Potenza‐Livorno In relazione al telegramma ministeriale numero 19498/27525 del 16 corrente, si comunica che effettivamente il soprascritto Colorni Eugenio, prosciolto dagli obblighi del confino, ha preso momentaneamente alloggio in Via Livorno n. 25, presso Pontecorvo. Sul conto del medesimo è stata disposta opportuna vigilanza. La R. Prefettura di Potenza è pregata revocare le ricerche – arresto del Colorni. Il Questore. G. Vassallo, I documenti su Eugenio Colorni
158